SCHEDA DEPRIMOMAGGIO L`album s`intitola
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SCHEDA DEPRIMOMAGGIO L`album s`intitola
SCHEDA DEPRIMOMAGGIO L'album s'intitola "dePrimoMaggio" perchè, vista l'attuale situazione italiana, del lavoro più che la festa occorrerebbe farne la commemorazione. I temi del lavoro ritornano in tutte le tracce, ora esplicitamente (Precariato, Direttore) ora più sottilmente (Squarto uomo, Pugni in tasca). La grande quantità di amici che si è prestata a duettare con Frankie aggiunge un valore ad un disco di per sé definibile "della maturità". I collaboratori storici di Frankie (Francesco Bruni, Lino De Rosa, Alberto Brizzi, Marco Capaccioni e Leonardo "Fresco" Beccafichi) sono riusciti, insieme a Frankie, a scrivere una nuova importante pagina nella storia della canzone italiana. 1) Pugni in tasca Il titolo (una citazione dell'omonimo film di Marco Bellocchio) sintetizza il concetto che permea tutto il brano: siamo sotto pressione, ma non possiamo sfogarla in nessuna direzione se non introiettandola, ingoiando rospi e trattenendo "i pugni nelle tasche", perchè costretti a chinare il capo da soggetti nostri simili, i quali agiscono da terminali di un sistema di potere e che (a loro volta) trattengono i pugni nelle tasche. Straordinaria Paola Cortellesi che "rappa cantando" la terza strofa del pezzo. 2) Direttore feat. Giorgia La parabola dell'Italia dagli anni del boom a quelli del crack, raccontata con garbo e disincanto, in una surreale lettera d'assunzione scritta ad un ideale direttore del personale di una multinazionale impersonale, rispettosa nella forma, ma che non fa sconti a nessuno. Giorgia interpreta meravigliosamente il doppio senso del ritornello "E' soltanto disperazione che mi spinge nella tua Direzione". 3) Rivoluzione feat. Roy Paci In un'atmosfera che miscela il poliziottesco col western, trombe mariachi e klezmer (magistralmente suonate da Roy Paci), Frankie confeziona un brano sulla rivoluzione nell'Italia degli Alberto Sordi: possibile solo nella teoria, ma irrealizzabile nella pratica. Dal disamore per la Cosa Pubblica agli scandali in salsa gossip, tutto fa montare un sentimento di ribellione, subito affogato nell'immenso e pulsante "cuore di Mamma" che unisce tutti noi. Nel finale il disincanto è sottolineato da Enrico Ruggeri, padre del punk italiano, uno che sa come gira il mondo.. 4) Chicco e Spillo feat. Samuele Bersani Frankie ha sempre amato questa canzone, un piccolo gioiello che evoca la pesantissima leggerezza di certi fumetti di Andrea Pazienza. Frankie e Samuele hanno debuttato nello stesso periodo e le rispettive carriere si sono più volte incrociate: era il momento di fare qualcosa insieme! L'arrangiamento è estremamente cinematico e l'atmosfera dei polizziotteschi anni '70 si fonde con il funk e il drum'n'bass più acido e Samuele si è divertito ad interpretare, insieme a Frankie, le parti "rap" della sua canzone. 5) Precariato feat. Paola Cortellesi Una canzone sul filo del continuo doppio senso, in cui ironicamente seguiamo le vicende del protagonista alla disperata ricerca di un lavoro: tra invenzioni e "arte di arrangiarsi", l'Italia è vista nello specchio deformante delle rime di Frankie, fino ad essere restituita alla "naturale" deformità, fatta di stragi ed intrighi, in cui il lavoro del "capro espiatorio" sembra essere il più utile e redditizio. Paola Cortellesi torna a collaborare con Frankie, prestando la sua meravigliosa voce per un ritornello fulminante in bilico tra funk ed r'n'b. 6) Anoniman "Anoniman" è un supereroe che ha come potere di riuscire ad assomigliare a chiunque voglia, costituendo di fatto la peggior minaccia per qualunque malintenzionato: attenzione a chi pesti i piedi, potrebbe essere Anoniman! Il brano è concepito come una sigla di un immaginario telefilm, tra Spiderman e James Bond, con arrangiamenti orchestrali degni dei più grandi compositori ed atmosfere che trasudano ska, con la mitica tromba di Roy Paci. 7) Il giocattolo In uno stile electro, abbastanza differente dalle altre tracce dell'album, con un titolo ispirato all'omonimo film di Giuliano Montaldo ed interpretato da Nino Manfredi, "il giocattolo" esplora la perversa storia di amore e morte di un cittadino per la propria sicurezza, l'oscuro amplesso con la propria privacy violata, raccontato da un italiano in preda alle allucinazioni di una realtà sempre più distante dall'Italia. 8) Mattatoy feat. Gianluca Nicoletti Ideale trait d'union fra "Il giocattolo" e "Squarto uomo", il grande giornalista e critico televisivo Gianluca Nicoletti confeziona una recensione minima e lapidaria su come la televisione, materna e cannibale, faccia scempio della persona, trasformandola in mensa e commensale, unica pietanza di un inesistente menu. 9) Squarto uomo In quest'Italia fatta di piccole grandi miserie sembra farsi strada l'idea che si possa esistere solo se si entra a far parte dell'universo televisivo: poco importa se con un ruolo di vittima o di carnefice, è nel sangue che ci si specchia, prendendo così coscienza del proprio essere. Nella crisi generale, gli orrori di cui ci si rende protagonisti diventano valuta di scambio per conquistare il proprio posto nei tinelli di tutti noi, immersi in una morbosità diffusa e condivisa e, quindi, apparentemente meno colpevole. Essere assassini è un duro lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo.. 0) Call-center feat. Ascanio Celestini Lo straordinario Ascanio Celestini presta un suo monologo, qui trasformato da Frankie in un divertissement musicale, in cui riesce a riassumere con amara ironia l'arte di arrangiarsi di chi, aggrappato colle unghie alla meschinità della vita, riesce a restare a galla, usando come salvagente i vizi altrui, senza scontentare nessuno.