n°113 - 2012
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COPIA OMAGGIO · copertina N° 113_Layout 1 23/10/12 14.32 Pagina 1 Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Roma - Anno XXI n. 113 - Settembre 2012 La rivista per chi ama il Camper N. 113 - Settembre 2012 POLONIA ...spiritualità e magnifici panorami RITORNO IN SICILIA: il periplo IL CAMPER... per viaggiare in libertà... e vivere di emozioni!!! w w w . a s s o c a m p i . i t Rivista dell’Associazione Campeggiatori Itineranti · copertina N° 113_Layout 1 23/10/12 14.32 Pagina 2 COPIA OMAGGIO · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.19 Pagina 1 In copertina: vista dal fiume Moskova foto di Franco Salussolia Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Roma - Anno XXI n. 113 - Settembre 2012 La rivista per chi ama il Camper N. 113 - Settembre 2012 POLONIA ...spiritualità e magnifici panorami RITORNO IN SICILIA: il periplo SOM MARIO N. 113 SETTEMBRE 2012 IL CAMPER... per viaggiare in libertà... e vivere di emozioni!!! w w w . a s s o c a m p i . i t Rivista dell’Associazione Campeggiatori Itineranti 3 Editoriale di Giuseppe Truini 4 Agenda del Camperiamo la Redazione 6 Vita Associativa: lettera aperta 8 Russia: Mosca - Anello d’Oro - San Pietroburgo 30 8 12 10 Turismo dolce: Gualdo Tadino 11 Passeggiate romane: i ponti storici 12 Polonia: ...spiritualità e natura 16 Portogallo: Óbidos la città delle regine 18 Sacro e profano: profumo di tartufo 22 inSanità: mal di schiena 25 Tecnica: le problematiche nelle batterie 12 volt 26 Convenzioni: area sosta Riva di Ponente 27 News: VeGA 27 Letteratura di viaggio: l’Europa in camper 28 Camperbering: origano (origanus volgare) 30 Sacro e profano: ritorno in Sicilia... il periplo 33 All’ombra dell’ultimo sole: a pesca di... 34 Informatica: imparare il PC si può 36 Intrattenimento per viaggiare in libertà... ...E VIVERE DI EMOZIONI · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.19 Pagina 2 Bimestrale Bimestrale- -Anno AnnoXXI, XXI,Numero Numero113 110- -settembre gennaio 2012 2012 DUEMME grafica srl T I P O L I T O G R A F I [email protected] [email protected] - www.assocampi.it www.assocampi.it A La Farfalla dell’Assocampi è un periodico bimestrale dell’Associazione Campeggiatori Itineranti, registrato al Tribunale Civile di Roma al n.455 del 23/7/1992 Elaborazioni grafiche Legatoria industriale interna Editoria, pubblicazioni Modulistica aziendale Anno XXI, n.113 Settembre 2012 Finito di stampare Ottobre 2012 Editore Associazione Assocampi Sede Legale: Via Castel di Leva, 371 00134 Roma Sede operativa: Via O. Assarotti 9B - 00135 Roma Tel. 333.5245324 - mercoledì 16,00/19,00 Direttore Responsabile Alessandro Bongarzone Volantini, depliants Pannellistica ed espositori Cataloghi d’arte e riviste Stampa digitale Redazione Marina Cioccoloni, Benito Ristori, Fausto Saglio, Mauro Santececca, Giuseppe Truini, Massimo Moscatiello Collaboratori Trimboli Domenico, Gisa Santoro, Ugo Sarzola, Sciarra Giacinto, Nicola Palangio, Elisabetta Tommasi, Paolo Gardin, Maurizio Di Torrice, Andrea Sarzola Fotografo Fausto Saglio Brochure Duemme Grafica è una tipolitografia modernamente attrezzata, che si sviluppa su un'ampia e articolata superficie. Eseguiamo lavori di ogni genere con puntualità, professionalità ed accuratezza. Ma la nostra principale prerogativa è che tutte le lavorazioni vengono effettuate interamente all'interno della nostra struttura: la gestione completamente autonoma garantisce un rapporto sempre chiaro e concreto con il committente, finalizzato a tutelare la qualità del lavoro svolto e il rispetto dei tempi di consegna. Inoltre permette costi sicuramente vantaggiosi, assicurando un servizio completo fino all'effettiva consegna. Duemme Grafica si rivolge al mercato editoriale e pubblicitario. Trovare una risposta corretta alle aspettative del settore tipolitografico non è più un'aspirazione di ieri ma una realtà di oggi, e Duemme lo sa bene. Duemme: distributore di idee innovative nel mondo della stampa DUEMME GRAFICA srl Segreteria di redazione Pietro Tuzi 068889219 - 3482345129 [email protected] V ia d e l l a M a g l i a n e l la, 71 / 7 5 00166 Roma Te l . 0 6 . 4 5 4 37 27 3 F a x : 0 6 . 4 5 4 37 3 3 8 [email protected] r a f ica.it w w w.d ue m m e g r a f i c a. i t Progetto grafico, impaginazione e stampa Duemme Grafica S.r.l. - Via della Maglianella, 71 – 00166 Roma Tel. 06.45437273 – Fax 06.45437338 Diffusione Gratuitamente ai soci Concessionaria esclusiva per la pubblicità Duemme Grafica S.r.l. - Via della Maglianella, 71 – 00166 Roma Tel. 06.45437273 – Fax 06.45437338 Coordinatore: Enrico Martellacci ASSOCAMPI stimola e favorisce la collaborazione al periodico dei propri Soci. Ogni contributo dovrà contenersi al di sotto delle 4000 battute, dovrà essere corredato di immagini e didascalie, inviato per mail a: [email protected] e sarà pubblicato e trattato ad insindacabile giudizio degli organi redazionali. Il materiale consegnato, anche se non pubblicato non si restituisce. Gli articoli firmati esprimono l’opinione degli autori, anche se diversa dalla linea editoriale della pubblicazione. ASSOCAMPI Associazione Campeggiatori Itineranti È un’Associazione culturale, senza fini di lucro, la cui fondazione risale al 1988. Sito Internet www.assocampi.it a cura di Renato Greco Indirizzo mail [email protected] La Farfalla dell’Assocampi è un periodico bimestrale dell’Associa- · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.19 Pagina 3 Editoriale C’è una parola magica che attraversa tutti i viaggi, le uscite ed i raduni: tavolata. La tavolata che le varie comunità unite da una passione condivisa portassero il valore delle loro esperienze positive: come si dice la società civile che entra dove non riesce la politica… Si tratta, secondo me, del momento più importante dello stare in gruppo. Pur se abusata ed a torto ritenuta una parola “popolare” in senso spregiativo (a torto perché il termine “popolare” è sicuramente un termine “alto” ) al solo pronunciarla fa scattare una scintilla che ben presto si trasforma in fuoco allegro e coinvolgente. Sicuramente crea altri termini positivi come partecipazione e condivisione: una vera e propria comunione sia in senso astratto che concreto. A questo punto, sperando di aver portato un piccolo contributo di riflessione vorrei cambiare il mio solito augurio di buoni chilometri a tutti di una buona sosta, ogni tanto, per una bella tavolata. Giuseppe Truini Presidente Assocampi [email protected] Tutti si danno da fare ed in men che non si dica escono tavoli e sedie, tovaglie e stoviglie in un mulinare di gambe e braccia grandi e piccine. Indipendentemente dall’età tutti possono sentirsi coinvolti. Se serve c’è sempre qualcuno in grado di allestire una luminaria in tempo record con decine di prolunghe uscite da tutti i gavoni. Poi arrivano cibi e bevande che, una volta raggiunti i tavoli, non sono più di chi li ha portati ma sono a disposizione di tutti e non importa se c’è chi ha cucinato e chi ha…scongelato o lavorato semplicemente di apriscatole… L’importante è stare insieme, divertirsi e parlare magari non con gli amici di innumerevoli uscite ma con qualcuno che si conosce meno. Insomma, alla fine, questa “tavolata” a volte vista con sufficienza e con un pizzico di “snobismo” diventa il modello di quello che dovrebbe essere la vita reale, cioè la felicità semplice dello stare insieme senza egoismi dove ognuno mette in comune quello che ha e le proprie abilità senza chiedersi se il vicino ha portato di più o di meno. Ecco quindi che un altro gesto comune del nostro essere camperisti assume un grande significato di vita se solo ci si ferma ad analizzarlo un poco più in profondità! La sede è aperta al pubblico tutti i mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Per assistenza telefonica potete contattare il n. 333.5245324 sempre il mercoledì pomeriggio. Fermiamoci anche a pensare quanto sarebbe positivo riuscire a portare tutto questo al di fuori della nostra cerchia, senza fermarci alla sola esteriorità della “magnata”. Specialmente in questi tempi di valori che crollano da tutte le parti quanto sarebbe importante È a disposizione dei soci e dei lettori, che avranno piacere di inviare testi e foto (di ottima risoluzione), un nuovo indirizzo mail riservato alla rivista. Il materiale verrà eventualmente utilizzato a giudizio esclusivo della Redazione e non sarà per questo riconosciuto alcun compenso. Potete dunque scrivere a: [email protected] la farfalla 3 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.19 Pagina 4 agenda del camperiamo I programmi delle uscite settimanali sono affidati alla disponibilità dei soci e possono, pertanto, subire variazioni e/o annullamenti per motivi contingenti. Per informazioni sull’uscita, si contatti direttamente il o sieme camperiamoIn coordinatore della stessa. Per partecipare ad un’uscita di fine-settimana è necessario prenotare entro i 3 giorni precedenti. Per le altre, entro la data stabilita dal programma. Le richieste fuori termine potranno non essere accettate. Per ogni singola destinazione, le quote a carico dei partecipanti vengono definite di volta in volta e comunicate insieme al programma. Il pagamento viene corrisposto al momento dell’accettazione della prenotazione e rimane inalterato anche se il partecipante, per sua scelta, si aggrega al gruppo in ritardo o si allontana in anticipo. Qualsiasi socio dell’Assocampi può proporre un’uscita nazionale od un viaggio all’estero con l’approvazione del Consiglio Direttivo dell’Associazione. I coordinatori dell’ASSOCAMPI sono esonerati da qualsiasi responsabilità per eventuali danni, infortuni, furti e quant’altro possa accadere a mezzi, animali, cose o persone. CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente Truini Giuseppe: 065572089 - 3478959549 [email protected] Gangarossa Aldo: 065022922 - 3476905109 [email protected] Tancredi Antonio: 068802849 - 3473306370 [email protected] Tuzi Pietro: 068889219 - 3482345129 [email protected] Balassone Francesco: 0643533117 - 3470627307 [email protected] Moscatiello Massimo: 0645437273 - 3384541339 [email protected] Ricciardi Dario: 069913205 - 3332322786 [email protected] Bianchin Antonio: 0661705349 - 3927283783 [email protected] Saglio Fausto : 0630891319 - 3398907042 [email protected] Ferri Colombo: 0630810133 - 3388033171 [email protected] Santececca Mauro: 0630880264 - 3477961264 [email protected] Consiglieri I nostri collaboratori Massimo Chiusaroli Mario Fornaiolo Ugo Sarzola Antimo D’Agostino Ferdinando Ruggiero Benito Ristori aggiornamenti e novità sul sito www.assocampi.it CAMPERIAMO 2012 - 2° SEMESTRE “DUE PASSI IN ITALIA” PER CONOSCERLA MEGLIO 31/10 - 4/11 10-11 Novembre I tesori pontini VII ediz. Vignanello Napoli Per informazioni: A. Bianchin 392.7283783 Per informazioni: A. Tancredi 347.3306370 A. Bianchin 392.7283783 Per informazioni: Latina Camper Club 329.0676187 - 0773.240863 7-9 Dicembre I GRANDI VIAGGI DELL’INVERNO 2012/2013 CAPODANNO IA Tra le dune tunisine I S I N U T Per informazioni: Enrico Coccia 335.6673639-340.4811214 Max 10 equipaggi la farfalla 4 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.19 Pagina 5 CAMPERIAMO 2012 - 2° SEMESTRE “DUE PASSI IN ITALIA” PER CONOSCERLA MEGLIO 18 Novembre Roma-Gianicolo Storia dei Garibaldini È la piu bella storia del Risorgimento Italiano. Il programma prevede la visita guidata dei luoghi dove si svolse la battaglia che oppose l’esercito della Repubblica Romana all’esercito della Repubblica Francese. Sono luoghi che conosciamo ma che siamo abituati a vedere con gli occhi di chi gira frettolosamente per la città magari cercando un parcheggio. Sarà molto bello dare loro un valore ed una dignità collegandoli alla nostra storia nazionale. Verranno illustrate tutte le gesta di eroismo avvenute al Gianicolo, Villa Corsini, Al Vascello ed a Villa Spada. Ma non parleremo solo di battaglie! Conosceremo anche la parte di storia che a scuola non ci hanno insegnato nella completezza e nella profondità che merita. Conosceremo cioè i loro ideali ed il loro amore per la legalità che, con la loro Costituzione, anticiparono di un secolo quanto poi sarebbe avvenuto con la fondazione della Repubblica Italiana. La visita, che si concluderà con la consegna di una corona di fiori nel Mausoleo dei Garibaldini, verrà realizzata in collaborazione con il Comitato Gianicolo. Massimo 30 persone. Prenotazione e conferma obbligatoria entro il 09 novembre. Appuntamento il 18 novembre alle ore 9,30 in Piazza S. Pancrazio, fuori dall’omonima Basilica (non confondere con Porta S. Pancrazio). La visita dura circa due ore. Quota di partecipazione euro 5,00 per persona. P.S. chi desidera preventivamente approfondire l’argomento si colleghi al sito www.comitatogianicolo.it A cura di: M. Santececca 06.30880264 - 347.7961264 - [email protected] 15-16 Dicembre Festa del tesseramento A cura del Direttivo L’appuntamento è a Trevignano, che ci accoglierà con il suo antico borgo di pescatori e le sue bancarelle natalizie. IL PROGRAMMA COMPLETO VERRÀ INVIATO PER POSTA la farfalla 5 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.19 Pagina 6 VITA ASSOCIATIVA LETTERA APERTA Testo di Domenico Trimboli ono un socio neofita (tessera N°346). Mi sono iscritto all’Assocampi in occasione della grande avventura in camper nel Sudafrica di cui avevo avuto notizia leggendo la rivista La Farfalla mentre acquistavo il mio camper in via Pontina presso un rivenditore della catena dei Professionisti. S Accarezzavo da molti anni l’idea, unitamente con la mia consorte, di poter realizzare questa esperienza e grazie all’interessamento del sig. Vittorio Frattini, titolare dell’azienda che mi mise in contatto telefonico con il sig. Giuseppe Truini, dopo avermi fatto alcune domande di rito mi spiegò come dovevo espletare delle formalità per poter aderire al viaggio. Di ritorno dalla grande avventura del Sudafrica, desideriamo, io e la mia consorte, esprimere con entusiasmo un vivo ringraziamento all’Assocampi che ci ha regalato delle forti emozioni indimenticabili, attraversando tutto il Sudafrica da Johannesburg fino Cape Town, percorrendo circa quattromiladuecento chilometri in camper e ammirando uno dei più bei posti del mondo. Ringraziamo in particolar modo sia per l’assistenza e l’organizzazione avuta da Truini ideatore e realizzatore della grande avventura. la farfalla 6 settembre 2012 Ringraziamo con grande affetto tutti i nostri compagni di viaggio per aver avuto tanta comprensione per una coppia di neofiti. Ci proponiamo infine, dopo avere conosciuto Assocampi, di continuare a frequentare l’associazione ed i suoi eventi con grande entusiasmo. Grazie a tutti Domenico Trimboli e consorte AVVISO Cari lettori, vi informiamo che nel prossimo numero della rivista verrà pubblicato l’articolo inerente al viaggio in Sudafrica. · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.19 Pagina 7 CASSIA Via Cassia, 1841 Via Vincenzo Tieri, 58 Via Cassia (Olgiata) Via Cassia, 1839 Via Formellese Sud, Km 5 Via Madrid, 2 (Trevignano Romano) PONTINA AREA CAMPER (ex Holiday Center) BOTTEGA DEL CAMPEGGIATORE CARAVAN MARKET ITALIA CENTRO CARAVAN COSTANTINI CENTRO CARAVAN FURLANETTO FIAT ROMANA AUTO NUOVA RIVIERA RIMESSAGGIO A.M.A. TECNO CARAVAN ZACCARI CARAVAN Via Pontina angolo Via Valle Perna Via Pontina, 379 Via Pontina, 407 Via Pontina, 399 Via Pontina, 587 Via Vallerano, 151 Via Pontina, 595 Via Pontina, Km 13.900 (presso Esso) Via Pontina, 425 Via Pontina, 339 NOMENTANA - SALARIA ALLIANZ RAS MOTONAUTICA FIUME OK CARAVAN RIMESSAGGIO EMMEFFE 5 STARS RIMESSAGGIO VALLERICCA PARKING SICAM VALLERIANI DOMENICO Via Tina Pica, 6 (Fidene) Via Salaria, 1531 Via di S. Alessandro, 55 Via di S. Alessandro, 248 Via di Vallericca, Km 1.00 Via di S. Alessandro, 361 Via F. Belcari, 303 RIMESS. GREEN PARK CARAVAN RIMESS. PRATO SMERALDO RIMESS. ROMA PORTO 2000 Via Ardeatina, 802 Via Tor Pagnotta, 424 Via Ardeatina, 850 AREA SOSTA MARE - PESCIA MARINA CHIOSCO PROLOCO ITALIA TORRE FLAVIA (3 punti sosta mare) località Pescia Romana Ladispoli Ladispoli AURELIA CARAVAN AUTOCENTRO MORETTI CENTRO REVISIONI ROMA NORD FORUM SPORT CENTER I DELFINI LA BAITA PIERGENTILI TYRE 2000 POMETRA RIMESSAGGIO CASAL SELCE SCINTILLE ELETTRAUTO T 2000 VILLA AURELIA SPORTING CLUB VILLA YORK SPORTING CLUB EDICOLA GIORNALI Via Bosco Marengo, 53 Via Mezzoldo, 31 Via della Maglianella, 236 Via Cornelia, 493 Via di Brava, 136 Via della Maglianella, 86 Via Di Malagrotta s.n.c. Via Aurelia, 1289 Via Casale Selce s.n.c. Via della Maglianella, 84 Via Casale Selce, 280 Via dei Bevilacqua, 41 Via Affogalasino, 40 Largo della Bitta CASILINA - TIBURTINA APPIA ANTICHI CASALI CAMPIDOGLO NAUTICA CAMPER GLOBAR CAMPER LGP RIMESSAGGIO F.LLI MEA PEGASO Via di Lunghezzina, 302 Via Monti Tiburtini, 400 Via Tiburtina, 1468 Via Casilina, 700 (Centocelle) Via di Torre Spaccata, 224 Via di Torre Spaccata, 194/E POMEZIA CAMPER & CARAVAN POMEZIA MOTORCARAVAN.IT NEW CAR NON SOLO CAMPER SOS CAMPERS Via Pontina Vecchia, km 33.400 Via Pontina Vecchia, km 31 Via Pontina Vecchia, km 32.500 Via Dei Castelli Romani, 2/L Via Tre Cannelle, 13 BAR S. Monica EDICOLA GIORNALI RIMESS. L'OASI DEL CAMPER RIMESS. NAUTICA CAMPER RIMESS. OSTIENSE RIMESS. TOR S. MICHELE STILEZETA Piazza S. Monica Largo della Betta Via dell'Ippica, 1 Via Micali (Angolo Via Pescatori) Via Ostiense (vicino marmista) Via Acque Rosse, 198/A Via Francesco Grenet, 26 AURELIA ARDEATINA TRIGORIA AUTOLAVAGGIO TURBO MAX BAR AMELIA EDICOLA EDICOLE' EDICOLA GIORNALI FRATELLI ABRAMI LE TERRAZZE SUL LAGO (Ristorante) OSTIENSE - COLOMBO OSTIA LIDO la farfalla L’area verde “Camper Club Antichi Casali”, collocata a Roma Est a 400 mt dall’uscita “A24 Lunghezza”, è l’ideale sia per le famiglie che per i ragazzi. Sarete circondati da un’ambientazione in cui troverete tranquillità, armonia e divertimento. Gli amanti del verde, degli animali, dello sport e delle feste potranno divertirsi con: cavalli e pony per i piu piccini; passeggiate in carrozza e in bici nello splendido paesaggio circostante. Grazie ad un simpatico locale vi divertirete con feste di ogni genere, con musica e karaoke. Nel grande piazzale si svolgeranno feste all’aperto, pic-nic e barbecue. La struttura è fornita anche di un angolo ristoro, docce calde e fredde e di bagni per disabili. Nel “Camper Club Antichi Casali” potrete trascorrere le vacanze con i vostri amati animali (poichè sono ammessi gli animali). Inotre, il Camper Club offre ai suoi clienti il collegamento gratuito ad internet tramite Wi-FI. Camper Club Antichi Casali Via di Lunghezzina, 302 - Roma (Roma Est a 400 mt dall’uscita “A24 Lunghezza”) Info e Prenotazioni: tel/fax 06 2203701 347.8756112 • 329.2266440 • 342.7434478 [email protected] GPS: Lat 41° 55’ 55” N, Lon 12° 41’ 58” E · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.20 Pagina 8 Russia ITINERARIO RUSSO Mosca - Anello d’Oro - San Pietroburgo DC T E S T O D I G I S A S A N T O R U E opo chilometri e chilometri di strada con boschi a destra e a sinistra, con fondo a tratti nuovo a tratti sconnesso, comunque in fase di rifacimento o miglioramento, ci siamo immessi, con cautela, per non perdere nessun equipaggio, nel traffico convulso di Mosca, caotico come in tutte le grandi metropoli, specie in tempo di vacanza, quando il turismo lo alimenta. F O T O D I L U C I O S A N T U L L O La periferia puoi confonderla con quella delle grandi città occidentali, ma il centro è un concentrato di meraviglie: grandi palazzi, vecchi e nuovi, svettano e si siedono specie lungo le rive della Moscova. Le distanze, data l'armonia del contorno, non sembrano tali. La Piazza Rossa, come la nostra piazza S. Pietro, sembra di proporzioni ridotte rispetto alle sue dimensioni, ti sembra che puoi attraversarla in un attimo, ma non arrivi mai dall'altro lato. La vista è presa dalla bellezza del tutto particolare degli edifici, che ne tracciano il perimetro, e dagli ori e dai colori delle cupole, dei pinnacoli, dalla particolarità dei tetti, dei frontoni, delle colonne, dalla preziosità dei marmi: tutto questo intorno ai palazzi della politica e del potere. Per il resto, grandi spazi, molto verde e grandissime aiuole colorate di fiori gialli e rossi, parchi a non finire con monumenti che ricordano le glorie dell'aeronautica e le vittorie contro gli invasori. Grandi e numerose le stazioni, artistiche quelle della metropolitana che da Mosca centrale si irradiano per tutte le direzioni della città; quelle ferroviarie interessanti per la lunga percorrenza dei treni che coprono tutto il tratto della transiberiana. Affiorano alla nostra memoria gli scritti dei grandi autori russi. Viaggi che durano settimane su treni attrezzatissimi che sostano in stazioni fumose dove i passeggeri trovano servizi di ristorazione, bagni, negozi. La popolazione è varia e seria, la gioventù bella e matura, i bambini dolci e dagli occhi azzurri bellissimi. Non mancano gli amanti eccessivi della birra che nascondono nella loro euforia una qualche delusione. Pochi barboni e niente randagismo. Come in tutto il mondo case, isbe, dacie sono più o meno ricche a seconda della disponibilità dei proprietari. Molte in abbandono che pur conservano colori e merletti di legno. Le finestre sono piccole vetrine di fiori colorati contornate da tende merlettate. la farfalla 8 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.20 Pagina 9 L'Anello d’Oro segna i percorsi dei reali e dei nobili del periodo aulico. Nelle varie città trovavano i palazzi riccamente addobbati che consentivano loro la continuità del proprio stile di vita. Le chiese ricchissime di icone e di affreschi dai colori brillanti consentivano loro di assolvere anche ai propri doveri religiosi. viaggiato in auto, avremmo impiegato mesi. Invece, parcheggiando i camper in aree più o meno al centro delle città, abbiamo potuto intensificare le visite dei luoghi più interessanti e spostarci con più facilità. Porteremo nella nostra memoria Riga, Tallinn, Danzica, Varsavia, Czestochova, e la Masria con le sue bellissime isole, la collina delle croci, la miniera di sale, e avremmo visto ancora di più sulla via del ritorno se non ci avesse diviso un malore, per fortuna non grave, di un partecipante al viaggio. A Tonino, nostro organizzatore e guida di Assocampi, un grazie incondizionato per quanto abbiamo gustato e goduto di questo viaggio. Che dire poi di San Pietroburgo? Città piena di palazzi bellissimi, un miscuglio di russo e di europeo molto rappresentativi per entrambi gli stili ben amalgamati, niente stride. I colori tenui dei palazzi i cui elementi architettonici disegnati da stucchi bianchi spiccano gradevolmente e non contrastano con essi, anzi, esaltano i colori forti dei monumenti in marmo scuro prezioso e bronzo. La guida molto esperta ci ha fatto gustare gran parte dell' Ermitage che accoglie anche molte opere dei nostri grandi artisti che purtroppo non possiamo gustare in Italia perché esposte qui. Questo è quanto contemplato nell'itinerario per la Russia, ma a parer mio e di altri amici con noi, il meglio del viaggio è di averlo fatto in camper. Per arrivare in Russia e ritorno abbiamo potuto vivere il percorso, esplorare luoghi e costumi locali che, se avessimo raggiunto Mosca in aereo o se avessimo la farfalla 9 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.20 Pagina 10 TURISMO DOLCE GUALDO TADINO Testo e foto di Benito Ristori ([email protected]) uando si programma una gita, il percorso scelto per raggiungere il luogo da visitare già di per se è una parte importante della gita stessa. In un Paese come l’Italia dove la millenaria storia offre a piene mani testimonianze del passato, prima romano, poi costellato di invasioni di altri popoli provenienti da nord e da sud, i percorsi stradali attuali si rifanno ai tracciati disegnati dai Romani. Basti pensare alle strade consolari, come la via Flaminia che ci riguarda da vicino per la gita sociale a Gualdo Tadino. La strada fu tracciata dal console romano Caio Flaminio nel 220 a.C. per raggiungere il mare Adriatico, presso l’attuale città di Fano, e da qui proiettarsi alla conquista delle regioni dell’est. Si incontrano, prima, il passo della Somma dopo Terni, poi Spoleto dall’imponente Rocca di Albornoz, e ancora le Fonti del Clitunno dove i Romani sostavano per fresche abluzioni, poi Trevi arroccata sull’altura a forma di chiocciola, Foligno distesa nel piano, Nocera Umbra dalle salutari acque, per finire a Gualdo Tadino. Nei tempi moderni non si percorre più il tracciato di epoca romana, se non in parte, perché le esigenze sono mutate, ma i luoghi che circondano il viandante sono quelli di duemila anni fa. Q Ci siamo ritrovati a Gualdo Tadino in sette equipaggi, nell’ampio parcheggio di piazza Federico II di Svevia, proprio sotto Porta S. Benedetto, in un week-end di fine marzo. Il primo insediamento romano di “Tadinum” si sviluppò in piano, presso la Flaminia; Gualdo le succedette nel sec. XII sul colle. Il nucleo storico ha aspetto medievale con strade strette da cui si scorge il paesaggio circostante fatto di boscose montagne. Salendo al centro storico si rimane colpiti dalla imponente e maestosa Rocca Flea (il nome è derivato da quello di un corso d’acqua locale) che domina dall’alto la città. Fu ricostruita in parte da Federico II di Svevia (1242) e poi nel ‘300 e nel ‘500; è circondata da possenti torri tra le quali svetta il maschio centrale; recentemente è stata restaurata in tutta la sua possanza e bellezza. Ci accoglie all’ingresso per la visita la giovane guida Tiziana la quale ci introduce alla storia della Rocca che attualmente è sede del Museo della Ceramica Artistica con pezzi delle manifatture locali, caratterizzati dalla triplice cottura e lustrati a oro e rubino. Inoltre la Rocca ospita la Pinacoteca Comunale che conserva, fra l’altro, importanti opere di Matteo da Gualdo e della sua scuola e di Niccolò l’Alunno. Scendendo ci soffermiamo nella grande piazza del Comune dove spiccano i monumenti più significativi, testimoni della storia civile e religiosa la farfalla 10 settembre 2012 della città: la Basilica Cattedrale di S. Benedetto dalla stupenda facciata romanico-gotica della metà del XIII con grande rosone a due cerchi magistralmente scolpiti, il Palazzo Comunale e la Chiesa monumentale di S. Francesco, in stile gotico, ora sede museale. Usufruendo di un opportuno unico ticket visitiamo nell’ex Palazzo del Podestà, il Museo Regionale dell’Emigrazione “ Pietro Conti” che raccoglie immagini, oggetti, fotografie, lettere e video registrazioni che ricordano e documentano tappe significative dell’emigrazione umbra a partire dalla fine dell’Ottocento: stringe il cuore l’esposizione delle valige di fibra di cartone legate dallo spago, scrigno di angoscianti ricordi di speranza verso una vita migliore. Nella visita della città non poteva mancare l’aspetto gastronomico che ci ha visto riuniti nei ristoranti locali. Sulla via del rientro, decidiamo di fare una breve visita alla città di Foligno, dove ammiriamo, in piazza della Repubblica, il Palazzo Trinci dalla facciata neoclassica e con cortile di nobili forme, il Duomo con loggetta e trifore, la Chiesa di S. Maria Infraportas del XII sec. che conserva le strutture originarie compreso il robusto campanile romanico. Questa visita in terra umbra, dunque, ci ha ricompensato con la scoperta di una ricchezza di arte e di storia locale che ci era in gran parte sconosciuta. · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.20 Pagina 11 PASSEGGIATE ROMANE A SPASSO SOPRA E SOTTO I PONTI STORICI DI ROMA Testo e foto di Benito Ristori ([email protected]) n una stagione a basso profilo turistico per noi camperisti, come quella invernale, che non favorisce certo i viaggi, mi è venuta in memoria la passeggiata che facemmo nel 2004 da ponte Marconi all’Isola Tiberina (vedi “la Farfalla” n. 73). I Allora perché non lanciare l’idea di proseguire il percorso nel Lungotevere dall’Isola Tiberina a Ponte Sant’Angelo? Così è andata avanti la nuova iniziativa che si è svolta nella mattinata di un sabato di metà gennaio, giornata fredda ma baciata dal sole in risalita. Con una minima compagnia di camperisti ci siamo ritrovati a Ponte Cestio all’Isola Tiberina per iniziare la passeggiata. Prima di iniziare la passeggiata ho ritenuto opportuno introdurre la descrizione storica e artistica dei ponti che avremmo incontrato con brevi notizie del fiume il cui attraversamento è all’origine dei ponti stessi. Fin dalla leggendaria fondazione di Roma (753 a.C.), il Tevere venne utilizzato, per alcuni secoli, come confine naturale (era il quarto lato del quadrato tracciato da Romolo); il suo nome, secondo la leggenda, proverrebbe da Tiberino, discendente di Enea, annegato nelle sue acque; poi da Tiberino a Tiber in epoca romana, a Tevere in lingua volgare; nasce dal monte Fumaiolo, nell’Appennino toscano e dopo un percorso di 405 km sfocia nel Tirreno con due rami ad Ostia e Fiumicino, dove i Romani, sotto gli Imperatori Claudio e Traiano, costruirono il porto di Roma. Il luogo è l’Isola Tiberina, unica nel corso del Tevere. L’Isola si sarebbe formata, secondo la leggenda, a seguito dell’accumulo di fango sui covoni di grano di Re Tarquinio il Superbo, gettati nel fiume dai Romani quando lo cacciarono; in realtà, essa è di natura tufacea e si è formata con il deposito di detriti. I due ponti che ancora oggi la collegano ai Lungotevere sono il Fabricio del 62 a.C. sulla riva sinistra e il Cestio del 46 a.C. sulla riva destra. Il primo, detto anche dei “quattro capi” per le due erme romane quadriformi sui parapetti, si è conservato quasi integro, a due arcate e arco minore sul pilone centrale; il secondo con una grande arcata centrale e due archi minori alle estremità, fu parzialmente demolito e ricostruito per adeguarlo alla costruzione dei muraglioni del 1892; la campata centrale è quella originale. Nel percorso che faremo per proseguire la passeggiata, passeremo proprio sulla banchina che costeggia il letto del Tevere e che è la conseguenza della costruzione dei muraglioni avvenuta fra il 1880 e 1892, muraglioni che hanno ingabbiato il corso del fiume con pareti alte oltre 10 m. e che hanno consentito ai quartieri di Trastevere, di Prati, di Borgo, di Regola e di Parione di essere preservati dalle inondazioni. A quella epoca risalgono gli attuali Lungotevere che si sviluppano per circa 14 km. Passeggiando passiamo sotto Ponte Garibaldi del 1888 a due campate su pilone centrale, ricostruite in c.a. nel 1957 e raggiungiamo Ponte Sisto. Il ponte prende il nome da Papa Sisto IV e risale all’anno 1475 ad opera dell’architetto Baccio Pontelli che restaurò il diruto ponte romano. Il ponte è costituito da quattro archi con al centro l’occhialone, grosso foro rotondo che funzionava, al tempo delle piene, da idrola farfalla 11 settembre 2012 metro. Ora le piene non si verificano più perché il fiume ha subito 23 sbarramenti (dighe idroelettriche e bacini di irrigazione) che consentono la regolazione del flusso a monte. Risaliamo sul Lungotevere dove si ammira il Ponte Mazzini del 1904, a tre arcate poggianti su due piloni; di fronte c’è il Carcere di Regina Coelli. Camminiamo ancora sul Lungotevere e raggiungiamo il Ponte Principe Amedeo Savoia Aosta del 1939, ma ultimato solo nel 1955; è a tre arcate con luci secondarie ricavate sui piloni. Vicino c’è il Ponte Vittorio Emanuele ultimato nel 1911, nel 50° anniversario dell’unità d’Italia; è a tre arcate ed è ornato da quattro gruppi allegorici simboleggianti “l’unità d’Italia”,la “libertà”, “l’oppressione vinta”, e la “fedeltà allo Statuto”; le testate sono ornate da colonne con “Vittorie alate” in cima. Ci apprestiamo al prossimo ponte che è quello di Sant’Angelo che percorriamo passeggiando insieme a tanti turisti che scattano foto, tanto il luogo è spettacolare per il connubio storico-artistico fra la Mole Adriana (attuale Castel S. Angelo) e il ponte stesso: due epoche, due storie. Il ponte è costituito da cinque fornici dei quali due moderni più piccoli alle estremità; fu costruito sotto Adriano per collegare il suo mausoleo alla riva sinistra e poi trasformato in uno dei più scenografici complessi del barocco romano grazie alla parata di dieci statue di Angeli con i simboli della Passione ideata da Gian Lorenzo Bernini. Ponte Sant’Angelo vide calcare le sue pietre da milioni di pellegrini che si recavano a pregare sulla tomba di S. Pietro, a partire dal 1300, primo anno giubilare indetto da Papa Bonifacio VIII. Ci congediamo da questa bella passeggiata con la foto ricordo scattata sul ponte più bello di Roma. · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.20 Pagina 12 Polonia ...SPIRITUALITÀ E NATURA sulle strade della Polonia PC T E S T O D I U G O S A R Z O L A E F O T O D I F T O R T O R A Czestochowa e meraviglie della natura come la Masuria, regione dai mille laghi. erché proprio la Polonia? Molto semplice: non ci siamo mai stati se si esclude un rapidissimo passaggio nel 2006 tornando con Peppe dall’Ucraina. Inoltre la ricerca fatta per organizzare il viaggio ci ha via via convinti che questo paese, che si sta affacciando all’Europa, possa essere estremamente interessante nei suoi contenuti sia naturalistici che urbani; poi il fatto che si tratti della terra d’origine del Santo Padre Giovanni Paolo II e che ci dia la possibilità di visitare i luoghi importanti della sua vita, ci ha dato l’ulteriore spinta. Delle città è quasi superfluo parlare; chi non conosce, almeno per sentito dire, l’antica e l’attuale capitale polacca? A loro modo, pur Partiamo in tre equipaggi; oltre Franca e me ci sono gli amici di lungo corso Carla e Franco insieme a Claudia ed Aldo. Abbiamo deciso per un avvicinamento semi-veloce: noi abbiamo i giorni contati poiché dobbiamo rientrare al lavoro e tre settimane sembrano molte ma poi… Ci concediamo quindi solo due soste una in Austria, a Graz, ed una nella Repubblica Ceca ad Olomouc per cui partendo il giovedì pomeriggio, la domenica pomeriggio entriamo in Polonia. Abbiamo pianificato di visitare il paese entrando da Wadowice, città natale del Santo Padre polacco di nascita ma romano d’adozione, continuando verso nord fino al mar Baltico per poi mantenerci sulla costa fino a riprendere la discesa dal lato ovest per riuscire nella Repubblica Ceca passando dalla cittadina di Swidnica. Ora non vorrei dilungarmi in una descrizione che ognuno può trovare in rete ma vorrei piuttosto descrivere le sensazioni suscitate in noi durante questo viaggio. Fin dal nostro ingresso assaggiamo quello che sarà il leitmotiv del viaggio, le tre caratteristiche della Polonia: le sue belle città grandi o piccole che siano, la sua parte naturalistica ed il suo lato mistico. In pochi giorni, risalendo verso nord, incontriamo, oltre alla città del Santo Padre, bellissime realtà urbane come Cracovia e Varsavia, grandi santuari come Kalwaria e la farfalla R A N C A 12 settembre 2012 A · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.21 Pagina 13 godibilissime cittadine balneari come Sopot e Gdynia ci avventuriamo all’interno di un altro paradiso terrestre: la penisola di Hel, una lingua di terra che, parallelamente alla costa si insinua nel mare. Anche in questo caso una fusione di natura e piccoli borghi di marinai. diverse, sono estremamente godibili. Si lasciano visitare tranquillamente, la gente è cordiale e si riesce a stabilire un contatto nonostante una lingua molto lontana dalla nostra. Si presentano al visitatore attraverso una parata di storia che va dai primi secoli dello scorso millennio ad oggi. I santuari traboccano della spiritualità di questo popolo il quale, sottoposto a secoli e secoli di dominazione straniera, ha trovato nella religione un modo per mantenere una propria identità. Tra l’altro siamo capitati nel periodo dei pellegrinaggi affrontati a piedi da tutto il paese specialmente verso Czestochowa che custodisce il celeberrimo ritratto della Madonna Nera protettrice della nazione e cui era tanto devoto anche il Santo Padre. Per non parlare della natura che abbiamo avuta sempre vicina ma che è letteralmente esplosa nella sua bellezza al momento del nostro ingresso nella regione dei laghi, la Masuria come detto sopra, dove a boschi e specchi d’acqua grandi e piccoli si alternano piccoli e deliziosi borghi che fanno dell’estate la loro stagione regina con manifestazioni ed un’accoglienza fuori dal comune. Usciti da questa immersione nella bellezza vista sotto tutte le sue innumerevoli sfaccettature e continuando verso nord, verso il Baltico, abbiamo avuto quasi paura di rimanere delusi nel proseguire il nostro viaggio ed invece ci siamo imbattuti nel canale navigabile di Elblag dove una escursione ci ha mostrato una curiosissima tecnica di superamento dei dislivelli esistenti tra i vari segmenti del canale stesso consistente nel caricare le imbarcazioni su carrelli sommersi e trascinandole poi, via terra, verso il canale successivo. Abbiamo visitato il castello teutonico di Malbork: la più grande costruzione in mattoni rossi presente in Europa e poi, dulcis in fundo, la Perla del Baltico: la magnifica Danzica con i suoi palazzi, le sue caratteristiche strade ed il suo porto carico di storia. Storia che arriva fino ai giorni nostri attraverso i cantieri navali culla del movimento Solidarnosc che ha letteralmente rimodellato la storia nella fine del secolo scorso. Ma svelti… via… è incredibile ma non è ancora tempo per la noia! Seguiamo la costa baltica e, attraversando la farfalla Siamo veramente soddisfatti e felici anche se, ormai, inizia la discesa verso sud; insomma… inizia il ritorno. Ma ormai facilmente immaginiamo cosa ci aspetta ancora: Pelplin, Torun, Biskupin – con il suo villaggio dell’età del ferro -, Poznan, Breslavia aggiungono altre perle alla collana che è stato questo viaggio. Degna chiusura di cotanto gioiello sono le due Chiese della Pace di Jawor e Swidnica, così chiamate perché costruite dopo la pace di Westafalia. Si tratta di chiese in legno costruite, per imposizione dei vincitori, senza un solo chiodo ma utilizzando esclusivamente legno, appunto, paglia e fango ed ognuna in un solo anno di tempo! Ma ormai siamo praticamente fuori dal paese e riattraversando Repubblica Ceca e Slovenia, passando per Trieste, altra perla che non avevamo mai visitato, si torna a casa dove potremo ricordare questo bellissimo viaggio e… preparare il prossimo. Come note pratiche, fermo restando che, come detto sopra, potete tranquillamente contattarci, posso dire che abbiamo trovato strade tutto sommato, tranne piccole eccezioni, sufficienti anche se la guida polacca, specialmente nelle città è, diciamo, “disinvolta”. I prezzi, più bassi dei nostri standard, ci hanno consentito un utilizzo più ampio del solito dei campeggi anche se la sosta libera non ha mai rappresentato un problema. Abbiamo trovato la cucina gustosa anche se qualche volta l’abbiamo trovata un poco pesante ma per questo è bastato passeggiare… Insomma un viaggio da consigliare a tutti, sia agli adulti sia a chi ha bambini in equipaggio magari, in quel caso, privilegiando di più, parchi e bellezze naturali che noi, per motivi di tempo, abbiamo dovuto un po’ trascurare ma non è detto che, in un futuro più o meno prossimo... 13 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.21 Pagina 14 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.21 Pagina 15 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.21 Pagina 16 Portogallo LA CITTÀ DELLE REGINE Óbidos... sulle strade del Portogallo SC T E S T O E F O T O D I G I A C I N T O ituata a circa 100 km a nord di Lisbona, la cittadina di Óbidos si offre con la sua magica atmosfera “fuori dal tempo” ai viaggiatori diretti nella capitale lusitana. La città venne conquistata ai Mori da Alfonso Henriques, primo re del Portogallo, nel 1148 e, quando nel 1228 il re Dom Dinis la mostrò per la prima volta a Isabella d’Aragona, sua moglie, la cittadina doveva essere già molto suggestiva, poiché la donna se ne innamorò all’istante. Il re allora decise di porgergliela in dono in occasione delle nozze, dando così inizio a una tradizione reale che è durata fino al 1883 e che vedeva la città e le terre circostanti sempre di proprietà delle regine portoghesi. Tutto ciò di bello che si poteva ammirare all’epoca era opera dei Mori che avevano tracciato l’intero tessuto stradale prima di abbandonare questa altura strategica che, fino al XV secolo, si affacciava sull’oceano e la cui baia si è poi gradualmente interrata, privando la città del suo sbocco sul mare distante oggi 17 km. Circondata da una cinta di mura medievali risalenti all’epoca dei Mori é coronata dal castello duecentesco fatto costruire dal re Dom Dinis. Edificio austero con molte torri, spalti merlati e grandi portoni, il castello é oggi stato trasformato in una pousada di lusso. Óbidos è uno dei più perfetti esempi delle fortezze medievali portoghesi. Come nell’antichità, si entra dalla porta meridionale, quella di Santa Maria, abbellita da decorazioni di azulejos risalenti al XVIII secolo. Passando sotto l’arco si ha la sensazione di aver varcato una porta magica: il paese è talmente tanto perfetto da sembrare finto. Casette bianche dalle imposte azzurre, mura coperte da bouganville la farfalla 16 settembre 2012 S C I A R R A · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.21 Pagina 17 blu del XVII secolo. Nel 1444 qui si celebrarono le nozze fra Alfonso V, che aveva allora dieci anni e la cugina Isabel di otto. Ad aggiungere ulteriore magia e colore alla cittadina, ogni anno nel mese di luglio si svolge il “Mercato Medievale”, un insieme di rievocazioni storiche che richiamano una moltitudine di gente in costume proveniente da ogni angolo d’Europa. SOSTA Per la sosta dei nostri camper si può utilizzare la comoda area attrezzata situata nei pressi dello acquedotto romano, a duecento metri dalla cinta muraria. fiorite, stradine acciottolate dove si aprono cento negozietti di souvenir che si alternano ad altrettanti pub in cui si serve la Ginja un ottimo liquore alla ciliegia che viene servito in bicchierini di cioccolata e che qui a Óbidos ha un suo gusto particolare di cui i produttori vanno fieri. Coordinate GPS: N. 39°21’22.4” W. 9°9’24.8” Le viuzze laterali si arrampicano in salita a volte con gradini pieni di vasi fioriti o declinano in forte pendenza verso la parte bassa del paese tra lampioni dalle artistiche volute, finestre elaborate e fiori. Fiori nei vasi, sui balconi o ad ornare i portici, grandi cespugli di ortensie riempiono le aiuole agli angoli e gli azulejos punteggiano le facciate spiccando col blu sul bianco dominante. La Rua Direita conduce in Praça de Santa Maria, dominata dalla chiesa matrice, Igreja de Santa Maria, con la sua candida torre campanaria e il bel portale rinascimentale. Al tempo in cui i Mori erano i signori della regione, in questo luogo sorgeva una moschea edificata sulle rovine di un tempio visigoto. Quando Afonso Henriques conquistò Óbidos, una chiesa cristiana venne a sostituire il luogo di culto islamico. Nel corso degli anni ci furono diversi interventi di ristrutturazione e l’edificio, come lo vediamo oggi, lo si fa risalire al XVI secolo. All’interno si può ammirare uno splendido soffitto affrescato e pareti decorate con bellissimi azulejos bianchi e la farfalla 17 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.22 Pagina 18 Sacro&Profano PROFUMO DI TARTUFO il pregiato tubero PC D I M A R I N A C dalla qualità e dalla quantità. I territori più vocati sono il Monferrato e Alba (La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba compie quest'anno ottantadue anni e si svolge dal 6 ottobre al 18 novembre 2012), la Toscana con San Miniato (42° Mostra Mercato del Tartufo Bianco a San Miniato, 10/11 - 17/18 - 24/25 novembre 2012) e San Giovanni d’Asso nelle Crete Senesi, e nelle Marche la fascia della Gola del Furlo con le cittadine di Sant’Angelo in Vado (49a Mostra Nazionale del Tartufo bianco pregiato delle Marche di Sant'Angelo in Vado, dal 13 ottobre al 4 novembre 2012) e di Acqualagna, sede di raccolta dei 2/3 dell’intera produzione nazionale del prezioso tubero, con circa 600 quintali di tartufo di tutti i tipi (47ª Fiera Nazionale del Tartufo di Acqualagna, 28 ottobre e 1-2-3-4-10-11 novembre 2012). er la gioia di appassionati ed estimatori tra ottobre e novembre un intenso profumo di tartufo pervade diverse località d’Italia dove il pregiato tubero è l’ospite d’onore di fiere e mostre-mercato. A San Giovanni d’Asso in programma anche il primo raduno nazionale camper “Amici del Tartufo”. Lo hanno candidato a divenire Patrimonio dell’Unesco. Se la proposta sarà accettata Sua Maestà il tartufo verrà inserito nella lista dei Beni Immateriali dell’Umanità. A presentare la candidatura è stata l’Associazione Nazionale Città del Tartufo, l’organismo nato ad Alba nel 1990 e che oggi conta circa 50 iscritti, città che sono riuscite a sintetizzare tre vocazioni inizialmente differenziate: produzione del tartufo, commercializzazione e promozione turistica ad esso collegata. Il pregiato tubero, il fungo più corteggiato del bosco, ha un inconfondibile odore sapido e pungente, e un fascino irresistibile per gli appassionati che ne hanno fatto un mito. Cresce solo in Cardini dell’attività dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo sono la tutela e la valorizzazione del tartufo e dei suoi territori, per consolidare un rapporto di qualità con il consumatore e promuovere la conoscenza e l’utilizzo del prezioso tubero attraverso una serie di azioni e iniziative varie, tra cui le mostre-mercato e le numerose fiere gastronomiche che si svolgono durante tutto l’arco dell’anno. L’Italia, infatti, è uno dei maggiori produttori ed esportatori di tartufo, ed esso è presente in ogni stagione: si comincia in inverno, con il tartufo nero pregiato, che in Umbria, e precisamente a Norcia, ha il cuore della sua produzione (alla fine di febbraio Norcia è teatro di una importante mostra-mercato). In primavera fa capolino il tartufo bianchetto, o marzolino, mentre in estate la natura ci regala il tartufo nero estivo, comunemente chiamato “Scorzone”. L’anno si chiude in ottobre-novembre con il più ambito e pregiato di tutti, il Tuber Magnatum Pico, il tartufo bianco, il cui prezzo non ha confini e ogni anno viene determinato dalla stagione, la farfalla I O C C O L O N I 18 settembre 2012 O · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.22 Pagina 19 territorio dove nasce, le esperienze, le prospettive future per i territori rurali e la domanda di annessione”, e la sera nel salone del Castello “La cena in scena. Cena a base di tartufo con spettacolo” a cura della compagnia Oranona-Ginola Casciani (su prenotazione, tel. 0577-802939). Domenica 11 novembre, sempre al Castello, avrà luogo la 15° edizione del Premio Sapori Senesi, con una degustazione guidata gratuita e la proclamazione dei migliori pecorini senesi. Il sabato 17 novembre è previsto un incontro dal tema “Siena Coltiva Tartufo: Crete Senesi, tartufo e tartuficoltura come sviluppo del territorio rurale”, mentre nel pomeriggio si terrà la premiazione del 3° concorso fotografico “OneClikOneWeek” e la sera nel cortile del Castello si potrà assistere alla performance della Compagnia del Drago Nero “Fuoco: spettacolo coreografico con giochi di fuoco e luce”. La domenica 18 ci sarà la presentazione dei piatti del 4° concorso culinario per giovani cuochi “Il tartufo bianco e...” rivolto agli istituti alberghieri del centro Italia. ambienti incontaminati e la sua ricerca coinvolge ogni anno squadre di cercatori, i “trifolai”, che si tramandano di padre in figlio i segreti e le coordinate dei posti giusti dove scovarli. Al mattino presto si parte alla ricerca e la tensione e la trepidazione si sciolgono in entusiasmo e soddisfazione al momento della scoperta. Due gli appuntamenti legati al sociale: la consegna del premio “Il Tartufo della Solidarietà”: Il tartufo e Marco Columbro insieme per i bambini tibetani di Help in Action, e la consegna del Premio Internazionale “Un Tartufo per la Pace”, insignito della medaglia dal Presidente della Repubblica Italiana. Durante i due finesettimana chi vorrà potrà arrivare a San Giovanni d'Asso in maniera insolita, e cioè con il “Treno Natura” trainato da un’originale locomotiva risalente al 1930. Lo storico treno a vapore partirà da Siena domenica 11 novembre mentre domenica 18 A San Giovanni d'Asso, in provincia di Siena, una serie di appuntamenti colti e golosi animeranno la 27 Mostra Mercato del tartufo bianco che si svolgerà nei due fine settimana del 10-11 e 1718 novembre 2012. San Giovanni d’Asso è una piccola località di circa 1.000 anime, settanta delle quali sono cercatori professionisti di tartufi grazie ai 40 ettari di tartufaie naturali. Posta in magnifica posizione tra i paesaggi incantati delle crete senesi, si trova a un tiro di schioppo dalla splendida Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, antico eremitaggio di San Benedetto che conserva al suo interno un eccezionale ciclo di affreschi di Luca Signorelli e splendide terrecotte robbiane. La cittadina nei due weekend di novembre metterà in campo un ricco programma di eventi culturali, artistici e gastronomici. Le vie del paese si animeranno con gli stand gastronomici della Pro Loco di San Giovanni d'Asso e dell'Associazione Tartufai Senesi, banchi di prodotti tipici locali e di artigianato, botteghe d’arte e spettacoli all'aperto come la gara dimostrativa di tiro con l'arco dell'Orto di Sesto, le rappresentazioni della Compagnia del Drago Nero ispirate al “Medioevo Fantastico” e gli sbandieratori di San Quirico d'Orcia. Per l'intera durata della manifestazione i ristoranti aderenti all'iniziativa “Novembre a Tavola” proporranno degustazioni di piatti al tartufo, mentre, su prenotazione, sono previste degustazioni guidate di tartufo, il “Bussino del Gusto”, un vero e proprio programma rivolto ai buongustai che saranno condotti in tour degustativi attraverso i prodotti tipici locali fra i paesaggi delle Crete e, nelle due giornate di sabato, la ricerca guidata del “Diamante delle Crete” nell'area tartufigena del Mabbione con i tartufai dell'Associazione Tartufai Senesi e un'apero-cena presso il Museo del Tartufo e lungo le vie del Borgo. Numerosi gli appuntamenti collaterali in programma, tra i quali sabato 10 novembre nella sala del camino nel Castello un seminario su “La cultura del Tartufo come bene immateriale UNESCO: il la farfalla 19 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.22 Pagina 20 quest’angolo delle crete senesi accompagnato dagli altri prodotti tipici di questa zona (tartufo bianco e Vino Doc Orcia) nelle sedi delle contrade e nei ristoranti. In programma visite guidate ai frantoi del paese e mini corsi d’assaggio d’olio e vino nonché visite alle contrade della Giostra di Simone, al Museo della Compagnia e al Piccolo Teatrino della Grancia recentemente ristrutturato. Mercatini e mostre di artigianato e antiquariato animeranno il borgo insieme a spettacoli itineranti d'intrattenimento. novembre partirà da Grosseto, con rientro nelle località di partenza nel pomeriggio. Per conoscere i programmi dettagliati delle due manifestazioni: Comune di S. Giovanni d’Asso, telefono 0577 803101 [email protected] - www.comune.sangiovannidasso.si.it Per informazioni e prenotazioni degustazioni: Biancane 3497504247 In occasione della Mostra Mercato San Giovanni d’Asso ha pensato anche ai camperisti: nel primo finesettimana si svolgerà il primo raduno nazionale camper “Amici del Tartufo”. Sono previste visite guidate, degustazioni, e una visita in tartufaia. Il numero massimo di veicoli ospitabili è di 50 camper. Per informazioni sul programma completo contattare il Comune, tel. 0577/803101, oppure il Museo del Tartufo: tel 0577/803268; tutti i giorni dalle ore 9,30 alle ore 13,00, E-mail: [email protected] LA SOSTA: A San Giovanni d’Asso esiste un’area di sosta attrezzata con carico, scarico e attacco elettrico in Via Traversa dei Monti. L’area, videosorvegliata, dispone di bar, tavola calda, distributore di carburante e lavaggio e si trova a circa 400 mt dal centro storico. GPS N. 43.1534 - E 11.5904 Altra possibilità di sosta è presso il Camping IL TRECCOLO www.camping-iltreccolo.it; [email protected], tel. 3392728805 - 3663450609. La manifestazione di San Giovanni d'Asso sarà preceduta, nel fine settimana dal 1 al 4 novembre, da "Il primo olio e altro ancora...", che si terrà nel piccolissimo borgo medioevale di Montisi, frazione del comune di San Giovanni d'Asso. L'evento, giunto alla tredicesima edizione, rientra nell’ambito della manifestazione "Andar per frantoi e mercatini" a cura dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio. COME RAGGIUNGERE San Giovanni d'Asso e Montisi: Chi viene da sud uscita VALDICHIANA autostrada A1. Seguire indicazioni dal casello per Sinalunga - Trequanda-Montalcino. Chi viene da nord uscita FIRENZE certosa autostrada A1 seguire indicazioni per Siena A Siena uscita Siena Sud e prendere la Cassia fino a Torrenieri. Qui uscire verso San Giovanni d’Asso. Si tratta di un fine settimana all’insegna della cultura gastronomica dove sarà possibile degustare l’olio di nuovissima spremitura di RETTIFICA Informiamo i lettori che, a causa di un errore redazionale, nel numero 112 de “la Farfalla” è apparso l’articolo “L’oro dei nostri boschi: il Tartufo” senza l’indicazione degli autori del testo che sono: Enrico Vidale & Matteo Pettina dell’AMB - Associazione Micologica Bresadola Sezione di Thiene. Ci congratuliamo con gli autori per l’ottimo lavoro svolto e ci scusiamo per l’involontaria svista. La Redazione la farfalla 20 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.22 Pagina 21 Roma Fidene - VITANGELI ROBERTO Via Tina Pica, 6 Roma Telefono: 06 88 18 304 - Fax: 06 88 18 281 Email: [email protected] te di agen ento m riferi PI CAM ASSO · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.22 Pagina 22 IN SANITÀ MAL DI SCHIENA... COS’È? SI PUÒ PREVENIRE? dal Giornale dei Seniores Telecom - Alatel Lazio (affiliati ANLA) Testo di Luciano Stoppa hi non ha mai sofferto di male alla schiena, con tutti i suoi vari gradi sino al terribile “colpo della strega”? Infatti in Italia si parla di non meno di 15 milioni di persone interessate da una lombalgia o lombosciatalgia (cioè da un mal di schiena che interessa anche il nervo sciatico e che si diffonde alla gamba) e un’indagine statistica ci dice che il mal di schiena interessa almeno otto persone su dieci. L’andamento è crescente con l’età e dimostra che gli uomini sono più colpiti delle donne. Pertanto abbiamo ritenuto sentire sull’argomento il Dott. Marco TURBATI (consulente Sanitario di ASSILT e ASSIDA) rivolgendogli le seguenti domande. C D) Dott. Turbati, che cosa è il “mal di schiena”? R) Il male alla schiena è un insieme di situazioni, legate a varie cause, come vedremo, che ha in comune un unico punto: il dolore, spesso accentuato dal movimento, nella struttura che garantisce la posizione eretta dell’uomo, cioè la colonna vertebrale. e due lamine. Ogni vertebra quindi è strutturata come un anello e nella zona centrale decorre il midollo spinale cioè quell’insieme di strutture nervose collegate con la struttura principale: il cervello. Tra le vertebre ci sono i dischi intervertebrali, che funzionano come ammortizzatori naturali, impedendo alle vertebre stesse di entrare in contatto e assorbendo la pressione esercitata sulla colonna; i dischi sono agevolati nelle loro funzioni da fasce muscolari e dalla presenza di un liquido, che però inizia a degenerare e ad asciugarsi a partire dai 20 anni. Man mano che il liquido si riduce e i muscoli perdono elasticità viene meno la funzione dei dischi, i quali, a loro volta, si assottigliano e si appiattiscono, allargando il proprio diametro; quando tale allargamento è eccessivo si ha una protrusione, che è la causa principale di dolore. La fase successiva è quella della vera e propria ernia, che si determina quando le fibre dell’anello che circonda la parte centrale del disco si sfilacciano e si lacerano. A quel punto il nucleo polposo esce dal canale e va a schiacciare le radici del nervo sciatico, provocando un dolore che spesso si espande fino alla gamba. D) Quali le cause del dolore? R) Per meglio comprendere le cause del dolore dobbiamo capire come è strutturata quest’insieme di ossa, articolazioni, legamenti e, particolarmente, la muscolatura che consente il corretto allineamento di tutte le componenti. Sappiamo tutti che la colonna vertebrale è composta di vertebre e nell’adulto vi sono ventiquattro vertebre mobili, perché le vertebre sacrali e coccigee sono generalmente fuse, formando rispettivamente il sacro e il coccige. D) Esiste una parte della colonna vertebrale più soggetta a rischio? R) La zona di maggior rischio di disturbi è quella bassa, detta cerniera lombo sacrale, poiché in tale area si concentrano le maggiori situazioni di stress posturali; ecco perché tra i vari mal di schiena la lombalgia o, se vi è l’interessamento del nervo sciatico con irradiazione del dolore alla zona posteriore della gamba, la lombosciatalgia, sono i disturbi certamente più frequenti. D) Come è strutturata una vertebra? R) Una vertebra tipica consiste di un corpo anteriore, più o meno cilindrico, e di un arco posteriore, composto da due peduncoli D) Quali i fattori che possono scatenare la lombosciatalgia R) Molti sono i fattori; di certo tra i fattori di rischio ci sono diversi tipi di attività lavola farfalla 22 settembre 2012 rative o particolarmente pesanti o caratterizzate da una postura (spesso scorretta) che predispone al mal di schiena. Poi ci sono le attività sportive e, per i bambini e i ragazzi, i famigerati zaini, che hanno assunto ormai dimensioni e pesi sproporzionati per le schiene dei ragazzi. Molto spesso la lombalgia è scatenata da malformazioni presenti alla nascita e non note, ma che diventano causa di dolore per l’usura delle cartilagini o per altri motivi; in altri casi ci sono degenerazioni del rachide o comunque malattie che colpiscono i dischi intervertebrali. Ci sono poi persone nelle quali il dolore alla schiena è uno dei sintomi di un’altra malattia quale, per esempio, una patologia ginecologica o urologica, l’osteoporosi o, nei casi estremi, un tumore. D) Se diversi sono i fattori di rischio, come si può avere una diagnosi corretta e una terapia appropriata? R) Anzitutto il mal di schiena viene distinto in acuto, quando dura al massimo tre mesi, e cronico, quando si protrae per periodi più lunghi e tende a ripresentarsi periodicamente. Questa classificazione è utile anche per guidare la terapia; infatti in caso di primo episodio la classica terapia si basa sull’uso di antinfiammatori non steroidei spesso noti come FANS (la grande famiglia dell’aspirina) per poi passare eventualmente all’uso dei cortisonici (ormoni molto potenti in grado di ridurre l’infiammazione delle radici nervose e, di conseguenza, il dolore, la cui somministrazione non deve essere troppo lunga e deve sempre essere effettuata sotto stretto controllo medico). A queste due classi vanno poi aggiunti i farmaci ad azione centrale, che agiscono cioè sui meccanismi che controllano il dolore a livello di sistema nervoso e che dovrebbero essere consigliati solo quando il dolore ha · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.22 Pagina 23 anche una componente neuropatica, cioè quando sono interessati i nervi. D) Una volta superata la fase “acuta” della lombosciatalgia, cosa è utile fare? R) Superata la fase acuta sarà necessaria una terapia fisiatrica mirata a comprendere meglio le cause che hanno scatenato il disturbo andando a correggere posture scorrette. Ecco perché lo specialista fisiatra dovrà in primo luogo verificare le varie posizioni che si assumono durante il giorno, per esempio per svolgere i gesti di tutti i giorni come portare la spesa, stirare, portare pesi, ecc. e per lavorare o per dormire. Sapere svolgere nel modo giusto anche i gesti più banali può fare la differenza, così come riposare bene e lavorare tenendo presente la vulnerabilità della schiena. l’importante è che la struttura non si deformi durante il sonno. In genere è meglio evitare di dormire a pancia in giù. D) Quindi evitare di portare pesi? R) Certo; comunque il peso (anche se di modeste proporzioni) non dovrebbe mai essere concentrato, ma sempre distribuito, e la colonna vertebrale dovrebbe essere mantenuta il più possibile in una posizione eretta e, per chi compie un lavoro sedentario, sostenuta in modo congruo da uno schienale. Rammentare bene che per sollevare un peso da terra NON bisogna inchinare la schiena con gambe diritte ma piegarsi sulle ginocchia. D) Se nonostante tutto il dolore continua? R) Se sia la terapia medica che il supporto del fisiatra non hanno risolto il problema, o se gli esami mostrano l’esistenza di una situazione critica, può essere il caso di far intervenire la chirurgia, che in questo settore ha fatto passi da gigante, con l’introduzione di procedure conservative che hanno tutte, pur con le molteplici variazioni date dalle piccole differenze tecniche, un elemento comune: l’introduzione con un ago o una cannula inseriti nella cute (cioè attraverso la via percutanea) di uno strumento in grado di ridurre o eliminare le protrusioni dei dischi. D) E sul riposo cosa si può dire? R) Per quanto riguarda il riposo, non esiste un tipo di materasso o di rete miracolosi: D) E per finire, Dottore, qualche utile consiglio. R) Volentieri. In sintesi: a) per i ragazzi: evitare la sedentarietà, insegnare loro il mantenimento di una buona postura quando sono costretti a prolungati periodi seduti. Per quanto riguarda l’uso di cartelle o zaini prima di tutto bisogna scegliere, senza farsi coinvolgere dalla moda del momento, lo zaino giusto Questo deve essere proporzionato alle caratteristiche fisiche del bambino/ragazzo: è importante verificare che lo schienale sia rigido e rinforzato; gli spallacci devono essere imbottiti e regolabili in lunghezza, al fine di consentire una corretta e simmetrica messa in tensione, ripartendo così il peso uniformemente su entrambe le spalle. b) per la “terza età”: ricordare che la miglior prevenzione è la ricerca di posture corrette: utilizzare seggiole adatte meglio se con un sostegno lombare, controllare che l’altezza del piano di lavoro sia comoda per la schiena. Anche l’attività fisica va bene, purché non sia troppo spinta (per esempio si può andare in bicicletta, nuotare o camminare). Per il riposo è utile mettere un cuscino sotto le ginocchia quando si dorme in posizione supina o in mezzo alle ginocchia quando si dorme su un fianco. Se si deve guidare per lunghe distanze, invece, non bisogna scordare di mettere un sostegno lombare (per esempio un asciugamano arrotolato) e di fermarsi spesso per fare qualche passo. Infine, sono vietati i tacchi alti e le scarpe scomode e strette. Desidero concludere dando ai cari lettori un Decalogo sintetico. IL DECALOGO SALVASCHIENA - La nostra schiena necessita di attenzioni preventive (non attendiamo i sintomi per interessarcene) - Quando state tanto in piedi, appoggiate un piede su un rialzo. Rilasserete la schiena. - Quando state seduti appoggiate bene la schiena allo schienale tenendo eretta la testa e le spalle - Occhio al peso; l’obesità e la sedentarietà sono un fattore di rischio per la lombalgia - Fate dell’attività fisica, qualsiasi essa sia, calcio, pallavolo, nuoto, tennis, etc; muovetevi, non siate pigri. - Quando dovete sollevare un peso o svolgere un lavoro evitate di flettere il busto in avanti con le gambe tese ma piegatevi sulle ginocchia. - Nel muovere un oggetto sono da evitare i movimenti di torsione del busto. - Dovendo prendere o posare qualcosa in alto evitate l’estensione, utilizzate una scaletta o uno sgabello. - Se dovete portare un oggetto troppo pesante fatevi aiutare; in due si fa meno fatica. - Gli zaini troppo pesanti non sono in grado di causare automaticamente la scoliosi, come del resto non possono farlo le posizioni sbagliate: possono invece favorire l’insorgenza del mal di schiena; comunque ricordate ai ragazzi di portare lo zainetto su entrambe le spalle. Elnagh Marlin 61 anno 2000 Km 75.000 Ottime condizioni tagliandato, revisione valida ancora 1 anno, tappezzeria nuova, doppio serbatoio acqua, aria condizionata in cellula, veranda, portabici x 3, antifurto, autoradio CD, piedini stazionamento, 6 posti letto. Generatore Ford 2500 TD 115cv. Euro 16.500,00 trattabili. Stefano 339.2871360 la farfalla 23 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.22 Pagina 24 la farfalla 24 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.22 Pagina 25 TECNICA LE PROBLEMATICHE PIÙ RICORRENTI NELLE BATTERIE 12 VOLT Testo di Nicola Palangio el ciclo produttivo delle batterie esiste una difettosità definita “vizio costruttivo” che comprende tutti quei difetti la cui responsabilità può essere imputata a processi di produzione. Dobbiamo precisare che tutte le Aziende primarie produttrici sono dotate di controllo in linea che scartano dal processo tutti i prodotti che non rientrano nei parametri prestabiliti di qualità, garantendo un grado di difettosità sotto lo 0,1%. In questo breve commento cercheremo, invece, di illustrare quelle che sono le difettosità che emergono dopo l’utilizzo. Per intenderci quale tipo di patologia emerge a seguito di manutenzione non corretta del prodotto. N 2. ECCESSO DI CARICA - Questo problema è chiaramente legato all’impianto di ricarica normalmente usato che può essere l’impianto del veicolo cioè l’alternatore o l’impianto utilizzato in rete. Il danneggiamento di una batteria con eccesso di carica può verificarsi anche con l’utilizzo di un carica batterie tradizionale se si usa anche per batterie al gel ermetiche, ricombinazione di gas. Queste batterie per la loro particolarità costruttiva non possono subire una tensione di ricarica in volts superiore ai 14,4V, quindi nei camper come nella nautica dove si devono utilizzare batterie ermetiche, cioè batterie che non rilasciano esalazioni, pur essendo munite di valvola di sicurezza. Tutte queste batterie devono essere trattate con un voltaggio controllato nella sua tensione massima. Diverso è nelle batterie tradizionali definite ad acido libero, cioè munite di tappi per ispezionare il livello dell’elettrolito, infatti queste batterie si possono caricare con carica batterie tradizionali. 1. SOLFATAZIONE - La solfatazione è una reazione chimica indipendente dalla qualità del costruttore. Avviene in un arco di tempo più o meno breve e dipende dalla tensione in Volts con cui la batteria viene lasciata dopo l’utilizzo. Una tensione ottimale rientra, infatti, tra i 12,80V e i 12.60V. Restando nell’arco di questi valori, salvo assorbimenti anomali, l’autoscarica inizia dopo il terzo-quarto mese di inattività. Diversamente, con una tensione sotto i 12,20V, inizia il processo di solfatazione con la formazione di cristalli di solfato sulla materia attiva, impedendo così lo scambio di ioni tra la piastra negativa e la positiva. Se si usano batterie tradizionali, attenzione a non esercitare degli assorbimenti profondi cioè farle scendere al di sotto i 12 Volts in quanto le nuove leghe piombo-calcio, difficilmente consentono la ricarica. Quindi oltre il rischio della solfatazione, quando si toccano stadi di scarica profondi ai 9 Volts difficilmente riusciremo a recuperare la nostra batteria. 3. UTILIZZO DI BATTERIA SOTTO DIMENSIONATA PER CAPACITÀ ELETTRICA - Vi consiglio di calcolare tutti i carichi elettrici per stabilire se la vostra batteria abilitata ai servizi, ha un valore corretto o risulta essere sottodimensionata. QUINDI, IL RIMEDIO CONSIGLIATO È CONTROLLARE CON UN SEMPLICE MULTIMETRO LA TENSIONE DELLA BATTERIA, ASSICURANDOSI che non scenda al di sotto dei 12,50V altrimenti effettuare una corretta ricarica. (valore ottimale è 12,80V) la farfalla Quindi vi propongo la formula per calcolare in modo autonomo, la corretta capacità elettrica per voi necessaria. 25 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.23 Pagina 26 63 Ah + indice di sicurezza x 1,5 = 94,50 Ah Quindi la ns. batteria ideale è compresa tra 90Ah e 100Ah. Quindi mettendo la batteria giusta non incorreremo nel rischio di gestire una batteria sotto dimensionata. Una batteria sottoposta a carichi estremi, cioè sottodimensionata, otterremo una deformazione ad arco della piastra, facendo sfaldare la materia attiva che cadrà sul fondo causando una diminuzione della superficie attiva che è quella che stabilisce la capacità elettrica della batteria stessa. Lo sfaldamento delle piastre può avvenire anche per innalzamento della temperatura causato dall’eccesso di carica e dalla mancanza di elettrolito nelle batterie tradizionali. 4. CATTIVA CONDUCIBILITÀ TERMINALI – È importante che al momento dell’installazione di una nuova batteria, i contatti e i terminali siano ben puliti, per garantire un buon collegamento elettrico. Escludere qualsiasi tipo di grasso, creme e unguenti vari. CONVENZIONI NUOVA CONVENZIONE area sosta attrezzata “Riva di Ponente” Testo e foto di Fausto Saglio n occasione della manifestazione di fine estate detta "GRANDE INCONTRO A TORRE FLAVIA", organizzata da ASSOCAMPI, è stata concordata per gli associati una nuova convenzione per le soste dei camper presso la già nota Area di sosta Attrezzata "RIVA DI PONENTE". Ci troviamo sul litorale laziale nei pressi di una vasta oasi del WWF italiano, proprio di fronte all'antica Torre Flavia alla periferia nord della cittadina di Ladispoli. Nell'area sono ben delineate tantissime vaste piazzole ricoperte al 90% da erbetta, stanno crescendo in fretta finalmente delle belle piante, pratico lo scarico delle acque, a pagamento il carico di acqua potabile (3 euro), a pagamento l'energia elettrica (3 euro), usufruibili i servizi WC, docce con acqua calda (50 cente- simi di euro), a piacimento bar-pizzeria-ristorante con pesce sempre fresco ed a buon prezzo. Per i ragazzi è interessante visitare un mini Zoo, per tutti gli ospiti ecco una vastissima spiaggia, qualcuno preferirà la piscina a pagamento; ricordiamoci che sono ben accettati i nostri amici a 4 zampe. Tutto questo per noi associati in ASSOCAMPI spendendo 10 euro giornalieri ed ovvi 5 euro per le mezze giornate. L'area di sosta è aperta tutto l'anno, è a due passi da Roma e per questo è invitante per trascorrere tranquilli week end fuori porta... ci vediamo quindi a "RIVA DI PONENTE", in via Roma 139 Ladispoli (Roma), località Torre Flavia - tel.338 2594449 Latitudine 41.959444 Longitudine 12.053111 www.rivadiponente.it - [email protected] I la farfalla 26 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.23 Pagina 27 NEWSNEWSNEWS VeGA Speciale Salone del Camper: le novità Truma la Redazione opo anni di studi e di prove, Truma lancia VeGA, sistema d’alimentazione a celle a combustibile. Questo sistema garantisce un'alimentazione elettrica indipendente dalla rete elettrica ed è alimentato con gas liquido (propano e/o butano). Grazie al suo elevato rendimento di max 250 Watt (6.000 Wh al giorno), VeGA garantisce in modo davvero affidabile il fabbisogno di corrente necessario, anche quando si utilizzano contemporaneamente più apparecchi, quali il televisore, il frigorifero, l'illuminazione o il riscaldamento. D Il sistema d'alimentazione a celle a combustibile funziona in modo del tutto automatico: se si supera il determinato livello di carica di una batteria d'alimentazione, VeGA si aziona automaticamente e carica le batterie con ca. 20 A. L'elevata corrente di carica e l'ottimizzata tecnica di ricarica delle batterie garantiscono un breve ed efficiente processo di carica. VeGA soddisfa i più alti requi- siti di qualità di un prodotto Truma ed è stato testato per molti anni sia internamente, sia presso i clienti finali sia presso i produttori di veicoli con circa 200 prove su campo. L'utilizzo di gas liquido ha molti vantaggi: il GPL è un supporto energetico pulito, facilmente reperibile e piuttosto conveniente. Per inutilizzo vendo camper mc louis glen 690 garage su fiat ducato 2800jtd anno 2004 km 47.000 perfetto stato tagliandato - 6 posti letto - veranda portapacchi - 2° serb antif. - Antenna tv telecamera post. - Bombola gpl - sospensioni aria alko - pann. solari - tv 15 pol-turbovent - più scooter kimko 200 adatto garage, tutto 27.000,00 Euro tratt. - Visibili manziana - Giovanni Ciraolo Cell. 331.3626742 LA LETTERATURA DI VIAGGIO L’EUROPA IN CAMPER Guida pratica “Michelin” la Redazione na sola guida pratica per scoprire 24 paesi d'Europa in camper. I paesi sono presentati in ordine alfabetico. All'interno di ogni paese vengono U fornite informazioni utili sul codice della strada, sui documenti necessari, i numeri di emergenza oltre che un piccolo lessico nella lingua locale. Numerose proposte di itinerari di scoperta con le tappe giornaliere e sintetiche indicazioni sui luoghi turistici da la farfalla 27 settembre 2012 visitare. Ogni itinerario è corredato da una cartina dettagliata con le tappe proposte, una selezione di aree di sosta e campeggi con informazioni pratiche. Indirizzi di ristoranti suggeriti dal Bibendum e di negozi caratteristici. · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.23 Pagina 28 CAMPERBERING ORIGANO... regno delle Plantaee (ORIGANUS VOLGARE) Testo di Elisabetta Tommasi alve e ben trovate tutte le mie amiche camperiste e non, le nostre classiche vacanze al mare od in giro per il mondo sono terminate momentaneamente... ci accontentiamo per questo periodo di transizione di interessanti week end non troppo impegnativi ma reddidizi per la nostra passione di andare gironzolando per boschetti e prati. Cosa possiamo ancora trovare a fine estate? sicuramente quella pianta erbacea o cosidetta sub-arbustiva con i fusti pelosi e rossastri, con foglie piccole ed ovali e fiori bianco-rossastri che si presentano come pannocchiette terminali, guardiamo bene sui pendii rocciosi ed assolati, sui viottoli S collinari e montani. Una volta raccolti vari mazzetti dell'arbusto in questione li metteremo ad essiccare con le influorescenze verso il basso in un luogo asciutto e fresco per una settimana circa. L'operazione seguente è quella di batterli delicatamente per separare fiori e foglioline dalla parte coriacea, ottenendone così un aromatico prodotto che porremo in barattoli di vetro. Si dice che l'Origano aiuta il pizzaiolo, la cucina ma anche la digestione vediamone le ragioni: chi non conosce la pizza napoletana aromatizzata con l'Origano lanci la prima pietra, chi non insaporisce carni, pesce ed insalate si faccia avanti, chi non lo usa per mettere sott'olio varie verdure sia fustigato, ma vediamone anche le caratteristiche terapeudiche che non sono poche. L'azione antisettica è dovuta all'olio essenziale che le conferisce il caratteristico profumo mentre ridona tono allo stomaco ed agli organi digerenti... ma veniamo ai semplici preparati domestici: per l'infuso contro la tosse è sufficente un cucchiaio di fiori di Origano secchi in una tazza di acqua bollente lasciandoli lavorare per circa 10 minuti, dopo aver filtrato se ne beve il prodotto ripetendo l'operazione per tre volte al giorno. Se il disturbo da curare è l'aereofaggia si preparerà sempre un infuso lasciando pero macerare per due minuti una manciata di fiori secchi, filtrare e berne una tazza dopo i pasti principali. Se dopo un lungo viaggio i nostri... ragazzi hanno il bisogno di rilassarsi ed attenuare vari doloretti prendere due litri di acqua, farla bollire aggiungendo tre manciate di pianta essiccata per un paio di minuti, versare il tutto nella vasca da bagno... e sogni d'oro. Visto che nel linguaggio dei fiori l'Origano è sempre stato considerato come una pianta che dona sollievo, conforto e salute vi auguro una copiosa raccolta, alla prossima dalla vostra Elisabetta. APPELLO DAL SUDAFRICA all’Assocampi Durante il nostro viaggio abbiamo incontrato a Piggy Peak fratello Mandla Makama, il quale, saputo che eravamo di Roma, si è offerto di celebrare per noi la messa per l’Assunta. Ci ha raccontato che nella scuola St. Amideus vivono 57 orfani... facciamo appello alla generosità dei nostri lettori mettendoli al corrente che con 100 euro l’anno ogni bambino potrebbe avere cibo, vestiti e frequentare la scuola. I riferimenti della banca sono i seguenti: Bank Name: Standard Bank Swaziland Branch: Pigg's Peak Branch number: 66-11-64 Swift Address: SBIC SZ MX Account name: Regina Mundi Catholic Church Account number: 0140028757701 la farfalla 28 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.23 Pagina 29 la farfalla 29 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.23 Pagina 30 Sacro&Profano RITORNO IN SICILIA: il periplo IC T E S T O D I PA O L O G A R D I N E F O T O D I F R A N C O A L U S S O L I A tramonta sul mare il color ocra della facciata si infuoca in uno spettacolo di armoniosa bellezza. Spettacolare la vista alla Rocca che sovrasta il promontorio che incombe sulla cittadina raccolta ai suoi piedi. Il giorno seguente il gruppo prosegue ad est sull'autostrada Palermo-Messina, che in quel tratto scorre per l'80% in un continuo succedersi di tunnel, finché si devia per salire a Tindari, posta al culmine di un promontorio che si eleva per 300 metri a picco sul Mare Tirreno con uno spettacolare scenario che comprende la vista delle Isole Eolie, che si stagliavano sul lucente mare fino all'orizzonte reso terso dallo spazzare di un forte vento di tramontana; un vento che soffia di frequente se ha ispirato una nota poesia di Salvatore Quasimodo incisa su una lapide all'ingresso della zona archeologica. Un vento che tuttavia ci ha impedito di effettuare la programmata escursione all'isola Lipari, perché il servizio di aliscafi era stato sospeso. Tindari comunque offriva oltre alla vista mozzafiato, la visita al Santuario che si eleva alla sommità del promontorio, a fianco delle antichissime vestigia (specie il teatro greco) dell'antica l viaggio in Sicilia organizzato da Tonino Bianchin nel 2010 ha avuto certamente successo se nella edizione 2011 il numero dei partecipanti è passato da otto a quattordici equipaggi presenti alla partenza da Civitavecchia il 9 marzo 2011. Il ritorno nella bella isola mediterranea quest'anno aveva in programma di privilegiare la sua parte orientale; pertanto dopo la classica visita a Palermo, città di arrivo del traghetto, e l'altrettanto canonica abbuffata di pesce al ristorante “Il Delfino” di Sferracavallo, la lunga fila di camper, suddivisa in due gruppi (il secondo guidato da Franco Salussolia), si è diretta lungo la costa settentrionale verso est. Ma, poiché la maggior parte degli equipaggi non aveva partecipato alla precedente escursione del 2010, il primo giorno è stato dedicato alla visita della capitale dell'Isola. Oltre ai monumenti classici, primo fra tutti il Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina, sono stati privilegiati i castelli arabizzanti della Cuba (a due passi dal parking custodito) e della Zisa, che si ergono quadrangolari non più tra esotici giardini e laghetti come mille anni prima ma tra popolosi ed informi quartieri periferici. La maggior parte degli escursionisti si è anche inoltrata nei caotici ma pittoreschi mercati rionali di Ballarò e Vucceria, spingendosi poi oltre fino ai due celebri teatri palermitani, il Massimo e il Politeama, che si affacciano maestosi su altrettante grandiose piazze ornate di palme. Dal Tirreno allo Ionio: da Cefalù a Catania La prima tappa nella corsa ad est è stata dedicata a Cefalù, pittoresca cittadina posta in riva al mare ai piedi di una grande rupe protesa sul mare stesso, che domina possente l'omogeneo abitato medioevale dominato da una delle più belle cattedrali d'Italia, il duomo normanno fatto costruire dal re Ruggero nel 1130. La imponente facciata affiancata da due poderose torri si eleva oltre una scalinata ed una piazza ornata da alte palme. Quando il sole la farfalla S 30 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.24 Pagina 31 al mare che si infrange spumeggiante sulle rocce nere di lava, ricordo della tremenda eruzione etnea del 1693. La visita alla città si svolge lungo la centrale Via Etnea attraverso la piazza dell'Università, la piazza Stesicoro, con gli avanzi dell'Anfiteatro romano e il monumento al compositore catanese Vincenzo Bellini, fino alla Piazza del Duomo che si erge maestoso. Dell'antico edificio normanno del 1100 è rimasta solo l'abside: dopo la disastrosa eruzione esso è stato ricostruito nel '700. Esso conserva le spoglie della martire sant'Agata protettrice della città. Di fronte al Duomo, in mezzo alla piazza troneggia la famosa Fontana dell'Elefante, simbolo della città. Il pachiderma è nero, scolpito nella pietra lavica e sormontato da un obelisco egiziano. Oltre la piazza del Duomo vi è la Pescheria, il Porto, il massiccio Castello Ursino. Nei pressi vi sono altre curiosità: un antico teatro romano racchiuso tra le case di un quartiere, le case natali di tre grandi artisti: Vincenzo Bellini (melodramma), Giovanni Verga (letteratura) e Angelo Musco (teatro). Alla sera siamo ancora una volta riuniti intorno ad un lungo tavolo nel ristorante del camping alle prese con un'abbondante pasta alla Norma, annaffiata da un nero d'Avola. città costruita come un nido d'aquila dai coloni di Siracusa nel IV secolo a.C. La mattina seguente si lascia la costa tirrenica puntando all'interno e attraversando i monti delle Caronie, fino a giungere sulla costiera ionica con destinazione Taormina. A metà percorso facciamo una sosta nel pittoresco borgo antico di Novara di Sicilia aggrappato a 1000 metri tra i monti Nebrodi e i Peloritani. Parcheggiamo sul piazzale di un antico orfanotrofio posto alla sommità del paese da cui si scorge in lontananza ancora uno spicchio di Mar Tirreno con sullo sfondo le Eolie. Passeggiamo tra le tortuose stradine del paese, famoso per il formaggio Maiorchino che viene ogni anno festeggiato in una gara che consiste nel lanciare le forme del formaggio come delle ruote il più lontano possibile. Purtroppo il peggioramento delle condizioni atmosferiche ci obbliga a scendere per i ripidi tornanti tra i boschi che portano alla costiera ionica nel mezzo di una fitta nebbia. La pioggia ci costringe inoltre a rinunciare ad una delle mete del viaggio: l'escursione alle famose Gole di Alcantara. Giungiamo al fine al parcheggio di Recanati tra Giardini Naxos e Taormina e in attesa che la pioggia battente ci dia una tregua non resta che dedicarsi al Burraco o al Tresette. Ma il giorno seguente possiamo visitare l'ampio teatro greco dal quale si domina uno stupendo panorama che tuttavia le ingombranti nubi temporalesche non svelano la visione dell'Etna innevato. Possiamo comunque compiere una rilassante passeggiata lungo il Corso Umberto fino all'antico Duomo tra eleganti negozi, alberghi e profumate pasticcerie, finché è l'ora di tornare ai mezzi per proseguire per Acireale, dove questa volta parcheggiamo in una piazza in pieno centro. Passeggiamo fino all'imbrunire in vista del mare che si stende ai piedi di una terrazza lavica che scende a picco sulla costa ionica. Visitiamo anche la bella ed ampia piazza centrale del duomo dove si affacciano su tre lati ben due grandiose cattedrali (il Duomo dedicato all'Annunciata e la Cattedrale dedicata ai Santi Pietro e Paolo) nonché il Palazzo Comunale: tutti e tre splendidi esempi di stile barocco. Dopo la passeggiata si va in una pizzeria. C'è il gruppo al completo: dal decano Enzo Santoru dal vocione stentoreo e la testa da filosofo greco con accanto “mamma Gisa” fino alla più giovane coppia: Alberto e Luciana di Fiuggi. Naturalmente Vittorio Marucci si scatena in ripetuti brindisi in rima, la sua specialità! Ci addormentiamo con il rumore ritmico della risacca sugli scogli lavici ed il mattino seguente ci trasferiamo a Siracusa dove ci sistemiamo in un'area di sosta e rimessaggio molto bene attrezzata, in via August von Platen, a due passi dalla vasta area archeologica e quasi di fronte al Museo Archeologico, uno dei più interessanti e ricchi del mondo. C'è tempo prima del pranzo per una lunga Il giorno dopo si va nella vicina Catania, dove sostiamo nel bel Camping Ionio, che si affaccia sulla costa a nord della città, davanti la farfalla 31 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.24 Pagina 32 precedente. Repetita juvant! Naturalmente Vittorio si erge di tanto in tanto sui suoi quasi due metri con il calice in mano proponendo sempre nuovi brindisi in rima in onore di questo o quello dei presenti (o meglio delle signore presenti). passeggiata all'Ortigia e nel pomeriggio al celebre Teatro Greco, ancora in uso, alle Latomie (le antiche cave di tufo trasformate in luoghi di detenzione dei prigionieri al tempo della guerra tra Siracusani e Ateniesi) con il famoso “orecchio di Dionisio”, che ci riporta ai tempi di Dionigi I° ed Archimede. Siracusa, fondata da coloni greci di Corinto, fu per secoli la più importante città della Sicilia. Governata da abili tiranni come Dionigi ed Agatocle, fu sempre in lotta con altre città greche prima fra tutte Agrigento; dovette combattere i Cartaginesi e l'esercito di Pirro, finché non soccombette alla potenza romana. La prossima destinazione è Marsala dove passiamo la notte sul Lungomare e dopo una passeggiata del centro dove sorgeva l'antica e inespugnabile Lilibeo cartaginese, ci dirigiamo verso un luogo ancora più antico e carico di suggestione: è l'isola di Mozia, oltre le saline trapanesi, di fronte alle isole Egadi che si stagliano all'orizzonte. Si raggiunge con un breve traghetto. L'isolotto di Mozia, sede di un antico insediamento fenicio, fu acquistato nell'800 da un ricco inglese, Mr. Witaker, appassionato archeologo, che operò numerosi interessanti scavi e protesse l'isola da manomissioni e speculazioni, preservandone la preziosa essenza storica e naturale. Da Mozia, rasentando l'aeroporto di Birgi (all'onore delle cronache in quanto punto di partenze dei caccia che perlustrano la “no-fly zone“ in Libia) giungiamo a Trapani ospitati da Sebastiano..., presidente del club trapanese di camperisti, che ci aiuta a trovare un parcheggio nella zona portuale ed inoltre ci accompagna in una passeggiata nel centro della città, rivelandosi un ottimo cicerone. Di particolare interesse è la visita alla Chiesa del Purgatorio dove sono esposti i famosi “Misteri”, gruppi lignei settecenteschi, di tradizione spagnola, che rappresentano scene della Passione di Cristo e sono portati a spalla, ciascuno dai rappresentanti delle varie associazioni dei mestieri, durante una solenne processione del Venerdì Santo, secondo una tradizione secolare che al di là dell'aspetto devozionale costituisce anche un grande richiamo folkloristico per il turismo. La costa mediterranea: da Siracusa a San Vito Lo Capo La tappa successiva è la vicina Noto, già meta dello scorso anno, che ci permette di sostare con le nostre vetture nel bel mezzo di un limoneto carico dei bei agrumi gialli. Il tempo ora è decisamente migliorato: il sole splende caldo nel cielo turchino e si allineano i tavoli sotto gli alberi per un pranzo in compagnia. E dopo la “pennichella” una bella passeggiata sul corso di Noto ad ammirare i bei palazzi barocchi ed il restaurato Duomo che inondati della luce calda del tramonto si accendono di un colore particolare. Il Corso Vittorio Emanuele è imbandierato perché è il 17 marzo in cui si festeggia il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia: unità il cui inizio è avvenuto proprio partendo da quest'isola. Non manchiamo di passare alla già nota cantina del Pachinese a rifornirci di nero d'Avola, marsala, zibibbo ed altre delizie della zona. Lasciato il limoneto proseguiamo verso Capo Passero fino alla tonnara di Marzameni, di fronte ad un mare incontaminato nel punto più a sud dell'isola, che poi costeggiamo fino a Punta Secca, oltre Marina di Ragusa. Questa località sperduta ed ignota è ora venuta alla ribalta perché ha ospitato il set del seguitissimo “serial” televisivo sulle imprese del commissario Montalbano! Dopo la sosta notturna sotto il faro di Punta Secca, spazzata da un vento di libeccio, ci aspetta una lunga tappa fino ad Agrigento, con un'unica breve sosta al castello ottocentesco di Donnafugata, nei pressi di Ragusa. All'arrivo ad Agrigento appena parcheggiato in prossimità dei celebri Templi greci si scatena un tremendo temporale e in pochi minuti il parcheggio diventa un lago melmoso, per cui passato il temporale ci si accorge che le ruote dei camper slittano. Siamo bloccati ed il custode del parcheggio (poi rivelatosi abusivo) si è dileguato. Non vi è altra soluzione che ricorrere all'aiuto dei pompieri locali. Questi arriveranno solerti ed in poco tempo traineranno fuori dalla melma dodici camper uno dopo l'altro! Al seguito dei pompieri c'era anche un giornalista, ed infatti il giorno dopo sul giornale La Sicilia, campeggia in prima pagina della cronaca di Agrigento, il titolo a caratteri cubitali: “Camper bloccati dal fango”, una chiara polemica contro i parcheggi abusivi. Oramai si avvicina la fine del viaggio, che si conclude nello scenario naturale fantastico di San Vito Lo Capo, nell'attrezzatissimo campeggio “La Pineta”, sotto l'imponente promontorio del Monte Monaco che si eleva per 500 metri quasi a strapiombo sul mare blu. Vi passiamo gli ultimi due giorni alternando le passeggiate a San Vito o sugli spettacolari percorsi della vicina Riserva dello Zingaro, con le partite a carte all'ombra dei pini in un clima quasi estivo. L'ultimo pranzo collettivo si svolge in un ristorante di San Vito: piatto unico un'abbondante e saporito “cuscus” (di pesce o di carne a scelta), specialità del luogo. Ma il traghetto PalermoCivitavecchia ci aspetta per riportarci a casa. Usciti dalla nave ci fermiamo nell'area di servizio Tirreno Ovest per un ultimo saluto ed abbraccio dopo 15 bei giorni di serena vacanza! Alla prossima! Viva Assocampi! Nel frattempo ci siamo sistemati sul Lungomare Serenella di Porto Empedocle, poiché vogliamo riproporre agli amici che non parteciparono al viaggio dell'anno scorso, due esperienze fatte allora: la prima di carattere turistico è la passeggiata lungo la spiaggia fino alla famosa Scala dei Turchi, uno scenario unico naturale consistente in un'ampia scarpata di marne candide coma la neve, che scende fino al mare, come appunto una sorta di scalinata liscia solcata dall'azione erosiva delle onde marine. La seconda proposta è... un ricco pranzo a base di pesce in un ristorante di Porto Empedocle già sperimentato con soddisfazione l'anno la farfalla 32 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.24 Pagina 33 A L L ’ O M B R A D E L L ’ U LT I M O S O L E A PESCA DI... Sgombro - Spigola - Tordo - Triglia di fango Testo di Maurizio Di Torrice SGOMBRO (Fam.: SCOMBRIDI) DESCRIZIONE: Corpo slanciato, fusiforme a sezione quasi circolare, bocca grande con una fila di dentini aguzzi, occhio rivestito di due palpebre trasparenti; due pinne dorsali, seconda seguita da cinque pinnule, pinna anale opposta alla seconda dorsale e seguita cinque pinnule; pinne ventrali e pettorali piccole. Coda bilobata ed appuntita. Colorazione del dorso azzurro verdastro con striature di colore nero, fianchi e ventre di color bianco argenteo. Dimensioni medie attorno ai 25 cm, raggiunge anche i 40-50 cm. RIPRODUZIONE: Ha inizio in primavera e si protrae fino a maggio-giugno. AREA DI PESCA: Mediterraneo; specie pelagica e migratoria. Stagionalità di Pesca: Si pesca in particolare dalla primavera all’autunno. Sistemi di pesca sportiva: canna da lancio recuperando con cucchiaini, esche finte, sarda. LEGGI: Reg. CEE n. 1626 del 27/6/1994: all’allegato IV prevede la taglia minima della specie in 18 cm. SPIGOLA o BRANZINO (Fam.: SERRANIDI) DESCRIZIONE: Specie di medie dimensioni, può arrivare fino ad un metro di lunghezza per 10-12 kg di peso, con corpo allungato con marcatura della linea mediana e muso appuntito, colorazione scura del dorso, argentea sui fianchi e biancastra sul ventre, sull’opercolo è presente una macchia scura. Dotato di due pinne dorsali, pinne pettorali corte ed allargate, pinne ventrali ed anale, pinna caudale bilobata con arcuatura dolce. RIPRODUZIONE: Avviene in autunno ed inverno. Uova pelagiche. AREA DI PESCA: Mediterraneo; tutti i mari italiani; predilige le acque costiere fino a 100 metri di profondità. Specie eurialina (si adatta anche alle acque con bassa salinità), oggetto di intenso allevamento in lagune e valli interne ed in bacini artificiali. Stagionalità di Pesca: Si pesca tutto l’anno, sui mercati è però presente soprattutto il prodotto di allevamento. Sistemi di pesca sportiva: spinning (recuperando con canna da lancio con vari tipi cucchiaini), vermi di mare, sarda, cefali vivi, gamberi . LEGGI: Reg. CEE n. 1626 del 27/6/1994 allegato IV taglia minima 23 cm. TORDO (Fam.: LABRIDI) DESCRIZIONE: Corpo allungato con testa appuntita quasi a formare un becco, labbra in evidenza, unica pinna dorsale lunga anche per più di metà del corpo, piccole pinne ventrali, pettorali arrotondate, anale discretamente grande, pinna caudale monolobata e a spatola. Il colore è sgargiante come per tutte le specie appartenenti ai labridi e va dal verde chiaro al verde brunastro, con riflessi grigi la farfalla 33 settembre 2012 ed azzurrastri, ed una fascia argentea sui fianchi. Presenta anche macchie gialle, rosse e bianche. Arriva fino ad 1 kg di peso e ad una lunghezza di 40-45 centimetri. RIPRODUZIONE: La deposizione delle uova avviene in primavera. Specie ermafrodita proteroginica, nasce femmina e resta tale fino a circa 27 cm di lunghezza, dopo di che diviene maschio. AREA DI PESCA: Mediterraneo; mar Tirreno e mare di Sardegna; fondali detritici, arenosi e rocciosi vicini alla costa e ricoperti di vegetazione. Stagionalità di Pesca: Si pesca tutto l’anno. Sistemi di pesca sportiva: canna da lancio. Esca: vermi di mare, cannolicchio, gamberi. TRIGLIA DI FANGO (Fam.: MULLIDI) DESCRIZIONE: Pesce di piccole dimensioni, il capo ha un profilo molto obliquo; due pinne dorsali, due pettorali, pinna caudale bilobata, pinna anale all’altezza della seconda dorsale, barbiglio sotto la mandibola inferiore. Corpo allungato di colore roseo rossastro, tendente all’argenteo sul ventre con numerose macchie. Dimensioni medie attorno ai 15 cm, max 25 cm. RIPRODUZIONE: Deposizione delle uova da maggio a luglio. AREA DI PESCA: Mediterraneo, in particolare nell’Adriatico; fondali sabbiosi o melmosi dalla costa fino a trecento metri di profondità. Stagionalità di Pesca: Si pesca tutto l’anno, in particolare nei mesi autunnali. · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.24 Pagina 34 Sistemi di pesca sportiva: canna da lancio. Esca vermi di mare, sarda, gamberi. LEGGI: Reg. CEE n. 1626 del 27/6/94: allegato IV prevede la taglia minima della specie in 11 cm. Tra le esche non ho citato il bigattino (larva di mosca) dato che è generalmente vietato. Alcuni buoni posti per andare a pesca: Foce del fiume Mignone dopo Civitavecchia. Foce del fiume Marta a Tarquinia Lido (Vicino c’è il campeggio). Molo del porto di Anzio. (Si accede anche con il camper). Nettuno (Dietro la Chiesa di S.Maria Goretti). Foce del Tevere a Fiumicino. A Ladispoli (già descritto). Alcuni buoni negozi per acquistare canne, mulinelli e materiali accessori comprese esche: Martin Pescatore Viale dei Navigatori, 65 – Tarquinia Lido (VT) Tel.0766869880. Da Giovanni Fiumicino Via Torre Clementina , 202 Tel. 06.6506451. A Roma L’Artigiano della Pesca Via Pietro Giannone, Tel. 06.39732943. A Roma Mediterraneo Via Borghesano Lucchese, 9 Tel. 06-5576765 Nell’elenco telefonico Pagine Gialle voce Caccia e Pesca troverete altri buoni esercizi. Con questo articolo concludo la pesca in mare ricordandovi che queste poche righe sono solo accenni introduttivi alla vasta materia dell’alieutica . Nei prossimi capitoli parleremo di pesca in acque dolci. INFORMATICA IMPARARE IL PERSONAL COMPUTER SI PUÒ Lezioni di PC by stile Zeta Testo di Andrea Sarzola moderni sistemi operativi (Windows è di gran lunga il più conosciuto ed utilizzato) ci hanno senz’altro facilitato la vita… informatica. Infatti, dove prima per eseguire una qualsiasi operazione dovevamo scrivere una sorta di piccolo programma (ad esempio per stampare un documento) oggi basta cliccare su un’icona per ottenere lo stesso risultato. A questo scopo vorrei introdurre un argomento semplice ma essenziale: l’estensione dei file. I Il computer ha un suo “magazzino” dove mette tutte le informazioni: questo magazzino è normalmente l’hard disk interno ma può essere anche un qualsiasi altro supporto di memoria anche esterno come un secondo hard disk, un cd, una pennetta usb ecc. Questi supporti possono arrivare a contenere milioni di informazioni sotto forma di file e se questi non sono debitamente riconoscibili e sistemati diventano praticamente inutilizzabili. Ci siamo tolti l’assillo di dover ricordare una mole di informazioni da dare al computer per ogni minima operazione. Ma anche a tutt’oggi dobbiamo comunque fare un piccolo sforzo: dobbiamo cioè farci un’idea di come “ragiona” il computer in modo da poter svolgere correttamente almeno le operazioni più semplici. La bella notizia è che basta un poco di buona volontà per fare lunghi passi sulla strada dell’uso di questa formidabile macchina. Esaminiamo anche un altro aspetto della questione; i file sono sicuramente diversissimi tra loro e contengono informazioni altrettanto diverse. Possono contenere dei dati scritti come fossero fogli SCONTO AI SOCI la farfalla 34 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.24 Pagina 35 di appunti, possono contenere filmati, fotografie o addirittura programmi che, eseguiti, servono per gli usi più disparati! Come fare allora per districarsi in questo dedalo informatico? Molto semplicemente attraverso le cosiddette estensioni. ti? O l’”.xls” dei fogli di calcolo? Ebbene quei semplici tre caratteri costituiscono la famosa estensione del file. Altre molto familiari possono essere “.mp3” per la musica o “.jpg” per le immagini. Queste letterine sono ormai entrate nel lessico di tutti i giorni non è inconsueto, infatti, sentire qualcuno dire che ha acquistato da qualche sito specializzato alcuni “mp3” di questo o quell’artista. Non brani ma “mp3”: come vedete una vera e propria rivoluzione copernicana anche del linguaggio. L’estensione non è altro che la breve sequenza di caratteri che segue il nome del file dopo un punto. Fermo il concetto che il contenuto di un file non cambia anche se l’estensione viene cancellata, in sua mancanza, il computer non riesce più a riconoscerlo per cui non riesce più a trovare i giusti strumenti per la sua apertura ed il suo uso. Inoltre, una volta finito il lavoro, non saprebbe dove metterlo. Volendo approfondire l’argomento ed anche per fare un po’ di esercizio potrete senz’altro trovare in rete molti siti che forniscono liste di estensioni e potrete rendervi conto di quanto vasto sia questo mondo. Vi siete mai chiesti come mai se, per esempio, clicchiamo su un file che contiene una foto il computer lo apre con il suo programma di visualizzazione foto o se facciamo la stessa operazione su un file musicale il computer lo apre attraverso il programma per ascoltare musica? Sempre leggendone l’estensione. Allo stesso modo, salvando uno scritto, a meno che non decidiamo diversamente (ma è un nostro atto deliberato) questo verrà archiviato nella cartella “documenti”, una foto in quella “immagini”, un brano musicale in quella “musica” e così via in modo del tutto automatico così da creare percorsi logici per la ricerca e l’uso delle informazioni all’interno dei supporti di memoria. Sono certo che, anche se in modo inconsapevole, tutti abbiano una certa familiarità con alcuni tipi di estensioni per esempio con quelle dei file creati con i programmi di Office. Ricordate il “.doc” che segue i documenti scrit- la farfalla Passiamo adesso a qualche altra informazione pratica che, sicuramente, vi convincerà ancora di più sull’importanza di saperci districare in questo bosco formato da sigle: per esempio se possediamo uno di quei comodissimi lettori elettronici di libri: un e-book reader, dobbiamo assolutamente sapere quali sono i file di testo che è in grado di leggere! Potremmo avere per le mani un volume in formato, che so, “.pdf” e non riuscire a leggerlo perché il nostro lettore è in grado di capire solo “.lit”. Lo stesso potrebbe accadere con dei file video, musicali… e così andando avanti. Ma niente paura anche per questi casi esistono in rete dei programmi da scaricare gratuitamente e legalmente che servono appunto a cambiare l’estensione ai file con tutto ciò che questo lavoro comporta ma di questo parleremo in una prossima occasione. 35 settembre 2012 · N° 113_Layout 1 23/10/12 14.25 Pagina 36 Sudoku Crucipuzzle magico 3 Istruzioni: rintracciare nello schema di lettere sottostante le parole sotto elencate, che possono trovarsi in tutte le direzioni. 2 6 9 7 1 6 4 6 9 1 5 7 8 8 5 9 7 3 6 4 1 8 6 4 7 5 9 8 2 Rebus A FORISMA DEL GIORNO Tutti i vizi, quando sono di moda, passano per virtù. Soluzione: 5.4.7 (Molière) _____________________________________________________________________________________________________________________________________ SOLUZIONI SOLUZIONI SOLUZIONI SOLUZIONI SOLUZIONI SOLUZIONI SOLUZIONI SOLUZIONI SOLUZIONI SOLUZIONI SOLUZIONI 1 8 2 9 5 7 9 3 8 1 6 4 4 6 7 2 3 5 6 3 7 6 4 5 3 4 2 5 7 9 2 1 5 7 9 1 8 3 4 2 8 1 9 8 6 9 1 2 8 4 3 5 6 7 Sudoku 5 4 6 7 3 9 2 8 1 2 7 1 4 5 8 3 9 6 3 8 9 1 6 2 7 5 4 Rebus: Avere modi villani Crucipuzzle · copertina N° 113_Layout 1 23/10/12 14.32 Pagina 3 · copertina N° 113_Layout 1 23/10/12 14.32 Pagina 4 (per auto e camper)