L`Inter va su Torres (con l`aiuto di Mou) Riecco El

Transcript

L`Inter va su Torres (con l`aiuto di Mou) Riecco El
www.gazzetta.it venerdì 11 aprile 2014 1,30 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 118 - Numero
numero 86
Anno
NERAZZURRI CONTINUA LA RICERCA DELL’ATTACCANTE
ROSSONERI GLI INFORTUNI SONO ALLE SPALLE
L’Inter va su Torres
(con l’aiuto di Mou)
Riecco El Shaarawy
Esame Inzaghi per lui
Dzeko è sempre la prima scelta, ma vuole
restare in Premier. Thohir studia alternative
Stephan può rientrare col Milan Primavera
Lavoro, amici e tv per uscire dal tunnel
3 Fernando Torres, 30 anni, spagnolo ANSA
DALLA VITE, DI CHIARA, TAIDELLI PAG 13
3 Stephan El Shaarawy, 21 anni, di Savona PEGASO
BOCCI A PAGINA 15
AVANTI! I BIANCONERI BATTONO 2-1 I FRANCESI E CONTINUANO LA CORSA IN EUROPA LEAGUE
LE STORIE
PIRLO LIONE
D’EUROPA
Da Pisa alle stelle
Così Simeone
ha fatto la storia
Ancora una punizione magistrale di
Andrea, migliore in campo. E quando
arriva il pari, ci pensa Marchisio
a scacciare la paura. Juve
in semifinale: non
accadeva dalla
Champions 2003
La Supercoppa,
il primato nella
Liga, lo scherzo al
Barça. Diego è un
grande direttore:
i tifosi dell’Atletico
lo adorano
3 Diego Simeone, 43 anni LP
ARCHETTI, CLARI, CONDO’ ALLE PAGINE 8-9
Messi è già in cura
Risollevare il Barça
per brillare in Brasile
E’ la fine di un’era
per la squadra, non
per il suo campione,
che stanco per non
essersi mai fermato,
si ricarica per la
gloria a Rio
BRAMARDO, FROSIO, GARLANDO,
GRAZIANO, OLIVERO, VERNAZZA
DA PAGINA 2 A PAGINA 6
OGGI I SORTEGGI
Ma nel ranking
il Portogallo
ci ha superato
LICARI A PAGINA 7
COMMENTO DI SCHIANCHI A PAG 19
3 Lionel Messi, 26 anni ANSA
DE CALO’ A PAGINA 11
VERSO IL MONDIALE TEST IL 14 E 15 APRILE
Prandelli vara la lista dei 40
Rossi e Cassano in ansia
FONTANA, VERNAZZA A PAGINA 16
IL ROMPIPALLONE
DI GENE GNOCCHI
w
40 4 1 1>
Mou: «Ho ricevuto tante telefonate di complimenti,
ma quella che mi ha fatto più piacere è stata
quella del vice del mio vice: Papa Francesco.
IL CASO ROMEO DI VERONA
MOTOGP OGGI LE PROVE AD AUSTIN
DOPING LANCE INTERROGATO
SU SPORTWEEK
«Arbitri, vado via
per dare a tutti
diritto di parola»
Vale gioca d’anticipo
«Ho deciso, continuo»
FALSAPERLA ALLE PAGINE 22-23
Parla Armstrong
«Bruyneel e
Ferrari sapevano»
L’ALTRA VITA
DI RAIKKONEN
OLTRE LA F.1
CENITI A PAGINA 17
3 Valentino Rossi,
MARABINI A PAGINA 24
Domani a 1,80 con la Gazzetta
9 771120 506000
35 anni, nove volte
campione del mondo
3 Andrea Romeo, 43 anni, ex arbitro di A
3 Lance Armstrong, 42 anni
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
EUROPA LEAGUE RITORNO QUARTI
4
la Moviola
DI A.FR.
I NUMERI
Bonucci di mano
Ma pure a Tevez
manca un rigore
2
I gol
in Europa
League per
Pirlo; il
centrocampista
bianconero è
alla sesta rete
stagionale,
tutte su
punizione
(le altre 4
in campionato)
La squadra arbitrale di
Undiano Mallenco si riprende
dopo venti minuti iniziali
tremendi, nei quali non vede
due rigori e aggiunge un errore
sul gol del Lione. Con ordine: al
13’ del primo tempo
Malbranque calcia
violentemente da fuori area,
sulla traiettoria il pallone
finisce sulla mano di Bonucci
che in area devia nettamente il
pallone. Mano larga, rigore da
dare. Come è da dare un
minuto dopo nell’altra area un
penalty su Tevez, che penetra
centralmente: Koné lo tocca
ginocchio su ginocchio, fallo
netto non visto da Undiano
Mallenco. Errore poi sul gol di
Briand, che è in posizione
regolare sul cross di
Mvuemba: ma il calcio d’angolo
da cui nasce l’1-1 non c’era,
perché Tolisso cross su
Asamoah quando il pallone
aveva già oltrepassato la linea
di fondo. Lo stesso
guardalinee Cabanero
Martinez però vede bene nel
secondo tempo il fuorigioco di
Tevez: l’argentino mette in rete
di testa su assist di Pirlo,
arretrando però da una
posizione di partenza oltre i
difensori del Lione, quindi
giusto annullare il gol.
43
I gol
di Pirlo
su punizione
in carriera:
25 in
campionato,
4 in Champions
League,
2 in Europa
League,
8 in Nazionale
e4
con l’Under 21
482
Le gare
di Buffon
con la Juventus.
Il portiere
raggiunge
così Bettega
al 4° posto
tra i fedelissimi
bianconeri
di tutti i tempi.
Restano davanti
Del Piero
con 705 gare,
Scirea con 552
e Furino
con 528
11
Gli anni
trascorsi
dall’ultima
semifinale
europea della
Juventus:
nel 2002-03
arrivò fino
alla finale
di Champions
League
dove finì
sconfitta
dal Milan.
In Uefa l’ultima
semifinale risale
al 1994-95
(bianconeri
poi k.o.
in finale contro
il Parma)
Eccoti, Juv
La punizione di Andrea
Pirlo, 34 anni, che sblocca
la partita dopo 4’ ANSA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDO
TORINO
Due gol italiani (Pirlo,
Marchisio) riportano l’Italia in
una semifinale europea, esperienza che la Juve non viveva
da 11 anni. I bianconeri hanno
meritato, ma hanno sofferto
più di quanto la differenza di
valori e il risultato dell’andata
potessero giustificare. E non
solo per «colpa» del vantaggiolampo che ha dato l’illusione di
una pratica chiusa. Più in generale, la sensazione è che ancora una volta la Juve non
abbia dedicato alla coppa i
suoi pensieri migliori, risucchiati dall’ossessione del
terzo scudetto consecutivo da
trascinare a riva.
Va in semifinale in Europa:
non accadeva da 11 anni
Punizione-gol di Pirlo, il Lione replica con Briand. Decide Marchisio
I bianconeri non arrivavano così in alto dalla Champions 2002-03
sentabile e sull’acciaccato Vidal, risparmiando gli abili e arruolati per Udine. E invece
questa Europa League è importantissima. Chi ha vinto le
ultime edizioni (Atletico Madrid, Chelsea) oggi è in semifinale di Champions. Il bersaglio
piccolo allena a vincere quello
grande. Questa Juve tirannica
in Italia e spesso timida oltre
confine, ha bisogno come il
pane di autostima internazionale per preparare l’assalto alla Champions che
sogna la proprietà. Avreb-
Aperitivo di Champions Alla
vigilia c’è stata una gara a ripetere che la priorità è il campionato e il messaggio è passato
sotto la pelle della squadra, arrivando al cuore e al cervello.
Anche a quello di Conte che ha
puntato su un Vucinic impre-
be dovuto aggredire con altro
entusiasmo la competizione,
anche perché la finale si giocherà a Torino. Ma comunque
in semifinale ci è arrivata ed è
un grande risultato. Più di
quanto la stessa Juve riesca a
credere.
Conte, perché? Quando Andrea Pirlo ha sistemato la palla
a terra né troppo vicino né
troppo lontano dalla porta, se
lo saranno chiesti in tanti: «Come fa a sbagliare da lì?». Infatti. Raramente nella storia del
calcio un giocatore ha suggerito questa idea di inesorabilità
con delle semplici punizioni.
Non rigori. Ma il vantaggio all’alba del match ha ammaliato
la Signora come un canto di sirene. Già sicura della qualificazione, la Juve si è spenta di
brutto. Anche per colpa di
Conte che ha puntato sui cavalli zoppi: Vidal e Vucinic. Il
cileno aveva avvertito problemi anche nella rifinitura della
vigilia, eppure è stato preferito
a Pogba. Il montenegrino, dopo una manciata di secondi,
aveva già l’affanno e il passo di
un reduce dalla maratona di
New York. Molle e indolente, si
è beccato i rimproveri di Stadium e compagni. Quando verso la mezz’ora Llorente si alza
per scaldarsi, il popolo lo osanna come un atteso liberatore.
Bob a 2 Di fatto la Juve del
primo tempo, più che una
squadra, è un tandem, un bob
a 2: giocano solo Tevez e Pirlo.
E Caceres, toh. L’Apache, oltre
a essersi procurato la punizione del vantaggio e un rigore
l’analisi
L’asse Bonucci-Asamoah produce 210 tocchi
Ma sono mancate le sponde per il gioco corto
ALEX FROSIO
LA MOSSA TATTICA
Dopo le difficoltà tattiche di giovedì scorso, con la marcatura a uomo di Malbranque su
Pirlo replicata ieri sera, era lecito aspettarsi
qualche variazione sul tema da parte della Juventus, per non lasciare di nuovo a Bonucci la
completa responsabilità dell’avvio dell’azione.
Nell’avvio bianconero, in effetti, le soluzioni
sembravano funzionare. Uno dei due attaccanti attaccava la profondità mentre l’altro si abbassava per dare la sponda a Bonucci e appoggiare a Pirlo, tagliando fuori la marcatura di
Malbranque e permettendo al regista di sprigionare la sua sapienza tattica nella ricerca dello spazio o nel passaggio corto per gli inserimenti. L’alternativa era l’appoggio laterale di
Bonucci per Asamoah, che restava basso, al
quale si proponeva di solito Tevez, con Marchi-
VUCINIC
TEVEZ
MALBRANQUE
ASAMOAH
MARCHISIO PIRLO
Movimento
VIDAL
ISLA
BONUCCI
Passaggio
GDS
sio, Vidal, Vucinic e Isla ad attaccare lo spazio.
Tutto (abbastanza) bene nel primo quarto
d’ora, poi la Juve, forse spaventata dal pareggio del Lione, è tornata sul copione da cui così
poco aveva ricavato in Francia: lancio lungo di
Bonucci (ben 21 in tutta la partita), utile di rado. Il vice-Pirlo di serata è comunque stato, anche ieri sera, il bianconero con più tocchi (129)
e più passaggi (104 positivi su 116). Questo
perché Marchisio e Vidal hanno partecipato
poco alla manovra, e perché è precipitato l’apporto di Vucinic in costruzione, quando invece
la Juve ne aveva bisogno per accorciare la squadra: appena 13 passaggi giusti su 24 nei 60 minuti in cui il montenegrino è rimasto in campo,
con una sola sponda (3 invece quelle di Tevez)
e 18 palloni persi.
Errori A questo si aggiunga la precisione sotto media dei centrocampisti. Pirlo ha aumenta-
4
IL NUMERO
21
i lanci
di Bonucci, che
come all’andata
è stato il regista
«di riserva»
della Juve per la
marcatura di
Malbranque su
Pirlo, limitato a
59 passaggi (di
cui 11 sbagliati)
to la propria quota passaggi (all’andata erano
stati 34), arrivando a 48 positivi ma anche 11
negativi. Per lui anche 12 palloni recuperati e
soprattutto il merito enorme di aver sbloccato
la partita. Ed è perdonato anche Marchisio,
l’addetto all’inserimento e autore del gol vittoria: 43 passaggi positivi su 52. Claudio è stato
«aiutato» dall’avere vicino Asamoah, punto di
riferimento fisso. Partita solida per il ghanese,
secondo per numero di tocchi (81) e due volte
al tiro, anche se ha perso 16 palloni. Meno bene
l’altra catena, formata dai cileni Vidal e Isla.
Arturo si è un po’ ripreso dopo un primo tempo
da 22 passaggi okay su 27 (16/1 il saldo dei 30’
nella ripresa), mentre Isla è stato un fantasma:
6 passaggi sbagliati, 2 cross entrambi sbagliati,
solo una volta ha fatto il movimento giusto andando nello spazio ma senza poi riuscire a servire Vucinic in area.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 11 APRILE 2014
ve!
JUVENTUS
LIONE
2
1
JUVENTUS (3-5-2)
LIONE (4-3-1-2)
1 Buffon; 4 Caceres, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 33
Isla, 23 Vidal (dal 31’ s.t. 6 Pogba), 21 Pirlo, 8
Marchisio, 22 Asamoah; 9 Vucinic (dal 15’ s.t.
14 Llorente), 10 Tevez (dal 32’ s.t. 12 Giovinco).
PANCHINA 30 Storari, 5 Ogbonna, 26 Lichtsteiner, 18 Osvaldo.
ALLENATORE Conte.
CAMBI DI SISTEMA nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Bonucci per gioco scorretto,
Marchisio per c.n.r.
16 Lopes; 55 Tolisso, 4 Koné, 23 Umtiti, 3 Bedimo; 12 Ferri, 21 Gonalons, 28 Mvuemba; 17 Malbranque (dal 31’ s.t. 20 Danic); 10 Lacazette
(dal 26’ s.t. 18 Gomis), 19 Briand (dal 25’ s.t. 26
Njie).
PANCHINA 1 Vercoutre, 2 Zeffane, 5 Bisevac, 31
Fekir.
ALLENATORE Garde.
CAMBI DI SISTEMA nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Umtiti, Gonalons per gioco scorretto.
MARCATORI Pirlo (J) al 4‘, Briand (L) al 18’ p.t.; Marchisio (J) al 23’ s.t.
ARBITRO Undiano Mallenco (Spa). NOTE paganti 35.297, incasso di 1.517.415 euro; abbonati
3.521, quota di 292.039 euro. In fuorigioco 5-1. Angoli 2-3. Recuperi: 1’ p.t.; 2’ s.t.
POSSESSO PALLA
LIONE 43,7%
TIRI IN PORTA
JUVENTUS 563
LIONE 431
TIRI FUORI
II
IIII IIIII
JUVENTUS 2
LIONE 4
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 1-1
GOL! 4’ Punizione a giro di Pirlo dal limite.
GOL! 18’ Cross sul secondo palo, Briand
incrocia di testa in rete.
30’ Gonalons dalla distanza sui pugni
di Buffon.
III
JUVENTUS 5
LIONE 3
SECONDO TEMPO 2-1
22’ Buffon devia in angolo la punizione
di Mvuemba.
GOL! 23’ Tiro di Marchisio deviato da Umtiti
che spiazza il portiere.
42’ Giovinco entra in area e calcia alto.
22
12
8
19 21
1
4
21
16
23
28
3
33
BARICENTRO BASSO 48,8 metri
non visto (fallo di Koné), ha
sfiorato il gol al primo assalto e
trasmesso la solita scossa agonistica. Pirlo ci ha messo il gol
e tanta interdizione. Come a
Lione, troppa latitanza da parte di interni (Marchisio, Vidal)
ed esterni (Isla, Asamoah). È
stata questa Juve dimessa a
chiamare avanti un Lione che
sembrava più timoroso della
figuraccia che voglioso di imprese. Infatti Garde lo ha ridisegnato identico all’andata,
con Malbranque appiccicato a
Pirlo, nella speranza di ripetere la buona prova di controllo.
Il gol gli è cascato in braccio
quasi per caso al 18’. Palla buttata in mezzo dalla trequarti
dopo azione d’angolo. Marchisio, invece di seguire la parabola, studia la faccia di Briand
con curiosità da oculista. Il
francese incrocia di testa e la
palla ballonzola oltre i guanti
di Buffon. Un gol balordo che
la concentrazione feroce della
vera Juve non avrebbe mai
concesso. Perfino la sorte le
volta le spalle: non c’era il corner fatale.
55
17
19
10
9
10
23
4
3
I personaggi
GLI UOMINI-QUALIFICAZIONE
Pirlo e Marchisio
pennellate azzurre:
«Obiettivo centrato»
PASSAGGI EFFETTUATI
JUVENTUS 56,3%
3
LA GAZZETTA DELLO SPORT
BARICENTRO BASSO 50,3 metri
LA SITUAZIONE OGGI IL SORTEGGIO
QUARTI DI FINALE And Rit
And Rit
0
1
0
2
3
0
0
5
Basilea (Svi)
Valencia (Spa)
Lione (Fra)
JUVENTUS
0
1
1
2
1
0
1
4
Porto (Por)
Siviglia (Spa)
Oggi a Nyon (Svizzera)
SEMIFINALI
giovedì 24 aprile e giovedì 1° maggio
FINALE mercoledì 14 maggio, Torino, Juventus Stadium ore 20.45
Sospiro Marchisio L’ingresso
del liberatore Llorente è una
scossa: subito un corner, subito la palla in rete. Ma Tevez è
in fuorigioco. Il Lione resta
nella cesta, aspettando che gli
caschi in grembo un altro dono. Bloccato, lascia attaccare
quasi solo Briand e Lacazette,
due inquietanti goccioline di
mercurio che non stanno mai
ferme. È proprio Lacazette a
strappare la punizione che
manda il cuore nella gola dello Stadium: Buffon salva sul
bolide di Mvuemba. Non ha
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO
TORINO
C’è la firma del Genio sulla storica semifinale della Juventus, prima squadra italiana
a entrare fra le magnifiche quattro della giovane Europa League. Andrea Pirlo l’ha pennellata un’altra volta: di fino, a saltare la barriera, alla Mario Corso per intenderci. Suo il
gol d’apertura, sesto centro stagionale su punizione, nessuno come il fuoriclasse bresciano in Europa: Yaya Touré del Manchester City
segue a una lunghezza. Da professionista, nazionali comprese, è la rete numero 43 su calcio di punizione. Con squadre di club ne ha
buttate dentro 31: Brescia 2, Reggina 3, Milan
14 e Juventus 12. L’anno scorso erano stati sette i gol su punizione, comprendendo però anche l’Italia (due), e allora i sei centri di questo
2013-2014 costituiscono il record personale
appunto a livello di club in una singola stagione (pure con il Milan 5 reti nel 2005-2006).
Portafortuna In bianconero, è poi l’undicesi-
AZ Alkmaar (Ola)
Benfica (Por)
SORTEGGIO SEMIFINALI
Il primo va a segno con la solita prodezza su punizione,
il secondo è aiutato dalla fortuna, ma dimostra di essere
in continua crescita. E il c.t. Prandelli ora può esultare...
senso tanta sofferenza con
tanta differenza di valori. Ma
il cuore dello Stadium si rasserena un minuto dopo quando
una deviazione fortuita di
Umtiti sporca in rete il tiro di
Marchisio (23’). Garde supera
Conte nella notte delle scelte
misteriose e toglie le due punte: i migliori. Finisce in gloria
per la Juve che allunga il collo
e, oltre al muro della semifinale, intravede una finale in
pantofole, nel suo salotto buono.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ma rete consecutiva su punizione, l’ultima gol
su azione risale all’aprile 2012, Juve-Roma
4-0: Andrea si fece parare un rigore, ma la mise dentro sulla respinta del portiere. E quando
Pirlo segna, la Juve vince praticamente sempre: 14 reti da quando è a Torino, tredici vittorie e un solo pareggio, a Parma (1-1) nello
scorso campionato. «E’ un periodo fortunato dice Pirlo -, speriamo continui così. La punizione sopra alla barriera è un classico per me,
la faccio fin da bambino».
Vento azzurro E in un certo senso ieri sera ha
goduto pure il nostro commissario tecnico,
Cesare Prandelli, perché la parola fine sul discorso qualificazione l’ha messa un altro pezzo da novanta del centrocampo azzurro, Claudio Marchisio. Sia chiaro, non un tiro indimenticabile, anzi piuttosto fortunoso, ma comunque un bel segnale da parte di un uomo
chiave sia per la Juve sia per l’Italia, anzi in un
certo senso l’unico vero polmone in chiave Nazionale. E il Principino, gara dopo gara, sta
ritrovando la condizione migliore, giusto in
tempo per un finale di stagione che può assumere contorni esaltanti per i campioni d’Italia. «Non era facile raggiungere le semifinali,
questo è un grande traguardo - dice Marchisio
Claudio Marchisio, 28 anni, fa festa dopo il gol AP
al termine della partita -. Siamo partiti subito
bene, ma poi è arrivato il pareggio e quindi un
attimo di pausa da parte nostra. Il mio gol? E’
stato fortunoso, ma ciò che conta è che ora
siamo più vicini alla finale in casa nostra, allo
Juve Stadium. Portiamo avanti tutti i nostri
obiettivi, puntiamo alla doppietta scudettocoppa. A questo punto si va in fondo ovunque».
Digiuno Tevez Non si è invece ancora sbloccato Carlitos Tevez, devastante in Italia, ma a
secco da cinque anni nelle competizioni europee. «L’importante è che si vinca, conta la
squadra - continua Marchisio -. E anche se
non segna, Tevez è un grandissimo campione,
lo dimostra in ogni circostanza, a prescindere
dai gol. La nostra squadra è cresciuta soprattutto grazie a lui». Pure Beppe Marotta, amministratore delegato bianconero, è entusiasta dell’Apache, «uno che meriterebbe ampiamente la vetrina del campionato mondiale.
Però poi c’è Sabella, che è il commissario tecnico argentino e fa le sue valutazioni. Ora,
non voglio credere che il condizionamento sia
relativo a situazioni non calcistiche, che eventualmente non conosco...». E oggi a Buenos
Aires è il giorno della marcia dei tifosi sotto la
sede della Federcalcio argentina per convincere i vertici a cambiare idea su Carlitos...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
CORRI
E LIBERA
LA
MENTE BETTER
YOUR BEST
LA NUOVA GEL-CUMULUS 15
Ideale per il tuo allenamento, offre un
eccezionale livello di ammortizzazione e
comfort grazie all’ASICS GEL e all’intersuola
in Solyte che migliora l’esperienza autentica
della corsa.
Acquista la
GEL-CUMULUS 15
e Vinci la Maratona
di Firenze.*
* Valido per l’acquisto di un modello ASICS GEL-CUMULUS 15 - Concorso ASICS E INTERSPORT TI REGALANO LA MARATONA DI FIRENZE valido dal 07/04/14 al 30/04/14 valore montepremi 1200 euro iva esclusa se scorporabile regolamento completo su http://www.intersport.it/
4
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
EUROPA LEAGUE RITORNO QUARTI
le Pagelle
JUVENTUS
6
BENE LLORENTE
SERATA NO
PER VUCINIC
Applaudiamo vittoria e
qualificazione, ma sorvoliamo sulla
prestazione. Non è incoraggiante
che la Juve dominatrice in A resti
a lungo in sospeso col Lione.
DI SEBASTIANO VERNAZZA
7
h
Pirlo il migliore
Passerà alla storia per aver
trasformato le punizioni dal limite
in altrettanti calci di rigore. Pochi
come lui: per stare al nostro
campionato diciamo che specialisti
del genere erano Maradona, Platini
e Zico, la crema della crema. Nel
momento più buio prende per
mano la squadra, la rassicura, si
assume la responsabilità dei
palloni più difficili nonostante
abbia addosso quella sanguisuga
di Malbranque . Senza Pirlo la Juve
non sarebbe uscita dal tunnel in
cui sull’1-1 si era cacciata.
6,5
6
5,5
Buffon
Caceres
Bonucci
La palla di
Briand è
malefica, piena
di giri: difficile
disinnescarla.
Poi le belle
parate sul tiro di
Gonalons e sulla
punizione di
Mvuemba.
Come all’andata,
ci mette un po’
a prendere le
misure a Briand
e Lacazette.
Quando capisce
come fare, i due
smettono di
infastidire e
Caceres lievita
come il pane.
Regista aggiunto
come in Francia
e troppi ciak
da rifare, e due
o tre gravi errori
in avvio di
azione. A
differenza
dell’andata
niente gol, così è
dura assolverlo.
PARATE 3
RINVII 6
PRESE ALTE 1
PASSAGGI OK 42/45
LANCI 4
CONTRASTI OK 2/2
PASSAGGI OK 104/116
LANCI 21
CONTRASTI OK 1/1
6
6
5,5
5,5
6
Chiellini
Isla
Vidal
Marchisio
Il più affidabile
dei tre dietro.
Il «Chiello» è
poco bello a
vedersi, ma non
conosce alti e
bassi o
interruzioni.
Rendimento
costante,
rischio assente.
Gli mancano i
giusti tempi di
inserimento:
vado o non
vado? E vai, ché
la corsa non ti
manca, ma lui
non va. L’autoisolamento
di Isla.
A scartamento
ridotto e col
freno a mano
tirato, causa
problemi fisici.
Vidal in tono
minore, seminascosto.
Era il caso di
farlo giocare?
Resta a
guardare la palla
che plana e
Briand che la
colpisce per il
gol dell’1-1:
disattenzione
fatale. Lava la
macchia di sugo
col fortunoso
tiro del 2-1.
Per un tempo
non attacca lo
spazio e si fa
attaccare da
Tolisso, manca
giusto che si
attacchi al tram.
Nella ripresa
si scuote,
percuote
e riscuote.
PASSAGGI OK 48/53
LANCI 4
CONTRASTI OK 2/3
TIRI 0
PASSAGGI OK 24/30
RECUPERI 0
TIRI 0
PASSAGGI OK 38/44
RECUPERI 7
TIRI 1
PASSAGGI OK 43/52
RECUPERI 8
TIRI 2
PASSAGGI OK 47/56
RECUPERI 3
TIRI 1 PASSAGGI OK 48/59 RECUPERI 12
Asamoah
6
l’allenatore Conte
s.v.
4,5
6,5
6
s.v.
Vucinic
Tevez
Llorente
Pogba
Benino per 10’,
poi non ne
imbrocca mezza
e si muove con
irritante
indolenza come
Osvaldo
all’andata. Se
non sta bene
perché gioca?
L’eurogol della
liberazione non
arriva, ma si
procura la
punizione dell’10, gli negano un
rigore e gli
annullano una
bella rete.
Tevez c‘è.
Tutta un’altra
storia, con
Llorente per
Vucinic.
L’attacco
acquista peso
specifico, la
squadra trova un
interlocutore, il
pilone portante.
Al posto di Vidal,
quando la Juve
si è già rimessa
sulla retta via.
Per fortuna non
c’è bisogno che
estragga
qualche coniglio
dal cilindro.
Un quarto d’ora,
recupero
compreso: tanto
gli basta per
avere
un’occasione,
che però sciupa.
Così niente voto.
TIRI 0
DRIBBLING OK 1/1
SPONDE 1
TIRI 1
DRIBBLING OK 1/2
SPONDE 3
TIRI 0
DRIBBLING OK 0/0
SPONDE 0
TIRI 0
PASSAGGI OK 6/7
RECUPERI 3
TIRI 1
DRIBBLING OK 1/1
SPONDE 0
Giovinco
Qualificazione libera tutti e fa sì che
l’allenatore porti a casa la sufficienza.
Su certe scelte ci sarebbe da
discutere. Si spera che in semifinale
Conte lasci fuori gli azzoppati e
schieri la miglior Juve possibile.
4 LIONE
6
IL NUMERO
6
anni fa
(edizione
2007-08)
la precedente
squadra italiana
nelle semifinali
di Coppa
Uefa/Europa
League con la
Fiorentina
battuta poi dal
Glasgow
Rangers
ai rigori.
La Juve è la
prima squadra
italiana nelle
semifinali di
Europa League
da quando la
competizione ha
assunto questa
denominazione
GONALONS C’È
BRIAND BRAVO
E FORTUNATO
Giovani e fisicamente forti, in
difetto di esperienza: in estrema
sintesi il Lione oggi. Aver tenuto
in apprensione la Juve è titolo di
merito. Non si può che crescere.
LOPES 6 Trafitto dalla solita perla
di Pirlo e da quello che una volta
sarebbe stato autogol. Per il resto
nessuna parata eclatante, il che
non depone a favore della Juve.
TOLISSO 6,5 Debordante per forza
e per corsa, inchioda Asamoah
nella sua metà campo. Se impara a
difendere con giusti tempi e a
crossare con misura, diventa un
bel terzino.
KONÈ 6 È giovane e ha bisogno di
accumulare partite, ma fatti i conti
ci si accorge che la difesa del Lione
alla Juve non ha concesso granché.
Un po’ di merito ce l’ha anche Koné.
UMTITI 6 Miracoloso su un tiro
cross di Asamoah, quando nega il
gol dell’euro-liberazione di Tevez.
Sfortunato sul tiro di Marchisio, la
deviazione è sua.
BEDIMO 6 Difficile valutarlo perché
bisogna tenere conto del suo
dirimpettaio: contro l’Isla di ieri
poteva combinare di più.
FERRI 6 Al servizio del timoniere
Gonalons. Lui è l’uomo degli
equilibri e degli equilibrismi sul
centro-sinistra.
GONALONS 6 A Lione non ci aveva
convinto per niente. Qui si è capito
che ha senso geometrico e
6,5
h
Lacazette il migliore
Contrordine compagni, Lacazette
non è una mezza calzetta. Rapido
e tecnico, per un po’ semina guai e
costringe Bonucci &C. a prenderlo
sul serio (Gomis 5,5).
TIRI 1 DRIBBLING OK 2/5 SPONDE 6
potenza di tiro. E’ compassato,
però: Napoli pensaci bene.
MVUEMBA 6 Gonalons medita,
Ferri e Mvuemba ramazzano: in
mezzo il Lione funziona così.
Mvuemba però più di Ferri sa
attaccare lo spazio.
MALBRANQUE 5,5 E niente, anche
allo Stadium il trequartista
Malbranque si è travestito da
mediano e si è incollato a Pirlo.
Contenti lui e il suo allenatore,
contenti tutti, però che tristezza.
La prima volta che un francese vi
dà del catenacciaro siete
autorizzati a rinfacciargli lo strano
caso del signor Malbranque avvinto
a Pirlo come l’edera (Danic s.v.).
BRIAND 6,5 U po’ come Tolisso:
non gli manca la forza, deve
affinare il tocco e non affidarsi
soltanto all’istinto. I mezzi però ci
sono. Sul gol è bravo e fortunato,
chissà se voleva proprio piazzarla lì
e in quel modo (Nijè 5,5).
ALL. GARDE 5,5 Tutto bene o quasi
per un’ora: non è da tutti
spaventare la Juve a casa sua.
Sgomento verso la mezz’ora della
ripresa, quando toglie i due
attaccanti titolari, fin lì tra i migliori:
ma perché?
GLI ARBITRI MALLENCO 4 All’appello mancano due rigori (uno per
parte, il «mani» di Bonucci e il fallo su Tevez), e il gol del Lione nasce
da un angolo che non c’era. Mallenco sbilenco.
Martinez 6-Jimenez 6; Vitienes 5-Fernandez 5
LE ALTRE PARTITE DOPO AVER PERSO 3-0 ALL’ANDATA
Impresa Valencia:
5 gol al Basilea!
Benfica e Siviglia ok
Le altre tre partite di ritorno dei quarti di Europa League.
Benfica-Az Alkmaar I portoghesi, forti dell’1-0 di una settimana fa, non si accontentano, non si i limitano a controllare la partita e nel primo tempo sfiorano il vantaggio in due
occasioni con l’attaccante paraguaiano Cardozo, poi passano con il brasiliano Rodrigo.
Che al 26’della ripresa blinda
la qualificazione col 2-0: gran
cross di Salvio dalla destra, la
difesa dorme e Rodrigo non
ha problemi a mettere dentro
da pochi passi.
Siviglia-Porto La partita si
mette subito bene per gli spagnoli che al 5’ passano con il
centrocampista svizzero Rakitic su rigore concesso dall’arbitro Rocchi. Raddoppio di Vitolo al 26’ su azione di contropiede, poi chiude i conti l’attaccante colombiano Bacca.
Nel secondo tempo viene
espulso Luis Castro, tecnico
del Porto, per proteste dopo
un episodio dubbio in area,
tre minuti dopo Quaresma
prende la traversa. Il Siviglia
resta in 10 per l’espulsione di
Coke per doppia ammonizione, ma il Porto non riesce più
a raddrizzare la partita. C’è
tempo anche per il 4-0 di Gameiro (per lui quinto gol in
Europa League) e lo splendido 4-1 di Quaresma da fuori
area.
Valencia-Basilea Pazzesco a
Valencia: gli spagnoli rimontano il 3-0 dell’andata e passano ai supplementari. Una rimonta del genere non si era
mai vista in Europa League. Il
valencia gioca una partita
d’attacco e viene premiato. Alla fine del primo tempo gli
spagnoli sbloccano il risultato
con uno spettacolare gol di Alcacer. E la partita si riapre.
Edu Vargas prima si mangia
un gol incredibile, facendosi
parare il colpo di testa. Angolo
da sinistra e stavolta l’ex Napoli non sbaglia firmando il
2-0 ancora di testa. Vargas ancora protagonista, quando
colpisce un palo clamoroso.
Poi il Valencia sfiora il 3-0
(traversa di Alcacer). Che poi
segna il 3-0 con un gran tiro
da fuori e un delizioso assist di
Vargas. Rimonta completata.
Il Valencia si ributta sotto. Un
vero assedio: a tre minuti dalla fine dei tempi regolamentari, Parejo si mangia un gol solo
davanti a Sommer, poi Alcacer
non riesce a ribattere in rete.
Col 3-0 si va ai supplementari:
il solito Parejo, uno dei migliori, impegna Sommer, in serata
di grazie, che si salva col piede. Il Basilea resta in nove:
espulsi Diaz (rosso diretto) e
Sauro per doppia ammonizione. E al minuto 112 l’incredibile mpresa del Valencia si completa col terzo gol di Alcacer e
il 5-0 di Bernatz con la difesa
del Basilea allo sbando.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CON BALOCCO, LA PASQUA È DA CAMPIONI.
Per chi ama lo sport, Balocco si fa in due! Giro d’Italia e MotoGP: uova di cioccolato finissimo al latte con
sorprese da campioni. E con i concorsi “Vinci & pedala” e “Scendi in pista” puoi vincere tantissimi premi.
Visita il sito: concorsi.balocco.it
balocco.it
Fate i buoni
Seguici su
6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
EUROPA LEAGUE RITORNO QUARTI
4
il Film
I NUMERI
3
Briand fa paura
Marchisio chiude
E Moggi saluta
i tifosi bianconeri
18’ P.T.
Il Lione pareggia
Dopo il vantaggio di Pirlo, la squadra di Garde pareggia
con il gol Briand, che sembra potere riaprire la gara ANSA
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
TORINO
Al destino non ti puoi ribellare. Puoi lottare, certo,
ma alla fine vince lui. Antonio
Conte è un lottatore, non si arrende mai, ma può darsi che
questa volta sia costretto a farlo. E sarebbe una resa dolce.
Da mesi, in silenzio, sembra
quasi che l’Europa League stia
«chiamando» la Juve. Prima,
tanti mesi fa, l’assegnazione
della finale allo Stadium. Poi,
a dicembre, la neve di Istanbul e la stranissima eliminazione dalla Champions. E infine una serie di episodi che
possono far sperare in un
cammino trionfante: il gol annullato al Trabzonspor all’andata, il raddoppio di Pogba
nel recupero della stessa partita, la punizione di Pirlo a Firenze, la rete di Bonucci nel finale a Lione, la deviazione di
Umtiti sul tiro di Marchisio ieri. Per vincere le coppe bisogna giocare bene e correre.
Ma poi serve anche la fortuna
al momento giusto. E serve
meritarsela questa fortuna:
provando a vincere, convincendosi che l’Europa League è
un trofeo importante (e non
una perdita di tempo) e può
cambiare anche il futuro della
Juve nella prossima Champions.
I gufi antijuventini Conte si
gode la qualificazione alla semifinale che rende ancora più
bella la stagione bianconera:
«Passiamo il turno meritatamente contro un Lione forte.
Rappresentiamo l’Italia e speriamo che gli italiani siano
contenti anche se sappiamo
che da noi ci sono due categorie: gli juventini e gli antijuventini. E agli antijuventini
non interessa il ranking: sperano solo che la Juve venga
eliminata. Non puoi chiedere
a un interista di tifare Juve,
così come non puoi chiedere a
uno juventino di tifare Inter.
Dei gufi ci cibiamo». La prestazione contro il Lione non è
stata di certo scintillante:
«Non è che se ti chiami Juve
23’ S.T.
Marchisio raddoppia con la deviazione
Passata la metà della ripresa è il tiro di Marchisio, con la
deviazione di Umtiti, a riportare la Juve in vantaggio LAPRESSE
La dedica di Conte
«Ci gufano, ma noi
andiamo avanti...»
«Rappresentiamo l’Italia, ma agli anti-juventini
il ranking non interessa». C’è Vidal da valutare
IL TECNICO FRANCESE
Garde, zero scuse
«Impresa sfiorata
Loro troppo cinici»
TORINO Il Lione è
rimasto in partita più di quanto
forse non immaginasse alla
vigilia, ancor più dopo la
sassata a freddo su punizione
di Pirlo. «Quel gol non ci voleva,
e su calcio piazzato» - il
commento del tecnico del
Lione, Remi Garde. «Siamo stati
bravi a riprendere in mano la
partita con il gol di Briand e
scaldare la mani a Buffon. In un
paio di occasioni il loro portiere
ha salvato il risultato, di più non
potevamo fare, ce la siamo
giocata. Peccato per l’autogol
che ci ha condannati, abbiamo
sfiorato l’impresa contro una
squadra cinica con giocatori
dotati di grandi individualità».
Ha protestato per un fallo di
mano di Bonucci in area. «C’era
ma l’arbitro non ha visto».
In tribuna, spettatore
interessato al match, Didier
Deschamps, ex allenatore della
Juve e c.t. della nazionale
francese. Sotto osservazione
in chiave nazionale Gonalons e
Lacazette; per Pogba invece c’è
stato solo l’ultimo quarto d’ora.
f.bra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
vinci in automatico – afferma
Conte –. Non è tutto facile. C’è
un percorso da seguire, noi
l’abbiamo iniziato l’anno scorso. Adesso, dopo undici anni,
la Juve è in semifinale di una
coppa europea. Comunque il
Lione ha fatto una gara molto
difensiva e non era facile giocare bene».
Le scelte e i tifosi Ieri Conte
ha sinceramente sorpreso con
due scelte che il campo ha
bocciato. Mirko Vucinic ha
giocato malissimo e soprattutto ha interpretato negativamente la gara come dimostrano i rimproveri di alcuni suoi
compagni. Arturo Vidal, invece, non sta bene: soffre al ginocchio destro, durante l’ultimo allenamento per sua stessa ammissione non riusciva a
calciare, contro il Lione ha fat-
to il possibile ma il possibile
ieri era poco. Il cileno è uscito
zoppicante e le sue condizioni
andranno valutate oggi. Il tecnico spiega così le sue scelte:
«Vidal aveva saltato per squalifica l’andata con il Lione e la
partita con il Livorno. Nonostante il dolore al ginocchio
poteva scendere in campo ed è
stato bravo. Vucinic è in crescendo, ha fatto quello che gli
ho chiesto». A spanne, non gli
è piaciuto. Così come probabilmente non gli è piaciuto il
silenzio dello Stadium in certi
momenti: «I tifosi non devono
dimenticare da dove arriviamo: tre anni fa eravamo esclusi da tutte le coppe. Devono
aiutarci nei momenti di difficoltà e per tutti i novanta minuti». Anche perché il destino
chiama la Juve.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IN COLLEGAMENTO CON LA LEGA DALLE 11
Ecco Del Piero per «Save the Dream»
Oggi alle 11 in via
Rosellini a Milano sarà
presentato il progetto «Save
the Dream» patrocinato da
Icss (International Centre for
Sport Security), la Lega di A e
in partnership con il Comitato
olimpico del Qatar. Nel
prossimo weekend sui campi
di A verranno esposti
striscioni e diffusi messaggi
per sostenere lo sport etico.
Sarà collegato Ale Del Piero,
ambasciatore Icss; a Milano
ci saranno il presidente di
Lega A Maurizio Beretta,
Mohammed Hanzab,
presidente Icss, e Giusy
Versace, campionessa
paralimpica.
i gol
nelle coppe
europee per
Marchisio: i
precedenti due
nella passata
edizione della
Champions
League; in
totale è la rete
ufficiale numero
31 in bianconero
20
vittorie
e 3 pareggi
il ruolino
stagionale dei
bianconeri in
casa; imbattuti
allo Stadium
con 16 vittorie
in campionato,
2 in Europa
League (più un
pari), una in
Champions (più
due pareggi) e
una in Coppa
Italia. Partite in
cui la Juve ha
sempre
realizzato
almeno un gol
S
Antonio
Conte, 44 anni,
guida la Juventus
dal 2011 BOZZANI
MOGGI IN TRIBUNA
L’ex d.g. allo Juventus Stadium
In tribuna ad assistere alla partita c’era anche Luciano
Moggi, ex direttore generale del club bianconero LAPRESSE
IL DOPO GARA
«Sull’1-1 i mugugni
dei tifosi ci hanno
tolto lucidità»
Chiellini un po’ deluso. Marotta:
«L’Europa League una priorità»
FRANCESCO BRAMARDO
TORINO
Tutto gioca a favore, anche la cabala visto
che la Juve approda alle semifinali un anno dopo
l’ultima sconfitta allo Stadium, proprio il 10 aprile
contro il Bayern Monaco. Da allora lo stadio della
Juve è rimasto inviolato, 16 vittorie in campionato
nel corso della stagione, una vittoria e due pareggi
in Champions, due vittorie e il pari contro la Fiorentina in Europa League. Nonostante il gol subito, difesa bunker in Europa League con 2 gol al
passivo in 6 partite. Chiellini è tra gli stakanovisti.
«C’è grande soddisfazione, qualificazione meritata anche se nella seconda metà del primo tempo
abbiamo perso un po’ di lucidità. Ci siamo fatti trasportare dagli umori del pubblico, dopo il vantaggio sembrava fosse tutto facile, dopo l’1-1 i mugugni dei tifosi ci hanno tolto lucidità e tranquillità
forzando le giocate e rischiando. Il Lione ha giocato due partite alla morte, ci hanno marcato a uomo per 120’ lasciando liberi solo Bonucci e Buffon». Chi desidero come avversario in semifinale? «Va bene chiunque, non ho preferenze,
basta tornare qui nel nostro stadio per giocarci
la finale». «Non è facile giocare ogni tre-quattro giorni – aggiunge Asamoah – dopo il gol di
Pirlo abbiamo abbassato un po’ i ritmi ma abbiamo rischiato solo su un calcio d’angolo». Resta
stregata la porta in Europa per Carlos Tevez, un
gol annullato contro il Lione per fuorigioco:
non segna in Europa dall’aprile 2009, quando
era al Manchester United.
Obbligatorio vincere Per Beppe Marotta,
l’a.d. della Juventus, campionato ed Europa League rivestono la stessa importanza, anzi. «Vogliamo vincere entrambe le competizioni, è un
imperativo obbligatorio. Sono entrambe priorità, la Juventus deve sempre cercare di ottenere
il massimo. L’Europa League non è di grandissima importanza come la Champions, ma è una
competizione che dobbiamo onorare nel migliore dei modi, soprattutto con la finale in casa
nostra. In campionato è un testa a testa con la
Roma, vogliamo vincere tutto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
COPPE EUROPEE VERSO LE SEMIFINALI
Ranking Uefa, ahi!
Il Portogallo è 4°
Retrocede l’Italia
Da luglio saremo quinti, ma la Juve può ribaltare
la classifica se fa più del Benfica in EuroLeague
Domina la Spagna
Sempre la Francia
alle nostre spalle
RANKING 2015
1° Spagna 77,356
2° Inghilterra 66,677
3° Germania 63,558
4° Portogallo 51,466
5° ITALIA 51,344
6° Francia 41,5
7° Russia 40,832
8° Ucraina 35,166
Questa è la classifica del prossimo
quinquennio di coppe, con la quale comincerà la stagione 2014-15: naturalmente sarà definitiva solo alla fine della stagione.
Più preliminari Le conse-
guenze eventuali della retrocessione? In Champions non
cambia niente: tutte le nazioni
dal 4° al 6° posto qualificano 3
squadre. In Europa League,
invece, qualcosa succederà:
dal 2015-16 infatti, con il nuovo ciclo triennale, le prime 4
nazioni del ranking qualificheranno 2 club, e non più
uno, direttamente alla fase a
gruppi. Risparmiare un preliminare significa prepararsi
meglio d’estate.
la situazione
RANKING 2014
1° Spagna 95,284
2° Inghilterra 84,605
3° Germania 81,641
4° ITALIA 66,772
5° Portogallo 61,466
6° Francia 56,5
7° Russia 46,998
8° Olanda 44,312
Questa classifica, da aggiornare fino
alla finale di Champions League, ultimo atto stagionale, assegna i posti
per la stagione 2015-16.
Germania nel mirino, per recuperare il podio (e 4 squadre
in Champions), adesso siamo
coinvolti in una battaglia di retroguardia con i portoghesi
per non scivolare ancora nel
ranking. Il problema è che a
luglio le italiane scarteranno il
coefficiente del 2009-10, stagione in cui hanno accumulato 5,4 punti in più delle portoghesi: anche così si spiega il
sorpasso. Ma non solo. Il Portogallo ha fatto meno punti di
noi nelle ultime due stagioni,
è vero, ma dal 2011 ha portato
3 squadre in finale (l’Italia
non ci riesce dal 1999 con il
Parma).
L’ultima Coppa Uefa (ora Europa League) della Juve risale al 1993 DFP
FABIO LICARI
Niente da fare: i quarti di
quest’Europa League sono
quelli del sorpasso nel ranking
Uefa. Il Portogallo ora è quarto, l’Italia retrocede al quinto
posto. Doppia avvertenza però. Intanto sarà sorpasso dal
2015, cioè dalla classifica con
la quale a luglio comincerà la
prossima stagione: avremo insomma un anno per recuperare. E poi la Juve potrebbe ribaltare la situazione da subito, tra la semifinale e la finale,
facendo meglio del Benfica e
riportandoci al quarto posto.
In ogni caso l’allarme non può
essere ignorato.
Più preliminari Se fino a un
paio d’anni fa si parlava di
Super Spagna Il 5° posto è il
peggio per l’Italia dal 1984. Ci
sono stati momenti più difficili, nel 1982 addirittura 12°,
ma nella seconda metà degli
anni 80 — quando il campionato italiano era quello più
bello del mondo — era cominciata la risalita. Dal 1986 al
1999 (tranne il 1990) il primato che sembrava inattaccabile,
poi la caduta fino al 5° posto.
Domina la Spagna e non c’è da
sorprendersi: 4 squadre nelle
semifinali di Champions ed
Europa League, cioé il 50% di
tutte le coppe. Coppe europee
o coppe del Rey?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CHAMPIONS LEAGUE
EUROPA LEAGUE
BAYERN
REAL MADRID
CHELSEA
ATLETICO MADRID
JUVENTUS
BENFICA
SIVIGLIA
VALENCIA
Sorteggio semifinali
Oggi a Nyon alle 12 su Gazzetta.it
Tv: Sky Sport 1 HD, Sky
Supercalcio HD, Premium Calcio
Semifinali 22-23 e 29-30 aprile
Sorteggio semifinali
Oggi a Nyon alle 13 su Gazzetta.it
Tv: Sky Sport 1 HD, Sky
Supercalcio HD, Premium Calcio
Semifinali 24 aprile e 1° maggio
FINALE 24 maggio (Lisbona)
FINALE 14 maggio (Torino)
GDS
GDS
I SORTEGGI OGGI A NYON ANCHE LA CHAMPIONS
Benfica, Siviglia, Valencia
Tutte finali per i bianconeri
(f.li.) Arrivano le spagnole, uffa. Se per il Siviglia ribaltare lo 0-1 di Oporto era
una missione alla portata, per
il Valencia lo 0-3 di Basilea
sembrava un muro invalicabile. E invece è successo il contrario: Siviglia-Porto 4-1, Valencia-Basilea 5-0. Avanti
quindi due spagnole, il Benfica
(troppo facile con l’Alkmaar) e
la Juve che non era in una semifinale di coppa dal 2003.
Non è facile, per i bianconeri,
scegliere il rivale nel sorteggio
di oggi. Le spagnole sono sembrate impressionanti in casa,
ma in campionato viaggiano
lontane dalla vetta. Il Benfica è
quasi campione e, l’anno scorso, ha perso la finale di Euroleague contro il Chelsea. Forse il
Valencia è un gradino sotto Siviglia e Benfica, questione di
centesimi in caso. Sembrano
tutte finali, vincerà la più forte
ma la Juve ha un vantaggio:
giocare la finale in casa dove,
nel 2013-14, non ha mai perso.
Champions Impossibile non
considerare favorito il Bayern:
campione l’anno scorso, finalista sconfitto ai rigori nel 2012,
meno in affanno di Real Madrid e Chelsea nei quarti. Ma
mai come quest’anno il pronostico è tutto tranne che blindato. L’Atletico Madrid è quello
più affamato e, con il suo gioco
aggressivo, utilitaristico ma offensivo può creare guai a tutti.
Il Real ha più soluzioni disponibili e un certo Ronaldo che
sogna un altro Pallone d’oro,
ma soffre in difesa. Il Chelsea
ha Mourinho che, in alcuni casi, vale Messi. Chelsea-Real sarebbe Mou contro un passato
che l’ha rinnegato (amichevolmente ricambiato): mille motivi lasciano pensare che sarebbero due sfide caldissime.
Bayern-Atletico sarebbe un remake anticipato delle finali (fu
necessaria la ripetizione) del
1974: Simeone partiva sfavorito già contro il Barça...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Offerta valida per immatricolazioni fino al 30/04/2014 per Kuga Plus 2WD 1.6 EcoBoost 150CV. Solo per vetture in stock, grazie al contributo dei FordPartner. IPT e contributo per lo smaltimento pneumatici esclusi. Consumi da 5,3 a 6,2 litri/100km (ciclo misto);
emissioni CO2 da 139 a 162 g/km. La vettura in foto può contenere accessori a pagamento.
Salto all’indietro con avvitamento
e apertura finale senza mani.
FORD KUGA
Hands-free liftgate
Apri e chiudi il portellone automaticamente con il solo movimento del tuo piede.
Kuga 1.6 EcoBoost 150CV € 22.250
Con Clima automatico, SYNC®‚ Cerchi in lega 17’’, Sensori di parcheggio, Cruise control e Power start.
ANCHE SABATO E DOMENICA
8
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
MONDO
Lo Special SimeOne
Quel predestinato
che non smette mai
di alzare l’asticella
Dall’intuito di Anconetani a Pisa fino all’Atletico
il Cholo ha un solo mantra: vincere migliorandosi
PAOLO CONDO’
Ovunque nel mondo è
sempre stato facile incontrare
Diego Simeone, non si è mai
fermato e non si è mai nascosto, come se percorso e destino gli fossero noti fin dal primo passo. Il Cholo: vuol dire
meticcio, e con una certa dose
di sangue indio nelle vene.
Qualche frammento del suo
lungo cammino, attraverso incroci e ricordi.
Pescia, Toscana In quegli anni il Pisa andava in ritiro a Pescia, in un albergo con un bel
giardino, e un mattino del settembre 1990 la voce stridula
di Romeo Anconetani arrivava
fino al parcheggio. Ce l’aveva
con Mario Been, mezza punta
olandese dotata di piedi ma
non di carattere - almeno non
abbastanza per far contento
Romeo, o in alternativa per
mandarlo al diavolo - e le urla
che rimbombavano nella hall,
grottesche («Ti taglio i capelli
a zero») più che minacciose,
introducevano a un clima speciale. Il Pisa aveva vinto le prime due partite di campionato,
che guidava ora a braccetto
con Inter e Milan. Diego Simeone era un ventenne di Buenos Aires arrivato con 40 minuti di preavviso, perché tanto
gli aveva lasciato il suo agente
per decidere. «Ero solo nel suo
ufficio - ha da poco raccontato
a Jot Down, rivista culturale
spagnola -, mio padre era lontano, quella volta non esistevano i cellulari. Guardai i ritratti dei giocatori di successo
appesi alle pareti, pensai che
era quella la vita che desideravo, e risposi di sì. Alla sera mi
misi a spulciare un almanacco
con le rose dei giocatori di tutto il mondo, volevo sapere chi
avrei incontrato al Pisa. Trovai
un Larsen e pensai a ElkjaerLarsen, l’attaccante fortissimo
del Verona. Tre giorni dopo
scoprii che si trattava di un altro Larsen». Torniamo adesso
nell’albergo di Pescia, dove
Anconetani - figura spregiudicata, ma di sicura competenza
calcistica - sta indicando proprio il ragazzo con i tratti dell’indio nel volto. «Been, guarda lui se vuoi diventare forte.
Perché lui ha un bel paio di...».
Simeone vorrebbe essere da
un’altra parte, non gli piace il
ruolo del modello in un contesto di critica a un compagno.
Infatti si alza e se ne va, lasciando Romeo interdetto. Più
tardi parliamo con Anconetani: «Se lei mi chiede quale sia
il limite del Pisa dopo le prime
due vittorie, le dico che il Verona vinse uno scudetto inatteso partendo proprio così. Se
invece vuole sapere quali ta-
16
trofei alzati
Il Cholo in carriera ha vinto
16 titoli, 11 da calciatore e
5 da allenatore
lenti abbiamo in rosa per sostenere certe ambizioni, le dico che questo Simeone diventerà qualcuno». Una giusta su
due, Romeo.
Lima, Perù Il primo agosto
1993 l’Argentina gioca una
partita molto delicata a Lima.
Le qualificazioni al Mondiale
dell’anno seguente non stanno andando granché bene, il
ritorno di Maradona (che sta
ingrassando come un otre)
non è ancora nemmeno un
progetto, e almeno in casa sua
il Perù si annuncia minaccio-
so. La Seleccion infine vince
1-0, grandi parate di Goycoechea e gol decisivo di Batistuta. Siccome il volo di rientro per Buenos Aires attende
in pista, l’addetto stampa spalanca ai giornalisti la porta
dello spogliatoio, «Muovetevi,
non c’è tempo». Tutti in fila all’armadietto di Bati, irrinunciabile anche perché la Fiorentina è finita in serie B, e occorre che il suo grande centravanti ribadisca ufficialmente
che non l’abbandonerà. Nella
calca, al vicino di panca manca l’aria, ma non se ne lamenta. Ride, felice per la vittoria.
«Si ricorda di me - gli occhi
brillano come bollicine di
champagne -? Sono Simeone,
adesso gioco nel Siviglia ma
vedrà che un giorno tornerò
in Italia. Io adoro l’Italia».
L’addetto stampa guarda
l’orologio fremente. «Presto,
presto!».
San Siro, Milano «Nell’Inter
ho giocato con Ronaldo - ha
raccontato ancora a Jot Down
-. Ricordo che nel tunnel degli
spogliatoi, luogo in cui tutti i
nervosismi si incontrano, lui
faceva battute. La cosa non mi
entusiasmava. O meglio: invidiavo ma non condividevo il
fatto che lui andasse in campo
per divertirsi. Nel tunnel come
nella vita, Ronaldo era un tipo
rilassato, tranquillo, scherzava di continuo. Non è il mio
modo di intendere il calcio. Io
mi concentravo pensando solo
alla partita, e sono così ancora
adesso». Erano gli anni fra il
1997 e il 1999.
Nordelta,
Buenos
Aires
Un’enclave residenziale, lussuosa come un emirato, nella
periferia nord della capitale
argentina. Guardie armate e
sbarra abbassata sulla strada
che introduce al comprenso-
SEMPRE PIU’ SU I TEDESCHI SOMMERSI DI PREMI E D’ENTUSIASMO
Febbre Bayern: 300 mila
richieste per la semifinale
DAL NOSTRO INVIATO
PIEFRANCESCO ARCHETTI
MONACO DI BAVIERA
Il vantaggio più tangibile
del Bayern sulle altre tre semifinaliste è l’assenza di competizione in campionato. Le due
madrilene si stanno giocando
la Liga e il Real, che pur riposerà nel weekend pasquale, ha
comunque mercoledì la finale
di Coppa del Re contro il Barcellona. Il Chelsea è nel traffico
in vetta alla Premier, secondo a
2 punti dal Liverpool cui farà
visita il 27 aprile, tra le due eurosemifinali. Guardiola invece
si permette di far infuriare i
colleghi in Bundesliga proponendo un turnover indecente
che gli procura accuse di falsare la competizione, ma non recede di un passo. Domani c’è il
Borussia Dortmund, lo scontro
per i titoli (nazionali ed europei) delle passate annate, ma
Pep ha fatto sapere che «conta
soltanto la semifinale di Coppa
Pep Guardiola, 43 anni, alla sua
prima stagione al Bayern EPA
di Germania», mercoledì contro il Kaiserslautern. Sesto in
seconda divisione.
300 mila richieste «Siamo
campioni di Germania ma il
bello sta per arrivare», ha detto
Guardiola. E dall’esultanza a
fine gara contro il Manchester
United, salti e abbracci più calorosi di quelli visti nella sera
dello scudetto, si è capito come
Pep tenga di più al giudizio del
mondo che al successo interno.
Anche la gente non si stanca
mai delle vittorie dei rossi. Ieri
al club sono arrivate quasi 300
mila richieste di biglietti per la
semifinale. Il canale pubblico
Zdf, che ha trasmesso il 3-1
agli inglesi, ha battuto i record
stagionali: 10,42 milioni di
spettatori, 33,8% di share.
L’eliminazione del Borussia
Dortmund poi porterà nelle
casse bavaresi più soldi dal pool tv. Finora, fra premi e tv, già
60 milioni, superando i 55,05
del 2013. Non soltanto per
quest’altra montagna di soldi,
Uli Hoeness ha baciato la moglie Susi in pubblico, allo stadio. Un inedito, ma il patriarca
è in attesa di entrare in prigione per la condanna per frode fiscale. Passando il turno, i giocatori gli hanno regalato forse
un’altra notte di Champions
dal vivo. Oggi il sorteggio: «Saranno gli altri ad avere paura di
noi», ha detto Rummenigge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino
INGHILTERRA
BRASILE
YOUTH LEAGUE
Invasione di campo:
Mourinho multato
Sotto inchiesta
la fondazione di Dinho
Da oggi le Final Four
Ci sono Real e Barça
Mourinho multato di diecimila
euro: durante la partita in casa con
l’Aston Villa (il Chelsea perse 1-0) entrò in campo dopo l’espulsione di Ramires per protestare con l’arbitro
Foy. Al termine della gara, Mou chiese alla commissione arbitrale di non
mandarlo più a dirigere i Blues.
Guai per l’Instituto Ronaldinho Gaúcho, la fondazione benefica dell’attaccante: la Corte dei Conti brasiliana l’ha messa sotto inchiesta per distrazione di fondi pubblici,
riscontrando un’appropriazione indebita di 500mila euro in alcuni progetti col comune di porto Alegre.
Oggi allo Stadio Colovray di
Nyon cominciano le Final Four della
Youth League, la Champions Under
19. Alle 13 la prima semifinale tra il
Real Madrid e il Benfica, alle 16.30 si
affronteranno Schalke 04 e Barcellona. Lunedì alle 16.30 la finale tra le
due vincitrici.
VENERDÌ 11 APRILE 2014
la prodezza individuale risolutiva è rarissima. Un’ottima
scuola. Guardi come ho sviluppato questo gioco di triangoli...». Punta il telecomando
verso la parete, un pannello si
solleva liberando un maxischermo che scivola fino a noi
su una rotaia, silenzioso.
Diego Simeone, 43 anni, ha
allenato Racing, Estudiantes,
River Plate, San Lorenzo,
Catania e dal 2011 l’Atletico AP
rio. Ehm, siamo attesi. «Verifico al telefono, aspetti qui». La
conferma arriva, la guardia
consegna al tassista una mappa con le indicazioni per la villa giusta. Simeone ci riceve
nel cortile di un enorme - fantastico - cubo di vetro, al cui
interno è contenuta l’abitazione. Mille metri quadrati. È il
2007, alla seconda esperienza
da tecnico ha guidato l’outsider Estudiantes al successo
nel torneo di Apertura. «Potrei
trasferirmi all’Atletico Madrid
anche domani, il presidente
mi telefona ogni giorno, quel
club è la mia casa come l’Inter
e come la Lazio. Ma non è ancora il momento, devo imparare il mestiere, e devo farlo
qui, in Argentina, perché
l’emigrazione giovane ha
svuotato il nostro campionato
dalla tecnica. E così un allenatore deve inventarsi qualcosa
di tattico per vincere, perché
Montecarlo, Monaco Negli
occhi di Simeone ci sono le
stesse bollicine di quella volta
in Perù. Ha appena vinto la
Supercoppa Europea 2012, il
suo Atletico ne ha infilate
quattro al Chelsea e Radamel
Falcao si sta portando a casa il
pallone grazie a una mirabolante tripletta. «Sono fatti così
i campioni - ripete come un
mantra il Cholo - più alzi l’asticella più loro, dopo averla superata, reclamano un centimetro in più. Falcao è perfetto
per me perché migliora, e migliora, e migliora... Questo è il
futbol, questa è la vita!».
Vicente Calderon, Madrid 9
marzo, l’altro ieri. Vestito nero
fashion da capo a piedi, Simeone segue lo sviluppo della gara col Barcellona come potrebbe fare un direttore d’orchestra. Parla ai suoi uomini, certo, li dirige a destra e a
sinistra, li richiama, li sguinzaglia, li asseconda, li riprende, li rincuora, li scatena. Ma
la gestualità da scapigliato
Von Karajan è rivolta soprattutto al popolo del «Vicente
Calderon», un coro talmente
abituato alla sconfitta nei secoli dei secoli da essere ora
plastilina nelle mani di un manipolatore così formidabile.
La partita è una sinfonia per
cuori caldi. Il Cholo muove
l’immaginaria bacchetta, i settori dello stadio si alzano e abbassano come note musicali
sul pentagramma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cholo
story
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
IL CASO IL PORTIERE COLCHONERO È DEI BLUES: SCHIERARLO COSTA 3 MILIONI A GARA
Ma c’è la clausola Courtois
Se becca il Chelsea sta fuori
VALERIO CLARI
ValerioClari
1990-91
Il Pisa prende Diego Simeone,
20 anni, dal Velez: in due anni
gioca 62 partite con 6 gol,
poi passa al Siviglia
1997-98
Moratti riporta il Cholo in Italia:
con l’Inter di Ronaldo vince la
Coppa Uefa, e nei quarti segna
il gol decisivo allo Strasburgo
2006
Il primo successo da allenatore:
alla guida dell’Estudiantes,
Diego Simeone trionfa
nel campionato di Apertura
Anche stavolta, potrebbe
esserci lo zampino di Mou. Il
Calderon si stava svuotando,
quando il presidente dei Colchoneros Cerezo confermava:
«Sì, per far giocare Courtois
col Chelsea dovremmo pagare
una cifra che non possiamo
permetterci». Un allarme, nella festa dell’Atletico: se dovesse beccare al sorteggio i Blues,
il portiere belga con ogni probabilità non scenderà in campo. Non un’assenza da nulla:
se l’Atletico ha la miglior difesa
della Champions (5 gol incassati in 9 gare) una fetta di merito è anche di Courtois.
Clausola Non potrà giocare
per una clausola, stipulata all’ultimo rinnovo del prestito in
estate. In Inghilterra non è così
insolita, la chiamano «clausola
della paura». Prevede che per
far giocare il portierino contro
l’ex club, i madrileni debbano
pagare 3 milioni di penale a
gara. La Uefa proibisce clausole che blocchino l’impiego del
giocatore, ma non può dire
nulla su penali legate alle presenze. Precedenti così non ce
ne sono. Anzi, uno contrario:
2003-04, il Real presta Morientes al Monaco e se lo ritrova contro agli ottavi di Champions. Il Moro segna 2 gol, Real eliminato, dirigenza blanca
attaccata per non aver pensato
Thibaut Courtois, 21 anni, in prestito dai Blues all’Atletico per il 3° anno di fila A.I.
clic
E LA SORELLA DIFENDE
NELLA PALLAVOLO...
La sorella di Thibaut
Courtois, Valérie, è il libero
del Belgio di pallavolo, bronzo
all’Europeo. Valérie, classe
1990, si è aggiudicata anche
il premio di miglior libero del
torneo. In casa Courtois,
il calciatore Thibaut è
l’eccezione: infatti Valérie
non è l’unica pallavolista,
anche il padre e la madre
sono stati giocatori di volley
a una precauzione del genere.
Non ci aveva pensato nemmeno il Chelsea, prima: nei primi
2 anni di prestito la clausola
non c’era, e il belga ha giocato
la Supercoppa europea 2012
(vinta). In estate è stata inserita: farina del sacco di Mou? Il
portoghese stima molto il ragazzo. Assicura di volerlo a
Londra a giugno. C’è però il
problema Cech, che ha 10 anni
di più ma non ha voglia di abdicare. Se il titolare starà a
guardare, Simeone dovrà virare su Aranzubia, 34 anni, una
presenza in nazionale un decennio fa. Quest’anno due gare: in Champions ha parato un
rigore al Porto, in Liga s’è fatto
espellere con l’Almeria e l’Atletico ha perso 2-0. Il problema
si potrebbe proporre anche se
le due squadre si ritrovassero
in finale: in gara secca basterebbero 3 milioni. Con la possibilità di incassarne 10 di premi: si può fare uno sforzo…
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
CHAMPIONS LA DELUSIONE
7
il Film
Dal pasticcio
delle tasse fino
al mal di pancia:
tutti i guai di Leo
4
Rinnovi in 7 anni per Leo
Dal 2005 in poi la star del Barça
ha ritoccato 7 volte il suo contratto.
E ora tratta un nuovo accordo,
che potrebbe farne il più pagato
al mondo
I NUMERI
16
IL FISCO
Accusato di frode
In estate le accuse di frode fiscale
portano Messi in udienza
GLI INFORTUNI
Un 2013 di cristallo
I guai muscolari hanno costretto Messi
a stare fuori tanto: 4 k.o. in 9 mesi
LO STOMACO
La vecchia debolezza di Leo
Un conato di vomito in ArgentinaRomania: gli era già successo 5 volte...
6,4
MAL
E
L’ELIMINAZIONE
Fuori ai quarti di Champions
Dopo l’1-1 dell’andata, il Barcellona ha perso
al Calderon ed è uscito dalla Champions
contro l’Atletico. E all’ultima di campionato
c’è la sesta sfida dell’anno tra i due club A.I.
Dentro la crisi dell’asso del Barça
Ha giocato troppo, non è più invulnerabile. E sa che il Mondiale può renderlo eterno
ALESSANDRO DE CALO’
A un certo punto, nella
bolgia del Calderon, sembrava
che Leo Messi fosse diventato
un handicap per i compagni
del Barça. Paradossale, vero?
Non la solita risorsa, il marziano capace di decidere qualunque partita, ma – piuttosto – un
buco nero piantato nella metà
campo dell’Atletico. Se hai
Messi nella tua squadra, come
fai a non dargli il pallone? Ti
calamita, non puoi resistere.
Eppure, l’altra sera dargli la
palla voleva dire perderla. Incredibile, ma in fondo a quel
buco nero, c’era un brivido
tendente al nulla. Ti dici che è
solo un’impressione: impietosa, esagerata, ma un’impressione. Poi guardi un po’ di numeri e ce n’è uno che inchioda
tutti. Contro l’Atletico, Leo
Messi ha percorso meno di 7
chilometri, la metà di Koke,
quello del gol-partita, e solo un
chilometro e mezzo in più del
suo amico Pinto che non è mica attaccante o centrocampista, ma di professione fa il portiere. Capito? C’è qualcosa di
non detto, qualcosa che ci
sfugge. Cosa sta succedendo,
davvero, a Leo Messi?
Buffo mistero Il Cholo Simeone è un mago degli schemi difensivi, sappiamo. Tant’è vero
che nei 5 match di questa stagione, Messi non ha mai fatto
gol all’Atletico. Ma una cosa è
non segnare, altra è sparire inghiottito in un vortice di normalità e impotenza. Anche Ancelotti conosce due o tre segreti
sui meccanismi difensivi, eppure al Bernabeu contro il Real, la
Pulce ha firmato i 3 gol del successo blaugrana che tengono in
pista il Barça nella corsa a tre
per il titolo della Liga. Non è
passata una vita, parliamo di
due settimane fa. Il mondo si
era genuflesso al ritorno del
messia del pallone. Il cerchio di
un anno maledetto sembrava
chiuso. Cos’è successo, di nuovo?
S
Lionel Messi,
26 anni
e 38 gol fin qui
in stagione:
25 in
campionato, 5
in Coppa del Re
e 8 in
Champions
percezione che Messi sia sceso
in campo con «il sentimento di
non esserci del tutto» per dirla
col grande Julio Cortàzar. Forse, banalmente, ha captato
qualche piccolo segnale dai suoi
muscoli di cristallo e – istintivamente – ha deciso di fermarsi
qualche passo prima del burrone.
L’ALTRA STAR NEI GUAI
Ronaldo è k.o.
Niente coppa del Re
e prima semifinale
ACTION IMAGES
Pep e il Tata Gli anni maledetti sono stati quelli che hanno
preceduto l’avvento di Pep
Guardiola sulla panchina blaugrana. Tra il marzo 2006 e lo
stesso mese del 2008, Messi
aveva dovuto fermarsi ai box diversi mesi per tre strappi muscolari e la frattura a un metatarso. Guardiola l’aveva
miracolosamente liberato da tutti i mali, consegnando la Pulce all’Olimpo del calcio in un lungo
splendore senza ombre (i 4
Palloni d’oro di fila dicono
qualcosa). In cinque anni Messi
ha giocato 326 partite, per 4
stagioni non si è mai fermato.
Ogni match al top, sempre quel
colore, quel sapore, come un
inimitabile vino francese. Sembrava eterno. Persa la sensazione di invulnerabilità – con l’infortunio dell’aprile 2012 contro
il Psg e l’anno orribile che è se-
Muscoli di seta L’allenatore
del Barça, Tata Martino, dopo il
match con l’Atletico assicura di
non aver chiesto a Messi di spremersi in tutte le giocate. Forse
anche di questo hanno parlato
durante un asado molto argentino, con Mascherano e Pinto,
pochi giorni prima della Champions, mentre a Rosario si giocava il derby tra Newell’s e Central. Non abbiamo certezze, non
ci sono riscontri, ma resta la
i mesi
che Messi non
fa gol all’Atletico
Madrid: l’ultima
volta fu il 16
dicembre 2012,
quando rifilò
una doppietta ai
Colchoneros. In
questa stagione
5 sfide
a digiuno
Brutte notizie per il Real
Madrid: Cristiano Ronaldo deve
fermarsi per circa 15 giorni .
«Lesione al bicipite femorale
della gamba sinistra», dicono
gli esami di ieri, confermando le
previsioni negative della vigilia.
Il Pallone d’oro (nella foto in
panchina a Dortmund REUTERS)
salterà la gara di campionato
di domani con l’Almeria, la
finale di Coppa del Re contro
il Barcellona e con ogni
probabilità la semifinale
d’andata di Champions League.
Carlo Ancelotti spera
di recuperarlo almeno per
il ritorno.
I chilometri
che Leo ha
percorso
durante la sfida
con l’Atletico.
Soltanto 1 e
mezzo in più del
suo compagno
Pinto, che però
gioca in porta
0
I tiri
in porta di
Messi nella
sfida con
l’Atletico. Un
evento più unico
che raro
guito – ha smarrito anche questo alone: eterno non lo è più.
Contratto e Brasile L’inchiesta aperta e chiusa sull’evasione
fiscale, le voci di insistenti corteggiamenti da Parigi e Manchester fronte City, il Pallone
d’oro restituito a Cristiano Ronaldo, l’arrivo di Neymar al
Camp Nou, le mille certezze che
si sbriciolano nel pianeta blaugrana – dalle dimissioni del presidente Rosell, all’annunciato
addio di Puyol – i misteriosi conati di vomito e il contratto da
rinnovare in un clima da «finis
Austriae», non aiutano Messi a
uscire in scioltezza dalla lunga
convalescenza. Dopo essere
rientrato a gennaio, con il botto
di una doppietta nella Liga, Leo
aveva raccontato quanto gli
aveva fatto bene staccare e curarsi in Argentina. Adesso, nella
sua nuova normalità Messi deve
cercare di tenere su questo
Barça nella finale di Coppa del
Re e nello sprint in Liga. Può anche farcela. Poi – per quanto fragile – dovrà aggredire l’ultima
ossessione: giocare il Mondiale
in Brasile, tornare a casa con la
Coppa. Maradona quando l’ha
vinto, in Messico, aveva più o
meno la sua età. Rien ne va plus.
18
Le palle
perse
dal fenomeno
argentino in
questo ritorno
dei quarti
contro la
squadra di
Simeone. Quasi
un record
(negativo)
per lui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MAGIC CHAMPIONS la lista aggiornata dopo i quarti di finale
PORTIERI
Gir. Squadra Cod. Nome
Costo Punti
A
A
B
B
C
C
D
D
E
E
F
F
G
G
H
H
21
1
16
6
1
22
27
1
21
1
1
17
1
19
1
19
(MUTD)
(MUTD)
(RMAD)
(RMAD)
(PSG)
(PSG)
(BAY)
(BAY)
(CHE)
(CHE)
(BORD)
(BORD)
(ATL)
(ATL)
(BAR)
(BAR)
111
122
108
112
113
138
128
140
109
137
120
148
104
110
131
145
DE GEA
LINDEGAARD
CASILLAS
DIEGO LOPEZ
DOUCHEZ
SIRIGU
NEUER
STARKE
CECH
SCHWARZER
LANGERACK
WEIDENFELLER
ARANZUBIA
COURTOIS
PINTO
VALDES
2,5
5
4
5
7
10
7
5,5
-
DIFENSORI
Gir. Squadra Cod. Nome
Costo Punti
A
A
A
A
A
A
A
2
6
12
10
11
8
7
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
230
265
266
270
301
363
382
BUTTNER
EVANS
EVRA
FERDINAND
JONES
RAFAEL
SMALLING
8,5
5,5
6
A
B
B
B
B
B
B
B
B
C
C
C
C
C
C
C
C
D
D
D
D
D
D
D
E
E
E
E
E
E
E
F
(MUTD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(BORD)
400
213
236
241
325
346
358
375
397
206
234
259
298
326
332
390
395
203
223
244
248
311
364
394
215
233
242
250
295
389
414
262
VIDIC
ARBELOA
CARVAJAL
COENTRAO
MARCELO
NACHO
PEPE
SERGIO RAMOS
VARANE
ALEX
CAMARA
DIGNE
JALLET
MARQUINHOS
MAXWELL
THIAGO SILVA
VAN DER WIEL
ALABA
BOATENG
CONTENTO
DANTE
LAHM
RAFINHA
VAN BUYTEN
AZPILICUETA
CAHILL
COLE
DAVID LUIZ
IVANOVIC
TERRY
KALAS
DURM
11
9
5
6
11
1
10
13
8
8
4
4
4
18
8
14
8
19
10
4
12
23
8
4
8
11
8
11
17
11
2
5
4,5
4,5
5
4,5
4,5
6,5
5,5
4,5
6
6
6
6,5
6,5
5,5
6,5
6,5
7,5
6
6
6
F
F
F
F
F
F
F
G
G
G
G
G
G
H
H
H
H
H
H
H
H
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
290
356
360
374
386
408
413
205
273
281
293
303
339
202
216
246
302
328
342
359
362
HUMMELS
PAPASTATHOPOULOS
PISZCZEK
SCHMELZER
SUBOTIC
SARR
FRIEDRICH
ALDERWEIRELD
FILIPE
GODIN
INSUA
JUANFRAN
MIRANDA
ADRIANO
BARTRA
DANI ALVES
JORDI ALBA
MASCHERANO
MONTOYA
PIQUE
PUYOL
9
7
7
8
6
2
5
6
12
14
4
9
17
6
4
17
11
11
3
16
4
6,5
6
6,5
7
7,5
7
7
5
4,5
5
4,5
-
CENTROCAMPISTI
Gir. Squadra Cod. Nome
Costo Punti
A
A
A
A
A
A
9
5
12
10
8
8
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
526
535
564
575
611
641
CARRICK
CLEVERLEY
FELLAINI
GIGGS
KAGAWA
NANI
5,5
6
-
A
A
A
A
B
B
B
B
B
B
B
B
C
C
C
C
C
C
C
C
D
D
D
D
D
D
D
D
D
E
E
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(BAY)
(CHE)
(CHE)
706
721
734
735
511
527
547
598
604
615
637
715
624
631
632
651
663
701
708
745
580
620
629
639
671
673
685
688
700
589
621
VALENCIA
YOUNG
FLETCHER
JANUZAJ
BALE
CASEMIRO
DI MARIA
ILLARRAMENDI
ISCO
KHEDIRA
MODRIC
XABI ALONSO
LUCAS
MATUIDI
MENEZ
PASTORE
RABIOT
THIAGO MOTTA
VERRATTI
CABAYE
GOTZE
KROOS
MARTINEZ
MULLER
RIBERY
ROBBEN
SCHWEINSTEIGER
SHAQIRI
THIAGO
HAZARD
LAMPARD
14
8
6
10
38
7
20
9
29
6
18
10
15
12
8
16
4
14
9
14
23
19
8
30
33
33
20
5
9
26
21
7
6
5,5
5
2
4
5,5
5,5
5
5,5
5,5
5,5
7
4,5
6,5
5,5
6,5
10
7,5
11,5
6
5
E
E
E
E
E
E
F
F
F
F
F
F
F
F
G
G
G
G
G
G
G
G
G
H
H
H
H
H
H
H
H
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
634
646
666
684
707
712
514
584
587
591
614
670
679
741
507
573
617
668
674
696
702
742
743
501
524
550
561
602
687
692
717
MIKEL
OSCAR
RAMIRES
SCHURRLE
VAN GINKEL
WILLIAN
BENDER
GROSSKREUTZ
GUNDOGAN
HOFMANN
KEHL
REUS
SAHIN
JOJIC
ARDA TURAN
GABI
KOKE
RAUL GARCIA
RODRIGUEZ
SUAREZ
TIAGO
DIEGO RIBAS
SOSA
AFELLAY
BUSQUETS
DOS SANTOS
FABREGAS
INIESTA
SERGI ROBERTO
SONG
XAVI
6
20
14
15
4
22
5
12
7
4
7
28
10
4
19
16
17
19
8
6
6
15
9
3
13
3
17
21
4
4
21
5,5
10
6
6,5
13,5
6,5
8
9,5
7
6,5
7,5
6,5
4,5
4,5
5,5
5
ATTACCANTI
Gir. Sq.
Cod. Nome
Costo Punti
A
A
A
A
B
B
B
B
C
C
C
D
D
E
E
E
F
F
F
F
G
G
G
H
H
H
H
H
H
843
891
911
919
816
851
873
890
826
849
859
864
884
810
835
910
808
860
872
897
803
829
915
827
870
876
882
894
908
12
33
36
18
32
9
10
59
34
43
24
32
9
18
33
30
17
41
23
8
17
29
21
4
44
35
17
16
9
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(MUTD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(RMAD)
(PSG)
(PSG)
(PSG)
(BAY)
(BAY)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(BORD)
(ATL)
(ATL)
(ATL)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
HERNANDEZ
ROONEY
VAN PERSIE
WELBECK
BENZEMA
JESE'
MORATA
RONALDO
CAVANI
IBRAHIMOVIC
LAVEZZI
MANDZUKIC
PIZARRO
BA
ETO'O
TORRES
AUBAMEYANG
LEWANDOWSKI
MKHITARYAN
SCHIEBER
ADRIAN
DIEGO COSTA
VILLA
CUENCA
MESSI
NEYMAR
PEDRO
SANCHEZ
TELLO
5
5
5,5
5
4,5
6,5
9,5
10
5,5
7
5
8
7,5
4
6,5
5
6
-
12
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
SERIE A
4
Roma deluxe
Champions in vista
Caccia a Martinez
Garcia può blindare il 2° posto: dagli Usa in arrivo
soldi freschi, più nuove regole. E grandi rinforzi
ANDREA PUGLIESE
ROMA
Manovre e regole da
Champions. In casa Roma, scaramanzia a parte, è già cominciato il countdown per il ritorno
nell’Europa che conta, quella
dove i giallorossi mancano dal
2010-11 (eliminati agli ottavi
dallo Shakhtar, l’anno dopo toccò allo Slovan Bratislava farli
fuori, stavolta in Europa League). Dovesse battere domani
l’Atalanta, la squadra di Garcia
avrebbe blindato il secondo posto: anche in caso di percorso
netto del Napoli, in virtù dello
scontro diretto le basterebbero
2 soli punti nelle ultime 5 gare.
La società A Trigoria (ieri
c’era Daniele Baldini, il vice di
Spalletti) si sta già lavorando in
grande, come dimostra anche il
recente ingresso della Starwood Capital in As Roma SPV,
I NUMERI
Garcia. La Roma dovrà capire se
vorrà privarsi o meno di uno dei
suoi gioielli (su Pjanic e Benatia
ci sono gli occhi di mezza Europa, l’infortunio ha tolto di mezzo per un po’ Strootman), per
poi vedere come rinforzarsi. Ieri sera Garcia ha buttato un occhio sulla Juve, anche per monitorare Alexandre Lacazette,
sgusciante attaccante esterno
del Lione. Nel caso in cui Ljajic
venga ceduto, potrebbe essere
l’uomo giusto per rinforzare il
reparto degli esterni. Sempre in
Francia, poi, piace Lucas Digne,
esterno basso del Psg, già a Lille
con Rudi. Per il centrocampo,
resta calda la pista-Parolo,
mentre davanti può arrivare un
grande centravanti, considerando l’età di Totti (oggi provino decisivo per l’Atalanta) e la
mancanza di esperienza di Destro. I nomi? Jackson Martinez
(il problema è la valutazione
del Porto, circa 30 milioni per
trattare) e Romelu Lukaku, il
belga del Chelsea (in prestito all’Everton) che piace a Garcia
(«Con quella squadra, il Belgio
al Mondiale è da semifinale», ha
detto nei giorni scorsi). Infine
Koke, il «killer» del Barcellona e
sogno proibito del d.s. Sabatini.
Il problema anche qui è il costo
del cartellino: 25 milioni il
prezzo di partenza dell’Atletico.
Le regole Sempre in vista della Champions, Garcia sta varando un decalogo più ferreo di
quello attuale. Sul mercato («I
Sul mercato si
guarda a Martinez,
Lacazette, Digne,
Parolo, Lukaku
ed il sogno Koke
Il tecnico francese
«isolerà» sempre
di più la squadra.
E le trasferte
si allungheranno
Jackson Martinez, 27 anni attaccante colombiano del Porto REUTERS
LLC, la «cassaforte» con cui Pallotta guida la Roma. A rappresentare il fondo americano
(leader nel settore immobiliare, gestisce asset per 33 miliardi
di euro) sarà un uomo di fiducia dell’a.d. Barry Sternlicht,
uno che dovrà avere il gradimento di Pallotta. Con il ritorno
in Champions, la Roma tra i bonus per l’accesso alla fase a gironi e gli eventuali risultati, incassi da stadio (a proposito, entro il primo maggio il Comune
aspetta il progetto definitivo
per Tor di Valle) e market pool
dovrebbe portare a casa almeno 35-40 milioni di euro, una
cifra capace di dare ossigeno al
bilancio. Che, alla fine di questa stagione, dovrebbe chiudersi con un rosso di 25-30 milioni
di euro (continua il trend positivo, si è passati dal -58 di due
anni fa al -40 della scorsa stagione, ulteriormente abbassato
ora di circa un 25 per cento).
L’obiettivo, proprio grazie a
quel tesoretto-Champions, è
quello adesso di avvicinarsi alla
linea di pareggio (ma molto dipenderà anche dalle plus/minusvalenze di mercato). Intanto la Roma sarà ad Orlando in
Florida dal 22 al 25 maggio (il
23 amichevole con la squadra
di casa).
Il mercato E proprio il mercato sarà il primo pilastro del ritorno in Champions dalla finestra principale. «La rosa cambierà, perché tutte le rose cambiano ogni anno», ha detto
giocatori devono essere anche
grandi uomini, così è più facile
raggiungere risultati»), e sui
comportamenti: vuole isolare la
squadra più di ora (il ritiro in albergo pre-gara sarà istituzionalizzato, ridotti al minimo a Trigoria i contatti squadra-dipendenti, con questi che non possono andare al bar quando c’è la
squadra). E poi un occhio alle
trasferte: quando saranno lunghe, la Roma potrà partire anche due giorni prima o restare a
dormire direttamente sul luogo
della partita, senza rientrare subito dopo il match. Del resto, il
rientro nell’Europa che conta va
programmato con anticipo. Perché la Roma ci torna, ma vuole
anche restarci...
Il tecnico Rudi Garcia, 50 ANSA
40
I milioni di
euro che la
Roma può
incassare per il
ritorno diretto
in Champions
League: 8,6
milioni per
l’accesso alla
fase a gironi,
20-25 milioni
dal market pool,
7-8 milioni da
incassi, a cui
aggiungere i
bonus per i
risultati: 500
mila euro per il
pareggio, un
milione per la
vittoria. In caso
di
avanzamento,
la cifra cresce
-30
I milioni di euro
del «rosso» con
cui si chiuderà
il bilancio
2013-14 della
Roma. La stima
iniziale era di un
-25, possibile
che la cifra
cresca. È un
dato comunque
positivo, visto
che il 2011-12 fu
chiuso con un
-58 e il 2012-13
con un -40
PREZIOSO ANCHE PER LA COPPA
Il Napoli cambia:
è l’ora di Mertens
Il più in forma è lui
L’attaccante belga è stato
il primo acquisto di Benitez,
ma è sempre finito in panca
MIMMO MALFITANO
NAPOLI
È lì, tranquillo, ed aspetta i suoi momenti, quei pochi che Rafa Benitez gli concede nel
corso delle partite. Nelle gerarchie dell’allenatore, lui è soltanto al quarto posto, dietro a
Callejon, Hamsik e Insigne, il trio avanzato
che agisce alle spalle di Gonzalo Higuain, il
terminale offensivo del Napoli. Eppure, nelle
ultime partite, Dries Mertens ha dimostrato di
essere il giocatore più in forma, colui in grado
di assicurare una maggiore vivacità al gioco.
Nonostante tutto, finora è sempre finito in
panchina, Benitez gli preferisce Insigne, più
idoneo a ricoprire anche la fase difensiva. Una
scelta discutibile, in ogni modo: l’interrogativo ricorrente nell’ambiente è proprio legato al
mancato impiego dell’attaccante belga. È proprio necessario lasciarlo fuori considerata la
scarsa forma evidenziata negli ultimi tempi da
Insigne e Callejon in questo periodo? Intanto,
mentre l’allenatore riflette sulle varie opportunità tecniche a sua disposizione, il Napoli ha
detto addio alle ambizioni di secondo posto
dopo la sconfitta nella partita contro il Parma.
Rendimento continuo La prima stagione italiana di Mertens (27 anni), tuttavia, è da considerarsi positiva. Fin qui ha sommato quarantuno presenze stagionali e otto gol, di cui sette
in campionato e uno in coppa Italia. Ma, probabilmente, si sarebbe aspettato una maggiore considerazione dal tecnico spagnolo, soprattutto in questo periodo in cui si sente forte.
Lui è stato il primo acquisto dell’era Benitez,
voluto fortemente da Riccardo Bigon, direttore sportivo del Napoli, che ne aveva apprezzato le qualità nelle due sfide di Europa League
che il Napoli disputò contro il Psv Eindhoven
nella passata stagione. Con Mertens sarebbe potuto arrivare anche Strootman,
ma la Roma è stata più lesta nel concludere l’operazione con la società olandese.
Prezioso Adesso, a sei giornate dal termine del campionato, il suo apporto potrebbe ritornare molto utile all’allenatore
anche se c’è ben poco da difendere o, eventualmente, da rincorrere. Il Napoli è ben
piantato al terzo posto e dovrà disputare i
preliminari di Champions. Ma prima di
ogni cosa, c’è la finale di Coppa Italia da
disputare il 3 maggio contro la Fiorentina, l’ultimo obbiettivo possibile dopo l’immeritata eliminazione dalla Champions League, quella meritata dall’Europa League ed
il mancato sorpasso sulla Roma per il secondo posto in campionato. E a stagione quasi
conclusa, anche per Dries Mertens la Coppa
Italia resta l’ultima opportunità per meglio
qualificare la sua prima avventura italiana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINESE L’ATTACCANTE MIGLIORA, DOMIZZI RECUPERA
TORINO CENTROCAMPO CONTATO CON IL GENOA
FIORENTINA E BORJA VALERO: «STO BENE QUI»
Di Natale calcia già in porta
e contro la Juventus ci sarà
Grave infortunio a Farnerud
Legamento k.o.: out per 5 mesi
Rossi e Gomez migliorano
La finale di Coppa è più vicina
L’obiettivo era la Juve. Totò
Di Natale è vicino alla meta. Il
numero 10 dell’Udinese, dopo la
distrazione al ginocchio destro,
non è ancora rientrato in gruppo,
ma ha già ripreso a calciare in
porta e ieri ha dato parecchio
lavoro a Scuffet, Brkic e Kelava.
Insomma, l’attaccante dovrebbe
essere in campo nel posticipo
con la Juventus. La squadra di
Guidolin vuol chiudere in bellezza
la stagione e Totò vuole
incrementare il suo bottino
raggiungendo Alessandro Del
Piero nella classifica dei migliori
marcatori della serie A. In questo
caso Muriel, che non ha
sfruttato al meglio l’opportunità
avuta domenica a Firenze,
tornerebbe in panchina. Buone
TORINO infortunio per
Alexander Farnerud. Stagione
finita per il centrocampista del
Torino, e compromesso l’inizio
della prossima. Durante
l’allenamento pomeridiano alla
Sisport sembrava avesse
accusato una semplice
distorsione al ginocchio, invece lo
svedese ha subito la rottura del
legamento crociato anteriore del
ginocchio sinistro. Nelle prossime
ore verrà sottoposto ad
intervento chirurgico, potrà
recuperare non prima di 5 mesi.
Sfortunata la stagione dell’ex
Young Boys, 30 anni il 1° maggio,
infortunato pochi minuti dopo il
gol all’Inter dopo una partenza
bruciante. Con El Kaddouri
«spinto» in panchina, Farnerud ha
Il conto alla rovescia è
iniziato. E piovono le conferme.
Rossi e Gomez, salvo sorprese,
il 3 maggio ci saranno per la
finale di Coppa Italia contro il
Napoli. «A tre mesi all’infortunio
– dice il responsabile sanitario
della Fiorentina Paolo Manetti il percorso riabilitativo di Rossi
sta giungendo al termine. Da
due settimane Giuseppe lavora
sul campo con carichi
massimali. Rientrerà in gruppo
gradualmente evitando i
contrasti. L’obiettivo è il 3
maggio, ascolteremo le risposte
del ginocchio: siamo ottimisti».
Mario Gomez sta meglio di
Pepito. Ancora Manetti: «Per
qualche giorno farà del lavoro
specifico. La settimana
Totò Di Natale, 37 anni ANSA
notizie arrivano pure dal reparto
difensivo: Maurizio Domizzi ieri
ha rimesso le scarpette. Il
pestone all’alluce rimediato a
Catania gli dà ancora qualche
problema, ma Domizzi lunedì
vuole esserci. Non ci sarà più,
invece, il preparatore atletico
Claudio Bordon. Il suo contratto
è stato risolto dalla società.
Francesco Velluzzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alexander Farnerud, 29 LAPRESSE
giocato 15 gare da titolare con 4
gol, l’ultimo domenica al Catania.
Ora il centrocampo è in piena
emergenza in vista del Genoa.
Oltre a Darmian, squalificato,
verrà a mancare anche Kuritc,
alle prese con un ematoma alla
coscia, assenze che si
aggiungono a Pasquale e
Masiello.
f.bra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe Rossi, 27 anni AP
prossima lavorerà sul campo.
L’obiettivo è rientrare prima
della finale di Coppa per mettere
minuti nelle gambe». «Speriamo
di vederli in campo presto – dice
Borja Valero — sto bene qui, se
la società vorrà sarà una cosa
semplice». Il rinnovo fino al
2017 (opzione per il 2018)
verrà presto annunciato.
g.s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
SERIE A
A
L’Inter vira
su Torres
PUNTE
IN BALLO
S
Alvaro
Morata
21 anni,
punta del Real
Madrid: per
cederlo,
i Blancos
vogliono
inserire una
clausola di
riacquisto
Fernando Torres
in maglia Chelsea
contro l’Arsenal AP
Intoppi per Dzeko
Così Thohir ripensa
al Niño in prestito
Il bosniaco è il preferito, ma vuole restare in Premier
Per lo spagnolo contatti avviati: Mou può intercedere
MATTEO DALLA VITE
FILIPPO DI CHIARA
MILANO
la scheda
Edin Dzeko è il preferito.
Alvaro Morata è un «pallino»
da diversi mesi, e l’inseguimento al giovane-Real continua e s’intensificherà in base
alle decisioni che coinvolgeranno Mauro Icardi. Intavolato tutto questo, ecco quella
che sussurrano come possibile
svolta nei piani offensivi dell’Inter: per il gigante del Manchester City la strada sarebbe
diventata piena di ostacoli
(ma non ancora impossibile,
sia chiaro), e così il club nerazzurro avrebbe virato su Fernando Torres, centravanti del
Chelsea che starebbe scalando
posizioni su posizioni nella lista per il bomber nerazzurro
che verrà.
FERNANDO TORRES
30 ANNI
ATTACCANTE
Londra insegna... La «quattro
giorni» di Erick Thohir e Marco Fassone a Londra è ovviamente da leggere come viaggio istituzionale, come occasione per definire gli aspetti finanziari e il nuovo ingresso
Fernando Josè Torres
Sanz è nato a Fuenlabrada
il 20 marzo 1984.
Soprannominato El Niño
per i tratti somatici e la
precocità (ha esordito nella
Liga a 18 anni e a 19 era il
capitano dell’Atletico
Madrid), ha iniziato nei
Colchoneros nel 2000.
Nel 2007 è passato al
Liverpool per poco meno
di 35 milioni di euro e nel
gennaio 2011 è arrivato al
Chelsea, che lo ha pagato la
cifra record di 58,5 milioni.
IN NAZIONALE
Con la Spagna ha debuttato il 6
settembre 2003 in amichevole
contro il Portogallo e ha
collezionato 106 presenze,
segnando 36 gol e vincendo
un Mondiale, nel 2010, e due
Europei, nel 2008 e 2012.
societario (Bolingbroke), ma
anche come aggiornamento
professionale per il mercato
che verrà. E allora non è azzardato pensare che la presenza dei vertici dell’Inter a
Stamford Bridge e nella capitale londinese possano aver
portato a una intensificazione
dei pensieri sia su Obi Mikel
(in lizza assieme a Nilton, in
pole, e Javi Garcia del City che
potrebbe accettare il prestito)
ma anche su Torres, che nei
giorni scorsi ha dichiarato
«voglio restare» e che potrebbe essere attratto pure da un
ritorno in Spagna. Il Chelsea,
però, potrebbe convincerlo a
non perdere un altro anno scegliendo l’Inter in prestito secco rispettando il contratto valido fino al 2016. In tutto questo è ovvio che sarebbe ancor
più importante l’approdo alla
prossima Europa League.
Il blocco e l’impennata La verità definitiva sul bomber iberico verrà snocciolata a fine
anno, ma pare che le difficoltà per arrivare a Dzeko abbiano rimesso El Nino dentro al
pensatoio nerazzurro. E allo-
S
Edin Dzeko
Il 28enne
attaccante
bosniaco
del Manchester
City sarebbe
il primo della
lista nerazzurra,
ma rischia
di avere costi
inaccessibili EPA
ra, succede questo: mentre da
una parte l’aggancio al bosniaco pare momentaneamente
difficile anche perché il giocatore preferirebbe restare in
Premier (su di lui c’è pure il
Tottenham), ecco che contemporaneamente ci sarebbe proprio un’apertura per il parcheggio di Torres che con
Mourinho gode giusto di qualche apparizione. I contatti sarebbero stati avviati sia col
giocatore e sia con il Chelsea,
senza poi dimenticare l’eventuale opera di convincimento
che potrebbe fare Mou stesso.
Icardi e Morata Torres che
scala posizioni dunque, Dzeko
che resta il preferito e Alvaro
Morata che non è da scartare.
Perché? Per il semplice fatto
che per Icardi potrebbe arrivare un’offerta irrinunciabile.
«Se l’Inter mi manda via io vado - ha detto il numero 9 interista a “Il Giornale” - ma io voglio restare qui». L’interesse
dell’Atletico Madrid (su tutti)
è acclarato da diversi giorni,
quello dell’Inter per Morata
(per il quale il Real Madrid si
ritaglierebbe una clausola di
riacquisto) pure. Decideranno
i club, ma nell’ambiente di
mercato c’è anche chi ipotizza
che l’uscita di un giovane
bomber (Icardi, sul quale comunque l’Inter crede fortemente, Thohir per primo) potrebbe essere compensata da
un altro baby promettente
(Morata, appunto). Il tutto
tenendo conto di plusvalenze e tesoretto. Da non ignorare la voce su Kevin Mendez, uruguaiano, punta
classe ‘96 del Penarol; mentre trova zero riscontri la voce
proveniente dall’Inghilterra
legata a un interessamento interista per Emmanuel Adebayor (30 anni, Tottenham e il
solito ingaggio da paura).
S
Mauro
Icardi
21 anni, è
costato all’Inter
12,5 milioni:
l’Atletico Madrid
è interessato al
bomber che
fino ad oggi
ha segnato 6 gol
(una doppietta)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Kovacic prova con i titolari, Jonathan non recupera
LUCA TAIDELLI
@LucaTaidelli
MILANO
A Genova dovrebbe davvero toccare a Mateo Kovacic.
Ieri Walter Mazzarri ha fatto le
prime prove tattiche in vista
della sfida di domenica con la
Samp. Carte (e pettorine) mi-
schiate, con tre partitelle da
15’ ciascuna, ma qualche indicazione è emersa comunque. È
stata riproposta la difesa che
ha finito la gara contro il Bologna, con Rolando dirottato a
sinistra per l’infortunato Juan
Jesus («Per me Mateo è il nuovo Iniesta», ha detto il brasiliano), Samuel centrale e Ranocchia a destra.
Alti e bassi in trasferta In
mezzo al campo, al fianco di
Cambiasso ed Hernanes, c’era
appunto Kovacic. Il croato non
gioca dal 1’ dal 2 febbraio,
giorno della sfida contro la Juve, in quella che era la quinta
sconfitta di fila dei nerazzurri
in trasferta (compresa quella
di Udine in Coppa), ma che rimane anche l’ultima, visto che
poi sono arrivati i pareggi di
Roma e Livorno e le vittorie di
Firenze e Verona. Le alternative al 19enne ex Dinamo Zagabria sono Alvarez e Guarin.
Jon out, ma vede azzurro Confermati in attacco Palacio e
Icardi, sugli esterni scelte ob-
Mateo Kovacic, 19 anni, croato,
all’Inter dal gennaio 2013 FORTE
Samuel c’è:
«Giocherò
un altro anno»
In Argentina?
MILANO
Walter Samuel (in ballottaggio, ma in vantaggio su
Campagnaro, per la titolarità
contro la Samp) ha confessato
la sua voglia di essere highlander, un Immortale. «Il mio
pensiero – dice il centrale argentino a ESPN sport – è quello di continuare a giocare per
un altro anno. Quando sono
stato messo in campo mi sono
sentito molto bene quindi...».
Non un dramma Quindi i tifosi dell’Inter si chiedono se Samuel (in scadenza di contratto a giugno) sarà ancora nerazzurro, ipotesi al momento
molto remota. «Per ora ne ho
parlato solo con la mia famiglia – aggiunge –, anche per rispetto verso la società: a fine
anno l’Inter mi dirà quello che
pensa e io dirò la mia. Può darsi che vada via, ma non sarebbe un dramma. Ciò che so è
S
Fernando
Torres
Il 30enne
attaccante ha
poco spazio nel
Chelsea di José
Mourinho. Per
questo motivo
potrebbe
andare via in
prestito EPA
VERSO LA SFIDA CON LA SAMP PIÙ SAMUEL CHE CAMPAGNARO NELLA DIFESA CON RANOCCHIA E ROLANDO. OK PER D’AMBROSIO A DESTRA
Il 19enne croato
non gioca dall’inizio
dal 2 febbraio
IL MURO NON MOLLA
bligate, con Nagatomo a sinistra e D’Ambrosio a destra per
Jonathan, che anche ieri ha lavorato a parte e a Marassi non
ci sarà, malgrado abbia lasciato aperta una speranza. «Sto
meglio – ha detto il brasiliano
–, ma non so se recupero per
Genova. Derby col Milan per
l’Europa? Prima ci sono tre gare fondamentali contro Sampdoria, Parma e Napoli. Il Mondiale con l’Italia? Finché c’è
una possibilità, perché non dovrei crederci?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Walter Samuel, 36 anni, gioca
nell’Inter dal 2005 LAPRESSE
che voglio continuare a giocare un altro anno da qualche
parte, se non sarà all’Inter».
In Europa Dopo l’addio al
calcio (e rescissione con l’Inter) di Cristian Chivu e il ritorno possibilissimo di Diego Milito al Racing (il presidente del
club argentino Victor Blanco
insiste: «Vogliamo Diego e anche suo padre ha detto che
vuole tornare da noi»), siamo
ai possibilissimi saluti di un altro eroe del Triplete. «Ho ancora passione e voglia di giocare: ora puntiamo l’Europa,
come Thohir vuole. Contatti con altri club non ne
ho avuti». Il resto arriverà.
m.d.v.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Samp-Inter in quota
Nerazzurri avanti
2,25
Da una parte la Sampdoria,
in cerca dell’«1» dopo due
giornate a vuoto, dall’altra
l’Inter, a caccia di una vittoria
che manca dallo scorso 15
marzo. I precedenti
al Ferraris sono favorevoli
ai nerazzurri (dal 1999 solo
due sconfitte) e anche
per stavolta il «2» è favorito
a 2,25 da bwin.it. La scossa
blucerchiata è bancata a 3,10,
il segno «X» pagherebbe
3,25. La Sampdoria ha messo
insieme 10 Under su 16 gare
disputate in casa e un altro
esito basso è favorito a 1,75,
mentre l’Over è a 1,95.
Consulta tutte le quote su www.bwin.it
14
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
FAMIGLIE NEL PALLONE
identiKit
& CARRIERA
v l’intervista/1
SIMONE
INZAGHI
Nato il
05/04/1976
a
Piacenza
Italia
Da giocatore
to per il grande salto?
SIMONE INZAGHI
«Noi fratelli-scudetto
La mia Lazio lotterà
con il Milan di Pippo»
Dopo 3 mesi ha vinto la Coppa Italia Primavera, primo trofeo
con i ragazzi biancocelesti: «Alleno un gruppo eccezionale:
Crecco è duttile come Lulic, Tounkara ha grandi potenzialità»
Carpi
1994-95
9 presenze, 0 gol
Novara
1995-96
23 presenze, 4 gol
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI
FORMELLO (Roma)
Lumezzane
1996-97
23 presenze, 6 gol
Brescello
1997-98
21 presenze, 10 gol
Piacenza
1998-99
30 presenze, 15 gol
Lazio
1999-2005
109 presenze, 27 gol
Sampdoria
Genn. 2005
5 presenze, 0 gol
Lazio
2005-07
12 presenze, 0 gol
Atalanta
2007-08
19 presenze, 0 gol
Lazio
2008-10
12 presenze, 1 gol
Da allenatore
Lazio Allievi
Regionali
2010-11
Lazio Allievi
Nazionali
2011-14
Lazio
Primavera
Gennaio 2014
C’è chi insegue un trionfo
per tutta la vita e chi con i trofei
ha un feeling speciale, quasi naturale. Simone Inzaghi fa parte
di questa seconda categoria. Da
giocatore ha vinto tutto e subito
con la Lazio di Cragnotti. Ed ha
fatto in tempo pure a vincere le
prime due coppe dell’era Lotito. Un predestinato. Che ora
conferma queste credenziali
anche da allenatore. Perché tre
mesi dopo essersi accomodato
sulla panchina della Lazio Primavera eccolo sollevare al cielo
il primo trofeo importante da
tecnico: la Coppa Italia conquistata mercoledì a Firenze. «A
dire il vero non è il primo successo da allenatore, c’è anche il
campionato regionale Allievi
vinto nel 2001. Come palmares
vale meno, ma è una vittoria
cui sono molto legato, anche
perché molti di quei ragazzi
erano con me a Firenze. Mancava solo il povero Fersini, questo
successo lo dedichiamo a lui,
non lo dimenticheremo mai».
sono il frutto del tuo lavoro».
A giudicare dalla doppia finale con la Fiorentina il lavoro è
stato fatto bene.
«Il merito è dei ragazzi, non
lo dico come frase fatta, ma
perché è la realtà. Hanno interpretato le due finali in modo
perfetto. E’ un gruppo eccezionale, ci possiamo togliere altre
soddisfazioni».
«
«
Come inizio non c’è male. La
Coppa Italia è arrivata al termine di una striscia di 12 vittorie e
3 pareggi tra campionato e
coppa.
In panchina ci
siamo sfidati solo
una volta, nel
torneo di Arco,
e ho vinto io...
I miei genitori si
dividerebbero:
mamma tiferebbe
per Filippo
e papà per me
SIMONE INZAGHI
TECNICO LAZIO PRIMAVERA
«Sì, effettivamente questi ragazzi stanno andando oltre le
aspettative. La Coppa è nostra e
in campionato abbiamo già virtualmente acquisito la qualificazione alla final eight».
Un bel gruppo pieno di ottime individualità. Chi è già pron-
Simone Inzaghi,
38 anni, dopo
il trionfo in
Coppa Italia
LAPRESSE
«Qualcuno l’ha già fatto. Mi
riferisco a Keita, che ormai fa
parte della prima squadra, ma
anche a Crecco e Minala che
hanno già debuttato in A. Ma
pure tutti gli altri sono pronti
per calcare il palcoscenico più
importante. Lo penso io, ma lo
pensa anche Reja tant’è vero
che molti li ha portati in panchina».
Si parla tanto di Tounkara, il
«gemello» di Keita. Percorrerà
la stessa strada?
«Ha grandi potenzialità. Poi
starà a lui meritarsi la prima
squadra. Posso solo dire che
con Keita la coesistenza è possibile. Tounkara è una prima
punta, anche se può fare pure
la seconda, mentre Keita è un
attaccante esterno».
A
S
Tounkara
Mamadou
18 anni,
senegalese nato
in Spagna,
ha passaporto
iberico:
è attaccante
A proposito di goleador, ha
trasformato Crecco da centrocampista in attaccante.
«Abbiamo fatto di necessità
virtù: mancava Tounkara, così
ho avanzato Crecco. Lui è un
po’ come Lulic: sulla fascia piò
giocare indifferentemente alto
o basso. Ma se devo parlare dei
singoli, allora li devo citare tutti. Come per esempio Lombardi
che ha sbloccato il risultato
mercoledì».
A seguire il suo primo trionfo
da allenatore c’era suo fratello
Pippo, che due mesi fa si è aggiudicato il Viareggio. Insomma, questi Inzaghi non la vogliono smettere di far parlare di
loro?
«Pippo sta facendo un grandissimo lavoro col Milan, io ci
sto provando con la Lazio. Mercoledì abbiamo festeggiato insieme dopo la gara. C’erano anche i nostri genitori, ovviamente. E poi mio figlio e la mia fidanzata».
Quadretto perfetto. Ma se a
giugno vi ritrovate a contendervi lo scudetto Primavera
S
Luca
Crecco
18 anni,
attaccante,
ha esordito in A
il 15 aprile 2013
in LazioJuventus 0-2
S
Cristiano
Lombardi
18 anni,
attaccante,
gioca nella Lazio
dal 2011-12.
Nella scorsa
stagione
ha vinto lo
scudetto
Primavera
Il 36enne Alessandro è a quota 4 reti: «Ho
sempre segnato, sarà “colpa” di mio fratello
L’Europa League? Meritiamo di qualificarci»
In Primavera quest’anno
dominano gli Inzaghi: a Simone
è andata la Coppa Italia, a
Filippo il Viareggio. Il maggiore
dei due a febbraio ha vinto il
trofeo con il Milan, battendo in
finale l’Anderlecht 3-1 PEGASO
come la mettiamo?
«Beh, una finale Lazio-Milan
sarebbe il massimo. Anche perché da allenatori io e Pippo ci
siamo sfidati una sola volta
(con le formazioni Allievi nel
torneo Arco di Trento, ndr) ed
ho vinto io...».
«Bella domanda. Credo che
alla fine mia madre si prenderebbe Pippo, mentre mio padre
starebbe dalla mia parte».
Per entrambi il calcio giovanile è il trampolino di lancio per
quello dei grandi?
«Parlo per me. Alla Primavera sono appena arrivato e per
adesso mi interessa solo questa
esperienza. Poi in futuro si vedrà».
A proposito di calcio dei
grandi. La Lazio ce la fa per
l’Europa League?
«Io sono convinto di sì. Da
quando è arrivato Reja la squadra viaggia a un ritmo che le
consentirà alla fine di arrivare
tra le prime sei».
L’anno prossimo i
gol laziali parleranno serbo. Conosce
Djordjevic?
«L’adrenalina è la stessa, ma
il sapore della vittoria completamente diverso. Quando
giochi sei
più giovane, la vivi
più intensamente, ma
anche con
maggiore spensieratezza. Da allenatore
le vittorie le soffri e le
apprezzi di più perché
L’altro Lucarelli
difensore e goleador
«Ho lo stesso fiuto
di Cristiano...»
Un 2014 alla grande:
a febbraio Pippo
primo al Viareggio
Ma i suoi genitori per chi tiferebbero?
Tante vittorie da giocatore,
ora un trionfo prestigioso da allenatore. Stesse gioie o dalla
panchina è diverso?
l’intervista/2
IL CAPITANO DEL PARMA
tecnici vincenti
OSSERVATI
SPECIALI
«Poco, l’ho visto
solo qualche volta
in tv. Ma ho chies to n ot i z i e a
Mihajlovic (suo
compagno nella
Lazio di Cragnotti,
ndr). Mi ha detto
che la Lazio ha fatto
un grande acquisto.
Mi fido di lui».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI
COLLECCHIO (Parma)
Dopo la serie d’oro dei
17 risultati utili e la crisetta
primaverile costata tre k.o., il
Parma è tornato a volare col
successo sul Napoli. La squadra ha ritrovato tenuta difensiva seguendo l’esempio del
veterano Alessandro Lucarelli
(nella foto Forte), il più anziano per anagrafe (36 anni) e
militanza (sesta stagione)
dello spogliatoio. Lucarelli è
virtuoso anche in attacco con
4 reti, un bottino che lo qualifica come terzo difensore più
prolifico della A dietro al romanista Benatia e all’interista
Nagatomo, entrambi a quota
5. Per tutti questa è la migliore stagione del centrale livornese. «Sono d’accordo ma è
doveroso sottolineare che i
miei meriti sono amplificati
dai risultati — argomenta Lucarelli —. Dopo avere girato
tanto, ho trovato a Parma la
mia dimensione giocando con
continuità. Alla mia età devo
navigare a vista, ho un altro
anno di contratto, ma in questo club potrò spostare avanti
il mio orizzonte di calciatore».
Quest’anno è diventato anche bomber... Merito della simbiosi con la città?
«I gol li ho sempre
fatti, quest’anno ho
eguagliato il mio record. Mio fratello
Cristiano, col quale
ho giocato qui in B, mi
ha trasmesso il suo fiuto. È vero che a Parma
è tutto perfetto: club,
squadra, ambiente. Io
e la mia famiglia siamo completamente
integrati tanto che ho
comprato casa e fissa-
to la mia residenza. Peccato
che manchi il mare, ma posso
rimediare: 9 mesi a Parma e 3
a Livorno».
Oggi il Parma ha 4 potenziali nazionali: Mirante, Paletta,
Parolo e Cassano. Tra questi
chi la impressiona di più?
«Aggiungo Cassani che
a mio parere merita l’azzurro come gli altri. Paletta è il compagno
che ha fatto più progressi: quando arrivò era irruento,
ora sa leggere le situazioni in campo prima di intervenire».
Da capitano come vede la
sua squadra?
«Vedo una squadra che tutti
gli anni è migliorata e oggi ha
elevato il suo obiettivo all’Europa senza che fosse previ-
sto. Una squadra solida,
esperta e di qualità, guidata
ottimamente da Donadoni».
Dicono: Donadoni bravo e
sottovalutato. Lei che dice?
«Sicuramente bravo. Sottovalutato? Forse perché predilige lavorare in silenzio e
quindi non fa audience. Molti
suoi colleghi si vendono meglio. Il nostro allenatore non
ha bisogno di vendersi a parole, i risultati parlano per lui».
Domenica vi attende il derby a Bologna. Partita dura?
«Il Bologna si gioca la salvezza, sarà difficile ma noi
non possiamo fare sconti. Sarebbe da pazzi a sei giornate
dalla fine mollare proprio
adesso che il traguardo europeo si avvicina. Perciò andiamo al Dall’Ara per ottenere il
massimo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
SERIE A
4
il Film
I NUMERI
1
Gol a Eindhoven
e super partenza
Poi soltanto guai
e tanta infermeria
20-8-2013
Una prima col botto
El Shaarawy va a segno contro il
Psv nel playoff di Champions EPA
11-12-2013
Il k.o. contro l’Ajax
Stephan, sconsolato, lascia il campo
infortunato durante Milan-Ajax AP
22-12-2013
Sofferenza in tribuna
Stephan assiste al derby accanto a
Barbara Berlusconi e Montolivo ANSA
28-12-2013
Sorriso post operatorio
Stephan sorride in clinica dopo
l’intervento al piede sinistro ANSA
El Shaarawy, è Primavera:
da domenica può ripartire
Ha una chance di giocare con il giovane Milan di Inzaghi per chiudere
un anno orribile. Stephan così si è ricostruito soffrendo davanti alla tv
ALESSANDRA BOCCI
MILANO
Se qualcosa può andar
peggio, lo farà. E’ una di quelle
fastidiose massime che Stephan el Shaarawy ha imparato
a far sue. Nella stagione passata, dopo una prima parte fatata era rientrato nella regola di
un ventenne, e questo già aveva provocato problemi al Milan e polemiche intorno a lui e
al suo effettivo grado di maturazione. Comunque, la stagione scorsa era finita in panchina (contro il Siena e non solo)
però al terzo posto, e con la
convocazione di Prandelli per
la Confederations Cup in tasca. Sembrava tutto più o meno normale, i logici alti e bassi
di un ragazzino catapultato al
posto d’onore di una squadra
titolata. Sembrava.
Gol L’annata 2013-2014 è
stata ben peggiore: neppure
una mezza stagione da celebrare, niente negli ultimi mesi. Alla voce «partite da ricordare» restano quella di Eindhoven che ha trascinato il
Milan verso la Champions League. El Shaarawy aveva ritrovato il gol in una amichevole
disgraziata contro il Manchester City: 5-0 per gli inglesi dopo mezzora, poi pisolino collettivo del City, reazione orgogliosa e doppietta di El Shaarawy, infine un sopportabile
5-3 per chiudere la serata. Già
da questo si poteva capire che
non sarebbe stata una grandissima annata, ma in quel
giorno di mezza estate in Ba-
viera El Shaarawy, pur seccato
per la sconfitta, si poteva consolare con il gol ritrovato dopo
cinque mesi. Senza sapere che
il peggio doveva venire.
Risveglio E il peggio si è materializzato nel primo infortunio contro l’Ajax, poi nella
frattura al piede trattato con
terapia conservativa, quindi
operato a fine 2013. Quel che
resta della stagione di El Shaarawy sono sette presenze e la
speranza di giocarsi qualcosa
adesso, per cancellare chiacchiere e un mistero che si risolve tutto in una cicatrice sul
piede sinistro. Ieri El Shaarawy si è allenato un po’ con i
suoi compagni, più tardi con
la Primavera, ha pure segnato
CONCERTO A MILANO
Il Faraone e Balo
insieme sul palco
con Emis Killa
Balo ed El Shaarawy all’Alcatraz
El Shaarawy e Balotelli
insieme al concerto milanese
di Emis Killa, all’Alcatraz. I due
rossoneri sono saliti sul palco,
per la gioia dei tantissimi fan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli stop
nella stagione
attuale: uno per
problemi
muscolari
(lesione al
bicipite
femorale) e due
per i guai al
piede sinistro
(prima c’è stata
la microfrattura
al metatarso,
quindi
l’infiammazione
nello stesso
punto
Stephan El Shaarawy, 21 anni, in un momento
dell’allenamento di ieri con la Primavera di
Pippo Inzaghi, svolto interamente in gruppo BUZZI
Con il Catania
torna Balotelli
La trequarti
non cambia
38
Le partite
saltate fino a
questo
momento, fra
campionato e
coppe, a causa
degli infortuni
3
un gol in partitella finito subito sui siti milanofili. Una volta
i gol di Stephan che venivano
celebrati erano altri, ma ora
bisogna procedere a piccoli
passi e Stephan è già contento
così, dopo aver visto i compagni da vicino per due giorni di
seguito e aver fatto ieri tutto il
lavoro con la Primavera, dove
in fondo c’è gente poco più
giovane di lui. Ha bruciato le
tappe, deve ritrovare una velocità normale.
Attesa Questi mesi sono
passati con il sostegno dei genitori, del fratello Manuel e
degli amici Manuel e Aurel,
quelli della scuola media. Sono passati senza perdersi una
partita, agitandosi sul divano
e prendendolo a pugni quando le cose al Milan precipitavano. Sono passati con l’idea
che prima o poi il dolore sarebbe svanito. I momenti peggiori sono stati quelli dopo
l’intervento chirurgico del
professor Van Dijk. Operato
da un medico col nome da pittore (con grafia un po’ diversa), El Shaarawy spera di tornare presto al colore del gol.
L’azzurro della nazionale è
sbiadito, resta la speranza di
rodarsi con la Primavera e magari essere convocato contro il
Livorno. Sarà la vigilia di Pasqua, eppure sarebbe inappropriato parlare di fine calvario:
El Shaarawy è troppo a posto
per paragonarsi a chi ha sofferto l’indicibile. «Ha perso
una stagione, ma è forte. Non
si abbatte mai e tornerà come
prima». Parola di fratello.
Il gol
realizzato in
questa stagione
da El Shaarawy,
contro il Psv a
Eindhoven,
nell’andata del
playoff di
Champions. In
tutto Stephan è
stato in campo
324 minuti, per
un totale di 7
presenze
LE PROVE DI SEEDORF
Mario Balotelli, 23 anni, lotta
con Cristian Zapata, 27 BUZZI
MILANO
Giornata di prove ed
esercitazioni tattiche ieri a Milanello. A parte Pazzini, Kakà e
Robinho, che hanno svolto un
lavoro personalizzato in palestra come da programma, tutti
gli altri hanno lavorato in funzione della sfida col Catania di
domenica sera. Una sfida che
il Milan non può permettersi
di sottovalutare, sia perché le
squadre che lottano per non
retrocedere sono sempre poco
raccomandabili, sia perché per
provare a raggiungere il sesto
posto i rossoneri non possono
permettersi passi falsi.
Conferme Rispetto alla squadra che ha vinto a Genova, non
dovrebbe cambiare molto.
Senz’altro si rivedrà dal primo
minuto Balotelli, che a Marassi
è partito dalla panchina dopo
alcuni giorni alle prese con
l’influenza, e che ieri ha sostenuto un allenamento molto intenso. Dietro di lui, molto difficilmente Seedorf cambierà il
trio di trequartisti che nelle ultime settimane ha dato prova
di forza e affidabilità. Si va
quindi verso una conferma per
l’inesauribile Taarabt, Kakà e
Honda, carico dopo il primo
gol nel campionato italiano. In
mediana ancora una volta
scelte obbligate: dentro De
Jong (servono la massima attenzione e la miglior strategia,
perché è diffidato) e Montolivo, mentre Muntari dovrebbe
tornare disponibile per il Livorno, sabato 19. Per Essien (e
De Sciglio) la faccenda si prospetta invece un po’ più lunga.
In difesa Abate e Bonera si giocano una maglia in fascia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
16
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
NAZIONALE
clic
la lista
Sono 42 i giocatori
a vedere azzurro
fino a metà maggio
Ecco i possibili convocati per i test di
Coverciano in programma il 14 e il 15
aprile: non ci sono Destro per squalifica (codice etico) e Maggio per infortunio, e quelli che giocano all’estero saranno «testati» più avanti. Cesare
Prandelli esaminerà 35 calciatori, ma
noi in questa lista abbiamo allargato il
campo e individuato 42 candidati. Il 13
maggio bisognerà comunicare alla Fifa il pre elenco e il 3 giugno la definitiva
lista dei 23 che andranno al Mondiale
in Brasile.
PORTIERI Buffon, Sirigu, Perin, Mirante
DIFENSORI Barzagli, Bonucci, Chiellini, Paletta, Abate, De Sciglio, Astori,
Ranocchia, Criscito, Ogbonna, Antonelli, Pasqual, De Silvestri, Motta
CENTROCAMPISTI Pirlo, Marchisio,
De Rossi, Montolivo, Candreva, Verratti, Thiago Motta, Parolo, Diamanti,
Giaccherini, Aquilani, Poli, Florenzi,
Bonaventura
ATTACCANTI Balotelli, Osvaldo, Gilardino, Cerci, Immobile, Cassano, Rossi, Insigne, Borini, Gabbiadini
KAKA’ ESCLUSO
DALL’ALBUM PANINI
FUORI PURE MAICON
(m.cal.) La Panini, le sue
convocazioni, le ha fatte a
febbraio, scegliendo i 17
azzurri per l’album del
Mondiale presentato ieri a
Roma. C’è Giuseppe Rossi;
oltre a Cassano. Mancano le
punte emergenti. Nel Brasile
non ci sono il milanista Kakà e
il romanista Maicon,
nell’Argentina non c’è Tevez,
ma non è una novità. Ottanta
pagine, 640 figurine (40
olografici) per la dodicesima
edizione dell’album (la prima
fu per Messico ‘70).
All’interno, le 32 partecipanti
e una pagina dedicata ai
numeri da record:
dall’imbattibilità di Zenga
(517’) ai minuti giocati da
Maldini nelle fasi finali: 2217.
Lunedì a Coverciano test per 35, ma mancheranno
«gli stranieri». Maggio in bilico, c’è anche Immobile
Giuseppe Rossi al Mondiale, Cassano no. La Panini
ha già fatto le sue convocazioni: sull’album delle figurine di
Brasile 2014 c’è Pepito, ma
non FantAntonio. In realtà è
più probabile che accada il
contrario, che Cesare Prandelli porti in Sudamerica l’attaccante del Parma e lasci a casa
l’«americano» della Fiorentina, reduce da grave infortunio. Tutti e due saranno convocati oggi per i test atletici e
medici in programma lunedì e
martedì a Coverciano. La Panini ha escluso pure Osvaldo,
Immobile e Destro: scelte azzardate, specie per quanto riguarda gli ultimi due.
Scaglioni Il c.t. chiamerà 3035 giocatori, ma gli esami fisico-medici — in situazioni al li-
mite, che replicheranno il clima brasiliano di giugno — si
svolgeranno a scaglioni. Gli
«stranieri», gli azzurrabili che
giocano all’estero, da Thiago
Motta a Diamanti passando
per Sirigu, Verratti e gli altri, li
effettueranno in un secondo
momento. Gli juventini, impegnati lunedì sera in UdineseJuve, si presenteranno a Firenze martedì mattina. Scuffet è
stato convocato in Under 19
per una amichevole, la cosa
non significa che il ragazzo sia
fuori dai giochi per il Mondiale. In lista per i test quindi potrebbe entrare un altro portiere, magari Mirante. Mattia Destro resterà a casa per codice
etico: è sotto squalifica per il
colpo proibito ad Astori in Cagliari-Roma. Prandelli però
non è così masochista da pensare di escluderlo dalla corsa
per il Mondiale. Destro, con
Immobile, è l’attaccante giovane che meglio si è compor-
tato in campionato: i test li
svolgerà più avanti e salvo cataclismi il 5 giugno salirà sull’aereo per Rio de Janeiro. Ieri
a Catanzaro per il premio Ceravolo, Prandelli ha commentato con amarezza le polemiche: «Una volta i dirigenti di
club punivano i giocatori se facevano gesti violenti o scorretti, oggi li giustificano. I dirigenti sono infastiditi e questo
significa che il codice etico
funziona. Non vieteremo l’uso
dei social network, ma servirà
buon senso. Ho deciso di restare c.t. perché la federazione
mi ha dimostrato tutta la sua
fiducia». C’è poi il caso Maggio, fermo da tempo per un
pneumotorace. In questo momento l’esterno del Napoli
non ha neppure l’idoneità all’attività sportiva, dovrà recuperarla con una visita nei prossimi giorni. Prandelli però non
si è dimenticato di lui, lo lascerà fuori da questo giro e lo
A
CANNAVARO
RE D’ARABIA
S
Vince l’Al Ahli e
Cannavaro come
secondo tecnico
trionfa nel suo 1°
campionato a
Dubai col 2-1 in
rimonta sull’Al
Wasl. La
conquista del
titolo nell’Arabian
Gulf League è
aritmetica: l’Al
Shabab è a -15 a
3 turni dalla fine.
chiamerà al prossimo. Il 13
maggio bisognerà consegnare
alla Fifa la lista dei 30 e il 3
giugno il definitivo elenco dei
23, con la possibilità di sostituire eventuali infortunati.
Esami decisivi I giocatori faranno bene a non sottovalutare l’importanza di queste valutazioni medico-atletiche.
Prandelli è stato chiaro: in
Brasile, questo il succo del suo
pensiero, si giocherà in condizioni estreme, con picchi pazzeschi di caldo e umidità specie nelle partite a Nordest, ragion per cui saranno scelti i
giocatori con i migliori valori,
eccezion fatta per alcuni punti
fermi tipo Buffon, Barzagli,
Chiellini, Pirlo, De Rossi e Balotelli. «Se mancassero Buffon
e Pirlo sarei messo male come
Lippi in Sudafrica», ha spiegato Prandelli. E poi: «Balotelli
in Nazionale si è comportato
bene e può migliorare. Tanti
attaccanti si sono distinti, ma
posso portarne soltanto cinque. Ho parlato di Berardi con
Di Francesco, che però mi ha
suggerito di aspettarne la maturazione visto che il ragazzo
soffre lo stress». Il fattore climatico è il motivo per cui il c.t.
alla fine ha tagliato i «grandi
vecchi» Toni, Totti e Di Natale.
L’Italia avrà un unico «over
35», il capitano Buffon. I test si
svolgeranno a porte chiuse e la
sessione si concluderà martedì pomeriggio con una conferenza stampa del c.t. e la presentazione di «Un amore così
grande 2014», canzone dei
Negramaro che farà da colonna sonora ufficiale agli azzurri
nella spedizione brasiliana.
IL REGISTA TEDESCO
A FORTE
RISCHIO
S
Strootman
Centrocampista
dell’Olanda e
della Roma. Ha
già detto addio
al Mondiale. a
marzo: si è
infortunato al
ginocchio
sinistro contro
il Napoli
Ilkay Gundogan, 23 anni AFP
Gundogan
resta k.o.
Un altro che
salta il Brasile
GIULIO DI FEO
@fantedipicche
Cesare Prandelli, 56 anni,è alla guida della Nazionale italiana dall’agosto del 2010 LAPRESSE
Gli esami di Prandelli
Da Rossi a Cassano
ecco chi è sulla corda
SEBASTIANO VERNAZZA
GazzaVernazza
A
S
Walcott
Esterno
offensivo
dell’Inghilterra.
In Brasile non
andrà.. A
gennaio si è
rotto il crociato.
La sua stagione
è finita da
un pezzo
S
Falcao
Attaccante
delle Colombia
e del Monaco.
Col suo club si
è rotto il
crociato del
ginocchio
sinistro. A
gennaio 6 mesi
di stop, è dura
S
Khedira
Centrocampista
della Germania.
Si è rotto il
crociato a
novembre
proprio contro
l’Italia. Sei mesi
fuori. Il suo
Mondiale è a
forte rischio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ilkay Gundogan non andrà in Brasile, per colpa del Paraguay. Da quando s’è fatto
male alla schiena il 14 agosto
scorso in amichevole contro
l’albirroja, il playmaker del Borussia Dortmund e della Germania non ha più visto il campo. E ieri Jurgen Klopp ha chiuso la porta alla speranza: «La
sua guarigione non è completata, ci vuole ancora tempo.
Non possiamo fare affidamento su di lui per tutto il resto di
questa stagione». Con il c.t. tedesco Löw che ha detto più volte che vuole ai Mondiali solo
giocatori al 100% della forma e
il persistere dell’infiammazione al nervo, il forfait è servito.
E non è il solo per i tedeschi,
che dovranno rinunciare anche a Khedira, che a novembre
s’è rotto il crociato del ginocchio destro, e Badstuber.
Altre star fuori Non sono i soli
pezzi che la Coppa del Mondo
ha già perso. La maggior parte
è in attacco, dove ai ritmi di
gioco intensi e ai calendari intasati si aggiungono anche le
botte prese: il Belgio non avrà il
suo centravanti Benteke, l’Inghilterra perde il velocissimo
Walcott e un buon rincalzo come Rodriguez (speranze invece Wilshere), mentre tentano
recuperi difficili Falcao (Colombia) e Rossi (Italia). Altrove: Spagna senza Valdes in porta e con buone speranze per
Thiago Alcantara in mezzo
(anche Jesé è out, nel caso Del
Bosque ci pensasse), Olanda
senza Strootman a centrocampo, Australia senza Williams e
Kruse, al Cile mancherà Suazo,
la Costarica (nel girone dell’Italia come gli inglesi) ha poche speranze per l’ala Oviedo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’INCONTRO UNA GIORNATA CON L’ATTACCANTE DEL VERONA TRA LO SPONSOR TECNICO E GLI STUDENTI DI CASTELFRANCO VENETO
Toni non molla: «Ho i numeri per provarci»
L’esperta punta: «Se
si candida chi segna
meno di me, lo faccio
anch’io. Ho fatto bene
a giocare ancora»
MATTEO FONTANA
Scarpini propiziatori per
prenotare il volo per il Brasile:
«Spero di farci subito qualche
gol», dice Luca Toni, in visita
alla Lotto, suo storico sponsor
tecnico, per celebrare un legame decennale con l’azienda di
Trevignano. Le nuove calzature prodotte per l’occasione ri-
portano il suo nome e cognome. Il colore è l’azzurro, sopra
hanno una banda tricolore.
Lui ripete un mantra: «Se si
candida chi ha segnato meno
di me, lo faccio anch’io». Messaggio inviato alla casella di
posta di Cesare Prandelli.
Numeri e scuola I numeri
stanno con Toni: 16 reti, finora col Verona. Il trono dei cannonieri del campionato da inseguire, con Tevez e Immobile
a 18: «Visto che sono così vicini, perché non provarci?», sorride. Quando, nella sua giornata in provincia di Treviso, si
trasferisce al liceo Giorgione,
a Castelfranco Veneto, per incontrare 300 studenti insieme
al direttore generale dell’Hellas, Giovanni Gardini, spiega:
«Se sarò chiamato per il mondiale, bene. Altrimenti, nessun problema: andrò in vacanza con la mia famiglia».
Fiorentina Domenica, intanto, la sfida alla Fiorentina.
Che, per Toni, è sempre
un’emozione: «Chiaro che sarà una gara speciale, affronto
una parte importante del mio
passato. Con i Della Valle i
rapporti sono molto buoni. Mi
avevano proposto, l’anno
scorso, un ruolo dietro alla
scrivania, ma io mi sentivo ancora giocatore e ho continuato. Credo di aver fatto bene,
no?». Niente giacca e cravatta,
Luca Toni, 36 anni, con gli studenti di Castelfranco Veneto FOTOEXPRESS
non ancora, per Luca. Che si
immerge nel bagno di folla dei
ragazzi che lo riempiono di
domande, su un tappeto di
palloncini gialloblù: «Campioni non si nasce, si diventa.
Qualsiasi obiettivo vi poniate,
non smettete mai di crederci».
E poi: “Di momenti difficili ne
ho passati tanti anch’io, ma li
ho superati con i valori che mi
ha trasmesso la famiglia. Con
cui, tra l’altro, rifletterò su che
cosa fare a fine stagione. Ma
su questa decisione non inciderà la partecipazione o meno
al mondiale». L’appuntamento di Castelfranco si chiude
con un impianto stereo che
lancia a tutto volume il tormentone del comico tedesco
Matze Knop, dedicato a Luca
Toni ai tempi del Bayern Monaco. Titolo? «Numero Uno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
IL CASO
In Juve-Genoa ero
per il rigore, ma
è stato giusto che
la scelta l’abbia
presa Guida
MANI GRANQVIST
JUVENTUS-GENOA
«
I giudici di porta
un flop? Al
contrario, sono
utilissimi. E parlo
per esperienza
ANDREA ROMEO
SUGLI ARBITRI D’AREA
«
d
Facciamo come
nel rugby: arbitro
con telecamera
per far capire
cosa vediamo
Nicchi
REPLICA
«
SULLA TECNOLOGIA
LA PROPOSTA
Oh Romeo...
«Arbitri penalizzati
dal divieto di parola
E io lascio l’Aia»
L’ex fischietto di A: «Bisogna spiegare le nostre
scelte. Per Nicchi era il momento sbagliato...»
FRANCESCO CENITI
«Le mie dimissioni? Atto
d’amore verso la categoria: ho
arbitrato in A fino a giugno e mi
sento ancora uno del gruppo.
Non permetterci di parlare è un
errore. I tempi sono cambiati:
dovremmo spiegare sempre le
nostre scelte. La chiami pure
“operazione simpatia”: adesso
siamo sempre sotto attacco e
spesso in modo strumentale». La
scelta di Andrea Romeo (sezione
di Verona, vietate le solite battute...) ha fatto rumore in un mondo ovattato come quello arbitrale. Lasciare l’Aia dopo 28 anni
non è cosa usuale specie per un
motivo apparentemente futile:
l’autorizzazione negata dal presidente Marcello Nicchi a partecipare a una trasmissione tv. In
realtà la decisione è ponderata e
svela un malessere più profondo.
L’ex fischietto ci tiene a spiegarlo
per evitare equivoci.
Romeo, qualche maligno sostiene: «E’ andato via perché ha
un contratto in tasca».
«Non è così. I fatti sono questi:
mi ha invitato Bonan a Sky per
parlare in modo pacato delle dif-
ficoltà degli arbitri. Ho pensato:
“Bella occasione per spazzare via
un po’ di stereotipi”. Ero sicuro di
avere l’autorizzazione. Nicchi mi
fa: “Andrea, non è il momento”.
La verità è che non è mai il momento giusto, mentre in altri Paesi è un fatto normale. Il presidente forse pensa di proteggerci,
ma siamo sempre più isolati. E
diventiamo facili bersagli».
Lei in tv c’è andato.
«Prima mi sono dimesso. Conosco le regole: ero nei quadri
tecnici della Serie D. Non ho dormito una notte, ma poi sono stato bene. Ho ricevuto tante telefonate dei colleghi in attività: sono
con me. Sa perché?».
Ci dica.
«Non permetterci di parlare è
un grave errore. Una cosa fuori
dai tempi: per i tifosi siamo quelli
da insultare, sbagliamo in malafede. La nostra voce non si sente
mai: chi vuole ricamarci sopra
ha vita facile. Dovremmo uscire
da questa logica, non dico di parlare alla fine della partita, ma
dopo un paio di giorni. Spiegare
il nostro punto di vista, far capire
i nostri sacrifici, aprire le porte di
Coverciano, far vedere le nostre
ansie. E scusandoci per gli errori
commessi invece di fare spallucce. Il silenzio è controproducente. Anche perché chi parla di noi
in tv spesso usa toni sprezzanti».
Allude per caso alle moviole
gestite da ex arbitri?
«Le confido che non mi dispiacerebbe un ruolo da opinionista,
ma una cosa è certa: lo farei in
modo costruttivo. Frasi tipo “Incredibile questo errore” serve solo a far polemica, ma la gente è
stufa. Io vado al bar, i tifosi vogliono sapere cose concrete».
Proviamoci: i giudici di porta
sono un flop?
«Al contrario, utilissimi. E parlo per esperienza: servono in
tante circostanze, poi l’ultima
decisione spetta all’arbitro centrale come è accaduto a Guida in
Juventus-Genoa...».
Lei aveva giudicato da rigore il
mani di Granqvist...
«Sì, l’ho urlato nell’auricolare.
Ma Guida ha avuto una impressione diversa. Stop, decide l’arbitro centrale. Giusto così, senza
nessun scandalo. Come in Sassuolo-Roma, forse è stata lunga
la procedura, ma alla fine è stata
S
Andrea
Romeo
è nato a Casale
Monferrato il 23
settembre 1970,
ma la carriera
arbitrale l’ha
svolta nella
sezione di
Verona. E’ stato
promosso nella
Can di A e B nel
2003. L’esordio
in A è arrivato nel
maggio 2005 in
Messina-Livorno
1-1. In tutto ha
diretto 96 partite
del massimo
campionato. E’
stato dismesso
nel giugno 2013
per aver
raggiunto il limite
massimo di
stagioni (10) nella
Can A
A destra:
Marcello Nicchi,
61 anni,
presidente
dell’Aia
presa la decisione giusta».
E la moviola in campo?
«Sono innovativo, ma la tecnologia non risolve nulla. Anzi,
alimenta i contrasti: ci sono episodi dove si avranno sempre visioni diverse, tipo Granqvist. La
moviola può servire sul gol non
gol. Stop. Semmai userei le telecamere in un altro modo. Come?
Addosso agli arbitri, già accade
nel rugby. Farei vedere a tutti che
cosa vediamo. Perché magari
siamo a tre metri da un episodio,
ma abbiamo la prospettiva falsata. Bisogna essere sempre più
trasparenti e invece continuiamo ad arroccarci».
Se Nicchi la chiamasse per
un chiarimento?
«Il presidente
aveva promesso di
restituire la parola agli arbitri.
Forse ha cambiato idea, lo
ritengo un errore e siccome
sono abituato ad
assumermi le mie
responsabilità
ho deciso di dimettermi».
Il presidente
Marcello
Nicchi
sentito dalla
Gazzetta ha
così risposto
sulle
dimissioni di
Romeo:
«Gli avevo
detto di
aspettare
qualche
settimana
prima di
andare in tv,
mica anni.
Ha fatto la
sua scelta,
la rispetto.
Conosce le
regole, sa la
stima che ho
delle sue
capacità. Gli
faccio i
migliori
auguri: lo
preferivo ad
allenare i
giovani
arbitri, ma
se da
opinionista
parlerà di
noi in modo
costruttivo è
un fatto
positivo»
ALLA CAMERA
La Lega Nord
«Il calcio è
delle famiglie
e dei tifosi»
ALESSANDRO CATAPANO
ROMA
Contro il calcio dei «presidenti-padroni», contro «i falsi
in bilancio e le organizzazioni
malavitose», contro la «criminalizzazione dei tifosi», perfino contro gli «atleti sudamericani» e i «giocatori bulgari,
cossovari (sic!) o serbi», insomma contro questa invasione di «calciatori stranieri, inseriti anche nei vivai giovanili»,
che fanno «crescere in maniera
preoccupante la rabbia dei tifosi che si sentono minacciati
anche nella continuità familiare della fede calcistica».
«Provocazione» Sta scritto
proprio così nella proposta di
legge ispirata dall’associazione
«Salviamo il calcio» e presentata alla Camera dai leghisti Angelo Attaguile — siciliano di
Grammichele, ex presidente
del Catania, ex Mpa — e dal capogruppo Giancarlo Giorgetti
— cugino del banchiere Massimo Ponzellini, ex portiere del
Varese — che in pochi giorni è
stata sottoscritta da 42 colleghi
di tutti i partiti (tranne il Movimento 5 stelle), «ma — promettono — alla fine i firmatari
saranno molti di più». «Sarà
una rivoluzione», giurano, al
momento, però, si tratta solo di
una «provocazione — ammette Giorgetti —, magari pure un
po’ bizzarra. Ma in fondo anche quando cominciammo a
parlare di steward negli stadi ci
presero per matti». Stavolta gli
onorevoli propongono di modificare l’articolo 10 della legge 91 del 1981, che disciplina
la proprietà e l’organizzazione
delle società sportive professionistiche. «Fissiamo un tetto
massimo del 30% delle quote
azionarie di un singolo soggetto e prevediamo un organo
consultivo, formato da tifosi
(da un minimo di 100 ad un
massimo di 1000) eletti tra gli
abbonati, che controlli i bilanci», queste le proposte essenziali. «I nostri modelli sono il
tedesco e lo spagnolo, guardiamo con invidia all’azionariato
popolare. In Italia i tifosi non
hanno alcuna voce in capitolo,
non è più tollerabile. Noi vogliamo restituire il calcio alle
famiglie italiane». Astenersi
«cossovari».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
SERIE A
33
ª
GAZZOLA ANTEI ARIAUDO
24
5
6
BIONDINI
16
P
2
2
6
9
6
8
10
14
14
11
11
13
13
16
14
19
15
19
20
20
RETI
F S
69 22
65 18
59 33
51 34
51 35
52 41
42 40
37 41
47 52
47 41
49 44
40 45
35 41
35 44
30 44
26 47
26 50
34 60
31 61
24 57
CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS
EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE
BERARDI
25
ZAZA
10
SANSONE
17
10
IBRAIMI
9
SAU
23
IBARBO
5
CONTI
(1-2)
(0-2)
(1-0)
(1-2)
(0-1)
(2-2)
(3-3)
(3-3)
(2-0)
(1-2)
21
DESSENA
13
15
8
14
AVELAR ASTORI ROSSETTINI PISANO
Abete: «Solo Roma
per Euro 2020
Lotito non decade»
Roma unica candidata
per Euro 2020. E Lotito non
decade. Alla fine del Consiglio
federale, il presidente Abete,
ha confermato le parole del
numero 1 del Coni Malagò sulla
scelta della Capitale:«Al di là
che Milano deve fare alcuni
lavori, l’auspicio è che possa
avere la finale di Champions
nel 2016». Sul caso Lotito ha
aggiunto: «Non esistono le
condizioni di decadenza dalle
cariche». Per lo statuto del
Coni la decadenza c’è in caso
di condanne superiori a un
anno e per Lotito la pena non
sarà superiore. Infine, il 30
aprile si avranno le norme per
l’iscrizione ai campionati: per la
A si potrà giocare soltanto in
stadi con almeno 16 mila posti.
TOLOI
2
NAINGGOLAN
44
CASTAN
5
LJAJIC
8
BASTOS
20
TADDEI
11
ANTONSSON NATALI
5
14
ESTIGARRIBIA
BONAVENTURA
8
21
10
20
MIGLIACCIO CIGARINI
33
2
28
29
BRIVIO YEPES STENDARDO BENALOUANE
CHERUBIN
21
MORLEO
PEREZ
15
3
24
19
PAZIENZA CHRISTODOULOPOULOS
KONE 33
99 CRISTALDO
7
BIABIANY
11
AMAURI
23
SCHELOTTO
5
GARGANO
32
MARCHIONNI
30
ACQUAH
3
6
29
2
MOLINARO LUCARELLI PALETTA CASSANI
47 CONSIGLI
(4-2-3-1)
(4-3-3)
DOMENICA Ore 15 ARB. Banti (4-2)
1 BARDI
GARICS
8
GERVINHO
27
91
DE LUCA
19
DENIS
DOMENICA Ore 15 ARB. Damato (0-3)
1 CURCI
ROMAGNOLI
46
DE ROSSI
16
25 AVRAMOV
25 REINA
VALENTINI EMERSON CASTELLINI
33
23
7
MESBAH
CECCHERINI BIAGIANTI
17
27
11
24
19
GRECO
BENASSI
PAULINHO 9
20 EMEGHARA
43
PALOSCHI
10
OBINNA
23
GUARENTE
33
RUBIN
56
HETEMAJ
27
L. RIGONI
12
CESAR
83 MIRANTE
11
GUANA
3
DAINELLI
21
FREY
HENRIQUE FERNANDEZ ALBIOL GHOULAM
4
21
33
31
INLER JORGINHO
88
8
CALLEJON
7
HAMSIK
17
INSIGNE
24
9 HIGUAIN
14
KEITA
6
MAURI
87
CANDREVA
19
LULIC
24
LEDESMA
23
ONAZI
26
RADU
27
CANA
20
BIAVA
25 AGAZZI
29
KONKO
1 BERISHA
PANCHINA 1 Lobont, 28 Skorupski, 33
Jedvaj, 3 Dodò, 35 Torosidis, 94 F. Ricci,
95 Mazzitelli, 96 Di Mariano, 10 Totti.
ALLENATORE Garcia. BALL. RomagnoliTorosidis-Dodò 60-25-15%, Ljajic-Totti
70-30%. SQUAL. Pjanic (1), Florenzi (1),
Destro (4). DIFF. Nainggolan, Romagnoli.
INDISP. Balzaretti (50 giorni), Strootman
(180 giorni), Benatia (20 giorni).
PANCHINA 32 Stojanovic, 6 Sørensen,
22 Mantovani, 75 Crespo, 35 Cech,
11 Friberg, 13 Laxalt, 20 Ibson, 10
Moscardelli, 9 Bianchi, 12 Acquafresca,
88 Paponi. ALLENATORE Ballardini.
BALLOTTAGGI Perez-Friberg 55-45%.
SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI
Cherubin, Christodoulopoulos. INDISP.
Della Rocca (stagione finita), Krhin (3 g.).
PANCHINA 22 Anania, 37 Aldegani, 29
Borja, 14 Mosquera, 3 Gemiti, 41
Duncan, 2 Piccini, 85 Coda, 26 Siligardi,
21 Belfodil, 77 Rinaudo. ALL. Di Carlo.
BALL. Emeghara-Belfodil 60-40%.
SQUAL. nessuno. DIFF. Luci, Paulinho,
Bardi, Emerson, Greco, Biagianti,
Emeghara e Castellini. INDISP. Luci
(stagione finita), Mbaye (3 settimane).
PANCHINA 80 Doblas, 16 Mesto, 5
Britos, 2 Reveillere, 85 Behrami, 20
Dzemaili, 22 Radosevic, 14 Mertens,
19 Pandev, 91 Zapata. ALL. Benitez.
BALLOTTAGGI Insigne-Mertens 6040%. SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Pandev, Dzemaili, Maggio,
Mertens. INDISPONIBILI Rafael
(stagione finita), Maggio (7 giorni).
PANCHINA 1 Silvestri, 24 Perico, 29
Murru, 34 Del Fabro, 4 Tabanelli, 7
Cossu, 51 Pinilla. ALL. Pulga.
BALLOTTAGGI Avelar-Murru 60-40%;
Ibraimi–Cossu 70-30%. SQUALIFICATI
nessuno. DIFFIDATI Avramov, Conti,
Ibarbo. INDISPONIBILI Nené (7 giorni),
Ekdal (40 giorni), Vecino (7 g.), Adryan (15
g.).
PANCHINA 37 Sportiello, 78 Frezzolini, 3
Lucchini, 93 Nica, 6 Bellini, 77 Raimondi,
5 Giorgi, 18 Baselli, 17 Carmona, 90
Kone, 7 Livaja, 9 Bentancourt. ALL.
Colantuono. BALL. Migliaccio-Baselli
70-30%, De Luca-Raimondi 65-35%.
SQUAL. Del Grosso (1). DIFF. Denis,
Consigli, Carmona, Yepes. INDISP.
Moralez, Cazzola, Brienza, Scaloni.
PANCHINA 91 Bajza, 1 Pavarini, 35
Rossini, 19 Felipe, 18 Gobbi, 8 Galloppa,
24 Munari, 26 Mauri, 20 Obi, 22
Jankovic, 17 Palladino, 9 Cerri. ALL.
Donadoni. BALLOTTAGGI GarganoMunari 55-45%, Gargano-Obi 55-45%.
SQUALIFICATI Parolo (1).
DIFFIDATI Pozzi. INDISPONIBILI
Cassano, Pozzi, Vergara (da valutare).
PANCHINA 1 Puggioni, 18 Squizzi,
2 Bernardini, 17 Sardo, 5 Canini, 93
Dramè, 8 Radovanovic, 9 Bentivoglio, 7
Lazarevic, 31 Pellissier, 39 Stoian, 77
Thereau. ALL. Corini. BALLOTTAGGI
Obinna-Thereau 55-45%, GuarenteRadovanovic 51-49%. SQUALIFICATI
nessuno. DIFFIDATI Bentivoglio e Frey.
INDISPONIBILI nessuno.
PANCHINA 95 Strakosha, 55 Guerrieri,
2 Ciani, 85 Novaretti, 39 Cavanda,
17 Pereirinha, 58 Minala, 21 Kakuta,
7 F. Anderson, 34 Perea, 46 Postiga.
ALL. Reja. BALL. Mauri-Postiga 60-40
%. SQUAL. Biglia (1). DIFF. Cavanda,
Cana, Onazi, Perea, Radu. INDISP. Dias
(7 gg), Ederson (stag.finita), Gonzalez
(20 gg), Klose (30 gg), Marchetti (7 gg).
1
2.35
1
1.33
1
3.20
1
2.35
1
1.60
X
3.10
2
3.10
X
4.50
SAMPDORIA (4-2-3-1) TORINO
INTER
(3-5-2) GENOA
DOMENICA Ore 15 ARB. Valeri (1-1)
1
DE SILVESTRI MUSTAFI FORNASIER REGINI
29
8
44
19
RENAN
5
EDER
23
KRSTICIC
10
SORIANO
21
8
PALACIO
DOMENICA Ore 15 ARB. Peruzzo (3-4)
1
PADELLI
BOVO
5
GLIK
25
MORETTI
24
MAKSIMOVIC
19
4
VIVES
20
VESOVIC
29
BASHA
7
EL KADDOURI
CERCI
11
18
FETFATZIDIS
91
69
15
21
MARCHESE BERTOLACCI STURARO MOTTA
35
ROLANDO
8
BURDISSO
83 HANDANOVIC
4
DE MAIO
ROMULO
2
DONADEL
30
TONI
9
3
ANTONINI
1 PERIN
21
AMBROSINI
HALLFREDSSON
10
GOMEZ
21
ABATE
20
KAKA’
22
2
15
23
40
PASQUAL G.RODRIGUEZ SAVIC TOMOVIC
NETO
27
BARRIENTOS
TAARABT
23
5
ROLIN
LODI
10
(3-5-1-1)
(3-5-2)
LUNEDI Ore 20.45 ARB. Rizzoli (0-1)
HEURTAUX DANILO
72
5
13
IZCO
3
14
SPOLLI BELLUSCI
1 FRISON
BUBNJIC
6
BASTA
ALLAN
WIDMER
27
3
8
20
37
PEREYRA
YEBDA
FERNANDES 32
10
TEVEZ
9
BERGESSIO
RINAUDO
18
15
8
PLASIL
MONZON
2
5.50
22 SCUFFET
MEXES
RAMI CONSTANT
5
13
21
DE JONG MONTOLIVO
34
18
HONDA
10
X
3.75
(4-2-3-1) UDINESE
(3-5-2) JUVENTUS
45 BALOTELLI
20
BORJA VALERO
7
10
PIZARRO
AQUILANI
1
2
3.25
32 ABBIATI
32
MATRI
11
CUADRADO
X
3.00
DOMENICA Ore 20.45 ARB. De Marco (3-1)
RAFAEL
CACCIATORE MORAS MAIETTA AGOSTINI
29
18
22
33
ITURBE
15
IMMOBILE
9
13
11
ANTONELLI GILARDINO
23
RANOCCHIA
2
2.35
30
CAMBIASSO D’AMBROSIO
NAGATOMO
33
55
19
10
88
KOVACIC
HERNANES
25
SAMUEL
X
3.00
DOMENICA Ore 15 ARB. Mariani (1-1)
7 MAXI LOPEZ
9
ICARDI
2
10.00
(3-5-2) VERONA
(4-3-3) MILAN
(3-4-3) FIORENTINA (4-3-1-2) CATANIA
DA COSTA
PALOMBO
17
CONSIGLIO FEDERALE
MAICON
13
(3-5-2) NAPOLI
(4-3-1-2) LAZIO
PANCHINA 1 Pomini, 99 Polito, 33 Mendes, 86
Ziegler, 87 Rosi, 45 Chibsah, 9 Floccari, 14
Masucci, 70 Farias, 83 Floro Flores, 96 Sanabria.
ALL. Di Francesco. BALL. Ariaudo-Mendes 5545%. SQUAL. Cannavaro (1). DIFF. Biondini,
Manfredini, Pegolo, Longhi, Marrone, Magnanelli,
Missiroli, Ariaudo. INDIS. Acerbi, Brighi e
Manfredini (da valutare), Alexe (6 set.), Terranova
e Marrone (2 set.), Pucino e Bianco (1 mese)
PROSSIMO TURNO
Sabato 19 aprile, ore 15
ATALANTA-VERONA
CATANIA-SAMPDORIA
CHIEVO-SASSUOLO
GENOA-CAGLIARI
LAZIO-TORINO
MILAN-LIVORNO
PARMA-INTER
UDINESE-NAPOLI
JUVENTUS-BOLOGNA ore 18.30
FIORENTINA-ROMA ore 21
LONGHI
3
(3-5-1-1) LIVORNO
(4-3-3) CHIEVO
DOMENICA Ore 12.30 ARB. Doveri (1-1)
26 DE SANCTIS
MAGNANELLI MISSIROLI
4
7
16
ERIKSSON
(4-3-3) BOLOGNA
(4-4-2) PARMA
DOMANI Ore 20.45 ARB. Guida (1-1)
79 PEGOLO
CLASSIFICA
SQUADRE
PUNTI
G
JUVENTUS
84 32
ROMA
76 32
NAPOLI
64 32
FIORENTINA 55 32
INTER
50 32
PARMA
50 32
LAZIO
48 32
ATALANTA
46 32
VERONA
46 32
TORINO
45 32
MILAN
45 32
SAMPDORIA 41 32
GENOA
39 32
UDINESE
38 32
CAGLIARI
32 32
CHIEVO
27 32
BOLOGNA
27 32
LIVORNO
25 32
SASSUOLO
24 32
CATANIA
20 32
(4-3-3) ROMA
(4-3-3) ATALANTA
DOMANI Ore 18 ARB. Russo (2-2)
GIORNATA
PARTITE
V N
27 3
23 7
19 7
16 7
12 14
13 11
13 9
14 4
14 4
12 9
12 9
11 8
10 9
11 5
7 11
7 6
5 12
6 7
6 6
4 8
SASSUOLO
CAGLIARI
10 DI NATALE
14
LLORENTE
POGBA
VIDAL
22
6
21
23
26
ASAMOAH
PIRLO
LICHTSTEINER
5
OGBONNA
19
BONUCCI
4
CACERES
11 BUFFON
PANCHINA 30 Fiorillo, 4 Salamon, 3
Costa, 6 Rodrgiuez, 14 Obiang, 22
Bjarnason, 77 Sestu, 15 Wszolek, 12
Sansone, 9 Okaka. ALL. Sakic
(Mihajlovic squalificato). BALLOTTAGGI
Maxi Lopez-Okaka 60-40%. SQUAL.
Mihajlovic (1). DIFF. Gastaldello, Sestu,
Wszolek, Soriano, Obiang, Okaka.
INDISP. Berardi (5 g.), Gabbiadini (5 g.).
PANCHINA 23 L. Gomis, 32 Berni,
2 Rodriguez, 34 Barreca, 14 Gazzi,
77 Tachtsidis, 49 Aramu, 31 Gyasi, 10
Barreto, 69 Meggiorini. ALL. Ventura.
BALL. nessuno. SQUAL. Darmian (1),
Gillet (16/08/2014). DIFF. Cerci, Kurtic,
Padelli e Tachtsidis. INDISP. Larrondo (5
giorni), Kurtic (10 giorni), Farnerud (6
mesi), Masiello (30 g.), Pasquale (30 g.).
PANCHINA 12 Nicolas, 23 Gonzalez, 3
Albertazzi, 25 Marques, 5 Donati, 26
Sala, 14 Cirigliano, 11 Jankovic, 6
Martinho, 7 Marquinho, 8 Cacia, 19
Rabusic. ALLENATORE Mandorlini.
BALLOTTAGGI Gomez-Marquinho 6040%. SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Maietta, Sala, Iturbe.
INDISPONIBILI nessuno.
PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel,
25 Bonera, 81 Zaccardo, 17 Zapata,
28 Emanuelson, 24 Cristante, 16 Poli,
8 Saponara, 14 Birsa, 7 Robinho,
11 Pazzini. ALL. Seedorf. BALL. AbateBonera 60-40%. SQUAL. nessuno.
DIFF. Abbiati, Bonera, De Jong. INDISP.
Petagna (da valut.), De Sciglio ed Essien
(15), El Shaarawy (10), Muntari (7).
PANCHINA 1 Brkic, 30 Kelava,
11 Domizzi, 19 Douglas, 14 Mlinar,
34 Gabriel Silva, 4 Naldo, 66 Pinzi,
17 Nico Lopez, 18 Jadson,
94 Zielinski, 70 Maicosuel, 9 Muriel.
ALL. Guidolin. BALLOTTAGGI BastaGabriel Silva 70-30%. SQUALIFICATI
Badu (1). DIFFIDATI Lazzari, Gabriel
Silva, Muriel. INDISPONIBILI nessuno.
PANCHINA 21 Carrizo, 12 Castellazzi, 6
Andreolli, 14 Campagnaro, 4 Zanetti, 13
Guarin, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 21
Taider, 11 Alvarez, 20 Botta, 22 Milito. ALL.
Mazzarri.BAL.Samuel-Campagnaro 60-40%.
SQUAL. nessuno. DIF. Alvarez, Cambiasso,
Jonathan, Juan Jesus, Nagatomo, Palacio,
Ranocchia, Rolando, Taider. INDISP.
Jonathan (5 g.), Juan Jesus (stagione finita).
PANCHINA 53 Bizzarri, 32
Donnarumma, 90 Portanova, 5
Gamberini, 79 Cabral, 14 Cofie, 29 De
Ceglie, 26 Centurion, 77 Konate, 16
Calaiò. ALL. Gasperini. BALLOTTAGGI
Fetfatzidis-Konate 60-40%.
SQUALIFICATI Sculli (1). DIFFIDATI
Antonelli, Konate. INDISP. Kucka (10
giorni), Vrsaljko (10 g.), Matuzalem (15 g.)
PANCHINA 25 Rosati, 12 Lupatelli, 3
Diakitè, 4 Roncaglia, 5 Compper, 8 Bakic, 88
Anderson, 14 Mati Fernandez, 17 Joaquin, 27
Wolski, 30 Matos 72 Ilicic. ALL. Montella.
BALL. Matri–Matos 60-40%. SQUAL.
nessuno. DIFF. Compper, Pasqual, Aquilani,
Matos, Matri, Ambrosini. INDISPONIBILI
Hegazi (3 giorni), Vargas (3 g.), Rossi (3
sett.), M.Gomez (2 sett.), Rebic (30 giorni).
PANCHINA 21 Andujar, 35 Ficara, 6
Legrottaglie, 22 Alvarez, 24 Gyomber,
33 Capuano, 23 Boateng, 11 Leto, 19
Castro, 26 Keko, 32 Petkovic. ALL.
Pellegrino. BALL. Barrientos-Castro 7030%, Frison-Andujar 70-30%. SQUAL.
Peruzzi (1). DIFFIDATI Castro, Bellusci,
Biraghi, Rolin, Legrottaglie, Keko, Leto.
INDISP. Almiron (da definire).
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 3
Chiellini, 13 Peluso, 33 Isla, 20 Padoin, 8
Marchisio, 9 Vucinic, 12 Giovinco, 18
Osvaldo, 27 Quagliarella. ALLENATORE
Conte. BALLOTTAGGI nessuno.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Lichtsteiner, Bonucci,
Llorente. INDISPONIBILI Barzagli (7
giorni), Pepe (da valutare).
1
3.00
1
1.80
1
3.10
1
1.35
1
5.50
X
3.20
2
2.35
X
3.35
2
4.65
X
3.25
2
2.30
X
4.75
2
8.50
X
3.75
2
1.60
VENERDÌ 11 APRILE 2014
ilGolf
rima di tutto il colore. Al Masters ce n’è
uno solo: il verde. Domina tutto ed è
P
di una tonalità che è impossibile
confondere. Chi vince il Masters ha
diritto a indossare la giacca verde e
misteriosamente quel verde sembra
lo stesso dei fairways e dei green, degli
alberi e di tutto il resto. Una simbiosi perfetta. E forse non casuale. All’Augusta National tutto è speciale e non inimitabile. Il Masters è uno dei 4 majors, ma è l’unico che
non si scomoda mai per cambiare sede. Si
gioca lì dove lo volle Bobby Jones e da lì
non si muoverà nei secoli a venire. Si accede sì per meriti (i primi 50 del mondo),
ma per tutti gli altri i criteri sono open,
l’Analisi
pri, no? Tuttavia, gettare uno sguardo oltre il
nostro giardino e dare un’occhiata al colore
dell’erba del vicino aiuta a capire qual è il nostro stato e che cosa dobbiamo fare per migliorarlo. Nello specifico: il calcio italiano, a livello
di club, è stato raggiunto da quello portoghese
(decimale più, decimale meno, questo è ciò che
dice il ranking Uefa). E il commento, noi che ci
sentiamo un popolo di santi, poeti, navigatori
e... pure allenatori, è inevitabile: come siamo
caduti in basso! Ma che succede? Mentre inseguiamo disperatamente il modello-Spagna
(leader in Europa), veniamo agganciati in classifica dai portoghesi, che a noi non dovrebbero
nemmeno allacciare le scarpette? Sì, questa è
la realtà. E, andando oltre, bisognerebbe anche
che ci togliessimo quel fastidioso senso di superiorità che da sempre ci portiamo dietro quando si parla di pallone. Perché alla lunga, come
insegna il Barcellona appena eliminato dalla
Champions League, di presunta sapienza ci si
Cristiano Ronaldo, 29 anni, asso del Real Madrid ACTION
nel senso che i soci del circolo più esclusivo del
mondo fanno un po’ quello che gli pare. E invitano chi vogliono. All’Augusta National non bisogna saper giocare a golf, bisogna essere
dei fenomeni (6 volte Jack Nicklaus, 4 Arnold Palmer e Tiger Woods, 3 Gary
Player, Sam Snead, Jimmy Demaret, Nick
Faldo, Phil Mickelson). E se non sei un fenomeno, in quei quattro giorni di gara devi essere baciato dalla grazia per dominare un campo meraviglioso e perfido, dove
non conta tanto arrivare in green, ma rimanerci. Dove anche i più grandi hanno
rimediato figuracce altrove intollerabili.
Il Masters è innovazione lenta e tradizione inossidabile. Non a caso la Geor-
laPuntura
CRISTIANO RONALDO, MOU E LA TATTICA
COSÌ IL PORTOGALLO CI HA RAGGIUNTO
uardare in casa altrui non è certamente un
G
esercizio di buona educazione: si dice
sempre che bisogna imparare a farsi i fatti pro-
può anche ammalare gravemente.
Il Portogallo, tanto per guardare in casa altrui appunto, non è l’ultimo Paese nel mondo
del calcio. Da Eusebio a Cristiano Ronaldo, giusto per citare gli esempi più famosi, ha regalato
ai pallonari di tutto il pianeta campioni di cui
innamorarsi. Negli anni Sessanta la risposta
europea a Pelè si chiamava Eusebio, mica Rivera o Mazzola (con tutto il rispetto), e i dirigenti
dei nostri club (Inter e Juve in particolare) fecero di tutto per acquistarlo: ciò significa che
anche in Portogallo nascono fenomeni e, di
conseguenza, anche il Portogallo può essere alla nostra altezza. C’è di più: da dove viene uno
dei migliori allenatori del momento, quel José
Mourinho eroe del triplete nerazzurro che da
almeno dieci anni siede sulle più importanti
panchine d’Europa? Da Setubal, Portogallo.
Segno che anche da quelle parti, tra un piatto
di «bacalhau com natas» e un bicchiere di vino
Madeira, hanno studiato strategia, tecnica e
tattica calcistica.
A tacitare i detrattori del Portogallo pallonaro basterebbe citare un nome: quello di Cristiano Ronaldo. E’ il miglior giocatore del mondo,
incanta, corre, tira, dribbla e segna valanghe di
gol. In Italia c’è un tipo simile? No. E allora,
zitti. E poi si potrebbero elencare le generazioni di Rui Costa, Paulo Sousa, Joao Pinto, Figo, e
prima ancora Paulo Futre. Tutta gente che è entrata nella classifica del Pallone d’oro, mica
meteore. Hanno vinto poco, i club portoghesi
(e la Nazionale soprattutto), questo è vero, ma
ciò dipende da una loro congenita fragilità, nel
senso che ai grandi campioni non hanno mai
saputo affiancare un gruppo forte in grado di
supportarli. Ora il vento sembra cambiato: all’insegnamento della tecnica (di cui sono maestri) hanno unito quello della tattica. E l’impressione è che, se a guidare il Portogallo nella
spedizione al Mondiale, ci fosse Mourinho probabilmente anche i superfavoriti Spagna e Brasile avrebbero meno certezze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
f
Se Berlusconi sarà
obbligato a occuparsi di
anziani e persone con
problemi potrà candidarsi
per la panchina dell’Inter.
laVignetta
DI LORENZO CASTELLANI
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
FABIO CANNAVARO
Viceallenatore Al Ahli
Dopo 3 anni di duro lavoro
siamo Campioni.
Congratulazioni ai ragazzi
dell’Ahli
@fabiocannavaro
ROMA
viteParallele
GLI INZAGHI DAL CAMPO ALLA PANCHINA
SIMONE VUOLE LA RIVINCITA SU PIPPO
L
a nuova vita parallela. O, se volete, la rivincita
in famiglia. La seconda puntata calcistica dei
fratelli Inzaghi promette bene. Non senza qualche
stupore. Filippo e Simone mossero i primi passi
verso le porte avversarie nel Piacenza. Una specie
di staffetta: Simone, più giovane di 3 anni, ci arrivò quando Filippo passò in prima squadra. Dicevano gli esperti che Simone fosse più bravo tecnicamente di Filippo. In effetti aveva più colpi nel
repertorio. Ma regalava un calcio di classe e pigrizia. Era un talento intermittente, a volte persino
distratto. Filippo invece, si sa, era la determinazione pura. Possedeva il talento del rapace. Inzaghino ha raccolto meno di quello che avrebbe potuto, Inzagone forse di più. Nell’area piccola era
un fenomeno assoluto. Tutt’altro appetito, in campo e anche fuori. Simone s’è legato presto. Lui ha
scorazzato, con parecchia discrezione trattandosi
di un calciatore, ad alti livelli.
Adesso, il destino regala loro una vita parallela
con partenza gemella. In panchina, guarda tu.
Non proprio il futuro post campo che si poteva
immaginare per gli Inzaghi. Uno troppo focoso e
autoriferito, nel senso calcistico eh. L’altro forse
troppo timido. Comunque poco «tattici». Invece
l’alba della nuova carriera smentisce il pregiudizio. Hanno iniziato tutte e due nelle squadre dove
hanno giocato e vinto di più: Milan e Lazio. En-
trambi dagli Allievi. Si sono sfidati una volta, al
torneo di Arco: ha vinto Simone 2-0. Ora guidano
le Primavera, che è l’anticamera per l’eventuale
salto di qualità dei non predestinati (quelli che
dal campo alla panchina senza passare dalla gavetta). Filippo ha condotto il Milan a vincere il
torneo di Viareggio battendo il quotato Anderlecht. Simone con la Lazio ha appena alzato la coppa Italia. Da buoni ex goleador prediligono il 43-3. Filippo si agita parecchio, urla e guida la
squadra. E dicono sia abbastanza maniacale,
Chissà perché non ci sorprende. Prima della finale del Viareggio, fece vedere alla squadra la sconfitta in finale dell’anno prima con l’Anderlecht.
«Sono l’uomo delle rivincite» disse poi citando Liverpool e Boca Juniors, quando se le prese da calciatore. Anche Simone in panca è un grande motivatore, smentendo il suo passato di campo. Si agita un po’ meno, forse perché ha in mano, per stare
alla F.1, una Mercedes mentre Inzaghi ha «solo»
una Ferrari. Ma Simone dice: «Sono certo che ci
sfideremo nei final eight per lo scudetto. Spero il
più tardi possibile. Perché Lazio, Milan e Fiorentina sono le favorite». Sono già pronti per sfidarsi
anche su panchine maggiorenni? Beh, voci recenti davano Filippo al Sassuolo. Lotito pensava a Simone per la Salernitana e a un certo punto persino per la Lazio. Se non ora, presto. E chissà che
stavolta non sia Simone l’uomo della rivincita.
twitter @fabiowhites
© RIPRODUZIONE RISERVATA
gia è stato l’ultimo Stato americano ad arrendersi alla caduta dello schiavismo. Tiger è stato
il primo giocatore di colore a indossare la giacca verde e solo due anni fa sono state ammesse
le prime socie di sesso femminile. Una di queste
è Condoleezza Rice, ex segretario di Stato americano. Non una donna qualunque, certo, ma
da qualche parte bisogna pur cominciare .
Il Masters è questo e mille altre storie. Impresa titanica riuscire a vederlo dal vivo, biglietti
introvabili. Per avere un’idea, però, basta accendere la tv. Quel verde seduce e può conquistare anche gli scettici. E’ cominciato ieri, si
chiude domenica. In campo anche Francesco
Molinari e Matteo Manassero. Hai visto mai?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marca la differenza
di ROBERTO PELUCCHI
Twitter ufficiale dei giallorossi
di FABIO BIANCHI
19
IL MASTERS È UNICO: ECCO PERCHÉ
di STEFANO CAZZETTA
di ANDREA SCHIANCHI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
#RomaTiAmo - La Mostra: la
sagoma di @GervinhOfficial
di fronte a quella di
@officialcafu, che sfida
sulla fascia!
@OfficialASRoma
VALENTINO ROSSI
Fenomeno della Yamaha MotoGP
Questo weekend vado a
fare un giro in Texas con Lei
@ValeYellow46
WANDA NARA
Modella e compagna di Icardi
Ho avuto freddo e mi hai
coperta, sono caduta e mi
hai sollevata. Hai dato
senso alla mia vita. Grazie a
te @MauroIcardi sono felice
@wanditanara
di SANTIAGO SEGUROLA
Adjunto al director di «Marca»
quotidiano sportivo spagnolo
Il caso Courtois
e quella clausola
che va rivista
hibaut Courtois, 21 anni, è
l’ultimo e gigantesco muro
T
del formidabile sistema difensivo dell’Atletico di Madrid. Lo
sanno tutti in Spagna, e ora lo
sanno anche in Europa, dove la
squadra di Diego Simeone ha
raggiunto le semifinali della
Champions. Con i suoi quasi
due metri d’altezza, e con una
tranquillità insolita per l’età,
Courtois sembra un giovanissimo De Gaulle. È arrivato a Madrid nell’estate del 2011, dal
Genk, dove aveva conseguito
una precoce notorietà. Tuttavia, nessuno si aspettava un tale rendimento e una tale crescita, e ancor meno in una squadra come l’Atletico di Madrid,
colpita negli ultimi anni da una
sorta di maledizione biblica: i
suoi portieri, o fallivano, o si
infortunavano gravemente.
Courtois è diventato l’idolo
indiscusso dell’Atletico, e molti
tifosi lo considerano già il miglior portiere della storia del
club. Gli sono bastate tre stagioni. Con Courtois a difesa
della porta, l’Atletico sta vivendo un’imprevista età dell’oro.
Ha vinto l’Europa League
(2012), la Copa del Rey
(2013), la Supercoppa Europea (2012), e ora sta disputando un anno a dir poco magico:
primo nella Liga e semifinalista di Champions, risultati che
non otteneva dal 1974. In quell’anno disputò, perdendola, la
finale contro il Bayern di Monaco.
Per qualsiasi tifoso dell’Atletico, Courtois è sacro, tanto
quanto lo stemma del club. Ma
c’è un problema: gioca nell’Atletico ma non è di proprietà
dell’Atletico. Nel 2010 ha firmato un contratto di cinque
anni con il Chelsea. Al club inglese è costato sei milioni di euro, una cifra che oggi sembra
ridicola. Il Chelsea ha preferito
dare in prestito Courtois piuttosto che lasciarlo crescere all’ombra di Cech.
Ora all’orizzonte si prospetta un grave conflitto d’interessi. Se l’Atletico affronterà il
Chelsea in semifinale o in finale, non avrà a disposizione il
suo portiere. Lo vieta una clausola del contratto. Un’alternativa ci sarebbe: l’Atletico potrebbe schierarlo, ma dovrebbe
sborsare una grossa somma di
denaro, ben tre milioni di euro
a partita.
È ovvio che senza Courtois le
possibilità di raggiungere la finale o di vincere la Champions
diminuiscono notevolmente.
Anche se può sembrare sorprendente, l’Atletico non pare
disposto a pagare la clausola.
Dietro a tale scelta ci sarebbero
le trattative in corso per pro-
Thibaut Courtois è alto 1.98 AFP
lungare di un anno il prestito
del portiere belga. Sarebbe il
quarto anno tra le fila dell’Atletico, il penultimo del contratto
che lo lega al Chelsea. L’Atletico crede che l’assenza del portiere nell’eventuale sfida con
gli inglesi migliorerebbe in sede di trattative la posizione del
club.
Il caso Courtois evidenzia
una situazione chiaramente
anomala, in cui si scontrano da
una parte l’ideale di una competizione pulita, dall’altra gli
interessi che ruotano attorno
al calcio. È sconcertante che un
giocatore, e in questo caso parliamo di un gran giocatore, non
possa disputare le semifinali o
la finale della Champions per
una clausola che gli impedisce
di esercitare la propria professione. Una situazione interpretabile come un’evidente adulterazione della competizione.
È forse il momento giusto per
ridiscutere e forse cambiare
una vecchia prassi, assai comune almeno in Spagna, dove le
grandi squadre cedono in prestito molti giocatori, sottoscrivendo un contratto che li vincola a non giocare contro la
squadra proprietaria del cartellino. Una settimana fa il giovane Oliver Torres, attualmente al Villarreal, non ha potuto
scendere in campo contro l’Atletico, club che ne detiene il
cartellino. Tale particolare
condizione contrattuale è nota
come clausola della paura.
Non sempre si applicava nel
passato, e anche oggi non mancano le eccezioni. Nel 2004,
Morientes, attaccante del Real
Madrid ceduto in prestito al
Monaco, ha contribuito con
una doppietta a eliminare la
squadra spagnola nei quarti di
finale della Champions. Due
settimane fa, Sahin, giocatore
di proprietà del Real Madrid,
ha difeso al Bernabéu i colori
del Borussia Dortmund. Questa formula che concede la
massima libertà sarebbe la più
conveniente per la competizione ma non è la più comune.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
SERIE B L’ANTICIPO DELLA 34a GIORNATA
Cesena, grande occasione per la A
Se vince scavalca e mette paura all’Empoli, ma lo Spezia non può permettersi altre sconfitte
BURIOLI-MAGI
Momento cruciale del
campionato. Un terzo incomodo sta per insidiare la coppia
Palermo-Empoli che dal 16
novembre monopolizza le prime due posizioni. Se stasera il
Cesena batte lo Spezia è secondo da solo. La cosa non
smuove più di tanto il Palermo, solida capolista che ormai
conta i giorni che la dividono
dalla A. Semmai è l’Empoli a
preoccuparsi, perché il momento non è dei migliori:
sconfitta per 3-0 a Bari domenica, solo 14 punti nel ritorno
avendo battuto solo le ultime
tre della classifica, e domani
l’arrivo della Ternana.
L’anticipo La partita di stasera quindi è molto attesa per il
Cesena. Ma non solo. Di fronte
c’è lo Spezia, una delle favorite per la promozione che però
non sta trovando la continuità
necessaria per competere: solo 3 vittorie nel girone di ritorno. La squadra di Mangia a oggi è fuori dai playoff, con un
ritardo di tre punti. Le tante
assenze e una partita difficile
come questa non aiutano in
un momento in cui non si dovrebbe più perdere terreno.
Un k.o. stasera sarebbe letale.
ficati: nessuno. Diffidati: Cascione, De Feudis e Volta.
Qui Spezia Con tre squalifi-
Bisoli: «Loro sono
fortissimi, però
siamo in corsa».
Anche Mangia ha
tanti assenti ma...
Qui Cesena Per la prima volta Bisoli potrebbe confermare
la formazione della partita
precedente. Il condizionale è
d’obbligo a causa delle precarie condizioni di D’Alessandro
(fermo da mercoledì per lombalgia) e Gagliardini. Rispetto
ad una settimana fa Bisoli ri-
Pierpaolo Bisoli, 47 anni LAPRESSE
Devis Mangia, 39 anni LAPRESSE
trova De Feudis, che dovrebbe
partire dalla panchina, ma gli
assenti per infortunio restano
8 perché in infermeria è finito
Bangoura. Intravvedono la fine del tunnel Capelli, Cascione e Renzetti, che potrebbero
rientrare giovedì a Cittadella.
Sulla partita con lo Spezia, ieri
Bisoli ha detto: «Affrontiamo
una squadra fortissima, costruita per andare in A. Però
ora su quell’autobus ci siamo
anche noi. A Cesena la gente è
carica, l’aria frizzante. Il nostro stadio è uno spot per la serie B: spero che tutta Cesena ci
sia una grande mano». Squali-
cati, l’infortunio di Datkovic e
con Bellomo non al meglio
(influenza), Ebagua potrebbe
essere l’unica punta sempre
che Mangia non metta un trequartista e Giannetti. «Dovremo mettere maggiore intensità per tutta la gara – dice il tecnico - perché nelle ultime occasioni ci è capitato di
interpretare male certe fasi, in
particolare del primo tempo.
Comunque imputo i nostri errori all’eccessiva voglia di fare. Tante assenze? Non importa, sarà l’occasione per altri di
mettersi in evidenza». Intanto, ed è la seconda volta in pochi giorni, ignoti hanno rubato le scarpe da calcio dei giocatori al Picco. Squalificati:
Schiattarella, Seymour, Ferrari. Diffidati: Appelt, Catellani,
Scozzarella, Sammarco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Così domani (ore 15) TUTTO ESAURITO PER IL DERBY TRAPANI-PALERMO: ATTESI 7.200 SPETTATORI
CROTONE
CARPI
EMPOLI
TERNANA
LATINA
NOVARA
Rastelli, tutta la rosa è ok
Confermato il tridente
Drago ritrova Suagher
De Giorgio per Bidaoui?
In mediana ritorna Croce
Verdi più di Pucciarelli
E’ favorito Milani in difesa
Ristovski oppure Alhassan
AVELLINO Imbarazzo delle scelte per
Rastelli visto che ha l’intera rosa a disposizione fatta eccezione del solo Decarli.
Tanti quindi i dubbi per il tecnico e le scelte da fare a partire dal modulo: probabile
lo schieramento con il tridente offensivo
con Ciano alle spalle del tandem Castaldo-Galabinov.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Arini, Ciano, Fabbro, Zappacosta, Millesi.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Seculin; Zappacosta, Izzo, Fabbro, Pisacane;
D’Angelo, Arini, Angiulli; Ciano; Castaldo,
Galabinov. All. Rastelli.
CROTONE Ancora k.o. il difensore Ligi
che salterà anche questa gara interna.
Torna invece titolare Suagher dopo la
squalifica. Drago aspetta notizie da Bidaoui che ha subìto una botta e la sua
presenza è in forte dubbio: nel caso in
cui non dovesse farcela è comunque
pronto a sostituirlo De Giorgio.
SQUALIFICATI Suagher.
DIFFIDATI Bernardeschi, Dezi, Gomis,
Pettinari, Ligi, Matute.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Gomis;
Del Prete, Suagher, Cremonesi, Mazzotta; Matute, Crisetig, Dezi; Bernardeschi,
Pettinari, De Giorgio. All. Drago.
EMPOLI Croce rientra dopo il colpo della
strega. Mchedlidze ha ripreso a correre
e dopo la frattura al piede ne avrà ancora
due settimane. Out Castiglia (ginocchio)
e Pratali (costole incrinate). In formazione forse Pucciarelli potrebbe tornare titolare al posto di Verdi, ma per il trequartista si prospetta il solito ballottaggio.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Laurini, Castiglia, Pucciarelli,
Rugani.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Bassi;
Laurini, Tonelli, Rugani, Hysaj; Moro, Valdifiori, Croce; Verdi; Tavano, Maccarone.
All. Sarri.
LATINA E’ ballottaggio per una maglia da
titolare tra Milani e Bruscagin per la sostituzione dello squalificato Brosco. In forse
Ristovski, tornato soltanto ieri ad allenarsi in gruppo così come Alhassan, rimasto
a riposo precauzionale: c’è cauto ottimismo, però, sulla presenza di entrambi.
SQUALIFICATI Brosco.
DIFFIDATI Alhassan, Jonathas, Morrone,
Viviani.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Iacobucci; Milani, Cottafava, Esposito; Ristovski,
Crimi, Viviani, Bruno, Alhassan; Jonathas,
Paolucci. All. Breda.
Caracciolo l’unico dubbio
Valotti pronto a sostituirlo
Ardemagni va in panchina
Sgrigna fa l’unica punta?
Tesser ridisegna la difesa
Masi, Fazio e Ferronetti ok
In porta è l’ora di Montipò
Idea Faragò nel tridente
BRESCIA Allenamento a porte chiuse.
Iaconi conferma l’assetto delle ultime
uscite con il dubbio legato a Caracciolo,
dolorante agli adduttori: il tecnico dovrà
decidere se impiegarlo subito o a gara
iniziata come sabato (in tal caso spazio a
Valotti). Ai box Cragno e Sodinha.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Grossi, Kukoc, Olivera, Zambelli.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Arcari;
Paci, Budel, Di Cesare; Zambelli, Finazzi,
Olivera, Grossi, Ntow; Corvia, Caracciolo. All. Iaconi.
CARPI Ardemagni in dubbio, fermo anche ieri (problemi alla coscia) forse va
solo in panchina. Pillon pensa a Sgrigna
unica punta. Fuori Lollo, Mbakogu e Poli,
in dubbio Sperotto, in gruppo ma ancora
indietro Inglese (fra i convocati dopo 3
mesi). Per il derby col Modena di giovedì
17 già si va verso il tutto esaurito.
SQUALIFICATI Letizia.
DIFFIDATI Lollo, Sgrigna.
PROBABILE FORMAZIONE (4-1-4-1) Colombi; Pasciuti, Pesoli, Romagnoli, Gagliolo; Porcari; Concas, Bianco, Memushaj, Di Gaudio; Sgrigna. All. Pillon.
TERNANA Tre novità su quattro in difesa
rispetto all’ultima partita. Rientrano dalla
squalifica Masi e Fazio, mentre Ferronetti
è guarito. Ballottaggio tra Ceravolo e Litteri in avanti. Out Lauro: il difensore, da
ulteriori accertamenti effettuati, risulta
aver riportato una infrazione dello scafoide tarsale del piede destro.
SQUALIFICATI Farkas.
DIFFIDATI Lauro, Falletti.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Brignoli; Rispoli, Masi, Ferronetti, Fazio; Gavazzi, Viola, Zito; Maiello; Antenucci, Ceravolo. All. Tesser.
NOVARA Ancora emergenza per Aglietti:
rientra Perticone, non Lazzari e Pesce
(forse va in panchina) che è proprio di
Latina. Può avanzare Faragò nel tridente,
verso la conferma a centrocampo di Rigoni. Out anche Kosicky, al suo posto
Montipò (fresco di nuovo contratto).
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Faragò, Kosicky, Ludi, Marianini, Perticone, Vicari.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Montipò; Crescenzi, Perticone, Vicari, Lambrughi; Marianini, Radakovic, Rigoni; Faragò, Sansovini, Manconi. All. Aglietti.
ARBITRO Candussio di Cervignano (2-0)
ARBITRO Pasqua di Tivoli
ARBITRO La Penna di Roma
ARBITRO Borriello di Mantova
MODENA
JUVE STABIA
PESCARA
CITTADELLA
SIENA
LANCIANO
TRAPANI
PALERMO
VARESE
BARI
Babacar, un riposo mirato
Zoboli in forse, Gozzi c’è
Capuano ritorna titolare?
Dubbio Sforzini-Maniero
In difesa forse Dellafiore
Rosina, influenza guarita
Caccetta è ancora fermo
Due alternative a Iunco
Sottili fa felici i bambini
Rea, multa e beneficenza
MODENA Da verificare le condizioni di
Zoboli: in alternativa è pronto Marzorati.
Dovrebbe invece rientrare Gozzi, fermato dall’influenza sabato a Lanciano. Su
Babacar (riposo precauzionale) si decide nelle prossime ore. Nessun dubbio a
centrocampo con i confermati Molina,
Bianchi, Salifu e Rizzo.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Bianchi, Cionek, Garofalo, Gozzi, Manfrin, Mazzarani, Stanco.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Pinsoglio; Gozzi, Cionek, Marzorati, Garofalo;
Molina, Bianchi, Salifu, Rizzo; Granoche,
Babacar. All. Novellino.
PESCARA Allenamento a porte chiuse,
con video e tattica in campo. Salviato è
tornato col gruppo, fermo Balzano, terapie per Belardi, Fornito, Rossi e Schiavi,
lavoro a parte per Samassa: tutti assenti
domani. Cosmi deciderà se rilanciare Capuano titolare. Salviato e Ragusa esterni,
dubbio Sforzini-Maniero in attacco.
SQUALIFICATI Mascara.
DIFFIDATI Bocchetti, Cutolo, Maniero,
Schiavi.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Pelizzoli;
Zauri, Bocchetti, Capuano; Salviato, Zuparic, Brugman, Bovo, Ragusa; Caprari,
Sforzini. All. Cosmi.
SIENA Dovrebbe rientrare Dellafiore in
difesa (Ceccarelli l’alternativa), in mediana ballottaggio Pulzetti-Vergassola, con
il primo forse dirottato sulla sinistra.
Rientra anche Rosina dopo l’influenza.
Conferma per il 3-4-3. Ieri seduta mattutina a Colle val d’Elsa, oggi la rifinitura.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Dellafiore, Feddal, Giacomazzi,
D’Agostino, Milos, Schiavone, Rosina,
Morero.
PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Lamanna; Belmonte, Giacomazzi, Dellafiore;
Angelo, Valiani, Pulzetti, Spinazzola; Rosina, Rosseti, Fabbrini. All. Beretta.
TRAPANI Tutto esaurito per lo storico
derby con il Palermo: tra abbonati e paganti ci saranno 7.200 spettatori. Permane l’indisponibilità di Caccetta, ancora alle prese con l’infortunio al ginocchio.
Abate e Gambino i candidati per la sostituzione dello squalificato Iunco. Ancora
in forse Terlizzi e Ciaramitaro: Martinelli e
Feola i possibili sostituti.
SQUALIFICATI Iunco.
DIFFIDATI Martinelli, Rizzato.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Nordi;
Ferri, Pagliarulo, Martinelli, Rizzato; Basso, Pirrone, Feola, Nizzetto; Abate, Mancosu. All. Boscaglia.
VARESE Sottili ha fatto giocare 30’ contro
i bambini della scuola calcio per ricordare
Martino Colombo, morto per le esalazioni
di una stufa. Squalificati Laverone e Rea
(parte della multa andrà in beneficenza).
Infortunato Grillo, rientra Trevisan, Corti
è stato provato terzino sinistro. Neto in
dubbio, sono out Cristiano e Falcone.
SQUALIFICATI Laverone, Rea.
DIFFIDATI Damonte, Oduamadi, Tremolada.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bressan; Fiamozzi, Ely, Corti, Trevisan; Di Roberto, Zecchin, Blasi, Oduamadi; Pavoletti, Forte. All. Sottili.
In porta si scalda Di Stasio
Braglia lancia i giovani
Anche Pugliese sta a casa
In porta ancora Pierobon
Baroni ripensa al 3-5-2
C’è Vastola per Buchel?
Ai tifosi solo 404 biglietti
Vazquez e Lafferty pronti
Torna Romizi dopo lo stop
Defendi rileva Nadarevic
JUVE STABIA Emergenza portieri: Viotti
infortunato, Benassi in dubbio, potrebbe
debuttare Di Stasio. Titolari anche due
Primavera, il cui utilizzo è stato reclamato
a gran voce dal presidente Manniello: il
centrocampista Cardore (oppure D’Ancora) e l’attaccante Elefante.
SQUALIFICATI Mezavilla.
DIFFIDATI Di Carmine, Doukara, Liviero
Sowe, Suciu, Vitale.
PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Di Stasio; Romeo, Lanzaro, Contini; Zampano,
Caserta, Cardore, Vitale; Falco, Doukara,
Elefante. All. Braglia.
CITTADELLA Sono 20 i convocati da Foscarini per Pescara. Ancora fermo il portiere Di Gennaro, tra i pali resta Pierobon.
Restano a casa pure De Leidi, Donnarumma e Pecorini per problemi muscolari, Pugliese per una leggera distorsione
alla caviglia. Abbondanza in attacco, dove rientra Perez dalla squalifica.
SQUALIFICATI Paolucci.
DIFFIDATI Coly.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Pierobon; Colombo, Scaglia, Pellizzer, Alborno; Rigoni, Busellato, Lora; Surraco, Djuric, Coralli. All. Foscarini.
LANCIANO Baroni cambia modulo e rafforza il centrocampo. In avanti non è
escluso l’inserimento di Falcinelli, mentre
in difesa potrebbe avere un turno di riposo Troest. A centrocampo Vastola reclama un posto tra i titolari e potrebbe giocarsi la maglia con Buchel.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Piccolo, Comi, Buchel, Turchi,
Gatto, Thiam, Troest.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Sepe;
Aquilanti, Ferrario, Amenta: Di Cecco,
Casarini, Minotti, Buchel, Mammarella;
Thiam, Comi. All. Baroni.
PALERMO Munoz out per 15 giorni: lesione al bicipite femorale della coscia sinistra. E’ tornato ad allenarsi Hernandez
che ha smaltito i postumi della frattura
alla mano: Iachini deciderà se aggregarlo
per il derby, ma in attacco c’è la coppia
Vazquez-Lafferty. Da valutare Maresca.
Solo 404 biglietti per i tifosi a Trapani.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Lazaar, Ujkani.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Sorrentino; Vitiello, Terzi, Andelkovic; Pisano,
Bolzoni, Maresca, Barreto, Lazaar;
Vazquez, Lafferty. All. Iachini.
BARI A centrocampo torna Romizi, ma è
confermato Fossati. Resta a casa l’ex
Nadarevic, acciaccato: al suo posto sulla
sinistra del tridente offensivo agirà Defendi. Fuori causa anche Chiosa e Delvecchio. Già venduti 4.000 biglietti per
Bari–Latina, in meno di un giorno.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Sabelli, Beltrame, Guarna, Galano.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Guarna;
Sabelli, Ceppitelli, Polenta, Calderoni;
Sciaudone, Romizi, Fossati; Galano, Joao
Silva, Defendi. All. Alberti-Zavettieri.
ARBITRO Aureliano di Bologna
ARBITRO Saia di Palermo
ARBITRO Pairetto di Nichelino
ARBITRO Cervellera di Taranto
ARBITRO Maresca di Napoli
SQUADRE
PALERMO
EMPOLI
CESENA (-1)
CROTONE
LATINA
TRAPANI
SIENA (-8)
AVELLINO
LANCIANO
MODENA
PESCARA
SPEZIA
BARI (-3)
BRESCIA
VARESE
CARPI
TERNANA
NOVARA
CITTADELLA
PADOVA
REGGINA
JUVE STABIA
PARTITE
RETI
PUNTI
G V N P F S
66
53
52
51
51
49
48
48
48
45
45
45
43
43
43
43
41
36
32
31
27
16
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
33
19
14
13
14
13
12
14
12
13
11
12
11
12
10
11
12
9
8
7
7
6
2
9
11
14
9
12
13
14
12
9
12
9
12
10
13
10
7
14
12
11
10
9
10
5
8
6
10
8
8
5
9
11
10
12
10
11
10
12
14
10
13
15
16
18
21
50
42
38
46
31
45
48
35
32
46
43
35
36
42
44
37
43
31
30
33
31
29
23
27
25
40
27
39
33
34
34
32
41
40
36
43
47
42
41
42
41
49
54
57
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSE
PROSSIMO TURNO
Giovedì 17, ore 20.30
BARI-LATINA
BRESCIA-PADOVA
CARPI-MODENA
CITTADELLA-CESENA
CROTONE-VARESE (ore 18)
JUVE STABIA-AVELLINO
LANCIANO-EMPOLI
NOVARA-TRAPANI
PALERMO-REGGINA
SPEZIA-SIENA
TERNANA-PESCARA
(1-1)
(1-0)
(2-1)
(1-1)
(0-1)
(0-3)
CESENA
SPEZIA
CESENA
(3-5-2)
36 COSER
6 CAMPORESE
14 VOLTA
27 CONSOLINI
7 D’ALESSANDRO
40 BERLINGHERI
24 GAGLIARDINI
10 COPPOLA
17 DEFREL
19 SUCCI
39 MARILUNGO
All. BISOLI
PANCHINA
1 Rossini, 3 Galassi,
18 Ingegneri, 4
Valzania, 5 Alhassan,
8 De Feudis, 9
Rodriguez, 16
Garritano, 32
Moncini.
SPEZIA
(4-5-1)
1 LEALI
25 BALDANZEDDU
4 LISUZZO
11 MAGNUSSON
3 MIGLIORE
8 SCOZZARELLA
34 GENTSOGLOU
10 BELLOMO
15 CULINA
9 GIANNETTI
21 EBAGUA
All. MANGIA
PANCHINA
22 Valentini, 6
Ashong, 16
Ceccaroni, 7
Sammarco, 28
Bastoni, 29 Appelt,
13 Ciurria, 24
Catellani, 31 Orsic.
ARBITRO Merchiori di Ferrara
GUARDALINEE Avellano-Colella
PREZZI da 15 a 38 euro
TV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 1 HD e
Premium Calcio
MODENA VERSO I PLAYOFF
AVELLINO
BRESCIA
CLASSIFICA
COSÌ IN CAMPO ORE 20.30
(2-2)
(1-2)
Novellino c’è
Quella svolta
con il 4-4-2
PAOLO REGGIANINI
MODENA
E’ stato da sempre il suo
marchio di fabbrica. E appena
l’ha rispolverato, il Modena è
stato travolto da una ventata di
vitalità. E da squadra invischiata nella lotta per evitare i
playout, ora strizza l’occhio a
un posto nei playoff. Convinto
soprattutto dai risultati che
non arrivavano, Walter Novellino a fine 2013 ha deciso di riproporre quel 4-4-2 che tanto
gli aveva dato in carriera, spedendo in soffitto un 3-5-2 (o
spesso 5-3-2) che non andava.
In appena tre giorni, dalla
sconfitta casalinga con il Pescara del 26 dicembre, all’ultima di andata (1-1) a Cesena,
c’è stata la svolta. Chiuso l’anno solare con 4 pari in 9 gare, il
Modena ha cambiato passo dopo il giro di boa ed è secondo
solo al Palermo capolista.
Protagonisti Numeri importanti da Cesena a oggi: 6 successi, 5 pareggi e 1 sola sconfitta (a Trapan). Con un bilancio
in fatto di gol segnati e subiti di
tutto rispetto: 22 e 8. Con la
vittoria di Lanciano, il Modena
è stato quasi costretto a gettare
la maschera. C’è un portiere in
vena come Pinsoglio, un attaccante come Babacar (16 reti),
due esterni come Molina e Rizzo che rappresentano il valore
aggiunto. Resta solo un dubbio: se avesse cambiato prima,
dove sarebbe oggi il Modena?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL POSTICIPO
Padova-Reggina
domenica (12.30)
Il programma della 34a
giornata sarà completato
domenica (inizio ore 12.30) dal
posticipo tra il Padova e la
Reggina, una sfida tra due
squadre in zona retrocessione
che non possono più fallire.
Arbitra Pinzani di Empoli.
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
PRIMA DIVISIONE IL PERSONAGGIO
Indiani torna a Perugia
Da allenatore mancato
a ostacolo promozione
E’ stato due volte in Umbria senza mai iniziare il campionato
Col Pontedera cerca lo sgambetto: «Voglio punti, non elogi»
MASSIMILIANO ANCONA
«Le migliori idee mi vengono correndo». E così, calzando quasi ogni giorno le scarpe
da jogging («Così scarico le
tensioni e trovo le soluzioni»),
Paolo Indiani da Certaldo (Firenze), 59 anni, ha forgiato un
Pontedera giovane. E chissà
che proprio correndo non abbia trovato il modo per fermare
il Perugia al Curi, dove domenica tornerà. Da avversario.
«Già, le mie esperienze nella
società umbra sono state entrambe brevi. Nell’estate 2005
con Gaucci, ma il club fallì di lì
a poco. E poi all’inizio della gestione Covarelli (arrestato a fine marzo, ndr) nel luglio 2008,
ma non andavo d’accordo con
lui e dopo un paio di gare di
Coppa ritenni giusto andar via.
Quindi ho il rimpianto di non
essere mai riuscito a lavorare
in una piazza così grande e prestigiosa». Nessuna rivincita? «E
perché? Il mio Pontedera giocherà come sa. Il Perugia è stato costruito per vincere il campionato. Punta giustamente alla B. Mentre la sfida col Frosinone potrebbe eliminare dalla
corsa alla promozione diretta il
Lecce, se perdesse. All’andata,
Camplone ci fece i complimen-
la scheda
PAOLO INDIANI
59 ANNI
ALLENATORE
Paolo Indiani (nella foto
Dapress) è nato a Certaldo
(Firenze) il 20 luglio 1954. È
sposato e ha quattro figli. Ha
iniziato al Certaldo ed è stato
promosso in Serie D, poi ha
allenato Impruneta,
Rondinella (promossa in C2),
Sangimignano, Poggibonsi
(promosso in C2), Grosseto,
Massese (doppio salto dalla D
alla C1), Foligno, Pisa,
Lucchese, Sangiovannese,
Crotone e Pistoiese.
AL PONTEDERA
Indiani è per la seconda stagione
al Pontedera: la stagione scorsa
ha vinto i playoff di Seconda
ti dopo essersi preso i tre punti
(0-1, ndr). Speriamo di non
concedere il bis. Vorrei i punti,
non gli elogi».
Obiettivo Anche perché il suo
giovane Pontedera («Direi giovanissimo, l’età media della
squadra è di poco superiore ai
6
promozioni in carriera
Quattro tra Eccellenza e D, 2
in C2 (o Seconda divisione)
con Massese e Pontedera
21 anni. Solo la Paganese è più
baby…») insegue i playoff: «Ci
servono tre punti per avere la
certezza di fare gli spareggi,
anche perché dobbiamo ancora riposare». In realtà basterà
che il Pontedera, dopo il match
di Perugia, resti a più sei sul
Grosseto — che ha una gara in
più, domenica giocherà a Viareggio ma è in svantaggio negli
scontri diretti (5-2 e 2-2) — per
brindare a un traguardo storico. E per di più ottenuto al ritorno del club in 1a Divisione
dopo 20 anni: «Sarebbe un’altra promozione — dice ancora
Indiani — è un risultato impensabile per una squadra che nella scorsa stagione si sarebbe
dovuta salvare e invece ha vinto. E che solo due stagioni fa
era in D». Certo, se poi il Pontedera escludesse il Grosseto dai
playoff, Indiani si prenderebbe
una piccola rivincita nei confronti del patron maremmano
Camilli: «Mi ha esonerato a
Grosseto nel 2002-03 a quattro
turni dalla fine. Eravamo quarti... E a Pisa, allora in D, nell’autunno 2009. Il primo esonero
era senza motivo...». Poi torna
sui beceri cori dei tifosi del Barletta verso il capitano della loro
squadra, Di Bella, urlati proprio a Pontedera: «Forse il calcio italiano dovrebbe fermarsi.
Fare una riflessione profonda,
sincera, dura. Avanti così non
si può andare».
Che coppia E per finire si coccola la coppia d’attacco composta da Arrighini e Grassi, 14 gol
a testa in questo torneo, dopo i
37 (15 più 22) della scorsa stagione: «Sono la mia fortuna.
Grassi lo conoscevo già dalla
Lucchese. Arrighini è una rivelazione. E pensare che quando
sono arrivato qui era l’esterno
di riserva…».
(ha collaborato
Stefano Lemmi)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA SITUAZIONE
Entella: il derby
potrebbe regalare
la promozione in B
Questa la situazione nei
due gironi di Prima divisione:
GIRONE A Così dopo 27
giornate: Entella p. 54; Pro
Vercelli 48; Cremonese 44;
Vicenza (-4) e Alto Adige 43;
Savona 40; Como 39; Venezia
e AlbinoLeffe (-1) 38; F. Salò
35; Reggiana 31; Carrarese 30;
Lumezzane 28; Pro Patria (-1)
26; San Marino 20; Pavia 19.
Domenica (15): AlbinoLeffeCarrarese (3-1); ComoLumezzane (1-0); CremoneseVicenza (0-0); Pro PatriaFeralpi Salò (1-1); Pro VercelliAlto Adige (0-0); ReggianaPavia (1-0); S. Marino-Venezia
(1-2); Savona-Entella (0-1).
GIRONE B Così dopo 31
giornate: Frosinone e Perugia
p. 59; Lecce* 58; L’Aquila 49;
Catanzaro 48; Pisa* e
Pontedera* 46; Salernitana 45;
Benevento 44; Grosseto 40;
Prato e Gubbio 36; Viareggio
27; Ascoli (-4) 24; Barletta 21;
Paganese 16; Nocerina (-2,
esclusa) 12. (* deve riposare).
Così domenica (ore 15): AscoliBenevento (0-2); BarlettaCatanzaro (1-1); LecceFrosinone (1-3); PaganeseGubbio (0-2); PerugiaPontedera (1-0); PratoSalernitana (2-0); ViareggioGrosseto (1-2); riposano Pisa e
L’Aquila (avrà il 3-0 a tavolino).
SECONDA DIVISIONE
Monza, via il d.s. Andrissi
MONZA Ottenuta la certezza di
restare in Lega Pro, il Monza
ha esonerato il d.s. Gianluca
Andrissi. Il nuovo d.g. sarà
Mauro Ulizio (ex Bellaria) con il
d.t. Alfredo Pasini (Brescia).
i premi
Scaccabarozzi top
L’aggancio di Vita
tra i giovani bomber
Ecco la situazione nei premi Cestani e
Laudano, istituiti da Lega Pro e La Gazzetta dello Sport per il miglior giovane
(nato dal 1993 in poi) scelto in base alle
medie voto della Gazzetta, e per il miglior marcatore giovane, ossia quello
che segnerà più gol, sempre tra quelli
nati dal 1993 in poi.
PREMIO CESTANI Jacopo Scaccabarozzi (1994, Renate, 2.090’) media voto 6,5;
Lazzari (1993, Spal, 2.080’) 6,46; Marsura (1994, Feralpi Salò, 1.920’) 6,4; Vita
(1993, Monza, 2.288’) e Fabris (1993,
Feralpi Salò, 1.934’) 6,38; Frediani (1994,
L’Aquila, 1.990’) 6,27; Provedel (1993, Pisa, 2.160’) e Palma (1994, Como, 2.008’)
6,22; Anacoura (1994, Cuneo, 2.610’)
6,21; Sensi (1995, San Marino, 1.971’)
6,2; Bacci (1995, Tuttocuoio, 2.790’)
6,18; Lagomarsini (1993, Messina,
2.648’) e Melgrati (1994, Como, 2.340’)
6,17; Serraiocco (1993, Teramo, 2.547’) e
De Biasi (1994, Pro Patria, 1.348’) 6,16.
PREMIO LAUDANO Tommy Maistrello
(1993, Bassano, 1.249’) e Alessio Vita
(1993, Monza, 2.288’) 9 reti; Marsura
(1994, Feralpi Salò, 1.920’) 8; Valoti
(1993, AlbinoLeffe, 845’) 7; De Respinis
(1993, Mantova, 1.216’) e Lanini (1994,
Prato, 1.405’) 6; De Silvestro (1993, Reggiana, 1.586’), Scaccabarozzi (1994, Renate, 2.090’) e Valagussa (1993, Monza,
2.524’) 5; Margiotta (1993, Venezia,
787’), Grandi (1993, Bellaria, 904’), Moreo (1993, Entella, 1.217’), Rosafio (1994,
Viareggio, 1.218’), Canotto (1994, Sorrento, 1.230’), Galuppini (1993, Lumezzane, 1.471’) e Frediani (1994, L’Aquila,
1.990’) 4.
22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
MOTOMONDIALE GP DELLE AMERICHE
4
LA GARA
ALLE 21
Domenica negli
Usa sulla pista
texana di Austin
(5.513 m) si
corre il GP delle
Americhe
S
Orari e tv
Questo il
programma
(orari italiani) di
prove e gara,
trasmesse in
diretta da Sky
Sport MotoGP
(canale 208).
Oggi
Alle 16 e alle
20.10 libere
Moto3, alle
16.55 e alle
21.05 libere
MotoGP, alle
17.55 e alle
22.05 libere
Moto2.
Domani
Alle 16 libere
Moto3, alle
16.55 e 20.30
libere MotoGP,
alle 17.55 libere
Moto2, alle
19.35 qualifiche
Moto3, alle 21
qualifiche
MotoGP, alle
22.05 qualifiche
Moto2. Sintesi
dalle 23.45 su
Cielo (canale 26
dig. terrestre,
126 Sky)
Domenica
Alle 15.40 warm
up. Alle 18 gara
Moto3 (18 giri 99,2 km); alle
19.20 la Moto2
(19-104,7), alle
21 la MotoGP
(21-115,8).
Differita su
Cielo dalle 23.
S
Internet
Su gazzetta.it
aggiornamenti
in tempo reale
di prove e gare
S
Classifiche
MotoGP
1. Marquez 25
2. Rossi 20
3. Pedrosa 16
Moto2
1. Rabat 25
Moto3:
1. Miller 25
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA
AUSTIN (Texas)
La prova del 9 (volte campione del mondo). Valentino
Rossi e Austin vuole essere tutto un altro film rispetto allo
scorso anno. «La gara più brutta e difficile. Ero stato qui per i
test, ma non sono mai riuscito
a trovare la soluzione giusta
per l’assetto. Anche Crutchlow
(con la Yamaha satellite; n.d.r.)
che non era stato qui, dopo 10
giri era più veloce di me. E alla
fine ho chiuso sesto. Però adesso sembra tutta un’altra storia».
Confronto Lo deve essere, anche se lo sguardo è già rivolto
al futuro. In pista e fuori. Perché le sei gare che aveva ipotizzato come boa per capire cosa
voglia fare della sua futura vita
motociclistica sono già dimenticate. «Avevo parlato di sei gare semplicemente perché verso
giugno è il momento in cui si
fanno i giochi. Ma sì, è sicuro
che voglio continuare». Colin
Edwards che si ritira, al suo
fianco («il più grande amico
che ho nel paddock») gli dà lo
spunto: «Io ho 35 anni, lui si
ferma a 40. Ho tempo».
Fedeltà E per la destinazio-
ne, le idee sono chiare. «La
priorità assoluta è rimanere
con la Yamaha. Non abbiamo
ancora cominciato a parlare,
ma sembra che ai giapponesi
questa mia idea piaccia». Non
c’è la tentazione di qualche
nuova Casa che arriva, tanto
per non fare nomi la Suzuki del
suo amico ed ex manager Davide Brivio. «No grazie, ho già
dato. Sbagliare (con la Ducati,
ovviamente; n.d.r.) è umano,
perseverare…».
Assente Questa pratica texa-
na, comunque, presenta qualche incognita. Per la Yamaha in
generale. L’antipasto non è stato dei migliori. Perché, come
Valentino era andato alla vigilia in Brasile, così Jorge Lorenzo è reduce da un giro in Bolivia, Colombia e Messico concluso con una coincidenza per-
Valentino Rossi, 35 anni, e Kevin Schwantz, 49, studiano la pista di Austin MILAGRO
Una fase del duello tra Rossi e Marquez nel GP del Qatar CIAMILLO E CASTORIA
Vale continua
«Già deciso, resto
Spero con Yamaha»
Rossi: «Edwards smette ma ha 40 anni, io solo 35...
Andare in Suzuki? Sbagliare è umano, perseverare...»
«
L’anno scorso fu
la gara peggiore
ora è diverso e se
faccio bene pure
in Argentina...
ROSSI SUL GP IN TEXAS
NEL 2013 ARRIVÒ SOLO 6o
sa a Cancun e il ripiegamento
su Houston, da cui nella notte
ha guidato (circa 3 ore) fino ad
Austin. Così esausto da rinunciare alla conferenza stampa.
Cambi La Yamaha è tutta da
verificare. L’anno scorso la M1
era stata messa in crisi dalle
due grandi accelerazioni dalla
prima marcia che immettono
sui rettilinei e dalle staccate
profonde in fondo agli stessi. Il
primo punto potrebbe essere
stato risolto dal cambio veloce
(seamless) che ha migliorato lo
spunto, il secondo pare eliminato, almeno per Vale.
Prova «Questa – assicura il
pesarese – non è la gara decisiva per me, ma sicuramente
molto importante. Perché se
qui e nella prossima in Argenti-
na, nuova per tutti, andrò bene, poi si arriva su una raffica
di circuiti europei che mi piacciono molto. Sono ottimista
non tanto per la gara in Qatar,
ma perché sono andato forte su
tutte le piste dove abbiamo girato. L’anno scorso Jorge era
arrivato a 3” dai due Hrc, che
erano andati molto forte, soprattutto Marc, che interpreta
molto bene questa pista.
L’obiettivo è stare con loro e vedere se si arriva sul podio».
Calma La strategia Yamaha
punta sui piccoli passi. «Sappiamo che le prime prove – dice il responsabile del team Mario Meregalli – saranno molto
difficili, perché la pista è sporca. Ma come in Qatar non dobbiamo toccare la moto. Magari
soffriremo, ma dobbiamo resistere. Poi il secondo giorno faremo i conti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CRITICA L’IRIDATO, CHE QUI UN ANNO FA CENTRÒ PRIMA POLE E PRIMA VITTORIA IRIDATA, ATTACCA LA SCELTA DEI GIAPPONESI
Marquez: «Bridgestone, perché le gomme del 2013?»
AUSTIN
La sua immagine vibra al
suono della musica su tutti i
bar che animano la notte della
6a strada ad Austin: «l’emozione della guida a 65 gradi», recita lo slogan di questa gara
che Marc Marquez «deve» vincere. Ma il ragazzo si schernisce, si prende un grande ap-
«
Spero di non
dover usare
antidolorifici. Se
arrivo secondo,
non è un disastro
MARC MARQUEZ
IRIDATO 2013
plauso quando si alza in piedi
per salutare l’addio di Colin
Edwards («questo è il mio ultimo GP di casa») ricordando
che «quando Colin ha debuttato nel Mondiale (Superbike;
n.d.r.) io avevo 2 anni…».
Marc è la grande stella di
questa gara (l’anno scorso
centrò prima pole e prima vittoria iridata), ma è ancora in
fase di recupero, anche se non
ha più il tutore alla gamba destra, ed è per questo che è prudente: «Innanzitutto spero di
non dover prendere gli antidolorifici come in Qatar, mi avevano dato un po’ fastidio. E poi
non vincere non sarebbe un
disastro. Un secondo posto andrebbe bene lo stesso».
Meno che la Bridgestone
abbia portato a sorpresa le
gomme 2013, come chiesto da
Jorge Lorenzo. «Non è un gran
guaio ma abbiamo corso con
le 2014 in Qatar e si sono dimostrate più veloci e costanti.
Perché cambiare? Solo perché
qualcuno (non nomina il suo
connazionale; n.d.r.) ha alzato la voce? La Bridgestone decida in fretta quale strada dobbiamo prendere quest’anno».
f.f
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 11 APRILE 2014
SUPERBIKE GP SPAGNA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
AUTO PARTE IL WTCC
4 Dai rally alla pista
OGGI
LE LIBERE
S
Domenica
ad Aragon
(5.344 m)
si corre
il GP di Spagna,
seconda prova
del Mondiale
Superbike
Loeb comincia
una nuova vita
L’alsaziano guiderà una Citroën col numero nove:
ovvero lo stesso numero dei Mondiali conquistati
S
Marco Melandri, 31 anni, un Mondiale vinto in 250 ALEX PHOTO
Moto
GRingo
DI RINGO
Sceriffo Vale
devi arrestare
il cowboy Marc
Voglia Melandri
«Aprilia missile
qui può partire
la mia rincorsa»
PAOLO GOZZI
ALCANIZ (Spagna)
Solito week end da litigio
familiare. L’unico
organizzatore assoluto è
riuscito a mettere MotoGP e
SBK nella stessa domenica…
Un genio! Dalle 10.30 fino
alle 21 dovremo inventarci
scuse incredibili e cercare
televisori ovunque per
vedere i nostri beniamini.
Ad Austin mi auguro
un’altra battaglia
pirotecnica fra il giovane
cowboy Marquez e il
vecchio sceriffo Vale46. Il
ruolo degli indiani lo
lascerei a Lorenzo, Pedrosa,
Dovizioso e altri rimasti in
ombra a Doha. Il ruolo del
generale Custer lo lascio a
quello che ha deciso di far
gareggiare 4 categorie
diverse nella MotoGP.
Cari miei, se Valentino e
Lorenzo non attaccano
come si deve Marquez,
dobbiamo aspettarci un
campionato stile F.1.
Ma almeno in MotoGP il
rombo si sente!
Ciao e buone scuse,
Ringo
twitter @virginringo
[email protected]
Ascolta Virgin Moto Race
su Virgin Radio il venerdì e
il lunedì alle 15.50
Torna la Superbike e
Marco Melandri riparte dal secondo posto in Australia. Intanto, con la stessa Aprilia, il
compagno Sylvain Guintoli ha
già vinto e adesso guida il Mondiale. «La lunga sosta mi ha pesato, avrei voluto riscattarmi
subito — esordisce Melandri
—. Sono terzo in campionato
(a 13 punti da Guintoli; n.d.r.)
ma io sono felice solo quando
vinco, ho fatto troppi secondi
posti nella mia carriera».
Perché Phillip Island ha lasciato tanto rammarico?
«Non ho guidato come avrei
potuto. L’Aprilia utilizza strategie elettroniche particolari, devo fare chilometri conoscerla
meglio. Ma serve anche che le
strategie si adattino di più al
mio stile».
L’Aprilia RSV4 ha vinto due
Mondiali con Max Biaggi oltre a
tre Costruttori. Pensava fosse
più facile?
«Per certe cose sì. Il potenziale è altissimo, ma per portarla al limite devi averla guidata per molto tempo».
Sylvain Guintoli ha vinto il
primo round. Può essere un
«
A Phillip Island
non ho corso
bene. Peccato
aver atteso sino
ad ora la rivincita
MARCO MELANDRI
31 ANNI PILOTA APRILIA
problema?
«Phillip Island è la sua pista
magica. Ma lui è molto veloce,
regolare. Lotterà per il podio
sempre».
Silvano Galbusera era suo
tecnico di fiducia in Yamaha e
Bmw, ma adesso è con Valentino Rossi. Le manca?
«Tre anni divertenti, ci trovavamo bene anche come carattere. In Aprilia ho trovato
gente validissima, ma per fare
gruppo servirà tempo».
Aragon ha un bel rettilineo.
«La Rsv4 è molto potente e
io sono il più leggero e aerodinamico di tutti. Sul dritto saremo al top».
Quindi domenica non ce n’è
per nessuno.
«L’Australia è stato l’antipasto, il vero campionato parte
qui. Vincere? Sono qui per questo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PROGETTO CAPELLI PRESENTATO IERI A ROMA NELLA GIORNATA DELL’EMOFILIA
Soccorsi più efficaci
col braccialetto di Ivan
TIZIANA BOTTAZZO
ROMA
Ivan Capelli, 50 anni, 93 GP in F.1
La tecnologia della F. 1 a
beneficio di tutti. Un braccialetto che racchiude una chiavetta Ubs con tutti i dati personali. In caso di incidente, il
primo soccorso avrà a disposizione immediatamente la storia clinica dell’infortunato e
potrà disporre le cure appropriate. Sarà sufficiente appoggiare il braccialetto ad uno
smartphone dove sarà inserita
la app Sa.Me.Da. L.I.F.E.
Un progetto di Ivan Capelli,
ex pilota di F.1 e da 15 anni
commentatore Rai, che ora ha
messo a disposizione il braccialetto alla Federazione delle
Associazioni Emofilici impegnata a Roma nella 10° giornata Mondiale dell’Emofilia.
Il sistema è già adottato da
200 piloti impegnati in 5 campionati italiani Csai e da 250
piloti Federmoto e ora si sono
dichiarati interessate anche
Federmotonautica, Federsci e
Federciclismo. Il costo per i
tesserati è di 50 euro l’anno.
I centri emofilia individueranno una serie di pazienti sui
quali sperimentare il «progetto Capelli».
Programma
Oggi
Ore 11.45-12.30
e 15.30-16.15
libere
Domani
Ore 9.45-10.30
12.30-13 libere
Ore 15-15.15
Qualifica 1
15.25-15.40
Qualifica 2
Domenica
Ore 8.40-8.55
warm up
10.30 gara1
(17 giri
per 90,848 km)
13.10 gara2
(17 giri)
S
In Tv
Gare in diretta
su Italia1 e
Europosport.
Italia2 trasmette
anche l’europeo
Stock600
(domani
alle 17.50)
la Supersport
(domenica
alle 11.40)
e la Stock1000
World Cup
(domenica
alle 14.15).
S
Sul sito
Cronache e
interviste anche
su gazzetta.it
S
Classifiche
Piloti
1. Guintoli
Fra-Aprilia
punti 41
2. Baz
Fra-Kwasaki
31
3. Melandri
Ita-Aprilia
28
4. Giugliano
Ita-Ducati
26
5. Laverty
Irl-Suzuki
25
6. Sykes
GB-Kawasaki
25
S
Marche
1. Aprilia p. 45
2. Kawasaki 31
3. Suzuki 28
4. Ducati 26
5. Honda 21
6. Bmw 6
7. Mv Agusta 3
darsele di santa ragione perché se Sébastien paga lo scotto
dell’esordio, lo scorso anno si è
fatto le ossa in pista nel Mondiale GT. A cercare di impensierirli saranno le Honda Civic
guidate da Gabriele Tarquini e
Tiago Monteiro: a discapito
dei suoi 52 anni, l’abruzzese è
ancora veloce, come ha confermato l’anno scorso vincendo in
Slovacchia e in California. Nelle vesti di terzo incomodo ci sono invece le Chevrolet Cruze
del rientrante Gianni Morbidelli e dei due Tom, Coronel e
Chilton, fratello maggiore di
Max (Marussia F1).
Sebastien Loeb, 40 anni e 9 Mondiali
GIOVANNI CORTINOVIS
Dalla strada alla pista,
questo fine settimana a Marrakech (Marocco) Sébastien
Loeb è atteso dalla prova del
nove. Nove come i Mondiali
vinti nei rally e come il numero
che si è scelto per l’esordio nel
Wtcc: un’occasione unica per il
campionato del mondo turismo che grazie alla popolarità
dell’alsaziano può fare un ulteriore salto di qualità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Novità Per provarci sono stati rivoluzionati i regolamenti, a
vantaggio della potenza e dell’estetica: rispetto all’anno passato, le auto hanno una sessantina di cavalli in più (ora siamo
a 380), sono più leggere di 50
chili, montano gomme da 18
pollici e un alettone corsaiolo,
oltre a disporre del fondo piatto. All’insegna dello spettacolo
è anche la nuova formula per
le qualifiche con la suddivisione in tre parti e l’accesso alla
Q3 solo dei 5 piloti più rapidi.
Vetture Dopo quattro anni di
dominio Chevrolet, la debuttante Citroën è pronta a rilevarne lo scettro. Forte di nove
mesi di preparazione (un altro
9 per Loeb) e 10 mila km in pista, la C-Elysée è considerata
l’auto da battere. Un obiettivo
improcrastinabile quando hai
come piloti il 4 volte iridato
Yvan Muller (3 titoli con Chevrolet, 1 con Seat) e il già citato Loeb. Due alsaziani pronti a
InEdicola
Il Mondiale
Turismo 2014
scatta domenica
a Marrakech
(Marocco)
S
Programma
Domani ore 15
qualifiche
Domenica gara1
alle 17 e gara-2
alle 18. Diretta
su Eurosport
S
Calendario
13/4 Marocco
20/4 Francia
4/5 Ungheria
11/5 Slovacchia
25/5 Austria
8/6 Russia
22/6 Belgio
3/8 Argentina
14/11 Usa
12/10 Cina
26/10 Giappone
16/11 Macao
Ospite speciale
Prodi, lezione alla Ferrari
sull’economia mondiale
I manager Ferrari a lezione da Romano
Prodi ieri a Maranello: tema gli scenari
dell’economia mondiale. L’ex presidente del
Consiglio era stato introdotto da Montezemolo che
ha ricordato come il Cavallino si impegni «a tenere
aperte costantemente le finestre sul mondo».
Taccuino
MONDIALE CROSS COUNTRY AD ABU DHABI
Goncalves re con la Honda
Vincendo la 5atappa Qsar Al Sarab-Yas Marina
Circuit, il portoghese Pablo Goncalves (Honda) ha iniziato al meglio la difesa del titolo, conquistando l’Abu
Dhabi Desert Challenge, prima prova del Mondiale
cross country. Alle sue spalle per soli 20” Marc Coma
(Ktm), quindi l’altra Honda di Joan Barreda, vincitore di
3 speciali. Per la Ktm è la prima sconfitta dopo 12 anni.
S
Dati clinici
Il braccialetto
contiene una
chiave Ubs con la
storia clinica.
Utilissima in caso
di primo soccorso
Mappamondo Pur restando
invariato il numero delle gare,
12 con doppie sfide da 60 km
su ogni pista, sono cambiate
due sedi di gara: all’uscita di
Monza e del Portogallo, fanno
da contraltare il debutto del
Paul Ricard (Francia) e il ritorno di Spa (Belgio), le sole con
il Salzburgring nell’Europa
Occidentale. Per il resto, fedele
al concetto di Mondiale, ci sono tappe in Nord e Sud America, in Europa dell’est, in Africa
e in Asia. Manca l’Italia ed è un
peccato.
4
DOMANI
QUALIFICA
DOMENICA GARE GT
Raikkonen si svela
domani su SW
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Su SW in edicola domani
Kimi Raikkonen ci racconta
tutto di sé. Dai giorni della
scuola («la odiavo»), al ritorno
in Ferrari («è una bella storia»),
dall’amore per i bambini alla
politica. Un Kimi insolito anche
nelle foto, lontano dalle piste.
Sfida a Monza tra Supercar
Le Gt con omologazione Gt3 si trovano nel fine
settimana a Monza per la prima gara del campionato
Blackpain. In pista 40 auto tra Aston Martin, Audi, Bentley, Bmw, Chevy, Ferrari, Lamborghini, McLaren, Mercedes e Porsche. Oggi test dalle 14.45, domani libere
dalle 9, pre qualifiche dalle 12.10 e qualifiche alle 17.20.
La gara, domenica dalle 14.45, sarà di 3 ore con partenza lanciata e cambio pilota ai box. In pista anche le Gallardo del trofeo Lamborghini e le Formula Renault. Oggi
ingresso gratis, domani 10 euro per tribune e paddock;
domenica 14. Auto e moto sempre gratis.
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
CICLISMO
IL VIA IL 9 MAGGIO DA BELFAST L’ATTRICE FIORENTINA CONSEGNERÀ IL TROFEO SENZA FINE ALLA MAGLIA ROSA
ni, in cui canta le due canzoni del musical Grease; Francesco Patierno l’ha scelta per «Il mattino ha l’oro in bocca»; Spike Lee le ha affidato
il ruolo di Fabiola, una delle vittime della strage nazista di Sant’Anna di Stazzema nel film
Miracolo a Sant’Anna. Nel 2008 «Un altro pianeta» di Stefano Tummolini, poi è una delle
protagoniste di «Maschi contro femmine» del
2010 e di «Femmine contro maschi» del 2011,
entrambi per la regia di Fausto Brizzi, in cui
interpreta Marta, una ragazza omosessuale.
Partecipa al film «C’è chi dice no», per la regia
di Giambattista Avellino e all’opera prima
«Cacao», per la regia di Luca Rea. Nel 2011 ha
vinto il Premio Guglielmo Biraghi, come attrice rivelazione dell’anno, assegnatole dal sindacato giornalisti cinematografici, nell’ambito del 68º Festival Internazionale del cinema
di Venezia. Lo scorso anno in teatro è stata
protagonista dello spettacolo «Ti ho sposato
per allegria» di Natalia Ginzburg con la regia
di Piero Maccarinelli.
Francini madrina del Giro
«Ricordo ancora Fignon»
È Chiara Francini la madrina del Giro
d’Italia 2014. L’attrice fiorentina, 34 anni, racconta di avere un grande legame con la bicicletta. «Sono molto felice e onorata di essere
stata scelta per questo ruolo — dice —. Quando avevo 10 anni, nel 1989, il Giro si concluse
proprio a Firenze, la mia città. Ricordo ancora
quando in Piazzale Michelangelo venne premiato Laurent Fignon… Mai avrei potuto immaginare che, un giorno, io stessa avrei consegnato il Trofeo Senza Fine al vincitore della
maglia rosa. Non vedo l’ora di entrare nella
grande carovana e di immergermi nel calore
dei tifosi che credo toccherà il suo apice in occasione della grande festa di Trieste, il 1° giu-
gno». Poi un altro ricordo: «Il ciclismo ha sempre fatto parte della mia vita fin dall’infanzia.
Mio nonno non aveva la patente e la usava tutti
in giorni per muoversi. Ora adoro la bicicletta
che, abitando in centro a Roma, uso molto spesso per spostarmi: è un mezzo che ti dà un senso
di libertà difficile da avere altrimenti in città».
Nello spettacolo Chiara Francini in televisione conduce il programma comico «Colorado»
con Diego Abatantuono. «Un’esperienza magnifica e il grande successo del programma è
dovuto al grande feeling che c’è tra me e Diego», racconta. Al cinema è stata Giustina in
«Una moglie bellissima» di Leonardo Pieraccio-
Armstrong canta
«Bruyneel e Ferrari
sapevano tutto»
Lance per la prima volta accusa il suo mentore
e il medico: «Hanno partecipato al mio doping»
PAOLO MARABINI
Non l’aveva mai fatto.
Lance Armstrong non aveva mai
spifferato nomi. O, per lo meno,
ciò non era ufficialmente noto.
Ma il quotidiano statunitense
USA Today ieri ha rivelato che il
12 novembre scorso il texano ha
cantato. Ha fornito cioè i nomi e
i ruoli delle persone — in testa il
suo mentore Johan Bruyneel e il
dottor Mito, alias Michele Ferrari — che erano a conoscenza
delle sue pratiche dopanti o che
sono state direttamente coinvolte nelle stesse.
Querela Non poteva fare altrimenti: costretto a rispondere alle domande sotto giuramento
nella querela presentata dalla
compagnia di assicurazione Acceptance Insurance, che reclamava il risarcimento di 3 milioni di dollari versati ad Armstrong per le sue vittorie al Tour
de France tra il 1999 e il 2001, il
Cowboy ha dovuto andare oltre
rispetto alla sua parziale confessione tv nel salotto di Oprah
Winfrey, dove nel gennaio 2013
si era dato in pasto a tutto il
mondo raccontando della sua
straordinaria carriera dopata.
le prestazioni di Lance Armstrong» si legge nei verbali di
audizione. Piccolo particolare:
Bruyneel ha sempre negato il
suo coinvolgimento nelle operazioni di doping del suo pupillo, vincitore sotto la sua regia di
7 Tour, dal 1999 al 2004, poi
spazzati via da ogni bacheca.
Dottor Mito Armstrong, che
per questa vicenda sta perdendo un oceano di dollari, ha altresì tirato in ballo il dottor Michele Ferrari, quello che lui ha
sempre considerato un mito,
così come gli altri medici Pedro
Celaya e Luis Garcia Del Moral,
oltre a Pepe Marti, preparatore
ai tempi dell’Us Postal. Ha precisato che, in genere, era lui
medesimo a somministrarsi le
sostanze dopanti, ma che spesso erano curate in prima persona dal dottor Ferrari e dagli altri. Ha inoltre fatto i nomi della
massaggiatrice Emma O’Reilly
(sua grande accusatrice), del
meccanico Julien de Vriese e
del «corriere» Philippe Marie,
noto con il soprannome di Motoman: erano incaricati di fargli
avere il doping durante le corse.
Finale pulito Lance ha dichia-
Tour 2003: Lance Armstrong con il suo mentore Johan Bruyneel BETTINI
In una deposizione
giurata il texano
ha fatto anche
altri nomi. E ha
ammesso: «Epo
già dal 1995. Ma
nel 2009 e 2010
ero pulito»
Accordo Soltanto in questi
giorni i verbali del procedimento, archiviato a novembre presso un tribunale federale con un
«accordo amichevole» tra le
parti (di cui non sono però noti
i particolari), sono stati resi
pubblici. Armstrong ha dovuto
rispondere a 16 domande. E,
per non incappare in ulteriori
guai, ha risposto senza remore.
«Johan Bruyneel ha partecipato
in prima persona al programma
doping destinato a migliorare
QUARTA TAPPA CUNEGO TERZO IN CLASSIFICA
Baschi, la spunta Poels
Ma Valverde soffia
2 secondi a Contador
C’erano tutti i presupposti
per vedere un po’ di scintille
nella quarta tappa del Giro dei
Paesi Baschi, con cinque gran
premi della montagna e la salita finale verso il traguardo di
Arrate in grado di accendere le
polveri. C’era insomma il terreno per dare ad Alejandro Valverde e alla sua Movistar la possibilità di attaccare Alberto
Contador, leader della corsa
con 14” sul murciano. Ma alla
fine la montagna ha partorito
Chiara Francini, 34 anni, con la maglia rosa
un topolino. Invece di correre in
difesa, è stato proprio Contador
a menare la danza negli ultimi 3
chilometri di ascesa, per far
passare la voglia a tutti di provarci. Quattro attacchi ravvicinati, con Valverde comunque
sempre pronto alla risposta, al
pari degli altri uomini di classifica. Alla fine, però, mentre
l’olandese Wouter Poels (Omega Pharma) riusciva a evitare di
farsi riprendere in testa e andava a centrare il primo successo
rato di aver usato Epo e altre sostanze già a partire dal 1995,
quindi prima del tumore ai testicoli, ma ha negato di essersi
dopato dopo il rientro, nel 2009
e 2010. Ha precisato inoltre che
in genere pagava il doping di tasca propria, ma non ha saputo
dire in maniera inequivocabile
se e quali altre persone avessero
contribuito finanziariamente al
programma. Ha però ammesso
che Thomas Weisel, referente
finanziario dell’Us Postal, era al
corrente del programma doping in seno al team, anche se il
finanziere ha fortemente respinto ogni accusa. Difficile ora
che la vicenda si fermi qui. Le
prime tessere del domino hanno cominciato la loro corsa. E
chissà quando la finiranno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ARETINI SFORTUNATI
2014, Valverde si districava meglio di tutti nelle curve in leggera discesa verso il traguardo e, a
1” dal vincitore, si metteva alle
spalle Samuel Sanchez e rifilava 2” di distacco a Contador
(10°, subito dietro a Cunego che
ora è 3° in classifica a 36” da Alberto, come Evans, Peraud e
Trofimov).
Così oggi, nella Eibar-Xemein (160,2 km, con una seconda parte un po’ insidiosa), Valverde ripartirà con 12” da recuperare. Contador, per la verità,
teme di più la crono conclusiva
di domani (25,9 km da Markina
a Xemein). «Avrei preferito avere più vantaggio, perché Valverde in una crono del genere è favorito — ha detto Contador —:
dipenderà tutto da me».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nocentini caduto:
scapola rotta
Anche Bennati k.o.
«Per la caduta che ho
fatto, è andata bene». Rinaldo
Nocentini commenta così il volo in
discesa durante la tappa di ieri al
Giro dei Paesi Baschi. Gli esami
hanno accertato la frattura della
scapola sinistra. Oggi il rientro in
Italia e, nei tempi più rapidi
possibili, l’intervento chirurgico a
Pisa. Prima di riprendere sui rulli
ci vorranno almeno due settimane. Sfortunato anche l’altro
aretino Daniele Bennati, che non
correrà domenica la Roubaix. Il
corridore della Tinkoff soffre per
una microfrattura al radio,
rimediata nella caduta al Fiandre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
FU ORO
OLIMPICO
AVEVA 90 ANNI OGGI IL FUNERALE
Addio a Terruzzi
Era il Coppi
delle Sei Giorni
S
Ferdinando
Terruzzi
era nato il 17
febbraio 1924 a
Sesto San
Giovanni
(Milano).
Cominciò a
correre e a
vincere in pista
da giovane: suo
il titolo italiano
allievi della
velocità nel
1942, poi
quattro volte sul
podio nella
stessa
specialità tra i
dilettanti e
bronzo tra i pro’
nel 1949.
S
Olimpionico
a Londra ‘48
Il massimo
successo della
sua carriera è
l’oro olimpico ai
Giochi di Londra
‘48, quando
vinse nel
tandem in
coppia con
Renato Perona.
Passato pro’
l’anno dopo, si
specializzò nelle
Sei Giorni: ne
disputò 149,
conquistandone
ben 25, con
compagni
diversi (tra cui
anche Jacques
Anquetil): da
Milano a Parigi,
da New York a
Parigi, per 15
anni fu uno dei
grandi interpreti
di una specialità
allora molto
seguita.
Nando Terruzzi, in primo piano, a Munster nel 1954
Mercoledì scorso, alle 22, nella sua casa di
Sarteano (Siena), è morto Nando Terruzzi. Il 17
febbraio aveva compiuto 90 anni. Oggi alle 15,
dalla Misericordia di Sarteano, il funerale.
MARCO PASTONESI
La vita gli ha voluto un gran bene. Era l’ottobre 1949, e lui doveva prendere un aereo da Parigi
a New York, dove avrebbe corso, con Severino Rigoni, la prima Sei Giorni della sua carriera. Ma
siccome il sindaco di New York, Fiorello La Guardia, voleva anche gli italiani al banchetto ufficiale,
lui anticipò il volo. E così si salvò. Perché il Lockheed Constellation dell’Air France su cui sarebbe dovuto salire - e su cui salì il pugile francese Marcel
Cerdan, atteso per un match contro Jack La Motta,
il «Toro scatenato» -, a New York non ci arrivò mai.
Ferdinando (ma Ferdinando era troppo lungo
per uno che avrebbe fatto, della velocità, la sua
specialità: meglio Nando) Terruzzi veniva da Sesto San Giovanni, periferia industriale di Milano.
Suo padre aveva lavorato al circo – la sua specialità era il giro della morte in moto – e poi teneva un
noleggio bici. Sommando circo e bici, Nando costruì vita e fortuna. Perché dopo aver esordito a
quattro anni e quattro mesi (nella borraccia, ricordava, custodiva marsala all’uovo), dopo aver conquistato un oro olimpico a Londra 1948 nel tandem con Renato Perona, sarebbe diventato il Fausto Coppi delle Sei Giorni. Erano caroselli lunghi
sei giorni e soprattutto sei notti, roba da artisti e
attori, ma anche da tori e cammelli. Ne avrebbe
disputate 149, con 25 primi posti, 32 secondi posti
e 19 terzi posti. Ma volendo, ma potendo, ma dovendo, ne avrebbe conquistate di più. Solo che le
Sei Giorni erano spettacolo, teatro e già cinema,
scommesse e cabaret, e sempre arte. Nando era
quello che «poteva pedalare sui bordi di una vasca
da bagno», come spiegava Coppi, tanto sapeva cogliere le traiettorie e pattinare sulle paraboliche.
Nando era quello che si prendeva cura proprio di
Coppi, salvandolo dagli sprint, proteggendolo dalle codate, guidandolo nelle mischie. Nando era
quello che rappresentava l’Italia al Madison Squadre Garden, che ci faceva da ambasciatore a Berlino e da missionario a Buenos Aires, da protagonista a Parigi e da mattatore a Melbourne. Nando
era quello che per la gioia dei fotografi e la delizia
del pubblico, sapeva spingere con una gamba sì e
l’altra appoggiata al manubrio leggendo il giornale, e frenare con la punta del naso sul copertone
della ruota anteriore. Nando era acrobata, istrione, gentiluomo, sacerdote. Nando era il numero 1.
Senza neanche più i suoi racconti, quell’antico
mondo si dissolve.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
BASKET L’INTERVISTA
A
Trinchieri, c’è
l’Italia in finale
«L’Europa sta
sbocciando»
I COACH E
LE COPPE
S
Matteo
Boniciolli
è l’ultimo tecnico
italiano ad aver
vinto in Europa,
l’Eurochallenge
del 2009, terza
coppa per
importanza, con
la Virtus
Bologna
Con Kazan sfiderà Valencia per
conquistare l’Eurocup: «Qualcosa sta
succedendo ma da noi mancano idee»
4
I NUMERI
37-3
bilancio
vinte-perse
del Kazan di
Trinchieri: 20-2
in Eurocup, 17-1
nella lega Vtb
formata dalle
squadre russe e
da quelle
dell’Est Europa
64.4
Punti
subiti
in Europa dal
Kazan, miglior
difesa di tutte le
56 squadre
d’Eurocup
4
Stagioni in
serie A
di Trinchieri,
tutte a Cantù:
ha vinto la
Supercoppa
2012 e fatto 4
finali tutte
contro Siena.
LUCA CHIABOTTI
L’ha definita una settimana di «ansietà, nervi e depressione». Poi, il Kazan di Andrea Trinchieri ha ribaltato il
-11 dell’andata e conquistato
la finale di Eurocup: «Un successo dei giocatori, non dell’allenatore. Spesso l’avversario
più difficile è se stessi» ha detto dopo la partita. Nata sotto
gli auspici di una splendida
giornata di sole, pur a -3 gradi,
nella capitale della Repubblica
del Tatarstan, 800 km a Est di
Mosca, dove il coach che con
Cantù aveva lanciato l’assalto
più concreto all’impero della
grande Siena, s’è spostato quest’anno. Il primo traguardo è
raggiunto, la finale con Valencia: «Tra le due migliori squadre — dice Trinchieri—, scontro da Eurolega visto che gli
spagnoli, nella Acb, sono secondi solo a Madrid. Del resto,
l’Eurolega è il nostro obbiettivo, non l’opportunità che deriva dal vincere l’Eurocup».
Quanto l’ha aiutata la sua
origine e cultura poliglotta?
«Molto, comprendere il russo fa interagire con la gente
perché pochi parlano inglese.
Siamo una squadra multietnica, un gruppo nuovo, che ha
trovato un’idea comune di gioco sforzandosi di capire le necessità di persone che sono a
10, 15 mila chilometri da casa.
«
Cosa vedo dalla
Russia? Milano
positiva ma per
battere Miami le ha
portato via LeBron...
E’ duro lavorare all’estero».
Il basket è uguale ovunque?
«Ho avuto più talento a disposizione e ho cercato di lasciarlo più libero con un filo
conduttore che è la miglior difesa dell’Eurocup e una squadra che ama passarsi la palla».
La scorsa settimana sono
stati resi noti i budget delle
squadre russe, cifre da noi impensabili, Milano a parte.
«Lo stesso giocatore, nello
stesso momento della sua carriera, in Russia costa tre volte
più che in Italia. Il budget dipende anche dalla richiesta di
una dedizione assoluta al lavoro perché in Russia il tempo libero lo passi in viaggio e i momenti personali sono qualche
ora ogni tanto. Il clima non
aiuta. Gli ingaggi sono proporzionali anche ai sacrifici e alla
sofferenza richieste».
S
Andrea Trinchieri, 45 anni, alla prima stagione all’Unics Kazan AFP
molti sono apparati statali: il
Lokomotiv è delle ferrovie russe, la mia squadra è dello Stato
del Tatarstan. E’ tutto diverso».
Come ha visto l’Italia dalla
terra dei Tartari?
«Di positivo c’è che Milano
ha fatto una grande stagione
di Eurolega e ha messo le cose
a posto dopo anni di grandi investimenti. Il rovescio è che c’è
riuscita svuotando la grande
avversaria, come se Oklahoma
City, per battere finalmente
Miami, prendesse LeBron e
sportivamente non è comprensibile. Sassari ha fatto un’eccellente stagione di Eurocup,
coppa snobbata dagli italiani
ma fondamentale perché ti dà
la possibilità di attirare giocatori migliori, Cantù è sempre
Cantù e poi c’è il miracolo assoluto di Marco Crespi a Siena.
Ma la situazione generale non
è buona».
Annegate nei dollari...
«In Russia tutto è proporzionato alla grandezza del Paese
e alle difficoltà che ne derivano. In più non ci sono i proprietari come li intendiamo noi,
Problema principale?
«In Europa sta sbocciando
qualcosa: vengo da una serie
con la Stella Rossa dove a Belgrado c’erano 24 mila spetta-
tori, ne ha hanno fatti 17 mila
nel weekend in Belgio, Milano
sta viaggiando a 10 mila e passa a partita. Ma in Italia, se è
lasciato da solo, è un prato che
non può venir su bene. E’ il momento dell’idee che non possono essere solo la nuova Supercoppa a 4 già fatta in Spagna».
«Come dico da ottobre, penso che entro un mese verrà annunciata la decisione».
La Grecia ha pagato la wild
card per il Mondiale noi no. Chi
ha ragione?
«Sarò pilatesco, ci sono vantaggi in una decisone o nell’altra. Da una parte, il Mondiale è
il Mondiale che partendo con
una wild card ha meno pressione, dall’altra fare le qualificazioni permette di far riposare giocatori che da troppi anni
passano l’estate in Nazionale e
costruire qualcosa per il futuro. Certo il girone con sole tre
squadre capitato all’Italia non
aiuta: i tornei triangolari li facevamo a Villapizzone»
Ha vinto 4 scudetti
tra Taranto e Schio
«Qui le partite non
si vedono: in
Francia è diverso»
FRANCESCO VELLUZZI
E’ una polizza scudetto.
Ha vinto 4 campionati su 5 in
Italia. Tre a Taranto, uno a
Schio. Ma l’altra sera un brivido l’ha provato. Perché Elodie
Godin, stella francese del Famila Schio, le ha prese a Lucca
in gara-1 di semifinale. E oggi
Schio dovrà invertire subito la
rotta se non vuole clamorosamente farsi scucire dalla maglia un tricolore che non può
proprio sfuggire.
Godin che è successo a Lucca?
«Loro in casa giocano bene,
sono tanto aggressive e noi abbiamo sofferto la loro pressione. Giocano in 6, con un pubblico rumoroso».
Segno che il movimento non
è così sconquassato.
«Guardi. A Orvieto nei quarti mi è venuta una tristezza incredibile. Abbiamo giocato davanti a 100 persone. Ma a Lucca, Umbertide, Ragusa e, naturalmente Schio, la passione
c’è. Oggi il nostro impianto sarà pieno. Il pubblico è carico
come tutta la squadra».
Lei è francese, la sua Nazionale vince, nel suo Paese il movimento ha un seguito diverso:
Differenze?
«In Italia si gioca più a volley, entrato di prepotenza nelle
scuole, da noi c’è il basket. Un
ruolo importante l’ha avuto la
Nazionale che vince. E’ fondamentale che le ragazzine vedano il basket in tv e qui le nostre
partite non si vedono. L’Euro-
«Purtroppo Taranto non c’è
più. Un peccato perché aveva
un pubblico caldo. E stavo da
dio. A Schio piove sempre, e si
parla poco, sembra un po’ la
mia Francia. Ma sto bene. Ho
trovato una persona come
Chicca Macchi che non è solo
un fenomeno sul campo. Ti
aiuta in tutto. Se hai bisogno
c’è. E’ vera. Chicca e Ress sono
state fondamentali».
Lei ha vinto 4 scudetti. Chi la
prende ha il titolo garantito...
«Gioco sempre per vincere.
Dopo l’eliminazione in Eurolega mi sono chiusa in casa per
due giorni. E ora capirete
quanto voglia eliminare Lucca».
Poi tornerà in Nazionale?
Elodie Godin,
28 anni, ha
vinto con la
nazionale
francese
l’argento
olimpico a
Londra e l’oro
europeo 2009
lega, che è a un livello alto, sarebbe un ottimo veicolo. In
Francia con i successi della Nazionale è arrivato l’interesse
della tv. Qui Schio è un esempio positivo, lavora bene con le
bimbe, ma forse è un fenomeno isolato. Il campionato italiano fa un po’ fatica».
S
Ettore
Messina
è l’unico coach
italiano ad aver
vinto l’Eurolega,
massima
competizione
continentale,
l’ultima delle 4
conquistate nel
2008 col Cska
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Come si trova lei a Schio?
Come è stato il passaggio dal
Sud (Taranto) al Nord Est?
«Ho detto stop per la schiena, ho chiuso con l’Olimpiade.
A Schio ho un altro anno di
contratto. Poi tornerò a Bordeaux dove ho comprato casa e la
mia vita cambierà. Forse riprenderò a studiare. Allenare?
Non fa per me».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
EUROLEGA
Milano a Malaga
Maccabi ko col Cska
Oggi l’EA7 Milano gioca a Malaga (20.45, FoxSports 2) nell’ultima
giornata ormai ininfluente di Eurolega. Milano è seconda e l’Unicaja è
eliminata: l’unica nota di interesse è
il rientro di Keith Langford (assente
Alessandro Gentile). Ieri il derby
greco ha assegnato all’Olympiacos
il terzo posto del girone E mentre
Cska ha battuto in volata il Maccabi
(avversario nei quarti di Milano).
Così, nel girone F, il primo e il quarto
posto, ultimo disponibile per i
playoff, si decideranno oggi: se il
Real vince a Kaunas è primo, se il
Galatasaray batte il Partizan sarà
qualificato a spese del Lokomotiv
Kuban, pur in parità di punti in classifica.
GIRONE E Fenerbahce-Efes 8465, Barcellona-Vitoria 86-97 (Navarro 25; Nocioni 37), OlympiacosPanathinaikos 68-65 (Dunston,
Sloukas 12; Mavrokefalidis 17). Oggi: Malaga-Milano. Classifica: Barcellona* 12 vinte-2 persa; Milano*
10-3; Olympiacos* 8-6; Panathinaikos* 7-7; Fenerbahce 6-8; Unicaja 5-8; Vitoria 5-9; Efes 2-12.
GIRONE F Lokomotiv-Bayern 8475 (Brown 18; Djedovic16), Maccabi-Cska 76-81 (Rice 15; Jackson 18).
Oggi: Zalgiris-Real Madrid, Galatasaray-Partizan. Classifica: Cska*
12-2; Real Madrid* 11-2; Maccabi*
8-6; Lokomotiv 7-7; Galatasaray
6-7; Bayern 5-9; Partizan 4-9; Zalgiris 1-12.
*già qualificate ai quarti.
ALL STAR GAME
Non è stato ancora annunciato il divorzio con la Grecia.
DONNE IL PERSONAGGIO DELLE SEMIFINALI SCUDETTO
Godin, la polizza per vincere
«Nazionale e tv per crescere»
Sergio
Scariolo
sempre nel 2009,
è l’ultimo nostro
coach ad aver
disputato una
finale delle coppe
maggiori,
l’Eurocup: col
Khimki ha perso
col Lietuvos rytas
Taccuino
4
OGGI
GARA-2
S
Schio e
Ragusa 0-1
Dopo le
sorprese di
gara-1 (giocate
sul campo delle
sfavorite) vinte
da Umbertide e
Lucca, stasera
alle 20.30 gara2 : Famila
Schio-Gesam
Gas Lucca e
Passalacqua
Ragusa-Acqua e
Sapone
Umbertide. Si
gioca al meglio
delle 5 partite
FINAL FOUR
Oggi a
Ekaterinburg si
giocano le Final
Four di
Eurolega:
EkaterinburgGalatasaray,
FenerbahceBourges
Arrivato Della Valle
Verso l’esaurito
Alla nazionale in raduno ad
Ancona, e che ha ricevuto la visita
di Giovanni Malagò, s’è aggregato
anche Amedeo Della Valle in una
squadra giovanissima con 6 reduci
dalle ultime due medaglie della Under 20 azzurra. Ancona sta dando
una grande risposta al Beko All Star
Game di domenica tra Italia e stranieri: sono rimasti mille biglietti disponibili che si possono acquistare
anche online su ticketone.it.
SANZIONI (canf) Nel riportare la
notizia relativa alla Comtec e alla richiesta di Montegranaro di posticipare di un mese la data del controllo, abbiamo scritto che le eventuali
sanzioni riscontrate al 16 aprile verrebbero scontate in questo campionato: è errato, si «portano» invece sul prossimo torneo.
stars&
stripes
LEBRON NE FA 37
RIECCO DATOME
9 PUNTI IN 12’
LeBron James segna 37 punti
ma Miami perde a Memphis e
Indiana la sorpassa in testa
all’Est. Si rivede Gigi Datome: 9
punti e 4 rimbalzi in 12’ nella
sconfitta di Detroit a Cleveland
Risultati: Cleveland-Detroit
122-100 (Waiters 22; Jerebki,
Jennings 17); Orlando-Brooklyn
115-111 (Afflalo 25; J.Johnson
31); Toronto-Philadelphia 125114 (Lowry 29; Sims 22);
Washington-Charlotte 88-94
t.s. (Gortat 27: A.Jefferson 20);
Atlanta-Boston 105-97 (Teague
19; Bradley 24); MemphisMiami 107-102 (Conley 26;
james 37); Milwaukee-Indiana
102-104 (Knight 25; Scola 24);
Minnesota-Chicago 87-102
(Love 17; Augustin 21); New
Orleans-Phoenix 88-94 (Whitey
17; G.Green 21); DenverHouston 123-116 (Foye 30; Lin
18); Portland-Sacramento 10099 (Aldriidge 22; Cousins 30);
LA Clippers-Oklahoma City 101107 (Griffin 30; Westbrook 30).
26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
ATLETICA DOPING
A
Powell, 18 mesi di stop
«Ci sono prove chiare»
I CASI
MAGGIORI
Lo sprinter giamaicano squalificato fino al 20 dicembre per
la positività a uno stimolante: «Ingiustizia, mi rivolgo al Tas»
ANDREA BUONGIOVANNI
«La nostra è stata una decisione unanime, figlia di prove molte evidenti: il signor Asafa Powell è stato negligente e
quindi è colpevole»: parole di
Lennox Gayle, referente del panel della commissione antidoping giamaicana – composto
da tre membri – che ieri ha
emesso l’attesa sentenza sul caso doping dell’ex primatista
del mondo dei 100, positivo a
uno stimolante (l’oxilofrone) il
21 giugno scorso ai campionati
nazionali di Kingston.
Lo stop I diciotto mesi di
squalifica non sorprendono:
sono gli stessi comminati martedì a Sherone Simpson, la tre
volte medagliata olimpica la
cui vicenda – anche nelle circostanze – è identica a quella di
Powell. Ma fanno comunque
rumore: perché vanno a punire
uno degli sprinter più grandi di
sempre o almeno del nuovo
Millennio, nonostante l’ingombrante presenza di Usain Bolt.
Asafa, due volte recordman dei
100 (con 9”77 nel 2005 e con
9”74 nel 2008), individualmente non ha mai vinto né un
titolo olimpico né iridato, ma
per nove stagioni consecutive,
dal 2004 al 2012, sulla distan-
za è rimasto sotto i 10”00. La
striscia si sarebbe allungata a
dieci, ma il 9”88 corso appunto
agli Trials verrà cancellato.
Powell potrà tornare a gareggiare il 20 dicembre. Quindi, in
realtà, escludendo le indoor,
nella primavera 2015, quando
avrà 32 anni e mezzo. Insomma: rivederlo ai vertici, dopo
MEZZOFONDO AZZURRO
Haidane positivo
Chiesti sette mesi
La Procura Antidoping ha
chiesto 7 mesi di squalifica (dal
23 febbraio) per la positività a
uno stimolante del mezzofondista Abdellah Haidane agli
Assoluti indoor di Ancona dove
vinse 1500 e 3000.
IN RUSSIA (si.g.) Yevgeniya
Pecherina, 25enne discobola
russa (65.77 nel 2011) è stata
squalificata 10 anni per doping:
alla seconda infrazione (2 anni
di stop nel 2011), potrà tornare
il 3 luglio 2023. Sospesa, in
attesa delle controanalisi, la
24enne marciatrice Irina
Yumanova, argento ai Mondiali
allievi 2007, dopo i campionati
invernali di Adler del 22 marzo
(3a in 1h28’44”).
almeno 22 mesi di stop, non sarà facile.
Il ricorso «Grazie per il supporto che mi avete offerto in
questi mesi: ha significato molto per me» ha scritto su Twitter
l’ex allievo di Stephen Francis,
rivolgendosi ai propri tifosi,
poco dopo l’ufficializzazione
della sospensione. Poi, tramite
il proprio addetto stampa, ha
diramato un comunicato nel
quale ha spiegato che reputa la
sentenza «iniqua e chiaramente ingiusta» e che i suoi legali
faranno ricorso al Tas. Powell,
come la Simpson, che a sua volta si rivolgerà al Tribunale di
Losanna, attribuisce le responsabilità dell’accaduto al fisioterapista canadese Christopher
Xuereb che, ai tempi dei fatti,
era da poco entrato a far parte
dell’Mvp, lo storico gruppo di
allenamento di entrambi. Sarebbe stato lui a fornire ai due,
rappresentati dal manager statunitense Paul Doyle, diversi
integratori tra i quali l’Epiphany D1 che avrebbe portato
alla positività. «Ma prima di assumere la sostanza incriminata
– ribadisce Asafa – ho fatto tutti i controlli necessari, arrivando a escludere che contenesse
stimolanti vietati. La mattina
della gara, proprio perché pensavo avessi nulla da temere, ne
S
Ben
Johnson
Oro olimpico nei
100 a Seul 1988
assunsi quattro pillole. Piuttosto Xuereb, nel tempo, ci ha fatto prendere altri otto prodotti e
spero che il Tas riconosca la
mia buona fede».
Bolt solidale Il velocista, da
sempre molto legato all’Italia e
a Lignano Sabbiadoro in particolare, da anni base estiva del
gruppo (è lì che nel luglio scorso fu raggiunto dalla notizia
della positività, con tanto di irruzione dei Nas nella stanza di
albergo di Xuereb), nella testimonianza difensiva di gennaio
convinse però ben poco. Ammise scarsa conoscenza delle
regole antidoping e disse che al
controllo dei Trials non dichiarò di aver assunto integratori.
«E’ la prima volta in dodici anni
e dopo 150 test che ho problemi di questo genere – commenta ora Powell, ieri non presente
all’audizione e rappresentato
dall’avvocato Kwame Gordon –
e vengo punito così duramente
per l’assunzione di uno stimolante. Questo genere di infrazioni, di solito, comporta sanzioni decisamente inferiori».
Bolt, pur appartenendo a un altra corrente, gli ha subito dimostrato solidarietà, postando
una foto che ritrae un loro
cambio nella 4x100 d’oro ai
Giochi di Pechino 2008.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Marion
Jones
Sei mesi in galera
per il caso Balco
S
Tyson
Gay
Tre ori ai Mondiali
di Osaka 2007
QUANTI
SPRINTER
S
Asafa Powell, 31 anni, personale di 9”72 nei 100 AP
Tra gli altri
Montgomery,
Kenteris,
Chambers,
Gatlin, la
Thanou e la
Pintusevich
VENERDÌ 11 APRILE 2014
NUOTO PRIMAVERILI A RICCIONE
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
RUGBY
Eurocoppe,
via libera
All’Italia
stessi soldi
delle celtiche
Federica Pellegrini, 25 anni,
dopo 400 sl e 200 dorso
oggi sarà impegnata nei 200
stile libero DEEPBLUEMEDIA
SIMONE BATTAGGIA
Le firme erano attese da
due anni. Sono nove, sono state apposte ieri a Londra e disegnano, per almeno otto anni, il
futuro del rugby europeo di
club. Nascono le nuove coppe,
è nata una nuova società che le
gestirà, cambiano gli equilibri
politici continentali. Con più
peso per le grandi leghe, quelle
di Francia e Inghilterra, e concessioni pesanti da Scozia, Irlanda, Galles e Italia.
Delusione
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI
RICCIONE
E così il record italiano
dei 200 dorso sta quasi diventando stregato per Federica
Pellegrini, che ad agosto comincerà gli Europei da questa
specialità e per nessuna ragione al mondo intende (forse fino a Rio) abbandonare. Questione di piglio. Un anno fa solo
per due centesimi il primato di
Alessia Filippi (2’08”03) rimase immacolato. Questa volta
Fede si è fermata a 2’09”27,
non dissimile dal 2’09”56 di un
mese fa a Milano, dice che i
presupposti per prendersi il
nuovo limite dovevano darle
indicazioni internazionali, e
questo forse — come dice il suo
angelo custode Matteo Giunta
— l’ha un po’ mentalmente
condizionata, insieme alla corsa verso i blocchi causata dal
cambio di programma per esigenze di diretta tv: gara anticipata per rinviare le premiazioni a fine programma.
Contrattempo «Mentre mettevamo il costume ci hanno
detto di andare subito sul blocco, non si fa così, sembra fatto
Stecca Pellegrini
Accusa l’anticipo
voluto dalla tv
Si ferma a 2’09”27 nei 200 dorso: «Cambio
di orario all’ultimo, non mi sono preparata»
apposta, c’è sempre qualcosa
di strano quando ci sono di
mezzo io» dirà alla fine Fede,
che si morde la lingua pur di
non fare polemiche in questo
momento. Non come giustificazione per una prestazione
non realizzata secondo i suoi
sempre notevoli standard (perché non servono certi alibi per
giustificare certi tempi), ma
certo l’approccio alla gara non
è stato dei più sereni. Aggiunge
Giunta: «E’ vero, la prestazione
attesa è un’altra cosa e questa è
stata abbastanza anomala per
come ho visto allenare Fede
anche nei test a Verona. Non si
fa così: ogni atleta ha i suoi modi di avvicinarsi alla gara, il riscaldamento, il costume, la camera di chiamata. No, non voglio fare cattivi pensieri, ma
spero sia l’ultima volta. Poi, sì,
ci aspettavamo un tempo migliore, Fede non è riuscita a
scaricare tutti i suoi cavalli in
acqua e già in batteria aveva
avvertito sensazioni strane».
Allenamenti Fede voleva, al
di là del record, lanciare un
messaggio internazionale anche in questa specialità perché
non intende «abbandonare
questa gara, anzi voglio continuare a divertirmi nel dorso».
E dunque ci riproverà. Il suo
dorso è apparso meno «scolastico» di quello espresso un anno fa, se le andature fossero
state più veloci avrebbero con-
sentito a Fede di passare nelle
quattro vasche poco sopra del
record vigente (31”14-31”8,
1’03”54-1’03”42, 1’36”181’35”46) senza considerare
che ai tempi del record di Pescara nel 2009, la Filippi nuotava col body. «Non avevo le
gambe giuste già nel riscaldamento — commenterà Fede —
nello stile libero sto bene, e
nell’ultimo periodo mi sono
dedicata più a questo, come s’è
visto nei 400. Non c’entra la
stanchezza: ai tricolori io gareggio molto (infatti in staffetta 4x200 con l’Aniene ha prodotto 1’57”25, ndr). Forse questa priorità ha inciso e qualche
volta le cose non riescono bene, può succedere. Ma a Berlino farò questa gara anche se lo
stile libero è il mio punto fermo. Tre medaglie agli Europei?
A qualcosa bisogna rinunciare,
ma il punto lo faremo dopo
Riccione».
Il libro Dopo Riccione uscirà
anche il nuovo libro scritto a
quattro mani con Matteo Giunta, tra lezioni tecniche e vita
quotidiana in piscina. Dice Federica: «C’è poco privato rispetto al precedente».
RICCIONE
La Pirozzi non scherza:
saranno pure le unghie-fantasia, ma Stefania non è più la
nuotatrice che ai Mondiali di
Shanghai si aggirava a bordo
vasca stranita, capitata lì quasi per caso. Adesso la beneventana infila prestazioni maiuscole, mondiali: è già terza
nelle liste dei 400 misti. In un
anno s’è migliorata di 3”,
un’enormità per un’italiana, e
adesso vale 4’36”75, con vista
record (la solita Filippi minacciata: 4’34”34). Un 1’02” a
delfino, 1’01” a dorso, 1’20” a
rana, un 31”82-31”26 di chiusura a stile libero in beata solitudine fanno di questa campana con mamma slovena una
delle facce azzurre da portare
sul podio europeo. E pazienza
se ha dovuto declinare l’opportunità di trasferirsi a Verona: «Non mi sentivo pronta, né
all’altezza per allenarmi con
Fede». E adesso, a Ostia, è felice di far parte di un gruppo variegato «nel quale c’è lo spirito
giusto. Abbiamo tutti gli stessi
obiettivi e i problemi quotidiani da affrontare, compresi i fine settimana a casa o a Roma».
Dorsisti E a Roma ha costruito in tre anni la svolta Christopher Ciccarese al quale è
mancata solo la gemma del record italiano dei 200 dorso (di
Lestingi, 1’56”91 con body),
sfiorato in 1’57”21, secondo
crono di sempre in Italia, necessario per battere il primatista juniores Luca Mencarini
(1’57”72, che per soli 2/100 è
peggiore del crono con cui
Merisi nuotava nel 1996).
«Prima della gara Damiano mi
aveva detto: tiralo giù quel record. Come si dice a Roma volevo portare chiappa a casa,
ma ho sentito la gara. Alla fine
l’importante è averla vinta. Sì,
ero qualificato, ma pure nervoso». Non ditelo a Ilaria Bianchi, che sta vivendo come un
incubo quel muro del 58” che
non riesce più a infrangere dal
quinto posto di Londra 2012.
La campionessa mondiale in
Christopher Ciccarese, 22 anni, a 30/100 dal primato italiano LAPRESSE
la situazione
RISULTATI (3a g., 50 m). Finali. Uomini. 400
sl: 1. Detti. 3’48”02; 2. Paltrinieri 3’48”41 (p.);
3. Pizzetti 3’49”38; 4. Maestri 3’51”19; (fin.
B: D’Arrigo 3’49”48).
200 dorso: 1. Ciccarese 1’57”21 (56”91, 2° t.
ital.alltime); 2. Mencarini 1’57”72 (rec.ital.
jrs, prec. 1’57”92 Dubai 2013); 3. Aversa
1’59”12; 4. Turrini 1’59”18; 5. Laugeni
2’00”84.
50 farf.: 1. Codia 23”85; 2. Dotto 24”06 (p.);
3. Facchinelli 24”11; 4. Rivolta 24”30; 7.
Scozzoli 24”37 (p.).
4x100 sl: 1. Fiamme Oro 3’17”89 (Leonardi
49”59, Pizzamiglio 49”26, Febbraro 50”67,
Orsi 48”37); 2. Team Lombardia 3’18”46
(Magnini 48”99); 3. Aniene 3’19”47 (2a f. Belotti 48”81).
Donne. 200 dorso: 1. Pellegrini 2’09”27
(31”14, 1’03”54, 1’36”18); 2. Zofkova 2’10”93;
3. Esposito 2’11”81.
100 farf.: 1. Bianchi 58”27 (27”22); 2. Di Pietro 58”70 (27”27); 3. Di Liddo 59”07; 4. Tarzia 1’00”15 (b. 59”85).
400 mx: 1. Pirozzi 4’36”75 (p.,1’02”18, 2’13”21,
3’33”67, 3° t. mondiale 2014); 2. Trombetti
4’43”82 (p.); 3. Negri 4’47”58 (p.); 4. Polieri
4’49”57; 5. Meschiari 4’49”88 (p.).
4x200 sl: 1. Aniene 8’03”98 ( Ceracchi
2’03”20, De Ascentis 2’02”97, Ponselè
2’00”56, Pellegrini 1’57”25); 2. Fiamme Oro
8’04”54 (Carli 2’00”12, 4a f. Pirozzi 1’59”96);
3. Esercito 8’12”13.
OGGI (Batterie ore 10, finali dalle 17, diretta
Rai Sport 2): 200 sl D, 200 mx U, 50 dorso
D, 50 sl U, 50 rana D, 1500 sl U, 4x100 mx D
e U.
Si riduce il numero
di italiane nei due
tornei principali:
solo una sicura
in Heineken
ALFREDO GAVAZZI
PRESIDENTE FIR
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LE ALTRE GARE NEI 400 SL DETTI BEFFA PALTRINIERI ALLO SPRINT
Pirozzi vola nei 400 misti: 4’36”75
Ciccarese rivelazione nei 200 dorso
Gli stessi soldi «Siamo particolarmente orgogliosi e soddisfatti». Il presidente della Fir
Alfredo Gavazzi, che nelle ultime settimane aveva puntato i
piedi, può esultare: ha ottenuto una suddivisione paritaria
dei proventi tra i quattro soci di
Celtic. Saranno 5 milioni di
sterline a testa, non 5,1 per
Scozia, Irlanda e Galles e 4,7
per l’Italia come inizialmente
previsto. Su un orizzonte più
vasto, però, il rugby azzurro
perde peso. Nella nuova coppa
— l’European Champions Cup,
a 20 squadre ma con formula
simile all’attuale Heineken —
ci sarà un solo posto garantito.
vasca corta voleva avvicinarsi
a Sjostrom e Ottesen, ma deve
rimandare al Settecolli i piani.
«Nelle braccia lo sento il grande tempo, ma non so se non
viene per questione di testa, di
passaggio, o di verve». In Italia si sente troppo sola, anche
se adesso questa ritrovata Di
Pietro l’ha impegnata. Vorrebbe fare più gare, cambiare
qualcosa, «sono sempre a cavallo tra i 57 e 58” ma non riesco a tirar più fuori il grande
tempo». Sembra essersi fermata alla finale mondiale di
Bacellona, s’è pure tatuata la
lezione per sentirsi diversa
«ma ormai sto vivendo tutto
come un incubo. Sono un’agonista, perciò soffro quando
non riesco a raggiungere
l’obiettivo per cui ho lavorato.
In allenamento tutto mi viene
così facile. Mi sento fluida,
leggera, eppure il grande tempo è solo rinviato: so bene che
posso tornare sul podio agli
Europei».
Altri Gabriele Detti si prende di forza i 400 sl sul miglior
Paltrinieri prima dei 1500 di
stasera, Piero Codia resta lontano dal suo record ma vince
in carrozza nei 50 farfalla ancora con Scozzoli l’intruso...
s.a.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Andrà alla migliore piazzata in
Celtic, che qualificherà sette
squadre (6 per Top 14 e 6 per
Premiership, più la vincente di
un playoff: tra le settime dei
due tornei nella prima stagione, tra queste due e la 8a e la 9a
di Celtic dalla seconda in poi),
garantendo però un pass a ogni
nazione. Per qualificarne due
occorrerà piazzarsi tra le primissime. La seconda squadra
— ora le Zebre — andrà in
Challenge con le altre 17 non
qualificate delle tre grandi leghe e altre due squadre pescate
da una terza coppa. Su questa
restano dubbi: sarà a settembre, vedrà al via tra 8 e 12 squadre in rappresentanza dell’Italia e dei Paesi emergenti che
però non sono ancora definiti.
La Fir punta a portare le quattro semifinaliste di Eccellenza.
Se tutto dovesse andar bene,
l’Italia sarebbe rappresentata
in Europa da 4 squadre e non
più da sei. Giusto, visti i risultati dei nostri club nelle coppe.
Ma resta un passo indietro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CELTIC (e.sp.)Inizia il penultimo turno di
Celtic. Buone nuove in casa Treviso, domani in casa coi Dragons (ore 19). Niente
di rotto per Pavanello (ginocchio e caviglia
destra) e Fuser (caviglia sinistra) dopo gli
infortuni patiti a Glasgow. Il capitano potrebbe anche essere inserito nei 23. Oggi:
Ospreys-Leinster; Ulster-Connacht;
Edimburgo-Cardiff. Domani: MunsterGlasgow; Treviso-Dragons (ore 19); Scarlets-Zebre. Classifica: Leinster 68; Munster 63; Ulster 60; Glasgow* 56; Ospreys
52; Scarlets 41; Edimburgo*, Connacht
34; Dragons 31; Cardiff 28; Treviso 24; Zebre 20 (*una in meno).
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
PALLAVOLO VERSO GARA-3 DI SEMIFINALE
GOLF IL MASTERS
Atanasijevic: «Perugia
l’orgoglio della gente»
Il bomber migliore del campionato: «Non mi aspettavo che
andasse così bene, ma a Piacenza possiamo fare di più...»
attenzione».
VALERIA BENEDETTI
E’ giovane, di bell’aspetto, con la faccia da bravo ragazzo, studia per diventare avvocato ed è fidanzato con Sara, che in Serbia è una cantante famosa. Quando è in campo,
“tira giù lavatrici” (secondo il
gergo pallavolistico) a danno
degli avversari. Come se non
bastasse a fine partita lo vedi
passare una buona mezz’ora a
firmare autografi e farsi fare
foto letteralmente immerso
tra i tifosi. Identikit di una star.
Aleksandar Atanasijevic ha
tutte le carte in regola per diventare un idolo del campionato. Intanto è sicuramente
l’idolo dei tifosi di Perugia,
tornati in massa a popolare il
PalaEvangelisti, richiamati da
una squadra guerriera e da
una semifinale scudetto che li
riporta indietro di una decina
di anni. E “Magnum” (è il soprannome che gli ha dato il
presidente Sirci, ne ha uno per
ogni giocatore) è il suo leader.
Prima vittoria con Piacenza. Che effetto fa?
«Siamo felici perché non è
stata una partita perfetta, anzi
abbiamo fatto tanti errori, e
nonostante questo l’abbiamo
vinta davanti a un palazzetto
pieno. Abbiamo dimostrato di
potercela giocare. A Piacenza
dovremo essere al 101% .
È considerato l’erede di Miljkovic. Il numero 14 l’ha scelto
per lui?
«In parte sì. È un grande: è
un onore essere paragonato a
lui».
«Molto meglio di quel che
pensassi. Ho scelto l’Italia perché devi giocare al massimo
ogni gara e così si cresce. Qui
se ti rilassi troppo perdi anche
con l’ultima in classifica».
Il 2014 è anche l’anno del
Mondiale proprio in Polonia.
La Serbia, Bronzo europeo
dove arriverà.
Il presidente di Perugia Sirci consegna il Trofeo Gazzetta ad Atanasijevic ZANI
«Il nostro obiettivo è entrare
tra le prime 5, anche se sarà
difficilissimo».
stato il pubblico perugino.
«Ne sono fiero. La gente vede che c’è una bella atmosfera
e che siamo una squadra senza
star ma che combatte. Anche
per questo sono felice di tornare a giocare gara -4 qui»
DOMANI GARA-3
Trauma Kovar
(m.g.) Trauma distorsivo
al ginocchio sinistro. Il
responso degli esami effettuati
da Kovar, infortunatosi a
Modena. In base agli
accertamenti si escludono
lesioni. L’atleta, che ieri ha
compiuto 25 anni, continua a
essere monitorato, si teme uno
stop di 10 giorni. Domani
sabato, gara-3 PiacenzaPerugia con la serie 1-1.
Dimostra sempre grande
disponibilità per i tifosi. Anche
per questo è popolare.
«Non molto tempo fa facevo
anche io così: chiedevo autografi e foto. So cosa si prova e
non mi pesa fermarmi qualche
minuto in più. Lo spettacolo
che mettiamo in scena è per loro, è giusto mostrare un po’ di
Ci sono state molte voci sul
suo futuro intanto...
«Sì ho letto: Giappone, Russia, Macerata. Perugia rimane
la mia prima scelta. Appena finita la stagione ne parleremo.
Ora mi devo concentrare.
Intervista finita, sei già
pronto per i saluti e lui ti blocca: «Ci tengo a ringraziare tutti i giornalisti che mi hanno votato per il Trofeo Gazzetta. È
un grande premio. Hanno realizzato uno dei miei sogni».
È anche educato, cosa volete di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PLAYOFF FEMMINILI: QUARTI GARA-1
Piacenza facile
travolge Urbino
Un minimo di equilibrio
esiste solo nella parte iniziale
del primo set, poi diventa tutto
scontato. Come era prevedibile; dalla sfida fra la regina Piacenza e l’ultima delle classificate ai playoff, con il pass agguantato solo all’ultima giornata, a rigor di logica non ci si
poteva attendere un incontro
tirato. E infatti al PalaBanca
decide tutto la Rebecchi Nordmeccanica: sceglie quando rifiatare, il momento in cui partire al trotto e quando iniziare a
galoppare. D’altronde Urbino è
quasi sempre in difficoltà in attacco, con la sola Santini positiva nel primo set, mentre Ferretti può divertirsi su ogni pallone. Bosetti è la più prolifica
nella prima frazione, Meijners
nella seconda in cui Piacenza
recupera anche una Van Hecke
rimasta inchiodata sui blocchi.
La differenza si vede nel terzo
set, quando dopo tre ace consecutivi di Meijners il tabellone
segna 14-2 con Urbino che non
sa più cosa inventarsi. Micoli
cerca risposte con Escobar per
Kostic, ma è più che altro un
tentativo di interrompere il ritmo delle padrone di casa. L’ultima emozione è l’ingresso del
giovane libero Poggi per un solo scambio, ma dopo 68 minuti
è già ora di pensare a gara-2.
HA
DETTO
S
Sulla Rice
Era seduta a
tavola vicino a
me e mi sono
dovuto alzare in
piedi per fare
un discorso:
pare che sia
piaciuto. Di golf
ne sa
moltissimo
AD AUGUSTA
Manassero a -1
«Ho sbagliato
solo un drive»
L’azzurro bene dopo il 1° giro
«C’è da essere soddisfatti»
Per lei è il primo anno di Italia dopo due in Polonia. Come
si è trovato?
La Sir Safety ha riconqui-
MATTEO MARCHETTI
PIACENZA
d
PIACENZA
URBINO
Novara in rimonta
Modena al tappeto
3
0
NOVARA
MODENA
3
1
(25-18, 25-13, 25-9)
(19-25, 25-21, 25-21, 25-21)
REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA: Leggeri 9, Van Hecke 11, Meijners 16,
De Kruijf 11, Ferretti 1, Bosetti 14; Sansonna (L), Bramborova 1, Valeriano, Poggi
(L). Ne: Manzano, Caracuta e Vindevoghel. All. Caprara
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Kim,
Lombardo 9, Milos 7, Murphy 19, Rosso
24, Casillo 3; Paris (L), Mollers 4, Alberti,
Manfredini, Tokarska 6. N.e.: Vanzurova.
All.: Pedullà.
ROBUR TIBONI URBINO: Leggs 2, Kostic
4, Negrini 10, Thibeault 3, Brcic 2, Santini 8; Carocci (L), Escobar 3, Giombetti,
Zecchin. Ne: Casoli e Guidi. All. Micoli
LIU JO MODENA: Perinelli 6, Ruseva 11,
Fabris 11, Piccinini 17, Heyrman 6, Rondon 5; Petrachi (L), Paggi, Maruotti, Russeaux 2, Prandi, Andjelic. All.: Chiappafreddo.
ARBITRI: Prati e Padoan
ARBITRI: Gelati, Goitre.
NOTE Spettatori 2400, incasso 13000.
Durata set: 25’, 22’, 21’; totale 68’. Rebecchi Nordmeccanica: battute sbagliate 3,
vincenti 6, muri 7, seconda linea 5, errori
8. Robur Tiboni Urbino: battute sbagliate
5, vincenti 0, muri 4, seconda linea 2, errori 18.
NOTE: Spettatori 2000. Durata set.: 24’,
28’, 29’, 27’. totale: 108’. Igor Gorgonzola
Novara: battute sbagliate 14, vincenti 2,
muri 12, errori 25; Liu Jo Modena battute
sbagliate 9 vincenti 0, muri 5, errori 19.
SARA’ GIA’ MATCH BALL
Domani Busto e Conegliano
Domani di nuovo in campo
i playoff donne, con due gare-2
dei quarti di finale, in cui Busto
Arsizio e Conegliano hanno già il
match ball per chiudere le serie e
andare in semifinale.
Domani sera, ore 20.30: Pomì
Casalmaggiore-Imoco
Conegliano (serie 0-1); Unendo
Yamamay Busto ArsizioFoppapedretti Bergamo (serie 10, dir.Rai Sport 1).
VALZER ALLENATORI Entra nel
vivo il mercato, soprattutto
quello degli allenatori: Andrea
Gardini pare destinato a Ravenna
(un ritorno, dopo 22 anni).
Perugia, che deve sostituire
Boban Kovac, nuovo c.t. dell’Iran,
cerca Lollo Bernardi. Con
l’operazione di trasferimento di
Cuneo a Torino continua
l’avvicinamento di Stoytchev, e
Piazza va verso Trento.
ANDREA CRIPPA
NOVARA
Impiega un set e mezzo
per prendere confidenza con
il clima dei play off, la matricola Novara, e Modena si illude dopo aver vinto (25-19) il
primo set con autorità, trascinata da Fabris e Piccinini ma
soprattutto da una spettacolare Rondon, incredibile in difesa. La squadra di Chiappafreddo, che sembra aver indovinato la mossa giusta rinunciando a Russeaux per dare più
equilibrio alla squadra con Perinelli, comanda anche in avvio di secondo set (5-8, 9-12).
La Igor infila il nono errore al
servizio e sul 9-12 Pedullà
cambia. Dalla panchina entrano la palleggiatrice Moellers e
la centrale Tokarska, e Novara
trova la chiave per accendere
il suo motore. Sorpasso sul 1716 e allungo sino al 25-21. Nel
terzo set Novara trova anche il
servizio e la ricezione di Modena cala in modo verticale:
12-9, 18-13, prima del 25-21
firmato da Murphy e Milos.
Nel quarto set è solo la Igor
in campo, con la spia della riserva che sembra essersi accesa in casa Liu Jo: Rosso (24
punti con 4 muri punto) e
Murphy non sbagliano più
nulla e Novara vola sul 22-14,
prima di chiudere ancora a 21.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Su Woods
Manca dal
punto di vista
dello spettacolo,
perché lui è
spesso lo show.
Non credo se ci
fosse stato,
sarebbe stato il
favorito
assoluto.
S
Il lutto
Ho voluto
ricordare
l’amica
giornalista
Maria Pia
Gennaro
mettendo un
segno di lutto
sul mio
cappellino
Matteo Manassero, 20 anni, 4 successi European AP
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO LOPES PEGNA
AUGUSTA (Usa)
Ha il passo del calciatore, Matteo Manassero: è un complimento. «Asciutto e con i muscoli al punto giusto», come ti spiega orgoglioso il
suo preparatore atletico, il monzese Massimo
Messina. E, lungo i fairway del primo giro, aggiunge: «Rispetto a un anno fa è cambiato tanto,
basta vederlo: ci abbiamo dato sotto in palestra». Perché ormai, il successo nel golf si realizza anche con la quantità di pesi che sollevi. Alberto Binaghi, suo allenatore e della Nazionale,
si sta occupando del resto: negli ultimi mesi, dello swing. Spiega: «Stiamo lavorando per migliorare l’angolo di attacco. Insomma, alziamo la
traiettoria della palla e allunghiamo il colpo.
Fondamentale, da quando hanno aumentato i
metri del percorso qui ad Augusta».
Felice Il lavoro paga e il ragazzino che nel
2010 qui diventò il più giovane a partecipare e
passare il taglio (16 anni 11 mesi e 22 giorni)
parte molto bene: -1 (71), con quattro birdie
(due alla 2 e alla 3) e tre bogey. Raggiante dice:
«Oggi ho disputato un buon round di golf, nonostante la fiducia nel gioco fosse un po’ calata dopo il taglio a Houston. Però sono lezioni che servono, perché hai la possibilità di lavorare sugli
errori. Per esempio, ho “draivato” molto bene e
dei tre bogeys totali avrei potuto evitarne almeno due. Il putt alla 14 era abbastanza vicino e lo
potevo mettere». Si rimprovera certi dettagli con
un sorriso, ma omette di esaltare il colpo di giornata che gli riesce alla 9: un putt alla Tiger, che
imbuca in discesa da una decina di metri. «Altissima difficoltà», commenta felice suo papà Roberto, che lo segue insieme alla mamma Francesca, al presidente federale Franco Chimenti e il
segretario Stefano Manca. E’ il birdie numero
due e per qualche minuto l’azzurro si affaccia
nelle parti nobili del tabellone, dove, poi, in cima si isseranno a turno i suoi compagni di passeggiata, lo spagnolo Miguel Jimenez e l’americano Bill Haas. E’ il suo terzo Masters (36° al debutto nel 2010, tagliato l’anno scorso) e su un
primo giro così avrebbe messo la firma: «Ho sbagliato poco, un solo drive: ad Augusta c’è da essere soddisfatti. Ma nei prossimi giorni il campo
s’indurirà e allora bisognerà rimboccarsi le maniche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
laCuriosità
Stadler: padre e figlio in campo
Al Masters, mai prima di ieri padre e figlio
avevano giocato nella stessa edizione. Ecco a
voi, gli Stadler: Craig, 60 anni (a destra), è il
papà, che ad Augusta ha vinto nel 1982 e
partecipato 37 volte. Kevin, 24 ha debuttato ad
Augusta con 70 (-2), battendo papà (82 +10) EPA
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
IL CASO LA CRISI INTERNAZIONALE
Idea Bubka: quattro eroi per l’Ucraina
Il mito dell’asta in pista con Borzov, Vitali Klitschko e Shevchenko: «Lo sport deve unire il Paese»
4
GIANNI MERLO
ANTALYA (Turchia)
I DUBBI
DEL CIO
S
I ritardi
di Rio 2016
Bach resta
ottimista
Il mondo dello
sport si è riunito
ad Antalya per
discutere dei
suoi problemi e
delle future
iniziative a
SportAccord.
Dopo le riunioni
dell’Esecutivo
del Cio, il
presidente Bach
ha ammesso le
serie criticità
verso Rio 2016,
ma non ha
parlato di
cartellino giallo
e di studio di un
piano B. Sarà
solo più
pressante il suo
emissario a Rio,
Gilbert Felli. Se
le federazioni
internazionali
avevano messo
il croce la
delegazione
brasiliana. Bach
preferisce
essere
moderatamente
ottimista
Sergei Bubka, 50 anni, è presidente del comitato olimpico
ucraino. In 20 anni nell’asta per Urss e Ucraina ha firmato
35 record del mondo. Il suo 6.15 è stato superato per la
prima volta il 15 febbraio dal francese Lavillenie (6.16) EPA
Le vicende dell’Ucraina
sono tragiche e questo malessere è affiorato anche ad Antalya, dove il mondo dello sport si
è dato appuntamento per
SportAccord. Molti hanno studiato incuriositi il linguaggio
del corpo di Sergei Bubka, ex
zar delle aste, presidente del
comitato olimpico ucraino,
membro dell’Esecutivo del Cio
e vicepresidente della federazione atletica mondiale. Si era
candidato nel settembre scorso
per la presidenza del Cio, ma
aveva raccolta una miseria di
voti: 8.
Adesso che si trova immerso
nel dramma politico Bubka vede per la prima volta quattro
campioni che potrebbero avere
un ruolo importante nella vita
del loro Paese: lui, Vitali Klitschko, Andriy Shevchenko, Valeri Borzov. Però l’ex saltatore
con l’asta si trova fra l’incudine
e il martello, perché è nativo di
Donetsk, la città dell’est, filorussa e ha collaborato col deposto governo. Qui ad Antalya
ha cercato di nascondere il suo
dramma personale, perché rischia di perdere tutto quello
che gli è più caro nello sport.
Quando gli abbiamo chiesto
come va, ha risposto «bene»,
ma il suo sguardo era velato
dalla commozione, ha cercato
un pallido sorriso, ma quel «bene» era pure pallido, scialbo.
Dove vive adesso?
«A Kiev, come sempre, e non
ho problemi. Non ho mai fatto
parte di alcun partito. La mia
vita è sempre stata dedicata allo sport e alla pace. Quello che
sta succedendo è terribile. Mi
fa male al cuore. Spero che non
peggiori. Quello che vedo in televisione è agghiacciante. Io
amo la mia terra».
LE ORIGINI DAGLI ANGOLI DEL PAESE
POLONIA
Borzov
Sambir
La sua carica di presidente
del Comitato olimpico ucraino
è in bilico?
«No, ho parlato con l’attuale
Primo Ministro e mi ha detto
che la nostra collaborazione
continua. Anche durante i Giochi di Sochi la squadra ha continuato le gare. Gli atleti hanno
capito che lo sport deve aiutare
ad unire».
ROMANIA
È davvero tranquillo?
«Sì, ho la coscienza a posto e
adesso l’importante è non fare
perdere a molti atleti la possibilità di avere una vita migliore. Io mi preoccupo per loro,
non parlo di politica».
Lo conosciamo da molti anni, ma non l’avevamo mai visto
così teso, emotivamente provato. Bubka è l’unico dell’Est dell’Ucraina. Degli altri tre «occidentali» finora il più impegnato è stato Vitali Klitschko (ex
campione mondiale dei massimi di pugilato insieme al fratello Wladimir), uno dei leader
della protesta in piazza Maidan, che continua ad avere un
Dvirkivseyna
KIEV
Shevchenko
Luhansk
UCRAINA
MOLDAVIA
Bubka
Vitali Klitschko
Donetsk
Belovodskoye
KIRGHIZISTAN
nato
cresciuto
Mar Nero
RCS
Ha parlato con Klitschko?
«Siamo amici, ma non ci vediamo da qualche tempo»
RUSSIA
BIELORUSSIA
LA CANDIDATURA
Giochi invernali
Lviv incontra
il Cio per il 2022
Il comitato che ha
proposto Lviv come sede dei
Giochi invernali 2022 incontrerà
«il prima possibile» il Cio per
capire se la candidatura della
città ucraina sia sostenibile,
vista l’attuale situazione
politica. Intanto nel 2015 Bubka
dovrà affrontare Sebastian Coe
per la presidenza Iaaf. Ieri il
Lord ha di fatto ufficializzato la
propria candidatura: «Perché
non dovrei volere quel ruolo?»
ha detto.
ruolo di primissimo piano nel
rinnovamento. Prima aveva accarezzato l’idea di candidarsi
alla presidenza del Paese, successivamente ha scelto di entrare nella squadra di Petro Poroshenko, uomo pro-Nato. Andriy Shevchenko si è lanciato il
politica nel 2012, ma il suo partito, Ucraina-Avanti!, non è entrato in Parlamento. Però quest’anno ha sostenuto la liberazione di Yulia Tymoshenko e
quindi nelle prossime elezioni
potrebbe avere più fortuna.
Stanno risalendo anche le quotazioni di Valery Borzov, grande sprinter degli anni 70 originario dell’Ucraina occidentale,
quella più vicina alla Polonia.
Lui e Bubka non sono mai stati
amici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
30
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LE ISCRIZIONI
SPECIALE
L’EVENTO
Parco del Valentino:
restano 2000 posti
Sul sito thecolorrun.it sono
aperte solo le iscrizioni per la
tappa di Torino. Gli iscritti sono già
5500, si punta agli 8000. Trieste è
sold out a 5650 partecipanti, ma si
sta cercando un luogo più
capiente per farci stare altre 2000
persone. A breve apriranno le
iscrizioni per Roma (Foro Italico?),
entro maggio quelle per Marina di
Pietrasanta e Rimini, dove si punta
ai 5000 partecipanti, a giugno
apre Milano. L’iscrizione costa 3
per i partecipanti da 0 a 8 anni e
11,99 dai 9 ai 13. Adulti: i primi
1000 a iscriversi individualmente
in ogni tappa pagano 17,99 , gli
altri 22,99; come team (almeno 4
persone), i primi 1000 pagano
14,99, gli altri 19,99.
4
Color run: go!
LE DATE
I LUOGHI
S
Queste le date
del «Color Tour
2014».
Aggiornamenti
sul sito
thecolorrun.it
10 maggio
Torino
Parco del
Valentino
24 maggio
Trieste
Luogo ancora
da fissare
Giugno
Roma
Data e luogo
ancora da
fissare
Colore colore e colore, rosa rosa e rosa: un flash della Color run 2013 a Milano Marittima, in alto la folla di San Siro e la home del sito della corsa LAPRESSE
Torna la corsa più
...allegra del mondo
Sei tappe per divertirsi: il via a Torino il 10 maggio
chiusura a Milano il 6 settembre. Attesi in 50mila
SIMONE BATTAGGIA
MILANO
Il format è stato importato nel 2013 dagli Stati Uniti e,
come ha ricordato ieri il direttore della Gazzetta dello Sport
Andrea Monti, all’inizio dava
l’impressione di «un’americanata» poco adatta al pubblico
italiano. È bastato un anno per
capire quanto l’idea potesse attecchire. «Color Run» è esplosa
nell’estate 2013 e si ripresenta
quest’anno con un programma
raddoppiato e l’obbiettivo, ambizioso ma raggiungibile, di
passare da 20.000 a 50.000
iscritti.
Ieri in Gazzetta il vicedirettore Gianni Valenti, Fabio Napoli del marketing,
Paolo Bellino dg Rcs Sport e Andrea Trabuio di eventi Rcs Sport BOZZANI
nare magari a un tutù, a una
parrucca o al più strano paio di
occhiali che ci si riesca a procurare. Ci si riscalda a suon di
musica e poi si parte scaglionati, a ondate di 300-400 persone. Lungo il percorso, a ogni
chilometro, si passa in mezzo a
un gruppo di strani personaggi
Ondate di colore L’idea è sem-
plice: si corre — o si passeggia
— per cinque chilometri, senza
ambizioni di tempo o di classifica. L’aspetto agonistico non
esiste. Alla partenza si riceve
una maglietta bianca, da abbi-
con un flacone di polvere colorante in mano, intenzionati a
«sporcare» più gente possibile.
Sono i membri delle Onlus locali, che gestiscono queste
«forche caudine» e, in cambio
del servizio, chiedono ai partecipanti qualche donazione per
finanziare le loro attività. Al-
9fcc\kk`ef [\ccX e\m\
M8CC< ;Ê8FJK8
8EK8>EF; 9ILJJFE :<IM@E@8
:?8DGFCL: :?8DGF:?<I
:F>E<
:FLID8P<LI
>I<JJFE<P C8 KI@E@KÞ >I<JJFE<P JK%A<8E C8 K?L@C<
G@C8
KFI>EFE
G@<DFEK<
8C8>E8 M8CJ<J@8 98I;FE<::?@8
9@<CDFEK<
C@DFE<
CLI@J@8
DFE;FC<Ê JB@
GFEK<:?@8E8C<
J8E ;FD<E@:F ;@ M8IQF
J% >@8:FDF ;@ IF9LI<EK
eg&eg
eg&eg
,'&)0,
+'&(,'
eg&eg
eg&eg
+,&(.'
(''&)''
eg&eg
+'&)('
/'&(,'
eg&eg
eg&+
eg&+
)'&)'
('&('
eg&.
eg&+
)'&)'
((&((
eg&+
*)&*/
(*&(,
eg&-
eg
eg
()'
)eg
eg
*)
**
eg
(*/
,0
eg
eg&eg
eg&/
(''&),'
'&(,'
(*'&*''
+'&-'
,'&+''
eg&eg eg&)'&).' /&/
'&),' *&(/
KI<EK@EF
8C98 $ :@8DG8:
8CG< :<ID@J
8E;8CF $ =% G8>8E<CC8
2 agosto
Rimini
Luogo ancora
da fissare
6 settembre
Milano
Zona stadio
di San Siro
Effetto passaparola Le tappe
previste sono sei, tutte di sabato. Per le prime due, a Torino il
10 maggio e a Trieste il 24, si
sono già iscritte più di 5500
persone, nonostante l’evento
non sia stato ancora pubblicizzato. Per quella di chiusura, il 6
settembre in zona San Siro a
Milano, si punta a passare dagli 11.000 del 2013 a quota
15.000. A Roma la data non è
stata ancora fissata (sarà comunque a giugno), ma si è alla
caccia di un luogo abbastanza
ampio da contenere tutte le
persone che si vogliono iscrivere. Effetto del passaparola scatenato dai partecipanti dell’anno scorso. Che ora sono pronti
a una nuova battaglia di colori,
senza alcuna preoccupazione
di arrivare primi o ultimi.
Valentina appende per una volta
i pattini e si prenota per Milano
MILANO
Valentina Marchei è un monumento alla
passione e alla determinazione per il proprio
sport. Quella di Sochi è stata la sua prima
Olimpiade, conquistata a 27 anni dopo un
cammino lunghissimo, segnato da cadute e delusioni, come l’estromissione a Vancouver
2010. Ha conquistato un 11° posto nell’individuale e un quarto posto nella gara a squadre
del pattinaggio di figura, frutto di anni di applicazione e sudore. Se Carolina Kostner è il
talento, Valentina Marchei è la forza di volontà. Figlia di Marco, maratoneta azzurro ai Giochi di Mosca e di Los Angeles, Valentina ha la
corsa nel sangue. Ma sa benissimo quanto sia
importante, nello sport, il fattore divertimento. «Tanti genitori mi scrivono parlando dei
“sacrifici” da imporre ai loro figli per farli
emergere, ma un bambino di 7-8 anni, davanti
ai “sacrifici”, si spaventa. La Color Run mi sembra un bel modo per avvicinarsi all’attività
sportiva».
Strappata all’atletica L’anno scorso il padre
Marco partecipò alla tappa Color Run di Marina di Pietrasanta. Quest’anno ci proverà anche
Valentina: vive e si allena tra la sua Milano e
Detroit, ma almeno in un’occasione vuole provarci. «Punto alla tappa di Milano — spiega —,
anche se già quella di Torino mi invoglia. Cinque chilometri sono giusti per una pattinatrice
come me, di più sarebbero troppi. Mio padre
dice che sono un talento strappato all’atletica,
ma il fatto è che è geloso». Valentina parla con
ironia: il ruolo avuto dai genitori nella sua formazione sportiva è stato fondamentale. «La
mia passione è cresciuta in modo autonomo
— spiega —, i miei non erano i classici genitori del pattinaggio. Ciò a cui mio padre
teneva era che non sprecassi la mia passione, il mio talento. Da piccola facevo pattinaggio di velocità su rotelle in estate, a San
Benedetto del Tronto, e ginnastica durante
l’inverno. Quando la mia allenatrice se ne andò, provai il pattinaggio su ghiaccio e quando
vidi che non avevo bisogno di appoggiarmi alla balaustra, capii che mi piaceva.
Eravamo due bambine con lo stesso
nome, l’istruttore ci chiamava “Valentina uno” e “Valentina due”. Io
volevo essere Valentina uno». L’orgoglio forgia
la passione, la passione forgia lo spirito di sacrificio, lo spirito di sacrificio porta i più determinati alle Olimpiadi. Ma per capire che muoversi è bello, i bambini possono iniziare anche
con una Color Run
si.ba.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
;Xk` e\m\ [`
'&(,'
(''&)''
(''&(/'
(/'&*+'
(,'&*''
(*'&)''
(),&)/,
(,'&+''
eg&eg
-'&,,'
eg&eg
(*'&)''
,'&(/'
/'&)''
.0
('
0'
('
*'
26 luglio
Marina di
Pietrasanta
Luogo ancora
da fissare
La Marchei c’è
«Per cinque km
posso farcela»
nnn%jb``e]f%`k
Jgfejfi\[ Yp
CFD98I;@8
8GI@:8
9F99@F M8CKFIK8
9FID@F
:?@<J8$M8CD8C<E:F
:FC<I<
=FGGFCF $ :8IFE8
C@M@>EF
D8;<J@DF
DFEK<:8DG@FE<
GFEK< ;@ C<>EF D8E@M8 JB@
'&)'' *&+ 0 J8E J@DFE<
,'&('' )*&)* ('' J8EK8 :8K<I@E8
)''&)/' /&/ - K<DL (,&(,
*&/
))&)0
,&,
-&.
l’arrivo, invece di una medaglia, si riceve un sacchetto di
colore per completare l’opera.
Si fatica poco, si socializza
molto e alla fine si balla nella
festa di chiusura, con gli ultimi
«color blast» a spruzzare quintali di giallo, rosso, verde e blu,
casomai alcuni avessero ancora le t-shirt immacolate. In
America, i partecipanti «seriali» le collezionano. «Sono ore
di evasione pura — racconta
Fabio Napoli, responsabile
marketing della Gazzetta —. E
i bambini diventano matti. Bisogna assolutamente tenerli
lontani dai flaconi del colore...».
L’OSPITE ILLUSTRE
('&(/
('&('
()&(+
0&0
-&0
0&('
*(&*(
()&()
eg&((
)/&*'
eg&/
.&.
('&('
+&+
eg :8DG@K<CCF&D8QQ@E
)*,
+*
),
).
)'
((,
-'
eg
0,
eg
(,
*,
('
:8E8Q<@ $ 9<CM<;<I<
=FC>8I@8
=FC>8I@;8 $ D8I@CC<M8
>?@8::@8@F GI<J<E8
C8M8IFE<$I@M<KK8
D8;FEE8 ;@ :8DG@>C@F
DF<E8 $ 8CG< CLJ@8
DFEK< 9FE;FE<
G8DG<8>F$GI<;8QQF$F9%
G8E8IFKK8 )'')
KFE8C< G8JJF IFCC<
J% G<CC<>I@EF$=8C:8;<
G<AF
G@EQFCF
GFQQ8$8CF:?$9L==8LI<
J% D8IK@EF ;@ :8JKIFQQ8
M@>F$G<I8$:@8DG<;@<
eg 8CKF 8;@><
)* 8CG< ;@ J@LJ@
(* 8CK8 98;@8
8CK8 GLJK<I@8
9<CG@8EF
:8I<QQ8
:FIEF ;<C I<EFE
=LE@M@< JG<@B9F;<E
>@KJ:?9<I> $ D8I8EQ8
BC8LJ9<I>
C8;LIEJ
D<I8EF )'''
F9<I<>><E
GC8E $ M8C G8JJ@I@8
GC8E ;< :FIFE<J
GCFJ< $ 9I<JJ8EFE<
I8:@E<J
J8E M@>@C@F
JFC;8
KI8=F@
M8C ;LCK@DF
M8C >8I;<E8
M8C J<E8C<J
M8CC<CLE>8
eg&eg eg&)* eg N8KC<J
eg&eg
eg&eg
eg&eg
+'&)('
,,'&-''
eg&eg
(-'&)-,
eg&eg
*'&(,'
)'&).'
eg&eg
-'&,,'
(0'&+)'
eg&eg
eg&eg
eg&eg
eg&eg
(+'&)/'
eg&eg
eg&('
eg&(*
eg&))
)*&)*&+
eg&(,
(.&)'
eg&/
(&,
(-&(/
eg&+
)/&*'
-&eg&(0
eg&.
eg&(*
eg&/
+&)*
eg&.
eg
eg
eg
,.
*
eg
+(
eg
,
*.
eg
0,
(,
eg
eg
eg
eg
(*
eg
eg&eg eg&,* eg
*'&(+'
*'&/'
eg&eg
eg&eg
,&(+'
,&(''
,'&)''
eg&eg
eg&eg
)'&).'
(-'&)-'
)'&(+'
eg&eg
,,&)+'
eg&eg
0'&),'
eg&eg
/'&*''
eg&eg
-'&*(,
,'&(('
eg&eg
-&*'
.&.
eg&(,
eg&*
.&.
0&(.&.
eg&)
eg&/
(-&(/
+&+
)'&*)
eg&0
.&/
eg&*+
((&((
eg&,
,&,
eg&.0
()&()
)&)
eg&*
))
*'
eg
eg
)'
).
)'
eg
eg
*.
('
('+
eg
),
eg
+'
eg
),
eg
**
(,
eg
M<E<KF
8I8998 D8IDFC8;8
8CKFG@8EF ;@ 8J@8>F
8LIFEQF D@JLI@E8
:FDGI<EJFI@F :@M<KK8
:FIK@E8 ;8DG<QQF
=8C:8;<
C<JJ@E@8
DFEK< 98C;F
E<M<>8C
J8E M@KF ;@ :8;FI<
J8GG8;8
eg&eg
)'&+''
eg&eg
eg&eg
/'&),'
eg&eg
eg&eg
eg&eg
eg&eg
eg&eg
eg&eg
=I@LC@ M<E<Q@8 >%
I8M8J:C<KKF&QFE:FC8E
J<CC8 E<M<8
K8IM@J@F
(,&*,' +&()
(.'&-,' *&,
(,&)(' )&(,
eg&)/
(+&(+
eg&.
eg&)*
()&*.
eg&(0
eg&+
eg&eg&.
eg&+
eg&(*
eg
),
eg
eg
*/
eg
eg
eg
eg
eg
eg
:FIEF 8CC< J:8C<
DFEK< 8D@8K8
FM@E;FC@
G8JJF C8E:@8EF
IF::8I8JF
K<ID@E@CCF
,'&0' ,&.
eg&eg eg&/
)'&()' .&(+
+'&()' .&(eg&eg eg&)*
eg&eg eg&,
=I8E:@8
:?8DFE@O DFEK$9C8E:
DFEK><EÞMI<
'&)-' ,'&-, /'
0'&((' (/&)+ .'
JM@QQ<I8
JK% DFI@KQ $ :FIM@>C@8
N<E><E
-'&(/) )'&)* (*.
eg&eg eg&*+ eg
(' 8LJKI@8
. B@KQ9|?<C
, J{C;<E
JK% 8EKFE 8D 8IC9<I>
8GG<EE@EF
('&))' ,&(. )'
89<KFE<
:% =<C@:<$IF::8 ;@ :8D9@F eg&eg eg&(+ eg
('&)( )'
-'&(,'
:@DFE<
('
eg
(eg
eg
'&-) (+&,( *)
'&)., )-&** ())'&((, /-&0+ )++
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
BASEBALL
IL PROCESSO LA MADRE DELLA MODELLA: «LA MIA PRESENZA INNERVOSISCE OSCAR»
Il p.m. non dà tregua a Pistorius
«Prenditi le tue responsabilità»
«Nessuno può
credere alla tua
versione». Quel
biglietto di Reeva:
«Mi fai paura»
LORENZO SIMONCELLI
@lionreporter
PRETORIA (Sudafrica)
«Mister Pistorius lei
mente. La sua versione dei fatti è così improbabile che nessuno le crederebbe». Questa la
reazione del p.m. Gerrie Nel
dopo aver ascoltato il racconto
di Oscar Pistorius su quanto
successo la notte dell’omicidio
di Reeva Steenkamp. Il campione paralimpico ha ripetuto
di essersi svegliato e di essere
andato a prendere i ventilatori
in balcone e di non essersi accorto che la fidanzata era andata in bagno perché nella
stanza era «molto scuro».
«Non eri neanche a due metri
di distanza e non hai visto e
sentito niente?» - ha chiesto
Nel a Pistorius con tono incredulo. «Ero impegnato a prendere i ventilatori, davo la
schiena al letto ed era buio pesto. Non so quando si sia alzata» - ha risposto Blade Runner.
Commentando alcune foto
della sua camera, Pistorius,
ha, poi, portato avanti la teoria secondo cui, alcuni oggetti,
TENNIS
A KATOWICE: PERDE 6-4 6-3
sarebbero stati spostati nelle
ore successive all’omicidio.
«Chi è stato a muovere le cose?
Forse la polizia? Si tratta di
una cospirazione?» - ha domandato Nel sarcasticamente
a Pistorius. «Non lo so, ma alcuni oggetti sono stati mossi» ha replicato il campione. «Tutto era come è stato trovato» ha
incalzato il p.m. «tutto come
quando avete litigato e lei è
scappata dalla stanza gridando per poi chiudersi in bagno».
Reeva aveva paura? L’ennesima stoccata di Nel, il cui
obiettivo è mostrare al giudice
che Reeva è stata uccisa intenzionalmente da Pistorius dopo
una discussione. Per questo
motivo, il pubblico ministero,
si è soffermato a lungo sul
messaggio inviato da Reeva a
Blade Runner in cui era scritto
«a volte mi fai paura». «Perché
avrebbe dovuto avere paura?»
- ha chiesto Nel a Pistorius. «Di
essere ferita dalle mie reazioni
dato che provava sentimenti
nei miei confronti. Non la trattavo male, Reeva non sarebbe
mai stata con me se si fosse
sentita trattata male. Non ho
mai urlato contro di lei» - ha
replicato. Poi il p.m. ha iniziato a calcare la mano sulla passione per le armi di Pistorius,
interrogandolo sull’episodio
in cui, il 27enne sudafricano,
esplose un colpo sotto il tavolo
IPPICA
TROTTO
(m.c.) Riflettori puntati sullo storico derby
tra Nettuno 2 e Nettuno nel secondo turno
di Ibl. La «città del baseball» che durante
l’inverno ha corso il rischio di perdere la
massima serie ha addirittura raddoppiato,
grazie al ripescaggio dei giovani del presidente Della Millia al posto del Mastiff. Il manager Trinci si affida al cubano Gonzalez e
a Pizziconi per fermare i più esperti cugini
(che hanno inserito nel roster Florian) e
per dare un seguito alla vittoria di Parma.
Oggi (2° turno, ore 20.30) - Girone A: Bologna-Padova; Godo-San Marino. Girone B:
Nettuno2-Nettuno; Parma-Rimini. Domani
(ore 20.30): a campi invertiti.
BOXE
SARRITZU-YANCHI
PER L’EUROPEO MOSCA
Oscar Pistorius, 27 anni, ha ucciso la fidanzata il 14 febbraio 2013 ANSA
di un ristorante di Johannesburg. «Ho sparato, ma non ho
premuto il grilletto. Mentre
stavo controllando se c’era la
sicura è partito il colpo» - ha
spiegato Pistorius. «Menti.
Esperti hanno dimostrato che
quell’arma non spara se il grilletto non viene premuto. Non
ti prendi mai le responsabilità» - lo ha accusato Nel. «Sei
un egocentrico, interessato solo a te stesso» lo ha attaccato
ancora il p.m. «perché hai
chiesto scusa alla famiglia di
Reeva in aula e non in forma
privata? Per farti vedere agli
occhi del mondo? Ti senti meglio adesso?». «Non ho mai
avuto la possibilità di parlargli
HOCKEY GHIACCIO
privatamente» - ha risposto
quasi in lacrime Blade Runner
- «non penso mi volessero vedere». Quasi una risposta indiretta a June Steenkamp, la
madre di Reeva, che, in un’intervista al Daily Mirror, ha
detto «deve vedermi in tribunale, deve sentire i miei occhi
che lo inchiodano». «Non so se
dice la verità, ma la mia presenza lo innervosisce» ha proseguito la madre della modella sudafricana «non mi interessa se prende 25 anni o lo lasciano libero, rivoglio indietro
mia figlia, ma questo non può
accadere. Non cerco vendetta,
voglio la verità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RITMICA
FINALE EBEL, GARA-4
(r.g.) Presentata al Dixieland Caffè di Milano la sfida europea mosca tra Sarritzu
(24-6-5) e Yanchi (Bie. 22-3-2) e il rientro
di Giacobbe Fragomeni (31-4-2), designato sfidante al titolo continentale massimi
leggeri. La riunione (OPI2000) si terrà al
Centro Molinello di Mazzo di Rho (Mi) il 26
aprile e comprende altri tre incontri con
Sinacore, Paraschiveanu e Moruzzi, pugili
molto promettenti. Diretta dalle 22.30 su
Raisport 1, dei due match principali.
RINVIO (r.g.) L’organizzatore Frank Warren ha ottenuto dal’Ebu, il rinvio della sfida
europea medi tra Billy Saunders (19) ed
Emy Blandamura (22), titolo vacante, al 26
luglio a Manchester (Ing), imperniata sull’europeo massimi tra gli inglesi Dereck
Chisora (20-4) e Tyson Fury (22).
ZAMORA RINVIATO (r.g.) Rinviata dal 18
al 25 aprile, sempre a Solofra (Av), la difesa di Brunet Zamora (25-1-2), campione
Ue leggeri, contro il polacco Gyorgy Mizsei
(18-9), per esigenze tv.
TORNEI AZZURRI (i.m.) L’Italia élite partecipa con sei pugili al 33° torneo Gee Bee di
Helsinki (Fin) da oggi a domenica: 56 Di Savino, 60 Vangeli, 64 Morello, 75 Munno, 81
Fiori, +91 Rossano. Domani a Villerupt
(Fra) terza sfida Italia-Francia. Azzurri: 49
Cappai, 52 D’Andrea, 56 Bagatin, 60 Cosenza, 64 Caserio, 69 Di Russo, 75 Perugino, 81 Scardina, 91 Soggia, +91 Vianello.
CANOTTAGGIO
IL D’ALOJA A PIEDILUCO
(g.l.g.) Con le prime eliminatorie nel pomeriggio, inizia il 28° memorial Paolo d’Aloja.
In acqua sul lago di Piediluco equipaggi di
30 Paesi. Tra le barche più attese il doppio
pesi leggeri femminile campione del Mondo 2013, Elisabetta Sancassani e Laura
Milani e il doppio senior, bronzo ai Mondiali
2013, reduce dalla prima prova di Coppa
del Mondo di Sydney dove è stato terzo alle spalle dei lituani Mascinskas-Ritter, a loro volta in gara. Ci saranno nuove formazioni pesi leggeri, con il ritorno di Marcello
Miani e quelle senior con il quattro di coppia, l’otto e, parzialmente, del quattro senza. Resta invariato il due senza azzurro di
Matteo Castaldo e Marco Di Costanzo. Oggi. Ore 15.30: qualificazioni. Domani. Ore
8.30-12.30: finali (diretta RaiSport 1, ore
8.55-11). Ore 15.30: qualificazioni. Domenica. Ore 8.40-12.30: finali (diretta RaiSport
1, ore 9-11).
HOCKEY GHIACCIO
Sprazzi Schiavone Il driver francese
In 7200 al Palaonda
ma non basta
Jean Michel Bazire per il match-point
per la Radwanska a 5000 vittorie
n. 2 del Bolzano
Sprazzi di vera Schiavone,
dopo un lungo periodo buio. Nel
2° turno di Katowice (Pol,
170.000, cem. indoor), la regina
del Roland Garros 2010, oggi n°
48 del mondo, a 33 anni, si merita
applausi della m. 3 e beniamina di
casa, Agnieszka Radwanska e dal
pubblico per la partita tutta
offensiva, e una fuga sul 4-2
iniziale. Che la favorita ha
cancellato, cambiando ritmo. Oggi
quarti con Camila Giorgi (n. 69)Peer (Isr, 90), inedito.
Secondo turno: A. Radwanska
(Pol) b. SCHIAVONE 6-4 6-3;
Cornet (Fra) b. Kucova (Slk) 6-3
4-6 6-3; Rybarikova (Slk) b. Soler
(Spa) 6-2 6-0; Meusburger (Aut)
b. Lucic (Cro) 6-2 6-3; primo t.:
Lucic b. Jaksic (Ser) 6-3 6-4.
PER TERRAIOLI A Casablanca
(Mar, 426.000, terra), 2° turno:
Garcia-Lopez (Spa) b. Berlocq
(Arg) 6-2 7-5; Carballes (Spa) b.
Sousa (Por) 6-7(7) 7-6(5) 6-2;
Kuznetsov (Rus) b. Vesely (Cec)
6-2 3-1, rit.; Paire (Fra) b.
Montanes (Spa) 6-4 5-7 6-4;
Carreno (Spa) b. Nedovyesov
(Kaz) 3-6 6-1 7-6(3).
COLPO BROWN Primo successo
di Dustin Brown (Ger, n. 101 del
mondo) contro un top ten, Isner
(Usa, 9): c’è riuscito per 6-4 6-7(7)
7-6(4) a Houston (Usa,
400.000).
Ieri sulla pista provinciale di
Le Mans il 43enne top driver
francese di trotto Jean Michel
Bazire (foto), uno dei migliori a
livello mondiale, con due vittorie
ha tagliato e superato il
significativo traguardo delle 5.000
vittorie in carriera (vincite in
premi dei suoi cavalli vicine ai 125
milioni), la prima delle quali
conquistata nel 1984. Malgrado
frequenti problemi di salute (nel
2012 un ematoma cerebrale)
Bazire non si è mai arreso e
continua ad aggiungere tasselli
alla sua straordinaria carriera.
Nel meeting parigino da poco
concluso, ha sfiorato la terza
vittoria con Up and Quick
(fulminato da Maharajah)
nell’Amérique già conquistato nel
1999 (Moni Maker) e nel 2004
(Kesako Phedo). Bazire ha vinto
66 gruppi 1, e tra i più importanti
ci sono anche quelli ottenuti in
sulky all’italiano Exploit Caf:
Lotteria nel 2007, France e ed
Elitlopp nel 2008.
I 5.000 traguardi in carriera sono
comunque lontani dai numeri
accumulati dai grandi divoratori di
traguardo. Il primatista mondiale
è il tedesco Heinz Wewering che
ha superato le 17.000 vittorie,
mentre oltre quota 16.000 è il
primatista nordamericano Dave
Palone.
Secondo match-point
Bolzano e questa volta in casa, di
fronte ai 7200 spettatori
indemoniati di un Palaonda
nuovamente esaurito. Primo
ingaggio alle 19.30: e l’entusiasmo
sarà alle stelle. Anche se tra i tifosi
e la società, negli ultimi giorni, c’è
stata polemica: i prezzi dei biglietti
per gara-4 sono saliti alle stelle. I
biancorossi (nella foto Marco
Insam), dopo il k.o. di martedì a
Salisburgo (7-2), con quattro gol
subiti in tre minuti e mezzo della
seconda metà dell’ultimo periodo,
conducono 2-1 la serie di finale al
meglio delle 5. «Eravamo un po’
stanchi e il nostro power-play ha
funzionato male» sostiene Kim
Strömberg, attaccante della prima
linea. Il Bolzano, dovesse fallire
nuovamente, avrebbe un’altra
opportunità domenica in Austria,
con gara-5. Ma è chiaro che la
grande occasione è oggi. In sette
stagioni di apertura a formazioni di
altri Paesi europei, il titolo è
andato comunque solo a club
austriaci e ben quattro volte
proprio al Salisburgo, uno
squadrone. Per questo l’impresa
resta difficilissima. Ricordando,
tra l’altro, che i Red Bulls, già nei
quarti contro il Dornbirn, si sono
trovati sotto 2-0 e poi si sono
imposti 4-2... Tutto (o quasi) in
sessanta minuti.
SCHERMA
STORICO DERBY A NETTUNO
DA OGGI A DOMENICA
Farfalle a Pesaro
per la Coppa
senza la Russia
(cam.ca.) Per il sesto
anno consecutivo l’Adriatic
Arena di Pesaro ospita da
oggi a domenica l’unica tappa
italiana della Coppa del
Mondo di ritmica. In pedana
le Farfalle azzurre Camilla
Bini, Sofia Lodi, Marta
Pagnini, (nella foto) Camilla
Patriarca, Andreea
Stefanescu, Valeria Schiavi
oltre alle individualiste
Veronica Bertolini e Alessia
Russo. «Ora non c’è la Russia
- spiega la c.t. Emanuela
Maccarani —e il primo scoglio
sarà la Bielorussia. Potranno
darci del filo da torcere
anche Giappone, Israele e
Ucraina». La squadra
gareggia sul programma
olimpico (10 clavette, 3 palle
e 2 nastri). All’evento è
prevista anche la
partecipazione del
presidente del Coni Malagò.
In tv: oggi dir. Rai Sport 2
dalle ore 18:45.
ITALDONNE OK (m.l.) Continua il percorso
netto dell’Italia nel girone A del Mondiale
donne di Seconda Divisione ad Asiago (Vi).
Ieri le azzurre hanno battuto 5-0 la Nuova
Zelanda. Oggi riposo. Classifica: Italia 12;
Gran Bretagna 9; Polonia 7; Sud Corea 4;
Australia 3; Nuova Zelanda 1.
RECORD DETROIT I Detroit Red Wings si
sono qualificati per la 23a stagione consecutiva ai playoff Nhl, allungando così la serie più lunga di tutti gli sport professionistici nordamericani relativa alle squadre ammesse alla post-season.
HOCKEY PISTA
FOLLONICA CONDANNATA (m.nan.) Due
punti di penalizzazione e 2000 euro di multa al Follonica per il mancato adempimento degli obblighi derivanti dal lodo arbitrale
del 3 luglio con l’ora c.t. e allenatore del
Cgc Viareggio, Massimo Mariotti. In classifica il Follonica (ricorso alla Caf) scende
a 39 punti, ma resta al 6° posto.
MONDIALI GIOVANI
Curatoli show
Sciabola: primo
oro a squadre
Impresa storica per la
sciabola azzurra under 20 ai
Mondiali di Plovdiv (Bul): Luca
Curatoli, Leonardo Affede,
Francesco D’Armiento e Francesco Bonsanto hanno battuto in finale la Russia e regalato
il 1° titolo mondiale della specialità all’Italia. Curatoli, già
oro individuale, ha rimontato
da 38-40 a 45-41 nell’ultimo
assalto. Bronzo per le fiorettiste: Mancini, Palumbo, Cipressa e Biagiotti, battute
dagli Usa in semifinale, hanno
piegato la Cina 45-32 per il 3°
posto.
HAGINO RECORD (al.f.) Kosuke Hagino
abbassa il primato asiatico dei 400 misti a
4’07”88 (1° t. 2014) ai campionati giapponesi di Tokyo. Uomini: 100 sl Shioura 48”69;
100 ra Koseki 1’00”07. Donne: 100 ra Watanabe 1’06”96.
BELMONTE BIS (pe.m.) Nella 1a giornata
degli open spagnoli a Palma di Maiorca
doppietta di Mireia Belmonte (800 sl e 200
fa). Uomini. 200 fa Peralta 1’58”13. Donne:
800 sl-200 fa: Belmonte, 8’25”83-2’06”33;
100 ra: Vall 1’06”81 (r. n.).
SFIDE VELOCI (al.f.) A Eindhoven (Ola)
Sjoestroem batte Kromowidjojo nei 50 sl:
24”15 contro 24”35 (2° e 3° t. 2014). Uomini:
100 sl Verschuren 48”94; 50 fa Govorov
(Ucr) 23”17 (3° t. 2014). Donne: 100 fa Sjoestroem (Sve) 57”01; 200 mx Heemskerk
2’10”21 (r.n.).
CHE LE CLOS (al.f.) Ai Trials sudafricani di
Durban, Le Clos vince 200 sl (1’48”43), 200
dorso (1’57”93) e 200 farfalla (1’54”56, 1° t.
2014). Roland Schoeman domina i 50 farfalla (23”11; s. 23”07, 1° t. 2014).
OLIMPIADI
PAKISTAN RISCHIA Il Cio dà un ultimatum al comitato olimpico pakistano: se entro luglio non metterà fine alle ingerenze
politiche nel proprio operato, sarò sospeso e i propri atleti esclusi dalle rassegne a
cinque cerchi.
PALLAMANO
ANTICIPO (an.gal.) Nell’anticipo del 5° turno dei playoff di A maschile, MeranoPressano 19-21. Girone A. Classifica: Pressano 18; Bolzano 16; Trieste 8; Merano 3.
PALLANUOTO
FINALI EUROLEGA DONNE
CON ORIZZONTE E IMPERIA
A Sabadell, in Spagna, scattano le Final
Four di Eurolega donne con due squadre
italiane. Oggi, con diretta su RaiSport 1,
Sabadell-Orizzonte alle 19.30 e Vouliagmeni (Gre)-Mediterranea Imperia alle 21.
Domani le finali.
EURO CUP Nella finale di ritorno, i croati
della Mladost battono 9-5 il Volgograd, ma
il trofeo va ai russi che in gara-1 avevano
vinto 11-5.
PESI
IPPICA
IERI 15-8-3-7-11
8ª corsa - m 2060: 1 Osasco di Ruggi (R.
Vecchione) 1.14.1; 2 Oregon Mik; 3 Papalione Cam; 4 Loreto de Santana; 5 Orpheus
du Lac; Tot.: 1,51; 1,29, 5,82, 4,24 (38,11).
Quinté: 8.126,13. Quarté: 1.960,64. Tris:
330,77.
OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inizio convegno alle 15.05) scegliamo Back
Hunting (6), Alagos (5), Mister Vellucci (4),
Ici la Cote (2), Golden Park (9) e Lettera (3).
SI CORRE ANCHE Trotto: Padova (15.05)
e Foggia (14.55).
NUOTO
AGNEL VOLA: 1’45”63 NEI 200 SL
AI TRIALS FRANCESI
(al.f.) Yannick Agnel domina i 200 sl ai
Trials francesi di Chartres: 1’45”63. A Florent Manaudou lo sprint in 21”70. Uomini:
50 sl F. Manaudou 21”70; 50 do Lacourt
24”37 (1° t. 2014), Stravius 24”80; 200 sl
Agnel 1’45”63. Donne: 100 sl Muffat 54”08,
Bonnet 54”62; 800 sl Balmy 8’29”18; 100 ra
Bonnet 1’09”25, Polit 1’09”25; 100 fa Muffat
58”54.
OGGI BUTTIGLIERI Oggi, agli Europei di
Tel Aviv, Roberta Buttiglieri (+75 kg, gruppo B) è l’ultima azzurra in gara. Ieri. Donne.
75 kg: 1. Valentin (Spa) 268 (121+147); 2.
Karpunenko (Rus) 264 (121+143); 3. Mizdal
(Pol) 230 (101+129). Oggi: 94 kg uomini (diretta Eurosport ore 18.30).
TIRO A VOLO
FOSSA A TUCSON Scattata ieri la Coppa
del Mondo, con la fossa donne. Dopo la
prima serie Deborah Gelisio a 23, Silvana
Stanco a 21 e Federica Caporuscio a 18. Al
comando con 24 Carole Cormenier (Fra) e
Wu Cuicui (Cina). Nella notte le altre serie e
la finale. Sempre ieri prima serie anche per
gli uomini, con Valerio Grazioni tra i 5 «perfetti» a 25, Daniele Resca a 23 e Simone
Prosperi a 21.
VELA
ROMAX2 (r.ra.) Con la vittoria di TWT di
Marco Rodolfi conclusa ieri la 20a Roma X
2 regata d’altura di 530 miglia, Riva di Traiano-Lipari e ritorno. Nella categoria Roma
x tutti si è imposta Cippa Lippa di Camucci,
nella Roma X 1 Phantomas di Potestà.
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LETTERE
DITE LA VOSTRA
Porto Franco
INDIRIZZO Via Solferino, 28
20121 Milano
Fax 02.62.82.79.17
Email: [email protected]
A CURA DI
FRANCO ARTURI
Twitter: @arturifra
Mou e la lezione dell’Atletico
www.piccoliannunci.rcs.it
[email protected]
oppure nei giorni feriali presso
l’agenzia:
Milano Via Solferino, 36
tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422,
fax 02/6552.436
Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del
9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale
inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza
della Legge sulla privacy (L.196/03).
ABILE esperta referenziata impiegata
ufficio commerciale customer care
with problem solving ordini offerte inglese francese windows mac offresi
331.12.23.422
ABILE impiegata tecnico-commerciale
offresi part-time. Pluriennale esperienza settore illuminazione, arredamento e allestimenti. Offerte commerciali; ufficio acquisti, gestione fornitori, Autocad. Tel. 333.14.37.804
IMPIEGATA valuta lavoro con uso lingua inglese, part/full-time, Milano.
338.69.27.080
AGENTE di commercio in pensione assume incarichi e fornisce consulenze
anche via sms. 348.29.20.683
AGENTE plurimandatario anni 54 settore componenti elettronici ed elettromeccanici, pluriennale esperienza valuta mandati per Piemonte, Liguria,
Emilia. Scrivere [email protected]
COMMERCIALE estero, contract - sedute ufficio pianificazione, apertura
mercati, organizzazione, portafoglio
clienti. 366.54.76.700
RETI AGENTI, massima qualità. Esperto crea, avvia e gestisce reti vendita
appositamente per aziende clienti.
338.37.66.816
ESPERTO venditore 56enne settore sanità ottima presenza professionalità
disponibilità
trasferte
Italia.
349.84.71.099
PERITO Elettronico 59 anni, esperienza pluriennale vendita componentistica elettronica attiva/passiva, semiconduttori, sensori per automazione
di macchine, buon Inglese. Mobile
335.78.83.524
CERCO lavoro come autista o magazziniere. Esperienza pluriennale. Patente C, CQC. 329.80.07.404
CAMP BOSS- Pluriennale esperienza.
Valuta proposte. Disponibilita' immediata. Tel: 393.50.19.107
PRATICO vendita, pelletteria, abbigliamento accessori, conduzione, personale, vetrine, cinquantenne, serio, offresi. 347.25.71.429
ASSISTENZA disabili, italiano, autista,
trasferimenti Italia, estero, bricolage,
pulizie, custode, cinquantenne.
338.64.68.647
CONTABILE neopensionato, autonomo fino bilancio, adempimenti/dichiarazioni, offresi contabilità piccola
azienda Milano. 328.68.59.679.
che fattura molto meno della
metà di Juve, Milan e Inter ed è
alla stessa altezza del Napoli,
incassando di diritti televisivi
poco più dell’Udinese. Anche il
Borussia Dortmund non ha cifre di bilancio molto diverse
dalle nostre tre grandi. Eppure,
quando si vogliono giustificare
i nostri rovesci in Europa (e non
solo) allenatori e dirigenti hanno subito in bocca la contabilità sociale. Dovrebbero, al contrario, pensare un po’ più al calcio e meno al marketing e al
conformismo dei grandi nomi:
Simeone (foto Ansa) è un tecnico esordiente in Champions.
Provate a paragonare la durezza con cui ha affrontato i catalani con le declinanti e rassegnate morbidità dei milanisti di
qualche settimana fa. E piantiamola di raccontarci le favole.
ATTICO nuovo adiacenze Risorgimento. Soggiorno-cottura, bicamere, biservizi, balcone. Termoautonomo. CE:
B - IPE: 50,71 kWh/mqa. 02.88.08.31
cod. T03 www.filcasaimmobili.it
BILOCALE nuovissimo Losanna.
195.000 euro. CE: B - IPE: 33,26 kWh/
mqa. 02.88.08.31 cod. B28 www.filcasaimmobili.it
SOCIETÀ d'investimento internazionale
acquista direttamente appartamenti e
stabili in Milano. 02.46.27.03
TATA italiana, referenziata, esperienza
ventennale neonati e bimbi, disponibile full-time, serale e notturno Milano/provincia. 333.98.33.381
ASSISTENTE anziani pulizie domestiche referenziata cerca lavoro in Milano e provincia massima serietà. Tel:
388.47.05.302
PARCO DELLE BASILICHE - ultimo piano trilocale elegantemente arredato.
Terrazzo panoramico. Posto Auto. CE:
G - IPE: 288,6 kWh/mqa. 02.88.08.31
cod. T37 www.filcasaimmobili.it
A Milano, per distaccamento impieghiamo 3 ambosessi per amministrazione,
clienti
e
logistica.
02.24.30.29.20
di distribuzione quotidiani ricerca automuniti per lavoro di
consegne notturne residenti
Rho, Parabiago, Legnano, Nerviano
e
limitrofi.
Tel.
039.88.16.25
ARCHITETTO, p.iva, disegnatrice Archicad, ctu, offresi. CV su richiesta.
Cell 320.87.63.726
Alessio Zani (Busto Arsizio, Va)
Sto a metà strada: qualcosina di positivo Seedorf è riuscito a metterlo insieme. C’è un po’
di ordine in campo. Ma quando
si alza il livello della corsa e del
pressing il Milan tende a uscire
dalla scena. La vittoria col Genoa è immeritata. I rossoneri
continuano a spendersi poco
sul piano dinamico. Con quella
quota ingaggi Simeone e l’Atletico vincerebbero la coppa della
Via Lattea. Quanto ai nuovi innesti, Taarabt è un ottimo elemen-
AFFITTASI
DOMODOSSOLA
•NEGOZIO due ampie vetrine, mq.
95 con retro e bagno interno, buone condizioni CE: F - IPE: 64,10
kWh/mc. Provenzano Adriano.
Tel: 02.40.44.143
Togliamo lo sport
dalla scuola
Sulla Gazzetta dell’altro giorno si parlava di potenziare la
presenza dello sport nella
scuola italiana e di far rientrare i fondi per la realizzazione
di palestre e impianti sportivi
nelle opere previste dal governo Renzi per l’edilizia scolastica. Purtroppo dalla mia esperienza personale penso che
anche una tale soluzione non
avrebbe alcun esito positivo,
ma rischi di spreco di soldi.
Sono un dirigente di una società di atletica leggera di Livorno
e padre di due figlie che frequentano le scuole cittadine.
Quest’anno a Livorno non sono stati organizzati i Giochi
Sportivi Studenteschi per
mancanza di fondi, salvo scoprire poi che questi fondi sono
quelli necessari a coprire le
spese per gli straordinari e le
trasferte dei professori di educazione motoria.
Con la mia società da oltre
vent’anni organizziamo una
manifestazione promozionale
riservata alle scuole medie inferiori cittadine e quest’anno
per ottenere una partecipazione significativa alla nostra manifestazione l’abbiamo organizzata in orario mattutino in
modo che non fosse necessario
pagare straordinari ai professori incaricati di seguire i ragazzi.
In linea con quanto pensava
l’attuale presidente del Consiglio, la mia proposta rivoluzionaria sarebbe quella di levare
del tutto l’educazione fisica
A
CQUISTIAMO brillanti, gioielli
firmati, orologi marche prestigiose,
monete, argenteria. Il Cordusio
02.86.46.37.85
PUNTO D'ORO
compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi, oro, diamanti.
Sabotino
14
Milano.
02.58.30.40.26
VENDESI terreno destinazione edilizia
sanitaria Italia cittá Lodi centro storico
16 km sud Milano.18.000 mq, 54.000
mc frazionabile. [email protected] 335.23.06.03
Acquistiamo
BANCHE e multinazionali ricercano immobili in affitto o vendita a Milano.
02.67.17.05.43
SOCIETÀ
Dopo la vittoria più che sofferta e abbastanza fortunosa a
Genova del Milan, oggi tutti ad
entusiasmarsi per «6 giornate»
di Derby (tra cui quello vero)
milanese alla conquista di un
posticino in Europa, nella speranza di raddrizzare una stagione fallimentare e di impostare un futuro decoroso/decente. Ma qualcuno ha fatto i
conti con l’«oste», ovvero con
le altre 5 squadre in lizza che,
tra parentesi, giocano pure
meglio di entrambe le più blasonate contendenti, senza scomodare la Viola che è 5 punti?
to, mentre Honda mi pare atleticamente fuori target per il nostro campionato, nonostante i
discreti mezzi tecnici.
• AUTOMOBILI
LIGURIA 59.000 euro, 100 mt mare ultime suite arredate pronta consegna
spiaggia vicina piscina beauty farm a
chi acquista e paga entro 30 gg. Notaio gratis. CE: C - IPE: 84 kWh/mqa.
Tel. 035.47.20.050
OLTREPO' 79.000 euro 60 minuti colline Bonarda e Moscato villini nuovi
pronta consegna giardino esclusivo
piscina permuto con metà soldi e metà auto camper motocicletta barca atto immediato CE: C - IPE: 93 kWh/
mqa. Tel.: 035.47.20.050
PORTO ROTONDO Marinella, in residence con piscina e servizi, bilocale
con ampia terrazza. Euro 125.000.
Classe: C. 0789.66.575 - euroinvestimmobiliare.com
E FUORISTRADA,
qualsiasi cilindrata con passaggio
di proprietà e pagamento immediato.
Autogiolli,
Milano.
02.89504133 - 02.89511114
RIMINI Hotel Daria 0541.47.88.42,
metri 50 mare. Pensione completa:
Pasqua 38,00; ponti, giugno 34,00.
VUOI posto barca a porto Lotti, La Spezia, miglior porto del mediterraneo
metri 12 x 4. Con my Picchiotti Giglio
perfetto. Chiamami ci accorderemo.
335.22.48.92
PADRONCINO con motrice 115 offresi
per trasporti continuativi. Milano sud.
Tel. 338.16.99.793
MONTECARLO
Azienda Quick Solutions
Marketing solution, ricerche di
mercato, sviluppi commerciali,
cessione marchi. E-mail: [email protected]
A
CQUISTIAMO auto e fuoristrada anche di grossa cilindrata Milano Motors 4x4 S.r.l. 02.61.29.86.99
[email protected]
ABBANDONA ansia e fatica con i nostri trattamenti benessere.
www.body-spring.it 02.91.43.76.86.
ASSOCIA benessere e relax con massaggi antistress nelle tue pause quotidiane. 02.39.40.00.18
CERCHI inusuali amanti? Appuntamenti intriganti? Anonimo, efficiente, vantaggioso. Approfittane 899.996.101
da 32 centesimi/minuto. VM18 MCI
CONCEDITI nuove amiche unicamente
tue! Troverai sempre quella giusta!
Approfittane 899.996.101 da 32 centesimi/minuto. VM18 MCI
Una nuova vetrina: prima di tutto… prima di tutti!
p sti. 348.
08.28.35
0
Temporary Shop
Saldi Eventi
Outlet
Locali Ristoranti
Viaggi
Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:
Bayern, parole di Guardiola, ha
giocato male un’ora prima di
sfondare; il Real ha rischiato di
brutto; il Chelsea è passato per
un pelo. Abbiamo l’abitudine di
costruire grandi teorie su partite secche: poco più che
chiacchiere in libertà. Il calcio
diventa tendenza e verità se si
può osservare attraverso molti
episodi agonistici: da questo
punto di vista il Barcellona conferma la sua lenta discesa fra
gli umani, dopo aver caratterizzato una lunga epoca e scritto
pagine di storia evolutiva di
questo sport. Inutile dare la
caccia ai fantasmi di Messi: è
tutto il collettivo che si sta nobilmente spegnendo per motivi
di consunzione fisiologica.
La controverità che fa male al
nostro calcio è la parabola dell’Atletico Madrid, una società
Corsi
Mostre
Michele Lenzi
Mourinho è come una hit
sempreverde: prima o poi ti
trovi a canticchiarla, a qualunque età. La melodia è un classico: è un fenomeno, non lo reggo. Di certo è un gran furbacchione, un agonista vero e molto
for tunato,
merito,
quest’ultimo, che lui stesso si
ascriverebbe senza vergogna.
Il gioco delle sue squadre non è
mai stato memorabile. E anche
lui è soggetto al fato.
L’ultimo turno di Champions ha
messo in risalto soprattutto la
casualità di molti risultati: il
Credo che alla base della piccola rinascita del Milan non ci
siano segreti particolari. Come
spesso accade è bastato il semplice ritorno al buon senso. Seedorf è l’esempio più lampante. La squadra era “spremuta”
non per colpa di Allegri, ma
perché costretta in un 4-2-3-1
improvvisato e dispendioso e
per il quale non ci sono gli interpreti adatti. Tornati al 4-4-2
e all’antico ma sano “primo
non prenderle” si son fatti passi avanti.
Stefano Vannucchi (Lucca)
Spettacoli
Il superamento del turno da
parte del Chelsea ha amplificato i meriti di Mourinho da
parte dei giornalisti: «grande
rimonta»,«Supermotivatore»,
«Il migliore di tutti tempi» e
così via. Si però... C’è sempre
un però. Non sono anti-Mourinho ma i distinguo bisogna
farli. Nei 3 anni di militanza al
Real Madrid, Mourinho è stato eleminato dalla Champions
con una sconfitta in casa dal
Barcellona; poi ha perso ai rigori col Bayern (sempre al
Bernabeu) e lo scorso anno è
stato bastonato a Dortmund
con un 4 a 1 che andava anche
stretto ai tedeschi. Be’, credo
che questi risultati siano anche il frutto delle sue scelte
tattiche. Hai una squadra fortissima, ti può andare male un
anno, non tre consecutivi.
Milan,
a che punto sei?
per promuovere
tutto ciò che
ti rende Speciale!
[email protected]
TEMPO
GRAN RARY SHOP
DI OFFER
TE
Milano
Affari!
Dal 9 luglio
abbiglia al 10 settembre
mento uom
abiti, jean
o / donn
a prezzi seria e accessor a
scontatis
i
Vieni a
trovarci simi!
.
in via Fran
Tel.
02.11.12
ico, 6
.27.36
RISTORA
NT
dalla scuola e destinare i fondi
per il pagamento degli stipendi dei professori da «rottamare» alle società sportive presenti sul territorio dove potrebbero trovare impiego gli
insegnanti che avessero voglia
di lavorare e di impegnarsi con
i ragazzi.
D’altra parte ormai da tempo
la formazione delle nuove leve
in ogni disciplina è delegata alle società sportive presenti sul
territorio che con sempre maggiori difficoltà portano avanti
l’attività sportiva dilettantistica giovanile. La mia proposta è
volutamente provocatoria, ma
a mio parere non è poi del tutto campata in aria. Attualmente l’attività sportiva nella scuola rasenta lo zero ed una scossa va in qualche modo data.
Lucio Sangiacomo (Livorno)
Capisco la carica provocatoria, ma la via giusta non è
certo quella di privatizzare del
tutto lo sport e di riconoscere la
nostra inadeguatezza educativa una volta per sempre. Un secolo di ritardo, l’assenza della
parola sport dalla Costituzione
(vi figura fra le altre in quelle di
Portogallo, Grecia, Russia, Ungheria, Croazia, Turchia, Spagna....), l’arretratezza specifica
del mondo degli intellettuali e
della politica non possono costituire condanne all’ergastolo
culturale dello sport pubblico.
Vietato arrendersi in questo
campo: la salute, pubblica ed individuale, è un bene primario ed
è strettamente legata all’educazione motoria ed alla pratica
sportiva. Si deve tagliare qui e là
per ripartire? Qualche decina di
miliardi all’anno si ricaverebbero certamente dalla sanità se lo
stile della nostra vita fosse
maggiormente rivolto al moto.
Nonostante le numerose sconfitte, caro amico, la lotta deve
continuare.
Il Corriere della Sera e La Gazzetta
dello Sport con le edizioni stampa e
digital offrono quotidianamente agli
inserzionisti una audience di oltre 8
milioni di lettori, con una penetrazione
sul territorio che nessun altro media è
in grado di ottenere.
La nostra Agenzia di Milano è a disposizione per proporvi offerte dedicate a
soddisfare le vostre esigenze e rendere efficace la vostra comunicazione.
TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA
Rubriche in abbinata obbligatoria:
Corriere della Sera - Gazzetta
dello Sport: n. 0: € 4,00; n. 1: €
2,08; n. 2, 3, 14: € 7,92; n. 5, 6, 7,
8, 9, 12, 20: € 4,67; n. 10: € 2,92;
n. 1: € 3,25; n. 13: € 9,17; n. 15: €
4,17; n. 17: € 4,58; n. 18, 19: €
3,33; n. 21: € 5,00; n. 24: € 5,42.
Rubriche in abbinata facoltativa:
n. 4: Corriere della Sera € 4,42;
Gazzetta dello Sport € 1,67; abbinata € 5,00.
n. 16: Corriere della Sera € 1,67;
Gazzetta dello Sport € 0,83; abbinata € 2,08.
n. 22: Corriere della Sera € 4,08;
Gazzetta dello Sport € 2,92; abbinata € 4,67.
n. 23: Corriere della Sera € 4,08;
Gazzetta dello Sport € 2,92; abbinata € 5,00.
RICHIESTE SPECIALI
Data Fissa: +50%
Data successiva fissa: +20%
Per tutte le rubriche tranne la 21,
22 e 24:
Neretto: +20%
Capolettera: +20%
Neretto riquadrato: +40%
Neretto riquadrato negativo: +40%
Colore evidenziato giallo: +75%
In evidenza: +75%
Prima fila: +100%
Tablet: + € 100
Rubrica 4 “Avvisi Legali”:
1 modulo: € 400
2 moduli: € 800
Rubriche Compravendite immobiliari
Nel testo dell’inserzione è obbligatorio indicare la classe energetica di
appartenenza dell’immobile e il relativo indice di prestazione energetica
espresso in kWh/mqa o kWh/mca a
seconda della destinazione d’uso dell’edificio. Nel caso di immobili esenti
dall’indicazione, riportare la dicitura
“Immobile non soggetto all’obbligo di
certificazione energetica”.
VENERDÌ 11 APRILE 2014
33
SEGUITECI SU
ALTRI MONDI
@AltriMondiGazza
Il fatto del giorno
A CURA DI GIORGIO
[email protected]
LA GAZZETTA DELLO SPORT
_mistero senza fine
DELL'ARTI
Se il dna del killer di Yara è noto
perché il delitto resta irrisolto?
Anche l’ultimo
test conferma:
«L’assassino
è il figlio illegittimo
di un uomo
morto nel ‘99».
Ma è molto difficile
stabilirne l’identità
Yara Gambirasio compirebbe 17 anni il prossimo 21
maggio e non si sa ancora chi
l’abbia ammazzata. Si conosce
però, con certezza assoluta, il
profilo genetico dell’assassino:
la conferma di una lunga, molto
complessa ricerca, è arrivata ieri: il profilo all’esame degli investigatori è quello dell’assassino
al 99,99999987 per cento. In
questo tipo di analisi il cento per
cento non esiste, è per questo che
il 99,99 deve essere definito come «certezza assoluta».
1
Come è possibile che si conosca il profilo genetico dell’assassino, ma non si sappia
chi è?
I nostri profili genetici non
sono elencati in nessun albo.
L’essere umano che possiede
questo profilo non è mai stato
schedato da nessuno, prima
d’ora. Conoscere il profilo genetico — cioè il profilo genetico ricavato da certe macchioline di sangue annacquato che
furono trovate sugli slip e sui
leggings di Yara e che è stato
confrontato col profilo genetico di un uomo morto nel 1999
— non significa ancora conoscere il nome e il cognome del
possessore di quel profilo. Esiste ancora una certa probabilità che di quest’uomo non si
sappia mai più nulla, oltre a
questo.
Siamo a Brembate Sopra, in
provincia di Bergamo. La bambina si chiama Yara Gambirasio. Ha 13 anni. È il 26 novembre del 2010, un venerdì. Le sei
e mezza del pomeriggio. Buio.
La palestra stava a 700 metri
da casa. Per tornare dai suoi sarebbero bastati dieci minuti. E
invece... Uscì e scomparve. Mistero fittissimo, perché dai
quaderni e dai racconti delle
amiche risulta una bimba senza grilli per il capo, niente
Twitter, unico pensiero la ginnastica ritmica. L’apparecchio
S
Il giallo
Yara
Gambirasio,
la 13enne
di Brembate (Bg)
uccisa il 26
novembre
del 2010
per i denti fu ritrovato sul cadavere. L’appello della mamma e
del papà cominciava così: «Noi
siamo una famiglia semplice...». La cercano per settimane, nei cantieri lì vicino, mettono in mezzo un marocchino
equivocando su una sua telefonata, alla fine un patito di aeromodellismo ne trova il corpo in
un campo di via Bedeschi a
Chignolo d’Isola, a dieci chilometri da Brembate, vicino a
una discoteca. Era il 26 febbraio 2011.
3
E a questo punto comincia la
storia del dna.
Trattativa verso l’epilogo
Alitalia: incontro
fra Etihad e Renzi
Pericolo esuberi
Furioso l’M5S: «Aiutano la mafia»
Ddl sul voto di scambio Il fotomontaggio sul blog di Grillo
È bufera al Senato
La capolista all’Europee
L’esame slitta a martedì Grillo all’attacco:
Bagarre ieri al Senato dopo il saluto romano del senatore
del Gal, Vincenzo D’Anna, che schernisce i grillini ANSA
S
26 novembre
2010
Scomparsa
Uscendo dalla
palestra per
andare a casa,
Yara scompare:
ultima traccia
alle ore 18.47
15 giugno
2011
La pista dna
Dopo mesi di
ricerche, gli
investigatori
isolano il dna
dell’assassino
sugli slip di Yara
notizie
Tascabili
Dopo anni di «gestazione», quattro «letture»
tra Camera e Senato, il Parlamento non riesce a dare
l’ok al provvedimento che ridisegna il reato di voto di
scambio tra politici e mafiosi. Nonostante la «ghigliottina» annunciata in mattina dal vicepresidente di
Palazzo Madama, Roberto Calderoli, l’esame degli
emendamenti e del testo, fissato per ieri, è slittato
a martedì per la protesta dei senatori M5S contrari
al ddl nella nuova versione licenziata dalla Camera
il 3 aprile. Una protesta che rallenta i lavori e che
scatena insulti, saluti romani e accuse bipartisan di
«fascismo». Con tanto di tweet di Grillo che chiede
a Renzi: «Stai con la mafia o con chi la combatte?».
Il Pd ha, invece, respinto ogni accusa, ricordando,
che sono stati i pm a definire la norma «perfetta».
LE TAPPE
DEL CASO
26 febbraio
2011
Il cadavere
Il corpo di Yara
viene trovato in
un campo di
Chignolo d’Isola,
a 10 km circa da
Brembate
2
Quante cose da chiedere!
Che cos’è un profilo genetico. E
come si sia arrivati a capire
che questo profilo ha a che fare con quello di un uomo morto
nel 1999. E anche di Yara, alla
fine, bisogna ricordare qualcosa, anche se abbiamo a mente
che era una ragazzina giovane
giovane, appassionata di ginnastica, andata in palestra per
portare lo stereo a un’amica e
poi scomparsa fino al ritrovamento del corpo, dilaniato dalle bestie e dalle intemperie, ma
non violentato sessualmente...
Caso impressionantissimo.
4
«Renzi-Gabibbo
con quattro veline»
La campagna elettorale
per le Europee è ufficialmente
cominciata. A suonare il gong
Beppe Grillo, che ha attaccato
il Pd per la scelta delle donne
capolista in ogni circoscrizione:
«Sono usate a fini di marketing
secondo la migliore tradizione
berlusconiana: quattro veline
e Renzie a fare il Gabibbo», lo
sberleffo del comico con fotomontaggio sul suo blog. La reazione
delle 5 candidate “dem” non si è
fatta attendere. «Grillo offende le
donne a fini di marketing
elettorale», le parole di Alessia
Mosca, numero 1 del Nord-Ovest.
E Matteo Renzi, convinto anche
dai sondaggi favorevoli, ha ribadito
che il M5S «ha paura» e per alzare
i consensi «pensa solo ad attaccare i democratici». Ma sulle
scelte del premier nelle liste,
montano i malumori degli esclusi:
ufficializzato, ad esempio, il ritiro
dei sindaci di Bari e Lampedusa,
Michele Emiliano e Giusy Nicolini.
Il dossier Alitalia arriva
sul tavolo del premier Matteo
Renzi, che ieri ha incontrato
l’ad di Etihad, James Hogan,
insieme al sottosegretario
Graziano Delrio. La trattativa
prevede che la compagnia di
Abu Dhabi investa 300 milioni
di euro ma ristrutturi il debito
di 900 milioni e tagli il costo del
lavoro. Alitalia attende da
giorni la lettera di intenti da
Etihad. Preoccupati i sindacati:
gli esuberi potrebbero infatti
arrivare a 3100 unità.
Prima di un convegno
Papa Francesco
incontra quattro
ex prostitute
Prima di parlare ai
partecipanti a una Conferenza
internazionale sulla tratta degli
esseri umani, Papa Francesco
ha incontrato ieri a Roma
quattro ex prostitute, giovani
straniere che vivono in Italia
sotto protezione. Il Pontefice
si è intrattenuto con loro,
incoraggiandole a superare i
traumi. La tratta degli esseri
umani «si contrasta con la
legge e con gli operatori
umanitari», ha poi detto
Bergoglio in un intervento.
Sì. Il dna è il software che ci
portiamo dentro, un filamento
che si trova in ogni cellula e
stabilisce come siamo fatti.
Non ne esistono due uguali.
Nei delitti ormai si va sempre a
caccia di tracce genetiche, e
forse si esagera, ma stavolta
che altro si sarebbe potuto fare? Nessuno sapeva niente,
nessuno aveva visto niente. Gli
inquirenti, che hanno in mano
un profilo genetico ricavato
dalle macchioline di sangue,
decidono un test di massa e
analizzano 18 mila profili di
gente che vive da quelle parti,
ma non solo. Sembra davvero
la ricerca dell’ago nel pagliaio.
Ma qualcosa salta fuori. Il pro-
18 settembre
2012
Il bollo
Si estrae da una
marca da bollo il
dna di Giuseppe
Guerinoni:
il killer è suo
figlio illegittimo
la crisi in Crimea
Putin minaccia l’Ucraina:
«A rischio forniture di gas»
Alta tensione in Crimea. La Russia è pronta
a scatenare la guerra del gas, tagliando le
forniture a Kiev e facendo pagare all’Europa il
prezzo dello scontro con gli Usa. Vladimir Putin
(nella foto Afp) ha coinvolto Bruxelles nel
mancato pagamento dei 2,2 miliardi di dollari
che Kiev deve a Mosca. Washington condanna
la strategia russa di utilizzare l’energia come
«coercizione», dicendo di sostenere l’Ucraina.
LA NAVE DISTRUGGERÀ LE ARMI CHIMICHE SIRIANE
Cape Ray, in Italia a fine aprile
Tutto pronto a bordo della Cape Ray,
la nave americana che distruggerà l’arsenale
chimico siriano. La nave è ormeggiata nella base
di Rota, nel sudovest della Spagna, ma è pronta
a salpare per Gioia Tauro, in Calabria, dove
imbarcherà il carico di veleni, non appena
arriverà dalla Siria. «Se i siriani completeranno il
trasferimento il 27 aprile come hanno detto,
saremo in Italia in 2-3 giorni e pronti per le
operazioni in 10 giorni», dicono i tecnici Usa.
filo genetico di un ragazzo che
frequentava la discoteca di
Chignolo qualche somiglianza
con quello delle macchioline ce
l’ha. Si segue la traccia e si arriva a due suoi zii, il cui profilo
risulta ancora più somigliante.
Nessuno dei tre è l’assassino,
ma si intravede qualcosa. L’uomo delle macchioline di sangue viene battezzato «Ignoto
1». Il padre di «Ignoto 1» potrebbe/dovrebbe essere lo stesso dei due zii del ragazzo.
4
Di questo padre, però, qualcosa si sapeva.
Si chiamava Giuseppe Guerinoni. Faceva l’autista a Gorno
(Bergamo). L’assassino di Yara
è un suo figlio illegittimo. La
famiglia Guerinoni ha a lungo
gridato l’impossibilità di questa ricostruzione, perché Guerinoni, a detta di tutti, aveva
una vita irreprensibile. E però
c’è un altro autista, suo collega,
che ha guidato per anni autobus su e giù per la Val Seriana e
che ha reso questa testimonianza: «Guerinoni mi confidò
di aver avuto un figlio fuori dal
matrimonio, da una donna della Valle con cui aveva avuto
una relazione». È una donna di
queste zone? «Sì. Guerinoni mi
disse del fattaccio. Aveva messo nei guai una ragazza con cui
aveva una relazione». L’anno?
«Sarà stato il 1962 o il 1963. Lei
non era sposata. Non so che fine abbia fatto la donna. Il figlio
oggi dovrebbe avere una cinquantina d’anni. A Giuseppe
non avevo chiesto più nulla.
Secondo me, lei è ancora viva,
era più giovane di noi».
5
Allora si tratta di trovare la
madre. Dovrebbe avere una
settantina d’anni.
I genetisti hanno analizzato
500 profili di donne che potrebbero essere la madre. Finora senza risultato.
Polemiche a Grosseto
Matrimonio gay
La procura contro
l’atto del tribunale
La procura di Grosseto
impugnerà la decisione con cui
il tribunale ha ordinato al
Comune della città toscana di
trascrivere nel registro di stato
civile il matrimonio celebrato a
New York fra due uomini. «La
Cassazione dice che non si può
fare», spiega la procura. Era
già arrivato l’attacco dei
vescovi: «Il matrimonio è tra
uomo e donna». Ma a Milano
l’Arcigay chiede al Comune di
riconoscere i matrimoni di
coppie gay contratti all’estero.
A Mantova: aveva 34 anni
Padre «malato»
di videopoker
si brucia vivo
Sarebbero state le
conseguenze della mania per
il videopoker a spingere un
34enne di Gonzaga (Mantova)
a uccidersi dandosi fuoco ieri
mattina dentro la sua auto,
nella zona industriale del
paese. L’uomo, sposato e con
due figli di 9 e 5 anni, avrebbe
trascorso la notte proprio in
auto, con il primogenito, che ha
portato a scuola prima di
uccidersi. In Italia, secondo
Libera, ci sono 2 milioni di
giocatori a rischio dipendenza.
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
PROVENZANO A MILANO
ALTRI MONDI
Rivoluzione carceri,
250 boss trasferiti
I principali capi di Cosa
Nostra, tra cui Totò Riina, Leoluca
Bagarella e i fratelli Filippo e
Giuseppe Graviano sono stati
trasferiti dalle carceri in cui erano
detenuti al 41 bis da alcuni
anni. Tra questi anche Bernardo
Provenzano (nella foto) mandato
da Parma a Milano e poi ricoverato
in ospedale. In totale sono stati
spostati 250 mafiosi. Una
«rivoluzione» rimasta top secret.
Imponenti le misure di sicurezze.
«Silvio ai servizi sociali»
Sì della Procura alla difesa
Accolta la richiesta di Berlusconi: via libera all’assistenza agli anziani
per la condanna Mediaset. La decisione arriverà entro 15 giorni
FILIPPO CONTICELLO
filippocont
Siano anziani o disabili,
presto in mezzo a loro potrebbe esserci un ex primo ministro impegnato in un «programma riparatorio». Perché
adesso l’affidamento in prova
ai servizi sociali è assai probabile per Silvio Berlusconi. Ieri, dopo circa un’ora e mezza
di udienza al Tribunale di Sorveglianza di Milano, un’enormità in casi analoghi, s’è pronunciato il sostituto procuratore generale, Antonio Lamanna: ha dato parere
favorevole alla richiesta per
l’ex Cavaliere, a cui tocca
scontare la pena residua di un
anno (tre sono stati cancellati
dall’indulto) dopo la condanna per frode fiscale al processo Mediaset. L’ultima parola
spetta proprio al Tribunale di
Sorveglianza (il parere della
procura è obbligatorio e non
vincolante), ma serve altra pazienza: la decisione finale verrà resa nota con un comunicato stampa e depositata «da un
minimo di 5 giorni a un massimo di 15 giorni».
Sul ring delle Europee Lunga
la giornata per Berlusconi, vissuta con ansia pure da parte
della politica italiana, che lega
il futuro prossimo della nazione al verdetto dei giudici. Eppure, il sottosegretario alla
presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ci ha tenuto a dire che l’esito «non influenzerà
il cammino delle riforme». Da
parte sua, il premier si è limitato a un flash salomonico:
«La giustizia deve fare il suo
corso», ha commentato Renzi.
In area Forza Italia, leggera
soddisfazione per il parere favorevole sui servizi sociali, anche se Brunetta ha paragonato il leader a Aung San Suu
Kyi. E Maria Stella Gelmini ha ribadito un vecchio
refrain: «Al di là della
sentenza, è una giornata
gioco online
E il Guardian lo «veste»
in attesa del verdetto
La ressa di fotografi ieri davanti al tribunale di Milano per la sentenza ANSA
Il governo
convinto che la
scelta dei giudici
non influenzerà
le riforme
e oggi arriva la Merkel
infausta per la democrazia —
ha dichiarato –. Negare il diritto di voto e di rappresentanza a Silvio Berlusconi significa
ferire la storia di milioni di italiani che da tempo credono in
lui». E ai pochi fedelissimi riusciti a parlargli al termine dell’udienza, l’ex Cavaliere ha affidato parole sibilline: «Cosa
volete che vi dica? Sono e rimarrò un innocente condannato ingiustamente». Ad Arcore l’aria è, comunque, meno
cupa di un tempo perché s’allontana dalla mente di tutto il
centrodestra l’incubo dei domiciliari, o peggio, del carcere. E, cosa non da poco, coi
servizi sociali si vedrebbe
pure estinguere la pena
accessoria dei due anni di
interdizione dai pubblici
uffici. In ogni caso, pare
che Lamanna abbia dato l’ok con le modalità
del progetto di ripa-
Il risparmiatore
DI FRANCESCO
CARLÀ*
Quattro facili regole
per fare investimenti
E non... scommesse
Qualche giorno fa sono entrato da un
Una bomba alla banca di Grecia
nel giorno del ritorno ai mercati
All’alba di ieri, nel giorno in cui la Grecia è
tornata sui mercati internazionali dopo 4 anni
(ma la disoccupazione è al 31%), un’autobomba
ha colpito la Banca Centrale di Atene (foto Afp):
nessuna vittima. Si indaga sulla sinistra. E oggi,
ad Atene, arriva la cancelliera tedesca Merkel.
tabaccaio e ho notato uno schermo televisivo
dove scorrevano numeri animati. Così ho
scoperto che in molte tabaccherie italiane si
pratica una specie di bingo continuo, una
tombola senza tregua, in formato digitale. Ho
chiesto: «Posso sapere quali sono le
probabilità di vincere?». Una domanda che è
sembrata molto strana ai clienti e al
tabaccaio. Probabilità? E a cosa servono le
probabilità quando c’è già la speranza? Ed è
proprio questa la differenza tra chi investe e
chi scommette. In qualsiasi forma: bingo,
calcio, cavalli, slot machine, trading, forex,
option... Chi investe conosce bene le
«Scegli una sentenza»:
l’inglese «The Guardian» ha
ironizzato sull’ex Cav. Un gioco
sul sito permette di «vestirlo»
in vari modi per la sentenza.
razione presentato nei giorni
scorsi dall’Ufficio esecuzione
penale esterna. Tradotto: assistenza agli anziani, anche disabili, in una struttura dell’hinterland milanese, non
molto lontano da Arcore, per
mezza giornata una volta alla
settimana. L’attività è, quindi,
diversa da quella messa nero
su bianco dall’ex Cav in una
memoria depositata: lui si era
proposto come «motivatore»
in un «centro terapeutico
ospedalizzato» ancora da costruire nel Milanese per disabili mentali e fisici con lo scopo di aiutarli a sviluppare
«nuovi stimoli». Un «piano riparatorio» caldeggiato ancora
ieri dal plotone di difensori
piombati in tribunale perché
consentirebbe a Berlusconi di
stare sempre sul ring. Non
candidabile, ma comunque
sul ring delle Europee.
LE INDAGINI A ROMA
Baby squillo, per otto
chiesto rinvio a giudizio
La procura di Roma ha
chiesto il rinvio a giudizio di otto
persone per lo sfruttamento delle
due ragazzine fatte prostituire in
A
un appartamento ai Parioli. I
reati contestati, a seconda delle
posizioni,sono sfruttamento della
prostituzione, cessione di droga,
estorsione, detenzione di
materiale pedopornografico e
prostituzione minorile. L’udienza
del gup sarà fissata subito dopo
Pasqua, il 23 o il 24 aprile.
CORRUZIONE INCHIESTA SULLA SANITÀ
MASTELLA
E LA MOGLIE
A PROCESSO
S
L’accusa:
«Nell’Udeur
gestione
clientelare»
Un partito bollato
come
associazione
per delinquere,
«impegnato nella
spartizione
clientelare». È la
definizione
dell’Udeur da
parte dagli
inquirenti della
procura di Napoli
che hanno
chiesto e
ottenuto il rinvio
a giudizio per
Clemente
Mastella (nella
foto), il leader del
partito del
Campanile
nonché
componente del
comitato di
presidenza di
Forza Italia. Con
lui la moglie
Sandra Lonardo e
altri 15 imputati,
esponenti
campani
dell’Udeur.
Il processo
comincerà
il 18 giugno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
probabilità e sa che sono decisamente a suo
favore, nel tempo. Chi scommette, spera. E
perde. Perde perché le probabilità sono contro
di lui. Quindi più scommette e più perde. Per
più tempo scommette, più soldi perde. Di
sicuro e su qualsiasi cosa scommetta.
Insomma: lasciate perdere le scommesse e
imparate a investire. Il grande magnate
americano Warren Buffett dice: «Imparare a
investire è semplice, ma non è facile». Che
cosa vuole dire? Vuole dire che se qualcuno
non te lo spiega per bene, senza conflitti
d’interesse, con le parole e gli esempi giusti,
non lo capisci. Eppure le regole sono semplici
e sono quelle della finanza democratica:
1 Impara a curare i tuoi risparmi da solo;
2 Investi esclusivamente in quello che
capisci e conosci;
3 Non credere ai profitti rapidi;
4 Calcola i futuri profitti (realistici) del bene
in cui investi.
Il fatto che il prezzo di un bene sia cresciuto
non garantisce affatto che continuerà a
crescere in futuro. Inutile che vi ricordi quello
che scrivevo qui a proposito di oro e case.
*Presidente
www.finanzaworld.it
[email protected] nulla.
Sigilli dei pm alla villa di Arzachena, in provincia di Olbia
Bufera Formigoni
I giudici bloccano
beni per 49 milioni
Sequestrata la villa in Sardegna
e i conti bancari. L’ex governatore
si difende: «Ma se sono in rosso »
Il «prezzo» della corruzione portata alla
luce dalle inchieste milanesi su San Raffaele e
Fondazione Maugeri e contestata all’ex governatore lombardo Roberto Formigoni (nella foto,
Ansa), al suo amico Alberto Perego e ad altre
persone, tra cui i presunti intermediari Pierangelo Daccò e Antonio Simone, sarebbe di circa 49
milioni di euro. E beni per tale cifra sono stati
sequestrati, ieri, dalla procura di Milano che accusa il senatore Ncd di associazione a delinquere
finalizzata alla corruzione e appropriazione indebita. Confiscati una villa in Sardegna, ad Arzachena, conti correnti, proprietà immobiliari a
Lecco e Sanremo ed anche automobili. L’unico
conto risparmiato è quello in cui percepisce l’indennità parlamentare mensile.
La replica Dal canto suo, Formigoni ha diffuso
una nota in cui nega di avere nella propria disponibilità contanti e beni per il valore di 49 milioni.
«Tranquillizzo tutti, non ho mai posseduto nemmeno la centesima parte di 49 milioni di euro»,
ha scritto. L’ex presidente lombardo ha quindi
elencato i suoi averi che ammonterebbero a due
conti corrente, su uno dei quali figurerebbe «un
attivo di 18 euro e 20 centesimi», mentre sull’altro «un passivo di 75 mila euro. È sconcertante la
violenza usata nei miei confronti» — ha aggiunto. La cifra a cui si è arrivati, si legge nel provvedimento è «pari alle somme complessivamente
trasferite, successivamente al 12 aprile 2006,
dalle casse della Fondazione Maugeri alle
società di Daccò e Simone e destinate alla
remunerazione di questi ultimi e di Formigoni». Già nei mesi scorsi erano stati
eseguiti sequestri per un valore di 53
milioni a carico del faccendiere
Pierangelo Daccò, dell’ex assessore Antonio Simone e dell’ex
direttore amministrativo della
Fondazione Maugeri, Costantino Passerino.
dan.va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CRISI DISOCCUPAZIONE ALL’11,9%
La Bce: «Pronti a misure
speciali sull’inflazione
Lavoro, migliorano i dati»
«Primi segni di miglioramento» sul mercato
del lavoro nell’Eurozona: li segnala la Bce nel suo
bollettino mensile, rilevando che il tasso di
disoccupazione, stabilizzato all’11,9%, «cela una
flessione nel numero di senza lavoro» che
suggerisce come «il tasso di disoccupazione abbia
superato il suo punto di massimo». La Bce prevede
anche «un periodo prolungato di bassa inflazione
seguito poi da un graduale andamento al rialzo»
verso livelli più vicini al 2%: nel frattempo «i redditi
reali beneficiano di un andamento moderato dei
prezzi». L’istituto guidato da Mario Draghi conferma
di voler combattere una prolungata bassa
inflazione ricorrendo «anche a strumenti non
convenzionali». Misure straordinarie per
mantenere un «elevato» grado di accomodamento
monetario, con tassi sui livelli attuali, o inferiori. Il
bollettino Bce rallenta le Borse europee: Milano
chiude con una perdita dell’1,33% a 21.429 punti.
VENERDÌ 11 APRILE 2014
DOPO L’INCIDENTE IN SCOOTER
ALTRI MONDI
Riappare Fiorello:
e «twitta» un cuore
Fiorello (nella foto) non
aggiornava il suo vivacissimo
account Twitter dal 3 marzo
scorso, il giorno dell’incidente in
scooter che lo ha costretto al
ricovero in ospedale a Roma.
Ieri pomeriggio, però, lo showman
ha ripreso a «cinguettare»,
pubblicando semplicemente un
cuoricino. E scatenando, da parte
dei fan, una valanga di retweet,
con messaggi di «bentornato»,
commenti e cuoricini.
Coraggiosa Würth
«I disabili e l’amore:
un libro anti-ipocriti»
L’attrice scrive il secondo romanzo, «L’accarezzatrice»
«Sarò anche nel film, per battere la paura e la vergogna»
ELISABETTA ESPOSITO
È una tra le più belle attrici italiane... «Perché non mi
ha visto adesso! Sa che cosa mi
è successo martedì? Sono stata investita: naso rotto e punti
in bocca. Però non mi lamento, poteva finire molto peggio». Allora ricominciamo.
Giorgia Würth, 32 anni, attrice e scrittrice, è il tipo di donna che passa come un rullo
compressore sulla vita e, soprattutto, sull’ipocrisia e i tabù
del mondo. Ha le idee chiare e
te le urla in faccia, anche quando sono scomode. Recitando
(Fausto Brizzi l’ha portata
spesso sul grande schermo,
per esempio in Com’è bello far
l’amore e in tv è stata Cicciolina nella fiction Moana e l’ambigua Tessa ne Le Tre Rose di
Eva) non può però dire tutto
quello che pensa. Quindi scrive. Dal primo aprile in libreria
è arrivato L’accarezzatrice
(Mondadori, 252 pagine, 16
euro), il suo — impegnato e
impegnativo — secondo romanzo.
«Questa è la vera passione
della mia vita, scrivo da sempre, appunti, diari, blog. Ho
fatto anche la giornalista (è
laureata in Scienze della Comunicazione, ndr). Scrivo e
capisco meglio me stessa, così
evito di andare dall’analista!
Poi sono arrivati i romanzi. Il
primo, Tutta da rifare (premio
«
Afrodite e premio Falerno Primo Romanzo 2010), è la storia
di un’autodistruzione a colpi
di chirurgia estetica. E ora c’è
L’accarezzatrice, frutto di quattro anni di lavoro per raccontare una figura delicata e affa-
Io dico che tutti
noi abbiamo
una carrozzina,
in alcuni è solo
più visibile»
S
Nata in tv
Giorgia Würth,
genovese,
32 anni: ha
esordito come
conduttrice tv su
Disney Channel
nel 1998
SECONDA EDIZIONE PER LUI
Sky: Mika confermato
giudice di «X Factor»
Il cantante britannico di
origine libanese Mika è stato
confermato tra i giudici del talent
canoro «X Factor» e quindi
scinante come quella dell’assistente sessuale per disabili.
Parlo sempre di corpi nei miei
libri, lo farò anche nel prossimo».
Torniamo all’assistente sessuale. Se ne sa pochissimo.
«Siamo il Paese delle barriere: qui regnano i bigotti e gli
ipocriti. A partire dai politici
che predicano unione familiare e vanno con le minorenni.
C’è paura e vergogna, ma sentite bene cosa succede senza
assistente sessuale: le madri
sono costrette a masturbare i
propri figli e i disabili negli
istituti accettano di subire
abusi. Fa male eh? Ma da noi
non c’è altro rimedio. In molti
Paesi d’Europa l’assistente sessuale è importante, da noi viene assimilata alla prostituta».
Questo libro diventerà un film
e lei sarà la protagonista.
«È vero, sarà diretto da Roberta Torre e gireremo il prossimo anno. Gioia, il mio personaggio, è simile a me, per il
suo modo di pensare e il percorso che fa. Nel libro trova
l’amore per un disabile. Io dico
sempre che tutti noi abbiamo
una carrozzina, in alcuni è solo più visibile».
Meglio scrivere o recitare?
«Scrivere, soprattutto ora
che nel cinema è diventato tutto più difficile. I soldi non ci sono, lavorano in pochi e sono
sempre gli stessi. C’è scarso coraggio e alla fine le cose vengono male. Io non mi diverto più. Quindi non chiedetemi che cosa voglia fare nella
vita, non ne ho
a n c o r a
idea...».
GIORGIA WÜRTH
ATTRICE
E SCRITTRICE
A
«THE WOLF»
E I SOLDI
SPORCHI
S
Inchiesta
sul budget
del film con
DiCaprio
Che beffa: «The
Wolf of Wall
Street», il film
con Leonardo
DiCaprio (nella
foto) sul re dei
truffatori,
sarebbe stato
finanziato con
denaro di
provenienza
illecita.
L’«Hollywood
Reporter»
riferisce di una
causa in corso
a Los Angeles
che coinvolge i
produttori del
film, tra cui Riza
Aziz, figlioccio
del primo
ministro della
Malesia Najib
Razak.
Dall’inchiesta
emergerebbe
che i loro fondi
sarebbero frutto
di corruzione
e furto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Torna Mondo Marcio: «Il mio rap con Mina vi stupirà»
«Volevo sperimentare,
ero annoiato e quello che vedevo nella musica non mi dava
nessuno stimolo». E così il rapper Mondo Marcio, un po’ per
sfida, un po’ per incoscienza,
un anno fa mentre stava lavorando al nuovo album, ha deciso di inviare a Mina un campionamento rivisitato proprio della sua Un bacio è troppo poco. E
lei poco dopo lo ha richiamato:
«Ciao sono la Mina, mi è piaciuto il tuo brano, sei bravo».
Questo è stato il primo tassello
di Nella bocca della tigre (Universal), lavoro dell’artista milanese in uscita martedì. Raccontare una storia, utilizzando
come tessere le canzoni meno
conosciute di un mito. «Sono
cresciuto con la sua musica, lei
è stata una rivoluzionaria,
un’icona che ha anticipato Madonna e Lady Gaga», dice Mondo Marcio (al secolo Gian Marco Marcello). E la benedizione
giano, che lottano e riescono
ad arrivare. Io ne sono un
esempio», prosegue il 27enne.
Scegliere Nella bocca della tigre
come titolo vuol dire anche rivendicare una scelta rischiosa
per cercare di rivitalizzare il
genere. «Il rap non è per soli ragazzini. In Italia si sta diffondendo una concezione sminuente. Mentre non è così. La
sua è una storia diversa nata
negli Stati Uniti. Il rap è la voce
di chi non ha la voce».
del disco è arrivata tramite il figlio di Mina, Massimiliano Pani: «Ha scelto tra centinaia di
canzoni. Non ha preso per forza i successi, facendo l’operazione furba ma ha preso dei
pezzi che gli permettevano di
costruire un racconto».
Il rischio L’album non è però
solo un omaggio alla “tigre di
Cremona”. «Rimane un disco
hip hop che ha un messaggio
positivo. Vuole parlare degli
“hustler”, quelli che si arran-
Il rapper milanese Mondo Marcio
35
tornerà anche nella nuova
edizione. Mika è stato la grande
rivelazione dell’ultima stagione,
per il suo italiano «creativo» e
divertente, per la sua ironia
graffiante e per l’attenzione alla
nostra musica. Il casting per la
nuova edizione del talent show di
Sky Uno è cominciato a marzo.
qui
Salone
C
DI FILIPPO CONTICELLO
NUOVO ALBUM L’ARTISTA MILANESE PUBBLICA «NELLA BOCCA DELLA TIGRE». HA LAVORATO SUI BRANI DELLA CANTANTE IN VERSIONE HIP HOP
DANIELE VAIRA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Si beve coi tappi
di sughero
E anche il cibo
diventa design
Nel caleidoscopio del Salone
di Milano tappa obbligata di
una visita arguta è l’evento
Missoni Wonderland di via
Solferino: la maison di moda
di allea con la Richard Ginori,
storica manifattura di
porcellane. Così sorprende, ma
piace, quella fantasia a zigzag
sulle tazzine da caffè.
Èil «food design», bellezza.
Provare per credere in un
evento nei locali della Scuola
Alcuni pezzi nati dalla collaborazione
di Missoni e della Richard Ginori
d’Alta Cucina: stasera dalle 18
in viale Col di Lana ecco le
realizzazioni di designer sul
tema della tavola. In più,
showcooking dei docenti.
Assai creativi pure loro.
Per non perdersi
(e risparmiare) esiste la guida
«Foodream - Arte e food
accessibile per il Salone del
Mobile 2014» di Fabrizio
Sclavi. Selezione di locali
milanesi ad uso e consumo del
pubblico: sapori buoni e
nessuna spesa pazza. E chi
stasera passa in zona Tortona,
si munisca del necessario: nel
«sugheritivo» dello spazio di
Conlegno, portando un tappo,
riceve in omaggio un calice di
vino.
36
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
GAZZALOOK TENNIS
Robredo outsider
Può dar fastidio
ai fuoriclasse
nel Principato
È nato a Hostalric (Spagna) il 1° maggio 1982.
È alto 180 cm e pesa 75 kg.
la scheda
12 TITOLI ATP Gioca il rovescio ad una sola mano, gesto di
rara bellezza che lo accomuna a Federer, Gasquet e Haas. Tra il
2001 e il 2013 vince 12 titoli Atp; nel 2006 raggiunge la 5a
posizione del ranking e vince il Masters 1000 di Amburgo.
TOMMY ROBREDO
31 ANNI
TENNISTA SPAGNOLO
Parte domani il Master 1000 e lo spagnolo è tra
le possibili sorprese sulla terra rossa: sogna
la semifinale in uno Slam e di tornare nei top 10
Montecarlo
LUCA MARIANANTONI
Se dovessimo individuare
il prototipo dell’outsider di lusso, pronto a inventare tranelli
per sovvertire le gerarchie che
da un decennio regolano la stagione europea sul rosso, questa
scelta ricadrebbe su Tommy
Robredo, cocktail perfetto di
resistenza fisica, solidità mentale e completezza tennistica.
Lo spagnolo, 32 anni il 1° maggio, fa parte della generazione
di ferro che ha convissuto tutta
la carriera con la categoria dei
fenomeni, migliorandosi anno
dopo anno. È lui una delle possibili sorprese del Master 1000
di Montecarlo che si apre domani nel Principato.
Primi passi Il nome di Robredo compare negli annuari del
tennis quando da under 16 conquista l’Orange Bowl e nel 2000
è finalista in singolare e doppio
al Roland Garros junior. Il 29
luglio 2001 conquista a Sopot il
primo titolo Atp. Seguono 3
stagioni di consolidamento,
chiuse tra i primi 20 del mondo; poi nel 2006 l’esplosione
con la vittoria del Masters 1000
di Amburgo e, il 28 agosto, la 5a
posizione del ranking mondiale. È nei top 10 anche nel 2007,
e continua a vincere fino al febbraio 2011 quando a Santiago
del Cile conquista il 10° torneo
della carriera.
Discesa e risalita Il resto dell’anno è un calvario per un problema alla coscia sinistra. Il
lungo stop lo fa scivolare nei
bassifondi della classifica. Si
attende solo l’annuncio del ritiro. E invece, a 30 anni comincia
la sua nuova vita tennistica, costruita su una volontà e una determinazione incredibile. Torna alle gare nella seconda settimana del Roland Garros 2012,
a 2300 km di distanza da Parigi: la scelta ricade sul challenger di Caltanissetta che affronta da numero 470 del mondo.
Vince a mani basse, poi quando
inizia Wimbledon, Tommy è in
gara all’Harbour Club nel challenger di Milano: trema in semifinale con il navigato Hanescu, poi strapazza in finale l’argentino Alund. Fa nuovamente
capolino tra i primi 200 e per
battezzare la completa rinascita chiede una wild card al torneo di Bastad già vinto nel
2006 e 2008. In Svezia passa 2
turni facili, poi nei quarti si
moda
scontra con l’amico David Ferrer; Tommy dà fondo a tutto,
vince un gran secondo set, poi
l’asfissiante ritmo imposto dal
connazionale lo travolge 6-0. A
fine anno le finali nei challenger di Genova e Siviglia gli fanno respirare di nuovo gli effluvi
dei primi 100 del mondo.
La svolta A inizio 2013 la
svolta: a Casablanca vince l’11°
titolo battendo in finale Kevin
Anderson. Al Roland Garros
non lo ferma nessuno e approda per la 5a volta in carriera ai
quarti di finale: batte Sijslin,
annulla 4 matchpoint a Monfils
e poi supera Almagro, prima di
arrendersi a David Ferrer. A
Umago arriva il 12° titolo, offerto in dono da un Fognini
senza più energie. La via che lo
riporta tra i primi 20 del mondo passa dall’Us Open. Ha il
pronostico chiuso da Federer
che lo ha battuto 10 volte su 10,
ma stavolta tutto fila. Robredo
vince in 3 set e piomba nei
quarti dove si arrende a Nadal.
Il resto è storia recente: Tommy
sogna ad occhi aperti, la semifinale in uno slam e il brivido dei
top 10. La prima fermata è proprio Montecarlo.
SERGIO TACCHINI
è sponsor del Monte-Carlo
Rolex master. Tommy
Robredo, 31 anni veste Sergio
Tacchini: qui indossa un
completo da gioco con maglia
rossa e maniche nere, collo
bianco e logo, e pantaloncino
bianco con profili azzurri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
5
3
7
8
2
1
4
9
11
6
16
13
14
12
15
10
17
1 Fred Perry Felpa in piquet
di cotone blue tinto in capo €124
2 Rolex Orologio Oyster Perpetual
Datejust in acciaio e
oro giallo 18Ct €9.550
3 Façonnable Blouson della
collezione sponsor del torneo
di Montecarlo €325
4-5-6 Le coq sportif Completo
di Richard Gasquet: polo (€69),
shorts (€55) e calze (€15)
7 Dunlop Confezione da quattro palline
da tennis €10
8 Head Racchetta YouTek Graphene
Speed ultra leggera usata da Novak
Djokovic €239
9 Lotto Scarpa Raptor Ultra usata
da David Ferrer con suola dinamica e
dalla forma concava €130
10 Yonex Borsone porta racchette €70
11 Timberland Eyewear Occhiali
da sole resistente agli impatti €99
12-13 adidas Sport
Performance Completo di Fabio
Fognini: t-shirt (€55), bermuda (€50)
14 Nike Bandana usata da
Rafael Nadal €15
15 Corona Extra Birra sponsor
dell’Atp World Tour 2014
16 Happiness per Gazzetta
Maglia ispirata al tennis €45
17 Gazzetta dello Sport Occhiali
con uv protection €20
A CURA DI FABRIZIO SCLAVI
[email protected]
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
ilVino
iBiscotti
di LUCA GARDINI Campione del mondo dei sommelier 2010
LE MARCHESINE BLANC DE NOIR
GARANZIA DI FRANCIACORTA
La Franciacorta del vino è una Terra
Promessa. In quel territorio tra Brescia e il
Lago d’Iseo ci sono una serie di aziende che
fanno uno straordinario lavoro per offrirci
bottiglie di qualità. Tra queste Le Marchesine, la cantina di Giovanni Batta che produce questo Blanc de Noir (pinot nero in purezza).
Di colore giallo oro brillante al naso risulta fragrante e cremoso con richiami di
ananas e vaniglia. Al palato ha bollicine
croccanti e dense con richiami di nocciola tostata. Bella e ampia la persistenza.
TANTE MANDORLE
PER I CANTUCCINI
FRANCIACORTA LE MARCHESINE, Blanc
de Noir, dell’azienda Le Marchesine di
Giovanni Batta. UVE: Pinot Nero in
purezza; PREZZO: circa 28 euro.
Il Voto
94/100
rapporto qualità prezzo
Vantaggioso *****
Si abbina alla grande con:
Scampi, carciofi e pomodori canditi
Degustare ascoltando:
Katy Perry: «Unconditionally»
ilTema
DI LUCA MARCHINI
LA BIANCA MODENESE
FROLLATA DUE MESI
UNA CARNE SUPERBA
Marzia fa pizze-gourmet, Romina ha l’orto urbano, Nadia rinfresca la tradizione
Cinque anni dopo il terremoto tre storie di cuoche coraggiose e di talento
L’Aquila sembra una città
fantasma. Il silenzio è interrotto solo dal rumore dei cantieri
aperti, dai commenti dei pochi
turisti che vengono a vedere
cosa è rimasto della città distrutta dal terremoto cinque
anni fa, dai passi degli abitanti
che attraversano il centro desolato. Questa città però ha
una gran voglia di ripartire. Il
terremoto del 6 aprile 2009 è
diventato uno spartiacque, a
L’Aquila c’è un prima e un dopo, come raccontano tre donne
aquilane che si occupano di cibo: Marzia Buzzanca, sommelier-pizzaiola-gourmet, Romina Muzi, cuoca della Locanda
Aquilana Da Lincosta, e Nadia
Moscardi, chef del ristorante
Elodia. Sono ripartite da zero,
lottano contro la burocrazia e
malgrado lo sconforto e la paura vanno avanti.
Percorsi di Gusto Marzia aveva aperto questo ristorantepizzeria da poco quando ci fu il
terremoto. Il locale - grazie a
putrelle del ‘700 – è restato in
piedi ma ha dovuto lavorare
per tre anni con la bombola del
gas. Si è opposta a chi le bloccava l’accesso al ristorante, ha
creato eventi, ha cercato nuovi
produttori e valorizzato quelli
del territorio. Oggi il suo locale
è curato ed accogliente, la cucina è piccolina ma sforna ottime
e raffinate pizze gourmet (i segreti glieli ha svelati Simone
Padoan, grande pizzaiolo di
San Bonifacio) battezzati con i
nomi delle vie dell’Aquila - e
1
3
4
IL FUORI
SALONE
S
2
1. Marzia Buzzanca ha una pizzeria-gourmet; 2. Nadia Moscardi
un relais fuori L’Aquila; 3. Romina Muzi in una città ancora ferita
piatti ricercati, come lo spaghetto con colatura di alici di
Cetara, pan grattato e prezzemolo.
Locanda Aquilana Da Lincosta
La Muzi è figlia d’arte: suo padre era un cuoco, romano. Da
lui ha appreso i trucchi del mestiere, le ricette di famiglia, la
passione per la gastronomia.
La sua cucina è di tradizione
aquilana - gli spaghetti alla chitarra con lo zafferano - con
spunti romani – il carciofo alla
romana – che si ritrova in un
perfetto e gustoso mix come
l’agnello panato. Prova a migliorare la tradizione, seguendo i nuovi gusti, ma sempre con
un occhio alle materie prime,
locali o al suo orto urbano sul
terrazzo. Non esiste un menù,
lo racconta lei. Da aprile 2009
a luglio 2012 il ristorante è stato chiuso. Finché Romina ha
deciso di prendere in mano la
situazione. E’ andata in Comune per fare mettere a posto le
strade, ha chiamato idraulici,
falegnami, carpentieri, muratori. Il suo motto è: «Se sei bravo puoi vivere ovunque». Ha
trovato il sostegno della gente.
Elodia Nadia Moscardi ha un
bellissimo ristorante e relais,
Elodia, a circa 10 km da L’Aquila, immerso nel verde del Parco
Nazionale del Gran Sasso. In
questo caso la maestra è stata
la madre Elodia, ristoratrice
per 40 anni. Oggi fa la nonna e
ogni tanto entra in cucina per
sbirciare cosa fanno i figli: Nadia e Wilma in cucina, Antonel-
pagina a cura di PIER BERGONZI E DANIELE MICCIONE
lo in sala come sommelier. Dopo la laurea in Economia e
Commercio, Nadia ritrova la
cucina. Si perfeziona, frequenta corsi, fa stage, impara nuove
tecniche. Quando prende in
mano il ristorante ha le idee
chiare: una cucina tradizionale
dell’Abruzzo di montagna e i
piatti della memoria interpretati in chiave moderna. Nadia è
una vera esteta del piatto, della
presentazione, del tocco finale. Il terremoto ha colpito duramente e personalmente la famiglia - non solo perché ha distrutto la loro casa, oggi ricostruita – ma ha anche dato loro
nuova energia, ha fatto ritrovare il piacere delle piccole cose,
della solidarietà, l’entusiasmo
per ripartire. «Cucinare è come
amare - dice Nadia - o ci abbandoniamo completamente o rinunciamo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesco Velluzzi
www.masinibiscotti.it
Sostiene
loChef
LE DONNE DELL’AQUILA
RIPARTONO DAL CIBO BUONO
TANIA MAURI
I cantuccini Masini li fanno dal 1929 a Lastra a Signa, a due passi da Firenze. Rispettando
le regole della tradizione. Il segreto sta nella
mandorla. Più ne metti e più sono buoni. La ricetta è classica: uova, farina, zucchero, burro e
miele per creare l’impasto, poi si
aggiungono le mandorle. E si
cuoce in forno a 200 gradi. Ottimi
col vin santo, ma pure con cappuccino e gelato. A 4 euro (250
grammi)
MILANO
Panino
Gourmet
Fuori Salone è
anche grande
cibo. In Piazza
Affari c’è il
Gourmet Mobile
con panini
d’autore come il
Total Spring di
Giancarlo Morelli
S
Super
Spaghetti
San Pellegrino
organizza nel
SuperStudio Più
di via Tortona
uno show
cooking sugli
spaghetti. Si
alternano grandi
chef: da Bottura
a Oldani.
S
C’è Slow
Food
Slow Food e la
Miele offrono un
viaggio
attraverso varie
esperienze di
cucina: da quella
eco di Lisa
Casali a quella
salutista di
Marco Bianchi
Luca Marchini, 43 anni, è lo chef dell’Erba del
Re di Modena, una stella Michelin. I suoi piatti sono
all’incrocio tra territorio, tradizione e tecniche di
cucina più avanzate.
-----------------------------------------------------La bianca modenese è una razza bovina tipica di
Appennino e Bassa dove i contadini l’allevavano
come animale da lavoro. L’avvento dei trattori l’ha
portata alle soglie dell’estinzione. Ha il mantello
candido e una carne di ottima qualità. Dieci anni fa è
partito un progetto di salvaguardia che ha fatto
aumentare i capi. La storia
è bella e racconta il
territorio ma il mio
interesse è cresciuto
quando ho scoperto che
spingendo sulla frollatura
si ottenevano dei
cambiamenti organolettici
straordinari. Certo il
prodotto di base
dev’essere eccezionale, come quello di Daniele
Borghi, allevatore di San Vito. Per esempio
l’entrecote che uso nel mio ristorante per la classica
tartare (carne tagliata al coltello, olio, capperi e una
punta di senape) “matura” 50-60 giorni.
Il consiglio
38
Il filetto di bianca
modenese, frollato un mese, è
strepitoso. Ecco come lo
preparo. Sciolgo il grasso di
pulizia e lo uso per nappare la
carne. Poi lo metto sottovuoto e
gli faccio raggiungere i 40° in
modo che il cuore diventi tiepido
mentre il grasso ammorbidisce la
superficie. A quel punto lo rosolo,
lo spennello di miele, lo rosolo
ancora per caramellarlo e lo
completo con un po’ di burro di
acciughe. Ci abbino una crema di
cavolfiore cotto nel latte, qualche
goccia di centrifugato fatto con le
foglioline tenere che sono un po’
tanniche e la stracciatella
pugliese. Un suggerimento
generale per i vostri piatti a casa:
non cuocete mai la carne appena
tolta dal frigo. Vi porta a
rovinarla esagerando con la
temperatura.
VENERDÌ 11 APRILE 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
LE PAGELLE
Ariete 6-
Toro 7,5
Gemelli 5,5
Cancro 7
Leone 7
Vergine 8
DI ANTONIO CAPITANI
Fare i maestrini non
giova. Né alla vostra
immagine né al
conseguimento dei
buoni risultati.
L’umore è grigio, as
the sudombelic.
Luna OK per lavoro,
sport, amore,
organizzazione delle
vacanze. C’è qualche
ansia finanziaria, ma
temporanea.
Creatività muy suina.
Luna inadatta a
chiedere, varare, fare
gli splendidi. Forse è
meglio aspettare,
senza sfigopessimismi.
Intermittenze
sudombelicali.
Siete fra le poche
autoritas attuali dello
zodiaco. Per questo
oggi lavoro, colloqui,
trattative riescono
bene. E avete idee
suine curiose.
La vostra economia
sembra lanciare
segnali confortanti,
alla faccia della crisi.
Risultati solidi nel
lavoro, esuberanti gli
ormoni.
Qualunque cosa
facciate, il
successo c’è. Le
iniziative partono
col piede giusto, la
serenità giunge.
Fornicazioni
multiple.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 5,5
Scorpione 7+
Sagittario 5,5
Capricorno 7-
Acquario 5,5
Pesci 6,5
Siete a rischio cadute.
Nel pessimismo. Da
non potervi sollevarvi
manco col paranco.
Evitate. Economia
colitica, ormone
ineducabile.
Clienti, amici e
sponsor sono utili,
fiuto ed esperienza vi
fanno vincere nello
sport e nel lavoro.
Temperatura
sudombelicale bassa.
Il lavoro stanca: non
abbattetevi, ignorate i
fallocefali,
concentratevi. L’amor
retrocede in B, il suino
inside you è in alta
classifica.
L’umore è ottimo. E
voi potete volare (non
solo con la fantasia)
verso successi
taumaturgici.
Fornicazione scrausa,
viaggi e sport OK.
Giungono forse news
non eccelse dal fronte
economico/fiscale.
Lavoro e sport con
poco sprint, ormone
furioso, ma
inascoltato.
Lavoro e sport vanno
bene, il senso
dell’opportunità si
affina. Ma l’umor è una
fetecchia e
suinamente siete
sbrigativi. No buono.
DANILO D’AMBROSIO
Gazzetta.it
+5-<< +1-<< *3*4- .$' ,.*7 &$.
%: ,*.3 *3*,
'$$(&$
%: ,*.3 + %: 6,. &$*
6.*/,*.3 &$*
+0-<< 5<-4< +-4<
+5-4< +-<< *63" !6
6.*/,*.3
*3*5- .$' ,.*7 &$.
%: ,*.3 *3*,
+0-<< - %: ,*.3 5
5+-<< 5<-4< *3*,- *( ,.*7 &$.
%: ,*.3 *3*,
.$ %: ,*.3 + %: &$* +
&$*
55-<< *3*5
*( ,.*7 &$.
%: ,*.3 *3*,
5<-4< +-4< +-4< $!6 +- *9 ,*.3/
) %! 6*'$($- & 7$7 /.&
6.*/,*.3
@\i`
8 :LI8 ;@
8C>?<IF
-
)'
8E:FE8
,
)'
d`e dXo
8FJK8
/
98I@
((
(.
9FCF>E8
.
)(
.
(0
M<EK@
:8>C@8I@
Jfc\
;\Yfc`
:8DGF98JJF
,
(*
Elmfcf
Df[\iXk`
:8K8E@8
/
(0
.
6.*, !6
$!"&$!"3/
Ki\ekf
8fjkX
/ (0
(' (0
Ki`\jk\
D`cXef
0
M\e\q`X
(( )(
>\efmX
G\il^`X
(' )(
- (/
><EFM8
()
C8HL@C8
+
(-
D@C8EF
0
)+
IFD8
0 )(
E\m\
Dfjj`
E\YY`X
8^`kXk`
D@C8EF
((
)(
G8C<IDF
()
(/
G<IL>@8
+
GFK<EQ8
IFD8
((
(/
KFI@EF
0
)*
GXc\idf
KI<EKF
,
))
(' )(
0
(.
-1++
)'1'*
-1*,
(01+-
M<E<Q@8
('
(0
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
PRESIDENTE
Angelo Provasoli
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
[email protected]
VICE PRESIDENTE
Roland Berger
Testata di proprietà de “La Gazzetta
dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014
AMMINISTRATORE DELEGATO
Pietro Scott Jovane
CONSIGLIERI
Fulvio Conti,
Luca Garavoglia,
Attilio Guarneri,
Piergaetano Marchetti,
Laura Mengoni
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI
Alessandro Bompieri
8eZfiX Zfii\ek` `ejkXY`c` [X Efi[ Zfe ifm\jZ` \
k\dgfiXc`# jg\Z`\ e\cc\ fi\ gfd\i`[`Xe\# jlc
:\ekif$Jl[ 8gg\ee`ef \ cfZXcd\ek\ jlcc\ `jfc\
dX^^`fi`% 8[[\ejXd\ek` Zfe cfZXc` ifm\jZ` XeZ_\
jl :\ekif$<jk 8cg`# d\^c`f Xckifm\%
9Xi`
, (*
/
(.
Gfk\eqX
(' )'
(0
KI@<JK<
VICEDIRETTORI
Stefano Cazzetta
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
:XdgfYXjjf
EXgfc`
/
KiXdfekX
;fgf[fdXe`
:fii\ek` g`“ ]i\jZ_\ j\kk\eki`feXc` Zfek`elXef X
gfikXi\ leX [`]]ljX `ejkXY`c`k~# jfgiXkklkkf
gfd\i`[`XeX# jl klkk` ` i`c`\m` Xgg\ee`e`Z`#
cfZXcd\ek\ jl hl\cc` Xcg`e` \ gi\Xcg`e` Zfe ifm\jZ`
\ k\dgfiXc` [`]]lj`% D\^c`f jlc i\jkf [\` j\kkfi`%
- (.
+
Jfi^\
;fdXe`
(' (-
(,
KiXdfekX
www.gazzetta.it
CÊ8hl`cX
)'
Jfi^\
Con le semifinali dei
playoff in corso, entra nel
vivo la corsa per lo
scudetto maschile di
pallavolo. E vi
proponiamo le immagini
più belle delle sfide fra
Macerata, Modena,
Piacenza e Perugia.
Commentate dai nostri
esperti. Uno spettacolo
da non perdere per gli
appassionati sotto rete
(/
IFD8
I<>>@F :8C89I@8
@c jfc\ f^^`
(/
E8GFC@
Vi proponiamo di votare il
miglior allenatore fra i
quattro che hanno
portato in semifinale di
Champions le rispettive
squadre. Finora prevale
Josè Mourinho. Lo segue
Carlo Ancelotti incalzato
dal Cholo, Diego Simeone,
ultimo (ma non proprio...)
Pep Guardiola. Una
classifica che può
cambiare con i vostri voti
8eZfeX
))
=`i\eq\
Dfckf ]fik`
:Xcd`
Volley, il meglio
dei playoff
da non perdere
(( )'
(( (.
:fg\ikf
D8I@
K\dgf g`“ jfc\^^`Xkf Xc dXkk`ef2 j` `ek\ej`]`ZX cX
elmfcfj`k~ Xc gfd\i`^^`f jfgiXkklkkf jlcc\ Xi\\
Xgg\ee`e`Z_\ Z\ekif$d\i`[`feXc` Zfe g`f^^\ \
k\dgfiXc` [`]]lj`2 hlXcZ_\ ifm\jZ`f XeZ_\ jl <jk
8cg` \ jlf Fm\jk G`\dfek\# j\dgi\ jfc\ Xckifm\%
VIDEO
Tecnici Champions
Lo special Mou
è il più votato
9fcf^eX
(' )'
=fik`
K\dgfiXc`
$(%( 6,
SONDAGGIO
(( (.
Kfi`ef
Ifm\jZ`
G`f^^`X
+1-4< F^^`
(0
:@<CF
=@I<EQ<
6.*, !6
6.3$ $ $(& 3*8$ *&*($
6.*/,*.3 5
6!6/3 33$ ($3$
%: ,*.3 5
*.& .$/
+ -<< +0-4< +5-<< 6!6/3 33$ ($3$
+ -4< 0-4<
+4-<< 6.*, !6
$!"&$!"3/
+-4< 5+-<< >XqqXD\k\f
C\^\e[X
6.*, !6- $!"&$!"3/
++-4< ++-<< 6.* !6 ''$($&- $(& *6.
$ ,*.3 +
6.*&!
*9 ,*.3/ 5
6.*, !6
5+-<< 6$(3 ,,
$. # .%$( '$(
6.*/,*.3
6(/&$!
%: 6,. &$* %: &$* 5
5<-4< )-<<
6.* !6 ''$($&- $(& *6.
$ ,*.3 +
3" $(3.(;$*(&
/$ //$'$
.&$(* .'($
6.*/,*.3
+-4< 6.*, !6- $!"&$!"3/
+)-4< 5+-+ *3*4- *( ,.*7 &$.
%: ,*.3 *3*,
*63" !6
6.*/,*.3
5<-<< 6.*, !6- $!"&$!"3/
$$*(- $ ,*.3 5
+-<< 6,. (($/
+0-<< 6.*&!
*9 ,*.3/ 5
*3*,- .$' ,.*7 &$.
%: ,*.3 *3*,
+4-<< Il laterale, passato
all’Inter a gennaio, è
nato il 9 settembre 1988.
Prima aveva giocato per
3 anni nel Torino. Ha un
fratello gemello, Dario,
che gioca nel Lecce
,
:X^c`Xi`
((
:XkXeqXif
(( )(
.
(/
I\^^`f :XcXYi`X
(' ))
:XkXe`X
(* )'
RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani
Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano
Responsabile del trattamento dati (D. Lgs.
196/2003): Andrea Monti
[email protected] - fax 02.62051000
© COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A.
DIVISIONE QUOTIDIANI
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi
grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge
DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA
Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821
DISTRIBUZIONE
m-dis Distribuzione Media S.p.A.
Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano
Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306
SERVIZIO CLIENTI
Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola
Tel. 02.63798511 - email: [email protected]
PUBBLICITÀ
RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ
Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano
Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848
EDIZIONI TELETRASMESSE
RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel.
02.95743585 RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917
Seregni Padova s.r.l. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La
Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA)
- Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana
S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030
CATANIA - Tel. 095.591303 L’Unione Sarda
S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 BEA printing sprl - 16
rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island
City, NY 11101, USA CTC Coslada - Avenida de
Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) La
Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES Miller Distributor Limited - Miller House, Airport
Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni
Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
Milkro Digital Hellas LTD - 51 Hephaestou Street
- 19400 Koropi - Grecia
@c jfc\ [fdXe`
D@C8EF
CX cleX
IFD8
Jfi^\
KiXdfekX
Jfi^\
KiXdfekX
-1+*
)'1',
-1*+
(01+.
PREZZI D’ABBONAMENTO
C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS
MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI
ITALIA
7 numeri 6 numeri 5 numeri
Anno:
389
339
259
Per i prezzi degli abbonamenti all’estero
telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520
INFO PRODOTTI COLLATERALI E
PROMOZIONI
Tel. 02.63798511 - email: [email protected]
Testata registrata presso il
tribunale di Milano n. 419
dell’1 settembre 1948
ISSN 1120-5067
CERTIFICATO ADS N. 7693 DEL 18-12-2013
La tiratura di giovedì 10 aprile
è stata di 272.918 copie
ElfmX Gi`df hlXikf G`\eX Lck`df hlXikf
*( dXi%
. Xgi%
(+ Xgi%
)) Xgi%
COLLATERALI
*con Tutto Pratt N. 1 12,29 - con DVD Mina, gli
anni RAI N. 2 12,29 - con Libro Pesca Maps 14,29 - con DVD Steven Seagal N. 5 11,29 - con
Virus Attack 3,80 - con Subbuteo Vintage Edition N. 4 11,29 - con Sbottonati Violetta 3,80
- con DVD Sampei N. 9 11,29 - con Pocket box
Family 3,80 - con Le Grandi Storie Disney N. 12
9,29 - con DVD NBA History N. 13 12,29 - con
Le ricette di Master Chef N. 14 9,29 - con English
da Zero N. 16 11,29 - con La Grande Boxe N. 19
11,29 - con Supereroi il Mito N. 21 11,29 - con
Robot Collection N. 1614,29 - con DVD Holly e
Benji N. 2911,29 - con DVD Ken il Guerriero N. 33
11,29 - con Ferrari Build Up N. 19 11,29 - con
Lucky Luke N. 38 5,29 - con Lamborghini Collection N. 41 14,29 - con Passione Rally N. 52 14,29 - con Michel Vaillant N. 71 4,29
PROMOZIONI
ARRETRATI
Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l
e-mail [email protected] - fax 02.91089309 - c/c p. n.
36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del
prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania 2,00; Argentina $ 14,50; Austria 2,00; Belgio 2,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Croazia Hrk 15; Egitto 2,00; Francia 2,00; Germania 2,00; Grecia 2,00; Irlanda 2,00; Lux 2,00; Malta 1,85; Monaco P. 2,00; Olanda 2,00; Portogallo/Isole
2,00; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,00; Spagna/Isole 2,00; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 650; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
40
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 11 APRILE 2014
L’ENERGIA
SEGRETA DI
FABIO
FOGNINI
PRIMA, DURANTE, DOPO OGNI MATCH E OGNI ALLENAMENTO
Prima
Durante
enervitsport.com
youtube.com/enervitsport
Dopo