dalla controriforma all`editto di nantes

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dalla controriforma all`editto di nantes
La Controriforma
La Controriforma fu la più grande campagna di comunicazione e propagandistica nella storia del
periodo moderno.
La chiesa cattolica di Roma sotto la guida di Alessandro Farnese che dal 1534 era diventato
pontefice col nome di Paolo III.
Tre sono i cardini di questo rilancio del cattolicesimo in Europa:
1. Convocazione di un concilio
2. creazione di nuovi ordini religiosi con compiti specifici
3. Istituzione della congregazione del Sant'Uffizio
Partiamo dal secondo punto: l'obiettivo è rinnovare la chiesa
Nuovi ordini quindi per aumentare l'offerta religiosa: teatini, cappuccini, barnabiti, somaschi ma
soprattutto i gesuiti.
Nel 1540 la Compagnia di Gesù fondata da Ignazio di Loyola viene riconosciuta da Paolo III
Sant'Ignazio era nato nei paesi baschi ed era un soldato di professione che ad un certo punto della
vita in seguito ad una ferita, deve rinunciare fisicamente a combattere. Ma non a combattere
spiritualmente, fondando una sua compagnia che preparava i confratelli a combattere per a fede.
La compagnia di Gesù aveva i caratteri del suo maestro:
1. preparazione teologica, culturale e politica senza pari (l'intellighenzia del cattolicesimo)
2. Non nasce per pregare e contemplare ma per agire praticamente in difesa della chiesa e
contro le eresie.
La compagnia è il braccio armato della chiesa di Roma.
Affidato ai gesuiti fu il compito di rimettere in piedi il vecchio istituto dell'Inquisizione, che Paolo
III riapre col nome di Sant'Uffizio che era un concilio di cardinali presieduto dal papa che veniva
convocato per giudicare le eresie.
Il concilio di Trento e le sue difficoltà:
nel 1545 a Trento (impero tedesco) si incontrano le due confessioni: sono presenti il papa e
l'imperatore
nel 1547 il papa sposta il concilio a Bologna (città papale) ma Carlo non lo asseconda
nel 1551 nuovo papa, Giulio III ma scoppia la guerra con la Lega di Smalcalda
nel 1555 nuovo papa Paolo IV Carafa apre un periodo di persecuzioni senza pari: Roma è sottoposta
ad un regime rigoroso di repressione. (alla morte di Paolo IV si festeggia)
finalmente nel 1564 si chiude il concilio sotto Pio IV con le seguenti conclusioni:
1. alla verità delle scritture va aggiunta la verità della tradizione storica con cui la chiesa aveva
arricchito le scritture
2. La Vulgata di S. Gerolamo è l'unica versione ufficiale della Bibbia
3. Non solo la fede buona ma anche le opere buone salvano l'anima
4. di conseguenza la predestinazione è una eresia
5. Riconfermati i sacramenti e la sacralità della messa
6. riconfermato il diritto della chiesa a concedere indulgenze
7. transustanziazione riconfermata: ma anche con una sola specie
8. obbligo del celibato per il clero e divieto accumulo delle cariche ecclesiastiche
9. obbligo ai vescovi di visitare le loro chiese
10. creazione di scuole per il clero (erano tutti semianalfabeti)
Quindi una rottura insanabile: lo scenario è quello dell'intolleranza e del fanatismo: roghi, processi,
emigrazioni....e dall'altro lato il barocco, lo sfarzo: segno di una politica di potenza, di una chiesa
che ruggisce.
E nell'Impero? Dal 1555 Ferdinando I aveva concesso la pace di Augusta che sanciva il principio
del cuius regio eius religio, e che dava una relativa tranquillità...
In Inghilterra è il periodo di Elisabetta che è intessuto da i problemi religiosi
In Francia l'assolutismo è spaccato dalle lotte tra calvinisti e cattolici.
In Italia e in Spagna invece la controriforma agisce in maniera potente, trasformando la struttura
ecclesiastica in un organo di controllo.
Il Santo Uffizio:
funzionava attraverso degli inquisitori (quasi sempre francescani o domenicani) che venivano
inviati in risposta a denunce (anche anonime). L'Inquisitore poteva fare uso di tortura durante
l'istruttoria. Il tutto terminava con un autodafé (atto di fede) col quale il presunto eretico confessava
ogni colpa nonché la sua adesione ad una eresia, ed era poi costretto a penitenze umilianti, al
carcere o ai lavori forzati...per quelli che erano tenaci (magari erano veramente innocenti) o
recidivi, venivano consegnanti al braccio secolare, che organizzava i roghi.
Aveva prodotto un Indice dei Libri Proibiti che dovevano essere consegnati e bruciati alle autorità:
tra i libri incriminati gli scritti di Machiavelli e di Erasmo
Il Santo Uffizio aveva potere in Italia e in Spagna ma non in Francia dove era lo stessa monarchia
ad amministrale il controllo (già si palesa la sorte assolutistica della Francia).
In Spagna l'Inquisizione sarà particolarmente dura contro gli ebrei convertiti (conversos)(come nel
caso di Baruch Spinoza). E Contro gli Illuminati. Tanto che verranno messi all'indice anche gli
esercizi spirituali di Ignazio da Loyola.
Effetti di tutto ciò: il grande disciplinamento
L'Europa entrava nell'epoca del rigido controllo della vita morale: dalle chiese spoglie dei
protestanti al barocco della controriforma l'atmosfera è la stessa:
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il peccato della carne, i comportamenti deviati, perfino l'elemosina vennero resi
incompatibili con lo stile austero
la nudità, ammessa da secoli nelle chiese cattoliche fu coperta, e con i protestanti, ogni
forma di rappresentazione umana fu bandita dalle chiese.
Inizia la lotta alla stregoneria e alle streghe accusate di avere rapporti carnali con il demonio
e intere città (soprattutto in area protestante) vengono messe in quarantena e bruciate
Si diffondono i manuali per gli inquisitori per distruggere i servi di Satana (Malleus
maleficarum)
Si diffonde la cultura della donna serva del demonio perché più debole (vedi p. 390).
La caccia alle streghe è un tratto rilevante soprattutto del protestantesimo e della chiesa in Francia
ma in misura molto minore per il cattolicesimo in Italia e in Spagna.
Infatti in questi due paesi mancò il meccanismo della confessione strappata sotto tortura che portava
a catene interminabili di arresti.
Spagna (sfortunata)
Punti di forza:
1. disponibilità di metalli preziosi dalle colonie: argento peruviano e messicano
2. grande flotta militare
Punti di debolezza:
1. mancanza di un ceto medio di commercianti e imprenditori (solo aristocratici guerrieri,
religiosi superstiziosi, hidalgos)
2. la presenza di un cattolicesimo oscurantista e chiuso ad ogni istanza di rinnovamento
Questo comportò l'illusione della ricchezza che in realtà non c'era:
1. le colonie avevano bisogno di merci che non era possibile produrre in loco (vino, tessuti,
olio), ma la Spagna non aveva una rete produttiva in grado di soddisfare i loro bisogni.
2. L'argento che arrivava non faceva in tempo a entrare che già ripartiva per l'Italia, Francia o
per le Indie, dove veniva usata per comprare tutto quello che serviva alla corte spagnola di
Madrid e alle colonie
Ecco allora che la Spagna aveva bisogno continuo
1. di iniezioni di denaro da parte dei Banchieri europei (tra cui di Doria di Genova)
2. aumentare la tassazione per fare cassa
Italia spagnola
Filippo II era anche il sovrano di Sicilia, Sardegna, ducato di Milano, regno di Napoli amministrati
da viceré..
In Italia inoltre troviamo stati indipendenti:
Repubblica di Venezia (domina nell'adriatico e grazie ai traffici con l'impero ottomano)
Repubblica di Genova (con i potenti Doria)
Lo Stato della chiesa
Ducato di Savoia (dopo la pace di Cateau-Cambresis aveva messo piede in Italia a Torino)
Ducato di Parma e Piacenza in mano ai Farnese
Stato di Firenze (Cosimo de Medici che si impossessa anche di Siena divenendo granduca)
Gonzaga
Estensi
Nei Paesi bassi, retti da Margherita, sorella di Filippo, c'erano due problemi:
1. diffusione del calvinismo prorompente
2. la tendenza all'autonomia da parte delle province
Filippo II attua allora una stretta autoritaria, minacciando di introdurre l'inquisizione. Ma gli si
oppone Guglielmo d'Orange, capo della fazione calvinista.
Nel 1566 Filippo interviene militarmente ma non riesce a sconfiggere Guglielmo che riesce a
mantenere il possesso di buona parte delle sette province (Olanda e Zelanda).
La guerra sarà un pozzo senza fondo. Filippo si indebiterà fino al collo con i banchieri di Genova.
Tutto durerà fino al 1581...quando, grazie all'intervento di mediazione di Alessandro Farnese, figlio
di Margherita, ci sarà il recupero di Gand, Bruxelles e Anversa (Belgio) che saranno cattoliche, ma
a nord, le sette province ribelli nello stesso anno, creeranno a Utrecht una lega delle Province
Unite,e si svincoleranno dal patto di fedeltà alla Spagna.....ma la guerra dei trent'anni è in vista.
Intanto da più di mezzo secolo si combatte sul mediterraneo tra ottomani e cristiani.
Le coste italiane sono minacciate dai corsari barbareschi (ottomani): si costruiscono fortificazioni
sulla costa (torre di Cerrano a Pineto, il Castello aragonese a Ortona sono esempi).
Nel Mediterraneo la Serenissima ha le sue basi commerciali a Corfù, Cipro, Creta.
A Malta ci sono i cavalieri di S. Giovanni
A Livorno i cavalieri di S. Stefano
Navi diffuse in tutto il mediterraneo guidate da galeotti quasi sempre scampati all'inquisizione
Carlo si era scontrato contro Solimano ma aveva perso ed era stato costretto ad una pace riparatoria.
Ma dopo la pace di Cateau-Cambresis tra Enrico II e Filippo II la questione era di nuovo aperta con
l'attacco al covo corsaro nell'isola di Gerba e all'attacco di Malta da parte di Solimano.
Morto Solimano con Selim II Cipro (saline, zucchero, cotone), base strategica di Venezia, viene
espugnata e i turchi si danno al massacro (1566)...
Il papa Pio V costituisce nel 1571 la “lega santa” con le principali potenze cristiane (tranne la
Francia che voleva conservare i buoni rapporti con i turchi)....
Battaglia di Lepanto
L'esito è uno scontro colossale: la mezzaluna si scontra con la croce: 230 navi da guerra contro 208
si scontrano a Lepanto (vicino a Patrasso, Grecia)...la vittoria è schiacciante. Vince la croce.
Sotto Filippo II inoltre l'inquisizione oltre ai conversos decide di perseguitare anche i moriscos,
ovvero i mussulmani convertiti al cristianesimo che popolavano soprattutto le città di Granata e
Valenzia.
Questi moriscos erano cristiani ma seguivano gli usi e costumi mussulmani e di fatto vennero
trattati come eretici.
La Spagna già nel 1492 aveva cacciato gli ebrei
Ora si appresta a disperdere anche i moriscos con il pretesto che avrebbero potuto stringere rapporti
con i turchi
L'espulsione vera e propria vi sarà sotto Filippo III che nel 1610 caccerà tutti i mori dalla Spagna....
ma i mori erano anche la manodopera che lavorava nelle campagne...
Gran Bretagna (invincibile)
In Inghilterra, dopo la morte di Enrico VIII, era salito al trono suo figlio, Edoardo (figlio di Enrico
VIII e Jane Seymour) che però a vita breve. Cagionevole di salute muore nel 1553.
Il trono passa per linea dinastica a Maria, nata da Enrico VIII e Caterina d'Aragona.
Maria è una sovrana cattolica e questo mette in crisi la riforma inglese.
Questo cambiamento di rotta nella politica religiosa è confermato dal matrimonio tra Maria e
Filippo II: il supremacy act emanato da Enrico viene ritirato, e l'Inghilterra ritorna al cattolicesimo
più tradizionale (immagini sacre ammesse, messa in latino), in pieno spirito controriformista.
Per la prima volta, la libera Inghilterra si accende dei roghi dell'intolleranza: protestanti, antipapisti,
calvinisti vengono condannati.
Ma il regno di Maria dura per poco, fino al 1558 quando muore senza lasciare eredi diretti....
Elisabetta Tudor, figlia di Enrico e di Anna Bolena, e sorellastra di Maria tenuta in semiprigionia
nei cinque anni precedenti, può reclamare il trono (anche se vi è un'altra pretendente che può
vantare una discendenza più diretta).
La politica religiosa di Elisabetta sarà prudente:
1. reintroduce l'anglicanesimo come religione ufficiale
2. introduce una nuova versione del book of common prayer
3. ma evita lo scontro con i cattolici (minoranza)
Tanto che perfino Filippo II propone di prenderla in moglie, cosa che Elisabetta rifiuterà.
Ma perché lo fa?
1. il suo trono poteva essere giudicato illegittimo dal papa
2. Filippo II era un nemico troppo potente da combattere
I cattolici quindi sono pacificati ma rimangono i calvinisti....
saranno proprio loro a creare maggior problemi a Elisabetta:
1. parola d'ordine: semplificare e purificare il book of common prayer e la chiesa anglicana da
ogni residuo papista (vestiario dei sacerdoti, eucarestia, liturgia)
I puritani si scontrano con la chiesa anglicana che considerano papista.
Ma Elisabetta non era l'unica erede al trono: Maria Stuart, figlia di Giacomo V Stuart, re di Scozia e
figlio della sorella di Enrico VIII, può vantare una discendenza più diretta.
Ma di fatto non lo fa....perché?
Filippo II glielo impedisce.
Infatti Maria si era sposata nel 1558 con Francesco II (figlio di Enrico II e futuro re di Francia).
Questo sanciva un'alleanza tra Scozia e Francia. E se Maria si fosse presa anche il trono di
Inghilterra, avrebbe aggiunto anche questa all'alleanza....
Ma nel 1560, Francesco II, dopo 18 mesi di matrimonio, muore....Maria torna allora in Scozia e
trova la situazione molto cambiata....
John Knox, predicatore calvinista esiliato per mezza Europa, ha finalmente trovato il terreno fertile
per le sue predicazioni: la Scozia accetta la fede calvinista obbligatoria, il parlamento mette al
bando il cattolicesimo.....Maria, cattolica, si trova imprigionata nel rigido presbiterianesimo
scozzese su modello ginevrino.
La situazione si fa insostenibile nel 1568 quando Maria è costretta a lasciare la Scozia e a rifugiarsi
nelle mani di Elisabetta.
Elisabetta non può rifiutare l'accoglienza, ma non può nemmeno trattarla come ospite: Maria infatti
è cattolica ed Elisabetta sa bene che i cattolici non aspettano che un passo falso per sovvertire la
situazione....decide allora di tenerla in semi-prigionia ma di fatto Maria riesce a comunicare con
Filippo II, il papa Pio V e con la Francia.
Intanto tutta una serie di rivolte scoppiano ai confini con la Scozia, fomentate dalla nobiltà cattolica.
Elisabetta usa il pugno di ferro: è convinta che la manovra sia guidata da lontano, da Roma...
E la conferma di questo sospetto arriva nel 1570 quando Pio V scomunica Elisabetta come eretica.
La Politica di Elisabetta allora sarà sempre più violenta: repressioni contro i cattolici e monitoraggio
delle attività dei calvinisti...
Intanto Filippo II si sta preparando a condurre la sua lotta contro i calvinisti delle province unite.
Gli eventi che portano alla guerra tra Gran Bretagna e Spagna sono:
1. pirateria: Francis Drake ele sue incursioni alle navi cargo spagnole (galeoni)
2. le crescenti proteste del clero cattolico fomentate dal papa e dalla presenza di Maria Stuart
3. la guerra contro le province unite: assassinio di Guglielmo d'Orange da parte di un cattolico
Elisabetta decide di agire prima che sia troppo tardi:
1. 1584, invia truppe inglesi a sostegno dei calvinisti delle province unite mentre Alessandro
Farnese e Filippo II coordinano dal Belgio il contrattacco.
2. 1585-6, Drake viene ufficialmente riconosciuto da Elisabetta
3. 1586: Maria Stuart viene decapitata, perché sospettata di alto tradimento
Scontro epico: Invincibile armata vs marina inglese (1588)
L'armata salpa da Lisbona e inizia la risalita per incontrarsi con le truppe del Farnese a Calais: il
progetto è quello di invadere l'Inghilterra e rovesciare il governo di Elisabetta. (22000 soldati e
marinai, 130 navi, di cui 28 galeoni e le altre navi da guerra più piccole o mercantili armate)
L'Inghilterra schiera una flotta più agile e meno numerosa. (14 galeoni e 76 navi mercantili armate)
Dopo aver subito alcune perdite per una tempesta, l'invincibile armata arriva al canale della Manica,
ma qui l'invincibile armata viene fermata in una battaglia devastante. La causa di tutto ciò si può
individuare:
1. navi inglesi più leggere e meno numerose riescono a muoversi meglio, viene sfruttata la loro
agilità per manovre di sabotaggio (vedi p. 400)
2. mancato appoggio di Alessandro Farnese che non prende il largo e rimane a Calais
L'invincibile armata ha perso troppe truppe per fare uno sbarco, deve ritirarsi ma può tornare
indietro perché la via gli viene chiusa dalle navi inglesi, così decide di passare a nord,
circumnavigando la Scozia e passando a ovest dell'Irlanda, intanto la marina inglese li insegue e le
tempeste li precedono.
Il 22 settembre: le navi spagnole rientrano in porto: solo 66 navi fanno ritorno...inutilizzabili...
Francia (dissanguata)
Nel 1559 Enrico II di Valois aveva firmato con Filippo II il trattato di pace di Cateau Cambrésis
Nel trattato vi erano inserite anche delle clausole matrimoniali (era abitudine inserirle per rafforzare
i legami diplomatici): Elisabetta (figlia) in sposa a Filippo II e la sorella Margherita con Emanuele
Filiberto di Savoia.
Per celebrare queste unioni principesche, come d'usanza, aveva organizzato una festa e un torneo al
quale il re decise di partecipare in prima persona.
Ma sfortuna vuole che la gara di giavellotto gli fu fatale, e fu trafitto mortalmente in un occhio dalla
lancia.
Lasciava a sua moglie, Caterina de Medici, e a 4 figli maschi e due femmine, il trono.
Francesco II salì al trono ma durò poco. Poi fu la volta di Carlo IX, che però era piccolo per
governare....fu affiancato da Caterina, sua madre.
Caterina si trova da sola ad affrontare un problema ormai imminente: la difficile convivenza tra
cattolici e ugonotti
Nella Francia nord-occidentale e nelle città di St. Malò, La Rochelle, Nantes, Bordeaux, gli ugonotti
erano la maggioranza.
Ma non solo: gli ugonotti, arrivati in Francia dal resto d'Europa, erano la parte più produttiva della
società, erano la borghesia commerciale.
Enrico II aveva attuato una dura repressione che aveva reso la situazione impossibile: alla sua morte
scoppia la guerra tra le due fazioni: quella protestante guidata dalla famiglia dei Borbone e quella
cattolica dalla famiglia dei Guisa.
Inizia il periodo delle Guerre di religione
Dal 1562 al 1570 se ne susseguono tre: dagli esiti sempre incerti, costellate da stragi efferatissime e
da una Caterina sempre pronta a scegliere la via più conveniente per la stabilità del regno.
Il 17 ottobre del 1572 Caterina pianifica un colpo da manuale per sbarazzarsi di tutti i suoi
problemi.
Evento: Caterina da sua figlia, Margherita in sposa a Enrico di Borbone, capo della fazione
ugonotta.
Ma assolda anche un sicario per fare fuori Coligny (ammiraglio e punto di forza degli ugonotti)
Il giorno 22 agosto durante le celebrazioni a Parigi è tutto pronto per mettere in campo l'attentato:
ma l'archibugio del sicario si inceppa e il colpo viene scoperto.
Caterina è terrorizzata per la reazione ugonotta e allora contatta Enrico di Guisa e gli da carta
bianca per fare tutto quello che si doveva fare.
Nella notte di S. Bartolomeo tra il 23 e il 24 di agosto Enrico di Guisa raduna le forze a Parigi.
Dopo aver ucciso personalmente Coligny, da il via ad un orrendo massacro.
Nei loro letti (erano venuti da tutta la Francia per festeggiare il matrimonio), vengono sterminati
dalle 2000 alle 3000 persone. Bande di assassini danno la caccia agli ugonotti per le strade di
Parigi.
I più furbi si convertono e si fanno cattolici, così fa anche Enrico di Borbone (momentaneamente),
che ottiene salva la vita.
Intanto in tutta la Francia proseguono le persecuzioni e le epurazioni: a Roma intanto si celebra
messa solenne per ringraziare (ci si vendica forse del sacco di Roma?)
Viene invocata la “Ragion di Stato”, il Cuius regio eius religio! Dall'altro lato tutta l'Europa
protestante assiste sgomenta e inizia a considerare seriamente alla liceità della ribellione e il
regicidio.
E allora scoppia una quarta guerra di religione e poi una quinta (intanto Carlo IX muore e gli
succede Enrico III che negozia una pace)
E poi una sesta e una settima(1576-84)....ma ormai siamo di fronte a una guerra feudale!
Lo stato francese non esiste più, le due fazioni hanno eserciti propri, hanno risorse proprie, cercano
alleati propri (la fazione ugonotta con l'Inghilterra, l'Olanda; quella cattolica con la Spagna)....
La Francia è divisa in due: una protestante e l'altra cattolica.
Nel 84 il quartultimo figlio di Caterina, Francesco, muore. Ed Enrico III non può avere eredi! SI
apre una crisi dinastica.
Ma c'è Enrico di Borbone! (marito di Margherita) scampato alla strage di S. Bartolomeo ora è il
legittimo erede al trono.
La Guerra dei tre Enrichi
Enrico di Guisa vuole scongiurare l'evento, e cerca l'aiuto di Filippo II!
Ma intanto la situazione cambia a livello internazionale. Siamo nel 1585: Elisabetta ha deciso di
entrare in guerra contro la Spagna appoggiando le provincie unite.
Nel 1588 l'invincibile armata salpa da Lisbona e nello stesso momento a Parigi i sostenitori
dell'ultracattolico Enrico di Ghisa prendono d'assedio la città....
Enrico III deve fuggire ma non prima di far uccidere Enrico di Ghisa in un agguato;
Enrico III per riprendersi Parigi è costretto ad allearsi con Enrico di Ghisa e ad assediare la città.
Ma un frate domenicano riesce ad uccidere Enrico III
Enrico di Borbone si autoproclama re col nome di Enrico IV
Ma Filippo II non sta a guardare, e manda un contingente delle sue truppe a sostegno dei cattolici a
Parigi.
Intanto i parigini non vogliono un re calvinista e le truppe spagnole sono alle porte:
Enrico IV decide di abiurare, e lascia definitivamente il calvinismo per il cattolicesimo.
Parigi è stremata...la nobiltà decide di accettare il nuovo re anche perché nel frattempo a Margherita
è nata una bambina, Elisabetta di Valois.....(in teoria la legge salica lo proibiva...)
Ma Filippo è in marcia e non intende fermarsi. Dopo il disastro contro l'Inghilterra vuole riscattarsi
con la Francia.
Ma arriva la bancarotta (la seconda)....nel 1598 Filippo firma un trattato di pace che riconferma i
punti di quello di Cateau-Cambresis (trattato di Vervins).
Intanto nello stesso anno si erano chiuse anche le guerre di religione: Enrico IV di Borbone
(cattolico convertito), emana l'editto di Nantes che garantisce la libertà di coscienza ai calvinisti e la
cessazione di ogni persecuzione e discriminazione.
The end.....?