26 Ottobre - SNA Service

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26 Ottobre - SNA Service
AGENTI DI ASSICURAZIONE
La decisione dell’esecutivo nazionale Sna al termine della riunione del 23/10
Giovedì 26 Ottobre 2006
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PARLA POGLIAGHI
Al Tar il regolamento Isvap
Patti chiari
fra agenti
Presentato il ricorso al Tribunale amministrativo e mandanti
L’
esecutivo nazionale Sna,
riunitosi il 23 ottobre 2006,
avendo esaminato il regolamento
Isvap n. 5 del 16/10/2006, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il
23/10/2006 n. 247 suppl. ord. n.
200 concernente l’attività di intermediazione assicurativa e
riassicurativa, ha dato mandato
ai propri consulenti legali di ricorrere al Tar del Lazio contro le
norme attuative emanate dall’Istituto. Tale determinazione è
motivata dal fatto che, sebbene
molte delle istanze presentate
dallo Sna siano state recepite,
grazie all’impegno del sindacato
e allo sforzo di coesione di tutti gli
agenti, sono ancora molti gli articoli contrari agli interessi della
categoria e dei consumatori. È in
fase di organizzazione un ciclo di
assemblee su tutto il territorio
nazionale, il cui calendario verrà
pubblicato a breve, quale occasione di confronto e chiarimento anche con l’ausilio della consulenza
legale Sna, prima che vengano
intraprese eventuali e ulteriori
azioni sindacali.
Nel frattempo verrà sottoposta all’Istituto di vigilanza una
serie di quesiti volti a chiarire
quanto nella normativa appare
In breve
Honny sciente, Honny presente, Honny voro, Honny
volta che lo leggo, come scrisse Ungaretti, m’illumino d’immenso, sì, d’immenso stupore di fronte a cotanto concentrato di sale in zucca, o
forse mi sbaglio, cioè manca
il sale, la zucca è tutta lì, decisa a dimostrare al mondo
intero tutta la sua capacità
di stupirci con effetti speciali nel suo imperversare sulla
stampa, considerando gli
agenti di assicurazione un
«minus habens» incapace di
valutare l’enorme regalo che
l’ineffabile moderno Savonarola, sommo pontefice dell’Istituto di vigilanza sugli
agenti patogeni del mercato,
cioè gli agenti di assicurazione, ha inteso offrire, come
napalm di nuova e raffinata
generazione. Sedicimila agenti scesi in piazza lo hanno fatto per il gusto di fare una gita nella «città eterna», lo hanno fatto per il piacere di affrontare un viaggio scomodo
da ogni parte d’Italia; lo hanno fatto, in definitiva, per dar
a Honny la soddisfazione di
poter dichiarare, sia pure con
un giro di parole, che tutto
sommato siamo degli imbecilli. Bene, di fronte al «verbo» non posso che inchinarmi, di fronte al «soggetto» non
posso che arrendermi alla
profondità del suo pensiero,
con la pazienza certosina di
un Tobia che, in presenza di
una mosca, disse «Anche tu
hai il diritto a vivere».
Eugenio Nardelli
ancora oscuro o incompleto e prosegue serrato il confronto con le
istituzioni politiche. La mobilitazione sindacale culminata nella grande manifestazione dello
scorso 28 settembre non è che la
parte visibile dell’attività mirata, intensa e costante del sindacato ed è un’attività che, grazie
al supporto di tutti, ha già prodotto risultati importanti, ma
può produrne altri, ancora più significativi per gli agenti e tutto
il sistema. Per questo è più che
mai indispensabile mantenere
la massima compattezza. Lo Sna
si sta facendo carico dei nuovi obblighi e delle nuove scadenze che
attendono i colleghi: si ricordano
in tal senso le proroghe che vanno dal 15 novembre per i nuovi
iscritti al 31 dicembre per gli
agenti di assicurazione in attività, fino al 30 giugno 2007. La
raccomandazione resta a ogni
modo quella di attendere le direttive del sindacato, in particolare per quanto attiene l’iscrizione al Registro degli agenti e dei
loro collaboratori: le necessarie
indicazioni verranno date agli
iscritti in tempo utile ad agire in
modo appropriato.
Il Gant riafferma la centralità dell’agente
Il 19 e 22 ottobre a Barcellona, in Spagna, si è tenuto il XII Congresso del Gant (Gruppo agenti Nuova Tirrena). Sotto la regia del presidente Pietro Melis si sono susseguiti gli interventi dei presidenti di
gruppo Ruggero Pogliaghi (Lloyd Italico), Sergio Signore (Unat) e Roberto Salvi (Gaat) che hanno portato il saluto dei colleghi del Gruppo Toro. Per lo Sna
è intervenuto il direttore generale Domenico Fumagalli. Nella sua relazione Pietro Melis ha ripercorso
la storia degli ultimi anni della Nuova Tirrena, mostrando come gli agenti sono e restano l’unico elemento di stabilità del sistema distributivo assicurativo. Il congresso si è concluso con l’intervento del
management di Nuova Tirrena e del Gruppo Toro
guidati dal neo nominato a.d. Luigi de Puppi. Dopo
approfondito dibattito, l’assemblea ha unanimemente approvato la seguente mozione finale:
«Gli agenti Gant riuniti nei giorni 19/22 ottobre
2006 in Barcellona (Spagna) per il XII Congresso
nazionale, visti i profondi cambiamenti in atto nel
mercato nazionale per effetto di leggi e normative, visti i cambiamenti nella proprietà, confermano la centralità dell’agente di assicurazioni nel
panorama assicurativo nazionale quale unico elemento di stabilità, riaffermano la validità della linea politica approvata dall’XI Congresso di Stresa, ribadiscono la continuità della cultura delle relazioni industriali, che è propria del Gant e che ha
portato tanti risultati positivi. Impegnano l’ufficio di presidenza a perseguire un riequilibrio della redditività agenziale ulteriormente ridotta dalle nuove incombenze dovute al nuovo codice delle
assicurazioni e ai regolamenti di attuazione dell’Isvap, esprimono piena condivisione con le azioni che lo Sna ha intrapreso e intraprenderà a tutela della categoria».
Gaa Generali, modelli distributivi a confronto
Il Gruppo agenti Generali, a
Bologna, ha realizzato la II Convention nazionale del gruppo,
dedicata all’analisi delle caratteristiche dei modelli distributivi agenziali di Generali Italia e France. Circa 400 agenti
sono intervenuti da tutta Italia all’evento che si è confermato unico per contenuti e partecipazione. Il raffronto con i
colleghi d’Oltralpe e con i rispettivi modelli di impresa si è
focalizzato sul quadro della distribuzione assicurativa e sulle diversità intercorrenti tra lo
scenario italiano e quello francese, sugli interventi normativi che indifferentemente stanno investendo tutti e sulle variabili che contribuiscono a delineare nuovi profili imprenditoriali di azione e di successo
dell’attività agenziale.
Gli interventi, moderati da
Vincenzo Cirasola, presidente
Gaa Generali, e accompagnati
dal saluto di apertura di Bruno Filetti, presidente Ascom Bologna e di Tristano Ghironi, presidente dello Sna, hanno visto
i contributi di: Jean-Pierre Daniel, Ville internazionale & intelligence economique, Claudio
David, Iama consulting, Gerard
Lebegue, presidente commissione Agenti Bipar, Jean Mesmin, presidente Gruppo agenti Generali France, Elio Pugliese, Presidente Uea.
L’immagine che ne è scaturita è
quella di un mercato solo apparentemente simile al nostro.
Una digressione sul mercato
europeo ha innanzitutto evidenziato come, nonostante l’Italia
abbia una raccolta premi tra le
più elevate a livello europeo, posizionandosi dopo Regno Unito,
Germania e Francia, rimane ancora un paese sottoassicurato,
con una penetrazione assicurativa, espressa dal rapporto tra
premi delle assicurazioni danni
e pil, pari al 2,62% circa, ovvero
circa un punto percentuale in
meno rispetto ai principali paesi europei.
Più nel dettaglio, soffermandosi sulle peculiarità proprie del
mercato francese, forte è invece emersa la differenza che insiste sulle quote di mercato detenute dai differenti protagonisti dell’intermediazione assicurativa.
A differenza dell’Italia, dove
l’agente domina la scena intermediando il 75% dei danni non auto,
il 92% dal ramo auto e il 19% del
vita, in Francia la distribuzione è
così ripartita: il canale agenziale
detiene il 35% dei danni e l’8% del
vita; i broker detengono il 18% nei
danni e il 10% nel vita; Le Mutue
senza intermediari il 18% nei
danni e il 33% nel vita; le banche
il 9% nei danni e il 62% nel vita; i
canali diretti, infine, il 2% nei
danni e il 16% nel vita.
Sono 12.500 le agenzie presenti
sul territorio contro le 16 mila
agenzie italiane, mentre il portafoglio è sostanzialmente simile
nei due paesi: 1,9 milioni in Italia
contro 1,8 milioni in Francia con
un rapporto agente-collaboratori
pari a 3,80 collaboratori per agente in Italia contro 2,15 collaboratori in Francia.
In un mercato più grande del
50%, dominato nell’auto dalla
presenza delle Mutue senza intermediari, l’agenzia media francese, seppure più piccola di quella
italiana e dislocata prevalentemente lungo la provincia, pare
però essere di fatto più redditizia.
La buona redditività trae origine: dalla struttura familiare dell’impresa agenzia; dalla clientela
di riferimento, caratterizzata da
una disponibilità di spesa assicurativa pro capite mediamente elevata; e dalla forte quota di rami
danni non auto che genera oltre il
50 % dei ricavi.
Pagina a cura
DEL SINDACATO NAZIONALE
AGENTI DI ASSICURAZIONE
www.snaservice.it
INTERMEDIAZIONE, LO SNA SALTA IL CONVEGNO
Il Sindacato nazionale agenti di assicurazione comunica di aver ritirato la propria partecipazione alla conferenza organizzata da Assinews il 14 novembre 2006 a Milano sul tema «Le nuove regole dell’intermediazione assicurativa», perché la partecipazione all’iniziativa è risultata essere soggetta al pagamento di una quota d’iscrizione, circostanza non precedentemente specificata, il che
contrasta con i principi sindacali e deontologici dell’organizzazione.
Difesa del marchio, acquisizione da parte di Generali e decreto Bersani: alcune riflessioni di Ruggero Pogliaghi, presidente del Gaa Lloyd Italico.
Domanda. Diversificazione
dei marchi e autonomia: un valore da mantenere a beneficio
del mercato e dei clienti?
Risposta. Viviamo il momento della globalizzazione e
delle fusioni tra società spinte
dalla necessità di ingrandirsi per
essere presenti in mercati interni, europei e mondiali sempre più agguerriti.
Spesso queste operazioni dettate da logiche finanziarie di ottimizzazione e di sinergie hanno avuto
come conseguenza la scomparsa di
marchi anche storici e un appiattimento nella qualità dei servizi. Ritengo invece che si debba puntare
sulla difesa e sulla diversificazione
dei marchi, anche facenti capo allo
stesso azionista, perché la competenza sulla specificità del territorio e della clientela è un fattore importante nella messa a punto di
prodotti e servizi a vantaggio degli
assicurati e dell’intero mercato.
D. Gruppo Toro e Lloyd Italico: quale futuro dopo l’acquisizione da parte di Generali?
R. Attualmente nel Gruppo
Toro sono presenti cinque brand:
Toro Assicurazioni, Nuova Tirrena, Augusta, Toro Targa e
Lloyd Italico. Siamo la dimostrazione che si può convivere
sotto lo stesso cappello, pur continuando a mantenere una diversa e precisa collocazione nel
mercato con il raggiungimento
di ottimi risultati. Siamo riusciti, i Gruppi Agenti e la Direzione Toro, a individuare e realizzare razionalizzazioni anche
di prodotti di gruppo, garantendo nel contempo autonomia
e differenziazione nell’offerta finale. Ho letto che il management delle Generali crede nella tradizione e nella distribuzione agenziale; quindi mi auguro che a queste affermazioni
corrisponda la chiara volontà di
garantirci il mantenimento delle singole identità.
D. Decreto Bersani: come cambiano i rapporti degli Agenti con le
compagnie e i propri clienti?
R. È sicuramente un passo importantissimo che obbligherà le
parti, agenti e compagnie, a fare
veramente quel salto culturale che
non può essere giudicato solo sulla
base della sterile valutazione di
chi acquista e chi perde, ma nella
misura in cui porterà alla creazione di nuovi rapporti di collaborazione finalizzati a dare risposte alle esigenze del mercato e degli assicurati.
La chiarezza, trasparenza e distensione nei rapporti tra agenti e
mandatarie non può che avere ricadute positive sulla qualità del
servizio liquidativo, sulla professionalità, sulla competenza e sull’innovazione dei prodotti, a tutto
beneficio del cliente, che avrà la
netta percezione che tutto il sistema è rivolto a lui.