Magazine n. 14 del 13 aprile 2011
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Magazine n. 14 del 13 aprile 2011
MAGAZINE CORRIERE ilD E L L A (gruppo Data Stampa) Servizi di analisi dei media e web reputation [email protected] 06-35.40.80.1 S I C U R E Z Z A edizioni MEDIASPEED - 13 APRILE 2011. SINTESI SETTIMANALE DA ILCORRIEREDELLASICUREZZA.IT > Bari Polizia all’attacco contro la criminalità LA GUARDIA DI FINANZA PREMIA I SUOI CAMPIONI TECNOLOGIA: INCENDI BOSCHIVI: ITOOLKIT DOMINANO PER IL COAU UN MESE LA SCENA DEL CRIMINE DI IMPEGNI RECORD UNA CASERMA NELLA ROCCAFORTE DELLA‘NDRANGHETA MAGAZINE CORRIERE ilD E L L A S I C U R E Z Z A Incendi boschivi: per il Coau un mese di impegno record Quarantadue richieste inoltrate dalle regioni al Centro operativo aereo unificato (COAU) della Protezione civile, 82 interventi aerei con 731 lanci effettuati per 5.141.000 litri di estinguente impiegato. Sono i numeri record dell’impegno della flotta aerea nei primi 11 giorni di aprile nella campagna antincendi boschivi, numeri in crescita dovuti alle temperature particolarmente elevate e alla bassa umidità che stanno caratterizzando questo inizio di primavera. Considerando gli ultimi cinque anni, prima di questo nuovo primato, era l’aprile del 2006 a contare il numero più elevato di richieste di intervento pervenute al COAU in trenta giorni (32, con 54 interventi aerei), a fronte delle sole 5 del 2009. La regione più interessata è stata la Lombardia, che ha richiesto 17 volte (una media di 1,7 segnalazioni al giorno) l’intervento dei Canadair, S 64F, elicotteri della Forestale e della Difesa per lo spegnimento di incendi. W W W . I L C O R R I E R E D E L L A S I C U R E Z Z A . I T BARI: POLIZIAALL’ATTACCO CONTRO LA CRIMINALITÀ I controlli preventivi disposti dalla Questura di Bari hanno portato, dall’8 marzo ad oggi, all’arresto di 75 persone, per reati vari, 42 denuncie e 81 perquisizioni domiciliari nei quartieri a rischio della città La Polizia di Stato di Bari davanti alla recrudescenza della criminalità organizzata, oltre che procedere nell’individuazione dei responsabili dei delitti avvenuti, ha messo in atto un’azione preventiva di vigilanza e controllo del territorio che si è concentrata soprattutto nei quartieri di Bari interessati dagli ultimi episodi di sangue, Japigia, Carbonara, Murat, San Nicola e Libertà. Gli agenti della sezione Volanti, della Squadra Mobile e della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Bari, nell’ultimo mese, hanno controllato oltre 50 locali (bar, pub, circoli privati, agenzie di giochi e scommesse) frequentati abitualmente da pregiudicati, tanto da essere diventati punti di ritrovo veri e propri della criminalità barese. Gli investigatori al termine delle perquisizioni hanno avuto riscontri tali da indurre il Questore ad adottare un provvedimento di sospensione di attività per 16 locali (ai sensi dell’art. 100 TULPS) perché ritenuti “abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituiscono un pericolo per l’ordine pubblico”. Altri sei provvedimenti di sospensione hanno riguardato altrettanti circoli privati dove l’accesso sarebbe dovuto essere esclusivamente riservato ai soci, ai quali è possibile, in presenza di autorizzazione, somministrare anche bevande e alimenti. Dalle perquisizioni eseguite in questi locali, però, gli agenti non solo non hanno rinvenuto nessun “registro dei soci”, ma neanche nessun tipo di autorizzazione per la somministrazione di cibi e bevande. Due di questi circoli privati, poi, erano dichiarati come sede di “partiti politici”, in realtà nelle passate elezioni erano stati adibiti a comitati elettorali di qualche candidato e in seguito i responsabili aveva lasciato le insegne del partito pensando di poter sviare eventuali controlli e continuare a svolgere la propria attività. I controlli preventivi disposti dalla Questura di Bari hanno portato, dall’8 marzo ad oggi, all’arresto di 75 persone, per reati vari, 42 denuncie e 81 perquisizioni domiciliari nei quartieri a rischio della città. UNA CASERMA NELLA ROCCAFORTE DELLA ‘NDRANGHETA È stata inaugurata a San Luca la nuova caserma dei carabinieri intitolata al brigadiere Carmine Tripodi, ucciso dalla ‘ndrangheta il 6 febbraio del 1985. Alla cerimonia sono intervenuti il sottosegretario all’Interno, Francesco Nitto Palma, il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, e il comandante interregionale carabinieri Culqualber, generale Lucio Nobili, insieme al padre del brigadiere Tripodi, Antonio, che aveva appuntata sul petto la medaglia d’oro al valor militare conferita al figlio, e alla nipote, Carmela Tripodi. Il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Pasquale Angelosanto, nel suo intervento, ha ricordato che ‘’un primo insediamento dei carabinieri a San Luca esiste fin dal 1862. Cento anni dopo il suo insediamento la caserma di San Luca si sposta in un nuovo stabile. Nella sua lunga storia la stazione carabinieri non e’ stata, e a maggior ragione non lo e’ ai giorni nostri, soltanto un presidio avanzato di legalita’ in un territorio che e’ sovente evocato come una roccaforte della ‘ ndrangheta, ma e’ ancor prima un segno tangibile dell’attenzione che le istituzioni rivolgono a questa collettivita’ e che trova oggi conferma nell’ inaugurazione della PAG I N A 2 nuova caserma’’. Il sottosegretario Palma, nel suo intervento, ha definito ‘’ l’ inaugurazione della caserma a San Luca un momento importante. La notevole partecipazione alla cerimonia della popolazione di San Luca dimostra che anche in questa citta’, fortemente colpita dal fenomeno criminale, vi e’ un elevato numero di cittadini che vogliono la legalita’ e che, attraverso questa, vogliono vivere serenamente la loro vita’’. > Oscad e Unar insieme contro le discriminazioni È stato sottoscritto alla Scuola Superiore di Polizia, alla presenza di Antonio Manganelli, un protocollo tra l’OSCAD (l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori) e l’UNAR. Il protocollo, siglato dal vice direttore della P.S., Francesco Cirillo, e da Massimiliano Monnanni, direttore dell’UNAR, è finalizzato a definire le modalità di scambio informativo nella trattazione dei casi di discriminazione che saranno all’attenzione delle parti, ossia l’invio all’OSCAD, da parte dell’UNAR, dei casi aventi rilevanza penale (reati aggravati ai sensi dell’art. 3 della c.d. “legge Mancino” o, comunque, attinenti a fenomeni di discriminazione) e la trasmissione a UNAR, da parte dell’OSCAD, dei casi di discriminazione non aventi valenza penale. Coinvolgere l’OSCAD, per un’eventuale collaborazione in progetti, coordinati da UNAR, che interessino le varie reti territoriali (costituite da istituzioni, associazioni, osservatori…) contro le discriminazioni. Saranno anche realizzati da UNAR attività formative e di aggiornamento per le Forze di Polizia. All’incontro hanno partecipato rappresentanti di associazioni che si occupano di discriminazioni razziali, etniche, religiose o legate all’orientamento sessuale, come ACLI, Amnesty International, Arcigay, Consiglio Italiano Rifugiati, Sant’Egidio, GayLib, Polis Aperta, Rete Lenford e UFTDU. W W W . I L C OWR W R IWE .R I EL DC EOL RL RA I SE I RC EUDRE EL ZL ZA AS .I ICT U R E Z Z A . I T EVENTI TECNOLOGIA LE MINACCE DEL 2010: ITOOLKIT DOMINANO LA SCENA DEL CRIMINE Aspiranti cybercriminali sono stati in grado di perpetrare attacchi impunemente e con relativa semplicità grazie alla disponibilità di appositi toolkit, ovvero programmi software già predisposti per sottrarre informazioni. Secondo il report delle minacce che hanno contraddistinto il 2010 stilato dai ricercatori Trend Micro, l’anno scorso può essere definito “l’Anno del Toolkit”. La proliferazione di questi strumenti ha prevalentemente interessato i siti di social media lungo tutto l’arco dell’anno. Sebbene i toolkit siano sempre stati uno strumento utilizzato dal cybercrimine, nell’ultimo anno hanno registrato un momento di grande sviluppo diventando un elemento ancora più influente nello scenario delle minacce: con i toolkit gli attacchi possono essere sferrati con meno sforzo e in minor tempo, con effetti evidenti nel boom di minacce che ha caratterizzato il 2010. Molti di questi toolkit sono progettati per distribuire Trojan per la sottrazione di informazioni personali (dati sensibili o credenziali di accesso), come ad esempio ZeuS o SpyEye. Questo tipo di toolkit, tra l’altro, non è molto economico: il prezzo per un toolkit Zeus “base”, infatti, è di 8.000 dollari (ma il prezzo può anche raddoppiare se il toolkit dispone di ulteriori funzionalità), mentre un toolkit SpyEye ha un costo più “modesto” di 3.000 dollari. Nonostante ciò e qualunque sia il loro prezzo, questi strumenti sono molto utilizzati dai cybercriminali perché sono in grado di compiere furti su vasta scala. Le azioni repressive intraprese nel mese di ottobre 2010 contro le attività di Spamit, l’azienda che produceva miliardi di email spazzatura, hanno portato a una riduzione sostanziale della minaccia tra novembre e dicembre, periodo festivo in cui normalmente aumenta. Dal picco del mese di ottobre in cui si sono superati i 3 miliardi e mezzo di messaggi indesiderati, si è passati ai 2 miliardi di dicembre. Mentre il volume globale dello spam ha registrato un calo nel 2010, gli Stati Uniti (con quasi 4 miliardi di messaggi spam) e l’India (con oltre 2 miliardi di messaggi) sono stati i Paesi più colpiti per via del crescente utilizzo di Internet e per l’uso dell’inglese come lingua più diffusa nelle comunicazioni formali. Ultimi in classifica, Argentina e Israele sono stati i Paesi meno colpiti dal fenomeno, i quali non sono andati oltre il mezzo miliardo di messaggi. L’Italia si è invece piazzata a circa metà della classifica, arrivando a raggiungere quasi un miliardo di messaggi. Il picco più elevato è toccato all’Europa, dove lo spam si è presentato spesso in lingua spagnola promuovendo in particolare il gioco d’azzardo e i casinò online per via delle normative relativamente più favorevoli a queste attività nella regione iberica. Durante il quarto trimestre del 2010 è stata la Russia a registrare la maggiore produzione di spam, in quanto Paese che non riconosce la natura illegale di questo tipo di pratica. Settore farmaceutico e sanitario i più coinvolti. Chi è in possesso di un account di posta elettronica avrà molto probabilmente ricevuto moltissimi messaggi spam relativi a prodotti farmaceutici o sanitari che hanno costituito la gran parte dello spam rilevato lungo tutto il 2010. Questo tipo di spam non è finalizzato solo alla vendita di prodotti farmaceutici, ma viene utilizzato dagli spammer per mascherare i loro attacchi di phishing e malware. Gli spammer si sono inoltre serviti della posta elettronica per sferrare attacchi di phishing e malware e colpire alcuni dei più noti siti di social networking, contesti particolarmente amati dal cybercrimine considerate le folte comunità di utenti che li popolano. URL pericolosi: Stati Uniti e Cina i Paesi più bersagliati dalle infezioni malware Oltre l’80% del malware, causa della maggior parte delle infezioni avvenute nel 2010, proveniva dal Web. Trend Micro tiene monitorata la crescita degli URL pericolosi e nel 2010 la loro quantità ha continuato a crescere fino a superare i 3 milioni tra i mesi di novembre e dicembre.La maggioranza di URL pericolosi e, di conseguenza, le vittime di infezioni da malware è stata rilevata negli Stati Uniti e in Cina. Anche la Russia, inoltre, è risultata essere una fonte importante di spam contenente URL pericolosi. Le minacce mobili puntano a diverse piattaforme, di ieri e di oggi. Sul fronte delle minacce mobili, nell’estate del 2010 i ricercatori Trend Micro hanno evidenziato episodi di malware diretti contro la nuova piattaforma Android OS e le relative applicazioni. Nel mese di agosto è apparso DroidSMS, un messaggio SMS pericoloso che inviava un’applicazione travestita da Windows Media Player. A distanza di una settimana è comparsa anche un’altra applicazione progettata per inviare la posizione GPS di un utente tramite HTTP POST. PAG I N A 3 GDF PREMIA I SUOI CAMPIONI La cerimonia presso il Centro Logistico della Guardia di Finanza di Villa Spada Gli atleti dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle, dopo le imprese straordinarie compiute nelle massime competizioni mondiali ed europee della stagione agonistica 2010 e di quella invernale 2011, salgono in passerella per essere premiati. Venerdì scorso alle ore 11.00, presso il Centro Logistico della Guardia di Finanza di Villa Spada, si è svolta la cerimonia ufficiale di premiazione, un giusto momento di riconoscimento per i successi eccezionali dei nostri atleti, nel corso della quale verranno ripercorse le tappe di mesi indimenticabili, spesso da consegnare alla storia dello sport gialloverde. Erano presenti alla Cerimonia, insieme naturalmente alle massime Autorità del Corpo, anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, On. Rocco Crimi, ed il Presidente del Coni, Dott. Gianni Petrucci, oltre a numerosi Presidenti delle Federazioni di riferimento. L’evento è anche un’occasione speciale per ricordare ancora una volta i cento anni di sport nella Guardia di Finanza, traguardo prestigioso che ricorre proprio quest’anno e che rafforza la tradizione del Corpo in ambito sportivo. Proprio in relazione a tale ricorrenza, partecipano alla premiazione anche numerosissimi atleti che nel corso della lunga storia delle Fiamme Gialle hanno conquistato medaglie nei Campionati Mondiali delle diverse specialità. Gli atleti premiati: Simone Collio, Simona La Mantia, Nicola Vizzoni (atletica leggera); Luca Agamennoni, Vincenzo Di Palma, Laura Milani, Simone Raineri, Elisabetta Sancassani, Matteo Stefanini, Simone Venier (canottaggio); Assunta Galeone, Edwige Gwend, Jennifer Pitzanti, Giulia Quintavalle (judo); Michele Giuliani, Salvatore Loria, Stefano Maniscalco, Lucio Maurino, Luca Valdesi, (karate); Arianna Fontana, Martina Valcepina (pattinaggio su ghiaccio); Valerio Aspromonte, Luigi Samele, Irene Vecchi (scherma); Christof Innerhofer, Manfred Moelgg, Elena Runggaldier, Dorothea Wierer (sport invernali); Marco De Nicolo (tiro a segno); Tania Cagnotto (tuffi). Con l’analisi dei media la tua rassegna stampa può dirti di più... Quanto si è parlato di te. E chi ne ha parlato Com’è percepita l’immagine della tua azienda Quanti lettori e ascoltatori sono stati raggiunti L’efficacia dei tuoi Key Message Qual è il valore economico della tua comunicazione Quanto lo spazio dedicato ai vertici aziendali ... e tante altre cose che puoi chiederci allo: 06-35.40.80.1 [email protected] www.datastampa.it data lab (gruppo Data Stampa)