Il Manuale per Giovani Tangueri

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Il Manuale per Giovani Tangueri
Il Manuale per Giovani Tangueri
Il Manuale per Giovani Tangueri è una breve guida, un compendio, pensato per i nuovi Giovani Tangueri (di qualsiasi
età), che si affacciano per le prime volte nel mondo del Tango, li aiuterà ad entrare con il tipico passo felpato, in
questa strana “realtà parallela” costitutita da Tangueri, Milongueri, Milonghe, Musicalizador, Tanghi, Tande, ecc ecc.
L’intento è quello di dare qualche sommaria definizione dei vari termini che si incontrano entrando in questo mondo
E qualche piccolo consiglio utile, per destreggiarsi, onde evitare di fare qualche magra figura, tipica per chi non
conosce i rituali di questo mondo.
Cabezeo= fa parte dell’arte dell’invito chiamata “Mirada e Cabezeo”. Un metodo molto efficace, rispettoso ed
educato per accordarsi prima dell’invito, e per evitare la sgradevolezza di un rifiuto sia nel darlo che nel riceverlo.
Con la mirada si entra in contatto visivo prima di tutto. Gli occhi parlano e dicono, prima dei gesti, se c’è il desiderio di
ballare insieme. Il Cabezeo è un lieve cenno del capo per confermare l’invito. Se una donna non risponde alla vostra
mirada, ma gira la testa, non insistete. Riprovate in un altro momento.
Cortina= breve pezzo di brano non ballabile, che separa i cicli di 3 o 4 brani ballabili (tango, Vals e milongas) che
favorisce lo scambio delle coppie
Milonga= diamo per scontato che i vostri insegnanti vi abbiano già spiegato che nelle milongas si ballano tre tipologie
di ritmi chiamati: Tango, Milonga e Vals. Per Milonga in questo caso si intende anche il luogo fisico dove si balla il
Tango Argentino.
Mirada= fa parte dell’arte dell’invito chiamata “Mirada e Cabezeo”. Mirar significa guardare, osservare. Utilizzare lo
sguardo, la comunicazione degli occhi, per cogliere un’intesa con un possibile prossimo partner di ballo. E’ come un
primo aggancio, come una prima connessione che può avvenire anche a distanza. Se gli sguardi si incrociano benevoli
per qualche secondo, è possibile procedere con il cenno del capo il “Cabezeo”, che conferma l’intenzione dell’invito.
Musicalizador= il Dj del tango, conoscitore di tutte le orchestre, di tutte le epoche, delle caratteristiche di tutti gli
autori, dei cantanti. Esperto e alla ricerca continua, anche delle evoluzioni del tango come musica viva. Dalla capacità
del musicalizador di entrare in empatia con i ballerini e la pista, dipende il successo della serata in milonga.
Pratica= la Pratica o Practica, è quel luogo di studio che si pone a metà tra la lezione di tango e il ballo in Milonga.
L’atteggiamento dei ballerini in una Pratica è generalmente più tollerante che in una pista vera e propria. E’ un
passaggio molto consigliato per i principianti, o per chi vuole studiare qualche dinamica nuova. Solitamente sono
presenti dei maestri che possono dare qualche consiglio. Nelle “pratiche guidate” vengono proposti anche passi nuovi,
e i maestri sono più presenti nel correggere chi ne ha bisogno.
Ruoli= nel tango esistono 2 ruoli molto ben definiti, anche se ogni scuola può usare un modo diverso per chiamare
questo binomio, per esempio: “Uomo e Donna”, “Hombre y Mujer (o Seguidora)”, “Leader and Follower”. Non
importa come vengano sostantivati, non importa nemmeno il sesso effettivo di chi assume uno dei due ruoli. All’inizio
della sua storia il tango veniva ballato soprattutto tra uomini. E attualmente si vedono spesso coppie in pista formate
da 2 uomini o 2 donne. Non importa, l’importante è che sia ben chiaro chi conduce e chi segue.
Ronda= è il movimento dei tangueri in pista, che si muovono come un’unica entità seguendo una traiettoria circolare
in senso antiorario. Una “buena onda” è quando tutte le coppie entrano in questa onda in maniera armonica.
Tanda= ciclo di 3 o 4 brani dello stesso genere (tangos, Vals o milongas), solitamente selezionati in base ad una logica
di compatibilità di ascolto e di ballo, separati da brevi pezzi di brani non ballabili chiamati “cortine”. Normalmente si
balla una tanda, o al massimo due tande con la stessa ballerina, poi con la cortina si suggerisce di cambiare.
L’arte dell’invito (per gli Uomini)… (alcune regoline di buona creanza)
1 principianti alle prime armi non dovrebbero mai azzardare l’invito a donne di esperienza evidentemente superiore
2 si consiglia a chi è alle prime armi, di iniziare a praticare con le proprie ballerine di fiducia, le amiche e le compagne
di corso. Inoltre si consiglia di iniziare a ballare nei luoghi preposti le cosiddette “pratiche”. Se si entra in una
“milonga” affollata di bravi ballerini, il consiglio è di sedersi e guardare per capire come funzionano le cose,
approfittare per cogliere e carpire qualche segreto.
3 principianti, se proprio volete azzardare un invito ad una donna che non conoscete, e con cui non avete mai ballato,
può essere molto utile questa strategia:
- aspettate che il primo brano della “tanda” scorra, guardandovi attorno, per vedere le donne che sono rimaste a
sedere, ansiose di ballare, e un po’ deluse per non essere state invitate.
- aspettate che anche il secondo brano della tanda scorra, guardatevi attorno, e cercate di capire quali sono le
donne che desiderano ballare il genere di musica che il musicalizador ha selezionato per voi. E’ opportuno e
consigliato sceglierne una e UNA SOLA e aspettare prima di agire. Iniziare intanto a fare una gentile “mirada”
- aspettare che il terzo brano cominci, quindi tentare con sicurezza l’invito con il cabezeo. Se ancora non si ha ben
compreso il meccanismo di questo invito, allora, con molta naturalezza, e con un sorriso rassicurante, cercare
l’attenzione della donna prescelta, ed invitarla porgendole la mano. I casi sono 2: a) Se la donna rifiuta NON
OFFENDETEVI, ne ha tutto il diritto!!! Mi raccomando, nel caso di rifiuto EVITARE ASSOLUTAMENTE di invitare la
prima donna delle vicinanze, sarebbe un errore che le donne non vi perdonerebbero. b) Se la accetta l’invito,
cercate di abbracciarla il più naturalmente possibile. Resipirate! Vi rimane mezzo tango per darle il meglio di voi,
cioè la vostra attenzione, il vostro contatto. Non partite subito sparati, prendetevi il tempo, e ricordatevi che
nessuno si aspetta cose eccezionali da un principiante (e ricordatevi che TUTTI lo siamo stati). Alla fine del tango,
presentatevi, confessate candidamente la vostra inesperienza, e chiedetele (ma senza prostrarvi) di concedervi
un’ultimo tango per poter praticare.
4 per tutti: la musica va rispettata, ma soprattutto va rispettata la donna. Se si invita una ballerina in pista, è
assolutamente consigliato portare a termine la tanda che si è cominciata. Saranno al massimo 4 brani, da ballare
dando il meglio di sè, seppur nelle difficoltà non si abbandona MAI una donna nel mezzo della pista, o nel mezzo di
una tanda. La prerogativa di concludere prima del tempo una tanda è invece ammessa per le donne, in casi estremi
quali: a) odori non sopportabili. b) comportamenti non corretti, mancanza di rispetto c) rischi di incolumità, dolori di
schiena, torcicolli d) altro
L’arte dell’invito (per le donne)
- E’ davvero sconsigliato che una donna faccia un invito diretto ad un ballerino, soprattutto se non lo si conosce,
se non fa parte del proprio giro (compagni di corso o insegnante per esempio)
- A questo punto occorre che le donne affinino le loro armi di seduzione. La cosa che funziona meglio è essere
sicure di sé, sorridere e cercare con la “mirada” lo sguardo del ballerino con cui si vorrebbe ballare.
- Può servire sicuramente un abbigliamento adatto, e qualche accessorio che attiri l’attenzione.
- Un primo giro di pista, con un vostro amico o maestro, può senz’altro aiutarvi a farvi vedere.
- I primi tempi solitamente richiedono un po’ di pazienza, entrare nel giro non è sempre facile. Potrebbero anche
passare delle serate intere senza che arrivi l’invito sperato. Non vi abbattete, continuate a studiare per
migliorarvi, e approfittate del tempo per guardare le altre donne, e carpire qualche movenza o particolare
intrigante, qualche adorno interessante ecc.
La gestione della Pista
Per i Tangueri in erba, la gestione della pista può rappresentare un grande problema. La prima entrata in pista
può costituire un vero e proprio trauma, per i più insicuri. Per questo si raccomanda di iniziare a prendere
confidenza con le dinamiche di un ballo sociale come il Tango, provando nelle apposite “Pratiche”.
La gestione della pista è un compito che spetta principalmente all’uomo (o a chi guida).
Mentre le donne “seguidore” hanno il compito di rendere il più semplice possibile questa gestione, cercando di
ascoltare con molta attenzione e seguire gli inviti dell’uomo… senza anticipare.
P.S. Scoprirete che la donna ha in realtà delle possibilità interpretative nell’accogliere le proposte dell’uomo
“leader”. All’inizio del percorso tanguero è però importante cercare di rispondere abbastanza precisamente alla
richiesta che ci viene fatta (almeno finchè non avremo acquisito altre capacità, con molta pratica)
Imparare a ballare in armonia con le altre coppie, è una abilità che si sviluppa un po’ alla volta, facendo molta
pratica, e ballando il più possibile. Il consiglio è di iniziare lentamente, e con poche pretese, camminate
soprattutto.
La camminata vi permette di inserirvi nel movimento della ronda, di armonizzarvi con la donna e di respirare.
Non perdetevi in infiniti cambi di peso prima di fare il primo passo!!! Non fatevi prendere dalla frustrazione,
vedendo gli altri ballerini destreggiarsi con tanta facilità. Ci arriverete anche voi, e forse anche meglio, tutto
dipende da voi, dall’impegno e dallo studio. Volendo fare un banale paragone, imparare a gestire la pista è un
po’ come imparare a guidare una macchina. All’inizio sembra impossibile poter pensare a tutto
contemporaneamente, le marce, la frizione, la strada, le altre macchine, le regole, la segnaletica ecc…, eppure
dopo un po’ tutto diventa naturale, ci si può rilassare guidando con naturalezza, e ascoltando anche la radio, o
chiacchierando tranquillamente con gli amici.
La “ronda” si gestisce cercando di rispettare le altre coppie in pista, meglio evitare passi azzardati quando la
visuale non ce lo consente. Si è soliti pensare la pista come un circuito con una zona centrale, e almeno due
corsie, una interna e una esterna. Nella corsia esterna riescono a ballare solitamente i tangueri con più
esperienza, nella seconda corsia gli aspiranti bravi tangueri, al centro i neofiti che ancora pensano solo ai passi.
P.S.
A cura del Collettivo Tango, aspettiamo vostri commenti, suggerimenti e consigli utili, per rendere più utile questo manualetto