il Papa in Portogallo
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il Papa in Portogallo
n. 17 ARTICOLI SACRI a Senigallia ARTICOLI SACRI a Senigallia via Andrea Costa 31 tel 071.60597 via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 13 maggio 2010 - € 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - Editoriale Comunicare Collocata in modo infelice nella festa della Ascensione, tra prime comunioni e cresime, torna anche quest’anno la Giornata mondiale delle comunicazioni. Giornata di riflessione su una realtà molto importante, perché la comunicazione è fondamentale per farci incontrare con le persone e se questi incontri sono profondi e autentici creano legami reciproci, aiutano a maturare e a trovare il senso della propria esistenza. Non possiamo però accontentarci di un corretto uso degli strumenti di comunicazione, limitandoci a istruzioni e a nozioni per non entrare in contatto con informazioni e contenuti dannosi. Dico questo perché spesso si trovano toni allarmati nei nostri ambienti: il timore che questi strumenti finiscano per compromettere le relazioni reali tra le persone, la paura delle ricadute sull’educazione dei giovani, la tentazione di intervenire per censurare, controllare, oscurare... Ecco allora la sfida per l’uomo d’oggi che vuole porsi in relazione con i moderni mezzi di comunicazione: riconoscere la presenza del bene che anima la comunicazione, cogliere il grado di questa presenza, imparare a valutarne la qualità e l’intensità per poter decidere di affidarsi a questa comunicazione. Certo, non sempre i media sono utilizzati per costruire il bene: spesso generano contrapposizioni, dividono le persone, gettano discredito, lanciano offese, causano il male, confondono le coscienze. Ma noi dobbiamo essere esemplari, come Chiesa, nell’opera educativa, anche a proposito dei media. La riflessione, l’educazione, gli interventi, le realizzazioni non devono essere solo di fredda natura tecnica, devono puntare sempre al centro incandescente, all’aspetto educativo. È la sfida di sempre per la Chiesa, in ogni ambito umano: vogliamo sostenerla anche nella comunicazione. Gesualdo Purziani 16 maggio 2010 44ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali Digitale terreno D igitale ormai non è più una parola scono- mondiale delle comunicazioni sociali, dal tema mediatici. Importante è che da questo mondo sciuta. Nota solo agli addetti. È entrata nelle “Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i “immateriale” si passi al mondo di tutti i giorni. nostre case con l’invito martellante ai possesso- nuovi media a servizio della Parola”, che si cele- La scommessa è di farsi testimoni, come si è detri di tv in alcune Regioni italiane, ma sarà così brerà domenica prossima, l’Ascensione del Si- to nel recente convegno ecclesiale “Testimoni per tutte, a passare dall’analogico al digitale. Chi gnore. Perché proprio questa domenica? Perché digitali” nella grande rete. Impossibile? Assolugià ce l’ha il digitale terrestre sa che può ricevere Cristo invita gli apostoli ad andare nel mondo tamente no. Troppo pericoloso? Certo non è un sulla sua tv un molteplicità di programmi, alcu- per comunicare il Vangelo. Le comunicazioni mondo per ingenui, serve sempre vigilanza. Lo ni gratuiti altri a pagamento. Di fatto il digitale sociali, dai mezzi tradizionali ai nuovi, sono oggi sanno i genitori quanto importante è seguire i è una tecnologia raffinata che ha potenziato in indispensabili per formare opinioni, per parteci- figli che navigano in questo ambiente. Ma guai maniera straordinaria le nostre comunicazioni. pare alla formazione delle coscienze. a rifiutare questa “grande risorsa per l’umanità”. Viene applicata a tutti i mezzi, compresa la mac- Il Papa invita a non essere estranei al nuovo Conta in fondo “la qualità del contatto umano china fotografica, il telefonino, i giornali, ovvia- mondo digitale sia la Chiesa in generale, ciascun e l’attenzione alle persone e ai loro veri bisogni mente internet. cristiano, sia direttamente il sacerdote, la sua spirituali”, ricorda Benedetto XVI nel messagMa non è solo un’innovazione tecnologica. pastorale. Perché? Incredibile solo a pensarlo gio. Infatti si possono creare contatti con non Cambia il nostro modo di comunicare. Un solo qualche anno fa. I sacerdoti possono, anzi deb- credenti, con credenti di altre religioni, sopratesempio. Il nostro cellulare si trasforma in una bono “esercitare il proprio ruolo di animatori tutto si possono rinforzare le relazioni con altre immensa piazza globale dove troviamo il giorna- di comunità” anche attraverso le tanti voci che comunità cristiane e generare anche solidarietà le, la tv, libri, intere biblioteche, la nostra banca scaturiscono dal mondo digitale, e “annunciare il caritative. con la quale fare delle operazioni. E soprattutto Vangelo avvalendosi di questa nuova generazio- Con una prima preoccupazione specifica: il dipermette a noi di collegarci con il mondo intero, ne di audiovisivi (foto, video, animazioni, blog, gitale è solo parte del nostro mondo reale. Con anzi di essere costantemente in Rete. Insomma siti web)”. una seconda: non dimenticare il modo di comufa di noi degli esseri digitali. Ci rende parte di un Per il Papa sono “inedite occasioni di dialogo”. In nicare di ieri: stampa, radio e tv. Un solo dato a continente, di un mondo digitale. Con linguag- soldoni la catechesi, l’evangelizzazione non pas- conferma: il 95% delle informazioni in rete viene gio più complicato si dice che siamo in perenne sano più soltanto attraverso il contatto diretto dai giornali. La giornata rafforzi la convinzione connessione. Non solo materiale ma di menti, di dell’attività parrocchiale. Vi è un’altra parrocchia, sull’indispensabilità di comunicare a tutto camcuori, di relazioni. grande quanto il mondo, il continente digita- po. La Chiesa non può mancare questa straordiLa novità è colta con estrema puntualità da Be- le, nella quale si possono contattare, incontrare, naria opportunità. nedetto XVI nel messaggio per la 44ª Giornata persone, per instaurare dei rapporti anche solo Bruno Cescon il Papa in Portogallo In questa settimana l’immagine della MADONNA DI LORETO sarà per tutto il giorno a: CASTELVECCHIO martedì 18 PONTERIO mercoledì 19 Mondolfo giovedì 20 Piano Marina venerdì 21 Marotta Sabato 22 O ggi vediamo in modo terrificante che la più grande persecuzione della Chiesa viene dall’interno, dai peccati che ci sono dentro la Chiesa stessa, e non dai nemici fuori”. Lo ha affermato Benedetto XVI durante il volo che lo ha condotto in Portogallo,in occasione della sua visita a Lisbona e al santuario mariano di L’arrivo alle ore 21 della sera precedente Fatima, con riferimento alla scandalo La partenza alle ore 20 del giorno indicato degli abusi su minori, che ha definito ‘realmente terrificante’. ‘Oltre alla Sabato 22 maggio arriva a Senigallia missione di sofferenza del Papa, che in Cattedrale alle ore 21 per la in prima istanza possiamo riferire all’attentato a Giovanni Paolo II - ha Veglia di Pentecoste detto -, nel messaggio di Fatima ci sono indicazioni su realtà del futuro della Chiesa’. Ed è vero che ‘oltre ai momenti indicati nelle visioni, si parla della realtà di passione della Chiesa. Ci sono sofferenze della Chiesa che si annunciano’. Benedetto XVI ha ricordato che ‘il Signore ha detto che la Chiesa sarà sofferente fino alla fine del mondo. E oggi questo lo vediamo in modo particolare’. Le attuali ‘sofferenze’ della Chiesa, in conseguenza degli abusi su minori commessi da sacerdoti, fanno parte di quelle annunciate nel terzo segreto di Fatima ha aggiunto Benedetto XVI e ‘il perdono non sostituisce la giustizia’. E domenica le aggregazioni laicali saranno a San Pietro per esprimergli vicinanza. in questo numero Nelle Marche 16 bandiere blu Chi ha paura dei piani paesaggistici? pag. 4 pag. 11 2 13 maggio 2010 attualità Economia L’Unione Europea ha risposto alla più seria minaccia alla stabilità della moneta unica Un fine settimana storico I l fine settimana del 7-9 maggio 2010 entrerà nella storia dell’Unione europea. Prima i capi di Stato e di Governo, poi i governatori delle Banche centrali, infine i ministri dell’Economia e delle Finanze hanno dato vita ad una successione ininterrotta di vertici per decidere in poche ore come rispondere alla più seria minaccia che sia mai stata portata alla stabilità dell’Euro e alla prosperità economica dell’Europa. La decisione della Commissione europea di creare un fondo pari a 60 miliardi di euro per garantire prestiti ai Paesi in difficoltà, accompagnato dalla previsione di mettere in campo fino a 440 miliardi di euro da parte dei singoli Paesi sotto forma di prestiti bilaterali, dovrebbe mettere calma sui mercati, almeno per un po’. Se a questo si aggiunge che la Banca centrale europea si è dichiarata pronta ad acquistare sul mercato secondario i titoli dei Paesi sotto attacco, sterilizzando gli effetti di questi acquisti per mantenere invariata la quantità di moneta in circolazione e quindi l’inflazione, si capisce che siamo di fronte ad una batteria di strumenti difensivi, di fronte ai quali la speculazione non può che battere in ritirata. Tuttavia è chiaro a tutti che vincere una battaglia non significa vincere la guerra. Il cammino che l’Europa e i singoli Paesi che la compongono devono fare è molto lungo e si preannuncia anche molto difficile. Quella che è iniziata nell’agosto 2007 ed è deflagrata un anno dopo, con il fallimento di Lehman Brothers, non è una crisi come tutte le altre. Nulla sarà come prima. Gli in vista del convegno nazionale organizzato dalla cei a senigallia Lo stress da crisi economica aggiustamenti che tutti saremo chiamati a fare saranno dolorosi. Non c’è Paese al mondo che oggi può dirsi escluso da questa necessità, per quanto la propaganda interna possa indurre ancora comportamenti strategici di corto respiro, come quello – tanto per citare l’ultimo – tenuto dalla Gran Bretagna durante le scorse ore, con il rifiuto di partecipare al salvataggio dei Paesi in difficoltà. Dunque, cosa ci aspetta ora? Nel brevissimo termine sicuramente avremo una riforma del Patto di stabilità, le cui contraddizioni hanno permesso alla speculazione di trovare nell’Euro una facile preda. Infatti, avendo creato un’Unione monetaria senza unire le politiche fiscali, i Paesi di Eurolandia hanno offerto il fianco alla speculazione, non appena è diventato evidente che i soci più deboli avessero un problema di solvibilità. Abbiamo bisogno di un Patto di stabilità che non guardi soltanto all’andamento delle finanze pubbliche ma anche all’indebitamento del settore privato e alla posizione debitoria complessiva con l’estero, cioè alla competitività dei singoli Paesi. La considerazione complessiva da parte dei mercati di questi tre fattori spiega perché la Grecia è stata punita e Spagna e Portogallo minacciati, mentre altri non sono stati toccati. Guardando solo alla situazione dei conti pubblici, l’Italia per il debito, il Regno Unito, l’Irlanda e la stessa Francia per il deficit sarebbero state sotto attacco. Questo non è avvenuto perché in questi casi il risparmio privato ha garantito un’adeguata L e famiglie italiane sono stressate dall’attuale situazione economica: non riescono a risparmiare, riducono le loro spese, peggiorano la loro condizione. Più che dati sono ormai un ritornello che continuamente risuona, ogni volta, un qualche istituto di ricerca si mette ad osservare le condizioni della famiglia italiana. Il gingle si conferma anche nella recente indagine dell’Iref, presentata al convegno nazionale delle Caritas diocesane a fine aprile. Nel Rapporto “L’Agenda delle famiglie italiane nell’anno della crisi” si afferma, tra l’altro, che il 67,8% degli intervistati è molto, o abbastanza, preoccupato dall’idea che nel corso del 2010 un proprio familiare possa perdere il lavoro. Allo stress da “crisi economica” si aggiunge la paura della disoccupazione. Per non fermarsi alla lamentazione che crisi economica e precarietà crescente del lavoro aiutano a far crescere è bene sottolineare anche un altro elemento. Il lavoro assume un ruolo determinate nell’alleviare la vulnerabilità delle famiglie. Quando moglie e marito lavorano entrambi, l’orizzonte è meno imprevedibile e l’ansia per il futuro morde meno la pancia delle persone. Infatti “a parità di condizione socio-economica e di composizione del nucleo familiare la presenza in casa di una moglie/madre lavoratrice mitiga il sentimento di apprensione che c’è dietro all’eventualità che uno dei componenti della famiglia possa perdere il lavoro. Infatti, prendendo in considerazione le coppie accomunate da uno sta- copertura all’indebitamento pubblico e la posizione competitiva di questi Paesi non è apparsa così drammatica, come quella di Grecia, Spagna e Portogallo. Tuttavia, il fatto che come Italia non siamo messi così male, non ci esenta da ogni rischio. Il nostro debito pubblico elevato va aggredito alla radice, per evitare che situazioni come queste possano demolire in un baleno anni di progresso economico. Per farlo, non basta agire sul fronte delle finanze pubbliche, che pure devono garantire un adeguato alto livello di avanzo primario, cioè differenza tra entrate e uscite dello Stato. Bisogna soprattutto far sì che l’economia ricominci a crescere ad un livello consono alle nostre possibilità. Abbiamo bisogno di riforme serie e profonde, molte delle quali non costose in termini economici ma non facili per i tornaconti elettorali dei partiti: liberalizzazioni delle professioni, dei servizi pubblici locali, incentivazione del merito nella Pubblica Amministrazione, riforma della giustizia civile, una regolamentazione dei mercati più moderna che si accompagni all’uscita della politica da tutte le attività di mercato. Come si vede, si tratta di una rivoluzione, innanzitutto culturale. Senza di questa, l’Italia non diventerà un Paese normale ma rimarrà il malato cronico d’Europa, troppo grande per essere salvato da chiunque e quindi destinato a soccombere al primo raffreddore serio. Nico Curci economista tus medio basso, il livello elevato di apprensione è dichiarato dal 67,7% delle coppie in cui entrambi i coniugi lavorano, mentre sale al 72% nelle famiglie in cui a lavorare è solo un partner”, si legge nella presentazione dei dati. Si aggiunge, poi, che l’ansia legata alla perdita di lavoro nel futuro cresce quando ci sono in casa i figli. Da queste osservazioni emerge chiaramente come il lavoro real e sia importante per la progettualità familiare. Per questo rimane un diritto centrale anche nelle democrazie del Ventunesimo secolo. Riuscire a garantire un doppio reddito ai nuclei familiari diventa un tassello fondamentale per proteggere il proprio futuro, per stimolare la propensione alla genitorialità e per iniziare a muovere passi verso la promozione della società. Il doppio reddito genera una forma di sostegno reciproco nella coppia sul quale investire per un possibile futuro. Sarebbe interessante iniziare a gettare le fondamenta di risposta alla crisi, costruendo su basi nuove un mondo della produzione. Da una parte, dando spazio a proposte che davvero siano capaci di conciliare gli ambiti dell’esistenza, creando un lavoro responsabile che non sia invasivo dei tempi di vita, che sia rispettoso delle differenze di genere. Dall’altra parte, proponendo servizi di cura ed educativi integrati che aprano alla condivisione dei compiti nella famiglia e con le realtà della comunità locale. Andrea Casavecchia Le suore per prevenire lo sfruttamento durante i mondiali dati sui richidenti asilo nell’unione europea C L Un calcio alla tratta Tariffe agevolate aro tifoso, dai un calcio alla tratta delle persone”. È la campagna internazionale contro la tratta delle persone promossa in occasione dei Mondiali di calcio in Sudafrica, e presentata il 6 maggio a Roma dall’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) e dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Durante la presentazione sono state rese note lettere aperte che la rete internazionale “Talitha-Kum - Religiose contro la tratta delle persone” sta inviando ai tifosi, alle potenziali vittime, ai potenziali facilitatori e alle Chiese locali. “Ti invitiamo - si legge nella lettera ai tifosi - a fare attenzione se ricevi offerte di servizi sessuali o di droga, che potrebbero essere offerte da vittime della tratta. Ti ricordiamo che la tratta di persone è riconosciuta come crimine internazionale”. L’Africa - si legge nella lettera - è “orgogliosa” di ospitare la coppa del mondo di calcio del 2010, che “per la prima volta si terrà nel continente africano. Come sempre questo evento significa per migliaia di persone la possibilità di guardare le partite, di divertirsi e visitare il Paese. Il 2010 dovrebbe riguardare solamente il gioco! Purtroppo temiamo che non tutti possano apprezzare questo evento”. Durante occasioni come questa - aggiungono i firmatari della missiva - molte persone vengono assunte per lavorare in vari settori: la coppa del mondo di calcio è un evento che crea “molte aspettative di occupazione”. “Sfortunatamente”, alcune offerte di lavoro si “possono rivelare false. Coloro che accettano possono essere ingannati e vittime di forme diverse di sfruttamento”. Per questo “le scelte quotidiane fatte da ogni individuo possono realmente fare la differenza per ogni persona che rimane vittima di un’azione che cancella le speranze e i sogni di una vita migliore. Pensaci!”. “Noi, religiose, impegnate sul fronte della lotta contro povertà ed emarginazione tocchiamo con mano le sofferenze umilianti, degradanti e inumane inflitte alle nostre sorelle e fratelli, tra cui i minorenni sono sempre più numerosi, attraverso la tratta per lo sfruttamento lavorativo, sessuale e altro”, ha detto durante la presentazione suor Sangma. Molte le iniziative promosse in vari Paesi per promuovere la campagna che invita chi si sente in pericolo o sospetti di trovarsi di fronte ad una persona vittima di tratta, a contattare la linea informativa gratuita 0800 555 999. a cura di Raffaele Iaria a Camera ha dato il via libera alla conversione in legge del decreto incentivi, che ora passa all’esame del Senato. Dentro il dl incentivi sono state nuovamente inserite per l’editoria non profit le tariffe postali agevolate, la cui soppressione tanto aveva fatto discutere e aveva sollevato le proteste di numerose organizzazioni del terzo settore. In questo contesto, il social network Vita.it aveva promosso un mese fa una petizione on line per chiedere il ripristino delle tariffe, petizione che ha quasi raggiunto le 15 mila firme. Da ricordare che le agevolazioni per tutto il mondo dell’editoria erano state soppresse con il decreto interministeriale dello scorso primo aprile. Lo stanziamento del governo per garantire il ripristino delle tariffe postali agevolate nell’anno 2010 per le onlus è pari a 30 milioni di euro. L’emendamento indirizza il beneficio ai soli giornali editi da associazioni e organizzazioni senza fini di lucro, escludendo esplicitamente i giornali di partito e la pubblicazione degli organi professionali o dei sindacati, mentre le agevolazioni non dovranno superare il 50% della tariffa ordinaria. Anche giornali come ‘La Voce Misena’ rischiavano molto se non fosse rientrato il decreto ‘incriminato’. Sempre all’interno del dl incentivi è contenuta anche un’altra norma, quella che riguarda il re-inserimento del 5xmille per l’anno solare 2010 all’interno della dichiarazione dei redditi del 2009. Asteriski * Il Papa in Portogallo. Domenica 9 maggio, dopo la recita del “Regina coeli” il Papa, riferendosi al prossimo viaggio in Portogallo, ha detto: “Invito tutti ad accompagnarmi in questo pellegrinaggio, partecipando attivamente con la preghiera; con un cuore solo ed un’anima sola invochiamo l’intercessione della Vergine Maria per la Chiesa, in particolare per i sacerdoti e per la pace nel mondo”. Il Papa sarà a Fatima il 13 maggio, come avevano fatto Paolo VI nel 1967 e Giovanni Paolo II per ben tre volte: nel 1982, nel 1991 e nel 2000. * Europa in crisi. Con una iniezione di 750 miliardi di euro si salva la Grecia ed anche l’Europa (insieme con Spagna e Portogallo). Le Borse hanno reagito positivamente con rialzi che – in Italia – hanno toccato l’11% nella giornata di lunedì 10 maggio. * Diacono da venti anni. Ha celebrato il suo XX anno di Diaconato il carissimo Giuseppe Vita che tutti conosciamo per la sua disponibilità, accoglienza, affabilità, servizio, specie per gli ospiti della Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti. Per la cronaca: è stato il I° Diacono ordinato nella nostra Diocesi. Augurissimi. * Arcevia: medaglia d’oro. Il 66° anniversario dell’eccidio di Monte Sant’Angelo (4 maggio 1944 – 9 maggio 2010) è stato celebrato in Arcevia alla presenza di molte autorità civili e militari. Il Capo dello Stato, Napolitano, ha decorato con una medaglia d’oro la città d’Arcevia. * Fanciulli nelle Marche: E’ stato presentato ad Ancona, presso la Sala Raffaello della Regione Marche, il Rapporto italiano sull’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. Stilato da un gruppo di più di 80 organizzazioni non governative coordinate da Save the Children Italia questo secondo Rapporto Supplementare, ad otto anni di distanza dal precedente, chiude il primo ciclo di monitoraggio seguito alla pubblicazione delle Osservazioni del Comitato Onu rivolte all’Italia nel 2003. Sono emerse una serie di criticità che richiedono maggiori investimenti di risorse, organizzazione e coordinamento nell’azione delle istituzioni deputate a garantire la tutela dei minori a scuola (sanità, servizi sociali, autorità scolastiche a tutti i livelli), con particolare riguardo agli stranieri, ai disabili, ai minori fuori della famiglia di origine. * Senigallia, più pulizia: in molti segnalano alla nostra redazione la poca cura per il verde cittadino e l’eccessiva sporcizia nelle strade cittadine. Giuseppe Cionchi 13 maggio 2010 enti locali L’Adriatico è più vicino, la ‘dichiarazione di Ancona’ La Macro - regione O biettivo 2014. E’ il termine per costituire la Macro-regione Adriatica, fissato oggi nel corso della Riunione del Consiglio dell’Iniziativa Adriatico Ionica, tenutasi ad Ancona in occasione della scadenza annuale della Presidenza italiana, alla presenza del Ministro degli Esteri, Franco Frattini, del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca e degli altri otto Ministri degli Esteri dei Paesi membri (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia,Grecia,Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia). La costruzione di una macro regione è tra i principali contenuti della Dichiarazione di Ancona, firmata dal Ministro Frattini, da Ilir Meta (Albania), Sven Alkalaj (Bosnia ‘Erzegovina), Gordan Jandrokovic (Croazia), Spyros Kouvelis (viceministro Grecia), Milan Rocen (del Montenegro che assumerà dal 1 giugno la presidenza della IAI) e segue quella firma- ta esattamente 10 anni fa, nella stessa sede di Palazzo degli Anziani che decretò la nascita dell’Iniziativa Adriatico Ionica. La macro-regione Adriatica è un progetto di cooperazione finalizzato alla sicurezza, stabilità, coesione e prosperità dell’area del bacino Adriatico Ionico e di interconnessione tra istituzioni, fondi e normative, su aree tematiche come infrastrutture, turismo, cultura, ambiente, sviluppo rurale, gestione delle coste, rapporti tra Università, che vede coinvolti Paesi già membri dell’Unione Europea e altri che stanno seguendo l’iter di adesione o sono in fase avanzata, come la Croazia. L’iniziativa, che si basa sul modello collaudato della Regione del Baltico (tra Germania, Estonia, Lituania, Lettonia e Russia), ha tutti i prerequisiti per diventare un progetto operativo di sviluppo, da portare a compimento tra 4 anni, proprio quando la Grecia lascerà la presidenza UE all’Ita- lia. Un’iniziativa che il ministro Frattini ha definito una strategia importante che non duplica strutture già esistenti, ma che valorizza e rende efficaci le diverse esperienze di cooperazione transfrontaliera già in atto (IAI, Programma IPA, Euroregione Adriatica), quelle cioé sulle quali l’Italia gioca un ruolo fondamentale. Il presidente Spacca ha parlato di clima molto positivo e costruttivo. ‘C’è una forte determinazione da parte di tutte le delegazioni - ha detto - per arrivare alla creazione della macroregione adriatico ionica nel 2014. Una strategia per trasformare l’Adriatico da spazio di pace e relazioni a vera infrastruttura. C’è anche la consapevolezza che il Sudest è il fianco più debole dell’Europa e per questo la Macro regione servirà da spinta al rafforzamento dell’Unione Europea e all’integrazione. Siamo molto soddisfatti, perché sulla strategia della macroregione c’è una convergenza forte. Dieci anni fa, quando fu creata la IAI, si usciva dalla guerra balcanica e la strategia dei paesi aderenti all’Iniziativa era quindi tutta volta verso un disegno di pace, verso obiettivi di carattere politico. Oggi il quadro è mutato, si punta a progetti che favoriscano lo sviluppo e l’integrazione. Avere nelle Marche, ad Ancona, la sede del segretariato permanente Iai è una grande responsabilità. L’impegno della Regione è a proseguire i tanti progetti in corso con l’altra sponda dell’Adriatico, progetti a 360 gradi: dall’urbanistica alle Pmi, dalla cultura (con il prossimo Festival Adriatico-Mediterraneo) ai servizi sociali. Proseguiremo con queste iniziative che partono dal basso- ha concluso Spacca - ma con la firma di oggi della Dichiarazione di Ancona ci sarà un cambio di paradigma.’ Frattini ha riferito che la riunione del Consiglio IAI è servita anche a tracciare il bilancio dell’anno di presidenza italiana ed ha poi giudicato molto positivamente l’attivita` del Segretariato permanente dell’AdriaticoIonio, con sede ad Ancona, dicendo che in soli due anni dalla istituzione ha svolto un ‘buon lavoro’ di ‘project oriented’, operando come catalizzatore di proposte da parte dei Paesi membri. A.D incontro a fermo per parlare di autismo Intervista a Luca marconi (udc) ‘Le nostre scelte per la famiglia’ L e linee guida del neo cetto stesso di famiglia, per Assessorato alla Fami- capire a quali coppie garanglia. Da quasi vent’anni il 15 tiremo il sostegno. Due sono maggio si celebra la Gior- i punti indicati da Spacca. nata Internazionale della Ovvero? Famiglia. Proclamata dalle Anzitutto la Regione non Nazioni Unite, questa ricor- è titolare della definizione renza riflette l’importanza della natura giuridica delche la comunità internazio- l’unione familiare, che spetnale attribuisce alla famiglia. ta invece allo Stato. Ma quale ruolo assume per Unioni di fatto e simili? la comunità delle Marche? Esatto. È la legge costituzioNe abbiamo parlato con nale che stabilisce i principi il neo assessore regionale generali. Quindi parliamo di alla famiglia Luca Marconi famiglia naturale composta (Udc). da uomo e donna che genera Per la prima volta le Mar- prole. Si tratta di una scelta che hanno un assessorato precisa volta anche ad argialla famiglia. Cosa signifi- nare un problema ormai deca in concreto? vastante per l’Europa: la deDevo precisare che la delega pressione demografica. Un è ai servizi sociali, alla coo- fenomeno occidentale che perazione, all’immigrazione ha acuito la crisi economica e al sostegno alla famiglia. odierna. Negli anni ‘70 e ‘80 Il budget per tutti i servizi l’occidente ha smesso di fare sociali (esclusi i servizi so- figli. Oggi sono le economie cio-sanitari – ndr) ammon- giovani: India, Brasile, Indota a circa 70 milioni di Euro, nesia. di questi 1.146.000 vengono Ma si dice anche che il nodestinati alle famiglie attra- stro Paese ha retto meglio verso la legge regionale. Ma di altri alla crisi al di là delle cifre ciò che Solo perché ancora c’è la facambia è l’impegno assun- miglia che risparmia e che to dal presidente Gianma- consente all’Italia di acquirio Spacca con gli elettori. stare i titoli di Stato a prezzi Quello cioè di orientare le bassissimi, cosa che la Grepolitiche sociali mettendo al cia non riesce più a fare. In centro la famiglia. Francia e in Inghilterra inQuale sarà il risultato fi- vece, dove ci sono politiche nale? demografiche, la situazione Prendiamo in esame l’emer- è migliore. Ma quando il rigenza sociale: anziani, in- sparmio della famiglia verrà fanzia, handicap, tossicodi- meno il nostro sistema popendenze, disagio … Il ruolo trebbe crollare. della famiglia in tutti questi Cosa dire della Ru486? settori è insostituibile. Noi Non c’è ancora un pronunvogliamo sostenere que- ciamento ufficiale delle sto ruolo finché è possibile, Marche, anche se l’assessosostituendoci alla famiglia re competente, (Mezzolani d’origine solo nei casi più – ndr) porterà quanto prima estremi. in giunta questa applicazioParliamo delle riduzioni ne. Il fatto è che le Regioni Irpef annunciate in cam- non hanno il potere per usapagna elettorale re o non usare la RU486. La Interverremo perché siano pillola abortiva rientra nella applicate secondo il princi- legislazione della 194. Sempio del quoziente familiare. mai dovremmo rilanciare il Ma intanto è bene sgombra- ruolo dei consultori. re il campo intorno al cona cura di Roberto Mazzoli la provincia di ancona e le politiche attive per l’occupazione Più servizi, più rete Borse di studio per il lavoro N elle Marche colpisce lo 0,6 per cento della popolazione, e al momento in regione ne soffrono circa 900 persone: si tratta dell’autismo, sindrome a cui è dedicato il convegno “Leggere la disabilità nella scuola – Differenziare per comprendere: autismo e disturbi intellettivo-comportamentali” che svoltosi il 12 maggio a Fermo, presso la Comunità di Capodarco di Fermo. L’evento, organizzato dall’Associazione Omphalos - rete per l’individuo e l’integrazione - in collaborazione con il Centro autismo età evolutiva - Regione Marche, dell’Unità operativa complessa di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Fano, è rivolto principalmente al mondo della scuola, ai professionisti della salute e al personale medico, agli educatori, alle cooperative, agli enti pubblici locali, agli organi socio-sanitari ed anche ai genitori. A tenere le relazioni sul nuovo metodo “Aba” Roberta Castagnoli e Chiara Tamburini, rispettivamente pedagogista e psicologa del Centro di Fano. L’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita. Le aree maggiormente coinvolte sono quelle relative all’interazione sociale reciproca, all’abilità comunicativa e al comportamento, caratterizzato da interessi e attività di tipo ristretto e ripetitivo; la sindrome si configura come una disabilità permanente, che accompagna il soggetto per tutta la vita. L’Omphalos è un’associazione di volontariato nata nelle Marche nell’aprile 2008 per iniziativa di un gruppo di genitori di bambini a cui è stato diagnosticato l’autismo e sono stati presi in carico dal Centro di Fano. Simona Mengascini O ltre 800 mila euro per il finanziamen- 10 borse destinate a soggetti ospitanti enti to di 140 borse di studio finalizzate a pubblici, con esclusione della Provincia di favorire l’occupazione. È quanto stanziato Ancona e della Regione Marche, in quanto dalla Provincia di Ancona con un bando cofinanziatori del bando. rivolto a disoccupati e inoccupati in pos- L’importo mensile della borsa è di 650 sesso di diploma di scuola media superiore euro lordi e avrà una durata di 8 mesi per r e s i d e n t i un impegno minimo settimanale di 30 ore. nella pro- La domanda di finanziamento dei progetti vincia di dovrà essere inviata al servizio Istruzione, A n c o n a . formazione e lavoro della Provincia di AnSarà pos- cona entro il 18 giugno. sibile pre- “Tra le tante misure anticrisi messe in atto s c i n d e r e dalla Provincia - afferma l’assessore al Sidal titolo di stema formativo Maurizio Quercetti - questudio nel sta è una delle più interessanti ed efficaci, caso in cui in quanto volta a costruire opportunità di il benefi- lavoro nel territorio provinciale a favore ciario della di disoccupati in possesso di diploma. Ciò, borsa sia significa che l’intervento coinvolgerà sogun soggetto getti che rientrano in un’ampia fascia di disabile. popolazione e che, a causa delle crisi ecoLe espe- nomica, o hanno perso il lavoro o, nel caso rienze la- dei più giovani, incontrano difficoltà a trov o r a t i v e vare una prima occupazione”. d o v r a n n o L’avviso pubblico è disponibile sul sito essere svolte www.istruzioneformazionelavoro.it e delall’interno di aziende e onlus (regolarmen- l’ente www.provincia.ancona.it nei Centri te iscritte al registro delle imprese della per l’Impiego, l’orientamento e la formaCamera di commercio di Ancona) o in stu- zione della Provincia di Ancona, che restadi professionali con sede legale e/o produt- no a disposizione per ogni ulteriore infortiva nel territorio della Provincia di Anco- mazione e chiarimento. na. Previsto anche un numero massimo di S.M. 3 Block Notes Confocoop Si è celebrata venerdì 7 maggio ad Ancona, l’Assemblea elettiva della Federlavoro e Servizi di Confcooperative Marche. In questa federazione di settore della cooperazione marchigiana, sono associate 105 cooperative, con un fatturato di oltre 68 milioni di euro, 1332 soci e 1468 addetti. Le cooperative spaziano in diversi settori di attività: dai lavori tradizionali di trasporto e facchinaggio, ai lavori manifatturieri nel tessile-abbigliamento, nel legno e produzione di mobili e infissi, ai servizi grafici e tipografici, alla ristorazione, fino ai nuovi settori innovativi dell’elettronica, della logistica integrata, dei servizi di manutenzione ambientale, del marketing e della consulenza aziendale. Le 105 cooperative di Federlavoro e Servizi sono presenti in tutte e cinque le province marchigiane, con una discreta prevalenza nella provincia di Ancona (circa un terzo). Durante i lavori, dagli interventi dei vari cooperatori è emerso che le cooperative, pur soffrendo come tutti la crisi economica e finanziaria, hanno dovuto ridurre meno di altri comparti l’occupazione dei propri addetti. Probabilmente per la maggiore flessibilità organizzativa, o per la capacità di responsabilizzare maggiormente i propri soci lavoratori, le cooperative hanno fatto ricorso in misura molto ridotta agli ammortizzatori sociali in deroga che la Regione ha messo a disposizione delle imprese nel corso del 2009. L’unico problema che permane, in misura uguale forse anche in maniera più accentuata rispetto ad altre imprese, è la difficoltà del ricorso al credito bancario, dovuto in parte anche alla sottocapitalizzazione di molte di essere e dall’impossibilità di prestare le adeguate garanzie. Questo è ovviamente una contraddizione che va superata facendo sistema con tutte le altre componenti sociali ed istituzionali, affinché chi riesce a mantenere, o addirittura, ad accrescere l’occupazione, non venga penalizzato da una modalità di concessione del credito rimasto a “prima della crisi”. Nel corso dell’Assemblea si è proceduto al rinnovo delle cariche, ed il testimone di Presidente della Federazione è passato da Daniele Costantini al neoeletto Presidente Rosati Giancarlo, giovane dirigente cooperativo di 33 anni. All’assemblea erano altresì presenti, ed hanno portato il loro contributo, il Presidente Nazionale di Federlavoro Massimo Stronati, il neo Assessore Regionale al Lavoro Marco Luchetti, i consiglieri regionali Fabio Badiali e Angelo Sciapichetti, il dirigente del P.F. Cooperazione nei settori produttivi della Regione Marchionni. 4 13 maggio 2010 Senigallia senigallia si conferma, la provincia cresce Ancora bandiera blu L e Marche portano a casa sedici Bandiere blu e tra queste anche Senigallia. Al Sud vessilli per San Benedetto del Tronto, Grottammare e Cupra Marittima. Si risale e vengono premiati Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Poi Civitanova, Potenza Picena e Porto Recanati. Altro scatto e alla novità di Portonovo si affiancano le certezze e le bellezze di Sirolo e Numana. Lasciata Ancona a navigar nelle sue acque, la Bandiera Blu resiste sulla nostra spiaggia di velluto e su quella di Marotta-Mondolfo. Per Pesaro, Fano e Gabicce una confermae. Istituite nel 1987, anno europeo per l’ambiente, le Bandiere Blu nel mondo sono sempre state targate Fee. Tra qualità di acque e coste, servizi e misure di sicurezza e tanta educazione ambientale, il riconoscimento viene assegnato alle spiagge di più di trenta Paesi: dall’Europa al Sudafrica, dalla Nuova Zelanda al Canada, fino ai Caraibi. E, tanto per stare sull’attualità, in pagella non sfuggono lo smaltimento dei rifiuti, con un occhio di riguardo alla raccolta differenziata, e l’accesso al mare per tutti. “Un grande risultato che ripaga le politiche delle amministrazioni locali per la salvaguardia e la tutela del patrimonio ambientale e delle coste. Per la Provincia di Ancona, poi, la soddisfazione è doppia perché festeggiamo con un riconoscimento in più rispetto allo scorso anno, quello alla spiaggia di Portonovo”. E’ contenta la presidente Patrizia Casagrande, tanto più che le Marche salgono al secondo posto per numero di vessilli a pari merito con la Toscana e appena dietro alla Liguria, che ne ha conquistati 17. “Da tempo – continua la presidente – le nostre scelte di pianificazione e di bilancio mirano a garantire lo sviluppo di quelle nuove leve economiche rappresentate dal turismo e dalla cultura, attraverso le quali vogliamo ridisegnare il modello di crescita marchigiano. Ora che i risultati cominciano a farsi vedere, è necessario insistere in questa direzione. Un primo obiettivo può essere il rilancio dell’area marina protetta nella zona sud. Speriamo che i successi ottenuti contribuiscano a risolvere i dubbi di quanti si oppongono a questo progetto che, in realtà, è e deve essere vissuta come un’ulteriore opportunità da non perdere per lo sviluppo ecosostenibile del territorio”. Laura Mandolini notizie della settimana Unità d’Italia L a Città di Senigallia sarà in prima fila nelle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità D’Italia (17 marzo 1861-17 marzo 2011). L’Amministrazione Comunale procederà infatti nelle prossime settimane alla costituzione di un comitato cittadino per le celebrazioni, coinvolgendo consiglieri comunali, dirigenti scolastici, rappresentanti del tessuto associativo locale e personalità del mondo culturale e accademico. “Abbiamo la ferma intenzione di coinvolgere il nostro ricco e vitale tessuto culturale, assieme naturalmente al Consiglio Comunale – ha dichiarato il Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi – per elaborare un programma di iniziative e manifestazioni che siano in grado di celebrare degnamente i 150 anni dell’Unità d’Italia. Come ha più volte ricordato il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non c’è retorica nel recuperare con fierezza il valore dell’unità e dell’indivisibilità nazionale. In una città come la nostra, animata da un grande interesse per le vicende storiche del Risorgimento, le manifestazioni per i 150 anni dell’Italia unita potranno essere l’occasione per una riflessione che, abbandonata la facile retorica, sappia prendere in esame gli elementi realmente unificanti della comunità nazionale.” Sono molteplici le possibili iniziative ispirate al tema e sulle quali il Comitato cittadino sarà chiamato a esprimersi: un ciclo di conferenze, presentazioni di libri in biblioteca, un concorso riservato alle scuole, varie mostre, concerti e numerose altre manifestazioni. M.B. I mportante risultato per il Comune di Senigallia nel rapporto che Legambiente ha diffuso nelle scorse settimane sui comuni rinnovabili di tutta Italia, documento nel quale sono mappati i Comuni, le Province e le Regioni che utilizzano fonti rinnovabili per la produzione di energia. Energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica e quella derivante dalle biomasse sono le fonti rinnovabili analizzate dal rapporto. E proprio sul solare termico il Comune di Senigallia risulta essere addirittura il terzo Comune d’Italia, con 4000 mq installati sul proprio territorio, su edifici pubblici e privati, dietro solamente a Bolzano e Trento (per l’anno 2009). Un grande risultato, specialmente se si pensa, ad esempio, che nell’intero Comune di Roma i mq installati sono 3220. Il rapporto Comuni Rinnovabili 2010, realizzato da Legambiente in collaborazione con GSE e Sorgenia, racconta le storie delle amministrazioni italiane che hanno puntato, investito e creduto nell’introduzione delle energie rinnovabili. Questi comuni, di cui molte buone pratiche sono nella nostra Regione, dimostrano quanto queste fonti energetiche siano oggi affidabili, in grado di dare una risposta concreta ai fabbisogni energetici e offrire un’alternativa sempre più competitiva ai combustibili fossili. “Analizzando l’intero rapporto – ha detto l’assessore all’Urbani- stica Ceresoni – si leggono positivi segnali di crescita e diffusione del solare termico e delle altre energie rinnovabili. Tutto ciò è estremamente importante: occorre continuare con decisione sul percorso intrapreso affinché questo processo possa accelerare. Il solare termico è infatti una tecnologia altamente affidabile e alla portata di tutti da un punto di vista economico. Per continuare su questa strada, in futuro sarà necessario dare piena attuazione al Piano Energetico Ambientale comunale (PEAC), adottato dall’Amministrazione uscente sulla base del Piano regionale, attivando un progetto sistematico di sviluppo per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare sulle attrezzature pubbliche (fotovoltaico, solare, geotermico, eolico), sviluppando tecnologie ad alta efficienza energetica e incentivando interventi anche da parte dei privati con precise previsioni anche negli strumenti urbanistici (ad esempio nuovo regolamento edilizio)”. Autocostruzione . ‘Nella recente assemblea del comitato di venerdì 7 maggio si è vista riconfermare la compattezza e l’unità nell’accordo a rilanciare tutti insieme nuove strategie d’azione e a tenere alto il tasso di criticità e di vigilanza relativamente all’iter progettuale della complanare nonché sugli impatti effettivi e concreti generati dai lavori di costruzione dell’opera stessa. A tutt’oggi continuiamo a chiederci e a chiedere alle persone competenti per ruolo e responsabilità, come si possa attuare nella fretta e nella tempistica adottate, un intervento così devastante per il territorio quando, riguardo il monitoraggio ambientale, mancano approvazioni importanti rispetto ai rumori e all’inquinamento e non sono state ottemperate tutte le prescrizioni richieste dagli organi competenti, tenuto conto che due dei futuri svincoli si innesteranno in un’area esondabile e in una zona sensibile per la presenza di due scuole e un ospedale. A questo scopo stiamo intensificando i contatti con gli uffici del Ministero, della Regione e della Provincia chiedendo continui aggiornamenti e garanzie sulle corrette procedure relative alla Valutazione d’Impatto Ambientale ministeriale e regionale. (...) Giova anche ricordare che sono depositati al TAR due nostri ricorsi di cui uno sarà presto dibattuto, nonostante il respingimento della richiesta di sospensiva. Ciò però non lascia impregiudicati i nostri diritti di risarcimento patrimoniali e non, in primis il riconoscimento del diritto alla salute. Francesca Angeletti e Anna Manoni - Comitato Versus Complanare Pannelli solari rese note le graduatorie del comune a denti stretti Succede a Senigallia Complanare * Lunedì mattina è scoppiato un incendio in un capanno in via del Moroso 113 a Brugnetto di Senigallia. Le fiamme hanno danneggiato la struttura e i diversi mezzi agricoli all’interno. Determinante l’intervento dei vigili del fuoco. L’incendio è divampato solo in una parte del magazzino, distruggendo letteralmente due mezzi agricoli. Ma grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco si è evitato il peggio. * A più di un mese dalle elezioni comunali, il Popolo della Libertà inaugura ufficialmente la nuova stagione politica nei banchi dell’opposizione, ma, visto il risultato ottenuto alle urne, il partito di Berlusconi ha deciso di cambiare strada. Una sostanziale apertura nei confronti della maggioranza, sotterrare l’ascia di guerra “per raggiungere il bene dei cittadini. “Il Popolo della Libertà - ha spiegato Gabriele Cameruccio, capogruppo in Consiglio Comunale - si impegnerà per fare un’opposizione responsabile e costruttiva che vuole ripartire da quello che è stato il risultato elettorale. Costruire un’alternativa concreta a quella che è l’attuale compagine al governo della città”. * Il Comitato pro Cesanella e non solo, dopo aver raccolto numerose firme a sostegno delle proprie osservazioni, dai residenti nella zona, sulla variante al piano particolareggiato per il parco della Cesanella, e dopo aver pubblicato tali osservazioni nel contesto di precedenti comunicati stampa ed assemblee pubbliche, ha depositato, tali osservazioni, formalmente, presso il Comune. * Avevano rubato documenti e portafogli dall’armadietto di una stanza del reparto di maternità dove si trovava ricoverata una giovane mamma e spacciandosi per la vittima del furto hanno fatto acquisti al Mercantone Uno di Monsano. Sono stati smascherati dall’attività investigativa dei carabinieri di Marzocca i due tossicodipendenti, residenti nell’anconetano, individuati dai militari dopo la denuncia della vittima. * Ripulito interamente da circa 10 giorni già vi è apparsa un’idiota scritta a caratteri cubitali che dice: “Ti amo...” . Nonostante gli sforzi, anche economici, che sta sostenendo RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per mantenere puliti tutti gli ambienti di stazione, non si riesce a fermare questi vandali. Utp (utenti trasporto pubblico) crede che ormai sia giunto il momento di interventi mirati e nei prossimi giorni inoltrerà un esposto alla Procura della Repubblica di Ancona. Senigallia al III posto in Italia per solare termico C on determinazione del Dirigente dei Servizi Educativi, Sociali e Sport n. 547 del 27/04/2010 sono state approvate le graduatorie definitive degli aspiranti autocostruttori partecipanti al progetto “Le mani, per vivere insieme”, i quali costruiranno, sotto la guida di personale specializzato, la propria futura abitazione nell’area assegnata in località Cesano di Senigallia. Per ciascuna delle tre tipologie di alloggi, che, ricordiamo, sono: tipologia A : n. 4 alloggi da 56 mq netti utili; tipologia B : n. 4 alloggi da 80 mq netti utili; a cura di tipologia C : n. 12 alloggi da 94 mq netti utili; sono state formulate due graduatorie, una per cittadini italiani e comunitari ed una per cittadini extracomunitari. Ai soggetti collocati in posizione utile nelle graduatorie, sarà data comunicazione a mezzo raccomandata A/R così come alle persone che dovessero trovarsi in posizione utile in un momento successivo alla stesura delle graduatorie definitive, per decadenza dall’assegnazione di qualche soggetto beneficiario o per espressa rinuncia dello stesso. M.B. Giuseppe Nicoli Dill’ al monc’ in piazza • Nel 1960 Sestina e Cesare Casagrande diedero vita, sul Lungomare Alighieri, al “Bar Cesare”. Cinquant’anni di storia, mezzo secolo di successi, a pari passo con lo sviluppo della “spiaggia di velluto”. Oggi, per festeggiarli, i figli Paola e Lamberto aspettano tutti (con musica e buffet) domenica 23 maggio, dalle 15 alle 18,30, sul lungomare Alighieri, zona Ponte Rosso. Ai figli, che con tanto impegno continuano il lavoro dei genitori, l’augurio di una felice e grandiosa riuscita dei festeggiamenti. • Abbiamo sempre segnalato i presepi che ogni Natale realizza Stellio Bozzi, novantenne, sebbene non vedente. Ora ha deciso di allestire, nella sua casa sul lungomare Mameli al n. 207, una mostra aperta a tutti delle sue realizzazioni artistiche. • Avvicinandosi la stagione estiva, anche se ancora il tempo è molto incerto, il nostro Comune ha emesso un’ordinanza per preve- nire il proliferare della zanzara-tigre. Oltre alla disinfestazione, i cittadini devono usare diversi accorgimenti, primo fra tutti evitare di abbandonare i contenitore dove si raccoglie l’acqua piovana e provvedere al loro costante svuotamento, pulire poi i tombini di raccolta delle acque piovane prima del trattamento larvicida. L’obbligo di evitare il formarsi di acqua stagnante, dove proliferano le larve della zanzara-tigre, è esteso anche ai proprietari di orti nonché a tutti coloro che ne sono interessati. Per i trasgressori è prevista anche una sanzione pecuniaria. • Il maltempo ha penalizzato la mostra mercato “Via Carducci in fiore” ma gli organizzatori hanno devoluto ugualmente duecento euro in favore dell’Associazione onlus “Aiuta un amico”. Il direttore di Expo-Marche ha confermato la positività dell’iniziativa anche per quanto riguarda il coinvolgimento di altre piazze e la partecipazione di scolaresche. 13 maggio 2010 Senigallia Presentata la II edizione della ‘Granfondo Adriatico’ Duegiorni in bicicletta P resentata nella Sala della Giunta del Co- Il bivio per Fossato, a metà percorso, segna mune di Senigallia, la seconda edizione anche l’inizio della parte più facile, la strada della Gran Fondo dell’Adriatico. scende fino a Jesi attraversando la Gola delLa bicicletta protagonista assoluta del pri- la Rossa. Poi ancora qualche su e giù fino mo week end di giugno a Senigallia. Due a Marina di Montemarciano, e gli ultimi giorni vissuti fra i colori e i suoni della 12 chilometri da pedalare sul lungomare. I carovana ciclistica che invaderà le strade partecipanti devono giungere al traguardo cittadine e dell’entroterra. Tanti gli appun- entro le ore 17. tamenti, buoni per soddisfare tutti i gusti, Il fenomeno delle Randonnée contribuinati e sviluppati intorno alla Gran Fondo sce allo sviluppo di un turismo volto a ridell’Adriatico, una manifestazione alla qua- scoprire e valorizzare la fitta rete di strade le è bastata una sola edizione per occupare secondarie, e poco transitate, presente in un posto di tutto rilievo nel fittissimo ca- Italia. Oltre a recuperare scorci paesaggistilendario delle Gran Fondo nazionali. ci accantonati dalle moderne e veloci vie di Ad aprire il cartellone, sabato 5 giugno, sarà comunicazione. il campionato marchigiano a cronometro Subito dopo, alle 8,30, partirà la Gran Fonper le categorie Allievi e Juniores, maschile do dell’Adriatico. La manifestazione che lo e femminile. La gara denominata “Trofeo scorso anno ha stupito tutti gli osservatori Olimpia-Giovanni Tomassini” è organizza- per il gran numero di atleti: oltre 450 parteta dalla società costituita dagli ex allievi del cipanti intervenuti alla prima edizione e in tecnico scomparso lo scorso anno. La gara, un periodo nel quale molti ciclisti sono già valevole per il Bracciale d’oro, si svolgerà in “disarmo” dopo una lunga stagione. Ma sul lungomare, dal “villaggio” della Gran il punto di forza dell’evento è la bellezza del Fondo dell’Adriatico, nella zona antistante percorso, sostenuto dall’accuratezza dell’orla Rotonda, fino a Marzocca e sarà aperta ganizzazione. L’abbinamento ciclismo-proai corridori delle Marche e dell’Umbria. mozione del territorio è risultato efficace. Domenica 6 giugno sveglia all’alba per i I ciclisti provenienti da fuori regione sono partecipanti alla Randonnée dell’Adriatico. rimasti colpiti dalla bellezza del paesaggio Con questa iniziativa le Marche aprono le e dei paesi attraversati. Il percorso, del reporte ad una specialità ciclistica di nicchia sto, tocca alcuni dei più suggestivi borghi molto diffusa in Francia e nell’Europa del delle Marche in un susseguirsi di saliscendi Nord. Una disciplina riservata ai cicloama- attraverso le bellissime strade panoramitori che amano le lunghe distanze, senza che che si aprono sulle valli del Cesano, del assillo agonistico, da coprire pedalando an- Misa e del Nevola, da Castelleone di Suasa che di notte. ad Arcevia, da Ostra Vetere a Ostra, da BelIl percorso di 202 chilometri abbraccia vedere a Morro d’Alba. Una corona di perle tutta la provincia di Ancona, in un ideale al centro della quale è incastonata la gem“Giro provinciale” che tocca le città più im- ma “Rotonda”, l’edificio simbolo della dolce portanti e i luoghi più suggestivi. vita degli anni sessanta che farà da sfondo Partenza dalle 6,30 alle 7,30. Prima salita alla manifestazione. a Castelleone di Suasa dove, dopo 32 chi- La Gran fondo dell’Adriatico è inserita nel lometri i corridori troveranno il primo Circuito “Marche in Bici”, organizzato dalcontrollo e ristoro. Seconda ascesa impe- la Struttura amatoriale della Federazione gnativa a Civitalba, frazione di Arcevia. Da Ciclistica Marchigiana. Info: Gran FonSassoferrato, paese che ha dato i natali a do dell’Adriatico, telefono 347.3481539 Giancarlo Polidori (mito ciclistico dei pri- – 347.3481349. www.gfadriatico.it - info@ mi anni ‘70) a Fabriano si pedala immersi in gfadriatico.it un paesaggio montano di rara suggestione. G.T. 5 domenica dedicata ai bambini e al futuro del nostro continente In festa per l’Europa, in compagnia dei clown P ienone in centro sto- donato il 5x1000, che ci ha tato in città oltre 4000 prerico con oltre 5.000 permesso a Natale di do- senze, ieri riunite in piazza. presenze nella domenica nare al reparto di pediatria “Nell’ambito della rassegna dedicata ai bambini, alle di Senigallia una biblioteca – spiega Mario Cavallari, mamme e all’Europa. Una per bambini, un televisore dirigente scolastico della piazza per ogni evento, in con videoregistratore ed scuola “Marchetti” che ha una giornata trascorsa al- uno stereo portatile. E’ in organizzato l’evento – abl’insegna della spensiera- cantiere, sempre grazie al biamo voluto tezza. Il Foro Annonario 5x1000 donato alla nostra celebrare la Festa dell’Euha ospitato i piccoli ciclisti, associazione, - anticipa ropa. Ricorre infatti prodi ritorno da “Bicincittà” e Mandolini – l’arredamen- prio il 9 maggio il “Bimbimbici”, per trascor- to della sala d’aspetto del 60° anniversario della narere il resto della reparto di lungodegenza scita dell’Unione Europa mattinata ed il pomeriggio con angolo salottino e bi- con la dichiarazione in compagnia dei clown. blioteca, che presto verrà Schumann. Nel corso della La giornata è iniziata per trasferito nel padiglione mattinata abbiamo voluto molti in sella alle biciclet- nuovo dell’ospedale. Con- premiare anche te, con due manifestazioni tinua così la collaborazio- quattro sportivi che hanno organizzate dalla Uisp in- ne con il nostro ospedale dato lustro allo sport senisieme Vip Clown Ciofega e – conclude - nel quale da galliese in dal Ministero dell’Ambien- anni cerchiamo di portare Europa”. Sul palco sono sate, a cui ha aderito anche gratuitamente un sorriso”. liti: la campionessa di tenil Comune di Senigallia. Le mamme sono state nistavolo Sabrina Dopo la fatica della pedala- ricordate in piazza Roma, Moretti, il campione monta per le vie della città, una nello stand dell’Associazio- diale di pattinaggio Mauro merenda per tutti e ne italiana ricerca sul can- Guenci, la campionessa di poi via con i giochi. Piazza cro dove erano in vendita ginnastica ritmica Ottavia delle erbe si è infatti tra- le azalee. La giornata della Proverbio ed il campione sformata in un allegorico mamma è stata festeggiata di atletica Carlo Mattioluna park gestito da simpa- anche dai numerosi nego- li. La manifestazione si è tici “nasi rossi”, con l’unico zianti che, per l’occasione, conclusa sulle note dell’Inobiettivo di far divertire i hanno offerto un caffè ai no alla gioia, mentre tutti i numerosi bambini interve- clienti e continueranno a presenti si nuti. “Abbiamo festeggiato farlo fino al prossimo 16 tenevano per mano nel così la 6° giornata del naso maggio. Gli esercenti, che segno di un’Europa davrosso – racconta Raffae- aderiscono all’ vero unita. Una domenica le Mandolini, presidente iniziativa “Un caffè in cen- di grande animazione per associazione Vip Claun tro per te”, hanno esposto il centro storico dove la Ciofega – con laboratori in vetrina una locandina maggior parte dei negozi creativi ed uno spettacolo rosa. Pioggia di note infine sono rimasti aperti, di clown. Ringrazio il sin- in piazza del Duca dove è approfittando dell’incredidaco e l’Amministrazione stato celebrato l’Euroday bile afflusso che normalcomunale che, come ogni 2010, al termine della XXI mente si verifica solo in anno, ci ospitano e spon- Rassegna nazionale del- piena stagione estiva. sorizzano la nostra manife- le scuole secondarie e di stazione. Ringrazio anche primo grado ad indirizzo tutti coloro che ci hanno musicale che hanno porMichela Gambelli 6 13 maggio 2010 Chiesa Appunti di vita ecclesiale Settimana liturgica nazionale “La liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta la sua energia” (S.C. 10). Questa affermazione della Costituzione Liturgica del Concilio Ecumenico Vaticano II è oggi una verità accolta e vissuta da tutto il popolo di Dio nella celebrazione della liturgia, in modo particolare dell’Eucaristia, che rende presente nella Chiesa il Signore Risorto. Per tenere vivo l’interesse per questo aspetto fondamentale nella vita della Chiesa il Centro di Azione Liturgica (Cal) ogni anno organizza in una diversa Diocesi d’Italia la Settimana Liturgica Nazionale. Per il 2010 è stata scelta la Diocesi di Fabriano-Matelica e sarà la 61a. Si svolgerà dal 23 al 27 agosto 2010. Il tema della Settimana rifletterà quello del Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona: “Signore, da chi andremo?” L’Eucaristia per la vita quotidiana”, soffermandosi su un aspetto della vita quotidiana: la condivisione. La Settimana Liturgica non è riservata solo ai convegnisti che verranno da tutta Italia, ma soprattutto ai fedeli della Diocesi di Fabriano-Matelica, a tutte le Diocesi della nostra Regione e della vicina Umbria. Il programma e le modalità di iscrizione e di www.61settimanaliturgicanazi onale.it Chiese e confraternite del Portone La parrocchia di Santa Maria della Neve di Senigallia (Portone) organizza una serata nella quale verrà presentato il libro di Donato Mori ‘La parrocchia del Portone, le sue chiese e le sue confraternite’. Sabato 27 maggio, alle 21.00, al teatro ‘Portone’ si ritroveranno don Luciano Guerri, vicario generale della diocesi di Senigallia; Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia; don Giuseppe Bartera, parroco di S. Maria della Neve; don Umberto Gasparini, parroco di S. Croce di Ostra ed ex cappellano del Portone. Interverrà il curatore del volume Donato Mori, dottore in Lettere e Storico dell’Arte. In vista del pellegrinaggio Macerata - Loreto Novità in vista per la Fiaccola della pace del Pellegrinaggio Macerata-Loreto, giunto alla 32a edizione. Non solo nell’itinerario, ma soprattutto nel programma. Infatti l’accensione della fiaccola a Roma non avverrà nel corso dell’udienza generale del Papa il mercoledì precedente all’inizio del Pellegrinaggio, bensì in un’occasione speciale: l’incontro di Papa Benedetto XVI con tutte le diocesi delle Marche, sabato 29 maggio (ore 10.00: ingresso Aula Paolo VI in Vaticano; ore 10.30: preghiera, animazione e testimonianze; ore 12.00: incontro con il Santo Padre). L’udienza speciale del Santo Padre avviene anche in occasione della ricorrenza del IV Centenario della morte di Padre Matteo Ricci, dopo diverse manifestazioni a Macerata ed in altre parti d’Italia e del mondo. Intanto la fiaccola dopo la benedizione del Papa a Roma verrà portata dai tedofori in direzione di Rieti con arrivo previsto verso le 18.30 dello stesso 29 maggio. Fino al 9 giugno resterà presso la diocesi di Rieti, pronta a ripartire verso L’Aquila, (arrivo previsto ore 17.30) dove gli organizzatori intendono ricordare ad un anno di distanza gli abruzzesi colpiti dal terremoto e ritornare presso la tendopoli per un “passaggio” di solidarietà e di amicizia. Il pellegrinaggio Macerata - Loreto si terrà il prossimo 12 giugno. CHIESA Giovani cristiani uccisi in un agguato: parla mons. Chullikatt Iraq, la Chiesa martire V icinanza spirituale alle comunità cristiane dell’Iraq a tutti gli uomini e le donne di buona volontà perché mantengano salde le vie della pace e respingano tutti gli atti di violenza che hanno causato così tante sofferenze”. È quanto si legge in un telegramma di Benedetto XVI dopo l’attentato del 2 maggio che ha provocato 4 morti e 171 feriti tra gli studenti di un convoglio diretto all’Università di Mosul. Ne abbiamo parlato con il nunzio apostolico in Giordania e Iraq, mons. Francis Assisi Chullikatt., vescovo titolare dell’antica diocesi di Ostra e particolarmente legato alla nostra diocesi. Ancora un attacco contro i cristiani, e questa volta a pagare col sangue sono stati giovani studenti universitari… È stato un attacco non solo contro i cristiani ma contro l’intero Iraq. Questi giovani andavano all’Università solo per studiare e per ottenere un’educazione che li trasformasse in cittadini ben formati a livello accademico, culturale, sociale e spirituale, per poter così contribuire alla ricostruzione del loro Paese. Questi attacchi efferati hanno quindi contribuito soltanto a spegnere le aspirazioni di questi giovani innocenti e a stroncare la rinascita irachena. Perché colpire giovani studenti? I giovani sono il futuro della nazione e della Chiesa irachena. I giovani sono gli artefici di una nuova nazione che tutti gli iracheni, musulmani e cristiani, intendono costruire insieme. Essi vogliono essere portatori di speranza, profeti di riconciliazione e messaggeri di pace. Senza di loro una nazione e la stessa Chiesa non possono sognare un futuro luminoso. La speranza è che i giovani iracheni non rinuncino a sperare e a studiare. La loro vocazione è costruire – dice Benedetto XVI – un futuro di speranza per l’umanità. E noi tutti abbiamo il dovere di aiutare i giovani iracheni a realizzare la loro missione per il bene della loro nazione. Gli episodi di violenza anticristiana si susseguono: esiste un complotto per cacciare i cristiani dall’Iraq? Più che un complotto vedo il tentativo da parte dei terroristi di dimostrare che è solo con la violenza che si possono risolvere le questioni interne al Paese. Un approccio assolutamente illogico. Non è con la violenza che si possono cambiare le questioni religiose, sociali e politiche. Per ora non si sono registrati attestati di solidarietà da parte delle autorità, dopo l’attacco di Mosul. Pare che i cristiani siano stati lasciati soli. In queste ore so che alcune autorità locali di Mosul hanno espresso tutta la loro solidarietà al vescovo sirocattolico della città, mons. Georges Casmoussa. Non mi risultano, fino ad ora, interventi da parte delle autorità governative nazionali. Le autorità di Mosul hanno offerto tutto il loro apporto perché tali cose non accadano più. Mons. Casmoussa ha anche chiesto un’inchiesta formale per fare luce sulla vicenda. Sono passati circa 2 mesi dalle elezioni l’Iraq non ha ancora un governo. Questo vuoto favorisce il clima di violenza? È auspicabile che si formi, quanto prima, il nuovo governo per evitare il vuoto di potere. Questo potrebbe, infatti, intervenire in modo opportuno e tempestivo per fronteggiare casi simili come l’attacco del 2 maggio. Dopo episodi di violenza come questo si torna a parlare della “Piana di Ninive”, come di una zona sicura, nel nord iracheno, per i cristiani… Della Piana di Ninive se ne parla da anni in seno ai vescovi iracheni ma non è da intendersi come un ghetto nel quale isolare i cristiani. Tutt’altro. Credo che la cosa riguardi l’amministrazione e la gestione di quelle zone e villaggi dove i cristiani sono in maggioranza. Cosa ben diversa da un’enclave politico-settaria o religiosa dove raggruppare tutti i cristiani. I cristiani, poi, non formeranno mai una milizia propria per difendersi. Essi si sono sempre rivolti alle autorità costituite alle quali spettano la sicurezza e la protezione dei cittadini. Al Sinodo per il Medio Oriente (10-24 ottobre 2010) si parlerà anche della violenza contro i cristiani iracheni e della diaspora cui sono costretti? Il Sinodo sarà un’occasione preziosa per affrontare, tra l’altro, anche il tema della violenza e dell’emigrazione dei cristiani, problemi che non si registrano solo in Iraq. Si potrà vedere la sofferenza delle comunità cristiane mediorientali e capire come affrontarla. E lo stesso vale per l’esodo dei cristiani. a cura di Daniele Rocchi DIOCESI 2 giugno, in Piazza del Duca Festa di famiglie L a famiglia che sogno! Tra difficoltà e speranze”. Questo lo slogan della festa che si svolgerà nel pomeriggio di mercoledì 2 giugno in piazza del Duca a Senigallia, una Festa in famiglia della Famiglia! Queste brevi frasi vogliono significare la concreta bellezza della famiglia e il suo fondamentale valore sociale. Pur sperimentando le crisi che possono colpire la società, la famiglia rimane luogo di accoglienza, di dinamismo, di responsabilità, di speranza! Per questo il suo contributo è e deve essere degno della più alta considerazione. L’appuntamento in piazza sarà occasione quindi d’incontro, di condivisione, di divertimento e di riflessione per grandi e per i più piccoli. Il pomeriggio prevede: musica, gioco e laboratori artistici in piazza, grazie all’animazione dei clown dell’Unitalsi e dei giovani della diocesi. Mentre nella Sala del Trono alle ore 17.00 si svolgerà un incontro – dibattito sul ruolo della famiglia come presidio di valori, di ideali e di prassi educative nella società moderna. La giornata del 2, sarà preceduta da uno spettacolo – cabaret tratto dal libro “I cinque linguaggi dell’amore” di Gary Chapman al cinema teatro ‘Gabbiano’, la sera del 1 giugno alle ora 21,00. Una Festa da non perdere! Ala Barabesi 13 maggio 2010 Chiesa idee da condividere in agenda 7 LA SETTIMANA DEL VESCOVO diocesi La scommessa della partecipazione ecclesiale condivisa Insieme, stessa dignità C ontinuando la riflessione avviata nello scorso numero sugli organismi di partecipazione, potremmo dire che l’orizzonte entro cui si pone l’attenzione è dato da una rinnovata comprensione ecclesiale, che è frutto di grandi processi di ascolto e discernimento, posti in atto a diversi livelli dalla Chiesa. Giovanni Paolo II, nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte, al n. 43, invita a ‘fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione’ e chiama tutti i battezzati e cresimati ‘a prendere coscienza della propria attiva responsabilità nella vita ecclesiale’. Questo è un punto di arrivo e un frutto di quella ecclesiologia di comunione che è stata autorevolmente promossa dal Concilio Vaticano II, in particolare dalla Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium. Anche l’Episcopato italiano si è impegnato su questo tema, nell’ambito dei progetti pastorali decennali. In sintesi possiamo dire che dalla riflessione del Magistero emergono alcuni filoni di riflessione. Il primo, citando la Christifideles Laici al n. 15, mette in evidenza come ‘la novità cristiana è il fondamento e il titolo dell’eguaglianza di tutti i battezzati in Cristo, di tutti i membri del popolo di Dio: “comune è la dignità dei membri per la loro rigenerazione in Cristo, comune la grazia dei figli, comune la vocazione alla perfezione, una sola la salvezza, una sola la speranza e indivisa la carità” [LG 32]. In forza della comune dignità battesimale il fedele laico è corresponsabile, insieme con i ministri ordinati e con i religiosi e le religiose, della missione della Chiesa’. Inoltre uno dei frutti della dottrina della Chiesa come comunione, in questi anni, è stata la presa di coscienza che le sue varie componenti possono e devono unire le loro forze, in atteggiamento di collaborazione e di scambio di doni, per partecipare più efficacemente alla missione ecclesiale. Ciò contribuisce a dare un’immagine più articolata e complessa della Chiesa stessa, oltre che a rendere più efficace la risposta alle grandi sfide del nostro tempo, grazie all’apporto corale dei diversi doni. La comunione ecclesiale è intesa inscindibilmente come ‘unione a Cristo ed in Cristo; e unione fra i cristiani, nella Chiesa’ (Christifideles Laici, 19). È l’unione a Cristo che genera l’unione fraterna; questa è segno ed espressione viva di quella. La Chiesa, in quanto ‘è in Cristo come sacramento, cioè segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano’, è realtà di comunione. Ciò caratterizza essenzialmente la vita e missione del popolo di Dio nel suo insieme, ma anche la condizione e l’azione di ciascun fedele. Esiste, quindi, una reale corresponsabilità di tutti i fedeli nella vita e nella missione della Chiesa, perché ognuno partecipa nel modo che gli è proprio dell’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo. Il fatto che la Chiesa sia popolo di Dio, chiamato a essere realtà di comunione, in cui ogni battezzato è corresponsabile, comporta alcune conseguenze che meritano di essere sottolineate per il momento attuale della vita della Chiesa: - ogni realtà in cui il popolo di Dio si articola e ogni struttura che in esso è presente si devono caratterizzare per essere realtà di comunione e luoghi per l’esercizio della corresponsabilità dei battezzati; - ogni fedele deve sentirsi parte del popolo di Dio e chiamato a collaborare, secondo la propria vocazione, alla vita e alla missione della Chiesa in comunione con tutti gli altri fedeli e a servizio della stessa comunione; - il ministero della presidenza presente nella Chiesa si deve qualificare, in particolare, come servizio per la comunione tra tutti i fedeli e come impegno a rendere consapevole ogni battezzato della sua chiamata a un’effettiva corresponsabilità nella vita e nella missione del popolo di Dio; - all’edificazione della Chiesa, anche nella cooperazione alle funzioni che ne costituiscono il governo, devono essere chiamati a partecipare tutti i fedeli, ciascuno secondo la propria vocazione e nelle forme precisate dalla disciplina ecclesiale. don Paolo Gasperini Il sole 24 ore ha pubblicato un articolo del vescovo giuseppe su ‘etica e economia’ Economia, ‘affare’ di tutti L a riflessione sull’etica è di par- funzionare ha bisogno, come ogni ticolare attualità in questo mo- altra organizzazione, di regole. Da mento di crisi economico-finanzia- queste tre separazioni, che speciria che ancora imperversa anche ficano il divorzio tra economia ed nel nostro territorio e di cui non si etica, ha avuto origine la crisi in intravede la fine. Seguendo l’analisi atto. Per superare la crisi è dunque dell’economista Stefano Zamagni, necessario ricostituire il legame tra questa separazione tra economia ed queste due realtà: economia ed etietica possiamo comprenderla, più ca. Ma di quale etica si parla? Esispecificamente, sotto tre aspetti: a) stono in effetti diversi tipi di etica: separazione tra economia e solida- utilitaristica,individualistica, colrietà. Nella sfera dell’economico si è lettivistica, solidaristica. Ciò di cui creata la convinzione che lo scopo si avverte il bisogno non è un’etica da conseguire è la massimizzazio- qualsiasi, ma un’etica veramente ne del reddito, della ricchezza e del umana. E qui interviene la Dottrina profitto: il criterio di giudizio delle sociale della Chiesa, la quale è un azioni umane e dell’azione econo- insegnamento fondato non solo sulmica è il profitto. La conseguenza la fede, ma anche sulla ragione che, è che nel mondo dell’economia non in quanto tale, può essere condivisi deve guardare in faccia a nes- so da tutti: credenti e non credenti. suno, “business is business”. Nel- Alla luce di tale etica, elaborata dal l’attività economica non c’è posto magistero della Chiesa, il principer la solidarietà. L’impresa deve pio e la regola fondamentale - che semplicemente produrre, spetta al- devono fare da base a tutto il resto l’ente pubblico ridistribuire la ric- - è il riconoscimento della centralità chezza per attuare la solidarietà; b) della persona umana. In particolaseparazione tra lavoro e ricchez- re, per le imprese, ciò significa che za. Per secoli l’umanità è andata le persone hanno priorità sull’orgaavanti, sapendo che all’origine di nizzazione, che la loro dignità esige ogni creazione della ricchezza c’è il più assoluto rispetto, che le loro il lavoro umano. Poteva trattarsi esigenze devono sempre trovare ridel lavoro intellettuale o del lavoro spondenza e attenzione. Su questi manuale, del lavoro dei campi o del elementi si fonda la concezione dellavoro industriale. Però era il lavo- l’impresa come “comunità, bisogno ro a generare ricchezza. Negli ulti- di lavoro solidale e progetto di svimi decenni, in collegamento con luppo partecipato”. All’impresa non l’avvento della globalizzazione, si si chiede solo di creare occupazione è diffuso il convincimento in base e reddito, ma anche di promuovere al quale la sorgente della ricchezza e diffondere conoscenze, profesnon è più il lavoro, ma la finanza sionalità nel mondo del lavoro e di speculativa. Il messaggio che viene contribuire allo sviluppo culturale oggi veicolato anche ai bambini è e civile della comunità. Certamente quello che bisogna essere furbi, ar- l’impresa deve tendere all’efficienrivisti e capaci di guadagnare soldi; za e al profitto. Ma la massimizzanon emerge l’idea del lavoro inteso zione del profitto non può essere come attività che crea, che realizza l’unico scopo dell’impresa. Insieme la persona, che contribuisce al bene al profitto bisogna tenere conto andella società ecc.; c) separazione tra che della solidarietà. Addirittura, e mercato e democrazia. Il mercato, questa è una novità di grande riliefatto di tanti meccanismi, produce vo, l’enciclica “Caritas in veritate” e distribuisce i beni che servono a di Benedetto XVI parla della possoddisfare i bisogni. Il mercato per sibilità e dell’esigenza di introdurre nell’economia, in un’economia che sia veramente a servizio dell’uomo, il concetto di fraternità. Accanto alla responsabilità sociale dell’impresa bisogna anche riconoscere la responsabilità sociale del consumatore. Tutti noi siamo consumatori. Tale responsabilità sociale vuol dire che se io sono a conoscenza che un determinato oggetto è stato prodotto violando i diritti umani fondamentali, ad esempio facendo lavorare i bambini ecc. e, pur sapendolo, compro quell’oggetto, anche io mi rendo responsabile. Fino ad ora la responsabilità veniva attribuita solo al produttore. Infatti è nota la responsabilità dell’impresa, ad esempio rispetto alla questione ecologica ed energetica, al riconoscimento dei diritti dei dipendenti, alla dignità del lavoro, alla salute ecc., ma questo non basta, perché anche chi compra è responsabile. Questo è il motivo per cui occorre rivedere il nostro stile di vita, spesso improntato al consumismo, allo spreco e al non rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. Noi siamo moralmente responsabili: se spendiamo il nostro potere d’acquisto in una direzione piuttosto che un’altra è chiaro che possiamo contribuire a provocare anche gravi danni sotto il profilo sociale ed economico. + Giuseppe Orlandoni Giovedì 13 maggio Ore 9.00: S.Messa in Cattedrale in onore del Beato Pio IX e inaugurazione del Battistero restaurato Ore 10.00: Inaugurazione locali Opera Pia M.Ferretti Venerdì 14 maggio Ore 15.30: Incontro cresimandi a Pongelli Sabato 15 maggio Ore 10.00: Riunione Ufficio dioc. Affari Economici Ore 18.30: Conclusione Corso pastorale familiare a Casa San Benedetto Domenica 16 maggio Ore 9.30: S.Cresima a Ripe Ore 11.00: S.Cresima a Ostra Vetere Ore 18.00: S.Cresima degli adulti in Cattedrale Lunedì 17 maggio Ore 10.30: S.Messa al Santuario di S.Pasquale Ore 18.00: S.Messa alle Grazie Martedì 18 maggio Ore 10.00: Riunione Migrantes regionale a Loreto Mercoledì 19 maggio Ore 11.30: Riunione al Comune di Serra de’ Conti Venerdì 21 maggio Ore 20.00: Incontro Opera Pia M.F. a Cesano Sabato 22 maggio Ore 9.30: Incontro regionale pastorale sociale a Loreto Ore 18.30: S.Cresima a Scapezzano Ore 22.00: “Peregrinatio Mariae” e Veglia di Pentecoste in Cattedrale Domenica 23 maggio - Pentecoste Ore 9.30: S.Cresima a Castiglioni Ore 11.00: S.Cresima a Serra de’ Conti Ore 18.00: S.Messa in Cattedrale Il Santuario di Loreto su ‘Bell’Italia’ La Delegazione Pontificia di Loreto comunica che nel numero di maggio 2010 del mensile “Bell’Italia”, pubblicato dall’Editoriale Bruno Mondatori, è presente un lungo articolo di Maria Rosa Schiaffino accompagnato da un ricco servizio fotografico opera di Giorgio Filippini e da pregevoli illustrazioni di Francesco Corni. Il servizio della Filippini, dopo aver messo a fuoco il “cuore spirituale” del Santuario laureano, rappresentato dalle pareti della Santa Casa, offre un quadro dettagliato del patrimonio storico ed artistico che si conserva nella Basilica-fortezza. Vito Punzi Il cardinale Zen a Macerata E arrivato l’arcivescovo emerito di Hong Kong, il cardinale salesiano Joseph Zen Ze-kiun, a presiedere l’11 maggio una solenne celebrazione eucaristica nella cattedrale di san Giuliano, a Macerata, in occasione del IV centenario del ‘dies natalis’ di p. Matteo Ricci. La Messa, animata dal coro della cattedrale, assieme a quello di Beitang (Pechino). Il card. Zen Ze-kiun venne nominato coadiutore da Giovanni Paolo II il 13 settembre 1996, un anno prima del ritorno di Hong Kong alla Cina, ricevendo l’ordinazione episcopale il successivo 9 dicembre. Il 23 settembre 2002 è succeduto al card. John Baptist Wu Cheng-chung e ha retto la diocesi di Hong Kong sino al 15 aprile 2009. Creato cardinale da Benedetto XVI nel Concistoro del 24 marzo 2006, il card. Zen è membro della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, dell’XI Consiglio ordinario della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi e del Consiglio speciale per l’Asia della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi. Per ulteriori informazioni sulle iniziative dedicate al missionario maceratese: www.pmatteoricci.it. In vista della Settimana sociale dei cattolici “Abbiamo scoperto che c’è un Paese che sta in piedi, fatto di bravissimi imprenditori, un mondo della solidarietà attivissimo, famiglie che stanno costruendo nuovi percorsi di welfare”. È uno dei primi frutti del cammino verso la prossima Settimana Sociale secondo il segretario del Comitato scientifico e organizzatore, Edoardo Patriarca. Presentando il “documento preparatorio”, questa mattina a Roma, Patriarca ha raccontato come, “nella scelta di costruire un percorso il più possibile partecipato”, il Comitato si sia messo in ascolto “dei territori: nelle numerose iniziative sono stati coinvolti imprenditori, amministratori locali, rappresentanti del terzo settore…”. E la sorpresa è stata proprio l’emergere di un “tessuto vivo”, dato ad esempio da “imprenditori che investono i propri patrimoni in nuove imprese, nonostante la crisi”, “famiglie che gestiscono scuole o asili, oppure fanno cooperative d’acquisto”, un volontariato che “sta agendo come grande ammortizzatore sociale”. Da qui l’invito a “sostenere queste risorse del Paese”, spesso sconosciute ma che “andrebbero messe in vetrina”. D’altra parte, ha aggiunto il vicepresidente del Comitato, Luca Diotallevi, il documento rappresenta “un grande sforzo di condensazione” che vuole aver presente “l’immediato futuro e i soggetti” che abitano il nostro Paese, tutti accomunati dalla necessità che “il Paese riprenda a crescere”. 13 maggio 2010 il paginone Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola”. Questo il tema del messaggio del Santo Padre per la 44° Giornata delle comunicazioni sociali di domenica 16 maggio 2010 Parole antiche e nuovi media 13 maggio 2010 il paginone 1. Il nuovo del Vangelo e il vecchio della comunicazione Prima di tutto, l’annuncio “Vino nuovi in otri nuovi” (Lc 5,38).L’immagine evangelica ci richiama a vino nuovo, mentre forte sarebbe la tentazione di restare su quello vecchio; lo riconosce anche Luca: “Nessuno che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è gradevole!” (Lc 5,39). Al vecchio abbiamo fatto il palato; se poi è pure buono, perché cambiare? Anche scribi e farisei ragionavano in questa maniera. Al vino nuovo, che è Gesù Cristo, antepongono i loro pregiudizi e le loro chiusure; per questo non esitano a squalificarlo, come un mangione e un beone. Il Vangelo, la vera buona notizia, è anche criterio di giudizio. A nostra volta, non spaventiamoci allora delle critiche, che non mancano nemmeno oggi; non cerchiamo il plauso di tutti e a tutti i costi; e non stupiamoci neppure delle resistenze che il Vangelo incontra, né delle nostre difficoltà a comunicarlo: la sua accoglienza, infatti, si scontra con otri vecchi, con mentalità consolidate, con la fatica a cambiare e a rinnovarsi. Lo stesso mondo della comunicazione, a ben vedere, corre questo rischio. Paradossalmente se non trova la sua anima, rischia di appartenere già al vino vecchio, nonostante le sue suggestive e continue innovazioni, del resto anche subito datate e superate. A rimanere e ad incidere sono invece i mutamenti culturali che queste innovazioni introducono e che noi spesso cominciamo a comprendere solo quando sono ormai passate. Come scriveva McLuhan: “Noi guardiamo il presente in uno specchietto retrovisore. Arretriamo nel futuro” (Il medium è il massaggio, 1981:75). Il digitale è solo il più recente, mutevole scenario che ci interpella, il futuro in cui rischiamo di arretrare. “Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi”, ammonisce il Vangelo (Lc 5, 37). Sarebbe, infatti, irragionevole usare otri fragili, ormai andati, incapaci di contenere il vino nuovo, che ancora fermenta e che rischia perciò di farli scoppiare.Ma che cosa significa essere “otri nuovi” nel continente digitale? Quali dovranno essere le caratteristiche specifiche dell’animatore della cultura e della comunicazione, di chi comunque è chiamato ad operare nel mondo dei media? 2. Gli otri nuovi: l’intenzionalità, l’interesse, l’impegno, la credibilità La prima di queste caratteristiche è l’intenzionalità, la consapevolezza di ciò che ci sta a cuore e l’impegno a condividerlo, senza quindi dissimulare la propria identità. Non si può comunicare lasciando all’eventualità del caso l’emergere delle nostre convinzioni. Altro aspetto fondamentale rimane la capacità di avvicinare l’altro, il nostro interlocutore. Se manca la disponibilità ad ascoltare chi ci sta di fronte, ad entrare nel suo mondo e ad ospitarlo nel nostro, qualsiasi comunicazione è depotenziata, perché manca del terreno necessario sul quale poter allestire le condizioni dell’incontro. Di questa disponibilità è parte anche lo sforzo di imparare i linguaggi e le nuove forme di comunicazione, per entrare nel mondo a noi cifrato che i “nativi digitali” abitano con naturalezza e cercare di sintonizzarci con loro e comprendere il mondo delle loro immagini e percezioni. Accanto a queste condizioni di partenza, ci qualifica però soprattutto la credibilità che ciascun testimone, anche in versione digitale, deve poter assicurare per garantire la tenuta del proprio agire comunicativo. Essere credibili significa saper rispondere di sé, anzitutto. La Chiesa non fa testimonianza nei media solo perché ne possiede e gestisce alcuni. Per esserci occorre prima essere. Questo comporta per ciascun animatore della cultura e della comunicazione, come per qualsiasi professionista dei media, di porre in prima istanza l’autenticità e l’affidabilità della propria vita. Ma credibilità è anche rispondere del contenuto della comunicazione, non solo ovviamente nel senso della sua veridicità, ma anche in quello della sua comprensibilità, della sua capacità di parlare agli uomini e alle donne di oggi. La sfida è di ampia portata. Essa ci chiama ad un linguaggio non meno razionale, ma certo meno astratto, in favore di un linguaggio più simbolico e poetico che lasci emergere il legame profondo tra la fede e la vita vissuta; lo stesso linguaggio delle parabole di Gesù insomma. Un linguaggio capace di risvegliare i sensi, di riaccendere le domande sulla vita, di mostrare un Dio dal volto umano, di proporre la fede in modo non esterno alle battaglie e alle speranze degli uomini. Credibilità impegna anche a rispondere della relazione che la comunicazione instaura. Nel marketing il destinatario è soltanto un target, ossia un bersaglio: ben altro è evidentemente quello che si richiede dalla nostra comunicazione, che deve essere giocata per un verso sull’ascolto e per l’altro sulla trasparenza. Essa non può prescindere nemmeno da un radicamento sul territorio, che è la parete mancante della Rete, mentre è invece uno dei principali motivi di forza della nostra Chiesa. E’ a partire da questa concretezza relazionale e da questo intreccio di vite e di storie che si può pensare a un’azione comunicativa capace di costruire unità, anziché a singoli, sporadici interventi, inefficaci sul piano dell’incidenza. Infine, credibilità è rispondere degli effetti dell’agire comunicativo, cioè interrogarsi su quello che accade e su quello che produce la nostra comunicazione. Il che significa non solo pianificare, ma anche verificare; non soltanto progettare a tavolino restyling accattivanti, ma anche monitorare poi i risultati delle nostre innovazioni. La mancanza di un progetto a tutto tondo, infatti, conduce spesso a ripetere gli errori del passato e, giocando solo sul susseguirsi di superficiali novità, impedisce qualsiasi reale innovazione. P rimario del Sacerdote è quello di annunciare Cristo, la Parola di Dio fatta carne, e comunicare la multiforme grazia divina apportatrice di salvezza mediante i Sacramenti. Convocata dalla Parola, la Chiesa si pone come segno e strumento della comunione che Dio realizza con l’uomo e che ogni Sacerdote è chiamato a edificare in Lui e con Lui. Sta qui l’altissima dignità e bellezza della missione sacerdotale, in cui viene ad attuarsi in maniera privilegiata quanto afferma l’apostolo Paolo: “Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso… Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati?” (Rm 10,11.13-15). dal Messaggio per la giornata delle comunicazioni 2010 Q anche nella Chiesa ualche idea per una comunicazione efficace, L tastiera di funzioni P er dare risposte adeguate a queste domande all’interno dei grandi cambiamenti culturali, particolarmente avvertiti nel mondo giovanile, le vie di comunicazione aperte dalle conquiste tecnologiche sono ormai uno strumento indispensabile. Infatti, il mondo digitale, ponendo a disposizione mezzi che consentono una capacità di espressione pressoché illimitata, apre notevoli prospettive ed attualizzazioni all’esortazione paolina: “Guai a me se non annuncio il Vangelo!” (1Cor 9,16). Con la loro diffusione, pertanto, la responsabilità dell’annuncio non solo aumenta, ma si fa più impellente e reclama un impegno più motivato ed efficace. Al riguardo, il Sacerdote viene a trovarsi come all’inizio di una “storia nuova”, perché, quanto più le moderne tecnologie creeranno relazioni sempre più intense e il mondo digitale amplierà i suoi confini, tanto più egli sarà chiamato a occuparsene pastoralmente, moltiplicando il proprio impegno, per porre i media al servizio della Parola. T uttavia, la diffusa multimedialità e la variegata “tastiera di funzioni” della medesima comunicazione possono comportare il rischio di un’utilizzazione dettata principalmente dalla mera esigenza di rendersi presente, e di considerare erroneamente il web solo come uno spazio da occupare. Ai Presbiteri, invece, è richiesta la capacità di essere presenti nel mondo digitale nella costante fedeltà al messaggio evangelico, per esercitare il proprio ruolo di animatori di comunità che si esprimono ormai, sempre più spesso, attraverso le tante “voci” scaturite dal mondo digitale, ed annunciare il Vangelo avvalendosi, accanto agli strumenti tradizionali, dell’apporto di quella nuova generazione di audiovisivi (foto, video, animazioni, blog, siti web), che rappresentano inedite occasioni di dialogo e utili mezzi anche per l’evangelizzazione e la catechesi. dal Messaggio per la giornata delle comunicazioni 2010 I contributi pubblicati in queste pagine sono tratti dal convegno ‘Testimoni digitali’ (22 - 24 aprile 2010, Roma) al quale hanno preso parte, dalla diocesi di Senigallia, don Gesualdo Purziani, direttore dell’Ufficio comunicazione e cultura, Emanuele Renzi, operatore della comunicazione, parrocchia di Mondolfo e Laura Mandolini, giornalista. 3. Il risus paschalis e l’ilarità promessa Negli anni avvenire siamo chiamati a star dentro un mondo sempre più liquido, pervasivo ed istantaneo, offrendo la solidità, la prossimità e la puntualità della testimonianza cristiana. La modalità con cui vorremmo incarnare questa testimonianza dentro il continente digitale vorrebbe essere la leggerezza. Leggeri non significa superficiali né tantomeno effimeri. Vuol dire la scioltezza e l’immediatezza che non fa velo a quello che ci sta a cuore e lascia emergere ciò che ci preme. La leggerezza si sposa con la fantasia che non è sinonimo di fantasticheria ed è un concentrato di intelligenza che fa intuire quel che non è ancora visibile. La fantasia è allegria cioè capacità di cogliere il lato umoristico della realtà perché se la logica è il giorno feriale del cervello, la fantasia ne è la domenica. La fantasia è autonomia perché ci sottrae alla pressione dell’opinione dominante e ci fa capaci di uno sguardo originale. E’ lo sguardo dell’incontro tra il Padre e l’uomo nella creazione michelangiolesca e che pure emerge in questa irresistibile raffigurazione della resurrezione, nuova creazione, che abbiamo davanti agli occhi. E’ forse questo, a pensarci, un invito a ritrovare quel risus paschalis, di cui oggi c’è bisogno ancor più per contagiare un mondo serioso che non sa più ridere di sé. E che proprio per questo ha ancor più necessità di sperimentare la gioia di Dio, la promessa ilarità del Vangelo, il vino nuovo che riporta la gioia nella vita degli uomini (cfr. Werner Thiede, L’ilarità promessa, Umorismo e teologia, Roma, 1989). don Domenico Pompili, direttore Ufficio comunicazioni sociali Cei ’ambiente mediale viene definito da Roger Silverstone, grande studio dei media recentemente scomparso, come “lo spazio della cacofonia”, come uno spazio aperto, ma proprio perché aperto, sempre più caotico e frammentato, soggetto alla più grande confusione. In questo spazio c’è di tutto e di più. E’ lo spazio di una pluralità di voci disordinate e casuali, che si susseguono e si sovrappongono, voci invasive, disturbanti o seduttive, che urlano o sussurrano, che adescano, che ingannano. Ma anche voci contraffatte, come ad esempio nel caso di molti blog che si fingono indipendenti e amatoriali e in realtà sono al servizio di imprese, governi o gruppi politici (Gaggi, Bardazzi, L’ultima notizia). E’ insomma il luogo delle dissonanze, della confusione, del rumore. Questa immagine ripropone e amplia l’idea di alluvione o inflazione comunicativa che era stata introdotta qualche tempo fa e all’esperienza soggettiva di un bombardamento continuo e caotico di messaggi, suggestioni, slogan. E’ ancora Silverstone che ne descrive bene alcuni caratteri: la spettacolarizzazione dell’io, la commercializzazione ossessiva, la richiesta continua di aver fiducia e di credere in ciò che viene proposto, il crollo delle distanze e delle differenze, la confusione e la commistione di pubblico e privato, la perdita del rispetto della privacy, la volgarizzazione di ciò che è serio e la legittimazione di ciò che è banale, lo sfruttamento di chi è debole e vulnerabile, l’erosione dei confini tra reale e immaginario, tra realtà e la finzione, tra notizia e intrattenimento. Secondo questa immagine, il sistema dei media attuale realizza pienamente e praticamente uno dei caratteri propri della modernità: il relativismo dei valori e degli stili di vita. Da questo punto di vista, infatti, il sistema dei media – in particolare la televisione e Internet – costituiscono l’esempio più eclatante di relativismo applicato. Il relativismo della TV o di Internet non è un fatto filosofico o teoretico, ma un è un fatto eminentemente pratico, pragmatico. Tutti i contenuti e tutti i programmi e generi hanno lo stesso valore potenziale e a tutti è riconosciuto lo stesso valore purché si “facciano vedere”, siano in grado di suscitare l’interesse di qualcuno, assicurino audience e introiti pubblicitari. Tutto ciò corrisponde ad una visione del mondo nella quale si perdono relazioni e gerarchie di valore e di importanza, in cui, per usare una bella espressione del filosofo Ignatieff, “non c’è niente di sacro”. Questa immagine dello spazio cacofonico, con le sue implicazioni culturali, mi sembra suggerire tre osservazioni: a) In questo contesto diventa essenziale saper riconoscere, valutare le voci, discriminare le voci sulla base del criterio del rispetto della dignità delle persone. Non è mai indifferente il modo in cui si parla dell’uomo e della sua vita. Un primo aspetto è che si può parlare dell’uomo e delle relazioni umane – come l’amicizia, l’amore, l’affetto, ma anche il conflitto, l’odio o il risentimento – in un modo aperto alla ricchezza e alla complessità dei fattori che comprendono la sua umanità o in modo stereotipato e riduttivo. Ad esempio si possono usare formule semplificatorie e banali per descrivere e interpretare le azioni umane o si può cercare di coglierne la profondità e le cause. Ma discernere tutto questo non sempre è facile perché mai come in questo tempo, per usare una bella espressione di Theodor Adorno, la “menzogna veste la maschera della verità”. Occorre dunque vagliare, riconoscere e allearsi con tutto ciò che è difesa e promozione della dignità umana, ovunque sia e da qualunque esperienza sociale emerga. Questo è un aspetto fondamentale della lotta per il “rispetto” della dignità umana, che è un tratto fondamentale del nostro tempo (R. Sennett, Il rispetto). b) La seconda implicazione riguarda direttamente la Chiesa. Nello spazio cacofonico, la Chiesa deve parlare non con una sola voce, ma con una pluralità di voci, che corrispondono alla pluralità delle esperienze e delle sensibilità ecclesiali, personali e di gruppo, ma queste voci devono esprimere una sostanziale unità. La verità è sinfonica, ricordava il grande teologo von Balthasar e la voce della Chiesa deve essere come uno spartito comune nel quale converge la ricchezza delle voci e degli strumenti. Purtroppo negli ultimi tempi, si è assistito a dichiarazioni, prese di posizioni, che hanno creato molti problemi all’immagine e alla credibilità della Chiesa, per protagonismo, sprovvedutezza, ingenuità, mancanza di conoscenza dei meccanismi dei media. Questo pericolo, che sempre è esistito, aumenta enormemente con Internet, che offre una insolita amplificazione anche a voci isolate, casuali o periferiche, per cui una dichiarazione o un intervento in un sito o in una piccola televisione della Nuova Zelanda o del Perù il giorno dopo ha già fatto il giro del mondo. Questo vale innanzitutto come richiamo per tutti, ognuno nel suo ruolo e per la sua responsabilità, a considerare che ogni atto comunicativo finisce per coinvolgere, come mandante, della comunicazione la Chiesa intera. In secondo luogo forse è necessaria una maggiore responsabilità collettiva e anche un professionismo maggiore nel consigliare, indirizzare, aiutare a prevenire errori comunicativi che poi si pagano duramente. c) C’è poi una terza implicazione. La voce va allenata, va addestrata. Questo è il tema della competenza comunicativa. Ormai, nell’epoca di Internet e dei media diffusi, dei social network e degli user generated contents, non può riguardare solo la voce di chi ha le maggiori responsabilità, quindi degli specialisti, dei professionisti, ma anche di tutti coloro che si uniscono al coro. - Occorre quindi una forte autorevolezza dei comunicatori professionali e questo implica sostenere chi ha una particolare vocazione ad impegnarsi in questo campo con una adeguata formazione; - ma questa è anche una vocazione diffusa. Tutti sono chiamati ad essere comunicatori efficaci. Da un lato perché questo attiene alla dinamica propria della fede, ma anche perché è la cifra comunicativa di questo tempo, in cui ognuno può essere efficacemente emittente e ricevente nella rete della relazioni. Il problema della credibilità della comunicazione, oggi non riguarda più solo i professionisti o gli specialisti, riguarda tutti. Guido Gili, Docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi, Università del Molise Vino nuovo.it D ove va la Chiesa oggi in Italia? Ma soprattutto: dove stiamo andando noi, che dentro a questa comunità credente ci sentiamo a casa?”. Da queste domande parte il Manifesto di intenti che ha mosso un gruppo di giornalisti cattolici - “con storie e percorsi diversi, ma accomunati dalla stima reciproca e dall’interesse per le ‘cose di Chiesa’” - a promuovere il blog “Vino Nuovo” (www.vinonuovo.it). È concepito come luogo dove “scambiarsi opinioni con grande libertà sul nostro essere cattolici oggi in Italia”, dove “provare a ragionare insieme senza pregiudizi, e dove non ci si scandalizzi a priori se due cattolici esprimono idee tra loro diverse, quando entrambe nascono dalla voglia di testimoniare il Vangelo”. Ce n’è bisogno in una stagione segnata “da pagine dolorose, ma anche da qualche veleno di troppo”. Non è un giornale – spiegano i promotori - non ci sono un direttore, una redazione, una linea predefinita. Si tratta di un blog collettivo di discussione che “non nasce in concorrenza rispetto a qualcuno o a qualcosa”, né “ha la presunzione di proporsi come ‘la voce dei cattolici in Italia’”. L’iniziativa è di Luigi Accattoli, Diego Andreatta, Roberto Beretta, Giorgio Bernardelli, Fabio Colagrande, Gerolamo Fazzini, Francesca Lozito, Guido Mocellin, Paola Springhetti, Andrea Tornielli, Annachiara Valle e Aldo Maria Valli. 10 13 maggio 2010 territorio 13 maggio 2010 Territorio territorio Idee per la salvaguardia delle Marche 11 Marotta conferma la qualità del proprio mare I piani paesaggistici Ancora bandiera blu S I l titolo del convegno nazionale “Chi ha paura dei Piani Paesaggistici?” è intelligentemente allusivo. L’interrogativo retorico è chiaramente provocatorio, forse finemente accusatorio, certamente critico e autocritico. Pressante è l’invito alla preoccupata riflessione sul pensabile (o impensabile) ‘panorama’ del futuro prossimo e remoto. Pre-occuparsi vuol dire soprattutto ‘occuparsi prima’: adesso, anche se è già tardi (ma è fisiologico che l’umanità arrivi troppo spesso puntualmente in ritardo). Italia Nostra chiama a raccolta i propri battaglieri e benemeriti cervelli per il penultimo fine settimana di maggio (venerdì 21, sabato 22, domenica 23) nel capoluogo provinciale più meridionale delle Marche, Ascoli Piceno. Lo scenario (anch’esso da salvaguardare gelosamente) sarà esplicito. Non mancherà la nostra delegazione, guidata dal referente, il professore e storico Virginio Villani. La sezione di Senigallia annovera membri dell’intero hinterland, che si distinguono per l’impegno civile nella salvaguardia del prezioso bene comune, di cui abbonda (ancora) l’entroterra, minacciato (soprattutto dall’ignoranza del pericolo incombente, dalla distrazione, dalla persistente fuga nel privato favorita dal ‘dividi e impera’). La foto che proponiamo è esplicita: un borgo ai piedi del monte S.Angelo di Arcevia, interessato dal cosiddetto ‘Piano Cave’, che si teme possa essere foriero dell’inizio della fine. In piazza Arringo, nella Sala della Vittoria (Pinacoteca Civica) i convegnisti risponderanno dunque alla domanda “Chi ha paura dei Piani Paesaggistici?” magari spiegando che occorre avere paura di chi ha paura. Conforterà la passerella dei ragazzi delle scuole vincitrici dei Concorsi “Paesaggi Sensibili”. Impegnerà il tema del congresso “Quale Paesaggio per le generazioni future? (Teatro ‘Ventidio Basso’), aperto da Alessandra Mottola Molfino (presidente nazionale di Italia Nostra), che introdurrà gli interventi di Nicola Caracciolo, Luca Carra, Pier Luigi Cervellati, Giovanni Gabriele, Giovanni Losavio, Francesca Marzotto Caotorta, Marco Parini. Importante il confronto intorno ad uno dei Casi di studio: “Paesaggio: la tutela difficile” (coordinatore Luigi De Falco, primo contributo di Maria Teresa Roli). In programma: visite ed escursioni (che ribadiranno i temi della salvaguardia come economia, del paesaggio come ricchezza, della conservazione come gioco d’anticipo, della cultura come benessere). Gli ospiti godranno e rigodranno dell’intensa luce propria emanata dall’Ascoli romana e medievale (Ponte Romano di Augusto, quartiere delle Torri, Palazzetto Longobardo). Si salirà al Colle San Marco per visitare le Cave di Travertino (in cui si potrà anche comprendere che ‘non tutte le cave vengono (o rimangono) per nuocere’. In una: verranno ammirate le opere dello scultore Giuliani. In un’altra: si terrà il concerto all’aperto. In chiusura (sempre in tema del meglio da conservare): degustazione di prodotti tipici locali, offerti dalla sezione ascolana di Italia Nostra e dall’Associazione Ascoli Piceno Festival. Umberto Martinelli ripeScout e Protezione civile in un 1° maggio diverso In festa con la natura D a molti anni nella festa dei lavoratori del 1° maggio, che intende ricordare le conquiste del movimento sindacale ed operaio nel corso della storia, le associazioni di Ripe si ritrovano al Parco “San Giorgio” degli Scouts d’Europa del Ripe 1°, per un econda bandiera blu consecutiva per la spiaggia di Marotta. Bissa così lo strepitoso successo il Comune di Mondolfo, che porta a casa questo prestigioso riconoscimento concesso a livello europeo dalla Fee, la Foundation for Enviromental Euducation. “Un successo legato al lavoro di squadra, duro e impegnativo che ha coinvolto tutti i settori e tutti gli operatori, e che porta oggi la nostra spiaggia a ricevere questo importante riconoscimento, a vantaggio dei turisti e dei residenti”. E’ soddisfatto il Sindaco di Mondolfo, Pietro Cavallo, nel dare notizia della seconda bandiera blu ottenuta dalla propria amministrazione. L’importante riconoscimento a 231 spiagge italiane premia ancora una volta l’impegno per la salvaguardia nel territorio, il rispetto e la tutela dell’ambiente e della natura, e per l’innalzamento della qualità dei servizi delle strutture turistiche. “Per l’ottenimento della bandiera blu – prosegue il primo cittadino – la nostra spiaggia ed il nostro Comune devono rispondere a ben 26 requisiti: tutto deve essere a livello ottimale; ciò è possibile grazie alla collaborazione di tutti i cittadini, degli operatori, e dell’intero staff comunale”. E’ davvero inarrestabile il successo delle Marche nella conquista delle Bandire Blu, con 16 spiagge insignite, che la pongono al secondo posto in Italia pari merito con Toscana, per una classifica che la Fee estende per diversi Paesi del Mondo. “Si tratta di un riconoscimento in ambito europeo che non indica solo l’ottimo stato di salute delle acque marine della nostra costa – interviene l’Assessore all’Ambiente Mirco Carboni - ma della qualità ambientale complessiva della zona e della sua completa vivibilità. La Fee, del resto, ha concesso al nostro Istituto Fermi a Mondolfo il riconoscimento di Eco School, proprio per questa attenzione all’ambiente, sin da ragazzi”. A Roma, a ritirare il vessillo, erano l’Assessore Laura Servadio, in rappresentanza del Vescovo, ed il dirigente del servizio Turismo Armando Tonelli . “La bandiera blu – sottolinea l’Assessore al Turismo Sergio Sgammini – è un riconoscimento importantissimo del quale tutti dobbiamo essere orgogliosi ed è l’ulteriore conferma della positiva collaborazione dei cittadini e dell’efficacia del nostro lavoro, che premia lo sforzo di questa Amministrazione indirizzato alla tutela dell’ambiente e della qualità di vita. Un altro elemento fondamentale per il rilancio del turismo e dello sviluppo economico del nostro territorio”. La certezza è che la seconda bandiera blu per la spiaggia di Marotta, sia un significativo attestato. “Non ci fermiamo certo – continua Sgammini – perché possiamo dire che da oggi siamo già al lavoro per migliorare ancora ed essere pronti alla riconferma, magari verso ulteriori riconoscimenti. Il territorio di Mondolfo e Marotta è quello delle due vacanze in una, dove possiamo abbinare sole, mare, cultura, enogastronomia, ambiente e bellezze storico arstistiche”. Alessandro Berluti montemarciano Il Comune per promuovere benessere Promuovere il sociale L unedì 17 maggio 2010, alle ore 12, presso la sede municipale, Ufficio del Sindaco, avverrà la formale stipula degli importanti accordi in campo sociale con le Associazioni di volontariato approvati dal Consiglio comunale nella seduta del 20 aprile scorso. Oltre al Comune di Montemarciano, rappresentato dal Sindaco Dott.ssa Liana Serrani e dall’Assessore ai Servizi sociali Avv. Emanuele Paladini, interverranno i rappresentanti delle locali Associazioni di Volontariato Avis Pa., Coordinamento Solidarietà ed Autosviluppo “P. E. Balducci”, le tre Parrocchie e la Caritas diocesana di Senigallia. Il primo accordo, denominato “Progetto Solidarietà”, prevede una stretta collaborazione tra i soggetti firmatari finalizzata ad interventi sociali a favore di nuclei familiari particolarmente indigenti residenti nel Comune. E’ prevista, tra l’altro, la creazione di un fondo economico da attivarsi con risorse messe a disposizione da parte di Comune ed Associazioni per interventi di carattere assistenziale, nonché l’assistenza per un percorso guidato all’inserimento nel mondo del lavoro. Particolarmente significativo risulta anche il secondo accordo tra la Caritas diocesana ed il Comune di Montemarciano. Quest’ultimo conferirà infatti alla prima, in comodato d’uso gratuito, un alloggio di proprietà comunale che, unito a quelli della Caritas stessa, servirà per fronteggiare per brevi periodi situazioni di grave emergenza abitativa, con costi anche abbastanza contenuti. Tali iniziative, che avranno un periodo sperimentale di un anno, sono probabilmente il primo esempio di sinergia tra pubblico e Associazionismo sociale da cui tutti i partecipanti si aspettano positivi riscontri in un momento di crisi economico-sociale ed occupazionale particolarmente acuta come l’attuale. al posto di quelli in bioplastica, impegnandosi a riconsegnare all’ufficio Ambiente un questionario valutativo. L’area naturalistica del Parco scout è in realtà una golena dove in tempi ormai remoti il Misa ed il Nevola esondavano durante le piene, con la costruzione degli argini questa funzione venne meno e la vegetazione al suo interno è quella tipicamente fluviale con salici, pioppi, sambuchi ed altri. Va protet- mondolfo Tante le iniziative per una tradizione diffusa ta dalle continue modifiche antropiche che comprese anche alle più recenti potrebbero portare diversi svantaggi, come per esempio, l’eccessivo riscaldamento estivo delle acque per la perdita della vegetazione Notevole il recente rinvenimento di un tronco fossile con legno modificato, probabilmente ’ stata celebrata a Mondolfo la “Giorna- . Il titolo del lavoro sarà “Vacanze Forzate” appartenente alla Foresta Fossile della Valta mondiale del Teatro”, istituita a Una liberamente tratto da un pezzo di Antonella cesano di 50.000 anni fa, analisi scientifiche giornata particolarmente sentita nella citta- Zucchini, con testi in dialetto mondolfese e di datazione sarebbero necessarie per la sua dina, dove la tradizione teatrale conosce la per la regia di Lorenzo Ricciardelli, che per corretta valutazione, come un percorso cul- presenza di numerose compagnie dilettanti- la prima volta si cimenterà in questo ruolo”. turale di fruizione e conoscenza della storia stiche su tutto il territorio, anche a Marotta In attesa dei restauri al Teatro comunale “La ed importanza naturalistica attuale di questi e Piano Marina. “La Giornata mondiale del Fama” la compagnia si prepara negli spazi meravigliosi luoghi autenticamente marchi- Teatro – spiega Maria Cristina Ceccarelli della ludoteca comunale, svolgendo attigiani. della Compagnia Il Crogiuolo - è volta a ri- vità soprattutto durante la stagione estiva. Hanno partecipato la Pro Loco di Ripe con chiamare l’interesse del pubblico, in partico- “Senza voler anticipare nulla delle gag a cui il suo presidente Francesco Cavallari, che ha lare dei giovani, sull’importanza del teatro, avranno modo di assistere coloro che vorapprontato il grande tendone per ospitare il quale elevata forma di espressione artistica ranno presenziare alla commedia possiamo pranzo dei convenuti; il Gruppo scout Ripe di alto valore sociale, in grado di rafforzare però anticipare che il lavoro sarà ambientato 1° “Enrico Medi” con il suo capogruppo Pao- la pace e l’amicizia tra i popoli, a promuover- negli anni ‘60 quando non solo da Mondolfo lo Rocchetti, l’associazione Brugnetto 2000 ne la funzione educativa e sociale, in quanto ma anche dalla vicina Urbino le vacanze si con il suo presidente Giampaolo Sebastia- fattore fondamentale di aggregazione e so- passavano volentieri nel bel litorale a Marotnelli, tanti Parrocchiani di San Michele Ar- cializzazione delle varie realtà culturali del ta: e la scena sarà proprio imperniata su fatti cangelo di Brugnetto con don Carlo Paoluc- nostro Paese”. Una passione, quella per il e vicende che, in un torrido mese di agosto ci, il circolo Anspi “Cesare Manoni” di Passo teatro, che a Mondolfo i ragazzi apprendo- si avvicendano in una casa per ferie di quella Ripe con il suo presidente Nevio Ferretti, la no sin dalle scuole, con l’Istituto Compren- località balneare”. “Il Teatro è una sorgente sezione ripese Federcaccia con il suo pre- sivo “Fermi” che dedica speciali progetti a di divertimento e di ispirazione – ha sottosidente Enzo Valletti, una rappresentanza questa realtà formativa, partecipando pure a lineato il preside dell’ICS Fermi - possiede dell’Avis comunale con la copertura medica diverse rappresentazioni. “Come Crogiuolo la capacità di unire tutte le popolazioni e le della Pubblica Assistenza - Avis di Corinal- – riprende la Ceccarelli - stiamo preparando culture del mondo. È oltremodo importante do, il gruppo comunale della Protezione Ci- una commedia “brillantissima” da mettere perché ci offre la possibilità di educare e di vile con il suo coordinatore Mario Memè. in scena la prossima estate, nell’ambito delle informare”. Gianluca Perini manifestazioni culturali della stagione estiva A.B. Giornata del teatro giornata di convivialità e di amicizia. Anche quest’anno tante famiglie e i loro bimbi hanno animato il grande giardino a ridosso della confluenza dei fiumi Misa e Nevola, dove il Comune usa piantare degli alberi per ogni nuovo nascituro, con i loro giochi e la loro allegria; molti i piccoli passatempi preparati dalle associazioni come alcune prove di destrezza pionieristica degli Scouts, i tradizionali giochi delle bocce e del 48, la pallavolo ed altri giochi di squadra, le brevi escursioni alla confluenza e la visita alla sistemazione della sponda di un’ansa del Misa con metodi d’ingegneria naturalistica, senza manufatti in cemento; ha concluso la giornata l’esibizione pomeridiana del falconiere Vicini, apprezzatissima dai bambini. I volontari della Protezione Civile comunale hanno assicurato la regolamentazione del traffico e collaborato con il Comune per la distribuzione di un kit informativo sulla raccolta differenziata e sul recente riciclo degli olii esausti di cottura; alcune famiglie in più hanno deciso di sperimentare per la raccolta dell’organico e dell’umido in un nuovo sacchetto di carta E 12 13 maggio 2010 Cultura mass media Intervista a Giovanni Silvestri, presidente dell’associazione WeCa, webmaster cattolici italiani In rete, con competenza I partecipanti si sentivano protagonisti e non spettatori passivi. Hanno partecipato ad un’iniziativa che avvertivano come propria, grazie al lavoro di coinvolgimento avviato diversi mesi prima con diocesi, congregazioni religiose e aggregazioni laicali. Tutti quei protagonisti dell’impegno pastorale della Chiesa che vivono l’urgenza di entrare a pieno titolo nel mondo digitale”. A due settimane dalla conclusione del convegno Cei “Testimoni digitali. Volti e linguaggi nell’era crossmediale” abbiamo incontrato Giovanni Silvestri, presidente dell’associazione WeCa (Webmaster cattolici italiani) che aderisce al Copercom (Coordinamento delle associazionai per la comunicazione). Quali aspetti le sono apparsi più significativi nel convegno “Testimoni digitali”? Il primo elemento è l’importanza e l’urgenza di essere presenti nell’ambiente digitale, sia da parte della Chiesa sia dei singoli cristiani. Questa presenza, tuttavia, è problematica e le modalità non sono così scontate. Essere attivi nei nuovi media richiede impegno e studio. Nell’affrontare questo impegno, una grande opportunità viene dal fare rete restando in contatto, in dialogo e in collaborazione. Diverse persone, ad esempio, sono venute allo stand di WeCa per chiedere aiuto per i loro progetti all’interno della realtà ecclesiale. Di fronte a queste possibilità, però, bisogna evitare il rischio di chiudersi e non comprendere che bisogna frequentare il ‘cortile dei gentili’. WeCa è un osservatorio privilegiato per valutare l’effettiva presenza della Chiesa nel mondo digitale… Si tratta di una partecipazione già molto consistente. Soltanto i siti ‘cattolici’, ad esempio, sono circa 14 mila. Qualche tempo fa, come WeCa, abbiamo promosso una ricerca scientifica nelle parrocchie che ha fatto emergere dati quantitativi importanti. Un’occasione come ‘Testimoni digitali’, tuttavia, ha stimolato anche una riflessione di tipo qualitativo. Ed è questo il lavoro che abbiamo davanti per il futuro, in continuità con le tante iniziative sostenute dalla Chiesa nelle diverse realtà aggregative. Come vede il rapporto tra Chiesa italiana e nuovi media a partire dal convegno? Bisogna sempre migliorare la presenza sulla Rete con un’attenzione specifica alla persona e al servizio. La comunicazione semplice e veloce resa possibile da internet non deve far dimenticare che il nostro impegno pastorale è di servizio. Talvolta ci si può far prendere la mano da derive di personalismo e protagonismo ma è necessario evitare che si crei una comunità nella Rete che sia scollegata da quelle in carne ed ossa di cui si fa parte nel mondo reale. I nuovi media sono strumenti utili potenti ma questo non è sufficiente: bisogna “riempirli” di contenuti… È un aspetto sul quale la Chiesa punta in maniera decisa anche attraverso il progetto culturale. Non si possono moltipli- scuola di pace Incontro a Senigallia con Diamanti care le iniziative senza aver irrobustito la capacità di offrire contenuti. Il lavoro di contatto e coinvolgimento quotidiano operato dal progetto culturale è molto prezioso. D’altra parte, come WeCa, cerchiamo sempre di promuovere un incontro tra persone che vivono la dimensione pastorale e studiosi del settore. Dimensione esperienziale e accademica devono essere sempre presenti. Senza lo studio e l’approfondimento, è più difficile proporre contenuti validi. Offrire una presenza che sia espressione del mondo della pastorale vissuta e della riflessione accademica è una preoccupazione costante da parte di WeCa. WeCa è impegnata in prima linea nell’uso delle nuove tecnologie per la pastorale della Chiesa… L’associazione ha il compito di stimolare la crescita di sensibilità rispetto ai temi legati ai nuovi media. Per il prossimo anno pastorale, gli impegni di WeCa vanno in tre direzioni. La prima è quella della ricerca, con attività di studio che verranno portate avanti insieme a tre università. La seconda dimensione è quella della formazione, con tre seminari web rivolti agli operatori della pastorale giovanile, agli insegnanti e ai giornalisti. Terza proposta dell’associazione, è la formazione di una ‘community web’ all’interno della quale c’è chi darà la disponibilità di competenze e professionalità a favore di quanti chiedono un aiuto concreto. a cura di Riccardo Benotti eventi Un ciclo di incontri sull’enciclica La speranza, oggi Con carità e verità G iovedì 13 maggio alle ore 21.00, presso la Sala del Trono di Palazzo del Duca di Senigallia, ultimo incontro della Scuola di Pace “V. Buccelletti”, con la partecipazione del professor Ilvo Diamanti, docente di Comunicazione politica presso la Facoltà di Scienze politiche di Urbino, che tratterà il tema, da lui stesso definito, “Perchè è tanto difficile comunicare la speranza”. Già il titolo sembra riassumere il senso del lungo percorso iniziato con Roberto Mancini nel dicembre 2009 e proseguito da Tonio Dell’Olio, De Paoli, Daoli, Mancuso, i cui contributi hanno ruotato intorno al tema della speranza. Ora l’esperto di comunicazione ci spiegherà perchè è tanto difficile comunicare, soprattutto oggi, e come comunicare la speranza. Si è laureato in Scienze politiche presso l’Università di Padova. In seguito ha conseguito il Dottorato di ricerca in Sociologia e ricerca sociale all’Università di Trento; è stato ricercatore di metodologia della ricerca sociale presso la Facoltà di Statistica dell’Università di Padova e professore associato di Sociologia politica presso l’Università di Urbino “Carlo Bo”. Dal 1995 insegna “Régimes Politiques Comparéees” nel Master in “Etudes Politiques” presso l’Uni- versità Paris II, Panthéon-Assas. Attualmente ha la responsabilità scientifica di Demos & Pi, l’istituto che cura indagini periodiche sulla società italiana. Ha collaborato e collabora con importanti testate nazionali. In particolare, cura su Il Gazzettino di Venezia l’”Osservatorio sul Nordest”; dal 1995 al 2001 è stato editorialista de Il Sole 24 Ore; dal 2001 sul quotidiano La Repubblica tratteggia “Mappe” e “Bussole” della politica e della società italiana. Partecipa al Comitato scientifico della Società Italiana Studi Elettorali e alle attività di ricerca di Itanes (Italian National Elections Studies); è membro del comitato scientifico e editoriale delle riviste: Rassegna Italiana di Sociologia, Rivista Italiana di Scienza Politica, Political and Economis Trends, Limes, Sviluppo Locale, Economia e Società Regionale, Critique Internationale. Impossibile numerare tutte le sue opere, tra studi, articoli, ricerche e saggi. Segnaliamo solo: 2009, “Sillabario dei tempi tristi”, Bologna, Feltrinelli; 2003, “Bianco, rosso, verde ... e azzurro. Mappe e colori dell’Italia politica”, Bologna, Il Mulino; 1999 (a cura di), “La generazione invisibile”, Milano, Edizioni Il Sole 24 Ore; 1996, “Il male del Nord. Lega, localismo, secessione”, Roma, Donzelli. V enerdì prossimo, 14 maggio, alle ore 18.00 prende avvio a Palazzo Mastai l’itinerario di conoscenza ed approfondimento “Verso il futuro, con carità nella verità”, dedicato alla recente Enciclica “Caritas in Veritate”. L’itinerario è organizzato in quattro sessioni, è rivolto alla comunità valliva e coinvolge il mondo della cultura e della chiesa locale; nelle prime due sessioni, il 14 ed il 21 maggio a Palazzo Mastai, è previsto un dialogo a due voci (tra il prof. Vittorio don Mencucci e il dr Antonio Ugolini, prima sessione), (tra don Luciano Guerri e il prof. Fabrizio Chiappetti, seconda sessione) per dipanare una riflessione che muovendo dall’impatto della Populorum progressio sul tempo contemporaneo si allarga fino a considerare la scottante tematica dell’Economia in rapporto all’ambiente, ovvero per cominciare la declinazione della stagione dei doveri e dell’indilazionabilità della fraternità nella famiglia umana. Poi il seminario si sposta al circolo Acli di via Cavallotti, dove è in calendario alle 21,15 del 28 maggio un’appassionante tavola rotonda cui è affidato il compito di mettere a fuoco il quadro della inderogabile sinergia che deve intercorrere tra Etica, Economia e Tecnica a garanzia dello sviluppo. Vi interverranno l’ing. Tarcisio Sartini, concittadino trasferito a Milano ed oggi affermato industriale transnazionale, il prof. Marco Moroni, Università Politecnica e Presidente Acli Marche, il dr Francesco Spinozzi, ricercatore all’Università Politecnica e Segretario del Sinodo diocesano. Moderatore, il prof. Gastone Mosci dell’Università Carlo Bo. L’ultima sessione, quella conclusiva, si terrà sempre nella sala delle conferenze del circolo Acli, alle 21,15 di venerdì 11 giugno con la lectio del nostro Vescovo diocesano, Giuseppe Orlandoni, dal titolo: “La carità accredita la verità. Giustizia e solidarietà accreditano lo sviluppo”. Una prolusione, mirata a porre in luce la prospettiva e le speranze che muove l’intera Enciclica. L’incontro col Vescovo sarà introdotto da Luigi Biagetti, Presidente provinciale Acli Ancona. In sintesi, questa itinerario è un’iniziativa di servizio alla comunità perché nel momento del bisogno che incalza si individuino, tutti insieme, le coordinate appropriate a tenere la rotta migliore. L’augurio è che almeno per qualche parte si riesca nell’intento. Franco Porcelli raccontare i protagonisti delle arti visive contemporanee, il Musinf ha dedicato una parte rilevante delle sue iniziative Il Comune di San Marcello, colle della Vallesina, ripropone, didattiche nel settore della fotografia al tema del ritratto di dopo decenni, “l’Antica Fiera di Sammarcello” risalente al artisti e a quello della fotografia dell’evento d’arte. Gli spa1700. Domenica 30 maggio, dalle 9 alle 21, il centro storico zi ampi di documentazione e ricerca nei quali si muove la e le vie del paese saranno invase da più di cento espositori ritrattistica di Emiliano Zucchini sono quelli, che derivano provenienti da tutta Italia. Artigianato, antichi mestieri, anti- dalla frequenza con artisti del rilievo di Antonio D’Agostino quariato, collezionismo, hobbistica, arceria. E poi stand con e Maurizio Cesarini. La galleria delle sue immagini spazia prodotti tipici biologici, piante ed erbe officinali e frutti di- tra i protagonisti storici della body art e della pittura delmenticati, quelli della tradizione di una volta. Nel cuore del l’avanguardia situata nell’area di quella che oggi, dopo la paese spazio ai più piccoli con il Mercatino dei bambini. L’ex pubblicazione della monografia, edita da Artecom a docuConvento dei Frati di Montelatiere, nella sola mattinata di mentazione della mostra tenutasi a Senigallia, viene definita domenica , ospiterà la Fiera degli animali e dei mezzi agricoli. “Struttura pittura”. Inoltre il Teatro Comunale ospita una prestigiosa esposizione di oreficeria artistica organizzata dalla Conf artigianato di Sette note da mostrare Macerata con monili e gioielli incantevoli, di altissimo valore Inaugurata presso l’Expo-Ex di Senigallia (situato nei giardiartistico e di una bellezza inimagginabile. ni della Rocca Roveresca) una mostra dal titolo “7 note da mostrare”, nell’ambito della quale saranno proposti i lavori dei bambini e dei ragazzi che hanno partecipato al progetAppuntamenti al Musinf to “Sette note per creare”. Nato con lo scopo di mettere in La mostra di Emiliano Zucchini, che si è aperta sabato 8, contatto un gruppo di persone, nello specifico portatori di maggio presso il Museo comunale d’arte moderna e della fo- handicap, il progetto ha dato vita a un corso che si è svolto tografia è dedicata ai ritratti di artisti del ‘900 e rientra nel in due fasi, la prima tra ottobre e dicembre 2009 e la seconprogramma di attività espositive, previste dal Musinf per la da tra gennaio e aprile del 2010. Attraverso la musica e altre notte dei musei 2010. Un programma, che si annuncia denso forme artistiche, quali danza e pittura, questo progetto ha di avvenimenti, a partire dalla mostra Nazionale stenopei- permesso la libera espressione dell’emotività e della creativica, che sarà ospitata a Palazzo del Duca. Dopo l’acquisizio- tà di ognuno dei partecipanti, seguendo la musica come filo ne della suite di fotografie scattate da Ruggero Passeri per conduttore e stimolo per la creatività. L’antica fiera di San Marcello Chiaravalle photo S i è inaugurata sabato 8 maggio, nella sala espositiva Cral, in piazza Garibaldi, “Chiaravalle Photo News” l’attesa e consolidata rassegna di fotografia contemporanea regionale, promossa dall’associazione Gruppo Fotografico Manifattura Tabacchi onlus. La mostra, alla sua ottava edizione, è realizzata con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Chiaravalle, Fiaf, Anaf, Banca Marche e Centro Servizi Volontariato e resterà aperta fino al 6 giugno (tutti i giorni 17.3019.30, ingresso gratuito). Protagonisti anche quest’anno saranno i “racconti fotografici” di 24 fotografi del Club Manifattura Tabacchi, più 2 giovani fotografe marchigiane “ospiti” della rassegna, che esporranno in tutto circa 360 immagini, montate su passepartout e cornici professionali. E per far si che l’iniziativa sia anche occasione di confronto e scambio tra fotoamatori, giovani fotografi e pubblico di appassionati, tutti i venerdì alle ore 21,30 nella stessa sala espositiva sono in programma incontri-dibattito con gli autori, che espongono in quella settimana. Il Gruppo fotografico Manifattura Tabacchi, fondato nel 1989 all’interno del dopolavoro dell’omonima azienda e trasformato nel 2001 in associazione di volontariato. L’evento è stato promosso dall’Associazione Gratis e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. In considerazione della sua meritoria importanza sociale ha inoltre ottenuto il patrocinio del Comune di Senigallia, che ha collaborato all’iniziativa mettendo a disposizione i locali dell’Expo-Ex. Qui la mostra rimarrà aperta fino a sabato 16 maggio e potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 17,30 alle 21. La festa della Croce Rossa 8 maggio: una data che per gli uomini e le donne di Croce Rossa assume un valore particolare, in ricordo del fondatore dell’associazione, il ginevrino Henry Dunant. In questa giornata in quasi 200 nazioni di tutto il mondo si è celebrato infatti l’anniversario della sua nascita, dell’uomo che, trovatosi per caso nel mezzo della sanguinosa battaglia di Solferino e San Martino, ebbe la straorinaria intuizione di organizzare un gruppo di volontari che, già in tempo di pace, si addestrassero per operare, in eventuali situazioni di guerra, nel soccorso sanitario dei feriti, indipendentemente dall’esercito al quale gli stessi appartenevano. È l’idea della Croce Rossa, che nasce e si esplicita il 22 agosto 1864 nella Convenzione di Ginevra. Quest’anno il Comitato Locale di Senigallia ha deciso di celebrare la ricorrenza in modo decisamente insolito: ha organizzato uno stage di addestramento per circa venti volontari che avranno la certificazione per l’uso del defibrillatore semiautomatico, uno strumento salvavita che aiuta a superare situazioni davvero drammatiche. 13 maggio 2010 Spettacolo senigallia L’area della Fenice ospita una singola mostra senigallia ’Controcanto’ con musica inglese S T RisVolti archeologici i sono concluse con successo le attività straordinarie presso l’Area Archeologica e il Museo “La Fenice” di Senigallia, che hanno ospitato due giornate di un rilevante e innovativo progetto denominato “I colori sotto la Polvere”, con la partecipazione straordinaria di giovani studenti del Liceo Scientifico “E. Medi” di Senigallia. Una iniziativa che ha visto l’entusiasta partecipazione di oltre 60 gli studenti, avvicinando i giovani ai problemi della conservazione e della manutenzione del nostro patrimonio archeologico e garantendo la diffusione di una cultura della tutela, concreta e consapevole. Rimane invece allestita la mostra fotografica “RisVolti archeologici”, con foto di Pierluigi Giorgi che sarà aperta alla cittadinanza nei consueti orari di visita dell’area archeologi- ca: dal lunedì al venerdì aperto su prenotazione sabato 16.00 - 20.00; domenica e festivi 10.30 - 12.30 / 16.00 - 20.00. Il lavoro è un progetto fotografico composto da 22 ritratti, opere uniche realizzate con tecnica mista (collage, acrilico, stampa fotografica), e 8 immagini di contesto. L’anima del lavoro è sicuramente nei ritratti, che intendono offrire un’inconsueta interpretazione della stratigrafia del territorio. Le opere sono costruite sul concetto di sovrapposizione dei livelli, in un’operazione inversa rispetto a quella di progressivo svelamento tipica dell’indagine archeologica. I volti delle ragazze e dei ragazzi emergono dalla topografia dei luoghi vissuti e questi, a loro volta, lasciano trasparire le tracce di una quotidianità trascorsa, lontana nel tempo. Echo & Bunnymen 13 Musica a Serra de’ Conti Junior music contest L eatro La Fenice - Senigallia ore 21.00, arrivano gli Echo & Bunnyen, band di culto della storia musicale inglese. ’associazione Pro Loco Nati a Liverpool nel 1978 intorno al chitarrista Will Sergeant di Serra de’ Conti ored al cari- smatico leader/voce lan McCulloch, sono una del- ganizza l’atteso Concorso le band new wave più popolari degli anni 80, che, con il loro “Junior Music Contest”. Al rock neo-psichedelico e melodico, ha ispirato grandi artisti concorso, riservato al gecontemporanei come Oasis, Colciplay, The Killers, The Dan- nere pop-rock, potranno dy Warhol, Courtney Love, Perry Farrell. Dopo l’innovati- partecipare, con brani edivo debutto di ‘‘Crocodiles’’(1980) ottengono il successo e ti ed inediti, gruppi comla cima delle classifiche inglesi ed americane con’’Heaven posti da tre o più persone Up Here’’(1981),’’Porcupine’’(1983) con un età compresa tra i e’’Ocean Rain’’(1984), conside- 10 e i 18 anni (compiuti o rato il loro capolavoro e conte- da compiere entro il 31 dinente la canzone simbolo ‘’The cembre 2010). Killing Moon’: Romanticismo e Fra i partecipanti verrangrandiosità di quei dischi ritor- no selezionati dieci gruppi nano in ‘’The Fountain’’(2008), musicali che avranno il diultimo cd che li riporta ad alte ritto di esibirsi nella serata vette creative, dal british rock del festival presentando di ‘’Think I Need it Too’’ al tre pezzi musicali per un pop in stile Bowie di ‘’Proxy’’ o massimo di 15 minuti di ‘’Shroud of Turin’’ fino all’epica, poetica ed intensa ballata esecuzione. ‘’The Idolness of God°. Un disco che consacra 30 anni di Durante la serata saranno carriera, festeggiata con gli show al Gastombury festival, individuati i vincitori teal Radio City Music Hall di New York, con un sould out nendo in base alle seguenti come quelli anni 80 al Royal Albert Hall di Londra o al- categorie: migliore pezzo inedito, migliore presenza l’Arena di Liverpool. scenica e infine migliore esecuzione. Il gruppo che si aggiudica il “Miglior pezzo inedito” avrà diritto ad essere preli Amici della Foce del Fiume Cesano organizsentato alle selezioni del zano per omenica 16 maggio “Andar per le noConcorso musicale “Vallestre terre, la Valle del trocco, Scapezzano, la Selva sina Montalto Uffugo Popdi Montedoro”. Un’escursione a carattere culturale e Rock Festival “. naturalistico alla scoperta dell’arte (dipinti presso la Il gruppo che si aggiudica chiesa di Scapezzano) e della natura (Selva di Monla “migliore presenza scetedoro: “Lingua di drago” - Dracunculus vulgaris). Si nica ” avrà invece diritto percorreranno le strade principali e vicinali che condi richiedere l’incisione di ducono a Scapezzano, si proseguirà per alcuni tratti una demo del gruppo stesin sentieri di terra fino alla Selva di Montedoro, per so presso lo studio “Astral risalire alla “Fattoria didattica dei Conti”, Strada delMusic” di Castelplanio. la Biscia, e ridiscendere per Strada delle Cone fino a Ma non finisce qui l’elenco Cesano. Il percorso è di circa km 10 (andata e ritordei riconoscimenti perchè no). Programma: ore 8.00 raggruppamento a Cesano il gruppo che si aggiudica Piazza mare: inizio escursione; ore 9.30 visita opere la “migliore esecuzione” d’arte presso la chiesa Scapezzano; ore 11.00 visita avrà diritto di aprire la “selva di Montedoro” (incantevole vegetazione e fiomanifestazione musicale riture sulle sponde del ruscello); ore 12.30 sosta per Standbyrock in programil pranzo presso la “Fattoria didattica dei Conti”; ore ma a Serra de’Conti nel 15.00 partenza per il rientro. PRENOTAZIONI: comese di luglio. Per ulteriomunicare la propria partecipazione entro venerdì 14 ri informazioni ed iscrimaggio. Cell. 348-3112620, mail: cesano@amicidellazioni ci si può rivolgere a: foce.it [email protected]; telefono 0731/690242-333/ 8362056. Andar per le nostre terre G L’educazione fa crescere i diritti C inque grandi eventi per concludere la campagna “L’Educazione fa crescere i diritti”, promossa dal Cisp - Sviluppo dei popoli iniziata a ottobre 2009. Cinque eventi di musica e teatro a ingresso gratuito, perchè è anche dal palcoscenico che si possono far crescere e raccontare i diritti. La Campagna infatti, è nata con l’obiettivo di parlare e far parlare dell’educazione, intesa non solo come sinonimo di buone maniere, ma come strumento concreto per creare istruzione, cultura, autonomia e indipendenza, quindi come strumento per far crescere i diritti, a nord come a sud del pianeta. Ed ecco perchè di educazione c’è bisogno sempre, non solo in età scolastica. E non solo dove le scuole vanno ancora costruite, come in quei paesi che impediscono a oltre 100 milioni di bambini di non poter frequentare la scuola primaria, ma anche dove le scuole ci sono già. Partita da Matera l’8 maggio, la campagna proseguirà a Senigallia il 16 maggio, a L’Aquila il 22 maggio, a Napoli il 25 maggio, per concludere a Roma il 28 maggio. libri Preghiere e riflessioni in vista della festa di Pentecoste Il Consolatore Laura Bonomi, “O Spirito consolatore””, pag. 72, euro 5, edizioni Paoline U n sussidio per l’animazione di una novena allo Spirito Santo. Pensata per la preparazione della comunità alla festività liturgica della Pentecoste, il testo si offre anche per accompagnare la preghiera individuale e collettiva ogniqualvolta si avverta la necessità di un profondo rinnovamento spirituale. A una iniziale riflessione sullo Spirito, seguono sette giorni in cui viene proposta la meditazione dei suoi sette doni. L’ultimo giorno è dedicato ai frutti dello Spirito. Introduzione, Preghiera, Brano della Parola, Brano dai Padri della Chiesa o da autori di spiritualità contemporanei, Silenzio, Salmo, Risonanze, Padre Nostro il taccuin MOSTRE e ARTE Ancona - ‘Si conosce solo ciò che si ama’ è il suggestivo titolo della mostra dedicata a Sant’Agostino, visitabile nei giorni 4 - 18 maggio 2010 nella Chiesa Santa Maria della Piazza, centro storico di Ancona. Informazioni e prenotazioni visite guidate: tel. 339 7763670. Tutti i giorni 10.00 - 13.00 e 16.30 - 19.30. Ingresso libero. EVENTI Belvedere Ostrense - Paesepoesia, concorso di poesia in lingua italiana e in dialetto marchigiano è ormai giunto alla sua VI edizione: il motivo ispiratore centrale resta il riconoscimento del valore, talora artistico, sempre profondamente umano, della scrittura poetica. Informazioni: www.prolocobelvedere.it. Senigallia - Alla ‘Piccola Fenice’ il mese di maggio sarà dedicato interamente ai cento anni dalla nascita del re- Cinema multisala Gabbiano www.gabbiano.senigallia.biz - tel. 071.65375 da venerdì 14 maggio GLI AMORI FOLLI Un film di Alain Resnais. Con Sabine Azéma, André Dussollier, Anne Consigny, Emmanuelle Devos, durata 104 min. Marguerite esce da un negozio di scarpe e subisce il furto della borsa. Georges trova il suo portafoglio per terra, nel parcheggio di un centro commerciale e comincia a fantasticare su di lei, ancora prima di contattarla, senza conoscerla. Il desiderio di questa donna che fa la dentista e il pilota di aerei leggeri è così forte che riempie la sua vita di padre di famiglia e di marito di pensieri e azioni irrazionali. Marguerite resiste, ma per poco. È una corsa verso l’errore, piena di vita, inarrestabile. A quasi novant’anni, Alain Resnais, con Les Herbes Folles, tratto dal libro di Christian Gailly “L’incident”, elabora un film che si può dire virtuoso, tanto nel senso di musicalmente inappuntabile, quanto in quello di visivamente e narrativamente acrobatico. sabato 20.30 - 22.30; domenica 16.00 - 18.30 - 21.15; venerdì, lunedì, martedì, 21.15. L’UOMO CHE VERRA’ gista giapponese Akira Kurosawa. La programmazione prevede, il 18 maggio, Dersu Uzala e il 25 I sette samurai. Inizio proiezioni alle 21.15 alla Piccola Fenice. ESCURSIONI Senigallia - Nuova uscita organizzata dal Gruppo Società e Ambiente di Senigallia per domenica 16 maggio. Un’escursione a carattere naturalistico alla ricerca del Granchio Nero, raro granchio di fiume dal caratteristico colore bruno - marrone, per poi partecipare alla manifestazione “Giardini di maggio” organizzata dal Comune di Castelplanio. Informazioni: Marcello Gambarara 333/6737032. Morro d’Alba - Sabato 15 maggio alle 21.15 in Piazza Romagnoli il ‘Concerto per il maggio’ con gruppo folk Musicanti del Piccolo Borgo che proporanno il loro repertorio di musiche tradizionali dell’Italia centro-meridionale. Un film di Giorgio Diritti. Con Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Claudio Casadio, Greta Zuccheri Montanari, durata 117’ Alle pendici di Monte Sole, sui colli appenninici vicini a Bologna, la comunità agraria locale vede i propri territori occupati dalle truppe naziste e molti giovani decidono di organizzarsi in una brigata partigiana. Per una delle più giovani abitanti del luogo, la piccola Martina, tutte quelle continue fughe dai bombardamenti e quegli scontri a fuoco sulle vallate hanno poca importanza. BASILICATA COAST TO COAST Un film di Rocco Papaleo. Con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno. Nicola Palmieri insegna storia dell’arte e coltiva il sogno della musica. Frontman entusiasta di un gruppo di amici col vizio degli strumenti, compone canzoni e vorrebbe esibirsi sul palcoscenico scanzonato di Scanzano. 14 13 maggio 2010 sport vigor Tra arrivi e partenze annunciate, ma non confermate, si pensa al futuro campionato Notizie incerte in casa Vigor D alla sede di viale Perilli poche le notizie che trapelano, anzi, praticamente nulle per poter imbastire un articolo; solo voci incontrollabili che non hanno certezze sicure. Quasi certamente la prossima settimana si riunirà il Consiglio direttivo vigorino per decidere quali strategie assumere per il prossimo campionato. E’ certo che al primo punto c’è la nomina del nuovo Direttore sportivo nella persona del sig. Galdenzi, dimissionario da direttore sportivo dell’Ostra Vetere. In secondo luogo la riconferma del tecnico nella persona di Fabio Fava, che nell’ultima conferenza stampa, dopo lo sfortunato incontro col Tolentino, sarebbe ben lieto di continuare ad allenare la giovane compagine vigorina. Terzo punto: la riconferma o meno dei giocatori che in questa stagione hanno vestito la maglia rossoblù. Le voci che si rincorrono al momento attuale sono poco incoraggianti in quanto quasi certa è la partenza di Francesco Savelli, del terzino Rizzotto, dell’attaccante Smerilli. Altro nome che rincorre è quello di Eros Paniconi, un attaccante che a livello “Campionato di Promozione” farebbe comodo. Ci sono voci in partenza anche per Matteo Guerra, così pure di Giorgini. Tutti ragazzi che in questo campionato si sono comportati degnamente e che, se partiranno, lasceranno un bel ricordo fra gli sportivi senigalliesi. Questa notizie, se fossero vere, non farebbero che alimentare fosche previsioni per il futuro. Una buona notizia in seno alla Società Vigor è quella della bella impresa conseguita dalla Juniores ad Ancona, che ha trionfato nella finale contro la Fulgor Macerata per 2 a 1, diventando “campione regionale”. VIGOR SENIGALLIA 2 – FULGOR MACERATESE 1 CAMPIONATO NAZIONALE MASCHILE SERIE B DILETTANTI Ancora un successo L a Goldengas non finisce di stupire i propri sostenitori. Nel secondo incontro di qualificazione per i play off, in casa del Fossombrone, i biancorossi di Regini e del vice Ficosecco conquistano il pareggio al turno successivo, battendo i rivali di sempre per 87 a 73, evitando così un terzo incontro fra le mura senigalliesi domenica scorsa 9 maggio. Quanta gioia per i sostenitori senigalliesi al seguito della squadra; una vittoria che li ha ripagati per i tanti verbali insulti subiti a fine incontro dagli sportivi locali. E’ stato un incontro all’insegna dell’agonismo puro: nessuna delle due squadre voleva perdere. E’ da segnalare in questa partita la riammissione in campo fra le file del Fossombrone del capitano Gattoni, che nella precedente partita col Senigallia era stato espulso per ingiuria all’arbitro, ma incredibilmente non sanzionato dal giudice sportivo pur essendo recidivo per altre squalifiche subite durante il campionato. Nel primo quarto le due formazioni si studiano senza che l’una prevalga sull’altra. Finisce il quarto con un leggero margine per la Goldengas: 13-17. Nel secondo quarto è il Fossombrone ad essere più attivo andando così al riposo in vantaggio per 39 a 37. Alla ripresa del gio- Gara di boccetta a Castellaro L’Associazione “Castellaro 2001” ha organizzato nella frazione la seconda edizione di un’attesa e partecipatissima gara di boccetta, che ha registrato l’iscrizione di ben 14 squadre, per un totale di 84 giocatori. La prova si è svolta nel corso della mattinata (alle 8 la prima batteria e alle 10,30 l’ultima) sulla strada che dalla cima della salita del ponte di Montignano conduce, nello spazio di 10 “tiri”, al Castellaro. Lungo il percorso si sono fronteggiati professionisti, amatori e improvvisatori della disciplina, nello spirito generale di un sano divertimento e di una competizione sempre più entusiasmante. A vincere è stata la squadra dell’Acli Filetto, capitanata da Andrea Morsucci. Per l’Amministrazione comunale sono intervenuti insieme all’Assessore Memé, durante lo svolgimento della gara, l’Assessore comunale allo Sport Gennaro Campanile e il consigliere comunale, nonché di zona, Oliviano Sartini. A tutte le squadre è stata consegnata, al termine, una targa-ricordo, mentre al Circolo e agli arbitri di batteria è andata una stampa offerta dal Comune. La giornata si è quindi conclusa con un abbondante pranzo servito nella struttura appositamente installata davanti al Circolo. L’Associazione “Castellaro 2001” ringrazia quanti si sono adoperati per la riuscita della manifestazione e in particolare gli sponsor per l’indispensabile e disinteressato sostegno fornito a questa seconda edizione della gara di boccetta. Gara regionale di badmiton per scuole Giovedì 6 maggio, presso la palestra dell’Itcg “Battisti” di Fano, si è disputa la fase regionale dei campionati studenteschi di badminton per le scuole di secondo grado. Per la prima volta ha partecipato, in tutte le quattro categorie, anche la provincia di Macerata con gli istituti che hanno vinto la fase provinciale. La manifestazione , alla quale hanno partecipato dieci istituti superiori della regione, ha impegnato gli studenti atleti in più di ottanta partite disputate nelle categorie allievi, co è un continuo sorpassarsi a vicenda: ora Bartolucci e Barantani da parte dei locali, ora Gnaccarini-Amici e Penserini da parte biancorossa. Chiusura sul 58 a 62 per la Goldengas. Ultimo quarto con la Goldenga in vena di non fare sconti. Gnaccarini, Penserini, Amici saettano in contropiede e precisi a canestro sia con tiri da tre che da due, mentre in difesa Pierantoni, Maddaloni, Esposito non concedevano spazi. Il punteggio dilagava, anche se Barantoni e Bartolucci cercavano di limitare il divario. Alla fine, chiusura sul punteggio di 73 a 87 in favore della Goldengas e passaggio in “Semifinale”. Ora si attende il risultato fra l’Albignasego di Padova e il Chieti per il terzo incontro in quanto il Chieti, il 6 maggio, ha battuto l’Albignasego per 74 a 61. Passa in semifinale il Faenza, mentre il Civitanova, vincendo per 72 a 55, dovrà disputare un terzo incontro col Bassano. Il Civitanova vince a Bassano per 65-61 e passa alla semifinale contro il Faenza. La Goldengas giocherà in casa domenica 16 maggio, alle ore 18, contro l’Albignasego (Padova). G.M. allieve, juniores m. e juniores f.. Un ringraziamento particolare va ai responsabili degli uffici scolastici di Macerata e Ancona, prof. Mauro Minnozi e prof.ssa Michela Ionna, che hanno messo a disposizione il trasporto per gli studenti da Macerata a Fano, e al prof. Guido Uguccioni coordinatore EFS di Pesaro. Al termine della giornata grande soddisfazione da parte di tutti i partecipanti per questo evento sportivo regionale che ha visto crescere l’interesse dei ragazzi per questa spettacolare disciplina. Il L.S. “Medi” e il L.S. “Torelli” , con le squadre Allieve/i accedono alla fase nazionale in programma al Palabadminton di Milano dal 19 al 21 maggio. Alessandro Bailetti Sci Club Senigallia, bilancio di stagione Venerdì 7 maggio si è svolta la consueta cena di fine stagione dello Sci Club di Senigallia, evento questo con il quale si è conclusa la stagione invernale dell’associazione. Molti i partecipanti che hanno preso parte alla serata, circa un centinaio, occasione in cui Presidente e direttivo hanno fatto il punto della situazione e consegnato alcune targhe ricordo. La stagione 2009/2010 è stata decisamente positiva dal lato associativo poichè sono aumentati di circa 120 unità i soci del club senigalliese, ora oltre quota 340. Soci che hanno potuto prender parte a numerosi eventi organizzati, tra cui i festeggiamenti per il 50° anniversario dello Sci Club “G. Panei - G.S.S.” e il 2° trofeo “Città di Senigallia Memorial Dino Giannini”. Oltre al momento conviviale e alla consegna delle targhe ricordo ad alcuni soci, è stato presentato un giovane, da quasi un anno arruolato nelle fila senigalliesi. Tommaso Sacchi, classe 1990, appassionato di sci fin da piccolo, si era trasferito nel Trentino per potersi allenare; dal 2005 partecipa a competizioni internazionali e nello scorso dicembre 2009 è diventato maestro di sci e allenatore tra i primi 60 a livello nazionale. VIGOR SENIGALLIA: Minardi Tombesi (33’ st Patonico), Santarelli, Romagnoli, Tarsi, Curzi, Rotoloni (46’ st Pierfederici), Morganti, Pesaresi, Cercaci (27’ st Beta), Ricotti (15’ st Giovine). All. Capotondo. FULGOR MACERATESE: Martinelli, Perri (12’ st Lelio), Borgiani, Albani (39’ st Luca Mancini), Piccinini, Trillini, Romanski, Serrani, Alessio Capenti, Giaconi, Andrea Capenti (25’ st Dedja). All. Borioni. Arbitro: Amadio di Ascoli. Reti: 28’ pt Cercaci, 48’ st Luca Mancini, 10’ sts Pesaresi. NOTE: spettatori 200 circa; ammoniti: Serrani e Pesaresi; angoli: 5-4; tempi di recupero: 1’+5’. Saranno forse questi i futuri giocatori vigorini che affronteranno il prossimo campionato di Promozione? Con ogni probabilità sì. Giancarlo Mazzotti Ciclismo In salita a Cantiano F inalmente, al quarto tentativo, il grim- Patrocinio e collaborazione vengono dal peur in casacca verde è primo assoluto Comune di Cantiano (sindaco Martino nella cronoscalata di Cantiano, che peral- Panico in prima fila), dalla Comunità Montro gli ha regalato nelle edizioni precedenti tana del Catria e Nerone, dall’Associazione il titolo europeo nonché gli scudetti regio- “La Selva” e dal comitato udacino provinnali e provinciali di categoria. ciale udacino presieduto da Naldo Massi. Più del mattatore è emozionato ‘papà’ Bat- Scontatamente tosto il tracciato (dislivello: tistelli: appassionatissimo suiveur del no- 634 metri) di km 11,600. stro scalatore. Ovvero: da quota 366 m. fino ai 1.090 metri L’argento del senior Luciano Mencaroni della Cava dei Dinosauri, sul monte Catria. (da S.Isidoro di Corinaldo) è di peso, sul- In palio viene messo il Trofeo Memorial la via del raggiungimento del top da parte “Luciano Gori” (nel ricordo di una grande del rosanero targato Gi.Vi.Plast Tacchificio persona). - Gianmarco Lorenzi - Cicli Cingolani. Come da rito consolidato, ad ogni concorIl Trofeo Pane di Chiaserna emette l’acuto rente viene consegnato quando il celebrato sassofonista Nazareno una fila del rinomato pane di Chiaserna. (Neno) Spadoni rende omaggio agli uomini I primati di settore vanno agli ormai abidel podio suonando l’inno nazionale. tuali signori del tic tac in salita: il gentleman durantino Ugo Vergari (5° assoluto) ed il sempre entusiasta debuttante Giacomo Brunori. Gli altri primati sorridono a Marco Pascucci, Gregory Bianchi (premio speciale per il miglior intermedio), Luciano Mencaroni, Daniele Grilli, Giuseppe Lotti. In vetta alla classifica delle società staziona il solito club cagliese: Smirra Bike - Le Group (diretta filiazione del Cicli Basili). Classifica Assoluta: 1.Emanuele Battistelli (Massi Team - Euronics Cerioni) km 11,600 in 32’43”940, media 21,263 km/h; 2.Luciano Mencaroni (Gi.Vi.Plast Tacchificio - Gianmarco Lorenzi - Cicli Cingolani) a 14”; 3.Andrea Dopo aver domato le rampe del monte Ca- Lodi (Team Max Ravenna) a 35”; tria, il veterano Emanuele Battistelli (Massi 4.Federico Capozzolo a 1’1”; 5.Ugo Vergari Team - Euronics Cerioni) sale sul gradino a 1’17”; 6.Massimo Biagioni a 1’38”; 7.Grepiù alto, completando l’opera e l’insegui- gory Bianchi a 1’47”; 8.Alessandro Fabi a mento. 1’48”; 9.Fabrizio Sebastiani a 2’48”; 10.CriL’organizzazione vanta la griffe degli Amici stian Aluigi a 3’08”. del Ciclismo, il cui presidente (pure valente Umberto Martinelli fotografo) è Gino Traversini, che porta anFoto (di Gino Traversini): Il sassofonista che il saluto della Regione Marche in qualiSpadoni suona l’inno di Mameli al podio tà di neoconsigliere (molto ‘pedalato’). Almanacco d’Altro calcio P resentato a Senigallia, nella sede di via Tevere del Comitato Uisp, l’almanacco 2009-2010 del Campionato Uisp al quale partecipano, in due gironi formati ciascuno da 14 squadre, formazioni mosse da uno spirito amatoriale che non è, tuttavia, privo di un sano gusto della competizione, essendo il torneo strutturato su una serie A e una serie B. L’almanacco, in una veste grafica agile e gradevole, e in un nuovo formato che lo rende più pratico e maneggevole, è il frutto del lavoro e della competenza del team giornalistico di “D’altro calcio”, che poggia sulla professionalità della “Anima comunicazione”. Diretta da Carmine Imparato e col coordinamento redazionale di Gianluca Carlino, la pubblicazione è stata curata dai redattori Marco Petrucci, Francesco Tarsi, Antonello Pace, Emil Petrov, su progetto grafico di Denis Conti, modello sportswear di Gianluca Goffi e con la collaborazione dei fotografi Paolo Tarantini, Marco Fabbri, Chiara Schiaratura, France- sco Marzulli. Imponente l’apparato fotografico: 28 squadre, oltre 730 foto di calciatori di tutte le età, ivi compresi alcuni protagonisti di prima grandezza: sui campi calcati dalle formazioni del campionato Uisp senigalliese si esibiscono anche alcuni giocatori che hanno calcato addirittura i campi della serie A, come Rodolfo Giorgetti e Mauro Roberto, o “recordman” di presenze con la casacca della Vigor, come Stefano Goldoni, 470 gettoni per lui in rossoblù. Un campionario di varia e valorosa umanità accomunata dalla passione per il calcio, garantita in questo caso da una “macchina” organizzativa coordinata dal presidente Enzo Tesei (ne fanno parte anche Romano Quatrini che è una delle “anime” del torneo calcistico al quale dedica -settimana dopo settimana- energie preziose, Carlo Fuligna, Mirko Baroncioni, Roberto Tranquilli, Andrea Schiaroli e Daniele Giuliani). R.M. 13 maggio 2010 penultima IN BREVE 16 MAGGIO 2010 Ascensione del Signore Gesù LA PAROLA Lo sguardo all’insù DI DIO G At 1,1-11 Sal 46 Eb 9,24-28;10,19-23 Lc 24,46-53 di Paolo Curtaz esù se ne va (e questa è già dura da digerire) e – terribile – ci lascia la Chiesa. Scambio sfavorevole, che dite? Non siamo tutti, come gli apostoli, un po’ delusi da questa scelta? Ma come, proprio adesso che le cose funzionavano, Gesù ci molla? Torna al Padre e noi qui a tribolare? Il cammino di conversione alla gioia, che abbiamo portato avanti in queste settimane, subisce uno stop, un tonfo improvviso. Vedo già la vostra faccia amici lettori, compagni internauti, stiamo faticosamente recuperando il volto di Dio, passando da quello sgorbio di Dio che abbiamo in testa al Dio di Gesù, ed ecco che tiriamo fuori il tema antipaticissimo della Chiesa. Siamo schietti: a me che Gesù risorto sia tornato al Padre, proprio non piace, e non ci trovo proprio un bel niente da festeggiare. Invece di incontrare il volto radioso e sereno del Maestro, mi trovo davanti il volto rugoso e scuro dei cristiani... Ma se, invece, Gesù avesse voluto dirci qualcosa di nuovo? Di inatteso? Se davvero nei progetti di Dio ci fossimo noi? Se, mettete il caso, davvero Gesù abbia (follemente) affidato l’annuncio del Regno alla Chiesa, peggio: a questa Chiesa? Sì, amici, l’ascensione (di nuovo!) cambia la nostra idea di Dio. Non più un Dio “pappa fatta” che regna sovrano e ripiana i problemi, supera le difficoltà. Il nostro non è un Dio manager amministratore di una multinazionale del sacro che dirama le direttive e un numero verde per le emergenze, con gentili angeli che non danno mai risposte utili, no. Il Dio presente, il Dio in cui crediamo è il Dio che affida, che accompagna, certo, ma che affida il cammino del vangelo alla fragilità della sua Chiesa. Il Regno sperato dagli apostoli occorre costruirlo, la nuova di- indirizzare a: La Voce Misena Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia fax 071.7914132 e-mail: [email protected] I primi down in pensione i Lettori scrivono... Non si è letta in giro questa notizia, ma merita di essere conosciuta e gironzolando su internet l’ho trovata: “Dopo trenta anni al montaggio dei circuiti elettrici delle locomotive alla Brown Boveri di Savona, si godono la meritata pensione nelle terre della riviera di Levante o nelle campagne dell’entroterra ligure. Dal 1986 a oggi il Centro Italiano Down Onlus di Genova ha aiutato 45 giovani a trovare un lavoro: in fabbrica e nei supermercati, all’Agenzia delle entrate come nelle aziende del trasporto pubblico, ma rigorosamente a tempo indeterminato. “Non vogliamo che i nostri ragazzi vivano in una nicchia protetta, ma che comprendano a pieno che nel lavoro ci sono sia diritti che doveri”. E’ consolante sapere che esistono queste realtà. Gianni Cardinaletti La disoccupazione aumenta mensione voluta dal Signore per restare nel mondo, non è magica, ma pazientemente intessuta da ognuno di noi. Siamo noi, ahimè, il volto di Gesù per le persone che incontriamo sulla nostra strada... Tu che leggi, fratello, sei lo sguardo di Dio per le persone che incontreremo. Così il nostro Dio originale e spiazzante ha deciso. E così davvero accade. L’ascensione segna la fine di un momento, il momento della presenza fisica di Dio, dell’annuncio del vero volto del Padre da parte di Gesù, che professiamo Signore e Dio, con la rassicurazione, da parte di Dio stesso della sua bontà e della sua vicinanza nello sguardo di noi discepoli. Ora è il tempo di costruire relazioni e rapporti a partire dal sogno di Dio che è la Chiesa: comunità di fratelli e sorelle radunati nella tenerezza e nella franchezza nel Vangelo. Accogliamo allora l’invito degli angeli nel vangelo di Matteo: smettiamola di guardare tra le nuvole cercando il barlume della gloria di Dio e – piuttosto – vediamo questa gloria disseminata nella quotidianità di ciò che siamo e viviamo. Restiamo in città, non fuggiamo la disperante banalità dell’oggi, perché è lì che Gesù sceglie di abitare: nell’oggi, nel delirio confuso della mia città. Cerchiamo Dio, ora, nella gloria del Tempio che è l’uomo, tempio del Dio vivente, smettiamola di guardare le nuvole, se Dio è nel volto povero e teso del fratello che incrocio. Il Signore ci dice che è possibile qui e ora costruire il suo Regno. L’ascensione segna l’inizio della Chiesa, l’avvio di una nuova avventura che vede noi protagonisti. E se la Chiesa ci ha masticato, offeso, provato, combattiamo con più forza, imitiamo i santi che convertirono la Chiesa a partire da loro stessi. Leggo sulla stampa locale che anche nel nostro territorio aumenta la disoccupazione: “Casalinghe disperate bussano al mercato del lavoro. Non cercano una vera occupazione che sottragga loro troppo tempo, tenendole lontane dalle faccende domestiche e dalla famiglia, ma un lavoro part-time lo vorrebbero anche loro. Con i tempi che corrono, e in molti casi con un marito disoccupato o cassintegrato, la casalinga è diventato un lusso. Mamme e mogli, finora a tempo pieno, si stanno infatti rivolgendo al Centro dell’impiego che già conta 569 donne licenziate nell’ultimo anno e dove le quote rosa sono ben rappresentate anche tra i circa 5.000 disoccupati. Alle donne tagliate fuori dal mondo del lavoro, si uniscono ora quelle che ancora non ne erano entrate a far parte”. Per questo non può che essere apprezzata e sostenuta l’iniziativa della diocesi di Senigallia di aiutare, attraverso la Caritas, le fami- glie in difficoltà a causa della perdita del lavoro. Giorgio Quintiliani Senigallia La devozione a Maria Se non fosse per la primavera che tarda ad arrivare, il mese di maggio è tra i più belli dell’anno. Nel mese dedicato a Maria sono tante le iniziative di preghiera e di devozione della Vergine. Penso che la bella preghiera del Rosario debba essere un bel momento di riflessione e di meditazione sulla grandezza di Maria, per imitarne le sue doti, la sua tenerezza. Troppe volte, invece, recitiamo le Ave Maria velocemente, quasi in modo automatico, senza pensare a quanto diciamo. Se poi ci fermassimo a meditare ancora di più quanto ci viene proposto dai ‘misteri’, scopriremmo che la recita del Rosario non è altro che il ripercorrere tutta la storia della salvezza. Antonina Ridolfi 15 MONTERADO E’ iniziato il mese intensivo in preparazione alla Messa di Prima Comunione che si terrà Domenica 30 maggio. Il mese intensivo consiste nel fatto che tutte le sere, dalle ore 18 alle 19,30, Greta, Mattia, Noemi, Davide, Lorenzo, Rebecca, si ritrovano nell’aula di catechismo per il Laboratorio; poi in chiesa per la recita del Santo Rosario; quindi “in rodaggio” per la Messa che viene partecipata interamente da loro, come se fosse quella della Prima Comunione. A tal proposito, tutti hanno il libretto con la Messa egregiamente stampata dalla “computerista” super, suor Luisa delle Suore di Villa Torlonia, che insieme alla carità materiale offrono anche questo grande servizio culturale-liturgico utilizzato spesso dal cappellano don Giuseppe. E’ MORTA ANTONINA FRATI TAUS Il 18 maggio ricorre l’anniversario della scomparsa di Pietro Scattolini, nostro collaboratore per tantissimi anni nella spedizione di Voce Misena. Vogliamo essere vicini alla famiglia pregando per lui, ricordando la sua disponibilità nel volontariato sia alla Voce Misena che all’Antea, oltreché “bambinaio” degli adorati nipoti. VIVA L’ITALIA CHANNEL L’Italia minore, quella a volte più sconosciuta e nascosta, rappresenta al meglio il dipanarsi della storia millenaria che ha lasciato i suoi segni indelebili soprattutto in questi luoghi rimasti emarginati dallo sviluppo e dalla modernità a tutti i costi. Non dei paradisi in Terra ma luoghi che sempre più persone ritornano a vivere nei piccoli centri storici e i visitatori che sono interessati a conoscerli possano trovare quelle atmosfere quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi. Luned’ì 17 maggio, mercoledì 19 maggio (ore 12.30) e venerdì 21 maggio (ore 21.15), il canale satellitare Viva l’Italia Channel (canale 830 sulla piattaforma Sky) ospiterà Corinaldo. Ilario Taus LA REGIONE MARCHE AL SALONE DEL LIBRO La Fiera del Libro di Torino. Migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo per partecipare a quello che è considerato l’evento clou per l’editoria ed il libro. Tema dell’edizione 2010 della Fiera sarà “LA MEMORIA” e alla memoria è dedicato lo stand della Regione Marche che sarà improntato a presentare Padre Matteo Ricci, ambasciatore delle Marche nel mondo. Centoquaranta metri quadri che ospiteranno, oltre alla Giunta ed al Consiglio regionale, le Università, le Province e i Comuni, gli editori, le Bandiere Arancioni delle Marche. Decine le iniziative già programmate che presenteranno all’interno dello stand altrettanti libri di storia, arte, cultura, saggistica tutti tassativamente marchigiani. SALVATORE BORSELLINO E GLI STUDENTI Salvatore Borsellino incontra i ragazzi delle scuole superiori di Senigallia sul tema “Dal ricordo all’azione. Dalle stragi del ‘92 ai giovani d’oggi”, sabato 15 maggio 2010 presso il Liceo Scientifico “E. Medi” Piazzale Toti Senigallia. Ripartire dai giovani. Lo diceva Paolo Borsellino, il magistrato ucciso il 19 luglio del 1992 nella strage di via D’Amelio a Palermo con gli uomini della scorta. “La sconfitta della mafia sta nel ricambio generazionale”. A diciassette anni da quell’anno terribile la mafia è ancora viva e vegeta, cresce, prospera. Quel ricambio non c’è stato. I motivi ce li spiega proprio Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso a Palermo, che da anni batte piazze, scuole e sale convegni perché la vita e le opere della Mafia Spa non cadano nell’oblio. “Sono tanti i giovani che hanno la consapevolezza del baratro in cui sta scivolando il nostro paese e di quella che dovrebbe essere la lotta alla criminalità organizzata – dice con orgoglio -. Infatti giro l’Italia per parlare di mafia grazie a questi giovani che mi invitano ai loro convegni”. RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI Lavori all’Opera Pia in festa R icorre oggi, 13 maggio, il 218° anniversario della nascita del nostro più illustre concittadino e del nostro più grande benefattore Giovanni Maria Mastai Ferretti nato a Senigallia dal Conte Girolamo (Gonfaloniere della Città) e dalla Contessa Caterina Solazzi. La stessa data del 13 maggio è fatidica non solo per la sua “venuta al mondo” ma anche perché, nello stesso giorno, Giovanni nacque alla grazia, ricevendo il Battesimo nella Cattedrale Basilica di S.Pietro Apostolo. E’ però vero che, in questo anno 2010, ricorre anche – come è ormai ben noto – il decimo anniversario della Beatificazione di Papa Pio IX, avvenuta a Roma il 3 settembre 2000 in Piazza San Pietro, dal Servo di Dio Giovanni Paolo II. Proprio in questa felice simbiosi di date, la Diocesi di Senigallia ed il Comitato Pio IX presentato oggi il restaurato Battistero della Cattedrale. L’intervento culturalmente pregiato, è stato possibile grazie alla generosa nonché munifica sponsorizzazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi; i lavori sono stati diretti dalla dott.ssa M.Claudia Caldari della Soprintendenza di Urbino, ed eseguiti dalla Ditta Il Compasso del Prof. Michele Papi. Per la stessa circostanza, la Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti inaugurerà nuovi importanti locali nello stesso stabilimento, con l’obiettivo di un servizio ottimale per gli ospiti, tanto da meritare elogi anche da competenti personalità svizzere. don Giuseppe Cionchi Settimanale della Diocesi di Senigallia Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An) www.vocemisena.it [email protected] Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola (www.galeati.it) Abbonamento annuo ordinario: € 35 da versare sul cc.postale n. 10514602 Tiratura: 4000 copie Associato alla Fisc - Federazione italiana settimanali cattolici La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 250.