Pompe di calore

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Pompe di calore
Autore: Ing. Raffaele Vavalà – Diritti di proprietà intellettuale riservati. E’ vietata la riproduzione
senza autorizzazione scritta.
POMPE DI CALORE
Principi generali
Rendimenti
Valutazioni economiche
SmartGrid
Criteri di scelta
Fonti di calore
Applicazioni
Relatore: Ing. Raffaele Vavalà
Organizzazione:
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20 Maggio 2015
Informazioni pratiche:
- I partecipanti riceveranno un email con il link per scaricare la presentazione
in formato pdf
- Per eventuali domande o chiarimenti, scrivere a:
[email protected]
[email protected]
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20 Maggio 2015
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Introduzione
Introduzione
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POMPE DI CALORE
20 Maggio 2015
OCHSNER Wärmepumpen GmbH in pillole:
- Circa 300 dipendenti
- Sedi produttive in Haag (A), Arnstadt (D), Krakow (PL)
- 142 anni di produzioni ad alta tecnologia
- Specializzata in pompe di calore da 36 anni
- Forti investimenti in ricerca e sviluppo
- Tecnologia allo stato dell’arte
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20 Maggio 2015
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Introduzione
Il Programma completo
per qualsiasi esigenza
Riscaldamento
Raffrescamento
Acqua calda e ventilazione
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20 Maggio 2015
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Programma di produzione
Il Programma completo
per qualsiasi fonte di calore
Geotermia e Geotermia
ad espansione diretta
Aria/Acqua
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Acqua/Acqua
20 Maggio 2015
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Programma di produzione
Il Programma completo
per qualsiasi potenza
Golf Midi/Maxi
(plus)
Golf Maxi
plus con Split
esterno
Combi - Universal
Da 5 a 65 kW
Da 5 a 38 kW
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20 Maggio 2015
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Programma di produzione
Il Programma completo
per qualsiasi potenza
OLWA
OLWI
Da 9 a 18 kW
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Programma di produzione
20 Maggio 2015
Il Programma completo
per qualsiasi potenza e temperatura
Standard (55, 65°C e 68°C)
Industriali (55°C, 65°C, 98°C)
Da 55 a 104 kW (65 kW Aria/Acqua)
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Da 100 a 950 kW
20 Maggio 2015
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Programma di produzione
Il Programma completo
per produzione di acqua calda
Europa 250 DK/DKL
Europa 323DK
Europa Mini IWP/L
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Europa Mini EWP
Europa 323DK-EW
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Programma di produzione
Principi generali
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POMPE DI CALORE
20 Maggio 2015
Volume specifico
Linea del liquido
saturo
Pressioni
Linea del vapore
saturo
Zona del liquido
Zona liquido
e vapore
Temperature
Titolo
liquido/vapore
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Entalpia specifica
Zona del vapore
surriscaldato
Entropia
20 Maggio 2015
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Principi generali – il diagramma P-h
Diagramma P - h
sottoraffreddamento 4 – 5 K
sottoraffreddamento:
garanzia di condensazione
completa del refrigerante
pressione
P
liquido
1 - 2: compressione
2
3
2 - 3: condensazione
Liquido + vapore
3 - 4: espansione
4 - 1: evaporazione
X=0
1
4
Vapore surriscaldato
Entalpia specifica h
X=1
surriscaldamento:
garantisce che non entri
liquido nel compressore
Surriscaldamento 7- 8 K
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Principi generali – Il ciclo frigorifero sul diagramma P - h
pressione P
Sottoraffreddamento
Desurriscaldamento
Gas + Liquido = T costante
Liquido „caldo“
Gas „allo scarico“
CONDENSATORE
Liquido,
diminuzione
di P e T
Liquido + vapore
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Principi generali – Il ciclo frigorifero sul diagramma P - h
Gas,
aumento
di P e T
Valvola di
ESPANSIONE
COMPRESSORE
X=0
EVAPORATORE
Liquido „freddo“
Gas „in aspirazione“
Liquido + Gas = T costante
Vapore surriscaldato
Surriscaldamento
Entalpia specifica h
X=1
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20 Maggio 2015
Diagramma P - h
sottoraffreddamento 4 – 5 K
sottoraffreddamento:
garanzia di condensazione
completa del refrigerante
pressione
P
liquido
1 - 2: compressione
2
3
2 - 3: condensazione
Liquido + vapore
3 - 4: espansione
4 - 1: evaporazione
X=0
1
4
Vapore surriscaldato
Entalpia specifica h
X=1
surriscaldamento:
garantisce che non entri
liquido nel compressore
Surriscaldamento 7- 8 K
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Principi generali – I componenti delle macchine
Fattori da considerare nella scelta della tecnologia del compressore
-Rapporto di compressione (dipende anche dal fluido refrigerante)
-Variazione del rendimento globale in funzione dei parametri di esercizio
-Lubrificazione
-Temperature massime di esercizio (T max gas di scarico)
-Ore di vita
-Influenza delle condizioni di esercizio sulle ore di vita
-Influenza del numero di cicli di avviamento sulle ore di vita
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Principi generali – Il compressore
Caratteristiche del compressore On-Off
- Velocità di rotazione fissa -> Portata volumetrica fissa -> La potenza resa
dipende dalle condizioni di esercizio
- Rendimento ottimizzato per uno specifico regime di funzionamento
- Regolazione del ciclo frigorifero basata sul controllo del surriscaldamento ->
temperatura di mandata dipendente dalla temperatura di ritorno
- Componenti del circuito frigorifero ottimizzati per uno specifico regime di
funzionamento (diametri tubi e velocità del gas, lubrificazione)
- Evaporatore e condensatore ottimizzati in un intervallo ristretto di
prestazioni
- Alimentazione elettrica diretta senza necessità di conversione
- Necessità di utilizzare un accumulo inerziale per minimizzare i cicli di
avviamento (riduce i consumi di sbrinamento per le PdC Aria/Acqua)
- Minor numero di ore di esercizio -> vita tecnica lunga (durata 50-60.000 ore)
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Principi generali – Il compressore on-off
Caratteristiche del compressore a Inverter
- Velocità di rotazione variabile -> Portata volumetrica variabile -> Potenza
resa modulabile
- Rendimento variabile in un intervallo di regimi di funzionamento (migliore in
una parte dell’intervallo di funzionamento)
- Regolazione del ciclo frigorifero basata sulla temperatura di mandata
richiesta e sul controllo del surriscaldamento
- Componenti del circuito frigorifero scelti per il regime di funzionamento più
critico (diametri tubi e velocità del gas, lubrificazione)
- Evaporatore e condensatore ottimizzati per il regime di potenza più utilizzato
- Alimentazione elettrica necessita di convertitore di frequenza (inverter) ->
fino al 5% di perdite di energia aggiuntive
- Possibilità di non utilizzare un accumulo inerziale (a certe condizioni)
- Maggior numero di ore di esercizio -> vita tecnica minore della tecnologia
On-Off (durata 50-60.000 ore)
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Principi generali – Il compressore inverter
Caratteristiche degli evaporatori delle pompe di calore Aria/Acqua
Compito dell’evaporatore è trasferire calore dall’aria al fluido refrigerante.
Gli evaporatori sono normalmente scambiatori alettati, in cui il refrigerante
circola dentro tubi in rame su cui sono montate alette in alluminio
(solitamente fissate per mandrinatura).
Il fluido refrigerante attraversa la prima parte di evaporatore in forma liquida,
successivamente passa ad un flusso in cambio di fase (ebollizione), e
nell’ultima parte di evaporatore si trova in forma gassosa. I coefficienti di
scambio termico con il tubo sono molto variabili, influenzati anche dal
comportamento del lubrificante mescolato al fluido refrigerante.
Dal lato aria, la capacità di scambio termico dipende dalla forma delle alette
(distanza, superficie) e dalla velocità dell’aria.
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20 Maggio 2015
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Principi generali – Evaporatori
Caratteristiche degli evaporatori delle pompe di calore Aria/Acqua
In certe condizioni di esercizio (U.R., T aria) la capacità di scambio termico dal
lato aria viene influenzata dalla formazione di condensa e brina sulle alette .
La capacità di sciogliere brina e ghiaccio, e di eliminare l’acqua di condensa e
di scioglimento in modo efficace, può influenzare molto il rendimento
stagionale delle pompe di calore Aria/Acqua.
La gamma di pompe di calore Aria/Acqua OCHSNER con compressori On-Off
utilizza un evaporatore con scambiatore orizzontale e flusso d’aria verticale,
superfici di scambio grandi (basso carico termico), distanza fra le alette
maggiorata, ventilatore reversibile per eliminare l’acqua di condensa e di
sbrinamento.
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Principi generali – Evaporatori
Evaporatore verticale con flusso d’aria orizzontale (modello a inverter)
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Principi generali – Evaporatori
Evaporatore verticale con flusso d’aria orizzontale
Il trattamento idrofilo fa
aderire le gocce d’acqua alle
alette, ma scorrendo verso il
basso le gocce possono unirsi
e creare problemi di drenaggio
-> rischio di formazione di
accumuli di ghiaccio
Distanza standard 1-1,5 mm
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20 Maggio 2015
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Principi generali – Evaporatori
Evaporatore orizzontale con flusso d’aria verticale
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Principi generali – Evaporatori
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Evaporatore orizzontale con flusso d’aria verticale
Il trattamento idrofilo fa
aderire le gocce d’acqua alle
alette, ma scorrendo verso il
basso le gocce possono unirsi
e
creare
problemi
di
drenaggio. Aumentare
la
distanza fra le alette e
“soffiare” via l’acqua elimina il
fenomeno e il rischio di
formazione di accumuli di
ghiaccio
Distanza 3,5 mm
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20 Maggio 2015
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Principi generali – Evaporatori
Costo energetico dello sbrinamento con accumulo inerziale
In riscaldamento viene caricata energia
termica nell’accumulo inerziale, con COP di
circa 3,5. Una certa quantità di questa energia
è quella dovuta alla formazione di brina.
Nello sbrinamento ottimale viene ripresa la
stessa
quantità
di
energia
termica
dall’accumulo inerziale, con COP > 12.
Uno sbrinamento non iniziato al momento giusto comporta un maggior costo
energetico. Ochsner utilizza più parametri per gestire lo sbrinamento.
Il costo energetico è dell’ordine del 2-4% dell’energia termica di riscaldamento
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20 Maggio 2015
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Principi generali – Sbrinamento
Costo energetico dello sbrinamento senza accumulo inerziale
In riscaldamento viene fornita energia termica
all’impianto, con COP di circa 3,5. Una certa
quantità di questa energia è quella dovuta alla
formazione di brina.
Nello sbrinamento la stessa quantità di
energia termica viene fornita da una
resistenza elettrica o dal compressore
(sbrinamento con bypass), con COP < 1.
Uno sbrinamento non iniziato al momento giusto comporta un maggior costo
energetico. Ochsner utilizza più parametri per gestire lo sbrinamento.
Il costo energetico è dell’ordine del 5-10% dell’energia termica di riscaldamento
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20 Maggio 2015
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Principi generali – Sbrinamento
COP ed etichettatura
energetica
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POMPE DI CALORE
20 Maggio 2015
Diagramma P - h
COP =
pressione
P
liquido
2
3
1 - 2: compressione
2 - 3: condensazione
Liquido + vapore
3 - 4: espansione
4 - 1: evaporazione
X=0
1
4
Entalpia specifica h
X=1
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Principi generali – Il rendimento COP
La normativa di riferimento per la misura dei COP delle
pompe di calore per riscaldamento è la EN14511.
Esistono tuttavia altri standard molto utilizzati dai
produttori, come ad esempio lo standard Eurovent. Ha
molte parti simili alla EN14511, ma il numero di
condizioni di misura utilizzate è solitamente ridotto, ed i
dati non sempre sono utilizzabili con i software di calcolo
termotecnico aderenti alla normativa europea.
In mancanza di dati intermedi è possibile interpolare
linearmente i dati disponibili, per quanto sia sempre
preferibile rivolgersi direttamente alle case produttrici per
richiedere i dati di prestazione secondo la normativa
europea di riferimento.
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20 Maggio 2015
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SCOP (COP Stagionale)
Il COP Stagionale (SCOP) è quello che determina i consumi
reali (le bollette pagate dagli utenti).
Il calcolo si effettua secondo la normativa EN14825 (cui fa
riferimento la UNI TS 11300/4).
Il metodo di calcolo determina il valore di SCOP di una
determinata pompa di calore per un determinato profilo
di fabbisogno di potenza.
In sintesi:
• la stagione di riscaldamento viene suddivisa in quantità di
ore (bins) con differenti temperature esterne e di
mandata, e per ogni temperatura esterna viene
determinato il fabbisogno di potenza.
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SCOP (COP Stagionale)
400
Number of hours
Heat demand
12
350
10
8
Numeo di ore
250
200
6
150
4
100
2
50
0
0
-10 -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -1
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9 10 11 12 13 14 15
Temperatura esterna [˚C]
Fonte: Calculation of SCOP for heat pumps according to EN 14825 – Pia Rasmussen – Danish Technological Institute
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Fabbisogno termico [kW]
300
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SCOP (COP Stagionale)
Per permettere il confronto fra macchine diverse, vengono
definiti tre profili climatici standard (Medio, Caldo, Freddo) con
cui calcolare il valore di SCOP per la classificazione delle
etichette energetiche obbligatorie dal 26 settembre 2015 per
generatori di calore ≤70 kW secondo la Direttiva 125/2009 ErP
(Eco-design).
600
500
Numero di ore
Fonte: Calculation of SCOP
for heat pumps according to
EN 14825 – Pia Rasmussen –
Danish Technological
Institute
400
Average (A)
Warmer (W)
Colder (C)
300
200
100
0
-25
-20
-15
-10
-5
0
5
Temperatura esterna [˚C]
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10
15
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20
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Direttiva ErP – Etichetta energetica
Per ogni fascia di condizioni di esercizio viene determinato il
COP medio corrispondente della pompa di calore, partendo dai
dati di prestazione forniti dal produttore. I dati vengono corretti
secondo alcuni coefficienti, dipendenti dal rapporto di carico
termico ed interpolati per ricavare i valori intermedi.
Il metodo di calcolo tiene conto anche degli organi ausiliari non
compresi nei valori di COP misurati secondo EN14511 (ad
esempio le resistenze elettriche che riscaldano compressori e
olio lubrificante, consumi in stand-by, integrazione, etc.).
Per le macchine a inverter si tiene conto della modulazione del
compressore, e fino alla potenza minima non ci sono
diminuzioni di rendimento dovute al funzionamento a carico
parziale.
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20 Maggio 2015
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SCOP (COP Stagionale)
Il metodo di calcolo prevede l’utilizzo di coefficienti di
riduzione delle prestazioni a carico parziale forniti dai
produttori. In mancanza, fornisce una formula per il calcolo del
coefficiente di riduzione, che porta ai risultati riportati come
esempio nei grafici seguenti, per una pompa di calore con COP
3,5 a potenza nominale, con controllo On-Off o ad Inverter:
Fonte: sito web
Masterclima
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20 Maggio 2015
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SCOP (COP Stagionale)
Da notare che la formula per il calcolo del coefficiente di
riduzione del COP a carichi parziali (coefficiente Cc), è stata
riportata erroneamente nella norma UNI TS 11300/4.
Per evitare errori nei risultati le case produttrici di software
termotecnici hanno scelto la strada di correggere direttamente
l’errore nella formula, oppure di segnalare di impostare un
valore di coefficiente di correzione diverso da quello fornito
dalla normativa.
Occorre prestare attenzione a questo aspetto specifico e
informarsi con il produttore del software utilizzato.
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20 Maggio 2015
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SCOP (COP Stagionale)
Esistono pompe di calore specializzate per la produzione di
acqua calda.
La normativa di riferimento per la misura del COP è la EN16147
(normativa precedente: EN 255-3).
La norma identifica 5 profili di prelievo giornaliero di acqua
calda (S, M, L , XL, XXL) a seconda della dimensione del
serbatoio di accumulo.
Sono specificate le altre condizioni di esercizio, e determinato il
COP medio nelle 24 ore, calcolato come rapporto tra l’energia
termica totale prodotta e l’energia elettrica totale consumata
(si tiene conto quindi anche delle perdite termiche
dell’accumulo, non considerate in precedenza).
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20 Maggio 2015
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COP per pompe di calore per acs
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COP per pompe di calore per acs
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20 Maggio 2015
La classificazione riportata in etichetta è basata sul rendimento
riferito all’energia primaria, come da tabella (per p.d.c.):
Classe Energetica
Alta Temperatura
(55°C)
Bassa Temperatura
(35°C)
η%
SCOP
η%
SCOP
A +++ (dal 2017)
150%
3,75
175%
4,38
A ++
125%
3,13
150%
3,75
A+
98%
2,45
123%
3,08
A
90%
2,25
115%
2,88
B
82%
2,05
107%
2,68
C
75%
1,88
100%
2,5
D
37%
0,93
62%
1,55
E
34%
0,85
59%
1,48
F
30%
0,75
55%
1,38
G
< 30%
<
< 55%
<
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20 Maggio 2015
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Direttiva ErP – Etichetta energetica
L’etichetta energetica deve essere conforme ai modelli di norma:
Pompa di calore
Pompa di calore per
ACS
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Accumuli
20 Maggio 2015
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Direttiva ErP – Etichetta energetica
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Direttiva ErP – Etichetta energetica
Produttori, venditori e installatori
dovranno fornire un etichetta del
sistema completo, ricavabile
compilando apposite schede:
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20 Maggio 2015
I dati ufficiali dei COP misurati sono fondamentali per ottenere
risultati attendibili nei calcoli dei consumi e delle prestazioni
delle pompe di calore.
Gli attestati di prestazione energetica degli edifici permettono
un rapido confronto agli utenti tra i consumi misurati (bollette) e
i consumi attesi.
Eventuali discordanze si traducono spesso in contestazioni che
possono arrivare a diventare cause legali.
Si tratta di un segnale importante, che mette in rilievo
l’importanza di un concetto normalmente non utilizzato in
ambito termotecnico: l’incertezza dei valori progettuali e la
comprensione di questi da parte dell’utente.
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20 Maggio 2015
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SCOP (COP Stagionale)
Bisogna porsi il problema di comunicare correttamente
all’utente finale il reale significato dei dati di progetto, della
motivazione delle scelte tecniche, e del funzionamento che ci si
aspetta dall’impianto.
I progetti architettonici negli ultimi anni hanno superato i
problemi di interpretazione di planimetrie e sezioni da parte dei
committenti con l’uso di modelli 3D virtuali e rendering, ma non
esiste un analogo in ambito termotecnico.
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20 Maggio 2015
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SCOP (COP Stagionale)
E’ messo in rilievo anche un nuovo ruolo assunto dai progettisti
di edifici ed impianti, spesso inconsapevolmente:
la garanzia del ritorno economico della scelta tecnica.
Gli impianti con pompa di calore e gli edifici efficienti sono
sempre più spesso valutati anche come investimento
economico, cui si richiede una redditività (ottenuta dal
risparmio nei costi di gestione).
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20 Maggio 2015
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SCOP (COP Stagionale)
Le valutazioni
economiche
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POMPE DI CALORE
20 Maggio 2015
OTTIMIZZAZIONE DEGLI ASPETTI
ECONOMICI
Costo del ciclo di vita
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20 Maggio 2015
Autore: Ing. Raffaele Vavalà – Diritti di proprietà intellettuale riservati. E’ vietata la riproduzione
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Valutazioni economiche
Quasi sempre la pompa di calore viene scelta considerando principalmente
il criterio economico.
Cambia completamente il modo di valutazione, perché l’esborso economico
passa dall’essere considerato un Costo all’essere considerato un
Investimento.
Per una scelta oggettiva il metodo migliore di valutazione è quello di
considerare il costo dell’intero Ciclo di Vita dell’impianto.
Poiché l’intervallo di tempo da considerare è almeno ventennale, sarà
necessario assumere arbitrariamente il valore di alcuni parametri di
valutazione (o un intervallo di valori). Per questo motivo, non si può dare
un valore assoluto ai risultati. Nell’ambito di una comparazione tra diverse
scelte, a parità di valori assunti i risultati sono comunque validi da un punto
di vista qualitativo.
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20 Maggio 2015
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Valutazioni economiche
Definito l’intervallo temporale da considerare (normalmente almeno 20
anni), si calcolano i costi su base annuale.
I costi si suddividono in una tantum, fissi periodici, di gestione.
Costi una tantum:
• Installazione impianto
• Attivazione contratti di fornitura energia (allacciamenti, contatori)
• Costi professionali e burocratici (progetti, permessi, etc.)
• Messa in servizio impianto
• Pratiche e costi di apertura per finanziamenti
• Eventuali agevolazioni (fiscali, finanziamenti a fondo perduto, etc.)
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20 Maggio 2015
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Valutazioni economiche
Costi fissi periodici:
• Assicurazioni
• Manutenzioni periodiche ordinarie
• Costi fissi dei contratti di fornitura energia
• Agevolazioni e incentivi (sgravi fiscali, contributi a fondo perduto)
• Rate di eventuali finanziamenti
Costi di gestione:
• Consumi di energia
• Manutenzioni straordinarie (guasti)
• Costi amministrativi
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Valutazioni economiche
Considerato il lungo intervallo temporale da considerare, si dovrà tenere
conto della variazione del valore del denaro.
Quindi sarà necessario assumere dei valori per i tassi di inflazione, che
dovranno essere almeno uno per il costo dell’energia ed uno per i costi
generali. Se sono utilizzati finanziamenti, andranno considerati anche i
tassi di interesse applicati (potrebbero essere variabili).
Se l’impianto è di grandi dimensioni, può valere la pena assumere per ogni
tasso di inflazione/interesse un valore minimo ed uno massimo, in modo
da ottenere un intervallo di risultati.
Con questo tipo di analisi è anche possibile valutare quali sono le scelte
progettuali con il maggior impatto economico.
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20 Maggio 2015
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Valutazioni economiche
Ad esempio, si potrebbe scoprire che vale la pena investire in una pompa
del pozzo con miglior rendimento, oppure che un diametro di tubazione
maggiore può ridurre in modo significativo il consumo elettrico di organi
ausiliari non considerati importanti dal punto di vista economico.
Il numero di parametri da considerare non è trascurabile, e ad ogni
variazione corrisponde un aumento dei numeri di casi da analizzare.
In fase di progettazione conviene quindi limitarsi a scegliere dei criteri
principali e a valutarne l’impatto. Ad esempio, se si verifica che un
miglioramento del COP stagionale del 10% comporta risparmi significativi
rispetto al costo impianto maggiore, si dovrà dedicare più attenzione alle
scelte tecniche che hanno più effetto sul COP stagionale.
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20 Maggio 2015
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Valutazioni economiche
Un problema tipico è la scelta della taglia della pompa di calore quando è
necessario utilizzare anche un generatore di calore ausiliario, come ad
esempio una resistenza elettrica (principalmente per le macchine
aria/acqua). Una taglia di potenza più piccola ha un minor costo impianto
iniziale, ma potrebbe aumentare i costi del contratto di fornitura elettrica a
causa di un aumento della potenza disponibile.
Stesso problema quando il sistema include anche un impianto fotovoltaico,
la cui dimensione dipenderà dai consumi elettrici previsti.
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20 Maggio 2015
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Valutazioni economiche
I costi dei consumi elettrici (aggiornati al 19/05/2015)
Costi medi corrente elettrica in funzione di consumo e
contratto
1,000
D2 3 kW
0,900
D3 4,5 kW
D3 6 kW
0,800
BTA1 1,5 kW
BTA2 3 kW
0,700
Costo [Euro/kWh]
BTA3 6 kW
BTA4 10 kW
0,600
BTA5 15 kW
0,500
0,400
0,300
0,200
0,100
0,000
0
5000
Elaborazione da dati AEEG
10000
15000
20000
25000
Consumo annuo [ kWh ]
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20 Maggio 2015
30000
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Valutazioni economiche
I costi dei consumi elettrici (aggiornati al 19/05/2015)
Costi medi corrente elettrica in funzione di consumo e contratto
1,000
D2 3 kW
0,900
D3 4,5 kW
D3 6 kW
0,800
BTA1 1,5 kW
BTA2 3 kW
Costo [Euro/kWh]
0,700
BTA3 6 kW
0,600
BTA4 10 kW
BTA5 15 kW
0,500
0,400
0,300
0,200
0,100
0,000
1000
2000
Elaborazione da dati AEEG
3000
4000
5000
6000
7000
8000
9000
Consumo annuo [ kWh ]
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20 Maggio 2015
10000
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Valutazioni economiche
I costi dei consumi elettrici (aggiornati al 19/05/2015)
Costi annui corrente elettrica in funzione del consumo
10000,0
9000,0
D2 3 kW
D3 4,5 kW
8000,0
D3 6 kW
Costo totale [Euro]
7000,0
BTA1 1,5 kW
BTA2 3 kW
6000,0
BTA3 6 kW
BTA4 10 kW
5000,0
BTA5 15 kW
4000,0
3000,0
2000,0
1000,0
0,0
0
Elaborazione da dati AEEG
5000
10000
15000
20000
25000
Consumo annuo [ kWh ]
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20 Maggio 2015
30000
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Valutazioni economiche
I costi dei consumi elettrici (aggiornati al 19/05/2015)
Costi annui corrente elettrica in funzione del consumo
Costo totale [Euro]
3000,0
2000,0
D2 3 kW
D3 4,5 kW
1000,0
D3 6 kW
BTA1 1,5 kW
BTA2 3 kW
BTA3 6 kW
BTA4 10 kW
BTA5 15 kW
0,0
1000
2000
Elaborazione da dati AEEG
3000
4000
5000
6000
7000
8000
9000
Consumo annuo [ kWh ]
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20 Maggio 2015
10000
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Valutazioni economiche
LA NUOVA TARIFFA D1
Con Delibera 205/2014/R/EEL dell’8 maggio 2014, l’AAEG ha stabilito che dal 1
luglio 2014 al 31 dicembre 2015 sarà disponibile su richiesta e in via
sperimentale una nuova tariffa dedicata alle pompe di calore, denominata D1.
Sarà utilizzabile solo da chi utilizza impianti con la pompa di calore (una o più)
come unico sistema di riscaldamento, eventualmente integrata da sistemi a
fonti rinnovabili (biomasse). Pompa di calore installata non prima del
01/01/2008, rispondente ai requisiti prestazionali minimi dell’Allegato H del
“Decreto edifici” o dell’Allegato II del 28/12/2012.
Chi richiede la tariffa nel periodo sperimentale si obbliga a consentire il
monitoraggio dei consumi (su base oraria) e a fornire le informazioni tecniche
sull’impianto.
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20 Maggio 2015
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Valutazioni economiche
LA NUOVA TARIFFA D1
La tariffa D1 prevede un costo specifico per i servizi di rete (componenti σ1 ,
σ2 , σ3 ); oneri generali come per tariffe per usi diversi in BT più un contributo
fisso di 27,85 Euro; componenti DISPBT e PED come per contratti domestici con
potenza > 3 kW (D3).
Indicativamente i costi dell’energia sono simili alle tariffe BTA con IVA 10%
attualmente dedicati alle pompe di calore (costi costanti non dipendenti da
scaglioni di consumo), ma con minori costi fissi per il punto di prelievo e
l’impegno di potenza.
Inoltre, è possibile utilizzare la stessa tariffa anche per i consumi domestici
(unico contatore).
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20 Maggio 2015
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Valutazioni economiche
LA NUOVA TARIFFA D1 – Comparazione con tariffe attuali
Costi medi corrente elettrica in funzione di consumo e
contratto (inclusa Iva 10%)
1,000
D2 3 kW
0,900
D3 6 kW
BTA3 6 kW
0,800
D1 6 kW
Costo [Euro/kWh]
0,700
0,600
0,500
0,400
0,300
0,200
0,100
0,000
0
Elaborazione da dati AEEG
5000
10000
15000
Consumo annuo [ kWh ]
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20 Maggio 2015
20000
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Valutazioni economiche
LA NUOVA TARIFFA D1 – Comparazione con tariffe attuali
Costi medi corrente elettrica in funzione di consumo e
contratto (inclusa Iva 10%)
1,000
0,900
D2 3 kW
0,800
D3 10 kW
Costo [Euro/kWh]
0,700
BTA4 10 kW
0,600
D1 10 kW
0,500
0,400
0,300
0,200
0,100
0,000
0
Elaborazione da dati AEEG
5000
10000
15000
Consumo annuo [ kWh ]
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20 Maggio 2015
20000
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Valutazioni economiche
LA NUOVA TARIFFA D1 – Comparazione con tariffe attuali
Costi medi corrente elettrica in funzione di consumo e
contratto (inclusa Iva 10%)
1,000
D2 3 kW
0,900
D3 15 kW
BTA5 15 kW
0,800
D1 15 kW
Costo [Euro/kWh]
0,700
0,600
0,500
0,400
0,300
0,200
0,100
0,000
0
Elaborazione da dati AEEG
5000
10000
15000
Consumo annuo [ kWh ]
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20 Maggio 2015
20000
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Valutazioni economiche
LA NUOVA TARIFFA D1 – Comparazione con tariffe attuali
Costi annui corrente elettrica in funzione
di consumo e contratti (inclusa Iva 10%)
Ipotesi con consumi domestici 2.500
kWh/anno (496,80 Euro)
5000,0
Costo totale [Euro]
4000,0
D2 3kW+BTA2
3kW
3000,0
D1 6 kW
D3 6 kW
2000,0
1000,0
0,0
0
Elaborazione da dati AEEG
5000
10000
15000
20000
Consumo annuo Pompa di calore [ kWh ]
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20 Maggio 2015
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Valutazioni economiche
LA NUOVA TARIFFA D1 – Comparazione con tariffe attuali
Costi annui corrente elettrica in funzione
di consumo e contratti (inclusa Iva 10%)
Ipotesi con consumi domestici
4.000 kWh/anno (930,90 Euro)
5000,0
Costo totale [Euro]
4000,0
D3 6kW+BTA4 10kW
3000,0
D3 15 kW
2000,0
D1 15 kW
1000,0
0,0
0
Elaborazione da dati AEEG
5000
10000
15000
20000
Consumo annuo Pompa di calore [ kWh ]
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20 Maggio 2015
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Valutazioni economiche
I costi del kWh termico
100%
Caldaia a
condensazione a
metano
COP stagionale POMPA DI CALORE
4,5
4,0
3,5
3,0
SCOP di pareggio con
caldaia a condensazione
a metano
2,5
Elettricità
0,20
Euro/kWh
75%
50%
2,0
1,5
25%
1,0
Rendimento stagionale CALDAIA
5,0
Elettricità
0,25
Euro/kWh
Elettricità
0,30
Euro/kWh
Metano 0,80
Euro/mc
GPL 1,1
Euro/litro
0,5
0,0
0,000
0,100
0,200
0,300
0%
0,400
Costo del kWh termico (Euro/kWh)
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20 Maggio 2015
Gasolio 1,15
Euro/litro
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Valutazioni economiche
SmartGrid
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POMPE DI CALORE
20 Maggio 2015
Le reti di distribuzione dell’energia elettrica si trovano oggi ad
affrontare modi di funzionamento per cui non sono state
previste.
Oggi i consumi elettrici presentano una forte variabilità
nell’arco di poche ore, e una distribuzione giornaliera
diversa rispetto agli anni in cui sono state progettate le reti.
Inoltre, il forte sviluppo dell’energia elettrica prodotta da fonti
rinnovabili a forte variabilità (eolico, solare fotovoltaico)
immette in rete grandi quantità di potenza in maniera
indipendente dal consumo.
Questi fenomeni destabilizzano le reti elettriche creando
problemi non indifferenti.
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20 Maggio 2015
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SmartGrid
Per affrontare l’instabilità delle reti è necessario poter variare
rapidamente i carichi e la disponibilità di potenza su una
gran quantità di nodi, e poter distribuire velocemente la
potenza disponibile dove serve.
Questo nuovo tipo rete e di gestione prende il nome di
SmartGrid.
I dispositivi SmartGrid ready integrano funzioni che
permettono il loro spegnimento o la loro accensione su
comando del fornitore di corrente elettrica, attraverso un
contatto disponibile sul contatore elettrico.
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20 Maggio 2015
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SmartGrid
Le pompe di calore Ochsner e altre, dispongono già oggi delle
funzioni SmartGrid.
Attraverso un apposito ingresso nelle regolazioni delle pompe
di calore da riscaldamento/raffrescamento, viene simulata
un utenza comandabile da contatto esterno (contatore)
che permette di alzare (o abbassare in raffrescamento
estivo) il setpoint di temperatura. Questo costringe la
pompa di calore ad accumulare energia termica
nell’accumulo inerziale (necessario), pronta per l’utilizzo
quando l’utenza lo richiede.
Oppure, è possibile bloccare il funzionamento della pompa di
calore con l’apertura di un contatto apposito (EVU).
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20 Maggio 2015
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SmartGrid
Entrambe queste funzioni sono molto utili anche nelle pompe
di calore per acqua calda (OCHSNER Europa 323DK, Mini
IWP).
La prima funzione (aumento del setpoint di temperatura)
permette anche di sfruttare al meglio l’eventuale impianto
fotovoltaico, massimizzando la quota di autoconsumo
dell’energia elettrica prodotta.
Oppure, permette di utilizzare vantaggiosamente le tariffe
biorarie, privilegiando l’accumulo di energia negli orari
meno costosi.
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20 Maggio 2015
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SmartGrid
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Regolazione OTE 3 - SmartGrid
Pagina 69 di 128
20 Maggio 2015
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Regolazione OTE 3 - SmartGrid
Pagina 70 di 128
20 Maggio 2015
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Regolazione OTE 3 - SmartGrid
Pagina 71 di 128
20 Maggio 2015
Scelta della pompa
di calore
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POMPE DI CALORE
20 Maggio 2015
DIMENSIONAMENTO E
MODI DI ESERCIZIO
Esercizio monovalente, bivalente,
misto
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20 Maggio 2015
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Modi di esercizio
MONOVALENTE
La pompa di calore è l’unico generatore di calore, e soddisfa il 100% del
carico termico per tutta la stagione. Questo modo di esercizio è
utilizzato con pompe di calore geotermiche o ad acqua di falda.
Potenza
Potenza PdC = potenza di progetto
PdC
100%
-10°C
20°C
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T esterna
20 Maggio 2015
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Modi di esercizio
BIVALENTE PARALLELO
La pompa di calore funziona come unico generatore fino al punto di
bivalenza. Oltre il punto di bivalenza la pompa di calore riscalda
insieme ad una caldaia o ad una resistenza elettrica. Utilizzato
principalmente per macchine aria/acqua.
Potenza
Potenza PdC < potenza di progetto
Ausil.
100%
Potenza Ausil. < potenza di progetto
PdC
BV
-10°C
20°C
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T esterna
20 Maggio 2015
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Modi di esercizio
BIVALENTE PARALLELO/ALTERNATIVO
La pompa di calore funziona come unico generatore fino al punto di
bivalenza. Oltre il punto di bivalenza la pompa di calore riscalda insieme ad
un generatore di calore ausiliario. Oltre il punto di spegnimento della pompa
di calore, il generatore ausiliario funziona da solo. Il generatore ausiliario
deve avere una potenza pari al 100% del fabbisogno di progetto.
Potenza
Potenza PdC < potenza di progetto
BV
Potenza Ausil. = potenza di progetto
PdC
Ausil.
100%
-10°C
20°C
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T esterna
20 Maggio 2015
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Modi di esercizio
PRODUZIONE ACQUA CALDA
Si consiglia un accumulo di volume minimo 300 litri per 4-5 persone.
Volumi maggiori in presenza di vasche idromassaggio ed usi intensivi.
Sconsigliati impianti di ricircolo, se indispensabili ridurne l’utilizzo al
minimo indispensabile (timer).
Verificare i tempi di ripristino della temperatura dell’accumulo in
funzione del tipo di applicazione e dei tempi di reazione dell’insieme
impianto-edificio.
Consigliato sistema misto, cosiddetto «semirapido» per i casi in cui la
portata di punta è elevata (ad es. per i condomini; vantaggi: potenza
installata minore, volume accumulo acqua calda sanitaria minore).
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20 Maggio 2015
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Modi di esercizio
Dati di rendim ento (riscaldam ento)
GMLW 14 plus
GMLW 19 plus
GMLW 25 plus
GMLW 35 plus
Differenza di temperatura al condensatore
Potenza termica
Potenza frigorifera
L10 / W35
Potenza elettrica assorbita
COP
Corrente di esercizio
DT 10 K
11,0
8,9
2,3
4,8
4,7
DT 5 K
10,9
8,6
2,4
4,5
4,9
DT 10 K
16,3
13,5
2,9
5,6
5,5
DT 5 K
16,0
13,1
3,0
5,3
5,7
DT 10 K
23,8
19,4
4,4
5,4
8,6
DT 5 K
23,4
18,9
4,6
5,1
9,0
DT 10 K
29,5
24,0
5,7
5,2
11,6
DT 5 K
28,4
22,8
5,8
4,9
11,8
DT 10 K
41,0
33,3
8,0
5,1
16,3
DT 5 K
40,0
32,1
8,2
4,9
16,7
DT 10 K
11,0
8,6
2,5
4,4
12,9
DT 5 K
10,8
8,3
2,6
4,2
13,5
DT 10 K
17,0
13,7
3,4
5,0
21,1
DT 5 K
16,7
13,2
3,6
4,6
22,4
Potenza termica
Potenza frigorifera
Potenza elettrica assorbita
COP
Corrente di esercizio
L7 / W35
10,0
7,9
2,2
4,5
4,4
9,8
7,6
2,3
4,3
4,6
15,4
12,6
2,9
5,3
5,5
15,1
12,2
3,0
5,0
5,7
21,2
17,0
4,3
4,9
8,4
20,7
16,3
4,5
4,6
8,8
26,5
21,3
5,4
4,9
11,0
25,8
20,4
5,6
4,6
11,4
38,0
30,4
7,9
4,8
16,1
37,2
29,4
8,1
4,6
16,5
9,8
7,5
2,4
4,1
12,4
9,6
7,2
2,5
3,8
12,0
15,6
12,4
3,3
4,7
20,5
15,3
11,9
3,5
4,4
21,7
kW
kW
kW
L2 / W35
8,5
6,6
2,0
4,3
4,1
8,3
6,3
2,1
4,0
4,3
13,3
10,6
2,8
4,7
5,3
13,2
10,3
3,0
4,4
5,7
17,5
13,7
3,9
4,4
7,7
17,2
13,2
4,1
4,2
8,0
22,0
17,2
5,0
4,4
10,2
21,8
16,8
5,2
4,2
10,6
31,0
24,2
7,1
4,4
14,4
30,3
23,2
7,4
4,1
15,0
8,3
6,3
2,1
3,9
10,9
8,1
6,0
2,2
3,7
11,4
11,0
8,0
3,1
3,5
19,3
13,2
10,0
3,3
4,0
20,5
kW
kW
kW
L-7 / W35
6,9
5,0
2,0
3,5
4,1
6,7
4,7
2,1
3,2
4,3
11,0
8,2
2,9
3,8
5,5
10,6
7,8
2,9
3,6
5,6
14,1
10,5
3,7
3,8
7,2
13,7
9,9
3,9
3,5
7,6
18,2
13,6
4,8
3,8
9,8
17,5
12,7
5,0
3,5
10,2
26,0
19,1
7,2
3,6
14,6
25,1
18,0
7,4
3,4
15,0
6,9
4,9
2,1
3,3
10,9
6,7
4,6
2,2
3,0
11,4
11,0
8,0
3,1
0,5
19,3
10,7
7,5
3,3
3,2
20,5
kW
kW
kW
L-10 / W35
6,3
4,5
1,9
3,3
3,9
6,1
4,2
2,0
3,1
4,1
10,2
7,5
2,8
3,6
5,3
9,9
7,1
2,9
3,4
5,5
13,3
9,7
3,7
3,6
7,2
12,8
9,0
3,9
3,3
7,6
16,9
12,4
4,7
3,6
9,6
16,3
11,5
5,0
3,3
10,2
24,2
17,3
7,2
3,4
14,6
23,4
16,3
7,4
3,2
15,0
6,3
4,4
2,0
3,2
10,4
6,1
4,1
2,1
2,9
10,9
10,2
7,2
3,1
3,3
19,3
9,9
6,7
3,3
3,0
20,5
kW
kW
kW
L2 / W50
8,1
5,5
2,7
3,0
5,6
7,9
5,2
2,8
2,8
5,8
12,6
8,8
3,9
3,2
7,4
12,3
8,4
4,0
3,1
7,6
17,2
12,2
5,1
3,4
9,9
16,8
11,6
5,3
3,2
10,3
21,8
15,6
6,4
3,4
13,0
21,2
14,8
6,6
3,2
13,4
28,2
19,9
8,6
3,3
17,5
27,4
18,9
8,8
3,1
17,9
7,9
5,1
2,9
2,7
15,0
7,7
4,8
3,0
2,6
15,5
12,0
7,9
4,2
2,9
26,1
11,7
7,4
4,4
2,7
27,3
kW
kW
kW
Potenza termica
Potenza frigorifera
Potenza elettrica assorbita
COP
Corrente di esercizio
Potenza termica
Potenza frigorifera
Potenza elettrica assorbita
COP
Corrente di esercizio
Potenza termica
Potenza frigorifera
Potenza elettrica assorbita
COP
Corrente di esercizio
Potenza termica
Potenza frigorifera
Potenza elettrica assorbita
COP
Corrente di esercizio
GMLW 9 plus
GMLW 9 plus VX
GMLW 14 plus VX
kW
kW
kW
A
A
A
A
A
A
Potenza termica
Potenza frigorifera
L2 / W60
Potenza elettrica assorbita
COP
Corrente di esercizio
Dati di rendim ento (raffrescam ento)
Potenza frigorifera
Calore residuo
L30 / W18
Potenza elettrica assorbita
EER
Corrente di esercizio
7,8
4,8
3,1
2,5
6,4
7,6
4,5
3,2
2,4
6,6
12,3
8,1
4,3
2,9
8,2
12,1
7,8
4,4
2,8
8,4
16,8
11,3
5,6
3,0
10,9
16,4
10,7
5,8
2,8
11,3
21,4
14,5
7,1
3,0
14,4
20,8
13,7
7,3
2,8
14,8
27,2
18,4
9,1
3,0
18,5
26,4
17,4
9,3
2,8
18,9
7,7
4,6
3,2
2,4
16,6
7,5
4,3
3,3
2,3
17,1
11,5
7,1
4,5
2,6
28,0
11,2
6,6
4,7
2,4
29,2
kW
kW
kW
9,9
12,7
2,9
3,4
6,0
9,6
12,5
3,0
3,2
6,2
11,5
14,6
3,2
3,6
6,1
11,2
14,4
3,3
3,4
6,3
1,6
21,4
4,9
3,4
9,6
15,6
20,6
5,1
3,1
9,9
18,5
23,8
5,5
3,4
11,2
17,9
23,4
5,7
3,1
11,6
28,0
25,9
8,2
3,4
16,7
27,2
35,3
8,4
3,2
17,1
9,7
12,7
3,1
3,1
16,0
9,5
12,6
3,2
3,0
16,6
10,2
13,3
3,2
3,2
19,9
9,9
13,2
3,4
2,9
21,1
kW
kW
kW
Potenza frigorifera
Calore residuo
Potenza elettrica assorbita
EER
Corrente di esercizio
9,0
11,7
2,8
3,2
5,8
8,7
11,5
2,9
3,0
6,0
11,0
14,1
3,2
3,4
6,1
10,7
13,9
3,3
3,2
6,3
15,6
20,3
4,8
3,3
9,4
15,2
20,1
5,0
3,0
9,8
17,8
23,0
5,4
3,3
11,0
17,2
22,6
5,6
3,1
11,4
26,7
34,5
8,1
3,3
16,5
25,9
33,9
8,3
3,1
16,9
8,8
11,7
3,0
2,9
15,5
8,6
11,6
3,1
2,8
16,0
9,6
12,7
3,2
3,0
19,9
9,3
12,6
3,3
2,7
21,1
kW
kW
kW
L30 / W12
Pagina 78 di 128
20 Maggio 2015
A
A
A
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Esempio di tabelle di prestazione
Aria/Acqua – Compressore On-Off
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20 Maggio 2015
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Esempio di curve di prestazione
Aria/Acqua – Compressore a
inverter
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Esempio di curve di prestazione
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20 Maggio 2015
Aria/Acqua – Compressore a
inverter
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Esempio di curve di prestazione
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20 Maggio 2015
Aria/Acqua – Compressore a inverter
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Esempio di curve di prestazione
20 Maggio 2015
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Esempio di curve di prestazione
Acqua/Acqua – Compressore On-Off
T pozzo
T mandata
[ °C ]
8
10
15
20
8
10
15
20
8
10
15
20
8
10
15
20
10
10
[°C]
35
35
35
35
45
45
45
45
50
50
50
50
60
60
60
60
7
18
GMWW 10 Plus
Potenza
Potenza
termica
assorbita
[ kW ]
[ kW ]
8,8
1,8
9,5
1,8
11,2
1,8
13,1
1,9
8,1
2,1
8,8
2,1
10,5
2,1
12,4
2,2
7,7
2,3
8,4
2,3
10,2
2,3
12,1
2,4
7,2
2,7
7,9
2,7
9,7
2,7
11,6
2,8
5,5
1,2
8,6
1,4
COP
4,89
5,28
6,22
6,89
3,86
4,19
5,00
5,64
3,35
3,65
4,43
5,04
2,67
2,93
3,59
4,14
4,58
6,14
Pagina 83 di 128
20 Maggio 2015
Per la scelta della pompa di calore occorre stabilire:
• Modo di esercizio (mono o bivalente)
• Potenza di progetto (invernale ed eventualmente estiva)
• Temperatura di mandata di progetto
• Temperatura della fonte di calore in condizioni di progetto
o Temperatura esterna di progetto per Aria/Acqua
o 10°C per pompe di calore Acqua/Acqua (o la minima
temperatura della falda se nota)
o 0°C per pompe di calore geotermiche
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20 Maggio 2015
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Scelta della macchina
Dati esempio: abitazione nuova con potenza di progetto 3.5
kW, pavimento radiante con temperatura di mandata di
35°C alla temperatura esterna di -5°C. Acqua calda per 4
persone.
Pompa di calore Aria/Acqua
• Modo di esercizio: bivalente
• Potenza di progetto invernale: 3.5 kW + 4 kW (acs)
• Temperatura di mandata di progetto: 35°C
• Temperatura aria esterna in condizioni di progetto: -5°C
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20 Maggio 2015
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Scelta della macchina - Esempio
Prima verifica: condizione di progetto entro i limiti di
esercizio
Punto di esercizio
in prod. ACS
35°C
Punto di esercizio
in riscaldamento
-5°C
Pagina 86 di 128
20 Maggio 2015
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Scelta della macchina - Esempio
Prima verifica: condizione di progetto entro i limiti di
esercizio
Punto di esercizio
in prod. ACS
35°C
-5°C
Pagina 87 di 128
20 Maggio 2015
Punto di esercizio
in riscaldamento
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Scelta della macchina - Esempio
Fabbisogno
riscaldamento
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Scelta della macchina – Esempio
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20 Maggio 2015
Fabbisogno
per ACS
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Scelta della macchina – Esempio
Pagina 89 di 128
20 Maggio 2015
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Scelta della macchina – Esempio
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20 Maggio 2015
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Scelta della macchina – Esempio
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20 Maggio 2015
Fonti di calore
Pagina 92 di 128
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POMPE DI CALORE
20 Maggio 2015
Per ogni fonte di calore le variabili da considerare sono fondamentalmente
tutte quelle necessarie a garantire la disponibilità di energia termica in
quantità e qualità (temperatura) adeguate a rispondere alle caratteristiche
del progetto:
- Temperatura e variabilità stagionale
- Portate termiche minime sufficienti:
- Portata minima di acqua
- Portata d’aria
- Conducibilità del terreno
- Temperature minime e massime
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20 Maggio 2015
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Requisiti delle fonti di calore
Quantità, qualità, disponibilità inadeguate di energia termica dalla fonte di
calore comportano:
- Malfunzionamenti e potenziali danni alle pompe di calore (necessità di
dispositivi di sicurezza)
- Rendimenti e prestazioni non corrispondenti al progetto (requisiti
prestazionali non soddisfatti, consumi eccessivi, riflessi negativi sulle
valutazioni economiche delle attività e di altri impianti)
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Requisiti delle fonti di calore
POMPE DI CALORE ARIA/ACQUA
Sono da considerare:
- Posizionamento dell’unità esterna, tenendo conto di:
- Spazi adeguati per la circolazione dell’aria
- Accesso e spazio adeguati per l’installazione e la manutenzione
- Supporti strutturali adeguati al peso
- Criticità legate alle emissioni sonore e alle vibrazioni
- Necessità di smaltimento di acqua di condensa e sbrinamento
- Distanze e dislivelli rispetto all’unità interna
- Passaggi per le linee elettriche e le linee frigorifere
- Disponibilità di una fonte di calore per l’integrazione alle basse
temperature
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20 Maggio 2015
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Requisiti delle fonti di calore
POMPE DI CALORE ACQUA/ACQUA
Sono da considerare:
- Disponibilità dell’acqua in quantità adeguata (portata minima garantita,
richiesti circa 175 litri/ora di portata per ogni kW di potenza nominale
della pompa di calore)
- Qualità dell’acqua adeguata (neutra, corrosiva, incrostante, richiesta
analisi di vari parametri)
- Temperatura della fonte (minima 8°C)
- Profondità della falda (se > di 30 m convenienza dell’uso da verificare)
- Possibilità di realizzare il pozzo (spazi per la trivellazione, distanza dalla CT)
- Permessi e burocrazia (tempi da 1 a 2 anni, competenza delle Province e
leggi regionali)
- Scarico in falda o in superficie
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20 Maggio 2015
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Requisiti delle fonti di calore
POMPE DI CALORE GEOTERMICHE – Campi geotermici orizzontali
Sono da considerare:
- Tipo di terreno (composizione, umidità, conducibilità termica, presenza di
acqua fissa o variabile nel corso dell’anno)
- Superficie disponibile (da calcolare in funzione della densità superficiale di
potenza, della potenza lineare per m di sonda, del fabbisogno energetico
totale). Da considerare circa 30 m2 per ogni kW di potenza nominale della
pompa di calore.
- Vincolo di utilizzo della superficie (non asfaltabile, non utilizzabile per
piante con radici profonde, non utilizzabile per strutture che facciano
ombra e impediscano l’assorbimento delle precipitazioni)
- Spazio disponibile per gli scavi e il movimento del terreno (stoccaggio
temporaneo)
- Accessi per i mezzi di movimento terra
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Requisiti delle fonti di calore
POMPE DI CALORE GEOTERMICHE – Campi geotermici orizzontali
Suolo
Estrazione specifica
massima
a 1800 h/a
Estrazione specifica
massima
a 2400 h/a
Secco,
non
compatto, sabbioso
10 W/m2 e 5 W/m di
tubazione
8 W/m2 e
4 W/m di tubazione
Compatto, umido
20–30 W/m2 e 15 W/m
di tubazione
16-24 W/m2 e
12 W/m di tubazione
Sabbioso/ghiaioso
saturo di acqua
40 W/m2 e 20 W/m di
tubazione
32 W/m2 e
16 W/m di tubazione
min.
60 cm
Sabbia o terreno
vagliato
20 – 30 m
Nastro di
segnalazione
50
cm
15
cm
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20 Maggio 2015
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Requisiti delle fonti di calore
POMPE DI CALORE GEOTERMICHE – Campi geotermici verticali
Sono da considerare:
- Studio geologico per il dimensionamento delle sonde (per condizioni
medie considerare circa 15 m di sonda finita per ogni kW di potenza
nominale della pompa di calore)
- Superficie disponibile per l’esecuzione dei lavori
- Disposizione delle sonde a distanze adeguate tra loro e da eventuali
vincoli (confini dei terreni, fondamenta di edifici, fognature, linee di
collegamento e pozzetti di raccolta, etc.)
- Opportunità di eseguire il Response Test (costo/benefici)
- Accessibilità e spazi per i mezzi di trivellazione e manovra
- Permessi e burocrazia (variabili a livello regionale e provinciale)
- Tempistica di esecuzione anche in relazione ad altri lavori in cantiere
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20 Maggio 2015
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Requisiti delle fonti di calore
POMPE DI CALORE GEOTERMICHE – Campi geotermici verticali
Estrazione specifica per m lineare
a 1800 h/a
a 2400 h/a
Terreno
Standard comuni:
Terreno non buono (sedimenti asciutti) (λ<1,5 W/mK)
Solido roccioso medio con sedimenti saturi d'acqua (λ=1,5 3,0 W/mK)
Roccia solida con alta conducibilità (λ > 3,0 W/mK)
Strati singoli:
Ghiaia, sabbia asciutti
Ghiaia, sabbia, saturi d'acqua, acquiferi
In ghiaia e sabbia con alto flusso di acqua in movimento, per
singola sonda
Argilla, melma, umido
Calcare massiccio
Arenaria
Migmatiti acide (ad es. granito)
Migmatiti alcaline (ad es. basalto)
Gneiss
25 W/m
20 W/m
60 W/m
84 W/m
50 W/m
70 W/m
<25 W/m
65-80 W/m
<20 W/m
55-65 W/m
80-100 W/m
35-50 W/m
55-70 W/m
65-80W/m
65-85 W/m
40-65 W/m
80-100 W/m
30-40 W/m
45-60 W/m
55-65 W/m
55-70 W/m
35-55 W/m
Sezione
OCHSNER
Questi valori possono variare significativamente a causa di fenditure, fessurazioni e alterazioni.
max.
100m
min.
56m
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Requisiti delle fonti di calore
Accumuli inerziali
e accessori
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POMPE DI CALORE
20 Maggio 2015
L’accumulo inerziale ha diverse funzioni:
• Funziona come un separatore idraulico tra la pompa di
calore e le utenze impianto
• Garantisce i tempi minimi di funzionamento e
spegnimento prescritti per il funzionamento ottimale del
compressore
• Permette di integrare facilmente più fonti di energia
termica nell’impianto
• Volume consigliato: 30 l per ogni kW di potenza in
condizioni L2/W35; W10/W35; S0/W35
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20 Maggio 2015
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Accumuli inerziali
Caratteristica fondamentale per l’accumulo inerziale è la
capacità di stratificare le temperature.
E’ importante che le velocità dell’acqua in ingresso rispettino
determinati limiti per non perturbare la stratificazione
delle temperature: le dimensioni dei raccordi devono
essere adeguate alla portata idraulica.
Le altezze a cui sono collegate mandata e ritorno della
pompa di calore e delle utenze sono determinate dal tipo
di funzionamento previsto. Le posizioni delle sonde di
temperatura devono essere coerenti con le posizioni degli
attacchi idraulici e delle logiche di controllo e regolazione.
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20 Maggio 2015
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Accumuli inerziali
Esempio di collegamento corretto per produzione acqua calda
55°C
30°C
25°C
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20 Maggio 2015
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Accumuli inerziali
Esempio di collegamento errato per produzione acqua calda
55°C
30°C
25°C
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20 Maggio 2015
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Accumuli inerziali
Esempio di collegamento di accumulo combinato
Riscaldamento
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Accumuli inerziali
Esempio di collegamento di accumulo combinato
Produzione ACS
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20 Maggio 2015
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Accumuli inerziali
Esempi di applicazioni
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POMPE DI CALORE
20 Maggio 2015
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Esempi di applicazioni
POMPA DI CALORE ACQUA/ACQUA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO E PASSIVO, ACQUA CALDA
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20 Maggio 2015
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Esempi di applicazioni
POMPA DI CALORE ACQUA/ACQUA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO E PASSIVO, ACQUA CALDA
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20 Maggio 2015
POMPA DI CALORE ACQUA/ACQUA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO E PASSIVO
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20 Maggio 2015
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Esempi di applicazioni
POMPA DI CALORE ACQUA/ACQUA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO E PASSIVO
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20 Maggio 2015
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Esempi di applicazioni
POMPA DI CALORE ARIA/ACQUA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO, ACQUA CALDA
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Esempi di applicazioni
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Esempi di applicazioni
POMPA DI CALORE ARIA/ACQUA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO, ACQUA CALDA
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Esempi di applicazioni
POMPE DI CALORE ARIA/ARIA IN CASCATA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO, ACQUA CALDA
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POMPE DI CALORE ARIA/ACQUA IN CASCATA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO, ACQUA CALDA
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POMPE DI CALORE GEOTERMICHE IN CASCATA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO, ACQUA CALDA
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POMPE DI CALORE GEOTERMICHE IN CASCATA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO, ACQUA CALDA
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POMPA DI CALORE , RISCALDAMENTO, ACQUA CALDA, RISCALDAMENTO PISCINA
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POMPA DI CALORE GEOTERMICA, RISCALDAMENTO, ACQUA CALDA
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POMPA DI CALORE ACQUA/ACQUA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO E PASSIVO, ACQUA CALDA
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POMPA DI CALORE ACQUA/ACQUA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO E PASSIVO, ACQUA CALDA
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POMPA DI CALORE ACQUA/ACQUA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO E PASSIVO, ACQUA CALDA
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Esempi di applicazioni
POMPA DI CALORE ACQUA/ACQUA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO (anche contemporaneo al riscaldamento),
ACQUA CALDA
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POMPA DI CALORE GEOTERMICA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO (anche contemporaneo al riscaldamento), ACQUA CALDA
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POMPA DI CALORE GEOTERMICA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO (anche contemporaneo al riscaldamento), ACQUA CALDA
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POMPA DI CALORE GEOTERMICA, RISCALDAMENTO, RAFFRESCAMENTO ATTIVO (anche contemporaneo al riscaldamento), ACQUA CALDA
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GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
20 Maggio 2015