La Cina ei suoi personaggi nella letteratura italiana
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La Cina ei suoi personaggi nella letteratura italiana
IL LIBRO DI SOSCIA E DELL'ISTITUTO CONFUCIO La Cina e i suoi personaggi nella letteratura italiana SAGGI O dedicato ai personaggi d'invenzione cinesi che si ritrovano, più o meno nascosti, tra le pagine della letteratura italiana. Si intitola «Forma Sinarum» e l'idea è venuta allo studioso, giornalista e scrittore pisano Danilo Soscia, ora diventata un volume per l'editore Mimesis, in uscita in libreria il 24 novembre. Il libro, realizzato insieme all'Istituto Confucio della Scuola Superiore Sant'Anna, sarà però visibile e consultabile dall'11 al 13 novembre in anteprima presso lo stand dell'Istituto Confucio al Pisa Book Festival. «Forma Sinarum» è un piccolo, curioso caso letterario poiché mancava dalla cornice degli studi dedicati alla Cina una disamina dei personaggi cinesi presenti in romanzi, racconti e scritti di viaggio di autori italiani. Da Marco Polo a Ermanno Rea, passando per l'opera di Boccaccio, Ariosto, Metastasio, Leopardi, Calvino, Malerba e altri ancora, sono numerosi i nomi che si avvicendano nel corso della lettura. Il libro si apre con la ricostruzione dell'incontro tra Polo e Rustichello da Pisa nelle carceri genovesi, raccontato da diverse angolazioni e diversi punti di vista. Mentre i quesiti di partenza del volume, spiega Soscia, «sono stati: ma chi davvero è il `cinese'? Perché personaggi provenienti dalla Cina compaiono con una certa costanza nell'immaginario letterario italiano?». «Nel tempo - conclude l'autore - il cinese ha assunto molte identità e una sola: l'Altro per eccellenza. Per secoli nessuno è riuscito a rappresentare il diverso con tale compiuta distanza».