1 GUATEMALA GUATEMALA CHARME Viaggio di

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1 GUATEMALA GUATEMALA CHARME Viaggio di
GUATEMALA
GUATEMALA CHARME
Viaggio di 11 giorni / 9 notti
Conosciamo da decenni il Guatemala e ci torniamo con un accurato e
consistente itinerario, dando particolare attenzione pure alla soddisfazione
che ricaveremo dal soggiornare in alberghi non comuni e modalità di
viaggio allettanti.
Non a caso lo chiamiamo “Guatemala Charme”.
Ci gratifichiamo con hotel dalle atmosfere coloniali, di ovattato lusso, in ex
conventi o in strutture antiche riadattate con soluzioni di gusto
contemporaneo, bungalow più modesti ma non per questo anonimi, nel
parco di Tikal, sul Rio Dulce, sul lago, tra statue lignee, mura impregnate
d’antico, collezioni di antiquariato, giardini ombrosi e un verde multicolore
che sembra voler entrare per forza anche nelle nostre stanze.
Percorriamo un Paese grande circa un terzo dell’Italia con bus, barche e un
solo volo interno per incontrare persone e luoghi altrimenti non visitabili e
poco frequentati.
I nostri compagni di viaggio certamente apprezzeranno che l’itinerario
non costringe a rifare la valigia tutti i giorni.
Relativamente agli hotel, al di là del nostro giudizio e delle classificazioni
ufficiali, indichiamo i nomi di quelli che frequenteremo in questa speciale
occasione in modo che se ne possano riscontrare direttamente le qualità
su Internet e pubblicazioni recenti. Adottiamo questo criterio perchè,
soprattutto nel caso di un viaggio “Charme”, preferiamo non limitarci a
segnalare generiche categorie di qualità.
Nel programma dettagliato che segue elenchiamo una serie di notizie
particolareggiate per offrire il maggior numero di elementi conoscitivi, e
costruirsi un’idea la più vicina possibile allo svolgimento reale del viaggio.
Solo in tal modo crediamo si possa mettere in grado di verificare se la
nostra proposta risponde alle proprie aspettative e se contiene qualche
elemento apprezzabile rispetto alle altre pur valide proposte presenti sul
mercato.
Il viaggio è una delle “merci” che si acquista senza poterla visionare
prima. La sua riuscita sta proprio nel poter effettivamente fruire di ciò che
si è comprato a scatola chiusa. L’accompagnamento del Tour Leader, oltre
che delle guide locali, può fornire quel pizzico di garanzia in più per far
coincidere le aspettative col suo svolgimento reale.
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Guatemala Charme e Copàn
(luoghi sacri tra foreste e fiumi)
Ideato da Mario Romualdi
“Quando arrivarono gli spagnoli, loro avevano la Bibbia e noi le terre. Dopo
un po’ noi avevamo la Bibbia e loro le terre”.
Così pensa l’indigeno che vive la calata degli spagnoli. Se, oltre agli oggetti
trasportabili sui galeoni, i conquistadores avessero potuto razziare pure le
poderose pietre che materializzano il sacro e l’arte maya, noi non
avremmo l’opportunità di formulare una proposta originale tra foreste,
alture, fiumi e laghi che incontra una Storia fatta d’archeologia e folclore
anche fuori degli itinerari più gettonati. Impreziosiamo l’itinerario
includendo tutti i siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO esistenti in
Guatemala e anche Copàn in Honduras.
Tutto ciò fa del Guatemala che proponiamo il
“Guatemala Charme”.
Lo effettuiamo con modalità diverse dal solito perché abbiamo voluto
privilegiare solo il Guatemala.
Della proposta sottolineiamo un modo di viaggiare scrupoloso,
soddisfacente e l’originalità dell’itinerario, nonostante si svolga in una
regione che da molti decenni attrae visitatori da ogni parte del mondo.
L’elaborazione di un programma di viaggio in una regione così ricca
d'archeologia, natura, folclore e colore, ha richiesto attenzione nel
selezionare accortamente i luoghi da visitare e, soprattutto, i tempi e
modalità di spostamento e di permanenza.
Non ci siamo lasciati tentare dagli itinerari più gettonati né dal voler
includere più tappe possibili con un uso eccessivo di trasferimenti in aereo,
a scapito della maggiore autonomia e contatto con luoghi e persone
consentite da mezzi quali l’autobus o la barca.
Per questo abbiamo pensato a un percorso effettuabile in modo equilibrato
fruendo dell’aereo in un’unica occasione per non dover ripercorrere un
tratto di itinerario già noto. Usiamo il bus privato per quelli più
interessanti e la barca in alcune occasioni per introdurci più intimamente
in certi luoghi lungo vie d’acqua.
E’ questo uno di quei viaggi in cui attraversare, e non sorvolare, regioni
tanto lontane e diverse non deve essere inteso come il prezzo da pagare
per raggiungere le varie destinazioni. E’, invece, opportunità di un
rapporto più ravvicinato con la realtà locale pur attraverso un finestrino,
(che comunque è migliore dell’inutile oblò dell’aereo). Anche l’uso di
barche con cui andare per fiumi, laghi e baie, è sempre gradito ai nostri
compagni di viaggio. Ma gli aspetti più significativi di questa scelta stanno
nel fatto che solo il bus privato e le barche consentono di recarsi in luoghi
che l’aereo non consentirebbe, non si è legati ad orari precisi e si possono
rendere flessibili partenze, soste, visite e tempi di percorrenza. Non
ultimo, si limitano eventuali problemi di ritardo o annullamento dei voli
interni.
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Una guida locale in grado di valorizzare i luoghi che frequenteremo, clima
generalmente gradevole, visite approfondite, ritmi non stressanti, tempo
libero per approfondimenti personali, passeggiate in calesse nei piccoli
centri storici, o relax approfittando dei servizi di cui dispongono molti dei
nostri alberghi saranno certamente apprezzati da chi vorrà seguirci in
questo viaggio.
Il Guatemala ha moltissimo da mostrare e da vari decenni soddisfa un
turismo con aspettative anche molto diversificate.
Troppo spesso però si considera questa meta come appendice di viaggi in
altri paesi come il Messico, finendo per dedicarvi solo pochi giorni.
Normalmente ci si limita quindi ai soliti pur piacevoli itinerari senza
“rischiare” d’introdurre elementi anche inconsueti, sprecando così
l’occasione di utilizzare al meglio le potenzialità di questo Paese. Perciò
abbiamo elaborato un programma in cui includiamo, oltre a quelle
classiche, anche località non tutte note al turismo meno attento.
“Guatemala Charme e Copàn” è un “pezzo unico”, usualmente non
proposto ai gruppi, che abbiamo inizialmente sperimentato
personalmente.
Ai viaggiatori spetta il compito di scegliere la destinazione e a noi è
riservato quello di proporre luoghi, modalità di viaggio e servizi che
rendano il più possibile interessante apprezzabile e, perché no, godibile il
viaggio stesso.
Per questo percorriamo il Guatemala pernottando tra la grazia e le
suggestioni proprie di antiche residenze riconvertite in “boutique hotel” ed
altre meno eclatanti, più modeste, ma sempre con spiccata personalità.
Alcuni alberghi sono di “lusso”, altri sono posti sul lago o lungo il fiume,
certi in piena foresta o realizzati in antiche strutture, altri ancora
impregnati di tale capacità di suggestione che dispiacerà non potervi
permanere più del tempo previsto.
Ovviamente, lo scopo principale per cui ci rechiamo in Guatemala non è il
piacere che deriva dal frequentare questi alberghi. E’ però certo che
quello che noi proponiamo è un modo diverso per valorizzare la visita di
luoghi in cui si concentrano gli aspetti più fascinosi che caratterizzano le
Americhe. I siti archeologici, le cittadine coloniali, i laghi, fiumi, foreste,
gli edifici sacri, le riserve naturali…
Questa volta non ci siamo voluti accontentare dei 5 stelle dotati di ogni
servizio e a volte più “comodi”, perché al loro interno spesso non capisci
in che parte del mondo ti trovi. Potresti indifferentemente essere a
Lugano, Sidney o Atene.
Nelle nostre residenze sai di essere in Guatemala, e te ne accorgi. Tutto
ciò è proposto alla sensibilità di chi sappia rinunciare a qualche sfoggio, a
volte a comodità e spazi più ampi e alle enormi hall di pur godibili grandi
alberghi, a favore di atmosfere più ovattate in sintonia con la storia e le
storie dei luoghi visitati. Un fascino discreto e “pretenzioso” che crediamo
possa soddisfare le esigenze di chi da anni ci offre la propria fiducia.
Benvenuti in Guatemala.
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SPECIFICITA’ DELLA NOSTRA PROPOSTA:
Quiriguà, con le poderose steli Maya del sec. VIII alte più di 10 m.
Copàn in Honduras, (che per importanza storica alcuni studiosi
paragonano a Tikal), dove si trova forse il più bel manufatto della cultura
maya.
Livingston, raggiungibile solo in barca navigando nella Baia di Amatique, in
un ambiente caraibico abitato da guatemaltechi neri che parlano il
“garifuna”.
Parco Nazionale del Rio Dulce, una riserva naturale nella giungla tropicale
tra area fluviale e paludi. Vi penetriamo in barca.
Abbiamo inoltre previsto un’escursione in barca sul Lago di Atitlan, per
andare in paesini posti sulle alture vulcaniche dei dintorni.
Arriviamo via terra a Tikal percorrendo la mitizzata pista, oramai asfaltata,
che attraversa la foresta del Petèn.
Ci piace rimarcare particolarmente i 2 pernottamenti
all’interno del Parco Archeologico di Tikal, per essere in grado di recarsi
anche in luoghi e monumenti non raggiungibili con la normale permanenza
dalla mattina al pomeriggio, come in genere avviene se non si pernotta nel
sito. Le sistemazioni sono non lussuose ma certamente comode e
soddisfacenti, e si potrà sorbire il privilegio di stare nell’area archeologica
specie nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, quando vanno
via i turisti che soggiornano fuori del sito, che sono la stragrande
maggioranza dei visitatori .
Durante il viaggio passeggeremo tra le particolarità urbanistiche di
Antigua e gli spazi verdi intorno alle alte steli di Quiriguà. Noteremo la
perfezione delle sagome coniche capovolte riflesse nel Lago Atitlan e, a
Chichicastenango, finiremo per comprare più di quanto avremmo
supposto, coinvolti da quello che, forse, è ancora il più famoso mercato al
mondo. Non dimenticheremo gli stridii notturni che impediscono
d’addormentarsi facilmente nel parco di Tikal, e investiremo la perdita di
due ore di sonno mattutine nell’attendere sulla cima di una piramide che il
sole sconfigga la “nieblina” che nasconde i templi nella foresta. Ci faremo
stupire dall’inaspettata raffinata bellezza della “Scala” a Copàn…
Sorseggeremo insieme un aperitivo su uno dei tetti-bar di Antigua,
attraverseremo al calar della sera su piccole barche il tratto di baia che
porta a Livingston proteggendoci con delle cerate dagli spruzzi e dalla
pioggerella che, normalmente assente nelle altre regioni guatemalteche,
qui sembra attendere proprio noi. Cercheremo di assistere a uno dei riti
“pagani” per noi incomprensibili celebrati in un angolo appartato del
colorato cimitero a Chichi, crederemo di aver visto un quetzal nella
foresta di Tikal.
Occhi orecchie naso gola tatto, tutti i sensi saranno impegnati e
raramente potranno rilassarsi. Ci sarà sempre da guardare un vulcano che
pare seguirci, il richiamo di un uccello da ascoltare, un aroma di caffè da
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annusare, una pannocchia di mais abbrustolita da sgranocchiare, una
pietra antica da toccare.
Lo “charme” con cui condiamo il nostro viaggio non è sempre lusso più o
meno ovattato, servizi 5* e goduriose SPA. A volte è la soddisfazione di
affacciarsi dal proprio balcone e riempirsi gli occhi con quegli azzurri e
verdi che si mescolano dove le acque della Baia di Amatique e del Rio
Dulce sdoppiano la sagoma della foltissima vegetazione che fa da corona al
golfo e al fiume. E’ quel bungalow rumorosamente minacciato da una
foresta da cui fuoriescono stridii, urla di scimmie, strani suoni dei tanti
animali che credono di essere a casa loro e, siccome lo sono, si permettono
di accompagnare il nostro dormiveglia non sempre con melodiosi
cinguettii. (La voce “dell’uccello sega” è sempre in agguato, ma rimane la
soddisfazione di essere con pochissimi altri dentro il sito archeologico di
Tikal dal pomeriggio alle prime ore del mattino, visto che solo poche
decine di persone hanno il privilegio di pernottarvi).
E’ calarsi appieno nella storia di Antigua varcando la soglia di un hotel che
è in realtà un museo a cielo aperto, costruito intorno a un antico
monastero di cui restano evidenti tracce: la chiesa, il chiostro, i cortili...
“Charme”, quindi, è quell’insieme di stimoli forniti dalla godibilità delle
strutture ricettive a volte davvero prestigiose in cui soggiorniamo o dalla
piacevolezza del contesto ambientale in cui sono inserite.
Tutto ciò lo troveremo oltre gli ingressi degli alberghi che ci ospitano
dentro i quali capisci perché chiamiamo il Guatemala che abbiamo deciso
di conoscere “Guatemala Charme”.
Crediamo siano questi alcuni aspetti che rendono il viaggio effettivamente
un po’ diverso da altri.
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1° giorno - Milano Linate - Madrid - Città del Guatemala - Antigua
(1500 m slm, 40 km circa 1 ora)
Voli di linea Iberia da Milano Linate per la capitale del Guatemala via Madrid.
Milano/Madrid IB8051 alle 07,10 con arrivo alle 09,30. (Ricordiamo che
normalmente Iberia non prevede nelle tratte Italia/Madrid/Italia nessuna
consumazione a bordo gratuita). Madrid/Città del Guatemala IB6341 delle 11,35
con arrivo alle 16,25 ora locale dello stesso giorno. (In Guatemala ci sono 8 ore in
meno quando in Italia vige l’ora legale).
All’arrivo nella capitale guatemalteca siamo accolti dalla guida locale e
dall’accompagnatore italiano che si trova già in loco. Trasferimento immediato in
bus privato ad Antigua, la vecchia capitale, situata a una quarantina di chilometri di
distanza percorribili in circa un’ora. Antigua è un luogo ideale per riposare dopo il
viaggio aereo. Sistemazione in hotel e cena. Pernottamento.
Il
nostro
albergo
ad
Antigua,
“Casa
Santo
Domingo”
www.casasantodomingo.com.gt
Varcare la soglia di questo hotel significa calarsi appieno nella storia di Antigua: è
in realtà un museo a cielo aperto, costruito intorno a un antico monastero di cui
restano evidenti tracce: la chiesa, il chiostro, i cortili...
Il tutto ristrutturato in modo da mantenere intatto il fascino e l'atmosfera del luogo
che doveva essere in passato. Ogni cosa ricorda l'antico monastero, statue lignee,
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l'arredamento e le abitazioni; tutto è severo, antico, elegante e perfetto nei
particolari. L'hotel è inserito in uno splendido giardino tropicale, con ampi spazi
relax, piscina e ogni confort. Le stanze ampie e spaziose in stile possiedono tutte le
comodità moderne. Sarà difficile lasciare questo luogo…
2° giorno - Antigua
Antigua, la vecchia capitale del Guatemala è considerata dall’UNESCO tra le
località degne di appartenere all’elenco mondiale Patrimonio dell’Umanità. E’
una lista a volte contestata da estimatori di luoghi non inseriti, ma anche da chi
ritenga troppo elastici i criteri di inclusione nella lista stessa. Presenta quasi 900
nomi di siti, (il numero è variabile), selezionati per motivi culturali o naturali.
L’Italia con le sue 47 località compare al primo posto. Seguono Spagna e Cina.
Vivace, colta, frequentata da molti giovani che la scelgono per perfezionare la
lingua spagnola, di rara bellezza mai smaccatamente evidente ma in grado di
regalare piccole continue scoperte ad ogni angolo, colma di reperti coloniali alcuni
splendidamente restaurati altri che offrono il fascino della nobile decadenza.
Chiese, piazze, mercati.
Ci piace però anche sottolinearne qualche neo, per evitare di farne una descrizione
che sembri eccessivamente elogiativa, che riscontriamo negli eccessi di alcune
forme di barocco locale che potrebbero non incontrare il gusto di chi ami
architetture meno arzigogolate nei decori e ornamenti.
La città è facilmente percorribile perché strutturata con calles parallele che
incontrano perpendicolarmente avenidas, il tutto sotto l’occhio attento dei tre
vulcani che fungono da ulteriori punti di riferimento.
Oggi, “tra muri di storia e strade di pietra, vivremo la Città delle Rose Perpetue del
secolo XVI”. Conventi, chiese e palazzi ci mostreranno il variegato accumularsi
d'arte coloniale con evidenti contaminazioni locali. Davvero piacevole. Soste al
Convento delle Suore Cappuccine, alla Chiesa della Mercede...
Strade acciottolate, calessi, residenze d’epoca, angoli elegantemente smussati,
finestre decorate protette da inferriate frutto del lavoro accurato di bravi artigiani, il
bianco delle pareti, i vulcani che sembrano minacciosamente proteggerla, bar su
graziose terrazze in cui concedersi un aperitivo, una passeggiata serale…
Sarà inoltre un piacere richiamare l’attenzione su particolari che in una città colma
di aspetti rilevanti potrebbero non destare la dovuta attenzione. Ci riferiamo a
quelle grate metalliche che, nate per impedire indesiderate intrusioni, si presentano
come ornamenti che aggraziano spigoli e mura di molte non modeste residenze o
semplici case. Prima o poi, siamo convinti, qualcuno penserà di riempire un intero
libro fotografico con immagini di tali particolarità assai significative di Antigua.
Tutto ad Antigua richiama sensazioni di vera piacevolezza. E’ stata capitale per
oltre duecento anni, sino al 1773 quando lo scettro è passato a Città del
Guatemala. Ma, al contrario di quest’ultima, ti fa rimpiangere il momento in cui sei
costretto a lasciarla.
Cena. Pernottamento in hotel.
3° giorno - Antigua - Chichicastenango
(2150 m slm, 115 km)
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Se c’è un posto, più di altri, che meriti di essere percorso da soli senza che i ritmi,
per quanto blandi, siano imposti dall’accompagnatore, questo è certo Antigua.
La mattina possibilità di tempo libero per camminare a piedi, noleggiare un calesse,
individuare un bar in un antico edificio, trovare l’occasione per spendere più di
quanto non si pensasse in uno dei tanti negozi… o deambulare anche senza una
particolare meta.
Dopo il pranzo partenza in bus privato verso Chichicastenango che si raggiunge in
circa due ore. Sistemazione in hotel. Durante l’eventuale tempo libero prima di
cena si potrà deambulare attraverso il paesino per una prima esplorazione, opzione
facilitata dalla posizione centrale del nostro hotel, o fare una passeggiata tra i
boschi raggiungendo una vicina vallata dove scorre un fiume.
Cena in hotel.
Il
nostro
albergo
a
Chichi,
“Santo
Tomas
Hotel”.
www.guatemalaviajes.com/hoteles/hotelsantotomas
Certamente è il miglior hotel di Chichi. Patio, piante, giardino, stanze, pappagalli,
fontane, caminetti, travi in legno, persino l’orchestrina è gradevole in questa
struttura non particolarmente antica ma che piace così come è. In ogni caso,
quando riusciamo a trovare stanze disponibili, non manchiamo di soggiornarvi
perché non potremmo pensare di tornare a Chichicastenango senza alloggiare qui.
Dista una piacevole passeggiata dalla piazza col famoso mercato. Il soggiorno si
rivela sempre gradito. Moltissimi turisti, anche se non vi abitano, non perdono
occasione per dare un’occhiata a questo famoso albergo. Le stanze, disposte su due
piani, al contrario di quelle del “Vista Real” sono arredate in modo essenziale (in
particolar modo i bagni), ma dispongono di un, a volte necessario, camino e di
qualche semplice mobile d’epoca.
Straordinarie sono le collezioni di paramenti sacri, crocifissi, ferri da stiro, mobili
antichi, strumenti musicali, statue e artigianato locale di qualche pregio che
arredano le parti comuni.
4° giorno - Chichicastenango - Lago Atitlan
(1500 m slm, 40 km circa 1 ora)
Il giovedì e la domenica tantissimi piccoli commercianti arrivano dai villaggi delle
alture circostanti per montare i banchetti che occupano il vasto spiazzo delimitato
dalle due chiese che avremo modo di visitare, tra cui quella famosa in stile
coloniale di Santo Tomàs del XVI secolo. In quest’ultima si avrà modo di osservare
gesti e ritualità che, come avviene anche in altri luoghi di culto del Chiapas quali
Chamula e Zinacantàn, risultano dalla commistione tra il cristianesimo
forzatamente imposto dall’Europa e tradizioni locali.
Più in generale nella cittadina permane una dualità non solo in ambito religioso ma
anche in quello sociale e politico. A Chichi si riscontrano di fatto due autorità. Da un
lato vigono le norme e sono rispettate le istituzioni che promanano dalla Repubblica
del Guatemala e dalla Chiesa Cattolica. Dall’altro i “mashenos” (nome tradizionale
degli abitanti del luogo), seguono i dettami della tradizione sacra e degli aspetti
sociali autoctoni.
L’accesso alla Chiesa di San Tomas per gli stranieri non è quello principale che si
apre sulla facciata. A noi stranieri è consentito entrare da un portone laterale. Al
suo interno si capisce subito di trovarsi in un ambiente con una sacralità e ritualità
diverse come mostrano il pavimento cosparso di rami di pino e chicchi di mais, oltre
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ad offerte che consistono in tradizionali candele ma anche in bottiglie di alcolici o di
Coca Cola. Ricordiamo che è assolutamente vietato fotografare. I custodi della
chiesa e i fedeli stanno anche molto attenti all’eventuale uso del cellulare come
macchina fotografica.
Dalla parte opposta della piazza, in una zona meno congestionata si trova l’altra
chiesa detta “Capilla del Calvario”.
In alcuni particolari giorni del mese e durante le festività sacre, le “cofradias”,
confraternite di fedeli molto importanti nella vita sociale e religiosa locale, sfilano in
processione per il centro giungendo sino alla Chiesa San Tomas.
Il mercato, uno dei più famosi al mondo, come tutti i luoghi frequentati da tanti
turisti non mantiene inalterato il fascino di 40 anni fa, ma rimane pur sempre
imperdibile. Le bancarelle dedicate ai turisti vengono sistemate soprattutto nella
parte perimetrale della piazza. Al suo centro si svolgono le attività più rivolte agli
indigeni. Banchi con mercanzie d'uso quotidiano popolare e piccoli ristoranti
occupano l’area sino al tardo pomeriggio.
Pranzo a “Las Brasas” uno degli storici ristoranti di Chichi posto al primo piano di
un edificio che si trova proprio su una strada che fiancheggia la piazza.
Vi sono due luoghi particolari degni di interesse in cui possiamo recarci insieme
perché vi si concentrano aspetti non secondari delle tradizioni legate al culto dei
morti e a forme di religiosità “esoterica”. Certamente suggeriamo a tutti di seguirci
nel cimitero raggiungibile con una passeggiata di una ventina di minuti dalla piazza
centrale. Si resterà certo sorpresi dalle forme e dai colori che i locali hanno voluto
dare alle sepolture dei loro cari. (Assocereste mai uno sfrontato vivace colore rosa
ad una tomba?).
Chi lo vorrà, prima di lasciare Chichicastenango, potrà seguire l’accompagnatore in
una camminata optional in un bosco di pini.
I volenterosi che lo desiderano potranno così arrivare sino alla Pietra del Sacrificio.
“Pascual Abaj” è un luogo sacro dedicato al Dio della Terra. Consiste in un idolo con
un volto di pietra posto sulla cima di una collina circondato da varie croci. La radura
si raggiunge dopo aver percorso una strada in discesa che inizia dalla piazza del
mercato e dopo essere saliti per un sentiero attraverso una pineta. La camminata
di un paio di chilometri vale la pena perché permette di introdursi, con la dovuta
sensibilità, in un ambiente in cui le ritualità religiose venerano un volto di pietra che
i più fantasiosi trovano somigliante alle teste ben più famose dell’Isola di Pasqua.
Non andremo certo lì per verificarne l’attendibilità ma perché vi si trova un oggetto
venerato pare da millenni. I locali vengono qui, anche di notte, offrendo doni di
varia natura, fiori, alcolici, incenso, cibo, a volte sacrificando animali. I segni sono
sparsi in un'area caratterizzata dalla presenza di resti di numerosissimi fuochi molto
usati come contorno alle tradizionali forme di religiosità indigena. (L’occasione
risulta più significativa se casualmente sono in corso funzioni sacre, di cui
ovviamente non siamo certo in grado di prevederne il momento di svolgimento).
Terminate le visite, con l’autobus in circa un’ora percorreremo i 40 chilometri che ci
separano dal Lago Atitlan dove prevediamo di arrivare per l’ora di cena.
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Panajachel, la località nota per essere il centro più importante del Lago Atitlan,
inizialmente meta di turismo quasi solo giovanile già dalla metà degli anni ’60, è da
alcuni paragonata (con qualche forzatura nostalgica) a quella del “giramondismo
saccopelista” presente anche a Pokhara, Goa o Luang Prabang. Oggi,
contrariamente a quanto avveniva “nei mitici anni ’60”, è meta di un turismo molto
differenziato che qui trova risposta ad ogni richiesta e qualità dei servizi.
Il
nostro
hotel
a
Panajachel,
“Posada
de
don
Rodrigo”
www.posadadedonrodrigo.com
Frequentiamo questo hotel da alcuni anni perché secondo noi è tra i migliori di
Panajachel. Si trova proprio sul bordo del lago, accanto alle vie centrali che, specie
la sera, si riempiono di bancarelle. Basta uscire dal nostro albergo per trovarsi nel
cuore della cittadina. Giardino ampio e curato, edera che ricopre molte pareti delle
piccole costruzioni che ospitano le nostre stanze, il ristorante e una terrazza con
piacevole vista sul lago, stile tradizionale, arredi semplici ma gradevoli, passaggi
ombrosi, uso copioso del legno, verde a profusione, rendono apprezzabile il nostro
soggiorno nella Posada de don Rodrigo.
5° giorno - Lago Atitlan, escursione in barca ai villaggi
Al mattino, dopo la colazione, nelle vicinanze dell’hotel ci aspetta una barca per
l’escursione sul Lago Atitlan. Rilassante.
Santiago Atitlan si trova esattamente dalla parte opposta di Panajachel. Mantiene
alcune delle sue caratteristiche tradizionali nonostante la presenza non marginale
del turismo. Vi si giunge dopo circa un’ora e mezza di navigazione e per visitarlo
occorre salire sino alla cima dell’altura che domina il lago. La passeggiata non è
impegnativa anche perchè si è accompagnati da immancabili bancarelle e negozi
che invitano alla sosta. (Lungo la salita c’è il forno che produce biscotti imperdibili).
Si arriva sino alla sommità dove si trovano la piazza principale e la grande chiesa
con statue lignee e una storia anche recente legata a fatti avvenuti nel 1981. In
quell’occasione un prete amato dai locali e odiato dagli “squadroni della morte” fu
ucciso per questioni politiche.
Nella chiesa si nota la rappresentazione del granturco, elemento sacrale di tutta la
tradizione maya perché legata alla credenza secondo cui l’intera umanità sarebbe
stata originata proprio da questa pianta indispensabile per la sopravvivenza. Altro
elemento che ci fa percepire lo stretto rapporto con una religiosità da sempre
intimamente legata alla quotidianità, che la sovrapposizione forzata del
cristianesimo non è riuscita a incrinare, è l’attenzione della gente verso le non
usuali statue di santi. Tra l’altro le donne del posto badano a tenerle in ordine,
pulirle ed abbigliarle con vestiti a volte sgargianti rinnovandoli periodicamente.
Riprendiamo la nostra barca per arrivare sino a un grazioso piccolo resort che
funziona anche da ristorante, dove pranziamo. L’Hotel Bambu si trova proprio
all’imbocco della minuscola lingua di lago che dà accesso al paesino di Santiago. Vi
trascorriamo, senza fretta, il tempo del pranzo prima di risalire in barca e
riattraversare il lago per tornare verso Panajachel.
La seconda tappa della giornata è San Antonio Palopò che si trova lungo il lato
orientale della riva lacustre. Decideremo al momento se arrivarci in barca o via
terra. (Nel pomeriggio la navigazione può essere inopportuna).
Questo piccolo agglomerato ha un numero di abitanti molto inferiore a quello di
Santiago. Normalmente è meno frequentato dai turisti, anche se vi si può
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facilmente giungere via terra essendo più vicino a Panajachel. La località è nota per
tre aspetti. I costumi tradizionali indossati dalle donne, le attività artigianali legate
alla produzione di tessuti e ceramiche e i campi terrazzati che fanno da corona al
luogo. Nel tardo pomeriggio possibilità di tempo libero per attività individuali, per
passeggiare sul lungolago o nel centro della cittadina tra le numerose bancarelle e
negozi che vendono prodotti artigianali presenti un po’ ovunque, ma soprattutto
lungo la Calle Santander.
Cena di Capodanno e pernottamento.
6° giorno - Lago Atitlan - Città del Guatemala - Copan (Honduras)
(600 m slm - 355 km circa 8 ore)
La scelta di evitare il più possibile l’uso di aerei per i trasferimenti interni, l’abbiamo
compiuta per poterci recare in posti altrimenti non visitabili, come Copàn e Quiriguà
dislocati in prossimità della “Carretera Atlantica”.
Dal Lago Atitlan partiremo presto la mattina e attraversata non senza problemi di
traffico la capitale del Guatemala (non dispone di una tangenziale che consenta di
evitare gli intasamenti), proseguiremo sulla famosa Carretera sino alla deviazione
per El Florido. Nelle sue vicinanze si trova il confine per entrare in Honduras. Gli
attraversamenti di frontiera, che prevedono formalità burocratiche in genere
"snellibili" ma non sempre standard, possono influenzare l’andamento della
giornata di oggi e di quella successiva. Di là del confine, dopo una decina di
chilometri giungiamo a Copàn, “l’ateneo del Mondo Maya”.
Questo sito è abitato da prima del X sec. a.C. e vede il massimo splendore dal VII
al IX secolo d.C. C’è chi afferma che la sua scoperta abbia rappresentato per
l’archeologia un passaggio non meno fondamentale di quello dell’assai più famosa
Tikal.
Il nostro hotel a Copàn, “Clarion Copàn” www.clarioncopan.com
Non è lussuoso, ma l’abbiamo scelto perché si trova in ottima posizione per visitare
il sito archeologico, motivo della nostra breve sosta a Copan. Le stanze sono
semplici, senza particolari pretese, aree comuni gradevoli, una piccola piscina, il
tutto immerso in splendidi giardini.
7° giorno - Copan - Quiriguà - Puerto Barrios - Livingston
(180 km circa 5 ore, più barca)
Presto al mattino partenza per la visita alle rovine. Copàn permette certamente di
completare la conoscenza del meglio che esprime visivamente la cultura Maya in
tutta l’America Centrale. In particolare riteniamo che la Scalinata dei Geroglifici,
oltre ad avere importanza rilevantissima storica e culturale, sia in assoluto tra le
opere maya banalmente più belle. Il tutto è circondato da un’ombrosa foresta che
aggiunge interesse alle rovine sperse in una vasta area.
Le iscrizioni sulla gradinata, “i glifi”, hanno consentito sostanziosi passi avanti nella
comprensione di aspetti storici e della stessa particolare scrittura maya. La sua
significatività e apprezzabilità è certificata anche dell’essere stata inserita
dall’UNESCO nella lista del Patrimonio dell’Umanità.
Lavori sono in corso per ampliare la conoscenza di questo immenso luogo
archeologico. Visiteremo la Gran Plaza, le steli dei Signori di Copàn, il Campo de la
Pelota, il Tempio delle Iscrizioni.
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L’era di maggior sviluppo di Copàn si ha alla fine dell’VIII secolo, e il suo declino
assume forme evidenti nel XIII. Pare appurato che sia legato alle insufficienti
risorse alimentari per una popolazione cresciuta eccessivamente date le
caratteristiche della regione. L’abbandono che ne segue determina l’impossessarsi
da parte della giungla delle strutture architettoniche. Migliaia sono i resti, ma solo
la minor parte è stata riportata alla luce e restaurata. Moltissimo materiale è ancora
sommerso sotto vari strati di terreno.
Normalmente, il locale ministero del turismo prevede che la funzione di guida,
spesso solo in lingua spagnola, venga svolta da personale del posto che non
sempre sa fornire opportune sostanziose informazioni. (Gli occhi godranno di ciò
che l’orecchio potrebbe non apprezzare pienamente). Consigliato l’uso di repellenti
per la presenza, a volte, di fastidiosi insetti.
Terminata la visita, partenza per Quiriguà, dopo aver lasciato l’Honduras e
riattraversato il confine con il Guatemala. Si percorre la Carretera Atlantica tra
piantagioni di banane con lunghi “viali degli impiccati”, che inevitabilmente
richiamano la discussa “United Fruit Company”. Quiriguà si ritiene sia stato un
centro in grado di mantenere rapporti molto serrati con Copàn. Commerciava
attraverso il fiume Motagua pure con altre popolazioni del Centro America. Le steli,
gran parte delle quali sono state scolpite nel secolo VIII d.C. sono le più alte che si
conoscano della cultura maya. Gli enormi monoliti in arenaria alti anche oltre 10
metri, assai interessanti, sono resi ancora più apprezzabili dal contesto forestale.
(In generale veniva usata questo tipo di pietra anche perché estrazione e taglio non
erano eccessivamente impegnativi. Tale materiale risultava di facile lavorazione e,
inoltre, tendeva ad indurirsi ed offrire maggiore resistenza agli elementi naturali
man mano che permaneva esposto all’ossidazione). La visita del sito risulta sempre
piacevole perché l’imponenza e anche la grazia dei manufatti sono distribuiti in
un’area verde ben curata, attorniata e protetta da grandi alberi. Le poderose opere
incutono rispetto, e le sette steli molto ben scolpite con raffigurazioni umane, testi
glifici, animali, particolari come barbe e bastoni di comando, sono distribuite nella
Gran Plaza quasi come figure di un enorme gioco.
Anche Quiriguà è tra i luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
E’ significativo che sia il terzo che compare nella lista in un’area così ristretta.
(Sono quattro, se si considera pure Tikal). Ciò dimostra la particolare importanza di
questa regione maya dal punto di vista storico, per quello che gli uomini antichi
hanno saputo realizzare e quelli moderni riportare ad alti livelli di godibile fruibilità.
(E’ certo una casualità, ma in qualsiasi periodo dell’anno ci si sia recati a Quiriguà
abbiamo sempre trovato il dio della pioggia ad attenderci in piena attività. In ogni
caso, come sempre, avremo nel nostro bagaglio a mano un indumento
impermeabile).
Pranzo e proseguimento verso la Baia de Amatique fino a Puerto Barrios per
prendere le barche e giungere a Livingston. La traversata normalmente avviene su
piccole barche che consentono di approdare direttamente nell’imbarcadero del
nostro hotel. Per questo è possibile che, secondo le condizioni del mare, anche se
normalmente calmo perché protetto all’interno della Baia di Amatique, durante il
trasferimento si possa essere infastiditi da spruzzi d’acqua mitigati dalle cerate che
si trovano a bordo.
All’arrivo, sistemazione nelle camere del “Villa Caribe”.
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La cena si consuma sulla terrazza e sarà certo nostro piacere nella serata di oggi
offrire un aperitivo in questo gradevole belvedere.
Livingston, raggiungibile solo per vie d’acqua, è un luogo in cui vive una
popolazione nera con ascendenze tra gli schiavi trascinati in America provenienti
dall’Africa. Parlano idiomi che risultano da un insieme di spagnolo, “garìfuna”,
(lingua tradizionale usata anche nel vicinissimo Belize), ed inglese. A tratti pare
d’essere sbarcati in un paese caraibico con lo stesso sottofondo musicale, i forti
colori delle case, i tetti in lamiera, gli alberi da cocco, l’andamento dinoccolato di
alcuni giovani non solo locali che deambulano per le strade… Niente di
particolarmente stravolgente, ma il luogo mostra una faccia poco conosciuta del
Guatemala e certi aspetti della vita locale, legati alla pesca e turismo, offrono
squarci in una nicchia di mondo che giustifica una breve sosta come la nostra.
Verificheremo che Livingston continua a richiamare un certo turismo giovanile
“saccopelista” che in molte altre parti del mondo è scomparso o assai
ridimensionato.
Il nostro hotel a Livingston, “Villa Caribe” www.villasdeguatemala.com
Nella sosta a Livingston lungo l’itinerario verso Tikal, pernottiamo in questo albergo
realizzato proprio alla confluenza tra il Rio Dulce, che percorreremo la mattina dopo
in barca, e la Baia de Amatique da cui si accede al Golfo de Honduras. La vista che
si offre è banalmente straordinaria. Si dispone di ventilatori a soffitto. Le escursioni
in barca nel Parco Nazionale del Rio Dulce iniziano proprio dal porticciolo dell’hotel.
L’hotel, gestito da un baffuto signore che volentieri salutiamo ogni volta che qui
pernottiamo, è composto da un corpo centrale di due piani che dispone di stanze
tutte con balcone privato. Recentemente sono stati realizzati anche sette bungalow
che si discostano dall’edificio con ampie vetrate e posizioni assai panoramiche sulla
zona piscina, giardini, fiume, golfo.
8° giorno - Livingston - Rio Dulce - Foresta del Peten - Tikal
(200 m slm - barca dall'hotel sino al villaggio di Rio Dulce circa 1,5 ore e 260 km in
bus per Tikal circa 4 ore)
Le imbarcazioni ci attendono dopo la colazione. Percorriamo parte del Parco
Nacional Rio Dulce verso ovest, in direzione del Lago di Izabal. Lo scenario che fa
da contorno è quello tipico della giungla tropicale. Si entra prima nella Gola de la
Vaca, oltre la quale il fiume diviene più ampio in corrispondenza di El Golfete. Qui si
è vicini al Biotopo Chocòn Machacas, una riserva naturale di circa 8000 ettari
che include paludi e area fluviale. Oltre ad animali come il giaguaro, nella riserva
vive pure il lamantino, una sorta di tricheco grande tanto da pesare anche una
tonnellata, ma non facilmente avvistabile per la sua abilità di nascondersi in acqua.
In prossimità del villaggio di Rio Dulce, dopo aver superato il Castillo de San Felipe
(da osservare stando in barca), s'incontra la Pista del Petèn giusto all’inizio del
Lago di Izabal. Qui troviamo il nostro bus che, sfiorando il Belize, ci porta
attraverso Modesto Mendez, Poptun, Flores, oltre la mitica “Foresta del Peten”.
Oggi la vecchia pista che era l’ostacolo da superare per conquistare via terra le
gioie offerte da Tikal è asfaltata, e consente un facile anche se lungo percorso. La
foresta ci accompagna per un lungo tratto.
Giungiamo alla meta nel tardo pomeriggio dopo un percorso su una strada che dai
cancelli di ingresso del parco può essere percorsa solo ad una velocità ridotta,
anche a causa di possibili attraversamenti di varie bestie tra cui i giaguari, come
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indica l’eloquente segnaletica. All’arrivo ci attendono grida stridule, alte piramidi
alcune ancora solo immaginabili perché completamente nascoste dentro collinette,
tucani, alberi secolari, scimmie non silenziose, giungla, templi restaurati
perfettamente, odore di terra, pappagalli, sentieri da cui emergono radici
fantasiose, piccoli abbeveratoi per i numerosi uccelli, intenso profumo di
vegetazione, “nieblina de la mañana”, lunghissimi corridoi di foresta pluviale, “urla
del giaguaro”, il silenzio del tramonto…
Scegliamo senz’altro di pernottare all’interno del Parco Archeologico di
Tikal, perchè solo così si può utilizzare appieno il tempo della permanenza per le
visite. Inoltre si potranno sfruttare anche quelle ore in cui il parco si spopola della
gran parte dei visitatori che soggiornano fuori. Durante le prime ore del mattino e
le ultime del pomeriggio, solo chi risieda all’interno può fruire di quella particolare
situazione di privilegio, per apprezzare sensazioni senza la presenza di un turismo
che rischia d'essere invadente. (Non fosse altro per il numero di gambe che
percorrono i sentieri del sito e le quantità di voci non sempre rispettose dei luoghi
frequentati). Per pernottare all’interno del parco è necessario prenotare con
larghissimo anticipo perché le sistemazioni sono assai limitate in relazione al
numero enorme di visitatori che ogni giorno varcano i cancelli di ingresso. Per
questo siamo particolarmente lieti di poter offrire ai nostri compagni di viaggio
sistemazioni non deluxe, ma certo “esclusive”.
Il nostro hotel nel Parco di Tikal, “Jungle Lodge”, la Posada de la Selva
www.junglelodgetikal.com
Quando nel 1956 Antonio Contreras, lo scopritore del Tempio delle Iscrizioni, decise
di costruire le prime modeste strutture per ospitare la missione archeologica, non
immaginava che quello sarebbe stato il nucleo iniziale di una “posada de la selva”
che avrebbe potuto accogliere solo i viaggiatori che si sarebbero preoccupati di
prenotare un anno prima.
In Guatemala avremo già avuto occasione di soggiornare in alberghi certo migliori,
ma questo è l’unico in una radura ricavata in piena foresta, non distante
“dall’albero ragno”. Dopo la completa ristrutturazione di quelli originari e la
realizzazione di nuovi, i 36 bungalow sono certamente accoglienti e proprio accanto
al sentiero che conduce nel cuore del sito che conserva i manufatti maya noti in
tutto il globo terracqueo.
Dispongono di ventilatori a soffitto e di luce elettrica fornita da fonti rinnovabili.
L‘erogazione dell’energia elettrica può essere interrotta durante la notte. In qual
caso vengono fornite delle lanterne a petrolio che ben si adattano all’atmosfera
silvestre del luogo. La piscina e il ristorante con una discreta cantina, rendono il
soggiorno ulteriormente piacevole. I suoni della foresta, specie quelli indimenticabili
“dell’uccello sega”, costituiranno il fastidio da sopportare per due notti.
Si dorme in buoni letti circondati da un’esuberante invadente selva ad un paio di
chilometri in linea d’aria dalla “Gran Plaza” di Tikal. Si può visitare il sito anche
all’alba o al tramonto senza la presenza di quel 99% dei turisti che pernottano fuori
del parco archeologico.
9° giorno - Tikal
Un sondaggio su Internet condotto a livello planetario pochissimi anni fa ha incluso
Chichèn Itzà (in Messico) e non Tikal tra le Nuove Sette Meraviglie del Mondo.
Senza voler togliere nulla alla Piramide di Kukulcàn (El Castillo) e agli spettacoli
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policromatici di suoni e luci notturne, che tanto interesse riscontrano specie tra le
folle che provengono dalle spiagge di Cancùn, forse la scelta è stata compiuta
soprattutto da chi, non essendosi mai recato a Tikal, abbia avuto solo l’opportunità
di compiere un’escursione proprio a Chichèn Itzà, lasciando per qualche ora gli
ombrelloni della rinomata località balneare.
Scegliamo di non elencare né tanto meno descrivere quanto si trova nel parco
archeologico, lasciando direttamente alla nostra capacità di recepire sensazioni la
scoperta di Tikal. Siamo certi, comunque, che le foto scattate non saranno in grado
di ricostruire pienamente le atmosfere del posto. Solo la nostra emotività potrà
succhiare e conservare adeguatamente gli aspetti più intimi del luogo maya.
Immaginiamo che, se Terzani avesse avuto l’occasione di recarvisi, avrebbe
dedicato a Tikal le stesse parole usate a proposito di Bagan: “Fa sentire orgogliosi
di appartenere al genere umano”.
Le visite iniziano subito dopo la colazione. I monumenti maya si mostreranno
ancora più interessanti dal punto di vista storico e coinvolgenti da quello
emozionale perchè sparsi nella giungla. Dopo aver notato “l’albero tarantola” e
superato la biglietteria, si cammina tra la Gran Piazza e l’Acropoli, ammirando
dall’alto del Tempio IV i templi del Gran Giaguaro e delle Maschere. Conosceremo
anche l’area del “Mundo Perdido” e quanto altro sia possibile utilizzando al meglio la
permanenza, inclusi luoghi meno frequentati perché trascurati dai turisti che non vi
trascorrono due notti.
Purtroppo, per evitare cadute che in passato hanno determinato la morte di più
persone e contemporaneamente cercare di salvaguardare lo stato di conservazione
dei manufatti, da alcun anni è assolutamente vietato salire l’ambita scalinata che
portava sino alla sommità del Tempio Uno nella Gran Plaza. E’ però permesso l’uso
della scala in legno realizzata a lato del Tempio Due, posto proprio di fronte a
quello denominato Uno, dalla quale la vista è comunque di grande impatto. Il
divieto di ascendere è stato esteso anche a molte altre strutture di Tikal e degli altri
siti archeologici in Guatemala.
(Ciò è più che giusto e comprensibile, anche se in questo modo è venuta meno
pure l’ultima delle mitizzate “3 ascensioni” in luoghi particolarmente significativi ne facevano parte anche il “monastero” di Petra e lo spigolo nord della piramide di
Cheope - che hanno attratto tanti giovani nei decenni scorsi).
La locale sovrintendenza archeologica potrebbe assegnare una guida locale per la
visita del sito. Se non fosse in lingua italiana la nostra guida fungerebbe da
interprete.
Tra le altre informazioni potremo apprendere anche quanto è stato rivelato da non
molti anni da David Stuart dell’università statunitense di Austin. (Evidenziamo
questi studi perché confermerebbero un aspetto storico essenziale di Tikal).
Il ricercatore texano ha infatti “ricostruito”, dopo essere riuscito dal 2000 a
decifrare alcune delle iscrizioni su una stele nota con un semplice numero, la “31”,
un passaggio che lui ritiene fondamentale per la conoscenza storica delle vicende
maya. Secondo queste ricerche il 16 gennaio del 378 un personaggio, pare
proveniente da Teotihuacàn noto come “Il Fuoco è Nato”, avrebbe conquistato
Tikal. Da quel momento, grazie all’impulso ricevuto dal “dominatore proveniente
dall’Occidente” Tikal non sarà più la stessa, iniziando ad assumere un
atteggiamento espansionistico che la porterà a dominare l’intera regione.
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Pranzo nel modesto ristorantino sotto una tettoia nella giungla. Nessuno potrà
toglierci il piacere di una zuppa di verdurine con poco sale e del pollo “abbrustolito”.
Nel pomeriggio, durante il tempo libero, suggeriamo anche di recarsi in un punto
panoramico per osservare le creste che bucano il tetto verde della foresta, per
gustare un tramonto che qui ha qualche ragione per apparire diverso. Come nella
piana di Bagan o tra le dune del Wadi Rum.
10° giorno - Tikal - volo per Città del Guatemala - volo per l'Italia
Sveglia di buon mattino e trasferimento all’aeroporto di Santa Elena, distante circa
44 km da Tikal per il volo in partenza alle 08,05 per Città del Guatemala dove si
giunge dopo un’ora.
Città del Guatemala riteniamo che non sia la più avvincente delle capitali
mesoamericane, qualsiasi siano le descrizioni che vengono fornite nei depliant dei
più prestigiosi operatori turistici che propongono il Guatemala. Nonostante ciò può
essere definita certamente come una città che sta facendo notevoli sforzi, con
qualche successo, per divenire luogo in cui gli aspetti positivi possano sopravanzare
quelli negativi.
Oltre un milione di abitanti, contrasti notevoli, zone con baracche ma anche
moderna architettura urbana, immigrati che non sanno bene a quale dei tanti santi
rivolgersi per arrivare al giorno dopo e negozi che espongono merci pregiate,
gallerie d’arte, presenza di musei e della gran parte degli uomini di cultura del
Paese. In sostanza pare che, pur con tempi e contraddizioni proprie delle realtà che
hanno vissuto decenni di lotte sociali anche cruente e che non sempre riescono a
gestire le crisi delle aree agricole e le migrazioni interne con i conseguenti problemi
legati alla marginalità sociale, stia indirizzando il proprio cammino verso una
direzione apprezzabile.
La città assume un ruolo di rilevanza nazionale solo dopo il terremoto del 1773
quando prese il posto di Antigua quale nuova capitale. Il suo centro, la Zona 1, è il
Parque Central o Piazza della Costituzione, dove si trovano la Cattedrale e il Palacio
Nacional de la Cultura, l’ex Palazzo Presidenziale. Alla Cattedrale può essere
riconosciuta una certa imponenza che ha consentito alla struttura realizzata tra il
XVIII e XIX secolo di resistere quasi indenne a terremoti e incendi.
Il Palacio Nacional de la Cultura risale invece al secolo scorso e deve la sua
realizzazione al lavoro forzato di carcerati. Se ne osserverà dall’esterno lo stile che
risulta dalla contaminazione di varie tendenze architettoniche.
La nostra breve sosta nella capitale ha nella visita del museo la motivazione più
rilevante. Il Museo Nazionale di Archeologia e Etnologia è interessante perchè nelle
sue sale sono stati raccolti i reperti più significativi dell’arte maya di tutto il
Guatemala e costituisce un'opportuna sintesi di quanto si è avuto modo di
osservare lungo il nostro itinerario. Steli, reperti lignei, gioielli, oggetti in giada,
oltre ad una ricostruzione in scala del sito di Tikal e vari ambienti dedicati agli
aspetti etnologici.
Dopo le visite, pranzo e trasferimento in aeroporto per il volo di linea Iberia IB6342
delle ore 17,40 diretto a Madrid. Pasti e pernottamento a bordo.
11° giorno - Madrid - Milano Malpensa
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Arrivo alle 13,25 a Madrid e coincidenza per Milano Malpensa con volo IB3254 delle
16,00 dove si giunge alle 18,20.
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Bene a sapersi:
CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO
Complessivamente il viaggio è organizzato in modo da non prevedere particolari
ritmi intensi, anche se in qualche giornata le sveglie, l’ora di arrivo in hotel e dei
pasti potrebbero non effettuarsi nelle ore canoniche. Scelte diverse avrebbero
comportato pernottamenti ulteriori in varie località non compatibili con l’economia
complessiva del viaggio. In ogni caso, in generale, il tempo a disposizione è
sufficiente per le visite ed eventuali occasioni di tempo libero da dedicare agli
acquisti, ad un personale approccio alla realtà locale o al puro relax.
I trasferimenti via terra non sono particolarmente consistenti nè impegnativi. In
ogni caso non vanno intesi come l’indispensabile fatica da affrontare per spostarsi
da un luogo all’altro. Sono invece occasione per un rapporto più ravvicinato con la
realtà locale, e possibilità di visitare luoghi altrimenti non raggiungibili. Indichiamo
chilometraggi e tempi medi di percorrenza con l’ovvia avvertenza che le specifiche
condizioni locali potrebbero modificarne i tempi previsti con le conseguenti
variazioni nello svolgimento del programma.
Il volo da Flores (Tikal) a Città del Guatemala serve opportunamente ad ottimizzare
i tempi e ad evitare di ripercorrere un itinerario già effettuato via terra.
Normalmente la maggior parte delle cene sono consumate in hotel e i pranzi in
ristoranti esterni per non essere costretti a rientrare negli hotel. (In generale i pasti
risultano essere meno gratificanti di quanto non siano alcune delle sistemazioni
scelte per i pernottamenti).
Per questioni operative o di forza maggiore, l’itinerario potrebbe subire delle
variazioni. Allo stesso modo i pernottamenti potrebbero essere effettuati in
strutture similari o nelle migliori disponibili.
Non sono previste vaccinazioni obbligatorie ma, come in ogni occasione di
viaggi in paesi molto diversi dal nostro per condizioni geografiche,
ambientali, stagionali, alimentari e sanitarie, si consiglia di consultare il
proprio medico e la ASL.
Condizioni climatiche:
Il periodo prescelto per il viaggio è tra i migliori perché la stagione delle piogge va
da metà-fine maggio ad ottobre e le giornate sono tendenzialmente soleggiate con
temperature gradevoli tendenti all’aumento. A giugno le piogge sono assai
consistenti e gli uragani esprimono il peggio da agosto a settembre.
Il nostro itinerario si svolge in zone con caratteristiche assai diverse, dalle pianure
più calde del Peten con massime sicuramente oltre i 30 gradi, agli altipiani con
minime notturne intorno ai 10/15 gradi. L’area che si percorre è caratterizzata da
climi e condizioni ambientali anche molto differenti, ma con basse medie di giorni
piovosi, secondo i valori rilevati negli ultimi anni. (La piovosità consistente non è
prevista nel periodo di nostra permanenza ma non sono da escludere
precipitazioni).
Anche l’altimetria è diversificata: dal livello del mare a Livingston ai circa 2150
metri di Chichicastenango passando per i 1500 di Antigua e Città del Guatemala, i
600 di Copàn e i 200 di Tikal. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte possono
essere notevoli nelle zone montane, ed ognuno risponde alle stesse condizioni
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generali in modo anche molto diverso. E’ quindi opportuno che ci si doti
dell’abbigliamento che si ritenga più corrispondente alle proprie
caratteristiche. In ogni caso consigliamo, oltre ad un vestiario assai pratico e
scarpe comodissime, un indumento impermeabile. Tenuto presente che,
ovviamente, le medie indicano solamente una possibilità, e che gli stravolgimenti in
atto in ogni continente rendono sempre più aleatorie le previsioni, nel periodo di
nostra permanenza si potrebbero riscontrare le seguenti caratteristiche medie
desunte dagli eventi verificatesi negli ultimi 8-10 anni riportati da siti specializzati.
Località
medie temp min
Guatemala City
1.500 slm
Chichicastenango 2.150 slm
Copàn
Puerto Barrios
(Livingston)
Flores
(Tikal)
medie temp_max
15
14
16
29
30
28
22
31
20
32
INFORMAZIONI UTILI
Si consiglia dotarsi di:
Zampironi, Autan o similari. (Esiste anche un “Autan Extreme", per chi volesse il
massimo della protezione). Consigliamo, visto lo scarso ingombro, di averne una
confezione nel bagaglio a mano durante le visite nei siti archeologici.
Creme solari, occhiali da sole, cappellino.
Medicinali d'uso personale (tra cui disinfettante intestinale).
Abbigliamento molto pratico, scarpe comodissime, un capo pesante potrebbe
essere utile la sera nelle zone più elevate, un indumento impermeabile (da tenere
sempre nel proprio bagaglio a mano). Un costume da bagno, visto lo scarso
ingombro, potrebbe essere utile nelle piscine degli hotel.
Una pila, una sveglia.
Un porta valori pratico e sicuro del tipo “a collo” o cintura con tasca da indossare
sotto i vestiti. Evitare il classico marsupio. (Quando possibile lasciare gli oggetti di
valore nella cassaforte dell’hotel.
In generale è meglio non portare in viaggio beni di particolare
“appetibilità” per i borseggiatori, che raggiungono livelli di professionalità
“apprezzabili” specie nella capitale, ma la raccomandazione è
generalizzabile. Prestare molta attenzione nei luoghi affollati ed in quelli
scarsamente frequentati specie nelle ore notturne.
TELEFONIA
Questo è un aspetto che può rapidamente variare. E’ quindi possibile che in loco le
informazioni qui fornite siano già state superate dall’evolversi della situazione.
Cellulari italiani trial band: Verificare possibilità di utilizzo e costi col proprio
operatore.
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Telefonare dagli hotel è possibile anche se caro. E’ diffuso, e da noi consigliato,
l’uso di schede telefoniche internazionali con costi più contenuti.
CAMBIO
Euro e dollari USA si cambiano negli appositi uffici. In generale, pur essendo anche
questo un aspetto in via di evoluzione, normalmente in Guatemala c’è più
consuetudine a commerciare in dollari USA.
Sono accettate le più diffuse carte di credito nei grandi hotel e grossi centri
commerciali.
CORRENTE E PRESE ELETTRICHE
In genere è di 110-115 volt. E’ bene procurarsi un adattatore a contatti lunghi e
piatti di tipo statunitense o di tipo universale.
Importante:
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Per aderire occorre confermare la propria partecipazione e versare un acconto del
25% del totale pratica. Il saldo va effettuato entro il 27 novembre 2012.
Considerato il periodo di altissima stagione dovuto al Capodanno, vi
preghiamo di darci un cenno del vostro interesse al più presto.
Prima ci perverranno le iscrizioni, prima riusciremo a garantire i servizi
menzionati.
Non è necessario alcun visto dall’Italia per recarsi in Guatemala e Honduras.
Invitiamo a controllare la data di scadenza del passaporto, la cui validità deve
protrarsi minimo sei mesi dalla data del viaggio.
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Quota Individuale di partecipazione da MILANO :
Minimo 10 partecipanti
Con accompagnatore dall'Italia.
€ 4.450,00
Massimo 16 partecipanti
Supplementi per persona:
Supplemento singola
€ 890,00
Tasse aeroportuali e fuel surcharge
€ 431,00
Suppl. Business in Classe I
€ 1.950,00
Quota di gestione pratica: € 80,00
Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il
pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi
come determinato dalla tabella premi seguente:
Costo individuale del viaggio fino a
€ 1.000,00
€ 2.000,00
€ 3.000,00
€ 4.000,00
€ 5.000,00
Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza
Premio individuale
€ 26,00
€ 52,00
€ 78,00
€ 104,00
€ 130,00
3%
Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia
l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali
di annullamento.
Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del
viaggio.
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Questi prezzi sono ancorati al rapporto di cambio (1euro= 1,30 USD) e possono
essere soggetti ad adeguamento valutario (valgono le condizioni di vendita da
catalogo).
La percentuale delle quote pagate in valuta estera è del 55% del prezzo del viaggio
LA QUOTA COMPRENDE
- Voli di linea Iberia in classe turistica (franchigia bagaglio 20 kg.), da Milano
Linate per Città del Guatemala via Madrid, e da Città del Messico a Milano Malpensa
via Madrid. Volo di linea da Flores (Tikal) a Città del Guatemala.
- Trasferimenti interni Guatemala e Honduras in minibus privato con aria
condizionata
- Barca sul Lago Atitlan, da Puerto Barrios a Livingston, escursione nel Parco
Nazionale del Rio Dulce.
- Pensione completa dalla cena del 1° giorno al pranzo del 10° giorno, come da
programma dettagliato.
- Biglietti d’ingresso, visite e quanto altro esplicitamente indicato nel presente
programma.
- Tasse per l’attraversamento delle frontiere in Guatemala e Honduras.
- Guide locali parlanti italiano come specificato nel programma dettagliato.
- Sistemazioni in camera doppia in hotel di prima categoria in tutte le
località.
- Accompagnatore Kel 12 con minimo 10 partecipanti
- Ai partecipanti distribuiamo materiale d'approfondimento su aspetti specifici
della cultura maya realizzato appositamente per i nostri compagni di viaggio.
LA QUOTA NON COMPRENDE
- Tasse aeroportuali e fuel surcharge.
- Tasse aeroportuali locali.
- Bevande e spese personali.
- Mance.
- In generale, enti ed autorità locali possono decidere di aumentare od introdurre
tasse o spese non segnalate in “la quota non comprende”. Pur non dipendendo
dalla nostra volontà, ci scusiamo sin da ora nel caso ciò dovesse verificarsi.
- Tutto quanto non esplicitamente indicato ne “La quota comprende”.
Partenza
Rientro
Stagionalità
27/12/2012 (giovedì)
06/01/2013 (domenica)
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Note
Accompagnatore Kel
12: Anna Maspero
Informazioni pratiche: GUATEMALA
FORMALITÀ
Per l'ingresso in Guatemala è necessario il passaporto con validità di almeno 6
mesi.
DISPOSIZIONI SANITARIE
Per l'ingresso in Guatemala, non è prevista nessuna vaccinazione obbligatoria. Per
le pianure del Petén (Rio Dulce, Flores, Tikal) va segnalata la presenza della
malaria.
In generale di utilità sono le creme solari ad alta protezione,
i repellenti
antizanzare e i medicinali di uso abituale e quelli di prima necessità come
disinfettanti, aspirine, antinevralgici e disinfettanti intestinali.
CLIMA
Il clima, di tipo tropicale, a seconda dell'altitudine delle regioni, si divide in tre
fasce: le tierras calientes, che comprendono la selva e le coste fino a 800 mt di
altitudine, dove le temperature minime sono superiori ai 25ºC e quelle massime ai
35ºC; le tierras templadas, fino ai 1500 mt con 20º costanti durante tutto l'anno;
le tierras frias, le regioni sopra i 1500 mt che registrano una forte escursione
termica. Qui le notti sono fredde in particolare nei mesi invernali, e la temperatura
scende sotto i 10ºC. La piovosità è variabile: la stagione delle piogge va da maggio
a metà ottobre. È da tenere presente che la stagione secca è quasi inesistente sulla
costa caraibica, che è costantemente investita da venti caldi e umidi.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
In linea generale consigliamo capi estivi o primaverili leggeri e un maglione per le
serate più fresche. Per il periodo invernale (novembre - marzo) e nelle località in
quota come tutta la regione Andina in Guatemala, è opportuno avere in valigia abiti
adeguati a climi più freddi (di notte la temperatura può scendere sotto i 12°).
Durante la stagione delle piogge serve un impermeabile poco ingombrante che
consigliamo di portare anche in novembre-dicembre in caso di improvvisi
acquazzoni. Per le escursioni ai siti archeologici sono d'obbligo calzature pratiche e
comode con suola antiscivolo.
FUSO ORARIO
La differenza di orario con l'Italia è di meno 7 ore, meno 8 quando in Italia è in
vigore l'ora legale.
VALUTA
L'unita monetaria del Guatemala è il Quetzal (GTQ). 1 EURO= 10,266 GTQ. 1
USD= 7,6715 GTQ. Ovunque vengono accettate le carte di credito più comuni.
DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO
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Al posto di frontiera dovrà essere presentata la "carta turistica". La valuta estera
deve essere dichiarata all'arrivo sull'apposito modulo citato. E' consentito introdurre
articoli personali, una videocamera ed una macchina fotografica. Per coloro che
hanno superato i 18 anni è permesso introdurre 3 litri di alcool, 400 sigarette e 50
sigari.
LINGUA
La lingua ufficiale è lo spagnolo anche se sono molto diffusi i dialetti amerindi.
L'inglese è abbastanza diffuso e non manca chi parla, o quantomeno capisce,
l'italiano.
RELIGIONE
La Popolazione Guatemalteca è prevalentemente di religione cattolica.
PREFISSI TELEFONICI
Dall'Italia: comporre il prefisso internazionale 00502 seguito dal numero
dell’abbonato.
Dal Guatemala: comporre il prefisso internazionale 0039 seguito dal numero
dell'abbonato.
Telefoni cellulari: non sono in atto accordi di Roaming Internazionale per l’utilizzo di
apparecchi GSM.
CINE/FOTO
È consigliabile portare dall'Italia scorta di materiale foto/cinematografico o quanto
meno procurarsene nei maggiori centri, perchè altrove potrebbero esserci problemi
di reperibilità. In alcuni luoghi turistici l'effettuazione di riprese è subordinata al
pagamento in loco di una tassa.
VOLTAGGIO
La corrente elettrica è ovunque di 110 volts e inoltre le prese sono differenti dalle
nostre. Se quindi si pensa di portare qualche apparecchio elettrico, assicurarsi che
sia del tipo che accetti una tensione elettrica di 110 volts e procurarsi in anticipo
l'adattatore per le prese (a contatti piatti, identiche a quelle usate anche negli Stati
Uniti).
CUCINA
In Guatemala la cucina è simile a quella messicana anche se un po’ meno varia e
speziata. Gli ingredienti principali della cucina guatemalteca sono il mais, i fagioli
ed il peperoncino, serviti con carne, pesce o pollo. Ottima la carne e il rum locale.
ACQUISTI
Caratteristiche sono le stoffe e molti oggetti in tessuto dai colori vivaci come,
borse, sciarpe, tovaglie, coperte, arazzi e camicette ricamate dalle donne indios. E
anche Le maschere di legno, le ceramiche.
ORARI DI APERTURA DI BANCHE E NEGOZI
Le banche sono aperte dalle 09,00 alle 13,30 da lunedì a venerdì; alcuni sportelli
bancari sono operativi anche il sabato pomeriggio.
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L'orario dei negozi è variabile, generalmente sono aperti dal lunedì al sabato dalle
10,00 alle 19,00, con la pausa pranzo.
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Informazioni generali:
NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO
Biglietto aereo
Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità
con le disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione
internazionale che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo
internazionale di linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi
documenti di viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che
garantiscono il metodo più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo,
migliorando inoltre il servizio per i viaggiatori.
Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in
formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto
cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4)
che vi verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la
ricevuta del passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo.
Riporta tutti gli estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di
conferma del vettore aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri
nominativi come da passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura
e presentato direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo
che al momento della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto
come da passaporto (anche secondo nome o cognome se li avete).
Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano):
· un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza +
profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM
001/36 del 28 gennaio 1987)
· una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile
· un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD
· un soprabito o impermeabile
· un ombrello o bastone da passeggio
· un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare
· articoli da lettura per il viaggio
· culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio
· articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno
dell’aeroporto e sugli aeromobili
· medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici
strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto
riguarda i predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione
medica
· liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100
millilitri o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una
busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente
chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad
esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano.
Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi,
creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia,
contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti,
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sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro
prodotto di analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente
richiudibile deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il
contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema
integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una
chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa.
É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf,
utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non
includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc.
Bagaglio da spedire a seguito del passeggero
Per la tratta internazionale il bagaglio deve pesare massimo dai 20 ai 23 kg. in
classe economy, a seconda della compagnia, salvo pagamento di un extra peso.
Alcune compagnie aeree stanno cambiando la franchigia bagaglio da stiva: mentre
sono sempre stati concessi 2 colli per un totale di kg 20, ora concedono 1 solo
collo da 23 Kg per la classe Economy, salvo pagamento di un extra peso.
Al momento le compagnie che hanno variato la franchigia bagaglio sono: KLM IBERIA - BRITISH AIRWAYS – DELTA – AIR FRANCE – ALITALIA.
ESSENDO LA FRANCHIGIA BAGAGLIO DIVERSA DA COMPAGNIA A COMPAGNIA, FA
FEDE QUANTO RIPORTATO SUL BIGLIETTO AERO.
Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito
anche all’interno del bagaglio.
IN CASO DI VOLI REGIONALI/PRIVATI vedere attentamente le informazioni date in
ogni itinerario poiché le disposizioni spesso sono diverse e limitano ulteriormente il
peso per motivi di sicurezza; se si superano i limiti imposti, questo può comportare
un costo elevato.
Articoli vietati nel bagaglio
· E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli:
· esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi
· gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e
velenosi) come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale,
pistole lanciarazzi e pistole per starter
· sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi;
sostanze infettive e velenose
· sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti
· congegni di allarme
· torcia subacquea con batterie inserite
Modalità di reclamo:
In caso di MANCATA RICONSEGNA/DANNEGGIAMENTO del bagaglio registrato
(il bagaglio consegnato al momento dell’accettazione e per il quale viene emesso il
“Talloncino di Identificazione Bagaglio”) all’arrivo a destinazione si deve APRIRE UN
RAPPORTO DI SMARRIMENTO O DI DANNEGGIAMENTO BAGAGLIO facendo
contestare l’evento, prima di lasciare l’area riconsegna bagagli, presso gli Uffici Lost
and Found dell’aeroporto di arrivo, compilando gli appositi moduli, comunemente
denominati P.I.R – Property Irregularity Report.
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SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO – Se entro 21 giorni dall’apertura del “Rapporto
di smarrimento bagaglio” non fossero state ricevute notizie sul ritrovamento,
inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela
e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio
della pratica di risarcimento.
RITROVAMENTO DEL BAGAGLIO SMARRITO – In caso di ritrovamento del
bagaglio, entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la
documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza
Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di
risarcimento delle spese sostenute.
Documentazione necessaria per entrambi i casi:
· il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure
l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo;
· l’originale del P.I.R rilasciato in aeroporto;
· l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova
dell’eventuale avvenuto pagamento dell’eccedenza del bagaglio;
· un elenco del contenuto del bagaglio nel caso di bagaglio smarrito;
· un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato;
· gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la
tipologia della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in
sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio;
· indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della Banca,
codici IBAN, ABI, CAB, numero di C/C, codice SWIFT nel caso di conto estero
e nome del titolare del conto corrente; se i suddetti dati non si riferiscono
all’intestatario della pratica, specificare anche l’indirizzo di residenza, numero
di telefono, numero di fax (se disponibile), l’indirizzo e-mail (se disponibile).
Importante – “Partenze da altre città”
La normativa aerea è estremamente complessa e articolata. Riteniamo quindi
doveroso darvi alcune indicazioni, confermandovi che, comunque, tutto lo staff
addetto alle prenotazioni resta a disposizione per informazioni, consigli, chiarimenti.
Le partenze da “altre città” diverse da quelle pubblicate in catalogo, sono quasi
sempre possibili ma, soprattutto se non sono operate dallo stesso vettore della
tratta internazionale, seguono disposizioni particolari che è giusto conoscere, anche
perché eventuali ritardi/cancellazioni o altro non comportano responsabilità né dei
vettori né della Kel12. Eseguiremo tutte le pratiche necessarie per farvi partire nel
modo più comodo e dalla città che preferite, ma con le opportune avvertenze e
informandovi che, se non esiste un accordo tra la compagnia che opera il volo
internazionale e quelle che effettuano la prima tratta, devono essere emessi due
biglietti differenti e questo comporta a volte la necessità di un doppio imbarco dei
bagagli. Informandovi inoltre che la perdita del volo internazionale non comporta
riprotezione, rimborsi o assunzione delle eventuali spese di hotel da parte della
compagnia aerea e di Kel 12.
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In base al Contratto di Trasporto, i vettori faranno il possibile per trasportare i
passeggeri e i bagagli con ragionevole speditezza. I vettori possono sostituire senza
preavviso altri vettori e l’aeromobile, e possono modificare e omettere, in caso di
necessità, le località di fermata indicate sul biglietto. Gli orari possono essere
variati e non costituiscono elemento essenziale del contratto. I vettori non
assumono responsabilità per le coincidenze.
INFORMAZIONI RELATIVE AL VIAGGIO
Documenti per l’espatrio
Ricordiamo che, considerata la variabilità della normativa in materia, le
informazioni relative ai documenti di espatrio sono da considerarsi indicative e
riguardano esclusivamente cittadini italiani e maggiorenni. Ogni partecipante è
tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che
normalmente non deve scadere entro sei mesi dalla data di partenza), la presenza
di diverse pagine libere (il numero varia a seconda dell’itinerario scelto e dunque
visti necessari) e la validità della marca da bollo per l'uscita dall'Italia. Si consiglia
di avere sempre con sé una copia conforme all’originale del passaporto e di
eventuali vaccinazioni internazionali, e di tenerle separate dai documenti originali.
L'impossibilità per il cliente di iniziare e/o proseguire il viaggio a causa della
mancanza e/o dell’irregolarità dei prescritti documenti personali (passaporto, carta
d'identità, vaccinazioni, etc.) non comporta responsabilità dell'organizzatore.
Norme valutarie in Italia
Ai sensi del Reg. CE 1889/2005 del 26.10.2005 (aggiornamento del 15.06.2007)
ogni persona fisica in entrata o in uscita dall’Unione Europea ha l’obbligo di
dichiarazione in DOGANA delle somme di denaro contante e strumenti negoziabili al
portatore trasportati d’importo pari o superiore a 10.000 euro.
Assicurazioni
Per quanto riguarda le disposizioni assicurative vi invitiamo a leggere con
attenzione la relativa polizza. In caso di sinistro, malattia o infortunio durante il
viaggio, Vi preghiamo di provvedere immediatamente a informare l’assicurazione
comunicando il numero indicato nella polizza ricevuta con i documenti di viaggio.
Imprevisti
Gli itinerari pubblicati sono stati elaborati in modo da essere realizzati con
puntualità e precisione. Particolari situazioni possono tuttavia determinare
variazioni nello svolgimento dei servizi previsti: voli, orari, itinerari aerei e alberghi
possono essere modificati a discrezione dei vari fornitori e sostituiti con servizi di
pari livello. Il verificarsi di cause di forza maggiore quali scioperi, avverse condizioni
atmosferiche, calamità naturali, disordini civili e militari, sommosse, atti di
terrorismo e banditismo e altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione.
Eventuali spese supplementari sostenute dal partecipante non potranno pertanto
essere rimborsate, e non lo saranno le prestazioni che per tali cause dovessero
venir meno e non fossero recuperabili. Inoltre l'organizzazione non è responsabile
del mancato utilizzo di servizi dovuto a ritardi o cancellazioni dei vettori aerei.
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Disservizi
Come indicato nelle Condizioni di Partecipazione, eventuali contestazioni in merito
a difformità di prestazioni rispetto a quanto contrattualmente previsto, rilevate in
corso di viaggio, dovranno essere riferite quando e se possibile al nostro
rappresentante sul luogo. E’ comunque necessaria la notifica scritta a Kel 12 entro
10 giorni dalla data di rientro in Italia. Le eventuali richieste di rimborso relative a
servizi non usufruiti saranno documentate da una dichiarazione che richiederete al
rappresentate locale, e che attesterà il mancato godimento dei servizi stessi.
Convenzione CITES
Il 1° giugno 1997 è entrato in vigore il Regolamento Comunitario che dà attuazione
alla Convenzione CITES di Washington a proposito d’importazione di animali e parti
di animali protetti perché a rischio di estinzione. Sono previste multe fino a
130.000 euro per chi porta in Italia souvenir realizzati con animali protetti, animali
vivi, anche se acquistati legalmente nel paese di origine.
Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’articolo 17 della Legge n.
38/2006:
“La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati concernenti la
prostituzione e la pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi
all’estero”.
Data ultimo aggiornamento: 18/10/2012
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