Gabriella Proietti
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Gabriella Proietti
Soggiorno turistico a “Pizzo Calabro - CZ" Villaggio Bravo Pizzo Dedicato a persone con disabilità, figli di soci Dal 11 al 25 giugno e dal 27 agosto al 10 settembre 2011 Resoconto di Gabriella Proietti Gabriella ha accompagnato il figlio Valerio a Pizzo Calabro (soggiorno per persone disabili) Foligno, 05/07/2011 Sono la mamma di un ragazzo diversamente abile che quest’anno ha trascorso la vacanza a PIZZO CALABRO. Mi presento: sono Proietti Gabriella dipendente di Poste Italiane presso l’ufficio di Foligno Centro. Volevo ringraziarla per la lettera toccante e sincera che ci ha inviato e volevo anche esprimerle il rammarico di non averla avuta con noi a condividere le nostre emozioni. Anche i suoi colleghi ci sono mancati ma spero che con il CD che vi abbiamo mandato abbiate potuto godere appieno delle gioie dei nostri ragazzi.Quello che vediamo affiorare sulle loro labbra è solo l’increspatura del mare di emozioni che si agita dentro di loro. Per soddisfare i loro bisogni devono chiedere. Devono chiedere di essere alzati e messi a letto, devono chiedere di lavarsi i denti, devono chiedere senza dignità e vergogna di essere assistiti mentre vanno in bagno, di essere imboccati, devono chiedere da bere, no che gli venga versata nel bicchiere ma messa in bocca, devono chiedere di accendere la radio per ascoltare la musica e di cambiare stazione se a loro non piace, devono chiedere di accendere la TV e cambiare canale, devono chiedere di aprire e chiudere la finestra se hanno caldo o freddo, devono chiedere di essere grattati se hanno prurito, devono chiedere di accendere e spegnere la luce, di spostarsi da una posizione all’altra se si sono stancati, devono chiedere di essere accompagnati a mangiare una pizza o un gelato, di uscire con mamma e papà anche se hanno voglia di farlo con i loro amici, devono chiedere se vogliono trasgredire, se vogliono cogliere un frutto da un ramo o fumare una sigaretta o bere una birra, devono chiedere se vogliono mettere lo smalto o il rossetto o se vogliono farsi la barba. DEVONO CHIEDERE. E tutto questo se sono capaci di parlare. Altrimenti siamo noi genitori che dobbiamo cogliere uno sguardo, un sorriso, un’increspatura delle labbra, un irrigidimento degli arti, un movimento di un dito della mano. Tutto questo per fare le cose più banali. Eppure questi nostri figli, prigionieri di un corpo o di una mente malati, sanno essere felici anche con poco, sanno trasmettere serenità, sanno dare tanto in cambio di briciole. Penso che dalle immagini del CD li avete visti fare cose inimmaginabili, con una forza incredibile hanno aiutato gli animatori a rendere la vacanza indimenticabile a loro e agli altri che gli erano accanto. Gli sono stati fatti i complimenti dagli altri ospiti del villaggio per il coraggio e la voglia di vivere che hanno dimostrato. Hanno recitato, cantato, ballato, gioito, si sono innamorati, hanno nuotato, sono andati in canoa, hanno parlato, comunicato, vissuto insieme attimi indimenticabili. Cosa si può dire di fronte ad un ragazzo autistico che durante la festa a bordo piscina a mezzanotte si è tolto i pantaloni e ha fatto il bagno insieme agli altri con noi che lo incitavamo battendogli le mani? Cosa dire di ragazzi senza l’uso delle gambe e delle braccia che sono andati in canoa? Cosa dire di chi ha giocato a carte, a dama, di chi ha recitato, cantato e ballato?Cosa dire di ragazzi che hanno ballato in carrozzina? Cosa dire dei ringraziamenti degli animatori per aver dato loro l’opportunità di crescere e di aggiungere emozioni indimenticabili alla loro vita attraverso i nostri ragazzi? A differenza dei loro coetanei i nostri figli vivono quindici giorni l’anno e non trecentosessantacinque. I restanti sopravvivono. I nostri ragazzi non hanno paura del male che li ha segnati, hanno paura che gli portino via questi quindici giorni, le loro vacanze, i loro assistenti che forse non saranno amorevoli come lo sono mamma e papà ma loro vogliono questo,vivere “la loro vita spericolata” fatta di mare, sole, compagnia, complicità. La diversità non è nello stare sulla carrozzina, è il non essere accettati per questo; durante questa vacanza si sentono meno diversi. Come avrà notato non parlo a nome mio sono solo una mamma che ha anche lei diritto a quindici giorni di riposo, ma non è questo il mio desiderio primario. Il mio desiderio è vedere i nostri ragazzi contenti di fare cose che non potrebbero fare altrimenti. Non credo che si possano fare i castelli di sabbia in città ! Oppure fare sfacciatamente i complimenti a tutte le ragazze e i ragazzi del villaggio con mamma e papà al seguito! Gli assistenti sono i loro complici, loro amici, è a loro che confidano i dolori, le delusioni, le frustrazioni, è a loro che si affidano con fiducia non solo con il corpo ma con l’anima. A Lei e a tutti i consiglieri del CDA che hanno deliberato l’iniziativa dedicata ai nostri figli, al personale del Centro Multiservizi che ha provveduto ad ogni necessità vanno il mio grazie per questa meravigliosa vacanza e, naturalmente, a tutti gli assistenti. Spero che anche se non è potuto venire di persona abbia recepito lo stesso questo messaggio accorato che per mezzo delle foto e delle mie parole, vi incita a non mollare. Dipende da voi se questi ragazzi si sentiranno amati ancora di più, continuate a combattere per loro affinché questa iniziativa vada avanti, non perda di significato e di valenza sociale, affinché i nostri figli possano vivere, loro appunto si contentano di essere bei cespugli, curateli, fateli fiorire! Non può immaginare che significa vedere il capo-animatore, un ragazzo sui trent’anni, battere i pugni sul muro dopo aver visto il CD gridando:non è possibile! Non è possibile! Sentir dire da un’animatrice di venti anni: siete stati grandi, avete rotto il culo a tutti! (mi scusi l’espressione ma ho trascritto fedelmente nel linguaggio colorito dei ragazzi di oggi che però rende l’idea al massimo). La sera prima della partenza non può immaginare le lacrime, i pianti, sembrava di essere ad un funerale! I ragazzi dell’animazione sono stati bravi, mai troppo coinvolti ma allo stesso tempo lucidi ed attenti con una maturità al di sopra della loro età anagrafica; anche questo ha contribuito a far si che l’operato dei nostri ottimi assistenti non fosse isolato o puramente assistenziale. C’è stato messo il cuore ed è questo che ha fatto la differenza. Grazie per aver espresso il suo affetto, Dio sicuramente ci proteggerà ma ha tante cose da fare e può sfuggirgli la vacanza dei nostri figli! Vegliate Voi allora su di loro. Fate tutto il possibile, se non basta l’impossibile e, perché no, magari anche un miracolo! I nostri ragazzi non hanno colore politico né interessi economici da salvaguardare, ripeto vogliono solo vivere, loro che sono diversi, la loro vacanza diversamente. Possa il Vostro cuore parlare alla Vostra mente. Ringrazio ancora tutti Voi per il lavoro svolto e per quello che svolgerete in futuro. Cordiali Saluti PROIETTI GABRIELLA COSA HA OFFERTO IL CRALPoste: Il Villaggio Bravo Pizzo è stato inserito nel progetto di Alpitour "Special Guest". Tale progetto è stato realizzato in collaborazione con l'associazione Handy Superabile, specializzata in queste tematiche, che ha selezionato questa struttura tra le più idonee ad essere veicolate e consigliate ai clienti con handicap, non solo di tipo motorio. Il trattamento è stato di pensione completa a buffet nell’ampio ristorante principale e bevande alla spina ai pasti: soft drink, acqua minerale naturale e vino della casa. L’attività di animazione diurna è all’insegna dello sport: giochi, tornei e corsi collettivi. La sera sono stati proposti spettacoli nell’anfiteatro scoperto, cabaret, varietà, giochi, commedie, musical; seconde serate con discoteca all’aperto in spiaggia. Gli sport: il villaggio dispone di una piscina con vasca idromassaggio e di una piscina per bambini, canoe, tiro con l’arco, beach volley, beach-tennis, beachsoccer, 2 campi da tennis. calcetto su erba sintetica, street-basket, aqua-gym, ginnastica aerobica, step, pallanuoto, ping-pong, bocce, calcio-balilla. Servizio spiaggia con lettini ed ombrelloni gratuiti fino ad esaurimento. Un servizio navetta ad orari prefissati che collega la zona piscina alla spiaggia. Servizio Super Bravo Bimbo: Bravo organizza per i suoi piccoli ospiti tante attività interessanti in base alle diverse fasce di età. SERVIZIO DI SOSTEGNO Il familiare accompagnatore è stato affiancato da un operatore che ha fornito sostegno e intrattenimento durante la villeggiatura. Per la persona disabile sono state previste due tipologie di sostegno, scelte in base alle richieste dei familiari e alla valutazione dell’Associazione incaricata dal Centro Multiservizi. Assistenza “individuale”: disponibilità e sostegno riservato a partecipanti non deambulanti che fanno uso di sedie a ruote o partecipanti con particolari necessità. Assistenza "collettiva": disponibilità e sostegno in ogni momento necessario. Il servizio collettivo prevede la formazione di gruppi di intrattenimento sotto la responsabilità di uno o più operatori. L’Associazione incaricata dal CRALPoste ha sostenuto la famiglia della persona disabile durante il soggiorno, per favorire l’integrazione con gli altri ospiti del villaggio e ha coordinato tutte le attività d’intrattenimento organizzate dallo staff di animazione del Villaggio (iscrizione ai corsi sportivi, serate a tema etc.). Il servizio di sostegno è stato regolato con il presente orario: dalle ore 08.00 alle ore 14.00 (fine pranzo) e dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (termine servizio animazione). Mezzi di trasporto accessibili (a norma di legge) idonei hanno organizzato tutti i trasferimenti dalla Stazione Ferroviaria e dall’ Aeroporto di Lamezia Terme e per le necessità delle persone disabili e dei loro familiari.