1 GUATEMALA GUATEMALA CHARME Viaggio di
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1 GUATEMALA GUATEMALA CHARME Viaggio di
GUATEMALA GUATEMALA CHARME Viaggio di 11 giorni / 9 notti Conosciamo da decenni il Guatemala e ci torniamo con un accurato e consistente itinerario, dando particolare attenzione pure alla soddisfazione che ricaveremo dal soggiornare in alberghi non comuni e modalità di viaggio allettanti. Non a caso lo chiamiamo “Guatemala Charme”. Ci gratifichiamo con hotel dalle atmosfere coloniali, di ovattato lusso, in ex conventi o in strutture antiche riadattate con soluzioni di gusto contemporaneo, bungalow più modesti ma non per questo anonimi, nel parco di Tikal, sul Rio Dulce, sul lago, tra statue lignee, mura impregnate d’antico, collezioni di antiquariato, giardini ombrosi e un verde multicolore che sembra voler entrare per forza anche nelle nostre stanze. Percorriamo un Paese grande circa un terzo dell’Italia con bus, barche e un solo volo interno per incontrare persone e luoghi altrimenti non visitabili e poco frequentati. I nostri compagni di viaggio certamente apprezzeranno che l’itinerario non costringe a rifare la valigia tutti i giorni. Relativamente agli hotel, al di là del nostro giudizio e delle classificazioni ufficiali, indichiamo i nomi di quelli che frequenteremo in questa speciale occasione in modo che se ne possano riscontrare direttamente le qualità su Internet e pubblicazioni recenti. Adottiamo questo criterio perchè, soprattutto nel caso di un viaggio “Charme”, preferiamo non limitarci a segnalare generiche categorie di qualità. Nel programma dettagliato che segue elenchiamo una serie di notizie particolareggiate per offrire il maggior numero di elementi conoscitivi, e costruirsi un’idea la più vicina possibile allo svolgimento reale del viaggio. Solo in tal modo crediamo si possa mettere in grado di verificare se la nostra proposta risponde alle proprie aspettative e se contiene qualche elemento apprezzabile rispetto alle altre pur valide proposte presenti sul mercato. Il viaggio è una delle “merci” che si acquista senza poterla visionare prima. La sua riuscita sta proprio nel poter effettivamente fruire di ciò che si è comprato a scatola chiusa. L’accompagnamento del Tour Leader, oltre che delle guide locali, può fornire quel pizzico di garanzia in più per far coincidere le aspettative col suo svolgimento reale. 1 2 Guatemala Charme e Copàn (luoghi sacri tra foreste e fiumi) Ideato da Mario Romualdi “Quando arrivarono gli spagnoli, loro avevano la Bibbia e noi le terre. Dopo un po’ noi avevamo la Bibbia e loro le terre”. Così pensa l’indigeno che vive la calata degli spagnoli. Se, oltre agli oggetti trasportabili sui galeoni, i conquistadores avessero potuto razziare pure le poderose pietre che materializzano il sacro e l’arte maya, noi non avremmo l’opportunità di formulare una proposta originale tra foreste, alture, fiumi e laghi che incontra una Storia fatta d’archeologia e folclore anche fuori degli itinerari più gettonati. Impreziosiamo l’itinerario includendo tutti i siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO esistenti in Guatemala e anche Copàn in Honduras. Tutto ciò fa del Guatemala che proponiamo il “Guatemala Charme”. Lo effettuiamo con modalità diverse dal solito perché abbiamo voluto privilegiare solo il Guatemala. Della proposta sottolineiamo un modo di viaggiare scrupoloso, soddisfacente e l’originalità dell’itinerario, nonostante si svolga in una regione che da molti decenni attrae visitatori da ogni parte del mondo. L’elaborazione di un programma di viaggio in una regione così ricca d'archeologia, natura, folclore e colore, ha richiesto attenzione nel selezionare accortamente i luoghi da visitare e, soprattutto, i tempi e modalità di spostamento e di permanenza. Non ci siamo lasciati tentare dagli itinerari più gettonati né dal voler includere più tappe possibili con un uso eccessivo di trasferimenti in aereo, a scapito della maggiore autonomia e contatto con luoghi e persone consentite da mezzi quali l’autobus o la barca. Per questo abbiamo pensato a un percorso effettuabile in modo equilibrato fruendo dell’aereo in un’unica occasione per non dover ripercorrere un tratto di itinerario già noto. Usiamo il bus privato per quelli più interessanti e la barca in alcune occasioni per introdurci più intimamente in certi luoghi lungo vie d’acqua. E’ questo uno di quei viaggi in cui attraversare, e non sorvolare, regioni tanto lontane e diverse non deve essere inteso come il prezzo da pagare per raggiungere le varie destinazioni. E’, invece, opportunità di un rapporto più ravvicinato con la realtà locale pur attraverso un finestrino, (che comunque è migliore dell’inutile oblò dell’aereo). Anche l’uso di barche con cui andare per fiumi, laghi e baie, è sempre gradito ai nostri compagni di viaggio. Ma gli aspetti più significativi di questa scelta stanno nel fatto che solo il bus privato e le barche consentono di recarsi in luoghi che l’aereo non consentirebbe, non si è legati ad orari precisi e si possono rendere flessibili partenze, soste, visite e tempi di percorrenza. Non ultimo, si limitano eventuali problemi di ritardo o annullamento dei voli interni. 3 Una guida locale in grado di valorizzare i luoghi che frequenteremo, clima generalmente gradevole, visite approfondite, ritmi non stressanti, tempo libero per approfondimenti personali, passeggiate in calesse nei piccoli centri storici, o relax approfittando dei servizi di cui dispongono molti dei nostri alberghi saranno certamente apprezzati da chi vorrà seguirci in questo viaggio. Il Guatemala ha moltissimo da mostrare e da vari decenni soddisfa un turismo con aspettative anche molto diversificate. Troppo spesso però si considera questa meta come appendice di viaggi in altri paesi come il Messico, finendo per dedicarvi solo pochi giorni. Normalmente ci si limita quindi ai soliti pur piacevoli itinerari senza “rischiare” d’introdurre elementi anche inconsueti, sprecando così l’occasione di utilizzare al meglio le potenzialità di questo Paese. Perciò abbiamo elaborato un programma in cui includiamo, oltre a quelle classiche, anche località non tutte note al turismo meno attento. “Guatemala Charme e Copàn” è un “pezzo unico”, usualmente non proposto ai gruppi, che abbiamo inizialmente sperimentato personalmente. Ai viaggiatori spetta il compito di scegliere la destinazione e a noi è riservato quello di proporre luoghi, modalità di viaggio e servizi che rendano il più possibile interessante apprezzabile e, perché no, godibile il viaggio stesso. Per questo percorriamo il Guatemala pernottando tra la grazia e le suggestioni proprie di antiche residenze riconvertite in “boutique hotel” ed altre meno eclatanti, più modeste, ma sempre con spiccata personalità. Alcuni alberghi sono di “lusso”, altri sono posti sul lago o lungo il fiume, certi in piena foresta o realizzati in antiche strutture, altri ancora impregnati di tale capacità di suggestione che dispiacerà non potervi permanere più del tempo previsto. Ovviamente, lo scopo principale per cui ci rechiamo in Guatemala non è il piacere che deriva dal frequentare questi alberghi. E’ però certo che quello che noi proponiamo è un modo diverso per valorizzare la visita di luoghi in cui si concentrano gli aspetti più fascinosi che caratterizzano le Americhe. I siti archeologici, le cittadine coloniali, i laghi, fiumi, foreste, gli edifici sacri, le riserve naturali… Questa volta non ci siamo voluti accontentare dei 5 stelle dotati di ogni servizio e a volte più “comodi”, perché al loro interno spesso non capisci in che parte del mondo ti trovi. Potresti indifferentemente essere a Lugano, Sidney o Atene. Nelle nostre residenze sai di essere in Guatemala, e te ne accorgi. Tutto ciò è proposto alla sensibilità di chi sappia rinunciare a qualche sfoggio, a volte a comodità e spazi più ampi e alle enormi hall di pur godibili grandi alberghi, a favore di atmosfere più ovattate in sintonia con la storia e le storie dei luoghi visitati. Un fascino discreto e “pretenzioso” che crediamo possa soddisfare le esigenze di chi da anni ci offre la propria fiducia. Benvenuti in Guatemala. 4 SPECIFICITA’ DELLA NOSTRA PROPOSTA: Quiriguà, con le poderose steli Maya del sec. VIII alte più di 10 m. Copàn in Honduras, (che per importanza storica alcuni studiosi paragonano a Tikal), dove si trova forse il più bel manufatto della cultura maya. Livingston, raggiungibile solo in barca navigando nella Baia di Amatique, in un ambiente caraibico abitato da guatemaltechi neri che parlano il “garifuna”. Parco Nazionale del Rio Dulce, una riserva naturale nella giungla tropicale tra area fluviale e paludi. Vi penetriamo in barca. Abbiamo inoltre previsto un’escursione in barca sul Lago di Atitlan, per andare in paesini posti sulle alture vulcaniche dei dintorni. Arriviamo via terra a Tikal percorrendo la mitizzata pista, oramai asfaltata, che attraversa la foresta del Petèn. Ci piace rimarcare particolarmente i 2 pernottamenti all’interno del Parco Archeologico di Tikal, per essere in grado di recarsi anche in luoghi e monumenti non raggiungibili con la normale permanenza dalla mattina al pomeriggio, come in genere avviene se non si pernotta nel sito. Le sistemazioni sono non lussuose ma certamente comode e soddisfacenti, e si potrà sorbire il privilegio di stare nell’area archeologica specie nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, quando vanno via i turisti che soggiornano fuori del sito, che sono la stragrande maggioranza dei visitatori . Durante il viaggio passeggeremo tra le particolarità urbanistiche di Antigua e gli spazi verdi intorno alle alte steli di Quiriguà. Noteremo la perfezione delle sagome coniche capovolte riflesse nel Lago Atitlan e, a Chichicastenango, finiremo per comprare più di quanto avremmo supposto, coinvolti da quello che, forse, è ancora il più famoso mercato al mondo. Non dimenticheremo gli stridii notturni che impediscono d’addormentarsi facilmente nel parco di Tikal, e investiremo la perdita di due ore di sonno mattutine nell’attendere sulla cima di una piramide che il sole sconfigga la “nieblina” che nasconde i templi nella foresta. Ci faremo stupire dall’inaspettata raffinata bellezza della “Scala” a Copàn… Sorseggeremo insieme un aperitivo su uno dei tetti-bar di Antigua, attraverseremo al calar della sera su piccole barche il tratto di baia che porta a Livingston proteggendoci con delle cerate dagli spruzzi e dalla pioggerella che, normalmente assente nelle altre regioni guatemalteche, qui sembra attendere proprio noi. Cercheremo di assistere a uno dei riti “pagani” per noi incomprensibili celebrati in un angolo appartato del colorato cimitero a Chichi, crederemo di aver visto un quetzal nella foresta di Tikal. Occhi orecchie naso gola tatto, tutti i sensi saranno impegnati e raramente potranno rilassarsi. Ci sarà sempre da guardare un vulcano che pare seguirci, il richiamo di un uccello da ascoltare, un aroma di caffè da 5 annusare, una pannocchia di mais abbrustolita da sgranocchiare, una pietra antica da toccare. Lo “charme” con cui condiamo il nostro viaggio non è sempre lusso più o meno ovattato, servizi 5* e goduriose SPA. A volte è la soddisfazione di affacciarsi dal proprio balcone e riempirsi gli occhi con quegli azzurri e verdi che si mescolano dove le acque della Baia di Amatique e del Rio Dulce sdoppiano la sagoma della foltissima vegetazione che fa da corona al golfo e al fiume. E’ quel bungalow rumorosamente minacciato da una foresta da cui fuoriescono stridii, urla di scimmie, strani suoni dei tanti animali che credono di essere a casa loro e, siccome lo sono, si permettono di accompagnare il nostro dormiveglia non sempre con melodiosi cinguettii. (La voce “dell’uccello sega” è sempre in agguato, ma rimane la soddisfazione di essere con pochissimi altri dentro il sito archeologico di Tikal dal pomeriggio alle prime ore del mattino, visto che solo poche decine di persone hanno il privilegio di pernottarvi). E’ calarsi appieno nella storia di Antigua varcando la soglia di un hotel che è in realtà un museo a cielo aperto, costruito intorno a un antico monastero di cui restano evidenti tracce: la chiesa, il chiostro, i cortili... “Charme”, quindi, è quell’insieme di stimoli forniti dalla godibilità delle strutture ricettive a volte davvero prestigiose in cui soggiorniamo o dalla piacevolezza del contesto ambientale in cui sono inserite. Tutto ciò lo troveremo oltre gli ingressi degli alberghi che ci ospitano dentro i quali capisci perché chiamiamo il Guatemala che abbiamo deciso di conoscere “Guatemala Charme”. Crediamo siano questi alcuni aspetti che rendono il viaggio effettivamente un po’ diverso da altri. 6 1° giorno - Milano Linate - Madrid - Città del Guatemala - Antigua (1500 m slm, 40 km circa 1 ora) Voli di linea Iberia da Milano Linate per la capitale del Guatemala via Madrid. Milano/Madrid IB8051 alle 07,10 con arrivo alle 09,30. (Ricordiamo che normalmente Iberia non prevede nelle tratte Italia/Madrid/Italia nessuna consumazione a bordo gratuita). Madrid/Città del Guatemala IB6341 delle 11,35 con arrivo alle 16,25 ora locale dello stesso giorno. (In Guatemala ci sono 8 ore in meno quando in Italia vige l’ora legale). All’arrivo nella capitale guatemalteca siamo accolti dalla guida locale e dall’accompagnatore italiano che si trova già in loco. Trasferimento immediato in bus privato ad Antigua, la vecchia capitale, situata a una quarantina di chilometri di distanza percorribili in circa un’ora. Antigua è un luogo ideale per riposare dopo il viaggio aereo. Sistemazione in hotel e cena. Pernottamento. Il nostro albergo ad Antigua, “Casa Santo Domingo” www.casasantodomingo.com.gt Varcare la soglia di questo hotel significa calarsi appieno nella storia di Antigua: è in realtà un museo a cielo aperto, costruito intorno a un antico monastero di cui restano evidenti tracce: la chiesa, il chiostro, i cortili... Il tutto ristrutturato in modo da mantenere intatto il fascino e l'atmosfera del luogo che doveva essere in passato. Ogni cosa ricorda l'antico monastero, statue lignee, 7 l'arredamento e le abitazioni; tutto è severo, antico, elegante e perfetto nei particolari. L'hotel è inserito in uno splendido giardino tropicale, con ampi spazi relax, piscina e ogni confort. Le stanze ampie e spaziose in stile possiedono tutte le comodità moderne. Sarà difficile lasciare questo luogo… 2° giorno - Antigua Antigua, la vecchia capitale del Guatemala è considerata dall’UNESCO tra le località degne di appartenere all’elenco mondiale Patrimonio dell’Umanità. E’ una lista a volte contestata da estimatori di luoghi non inseriti, ma anche da chi ritenga troppo elastici i criteri di inclusione nella lista stessa. Presenta quasi 900 nomi di siti, (il numero è variabile), selezionati per motivi culturali o naturali. L’Italia con le sue 47 località compare al primo posto. Seguono Spagna e Cina. Vivace, colta, frequentata da molti giovani che la scelgono per perfezionare la lingua spagnola, di rara bellezza mai smaccatamente evidente ma in grado di regalare piccole continue scoperte ad ogni angolo, colma di reperti coloniali alcuni splendidamente restaurati altri che offrono il fascino della nobile decadenza. Chiese, piazze, mercati. Ci piace però anche sottolinearne qualche neo, per evitare di farne una descrizione che sembri eccessivamente elogiativa, che riscontriamo negli eccessi di alcune forme di barocco locale che potrebbero non incontrare il gusto di chi ami architetture meno arzigogolate nei decori e ornamenti. La città è facilmente percorribile perché strutturata con calles parallele che incontrano perpendicolarmente avenidas, il tutto sotto l’occhio attento dei tre vulcani che fungono da ulteriori punti di riferimento. Oggi, “tra muri di storia e strade di pietra, vivremo la Città delle Rose Perpetue del secolo XVI”. Conventi, chiese e palazzi ci mostreranno il variegato accumularsi d'arte coloniale con evidenti contaminazioni locali. Davvero piacevole. Soste al Convento delle Suore Cappuccine, alla Chiesa della Mercede... Strade acciottolate, calessi, residenze d’epoca, angoli elegantemente smussati, finestre decorate protette da inferriate frutto del lavoro accurato di bravi artigiani, il bianco delle pareti, i vulcani che sembrano minacciosamente proteggerla, bar su graziose terrazze in cui concedersi un aperitivo, una passeggiata serale… Sarà inoltre un piacere richiamare l’attenzione su particolari che in una città colma di aspetti rilevanti potrebbero non destare la dovuta attenzione. Ci riferiamo a quelle grate metalliche che, nate per impedire indesiderate intrusioni, si presentano come ornamenti che aggraziano spigoli e mura di molte non modeste residenze o semplici case. Prima o poi, siamo convinti, qualcuno penserà di riempire un intero libro fotografico con immagini di tali particolarità assai significative di Antigua. Tutto ad Antigua richiama sensazioni di vera piacevolezza. E’ stata capitale per oltre duecento anni, sino al 1773 quando lo scettro è passato a Città del Guatemala. Ma, al contrario di quest’ultima, ti fa rimpiangere il momento in cui sei costretto a lasciarla. Cena. Pernottamento in hotel. 3° giorno - Antigua - Chichicastenango (2150 m slm, 115 km) 8 Se c’è un posto, più di altri, che meriti di essere percorso da soli senza che i ritmi, per quanto blandi, siano imposti dall’accompagnatore, questo è certo Antigua. La mattina possibilità di tempo libero per camminare a piedi, noleggiare un calesse, individuare un bar in un antico edificio, trovare l’occasione per spendere più di quanto non si pensasse in uno dei tanti negozi… o deambulare anche senza una particolare meta. Dopo il pranzo partenza in bus privato verso Chichicastenango che si raggiunge in circa due ore. Sistemazione in hotel. Durante l’eventuale tempo libero prima di cena si potrà deambulare attraverso il paesino per una prima esplorazione, opzione facilitata dalla posizione centrale del nostro hotel, o fare una passeggiata tra i boschi raggiungendo una vicina vallata dove scorre un fiume. Cena in hotel. Il nostro albergo a Chichi, “Santo Tomas Hotel”. www.guatemalaviajes.com/hoteles/hotelsantotomas Certamente è il miglior hotel di Chichi. Patio, piante, giardino, stanze, pappagalli, fontane, caminetti, travi in legno, persino l’orchestrina è gradevole in questa struttura non particolarmente antica ma che piace così come è. In ogni caso, quando riusciamo a trovare stanze disponibili, non manchiamo di soggiornarvi perché non potremmo pensare di tornare a Chichicastenango senza alloggiare qui. Dista una piacevole passeggiata dalla piazza col famoso mercato. Il soggiorno si rivela sempre gradito. Moltissimi turisti, anche se non vi abitano, non perdono occasione per dare un’occhiata a questo famoso albergo. Le stanze, disposte su due piani, al contrario di quelle del “Vista Real” sono arredate in modo essenziale (in particolar modo i bagni), ma dispongono di un, a volte necessario, camino e di qualche semplice mobile d’epoca. Straordinarie sono le collezioni di paramenti sacri, crocifissi, ferri da stiro, mobili antichi, strumenti musicali, statue e artigianato locale di qualche pregio che arredano le parti comuni. 4° giorno - Chichicastenango - Lago Atitlan (1500 m slm, 40 km circa 1 ora) Il giovedì e la domenica tantissimi piccoli commercianti arrivano dai villaggi delle alture circostanti per montare i banchetti che occupano il vasto spiazzo delimitato dalle due chiese che avremo modo di visitare, tra cui quella famosa in stile coloniale di Santo Tomàs del XVI secolo. In quest’ultima si avrà modo di osservare gesti e ritualità che, come avviene anche in altri luoghi di culto del Chiapas quali Chamula e Zinacantàn, risultano dalla commistione tra il cristianesimo forzatamente imposto dall’Europa e tradizioni locali. Più in generale nella cittadina permane una dualità non solo in ambito religioso ma anche in quello sociale e politico. A Chichi si riscontrano di fatto due autorità. Da un lato vigono le norme e sono rispettate le istituzioni che promanano dalla Repubblica del Guatemala e dalla Chiesa Cattolica. Dall’altro i “mashenos” (nome tradizionale degli abitanti del luogo), seguono i dettami della tradizione sacra e degli aspetti sociali autoctoni. L’accesso alla Chiesa di San Tomas per gli stranieri non è quello principale che si apre sulla facciata. A noi stranieri è consentito entrare da un portone laterale. Al suo interno si capisce subito di trovarsi in un ambiente con una sacralità e ritualità diverse come mostrano il pavimento cosparso di rami di pino e chicchi di mais, oltre 9 ad offerte che consistono in tradizionali candele ma anche in bottiglie di alcolici o di Coca Cola. Ricordiamo che è assolutamente vietato fotografare. I custodi della chiesa e i fedeli stanno anche molto attenti all’eventuale uso del cellulare come macchina fotografica. Dalla parte opposta della piazza, in una zona meno congestionata si trova l’altra chiesa detta “Capilla del Calvario”. In alcuni particolari giorni del mese e durante le festività sacre, le “cofradias”, confraternite di fedeli molto importanti nella vita sociale e religiosa locale, sfilano in processione per il centro giungendo sino alla Chiesa San Tomas. Il mercato, uno dei più famosi al mondo, come tutti i luoghi frequentati da tanti turisti non mantiene inalterato il fascino di 40 anni fa, ma rimane pur sempre imperdibile. Le bancarelle dedicate ai turisti vengono sistemate soprattutto nella parte perimetrale della piazza. Al suo centro si svolgono le attività più rivolte agli indigeni. Banchi con mercanzie d'uso quotidiano popolare e piccoli ristoranti occupano l’area sino al tardo pomeriggio. Pranzo a “Las Brasas” uno degli storici ristoranti di Chichi posto al primo piano di un edificio che si trova proprio su una strada che fiancheggia la piazza. Vi sono due luoghi particolari degni di interesse in cui possiamo recarci insieme perché vi si concentrano aspetti non secondari delle tradizioni legate al culto dei morti e a forme di religiosità “esoterica”. Certamente suggeriamo a tutti di seguirci nel cimitero raggiungibile con una passeggiata di una ventina di minuti dalla piazza centrale. Si resterà certo sorpresi dalle forme e dai colori che i locali hanno voluto dare alle sepolture dei loro cari. (Assocereste mai uno sfrontato vivace colore rosa ad una tomba?). Chi lo vorrà, prima di lasciare Chichicastenango, potrà seguire l’accompagnatore in una camminata optional in un bosco di pini. I volenterosi che lo desiderano potranno così arrivare sino alla Pietra del Sacrificio. “Pascual Abaj” è un luogo sacro dedicato al Dio della Terra. Consiste in un idolo con un volto di pietra posto sulla cima di una collina circondato da varie croci. La radura si raggiunge dopo aver percorso una strada in discesa che inizia dalla piazza del mercato e dopo essere saliti per un sentiero attraverso una pineta. La camminata di un paio di chilometri vale la pena perché permette di introdursi, con la dovuta sensibilità, in un ambiente in cui le ritualità religiose venerano un volto di pietra che i più fantasiosi trovano somigliante alle teste ben più famose dell’Isola di Pasqua. Non andremo certo lì per verificarne l’attendibilità ma perché vi si trova un oggetto venerato pare da millenni. I locali vengono qui, anche di notte, offrendo doni di varia natura, fiori, alcolici, incenso, cibo, a volte sacrificando animali. I segni sono sparsi in un'area caratterizzata dalla presenza di resti di numerosissimi fuochi molto usati come contorno alle tradizionali forme di religiosità indigena. (L’occasione risulta più significativa se casualmente sono in corso funzioni sacre, di cui ovviamente non siamo certo in grado di prevederne il momento di svolgimento). Terminate le visite, con l’autobus in circa un’ora percorreremo i 40 chilometri che ci separano dal Lago Atitlan dove prevediamo di arrivare per l’ora di cena. 10 Panajachel, la località nota per essere il centro più importante del Lago Atitlan, inizialmente meta di turismo quasi solo giovanile già dalla metà degli anni ’60, è da alcuni paragonata (con qualche forzatura nostalgica) a quella del “giramondismo saccopelista” presente anche a Pokhara, Goa o Luang Prabang. Oggi, contrariamente a quanto avveniva “nei mitici anni ’60”, è meta di un turismo molto differenziato che qui trova risposta ad ogni richiesta e qualità dei servizi. Il nostro hotel a Panajachel, “Posada de don Rodrigo” www.posadadedonrodrigo.com Frequentiamo questo hotel da alcuni anni perché secondo noi è tra i migliori di Panajachel. Si trova proprio sul bordo del lago, accanto alle vie centrali che, specie la sera, si riempiono di bancarelle. Basta uscire dal nostro albergo per trovarsi nel cuore della cittadina. Giardino ampio e curato, edera che ricopre molte pareti delle piccole costruzioni che ospitano le nostre stanze, il ristorante e una terrazza con piacevole vista sul lago, stile tradizionale, arredi semplici ma gradevoli, passaggi ombrosi, uso copioso del legno, verde a profusione, rendono apprezzabile il nostro soggiorno nella Posada de don Rodrigo. 5° giorno - Lago Atitlan, escursione in barca ai villaggi Al mattino, dopo la colazione, nelle vicinanze dell’hotel ci aspetta una barca per l’escursione sul Lago Atitlan. Rilassante. Santiago Atitlan si trova esattamente dalla parte opposta di Panajachel. Mantiene alcune delle sue caratteristiche tradizionali nonostante la presenza non marginale del turismo. Vi si giunge dopo circa un’ora e mezza di navigazione e per visitarlo occorre salire sino alla cima dell’altura che domina il lago. La passeggiata non è impegnativa anche perchè si è accompagnati da immancabili bancarelle e negozi che invitano alla sosta. (Lungo la salita c’è il forno che produce biscotti imperdibili). Si arriva sino alla sommità dove si trovano la piazza principale e la grande chiesa con statue lignee e una storia anche recente legata a fatti avvenuti nel 1981. In quell’occasione un prete amato dai locali e odiato dagli “squadroni della morte” fu ucciso per questioni politiche. Nella chiesa si nota la rappresentazione del granturco, elemento sacrale di tutta la tradizione maya perché legata alla credenza secondo cui l’intera umanità sarebbe stata originata proprio da questa pianta indispensabile per la sopravvivenza. Altro elemento che ci fa percepire lo stretto rapporto con una religiosità da sempre intimamente legata alla quotidianità, che la sovrapposizione forzata del cristianesimo non è riuscita a incrinare, è l’attenzione della gente verso le non usuali statue di santi. Tra l’altro le donne del posto badano a tenerle in ordine, pulirle ed abbigliarle con vestiti a volte sgargianti rinnovandoli periodicamente. Riprendiamo la nostra barca per arrivare sino a un grazioso piccolo resort che funziona anche da ristorante, dove pranziamo. L’Hotel Bambu si trova proprio all’imbocco della minuscola lingua di lago che dà accesso al paesino di Santiago. Vi trascorriamo, senza fretta, il tempo del pranzo prima di risalire in barca e riattraversare il lago per tornare verso Panajachel. La seconda tappa della giornata è San Antonio Palopò che si trova lungo il lato orientale della riva lacustre. Decideremo al momento se arrivarci in barca o via terra. (Nel pomeriggio la navigazione può essere inopportuna). Questo piccolo agglomerato ha un numero di abitanti molto inferiore a quello di Santiago. Normalmente è meno frequentato dai turisti, anche se vi si può 11 facilmente giungere via terra essendo più vicino a Panajachel. La località è nota per tre aspetti. I costumi tradizionali indossati dalle donne, le attività artigianali legate alla produzione di tessuti e ceramiche e i campi terrazzati che fanno da corona al luogo. Nel tardo pomeriggio possibilità di tempo libero per attività individuali, per passeggiare sul lungolago o nel centro della cittadina tra le numerose bancarelle e negozi che vendono prodotti artigianali presenti un po’ ovunque, ma soprattutto lungo la Calle Santander. Cena di Capodanno e pernottamento. 6° giorno - Lago Atitlan - Città del Guatemala - Copan (Honduras) (600 m slm - 355 km circa 8 ore) La scelta di evitare il più possibile l’uso di aerei per i trasferimenti interni, l’abbiamo compiuta per poterci recare in posti altrimenti non visitabili, come Copàn e Quiriguà dislocati in prossimità della “Carretera Atlantica”. Dal Lago Atitlan partiremo presto la mattina e attraversata non senza problemi di traffico la capitale del Guatemala (non dispone di una tangenziale che consenta di evitare gli intasamenti), proseguiremo sulla famosa Carretera sino alla deviazione per El Florido. Nelle sue vicinanze si trova il confine per entrare in Honduras. Gli attraversamenti di frontiera, che prevedono formalità burocratiche in genere "snellibili" ma non sempre standard, possono influenzare l’andamento della giornata di oggi e di quella successiva. Di là del confine, dopo una decina di chilometri giungiamo a Copàn, “l’ateneo del Mondo Maya”. Questo sito è abitato da prima del X sec. a.C. e vede il massimo splendore dal VII al IX secolo d.C. C’è chi afferma che la sua scoperta abbia rappresentato per l’archeologia un passaggio non meno fondamentale di quello dell’assai più famosa Tikal. Il nostro hotel a Copàn, “Clarion Copàn” www.clarioncopan.com Non è lussuoso, ma l’abbiamo scelto perché si trova in ottima posizione per visitare il sito archeologico, motivo della nostra breve sosta a Copan. Le stanze sono semplici, senza particolari pretese, aree comuni gradevoli, una piccola piscina, il tutto immerso in splendidi giardini. 7° giorno - Copan - Quiriguà - Puerto Barrios - Livingston (180 km circa 5 ore, più barca) Presto al mattino partenza per la visita alle rovine. Copàn permette certamente di completare la conoscenza del meglio che esprime visivamente la cultura Maya in tutta l’America Centrale. In particolare riteniamo che la Scalinata dei Geroglifici, oltre ad avere importanza rilevantissima storica e culturale, sia in assoluto tra le opere maya banalmente più belle. Il tutto è circondato da un’ombrosa foresta che aggiunge interesse alle rovine sperse in una vasta area. Le iscrizioni sulla gradinata, “i glifi”, hanno consentito sostanziosi passi avanti nella comprensione di aspetti storici e della stessa particolare scrittura maya. La sua significatività e apprezzabilità è certificata anche dell’essere stata inserita dall’UNESCO nella lista del Patrimonio dell’Umanità. Lavori sono in corso per ampliare la conoscenza di questo immenso luogo archeologico. Visiteremo la Gran Plaza, le steli dei Signori di Copàn, il Campo de la Pelota, il Tempio delle Iscrizioni. 12 L’era di maggior sviluppo di Copàn si ha alla fine dell’VIII secolo, e il suo declino assume forme evidenti nel XIII. Pare appurato che sia legato alle insufficienti risorse alimentari per una popolazione cresciuta eccessivamente date le caratteristiche della regione. L’abbandono che ne segue determina l’impossessarsi da parte della giungla delle strutture architettoniche. Migliaia sono i resti, ma solo la minor parte è stata riportata alla luce e restaurata. Moltissimo materiale è ancora sommerso sotto vari strati di terreno. Normalmente, il locale ministero del turismo prevede che la funzione di guida, spesso solo in lingua spagnola, venga svolta da personale del posto che non sempre sa fornire opportune sostanziose informazioni. (Gli occhi godranno di ciò che l’orecchio potrebbe non apprezzare pienamente). Consigliato l’uso di repellenti per la presenza, a volte, di fastidiosi insetti. Terminata la visita, partenza per Quiriguà, dopo aver lasciato l’Honduras e riattraversato il confine con il Guatemala. Si percorre la Carretera Atlantica tra piantagioni di banane con lunghi “viali degli impiccati”, che inevitabilmente richiamano la discussa “United Fruit Company”. Quiriguà si ritiene sia stato un centro in grado di mantenere rapporti molto serrati con Copàn. Commerciava attraverso il fiume Motagua pure con altre popolazioni del Centro America. Le steli, gran parte delle quali sono state scolpite nel secolo VIII d.C. sono le più alte che si conoscano della cultura maya. Gli enormi monoliti in arenaria alti anche oltre 10 metri, assai interessanti, sono resi ancora più apprezzabili dal contesto forestale. (In generale veniva usata questo tipo di pietra anche perché estrazione e taglio non erano eccessivamente impegnativi. Tale materiale risultava di facile lavorazione e, inoltre, tendeva ad indurirsi ed offrire maggiore resistenza agli elementi naturali man mano che permaneva esposto all’ossidazione). La visita del sito risulta sempre piacevole perché l’imponenza e anche la grazia dei manufatti sono distribuiti in un’area verde ben curata, attorniata e protetta da grandi alberi. Le poderose opere incutono rispetto, e le sette steli molto ben scolpite con raffigurazioni umane, testi glifici, animali, particolari come barbe e bastoni di comando, sono distribuite nella Gran Plaza quasi come figure di un enorme gioco. Anche Quiriguà è tra i luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. E’ significativo che sia il terzo che compare nella lista in un’area così ristretta. (Sono quattro, se si considera pure Tikal). Ciò dimostra la particolare importanza di questa regione maya dal punto di vista storico, per quello che gli uomini antichi hanno saputo realizzare e quelli moderni riportare ad alti livelli di godibile fruibilità. (E’ certo una casualità, ma in qualsiasi periodo dell’anno ci si sia recati a Quiriguà abbiamo sempre trovato il dio della pioggia ad attenderci in piena attività. In ogni caso, come sempre, avremo nel nostro bagaglio a mano un indumento impermeabile). Pranzo e proseguimento verso la Baia de Amatique fino a Puerto Barrios per prendere le barche e giungere a Livingston. La traversata normalmente avviene su piccole barche che consentono di approdare direttamente nell’imbarcadero del nostro hotel. Per questo è possibile che, secondo le condizioni del mare, anche se normalmente calmo perché protetto all’interno della Baia di Amatique, durante il trasferimento si possa essere infastiditi da spruzzi d’acqua mitigati dalle cerate che si trovano a bordo. All’arrivo, sistemazione nelle camere del “Villa Caribe”. 13 La cena si consuma sulla terrazza e sarà certo nostro piacere nella serata di oggi offrire un aperitivo in questo gradevole belvedere. Livingston, raggiungibile solo per vie d’acqua, è un luogo in cui vive una popolazione nera con ascendenze tra gli schiavi trascinati in America provenienti dall’Africa. Parlano idiomi che risultano da un insieme di spagnolo, “garìfuna”, (lingua tradizionale usata anche nel vicinissimo Belize), ed inglese. A tratti pare d’essere sbarcati in un paese caraibico con lo stesso sottofondo musicale, i forti colori delle case, i tetti in lamiera, gli alberi da cocco, l’andamento dinoccolato di alcuni giovani non solo locali che deambulano per le strade… Niente di particolarmente stravolgente, ma il luogo mostra una faccia poco conosciuta del Guatemala e certi aspetti della vita locale, legati alla pesca e turismo, offrono squarci in una nicchia di mondo che giustifica una breve sosta come la nostra. Verificheremo che Livingston continua a richiamare un certo turismo giovanile “saccopelista” che in molte altre parti del mondo è scomparso o assai ridimensionato. Il nostro hotel a Livingston, “Villa Caribe” www.villasdeguatemala.com Nella sosta a Livingston lungo l’itinerario verso Tikal, pernottiamo in questo albergo realizzato proprio alla confluenza tra il Rio Dulce, che percorreremo la mattina dopo in barca, e la Baia de Amatique da cui si accede al Golfo de Honduras. La vista che si offre è banalmente straordinaria. Si dispone di ventilatori a soffitto. Le escursioni in barca nel Parco Nazionale del Rio Dulce iniziano proprio dal porticciolo dell’hotel. L’hotel, gestito da un baffuto signore che volentieri salutiamo ogni volta che qui pernottiamo, è composto da un corpo centrale di due piani che dispone di stanze tutte con balcone privato. Recentemente sono stati realizzati anche sette bungalow che si discostano dall’edificio con ampie vetrate e posizioni assai panoramiche sulla zona piscina, giardini, fiume, golfo. 8° giorno - Livingston - Rio Dulce - Foresta del Peten - Tikal (200 m slm - barca dall'hotel sino al villaggio di Rio Dulce circa 1,5 ore e 260 km in bus per Tikal circa 4 ore) Le imbarcazioni ci attendono dopo la colazione. Percorriamo parte del Parco Nacional Rio Dulce verso ovest, in direzione del Lago di Izabal. Lo scenario che fa da contorno è quello tipico della giungla tropicale. Si entra prima nella Gola de la Vaca, oltre la quale il fiume diviene più ampio in corrispondenza di El Golfete. Qui si è vicini al Biotopo Chocòn Machacas, una riserva naturale di circa 8000 ettari che include paludi e area fluviale. Oltre ad animali come il giaguaro, nella riserva vive pure il lamantino, una sorta di tricheco grande tanto da pesare anche una tonnellata, ma non facilmente avvistabile per la sua abilità di nascondersi in acqua. In prossimità del villaggio di Rio Dulce, dopo aver superato il Castillo de San Felipe (da osservare stando in barca), s'incontra la Pista del Petèn giusto all’inizio del Lago di Izabal. Qui troviamo il nostro bus che, sfiorando il Belize, ci porta attraverso Modesto Mendez, Poptun, Flores, oltre la mitica “Foresta del Peten”. Oggi la vecchia pista che era l’ostacolo da superare per conquistare via terra le gioie offerte da Tikal è asfaltata, e consente un facile anche se lungo percorso. La foresta ci accompagna per un lungo tratto. Giungiamo alla meta nel tardo pomeriggio dopo un percorso su una strada che dai cancelli di ingresso del parco può essere percorsa solo ad una velocità ridotta, anche a causa di possibili attraversamenti di varie bestie tra cui i giaguari, come 14 indica l’eloquente segnaletica. All’arrivo ci attendono grida stridule, alte piramidi alcune ancora solo immaginabili perché completamente nascoste dentro collinette, tucani, alberi secolari, scimmie non silenziose, giungla, templi restaurati perfettamente, odore di terra, pappagalli, sentieri da cui emergono radici fantasiose, piccoli abbeveratoi per i numerosi uccelli, intenso profumo di vegetazione, “nieblina de la mañana”, lunghissimi corridoi di foresta pluviale, “urla del giaguaro”, il silenzio del tramonto… Scegliamo senz’altro di pernottare all’interno del Parco Archeologico di Tikal, perchè solo così si può utilizzare appieno il tempo della permanenza per le visite. Inoltre si potranno sfruttare anche quelle ore in cui il parco si spopola della gran parte dei visitatori che soggiornano fuori. Durante le prime ore del mattino e le ultime del pomeriggio, solo chi risieda all’interno può fruire di quella particolare situazione di privilegio, per apprezzare sensazioni senza la presenza di un turismo che rischia d'essere invadente. (Non fosse altro per il numero di gambe che percorrono i sentieri del sito e le quantità di voci non sempre rispettose dei luoghi frequentati). Per pernottare all’interno del parco è necessario prenotare con larghissimo anticipo perché le sistemazioni sono assai limitate in relazione al numero enorme di visitatori che ogni giorno varcano i cancelli di ingresso. Per questo siamo particolarmente lieti di poter offrire ai nostri compagni di viaggio sistemazioni non deluxe, ma certo “esclusive”. Il nostro hotel nel Parco di Tikal, “Jungle Lodge”, la Posada de la Selva www.junglelodgetikal.com Quando nel 1956 Antonio Contreras, lo scopritore del Tempio delle Iscrizioni, decise di costruire le prime modeste strutture per ospitare la missione archeologica, non immaginava che quello sarebbe stato il nucleo iniziale di una “posada de la selva” che avrebbe potuto accogliere solo i viaggiatori che si sarebbero preoccupati di prenotare un anno prima. In Guatemala avremo già avuto occasione di soggiornare in alberghi certo migliori, ma questo è l’unico in una radura ricavata in piena foresta, non distante “dall’albero ragno”. Dopo la completa ristrutturazione di quelli originari e la realizzazione di nuovi, i 36 bungalow sono certamente accoglienti e proprio accanto al sentiero che conduce nel cuore del sito che conserva i manufatti maya noti in tutto il globo terracqueo. Dispongono di ventilatori a soffitto e di luce elettrica fornita da fonti rinnovabili. L‘erogazione dell’energia elettrica può essere interrotta durante la notte. In qual caso vengono fornite delle lanterne a petrolio che ben si adattano all’atmosfera silvestre del luogo. La piscina e il ristorante con una discreta cantina, rendono il soggiorno ulteriormente piacevole. I suoni della foresta, specie quelli indimenticabili “dell’uccello sega”, costituiranno il fastidio da sopportare per due notti. Si dorme in buoni letti circondati da un’esuberante invadente selva ad un paio di chilometri in linea d’aria dalla “Gran Plaza” di Tikal. Si può visitare il sito anche all’alba o al tramonto senza la presenza di quel 99% dei turisti che pernottano fuori del parco archeologico. 9° giorno - Tikal Un sondaggio su Internet condotto a livello planetario pochissimi anni fa ha incluso Chichèn Itzà (in Messico) e non Tikal tra le Nuove Sette Meraviglie del Mondo. Senza voler togliere nulla alla Piramide di Kukulcàn (El Castillo) e agli spettacoli 15 policromatici di suoni e luci notturne, che tanto interesse riscontrano specie tra le folle che provengono dalle spiagge di Cancùn, forse la scelta è stata compiuta soprattutto da chi, non essendosi mai recato a Tikal, abbia avuto solo l’opportunità di compiere un’escursione proprio a Chichèn Itzà, lasciando per qualche ora gli ombrelloni della rinomata località balneare. Scegliamo di non elencare né tanto meno descrivere quanto si trova nel parco archeologico, lasciando direttamente alla nostra capacità di recepire sensazioni la scoperta di Tikal. Siamo certi, comunque, che le foto scattate non saranno in grado di ricostruire pienamente le atmosfere del posto. Solo la nostra emotività potrà succhiare e conservare adeguatamente gli aspetti più intimi del luogo maya. Immaginiamo che, se Terzani avesse avuto l’occasione di recarvisi, avrebbe dedicato a Tikal le stesse parole usate a proposito di Bagan: “Fa sentire orgogliosi di appartenere al genere umano”. Le visite iniziano subito dopo la colazione. I monumenti maya si mostreranno ancora più interessanti dal punto di vista storico e coinvolgenti da quello emozionale perchè sparsi nella giungla. Dopo aver notato “l’albero tarantola” e superato la biglietteria, si cammina tra la Gran Piazza e l’Acropoli, ammirando dall’alto del Tempio IV i templi del Gran Giaguaro e delle Maschere. Conosceremo anche l’area del “Mundo Perdido” e quanto altro sia possibile utilizzando al meglio la permanenza, inclusi luoghi meno frequentati perché trascurati dai turisti che non vi trascorrono due notti. Purtroppo, per evitare cadute che in passato hanno determinato la morte di più persone e contemporaneamente cercare di salvaguardare lo stato di conservazione dei manufatti, da alcun anni è assolutamente vietato salire l’ambita scalinata che portava sino alla sommità del Tempio Uno nella Gran Plaza. E’ però permesso l’uso della scala in legno realizzata a lato del Tempio Due, posto proprio di fronte a quello denominato Uno, dalla quale la vista è comunque di grande impatto. Il divieto di ascendere è stato esteso anche a molte altre strutture di Tikal e degli altri siti archeologici in Guatemala. (Ciò è più che giusto e comprensibile, anche se in questo modo è venuta meno pure l’ultima delle mitizzate “3 ascensioni” in luoghi particolarmente significativi ne facevano parte anche il “monastero” di Petra e lo spigolo nord della piramide di Cheope - che hanno attratto tanti giovani nei decenni scorsi). La locale sovrintendenza archeologica potrebbe assegnare una guida locale per la visita del sito. Se non fosse in lingua italiana la nostra guida fungerebbe da interprete. Tra le altre informazioni potremo apprendere anche quanto è stato rivelato da non molti anni da David Stuart dell’università statunitense di Austin. (Evidenziamo questi studi perché confermerebbero un aspetto storico essenziale di Tikal). Il ricercatore texano ha infatti “ricostruito”, dopo essere riuscito dal 2000 a decifrare alcune delle iscrizioni su una stele nota con un semplice numero, la “31”, un passaggio che lui ritiene fondamentale per la conoscenza storica delle vicende maya. Secondo queste ricerche il 16 gennaio del 378 un personaggio, pare proveniente da Teotihuacàn noto come “Il Fuoco è Nato”, avrebbe conquistato Tikal. Da quel momento, grazie all’impulso ricevuto dal “dominatore proveniente dall’Occidente” Tikal non sarà più la stessa, iniziando ad assumere un atteggiamento espansionistico che la porterà a dominare l’intera regione. 16 Pranzo nel modesto ristorantino sotto una tettoia nella giungla. Nessuno potrà toglierci il piacere di una zuppa di verdurine con poco sale e del pollo “abbrustolito”. Nel pomeriggio, durante il tempo libero, suggeriamo anche di recarsi in un punto panoramico per osservare le creste che bucano il tetto verde della foresta, per gustare un tramonto che qui ha qualche ragione per apparire diverso. Come nella piana di Bagan o tra le dune del Wadi Rum. 10° giorno - Tikal - volo per Città del Guatemala - volo per l'Italia Sveglia di buon mattino e trasferimento all’aeroporto di Santa Elena, distante circa 44 km da Tikal per il volo in partenza alle 08,05 per Città del Guatemala dove si giunge dopo un’ora. Città del Guatemala riteniamo che non sia la più avvincente delle capitali mesoamericane, qualsiasi siano le descrizioni che vengono fornite nei depliant dei più prestigiosi operatori turistici che propongono il Guatemala. Nonostante ciò può essere definita certamente come una città che sta facendo notevoli sforzi, con qualche successo, per divenire luogo in cui gli aspetti positivi possano sopravanzare quelli negativi. Oltre un milione di abitanti, contrasti notevoli, zone con baracche ma anche moderna architettura urbana, immigrati che non sanno bene a quale dei tanti santi rivolgersi per arrivare al giorno dopo e negozi che espongono merci pregiate, gallerie d’arte, presenza di musei e della gran parte degli uomini di cultura del Paese. In sostanza pare che, pur con tempi e contraddizioni proprie delle realtà che hanno vissuto decenni di lotte sociali anche cruente e che non sempre riescono a gestire le crisi delle aree agricole e le migrazioni interne con i conseguenti problemi legati alla marginalità sociale, stia indirizzando il proprio cammino verso una direzione apprezzabile. La città assume un ruolo di rilevanza nazionale solo dopo il terremoto del 1773 quando prese il posto di Antigua quale nuova capitale. Il suo centro, la Zona 1, è il Parque Central o Piazza della Costituzione, dove si trovano la Cattedrale e il Palacio Nacional de la Cultura, l’ex Palazzo Presidenziale. Alla Cattedrale può essere riconosciuta una certa imponenza che ha consentito alla struttura realizzata tra il XVIII e XIX secolo di resistere quasi indenne a terremoti e incendi. Il Palacio Nacional de la Cultura risale invece al secolo scorso e deve la sua realizzazione al lavoro forzato di carcerati. Se ne osserverà dall’esterno lo stile che risulta dalla contaminazione di varie tendenze architettoniche. La nostra breve sosta nella capitale ha nella visita del museo la motivazione più rilevante. Il Museo Nazionale di Archeologia e Etnologia è interessante perchè nelle sue sale sono stati raccolti i reperti più significativi dell’arte maya di tutto il Guatemala e costituisce un'opportuna sintesi di quanto si è avuto modo di osservare lungo il nostro itinerario. Steli, reperti lignei, gioielli, oggetti in giada, oltre ad una ricostruzione in scala del sito di Tikal e vari ambienti dedicati agli aspetti etnologici. Dopo le visite, pranzo e trasferimento in aeroporto per il volo di linea Iberia IB6342 delle ore 17,40 diretto a Madrid. Pasti e pernottamento a bordo. 11° giorno - Madrid - Milano Malpensa 17 Arrivo alle 13,25 a Madrid e coincidenza per Milano Malpensa con volo IB3254 delle 16,00 dove si giunge alle 18,20. 18 Bene a sapersi: CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO Complessivamente il viaggio è organizzato in modo da non prevedere particolari ritmi intensi, anche se in qualche giornata le sveglie, l’ora di arrivo in hotel e dei pasti potrebbero non effettuarsi nelle ore canoniche. Scelte diverse avrebbero comportato pernottamenti ulteriori in varie località non compatibili con l’economia complessiva del viaggio. In ogni caso, in generale, il tempo a disposizione è sufficiente per le visite ed eventuali occasioni di tempo libero da dedicare agli acquisti, ad un personale approccio alla realtà locale o al puro relax. I trasferimenti via terra non sono particolarmente consistenti nè impegnativi. In ogni caso non vanno intesi come l’indispensabile fatica da affrontare per spostarsi da un luogo all’altro. Sono invece occasione per un rapporto più ravvicinato con la realtà locale, e possibilità di visitare luoghi altrimenti non raggiungibili. Indichiamo chilometraggi e tempi medi di percorrenza con l’ovvia avvertenza che le specifiche condizioni locali potrebbero modificarne i tempi previsti con le conseguenti variazioni nello svolgimento del programma. Il volo da Flores (Tikal) a Città del Guatemala serve opportunamente ad ottimizzare i tempi e ad evitare di ripercorrere un itinerario già effettuato via terra. Normalmente la maggior parte delle cene sono consumate in hotel e i pranzi in ristoranti esterni per non essere costretti a rientrare negli hotel. (In generale i pasti risultano essere meno gratificanti di quanto non siano alcune delle sistemazioni scelte per i pernottamenti). Per questioni operative o di forza maggiore, l’itinerario potrebbe subire delle variazioni. Allo stesso modo i pernottamenti potrebbero essere effettuati in strutture similari o nelle migliori disponibili. Non sono previste vaccinazioni obbligatorie ma, come in ogni occasione di viaggi in paesi molto diversi dal nostro per condizioni geografiche, ambientali, stagionali, alimentari e sanitarie, si consiglia di consultare il proprio medico e la ASL. Condizioni climatiche: Il periodo prescelto per il viaggio è tra i migliori perché la stagione delle piogge va da metà-fine maggio ad ottobre e le giornate sono tendenzialmente soleggiate con temperature gradevoli tendenti all’aumento. A giugno le piogge sono assai consistenti e gli uragani esprimono il peggio da agosto a settembre. Il nostro itinerario si svolge in zone con caratteristiche assai diverse, dalle pianure più calde del Peten con massime sicuramente oltre i 30 gradi, agli altipiani con minime notturne intorno ai 10/15 gradi. L’area che si percorre è caratterizzata da climi e condizioni ambientali anche molto differenti, ma con basse medie di giorni piovosi, secondo i valori rilevati negli ultimi anni. (La piovosità consistente non è prevista nel periodo di nostra permanenza ma non sono da escludere precipitazioni). Anche l’altimetria è diversificata: dal livello del mare a Livingston ai circa 2150 metri di Chichicastenango passando per i 1500 di Antigua e Città del Guatemala, i 600 di Copàn e i 200 di Tikal. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte possono essere notevoli nelle zone montane, ed ognuno risponde alle stesse condizioni 19 generali in modo anche molto diverso. E’ quindi opportuno che ci si doti dell’abbigliamento che si ritenga più corrispondente alle proprie caratteristiche. In ogni caso consigliamo, oltre ad un vestiario assai pratico e scarpe comodissime, un indumento impermeabile. Tenuto presente che, ovviamente, le medie indicano solamente una possibilità, e che gli stravolgimenti in atto in ogni continente rendono sempre più aleatorie le previsioni, nel periodo di nostra permanenza si potrebbero riscontrare le seguenti caratteristiche medie desunte dagli eventi verificatesi negli ultimi 8-10 anni riportati da siti specializzati. Località medie temp min Guatemala City 1.500 slm Chichicastenango 2.150 slm Copàn Puerto Barrios (Livingston) Flores (Tikal) medie temp_max 15 14 16 29 30 28 22 31 20 32 INFORMAZIONI UTILI Si consiglia dotarsi di: Zampironi, Autan o similari. (Esiste anche un “Autan Extreme", per chi volesse il massimo della protezione). Consigliamo, visto lo scarso ingombro, di averne una confezione nel bagaglio a mano durante le visite nei siti archeologici. Creme solari, occhiali da sole, cappellino. Medicinali d'uso personale (tra cui disinfettante intestinale). Abbigliamento molto pratico, scarpe comodissime, un capo pesante potrebbe essere utile la sera nelle zone più elevate, un indumento impermeabile (da tenere sempre nel proprio bagaglio a mano). Un costume da bagno, visto lo scarso ingombro, potrebbe essere utile nelle piscine degli hotel. Una pila, una sveglia. Un porta valori pratico e sicuro del tipo “a collo” o cintura con tasca da indossare sotto i vestiti. Evitare il classico marsupio. (Quando possibile lasciare gli oggetti di valore nella cassaforte dell’hotel. In generale è meglio non portare in viaggio beni di particolare “appetibilità” per i borseggiatori, che raggiungono livelli di professionalità “apprezzabili” specie nella capitale, ma la raccomandazione è generalizzabile. Prestare molta attenzione nei luoghi affollati ed in quelli scarsamente frequentati specie nelle ore notturne. TELEFONIA Questo è un aspetto che può rapidamente variare. E’ quindi possibile che in loco le informazioni qui fornite siano già state superate dall’evolversi della situazione. Cellulari italiani trial band: Verificare possibilità di utilizzo e costi col proprio operatore. 20 Telefonare dagli hotel è possibile anche se caro. E’ diffuso, e da noi consigliato, l’uso di schede telefoniche internazionali con costi più contenuti. CAMBIO Euro e dollari USA si cambiano negli appositi uffici. In generale, pur essendo anche questo un aspetto in via di evoluzione, normalmente in Guatemala c’è più consuetudine a commerciare in dollari USA. Sono accettate le più diffuse carte di credito nei grandi hotel e grossi centri commerciali. CORRENTE E PRESE ELETTRICHE In genere è di 110-115 volt. E’ bene procurarsi un adattatore a contatti lunghi e piatti di tipo statunitense o di tipo universale. Importante: MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE Per aderire occorre confermare la propria partecipazione e versare un acconto del 25% del totale pratica. Il saldo va effettuato entro il 27 novembre 2012. Considerato il periodo di altissima stagione dovuto al Capodanno, vi preghiamo di darci un cenno del vostro interesse al più presto. Prima ci perverranno le iscrizioni, prima riusciremo a garantire i servizi menzionati. Non è necessario alcun visto dall’Italia per recarsi in Guatemala e Honduras. Invitiamo a controllare la data di scadenza del passaporto, la cui validità deve protrarsi minimo sei mesi dalla data del viaggio. 21 Quota Individuale di partecipazione da MILANO : Minimo 10 partecipanti Con accompagnatore dall'Italia. € 4.450,00 Massimo 16 partecipanti Supplementi per persona: Supplemento singola € 890,00 Tasse aeroportuali e fuel surcharge € 431,00 Suppl. Business in Classe I € 1.950,00 Quota di gestione pratica: € 80,00 Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi come determinato dalla tabella premi seguente: Costo individuale del viaggio fino a € 1.000,00 € 2.000,00 € 3.000,00 € 4.000,00 € 5.000,00 Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza Premio individuale € 26,00 € 52,00 € 78,00 € 104,00 € 130,00 3% Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento. Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio. 22 Questi prezzi sono ancorati al rapporto di cambio (1euro= 1,30 USD) e possono essere soggetti ad adeguamento valutario (valgono le condizioni di vendita da catalogo). La percentuale delle quote pagate in valuta estera è del 55% del prezzo del viaggio LA QUOTA COMPRENDE - Voli di linea Iberia in classe turistica (franchigia bagaglio 20 kg.), da Milano Linate per Città del Guatemala via Madrid, e da Città del Messico a Milano Malpensa via Madrid. Volo di linea da Flores (Tikal) a Città del Guatemala. - Trasferimenti interni Guatemala e Honduras in minibus privato con aria condizionata - Barca sul Lago Atitlan, da Puerto Barrios a Livingston, escursione nel Parco Nazionale del Rio Dulce. - Pensione completa dalla cena del 1° giorno al pranzo del 10° giorno, come da programma dettagliato. - Biglietti d’ingresso, visite e quanto altro esplicitamente indicato nel presente programma. - Tasse per l’attraversamento delle frontiere in Guatemala e Honduras. - Guide locali parlanti italiano come specificato nel programma dettagliato. - Sistemazioni in camera doppia in hotel di prima categoria in tutte le località. - Accompagnatore Kel 12 con minimo 10 partecipanti - Ai partecipanti distribuiamo materiale d'approfondimento su aspetti specifici della cultura maya realizzato appositamente per i nostri compagni di viaggio. LA QUOTA NON COMPRENDE - Tasse aeroportuali e fuel surcharge. - Tasse aeroportuali locali. - Bevande e spese personali. - Mance. - In generale, enti ed autorità locali possono decidere di aumentare od introdurre tasse o spese non segnalate in “la quota non comprende”. Pur non dipendendo dalla nostra volontà, ci scusiamo sin da ora nel caso ciò dovesse verificarsi. - Tutto quanto non esplicitamente indicato ne “La quota comprende”. Partenza Rientro Stagionalità 27/12/2012 (giovedì) 06/01/2013 (domenica) 23 Note Accompagnatore Kel 12: Anna Maspero Informazioni pratiche: GUATEMALA FORMALITÀ Per l'ingresso in Guatemala è necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi. DISPOSIZIONI SANITARIE Per l'ingresso in Guatemala, non è prevista nessuna vaccinazione obbligatoria. Per le pianure del Petén (Rio Dulce, Flores, Tikal) va segnalata la presenza della malaria. In generale di utilità sono le creme solari ad alta protezione, i repellenti antizanzare e i medicinali di uso abituale e quelli di prima necessità come disinfettanti, aspirine, antinevralgici e disinfettanti intestinali. CLIMA Il clima, di tipo tropicale, a seconda dell'altitudine delle regioni, si divide in tre fasce: le tierras calientes, che comprendono la selva e le coste fino a 800 mt di altitudine, dove le temperature minime sono superiori ai 25ºC e quelle massime ai 35ºC; le tierras templadas, fino ai 1500 mt con 20º costanti durante tutto l'anno; le tierras frias, le regioni sopra i 1500 mt che registrano una forte escursione termica. Qui le notti sono fredde in particolare nei mesi invernali, e la temperatura scende sotto i 10ºC. La piovosità è variabile: la stagione delle piogge va da maggio a metà ottobre. È da tenere presente che la stagione secca è quasi inesistente sulla costa caraibica, che è costantemente investita da venti caldi e umidi. ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO In linea generale consigliamo capi estivi o primaverili leggeri e un maglione per le serate più fresche. Per il periodo invernale (novembre - marzo) e nelle località in quota come tutta la regione Andina in Guatemala, è opportuno avere in valigia abiti adeguati a climi più freddi (di notte la temperatura può scendere sotto i 12°). Durante la stagione delle piogge serve un impermeabile poco ingombrante che consigliamo di portare anche in novembre-dicembre in caso di improvvisi acquazzoni. Per le escursioni ai siti archeologici sono d'obbligo calzature pratiche e comode con suola antiscivolo. FUSO ORARIO La differenza di orario con l'Italia è di meno 7 ore, meno 8 quando in Italia è in vigore l'ora legale. VALUTA L'unita monetaria del Guatemala è il Quetzal (GTQ). 1 EURO= 10,266 GTQ. 1 USD= 7,6715 GTQ. Ovunque vengono accettate le carte di credito più comuni. DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO 24 Al posto di frontiera dovrà essere presentata la "carta turistica". La valuta estera deve essere dichiarata all'arrivo sull'apposito modulo citato. E' consentito introdurre articoli personali, una videocamera ed una macchina fotografica. Per coloro che hanno superato i 18 anni è permesso introdurre 3 litri di alcool, 400 sigarette e 50 sigari. LINGUA La lingua ufficiale è lo spagnolo anche se sono molto diffusi i dialetti amerindi. L'inglese è abbastanza diffuso e non manca chi parla, o quantomeno capisce, l'italiano. RELIGIONE La Popolazione Guatemalteca è prevalentemente di religione cattolica. PREFISSI TELEFONICI Dall'Italia: comporre il prefisso internazionale 00502 seguito dal numero dell’abbonato. Dal Guatemala: comporre il prefisso internazionale 0039 seguito dal numero dell'abbonato. Telefoni cellulari: non sono in atto accordi di Roaming Internazionale per l’utilizzo di apparecchi GSM. CINE/FOTO È consigliabile portare dall'Italia scorta di materiale foto/cinematografico o quanto meno procurarsene nei maggiori centri, perchè altrove potrebbero esserci problemi di reperibilità. In alcuni luoghi turistici l'effettuazione di riprese è subordinata al pagamento in loco di una tassa. VOLTAGGIO La corrente elettrica è ovunque di 110 volts e inoltre le prese sono differenti dalle nostre. Se quindi si pensa di portare qualche apparecchio elettrico, assicurarsi che sia del tipo che accetti una tensione elettrica di 110 volts e procurarsi in anticipo l'adattatore per le prese (a contatti piatti, identiche a quelle usate anche negli Stati Uniti). CUCINA In Guatemala la cucina è simile a quella messicana anche se un po’ meno varia e speziata. Gli ingredienti principali della cucina guatemalteca sono il mais, i fagioli ed il peperoncino, serviti con carne, pesce o pollo. Ottima la carne e il rum locale. ACQUISTI Caratteristiche sono le stoffe e molti oggetti in tessuto dai colori vivaci come, borse, sciarpe, tovaglie, coperte, arazzi e camicette ricamate dalle donne indios. E anche Le maschere di legno, le ceramiche. ORARI DI APERTURA DI BANCHE E NEGOZI Le banche sono aperte dalle 09,00 alle 13,30 da lunedì a venerdì; alcuni sportelli bancari sono operativi anche il sabato pomeriggio. 25 L'orario dei negozi è variabile, generalmente sono aperti dal lunedì al sabato dalle 10,00 alle 19,00, con la pausa pranzo. 26 Informazioni generali: NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO Biglietto aereo Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità con le disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione internazionale che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo internazionale di linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi documenti di viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che garantiscono il metodo più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo, migliorando inoltre il servizio per i viaggiatori. Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4) che vi verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la ricevuta del passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo. Riporta tutti gli estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di conferma del vettore aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri nominativi come da passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura e presentato direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo che al momento della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto come da passaporto (anche secondo nome o cognome se li avete). Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano): · un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza + profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM 001/36 del 28 gennaio 1987) · una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile · un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD · un soprabito o impermeabile · un ombrello o bastone da passeggio · un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare · articoli da lettura per il viaggio · culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio · articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno dell’aeroporto e sugli aeromobili · medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto riguarda i predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione medica · liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano. Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi, creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia, contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti, 27 sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro prodotto di analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente richiudibile deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa. É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf, utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc. Bagaglio da spedire a seguito del passeggero Per la tratta internazionale il bagaglio deve pesare massimo dai 20 ai 23 kg. in classe economy, a seconda della compagnia, salvo pagamento di un extra peso. Alcune compagnie aeree stanno cambiando la franchigia bagaglio da stiva: mentre sono sempre stati concessi 2 colli per un totale di kg 20, ora concedono 1 solo collo da 23 Kg per la classe Economy, salvo pagamento di un extra peso. Al momento le compagnie che hanno variato la franchigia bagaglio sono: KLM IBERIA - BRITISH AIRWAYS – DELTA – AIR FRANCE – ALITALIA. ESSENDO LA FRANCHIGIA BAGAGLIO DIVERSA DA COMPAGNIA A COMPAGNIA, FA FEDE QUANTO RIPORTATO SUL BIGLIETTO AERO. Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito anche all’interno del bagaglio. IN CASO DI VOLI REGIONALI/PRIVATI vedere attentamente le informazioni date in ogni itinerario poiché le disposizioni spesso sono diverse e limitano ulteriormente il peso per motivi di sicurezza; se si superano i limiti imposti, questo può comportare un costo elevato. Articoli vietati nel bagaglio · E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli: · esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi · gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e velenosi) come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale, pistole lanciarazzi e pistole per starter · sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi; sostanze infettive e velenose · sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti · congegni di allarme · torcia subacquea con batterie inserite Modalità di reclamo: In caso di MANCATA RICONSEGNA/DANNEGGIAMENTO del bagaglio registrato (il bagaglio consegnato al momento dell’accettazione e per il quale viene emesso il “Talloncino di Identificazione Bagaglio”) all’arrivo a destinazione si deve APRIRE UN RAPPORTO DI SMARRIMENTO O DI DANNEGGIAMENTO BAGAGLIO facendo contestare l’evento, prima di lasciare l’area riconsegna bagagli, presso gli Uffici Lost and Found dell’aeroporto di arrivo, compilando gli appositi moduli, comunemente denominati P.I.R – Property Irregularity Report. 28 SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO – Se entro 21 giorni dall’apertura del “Rapporto di smarrimento bagaglio” non fossero state ricevute notizie sul ritrovamento, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento. RITROVAMENTO DEL BAGAGLIO SMARRITO – In caso di ritrovamento del bagaglio, entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento delle spese sostenute. Documentazione necessaria per entrambi i casi: · il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo; · l’originale del P.I.R rilasciato in aeroporto; · l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova dell’eventuale avvenuto pagamento dell’eccedenza del bagaglio; · un elenco del contenuto del bagaglio nel caso di bagaglio smarrito; · un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato; · gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la tipologia della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio; · indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della Banca, codici IBAN, ABI, CAB, numero di C/C, codice SWIFT nel caso di conto estero e nome del titolare del conto corrente; se i suddetti dati non si riferiscono all’intestatario della pratica, specificare anche l’indirizzo di residenza, numero di telefono, numero di fax (se disponibile), l’indirizzo e-mail (se disponibile). Importante – “Partenze da altre città” La normativa aerea è estremamente complessa e articolata. Riteniamo quindi doveroso darvi alcune indicazioni, confermandovi che, comunque, tutto lo staff addetto alle prenotazioni resta a disposizione per informazioni, consigli, chiarimenti. Le partenze da “altre città” diverse da quelle pubblicate in catalogo, sono quasi sempre possibili ma, soprattutto se non sono operate dallo stesso vettore della tratta internazionale, seguono disposizioni particolari che è giusto conoscere, anche perché eventuali ritardi/cancellazioni o altro non comportano responsabilità né dei vettori né della Kel12. Eseguiremo tutte le pratiche necessarie per farvi partire nel modo più comodo e dalla città che preferite, ma con le opportune avvertenze e informandovi che, se non esiste un accordo tra la compagnia che opera il volo internazionale e quelle che effettuano la prima tratta, devono essere emessi due biglietti differenti e questo comporta a volte la necessità di un doppio imbarco dei bagagli. Informandovi inoltre che la perdita del volo internazionale non comporta riprotezione, rimborsi o assunzione delle eventuali spese di hotel da parte della compagnia aerea e di Kel 12. 29 In base al Contratto di Trasporto, i vettori faranno il possibile per trasportare i passeggeri e i bagagli con ragionevole speditezza. I vettori possono sostituire senza preavviso altri vettori e l’aeromobile, e possono modificare e omettere, in caso di necessità, le località di fermata indicate sul biglietto. Gli orari possono essere variati e non costituiscono elemento essenziale del contratto. I vettori non assumono responsabilità per le coincidenze. INFORMAZIONI RELATIVE AL VIAGGIO Documenti per l’espatrio Ricordiamo che, considerata la variabilità della normativa in materia, le informazioni relative ai documenti di espatrio sono da considerarsi indicative e riguardano esclusivamente cittadini italiani e maggiorenni. Ogni partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che normalmente non deve scadere entro sei mesi dalla data di partenza), la presenza di diverse pagine libere (il numero varia a seconda dell’itinerario scelto e dunque visti necessari) e la validità della marca da bollo per l'uscita dall'Italia. Si consiglia di avere sempre con sé una copia conforme all’originale del passaporto e di eventuali vaccinazioni internazionali, e di tenerle separate dai documenti originali. L'impossibilità per il cliente di iniziare e/o proseguire il viaggio a causa della mancanza e/o dell’irregolarità dei prescritti documenti personali (passaporto, carta d'identità, vaccinazioni, etc.) non comporta responsabilità dell'organizzatore. Norme valutarie in Italia Ai sensi del Reg. CE 1889/2005 del 26.10.2005 (aggiornamento del 15.06.2007) ogni persona fisica in entrata o in uscita dall’Unione Europea ha l’obbligo di dichiarazione in DOGANA delle somme di denaro contante e strumenti negoziabili al portatore trasportati d’importo pari o superiore a 10.000 euro. Assicurazioni Per quanto riguarda le disposizioni assicurative vi invitiamo a leggere con attenzione la relativa polizza. In caso di sinistro, malattia o infortunio durante il viaggio, Vi preghiamo di provvedere immediatamente a informare l’assicurazione comunicando il numero indicato nella polizza ricevuta con i documenti di viaggio. Imprevisti Gli itinerari pubblicati sono stati elaborati in modo da essere realizzati con puntualità e precisione. Particolari situazioni possono tuttavia determinare variazioni nello svolgimento dei servizi previsti: voli, orari, itinerari aerei e alberghi possono essere modificati a discrezione dei vari fornitori e sostituiti con servizi di pari livello. Il verificarsi di cause di forza maggiore quali scioperi, avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, disordini civili e militari, sommosse, atti di terrorismo e banditismo e altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione. Eventuali spese supplementari sostenute dal partecipante non potranno pertanto essere rimborsate, e non lo saranno le prestazioni che per tali cause dovessero venir meno e non fossero recuperabili. Inoltre l'organizzazione non è responsabile del mancato utilizzo di servizi dovuto a ritardi o cancellazioni dei vettori aerei. 30 Disservizi Come indicato nelle Condizioni di Partecipazione, eventuali contestazioni in merito a difformità di prestazioni rispetto a quanto contrattualmente previsto, rilevate in corso di viaggio, dovranno essere riferite quando e se possibile al nostro rappresentante sul luogo. E’ comunque necessaria la notifica scritta a Kel 12 entro 10 giorni dalla data di rientro in Italia. Le eventuali richieste di rimborso relative a servizi non usufruiti saranno documentate da una dichiarazione che richiederete al rappresentate locale, e che attesterà il mancato godimento dei servizi stessi. Convenzione CITES Il 1° giugno 1997 è entrato in vigore il Regolamento Comunitario che dà attuazione alla Convenzione CITES di Washington a proposito d’importazione di animali e parti di animali protetti perché a rischio di estinzione. Sono previste multe fino a 130.000 euro per chi porta in Italia souvenir realizzati con animali protetti, animali vivi, anche se acquistati legalmente nel paese di origine. Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’articolo 17 della Legge n. 38/2006: “La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati concernenti la prostituzione e la pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero”. Data ultimo aggiornamento: 18/10/2012 31