MAROCCO

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 MAROCCO
COSPE lavora in Marocco fin dal 1994 e attualmente siamo presenti nel Paese con tre progetti
di sostegno alla società civile e che intendono rafforzare i diritti di cittadinanza, il diritto al
lavoro, le politiche di genere, la libertà di espressione e di informazione, in un Paese che non ha
vissuto da protagonista i recenti fermenti delle rivoluzioni arabe, ma che resta lacerato da
profonde contraddizioni ed inquietudini ed in cui la società civile lotta per affermare i valori della
partecipazione e favorire processi di democrazia rappresentativa di tutta la società. Nonostante
la crescita economica media, il Marocco presenta ancora di grandi tasche di povertà e il Paese
soffre di assenza di servizi di base, analfabetismo in prevalenza femminile, carenza di iniziative
di lotta alla povertà promosse dagli attori locali, il basso reddito, il mancato coordinamento delle
politiche di sviluppo locale, la non valorizzazione del sapere locale (cultura, architettura, storia,
archeologia) e delle risorse umane (mondo associativo e società civile) e infine di
microcriminalità spesso intrecciata al fenomeno dell’immigrazione clandestina e al
contrabbando. In particolare la disoccupazione giovanile e femminile molto elevata è un dato
preoccupante che sta finalmente attirando l’attenzione delle istituzioni. I beneficiari dei nostri
progetti sono infatti i giovani le donne le fasce più vulnerabili della società. Già le prime
iniziative di COSPE in Marocco di metà anni ’90 si inserivano nel quadro delle relazioni di rete
tra organizzazioni femminili del Mediterraneo, di cui facevano parte associazioni di donne
marocchine, algerine, tunisine, egiziane, palestinesi ed italiane. Il primo progetto “Rete Donne
del Mediterraneo”, cofinanziato dalla Commissione Europea, è stato realizzato in due fasi
successive fra il 1996 ed il 2000 ed ha coinvolto i Paesi della sponda sud del Mediterraneo
(Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto) e del Medio Oriente (Palestina). L'associazione partner in
Marocco era l'ADFM (Association Démocratique des Femmes du Maroc), una delle organizzazioni
fondatrici del Collectif 95 Maghreb Egalité, particolarmente attivo nella riforma del codice della
famiglia, insieme all'AMDF (Association Marocaine pour les Droits des Femmes). A partire dal 1996
fu avviato un percorso di cooperazione decentrata con la Provincia di Livorno, interessata a
collaborare con la Provincia di Khénifra (Regione di Meknès), luogo di origine di molti marocchini
immigrati in Toscana, l'Università di Pisa ed il CMSR (Centro Mondialità e Sviluppo Reciproco) di
Livorno. Nel 1996 partono i primi progetti co-finanziati dalla Regione Toscana a Khénifra
(sviluppo rurale, artigianato, eco-turismo, valorizzazione dei saperi tradizionali, micro-credito) e
El Jadida (sostegno alla pesca artigianale). Da questi primi interventi, COSPE amplia la strategia
con un primo progetto di sviluppo rurale integrato (alfabetizzazione, formazione professionale,
sostegno all'avvio di attività generatrici di reddito di gruppi di donne nei settori artigianato ed
eco-turismo, micro-credito) a Khénifra. Dal 2004 COSPE ha cominciato ad operare nella Regione
di Tangeri-Tétouan, identificando un primo progetto di salvaguardia del patrimonio
architettonico, storico e culturale e di riappropriazione del patrimonio da parte della comunità
nell'antica Medina di Tangeri, seguito da un progetto co-finanziato dalla Commissione Europea
nell'ambito del programma Euromed Heritage IV sul tema del patrimonio culturale,
valorizzazione dei saperi tradizionali, promozione di circuiti turistici nella Medina e
dell'artigianato tradizionale, realizzato contemporaneamente in Egitto (oasi di Siwa) ed in
Marocco (Tangeri) fra il 2009-2012. Nello stesso periodo, COSPE ha partecipato alla prima fase
del programma di sostegno e rafforzamento delle ONG marocchine sostenuto dal fondo italomarocchino per la riconversione del debito (2010-2012) nell'ambito di un consorzio con altre
ONG italiane presenti nel Paese. I progetti regionali (con attività in Marocco, Tunisia ed Egitto)
co-finanziati dalla cooperazione decentrata italiana, in particolare Regione Emilia-Romagna
(“Liaison - fase 1 e 2”) e Regione Toscana (“Primavera Mediterranea”), attualmente in corso di
realizzazione, hanno aperto nuove opportunità di lavoro nelle periferie di Tangeri, in
partenariato con la Red Chabaka, una rete di organizzazioni della società civile attiva nella
regione del Nord, in favore delle fasce di popolazione marginalizzate. Sul piano regionale, il
Marocco è uno dei quattro Paesi (insieme a Tunisia, Egitto e Palestina) in cui si realizzeranno le
attività del progetto MED NET, co-finanziato dalla Commissione Europea (2013-2015), per
promuovere il dialogo fra società civile e media indipendenti, formare giovani attivisti e
giornalisti comunitari, condurre campagne di informazione e di advocacy sui temi prioritari del
diritto all'informazione, la libertà di espressione, il rafforzamento della società civile.
SCHEDA MAROCCO
Indice di sviluppo umano:
130° posto su 187
Ordinamento:
monarchia
Emergenze in corso:
Carenza partecipazione democratica
Bassi diritti di cittadinanza
Esclusione sociale e assenza welfare pubblico
Non ancora pienamente raggiunti diritti formali e sostanziali delle
donne
Disoccupazione giovanile e femminile
Analfabetismo
Carenze adeguate politiche ambientali e di protezione del
patrimonio
Campi di attività COSPE:
diritti umani
diritti civili
sostegno società civile
valorizzazione patrimonio culturale e ambientale
libertà di espressione
dirittti di cittadinanza