RELAZIONE tecnica - Città metropolitana di Roma Capitale
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RELAZIONE tecnica - Città metropolitana di Roma Capitale
CITTA' DI NETTUNO PROVINCIA DI ROMA DATA SETTEMBRE 2015 AGGIORNAMENTI TAVOLA FRANCESCO VILLANI INGEGNERE Via Anticoli corrado n.5-Nettuno (RM), 00048 tel. 06/97653782 cell.339/5863796 [email protected] Note: D.01 "OPERE DI COMPLETAMENTO E OPERE COMPLEMENTARI PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL PIAZZALE MICHELANGELO" art.41 L.R. n°26/07 Obbiettivo I" Progetto Esecutivo Relazione Tecnica Generale PROGETTISTA: Ing. Francesco Villani TEAM: Arch. Massimiliano Amati IL R.U.P.: Geom. Ilario Tedesco COMMITTENTE X 1: 25 000 X 1: 5 000 1: 4 000 X 1: 2 000 a p 1: 1 000 p 1: 500 o 1: 200 r 1: 100 t 1: 50 1: 20 COMUNE DI NETTUNO Area LL.PP. LO SPAZIO SOTTOSTANTE E' RISERVATO ALL'UFFICIO TECNICO r Pos.Ed.: i RELAZIONE TECNICA GENERALE -Esecutivo RICHIEDENTE L’area oggetto dell’intervento, ubicata a Sud del territorio comunale, è di proprietà del Comune di Nettuno, Provincia di Roma. Essa, come da documentazione, risulta ceduta gratuitamente alla città di Nettuno con Atto Notarile, Rep. 812, stipulato il 30 marzo 1982 dal responsabile della ditta costruttrice dell’intero lotto sul quale ricade l’oggetto dell’intervento. TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO Lavori di completamento e opere complementari per la riqualificazione del Piazzale Michelangelo secondo l’art. 41 L.R. n°26/07 Obbiettivo I, in Nettuno. UBICAZIONE DELL’INTERVENTO L’area su cui sarà realizzato a completamento l'intervento edilizio è individuata in catasto al foglio, n. 31 part. n. 1798,1797, 1786 e 1789. DATI URBANISTICI Il territorio del Comune di Nettuno è attualmente disciplinato, ai fini urbanistici, da un Piano Regolatore Generale approvato dalla Giunta Regionale del Lazio con deliberazione n.568 del 22.05.1973 in B.U.R.L. n°21 del 10.08.1973 e suddivide il territorio in zone aventi omogeneità tipologica. Il P.R.G. é disciplinato dalle Norme Tecniche d’Attuazione. L’art.3 delle N.T.A. prevedono che il P.R.G. sarà attuato: a) Nelle zone urbane (centro storico, zona centrale, zona di ristrutturazione viaria e edilizia, case con giardino, zona di completamento, zona d’espansione e zona mista) attraverso piani particolareggiati d’iniziativa comunale o d’iniziativa dei proprietari uniti in consorzio, secondo i limiti e le disposizioni stabilite per le varie zone dalle presenti norme e secondo i tempi d’attuazione determinati dall’Amministrazione Comunale attraverso appositi programmi. L’art. 5 delle N.T.A. recita: Le prescrizioni d’uso del territorio comunale sono di due tipi: a) e b); a) Prescrizioni d’uso assoluto, avente valore di massima immediatamente esecutivo; b) Prescrizioni d’uso programmatiche, aventi valore di massima per previsioni future, necessitanti di successive determinazioni. Le prescrizioni d’uso assoluto sono tutte quelle relative a piani particolareggiati o equivalenti approvati dall’Amministrazione Comunale successivamente all’adozione del P. R. G. L’area, oggetto dell'intervento, ricade nel P.R.G. nella zona di spazio pubblico – Piazza approvato con Deliberazione consiliare n. 91 del 15/03/1977 e n°96 del 25/3/1977, in B.U.R.L. n. 7 del 10 marzo 1979. E' all'interno del perimetro del Centro Abitato ai sensi della legge 06.08.1967 n°765 e successive modifiche ed integrazioni così come definito dalla delibera di Consiglio Comunale n.14 del 29.01.1972; L’area ricade entro il perimetro di cui al D.M. 21 ottobre 1954. La zona d’intervento è disciplinata come indicato dalla Tavola B “Beni Paesaggistici” del P.T.P.R. adottato unico – “Individuazione degli immobili e delle aree di notevole interesse pubblico L.R.37/83, art.14 L.R.24/98 – art.134 oo. dalle prescrizioni dell’art. 136 Dlvo 42/04” “Vincoli dichiarativi” nella categoria di cui alla lett. c) e d) beni d’insieme: vaste località con valore estetico tradizionale, bellezze panoramiche. CENNI STORICI L’area oggetto dell’intervento fa parte del complesso residenziale Scacciapensieri in località “Cretarossa”, la cui nascita risale alla metà degli anni ’60, periodo in cui si registrò un forte incremento dell’attività edilizia, ancora prima dell’adozione delle Norme di Piano Regolatore. Infatti, il territorio in quegli anni aveva subito un capillare e deleterio frazionamento di estese proprietà agricole sulle quali sorgeva aggressivamente l’edilizia abusiva, con il carico enorme di problemi urbanistici ad oggi in gran parte irrisolti. Si profilava il volto della città diffusa, dell’habitat urbanoide, della campagna approssimativamente urbanizzata che è proprio della Nettuno contemporanea, in quella zona, in particolare, ricca di zone marginali e spazi di risulta si configurano dei “non luoghi” (cfr. Marc Augè). Il boom edilizio dava il via allo sbriciolamento degli equilibri del paesaggio e della cultura materiale e con esso disperdeva l’identità locale, l’antica ed originale tradizione insediativa e civile sedimentata in secoli di storia. In tale contesto prese corpo, appunto, il nuovo quartiere Scacciapensieri, come una invitante promessa di quiete, sorto su un terreno fronte mare, che avrebbe dovuto promuovere intorno a sé un quartiere modernissimo. Il progetto prevedeva villette a schiera, palazzine con negozi ed un grattacielo di diciannove piani, la Torre, completo di albergo, ristoranti, bowling, palestra, piscina ed ogni altro comfort moderno, oltre a spazi pubblici, giardini ed aree destinate a parcheggio. L’intento di valorizzare gli arenili sottostanti per lo sviluppo turistico venne raggiunto, non altrettanto quello di creare una “Nuova Nettuno”, cioè quel secondo polo cittadino alternativo al centro classico, aggregato attorno al grande piazzale con belvedere e porticato, rimasto, invece, alquanto desolato. Infatti, nonostante sia un luogo per la passeggiata e la sosta, sembra aver smarrito le ragioni della sua presenza ed appare oggi come un enorme vuoto urbano sottovalutato. Quest’ultima opera venne cominciata nel 1964 e portata a termine dieci anni più tardi. Anche sulla spinta della nuova dimensione turistica assunta da Nettuno, il villaggio del grattacielo Scacciapensieri, purtroppo, diventò il perno di una frenetica attività di edificazione disordinata ed intensiva che avviava lo sviluppo del quartiere Cretarossa nella sua forma attuale. DESCRIZIONE DELL’AREA L'ambiente urbano in cui si trova il piazzale è composto da differenti contesti, impianti di edilizia recente coesistono con edifici realizzati nell’immediato dopoguerra, tra cui edifici di edilizia popolare; di mediocre qualità architettonica, anche per gli ultimi interventi di demolizione e ricostruzione, realizzati tra gli anni 80 ad oggi, secondo la normativa ancora vigente e ubicati nell’intorno; la stessa Piazza è per tipologia, linguaggio architettonico e caratteristiche tipica dell’epoca della costruzione. Non esistono nell’intorno aree tutelate per legge e/o edifici aventi caratteristiche storico-artistiche. Le aree di accesso alla piazza si presentano in condizioni di degrado sia estetico che funzionale in quanto la pavimentazione risulta deteriorata, con evidenti zone in cui affiora lo strato sottostante con il rivestimento completamente divelto o addirittura asportato. Questo stato di fatto è stato concausa, insieme all’occlusione dei bocchettoni di raccolta delle acque piovane, dovuta al deposito di materiale ed alla mancata manutenzione e pulizia regolare, di infiltrazioni di acqua nei locali commerciali sottostanti il viale di accesso al Piazzale che sono tutti in esercizio. OBIETTIVI E DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO Lavori di completamento e opere complementari per la riqualificazione di Piazzale Michelangelo, e di arredo urbano, del piazzale, intervenendo sui parapetti dal lato esterno, ripristino funzionale del viale Michelangelo, via di accesso al piazzale, e riprogettazione e riqualificazione illuminotecnica del piazzale, è mirato principalmente alla reintegrazione nel tessuto urbano di un contesto attualmente relegato ad un ruolo più che marginale, frequentato poco e male a causa della bassa qualità architettonica decontestualizzato, con scarsa che lo identità rende e nessuna un luogo attrattiva. anonimo L’approccio e sarà di riqualificazione sia estetica che funzionale. Lo stesso intervento consentirà anche di porre un rimedio alle infiltrazioni d’acqua nei locali commerciali in esercizio sottostanti il viale di accesso al piazzale. Allo stesso tempo, oltre al recupero funzionale, la direzione verso cui si muove il progetto, è dettata dall’obiettivo di poter valorizzare un’area pubblica, oggi quasi completamente abbandonata, poco illuminata e soggetta ad atti di vandalismo, nel tentativo di restituire un’identità al luogo, secondo il concetto classico di piazza. Il ripristino, quindi, del ruolo di piazza come spazio di aggregazione all’interno della vita cittadina, con soluzioni atte a migliorare qualitativamente la sua fruizione sia come luogo di incontro e scambio sia per potervi soggiornare e godere del panorama offerto dal litorale. Il progetto si fonda sulla capacità della piazza di essere un luogo privilegiato di apertura visuale che indirizza lo sguardo in un contesto più vasto, per la posizione altimetrica, superiore al livello del mare. La posizione logistica della piazza, infatti, consente una possibilità di invitare il fruitore a vivere il “racconto del paesaggio” che si svolge in maniera graduale aprendosi alla vista durante l’approccio pedonale con il piazzale; l’intento è quello di invitare il passante a seguire il percorso proposto, con andamento indiretto, diagonale, in cui si “svolge il racconto del litorale”, si apre alla vista una prospettiva sempre più ampia sulla baia, si scorge il profilo della costa. L’impianto, semplice e senza volumetrie, invita semplicemente lo sguardo verso direzioni privilegiate con direttrici nella pavimentazione e con la proposta di sedute opportunamente orientate. Questa configurazione, consente di aprire la vista panoramica, con un angolo di centottanta gradi, sul litorale da cui risaltano i profili del porto turistico e del centro storico, svelando gradatamente i rapporti intrinseci tra gli elementi del paesaggio in cui si colloca e la posizione rispetto al contesto. L’apertura decisa della piazza verso il fronte mare costituisce, inoltre, la direttrice visuale principale non solo per chi si trova nel suo centro, ma anche per chi si avvicina alla piazza: lo sguardo è spinto a dominare il litorale da questa forte situazione percettiva. Si configura un invito alla percezione, alla fruizione della piazza, una sorta di “attrazione gravitazionale” per chi fruisce degli spazi limitrofi, per chi è di passaggio. Il progetto, quindi, si propone di ripensare questo luogo a partire dalla sua straordinaria qualità urbana, restituendo alla piazza la sua originale destinazione a luogo di passeggio, di gioco per i bambini, di ozio, di invito alla contemplazione. Queste caratteristiche sono state ritenute determinanti come istanze fondamentali per la determinazione delle intenzioni di intervento e delle linee guida essenziali per la redazione del progetto: Recupero funzionale dell’area come spazio sociale di rapporto con il contesto e luogo di raccordo tra ambiente urbano ed ambiente naturale, luogo di interazione tra i due sistemi e tra individui; Creazione di un luogo che possa durare ed essere rispettato nella funzione e nel decoro. Il disegno distributivo segue una semplice traccia geometrica di direttrici ortogonali tra loro, in modo da poter richiamare un ordine visivo e creare un riferimento di stabilità in uno spazio così ampio. Una fascia di pavimentazione in ricorsi di travertino classico segna l’ingresso alla piazza; successivamente la attraversa suddividendone la superficie in porzioni che differiscono tra loro per il tipo di materiale applicato: la parte centrale racchiusa dalla fascia, è interessata dalla realizzazione di nuova pavimentazione in porfido posto incerto con toni di grigio, mentre le porzioni di pavimentazione esterne ad essa, risultanti dal disegno tracciato a terra, sono sottoposte al ripristino della pavimentazione esistente, riproponendo e rispettando la stesso motivo decorativo in travertino. La scansione in quadri con profili di travertino, è una caratteristica fondamentale della piazza preesistente, in quanto richiama la toponomastica del piazzale: la scelta linguistica proposta, presenta caratteristiche di richiamo all’opera michelangiolesca della pavimentazione di piazze, quella più famosa è piazza del Campidoglio a Roma, in cui utilizza il travertino per disegnare un decoro organico sulla pavimentazione. Nel caso di Piazzale Michelangelo, la rilettura degli stilemi Michelangioleschi sotto la lente di un linguaggio più moderno, lineare e meno articolato, ha voluto una scansione semplice e regolare in quadri da circa tre metri di lato. Dovendo approcciare alla rielaborazione della pavimentazione, è stata nostra chiara volontà il rispetto filologico della preesistente scansione operando poi, a contrasto, una cesura forte e non ortogonale a segnare l’ambito del nuovo intervento. E’ previsto, inoltre, il rifacimento del manto di asfalto della via denominata sottovia Michelangelo, quest’ultima fondamentale per l’accesso al mare. OPERE PREVISTE E DESCRIZIONE DEI MATERIALI Il nuovo progetto di completamento e opere complementari è stato redatto tenendo conto di tutte le normative urbanistiche - edilizie- sanitarie, vigenti, nonché in conformità delle N.T.A. L’intervento si inserisce nell’intorno in maniera qualificante ed emergente, non produce alterazioni al territorio. Gli interventi completamento e opere complementari per la riqualificazione del Piazzale Michelangelo, prevista dall’art. 41 L.R. n° 26/07 Obbiettivo I, saranno distinti nelle seguenti fasi di lavorazione: Accantieramento e preparazione delle opere provvisionali, perimetrazione del cantiere. Demolizione del pacchetto di pavimentazione esistente viale Michelangelo; Pulitura del piano di posa; Impermeabilizzazione del piano di posa del viale Michelangelo e realizzazione dei verticali ove necessario; Posa in opera della nuova pavimentazione in asfalto secondo disegni di progetto, delle soglie e dei rivestimenti, disposizione degli arredi per la realizzazione dei nuovi spazi di fruizione; Realizzazione e ripristino di impianto di pubblica illuminazione; Riqualificazione e recupero dei parapetti esterni del piazzale fronte mare; Rimozione dei materiali di risulta, smobilizzo cantiere. Le opere, così come previste sono descritte nel computo metrico di spesa, insieme alla specifica della natura delle voci (prezzi a misura). Il Progettista Ing. Francesco Villani