Profumo di Avana» © Copyright Simonelli Editore
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The SeBookLine by Simonelli Editore Pr ofumo di Avana Romanzo SeBook ALCUNE PAGINE IN ASSAGGIO ALDO ABUAF 2 SeBook - SimonellielectronicBook Agli amici ed ex amici cubani di dentro e fuori dell’Isola. Un ricordo particolare a Norberto e Rita Maria che non ci sono più. Agli amici ed ex amici dell’Associazione Lombarda di Amicizia Italia – Cuba Ai condòmini di via Salaino che hanno sopportato le mie ore passate al computer. Senza di loro sarebbe stato quantomeno difficile redigere questo testo. In questo racconto la realtà e la fantasia si intrecciano. Ho cercato di raccontare la “mia” Cuba e la mia esperienza utilizzando personaggi a cui ho lasciato il loro vero nome, ad altri l’ho cambiato ed altri ancora sono completamente inventati. Nei riferimenti storici o di cronaca ho cercato di mantenermi il più fedele possibile ai fatti, nonostante con qualche licenza nella loro esposizione. a. a. The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 3 SeBook - SimonellielectronicBook Personaggi MARCO MALINVERNI idealista ALBERTO GARCIA agente della CIA GEORGE BURNS capo di Alberto JORGE tenente colonnello del G2 LAURA GARCIA dirigente del PCC NANCY impiegata del turismo PEDRO LOPETEGUY LOSADA detto “Vizco”, marinaio MANOLO ex guida, funzionario di turismo The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 4 SeBook - SimonellielectronicBook …Se ne andò, silenziosamente, con il suo passo leggero dato dalle lunghe gambe color ambra. Leve perfette, come perfetto era il suo corpo. Andò via discretamente, scivolando nell’alba fredda e nebbiosa di un inverno padano che non aveva niente a che fare con lei e con le circostanze in cui si conobbero… 1. Entrò nella sua vita in un pomeriggio di sole dalla luce abbagliante che si poteva trovare solo al Tropico. Il cielo turchino contrastava con i cirri candidi che lo punteggiavano e con i colori pastello della grande città racchiusa, tra la macchia di verde intenso delle colline circostanti e il blu cobalto del mare, spezzettato dalla spuma bianca delle onde, specchio polarizzato del cielo caribeño. La grande avenida, scendendo dal cuore della città nuova, sembrava andasse a rinfrescarsi tuffandosi nell’Oceano. Arroventata com’era dal sole a picco del primo pomeriggio. L’umidità, prossima al cento per cento, era attenuata dalla brezza marina che si incuneava tra gli edifici. Un brulicare di gente multicolore percorreva la strada in tutte le direzioni possibili riempiendola di vita. Le donne ostentavano orgogliose i loro abbondanti posteriori fasciati con The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 5 SeBook - SimonellielectronicBook pantaloni di lycra aderentissimi. Molte camminavano tranquillamente con i bigodini arrotolati e coperti da una retina. Il phön naturale li avrebbe asciugati e messi in piega. La vide in mezzo a quella moltitudine. Sarebbe stato impossibile non farlo. Sembrava una scultura di bronzo, alta, snella. La sua testa dai lunghi capelli neri raccolti in minuscole trecce che scendevano fino a metà della schiena svettava nettamente in mezzo alla folla. Era fasciata da un completo rosa: jeans, maglietta e scarpette. Gli abiti aderenti, come una seconda pelle, non lasciavano niente all’immaginazione: il seno prorompente non enorme, ma proporzionato, premeva orgogliosamente libero da legami superflui, sotto il leggero tessuto di cotone. Scendendo, dalla vita sottile, i fianchi si allargavano e confluivano nella parte posteriore in due glutei sodi e pronunciati. Il tutto si muoveva all’unisono con la cadenza di una rumba eseguita da una danzatrice classica: un incedere all’insieme maestoso, agile, elegante e carico di sensualità. Il portamento altero, degno di una principessa, faceva pensare che camminasse in un’altra dimensione, senza vedere ciò che la circondava, pur sapendo come muoversi su questa terra. Anche lei lo aveva visto e si dirigeva verso di lui con fare indifferente. Gli sembrò che lo guardasse con certa dissimulata insistenza. Ormai vicinissima, The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 6 SeBook - SimonellielectronicBook girò ostentatamente lo sguardo per simulare di non avere il minimo interesse per lui. Ma non era così e presentiva cosa sarebbe successo in breve. Marco, affascinato dalla visione, fece uno sforzo notevole per vincere la timidezza violando un suo codice personale che non gli permetteva di abbordare una donna per la strada. Un atteggiamento superfluo all’Avana dove erano gli uomini, specie se stranieri, ad essere avvicinati in modo anche pesante e insistente da ragazze, più o meno giovani, spesso minorenni, in cerca di racimolare qualche dollaro per rendersi la vita meno amara. In realtà la conosceva già di vista, frequentavano spesso la stessa zona per lavoro: la Rampa, dove si trovavano in quel momento. Soltanto allora, dopo tanto tempo, ebbe l’impulso di rivolgerle la parola. «Salve! Non sarebbe meglio andare in macchina, con l’aria condizionata, che camminare in questa sauna?» Lei, apparentemente avvolta nei suoi pensieri, si voltò fingendosi sorpresa e sentendosi apostrofare da una voce con accento sicuramente non cubano. Lo guardò dall’alto in basso: seppure lui non fosse un nanerottolo lo sovrastava di un palmo. Fissandolo con due perforanti occhi neri e sfoderando un sorriso da far mancare le ginocchia all’uomo gli rispose: The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 7 SeBook - SimonellielectronicBook «Beh certo che non sarebbe male, in una giornata così calda. Devo fare un bel pezzo di strada e oggi la macchina dell’Impresa non è disponibile.» Marco, solitamente pessimista, agì spinto dall’impulso. Non era preparato a quella risposta positiva. Non fece nemmeno caso alla banalità di quell’affermazione. Di giornate così, all’Avana, ce n’erano trecento all’anno. Per un attimo non riuscì ad articolare parola avendo difficoltà a deglutire con la bocca arida, senza più una goccia di saliva. Non aveva mai abbordato donne per la strada. Probabilmente per paura di una “magra” derivante da una risposta negativa, ma quella prima e unica volta, uscì vittorioso. Gli martellavano le tempie per l’aumento repentino delle pulsazioni e si sentì avvampare, ma Nancy non se ne accorse. O fece finta di niente. Dopo qualche istante sembrato interminabile, recuperando l’uso della parola, lui propose: «Ho la macchina qua vicino, dove devi andare?» «Oh più avanti, proprio sulla 23, ma qualche isolato più in su, all’angolo con la 20.» Intanto, camminando, raggiunsero il palazzo della Radiotelevisione di fronte all’Habana Libre, dove Marco aveva parcheggiato la sua Lada, ormai trasformata in un forno. Dopo averle fatto prendere aria, aprendo sportelli e finestrini e posto in funzioThe SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 8 SeBook - SimonellielectronicBook ne il condizionatore, montarono partendo verso il sud del Vedado. Il tragitto in auto, abbastanza breve, servì per una prima, fugace, conoscenza reale. Come egli ben sapeva lei lavorava nel turismo nazionale a Viajes Cuba ed era scesa, come di consueto, agli uffici delle compagnie aeree per verificare di persona che non ci fossero problemi per i gruppi di lavoratori beneficiati da viaggi premio ed in partenza per l’Europa Socialista. Anche lui lavorava nel turismo: quello internazionale, attività in pieno sviluppo nel Paese. «Speriamo che in queste partenze non ci sia nessuno che chieda asilo politico a Gander.» Lo disse quasi parlando fra sé e violando un codice di comportamento suo proprio e relativo al suo incarico. Non le succedeva di frequente, anzi quasi mai. «Perché, succede spesso?» «Oh si, quasi ad ogni partenza c’è qualcuno che diserta. I canadesi, adesso, ci richiedono il visto solo per lo scalo tecnico sul loro territorio. Come se questo fosse sufficiente.» «Scusa, perché dici “diserta”, non saranno mica tutti militari...» «Beh, guarda, non so da quanto tempo sei qua e che conoscenza hai di Cuba, ma presto ti renderai conto che siamo un po’ tutti militarizzati. The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 9 SeBook - SimonellielectronicBook Comunque, la maggior parte di chi viaggia appartiene alle Forze Armate o al Ministero dell’Interno che è lo stesso. Ah sono arrivata, lasciami qui, non voglio che mi vedano arrivare con uno straniero: potrebbe costarmi caro. Chiamami se vuoi, i numeri sono qua.» Così dicendo gli porse il suo biglietto da visita. «In ufficio, quando ci sono, rispondo io dando il mio nome. Se non mi senti riattacca. A casa non ho il telefono. È di una mia vicina, una persona fidata, chiama pure e chiedi di me. Ciao.» Aprì la portiera sporgendosi verso di lui, scendendo gli sfiorò le labbra, fugacemente, con le sue. Marco rimase di stucco, non poteva crederci. La conosceva da un quarto d’ora e sembravano già amici intimi. 2. Alberto García era un bell’uomo. Nonostante avesse passato abbondantemente la cinquantina aveva ancora una folta chioma corvina ed un fisico asciutto. Frutto di palestra, squash o qualunque altra attività sportiva. Non esisteva disciplina che non avesse praticato almeno una volta nella vita. Viveva a Washington dalla metà degli anni ‘60. La sua famiglia costretta ad abbandonare Cuba nel ’59 si stabilì, in un primo tempo, a Miami. Lui era ancoThe SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 10 SeBook - SimonellielectronicBook ra un ragazzo e suo padre, proprietario di grandi estensioni terriere, di un Ingenio per la lavorazione della canna da zucchero, negozi e immobili, fu tra i primi a dover cedere il suo potere economico alla Revolución guidata da Fidel Castro. Pensare che al tempo del liceo e dei primi anni di università quel maledetto era più a destra di lui. Da quel giorno, l’odio per il barbudo non lo aveva più abbandonato. Partecipò alla sciagurata spedizione della Brigada 2506 cadendo prigioniero dell’Ejercito Rebelde, come tutti quelli che non morirono nell’azione. Aveva odiato anche JFK: colpevole, secondo lui, di averli abbandonati a se stessi. Quel fottuto bastardo democratico non dette la copertura aerea, accompagnata dall’appoggio navale, come previsto e promesso. Ben gli era stata quella palla in testa, anche perché l’aveva sparata un comunista, un amico di Castro. Che lui aiutò a rimanere al potere. Si fecero un culo così durante l’addestramento tra la Florida, Portorico, il Nicaragua e il Guatemala. Poi la partenza, da Puerto Cabezas e lo sbarco a Playa Girón. Dapprima senza incontrare resistenza, a parte qualche straccione di carbonero che liquidarono come si fa coi cani randagi. Col passare delle ore, però, la faccenda si complicò. Senza l’ausilio dei bombardamenti aerei e del fuoco di sbarramento della marina, la situazione si capovolse. The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 11 SeBook - SimonellielectronicBook Alcuni, erano in 1500 tra incursori e paracadutisti, si persero nelle paludi affogando o finendo divorati dagli alligatori. Altri si impigliarono con i paracadute nella vegetazione, strangolandosi. Qualcuno cadde in combattimento, ma la maggior parte, accerchiata dalla controffensiva, si dovette arrendere a quei bastardi cenciosi. Pur essendo dalla stessa parte, García e i suoi non si amavano fra di loro. Li univa solo l’odio per i comunisti e la voglia di riprendere le proprietà che consideravano usurpate. Erano stati catturati in 1200 circa. Li processarono, con giudizio sommario, sotto i riflettori e davanti alle telecamere. Alcuni cedettero alle lusinghe, altri alle minacce ricevute durante gli interrogatori e rilasciarono dichiarazioni di pentimento per aver attuato quell’aggressione. La quasi totalità dichiarò di appartenere ai reparti logistici e non operativi. Erano tutti cucinieri o furieri. Lui dichiarò di essere sbarcato per liberare Cuba dal comunismo. Non fu blandito né spaventato. Gli bruciava ancora il ricordo di quella seconda umiliazione, dopo quella di solo due anni prima quando dovette lasciare il Paese come un ladro. Aveva ancora negli occhi e nelle orecchie le lacrime di sua madre che non resse per molto tempo alle emozioni e alla nostalgia. Certo gran parte della colpa di quella morte per crepacuore l’aveva Laura, The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 12 SeBook - SimonellielectronicBook sua sorella minore, che sposò la causa di quei maledetti barbudos e non seguì la famiglia nell’esilio. Non ebbero più contatti da allora, ogni tanto ricevevano notizie indirette pur senza cercarle. Entrambi coltivarono l’odio eterno, giurando a se stessi che non avrebbero avuto pace finché uno dei due non fosse morto. Meglio se per mano fratricida. Il padre, grazie ai conti correnti che aveva negli Stati Uniti ed a qualcosa che riuscì a portar via da Cuba, si ricostruì una solida posizione da commerciante facendo frequentare ad Alberto le migliori università per terminare gli studi iniziati all’Avana. Sopravvissuto alcuni anni alla moglie, pur essendo molto più anziano di lei, garantì un futuro senza problemi al suo secondogenito. La figlia, naturalmente, venne diseredata e cancellata dall’album di famiglia. Laura non sapeva che suo fratello fosse un agente della CIA. Certo sapeva che da ricco borghese qual’era, aiutava e sobillava i gruppi anticastristi degli USA. Non conosceva, però, la sua veste ufficiale nella faccenda. Alberto sapeva che sua sorella aveva fatto carriera nell’establishment castrista ed era una dirigente del Partito. Per quel che potesse valere. A Cuba c’era solo un dirigente che contasse: padrone della più grande azienda del Mondo, ma anche la più dissestata. 12 milioni di schiavi che per effetto di una The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 13 SeBook - SimonellielectronicBook spirale perversa producevano in base a ciò che ricevevano. Niente, o quasi. Per una di quelle combinazioni strane della vita, non ebbero occasione di incontrarsi nel periodo di detenzione e del processo seguiti alla cattura di lui. Lei si trovava in missione all’estero assieme al “Che” Guevara. La disfatta della “2506” venne seguita dal baratto delle loro vite contro carne in scatola e latte in polvere. L’accoglienza trionfale ricevuta al rientro in Florida non riuscì a placare la sua rabbia. Sembrava che fossero stati loro i vincitori, anziché i vinti, ma ciò rese il suo odio ancora più grande. Col passare degli anni il suo grande obbiettivo era diventato quello di avere la barba di Castro. Così come gli “indiani” collezionavano gli scalpi dei nemici uccisi in combattimento. Per ottenerlo avrebbe rinunciato anche a tutte le sue proprietà. Beh, quasi tutte. Divenendo effettivo della CIA venne, ovviamente, assegnato alla Sezione che si occupava di Cuba. In quel momento si trovava seduto nell’ufficio del suo superiore, George Burns, un ometto dall’età indefinibile. I maligni dell’archivio dicevano che svolgeva un ruolo chiave nella politica mondiale almeno da quando, dopo l’arrivo degli spagnoli in America, arruolò la inquieta e intraprendente The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 14 SeBook - SimonellielectronicBook Malinche nelle fila di Hernán Cortéz. Contribuendo così alla rapida caduta di Tenotichtlán e dell’impero di Montezuma. Burns aveva i capelli candidi, era di corporatura esile, vestiva sempre in grigio, così come grigio sembrava essere il suo carattere. Mai un gesto, o una parola, al di fuori di quanto non fosse attinente al lavoro o ai canoni della convivenza condita con buona educazione. Nessuno lo aveva mai visto cambiare atteggiamento, lasciarsi andare a un gesto o una esclamazione meno che misurata. Si pensava che non avesse mai riso o pianto nella sua vita, nemmeno da bambino. Se mai era stato bambino. Il suo ufficio era anonimo come lui: una scrivania di metallo con il piano protetto dal vetro, tre poltroncine ergonomiche in finta pelle, un tavolino da lavoro con il computer, un armadio, una cassaforte. Non c’erano posacenere e tutti sapevano che li non si poteva fumare. In un angolo, ammucchiati su un tavolino, giornali e riviste in diverse lingue. Ogni sera George segnava gli articoli che riteneva degni di interesse e li faceva archiviare nel computer. I giornali finivano al macero e la mattina seguente venivano sostituiti da quelli appena usciti. Burns conosceva alla perfezione francese, spagnolo, portoghese e creòl, il dialetto dei Caraibi. Si arrangiava anche in un’altra mezza dozzina di The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 15 SeBook - SimonellielectronicBook lingue e dialetti, ma non con la padronanza di quelle che erano il suo pane quotidiano: quelle parlate nel continente latinoamericano. Conosceva, meglio che se ci avesse vissuto per anni, tutti i Paesi di sua competenza pur senza averne mai visitato nemmeno uno, ad eccezione di una breve vacanza in Messico. Molti anni prima. Non c’erano finestre nella sua stanza, non aveva mai voluto uffici con finestre. A lui non importava se fuori piovesse o ci fosse il sole. La temperatura era costante, 20 gradi, per 365 giorni all’anno. L’illuminazione, senza essere dura, dava una luce simile a quella esterna. Spesso andava in ufficio anche il sabato o durante le feste comandate. Nessuno gli conosceva una vita privata e non c’era una persona, in tutta l’Agenzia, che fosse mai entrata nel suo appartamentino da scapolo. Tra i più vecchi del Servizio, correva la voce che un tempo avesse avuto una storia con una mulatta cubana, una splendida ballerina che aveva lavorato, ai tempi di Batista, per un certo periodo, in alcuni locali della East Coast. Ma forse era solo una leggenda. Gli piaceva pensare, comporre puzzles formati da infinità di informazioni provenienti da tutto il mondo riguardanti la sua area di competenza. Attraverso qualsiasi fonte gli pervenissero i dati lui dipanava i fili di una immensa matassa riuscendo, The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 16 SeBook - SimonellielectronicBook sempre, a ricavare informazioni utilissime da fornire agli agenti che operavano sul terreno. García, notoriamente arrogante e prepotente con il prossimo, aveva invece un grande rispetto per el viejo, come lo chiamava lui, ne subiva il carisma. «Ebbene, George, questa volta ci siamo! Quel cabrón ha le ore contate.» «Calmati Alberto, non lasciarti prendere dal facile entusiasmo. Come sempre sei troppo focoso, poi, se le cose non vanno come speri, ci rimani male fino al punto di ammalarti.» George Burns, come succedeva spesso, faceva da pompiere con Alberto García. In effetti il cubano aveva dei veri e propri sconvolgimenti psicosomatici quando subiva forti emozioni. «Ma George, hai sentito le nostre fonti a Cuba. C’è aria di fronda, i militari sono inquieti, anche molti alti papaveri, fra cui qualche ministro. Stanno preparando un golpe. La gente non ne può più e alcuni dirigenti, alla fine, si sono resi conto di essere guidati da un paranoico. Hai sentito anche la testimonianza del generale Del Pino, sembra che Ochoa stia organizzando qualcosa. Non dobbiamo nemmeno scomodarci noi. Sarà fatto tutto dall’interno e noi ci troveremo la pappa pronta. » «Si Alberto, tutto quello che vuoi, ma sai che con Castro non si può mai ipotecare quello che succederà.» The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 17 SeBook - SimonellielectronicBook Quello che per García era il “vecchio pazzo”, il cabrón o quant’altro epiteto gli venisse, dato che non lo citava mai per nome, per Burns era “Castro”. A volte addirittura: il “dottor Castro”. Era un nemico, ma non per questo bisognava mancargli di rispetto. Così la pensava lui, d’altra parte non era cubano né tantomeno esiliato, ma non aveva mai corretto o criticato Alberto: anche lui aveva il diritto di pensare e dire ciò che voleva. Conoscendone la storia, era comprensibile il suo risentimento nei confronti di quel “simbolo del male”. «Sai bene,» riprese «che l’abbiamo dato per sconfitto molte volte, ma lui ebbe sempre la fortuna, l’intuito, o l’abilità per salvarsi. Ti ricordi quando Pedro e Gustavo, i tuoi compagni della 2506, se lo trovarono davanti a Playa Larga? Era solo e con la pistola nella fondina, ma loro, armati fino ai denti e con il colpo in canna non ne seppero approfittare. Così come quando l’amica di Sam Giancana avrebbe dovuto offrirgli i sigari al botulino che preparammo. Al momento buono le mancò il coraggio e per farselo tornare non le bastò pensare alle montagne di soldi che ne avrebbe ricavato. Quanti anni sono passati da allora? Quanti attentati e dissensi ha sventato il dottor Castro? Quanta gente pericolosa per sé ha eliminato?» «Certo, però, se fosse capitato davanti a me invece che a quei due coglioni, non mi sarei certo The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 18 SeBook - SimonellielectronicBook cagato addosso. E adesso la Storia avrebbe un altro corso. Anche quella mignotta di mezza tacca, era capace solo di rallegrare i letti dei mafiosetti di Little Italy. Appena alzato un po’ il livello ha dimostrato di essere ancora, soltanto, una battona da marciapiede .» «Già, comunque gli esempi sono infiniti. Sai bene che oltre agli attentati falliti ha sventato decine di complotti e ha eliminato, preventivamente, chiunque potesse scalfire la sua figura e il suo potere. Ricordi Camilo Cienfuegos? Con un colpo si liberò di due potenziali nemici. Inviò Camilo, eroe popolare e populista, dall’ampio consenso e simpatia nelle masse ad arrestare il Comandante Hubert Matos. Questi era stato tanto onesto e ingenuo, da scrivergli una lettera di dimissioni, perché intravedeva infiltrazioni comuniste nelle Forze Armate e nei vertici della Rivoluzione. Castro lo accusò del tentativo di sobillare la rivolta della guarnigione di Camagüey, da lui comandata. Una volta compiuta la missione e ripartito, Camilo non arrivò mai all’Avana. Soltanto lui sa dove sono finiti i resti dell’aereo. Se esistevano. Non si poté mai stabilire, nemmeno con approssimazione, dove fosse precipitato e quali fossero state le cause. Quella, almeno, fu la versione ufficiale. Noi invece abbiamo molti indizi e molte testimonianze, tu lo sai, che ci portano nella stessa direzione: quella di liberarsi degli The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 19 SeBook - SimonellielectronicBook avversari e creare, allo stesso tempo, dei martiri. C’è quell’ex autista dell’Esercito Rebelde che assicura di aver assistito all’omicidio di Camilo per mano di Wilma Espin, la moglie di Raul Castro, mentre questi fronteggiava il marito che lo stava minacciando con una pistola. Con quella mossa si tolsero di torno un antagonista pericolosissimo facendolo, invece, diventare un mito della Revolución. E Castro mise in condizioni di non nuocere per oltre vent’anni un altro avversario. Meno pericoloso, ma pur sempre scomodo e con un certo seguito popolare. Eliminarli entrambi, avrebbe destato maggiori dubbi. Un colpo di fortuna, quella lite, e da maestro quello che ne seguì.» «Hai ragione George, così come si liberò del “Che”, creando una leggenda tutta a favore loro e della loro perversa rivoluzione. Questa storia la conosco ancora meglio. Tu stesso mi mandasti in Bolivia appena venimmo a sapere della sua presenza nella guerriglia. Ero presente a La Higuera, quando finì la carriera di quell’esaltato.» «Si, un esaltato idealista. E siccome Castro è un grande psicologo, si servì di lui come di un burattino, facendogli credere di compiacerlo nei suoi progetti. In realtà fu proprio lui, ad alimentare e ingigantire la smania di Libertador del Che, per toglierlo di mezzo facendolo andare via. Possibilmente traendone, come poi è successo, un incalcolabile The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 20 SeBook - SimonellielectronicBook vantaggio. Anche in questo caso sentimmo testimonianze di gente che fu vicina a Guevara e poté cogliere gli umori di un uomo, fanatico, che pur di non dichiararsi mai sconfitto e tradito nelle amicizie, si gettò a capofitto in guerre perse in partenza. Nonostante l’esperienza negativa del Congo ci volle riprovare in Bolivia. Sappiamo che non voleva più tornare definitivamente a Cuba. Ho la forte impressione che la sua famosa lettera di commiato, il “testamento spirituale”, sia uno dei tanti falsi messi in circolazione da Castro. In tutti i casi il Che ingannò se stesso oltre che gli altri. Specialmente quei poveretti che dettero le loro vite per lui e per le sue idee utopiche.» Pronunciando queste parole, Burns, sembrava quasi rattristato per la tragica fine di quelle vite. Ma forse era solo un impressione. «Certamente, quel cabrón è il Diavolo in persona. Machiavelli era un poppante nei suoi confronti, ma questa volta è quella buona. Lo sento.» García era euforico. I suoi contatti all’Avana e la testimonianza di un generale cubano che aveva disertato gli avevano fornito molte notizie incoraggianti. La gente a Cuba era stanca non osservava più, scrupolosamente, le consegne di non parlare troppo degli affari interni. Le voci correvano in ogni ambiente. C’era anche chi si lasciava andare a confidenze con gli stranieri, cosa che fino a poco tempo prima era inconcepibile. Anche qualche membro The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 21 SeBook - SimonellielectronicBook della Nomenklatura stava cedendo nonostante i privilegi di cui godesse. Alberto poi, faceva conto anche su di un contatto che aveva inserito con buon profitto. Un italiano che abbordò in Guatemala. In seguito alla segnalazione fornitagli da Burns. TUTTO QUESTO LIBRO ELETTRONICO SI PUO’ ACQUISTARE SU WWW.EBOOKSITALIA.COM E’ DISPONIBILE ANCHE LA VERSIONE EX LIBRIS, UN VERO VOLUME STAMPATO “SU MISURA” ESCLUSIVAMENTE E SOLTANTO PER CHI LO ORDINA. CLICCA QUI PER ORDINARE ED ACQUISTARE. The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 22 SeBook - SimonellielectronicBook L’Autore Aldo Abuaf è nato a Milano il 28/06/1944 sotto le incursioni della R.A.F. guidate dal mitico “Pippo”, il ricognitore inglese. Attualmente vive e lavora a Milano in qualità di custode in un condominio. Dopo aver finito le scuole medie, dato che non aveva nessuna voglia di studiare, cominciò a lavorare nei campi più disparati dall’età di 15 anni. Adempiuti gli obblighi militari, vinse un concorso per Vigile Urbano presso il Comune di Milano dove rimase dal 1968 al 1983. Nel frattempo, entrò nel campo del turismo scoprendo altri orizzonti e un Paese lontano chiamato Cuba, di cui era innamorato ideologicamente e a distanza. Ricevuta un'offerta di trasferirsi là in previsione di quello sviluppo turistico puntualmente avveratosi, appese l’uniforme al chiodo e lasciò tutto per iniziare l’avventura in un luogo tanto a lungo sognato. Dopo gli inizi, difficili, per trasformare il turismo politicizzato in turismo di “massa”, anche se relativa, a causa delle vicissitudini avute dalle Agenzie impegnate nell’operazione si trovò senza lavoro e, grazie alle conoscenze fatte in loco, venne assunto dall’Istituto Cubano del Turismo (oggi Ministero) in qualità di fotografo per la promozione turistica. Parallelamente, manteneva le relazioni con l’Italia rendendosi utile agli inviati dell’inThe SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 23 SeBook - SimonellielectronicBook formazione che transitavano da Cuba. In questo senso, ha collaborato direttamente con Il Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Oggi, La Stampa, Il Manifesto e, indirettamente, con altre testate compresa la RAI. Nel 1985 contribuì con una serie di diapositive scattate in Guatemala alla realizzazione del documentario “Rigoberta” della cineasta cubana Rebeca Chávez dedicato al premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú. Dopo una decina di anni di sogni utopici e la caduta del campo socialista europeo, la vita era diventata ancor più difficile dal punto di vista economico, delle libertà di espressione e di pensiero pertanto, a malincuore, dovette pensare a un rimpatrio che, seppure in condizioni precarie, gli offriva maggiori possibilità di sostentamento e di espressione. The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 24 SeBook - SimonellielectronicBook Quarta di copertina Marco Malinverni è un giovane idealista. Comunista quasi ortodosso, collabora con un’Agenzia di viaggi legata al partito. Gli viene offerta l’occasione di trasferirsi a Cuba per tenere a battesimo il lancio di un’operazione effettuata con voli charter che permetterá l’incremento del turismo italiano verso l’Isola. Durante il suo lungo soggiorno in quel Paese viene utilizzato, suo malgrado, come rotella in un ingranaggio molto più grande di lui. Spesso deve svolgere compiti che gli creano un disagio interiore, ma è il prezzo che deve pagare per poter risiedere nel Paese che aveva a lungo sognato. Nella sua vita entrano due donne che saranno molto importanti per lui. Una è un’importante dirigente del Partito, matura, colta, affascinante. L’altra è una giovane e stupenda funzionaria dell’impresa del Turismo Nazionale. Mentre egli lotta per mantenere la sua residenza a Cuba, nei vicini USA c’è chi non ha mai smesso, un solo momento, di tramare nel tentativo di rovesciare il regime di Fidel Castro arrivando ad ordire numerosi attentati alla sua vita. Egli è una delle numerose esche. Costretto ad un doppio gioco che non gli si addice, ma che pure accetta forse meccanicamente. The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 25 SeBook - SimonellielectronicBook Intanto, all’interno di un racconto turistico, si delineano scenari di paesaggi da favola nei quali si vive come si può e dove si ordiscono reati comuni o trame politiche. Cittadini che cercano di vivere "meglio" della media, militari golpisti, spie e traditori in un habitat che più politico non potrebbe essere. Un viaggio all’interno di Cuba con puntate in Centroamerica e Miami, seguendo le vicissitudini di Marco e di chi lo sta utilizzando. Pur non essendo un "giallo" tradizionale si giungerà ad una conclusione drammatica ed imprevista. Un racconto che si snoda in maniera piacevole ed invita alla lettura, pagina dopo pagina. The SeBookLine by Simonelli Editore www.eBooksItalia.com 26 SeBook - SimonellielectronicBook i SeBook - SimonellielectronicBook - l’EconomicaOnLine © Copyright Simonelli Editore srl - Milano - Italy Via Statuto 10 - 20121 MILANO - Italy tel. +39 02 29010507 e-mail: [email protected] http://www.simonel.com ISBN 88-7647-081-6 Romanzi «Profumo di Avana» di Aldo Abuaf Questo SeBook può essere sfogliato soltanto sui computer di proprietà di chi lo ha acquistato e che non facciano parte di una rete aziendale. E’ vietata ogni copia del file da parte dell’acquirente come ogni sua modifica e commercializzazione. Nel caso in cui sia attiva l’opzione di stampa, questa deve essere fatta ad esclusivo uso personale dell’acquirente. Acquistando un SeBook se ne acquisisce la possibilità di leggerlo e utilizzarlo secondo quanto è stabilito nel Contratto di Licenza d’Uso che si intende firmato con l’atto dell’acquisto. Ogni violazione di questo contratto verrà perseguita a norma di legge. 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