Parma di corsa
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Parma di corsa
14 GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2017 Parma di corsa Laura Ugolotti E’ la squadra più numerosa di tutto il circuito di corsa su strada, oltre che la più «vecchia», di tutte quelle ancora esistenti: è affiliata alla Fidal dal 1954. Il Cus Parma è un’istituzione. E non solo perché nasce in seno all’Università ma anche perché per molti anni è stata ai vertici dell’atletica nazionale, grazie ai talenti che ne hanno vestito la casacca. «Il movimento podistico come lo conosciamo noi, all’epoca ancora non esisteva – ricorda Luigi Passerini, segretario generale del Cus Parma e responsabile della sezione atletica -. Gli atleti erano molto meno numerosi ma tutti fortissimi L’attività principale era la pista: lì sono cresciuti i nostri campioni» che hanno fatto grande la storia del Cus Parma, oltre che dello sport cittadino. «Pensiamo a Stefano Monica, probabilmente il talento più cristallino che abbiamo mai avuto, detentore del primato provinciale dei 5000 in pista, con 14’27’’, che ora è tornato a correre con noi. E come lui Luigi Pasini: tra i parmigiani, il record provinciale sulla maratona è ancora suo, 2h20’. E ancora Massimo Pezzani, Dal '54 il Cus fa amare l'atletica a tutta Parma Fabio Terzoni, Fabio Barani, Devis Zucconi, Daniele Ofidiani, Stefano Sicuri: il gruppo degli atleti più forti del Cus Parma». «Tra gli anni ‘80 e '90 abbiamo primeggiato a livello regionale e nazionale, sempre tra le prime sette, otto società maschili in Serie Oro. A livello provinciale, in quel periodo non abbiamo avuto rivali. Siamo sempre stati considerati una squadra d’eccellenza, a cui ci si avvicinava con rispetto e un po’ di soggezione». Col passare degli anni i talenti del Cus Parma hanno preso strade diverse. Per un po’ la squadra è uscita dalla luce dei riflettori, pur continuando l’attività. «La svolta è arrivata nei primi anni ‘90, con Gianfranco Beltrami presidente e Mauro Biondini segretario generale, affiancati da Cariparma». Dal 1991 al 1999, proprio Biondini ha portato a Parma il Meeting internazionale di atletica leggera, al Lauro Grossi: una parentesi spor- tiva gloriosa che poi ha lasciato il posto a un’altra grande manifestazione targata Cus: la Cariparma Running. Da allora il Cus Parma si è dedicato in modo particolare alla promozione sportiva, organizzando eventi e corsi per avvicinare sempre più persone alla corsa. «Diversamente da altre squadre, la nostra storia affonda le radici nell’atletica, non siamo nati come squadra di amatori. Da lì, però, abbiamo seguito l’evoluzione del movimento po- distico e in buona parte l’abbiamo anche influenzata». Nel 1990 l'esordio nella Fidal delle categorie Assoluti e Master. «In questo momento la sezione degli amatori è un bel gruppo di amici che si diverte correndo; un gruppo su cui, negli ultimi anni, abbiamo cercato di investire molto a livello di coinvolgimento. L’anno scorso abbiamo raggiunto il record di tesserati: 188 sui 700 dell’intera sezione di atletica». Anche oggi la squadra può contare sul contributo di tanti atleti, giovani e meno giovani. «In campo femminile – spiega Luigi Passerini – spicca, anche per la sua continuità, la nostra Lisa Ferrari, che ha iniziato con la pista quando da ragazzina, per poi passare alla strada. Tra le atlete più forti, in pista e su strada, c’è anche Veronica Paterlini. Loro, insieme alle altre ragazze del Cus, ci consentono di restare tra le prime squadre del campionato provinciale. Anche sul fronte maschile riusciamo a dire la nostra, con Cristian Ciobanu, Domenico Barletta, Abou El Wafa, Matteo Filippi. Diciamo che siamo riusciti, in questi anni, a mantenere un buon equilibrio tra numero di iscritti e qualità», u © RIPRODUZIONE RISERVATA Lisa Ferrari: «Quando corro mi sento libera» Alberto Gorreri: «La mia vita senza il divano» C’è chi si avvicina alla corsa per agonismo e chi per ritrovare – o mantenere – la forma fisica. Alberto Gorreri, tra i cussini più assidui nelle gare su strada, appartiene alla seconda categoria. «Alla soglia dei 40 anni – racconta – mi dividevo tra divano e lavoro. Ero un sedentario, ovviamente in sovrappeso. Davanti ai valori sballati dei miei esami del sangue, è stato il mio medico a consigliarmi l’attività fisica. Mi sono buttato sul nuoto ma è poco pratico da gestire, così ho iniziato a camminare. Poi, nel 2013, ho visto il volantino del Run For Fun e mi sono iscritto». Alberto ha cominciato a correre così, partendo praticamente da zero. «All’inizio ricordo tantissima fatica in ogni allenamento, ma dopo due mesi ho visto i primi risultati: ho perso peso, mi sentivo meglio e la fatica poco alla volta è diminuita. In più ho trovato tanti amici con cui condividere la fatica e la passione, in allenamento e alle gare. La prima? Cariparma Running, nel 2013: 55’ per correre 10 km. Oggi me ne bastano 36’». Eppure il tempo, per Alberto, non è importante: «Superare te stesso è sempre una bella soddisfazione, ma per me non sono i risultati che contano. Contano piuttosto l’aggregazione e la soddisfazione di stare bene». E oggi tra corsa su strada e triathlon, Alberto è sempre in pista. «Il divano? E’ ancora lì, ma lo hanno occupato i miei figli. Anche volendo non c’è più spazio, quindi tanto vale andare a correre». hh L.U. CARIPARMA RUNNING, LA CORSA REGINA Se tanti parmigiani hanno iniziato a correre, in gran parte è merito del Cus Parma: delle gare che ha organizzato e del Run for Fun, il corso di avviamento al running. Tra le gare spicca – ma non è l’unica - la Cariparma Running, che si corre ogni anno a settembre. La sua origine è legata al Trofeo Fersini, organizzato dai Marciatori Parmensi, che si correva da San Prospero a Parma. «E’ stato Mauro Biondini – racconta Luigi Passerini - in accordo con loro, a portare la gara in città cambiandole nome». Nel 1998 la prima «Cariparma Half Marathon». «Il movimento podistico ancora non era così numeroso – precisa Passerini - Ci è voluto del coraggio, in quel periodo, per organizzare una gara così». Il coraggio però ha pagato. La Cariparma Running, che a settembre segnerà l’edizione numero 20, richiama ogni anno migliaia di persone, tra competitivi e camminatori, promuovendo questo bellissimo sport. E così anche il «Run 4 fun»: «Volevamo avvicinare le persone al running – spiega Passerini - mettendo a disposizione tecnici competenti e strutture di livello». Il corso è stato lanciato nel 2004. A guidarlo Maria Guida, campionessa europea di maratona. Negli anni seguenti il responsabile è stato Fabio Terzoni; dal 2016 è David Morelli. Con i suoi allenamenti di gruppo, oggi è anche uno straordinario momento di aggregazione e gli iscritti si sono moltiplicati. Lisa Ferrari è una delle cussine «storiche». Ha iniziato a correre all’età di 15 anni, per caso. «Un’amica faceva atletica con Rita Mora – dice - e un giorno mi ha portata in pista. Da allora non ho più smesso». Specialista negli 800 e nei 1500, ha raccolto negli anni tante soddisfazioni. «Per me l’atletica non è mai stata un sacrificio, anzi: mi ha insegnato a organizzare le giornate ed è sempre stata un aiuto fisico e mentale per quello che facevo fuori dalla pista. Correre al termine di una giornata frenetica non è faticoso: è liberatorio». Con il passare del tempo Lisa ha aumentato le distanze, passando ai 5000 e poi alla strada. «Nel Cus sono sempre stata seguita da persone di grande esperienza, Rita Mora, Maria Guida, Fabio Terzoni. Devo molto a tutti loro. Gli allenatori sono quelli che in te vedono qualcosa e cercano di tirarlo fuori». «Negli ultimi anni il mio approccio alla corsa è cambiato: con il lavoro il tempo a disposizione si è molto ridotto, mentre l’atletica richiede costanza. Gli stimoli sono cambiati e anche gli obiettivi». Il passaggio dalla pista alla strada non è stato semplice: «Sono due mondi molto diversi, ma non ho rimpianti. A Parma sta crescendo un bel movimento e nelle gare su strada c’è molta aggregazione: non sei mai solo a vivere questa passione». hh L.U.