la contabilita` pubblica

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la contabilita` pubblica
PROGRAMMA DETTAGLIATO
LA CONTABILITA’ PUBBLICA
Titolo del Corso
Analisi delle novità introdotte dal legislatore
Come applicare le nuove disposizioni
in materia di finanza e fiscalità pubblica
Soggetti proponenti
Università Carlo Cattaneo - LIUC, con sede legale in Corso
Matteotti, 22, 21053, Castellanza (VA), Codice Fiscale e
Partita IVA 02015300128
Formel Srl – P.IVA 01784630814
Sede legale Via Drago di Ferro, 90 – 91027 Paceco (TP)
Contenuti
Il percorso, suddiviso in moduli, sarà svolto con eclusive lezioni
frontali in auta tenute da Docenti con qualificata e provata
esperienza nel settore della formazione professionale rivolta a
dipendenti pubblici.
La frequenza consentirà ai partecipanti di analizzare gli
argomenti sia sotto l’aspetto teorico sia pratico, così da giungere
ad un significativo miglioramento delle proprie competenze
professionali.
Ogni iniziativa formativa prevede la presenza di un
Direttore/Coordinatore Didattico Scientifico e di una
Faculty interna, come da curricula allegati.
OBIETTIVI DEL PERCORSO:
Il percorso si propone di approfondire sia gli aspetti metodologici,
sia quelli operativi della nuova riforma della contabilità pubblica
ex d.lgs. 118/2011, come modificato dal d.lgs.
126/2014.
Saranno affrontate tutte le criticità che caratterizzano la fase di
transizione verso la nuova contabilità, con l’apporto di esperienze
e soluzioni.
Dopo una introduzione di carattere generale, si proporrà una
analitica ricognizione delle principali tipologie contabili, della loro
disciplina
generale
e
della
evoluzione
normativa
e
giurisprudenziale.
1
1° MODULO, DURATA 8 ORE
L’ordinamento della contabilità pubblica aggiornato
alle ultime novità normative
PROGRAMMA:
L’evoluzione della contabilità pubblica sotto l’influsso del
diritto comunitario e del processo federalista. I principi
introdotti dalla nuova legge di contabilità e finanza
pubblica (l. 196/09). La introduzione del principio del
pareggio di bilancio nella Carta costituzionale operata
dalla legge cost. 20/4/2012, n. 1 e le disposizioni per
l’attuazione
nella
l.
24/12/2012,
n.
243.
La legge sul federalismo (42/09) e i decreti attuativi. La riforma
dei controlli di regolarità amministrativa e contabile e il
potenziamento dell'attività di analisi e valutazione della
spesa (d.l.vo 123/11). La contabilità come strumento di
illustrazione significativa di fatti gestori: classificazione della
diversa tipologia di contabilità sotto il profilo finalistico. I principi
fondamentali dell’armonizzazione dei bilanci pubblici alla
luce del d.l.vo 91/11. Il SEC e i vincoli di bilancio derivanti
dall’appartenenza alla Comunità Europea. Il quadro
normativo nazionale della contabilità: Stato, Regioni, Enti
locali, Enti pubblici, Aziende ospedaliere e sanitarie. La l. 196/09
e i rapporti con le normative di settore. Le diverse tipologie di
bilancio: finanziario, economico, sociale, ambientale, di
mandato. Rapporti e strumenti di riclassificazione tra i
diversi tipi di bilancio nell’ambito dell’Amministrazione
pubblica. Sistemi contabili, principi generali (framework),
autonomia contabile e suoi limiti. I principi contabili di
dettaglio: nazionali, civilistici, internazionali; criteri per la loro
corretta utilizzazione. Principi di revisione del bilancio. IAS,
ISA, IPSAS e loro livello di recepimento nel nostro
ordinamento contabile. La contabilità economica e la
contabilità finanziaria. Come funziona la contabilità economica.
2° MODULO, DURATA 8 ORE
La riforma contabile e la gestione delle risorse nelle
Amministrazioni Pubbliche
PROGRAMMA
La riforma delle norme di contabilità pubblica previste
dalla l. 31/12/09, n. 196, recante “Legge di contabilità e
finanza
pubblica”.
Il bilancio dello Stato: struttura, formazione, gestione e
rendicontazione delle risorse. La contabilità finanziaria. La
struttura del bilancio delle Stato impostato per Missioni e
Programmi e il suo raccordo con la COFOG (Classificazione delle
funzioni di governo dei paesi U.E.). Il programma quale unità di
voto per la decisione parlamentare. Bilancio decisionale e
bilancio gestionale. La gestione di competenza e di cassa. La
gestione dei residui. La classificazione economica delle spese. Il
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rendiconto
generale
dello
Stato.
La nota integrativa agli stati di previsione dei Ministeri e al
rendiconto generale dello Stato. La direttiva del Ministro.
L’individuazione e la definizione degli obiettivi. L’interrelazione
con il Piano delle performance. L’estensione della riforma
contabile alle Regioni ed agli altri Enti ed organismi pubblici:
profili di armonizzazione e adeguamento dei sistemi
contabili pubblici alla luce dei dd.l.vi 91/11 e 118/11
(come integrato e corretto dal d.l.vo 126/14). La codificazione
gestionale SIOPE (cenni).
Il nuovo ciclo e gli strumenti della programmazione
economico-finanziaria e di bilancio alla luce della l. 39/11
e
del
c.d.
semestre
europeo.
L’introduzione del “principio del pareggio di bilancio” nella
Carta costituzionale: le disposizioni per l’attuazione nella l.
243/12, il rafforzamento del ruolo della legge di approvazione del
bilancio di previsione.
La gestione degli stanziamenti di bilancio: le spese
rimodulabili e le spese non rimodulabili nell’ambito della
flessibilità del bilancio in corso di formazione e nel corso della
gestione. La copertura finanziaria delle leggi e la clausola di
salvaguardia: le tecniche di copertura. Le deleghe della l.
196/09: il potenziamento della funzione del bilancio di cassa. Il
Piano finanziario come previsto dalla Circolare RGS n. 1 del 2013.
Cenni sull’analisi e la valutazione della spesa (c.d. revisione
della spesa - spending review).
Linee evolutive del bilancio di previsione: dalle competenze
giuridico-finanziarie al bilancio costruito secondo le regole della
competenza economica. La programmazione delle risorse per la
formazione del budget come strumento strategico per la
definizione
degli
obiettivi
dell’azione
amministrativa.
La contabilità economico-analitica per centri di costo:
finalità e obiettivi. Il sistema contabile: 1) il piano dei conti
(d.m. Economia e Finanze 8/6/07; 2) il piano dei centri di costo;
3) il piano dei servizi. L’applicazione delle Missioni e dei
Programmi in contabilità economica. Il Manuale dei principi e
delle regole contabili (d.m. Economia e Finanze 7/5/08) e la
reportistica ai vari livelli di rilevazione. La consuntivazione
economica: la rilevazione annuale dei costi. La riconciliazione
del budget economico con il bilancio finanziario.
Il sistema di contabilità economico-patrimoniale integrata con la
contabilità finanziaria.
3° MODULO, DURATA 8 ORE
I principi di armonizzazione dei sistemi contabili
negli Enti Territoriali
PROGRAMMA
Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi.
3
Il quadro normativo e costituzionale: il d.l.vo 118/11 e le
disposizioni integrative e correttive disposte col d.l.vo 126/2014.
I
sistemi
contabili
armonizzati.
Gli
strumenti
dell’armonizzazione: a) Regole contabili uniformi, b) Piano dei
conti integrato, c) Schemi di bilancio comuni, d) Bilancio
consolidato. I nuovi principi generali postulati del bilancio
armonizzato. La deliberazione Corte dei conti n. 4 del
17/2/15 (Linee di indirizzo per il passaggio alla nuova
contabilità
delle
Regioni
e
degli
Enti
locali).
Il Piano dei conti integrato: la rilevazione unitaria dei fatti
gestionali sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo
economico-patrimoniale. La struttura del piano dei conti. Il piano
dei conti e gli schemi di bilancio.
Bilanci per missioni e programmi: La classificazione delle
entrate e delle spese: le missioni e i programmi. I
macroaggregati. Le previsioni di cassa. Le variazioni di bilancio.
Il nuovo principio di competenza finanziaria: definizione di
accertamento e impegno e loro imputazione. Esempi di
contabilizzazione delle principali voci di spesa e di entrata. La
contabilizzazione della spesa di personale e delle spese legali. Il
fondo crediti di dubbia esigibilità: modalità di calcolo,
adeguamento durante la gestione e relativo accantonamento in
sede di rendicontazione. Il fondo pluriennale vincolato:
definizione e funzionamento. Contabilizzazione delle spese di
investimento. Il risultato di amministrazione.
Il riaccertamento straordinario dei residui e il connesso fondo
pluriennale vincolato. Il risultato di gestione: gli accantonamenti
e i fondi vincolati. L’esercizio provvisorio: particolarità rispetto
alla normativa del d.l.vo 267/2000.
Gli strumenti della programmazione pluriennale: il
Documento Unico di Programmazione (DUP) in vigore dal
2016. La contabilità economico-patrimoniale nell’ente
locale: il patrimonio nella Pubblica Amministrazione. Il conto del
patrimonio. Il conto economico. Le scritture di rettifica e di
integrazione. Il raccordo in contabilità economica delle spese del
titolo II. Integrazione tra contabilità finanziaria ed economicopatrimoniale. Il bilancio consolidato con i propri enti ed
organismi strumentali, aziende, società e altri organismi
controllati.
4° MODULO, DURATA 8 ORE
Lo split payment e i l reverse charge - Le criticità
della gestione dell’IVA negli Enti Locali
PROGRAMMA
L’IVA negli Enti Locali - Le criticità - lo split payment e il
reverse charge: • Lo split payment.: - D.m. 23/01/2015D.m. 20/02/2015 Circ. 1/2015 e 15/2015 - Ambito
soggettivo di applicazione e soggetti esclusi, L’IPA; - Le fatture e
le note di prestazioni e gli altri pagamenti; - Esclusione quando
non si effettua il pagamento; - Relazioni con il Reverse Charge; Gli acquisti promiscui; - Acquisti soggetti a ritenuta; - Le
operazioni certificate da scontrino o ricevuta fiscale; -
4
L’annotazione sulle fatture e il rifiuto delle stesse; - Momento di
esigibilità dell’imposta; - La ricezione della fattura; - Le fatture
promiscue; Modalità di versamento per le attività istituzionali. La
documentazioni delle operazioni. - Modalità di versamento per le
attività commerciali; - Le note di variazione; - Interventi
sostitutivi, creditore pignoratizio; - Le rilevazioni in contabilità Iva
- Le rilevazioni in contabilità finanziaria.
• Il reverse charge: - L’estensione del reverse charge (inversione
contabile), alle seguenti attività: - prestazioni di servizi di pulizia,
demolizione, installazione impianti e di completamento relative
ad
edifici cessione di energia elettrica a soggetti passivi
rivenditori (energia prodotta da impianti fotovoltaici) – Ambito
applicativo della norma: - ambito soggettivo: ente locale come
soggetto passivo Iva- Casistica- differenze con il precedente
regime di reverse charge – ambito oggettivo: individuazione delle
prestazioni oggetto della norma –
problematiche operative:
integrazione della fattura- obbligo di richiedere fatture separate
ai fornitori – obbligo di individuare a priori la commercialità o
meno degli acquisti; - termini di registrazione e liquidazione. - Le
fatture emesse per cessioni di energia elettrica da impianti
fotovoltaici. - La circolare 14/2015 - Estensioni alle
manutenzioni; i codici ATECO - Il contratto unico di appalto e la
scomposizione; esclusioni.
- Criticità: conduzione caldaia,
estintori, contratti unici con prezzo indistinto; le cessioni con
posa in opera. - Gli interventi di Confindustria e di prassi. Profili sanzionatori in caso di omessa applicazione del reverse
charge - Concetto di violazione formale –
Interventi
giurisprudenziali sulla materia. Contraddittorietà – Sanzioni
applicabili. - Gli adempimenti in contabilità IVA. Le registrazioni
per le attività esenti. - Gli adempimenti in contabilità finanziaria.
ARCONET.
• La fatturazione elettronica. Cenni - Problematiche connesse con
il reverse charge e l’integrazione della fattura; Il rifiuto della
fattura e la nota di accredito. - Le modalità di conservazione delle
fatture elettroniche e gli obblighi documentali (registri e
sezionali).
5° MODULO, DURATA 8 ORE
Aspetti applicativi della contabilità negli enti pubblici
secondo le recenti riforme in materia
PROGRAMMA
Ambito di applicazione del regolamento. I principi
contabili e di revisione anche alla luce della l. 196/09.
Pianificazione, programmazione e budget. L’articolazione
del bilancio di previsione. La disciplina delle variazioni di
bilancio e dei fondi. Il preventivo economico. Il sistema di
contabilità analitica. Centri di responsabilità di 1° e 2° livello. Le
fasi di gestione dell’entrata e delle spese. La competenza
finanziaria “potenziata” ed il raccordo con la competenza
economica. Il rendiconto generale. Il conto del bilancio. Il conto
economico. Lo stato patrimoniale. La nota integrativa. Funzioni e
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compiti del Collegio dei revisori dei conti. Il bilancio in forma
abbreviata:
enti
legittimati
ad
adottarli;
articolazione.
Le più importanti scritture contabili. Rapporti dei sistemi di
controllo interno con le strutture gerenti la contabilità alla luce
del d.l.vo 123/11. Riflessioni sulle esperienze attuative del
d.P.R. 97/03. La disciplina del risultato di amministrazione
finale.
L’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio alla luce della l. 196/09 e dal d.l.vo 91/11; i prevedibili
impatti sulla contabilità degli enti pubblici istituzionali. I
principi generali di contabilità previsti dal d.l.vo 91/11. Le
proposte di modifica del d.P.R. 97/03. Il bilancio degli enti
articolato per missioni e programmi: il decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri del 12/12/2012 e la circolare n. 23 del
Ministero Economia e Finanze del 13/5/13. Gli schemi di bilancio
per missioni e programmi.
L’armonizzazione contabile degli enti in contabilità civilistica: il
Decreto del ministero dell’Economia e finanze del 27/3/13; il
budget economico e la tassonomia.
Il d.m. 1/10/2013 sulla sperimentazione negli Enti pubblici
nazionali in contabilità finanziaria ai sensi dell’art. 25 del d.l.vo
91/11. Prospettive sui principi applicati.
Supporti on line
E’ prevista la fruizione dei supporti on line attraverso una
piattaforma tematica, un servizio innovativo riservato a tutti i
partecipanti, i quali, ognuno con propria User-id e password,
potranno:
▪ Visualizzare la scheda riepilogativa moduli frequentati e dei
servizi usufruiti.
▪ Scaricare la documentazione dei moduli effettuati in formato file
PDF o Word.
▪ Usufruire di un innovativo servizio di assistenza dedicata in
tempo reale: la Segreteria sarà infatti a disposizione per
informazioni su programmi, docenti, documentazione e logistica
e qualsiasi altra esigenza formativa
I partecipanti, inoltre, avranno la facoltà di accedere
gratuitamente al sito www.ufficiofinanziario.it: si tratta di
portale online all’interno del quale è possibile leggere e stampare
articoli, curati dai migliori esperti del settore, inerenti
l’applicazione di nuove norme e gli strumenti di lavoro pratici ed
adeguati per lo svolgimento della propria attività professionale.
Settimanalmente, poi, si riceverà una newsletter con le ultime
novità inerenti il settore.
Metodologie didattiche La didattica terrà conto delle reali necessità e sarà tesa non solo
a sviluppare conoscenze ma anche ad affinare l’utilizzo di
strumenti e comportamenti professionali.
A tal fine, saranno quindi predisposte attività di progetto sul
campo e prove pratiche mirate a verificare l’applicazione degli
strumenti e dei comportamenti proposti in situazioni reali, con
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testimonianze e trattazione di casi pratici.
Tutti i contenuti proposti saranno costantemente monitorati dai
Docenti e dal Direttore/Coordinatore Didattico-Scientifico. Gli
stessi, dunque, potranno subire integrazioni e/o modifiche al
fine di introdurre eventuali miglioramenti nei processi realizzati.
Le metodologie didattiche del progetto formativo prevedono
l’utilizzo sia di lezioni d’aula, sia di tecniche innovative basate
anche sul concetto di formazione esperienziale. Sono previste:
lezione frontale in aula; esperienze da studiare; risposta a
quesiti specifici posti al docente (prima, durante e dopo);
dibattito in aula; ambiente di condivisione delle
conoscenze.
La proposta formativa si svilupperà offrendo una formazione che
rivesta le seguenti caratteristiche:
- specifica, rivolto cioè al personale di riferimento dell P.A., in
relazione al ruolo svolto dai dipendenti pubblici;
- contestualizzata, cioè calata nello specifico contesto della
P.A. grazie all’uso prevalente della tecnica del focus group;
- specialistica, cioè mirata non alla generalità dei temi, ma
all’utilizzo delle tecniche e metodologie di analisi dei processi
lavirativi.
Particolare attenzione sarà dedicata alle esercitazioni in aula e
ai lavori di gruppo per consentire un approfondimento di tutti
gli argomenti trattati.
A supporto e completamento del percorso didattico sarà fornito
un indirizzo dedicato di posta elettronica per consentire ai
partecipanti interessati l’invio in anticipo di quesiti specifici
rivolti al docente. Le relative risposte saranno fornite durante
le giornate formative.
I docenti, altresì, assicureranno consulenza ai partecipanti al
corso sino a tre mese successivi alla conclusione del percorso
formativo, fornendo riscontro ad eventuali quesiti relativi ai temi
affrontati.
Per ciascun modulo, sarà predisposta dai docenti interessati la
documentazione a corredo della giornata formativa che
sarà fornita a tutti i partecipanti in formato file pdf.
Il materiale didattico sarà fornito in formato elettronico
alla Direzione Credito e Welfare e potrà essere utilizzato
dall’Istituto per le proprie finalità formative.
A tutti i partecipanti sarà consegnato il materiale didattico
consistente in penna, block notes e cartella congressuale.
L’organizzazione didattica del corso sarà costantemente
monitorata
dal
Direttore/Coordinatore
DidatticoScientifico, un docente di comprovata esperienza nel
settore della formazione.
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È prevista la presenza di un Tutor, che effettui coordinamento
del corso formativo gestendo eventuali istanze dei partecipanti e
fornendo assistenza in aula sia ai docenti che ai partecipanti.
La segreteria del corso sarà aperta 30 minuti prima delle
lezioni e resterà a disposizione in tutte le giornate di corso,
si occuperà dell’accoglienza dei corsisti, coordinamento
organizzativo e logistico, verifica delle presenze tramite fogli
firma e controllo del sistema di monitoraggio per tutte le
esercitazioni e valutazioni.
Durata
Numero partecipanti
complessivo
Sede didattica
40 ore suddivise in 5 moduli formativi da 8 ore ciascuno
50 (numero massimo)
La sede didattica del corso potrà essere individuta:
presso Direzione regionale INPS, se disponibile
presso Pubbliche Amministrazioni aderenti all’iniziativa
presso qualificata Struttura Alberghiera che dispone di
sale riunioni
presso aule e sedi a disposizione dei Soggetti Proponenti
L’aula dove si svolgerà l’attività didattica sarà adeguata per
superficie, qualità strutturali e dotazioni di attrezzaturedidattivhe
rispetto al numero degli allievi e alle caratteristiche del corso.
Nella sede didattica individuata, sarà garantito il rispetto della
normativa vigente in materia di prevenzione incendi e della
normativa antinfortunistica (D.Lgs 81/2008 ed eventuali
successive modifiche).
Customer Satisfaction
Periodicamente saranno rilevati, attraverso appositi questionari,
il grado di soddisfazione del partecipante all’intervento
formativo.
I Questionari, in forma di sintesi, verranno trasmessi alla
Direzione regionale INPS territorialmente competennte.
Ogni partecipante al corso, quindi, quale utente del prodotto
formativo, avrà la possibilità di esprimere le sue valutazioni in
merito al processo didattico e al grado di soddisfazione
personale percepito.
Al termine dell’ultima giornata d’aula (edizione del corso),
verranno raccolte le opinioni “a caldo” e in forma anonima, dei
partecipanti: raggiungimento degli obiettivi iniziali, utilità delle
metodologie e degli strumenti proposti, qualità della
comunicazione e della metodologia didattica, logistica, ecc..
Durante ogni modulo formativo, la cura del partecipante sarà
pertanto
assicurata
attraverso
azioni
mirate,
inerenti
l’organizzazione didattica, il monitoraggio e la valutazione dei
servizi offerti.
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ATTESTAZIONI FINALI
Alla fine del percorso formativo sarà consegnato ai partecipanti
un attestato di frequenza rilasciato da Università Cattaneo LIUC e Formel Srl.
Per il corso, sarà richiesto accreditamento formazione
continua per le seguenti figure professionali: Dottori e
Ragionieri Commercialisti. I crediti formativi saranno riportati
sull’attestato di frequenza su ruchiesta degli interessati.
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