Mimmo Rotella

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Mimmo Rotella
Mimmo Rotella
“Strappare manifesti dai muri è la
sola compensazione, l’unico modo di
protestare contro una società che ha
perduto il gusto del cambiamento e
delle trasformazioni favolose.”
Artista dalla multiforme personalità e dalle concezioni visive intense e sempre allineate ad un
gusto avanguardistico, Mimmo Rotella nasce a Catanzaro il 7 ottobre 1918 e, conseguita la
maturità artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, si stabilisce a Roma nel 1945.
La prima fase della sua attività è caratterizzata dalla sperimentazione di stili pittorici diversi che
lo porteranno a rivoluzionare i linguaggi artistici del dopoguerra. Nel 1951 allestisce, ottenendo
ampia risonanza, la prima mostra personale presso la Galleria Chiurazzi di Roma.
Il suo nome comincia dunque a suscitare notevole interesse tanto che nello stesso anno gli viene
assegnata una borsa di studio dalla Fulbright Foundation che gli permette di frequentare la
prestigiosa Università di Kansas City, un traguardo lontano per un ragazzo cresciuto nel
meridione italiano più profondo. Rotella ricambia l'istituzione con la realizzazione di un pannello
murale nella Facoltà di Fisica e con la prima registrazione dei poemi fonetici da lui definiti
"epistaltici". Nel 1952 è invitato dalla Harvard University per una performance di poesia fonetica
a Boston e dalla Library of Congress di Washington per la registrazione di alcuni poemi fonetici.
Tornato in Italia, dopo una fase di riflessione sui mezzi della pittura e sulla necessità di utilizzare
nuovi strumenti, inventa la tecnica del décollage, caratterizzata dallo strappo di manifesti
pubblicitari affissi nelle strade i cui frammenti, siano essi il recto o il verso, sono incollati sulla
tela. Esempi memorabili di questa fase sono Un poco in su e Collage, entrambi del 1954.
Dal 1958 abbandona gradualmente le composizioni puramente astratte per realizzare décollage
con immagini chiaramente leggibili. Questa tendenza culmina nella serie Cinecittà, realizzata nel
1962 (che comprende Eroi in galera e Tre minuti di tempo) e in quella dedicata alle stelle del
cinema e a personaggi famosi (Assalto della notte, 1962; Marilyn calda, 1963 e così via).
Sono degli anni '60 e seguenti i lavori dedicati alle affiches del cinema mondiale con i volti dei
grandi miti di Hollywood. Nel 1961 aderisce, su invito del critico Pierre Restany, al gruppo dei
Nouveaux Réalistes, nel cui ambito già Raymond Hains, Jacques Mahé de la Villeglé, François
Dufrêne utilizzavano i manifesti pubblicitari con procedimenti analoghi a suoi. Trasferitosi a
Parigi nel 1964 lavora ancora sulla definizione di una nuova tecnica, la Mec Art, con cui realizza
opere servendosi di procedimenti meccanici su tele emulsionate. I primi lavori di questo genere
sono esposti alla Galleria J di Parigi (1965). Continua la sperimentazione con la serie degli
Artypo, prove di stampa tipografiche scelte e incollate liberamente sulla tela. Nel 1972 pubblica
per la Casa Editrice Sugar il volume autobiografico "Autorotella" esibendosi, in occasione della
presentazione del libro al Circolo Culturale Formentini di Milano, in una performance con i suoi
poemi fonetici. E' del 1975 la serie Plastiforme che espone alla Galleria Plura di Milano; nello
stesso anno pubblica anche il primo disco LP italiano di Poemi Fonetici 1949/75 con
presentazione di Alfredo Todisco. Gli anni '70 sono segnati da frequenti viaggi in USA, India,
Nepal, per stabilirsi definitivamente a Milano nel 1980. Appartengono agli inizi degli anni '80 le
Coperture, manifesti pubblicitari ricoperti da fogli che occultano l'immagine sottostante,
presentati allo Studio Marconi di Milano ed alla Galleria Denis René di Parigi (1981).
Torna alla pittura alla metà del decennio con il ciclo Cinecittà 2 in cui riprende il tema del
cinema affrontato in tele di grandi dimensioni e con la serie Sovrapitture su décollage e su
lamiera: questi interventi pittorici su manifesti lacerati e incollati su pannelli metallici
caratterizzano la stagione più recente dell'artista. Oltre che alle principali mostre dei Nouveaux
Réalistes ed a più di cento esposizioni personali sia in Italia che all'estero, l'artista ha partecipato
ad importanti rassegne nazionali ed internazionali fra cui:
- The Art of Assemblage (New York, Museum of Modern Art, 1961),
- Oltre l'Informale (IV Biennale Internazionale d'Arte di San Marino, 1963),
- Vitalità del negativo nell'arte italiana 1960/70 (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1970),
- Linee della ricerca artistica in Italia 1960/1980 (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1981),
- Arte Italiana contemporanea (Londra, Hayward Gallery, 1982),
- Arte Italiana del XX secolo (Londra, Royal Academy of Arts, 1989),
- Italian Metamorphosis 1943-1968 (New York, Solomon R. Guggenheim Museum, 1994),
- Art and film since 1945. Halls of Mirrors (Los Angeles, Museum of Contemporary Art, 1996),
- Face à l’Histoire (Parigi, Centre Pompidou, 1996),
- Pop art Europe/Usa (New York, Museum of Modern Art, 1999).
- Mostre antologiche (Firenze, Centro d'arte Spaziotempo e a Pisa, Palazzo Lanfranchi, 2001).
Mimmo Rotella muore a Milano il 9 gennaio 2006. Oggi le sue opere sono presenti nelle
collezioni pubbliche e private dei più importanti musei internazionali.

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