viaggi in Cambogia tour programma
Transcript
viaggi in Cambogia tour programma
Programma di viaggio Cambogia - Oltre i sentieri battuti Giorno 1 - Italia – Phnom Penh Partenza dall’Italia con volo di linea per Phnom Penh. Giorno 2 - Phnom Penh Arrivo nella capitale. Accoglienza da parte dello staff locale e trasferimento in hotel per il check-in. Cuore dell’amministrazione , Phnom Penh, attraversata da larghi viali alberati e ancora costellata da vecchie ville coloniali, conserva molto del suo fascino originale. Adagiata in un territorio sostanzialmente pianeggiante alla confluenza dei fiumi Tonle Sap, Bassac e Mekong, questa città raccolta non ha ancora adottato i palazzoni di appartamenti e di uffici che caratterizzano tante altre capitali, e invece di un senso di claustrofobia e costrizione comunica una sensazione di spazio e luminosità. Phnom Penh è una città vibrante di iniziative ed energia, il che rende difficile rendersi conto che appena una generazione fa fu evacuata con la forza e lasciata andare in rovina dai Khmer Rossi. Inevitabilmente alcune delle ferite sono ancora evidenti. Una tranquilla gita in barca al tramonto ci introdurrà all’imponente Mekong e alla vita sul fiume. Cena e pernottamento in hotel. Giorno 3 – Phnom Penh Dopo colazione cominceremo le visite dal monumento più famoso di Phnom Penh: il complesso costituito dal Palazzo Reale e dalla Pagoda d’Argento. L’attuale palazzo risale al secolo scorso. In precedenza il sito era occupato dal palazzo di Re Norodom, che nel 1863 trasferì la sua capitale a Phnom Penh da Oudong. Il complesso è costruito in stile khmer tradizionale nel quale il simbolismo religioso svolge un ruolo fondamentale. Ciò si può notare anche nel muro di cinta dipinto di bianco e giallo chiaro , due colori che rappresentano rispettivamente le fedi buddhista e induista. Dall’esterno delle mura si vedono i tetti dai colori vivaci orlati di svettanti naga (serpenti mitologici a più teste) e guglie d’oro scintillanti. La Pagoda d’Argento , eretta nel 1962 dal Re Norodom Sihanouk, in sostituzione della pagoda in legno fatta costruire da suo nonno nel 1902, è così chiamata per le 5329 mattonelle d’argento che rivestono il pavimento. È nota anche come Pagoda del Buddha di Smeraldo perché ospita un Buddha di cristallo di Baccarat verde. Proseguiremo poi con il Monumento all’Indipendenza, costruito nel 1954 quando la Cambogia ritornò indipendente, in seguito al dominio francese, poi il notevole Museo Nazionale in arenaria color rosso, che ospita una ricca collezione di sculture, reperti e manufatti dalla preistoria ai giorni nostri; fra gli oggetti di maggior pregio , la scultura di Yama proveniente dalla Terrazza del Re Lebbroso di Angkor Thom, e l’imponente Vishnu disteso proveniente dal Mebon occidentale. Dopo pranzo conosceremo il lato oscuro della recente storia cambogiana visitando per primo il Museo del Genocidio Toul Sleng , che in origine era la scuola secondaria Toul Svay, e , dal 1975 al 1979 , la famigerata prigione dei Khmer Rossi nota come S21, dove trovarono la morte 20.000 persone. Proseguiremo poi per 15 km fuori dalla capitale per vedere i Altreculture C.so A. Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it campi di sterminio, dove avvennero i massacri di massa. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 4 - Phnom Penh – Mondulkiri (277km) Partenza di primo mattino verso Mondulkiri, una provincia quasi interamente ricoperta da un’impenetrabile giungla e abitata da animali rari e in via d’estinzione, quali i bufali indiani, i cuon ( o agiag, cani selvatici asiatici, coperti da una folta pelliccia biondo-rossastra), gli elefanti, i banteng (eleganti buoi selvatici con il mantello grigio fulvo e corna aguzze e molto ricurve che disegnano la forma di una lira) e i pavoni mutici. Lungo la strada faremo una breve sosta a Skone, dove i cambogiani solitamente di fermano per acquistare le specialità della zona; vale a dire le ah pieng, le grandi tarantole pelose dal diametro di 5 o più centimetri. I venditori ambulanti si accalcano intorno ai veicoli con vassoi stracolmi di queste creature a 8 zampe catturate nella vicina giungla di Kompong Thom infilando nelle loro tane un bastoncino con il quale vengono agganciate e trascinate all’esterno. Qui le tarantole si comprano già arrostite, si mangiano come se fossero granchi e il loro sapore ricorda un po’ quello dei croccanti gamberetti fritti…. Man mano che il viaggio prosegue il paesaggio cambia notevolmente e si attraversano colline dense di fitta giungla per arrivare in serata al capoluogo della provincia di Mondulkiri: Sen Monorom. Sistemazione in gust house, pensione completa. Giorno 5 – Mondulkiri – Trekking a dorso di elefante Dopo colazione dedicheremo la giornata al cuore della giungla per ammirarne le numerose cascate e per capire usi e tradizioni dell’etnia Pnong. In parte l’escursione sarà a dorso di elefante e in parte a piedi. I Pnong condividono da sempre la vita con gli elefanti, che vengono considerati membri della famiglia e sono protagonisti nei riti religiosi. Sono utilizzati nei lavori pesanti, come disboscare o trasportare tronchi per costruire case e ponti. Mangiare la loro carne è un tabù perché secondo un’antica leggenda gli elefanti un tempo erano uomini: trasformati in animali come per magia, scelsero di vivere nella giungla ma promisero all’uomo che avrebbe potuto contare per sempre su di loro. Pranzo a pic – nic nella giungla. Sistemazione in guest house, pensione completa. Giorno 6 – Mondulkiri – Kratie (197 km) Lasceremo Sen Monorom dopo colazione per recarci alla cascata Bou Sraa. Immortalata in una canzone del grande e compianto cantante cambogiano Sin Sisamot, la Bou Sraa è una straordinaria cascata a due livelli immersa in uno splendido scenario con il fiume che si getta in una gola della giungla facendo un salto di oltre 60 metri. Sosta presso un villaggio di etnia Pnong, la minoranza che si tramanda da sempre la lingua per comandare gli elefanti. Incontreremo di nuovo l’affascinante Mekong a Kratie, qui, una volta giunti al porto ci imbarcheremo per raggiungere in pochi minuti la bella isola di Koh Trong dove pernotteremo. Pensione completa. Altreculture C.so A. Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it Giorno 7– Kratie – Kompong Cham – Kompong Thom (234km) Dopo colazione torneremo sulla terra ferma per proseguire alla volta di Kampie dove potremo ammirare a bordo di una piccola imbarcazione i delfini dell’Irrawaddy, esemplari più simili ai marsuini che ai delfini marini, con la testa arrotondata e la fronte che sporge lievemente sulla bocca diritta. Il loro comportamento è meno vivace di quello dei delfini marini, raramente balzano fuori dall’acqua, preferendo invece inarcarsi in modo aggraziato, mostrando brevemente la testa e la schiena prima di immergersi nuovamente nell’acqua. Le abitazioni dei kompong (villaggi situai su un fiume o su un lago) di questa zona sono particolarmente belle: costruite in teak locale, queste case dispongono di elaborati tetti con tegole rosse e poggiano su alte palafitte. Ci fermeremo a Kompong Cham per visitare il Wat Nokor, un tempio buddhista dell’XI secolo fatto in arenaria e laterite. Proseguimento per Kompong Thom. Sitemazione in hotel, pensione completa. Giorno 8 – Kompong Thom – Preah Vihear (240 km) Un tempo la città di Kompong Thom era conosciuta come Kompong Pos Thom “il posto del grande serpente” perché a quanto pare gli abitanti del luogo avevano l’abitudine di fare offerte ad un enorme serpente che viveva in una grotta sul fiume. In realtà nessuno sa indicare dove sia con esattezza la dimora del serpente ed è quindi più probabile che sia una delle tante leggende cambogiane. Dopo colazione il viaggio prosegue e lungo la strada incontreremo diversi villaggi dove ammirare la vita cambogiana. Sosteremo al sito archeologico preangkoriano di Sambor Prei Kuk, un luogo affascinante e un’opportunità di conoscere un periodo storico della Cambogia meno noto, quello dei secoli del regno Chenla. Il suo nome originario era Isanapura. È qui che nel VI-VII secolo vennero eretti i templi dell’antico regno Chenla. Nel 1927 Henri Parmentier, l’architetto incaricato di preparare il piano di recupero del complesso di Angkor Wat, classificò gli edifici sacri di Sambor Prei Kuk in tre complessi distribuiti in un’area di circa 1 km quadrato: il complesso Nord, quello centrale e il complesso Sud. Il gruppo settentrionale è conosciuto con il nome di Prasat Sambor ed è il più antico dei quattro. Il santuario principale presenta una particolarità mai trovata negli altri templi cambogiani: una torre centrale con quattro uscite, una per ogni lato. Il Prasat Thao, il complesso centrale, risale al VII secolo ed è chiamato ‘tempio del leone’, infatti a lato delle scale di accesso al tempio principale ci sono statue di leoni ruggenti con le fauci spalancate e le zampe anteriori sollevate. Il santuario meridionale, infine, è il meglio conservato e il più suggestivo: il portale est del Prasat Yeai Poeun è letteralmente inglobato dalle radici di un albero. Continueremo poi per l’imponente e straordinario tempio di Preah Vihear , abbarbicato alla catena dei Monti Dangrek dove occupa una posizione dominante che offre magnifiche vedute sulla Cambogia e sulla Thailandia. Raggiungeremo la vetta in circa mezzora a piedi. Completamente inaccessibile per più di due decenni a causa della guerra e della presenza dei Khmer Rossi, il Preah Vihear è stato teatro di combattimento fino al 1995. Le truppe governative si ritirarono per evitare di recare danni al tempio, lasciando il sito in mano ai Khmer Rossi. Il complesso monastico fu riaperto al pubblico nel 1998. Il Preah Vihear , interamente costruito in arenaria, presenta una disposizione insolita per un tempio Khmer; infatti i suoi quattro recinti non sono concentrici Altreculture C.so A. Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it ma disposti in fila, uno dopo l’altro, e sono collegati da viali e da gopura ( padiglione d’ingresso attraverso il quale si accede all’area consacrata di un tempio) con pianta a croce, sempre più complessi e dotati di frontoni ornati da elaborati bassorilievi. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 9 – Preah Vihear - Peuong Komnu - Beng Mealea - Siem Reap (239km) Dopo colazione partenza per il villaggio Svay Leu, da dove cominceremo un trekking di circa mezzora all’interno della foresta di bamboo fino alla rupe Peuong Komnu, famosa per gli spettacolari bassorilievi in stile Angkor. Al termine della camminata recupereremo le autovetture per raggiungere il tempio di Beng Mealea, situato a circa 60 km da Siem Reap. Alcuni studiosi sostengono che il tempio fosse stato eretto come precursore dell’Angkor Wat e lo hanno datato alla fine del XI o all’inizio del XII secolo, ipotizzando che sia stato edificato per volere di Suryavarman II. Il tempio è completamente immerso nella vegetazione il che lo rende un luogo intrigante e misterioso. Proseguimento per Siem Reap. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 10 – Siem Reap Dopo colazione dedicheremo l’intera giornata alla visita del complesso archeologico di Angkor Wat , a partire dal Ta Prohm, strano, malinconico e suggestivo tempio in rovina che la natura ha preso in suo possesso, stringendolo nella morsa surreale delle gigantesche radici di alberi torreggianti che , con l’avanzare della giungla, si sono insinuate fra le sue pietre. Costruito da Jayavarman VII intorno al 1186, il Ta Prohm era un monastero buddhista dedicato a Prajnaparamita, e un tempo ospitava una statua di questa divinità che aveva le fattezze della madre del re. Quando era ancora in uso, il monastero accoglieva 12.000 persone che vivevano e lavoravano al suo interno, mentre altre 80.000 erano pagate per mantenere in ordine e provvedere alla manutenzione del complesso. Ci addentreremo quindi nella campagna per visitare il magnifico tempio di Banteay Srei, capolavoro dell’arte khmer, costruito in arenaria rosa a grana fine e che vanta le decorazioni più elaborate del complesso di templi di Angkor, decorazioni che sono ritenute fra le più belle al mondo. Proseguiremo con la Terrazza degli Elefanti (gigantesca tribuna usata per assistere alle cerimonie pubbliche e per le udienze del sovrano) e del Re Lebbroso (piattaforma alta 7 metri sulla quale si erge una statua nuda asessuata), il Baphuon eretto nel XI secolo , una rappresentazione piramidale che ricorda il Monte Meru e il Phimeanakas , il primo palazzo ad essere costruito all’interno di mura difensive, successivamente inglobato in Angkor Thom, che fu costruita intorno al palazzo stesso due secoli dopo. Nel tardo pomeriggio un giro in barca ci permetterà di scoprire il sistema idrico dell’antico impero Khmer. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 11 – Siem Reap - partenza Dopo colazione continueremo le visite di Angkor Wat: sicuramente il tempio più bello e conosciuto, considerato l’edificio religioso più grande del pianeta. Il tempio sorse come edificio funerario per Suryavarm II (regnò dal 1112 al 1152) e fu consacrato a Vishnu, la divinità hindu con cui il sovrano si identificava. Inizieremo dalla città fortificata di Angkor Thom: ultima capitale del regno Khmer. L’attrazione Altreculture C.so A. Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it principale è il Bayon, edificio centrale sia nell’ubicazione che nella concezione della città e indiscusso capolavoro dalla struttura imponente: si tratta di un enorme tempio buddhista, adornato di bassorilievi per un’estensione di 1200 metri, dove sono rappresentate più di 11000 figure e 54 torri con più di 200 enormi facce sorridenti di pietra che rappresentano Avalokitesvara, bodhisattva della compassione. Subito dopo pranzo visita del villaggio galleggiante Kompong Phluk , abitato dai pescatori del lago Tonle Sap, situato a 10 km da Siem Reap. Navigheremo a bordo di una barca tradizionale in legno sul “Grande Lago” , il più grande in Asia. Al termine delle visite , in serata trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia. Giorno 12 – Arrivo in Italia Arrivo in Italia. Quota base 4-6 partecipanti Euro 1770 Quota base 10 partecipanti Euro 2290 Suppl. singola Euro 460 Le quote sono calcolate al cambio di 1 USD = Euro 0,92. Quote adeguabili fino a 21 giorni dalla partenza. La quota comprende: volo regionale Siem Reap / Bangkok - tutti i trasferimenti – veicoli privati tipo minivan - guida locale parlante italiano a Siem Reap, parlante inglese durante il circuito in Cambogia – accompagnatore dall’Italia con minimo 10 partecipanti - sistemazione nelle strutture indicate – mezza pensione che include la cena fino a 6 partecipanti , pensione completa da 10 partecipanti dal pranzo del giorno 2° al pranzo del giorno 11° – 1 bottiglia di acqua minerale/persona/giorno durante i trasferimenti gadget di viaggio. La quota non comprende: i voli intercontinentali e le tasse aeroportuali ( quotati a parte, vedere la tabella sottostante) – le tasse aeroportuali del volo regionale (€ 57, da riconfermare al momento della prenotazione) - spese visto in loco ( USD 30) – l’assicurazione con l’annullamento ( il 2,5% della quota totale del viaggio) – bevande oltre a quella indicata, mance, extra personali e tutto quello non incluso nella quota comprende. Altreculture C.so A. Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it Operativo volo consigliato con Thai TG 941 MALPENSA BANGKOK 13.05 05.55 TG 580 BANGKOK PHNOM PENH 07.50 09.00 TG 940 BANGKOK MALPENSA 00.35 07.10 Tariffa da Euro 550, più tasse Euro 362 (classe economica W, la tariffa e le tasse aeroportuali vanno riconfermate alla prenotazione del viaggio). Partenze da altri aeroporti collegati direttamente Bangkok su richiesta. E’ possibile richiedere di volare con compagnie aeree alternative, in base alla preferenza di ciascun viaggiatore. Le strutture di questo viaggio: Phom Penh, Himawari Hotel Mondulkiri, Mayura Hill Resort Koh Trong, Rajabori Villas Kompong Thom, Sambor Village Preah Vihear, Preah Vihar Boutique Hotel Siem Reap, Navutu Dreams Hotel Altreculture C.so A. Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it