ELENCO DELLE LAVORAZIONI Di seguito sarà

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ELENCO DELLE LAVORAZIONI Di seguito sarà
ELENCO DELLE LAVORAZIONI
Di seguito sarà riportato l’elenco delle lavorazioni previste in progetto e una breve descrizione
tecnica delle stesse.
1. Decespugliamento. il progetto prevede una generale riduzione della componente arbustiva.
Particolare attenzione dovrà essere posta nell’evitare danni alla rinnovazione quercina
esistente. Le operazioni di decespugliamento dovranno essere eseguite manualmente con
attrezzi manuali e decespugliatrice a spalla o, quando le condizioni lo consentono, con
decespugliatrice meccanica o con motoseghe. L’intervento dovrà essere eseguito solo
sottochioma e non dovrà interessare le zone prive di copertura arborea.
2. Diradamento. Il diradamento riguarderà esclusivamente alcuni soggetti di roverella e pino e
dovrà essere realizzato con la massima cura e nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza
presenti nel PSC.
3. Tramarratura. Si interverrà con questa operazione sulle piante o ceppaie di sughera con
scarso vigore fisiologico, malate o con qualità del sughero scarsa. Il fine ultimo
dell’operazione di tramarratura è quello di ottenere un nuovo soggetto di sughera che sfrutti
l’apparato radicale già sviluppato del precedente. L’operazione consiste nell’eseguire, il
taglio ad alcuni centimetri al di sotto del livello del terreno, dopo aver provveduto,
adoperando idonei arnesi detti marrapicchi, a scalzare il terreno circostante la ceppaia,
successivamente si opererà sulla ceppaia per rifinirla a regola d’arte con un’accetta di 600800 grammi eliminando il segno rimasto e levigando la superficie di taglio. Più
precisamente il tipo di taglio da effettuare sulla ceppaia è quello definito dai selvicoltori "a
chierica di monaco". Ultimato il taglio si rincalza il terreno che, in taluni casi, può in parte
ricoprire la ceppaia stessa. Si determinano così le condizioni affinché i nuovi polloni
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abbiano origine proventizia, vale a dire che provengano da gemme indifferenziate di quel
tratto di tronco definito in selvicoltura "fra cielo e terra" cioè fra il punto di affioramento del
fusto medesimo e l'inizio della parte ipogea. I polloni proventizi grazie alla loro vitalità
assicurano la possibilità di sostituzione della pianta abbattuta con una delle stesse
dimensioni o addirittura di dimensioni superiori in tempi relativamente più brevi rispetto ai
polloni di origine avventizia. Per i soggetti di sughera interessati dal taglio verrà richiesto il
rilascio di apposita autorizzazione al CFVA che contrassegnerà le piante da tramarrare.
4. Messa in opera di gabbie metalliche di protezione per le sughere tramarrate. Sulle piante per
le quali è prevista la tramarratura si posizioneranno delle gabbie metalliche di protezione
all’interno delle quali la pianta sarà protetta dal pascolamento.
5. Messa in opera di Shelter. Il progetto prevede anche la predisposizione di sistemi fisici di
protezione della rinnovazione affermata quali gli shelter. Particolare cura andrà posta nel
fissaggio dello shelter al tutore e nel suo posizionamento sul terreno.
6. Potatura. La potatura è un intervento che sarà effettuato sulle sughere giovani al fine di
eliminare i rami compromessi o in posizioni tali da impedire una corretta crescita alla pianta
o una agevole decortica del prodotto. La superficie di taglio dovrà essere rifinita a regola
d’arte al fine di impedire ristagni idrici, infezioni o attacchi parassitari.
7. Concentramento del materiale abbattuto. Il materiale legnoso derivante dai lavori di
decespugliamento, diradamento, tramarratura e potatura dovrà essere concentrato in aree
libere dove si effettueranno le prime lavorazioni del legname proficuamente utilizzabile e la
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distruzione del materiale non commercializzabile. La distruzione del materiale potrà
avvenire tramite l’utilizzo del fuoco, se autorizzato dal CFVA, o tramite cippatrice.
8. Trasporto del materiale a proficua utilizzazione dall'area di prima concentrazione al piazzale
di carico, allestimento degli assortimenti commerciali ed accatastamento del legname. Il
legname convenientemente commercializzabile dovrà essere accatastato in aree prossime
alla viabilità forestale per poter consentirne un agevole carico.
9. Demaschiatura. Questa operazione sarà fatta, in osservanza delle prescrizioni in materia,
sulle piante che a 1,30 metri d’altezza da terra, presentano una circonferenza pari o superiore
ai 60 cm. L’altezza di decortica verrà decisa singolarmente pianta per pianta e sarà,
comunque, sempre inferiore o al massimo pari al doppio della circonferenza. Il personale
che effettuerà questo intervento dovrà porre la massima attenzione a non danneggiare il
fellogeno.
10. Ripristino viabilità forestale esistente. Il progetto prevede il riattamento delle piste forestali
esistenti per rendere le stesse atte al transito di normali mezzi di modeste dimensioni sia per
la durata dei lavori, ma, anche, per le successive operazioni colturali e per le future
utilizzazioni della foresta. Il riattamento di dette piste, avverrà mediante la risagomatura
della sede viaria e delle scarpate, la ripulitura dalla vegetazione e la ripulitura delle cunette e
dei tombini.
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