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PROVINCIA DI GENOVA AREA 06 Difesa del Suolo e Pianificazione di Bacino Nulla è più difficile dell'arte della manovra. Le difficoltà consistono nel rendere ciò che è tortuoso diretto e nel convertire gli sfavori in vantaggi. Sun Zi, L'arte della guerra E' il principio “olistico “ della strategia della "manovra" di Sun Zi: lavorare secondo il principio più utilitaristico inteso a sfruttare e se del caso a costruire una mutevolezza della realtà, appoggiandosi con frequenza al gioco dei contrari, fondendo ed armonizzando tutti gli elementi prima di iniziare le operazioni. Quindi "attraverso l'ordine, affrontare il disordine; attraverso il silenzio affrontare il clamore questo è il metodo per controllare la prontezza mentale." E' un modo di operare sui contrari, una strategia dello stratagemma che pur muovendosi secondo una logica, mediante la prontezza mentale e la manovra riesce ad essere "strategia flessibile" e quindi in grado di adattarsi alla mutevolezza delle situazioni ormai tipica della pubblica amministrazione. L'anno 2006 più che mai pone in campo la necessità di procedere su un percorso che potrà, molto presumibilmente, configurarsi con condizioni di variabilità e mutevolezza: allo stato attuale ne esistono tutti i presupposti. Come e con quali strumenti? La risposta sta nell'individuare modi di comportamento e tecniche di gestione da tenere in conto con particolare attenzione nella strategia. La riflessione su questa affermazione determina l'impostazione della strategia per il 2006 che vedrà i dirigenti impegnati a rafforzare le modalità di conduzione dell'Area e dei Servizi secondo i sette principi già enunciati nell'anno 2005, che sono sintetizzabili in: ° Trasformare il futuro desiderato in visione e precisarlo nei dettagli, alla luce delle informazioni possedute e del tempo disponibile; ° Verificare la compatibilità della visione desiderata con i vincoli, i mezzi a disposizione e gli eventi già in atto; ° Sbucciare mentalmente la visione globale fino ad un nocciolo irrinunciabile sul quale 1 investire emozione, tensione e volontà; ° Coordinare se stessa al fine di influenzare la realtà cioè il comportamento altrui nella direzione voluta; ° Definire una serie di livelli di insuccessi al verificarsi dei quali cambiare percorso, rinunciando alle bucce pur di non perdere il nocciolo; ° Prefigurare il possibile verificarsi della previsione desiderata secondo la legge di Murphy (se qualcosa può andare male andrà male ) e coltivare una seconda ed una terza visione alternativa nelle quali trasferire o ibernare il nocciolo senza rinunciarvi (perdere la battaglia per vincere la guerra); ° Allenarsi a ricominciare a prevedere senza stupirsi di doverlo fare anche "settanta volte sette" perchè sa che il futuro è distratto e non ha memoria, perchè domani è un'altro giorno, non ci si conosce e potremmo fargli una buona impressione; perchè proporre è costruire, mentre accettare è sempre restare dove si è. Le competenze e gli obiettivi nel contesto del quadro politico e tecnico. L'ambiente in cui si è chiamati ad operare diviene sempre più variegato in ragione della bassa stabilità del sistema; bassa stabilità generata da un lato dall'elevata mutevolezza del quadro normativo e dall'altro dalla flessibilità esasperata delle determinazioni politiche. L'azione per l'anno in corso è orientata dagli obiettivi proposti nel mandato del Presidente e fa perno sui quattro elementi di seguito rappresentati che costituiscono le coordinate operative. Politica intesa come governo della cosa pubblica; Economia intesa come programmi economici e strutturali di intervento per lo sviluppo locale; Tecnologia intesa come leva su cui agire per produrre strumenti di governo coordinati; Strategia intesa come quadro complessivo delle azioni valutate con la metodologia dell' analisi swot. Un esame punto per punto dei quattro elementi consente, in termini generali di definire l'impostazione della strategia per l'anno 2005. Politica ,intesa come governo della cosa pubblica , è interpretata come elemento che non deve subire “ patologie di programmazione” , determinate da un eccesso di normazione, quale è il contesto in cui la pubblica amministrazione di recente è sempre più chiamata a muoversi. Questo si traduce nella crescita dei poteri di interferenza ed interdizione che ritardano i processi decisionali, impaludano i progetti e gli interventi, contribuendo alla generale difficoltà nel dare risposte efficaci in tempi rapidi ai bisogni del sistema. La conseguenza è la crescita del contenzioso istituzionale ed amministrativo, poiché la conflittualità diviene intrinseca e strutturale ai processi decisionali, che riverbera nella 2 chiamata in causa degli apparati deputati all'esercizio della giustizia amministrativa, contabile, costituzionale ed anche penale. L'elemento operativo di maggiore criticità è rappresentato dal numero e dalla instabilità del quadro normativo che ha come ricadute immediate una svalutazione ed un indebolimento dello stesso strumento legislativo ed in seconda battuta rende difficilmente interpretabile la norma stessa ed incerto e discontinuo il percorso di innovazione. Una forte azione sarà posta in campo per rafforzare l'ottica di breve e medio-lungo periodo. Infatti, ad accentuare la complessità della programmazione si aggiunge il fatto che gli amministratori, anche legittimamente e in relazione al rilevante peso del fattore “legittimazione espressa dal consenso”, richiedono alla struttura accelerazioni di peso consistente non solo in occasione dei periodi elettorali ma con sempre maggiore frequenza anche durante tutto l'arco della legislatura.. Il consenso è di fatto sempre più influenzato da risultati di breve periodo che spesso hanno poco a che vedere con un agire programmato e coordinato. L'altro elemento da controllare è “l'effetto annuncio” ; a quanto detto si associa una ulteriore distorsione in materia di programmazione , che si può sintetizzare nel concetto che oggi l'azione politica avviene nell'interno dello spazio mediatico ed i media nel tempo stesso: ° fungono da palcoscenico nella comunicazione fra politici e cittadini ; ° condizionano la natura dei loro rapporti obbligando le istituzioni ad adattarsi alle logiche ed ai linguaggi che governano la comunicazione. La conseguenza è un mondo virtuale, in prima battuta fatto di parole, che ha tempi diversi da quello reale delle realizzazioni costituito dai fatti; la discrasia sta nella condizione che enunciare è diverso da realizzare e con sempre più elevata frequenza le realizzazioni devono adattarsi alle parole; è il sovvertimento dei processi logici di gestione del sistema. Economia locale; intesa come programmi economici e strutturali di intervento per lo sviluppo Sotto il profilo economico occorre rafforzare il processo di controllo dei flussi finanziari con la costruzione di un preciso e puntuale quadro delle risorse economiche già nella fase previsionale, che realizzato sulle possibili fonti di acquisizione delle stesse, permetta di progettare il quadro di riferimento della programmazione economica e tecnica per il 2006. Questa operazione è già stata iniziata nell'anno 2005 e verrà rafforzata per l'anno corrente in quanto momento fondamentale per poter governare i flussi economici e le possibilità di investimento sul territorio che in tempi e forme e modalità diverse interessano l'Amministrazione provinciale e gli altri enti che operano sul territorio. Il coordinamento tecnico, temporale ed economico pone in campo la possibilità di operare 3 secondo sinergie strategiche di efficienza, efficacia e qualità che si traducono in una reale e strutturata gestione e rimodulazione delle condizioni di rischio o di instabilità esistenti sul territorio provinciale. Tecnologia intesa come leva su cui agire per produrre strumenti di governo coordinati. Su questo punto è necessario richiamare l'attenzione sull'opportunità che venga posta in atto una politica basata su una struttura informatica omogenea, nel senso di poter disporre di hardware e software fortemente compatibili, uniformi e standardizzati nei protocolli di comunicazione; questo consentirebbe una più elevata colloquiabilità fra macchine e quindi un minor dispendio di risorse temporali ed economiche. Il suggerimento potrebbe essere quello di esplorare il percorso del leasing, in analogia a quanto già sperimentato con successo nel campo delle autovetture aziendali. Lo sforzo e l'impegno per l'anno in corso sarà ancora quello di lavorare nell'ambito dello specifico progetto PIM per la definizione di un concreto ed articolato Piano della Comunicazione in grado di palesare tutte le potenzialità di informazione che l'amministrazione può mettere in campo, sia per dare visibilità alla propria azione sia per stabilire e consolidare un più responsabile dialogo con il cittadino/utente. Strategia intesa come il modello di decisioni con il quale una impresa determina i propri obiettivi, formula le politiche ed i piani per raggiungerli, definisce in quali campi operare, quale organizzazione intende costruire. Gli elementi messi in rilievo sono : ~ la definizione di obiettivi nel breve-medio termine; ~ lo sviluppo di azioni miranti ad orientare la gestione dell'impresa verso gli obiettivi; ~ l'acquisizione e l'allocazione delle risorse necessarie per lo sviluppo dei piani e dei programmi in condizioni di efficacia, efficienza e qualità. l'individuazione delle opportunità e delle minacce esterne; la decisione delle azioni per raggiungere gli obiettivi ed i tempi relativi; la scelta tra le varie opzioni che si presentano all'interno dei singoli processi produttivi; la modifica dei piani per quanto è necessario al fine di adattarsi al cambiamento e la valutazione dei risultati ottenuti. ~ ~ ~ ~ Quindi la strategia sarà intesa come un insieme di decisioni che combinano le capacità e le risorse dell'impresa con le opportunità dell'ambiente e tra gli obiettivi vi è quello di aggiungere valore per la comunità ed il territorio. L'impegno di maggior rilievo sarà quello di tenere conto del divenire della realtà, non aderendo a tattiche o modalità preconcette, ritenendole valide in ogni tempo e luogo. 4 Un disegno variabile in grado di utilizzare anche l'imprevedibilità per rispondere con tempestività ed efficacia al mutare della situazione di riferimento. Strategicamente diventa importante studiare la visione opposta del mondo in cui si opera, per poter sviluppare la propria; una meticolosa preparazione diviene essenziale, nessuna operazione o attività può essere frutto dell'improvvisazione, occorre quindi elaborare con attenzione i dettagli di qualsiasi progetto per poi portarlo a termine. Su questo punto occorre lavorare molto, anche alla luce di alcuni episodi che hanno connotato la fine dell'annualità 2005 e l'inizio dell'anno 2006. Allora "strategia " come tecnica che ammette sempre varie alternative; elemento difficile da conseguire in un mondo che ormai risulta fortemente strutturato su un elevato gradiente di entropia. Per orientare l'azione strategica, viene esaminato l'ambiente in cui l' amministrazione si muove; l'ambiente è sostanzialmente distinto in macroambiente ed in microambiente. Il macroambiente è costituito da variabili sulle quali il management non può agire, comprendendo la politica, l'economia, la società, il progresso tecnologico. Il microambiente è costituito da variabili su cui si può agire, clienti-utenti, fornitori, prodotti fiiniti, regole di processo. E' stata quindi sviluppata una prima sintetica metodologia, attraverso l'analisi SWOT, intesa ad individuare gli elementi strategicamente emergenti in termini di minacce, opportunità, punti di forza e punti di debolezza su cui puntare per rafforzare l'attività o su cui investire per superare le criticità più evidenti; processo che complessivamente deve essere condotto in sintonia con l'attività di gestione del sistema qualità. La sinergia dei due processi è un elemento fondamentale per la predisposizione e lo sviluppo degli scenari strategici proiettati su un arco temporale che, per alcuni aspetti di programmazione, sarà operativo per più anni. 5 STRATEGIA AREA 06 Analisi Swot PUNTI DI FORZA ⇒ Capacità di lavoro ⇒ Approfondimento dei temi autorizzativi ⇒ Elevata capacità di acquisizione delle risorse ⇒ Strutturazione della pianificazione forte ⇒ Elevata capacità di costruzione dei quadri economici MINACCE ⇒ Ambiente esterno ostile alle valutazioni negative ⇒ Ambiente progettuale esterno da rendere funzionale alle regole ⇒ Riferimenti politici non stabilizzati e mutevolezza delle decisioni ⇒ Regole operative variabili ⇒ Normative instabili e con forte dinamica di mutevolezza ⇒ Sistema informativo non sempre adeguato PUNTI DI DEBOLEZZA ⇒ Basso livello di verifica per la progettazione ⇒ Pianificazione di bacino da consolidare ⇒ Monitoraggio sul territorio debole ⇒ Processi decisionali lenti ⇒ Instabilità delle decisioni OPPORTUNITA’ ⇒ Capacità propositiva nel settore della pianificazione di bacino e di difesa del suolo ⇒ Capacità di elaborazione delle matrici finanziarie per le risorse da investire ⇒ Capacità di produrre momenti di aggregazione dei soggetti territoriali “concorrenti” e/o collaborativi ⇒ Regole, procedure ed istruzioni operative della Qualità che orientano e consentono il controllo dei processi 6 Strategia di area Dott Mauro Lombardi L'Area proseguirà sui percorsi per i quali è stato già forte l'impegno negli anni precedenti,ma in questo 2006 l'attività si concentrerà in particolare sugli aspetti connessi alla costruzione di efficaci quadri finanziari in matrice con le necessità di tipo tecnico per costruire la griglia degli interventi da programmare, sui settori della progettazione e della realizzazione degli interventi intesi a conseguire migliori condizioni di sicurezza per il territorio e quindi per le popolazioni interessate ed ancora nel settore della gestione del territorio con forme più efficaci di prevenzione anche non strutturale e controllo. L'ufficio pianificazione e programmazione delle risorse tecniche ed economiche, sarà impegnato sul fronte della razionalizzazione dell'uso delle risorse tecniche ed economiche rivenienti dai diversi percorsi finanziari che si renderanno disponili, nel più ampio processo della gestione corretta ed orientata delle risorse economiche. In questo settore il lavoro di razionalizzazione è forte dovendo fare i conti con risorse molto contenute a fronte di necessità sul territorio rilevanti sia numericamente sia per gli importi connessi. L'impostazione non può, quindi, prescindere da una rigorosa analisi tecnica che organizzi gli aspetti tecnici prima ed i percorsi economici poi, nel più complessivo strumento rappresentato dal Programma annuale di difesa del suolo quale momento unico di sintesi decisionale. Altro aspetto strategico rilevante è rappresentato dall'attività nel comparto giuridicolegale, sul quale si intende puntare per i contenziosi che si sviluppano sugli aspetti autorizzativi, pianificatori ed esecutivi, istituendo un meccanismo di monitoraggio orientato a rilevare i punti di debolezza di tipo procedimentale anche e soprattutto in fase preventiva; ne deriverà una continua fase di crescita intesa a consolidare l'azione dell'ufficio, nella normale attività di supporto all'Area. Si devono stabilire le connessioni necessarie all'attivazione virtuosa delle progettazioni nel settore della pianificazione di bacino e nella realizzazione delle opere Il processo progettuale e realizzativo sarà impostato secondo una filosofia intesa a valorizzare tutti gli attori che partecipano ai diversi processi di pianificazione, programmazione e realizzazione. La riflessione di partenza si sposta su come ottimizzare la risorsa nel suo percorso di utilizzo, cercando di mettere a sistema risorse pubbliche e private, partendo da due considerazioni fondamentali: • la finanza pubblica non può da sola sostenere l'intero impatto di miglioramento da • attuarsi sul territorio la qualità della spesa pubblica si riassume in due parole: efficacia che implica il raggiungere lo scopo ed efficienza che implica l'economia nell'uso delle risorse a parità di risultato da ottenersi. 7 Questi concetti impongono la ricerca di fonti alternative al “tutto pubblico” in una logica di cofinanziamento. Questo aspetto già enunciato nella relazione dell'anno 2005, non ha ancora trovato sbocchi concreti risultando estremamente difficili coinvolgimenti non pubblici nel settore della difesa del suolo; gli unici aspetti sinergici sono coglibili e perseguibili su progettazioni private, di estremo rilievo sia economico sia strutturale, nelle quali la realizzazione dell'intervento consente di mettere in moto meccanismi e quindi opere che traguardano anche azioni di messa in sicurezza. La programmazione si riconferma comunque elemento di forza ed attività propedeutica alla realizzazione degli interventi per l'attuazione del piano di sviluppo enunciato nel programma di mandato del Presidente. In questo momento dello sviluppo, una chiave di lettura del contesto normativo che si è affermato nel settore dei lavori pubblici porta a leggere i nuovi interventi non tanto come manufatti in se, ma come strumento funzionale alla soddisfazione di bisogni o di necessità collettive, fatti salvi naturalmente alcuni aspetti di valore e di qualità dell'opera stessa. Il valore dell'opera pubblica non è pertanto qualcosa di intrinseco legato alla sua costruzione, quanto qualcosa da porsi in relazione con la sua capacità, una volta costruita, di erogare il servizio al cliente/utilizzatore ed a quanto questo livello di servizio incontri il suo gradimento. Su queste coordinate è impostata l'attività 2006 in ordine al comparto dei lavori pubblici, nel quale sono annoverati interventi in fase progettuale e realizzativa di notevole spessore provinciale ed anche regionale. La rilevanza dell'attività sta nella messa in pista della progettazione di interventi di messa in sicurezza di rilevanti porzioni territoriali collocate nella parte orientale (Tigullio) e centrale (Genovesato)della provincia. Il contraltare della scelta, verso la partecipazione più ampia e condivisa possibile è quello di una datazione dei tempi operativi perché i percorsi “pubblici” impongono confronti lunghi e decisioni sofferte con possibili cambiamenti di rotta determinati proprio dalle fasi di confronto pubblico. Sono comunque tutti interventi rilevanti sotto il profilo economico e sotto il profilo del ritorno in termini di recupero della mitigazione del rischio sul territorio che traguardano la possibilità di rilevanti azioni intese a consolidare lo sviluppo sociale ed economico. Rappresenta comunque un settore delicato dove occorrono sostanzialmente due azioni fondamentali in ragione delle due diverse scelte di affidamento e conduzione della progettazione e dei lavori. Il primo percorso può essere sintetizzato nella scelta “tutto in casa”; questa soluzione comporta un percorso formativo per orientare i progettisti a leggere ed a tarare la propria 8 attività sulle coordinate del mondo esterno, con la visione più ampia possibile del problema: intervenire per soddisfare i bisogni e le richieste collettive e quindi non solo valutazioni connesse all'opera, ma bensì allargate al mondo in cui si inserisce. Il secondo percorso può essere sintetizzato al contrario, nella scelta “tutto fuori”; questa soluzione richiama con urgenza una impostazione “progettuale interna” che vede i soggetti “verificatori” estremamente attenti alle fasi amministrative ed alle fasi tecniche, dove la verifica deve essere condotta secondo regole efficaci intese comunque a confermare la validità delle scelte progettuali operate non solo come tecnologia ma anche come attuabilità più generale rispetto alle condizioni al contorno imposte dall'ambiente circostante. In parallelo si sviluppa l'attività di pianificazione nella tematica dei piani di bacino con una particolare attenzione a porre in campo una proposta di modifica dell'attuale normativa di attuazione, redatta sulla scorta dell'esperienza e della sperimentazione applicata in questi anni sul territorio. E' il momento qualificante dell'attività di pianificazione di bacino per l'anno in corso, in quanto sintesi e concretizzazione di questa prima fase della pianificazione intesa come percorso in evoluzione ed in grado di adattarsi ad un processo ciclico che si snoda in sintesi su”osserva”, “orienta”, “decidi” ed“agisci”,identificabile come ciclo di Boyd. La conduzione dell'attività di pianificazione impone una costante azione di revisione e di integrazione degli aspetti sino ad ora sviluppati; la prospettiva è di procedere con approfondimenti intesi ad investigare e risolvere le maggiori criticità secondo una logica a “cannocchiale” intesa ad avvicinarsi sempre di più alla problematica emersa. Da ricordare ancora l'attività intensa che dovrà porsi in campo per soddisfare la richiesta regionale di realizzare la parte di stralcio della pianificazione di bacino relativa alla definizione del bilancio idrico per alcuni bacini idrografici di maggiore rilevanza sul territorio provinciale. Strategicamente diviene rilevante trovare un meccanismo che consenta di operare sul terreno della pianificazione scollegando la convinzione che pianificazione è uguale a progettazione , con un costante ribaltamento dell'azione degli strumenti e con una attribuzione non adeguata delle possibilità operative di due momenti diversi. In prospettiva, una possibile evoluzione della normativa nazionale potrebbe definire una configurazione tale da incentivare l'utilizzo di scale di rappresentazione che saranno in grado di rafforzare proprio la distinzione fra i due momenti sopra ricordati, oltre ad una sostanziale modificazione della più generale procedura dei processi di pianificazione di bacino. Nel campo della pianificazione viene affrontato anche l'altro aspetto connesso all'attività di protezione civile dove l'azione, proseguendo sulle tematiche poste sul tavolo nelle annualità 2003 e 2004, secondo un percorso ben delineato, approfondisce e sviluppa la filiera della pianificazione attraverso tutti gli strumenti che la legge individua come momenti operativi di settore; ma vi è di più, infatti l'amministrazione provinciale ha deciso di investire in questo settore impegnando risorse economiche , strumentali ed umane per una attività di forte sostegno ai comuni, attività che si concretizza nella 9 ulteriore predisposizione del piano intercomunale di protezione civile su un'area campione ad elevata complessità e strutturazione territoriale. In questo campo ha preso corpo anche un'azione connessa alla cosiddetta “microzonazione sismica” meglio definibile in questa fase come “analisi degli effetti di sito” per alcune parti del territorio della provincia di Genova e specificamente nei settori del levante ligure dove sono collocati i comuni sismici ricadenti in classe 3 secondo la vigente classificazione del territorio nazionale. Sarà sviluppata in particolare un'analisi sulla risposta, di alcuni siti strutturalmente complessi, alle sollecitazioni sismiche derivandone i modelli di comportamento ed i connessi parametri di risposta per caratterizzare i possibili incrementi in termini di sismicità. Le valutazioni che ne emergeranno hanno due potenti riflessi sul quadro delle missioni di area, in quanto da un lato costituiscono un ulteriore passo nella redazione degli strumenti di pianificazione delle emergenze in materia di protezione civile e dall'altro apportano nuove indicazioni al complesso processo di pianificazione di bacino. Un tema collegato è l'azione di formazione che nell'anno prevede di investire nei settori della programmazione tecnico-economica degli interventi, nella pianificazione di bacino e di protezione civile e delle autorizzazioni, con una serie di incontri tematici strutturati anche con il supporto di slides esplicative sui nuovi aspetti della pianificazione di bacino, della protezione civile e delle procedure autorizzative lette nei riguardi dell'utenza interna ed esterna e delle civiche amministrazioni. I momenti formativi sono stati un tema di rilievo affrontato in questi due ultimi anni ed hanno permesso di vedere molti elementi su cui riflettere e riorganizzare attività di pianificazione e di gestione; il percorso formativo è stato accolto con elevato gradimento da parte dei soggetti interessati che ne hanno colto le potenzialità, le opportunità e le prospettive reiterando la richiesta per una riproposizione annuale, come momento fondante di aggiornamento e come tavolo di discussione delle molteplici problematiche inerenti i diversi aspetti della difesa del suolo. Il percorso formativo nei vari settori e nelle diverse materie della missione e di area è inteso a fornire, a tutti i diversi soggetti coinvolti, gli strumenti per poter operare al meglio, ottimizzando risorse e risultati: si tende quindi a fornire una specie di software virtuale che consente di affrontare i diversi temi operativi con un quadro di riferimento esaustivo per finalità, procedure, obiettivi e risultati. Gli incontri formativi ed informativi verranno configurati, partendo da uno schema base, secondo le specifiche esigenze del soggetto ospitante. Gli argomenti che saranno affrontati spazieranno da aspetti puramente pianificatori, quali lo strumento piano di bacino ad aspetti più strettamente operativi quali la programmazione e la gestione delle emergenze in protezione civile, agli aspetti applicativi delle norme di pianificazione, alla redazione dei programmi di intervento in materia di difesa del suolo secondo percorsi interrelati e strettamente collegati alla pianificazione di bacino ed infine alla formazione sul campo dei volontari che operano nel settore della protezione civile. 10 Temi "scottanti" ma strettamente inerenti all' obiettivo di fare cultura negli aspetti più diversi della difesa del suolo e del "modus operandi" della Amministrazione provinciale, in alcune situazioni ad un pubblico diversificato, seppure qualificato. Rilevante, in questo campo sarà l'attività rivolta ai temi della protezione civile con la formazione destinata ai volontari nell'ambito dei corsi base e specialistici. Nel quadro delle iniziative in materia di Protezione Civile, per l’anno 2006, deve essere ricordato ancora il Progetto Strategico “Costruzione di un quadro di riferimento per la materia della protezione civile per mettere a sistema ed individuare, linguaggi protocolli e metodologie di Pianificazione e programmazione Comuni” fra tutti i diversi soggetti istituzionali che operano nel settore. Un passo importante riguarda gli aspetti della programmazione degli interventi che si attualizza con la formazione del Programma annuale di difesa del suolo; lo strumento rappresenta la sintesi dell'attività di pianificazione di bacino coniugata con la disponibilità di risorse economiche, e diviene momento fondante per lo sviluppo del territorio secondo logiche di valorizzazione delle risorse e di riduzione delle problematiche territoriali in ottica di sviluppo sostenibile letto trasversalmente con le indicazioni degli altri strumenti di pianificazione dell'ente. Il documento è redatto con una nuova veste sia testuale sia di contenuti; sulla scorta degli elementi evidenziati nella relazione del 2005, in rapporto all’azione complessivamente svolta nel campo della manutenzione , il documento di questo anno ha potuto , sotto questo profilo usufruire delle valutazioni connesse, valorizzando le azioni manutentive e lo sviluppo dell'azione manutentiva sulla base del modello operativo proposto, in particolare costruito sui valori di frequenza degli interventi nella stessa località e nello stesso bacino. Questi elementi hanno consentito già di individuare proiezioni future in rapporto al ripetersi, in condizioni ordinarie, di necessità di intervento e di somme necessarie. Viene inserito il quadro economico previsionale distinto per fonti di finanziamento, per azioni e per sottoazioni, inteso a configurare il percorso economico-finanziario principale su cui si muoverà l'azione tecnica dell'area, nell'anno in corso. a questo quadro l'ulteriore elemento innovativo e di chiarezza per l'azione è il “grafo” delle fonti finanziarie distinto per soggetti ed enti che unitamente alla relativa parte testuale dà conto dei passi per pervenire all'acquisizione delle relative risorse economiche che potranno essere rese disponibili ed acquisibili. Collegato L'anno in corso presenta una possibile interessante apertura sui programmi di finanziamenti che potranno essere costruiti con i fondi messi in campo dalla Comunità europea che traguardano ad interventi intesi ad un recupero territoriale ed urbano che passa attraverso azioni di riqualificazione territoriale, dove tutti gli elementi combinati. costituiranno un mix veramente significativo da utilizzare per numerose situazioni di rilevante peso sia territoriale sia economico esistenti. La pianificazione di bacino, per queste situazioni si rivela uno strumento veramente potente 11 per l'identificazione dei problemi e per una valutazione della priorità. Importante momento strategico per l'attività 2006 si configura nella necessità di poter disporre, parallelamente a tutti gli strumenti tecnici di pianificazione, di un potente ed organizzato strumento di pianificazione finanziaria in grado di indirizzare prima e controllare poi, il flusso economico che costituisce motore per la progettazione e la realizzazione degli interventi. E' stata costruita all'interno di questa relazione strategica una sintesi dei momenti finanziari ed economici cui l'attività dell'area si orienterà nell'annualità in corso; questa sintesi si articola su due tabelle che compendiano i momenti operativi diversi delle missioni di area, momenti che traguardano le macroazioni di rilievo e che coniugano risorse rivenienti da fonti normative diverse sia per soggetto erogatore sia per temporalità di concretizzazione dei finanziamenti. In maniera trasversale si pone l'altra attività strategica intesa a coniugare in misura più forte l'azione della Provincia come ente unitario nei processi di rilievo territoriale orientati a soddisfare le esigenze e le richieste del pubblico nel momento in cui si pone come richiedente di autorizzazioni, pareri od altri atti di assenso. Il percorso attivato si snoda su due strumentazioni in via di affinamento, individuati come P.I.M (Piano Integrato di Miglioramento). che coinvolgono in maniera significativa l'area e dei quali si dirà nelle successive sezioni della relazione.. Nel comparto gestionale tecnico l'azione riguarda gli aspetti di polizia amministrativa in cui il rafforzamento in termini di personale è irrinunciabile, attivando in modo sostanziale l'attività di controllo sul territorio ponendo in campo e sperimentando le conoscenze acquisite con il corso formativo espletato nel 2004. L'attività di controllo risulterà un elemento trainante dell'azione per l'anno in corso; il collegamento fra atti autorizzativi ed il successivo controllo sul territorio inteso a garantire l'efficace applicazione delle prescrizioni del provvedimento autorizzativo è ormai irrinunciabile quale configurato ed efficace metodo di governo; il metodo sarà necessariamente basato su procedura di selezione a campione per un valore iniziale del 5% degli atti autorizzativi rilasciati a partire da un anno scelto come momento di partenza per iniziare il monitoraggio. Quindi controlli più efficaci e maggiori sinergie soprattutto con gli aspetti demaniali per i quali è previsto il raggiungimento di introiti pari a 1.500.000 di euro. Due momenti di preminente rilievo sono costituiti dall’attività connessa alla prosecuzione della Progettazione per la riduzione del rischio per la città di Genova, mediante la realizzazione del canale scolmatore del torrente Bisogno ed alla prosecuzione dell’attività connessa al catalogo delle opere idrauliche di terza categoria. Si tratta per il primo di pervenire alla concretizzazione delle fasi di progettazione definitiva di un’opera di rilevante spessore strategico per il territorio che attraverso una complessa ed articolata progettazione mira ad un traguardo significativo per la città di Genova, opera che vedrà coinvolte risorse economiche rilevanti da reperirsi sui canali finanziari statali. Il secondo punto è anch’esso di rilievo in quanto mira alla costituzione di un “data base” relativo alle opere idrauliche di terza categoria realizzate nel tempo; è indispensabile in 12 quanto occorre non dilazionare ulteriormente la definizione di questo patrimonio, al fine di consolidarne in forma concreta, ovvero attraverso specifica documentazione, la reale consistenza ed ubicazione. Il primo passo è il data-base, i successivi sono rappresentati da incroci con dati esistenti e con specifica cartografia per costruire il quadro complessivo a livello provinciale. L'attività per i singoli servizi viene analizzata nel dettaglio con la scorta del necessario corredo grafico più orientato all'illustrazione ed alla comprensione dei tempi e degli sviluppi. Ufficio Pianificazione e Programmazione delle Risorse Tecniche ed Economiche – Gestione Amministrativa Dott. Stefano Oddone L’Ufficio è stato creato nel corso dell’anno 2005, a seguito della soppressione del Servizio Gestione Amministrativa a causa del trasferimento ad altro Servizio del Dirigente; il nuovo Ufficio si colloca in posizione di Staff direttamente con la Direzione dell’Area. La nuova struttura, che ha il compito di supporto amministrativo a tutte le funzioni dell’Area, specialmente negli indirizzi legale, amministrativo, finanziario ed economico, è costituita da 10 unità di personale, inquadrato nei seguenti livelli: posizione Capo Ufficio Funzionari Tecnici Amministrativi Addetti Amministrativi N° 1 3 4 2 categoria D6 D1 – D3 C2 – C4 B5 – B7 13 oltre una persona di categoria B con contratto interinale. Dopo un iniziale più difficoltoso periodo di razionalizzazione del settore amministrativo dell’Area, già esistente ma frammentato, non coordinato e in assenza di una struttura adeguata, l’Ufficio di fatto oggi risulta più organizzato ed efficiente, pur avendo subito nell’ultimo periodo diverse defezioni per pensionamenti o trasferimenti. Per l’anno 2006 si intende perseguire in modo definitivo la predisposizione delle nuove procedure della struttura nell’ambito del Sistema Qualità ISO 9001 e sviluppare in modo specifico l’attività di gestione e monitoraggio dei flussi finanziari esterni attraverso anche un’intensa attività di ricerca di nuove fonti di finanziamento quali sono le risorse economiche strutturali europee relative al sestennio 2007/2013, in stretta collaborazione fra le strutture interne e la Regione Liguria, nell’ottica di individuazione delle misure e delle azioni da intraprendere ai fini dell’acquisizione di nuove risorse finanziarie. L’azione per il 2006, come già per gli anni scorsi, viene esposta secondo macro filoni di attività che individuano alcuni elementi tra i più significativi relativi ai diversi settori di intervento dell’ufficio, senza entrare nella specifica descrizione degli stadi di avanzamento dei vari interventi, già compiutamente effettuata dai Servizi competenti, ma naturalmente consequenziali al lavoro svolto da questi ultimi. Le azioni di rilevanza strategica previste per l’anno 2006 sono individuabili principalmente nella: Gestione delle informazioni, degli eventi e delle funzioni relative ai mezzi finanziari a disposizione, acquisiti e impiegati nelle attività gestionali, organizzative e di investimento: L’attività dell’Ufficio sarà orientata non solo alla gestione dei finanziamenti derivanti dalle fonti consuete, ma soprattutto dall’attivazione, in collaborazione con il neo nato ufficio “progetti europei”, di nuove forme di acquisizione di finanziamenti pubblici, derivanti dall’Unione Europea o da altri canali finanziari e/o privati. In questa ottica si punterà a rafforzare il processo di controllo dei flussi finanziari con un’attività di monitoraggio costante delle risorse economiche e sulle possibili fonti di acquisizione delle stesse. Detta attività è finalizzata a monitorare nel modo più completo e trasparente, le entrate derivanti da nuovi finanziamenti esterni all’Amministrazione, mettendoli in rapporto alle spese effettuate dall’Area nel corso dell’anno di riferimento. In questo settore si dovranno necessariamente rafforzare anche i rapporti con la Regione e con gli altri Enti finanziatori, o eventualmente con i privati, per la promozione e la gestione dei finanziamenti stessi. Nel merito la Regione Liguria ha predisposto il Quadro Strategico Regionale (QSR) che contiene il quadro di insieme delle scelte programmatiche, degli indirizzi strategici e degli obiettivi da perseguire attraverso l’utilizzo dei fondi strutturali CE per il sestennio 2007/2013. 14 Appare necessario, ai fini di conseguire gli obiettivi descritti nei diversi settori, attivare tutte le possibili procedure concertative con i competenti Uffici regionali finalizzate alla definizione degli idonei strumenti sui quali basare le azioni, gli interventi e le attività connessi ad una sana e proficua utilizzazione delle risorse finanziarie in gioco. Infatti solamente con la predisposizioni delle “misure”, adeguatamente strutturate sulle opzioni strategiche individuate dalla CE e calibrate sulle realtà territoriali della provincia che si manifestano come elementi positivi di sviluppo, possono essere attivate le procedure ed i quadri tecnico economici per la realizzazione degli interventi. Ovviamente tutto ciò dovrà essere costruito nella completa coerenza rispetto ai contenuti del QSR ed all’esistente pianificazione generale e di settore. In sintesi, le opzioni strategiche dettate dalla Commissione Europea sono: • • • • • • • Inquinamento atmosferico Ambiente marino Uso sostenibile delle risorse Prevenzione e riciclaggio dei rifiuti Uso sostenibile dei pesticidi Protezione del suolo Ambiente urbano tra le priorità si trovano quindi le problematiche ambientali e la prevenzione dei rischi. Per quanto attiene alle competenze ed alle attività dell’Area nell’ambito della materia della difesa del suolo, in concreto si possono presagire due possibili scenari: 1. azioni ed interventi sul territorio costiero 2. azioni ed interventi sul territorio dell’entroterra. In generale, le possibili “misure” idonee a soddisfare gli obiettivi devono comprendere azioni ed interventi di mitigazione dei rischi idraulico ed idrogeologico, così come sono stati evidenziati dai Piani di Bacino e dai Piani Stralcio per l’assetto idrogeologico in vigenza, attraverso sinergie ed interazioni volte alla protezione e conservazione del territorio con la finalizzazione di una migliore vivibilità per la popolazione connessa anche ad una visione integrata della sua sostenibile fruizione. Nello scenario riguardante il territorio costiero le maggiori problematiche derivano dalle criticità connesse all’assetto idraulico dei corsi d’acqua, quasi sempre insufficienti a smaltire le piene soprattutto in rapporto all’ambiente urbano che connota tutti i tratti terminali dei corsi d’acqua della provincia; di conseguenza gli interventi dovranno costituire corrette sinergie con il contesto urbano, senza tralasciare gli aspetti della difesa della costa. Nel secondo caso le azioni e gli interventi, dovranno essere riferiti alla stabilizzazione del territorio collinare e montano attraverso una visione globale a scala di bacino, comprendente anche la tutela ed il corretto assetto degli ecosistemi fluviali ai fini del mantenimento dei fattori economici presenti ed al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni residenti. Inoltre non sono da sottovalutare iniziative volte alla stabilizzazione dei versanti dei bacini interni, soprattutto nel versante padano, attraverso sinergie tra la difesa del suolo, il 15 recupero dell’utilizzo del bosco anche con la valorizzazione dello stesso in funzione della tutele ambientale connessa all’occupazione ed alla produzione di energia alternativa ricavata dalle biomasse prodotte. Dal punto di vista della finanza ordinaria, le prospettive riguardanti le risorse statali destinate alla difesa del suolo non si profilano certamente rosee, stante le difficoltà che emergono nella Legge Finanziaria, mentre le risorse regionali disponibili a valere sulla L.R. n° 46/1996 potranno soddisfare un numero limitatissimo di interventi descritti nel Programma Provinciale delle Opere di difesa del suolo. Il documento programmatico sopraccitato, in corso di elaborazione, delinea una richiesta di interventi da parte dei soggetti competenti, Comunità Montane e comuni costieri, veramente articolato e di grande impatto economico, contenente circa un centinaio di interventi e sfiorante i 40 mln di Euro. A questi interventi, devono essere aggiunti tutti gli altri interventi rappresentabili quali opere di rilevanza strategica provinciale, la riduzione del rischio della città di Genova con la realizzazione dello scolmatore del torr. Bisagno ed il rifacimento della copertura da Brignole alla foce, in corso di realizzazione; la progettazione dello scolmatore del torr. S. Siro per la mitigazione del rischio idraulico di S. Margherita; integrazione della progettazione preliminare, la progettazione definitiva ed esecutiva di un primo lotto funzionale per la mitigazione del rischio idraulico nel tratto terminale del bacino del fiume Entella. L’iniziativa da ricordare ancora è quella della riduzione del rischio idraulico per l’abitato di Rapallo; esiste la progettazione, l’intervento è stato attivato ma risulta necessario individuare ulteriori risorse finanziarie per la sistemazione complessiva. L’importo globale per queste iniziative è stimato attorno ai 450 milioni di Euro. Una prima valutazione delle necessità esistenti sul territorio, desumibile dalle richieste formulate dai soggetti delegati nella materia della difesa del suolo, mediante gli elaborati propedeutici alla costruzione del citato Programma annuale di difesa del suolo permette di configurare il quadro rappresentato nella tabella che segue: 16 ENTE ATTUATORE C.M. ALTA VAL POLCEVERA C.M. ALTA VAL TREBBIA C.M. ALTA VALLE SCRIVIA C.M. ARGENTEA C.M. AVETO-GRAVEGLIA-STURLA C.M. FONTANABUONA C.M. VAL PETRONIO C.M. VALLI STURA ED ORBA COMUNE DI BOGLIASCO COMUNE DI CAMOGLI COMUNE DI CHIAVARI COMUNE DI GENOVA COMUNE DI LAVAGNA COMUNE DI RAPALLO COMUNE DI RECCO COMUNE DI ZOAGLI PROVINCIA DI GENOVA Totale complessivo IMPORTO 2.142.600,00 1.395.000,00 5.094.000,00 2.690.077,79 1.006.996,00 3.765.626,22 5.707.000,00 915.000,00 413.251,10 426.992,00 300.000,00 4.600.000,00 1.552.310,00 170.000,00 20.000,00 1.130.000,00 9.635.000,00 40.963.853,11 NUMERO INTERVENTI 8 8 11 7 12 13 10 4 3 4 1 1 4 3 3 6 11 109 Il Programma Provinciale si articola nelle seguenti categorie di interventi: 1. interventi strutturali 2. interventi di manutenzione 3. monitoraggio e progettazione che vengono organizzati secondo la strutturazione economica sostanzialmente definita dai diversi canali di finanziamento e rese funzionali dagli specifici strumenti attuativi; in sintesi i principali canali di finanziamento fanno riferimento ai successivi disposti legislativi. • • • • L. 183/1989 L.R. 46/1996 L.R. 18/1994 D.L. 180/1998 In particolare l’azione per il 2006 proprio in questo tema è il punto focale dell’attività dell’ufficio in quanto deve essere sviluppata una “vera politica strategica” di contenuto finanziario ed economico che metta in fila, organizzi e consolidi un quadro di scelte tecniche di medio-breve periodo coniugandolo con le risorse disponibili e facendo funzionare al meglio, nel contesto più ampio del Programma di difesa del suolo, tutti gli altri strumenti tecnico economici disponibili. Giova qui ricordare e sottolineare ancora il già citato piano degli interventi redatto ai sensi della legge regionale 18/1994. Sotto questo profilo è da rilevare che nel quadro della “formazione ed informazione“ nel più vasto aspetto della comunicazione sono stati attivati 7 incontri con i soggetti coinvolti (Comunità Montana, Comuni ed Enti Parco) per l’illustrazione dei contenuti, finalità e procedure operative per la costruzione di progetti da inserire nel contesto del richiamato Piano degli interventi per l’anno 2006. 17 L’elemento che qui preme di porre in evidenza è il quadro economico che sarà rappresentato nel programma di difesa del suolo per l’anno 2006 che può essere sintetizzato nella tabella seguente: TAV. 1 QUADRO ECONOMICO DELLE ESIGENZE TAV. 2 INTERVENTI DI ATTUAZIONE (*) TAV. 3 INTERVENTI DI MANUTENZIONE (*) TAV. 4 MANUTENZIONE IN GESTIONE DIRETTA TAV. 5 MONITORAGGIO E PROGETTAZIONE TAV. 6 INTERVENTI L. 183/89 BACINI LIGURI (*) INTERVENTI L. 183/89 BACINO DEL PO (*) INTERVENTI L. 183/89 FONDO INDIVISO BACINI TAV. 8 LIGURI INTERVENTI L. 183/89 FONDO INDIVISO BACINO TAV. 8 DEL PO TAV. 7 40.963.853,11 3.159.949,60 6.052.700,19 p. m. 616.646,00 15.276.226,00 4.044.000,00 456.529.137,98 2.035.000,00 La Regione Liguria non adotterà, com’è accaduto nel triennio precedente, provvedimenti urgenti per l’esecuzione delle opere di manutenzione dei corsi d’acqua e pertanto è necessario individuare un’alternativa costituita dagli apporti della L.R. n° 18/1994 nell’ambito della formazione del Piano degli Interventi per l’anno 2006: infatti con le predette risorse regionali e l’utilizzo di una parte degli introiti derivanti dai canoni demaniali si porranno in essere opere di manutenzione dei corsi d’acqua e dei versanti da realizzarsi dalle Comunità Montane operanti sul territorio provinciale, in coerenza con il Programma Provinciale delle opere di difesa del suolo redatto ai sensi della L.R. n° 46/1996 in corso di predisposizione. Le risorse regionali, valutabili in circa 600.000 Euro aggiunte all’onere a carico dell’Amministrazione Provinciale, stimato in circa 200.000 Euro a valere sugli introiti dei canoni demaniali consentiranno l’esecuzione di manutenzione per un importo complessivo di circa 800.000 Euro. Dette risorse sono programmate attraverso le finalità e le procedure di formazione del Piano degli Interventi PIN 2006 ai sensi della L.R. 18/1994 che si prevede di portare all’approvazione del Consiglio Regionale entro il periodo feriale, articolato nei canonici settori di interventi rappresentati da: • • • • Infrastrutturazione depurativa ed idrica Infrastrutturazione della viabilità minore Interventi di difesa del suolo Interventi di edilizia pubblica che ha una dotazione finanziaria per tutto il territorio regionale di 10 mln di Euro, dei quali alla Provincia di Genova è ipotizzabile una dotazione di circa 3 mln. di Euro. 18 L’Amministrazione Provinciale, con l’anno 2006 può contrarre mutui finalizzati agli investimenti; nell’ambito della difesa del suolo possono essere utilizzate risorse pari a 2.650.000 Euro per l’esecuzione di interventi strutturali inerenti la sistemazione del tratto costiero sotteso allo sfocio dello scolmatore del torrente Bisagno per un importo di 1.350.000 Euro, mentre una somma di 1.300.000 Euro, oltre oneri diversi pari a 56.000 Euro e quindi per un totale di 1.356.000 Euro per il 1° lotto della sistemazione idraulica del torr. S. Siro in comune di S. Margherita Ligure. Il quadro qui richiamato può essere efficacemente sintetizzato nella tabella contenuta nel “Programma triennale dei lavori pubblici 2006-2008”, che per completezza si riporta nel seguito, al fine anche di costituire elemento di riferimento e memoria per l’attività di pianificazione strategica. SCHEDA 2: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2006 - 2008 DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GENOVA ARTICOLAZIONE COPERTURA FINANZIARIA AREA 06 - DIFESA DEL SUOLO E PIANIFICAZIONE DI BACINO N. progr. (1) 1 Codice istat Cod. int. Tipologia (3) Categoria (3) Amm.ne Regione Provincia Comune (2) DSU138 R 007 010 025 01 Stima dei costi del programma Descrizione dell'intervento A02 05 Riqualificazione e sistemazione del tratto costiero in corrispondenza dello sfocio a mare dello scolmatore del torrente Bisagno - 1° lotto Primo anno Secondo anno Terzo anno 1.519.000,00 Cessione immobili S/N (4) Apporto di capitale privato Importo N 0,00 N 0,00 N 0,00 2 DSU135DSU171 007 010 015 01 A02 05 Interventi di mitigazione del rischio idraulico del bacino del fiume Entella relativamente al tratto terminale (1° stralcio) nei Comuni di Chiavari e Lavagna 3 DSU137 R 007 010 054 01 A02 05 Sistemazione idraulica bacino dei torrenti S.Siro e Magistrato in Comune di S. Margherita Ligure (completamento Fase 1 - 2° lotto) 1.356.000,00 007 010 025 07 A02 05 Manutenzione straordinaria delle briglie sui torr. Polcevera e Secca in comune di Genova 200.000,00 N 0,00 135.000,00 N 0,00 4 8.057.747,13 1.356.000,00 007 010 025 07 A02 05 Manutenzione delle esistenti opere idrauliche, del fondo e delle sponde del rio Gaxi in località Molassana in Comune di Genova. 007 010 059 01 A02 05 Interventi di sistemazione idrogeologica del torrente Petronio, località Cascata, frazione Riva Trigoso in Comune di Sestri Levante 2° lotto. 3.000.000,00 N 0,00 7 007 010 025 01 A02 05 Completamento opere di stabilizzazione del versante compreso tra il rio senza nome ed il rio Taggia loc. Carpenara in Comune di Genova (3°lotto) 501.751,71 N 0,00 8 007 010 025 01 A02 05 Interventi di sitemazione idraulica deil torrente Leira e affluenti. 1.500.000,00 N 0,00 A02 05 Realizzazione del canale scolmatore dei torr. S. Siro e Magistrato in comune di S. Margherita Ligure 28.000.000,00 N 0,00 28.000.000,00 N 0,00 5 6 9 DSU172 007 010 046 01 TOTALE 11.267.747,13 6.357.751,71 Tipologia (5) NOTA: L'intervento identificato con il numero progressivo 1 è finanziato per la quota di € 150.000,00 sul bilancio 2005 con fondi derivanti dall'introito dei canoni demaniali e per € 1.369.000,00 sul bilancio 2006. E’ ancora su questa tabella che si deve ragionare ed impostare l’azione complessiva futura stimata e programmata su un orizzonte temporale almeno triennale; orizzonte temporale da considerare e strutturare in maniera flessibile in ragione di esigenze che si possono concretizzare nel prosieguo in un ragionamento globale di pianificazione e programmazione degli interventi più importanti. Nel corso dell’anno 2006 sarà attivata l’esecuzione di importanti opere di difesa del suolo nell’ambito del bacino del fiume Entella del complessivo importo di circa 8 mln di Euro ed il completamento delle opere di sistemazione del versante in loc. Carpenara per l’importo di circa 500.000 Euro, con risorse afferenti gli esercizi degli anni precedenti. 19 Infine si prevede, nell’ambito del settore della Protezione Civile, azioni per un importo di 25.350 Euro a valere sulla L.R. 9/2000. Nel merito delle entrate del demanio fluviale si ipotizza, per il corrente esercizio 2006, un’entrata di circa 1,5 mln di Euro che saranno destinati, oltre a quanto rappresentato ai punti precedenti, all’esecuzione di opere sui torr. Gaxi, Polcevera – Secca, Fravega ed al finanziamento di opere di manutenzione in coerenza Di seguito viene rappresentato il quadro economico complessivo di previsione che contiene puntualmente le voci sopra descritte: ENTRATE NORMATIVA DI RIFERIMENTO L. 183/89 RISORSE STATALI FONDI ALLUVIONE L 388/00 D.L. 180/98 L.R. 46/96: interv. RISORSE REGIONALI QUADRO ECONOMICO DI PREVISIONE ANNO 2006 USCITE INTERVENTI DI RISORSE PIANI DI PROTEZIONE DIFESA DEL INTERVENTI TOTALI BACINO CIVILE SUOLO MANUTENZIONE 501.752 Rio Taggia Carpenara 501.751,76 8.057.747,13 Entella 8.057.747,13 p.m. p.m. 800.000 800.000 L.R. 46/96:manut. L.R. 18/99 L.R. 18/94 L.R. 9/2000 F.I.R. 204.000 600.000 25.350 p.m. 204.000 600.000 25.350 Rio Gaxi 135.000 RISORSE PROVINCIALI RISORSE PROVINCIALI FONDI U.E. SPESE DIVERSE DEMANIO MUTUI 1.500.000 2.650.000 Torr. Fravega 200.000 -- Torr. Polcevera - Secca 200.000 Foce Bisagno 1.350.000 -- S. Siro 1° lotto 1.300.000 Cofinanziamento Manutenzione L.R. 18/94 200.000 -Manutenzione L.R. 46/1996 200.000 Bilancio 500.000 -- Rimborso canoni/fidejussio ni 65.000 56.000 p.m. Tuttavia, nel quadro di un’impostazione strategica dell’attività futura è necessario leggere il territorio e le esigenze che manifesta, in misura più estesa nel tempo proiettando l’azione e quindi l’ipotesi di risorse strutturali anche verso il 2007 per impostare una programmazione di maggior respiro che verrà attualizzata nel successivo triennale 2006/2008. Questa proiezione ha un senso non solo in termini di pianificazione economica ma anche in funzione di evidenziazione e di presa di coscienza di specifiche e rilevanti problematiche territoriali. In sintesi quindi il piano triennale relativo al 2007 darà conto di questa lettura sul territorio in termini di necessità: • Intervento di sistemazione idraulica e riqualificazione ambientale del torrente Petronio dalla località Cascata alla foce Importo 3,1 mln di Euro attraverso fondi strutturali europei 20 • • • • • Lotto funzionale integrativo della sistemazione idraulica del fiume Entella; Importo 5,0 mln di Euro attraverso risorse da definire Lotto funzionale di completamento della sistemazione idraulica del torrente Boate in comune di Rapallo Importo 0,85 mln di Euro attraverso risorse provinciali Intervento di sistemazione idraulica in comune di Campoligure finalizzato alla riduzione del rischio Importo 2,035 mln di Euro attraverso risorse da definire Intervento di sistemazione idraulica del torrente S.Pietro in comune di Rapallo (risorse economiche da reperirsi a cura della Regione Liguria Importo 1,8 mln di Euro attraverso risorse regionali come previsto nel protocollo d’intesa sottoscritto Intervento di adeguamento idraulico e strutturale della parte terminale del torr. Fravega - 1° lotto Importo 1,0 mln di Euro attraverso risorse da definire in parte e con cofinanziamento con risorse provinciali per opere di manutenzione dell’importo di 200.000 Euro L’attività comporterà anche lo sviluppo, sotto il profilo della “Comunicazione” di percorsi informativi e formativi sempre intesi a fornire agli altri attori che operano nella materia della difesa del suolo tutti gli strumenti necessari per costruire Piani e Programmi efficacemente strutturati per conseguire il miglior risultato in funzione delle risorse economiche rese disponibili sui diversi canali finanziari. Un momento di incontro è stato già ricordato con i percorsi illustrati per la formazione del Piano degli interventi redatto ai sensi della legge regionale 18/1994. A questi momenti di incontro, nel corso dell’anno, si affiancheranno una sessione dedicata alla strutturazione del nuovo programma di difesa del suolo per l’anno 2007 e qualora esistano già le coordinate operative, una sessione dedicata alla costruzione coordinata e condivisa dei quadri di intervento che potranno avvalersi delle risorse economiche rese disponibili dalla Comunità Europea nell’ambito dell’obiettivo 1 per il settennio 2007/2013 che rappresenterà, se tutti i soggetti saranno pronti nelle risposta, soprattutto in termini di qualità propositiva e progettuale, un potente motore economico da utilizzare per quelle azioni sul territorio di grande valenza strutturale ed economica. Di seguito, infine, si evidenzia attraverso una tabella, così come compare nel PEG 2006, esemplificativa e complessiva che rappresenta il flusso delle risorse. La tabella verrà aggiornata costantemente al fine di ottenere il monitoraggio delle operazioni finanziarie che vengono effettuate nel corso dell’anno finanziario. 21 Si procederà, inoltre, alla ordinaria attività d’ufficio, garantendo nei migliori termini di efficacia ed efficienza, la formazione e gestione di tutti i processi amministrativi richiesti e di competenza dell’Area, quali quelli relativi: 22 2006 2006 2006 2006 2006 29 29 Totale 38 38 38 38 " Le voci all'interno delle aree gialle si riferiscono a Capitoli di Bilancio sui quali non assumere impegno di spesa " " " " " 1.150.000,00 50.000,00 6.414.007,00 " " " 48607 48400 20.000,00 Totale di Area 2006 54 REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI DIFESA DEL SUOLO DICOMPETENZA PROVINCIALE 1766 E DI ALTRI ENTI LOCALI 1060 12558 1.515.000,00 2006 54 2423 50.000,00 12558 " 2006 54 2201 50.000,00 50.000,00 12484 12484 " 54 Totale 2006 54 2502 2156 15.000,00 80.000,00 " 2006 54 12484 12484 " 2006 54 1604 2155 " " " 50.000,00 65.000,00 2.941.000,00 2.650.000,00 35.000,00 71.000,00 " 2006 " " " D'ACQUA,VERSANTI E OPERE DIFESA SUOLO, MONITORAGGI PER AGGIORN.PDB MANUTENZIONE DEGLI ALVEI E DELLA COSTA AGGIORNAMENTO CONCESSIONI DEMANIO IDRICO E CENSIMENTO BENI DEMANIALI MANUTENZIONE EDIFICI DI PROPRIETA' DEMANIALE RESTITUZIONE DEPOSITI PER CONCESSIONI DEMANIALI GENIO CIVILE RESTITUZIONE SOMME RELATIVE A CANONI DI CONCESSIONE DEMANIALE ACQUISTO STRUMENTAZIONE TECNICA CONNESSA ALLE FUNZIONI DELL'AREA 06 12480 " " 1626 PRESTAZIONE SERVIZI VARI " 49606 " " 49602 35521 12465 120.000,00 20.000,00 1.958.007,00 37605 12464 155.000,00 4.007,00 120.000,00 9.000,00 350.000,00 1.300.000,00 IMPORTO 37602 12680 12625 12420 " ACCORDI BONARI LAVORI DI RISANAMENTO 1757 AMBIENTALE 2228 INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE AREA 6 INTERVENTI DI RISANAMENTO IDRICO 1413 AMBIENTALE FINANZIATI CON MUTUO UTILIZZO CONTRIBUTO REGIONE LIGURIA 1335 PER ELABORAZIONE PIANI DI BACINO CONFERIMENTO INCARICHI PER 154 CONSULENZE E COLLABORAZIONI 2489 TRASFERIMENTI AD ENTI LOCALI MINORI RIUTILIZZO DISPONIBILITA' SU FONDO 2263 ROTAZIONE PROGETTUALITA' 1064 ACQUISTI DIVERSI IN ECONOMIA IMPOSTA REG.LE ATTIVITA' PRODUTTIVE 1331 AREA 06 AMMORTAMENTI DI ESERCIZIO BENI MOBILI 576 NON REGISTRATI - AREA 6 12310 12300 CAPITOLO " 2006 54 " " " " 54 " " 2006 2006 29 54 2006 29 2006 2006 29 38 38 Totale 2006 29 " 2006 " 2006 29 DESCRIZIONE 839 STIPENDI AREA 06 PREVIDENZIALI A CARICO PROVINCIA AREA 848 06 ANNO AZIONE 29 CDR 266.194,51 1.183,00 - - - - - - - - 1.183,00 - - - - - - 265.011,51 - - 16.900,29 493,80 52.694,45 194.922,97 INPDAP Area 06 Stipendi Area 06 VOCE D'IMPEGNO IRAP Area 06 1.459.418,47 1.001.411,47 4.954.588,53 109.135,20 513.588,53 40.864,80 135.000,00 Comune di Gneova/Riqualificazione e sistemazione del tratto costiero dalla foce del bisagno a Boccadasse, comprendente lo sfocio a mare del Bisagno ECO-GE S.r.l./Ripascimento arenili nel territorio dei Comuni di Genova, Isola del Caantone e Serra Riccò 200.000,00 Manutenzione delle esistenti opere idrauliche del fondo e delle sponde del rio Gaxi in loc. Molassana nel Comune di Genova - - - 266.194,51 1.183,00 - - - - - - - - 1.056,71 - - - - - - 1.183,00 - 9.000,00 - 2.324,16 2.000,00 13.024,66 1.183,00 2.668.000,00 - - 1.300.000,00 1.350.000,00 - - - 265.011,51 - - 16.900,29 493,80 52.694,45 194.922,97 4.688.394,02 109.135,20 512.405,53 40.864,80 135.000,00 200.000,00 - - - - 1.056,71 9.000,00 - 2.324,16 2.000,00 13.024,66 - 2.668.000,00 1.350.000,00 1.300.000,00 18.000,00 - - 1.507.988,49 - - 103.099,71 2.506,20 297.305,55 1.105.077,03 IMPORTO SPESO IMPORTO DA SPENDERE 18.000,00 - - 1.773.000,00 - - 120.000,00 3.000,00 350.000,00 1.300.000,00 IMPEGNO IMPORTO IMPEGNATO Manutenzione dell'esistente Briglia sul torr. Polcevera in corrispondenza della stazione ferroviaria di 665.000,00 Bolzaneto nel Comune di Genova 50.000,00 20.000,00 50.000,00 50.000,00 48.943,29 6.000,00 80.000,00 Spese per servizi da effettuare in economia Gettoni di presenza ai membri del Comitato Tecnico Provinciale anno 2005 Agenzia del territorio di Genova/Canone annuo 31.468,18 per la consultazione degli archivi catastali inf. Ditta Worknet S.p.A. - Lavoratore interinale Gest. Amm.ve Area 06 65.000,00 273.000,00 Incentivi per la progettazione Area 06 17.000,00 Lavori sistemazione idraulica Sistemazione idraulica torr. S. Siro nel Comune di Santa Margherita Riqualificazione e sistemazione tratto costiero dello sfocio a mare dello scolmatore del torr. Bisagno - 1° lotto 71.000,00 120.000,00 20.000,00 185.007,00 155.000,00 4.007,00 - 6.000,00 Spese in economia per acquisti di piccola entità - - CAPITOLO IMPORTO SPESO IMPORTO DA SPENDERE - al settore lavori di difesa suolo, dalla fase della programmazione, a quella - delle attività amministrative relative alla pianificazione di bacino, attraverso la partecipazione e la gestione della segreteria del Comitato Tecnico, la predisposizione degli atti necessari alla approvazione di piani e aggiornamenti degli stessi e l’adozione delle varie procedure di volta in volta necessarie. - dell’affidamento della progettazione e della successiva realizzazione, collaudo e consegna delle opere; E’ di rilievo l’attività che verrà svolta nell’anno 2006 in termini di partecipazione al tavolo tecnico attivata dalla Regione Liguria per trovare un nuovo assetto normativo da porre a corredo della Pianificazione di Bacino. Infatti sulla base di un testo formulato in bozza dall’Amministrazione provinciale Area 06, inteso a configurare, sulla base delle esperienze acquisite in questi anni, una normativa di attuazione dei piani di bacino più radicata sulla tematica della difesa del suolo e sulla responsabilizzazione di tutti gli attori che partecipano con modalità diverse al processo di gestione del territorio, si è aperta una discussione che si confida possa permettere la costruzione di nuove norme più snelle ed efficaci valorizzando i ruoli di ogni componente che opera sul territorio anche in rapporto alla responsabilità rispetto agli scenari ed alle decisioni da assumere. - alla protezione civile laddove necessitino atti di approvazione o aggiornamento dei programmi di previsione e prevenzione o procedure legate allo svolgimento dei corsi di formazione in programma per i volontari antincendio o, comunque, per tutte le attività promosse dal settore stesso; - alle attività amministrative rivolte all’affidamento di studi di interesse del Servizio programmazione – gestione e controllo del territorio. - all’impegno e alla liquidazione di tutte le spese effettuate dai diversi centri di responsabilità dell’Area. Per quanto attiene l’attività ordinaria, stimata sulla base degli anni precedenti, sono riportate nel seguito le rappresentazioni, mediante grafici e tabelle, dei flussi dei numeri relativi alle diverse tipologie di atti: 23 I QUADRIMESTRE II QUADRIMESTRE III QUADRIMESTRE TOTALE DELIBERAZIONI 16 10 16 52 ATTI 280 260 280 820 ANDAMENTO QUADRIMESTRALE DELIBERE ED ATTI 100% 90% 80% 280 16 70% 60% 50% 10 260 40% 30% 20% 16 280 10% 0% DELIBERAZIONI I QUADRIMESTRE II QUADRIMESTRE ATTI III QUADRIMESTRE 24 ANDAMENTO QUADRIMESTRALE ATTI DIRIGENZIALI E DELIBERAZIONI ATTI DIRIGENZIALI I QUADRIMESTRE II QUADRIMESTRE III QUADRIMESTRE TOTALE 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 DELIBERAZIONI I QUADRIMESTRE II QUADRIMESTRE III QUADRIMESTRE TOTALE 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Tra le attività innovative è da evidenziare la gestione dell’Albo dei fornitori dell’Area, di recente istituito per razionalizzare le forniture di servizi professionali e di lavori o forniture di altro genere. Per detto Albo, che ha richiesto già una considerevole attività programmatoria e di ricerca, sono previste attività di monitoraggio specifiche dirette al raggiungimento di una migliore qualità dei servizi e dei lavori offerti all’Amministrazione e la costituzione di un insieme di soggetti sempre più affidabili, a cui rivolgersi nei casi previsti dalle normative vigenti, con maggiori garanzie di qualità. Infine, si ricordano i “Progetti di Ente” in itinere relativi al “Bilancio Sociale” ed alle “Economie di Gestione” a cui partecipano due dipendenti dell’Ufficio. CONSULENZA GIURIDICO AMMINISTRATIVA. Nell’ambito dell’Ufficio che svolge attività di supporto amministrativo all’Area continuerà per il 2006 lo sviluppo di ogni approfondimento necessario in tema di contenzioso sulla pianificazione di Bacino, lavori e autorizzazioni nonché di approfondimento della normativa. Per quanto concerne l’attività di analisi della normativa di competenza dell’Area si prevede che dovrà essere posta particolare attenzione, nel corso dell’anno, a due corpi normativi estremamente rilevanti la cui approvazione è in itinere. Il primo è il Decreto Legislativo recante “Norme in materia ambientale”, attualmente in attesa di emanazione da parte del Presidente della Repubblica. Tale decreto contiene una profonda rivisitazione della normativa sulla difesa del suolo e profonde innovazioni in termini di competenze e di procedure. Sarà 25 quindi necessario individuare ogni profilo applicativo in riferimento all’attività dell’Area in rapporto agli altri soggetti chiamati ad operare nel settore. Altro testo normativo di rilevante importanza è il decreto legislativo ad oggetto “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”, in attesa di approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri. Scopo di tale decreto, in attuazione della Legge delega n° 62/2005 e delle Direttive comunitarie 17/2004 e 18/2004, è quello di riportare ad unità la frammentata disciplina in materia di appalti pubblici di forniture, lavori e servizi e di promuovere un mercato realmente competitivo. Dovrà quindi essere verificato in tempi rapidi l’impatto di tale nuovo codice in particolare sull’attività del Servizio Progettazione e Direzione Lavori dell’Area 06. In riferimento al contenzioso, nell’anno 2005 sono stati presentati 16 ricorsi di cui 10 al TAR Liguria, 2 al Tribunale di Genova, 1 in Cassazione, 1 al Consiglio di Stato e infine 1 Ricorso Straordinario al Capo dello Stato. Di questi ricorsi solo in quattro casi non sussisteva interesse dell’Amministrazione Provinciale alla costituzione nel giudizio, mentre per gli altri è stato rilasciato parere favorevole alla costituzione e sono tuttora in corso. La tipologia dei ricorsi presentati concerne principalmente i pareri negativi in materia di Condoni Edilizi e comunque in generale i pareri contrari in materia autorizzativa; da un’attenta analisi delle motivazioni adotte nei vari ricorsi presentati si può desumere che spesso il ricorso viene inoltrato, con le medesime motivazioni (eccesso di potere, violazione L. 241/1990, difetto di motivazione), per ottenere un interruzione sull’esito del procedimento o comunque una possibilità di transazione con l’Amministrazione coinvolta. Ad ogni modo il periodo di attesa per giungere ad una sentenza definitiva è per lo meno di un biennio, salvo casi particolari. Pertanto, si ritiene più utile concentrare l’attenzione non tanto sui motivi dei ricorsi, quanto piuttosto sulle sentenze definitive, sia favorevoli che contrarie, per trarne utili indicazioni per il prosieguo dell’attività. Nell’anno 2005 sono pervenute due sentenze relative a ricorsi presentati negli anni 2003/2004 di cui una conclusa con un giudizio favorevole all’ Amministrazione Provinciale e una conclusa con un giudizio favorevole al ricorrente. Anche per il 2006 è ipotizzabile un equivalente numero di ricorsi e per questo motivo l’Area è in costante collegamento con il Servizio Legale al fine di prevenire lo svilupparsi di contenzioso sulle questioni di competenza e risolvere al meglio i casi nei quali risultino già aperte controversie legali. Tale attività risulta significativa come emerge dal monitoraggio dei ricorsi pendenti e conclusi dal 2003 ad oggi. 26 SISTEMA QUALITÀ L’azione fondamentale è ancora il mantenimento del Sistema di Gestione della Qualità. In data 14 febbraio è stata effettuata da parte del RINA la consueta visita per la conferma della certificazione di Qualità. Tale visita, conclusasi con un esito più che soddisfacente, ha evidenziato quattro raccomandazioni di semplice risoluzione. La prima raccomandazione prevede di Migliorare, alla luce delle reali esigenze/cogenze, la definizione dei tempi di conservazione delle registrazioni. Infatti non vi è coerenza tra quanto indicato nella Mappa delle Registrazioni e il Documento “Piano di Conservazione e Scarto degli archivi provinciali”. E’ necessario per questo adeguare i tempi di conservazione indicati nella Mappa delle registrazioni a quelli indicati nel Documento “Piano di Conservazione e Scarto degli archivi provinciali” e cercare di migliorare la stessa Mappa delle registrazioni. La seconda raccomandazione prevede di Migliorare la modalità di registrazione delle attività di addestramento erogate al personale dell’area. Infatti non tutta la formazione/addestramento erogata e registrata nell’area 06 è registrata anche all’Area 02 e viceversa. E’ necessario provvedere alla modifica del Mod.S.Q. 12 Individuazione e riepilogo delle necessistà di formazione per migliorare la registrazione della formazione/addestramento e modificare la Ist. Ge. 6.2 Formazione ed Addestramento in accordo con l’Area 02. La terza raccomandazione prevede di Migliorare la registrazione della valutazione dell’efficacia svolta sulla formazione erogata in tema di reperibilità. Infatti non è verificata l’efficacia della formazione effettuata in tema di reperibilità. E’ necessario prevedere ipotesi di simulazione della chiamata in reperibilità per verificare l’efficacia di quanto spiegato nell’annuale riunione formativa sulla reperibilità. La quarta raccomandazione prevede di Migliorare la tempestività della verifica dell’efficacia delle AC/AP intraprese. Infatti la verifica dell’efficacia delle AC/AP intraprese non deve essere fatta solo durante le Verifiche Ispettive interne ma anche in altri momenti e con diverse modalità. E’ necessario prevedere la verifica dell’efficacia delle AC/AP intraprese anche in momenti diversi dalle V.I.I. Inoltre sono previste alcune proposte di miglioramento indicate nella tabella successiva. 27 PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO DELL’EFFICACIA DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ E DEI SUOI PROCESSI. PROPOSTA DI MIGLIORAMENTO TEMPI RESPONSABILITA’ Proseguire nelle attività del gruppo di omogeneizzazione Manuale e Procedure della Qualità e nelle attività previste dal progetto di Ente per i Responsabili della Qualità. Dicembre 2006 Dr. Maurizio Aliberti Dr. Lombardi Monitoraggio della gestione finanziaria dell’area attraverso un report mensile (tabella) Marzo 2006 Predisposizione di un Modello per la presentazione dei reclami Febbraio 2006 Dr. Maurizio Aliberti Attività di sopralluogo-controllo sulle pratiche autorizzative (controllare il 5% delle pratiche autorizzate) Febbraio 2006 Dr. Ramella Dr. Oddone Rag. Grillo In uno sforzo di continuo miglioramento sono inoltre stati individuati nuovi indicatori di prestazione dei processi per monitorare in maniera più adeguata l’andamento degli stessi. Tali indicatori sono riportati nella seguente tabella: PROCESSO RESPONSABILE 1. 2. DIREZIONE SISTEMA QUALITA’ DIRETTORE (Lombardi) RESP. SGQ (Aliberti) VALORE ATTUALE (2005) OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO (2006) N. obiettivi di miglioramento raggiunti in rapporto agli obiettivi pianificati 4/4 (100%) 100% N. di schede di valutazione contestate in rapporto alle schede di valutazione emesse. 0 % (0/50) 0% 0 0 NON DISPONIBILE 70% INDICATORE 3. N. di reclami ricevuti 4. Percentuale di soddisfazione del cliente/utente 5. N. dei ricorsi vinti dalla controparte 1 0 1. N° NC attribuibili ad errori nell’applicazione del sistema 4 2 28 OPERE IDRAULICHE CONSOLIDAMENTO SUOLO E VINCOLO IDROGEOLOGICO GESTIONE DEMANIO IDRICO 2. N. delle N.C./A.C. rilevate in occasione delle verifiche ispettive interne 12 10 6. N. di autorizzazioni evase nei tempi indicati dalla legge in rapporto alle richieste ricevute 97% (8/281) 98% 7. N° di progetti con la partecipazione dell’Ufficio OI 2 2 1. N. di autorizzazioni evase nei tempi indicati dalla legge in rapporto alle richieste ricevute 98,5% (7/413) 99% N. di controlli eseguiti su totale dei controlli pianificati (5% delle pratiche autorizzate) NON DISPONIBILE 100% 1. N° di pratiche inserite nel S.I.T. (Sistema informativo territoriale) NON DISPONIBILE 30 2. N. di concessioni regolarizzate annualmente rispetto al totale delle concessioni da regolarizzare 217 240 N° di autorizzazioni evase nei tempi indicati dalla legge in rapporto alle richieste ricevute 100 % (517/517) 100% N. di controlli eseguiti su totale dei controlli pianificati (5% delle pratiche autorizzate) NON DISPONIBILE 100% N° giorni di ritardo nell’ultimare le attività programmate rispetto alla pianificazione stabilita 20gg. 10gg. 2 Importo delle risorse impegnate in rapporto alle risorse introitate 100% 100% 1. N° NC nella fornitura di servizi raffrontati al totale dei incarichi affidati 0 0 N. di fornitori valutati correttamente in rapporto al numero di fornitori presenti nell’elenco 100% 100% Tempo di protocollazione/consegna della pratica all’interessato 6/7 gg 5/6 gg RESP. UFFICIO (Ozzano) RESP. UFFICIO (Branca) RESP. UFFICIO (Latino) 2. 1. POLIZIA IDRAULICA RESP. UFFICIO (Latino) 2. 1 PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE RISORSE TECNICOECONOMICHE GESTIONE AMMINISTRATIVA RESP. UFFICIO G.A. (Oddone) 2. RESP. UFFICIO G.A. (Oddone) 3. 29 1 PIANIFICAZIONE DI BACINO PROTEZIONE CIVILE NON DISPONIBILE 80% 2 N° di modifiche scaturite da osservazioni ai Piani 20 (13 Piani) 18 1. N° di mancate segnalazioni ai turni di reperibilità non effettuate 1 0 2. N° chiamate in reperibilità non risposte NON DISPONIBILE 0 1. N° di varianti ai progetti realizzati 22% (6/27) 18% 2. N° di Correzioni emesse a seguito riesame/verifica sul totale dei progetti elaborati 20% (2/10) 10% 3. N. di validazioni della progettazione concluse con esito positivo 100% 100% 4. N. di validazioni finali della progettazione nel primo periodo d’uso dell’opera con esito positivo 100% 100% RESP. UFFICIO P.di B. (Giuffré) RESP. UFFICIO P.di B. (Giuffré) PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI % di controlli con esito positivo sui controlli effettuati dall’ufficio (il Resp.Uff. controlla il 25% dei sopralluoghi fatti) RESP. UFFICIO LL.PP. (Mangiarotti) 30 SERVIZIO PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE OPERE. Obiettivi generali Dott.ssa Maria Traverso * Attività di coordinamento e sostegno ai Comuni nella predisposizione di Piani intercomunali di emergenza di protezione civile. Prosegue l’attività già svolta negli anni scorsi che ha portato alla predisposizione dei Piani intercomunali di emergenza di protezione civile dell'Ambito 12 e dell’Ambito 16 con la redazione del Piano intercomunale di emergenza di protezione civile delle Valli Stura ed Orba. L’attività di redazione vera e propria è stata gia affidata a professionisti esterni e si è in attesa della firma di uno specifico protocollo di intesa (già predisposto, illustrato ed inviato) da parte degli Enti locali per l’avvio dei lavori. Successivamente è prevista una serie di incontri con i diversi Enti dai quali potranno scaturire osservazioni che verranno analizzate per il loro inserimento nella stesura finale del Piano intercomunale. *Costruzione di un quadro di riferimento per la materia della Protezione civile tramite la messa a sistema e l’individuazione di linguaggi, protocolli e metodologie di pianificazione e di programmazione comuni Tale progetto, individuato come strategico, prevede nel tempo la predisposizione di diversi atti tesi a finalizzare in modo più congruente l’attività di protezione civile consentendo l’attuazione di prodotti sinergici in grado di ottimizzare le risorse. Sono previste diverse fasi progettuali, alcune delle quali già concluse, e precisamente: • predisposizione strumenti di pianificazione e programmazione di rilievo provinciale (conclusa); • costruzione schema di “Piano di emergenza comunale” ed invio ai Comuni (conclusa); • confronto con le Amministrazioni locali ed attività formativa sui temi della previsione e prevenzione (conclusa); • predisposizione di Piani di emergenza intercomunali mediati con la partecipazione delle Comunità Montane come Ente di aggregazione, confronto ed attività formativa sul prodotto “Piano di emergenza intercomunale” (in corso); • simulazione di evento test applicativo di un Piano prodotto e risposte operative (entro fine anno); • collegamento alla pianificazione di bacino ed attività informativa alla popolazione (nel 2007). 1a) Pianificazione di bacino e protezione civile. L’attività di pianificazione di bacino, dopo l’approvazione del primo stralcio per il territorio provinciale afferente al mar Ligure, si sta ora sviluppando attraverso sia specifici 31 approfondimenti localizzati in merito alle tematiche legate all’esondazione dei corsi d’acqua, sia tramite modifiche di più ampio respiro degli aspetti tecnici, in via di approvazione, per omogeneizzare e rendere uniforme sull’intero territorio interessato le metodologie applicate, onde pervenire ad una più corretta caratterizzazione di quanto rappresentato. Permane inoltre un’intensa attività ordinaria esplicata attraverso l’istruttoria di singole richieste di modifiche puntuali, nonché l’implementazione dei progetti GIS. Per l’anno 2006 si ritiene prioritario sviluppare attività connesse essenzialmente ai seguenti filoni principali: * Redazione, ai sensi della L. 183/89 e del Dlgs 152/99, dei Piani di bacino stralcio sul bilancio idrico per i corpi idrici superficiali e sotterranei significativi. deve essere completato il lavoro in corso relativo al bilancio idrico ed al deflusso minimo vitale dei corsi d’acqua identificati come significativi dalla DGR 1705/2003, sia per quanto attiene i corpi idrici superficiali, sia per alcuni sotterranei, riguardanti i bacini gravitanti sul mar Ligure, al fine di pervenire all’adozione dello stralcio di Piano entro giugno 2006. Successivamente all’adozione occorrerà procedere alla predisposizione degli elaborati e degli atti conseguenti alla procedura di adozione del Piano che comporterà tra l’altro l’analisi delle osservazioni presentate, la discussione in sede di Comitato Tecnico Provinciale, la predisposizione degli elaborati modificati e l’invio in Regione Liguria per l’espressione del parere vincolante propedeutico all’approvazione. Inoltre dovrà essere avviata l’attività per la predisposizione degli elaborati necessari all’elaborazione del quadro conoscitivo di base relativo agli aspetti concernenti la disponibilità dei corpi idrici significativi ricadenti nel versante padano a seguito di quanto stabilito con DGR 1257/2005. Saranno necessari specifici incontri con la Regione Liguria e l’Autorità di bacino del Po, al fine di concordare quanto da eseguirsi in accordo ai criteri regionali alle indicazioni dell’AdB Po. L’attività riguarderà pertanto la redazione di Piani di bacino stralcio sul bilancio idrico per i corpi idrici superficiali e sotterranei significativi secondo lo sviluppo dei contenuti sottoindicati: • Quadro generale di riferimento; • Caratterizzazione del bacino; • Caratterizzazione dei corpi idrici sotterranei; • Calcolo del deflusso minimo vitale; La cartografia che sarà prodotta riguarderà: • Carta geolitologica; • Carta della conduttività idraulica; • Carta uso del suolo; • Carta dell’acquifero alluvionale; • Carta delle stazioni di misura; • Carta delle isoterme; • Carta delle isoiete; • Carta degli usi in atto concessionari; • Carta del deflusso minimo vitale. 32 Si fornisce di seguito la tempistica dell’attività. Redazione stralcio PdB bilancio idrico gen-06 feb-06 mar-06 apr-06 mag-06 giu-06 lug-06 ago-06 set-06 ott-06 nov-06 dic-06 Predisposizione documento ed invio in Regione Liguria Redazione apporto istruttorio da parte di Regione Liguria Modifiche conseguenti ad apporto istruttorio e adozione Pubblicazione Albo Pretorio Comuni ed osservazioni Esame osservazioni, parere CTP e modifiche conseguenti Redazione parere vincolante da parte di Regione Liguria Modifiche conseguenti a parere vincolante ed approvazione piano * Implementazione dei Piani di bacino stralcio per il rischio idrogeologico: Si ritiene indispensabile, al fine di uniformare la pianificazione di bacino su tutto il versante ligure, implementare i contenuti tecnici dei Piani stralcio per il rischio idrogeologico con il contenuto proprio dei Piani per l’assetto idrogeologico (1° stralcio). Tale attività è già stata svolta per quanto riguarda l’Ambito 14 e parte dell’Ambito 16 (tratto terminale dell’Entella), relativamente all’implementazione e all’aggiornamento dei dati territoriali. In attesa di concordare con l’Ente Regionale i contenuti di una possibile revisione normativa dei Piani per l’assetto, motivo per il quale non è stata avviata la procedura di adozione di quanto già elaborato, si ritiene comunque utile proseguire tale attività anche per l’Ambito 16 (t. Sturla e Graveglia). Tale attività comporta la validazione, aggiornamento o nuova predisposizione degli elaborati sia testuali che cartografici relativi alla parte vegetazionale, pedologica, urbanistica e della compatibilità estrattiva. L’attività comprende quindi, sia per la parte testuale sia cartografica, l’aggiornamento dei tematismi suddetti con la revisione delle carte vegetazionali, di uso suolo e della domanda d’uso del territorio con sopralluoghi specifici sul campo per aggiornare la conoscenza dell’effettivo stato dei luoghi con le modifiche avvenute dopo l’approvazione dei piani, nonché per omogeneizzare i valori degli indici di efficienza biologica ed idrogeologica. Ancor più − − − − − − − − nello specifico verranno effettuate: analisi della “carta dell’uso del suolo”; analisi della vegetazione presente mediante rilievi di campo; realizzazione della “carta della vegetazione”; attribuzione degli indici di efficienza biologica; realizzazione dei rilievi floristici; analisi e validazione degli studi propedeutici relativi alla parte pedologica; analisi pedologica delle aree non ancora indagate mediante rilievi di campo; realizzazione della “carta dell’unità suolo-paesaggio”; 33 − − − − − − stesura dell’elaborato finale relativo all’uso del suolo, vegetazione e pedologia; analisi e validazione degli studi propedeutici relativi alla parte urbanistica; stesura dell’elaborato finale relativo alla parte urbanistica; realizzazione delle schede urbanistiche; realizzazione della “carta della domanda d’uso del territorio”; realizzazione della “carta delle emergenze naturalistiche, urbanistiche ambientali”; e La tempistica è indicata nel seguente diagramma: Passaggio da piano 180 a piano 183 ambito 16 Graveglia-Sturla (parte vegetazionale, pedologica ed urbanistica) Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic acquisizione personale parte vegetazionale parte pedologiaca parte urbanistica Relazione finale *Adeguamenti, integrazioni, completamento ed omogeneizzazione PdB 183 e Varianti di aggiornamento Piani 180 Ambiti 12/13, 14, 15, 16 e 17 Sarà completato l’iter approvativo relativo alle modifiche puntuali di ampio respiro in corso per i Piani per il rischio e delle nuove versioni aggiornate dei Piani di bacino dell’assetto idrogeologico in vigore. Per quanto riguarda questi ultimi Piani occorre sottolineare la parallela attività di revisione della normativa, che sarà portata avanti dalla specifica commissione mista Regione, Provincia, istituita dalla Regione su richiesta anche del Comune di Genova. Tale approfondimento discende dal nuovo schema di normativa, elaborato dagli Uffici e condiviso dal Comitato Tecnico Provinciale e dal Consiglio Provinciale, proposto con lo scopo di dare unitarietà alle regole sul versante ligure del territorio provinciale, garantire il recupero o la conservazione delle condizioni di sicurezza per il territorio e le popolazioni residenti, soddisfacendo altresì le esigenze di garanzia di sviluppo sostenibile e di adeguato sviluppo territoriale. Lo schema, operando una separazione rispetto ad alcuni contenuti più squisitamente urbanistici, attribuisce alle Amministrazioni Locali, soprattutto ai Comuni, la giusta responsabilità di poter operare sul proprio territorio in funzione di scelte che devono inquadrarsi soltanto secondo direzioni determinate da pochi paletti derivanti dalla reale situazione territoriale e dalla sussistenza di determinate, segnalate e graduate, condizioni di rischio. *Legge 183 – bacino del Po realizzazione del piano delle fasce fluviali secondo i criteri integrati della pianificazione nazionale e regionale. 34 Proseguirà l’attività del tavolo tecnico formato da Autorità di bacino del Po, Regione e Provincia in relazione all’esame ed alla validazione degli elaborati relativi ai bacini dello Scrivia, del Trebbia e dell’Aveto. Saranno poi predisposti gli elaborati finali ed inseriti all’interno del PTC Provinciale al fine di normare gli aspetti idraulici ed idrogeologici. *Ridefinizione del vincolo idrogeologico E’ in corso di predisposizione d’intesa con il Corpo Forestale dello Stato la ridefinizione per ogni singolo Comune del vincolo idrogeologico, partendo, in prima battuta, dal ridisegno del vincolo di cui al R.D. 3267/1923 su un supporto aggiornato e con moderne metodologie informatiche. L’attività proseguirà con specifici sopralluoghi e la consegna degli elaborati al Corpo Forestale dello Stato per una loro validazione. Si prevede indicativamente di effettuare tale approfondimento per circa 35 Comuni *Redazione bozza Piano di bacino stralcio sulla costa Sono stati ultimati nel corso degli anni scorsi: • lo studio dell’ambito costiero provinciale compreso tra Punta Vagno ed il Golfo Paradiso di cui è stata predisposto anche un volume divulgativo; • lo studio dell’ambito costiero provinciale compreso tra Cogoleto e la foce del t. Cerusa; ed è in via di ultimazione: • lo studio dell’ambito costiero provinciale compreso tra Punta Chiappa e Moneglia. In considerazione della valenza degli studi effettuati e della necessità di non rendere obsoleti i dati in essi contenuti si ritiene utile, anche in carenza di criteri regionali per la predisposizione dello stralcio di piano, redigere una bozza di documento, da sottoporre entro la fine dell’anno al Comitato Tecnico Provinciale e successivamente trasmettere alla Regione Liguria, che abbia i seguenti contenuti e sia omogeneizzato con i dati di pianificazione di bacino esistenti: • • • • • • • • • studio del clima meteo marino; caratterizzazione geometrica, geologica e geomorfologia; analisi biologica; analisi urbanistica ed ambientale del litorale; schede del censimento dei movimenti franosi; schede degli ambiti; schede strutture artificiali; interventi; cartografie. *Formazione rivolta ai volontari antincendio boschivo 35 Nel corso del 2006 l’attività di formazione rivolta ai volontari antincendio boschivo prevede, per quanto riguarda i corsi base, l’effettuazione di: • n. 3 moduli di complessive dodici giornate, nei mesi di marzo, maggio e giugno, presso il campo-prove di Mele, attraverso i quali saranno formati altri 75 volontari. Sarà proseguita anche l’effettuazione di corsi specialistici: • n. 3 corsi per “guida sicura su terreni non preparati”, a cura della società Eurodriving, al quale partecipano sia i volontari AIB, sia personale del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo dei Vigili del Fuoco, nonché personale della Provincia per un totale di dodici giornate e circa 27 formati; • n. 1 corso di primo soccorso, tenuto da personale specializzato, da realizzarsi nel mese di ottobre per un totale di due giornate e 20 partecipanti. E’ stato altresì programmato per la fine dell’anno un altro corso specialistico destinato ai responsabili delle unità di intervento sempre che siano definiti i relativi contenuti con il contributo del Corpo forestale dello Stato e della Regione Liguria. La tempistica è schematizzata nel grafico successivo: Corsi addestramento e qualificazione AIB 1° Quadrimestre 2° Quadrimestre 3° Quadrimestre Corsi specialistici di guida sicura fuoristrada Corsi specialistici di primo soccorso Corsi base Corsi specialistici responsabile unità di intervento *Comunicazione e formazione-informazione esterna ed interna di Protezione civile e Pianificazione di bacino Oltre a quanto già indicato per l’attività relativa al primo obiettivo, la complessiva attività di esternalizzazione comprende anche momenti specifici di comunicazione interna ed esterna sia nel campo della pianificazione di bacino sia nel campo della protezione civile. Proseguirà infatti l’attività, ormai intrapresa da tre anni, di formazione esterna su argomenti relativi alla Pianificazione di bacino, ai Piani intercomunali di emergenza e all’attività di protezione civile in genere ed interna sulla reperibilità. Nel solco delle iniziative mirate a consolidare gli aspetti della comunicazione nei riguardi dei soggetti privati, stabilendo canali preferenziali a contenuto semplificato per rendere più facilmente accessibili alcuni concetti di protezione civile saranno predisposti specifici cartelloni che nelle aree di più diretto interesse provinciale forniranno informazioni utili alla cittadinanza. 36 Infine, alla luce delle nuove procedure di adeguamento del PAI del Po, si prevedono incontri finalizzati con tecnici e amministratori dei Comuni e delle Comunità Montane per effettuare specifiche Conferenze di pianificazione ed illustrare il percorso attivato tra Adb Po, Regione Liguria e Provincia di Genova per l’approvazione di un approfondimento al PAI del Po all’interno di una variante al PTC provinciale. 1b) Progettazione e Direzione lavori Progettazione e realizzazione dei lavori pubblici di difesa del suolo di rilievo provinciale Nell’anno appena trascorso sono stati portati a compimento 9 interventi tra cui il collaudo di 6 opere, la conclusione di un intervento di monitoraggio e di due progettazioni per le quali non era prevista la realizzazione dei relativi lavori. Inoltre l’intervento di “Sistemazione idrogeologica del torrente Petronio, località Cascata, frazione Riva Trigoso in Comune di Sestri Levante”. il cui finanziamento è stato devoluto ai lavori di adeguamento idraulico del tratto terminale del torrente Boate in Comune di Rapallo, come specificato nella relazione a consuntivo dell’attività 2005, viene sospeso in attesa del rifinanziamento da parte della Regione Liguria. Pertanto, dei 26 interventi gestiti nel 2005 ne restano ancora 16 da portare avanti, nelle varie fasi, nel corso del 2006, tra i quali due interventi facenti parte dell’elenco annuale 2006 del Triennale LL.PP. 2006-2007. A questi se ne aggiungono altri 3 non previsti dal triennale, che andrà pertanto modificato, per un importo complessivo di oltre 23 milioni di euro. Per i 19 interventi totali viene operata la consueta distinzione nelle cinque fasi che ne descrivono l’avanzamento dello stato di attuazione: 1) Opere in corso di affidamento dell’incarico di progettazione 2) Opere in fase di progettazione 3) Opere in fase di appalto 4) Opere in fase di realizzazione 5) Opere ultimate e/o in corso di collaudo; tuttavia, per quanto riguarda il monitoraggio dell’attività, gli interventi vengono rappresentati e discussi in due gruppi, in analogia con le relazioni relative al Programma triennale delle opere pubbliche: A) B) Interventi da avviare, che comprendono i lavori che si trovano all’inizio dell’anno nelle fasi 1), 2) e 3); Interventi in corso, che comprendono i lavori nelle fasi 4) e 5). A) Interventi da avviare Gli interventi da avviare sono 15. 37 Per quattro di questi dovrà essere affidato l’incarico esterno: Interventi di mitigazione del nodo di criticità idraulica del tratto terminale del fiume Entella secondo le indicazioni progettuali derivanti dallo studio di approfondimento al già adottato piano di bacino (1° stralcio) nei Comuni di Chiavari e Lavagna: • è in fase di conclusione la procedura di gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione preliminare, definitiva, esecutiva e di direzione lavori. In realtà la progettazione preliminare è inerente gli aspetti relativi agli affluenti ed in generale la piana dell’Entella, che non erano stati oggetto della progettazione già disponibile, mirata specificamente alle problematiche relative al corso d’acqua principale in senso stretto. I professionisti aggiudicatari pertanto, oltre a redigere la progettazione preliminare della sistemazione dei rivi secondari e dei sistemi di smaltimento idrico presenti nella piana adiacente il tratto terminale del fiume, orientativamente fino al ponte della Maddalena, dovranno rendere coerente e funzionale a tale progettazione quella già disponibile relativa all’asta terminale. Si ritiene che la progettazione possa essere conclusa nei primi mesi del 2007. Completamento opere di stabilizzazione del versante compreso tra il rio senza nome ed il rio Taggia loc. Carpenara in Comune di Genova (3°lotto): • la Regione Liguria ha concesso, nel dicembre 2005 e quindi a triennale LL.PP. 2006-2008 approvato, un ulteriore finanziamento attraverso il quale si spera possa essere completata la stabilizzazione del movimento franoso. Dopo la realizzazione di importanti opere strutturali, questo lotto dovrebbe completare soprattutto la sistemazione superficiale del versante. L’incarico di progettazione sarà affidato al professionista che ha già curato i lotti precedenti. La progettazione dovrebbe essere conclusa entro l’anno. Occorrerà la modifica del Triennale in quanto tale intervento era stato previsto nel 2007. • Leiro: Analisi dell’idrodinamica e della dinamica dei sedimenti nel tratto terminale del torrente tale studio sarà affidato all’Università di Genova con lo scopo di verificare la capacità di autopulizia del torrente in funzione soprattutto della criticità costituita dalla copertura del tratto terminale. La verifica consentirà anche di definire la possibilità di utilizzare il finanziamento residuo su altri bacini. Per tale studio si prevede una tempistica di circa un anno. Riqualificazione e sistemazione del tratto costiero in corrispondenza dello sfocio a mare dello scolmatore del torrente Bisagno - 1° lotto - 3° stralcio (interventi strutturali): • il progetto definitivo, che è in corso di approvazione in conferenza dei servizi sarà suddiviso in tre stralci, di cui uno riguardante l’esecuzione di opere strutturali. Per tale lotto occorrerà affidare un incarico esterno per la redazione della progettazione esecutiva e per la direzione dei lavori che dovrebbero iniziare in autunno. Anche in questo caso occorrerà la modifica del Triennale per dar conto della suddivisione in stralci e per le diverse tempistiche degli stessi. Quattro interventi sono in corso di progettazione da parte di professionisti esterni e impegnano il personale interno in una attività di indirizzo e controllo molto gravosa anche a causa delle rilevanti problematiche in campo, soprattutto in ordine agli accordi da raggiungere con i Comuni o Enti: 38 Progettazione definitiva del canale scolmatore del torrente Bisagno in Comune di • Genova; è in corso la modellazione fisica delle opere progettate, terminata la quale potrà essere stabilita la stesura definitiva del progetto. Progettazione definitiva del canale scolmatore dei torrenti S.Siro e Magistrato in Comune di Santa Margherita Ligure”: • la progettazione, demandata al Provveditorato alle Opere Pubbliche di Genova tramite specifica convenzione, sarà sottoposta all’esame del Comitato tecnico-amministrativo del Provveditorato stesso e alla conferenza dei servizi. Si ritiene che tali procedure possano concludersi entro il primo semestre dell’anno. Progettazione preliminare degli interventi di sistemazione idraulica del torrente Leira e affluenti: E’ in corso la progettazione preliminare degli interventi tesi alla mitigazione del rischio esistente alla confluenza dei torrenti Gorsexio e Acquasanta, dove sussiste ancora una fascia soggetta ad esondazioni con periodo di ritorno 50ennale; sarà progettata altresì una vasca di sedimentazione tesa a diminuire l’accumulo di materiali sotto la copertura alla foce. La • progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi relativi alla confluenza dei torrenti Gorsexio e Acquasanta sarà portata avanti dalla Comunità Montana Argentea, competente territorialmente. Occorrerà la stipula di un protocollo di intesa che consenta alla Comunità Montana medesima l’utilizzo del finanziamento di cui è titolare la Provincia. Studio idraulico di dettaglio compresa modellazione fisica, studio di fattibilità delle opere di riduzione del rischio idraulico sul torrente Varenna in località Tre Ponti in Comune di Genova: • sono in corso gli approfondimenti che consentiranno lo studio degli scenari di intervento. Tale studio dovrebbe concludersi entro il primo semestre dell’anno. Le progettazioni da svolgere all’interno sono le seguenti: “Sistemazione idraulica del torrente San Siro in Comune di S. Margherita Ligure • (Completamento prima fase)”: è in corso la progettazione esecutiva che si concluderà nel primo semestre dell’anno. I lavori saranno iniziati nell’autunno. Bonifica del movimento franoso in sponda sinistra del rio Scarboncino affluente del rio Goresina - bacino del torrente Polcevera: • non è stata ancora ottenuta l’autorizzazione dal Comune di Genova. Qualora la stessa pervenga in tempi brevi, si ritiene di poter mantenere la previsione della conclusione dei lavori entro la fine dell’anno. • Manutenzione dell’esistente briglia sul torrente Polcevera in corrispondenza della stazione ferroviaria di Bolzaneto in Comune di Genova e 39 Manutenzione delle esistenti opere idrauliche, del fondo e delle sponde del rio Gaxi in località Molassana in Comune di Genova; • entrambi questi interventi, inseriti nell’elenco annuale 2006 del Programma Triennale LL.PP. 2006-2008, sarannno avviati entro l’anno. Riqualificazione e sistemazione del tratto costiero in corrispondenza dello sfocio a mare • dello scolmatore del torrente Bisagno - 1° lotto - 2° stralcio (ripascimento strutturale): per questo intervento viene ritenuta sufficiente la progettazione definitiva in corso di approvazione in conferenza dei servizi, che sarà stralciata dagli uffici in relazione al finanziamento disponibile. I lavori saranno eseguiti ad avvenuta conclusione degli interventi strutturali. Gli ultimi 2 interventi da avviare si trovano in fase di aggiudicazione: Riqualificazione e sistemazione del tratto costiero in corrispondenza dello sfocio a mare dello scolmatore del torrente Bisagno - 1° lotto - 1° stralcio (ripascimento stagionale): • al fine di compensare il ritardo conseguente al protrarsi della procedura regionale, è stato stralciato un intervento di ripascimento stagionale che sarà eseguito nei primi mesi del 2006. • Intervento di adeguamento idraulico del tratto terminale del torrente Boate 1° lotto: i lavori, aggiudicati negli ultimi giorni dello scorso anno, saranno consegnati all’impresa entro il mese di gennaio al fine di rispettare la data del 31/12/2006, imposta dall’Ente finanziatore per la conclusione dei lavori. 40 Prog. DL coord.sic interno OBIETTIVI 2006 OBIETTIVI OBIETTIVI OBIETTIVI Affidamento incarico di progettazione: In corso di progettazione: In corso procedura di appalto: In corso esecuzione lavori: Ultimazione lavori o In corso collaudo ed eventuale consegna opere a terzi. situazione reale 1) 2) 3) 4) 5) dic-05 I° quadr. II° quadr. III° quadr. 4.209.123,73 2 2 2 2 73.976,80 2 2 3/4 5 CRE Interventi di mitigazione del rischio idraulico del bacino del fiume Entella relativamente al tratto terminale (1° stralcio) nei Comuni di Chiavari e Lavagna 8.057.747,13 1 1/2 2 2 DSU136R Interventi di adeguamento idraulico del torrente Boate in Comune di Rapallo 2.285.741,68 3 4 4 4/5 ultimati 5 DSU137 R Sistemazione idraulica dei torrenti San Siro e Magistrato in Comune di S. Margherita Ligure (Completamento prima fase) 2.712.000,00 2 2 3 4 6 DSU138 R Riqualificazione e sistemazione del tratto costiero in corrispondenza dello sfocio a mare dello scolmatore del torrente Bisagno - 1° lotto - 1° stralcio (ripascimento stagionale) 150.000,00 2 3/4/5 ultimati 7 DSU138 R Riqualificazione e sistemazione del tratto costiero in corrispondenza dello sfocio a mare dello scolmatore del torrente Bisagno - 1° lotto -2° stralcio (ripascimento strutturale) 1.200.000,00 2 3/4 8 DSU138 R Riqualificazione e sistemazione del tratto costiero in corrispondenza dello sfocio a mare dello scolmatore del torrente Bisagno - 1° lotto - 3° stralcio (interventi strutturali) 850.000,00 2 3 9 DSU167 Progettazione definitiva del canale scolmatore del torrente S.Siro in Comune di Santa Margherita Ligure. 770.000,00 2 2 10 DSU169 Studio idraulico di dettaglio compresa modellazione fisica, studio di fattibilità delle opere di riduzione del rischio idraulico sul torrente Varenna in località Tre Ponti in Comune di Genova 78.000,00 2 2 11 DSU176 Progettazione preliminare degli interventi di sistemazione idraulica del torrente Leira e affluenti 15.000,00 2 2 12 DSU177 Manutenzione dell’esistente briglia sul torrente Polcevera in corrispondenza della stazione ferroviaria di Bolzaneto in Comune di Genova 200.000,00 2 2 3 4 13 DSU178 Manutenzione delle esistenti opere idrauliche, del fondo e delle sponde del rio Gaxi in località Molassana in Comune di Genova. 135.000,00 2 2 3 4 14 DSU179 Analisi dell’idrodinamica e della dinamica dei sedimenti nel tratto terminale del torrente Leiro. ( Convenzione Università di Genova) 78.000,00 1/2 2 2 15 DSU180 Completamento delle opere di stabilizzazione del versante compreso tra il rio senza nome ed il rio Taggia in località Carpenara in Comune di Genova (3° lotto) 501.751,71 1/2 2 2/3 Importo N. COD COMM DESCRIZIONE INTERVENTI 1 DSU100 P Progetto definitivo del canale scolmatore del torrente Bisagno in Comune di Genova 2 DSU132 Bonifica del movimento franoso in sponda sinistra del rio Scarboncino affluente del rio Goresina bacino del torrente Polcevera (Utilizzo economie Piano 1996 L.R. 46/96) 3 DSU135DSU171 4 1 21.316.341,05 41 B) Interventi in corso Dei 4 interventi di questo gruppo, 1 era già in corso di esecuzione nel 2005 e 3 erano già stati conclusi. Per questi ultimi si prevede per l’anno il corso la definizione completa della procedura di realizzazione tramite il collaudo: Completamento opere di stabilizzazione del versante compreso tra il rio senza nome ed • il rio Taggia loc. Carpenara in Comune di Genova (2°lotto); • Realizzazione collettori fognari ed impianti di depurazione nel bacino del Brugneto in Comune di Propata; • Realizzazione collettori fognari ed impianti di depurazione nel bacino del Brugneto nei Comuni di Torriglia E Propata. Relativamente al quarto intervento: Completamento della sistemazione idrogeologica del rio Freddo e del rio Mulini nell'area classificata come "abitato da consolidare" in Comune di S.Stefano D'Aveto: ”l’ultimazione è prevista per la fine dell’anno, mentre il collaudo avverrà nel 2007. • Prog. DL coord.sic interno OBIETTIVI 2006 OBIETTIVI OBIETTIVI OBIETTIVI Affidamento incarico di progettazione: In corso di progettazione: In corso procedura di appalto: In corso esecuzione lavori: Ultimazione lavori o In corso collaudo ed eventuale consegna opere a terzi. situazione reale 1) 2) 3) 4) 5) dic-05 I° quadr. II° quadr. III° quadr. 550.000,00 4 4 4 5 ultimati 489.845,54 5 ultimati 5 5 collaudo ultimati 396.277,38 5 ultimati 5 5 ultimati 5 collaudo ultimati 481.699,35 5 ultimati 5 5 ultimati 5 collaudo ultimati Importo COD COMM DESCRIZIONE INTERVENTI 1 DSU166 Completamento della sistemazione idrogeologica del rio Freddo e del rio Mulini nell'area classificata come "abitato da consolidare" in Comune di S.Stefano D'Aveto 2 DSU170 Completamento opere di stabilizzazione del versante compreso tra il rio senza nome ed il rio Taggia loc. Carpenara in Comune di Genova (2°lotto) 3 RAM042 COMUNE DI PROPATA. Realizzazione collettori fognari ed impianti di depurazione nel bacino del Brugneto. 4 RAM043 COMUNI DI TORRIGLIA E PROPATA. Realizzazione collettori fognari ed impianti di depurazione nel bacino del Brugneto (1° lotto). N. 1.917.822,27 42 Programma Triennale dei Lavori Pubblici Il Programma Triennale discende dal momento conoscitivo rappresentato dalla pianificazione di bacino e dagli strumenti di programmazione esistenti all’interno dell’Amministrazione. Infatti la pianificazione di bacino stralcio, consente di avere un quadro esaustivo delle criticità esistenti sul territorio e quindi di attivare le richieste finanziarie sui programmi di intervento, secondo processi decisionali improntati alla reale consistenza ed entità del dissesto, in rapporto quindi ad un ragionato criterio di priorità. Nel quadrimestre in corso è stata fatta una prima valutazione circa gli interventi che potrebbero essere inseriti nell’elenco annuale del Programma Triennale 20072009, che dovrà essere predisposto nel prossimo quadrimestre. Evidentemente il quadro complessivo è condizionato dai finanziamenti statali e regionali che potranno essere messi a disposizione e che, dalle notizie attuali, sembrerebbero molto limitati. Sicuramente saranno ancora in campo gli interventi più consistenti quali: Interventi di mitigazione del nodo di criticità idraulica del tratto terminale del fiume Entella secondo le indicazioni progettuali derivanti dallo studio di approfondimento al già adottato piano di bacino (1° stralcio) nei Comuni di Chiavari e Lavagna; • Riqualificazione e sistemazione del tratto costiero in corrispondenza dello sfocio a mare dello scolmatore del torrente Bisagno - 1° lotto – 2° e 3° stralcio; • Progettazione definitiva del canale scolmatore del torrente Bisagno in Comune di Genova; • Interventi di adeguamento idraulico del tratto terminale del torrente Boate in Comune di Rapallo; • Sistemazione idraulica del torrente San Siro in Comune di S. Margherita Ligure (Completamento prima fase); • A questi si dovrebbero aggiungere alcuni tra i seguenti interventi, in ragione della reale disponibilità del progetto e dei finanziamenti che potranno essere acquisiti: Lotto funzionale integrativo della sistemazione idraulica del fiume Entella; Interventi di adeguamento idraulico del tratto terminale del torrente Boate in Comune di Rapallo 2° lotto; • Intervento di sistemazione idraulica del torrente S.Pietro in comune di Rapallo; • Intervento di sistemazione idraulica in comune di Campoligure finalizzato alla riduzione del rischio; • Intervento di sistemazione idraulica e riqualificazione ambientale del torrente Petronio dalla località Cascata alla foce; • Intervento di adeguamento idraulico e strutturale della parte terminale del torr. Fravega - 1° lotto. • • 43 Gli ultimi tre interventi non competono alla Provincia in qualità di Ente attuatore, tuttavia il loro inserimento nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici consente il loro finanziamento o cofinanziamento tramite l’accensione di mutui da parte dell’Amministrazione Provinciale. SERVIZIO PROGRAMMAZIONE – GESTIONE E CONTROLLO DEL TERRITORIO. Dott. Agostino Ramella Gli obiettivi assegnati al Servizio sono suddivisibili in tre momenti di attività: 1. mitigazione del rischio idraulico della Val Bisagno; 2. razionalizzazione della gestione dei beni appartenenti al demanio idrico; 3. Coordinamento delle azioni intese alla costruzione del quadro conoscitivo di opere idrauliche di III Categoria e definizione dei corsi d'acqua pubblici in ottica di pianificazione di bacino 1) Per quanto attiene il punto 1., si ricorda che il Progetto Bisagno consta di tre interventi separati e complementari: - rifacimento della copertura del tratto di foce; realizzazione della galleria scolmatrice; riqualificazione della costa dalla Foce a Boccadasse. Il primo intervento, in fase avanzata di realizzazione, è a carico del Comune di Genova, mentre gli altri due sono diretti dalla Provincia di Genova. Il rifacimento della copertura dovrebbe consentire il reperimento di almeno 30.000 mc di materiale utile al ripascimento degli arenili di San Giuliano e San Nazaro, venendo quindi a costituire un primo lotto funzionale del terzo intervento. Il progetto Bisagno si caratterizza quindi per elevata complessità e necessità di coordinamento strategico tra Enti. Maggiori dettagli sono indicati nei paragrafi successivi. 2) Come già accaduto nell’anno precedente, si prevede che anche nel 2006 una delle voci di entrata più importanti per l’Area 06 per la realizzazione degli interventi di manutenzione e realizzazione delle opere di difesa del suolo la sarà rappresentata dai proventi derivanti dalle concessioni sul demanio idricocce creeranno posteriore sinergia con le altre fonti di acquisizione delle risorse finanziarie. Le strategie per perfezionare la gestione del Demanio Idrico consisteranno in due passaggi fondamentali: - applicativo del progetto Sigma Ter; cartografia ed elencazione dei Beni Demaniali. 44 Nel 2006 l’applicativo realizzato dalla Provincia di Genova finalizzato alla gestione delle concessioni demaniali Ter entrerà nella fase attuativa e dovrà consentire: - un dialogo più diretto con gli utenti, anche tramite web; una razionalizzazione della gestione amministrativa, anche tramite convenzione con Poste italiane; una gestione dei beni in concessione tramite sistema informativo territoriale. Nella tabella successiva sono indicate le fasi di realizzazione. I° quadrimestre II° quadrimestre III° quadrimestre Realizzazione applicativo Sigma Ter delle concessioni demaniali Inserimento dati pregressi Collaudo dell’applicativo Estensione dell’appplicativo Genio Web ad altri procedimenti dell’Area 06 A seguito delle risultanze del collaudo verranno predisposte le modifiche necessarie per il funzionamento ottimale del programma e l’estensione del programma all’intero comparto autorizzativi dell’Area 06. La seconda azione programmata per il 2006 (elencazione dei Beni) ha come finalità la realizzazione di una cartografia di base di tutte le aree appartenenti al Demanio Idrico gestite dalla Provincia di Genova che dovrà costituire il riferimento geografico del Sistema Informativo delle concessioni della Provincia di Genova. Il cronoprogramma delle azioni riferite al 2006 può essere così schematizzato: 45 I° quadrimestre II° quadrimestre III° quadrimestre Scansione dei Fogli di Impianto del territorio della Provincia di Genova a seguito di Convenzione con Agenzia del Territorio e Regione Liguria Masterizzazione e georeferenzazione dei fogli di impianto Inserimento dei Fogli di Impianto nel Data Base Regionale del progetto Sigma Ter Tale obiettivo discende dalla necessità di recuperare un adeguato livello di conoscenza nella materia delegata del Demanio Idrico che, benché prevista dai D.P.C.M. attuativi del D. Lgs. 112/98, al momento del passaggio delle competenze alle Regioni è risultata solo come passaggio formale. Inoltre, dal 2001 ad oggi la normativa di settore ha fatto registrare un impulso notevole da parte dell’Amministrazione centrale verso la vendita dei beni demaniali (L. 212/2003 e Finanziarie 2004, 2005 e 2006), per cui si sono create delle linee di debolezza che portano a: - minori introiti legati alla diminuzione dei beni gestiti; aumento dei contenziosi collegati ai pareri di Polizia idraulica. In merito alla seconda criticità occorre segnalare che le vendite dei beni posti in aree demaniali, promosse dal Ministero delle Finanze tramite l’Agenzia del Demanio, riguardano anche la vendita di porzioni di aree contenenti opere idrauliche quali coperture e tombinature. Tale indirizzo desta notevoli perplessità, sia per la contraddizione rispetto alla tutela del bene pubblico, sia per quanto attiene gli aspetti più pratici correlati alle future manutenzioni di opere delicatissime sotto l’aspetto della sicurezza idraulica. Per questo motivo già nel mese di febbraio u.s. è stato richiesta tramite l’URPL un atto di indirizzo e coordinamento da parte di Regione Liguria nei confronti dell’Agenzia del Demanio. 46 3.) Strettamente correlato al punto 2. è il progetto strategico promosso dalle Aree 12 e 06 riferito al Sistema Informativo Territoriale Del Catasto Stradale e Banca Dati Geologico-Geotecnica. Il progetto si propone la catalogazione e valorizzazione dei dati di archivio disponibili all’interno delle due Aree, mettendoli a fattore comune e prevedendo in prospettiva la realizzazione di un sistema informativo, contenitore di molteplici dati ambientali. In tal senso il progetto si configura come applicativo del progetto di e-gov Sigma Ter e dei PIM 3 e 4 realizzati nel 2005. I temi che verranno affrontati riguardano nella prima fase: - realizzazione della banca dati geologici e geotecnici; - catalogazione degli attraversamenti su corsi d’acqua pubblici in carico all’Amministrazione Provinciale. I dati geologici e geotecnici sono reperibili sia dalle indagini svolte dall’Area 12 per la realizzazione di tratti della viabilità provinciale sia dalle relazioni e dalle indagini svolte dall’Area 06 nell’ambito della pianificazione di bacino e della realizzazione di interventi di difesa del suolo. La costituzione di un data base condiviso potrà consentire nel futuro anche un risparmio di gestione nella progettazione di successivi interventi. Ulteriore indirizzo del progetto è quello di pervenire alla regolarizzazione delle concessioni demaniali relative agli attraversamenti in carico alla Provincia di Genova.. In tal senso, nell’ambito del Progetto, la codifica e definizione di tutti gli attraversamenti della Provincia porterà, entro la fine dell’anno, alla quantificazione delle somme dovute per le concessioni.. La riunione tenutasi in data 20/01/2006, in accordo con il Direttore Generale e con gli Assessori alla Difesa del Suolo ed alla Viabilità ha portato come scelta operativa la necessità di individuare un percorso più articolato, che tenga conto anche di finanziamenti che la Provincia destina per proprio conto alla Difesa del Suolo. Tra questi possono essere annoverati, a titolo di esempio, le quota di cofinanziamento del 25% alle Comunità Montane per gli interventi di manutenzione dei corsi d’acqua con utilizzo dei mezzi dell’Amministrazione e le spese di personale aggiunte a quanto prevede la delega regionale in materia. Tali somme potranno costituire una quota a parziale copertura dei canoni di concessione. Evidentemente, il quadro complessivo potrà essere definito solo a censimento ultimato. Ulteriore finalità del progetto è quella di individuare le porzioni di demanio idrico utilizzate dalla Provincia che possono essere acquisite al Patrimonio sulla base dell’art. 5bis della Legge 212/2003 e delle Leggi Finanziarie 2004 e 2005. Per quanto attiene l’attività ordinaria, legata al settore autorizzativo e di controllo del territorio, si ragiona sui numeri desumibili per ogni singolo comparto dagli anni precedenti e che implica, mediamente, un numero complessivo superiore ai 2.000 procedimenti/anno. 47 Su questo fronte emerge la criticità collegata al numero di istanze di condono segnalate dai Comuni che fanno prevedere un aumento straordinario dei carichi di lavoro per il 2006. In quest’ottica è intendimento del Servizio incrementare le procedure di controllo sugli atti autorizzativi emessi dall’Area. Ufficio Opere idrauliche Gli obiettivi di maggiore rilievo per il 2006 sono identificabili nel supporto alla pianificazione di bacino attraverso la fase attuativa degli studi intrapresi nel biennio precedente, con particolare riferimento a due criticità puntuali: - realizzazione della galleria scolmatrice del T.Bisagno; riqualificazione della costa dalla Foce a Boccadasse. Per quanto riguarda il progetto relativo alla realizzazione della galleria scolmatrice del T.Bisagno, è stata conclusa la II fase della progettazione che, tramite la verifica su modello fisico delle parti principali costituenti l’opera, ha permesso di definire nel dettaglio gli elementi peculiari dello scolmatore (opere di presa e di sbocco), risolvendo le criticità emerse durante la fase I. In data 10 febbraio 2006, è stato dato inizio alla III° ed ultima fase che porterà al completamento della redazione del progetto definitivo entro maggio 2006: il progetto definitivo sarà assoggettato alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. In tabella viene evidenziato il GANTT relativo al progetto dello scolmatore del T.Bisagno rivisitato secondo le nuove scadenze. I° quadrimestre II° quadrimestre III° quadrimestre Approvazione II° fase del Progetto definitivo III° Fase – completamento progettazione definitiva Procedura VIA di Recepimento progettuale di quanto indicato dalla VIA 48 Il progetto definitivo prevederà anche la possibilità dell’avvio della fase escutiva tramite procedura di appalto integrato, da perseguire in caso di avvenuto finanziamento per l’esecuzione dell’opera. Di seguito viene riportato il cronoprogramma di previsione per la progettazione esecutiva ed affidamento lavori. I° quadrimestre II° quadrimestre III° quadrimestre Approvazione del Progetto definitivo. Affidamento progettazione esecutiva Completamento progettazione esecutiva Approvazione ed inizio lavori Dal grafico sopra riportato, si evince che l’esecuzione delle opere è prevista con scadenza pluriennale, in ragione dell’obbligo di interrompere i lavori sul litorale durante la stagione balneare (I° maggio – I° ottobre). Già in fase di progetto definitivo sono stati individuati tre stralci funzionali, suddivisi in tre annualità, che consentiranno il ripascimento delle spiagge di San Giuliano e San Nazaro per complessivi 90.0000 m3. Il Regolamento relativo alle “Norme in materia di costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta di altezza inferiore ai 15 metri e dei bacini di accumulo che determinano un volume d’invaso fino a 1.000.000 m3”, approvato dal Comitato Tecnico Provinciale in data 24/02/2005, è stato sottoposto in una serie di incontri ai soggetti che saranno direttamente interessati dalla sua applicazione e in particolare alle società Tirreno Power e Idreg Liguria. Sono state presentate da detti soggetti alcune osservazioni che sono state parzialmente recepite. Le modifiche del regolamento sono state proposte e approvate dal Comitato Tecnico Provinciale in data 2/03/2006. Prima di sottoporre tale regolamento al parere del Consiglio Provinciale si è deciso di inviare il regolamento all’Area 08, competente al rilascio dell’autorizzazione delle derivazioni d’acqua e all’Area 11, competente per gli aspetti ambientali, per le loro osservazioni. Per quanto concerne l’attività ordinaria dell’Ufficio, non sono attese variazioni significative del carico di lavoro, non essendo al momento possibile prevedere gli effetti che il decreto 49 legislativo in materia ambientale, approvato dal CDM in data 10/02/2006, avrà sulla pianificazione di bacino e conseguentemente sulla fase autorizzativa ad essa connessa. Al fine di conseguire un maggiore controllo sul territorio e verificare la conformità delle opere eseguite con quanto autorizzato, si è deciso di avviare, in collaborazione con l’Ufficio di Polizia Idraulica, l’attività di controllo dei lavori autorizzati, sia in fase di esecuzione sia alla loro conclusione. Il controllo verrà effettuato sul 5% delle pratiche segnalate all’Ufficio di Polizia Idraulica da parte dei tecnici dell’Ufficio Opere Idrauliche sulla base dei seguenti criteri: Conformità al piano di bacino e Deroghe alle distanze: solo per volumi posti a distanza dal corso d’acqua inferiore a 10 m o con prescrizioni particolari (es. autorizzazione condizionata alla sistemazione di un rivo) Nulla Osta idraulici: difese spondali, riprofilatura del fondo, e progetti di sistemazione di corsi d’acqua di un certo rilievo secondo i criteri indicati nella L.R. 18/98 o con prescrizioni particolari; pratiche per le quali non risulta pervenuta la relazione di fine lavori. Nuove Concessioni idrauliche e Concessioni Greto: solo se comportano la realizzazione di nuove opere sul corso d’acqua (passerelle, ponti,…) L’Ufficio ha, infine, preso parte ad un ciclo di incontri con le Comunità Montane e i Comuni, organizzato in preparazione alla redazione del PIN (L.R 18/94), al fine di illustrare gli aspetti autorizzativi connessi alla progettazione di opere idrauliche, evidenziando in particolare gli elementi di criticità emersi in passato in fase di autorizzazione delle opere finanziate. L’obiettivo di tali incontri è quello di avviare un processo di collaborazione con gli Enti e i progettisti incaricati durante la fase di redazione dei progetti così da pervenire a progetti efficaci e conformi alle norme vigenti. Ufficio Polizia Idraulica - Demanio Idrico e Difesa Costa. Gli obiettivi strategici possono configurarsi sotto tre aspetti: - razionalizzazione delle concessioni demaniali attività di Polizia Idraulica finalizzata al controllo delle conformità degli interventi rispetto al dispositivo autorizzativo; interventi manutentivi dei corsi d’acqua e di difesa delle costa; Come riportato nella tabella successiva, nel 2005 sono stati completati 207 procedimenti di concessione che consentono di prevedere una base certa delle entrate 2006 pari a € 702.095,74. 50 Annualità 2002 2003 2004 2005 Totale Totale Pratiche 93 116 127 207 518 Importo Complessivo € 218.783,19 110.399,27 223.767,00 210.542,52 702.095,74 Tab. 2 – concessioni regolarizzate negli anni 2002-2005 Occorre sottolineare che nel processo di razionalizzazione, le concessioni facenti capo ad un unico referente sono state raggruppate in un unico fascicolo; è il caso, ad esempio, delle grandi società di servizi e distribuzione (AMGA, SNAM, SIGEMI, IPLOM ecc.) e di alcuni Comuni, per cui il reale numero dei procedimenti analizzati ammonta ad oltre 3000. Il processo di razionalizzazione delle concessioni è da prevedere in tempi mediolunghi. In tal senso, l’obiettivo strategico a breve termine è quello di attestare il valore delle entrate annuali a 1.500.000 €, ottenuto negli anni precedenti anche in ragione delle richieste sulle annualità pregresse (cinque anni) e pertanto in parte “gonfiato” da inviti a pagamento circa quintupli rispetto al valore annuale; è evidente che il deficit di riscossione conseguente deve essere compensato con l’incremento del numero di concesioni regolarizzate. Tale obiettivo ha anche il significato di consentire l’adeguata programmazione annuale degli interventi di Difesa del Suolo sulla base di un budget predefinito. L’obiettivo strategico per l’anno in corso si traduce quindi nel consolidare nel breve periodo il valore delle entrate certe, attraverso l’incremento del numero di concessioni regolarizzate. Strumenti necessari sono, in tal senso, l’attivazione dell’applicativo Sigma Ter e del Sistema Informativo delle concessioni demaniali. Per quanto attiene al secondo punto, in seguito alla modifica della microstruttura avvenuta nel 2005, l’Ufficio Polizia Idraulica ha accorpato al suo interno l’attività facente capo alla gestione del demanio idrico, con la duplice finalità di incrementare le entrate derivanti dai canoni demaniali perseguendo, nel contempo, l’adeguamento delle opere presenti negli alvei dei corsi d’acqua nella fase di rinnovo delle concessioni. La maggiore attività di controllo sul territorio derivata dalle competenze sul demanio idrico, ha posto in evidenza come il fenomeno dell’abusivismo sia estremamente ampio: la statistica derivante dall’attività del quinquennio 2001-2005 porta ad una stima delle opere non regolarizzate sui corsi d’acqua non inferiore al 100% delle opere regolarizzate. Inoltre, anche a seguito della maggiore conoscenza del territorio derivante dalla pianificazione di bacino, l’attività di Polizia Idraulica comporta l’apertura di una serie di procedimenti di revoca delle concessioni preesistenti laddove il Piano preveda interventi di mitigazione del rischio idraulico. In tal senso, sono in corso procedimenti sul Torrente Sturla, sul Rio Ruscarolo e sul Torrente Chiaravagna. Anche il controllo successivo ai provvedimenti autorizzativi rilasciati dall’Area pone in luce la delicatezza di tali operazioni, sia in termini di diritto 51 amministrativo, sia in termini di immagine dell’Amministrazione e conduce alla necessità di programmare l’attività di controllo sulle autorizzazioni rilasciate dall’Area secondo criteri oggettivi. Per il primo anno, si propone di effettuare le verifiche sulle autorizzazioni rilasciate in numero pari al 5% del numero totale delle autorizzazioni rilasciate nell’anno precedente. Al fine di dare maggiore incisività al carattere preventivo delle azioni, verranno verificate le autorizzazioni rilasciate da almeno sei mesi. Nella tabella successiva viene riportato il programma delle attività previste per l’anno in corso: I° quadrimestre II° quadrimestre III° quadrimestre Definizione dei criteri di scelta delle autorizzazioni rilasciate Inizio attività di controllo Verifica delle procedure Per quanto attiene il terzo punto, l’attività prosegue su una procedura oramai consolidata che parte dal Piano degli Interventi manutentivi dei corsi d’acqua e di difesa della costa, approvato nell’ambito del Programma Provinciale di Difesa del Suolo. Il programma è rivolto in particolare alle azioni di manutenzione e di appoggio all’attività di ripascimento formalmente in capo alle civiche amministrazioni ai sensi della legge regionale 13/1999. Anche in questo settore, si pone in evidenza la stretta correlazione con le azioni di gestione del demanio idrico, non solo sotto l’aspetto del corretto assetto idraulico ma anche sotto il profilo degli introiti derivanti dalle concessioni a terzi per l’utilizzo di materiale di sovralluvionamento dei corsi d’acqua. Il percorso operativo per il 2006 è rappresentato nei diagrammi successivi. 52 550 11 9 15 7 155 5 160 70 3 CA 70 ESP 160 Int. Controlli Alvei 155 15 600 500 400 300 100 0 AA 150 200 150 1 TOTALE 550 Legenda: AA = Istanze di Accesso Alveo CA = Istanze di condono in prossimità di corsi d'acqua pubblici ESP = Segnalazioni di difformità, denuncie, esposti Controlli = Sopralluoghi effettuati e provvedimenti di competenza Int. Alvei = Interventi di manutenzione e pulizia dei corsi d'acqua+spiagge Ufficio Consolidamento Suolo e Vincolo Idrogeologico. L’attività ordinaria si orienta dell’ufficio, in sintonia con gli altri Uffici del Servizio, verso una maggiore attività di controllo, per lo più effettuata d’intesa con il Corpo Forestale dello Stato, che già nell’anno precedente ha portato a risultati soddisfacenti in termini assetto idrogeologico del territorio in rapporto alla pianificazione di bacino. L’attività di Polizia Giudiziaria in riferimento ai movimenti di terreno in zona sottoposta a Vincolo Idrogeologico è, per definizione di legge (L.R. 4/99), svolta dal Corpo Forestale dello Stato. Determinante, in tal senso, diventa la ridefinizione del perimetro del vincolo idrogeologico nelle aree coperte dai Piani stralcio per il rischio idrogeologico redatti ai sensi del D.L. 180/1998. L’attività ordinaria relativa alle autorizzazioni rilasciate dall’Ufficio conferma un trend stazionario in confronto con i dati degli anni precedenti: risultano pervenute all’Ufficio (alla 53 data del 15 marzo) 81 istanze, tutte conformi con le tempistiche previste dal Sistema di Gestione di Qualità. Per quanto riguarda il rilascio di pareri e autorizzazioni connessi alle conferenze dei servizi, nel primo trimestre 2006 si è registrato un numero di pratiche sostanzialmente in linea con i dati del precedente anno. A tal proposito anche nel corso del 2006 verrà svolta un’azione mirata ad assicurare, nell’ambito del rilascio di autorizzazioni in sede di conferenza dei servizi, un’analisi complessiva delle proposte progettuali che tenga conto delle norme di applicazione della pianificazione di bacino sia sotto l’aspetto del versante sia idraulico. Un ulteriore adempimento che dovrà essere approfondito nel corso dell’anno da parte dell’ufficio consolidamento suolo è quello relativo alla valutazione dello stato degli abitati classificati da consolidare ed alla definizione del quadro conoscitivo della condizione di stabilità al fine di successive valutazioni intese ad eventuali processi di classifica. Da segnalare alcune situazioni particolarmente critiche legate al rilascio di autorizzazioni ad effettuare movimenti di terreno in zone sottoposte a vincolo idrogeologico che hanno coinvolto anche il Servizio Legale in particolare per la definizione delle procedure legali ed operative in applicazione di quanto previsto dall’art. 54 della L.R. 4/99. Il suddetto articolo sancisce il potere sostitutivo dell’ente competente Provincia per l'esecuzione d'ufficio della rimessa in pristino di determinate zone, qualora i soggetti interessati risultino inadempienti e non compiano i lavori loro imposti. In conseguenza dell’inadempienza dei soggetti privati rispetto alle prescrizioni contenute nei relativi provvedimenti autorizzativi è stata chiesta in alcuni casi l’escussione delle polizze fidejussorie. 54