Il Wedding Tourism è un fenomeno in continua crescita: da tutti e

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Il Wedding Tourism è un fenomeno in continua crescita: da tutti e
Il Wedding Tourism è un fenomeno in continua crescita: da tutti e cinque i continenti, il
matrimonio celebrato in Italia piace sempre di più e non solo ai tantissimi VIP.
Il Wedding Tourism sta crescendo talmente tanto che sta generando un nuovo segmento
di turismo in cui l’Italia non sta sfruttando ancora in pieno il suo immenso potenziale.
Un matrimonio su quattro è celebrato al di fuori del proprio paese e circa 72 miliardi di dollari
vengono spesi annualmente in international wedding: il giro d’affari in Italia, meta molto
ambita, è di solo 400 milioni di dollari cioè lo 0,5%.
A lanciare un appello per rilanciare il wedding tourism in Italia e costruire un gruppo coeso
che lavori nella giusta direzione e che coinvolga i tanti professionisti del settore, dai gestori
delle location agli stilisti, dai wedding planner ai fioristi, ci ha pensato il network “Wedding
Scenario” (http://www.weddingscenario.it) organizzando un workshop sull’organizzazione di
matrimoni di eccellenza in tutta Italia.
L’Italia ha un patrimonio immenso da poter sfruttare per diventare una delle mete principale,
se non la più gettonata, del wedding tourism. Abbiamo tutti i requisiti necessari: dalla storia
alle bellezze artistiche, dal fascino dei paesaggi al food & wine, dalla grande moda allo
spirito di accoglienza per intercettare una larga fetta di questo enorme bacino di utenza.
Molti stranieri scelgono già il nostro paese: se un 16% del totale viene dalla Gran Bretagna,
un 11% dagli USA e un 9% dal Giappone, ci sono paesi emergenti come ad esempio l’India
che sono in crescita netta.
Le richieste spesso hanno a disposizione budget astronomici e per celebrare le nozze le
location più gettonate non sono solo i resort super lussuosi ma, anche le dimore storiche, i
castelli, i borghi antichi e addirittura luoghi particolari come la Reggia di Caserta.
Le regioni più gettonate per il wedding tourism non sono solo la Toscana e l’Umbria ma
stanno crescendo le richieste anche per la Puglia, la Basilicata e la costiera Amalfitana.
Foto prelevata dal sito https://www.formazioneturismo.com
L’Italia nell’immaginario collettivo, soprattutto degli stranieri, è vista come una meta turistica
unica e senza eguali, che almeno una volta nella vita bisogna vedere.
L’Italia come abbiamo detto è una meta ambita dagli stranieri e i mercati principali sono
Cina, Giappone, America e Russia.
Per proporre il servizio di wedding tourism bisogna però preparare una proposta che
nell’immaginario del cliente finale rappresenti la giusta soluzione al desiderio da soddisfare.
Riuscire ad organizzare matrimoni di questo tipo vuol dire attrarre nuovi visitatori che
potenzialmente dopo l’evento del matrimonio possono decidere di prolungare la
permanenza nella destinazione oppure tornare per una successiva vacanza.
Questi eventi possono aumentare la notorietà della location interessata e contribuire
ulteriormente al posizionamento del brand. La destagionalizzazione è un altro fattore
importante perché spesso questi eventi si svolgono in periodi dell’anno che sono al di fuori
del periodo estivo.
Il wedding tourism per stranieri se strutturato seriamente è uno strumento di promozione
del territorio veramente potente ed efficace e contribuisce ad alimentare un lavoro indotto di
aziende che orbitano intorno al mondo del turismo secondo un nuovo modello di marketing
territoriale
(https://www.formazioneturismo.com/marketing-territoriale-nuovi-modi-di-
narrare-il-territorio).
Un’obiezione che viene sollevata è che spesso questi matrimoni costosi prediligono mete
famose come Firenze, Roma, Capri e sono poco appetibili per le altre località. Ma questo
non è assolutamente vero. I matrimoni che si svolgono, ad esempio in Toscana, spesso
hanno come location luoghi come borghi antichi, castelli medievali, strutture ricettive di
eccellenza.
Per entrare in questi nuovi segmenti turistici come il wedding tourism è necessario creare
un network che raggruppi più aziende in modo tale da essere in grado di realizzare e
proporre pacchetti “All inclusive” comprensivi di tutti i servizi necessari pre e post-cerimonia.