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WAG THE DOG
Il caso Nicholas Berg, pur nel totale disinteresse da parte dei grandi media, continua a montare. Le anomalie riscontrate nella storia della...
decapitazione si stanno moltiplicando, e sono emersi dettagli tutt’altro che secondari. Secondo svariati ricercatori e giornalisti investigativi, si può essere ragionevolmente certi che il filmato dell’esecuzione sia una frode, e che sia stato girato nel carcere di Abu Ghraib. La Voz de Aztlan ha inoltre completato un’analisi tecnica e isolato circa 10
secondi della traccia audio alla fine del video in questione. Si può chiaramente udire una voce occidentale dire "How will it be done?" (Come sarà fatto?). Sembrerebbe proprio che, nella fretta di confezionare il falso video per scopi propagandistici, i “tecnici” inavvertitamente si siano lasciati dietro numerose prove: potete ascoltare la voce in
questa pagina web,
http://www.aztlan.net/nick_berg_how_done.htm
oppure in questa:
http://www.breakfornews.com/berg-thywillbedone.mp3
Non solo: in quest’altra pagina web,
http://www.propagandamatrix.com/articles/may2004/180504militarycap.htm
potete visionare i fotogrammi da 9306 a 9368, dove per un attimo entra in campo sulla parte destra dell’inquadratura la porzione della testa di qualcuno che sembra indossare un tipico berretto militare statunitense.
Si distingue il collo, l’orecchio sinistro e parte del berretto, assai somigliante a quello indossato dal militare ritratto nel carcere di Abu Ghraib in questa foto:
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Come se non bastasse, Raul Castro Guevara, un chirurgo esperto in medicina legale di Città del Messico, dopo aver esaminato il video della “decapitazione”, ha dichiarato che “non è possibile che l’individuo nel filmato fosse vivo e che il suo cuore pompasse nel momento in cui gli viene tagliato il collo”. Se così fosse stato, afferma il dottor
Castro Guevara, tagliando l’arteria in quel punto ci sarebbe stata una copiosa fuoriuscita di sangue tutt’intorno. Secondo la sua opinione, il video è una montatura. (www.rense.com/general52/decap.htm)
Insomma, potrebbe trattarsi di un’operazione come quella mirabilmente illustrata dal famoso film “Wag the Dog”, di Barry Levinson (uscito in Italia col brutto titolo di “Sesso e Potere”), interpretato da due mostri sacri come Dustin Hoffman e Robert De Niro, in cui per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da un presidente in difficoltà
per uno scandalo di natura sessuale, si costruisce in uno studio televisivo una guerra inesistente. Guarda caso, proprio nel bel mezzo della bufera delle torture statunitensi in Iraq, salta fuori questo video che ha letteralmente calamitato l’attenzione e destato disgusto in tutto il mondo...
Nel frattempo, con la scusa che questo omicidio sarebbe il risultato della diffusione delle foto delle torture, il presidente Bush ha chiesto al Pentagono di non diffondere ulteriore materiale fotografico a documentazione degli abusi, invocando le solite questioni di “sicurezza nazionale”.
Ulteriori “stranezze”:
1) Il nastro evidentemente tagliato e montato, che va da Berg seduto sulla sedia mentre parla della famiglia a Berg seduto sul pavimento coi militanti mascherati dietro di lui, sino a Berg quasi immobile mentre gli viene tagliata la testa.
2) L’audio chiaramente alterato.
3) Gli “arabi” che leggono pagine della “dichiarazione” e finiscono col leggere la stessa pagina iniziale, come se non conoscessero a sufficienza la lingua per accorgersi su quale pagina si trovano.
4) Gli “arabi” hanno una carnagione chiara (visibile dalle mani e da altre parti del corpo non coperte), oltre a pose ed atteggiamenti tipicamente occidentali.
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5) Mentre lo tengono a terra, Berg non si muove: istintivamente, avrebbe dovuto cercare di sfuggire alla presa dei suoi esecutori.
6) L’inquadratura non fa vedere se gli occhi di Berg sono aperti.
7) Il presunto “urlo” di Berg assomiglia a quello di una donna e comunque è chiaramente fuori sincrono.
8) L’individuo nel video assomiglia ben poco alle foto di Berg diffuse dalla famiglia.
Date queste e innumerevoli altre anomalie, è presumibile che Berg (o chi per lui) sia
prima stato ucciso (forse con un’iniezione letale), poi decapitato da morto (il che
spiegherebbe la mancanza di sangue dappertutto). Insomma, la tipica PsyOps,
Operazione Psicologica, condotta da una non meglio identificata agenzia di
intelligence.
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