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L’incertezza regna sovrana ed il presente svanisce scandito dall’ orologio che ne determina l’inesorabile fine senza per questo darci alcuna rassicurazione. Giovanni Coda Francine, 24 anni. “Cinque uomini di una banda armata sono entrati nella mia capanna, hanno ammazzato mio marito e i miei figli. Mi hanno trascinato nella foresta e, dopo avermi fracassato con le baionette le braccia, mi hanno violentata a ripetizione. Così per nove mesi sono rimasta loro prigioniera nella foresta. Notiziario Internet BIG TALK EL AMOR QUE DESUNE, ispirato alla vita dell’incisore argentino Oscar Manesi e della pittrice messicana Frida Khalo, prodotto da V-art International, dall’HN-System-B- Tokyo, dal Centro d’Arte Moderna di Madrid, da Giovanni Coda e dall’A.c.Labor di Cagliari. “Big Talk è l’ultima opera audiovisuale di Giovanni Coda, che, a distanza di due anni da One Tv Hour, ripropone la sua poetica della dissoluzione/assoluzione del corpo in una nuova forma. L’artista messicana Frida Khalo è il centro di BT: il suo corpo è punto di partenza e di arrivo. Quel corpo prigioniero di sé stesso, della malattia invalidante e mortificante, ma nel contempo libero, esplosivo, che divora mentre si auto-divora. Insieme a Frida c’è Oscar Manesi, uno dei più grandi incisori argentini vissuto a cavallo tra due secoli (XX e XXI), il cui corpomemoriale portava i segni di una vita vissuta fino in fondo, i cui episodi salienti avevano lasciato segni profondi incidendo parole di fuoco sulle pagine di pelle. E sullo sfondo di queste vite lontane nel tempo ma vicine per l’intensità con cui sono state vissute c’è il mondo: il mondo con la sua bellezza ed il suo orrore, le sue promesse e la sua ipocrisia, il suo paradiso in cielo e l’inferno in terra. Frammenti del diario di Frida Khalo si intrecciano con frammenti del “diario” di Internet, in un susseguirsi di reale ed irreale, di vera finzione e finta verità. Big Talk è una riflessione poetica, goliardica, a tratti “dura” e spiazzante su ciò che accade nel mondo, sia quello che si muove all’interno di ciascuno e sul quale è ancora possibile agire, sia quello all’esterno, nel quale ormai ogni tentativo di risoluzione si trasforma in uno scontro tra “bene” e “male”. Francesca Falchi (TEOREMA- Aprile 2007) OTHERSEX 20 ottobre ’08 ore 21.00 “Boys Don’t Cry” regia di Kimberly Peirce Usa 1999 – 114’ – Brandon Teena è un ragazzo appena arrivato a Falls City: in breve diventa il più desiderato fidanzato della cittadina, ma in realtà custodisce un clamoroso segreto. Cast Hilary Swank, Chloë Sevigny : Peter Sarsgaard, Brendan Sexton, Alison Folland, Alicia Goranson, Matt McGrath, Rob Campbell, Jeannetta Arnette 21 ottobre ’08 ore 21.00 “Transamerica” regia di Duncan Tucker Usa 2005 – 105’ Bree è un transessuale. Alla vigilia dell'intervento chirurgico che la ridefinirà sessualmente, scopre di avere un figlio, Toby, nato vent'anni prima dal suo unico rapporto eterosessuale. La psicoterapeuta, che prepara Bree a "passare" alla sua nuova condizione sessuale, la costringe a confrontarsi con il ragazzo e con il passato. In caso contrario le negherà l'autorizzazione legale a procedere con l'operazione. Toby, intanto, arrestato per droga e prostituzione, ha bisogno di un padre. Abusato dal patrigno e precocemente orfano di madre, il ragazzo conduce una vita dissipata e promiscua. Sarà Bree a pagare la cauzione e il riscatto per una vita migliore, conducendo Toby in un viaggio di formazione attraverso l'America. Cast Felicity Huffman, Kevin Zegers, Fionnulla Flanagan 22 ottobre ’08 ore 21.00 “ShortBus” regia di John Cameron MITCHELL Usa 2006 – 102’ – Shortbus segue le peripezie erotiche e sentimentali di un gruppo di personaggi emblematici della New York di oggi. Sofia è una sessuologa che non ha mai avuto un orgasmo e in tanti anni di matrimonio ha sempre finto durante i rapporti con suo marito Rob. James e Jamie, una coppia di ragazzi gay, stanno cercando di allargare il loro rapporto dal punta di vista sessuale. Severin è una ragazza sola e complessata che si prostituisce nel ruolo di femmina dominatrice al servizio di improbabili clienti masochisti. Tutti convergono e si incontrano allo Shortbus, locale notturno fuori dalla legge e dalle convenzioni – dove si mescolano sesso, arte e politica, ideato e gestito dal travestito Justin Bond (che interpreta se stesso). La New York post 9/11 non è una città facile in cui vivere e questa commedia amara e spiritosa invita tutti i suoi abitanti a riconciliarsi con i piaceri della mente e della carne - per dare finalmente spazio ai movimenti del cuore. Cast Scott Lunsford, Ryan Carnes, Jim Verraros, Emily Stiles, William Shepard Organizzazione: A.C.Labor [email protected] Direzione Artistica: Giovanni Coda Organizzazione e Segreteria: Riccardo Bartolini