Com 10 Domenici al governo, se solo tagli per i comuni risultati

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Com 10 Domenici al governo, se solo tagli per i comuni risultati
Comunicato stampa, 16 giugno 2006
Caro governo, le città si aspettano di contare di più
Dopo l’incontro con il ministro Padoa Schioppa, intervento del presidente dell’Anci al
convegno sulla Governance Urbana: “Se si dovesse continuare con il
contenimento della spesa, i comuni andrebbero incontro a risultati disastrosi”
Verona – “Ci aspettiamo che il governo dia risposta alla richiesta delle città italiane di
maggiore autonomia e flessibilità organizzativa nel raggiungimento dei gravosi obiettivi di
risanamento della spesa”.
Lo ha affermato oggi il sindaco di Firenze e presidente dell’Associazione dei Comuni
Italiani, Leonardo Domenici, intervenendo a Verona a convegno sulla Governance Urbana
organizzato dalla Rete delle Città Strategiche.
“Apriremo un confronto puntuale”, ha aggiunto, “sull’utilizzo dei fondi strutturali per
favorire la crescita e lo sviluppo urbano. Per esempio, è ipotizzabile anche l’utilizzo di meccanismi
premiali per quelle realtà che hanno una progettazione matura e un disegno di sviluppo. Infatti non
sono da considerarsi brave i comuni che hanno solo risparmiato, ma soprattutto quelli che hanno
saputo realizzare una progettualità per lo sviluppo”.
Secondo Domenici, “le città europee devono acquisire una capacità di iniziativa più
incisiva che in passato. Il convegno di Verona ci ha confermato l’esigenza di un ruolo crescente dei
centri urbani nelle scelte e nelle decisioni operative in relazione alle politiche e ai fondi comunitari,
per rimuovere le resistenze e gli ostacoli che si frappongono a un’affermazione di questo ruolo anche
in ambito europeo”.
Il presidente dell’Anci ha inoltre ricordato di aver incontrato ieri il ministro dell’Economia
Tommaso Padoa Schioppa per parlare del coinvolgimento delle realtà locali nel progetto di
risanamento del Paese.
“Spero”, ha spiegato, “che l’incontro sia servito a stabilire un linguaggio comune. Ci
rendiamo conto della preoccupazione del ministro che deve recuperare 2 o 3 punti di PIL. Ma se si
dovesse continuare con il contenimento della spesa, i comuni andrebbero incontro a risultati
disastrosi. L’errore fondamentale della Finanziaria 2006 è stato di aver imposto un tetto di spesa
uniforme, pesante ed indifferenziato con un effetto, per i comuni, assolutamente depressivo sugli
investimenti”.
Con il governo Berlusconi, ha commentato Domenici, pareva di essere come Robin Hood
alle prese con lo sceriffo di Nottingham. “Spero”, ha aggiunto, “che il nuovo governo abbia un
approccio diverso al problema del debito. Occorre che la riduzione di 2 punti percentuali di Pil sia
affiancata da una politica di crescita che favorisca l’autonomia e i comportamenti virtuosi delle
città”.
Info: ReCS (Rete delle Città Strategiche) www.Recs.it, Ufficio di Piano Strategico di Verona www.pianostrategico.verona.it
Uffici stampa: Comune di Verona, Piazza Bra 1, 37121, Verona, tel. 045.8077722
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