settimo spettacolo 06-07

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settimo spettacolo 06-07
A MICI
DELLA MUSIC A
S O N D A L O
44a STAGIONE 2006-2007
Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Sondrio
7
DOEMENICA 28 GENNAIO 2007 - ore 21
Martedì 27
marzoDONIZETTI,
2007 - ore BERGAMO
21
TEATRO
PALAZZETTO COMUNALE, SONDALO
ORCHESTRA SINFONICA
NAZIONALE
Duo
UKRAINA DI KIEV
MAURIZIO MORETTI
Zosi
ANGELA Edoardo
OLIVIERO
violino
Nicola Giuliani
(Pianoforte a quattro mani)
direttore
AMICI DELLA MUSICA
S O N D A L O
La 44ª Stagione 2006-2007 è realizzata
con il sostegno di
FONDAZIONE CARIPLO
con il patrocinio e il sostegno di
COMUNITÀ MONTANA ALTA VALTELLINA
COMUNE DI SONDALO
con il contributo di
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
Direzione generale per lo spettacolo dal vivo
REGIONE LOMBARDIA
Direzione Generale Culture,
Identità e Autonomie della Lombardia
PROVINCIA DI SONDRIO
Settore Istruzione e Cultura
In collaborazione con
COMUNE DI BORMIO
COMUNE DI MORBEGNO
OTTANTOTTO TASTI E QUATTRO MANI
PER PICCOLI E GRANDI
D
uo pianistico, o “duetto”, dicevano una volta; non quello per
due pianoforti con repertorio nutrito e
problemi complessi. Invece quello più
tipico per un pianoforte solo a quattro
mani: ottantotto tasti qui, stasera; altrove - e in passato - ottantacinque.
Coppie di dilettanti (le “due mani
sinistre” raccontate da Heine), o di
analizzatori attenti per sinfonie ridotte
dall’orchestra. O grandi musicisti: Mozart con la sorella Nannerl, Mendelssohn con la sorella Fanny, Debussy con
Strawinsky; anche, a fine Ottocento, la
rampolla nobile con la sua mademoiselle: il “quattro mani” era educativo
per tutti. Anche tanti piccoli pianisti e
musica scritta apposta per loro.
Con verticali modesti (il Pianino dell’area germanica) o con “coda” ottimi,
la gloria del “quattro mani” è immensa.
Porta dentro la musica, per affrontare
pagine di grandi dimensioni che non
ci stanno in una tastiera sola, ben altro dal semplice ascolto. Tutti pronti a
scambiarsi la parte del “secondo” con
quella del “primo”, e la funzione del
pedale.
R
Il “quattro mani” è l’unico in tutto il
catalogo; si affaccia quasi timidamente
nel 1926 non lontano
dalle sonorità grandiose dei Pini (1924).
Poco noto, stampato in Germania, vuol
risultare dedicato ai
bambini, si intitola Sei
piccoli pezzi.
Esiste quasi una traccia
per composizioni del
genere: oltre al numero sei, con canti di vari
paesi, figurette-ritratto; qui il Natale
ha addirittura il punto esclamativo per
meglio partecipare al gioco tenue delle
immagini; nel titolo dell’ultimo brano
sembra echeggiare un famosissimo vecchio pezzo per dilettanti.
espighi: subito ricorrono i titoli
dei poemi sinfonici famosi, Fontane di Roma, Pini di
Roma, cari al pubblico
mondiale e ai grandi direttori, ma disprezzati
fino a pochi anni fa da
certa critica “impegnata”.
Nel catalogo di Ottorino Respighi c’è teatro
(La fiamma, La campana sommersa), c’è lirica
Ottorino Respighi
vocale, c’è il ricreare
musiche antiche e il rielaborare Rossini umorista maturo, c’è musica strumentale.
Alle spalle, gli studi a Bologna con Martucci, a Berlino con Max Bruch, a Pietroburgo con Rimsky-Korsakov.
P
er quanto tranquille possano essere (la voce è il secondo suo punto forte). Si
le intenzioni, in quest’altra suite di stava già affermando in Russia e all’estero come pianista, solo o
Sei pezzi op. 11 la mano
in duo (nel 1895, con
è pur sempre quella di
la celebre violinista TeSergei Rachmaninov,
resina Tua).
uno dei più grandi piaSei, secondo tradizioni,
nisti mai esistiti e grani pezzi della suite op.11.
de compositore, anche
Tradizionale è anche la
lui amato dal pubblico
scelta dei titoli; infallimondiale e fino a poco
bile - degna di Rachfa spregiato da certa crimaninov - la sonorità
tica autorevole o credudello strumento. L’ulta tale.
timo, glorioso, Slava
Nel 1894, a ventun’an- Sergei Rachmaninov
(in russo è Gloria), la
ni, il maestro russo aveva già in catalogo il Concerto n°1 per musica lo ha pronunciato anche altrove,
pianoforte e orchestra (ottimo annun- nel Quartetto op.59 n°2 di Beethoven,
cio dei futuri celebri n°2 e n°3), la Sin- nell’ Incoronazione del Boris Godunov
fonia n°1, l’opera Aleko e una collana di di Mussorgskij e in due pagine di Riliriche per voce e pianoforte bellissime mski-Korsakov.
B
ambini, si diceva.
Maurice Ravel amò molto le fiabe e
gli incantesimi legati all’infanzia. Il suo
impressionismo andava
rivelandosi sempre più
lineare, meno nuageux
e sempre più diverso da
quello di Debussy.
Nel 1908 volle dedicare
a due piccoli amici, Jean
e Mimie Godebsky, figli
di suoi amici adulti, una
suite per il complesso
più adatto, il “quattro
mani”.
Maurice Ravel
Non poteva che essere
una suite di favole (a quel mondo Ravel
ritornerà in maniera smaliziata e “adulta” negli anni maturi: 1924, L’enfant et
les sortilèges, storia di un bambino cattivo redento dagli animali e dagli oggetti
di casa; “adultissime” Colette, autrice
del testo, e la “piazza”
della première Monte-Carlo, direttore De
Sabata).
Fiabe famose, il titolo
Ma mère l’Oye (Mia
madre l’Oca) viene da
quelle di Perrault e di
due signore, M.me
d’Aulnoy e M.me Leprince de Beaumont.
Nel contempo, tra il
1907 e il 1908, Ravel
compone tutt’altro: i tre Gaspard de
la Nuit con scrittura virtuosistica, non
certo per pianisti bambini, e l’opera
L’heure espagnole, boccaccesca e ironica per “soli adulti”. Il maestro componeva allora su un battello fluviale
ancorato lungo la Senna (Francia dei
canali quanto mai ecologici che noi non
abbiamo).
Le favole allineano la Bella addormentata nel bosco, Pollicino con la sua
traccia di briciole, Brutterellina imperatrice delle Pagode al bagno, con
scale pentafoniche orientali (racconto
di M.me la Comtesse Marie Catherine
d’Aulnoy 1650-1705), la Bella e la Bestia (da M.me Leprince de Beaumont).
E infine il Giardino fatato.
I due piccoli Godebsky suonavano in
casa; la prima esecuzione pubblica ar-
rivò solo nel 1910. Fatto accorto da
precedenti disastrosi, Ravel la affidò a
due decenni, sì, però allieve della grande Marguerite Long.
Nel 1912 Ravel trasformò Ma mère
l’Oye nella prima delle sue partiture
di balletto con la sua arte finissima di
orchestratore. Nasce così una sorte
di specchio iridescente che riflette lo
sgranarsi perlaceo del “quattro mani”
pianistico.
Il confronto può essere goloso, in particolare nello scioglimento della Bella e
la Bestia, con le morbidezze e i glissés
(nell’italiano inverosimile parlato dal
direttore-mago Scherchen “kwando
svenisce la princessa”.
P
(ma l’aveva già fatto Rossini vecchio),
l’influsso di lui e del tutto fare-scrittore, teatrante, poeta, pittore, regista,
Accademico di Francia, e altro) Jean
Cocteau.
Nel 1920 Satie e Cocteau creano lo
sbeffeggiatore “Gruppo dei Sei”: Poulenc
(Rhapsodie nègre), Auric (più tardi scriverà la
canzone di Jane Avril
per il film Moulin Rouge), Honegger (musicherà Claudel in Jean
d’Arc al rogo), Milhaud
(ma darà anche operone, Colombo, Maximilian, David), Duray
e la Taillefer. In società compongono
il balletto Les mariés de la tour Eiffel,
1921. L’associazione dura pochissimo,
ognuno andrà per strade sue.
aris 1920. Tutto meno che per
bambini.
Già il titolo Le boeuf sur le toit: che cosa
ci fa un bue sul tetto?
Nella Parigi degli anni Dieci-Venti, patria di vari -ismi tutti anticonformisti,
tra essi il surrealismo, il
bovino era al suo posto
dove di solito passeggiano i gatti.
Voglia di ironia, di
antiaccademia e di antitradizione (adesso si
sproloquia di “dissacrazioni”). Contro il
romanticismo tardo e
non, e contro l’impres- Darius Milhaud
sionismo (“…assez de
nuages…”, “…basta nuvole…”); circo,
music-hall, jazz, Josephine Baker, cubismo, il dada di Tristan Tzara; i titoli
surrealisti delle musiche di Eric Satie
Il bue? Nel 1920 Jean Cocteau e il pia- zia “politicamente corretta” con i suoi
nista Jean Wiéner aprono un café bar veti non era ancora nata.
cabaret in rue Boissy d’Anglas (a due La musica del Boeuf diventa poi una
passi da dove adesso c’è l’Espace Pierre- Cinéma-symphonie sur les airs sudamériCardin all’inizio degli Champs Elysées), cains, e conquista il “quattro mani”.
lo battezzano Le boeuf sur le toit. E’ un Milhaud ama la politonalità (due dei
locale che oggi direbbero - con scarsa suoi quartetti per archi - diciotto come
fantasia - “trasgressivo”, e ci portano a quelli di Beethoven - sono sovrapponisuonare Auric, Milhaud con Wiéner (fu- bili). Fecondissimo come facile accada
turo compagno di Clément Doucet nel a un musicista costretto in carozzella
celebre duo pianistico, tremila concerti (superò l’opera 400), mescola volentieri
nel mondo); pare inventassero variazio- questo gusto molto dissonante con gli
echi brasiliani:
ni su Chopin
la brasileira
poco serie,
di Scaramoucioè serissime;
che diventerà
Cocteau suocelebre. Quena lui stesso la
sta versione
batteria.
del Boeuf ha
La Parigi chic
la forma del
e artistica acrondò; il tema
corre: pittori
ricorrente è
(Picabia, il nipgustosamente
po-parigino
brasiliano.
Foujita), poeti
Tsougouhara Foujita: Al “Boeuf sur le toit”. Al pianoforte,
Un’idea di
(Cendrars, che Clément Doucet.
come fosse alci va con il suo
cane), modelle (Kiki de Montparnasse). l’interno il Boeuf sur le toit di rue Boissy
Là dentro avrebbe suonato Gershwin d’Anglas la dobbiamo a Tsougouhara
Foujita; nel suo diario lo ha schizzato
con Wiéner e Doucet.
Darius Milhaud, non ancora guarito in stile scarabocchio; documenta le ocdalla brazileirite (aveva soggiornato chiaie “vissute” di una coppia, il battedue anni a Rio de Janeiro come segre- rista jazz e le dimensioni generose del
tario d’ambasciata di Paul Claudel), pianista Doucet. Anche Foujita, come
imbastisce la musica per un balletto molti, non riesce a disegnare decenteLe boeuf sur le toit, appunto, su idee mente l’inafferrabile sagoma di un piadi Cocteau: première alla Comédie noforte a coda.
des Champs Elysées, scene di Dufy, Parigi, tra due massacri mondiali, viveva
direttore Golschmann (futuro diret- effervescenze uniche. Tra i clienti dei
tore dalla New York Symphony), con i suoi taxi decapottabili c’era anche un
clowns Fratellini, un “Boxeur nègre” e tale chiamato Strawinsky.
alf. mand.
un “Nègre qui joue au billard”: l’idio-
P R O G R A M M A
OTTORINO RESPIGHI
(1879-1936)
Sei piccoli pezzi
romanza
canzone di caccia siciliana
canzone armena
Natale!
melodia scozzese
i piccoli montanari
SERGEJ VASILIEVIC RACHMANINOV
(1873-1943)
Sei duetti, op. 11
barcarola
scherzo
valzer
tema russo
romanza
slava
❋
MAURICE RAVEL
(1875-1937)
Ma mère l’Oye
Pavane de la Belle au bois dormant
Petit-Poucet
Laideronnette, impératrice des Pagodes
Les entretiens de la Belle et de la Bête
Le jardin féerique
Prima esecuzione: Parigi, Sociétè Musicale Indépendante, 20 aprile1910, pianiste Geneviève
Durony e Jeanne Leleu.
DARIUS MILHAUD
(1892-1974)
Le boeuf sur le toit
(Cinéma-Symphonie sur les airs sudaméricains)
Prima esecuzione della versione originaria con orchestra: Parigi, Comédie des Champs
Elysées, febbraio 1920, direttore Vladimir Golschmann.
Pianoforte gran coda Fazioli 278 di LARDIPIANOMUSIC GmbH.
MAURIZIO MORETTI
Maurizio Moretti è uno dei pianisti italiani che negli ultimi anni si è fatto maggiormente apprezzare sulle scene concertistiche internazionali. Ospite regolare
di prestigiose istituzioni, suona per importanti teatri in tutta Europa tenendo
regolari tournées in Francia, Spagna, Germania, Austria, Est Europa suonando
con le più importanti orchestre (Concertgebouw
Orchester, Chamber Orchestra of Europe, Filarmonica di Mosca, Orchestra Filarmonica di Praga, I Solisti del Teatro alla Scala, Solisti di Mosca
con Yuri Bashmet, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Toscanini dell’Emilia Romagna,
Stockholm Chamber Orchestra, Philharmonique de
Grenoble, Philharmonie der Nationen, Orchestra
Filarmonica di Caracas, Frankfurt Philharmonie,
Orchestre de Cannes, Orchestre National de Lille,
Budapest Symphony Orchestra, Orchestra Nacional
do Porto), diretto fra gli altri da Peter Maag, Justus Frantz, Saulius Sondeskis, Yuri Bashmet, Piero
Bellugi, Marc Tardue e collaborando per la musica
da camera con il Quartetto Martinu, Il Quartetto
Amazonia, Quartetto Ysaye, il pianista Gabriel Tacchinò, Solisti della Scala, I Solisti di Perugia...
I suoi concerti in festivals (Menton Festival, Le Nuit de Suquet a Cannes, Festival
Casals a Prades, Lille Piano Festival, Montecarlo, Hamburg Musikhalle, Konzerhaus Berlin, Festival Musical di Coimbra, Serate Musicali di Milano, Società del
Quartetto di Vercelli, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Real di Malaga, Auditorio Nazionale de Musica di Madrid, Teatro de la Maestranza de Sevilla, Stuttgart
Maarmor Saal, Vilnius Piano festival, Festivals de Arles, Gesteig di Monaco di
Baviera) hanno riscosso lusinghiere critiche.
Attualmente è direttore artistico della Europa Philharmonie Orchestra di Magdeburg (Germania); dal 1997 è direttore artistico dell’Ente Musicale di Nuoro.
Recentemente è stato nominato direttore artistico dell’ Orchestra da camera I
Solisti di Peruga.
Nato a Cagliari, ha studiato con Ida Allegretto Oppo al Conservatorio della sua
città proseguendo gli studi con Aldo Piccolini.
I prossimi impegni lo vedranno in tournée con la Concertgebouw Kammerorckester, Europa Philharmonie, Orchestra Nazionale di Lille, Budapest Symphony,
con concerti al Gewandhaus di Lipsia, Berlino Konzerthaus e in Belgio, Francia,
Spagna, Praga e Italia.
Di due anni fa il suo debutto negli USA dove ha interpretato il Primo Concerto
di Brahms con l’Orchestra di Bloomington, seguito da altre tre tournées in Wyoming, in Kentucky (Concerto n° 27 di Mozart) e New Mexico (Primo Concerto
di Brahms) e dove è atteso nel 2007 per altri concerti a Denver, Washington,
Owensbooro, Cheyenne e Chicago.
ANGELA OLIVIERO
Angela Oliviero si è formata artisticamente al Conservatorio S.Pietro a Majella di
Napoli seguendo la disciplina della celebre scuola di Vincenzo Vitale diplomandosi
con il massimo dei voti e la lode con Aldo Tramma.
Si è successivamente perfezionata all’Accademia Perosi di Biella alla Scuola pianistica di Alto perfezionamento di Aldo Ciccolini.
Attualmente è insegnante di pianoforte presso il Conservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari, dove ricopre anche la carica di direttore del dipartimento di
pianoforte.
La sua carriera artistica l’ha vista protagonista in importanti istituzioni concertistiche e festivals (Festival Pianistico Rai-Thalberg, Festival Puccini di Torre del Lago,
Settimana Internazionale di Musica da Camera al Teatro Olimpico di Vicenza,
Salle Messiaen di Grenoble, Festival de Nancy, Festival Brahms di Bern, Società
dei Concerti di Milano, Notte dei Poeti al Teatro Romano di Nora, Teatro Valle di
Roma, Festival Chopin, Musica nel Chianti, Ente Musicale di Nuoro e Ente Concerti di Oristano, Estate Musicale Internazionale di Alghero, Amici della Musica
di Palermo, Accademia Filarmonica di Messina, Amici della Musica di Vicenza, I
concerti di Merano, Teatro Comunale di Tiene). Ha suonato con diverse formazioni cameristiche e sinfoniche; nell’estate 2004 è stata solista al Festival Schloss
Hundisburg in Germania nel Doppio concerto di Mozart con l’Orchestra Europa
Philharmonie, festival dove è stata invitata ancora nel 2006.
Dal 1990 suona regolarmente in duo pianistico con Maurizio Moretti con il quale
ha effettuato regolari tournées in Germania, Spagna, Francia, Svizzera e Italia.
Recentemente ha debuttato in duo pianistico al celebre Gesteig di Monaco di
Baviera riportando un grande successo di pubblico e negli Stati Uniti; nell’estate
2007 debutterà in Giappone con una serie di concerti in duo pianistico con Maurizio Moretti.
Da sempre attratta dal repertorio della musica da
camera ha collaborato con il clarinettista Michel
Lethiec, l’oboista Pietro Borgonovo, il violinista
Gabriele Pieranunzi, il flautista Mario Ancillotti,
eseguendo anche composizioni in prima esecuzione
assoluta di importanti compositori contemporanei
come Giovanni Sollima, D’amico e altri. Di particolare rilievo la sua collaborazione artistica con
la violinista Anna Tifu con la quale ha effettuato
concerti in Italia e Germania con ampi consensi
della critica e di pubblico.
Ha registrato per la RAI Radio 3 musiche di Milhaud, Durey, Rachmaninov; recentemente e stato
pubblicato dalla casa discografica CAMERATA TOKYO un CD dedicato alle musiche di Rachmaninov, Ravel, Poulenc, e Respighi
per duo pianistico con Maurizio Moretti; un altro CD con musiche di Faurè,
Debussy, Milhaud e Durey uscira’ nel 2007.
INGRESSI
SOCI: ingresso con abbonamento
NON SOCI: biglietto € 12 (ridotto € 6) fino ad esaurimento dei posti disponibili
INFORMAZIONI E PREVENDITE
SONDALO: Segreteria Amici della Musica - Via Verdi 2/a
(tel./fax 0342 801816 - cell. 348 3256939)
www.amicidellamusica.org - [email protected]
BORMIO: APT - Via Roma, 131/b (tel. 0342 903300)
TIRANO: “Il ’95 di Cometti Mario”, P.za Cavour (tel. 0342 702569)
SONDRIO: “La Pianola” Via Battisti, 66 (tel. 0342 219515)
MORBEGNO: Biblioteca “E.Vanoni” (tel. 0342 610323)
SERVIZIO AUTOBUS GRATUITO
(riservato ai soci)
DELEBIO
18,55
SEMOGO
19,55
Rogolo
19,00
Isolaccia
20,00
Cosio (Stazione)
19,05
Piandelvino/Fiordalpe
20,02
Regoledo
19,10
Premadio
20,05
MORBEGNO (S.Antonio)
19,15
BORMIO (Perego)
20,15
Talamona (Nuovo Pignone)
19,20
Santa Lucia (ponte)
20,20
Ardenno
19,25
Cepina (ponte)
20,25
San Pietro B. (bivio)
19,30
Mondadizza
20,35
Castione A. (bivio)
19,35
SONDALO
20,45
SONDRIO (rotonda via Milano)
19,40
SONDRIO (stazione)
19,45
Montagna Piano (Trippi)
19,50
Ponte (Stazione)
19,55
Chiuro (Stazione)
19,58
S. Giacomo (Stazione)
20,03
Tresenda (Stazione)
20,05
Villa di Tirano
20,10
Madonna di Tirano
20,13
TIRANO (p.za Marinoni)
20,15
Sernio (Valchiosa)
20,20
Lovero/Tovo/Mazzo
20,25
Grosotto
20,30
Grosio
20,35
SONDALO
20,45
A MICI
DELLA MUSIC A
S O N D A L O
Consiglio direttivo
Priamo Pontiggia, presidente onorario
Sergio Dagasso, presidente
Edoardo Trinca Colonel, vicepresidente
Roberto Spagnoli, segretario
Consiglieri
Carlo Bonazzi
Edoardo Dei Cas
Flavia Gobbi Frattini
Annalisa Graneroli
Marco Leone
Luca Molinari
Massimo Rossettini
Carlo Varenna
Consulente artistico
Alfredo Mandelli
Collaboratori
Ivan Mambretti, ufficio stampa
Alessandra Bedogné, rapporti con la scuola
Vanda Simonelli, segreteria soci
Bianca Bianchi e Alba Pasquinoli, biglietteria
Bruno Pozzi, palcoscenico
Daniela Maffi e Giovan Battista Carpentiere, sala
Nadia Garavatti, segreteria e archivio
Stefano Bachiocchi, servizi tecnici
AMICI DELLA MUSICA – SONDALO
Periodici di cultura musicale e spettacolo
Direttore Responsabile:
IRENE TUCCI
Editore:
AMICI DELLA MUSICA, Sondalo
Autorizzazione Tribunale di Sondrio nr. 214
Registro Stampa del 2.10.1990
Stampa:
Lito Polaris - Sondrio