Parma di corsa

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Parma di corsa
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GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2017
Parma di corsa
Laura Ugolotti
E’
la squadra più numerosa di tutto
il circuito di corsa su strada, oltre
che la più «vecchia», di tutte
quelle ancora esistenti: è affiliata
alla Fidal dal 1954.
Il Cus Parma è un’istituzione. E non solo perché nasce in seno all’Università ma anche perché per molti anni è stata ai vertici dell’atletica nazionale, grazie ai talenti che ne hanno vestito la casacca.
«Il movimento podistico come lo conosciamo
noi, all’epoca ancora non esisteva – ricorda
Luigi Passerini, segretario generale del Cus
Parma e responsabile della sezione atletica -.
Gli atleti erano molto meno numerosi ma tutti fortissimi L’attività principale era la pista: lì
sono cresciuti i nostri campioni» che hanno
fatto grande la storia del Cus Parma, oltre che
dello sport cittadino.
«Pensiamo a Stefano Monica, probabilmente
il talento più cristallino che abbiamo mai avuto, detentore del primato provinciale dei 5000
in pista, con 14’27’’, che ora è tornato a correre
con noi. E come lui Luigi Pasini: tra i parmigiani, il record provinciale sulla maratona è
ancora suo, 2h20’. E ancora Massimo Pezzani,
Dal '54 il Cus
fa amare l'atletica
a tutta Parma
Fabio Terzoni, Fabio Barani, Devis Zucconi,
Daniele Ofidiani, Stefano Sicuri: il gruppo degli atleti più forti del Cus Parma».
«Tra gli anni ‘80 e '90 abbiamo primeggiato a
livello regionale e nazionale, sempre tra le prime sette, otto società maschili in Serie Oro. A
livello provinciale, in quel periodo non abbiamo avuto rivali. Siamo sempre stati considerati una squadra d’eccellenza, a cui ci si avvicinava con rispetto e un po’ di soggezione».
Col passare degli anni i talenti del Cus Parma
hanno preso strade diverse. Per un po’ la
squadra è uscita dalla luce dei riflettori, pur
continuando l’attività. «La svolta è arrivata
nei primi anni ‘90, con Gianfranco Beltrami
presidente e Mauro Biondini segretario generale, affiancati da Cariparma».
Dal 1991 al 1999, proprio Biondini ha portato
a Parma il Meeting internazionale di atletica
leggera, al Lauro Grossi: una parentesi spor-
tiva gloriosa che poi ha lasciato il posto a
un’altra grande manifestazione targata Cus:
la Cariparma Running. Da allora il Cus Parma
si è dedicato in modo particolare alla promozione sportiva, organizzando eventi e corsi
per avvicinare sempre più persone alla corsa.
«Diversamente da altre squadre, la nostra storia affonda le radici nell’atletica, non siamo
nati come squadra di amatori. Da lì, però, abbiamo seguito l’evoluzione del movimento po-
distico e in buona parte l’abbiamo anche influenzata».
Nel 1990 l'esordio nella Fidal delle categorie
Assoluti e Master. «In questo momento la sezione degli amatori è un bel gruppo di amici
che si diverte correndo; un gruppo su cui, negli ultimi anni, abbiamo cercato di investire
molto a livello di coinvolgimento. L’anno
scorso abbiamo raggiunto il record di tesserati: 188 sui 700 dell’intera sezione di atletica». Anche oggi la squadra può contare sul
contributo di tanti atleti, giovani e meno giovani.
«In campo femminile – spiega Luigi Passerini
– spicca, anche per la sua continuità, la nostra
Lisa Ferrari, che ha iniziato con la pista quando da ragazzina, per poi passare alla strada.
Tra le atlete più forti, in pista e su strada, c’è
anche Veronica Paterlini. Loro, insieme alle
altre ragazze del Cus, ci consentono di restare
tra le prime squadre del campionato provinciale. Anche sul fronte maschile riusciamo a
dire la nostra, con Cristian Ciobanu, Domenico Barletta, Abou El Wafa, Matteo Filippi.
Diciamo che siamo riusciti, in questi anni, a
mantenere un buon equilibrio tra numero di
iscritti e qualità», u
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Lisa Ferrari:
«Quando corro
mi sento libera»
Alberto Gorreri:
«La mia vita
senza il divano»
C’è chi si avvicina alla corsa per
agonismo e chi per ritrovare – o
mantenere – la forma fisica. Alberto
Gorreri, tra i cussini più assidui nelle
gare su strada, appartiene alla seconda
categoria.
«Alla soglia dei 40 anni – racconta
– mi dividevo tra divano e lavoro. Ero
un sedentario, ovviamente in
sovrappeso. Davanti ai valori sballati
dei miei esami del sangue, è stato il
mio medico a consigliarmi l’attività
fisica. Mi sono buttato sul nuoto ma è
poco pratico da gestire, così ho iniziato
a camminare. Poi, nel 2013, ho visto il
volantino del Run For Fun e mi sono
iscritto».
Alberto ha cominciato a correre così,
partendo praticamente da zero.
«All’inizio ricordo tantissima fatica in
ogni allenamento, ma dopo due mesi
ho visto i primi risultati: ho perso peso,
mi sentivo meglio e la fatica poco alla
volta è diminuita. In più ho trovato
tanti amici con cui condividere la fatica
e la passione, in allenamento e alle
gare. La prima? Cariparma Running,
nel 2013: 55’ per correre 10 km. Oggi
me ne bastano 36’».
Eppure il tempo, per Alberto, non è
importante: «Superare te stesso è
sempre una bella soddisfazione,
ma per me non sono i risultati che
contano. Contano piuttosto
l’aggregazione e la soddisfazione di
stare bene».
E oggi tra corsa su strada e triathlon,
Alberto è sempre in pista. «Il divano? E’
ancora lì, ma lo hanno occupato i miei
figli. Anche volendo non c’è più spazio,
quindi tanto vale andare a
correre». hh L.U.
CARIPARMA RUNNING, LA CORSA REGINA
Se tanti parmigiani hanno
iniziato a correre, in gran
parte è merito del Cus Parma:
delle gare che ha organizzato
e del Run for Fun, il corso di
avviamento al running.
Tra le gare spicca – ma non è
l’unica - la Cariparma
Running, che si corre ogni
anno a settembre. La sua
origine è legata al Trofeo
Fersini, organizzato dai
Marciatori Parmensi, che si
correva da San Prospero a
Parma.
«E’ stato Mauro Biondini –
racconta Luigi Passerini - in
accordo con loro, a portare la
gara in città cambiandole
nome».
Nel 1998 la prima «Cariparma
Half Marathon». «Il
movimento podistico ancora
non era così numeroso –
precisa Passerini - Ci è voluto
del coraggio, in quel periodo,
per organizzare una gara
così».
Il coraggio però ha pagato. La
Cariparma Running, che a
settembre segnerà l’edizione
numero 20, richiama ogni
anno migliaia di persone, tra
competitivi e camminatori,
promuovendo questo
bellissimo sport.
E così anche il «Run 4 fun»:
«Volevamo avvicinare le
persone al running – spiega
Passerini - mettendo a
disposizione tecnici
competenti e strutture di
livello».
Il corso è stato lanciato nel
2004. A guidarlo Maria Guida,
campionessa europea di
maratona. Negli anni seguenti
il responsabile è stato Fabio
Terzoni; dal 2016 è David
Morelli. Con i suoi allenamenti
di gruppo, oggi è anche uno
straordinario momento di
aggregazione e gli iscritti si
sono moltiplicati.
Lisa Ferrari è una delle cussine
«storiche». Ha iniziato a correre all’età
di 15 anni, per caso. «Un’amica faceva
atletica con Rita Mora – dice - e un
giorno mi ha portata in pista. Da
allora non ho più smesso».
Specialista negli 800 e nei 1500, ha
raccolto negli anni tante soddisfazioni.
«Per me l’atletica non è mai stata un
sacrificio, anzi: mi ha insegnato a
organizzare le giornate ed è sempre
stata un aiuto fisico e mentale per
quello che facevo fuori dalla pista.
Correre al termine di una giornata
frenetica non è faticoso: è
liberatorio».
Con il passare del tempo Lisa ha
aumentato le distanze, passando ai
5000 e poi alla strada.
«Nel Cus sono sempre stata seguita
da persone di grande esperienza, Rita
Mora, Maria Guida, Fabio Terzoni.
Devo molto a tutti loro. Gli allenatori
sono quelli che in te vedono qualcosa
e cercano di tirarlo fuori».
«Negli ultimi
anni il mio
approccio alla
corsa è
cambiato: con
il lavoro il
tempo a
disposizione si
è molto
ridotto,
mentre
l’atletica
richiede
costanza. Gli
stimoli sono
cambiati e
anche gli
obiettivi».
Il passaggio
dalla pista alla strada non è stato
semplice: «Sono due mondi molto
diversi, ma non ho rimpianti. A Parma
sta crescendo un bel movimento e
nelle gare su strada c’è molta
aggregazione: non sei mai solo a
vivere questa passione». hh L.U.