Barometro dei prezzi – Settore dei cosmetici (gennaio 2014)

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Barometro dei prezzi – Settore dei cosmetici (gennaio 2014)
Barometro dei prezzi – Settore dei cosmetici (gennaio 2014)
In questa scheda informativa sono presentati i risultati del settore dei cosmetici, i cui prezzi
sono stati rilevati per la quarta volta dopo ottobre 2012, febbraio e agosto 2013. Il rilevamento
si è svolto in Svizzera, Francia, Germania, Austria e Italia tra il 27 gennaio e il 10 febbraio
2014. La descrizione della metodologia utilizzata per la rilevazione è presentata in Internet su
www.barometrodeiprezzi.ch/information.
1. Il mercato dei cosmetici
Secondo le cifre pubblicate dall’Associazione svizzera dei cosmetici e dei detergenti (SKW)
in base a uno studio di Nielsen, il mercato svizzero di questo settore vale una cifra d’affari di
2,282 miliardi di franchi (dato del 2012), comprendendo anche la tipologia di prodotti (in
particolare prodotti per il trucco e profumi) che non sono presi in considerazione da
barometrodeiprezzi.ch. Nel campo dei profumi e dei cosmetici un grande distributore come
Coop – che si spartisce il mercato con Migros, Manor, le catene di negozi specializzati e le
parafarmacie - annuncia una cifra d’affari di 120 milioni.
2. Risultati globali
Il nostro rilevamento si concentra sui prodotti di grande distribuzione come Nivea, Garnier,
L’Oréal oppure Pampers. Non sono considerati i cosiddetti cosmetici di lusso (Chanel, Estée
Lauder, eccetera) e i profumi.
In base a uno studio di mercato, sono stati scelti 130 articoli di marche internazionali che
verosimilmente si sarebbero potuti comperare sia in Svizzera sia in una o tutte e quattro le
nazioni confinanti, ossia Germania, Austria, Francia e Italia. Nel nostro Paese, per le
differenti abitudini di acquisto nelle varie regioni linguistiche, il mercato è molto segmentato.
Quindi, per esempio, la marca Axe la si trova in ogni nazione salvo che in Italia, mentre O.B.
è molto presente in Germania ma non sul mercato francese. Di conseguenza, sono stati infine
118 i prodotti presi in considerazione per il nostro rilevamento dei prezzi.
In Svizzera i prezzi sono calati leggermente, come pure in Austria e Italia. Per contro, sono
aumentati in Francia e Germania. Il grafico 1 mostra l’attuale differenza dei prezzi tra il
nostro Paese e le quattro nazioni confinanti, nonché gli scarti registrati all’interno del mercato
elvetico.
3. Risultati per nazioni
3.1.1. Solo Svizzera
In Svizzera l’assortimento maggiore di cosmetici è quello di Manor (110 marche), seguita
nell’ordine da Coop (106) e Migros (78), che però punta maggiormente sui propri prodotti. Si
è confermata la tendenza della diminuzione dei prezzi, dopo i cali già registrati nel febbraio e
nell’agosto dello scorso anno. Migros e Coop, con rispettive riduzioni dell’1,5% e dell’1,7%,
hanno compiuto nuovi sforzi per abbassare quelli degli articoli comuni. Da Manor, invece,
sono rimasti invariati. Migros continua a essere il distributore meno caro, davanti a Coop. I
due giganti della distribuzione elvetica, seppur leggermente, sono diventati ancor più
vantaggiosi rispetto a Manor, il cui gap nei confronti delle due catene concorrenti è salito di 2
punti percentuali.
Svizzera-Francia (46)
100%
101%
105%
Migros
Coop
Manor
100%
102%
107%
108%
112%
Casino
Carrefour
Migros
Coop
Manor
Svizzera-Italia (32)
100%
102%
113%
114%
120%
100%
103%
105%
105%
109%
Coop Italia
Carrefour Italia
Migros
Coop
Manor
Svizzera-Germania
(52)
dm Drogeriemarkt AT
Interspar
Migros
Coop
Manor
100%
105%
Kaufland
dm Drogeriemarkt D
Migros
Coop
Manor
200%
180%
160%
140%
120%
100%
80%
60%
40%
20%
%
165%
167%
175%
Grafico 1: differenze dei prezzi tra i distributori svizzeri e stranieri nel settore dei cosmetici (genn. 201
Svizzera-Austria (51)
solo
Svizzera
4)
Note:
1 Tutti i prezzi comprendono l’IVA
2 Rilevamenti effettuati tra il 27 gennaio e il 10 febbraio 2014
3 Tasso di cambio franco-euro 1,2222 (giorno di riferimento 18 febbraio 2014). Il tasso di cambio viene attualizzato giornalmente e dunque i
dati che si trovano su www.barometrodeiprezzi.ch possono differire dal grafico pubblicato qui
3.1.2. Risultati Svizzera-Francia
La differenza dei prezzi tra la Svizzera e la Francia si è ridotta in modo importate, passando
dal +21% del nostro Paese registrato nell’agosto 2014 al solo +9% di gennaio 2014. Ciò è
dovuto a tre fenomeni che si sono sommati tra loro, ossia la diminuzione dei prezzi in
Svizzera di Coop e Migros (vedi paragrafo 2.1.1), l’aumento sostenuto di quelli francesi e il
rafforzamento del franco svizzero, che contribuisce a rendere i prodotti francesi meno cari.
Anche la modifica degli assortimenti può influenzare in parte le differenze dei prezzi.
3.1.3. Risultati Svizzera-Germania
Nel settore dei cosmetici lo scarto tra Svizzera e Germania è uno dei maggiori registrati in
tutti i settori merceologici presi in considerazione da barometrodeiprezzi.ch. Ciò è stato
confermato anche dall’ultima rilevazione, ma la differenza è diminuita tra agosto 2013 e
gennaio 2014. Infatti, i prezzi in Germania sono aumentati del 4% da dm Drogeriemarkt e del
6% da Kaufland. I prezzi tedeschi risultano inoltre più cari a causa del tasso di cambio francoeuro, così che il gap del nostro Paese, tra il penultimo e l’ultimo rilevamento, è sceso dal
+80% al +69%.
3.1.4. Risultati Svizzera-Austria
Rispetto alla precedente rilevazione, lo scarto con l’Austria è invece aumentato e si è dunque
confermata l’evoluzione stile yo-yo. Lo scorso anno era del 10% in febbraio, mentre in agosto
i prezzi svizzeri e austriaci erano praticamente uguali, visto che Coop e Manor erano più care
solo dell’1% e del 3% rispetto a Interspar. Ora, in base ai dati di gennaio 2014, sono più cari
in Svizzera del 15%, il che è dovuto all’importante diminuzione registrata in Austria.
3.1.5. Risultati Svizzera-Italia
Lo scarto tra la Svizzera e l’Italia si è ridotto, passando dal +12% di agosto 2013 al 6%. I
prezzi sono diminuiti in egual misura sul mercato elvetico e su quello italiano, ma
l’attenuazione della differenza è anche dovuta al confronto con altri distributori italiani che si
è reso necessario per raggiungere un numero sufficiente di prodotti da analizzare, al tasso di
cambio franco-euro e alla modificazione degli assortimenti.
4. Conclusioni
La Svizzera, stando ai dati raccolti con l’ultimo rilevamento del settore dei cosmetici, ne esce
meglio del solito, paragonandola alle quattro nazioni confinanti. È confortante constatare che
in questo settore la pressione sui prezzi continua da tre rilevazioni, pur se è moderata. Però, si
deve anche considerare ciò che accade nei Paesi vicini. Quindi, se in questi ultimi i prezzi
aumentano maggiormente e l’effetto viene ampliato dal tasso di cambio, la differenza a favore
della Svizzera muta automaticamente in modo marcato, pur se i nostri distributori fanno uno
sforzo minimo per diminuire i prezzi. In ogni caso, per i consumatori svizzeri conviene
sempre di meno acquistare cosmetici all’estero, con la sola eccezione costituita dalla
Germania, che risulta ancora molto attrattiva. Infatti, con scarti del 7-8%, non vale la pena
affrontare una trasferta in Italia o Francia per comperare questa tipologia di prodotti. Il
prossimo mese di agosto seguirà un altro rilevamento per il settore dei cosmetici e dunque
vedremo quali tendenze saranno confermate o meno.