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COSTEGGIANDO I PARCHI: Todi – le Felcete di Ripalvella –
Titignano – Canonica e Cordigliano - Todi
 TOUR PER MOTO FUORISTRADA SPECIALISTICHE
 LUNGHEZZA PERCORSO: circa 80 Km
 DURATA: tutta la giornata

Percorso molto interessante, pensato soprattutto per i motociclisti con moto fuoristrada specialistiche. Il
percorso percorre le strade bianche che da Todi conducono verso Titignano; si passerà quindi per Doglio, Le
Felcete di Ripalvella, Colonnetta di Prodo, Cordigliano per tornare poi a Todi- Pian di san Martino.
L’itinerario è stato studiato ad hoc per coloro che amano immergersi nella natura senza rinunciare
all’adrenalina di una corsa in moto; il panorama ed i paesaggi che si attraverseranno sono di importante
interesse naturalistico.
ITINERARIO
A
TODI
PARTENZA DA TODI- PIAN DI SAN MARTINO
PREVISTA PER LE ORE 10:00
B
DOGLIO
1° TAPPA: VISITA A DOGLIO DI
MONTECASTELLO DI VIBIO
Doglio è una frazione del comune di Monte Castello di Vibio (PG).L'aspetto del centro umbro, sito a 489 m s.l.m., è quello
di un paese silvo-pastorale. Secondo i dati Istat del 2001, i residenti sono 93. Vi si arriva dalla Strada Provinciale 373 per Monte
Castello di Vibio, traversa della SS 79 bis (statale Orvieto-Todi), attraversando campagne e boschi, poi proseguendo per qualche
centinaio di metri per Via degli Appennini. Nel Medioevo era luogo di contesa tra i Guelfi di Orvieto ed i Ghibellini di Todi. In
seguito, durante la repubblica Giacobina (1789-1799) entrò a far parte del contado di Monte Castello di Vibio.
C
LE FELCETE
2° TAPPA: LE FELCETE DI
RIPALVELLA
La frazione di Ripalvella appartiene al comune di San Venanzo, in provincia di Terni. La frazione di Ripalvella dista 5,42 chilometri
dal medesimo comune di San Venanzo cui essa appartiene. Il percorso che si effettuerà nei pressi della frazione sarà molto
interessante e permetterà di scattare delle foto indimenticabili.
D
PARCO DEI SETTE FRATI
4° TAPPA: SOSTA NATURALISTICA AL
PARCO DEI SETTE FRATI (Monte Peglia)
I boscosi versanti del monte Peglia (837 mt) e del monte Piatto (769 mt), tra Orvieto, San Venanzo e Todi, con la loro vasta rete di
sentieri segnalati, sono l'ideale per tutti i turisti e/o studenti che intendono praticare il trekking naturalistico e/o trekking didattico
trasformando una passeggiata nella natura in una vera e propria esperienza didattica a cielo aperto.
E
TITIGNANO
3° TAPPA: PRANZO ALL'AGRITURISMO
DI TITIGNANO
Non è semplicissimo raggiungere Titignano, ma ne vale la pena. Si accede al borgo mediante una stradina bianca in leggera discesa
che, dopo alcuni vigneti, passa sotto un suggestivo bosco. All’interno del paesino si trova in una piazza in pietra circondata da
antichi palazzi, una vecchia cascina, una chiesa ed un castello, sulla destra. In fondo alla piazza c’è il punto panoramico, dal quale si
può ammirare il lago di Corbara. Il vicus fu fondato nel X secolo da Farolfo di Montemarte, esponente di una famiglia di origine
francese strettamente legata alle vicende della cittadina di Corbara, e fu spesso conteso tra Todi ed Orvieto. La famiglia
Montemarte era guelfa, quindi sostenitrice del Papa, pertanto subì nel corso del Medioevo parecchi attacchi ad opera di Perugia e
di Todi. Agli inizi del secolo XIII i tuderti si impossessarono del castello di Monte Marte, che si trovava sulla riva destra del Tevere,
vicino alle Gole del Forello, talché la famiglia Montemarte si trasferì a Titignano ed a Corbara, dove costruì una grande villa
fortificata, ancora esistente. Intorno al secolo XVII, Titignano subì profonde modifiche, fino ad assumere l'aspetto attuale: una corte
di forma approssimativamente ovale, racchiusa dal palazzo signorile, dalla chiesa di fronte e dal borgo. Nel corso del XIX secolo
passò ai principi fiorentini Corsini, che ne sono ancora i proprietari e lo hanno convertito in una azienda agrituristica. L'economia,
infatti, si basa sullo sviluppo agricolo-enologico: il vino di Titignano è un prodotto ad Indicazione Geografica Tipica locale.
F
CANONICA- CORDIGLIANO
5° TAPPA: SOSTA PANORAMICA ALLA LOCALITA'
DI CANONICA E CORDIGLIANO
Scendendo da Todi nella zona sud-occidentale del territorio si incontra la località di Canonica. Gli storici parlano di un’antica villa,
detta Canonica del Colle, saccheggiata nel 1422 dagli uomini del capitano di ventura Braccio Fortebraccio da Montone. La chiesa
parrocchiale è intitolata a San Pietro de Uncinis, con riferimento alle catene con cui l’apostolo Pietro venne legato durante la
prigionia. Fu edificata sul sito della chiesa antica costruita nel 1207 in ricordo della fine delle storiche ostilità tra Todi e Orvieto.
Questa parte della campagna era tra le zone più rinomate per la villeggiatura delle famiglie di Todi: è qui infatti che troviamo le ville
de’ Lorenzi, Francisci, Antonini, Bianchini, Teneroni e Valentini.
Da Canonica si può prendere la strada bianca detta “della Pizzichina” che conduce a Cordigliano, un centro abitato immerso nel
verde con poche abitazioni, degno d’interesse per la presenza di un bell’edificio parrocchiale che, sul lato che guarda a valle,
comprende la piccola chiesa oggi dedicata a San Michele Arcangelo. Già nel 1200 risulta documentata con il nome di Sant’Angelo di
Casalecchio, e faceva parte di un’antica collegiata con un priore e cinque canonici. Il Castello che domina sopra la sponda del
Tevere fu a lungo possedimento della famigli Uffreduzzi di Todi, poi Petrucci e ne XIX secolo passò dai Valentini di Orvieto ai
Caporali di Todi.
G
TODI
RITORNO A TODI DOVE E' PREVISTA UNA VISITA
ALLE BELLEZZE DELLA CITTADINA
La cittadina di Todi fu fondata tra l'VIII ed il VII secolo a.C. dagli Umbri su un colle situato sulla riva sinistra del Tevere, a circa 400
metri di altitudine e a breve distanza dal territorio abitato dagli Etruschi, col nome di Tutere, che significa "Città di confine". Narra la
leggenda che fu un'aquila ad indicare il colle su cui sarebbe dovuta sorgere Todi, la stessa aquila che oggi compare nello stemma
cittadino. Chiunque sia stato la scelta fu delle migliori visto che Todi, arroccata com'è sul suo colle ,vanta una delle migliori posizioni
geografiche. La visita alla città non smentisce ciò che la sua vista da lontano promette: pervasa da un'atmosfera medievale e ricca
di testimonianze del passato costituisce senz'altro una delle tante mete imperdibili dell'Umbria.