Disuguaglianze sociali e differenze sessuali
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Disuguaglianze sociali e differenze sessuali
DISUGUAGLIANZE SOCIALI E DIFFERENZE SESSUALI: ALCUNE NOTE Maria Cristina Migliore OBIETTIVO DELL’INTERVENTO Discussione critica dell’approccio alle disuguaglianze sociali: la relazione tra differenze sessuali e disuguaglianze sociali non è addizionale, ma richiede l’adozione di modelli esplicativi diversi Ires - Piemonte 2 COSA SI INTENDE PER DIFFERENZA SESSUALE Ires - Piemonte E’ un approccio diverso da quello emancipazionista delle pari opportunità, che tende ad assumere il modello maschile come modello di riferimento, considerato come neutro, ed aspira ad acquisire le medesime posizioni sociali/politiche, attraverso l’omologazione a quel modello E’ diverso da quello costruttivista che intende il genere come costruzione sociale (Saraceno) Si rifà a Luce Irigaray e ritiene che esista una differenza tra uomini e donne, irriducibile, iscritta nei corpi e legata alla funzione riproduttiva. Di qui la necessità di creare un linguaggio e approccio che riconosca e renda visibile la differenza sessuale. 3 PERTANTO: In base a questo approccio, peraltro in continua evoluzione, non è sufficiente introdurre nelle analisi e nelle ricerche una disaggregazione dei dati per la categoria del genere o del sesso. Occorre guidare l’analisi attraverso l’interrogativo di come le donne si rapportano alle attività, ambienti, istituzioni, servizi che sono stati disegnati secondo un modello centrato su un solo genere/sesso, quello maschile. Ires - Piemonte 4 DIFFERENZE NELLE SPERANZE DI VITA TRA LE PERSONE CON LIVELLO ALTO E BASSO DI ISTRUZIONE A 65 ANNI, UOMINI E DONNE NEL 2010 (OECD, 2014) Men Women 0,6 0,7 Malta (2008) 0,8 Portugal 0,6 1,1 1,1 Sweden 1,4 Ires - Piemonte Denmark 1,2 1,5 Finland 0,7 1,9 Romania (2009) 1,1 1,9 Italy (2009) 1,1 2,7 EU-14 1,3 2,8 Poland 1,1 3,5 Hungary 1,0 3,5 Bulgaria 2,3 3,8 Croatia 1,8 3,9 Estonia 2,6 4,2 Slovenia 1,5 7,0 Czech Rep. 1,8 2,0 Norway 1,5 3,3 FYR of Macedonia 2,3 0 2 4 6 8 Years 5 NEL SECONDO RAPPORTO (ZENGARINI, SPADEA, RANZI) SI SCRIVE: Se le persone con bassa e media istruzione avessero lo stesso rischio di morte di quelle d’istruzione più elevata, la riduzione della mortalità sarebbe di circa il 30% per gli uomini. Tra le donne sarebbe invece solo tra il 10% e 20% (pagina 81,) Centralità del lavoro sul mercato per le donne? Sembrano esserci pochi studi su questo. Riportato lo studio di Power et al. (2002), basato su dati longitudinali inglesi, nel quale “il rischio di disturbi psicologici si riduceva del 18% e del 26% tra gli uomini, e del 9% e del 14% tra le donne, controllando in analisi rispettivamente per job strain e insicurezza lavorativa”. (pag. 96) Ires - Piemonte 6 CIÒ SIGNIFICA CHE NELLE VITE DELLE DONNE C’È ANCHE ALTRO Questo altro sono i carichi e le responsabilità famigliari, che modificano la relazione che le donne hanno col lavoro, certi tipi di lavoro in particolare (Eurofound 2013, fig. 30) La mortalità si riduce di meno perchè è già ridotta? E per i disturbi psicologici in UK? La mancata riduzione va spiegata col fatto che lo stress e l’impatto negativo sulla salute stanno altrove? Per esempio nella difficoltosa conciliazione lavoro-famiglia? Nei tipi di organizzazione del lavoro e strategie produttive? Ires - Piemonte 7 Speranze di vita a 65 anni in anni di vita con limitazioni di attività, donne e uomini nel 2012 (OCDE, 2014) 18,0 16,0 Ires - Piemonte 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 Donne Uomini 8 TIPI DI SITUAZIONI LAVORATIVE SECONDO IL MODELLO RICHIESTE/RISORSE E % DI PERSONE CHE PERCEPISCONO IMPATTO NEGATIVO SU SALUTE ELEVATE RICHIESTE elevate risorse (33%) Elevate BASSE RISORSE richieste richieste basse risorse (48%) e Basse richieste Ires - Piemonte ELEVATE RISORSE Elevate BASSE RICHIESTE e elevate risorse (16%) e Basse richieste e basse risorse (23%) Tavola di sintesi di dati tratti da OCDE (2013), How's Life? Measuring well-being, pp. 165-6, 172-4 9 BENESSERE DI UOMINI E DONNE LUNGO IL CORSO DI VITA NEL 2010 (EUROFOUND 2013, P. 70) Ires - Piemonte 10 LE IMPRESE NON SONO TUTTE UGUALI OCSE con un’analisi di cluster ha identificato quattro diversi sistemi di organizzazione del lavoro, a partire dal concetto di learning organisations In un mio studio, alla ricerca di che cosa motivi all’apprendimento per il lavoro, ho individuato sette diverse strategie di produzione e di mercato, con gradi diversi di autonomia, possibilità di coinvolgimento e trovare significati e sensi Ires - Piemonte 11 RIFLESSIONE CONCLUSIVA Ires - Piemonte le politiche economiche, industriali e per lo sviluppo non sono neutrali rispetto alla questione della salute e delle differenze sessuali Ragionare più in termini di quale politica economica per la salute, ossia come costruire una capacità sociale per livelli elevati, equi e sostenibili di salute, e meno in termini di storia individuale di salute 12