il Papa in Portogallo

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il Papa in Portogallo
n. 17
ARTICOLI SACRI
a Senigallia
ARTICOLI SACRI
a Senigallia
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 13 maggio 2010 - € 1
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -
Editoriale
Comunicare
Collocata in modo infelice
nella festa della Ascensione,
tra prime comunioni e cresime, torna anche quest’anno
la Giornata mondiale delle
comunicazioni. Giornata
di riflessione su una realtà
molto importante, perché la
comunicazione è fondamentale per farci incontrare con
le persone e se questi incontri
sono profondi e autentici
creano legami reciproci,
aiutano a maturare e a
trovare il senso della propria
esistenza. Non possiamo
però accontentarci di un
corretto uso degli strumenti
di comunicazione, limitandoci a istruzioni e a nozioni
per non entrare in contatto
con informazioni e contenuti
dannosi. Dico questo perché
spesso si trovano toni allarmati nei nostri ambienti: il
timore che questi strumenti
finiscano per compromettere
le relazioni reali tra le persone, la paura delle ricadute
sull’educazione dei giovani,
la tentazione di intervenire
per censurare, controllare,
oscurare... Ecco allora la
sfida per l’uomo d’oggi che
vuole porsi in relazione con
i moderni mezzi di comunicazione: riconoscere la
presenza del bene che anima
la comunicazione, cogliere
il grado di questa presenza,
imparare a valutarne la
qualità e l’intensità per poter
decidere di affidarsi a questa
comunicazione. Certo, non
sempre i media sono utilizzati per costruire il bene:
spesso generano contrapposizioni, dividono le persone,
gettano discredito, lanciano
offese, causano il male, confondono le coscienze. Ma noi
dobbiamo essere esemplari,
come Chiesa, nell’opera
educativa, anche a proposito
dei media. La riflessione,
l’educazione, gli interventi,
le realizzazioni non devono
essere solo di fredda natura
tecnica, devono puntare
sempre al centro incandescente, all’aspetto educativo.
È la sfida di sempre per
la Chiesa, in ogni ambito
umano: vogliamo sostenerla
anche nella comunicazione.
Gesualdo Purziani
16 maggio 2010
44ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali
Digitale
terreno
D
igitale ormai non è più una parola scono- mondiale delle comunicazioni sociali, dal tema mediatici. Importante è che da questo mondo
sciuta. Nota solo agli addetti. È entrata nelle “Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i “immateriale” si passi al mondo di tutti i giorni.
nostre case con l’invito martellante ai possesso- nuovi media a servizio della Parola”, che si cele- La scommessa è di farsi testimoni, come si è detri di tv in alcune Regioni italiane, ma sarà così brerà domenica prossima, l’Ascensione del Si- to nel recente convegno ecclesiale “Testimoni
per tutte, a passare dall’analogico al digitale. Chi gnore. Perché proprio questa domenica? Perché digitali” nella grande rete. Impossibile? Assolugià ce l’ha il digitale terrestre sa che può ricevere Cristo invita gli apostoli ad andare nel mondo tamente no. Troppo pericoloso? Certo non è un
sulla sua tv un molteplicità di programmi, alcu- per comunicare il Vangelo. Le comunicazioni mondo per ingenui, serve sempre vigilanza. Lo
ni gratuiti altri a pagamento. Di fatto il digitale sociali, dai mezzi tradizionali ai nuovi, sono oggi sanno i genitori quanto importante è seguire i
è una tecnologia raffinata che ha potenziato in indispensabili per formare opinioni, per parteci- figli che navigano in questo ambiente. Ma guai
maniera straordinaria le nostre comunicazioni. pare alla formazione delle coscienze.
a rifiutare questa “grande risorsa per l’umanità”.
Viene applicata a tutti i mezzi, compresa la mac- Il Papa invita a non essere estranei al nuovo Conta in fondo “la qualità del contatto umano
china fotografica, il telefonino, i giornali, ovvia- mondo digitale sia la Chiesa in generale, ciascun e l’attenzione alle persone e ai loro veri bisogni
mente internet.
cristiano, sia direttamente il sacerdote, la sua spirituali”, ricorda Benedetto XVI nel messagMa non è solo un’innovazione tecnologica. pastorale. Perché? Incredibile solo a pensarlo gio. Infatti si possono creare contatti con non
Cambia il nostro modo di comunicare. Un solo qualche anno fa. I sacerdoti possono, anzi deb- credenti, con credenti di altre religioni, sopratesempio. Il nostro cellulare si trasforma in una bono “esercitare il proprio ruolo di animatori tutto si possono rinforzare le relazioni con altre
immensa piazza globale dove troviamo il giorna- di comunità” anche attraverso le tanti voci che comunità cristiane e generare anche solidarietà
le, la tv, libri, intere biblioteche, la nostra banca scaturiscono dal mondo digitale, e “annunciare il caritative.
con la quale fare delle operazioni. E soprattutto Vangelo avvalendosi di questa nuova generazio- Con una prima preoccupazione specifica: il dipermette a noi di collegarci con il mondo intero, ne di audiovisivi (foto, video, animazioni, blog, gitale è solo parte del nostro mondo reale. Con
anzi di essere costantemente in Rete. Insomma siti web)”.
una seconda: non dimenticare il modo di comufa di noi degli esseri digitali. Ci rende parte di un Per il Papa sono “inedite occasioni di dialogo”. In nicare di ieri: stampa, radio e tv. Un solo dato a
continente, di un mondo digitale. Con linguag- soldoni la catechesi, l’evangelizzazione non pas- conferma: il 95% delle informazioni in rete viene
gio più complicato si dice che siamo in perenne sano più soltanto attraverso il contatto diretto dai giornali. La giornata rafforzi la convinzione
connessione. Non solo materiale ma di menti, di dell’attività parrocchiale. Vi è un’altra parrocchia, sull’indispensabilità di comunicare a tutto camcuori, di relazioni.
grande quanto il mondo, il continente digita- po. La Chiesa non può mancare questa straordiLa novità è colta con estrema puntualità da Be- le, nella quale si possono contattare, incontrare, naria opportunità.
nedetto XVI nel messaggio per la 44ª Giornata persone, per instaurare dei rapporti anche solo
Bruno Cescon
il Papa in Portogallo
In questa settimana l’immagine della
MADONNA DI LORETO
sarà per tutto il giorno a:
CASTELVECCHIO martedì 18
PONTERIO mercoledì 19
Mondolfo giovedì 20
Piano Marina venerdì 21
Marotta Sabato 22
O
ggi vediamo in modo terrificante che la più grande persecuzione della Chiesa viene dall’interno, dai peccati che ci sono dentro la
Chiesa stessa, e non dai nemici fuori”. Lo ha affermato Benedetto XVI
durante il volo che lo ha condotto in
Portogallo,in occasione della sua visita a Lisbona e al santuario mariano di
L’arrivo alle ore 21 della sera precedente
Fatima,
con riferimento alla scandalo
La partenza alle ore 20 del giorno indicato degli abusi
su minori, che ha definito ‘realmente terrificante’. ‘Oltre alla
Sabato 22 maggio arriva a Senigallia missione di sofferenza del Papa, che
in Cattedrale alle ore 21 per la
in prima istanza possiamo riferire
all’attentato a Giovanni Paolo II - ha
Veglia di Pentecoste detto -, nel messaggio di Fatima ci
sono indicazioni su realtà del futuro
della Chiesa’. Ed è vero che ‘oltre ai
momenti indicati nelle visioni, si parla della realtà di passione della Chiesa.
Ci sono sofferenze della Chiesa che
si annunciano’. Benedetto XVI ha ricordato che ‘il Signore ha detto che
la Chiesa sarà sofferente fino alla fine
del mondo. E oggi questo lo vediamo
in modo particolare’. Le attuali ‘sofferenze’ della Chiesa, in conseguenza
degli abusi su minori commessi da sacerdoti, fanno parte di quelle annunciate nel terzo segreto di Fatima ha
aggiunto Benedetto XVI e ‘il perdono
non sostituisce la giustizia’. E domenica le aggregazioni laicali saranno a
San Pietro per esprimergli vicinanza.
in questo numero
Nelle Marche 16 bandiere blu
Chi ha paura dei piani paesaggistici?
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13 maggio 2010
attualità
Economia L’Unione Europea ha risposto alla più seria minaccia alla stabilità della moneta unica
Un fine settimana storico
I
l fine settimana del 7-9 maggio 2010 entrerà
nella storia dell’Unione europea. Prima i capi
di Stato e di Governo, poi i governatori delle
Banche centrali, infine i ministri dell’Economia e
delle Finanze hanno dato vita ad una successione ininterrotta di vertici per decidere in poche
ore come rispondere alla più seria minaccia che
sia mai stata portata alla stabilità dell’Euro e alla
prosperità economica dell’Europa. La decisione
della Commissione europea di creare un fondo
pari a 60 miliardi di euro per garantire prestiti ai
Paesi in difficoltà, accompagnato dalla previsione
di mettere in campo fino a 440 miliardi di euro
da parte dei singoli Paesi sotto forma di prestiti
bilaterali, dovrebbe mettere calma sui mercati,
almeno per un po’. Se a questo si aggiunge che
la Banca centrale europea si è dichiarata pronta
ad acquistare sul mercato secondario i titoli dei
Paesi sotto attacco, sterilizzando gli effetti di
questi acquisti per mantenere invariata la quantità di moneta in circolazione e quindi l’inflazione, si capisce che siamo di fronte ad una batteria
di strumenti difensivi, di fronte ai quali la speculazione non può che battere in ritirata.
Tuttavia è chiaro a tutti che vincere una battaglia non significa vincere la guerra. Il cammino
che l’Europa e i singoli Paesi che la compongono devono fare è molto lungo e si preannuncia
anche molto difficile. Quella che è iniziata nell’agosto 2007 ed è deflagrata un anno dopo, con
il fallimento di Lehman Brothers, non è una crisi
come tutte le altre. Nulla sarà come prima. Gli
in vista del convegno nazionale
organizzato dalla cei a senigallia
Lo stress
da crisi
economica
aggiustamenti che tutti saremo chiamati a fare
saranno dolorosi. Non c’è Paese al mondo che
oggi può dirsi escluso da questa necessità, per
quanto la propaganda interna possa indurre ancora comportamenti strategici di corto respiro,
come quello – tanto per citare l’ultimo – tenuto
dalla Gran Bretagna durante le scorse ore, con il
rifiuto di partecipare al salvataggio dei Paesi in
difficoltà.
Dunque, cosa ci aspetta ora? Nel brevissimo termine sicuramente avremo una riforma del Patto di stabilità, le cui contraddizioni hanno permesso alla speculazione di trovare nell’Euro una
facile preda. Infatti, avendo creato un’Unione
monetaria senza unire le politiche fiscali, i Paesi
di Eurolandia hanno offerto il fianco alla speculazione, non appena è diventato evidente che i
soci più deboli avessero un problema di solvibilità. Abbiamo bisogno di un Patto di stabilità che
non guardi soltanto all’andamento delle finanze
pubbliche ma anche all’indebitamento del settore privato e alla posizione debitoria complessiva
con l’estero, cioè alla competitività dei singoli
Paesi. La considerazione complessiva da parte
dei mercati di questi tre fattori spiega perché
la Grecia è stata punita e Spagna e Portogallo
minacciati, mentre altri non sono stati toccati.
Guardando solo alla situazione dei conti pubblici,
l’Italia per il debito, il Regno Unito, l’Irlanda e la
stessa Francia per il deficit sarebbero state sotto
attacco. Questo non è avvenuto perché in questi
casi il risparmio privato ha garantito un’adeguata
L
e famiglie italiane sono stressate dall’attuale situazione economica: non riescono a risparmiare,
riducono le loro spese, peggiorano la loro condizione. Più che dati sono ormai un ritornello che continuamente risuona, ogni volta, un qualche istituto
di ricerca si mette ad osservare le condizioni della
famiglia italiana. Il gingle si conferma anche nella
recente indagine dell’Iref, presentata al convegno
nazionale delle Caritas diocesane a fine aprile.
Nel Rapporto “L’Agenda delle famiglie italiane nell’anno della crisi” si afferma, tra l’altro, che il 67,8%
degli intervistati è molto, o abbastanza, preoccupato dall’idea che nel corso del 2010 un proprio familiare possa perdere il lavoro.
Allo stress da “crisi economica” si aggiunge la paura
della disoccupazione.
Per non fermarsi alla lamentazione che crisi economica e precarietà crescente del lavoro aiutano a far
crescere è bene sottolineare anche un altro elemento. Il lavoro assume un ruolo determinate nell’alleviare la vulnerabilità delle famiglie. Quando moglie
e marito lavorano entrambi, l’orizzonte è meno
imprevedibile e l’ansia per il futuro morde meno la
pancia delle persone. Infatti “a parità di condizione
socio-economica e di composizione del nucleo familiare la presenza in casa di una moglie/madre lavoratrice mitiga il sentimento di apprensione che c’è
dietro all’eventualità che uno dei componenti della
famiglia possa perdere il lavoro. Infatti, prendendo
in considerazione le coppie accomunate da uno sta-
copertura all’indebitamento pubblico e la posizione competitiva di questi Paesi non è apparsa
così drammatica, come quella di Grecia, Spagna
e Portogallo.
Tuttavia, il fatto che come Italia non siamo messi
così male, non ci esenta da ogni rischio. Il nostro
debito pubblico elevato va aggredito alla radice,
per evitare che situazioni come queste possano
demolire in un baleno anni di progresso economico. Per farlo, non basta agire sul fronte delle
finanze pubbliche, che pure devono garantire un
adeguato alto livello di avanzo primario, cioè differenza tra entrate e uscite dello Stato. Bisogna
soprattutto far sì che l’economia ricominci a crescere ad un livello consono alle nostre possibilità. Abbiamo bisogno di riforme serie e profonde,
molte delle quali non costose in termini economici ma non facili per i tornaconti elettorali
dei partiti: liberalizzazioni delle professioni, dei
servizi pubblici locali, incentivazione del merito
nella Pubblica Amministrazione, riforma della
giustizia civile, una regolamentazione dei mercati più moderna che si accompagni all’uscita della
politica da tutte le attività di mercato. Come si
vede, si tratta di una rivoluzione, innanzitutto
culturale. Senza di questa, l’Italia non diventerà
un Paese normale ma rimarrà il malato cronico
d’Europa, troppo grande per essere salvato da
chiunque e quindi destinato a soccombere al primo raffreddore serio.
Nico Curci
economista
tus medio basso, il livello elevato di apprensione è
dichiarato dal 67,7% delle coppie in cui entrambi i
coniugi lavorano, mentre sale al 72% nelle famiglie
in cui a lavorare è solo un partner”, si legge nella
presentazione dei dati. Si aggiunge, poi, che l’ansia
legata alla perdita di lavoro nel futuro cresce quando ci sono in casa i figli.
Da queste osservazioni emerge chiaramente come il
lavoro real e sia importante per la progettualità familiare. Per questo rimane un diritto centrale anche
nelle democrazie del Ventunesimo secolo. Riuscire a garantire un doppio reddito ai nuclei familiari
diventa un tassello fondamentale per proteggere il
proprio futuro, per stimolare la propensione alla
genitorialità e per iniziare a muovere passi verso la
promozione della società. Il doppio reddito genera
una forma di sostegno reciproco nella coppia sul
quale investire per un possibile futuro.
Sarebbe interessante iniziare a gettare le fondamenta di risposta alla crisi, costruendo su basi nuove un
mondo della produzione. Da una parte, dando spazio a proposte che davvero siano capaci di conciliare
gli ambiti dell’esistenza, creando un lavoro responsabile che non sia invasivo dei tempi di vita, che sia
rispettoso delle differenze di genere. Dall’altra parte,
proponendo servizi di cura ed educativi integrati
che aprano alla condivisione dei compiti nella famiglia e con le realtà della comunità locale.
Andrea Casavecchia
Le suore per prevenire lo sfruttamento durante i mondiali
dati sui richidenti asilo nell’unione europea
C
L
Un calcio alla tratta Tariffe agevolate
aro tifoso, dai un calcio alla tratta delle
persone”. È la campagna internazionale
contro la tratta delle persone promossa in
occasione dei Mondiali di calcio in Sudafrica,
e presentata il 6 maggio a Roma dall’Unione
internazionale delle superiore generali (Uisg)
e dall’Organizzazione internazionale per le
migrazioni (Oim). Durante la presentazione sono state rese note lettere aperte che la
rete internazionale “Talitha-Kum - Religiose
contro la tratta delle persone” sta inviando
ai tifosi, alle potenziali vittime, ai potenziali
facilitatori e alle Chiese locali. “Ti invitiamo
- si legge nella lettera ai tifosi - a fare attenzione se ricevi offerte di servizi sessuali o di
droga, che potrebbero essere offerte da vittime della tratta. Ti ricordiamo che la tratta di
persone è riconosciuta come crimine internazionale”. L’Africa - si legge nella lettera - è
“orgogliosa” di ospitare la coppa del mondo
di calcio del 2010, che “per la prima volta si
terrà nel continente africano. Come sempre
questo evento significa per migliaia di persone la possibilità di guardare le partite, di
divertirsi e visitare il Paese. Il 2010 dovrebbe riguardare solamente il gioco! Purtroppo
temiamo che non tutti possano apprezzare questo evento”. Durante occasioni come
questa - aggiungono i firmatari della missiva
- molte persone vengono assunte per lavorare in vari settori: la coppa del mondo di calcio è un evento che crea “molte aspettative
di occupazione”. “Sfortunatamente”, alcune
offerte di lavoro si “possono rivelare false.
Coloro che accettano possono essere ingannati e vittime di forme diverse di sfruttamento”. Per questo “le scelte quotidiane fatte
da ogni individuo possono realmente fare la
differenza per ogni persona che rimane vittima di un’azione che cancella le speranze e
i sogni di una vita migliore. Pensaci!”. “Noi,
religiose, impegnate sul fronte della lotta
contro povertà ed emarginazione tocchiamo
con mano le sofferenze umilianti, degradanti
e inumane inflitte alle nostre sorelle e fratelli,
tra cui i minorenni sono sempre più numerosi, attraverso la tratta per lo sfruttamento
lavorativo, sessuale e altro”, ha detto durante
la presentazione suor Sangma. Molte le iniziative promosse in vari Paesi per promuovere la campagna che invita chi si sente in
pericolo o sospetti di trovarsi di fronte ad
una persona vittima di tratta, a contattare la
linea informativa gratuita 0800 555 999.
a cura di Raffaele Iaria
a Camera ha dato il via
libera alla conversione
in legge del decreto incentivi, che ora passa all’esame del Senato. Dentro il dl
incentivi sono state nuovamente inserite per l’editoria non profit le tariffe
postali agevolate, la cui
soppressione tanto aveva fatto discutere e aveva
sollevato le proteste di
numerose organizzazioni
del terzo settore. In questo
contesto, il social network
Vita.it aveva promosso un
mese fa una petizione on
line per chiedere il ripristino delle tariffe, petizione che ha quasi raggiunto
le 15 mila firme.
Da ricordare che le agevolazioni per tutto il mondo
dell’editoria erano state
soppresse con il decreto interministeriale dello
scorso primo aprile. Lo
stanziamento del governo
per garantire il ripristino
delle tariffe postali agevolate nell’anno 2010 per le
onlus è pari a 30 milioni
di euro. L’emendamento
indirizza il beneficio ai soli
giornali editi da associazioni e organizzazioni senza fini di lucro, escludendo
esplicitamente i giornali di
partito e la pubblicazione
degli organi professionali
o dei sindacati, mentre le
agevolazioni non dovranno superare il 50% della
tariffa ordinaria.
Anche giornali come ‘La
Voce Misena’ rischiavano
molto se non fosse rientrato
il decreto ‘incriminato’.
Sempre all’interno del dl
incentivi è contenuta anche un’altra norma, quella
che riguarda il re-inserimento del 5xmille per l’anno solare 2010 all’interno
della dichiarazione dei
redditi del 2009.
Asteriski
* Il Papa in Portogallo. Domenica 9
maggio, dopo la recita
del “Regina coeli” il Papa,
riferendosi al prossimo
viaggio in Portogallo, ha
detto: “Invito tutti ad accompagnarmi in questo
pellegrinaggio, partecipando attivamente con la
preghiera; con un cuore
solo ed un’anima sola invochiamo l’intercessione
della Vergine Maria per
la Chiesa, in particolare
per i sacerdoti e per la
pace nel mondo”. Il Papa
sarà a Fatima il 13 maggio, come avevano fatto
Paolo VI nel 1967 e Giovanni Paolo II per ben tre
volte: nel 1982, nel 1991
e nel 2000.
* Europa in crisi. Con una
iniezione di 750 miliardi
di euro si salva la Grecia
ed anche l’Europa (insieme con Spagna e Portogallo). Le Borse hanno
reagito
positivamente
con rialzi che – in Italia
– hanno toccato l’11%
nella giornata di lunedì
10 maggio.
* Diacono da venti anni.
Ha celebrato il suo XX
anno di Diaconato il carissimo Giuseppe Vita
che tutti conosciamo per
la sua disponibilità, accoglienza, affabilità, servizio, specie per gli ospiti
della Fondazione Opera
Pia Mastai Ferretti. Per la
cronaca: è stato il I° Diacono ordinato nella nostra Diocesi. Augurissimi.
* Arcevia: medaglia d’oro.
Il 66° anniversario dell’eccidio di Monte Sant’Angelo (4 maggio 1944
– 9 maggio 2010) è stato
celebrato in Arcevia alla
presenza di molte autorità civili e militari. Il Capo
dello Stato, Napolitano,
ha decorato con una medaglia d’oro la città d’Arcevia.
* Fanciulli nelle Marche:
E’ stato presentato ad
Ancona, presso la Sala
Raffaello della Regione
Marche, il Rapporto italiano sull’attuazione della Convenzione sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. Stilato
da un gruppo di più di
80 organizzazioni non
governative coordinate
da Save the Children Italia questo secondo Rapporto
Supplementare,
ad otto anni di distanza
dal precedente, chiude
il primo ciclo di monitoraggio seguito alla pubblicazione delle Osservazioni del Comitato Onu
rivolte all’Italia nel 2003.
Sono emerse una serie di
criticità che richiedono
maggiori investimenti di
risorse, organizzazione e
coordinamento nell’azione delle istituzioni deputate a garantire la tutela
dei minori a scuola (sanità, servizi sociali, autorità
scolastiche a tutti i livelli),
con particolare riguardo
agli stranieri, ai disabili,
ai minori fuori della famiglia di origine.
* Senigallia, più pulizia:
in molti segnalano alla
nostra redazione la poca
cura per il verde cittadino e l’eccessiva sporcizia
nelle strade cittadine.
Giuseppe Cionchi
13 maggio 2010
enti locali
L’Adriatico è più vicino, la ‘dichiarazione di Ancona’
La Macro - regione
O
biettivo 2014. E’ il termine per costituire la Macro-regione Adriatica, fissato
oggi nel corso della Riunione del Consiglio
dell’Iniziativa Adriatico Ionica, tenutasi ad
Ancona in occasione della scadenza annuale della Presidenza italiana, alla presenza
del Ministro degli Esteri, Franco Frattini,
del presidente della Regione Marche, Gian
Mario Spacca e degli altri otto Ministri degli Esteri dei Paesi membri (Albania, Bosnia
Erzegovina, Croazia,Grecia,Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia). La costruzione di
una macro regione è tra i principali contenuti della Dichiarazione di Ancona, firmata
dal Ministro Frattini, da Ilir Meta (Albania),
Sven Alkalaj (Bosnia ‘Erzegovina), Gordan Jandrokovic (Croazia), Spyros Kouvelis (viceministro Grecia), Milan Rocen (del
Montenegro che assumerà dal 1 giugno la
presidenza della IAI) e segue quella firma-
ta esattamente 10 anni fa, nella stessa sede
di Palazzo degli Anziani che decretò la
nascita dell’Iniziativa Adriatico Ionica. La
macro-regione Adriatica è un progetto di
cooperazione finalizzato alla sicurezza, stabilità, coesione e prosperità dell’area del bacino Adriatico Ionico e di interconnessione
tra istituzioni, fondi e normative, su aree
tematiche come infrastrutture, turismo,
cultura, ambiente, sviluppo rurale, gestione delle coste, rapporti tra Università, che
vede coinvolti Paesi già membri dell’Unione
Europea e altri che stanno seguendo l’iter
di adesione o sono in fase avanzata, come
la Croazia. L’iniziativa, che si basa sul modello collaudato della Regione del Baltico
(tra Germania, Estonia, Lituania, Lettonia e
Russia), ha tutti i prerequisiti per diventare
un progetto operativo di sviluppo, da portare a compimento tra 4 anni, proprio quando la Grecia lascerà la presidenza UE all’Ita-
lia. Un’iniziativa che il ministro Frattini ha
definito una strategia importante che non
duplica strutture già esistenti, ma che valorizza e rende efficaci le diverse esperienze
di cooperazione transfrontaliera già in atto
(IAI, Programma IPA, Euroregione Adriatica), quelle cioé sulle quali l’Italia gioca un
ruolo fondamentale. Il presidente Spacca ha
parlato di clima molto positivo e costruttivo. ‘C’è una forte determinazione da parte
di tutte le delegazioni - ha detto - per arrivare alla creazione della macroregione
adriatico ionica nel 2014. Una strategia per
trasformare l’Adriatico da spazio di pace e
relazioni a vera infrastruttura. C’è anche la
consapevolezza che il Sudest è il fianco più
debole dell’Europa e per questo la Macro
regione servirà da spinta al rafforzamento
dell’Unione Europea e all’integrazione. Siamo molto soddisfatti, perché sulla strategia
della macroregione
c’è una convergenza
forte. Dieci anni fa,
quando fu creata la
IAI, si usciva dalla
guerra balcanica e
la strategia dei paesi
aderenti all’Iniziativa
era quindi tutta volta
verso un disegno di
pace, verso obiettivi
di carattere politico.
Oggi il quadro è mutato, si punta a progetti che favoriscano
lo sviluppo e l’integrazione. Avere nelle
Marche, ad Ancona,
la sede del segretariato
permanente
Iai è una grande responsabilità. L’impegno
della Regione è a proseguire i tanti progetti in corso con l’altra sponda dell’Adriatico,
progetti a 360 gradi: dall’urbanistica alle
Pmi, dalla cultura (con il prossimo Festival
Adriatico-Mediterraneo) ai servizi sociali. Proseguiremo con queste iniziative che
partono dal basso- ha concluso Spacca - ma
con la firma di oggi della Dichiarazione di
Ancona ci sarà un cambio di paradigma.’
Frattini ha riferito che la riunione del Consiglio IAI è servita anche a tracciare il bilancio dell’anno di presidenza italiana ed ha
poi giudicato molto positivamente l’attivita`
del Segretariato permanente dell’AdriaticoIonio, con sede ad Ancona, dicendo che in
soli due anni dalla istituzione ha svolto un
‘buon lavoro’ di ‘project oriented’, operando
come catalizzatore di proposte da parte dei
Paesi membri.
A.D
incontro a fermo per parlare di autismo
Intervista a Luca marconi (udc)
‘Le nostre scelte
per la famiglia’
L
e linee guida del neo cetto stesso di famiglia, per
Assessorato alla Fami- capire a quali coppie garanglia. Da quasi vent’anni il 15 tiremo il sostegno. Due sono
maggio si celebra la Gior- i punti indicati da Spacca.
nata Internazionale della Ovvero?
Famiglia. Proclamata dalle Anzitutto la Regione non
Nazioni Unite, questa ricor- è titolare della definizione
renza riflette l’importanza della natura giuridica delche la comunità internazio- l’unione familiare, che spetnale attribuisce alla famiglia. ta invece allo Stato.
Ma quale ruolo assume per Unioni di fatto e simili?
la comunità delle Marche? Esatto. È la legge costituzioNe abbiamo parlato con nale che stabilisce i principi
il neo assessore regionale generali. Quindi parliamo di
alla famiglia Luca Marconi famiglia naturale composta
(Udc).
da uomo e donna che genera
Per la prima volta le Mar- prole. Si tratta di una scelta
che hanno un assessorato precisa volta anche ad argialla famiglia. Cosa signifi- nare un problema ormai deca in concreto?
vastante per l’Europa: la deDevo precisare che la delega pressione demografica. Un
è ai servizi sociali, alla coo- fenomeno occidentale che
perazione, all’immigrazione ha acuito la crisi economica
e al sostegno alla famiglia. odierna. Negli anni ‘70 e ‘80
Il budget per tutti i servizi l’occidente ha smesso di fare
sociali (esclusi i servizi so- figli. Oggi sono le economie
cio-sanitari – ndr) ammon- giovani: India, Brasile, Indota a circa 70 milioni di Euro, nesia.
di questi 1.146.000 vengono Ma si dice anche che il nodestinati alle famiglie attra- stro Paese ha retto meglio
verso la legge regionale. Ma di altri alla crisi
al di là delle cifre ciò che Solo perché ancora c’è la facambia è l’impegno assun- miglia che risparmia e che
to dal presidente Gianma- consente all’Italia di acquirio Spacca con gli elettori. stare i titoli di Stato a prezzi
Quello cioè di orientare le bassissimi, cosa che la Grepolitiche sociali mettendo al cia non riesce più a fare. In
centro la famiglia.
Francia e in Inghilterra inQuale sarà il risultato fi- vece, dove ci sono politiche
nale?
demografiche, la situazione
Prendiamo in esame l’emer- è migliore. Ma quando il rigenza sociale: anziani, in- sparmio della famiglia verrà
fanzia, handicap, tossicodi- meno il nostro sistema popendenze, disagio … Il ruolo trebbe crollare.
della famiglia in tutti questi Cosa dire della Ru486?
settori è insostituibile. Noi Non c’è ancora un pronunvogliamo sostenere que- ciamento ufficiale delle
sto ruolo finché è possibile, Marche, anche se l’assessosostituendoci alla famiglia re competente, (Mezzolani
d’origine solo nei casi più – ndr) porterà quanto prima
estremi.
in giunta questa applicazioParliamo delle riduzioni ne. Il fatto è che le Regioni
Irpef annunciate in cam- non hanno il potere per usapagna elettorale
re o non usare la RU486. La
Interverremo perché siano pillola abortiva rientra nella
applicate secondo il princi- legislazione della 194. Sempio del quoziente familiare. mai dovremmo rilanciare il
Ma intanto è bene sgombra- ruolo dei consultori.
re il campo intorno al cona cura di Roberto Mazzoli
la provincia di ancona e le politiche attive per l’occupazione
Più servizi, più rete Borse di studio per il lavoro
N
elle Marche colpisce lo 0,6 per cento della popolazione, e al momento in regione ne soffrono circa 900 persone: si tratta dell’autismo, sindrome a cui è
dedicato il convegno “Leggere la disabilità nella scuola
– Differenziare per comprendere: autismo e disturbi intellettivo-comportamentali” che svoltosi il 12 maggio
a Fermo, presso la Comunità di Capodarco di Fermo.
L’evento, organizzato dall’Associazione Omphalos - rete
per l’individuo e l’integrazione - in collaborazione con
il Centro autismo età evolutiva - Regione Marche, dell’Unità operativa complessa di Neuropsichiatria infantile
dell’ospedale di Fano, è rivolto principalmente al mondo
della scuola, ai professionisti della salute e al personale
medico, agli educatori, alle cooperative, agli enti pubblici
locali, agli organi socio-sanitari ed anche ai genitori.
A tenere le relazioni sul nuovo metodo “Aba” Roberta
Castagnoli e Chiara Tamburini, rispettivamente pedagogista e psicologa del Centro di Fano.
L’autismo è una sindrome comportamentale causata da
un disordine dello sviluppo biologicamente determinato,
con esordio nei primi tre anni di vita. Le aree maggiormente coinvolte sono quelle relative all’interazione sociale reciproca, all’abilità comunicativa e al comportamento,
caratterizzato da interessi e attività di tipo ristretto e
ripetitivo; la sindrome si configura come una disabilità
permanente, che accompagna il soggetto per tutta la vita.
L’Omphalos è un’associazione di volontariato nata nelle
Marche nell’aprile 2008 per iniziativa di un gruppo di genitori di bambini a cui è stato diagnosticato l’autismo e
sono stati presi in carico dal Centro di Fano.
Simona Mengascini
O
ltre 800 mila euro per il finanziamen- 10 borse destinate a soggetti ospitanti enti
to di 140 borse di studio finalizzate a pubblici, con esclusione della Provincia di
favorire l’occupazione. È quanto stanziato Ancona e della Regione Marche, in quanto
dalla Provincia di Ancona con un bando cofinanziatori del bando.
rivolto a disoccupati e inoccupati in pos- L’importo mensile della borsa è di 650
sesso di diploma di scuola media superiore euro lordi e avrà una durata di 8 mesi per
r e s i d e n t i un impegno minimo settimanale di 30 ore.
nella pro- La domanda di finanziamento dei progetti
vincia
di dovrà essere inviata al servizio Istruzione,
A n c o n a . formazione e lavoro della Provincia di AnSarà pos- cona entro il 18 giugno.
sibile pre- “Tra le tante misure anticrisi messe in atto
s c i n d e r e dalla Provincia - afferma l’assessore al Sidal titolo di stema formativo Maurizio Quercetti - questudio nel sta è una delle più interessanti ed efficaci,
caso in cui in quanto volta a costruire opportunità di
il
benefi- lavoro nel territorio provinciale a favore
ciario della di disoccupati in possesso di diploma. Ciò,
borsa sia significa che l’intervento coinvolgerà sogun soggetto getti che rientrano in un’ampia fascia di
disabile.
popolazione e che, a causa delle crisi ecoLe
espe- nomica, o hanno perso il lavoro o, nel caso
rienze la- dei più giovani, incontrano difficoltà a trov o r a t i v e vare una prima occupazione”.
d o v r a n n o L’avviso pubblico è disponibile sul sito
essere svolte www.istruzioneformazionelavoro.it e delall’interno di aziende e onlus (regolarmen- l’ente www.provincia.ancona.it nei Centri
te iscritte al registro delle imprese della per l’Impiego, l’orientamento e la formaCamera di commercio di Ancona) o in stu- zione della Provincia di Ancona, che restadi professionali con sede legale e/o produt- no a disposizione per ogni ulteriore infortiva nel territorio della Provincia di Anco- mazione e chiarimento.
na. Previsto anche un numero massimo di
S.M.
3
Block Notes
Confocoop
Si è celebrata venerdì 7
maggio ad Ancona, l’Assemblea elettiva della
Federlavoro e Servizi di
Confcooperative Marche.
In questa federazione di
settore della cooperazione marchigiana, sono associate 105 cooperative,
con un fatturato di oltre
68 milioni di euro, 1332
soci e 1468 addetti.
Le cooperative spaziano in
diversi settori di attività:
dai lavori tradizionali di
trasporto e facchinaggio,
ai lavori manifatturieri
nel tessile-abbigliamento,
nel legno e produzione di
mobili e infissi, ai servizi
grafici e tipografici, alla
ristorazione, fino ai nuovi settori innovativi dell’elettronica, della logistica integrata, dei servizi di
manutenzione ambientale, del marketing e della
consulenza aziendale.
Le 105 cooperative di Federlavoro e Servizi sono
presenti in tutte e cinque
le province marchigiane,
con una discreta prevalenza nella provincia di
Ancona (circa un terzo).
Durante i lavori, dagli
interventi dei vari cooperatori è emerso che
le cooperative, pur soffrendo come tutti la crisi
economica e finanziaria,
hanno dovuto ridurre
meno di altri comparti
l’occupazione dei propri
addetti. Probabilmente
per la maggiore flessibilità organizzativa, o per
la capacità di responsabilizzare maggiormente i
propri soci lavoratori, le
cooperative hanno fatto
ricorso in misura molto
ridotta agli ammortizzatori sociali in deroga che
la Regione ha messo a disposizione delle imprese
nel corso del 2009.
L’unico problema che
permane, in misura uguale forse anche in maniera
più accentuata rispetto
ad altre imprese, è la
difficoltà del ricorso al
credito bancario, dovuto
in parte anche alla sottocapitalizzazione di molte
di essere e dall’impossibilità di prestare le adeguate garanzie. Questo
è ovviamente una contraddizione che va superata facendo sistema con
tutte le altre componenti
sociali ed istituzionali,
affinché chi riesce a mantenere, o addirittura, ad
accrescere l’occupazione,
non venga penalizzato da
una modalità di concessione del credito rimasto
a “prima della crisi”. Nel
corso dell’Assemblea si
è proceduto al rinnovo
delle cariche, ed il testimone di Presidente della
Federazione è passato da
Daniele Costantini al neoeletto Presidente Rosati
Giancarlo, giovane dirigente cooperativo di 33
anni. All’assemblea erano
altresì presenti, ed hanno
portato il loro contributo,
il Presidente Nazionale
di Federlavoro Massimo
Stronati, il neo Assessore
Regionale al Lavoro Marco Luchetti, i consiglieri
regionali Fabio Badiali e
Angelo Sciapichetti, il dirigente del P.F. Cooperazione nei settori produttivi
della Regione Marchionni.
4
13 maggio 2010
Senigallia
senigallia si conferma, la provincia cresce
Ancora bandiera blu
L
e Marche portano a casa sedici Bandiere blu e tra queste
anche Senigallia. Al Sud vessilli
per San Benedetto del Tronto,
Grottammare e Cupra Marittima.
Si risale e vengono premiati Porto
San Giorgio e Porto Sant’Elpidio.
Poi Civitanova, Potenza Picena e
Porto Recanati. Altro scatto e alla
novità di Portonovo si affiancano
le certezze e le bellezze di Sirolo
e Numana. Lasciata Ancona a navigar nelle sue acque, la Bandiera
Blu resiste sulla nostra spiaggia
di velluto e su quella di Marotta-Mondolfo. Per Pesaro, Fano e
Gabicce una confermae.
Istituite nel 1987, anno europeo
per l’ambiente, le Bandiere Blu
nel mondo sono sempre state targate Fee. Tra qualità di acque e
coste, servizi e misure di sicurezza e tanta educazione ambientale,
il riconoscimento viene assegnato
alle spiagge di più di trenta Paesi: dall’Europa al Sudafrica, dalla
Nuova Zelanda al Canada, fino ai
Caraibi. E, tanto per stare sull’attualità, in pagella non sfuggono
lo smaltimento dei rifiuti, con un
occhio di riguardo alla raccolta
differenziata, e l’accesso al mare
per tutti.
“Un grande risultato che ripaga
le politiche delle amministrazioni locali per la salvaguardia e la
tutela del patrimonio ambientale
e delle coste. Per la Provincia di
Ancona, poi, la soddisfazione è
doppia perché festeggiamo con
un riconoscimento in più rispetto allo scorso anno, quello alla
spiaggia di Portonovo”.
E’ contenta la presidente Patrizia Casagrande, tanto più che le
Marche salgono al secondo posto per numero di vessilli a pari
merito con la Toscana e appena
dietro alla Liguria, che ne ha conquistati 17. “Da tempo – continua la presidente – le nostre scelte di pianificazione e di bilancio
mirano a garantire lo sviluppo
di quelle nuove leve economiche
rappresentate dal turismo e dalla
cultura, attraverso le quali vogliamo ridisegnare il modello di
crescita marchigiano. Ora che i
risultati cominciano a farsi vedere, è necessario insistere in questa direzione. Un primo obiettivo
può essere il rilancio dell’area
marina protetta nella zona sud.
Speriamo che i successi ottenuti
contribuiscano a risolvere i dubbi
di quanti si oppongono a questo
progetto che, in realtà, è e deve
essere vissuta come un’ulteriore
opportunità da non perdere per
lo sviluppo ecosostenibile del territorio”.
Laura Mandolini
notizie della settimana
Unità d’Italia
L
a Città di Senigallia sarà in
prima fila nelle celebrazioni
dei 150 anni dell’Unità D’Italia (17
marzo 1861-17 marzo 2011).
L’Amministrazione Comunale procederà infatti nelle prossime settimane alla costituzione di un comitato cittadino per le celebrazioni,
coinvolgendo consiglieri comunali,
dirigenti scolastici, rappresentanti del tessuto associativo locale e
personalità del mondo culturale e
accademico.
“Abbiamo la ferma intenzione di
coinvolgere il nostro ricco e vitale
tessuto culturale, assieme naturalmente al Consiglio Comunale – ha
dichiarato il Sindaco di Senigallia,
Maurizio Mangialardi – per elaborare un programma di iniziative
e manifestazioni che siano in grado di celebrare degnamente i 150
anni dell’Unità d’Italia. Come ha
più volte ricordato il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, non c’è retorica nel
recuperare con fierezza il valore
dell’unità e dell’indivisibilità nazionale. In una città come la nostra,
animata da un grande interesse
per le vicende storiche del Risorgimento, le manifestazioni per i 150
anni dell’Italia unita potranno essere l’occasione per una riflessione
che, abbandonata la facile retorica,
sappia prendere in esame gli elementi realmente unificanti della
comunità nazionale.”
Sono molteplici le possibili iniziative ispirate al tema e sulle quali il
Comitato cittadino sarà chiamato
a esprimersi: un ciclo di conferenze, presentazioni di libri in biblioteca, un concorso riservato alle
scuole, varie mostre, concerti e
numerose altre manifestazioni.
M.B.
I
mportante risultato per il
Comune di Senigallia nel rapporto che Legambiente ha diffuso nelle scorse settimane sui
comuni rinnovabili di tutta Italia, documento nel quale sono
mappati i Comuni, le Province
e le Regioni che utilizzano fonti
rinnovabili per la produzione di
energia.
Energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica e quella derivante dalle biomasse sono le
fonti rinnovabili analizzate dal
rapporto. E proprio sul solare
termico il Comune di Senigallia
risulta essere addirittura il terzo
Comune d’Italia, con 4000 mq
installati sul proprio territorio,
su edifici pubblici e privati, dietro solamente a Bolzano e Trento (per l’anno 2009). Un grande
risultato, specialmente se si
pensa, ad esempio, che nell’intero Comune di Roma i mq installati sono 3220.
Il rapporto Comuni Rinnovabili
2010, realizzato da Legambiente in collaborazione con GSE
e Sorgenia, racconta le storie
delle amministrazioni italiane
che hanno puntato, investito e
creduto nell’introduzione delle
energie rinnovabili. Questi comuni, di cui molte buone pratiche sono nella nostra Regione,
dimostrano quanto queste fonti
energetiche siano oggi affidabili, in grado di dare una risposta
concreta ai fabbisogni energetici e offrire un’alternativa sempre
più competitiva ai combustibili
fossili.
“Analizzando l’intero rapporto
– ha detto l’assessore all’Urbani-
stica Ceresoni – si leggono positivi segnali di crescita e diffusione del solare termico e delle
altre energie rinnovabili. Tutto
ciò è estremamente importante: occorre continuare con decisione sul percorso intrapreso
affinché questo processo possa
accelerare. Il solare termico è
infatti una tecnologia altamente
affidabile e alla portata di tutti
da un punto di vista economico.
Per continuare su questa strada,
in futuro sarà necessario dare
piena attuazione al Piano Energetico Ambientale comunale
(PEAC), adottato dall’Amministrazione uscente sulla base del
Piano regionale, attivando un
progetto sistematico di sviluppo
per la produzione di energia da
fonti rinnovabili, in particolare
sulle attrezzature pubbliche (fotovoltaico, solare, geotermico,
eolico), sviluppando tecnologie
ad alta efficienza energetica e
incentivando interventi anche
da parte dei privati con precise
previsioni anche negli strumenti urbanistici (ad esempio nuovo
regolamento edilizio)”.
Autocostruzione
.
‘Nella recente assemblea del comitato di venerdì 7 maggio si è vista
riconfermare la compattezza e
l’unità nell’accordo a rilanciare tutti insieme nuove strategie
d’azione e a tenere alto il tasso
di criticità e di vigilanza relativamente all’iter progettuale della
complanare nonché sugli impatti
effettivi e concreti generati dai
lavori di costruzione dell’opera
stessa. A tutt’oggi continuiamo a
chiederci e a chiedere alle persone
competenti per ruolo e responsabilità, come si possa attuare nella
fretta e nella tempistica adottate,
un intervento così devastante per
il territorio quando, riguardo il
monitoraggio ambientale, mancano approvazioni importanti
rispetto ai rumori e all’inquinamento e non sono state ottemperate tutte le prescrizioni richieste
dagli organi competenti, tenuto
conto che due dei futuri svincoli
si innesteranno in un’area esondabile e in una zona sensibile per
la presenza di due scuole e un
ospedale. A questo scopo stiamo
intensificando i contatti con gli
uffici del Ministero, della Regione
e della Provincia chiedendo continui aggiornamenti e garanzie sulle corrette procedure relative alla
Valutazione d’Impatto Ambientale ministeriale e regionale. (...)
Giova anche ricordare che sono
depositati al TAR due nostri ricorsi di cui uno sarà presto dibattuto, nonostante il respingimento
della richiesta di sospensiva. Ciò
però non lascia impregiudicati i
nostri diritti di risarcimento patrimoniali e non, in primis il riconoscimento del diritto alla salute.
Francesca Angeletti e Anna
Manoni - Comitato
Versus Complanare
Pannelli solari
rese note le graduatorie del comune
a denti stretti
Succede a Senigallia Complanare
* Lunedì mattina è scoppiato un incendio in un
capanno in via del Moroso 113 a Brugnetto di
Senigallia. Le fiamme hanno danneggiato la struttura e i diversi mezzi agricoli all’interno. Determinante l’intervento dei vigili del fuoco. L’incendio
è divampato solo in una parte del magazzino, distruggendo letteralmente due mezzi agricoli. Ma
grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco si
è evitato il peggio.
* A più di un mese dalle elezioni comunali, il
Popolo della Libertà inaugura ufficialmente
la nuova stagione politica nei banchi dell’opposizione, ma, visto il risultato ottenuto alle urne, il
partito di Berlusconi ha deciso di cambiare strada.
Una sostanziale apertura nei confronti della maggioranza, sotterrare l’ascia di guerra “per raggiungere il bene dei cittadini. “Il Popolo della Libertà
- ha spiegato Gabriele Cameruccio, capogruppo in
Consiglio Comunale - si impegnerà per fare un’opposizione responsabile e costruttiva che vuole ripartire da quello che è stato il risultato elettorale.
Costruire un’alternativa concreta a quella che è
l’attuale compagine al governo della città”.
* Il Comitato pro Cesanella e non solo, dopo
aver raccolto numerose firme a sostegno delle proprie osservazioni, dai residenti nella zona,
sulla variante al piano particolareggiato per il parco della Cesanella, e dopo aver pubblicato tali osservazioni nel contesto di precedenti comunicati
stampa ed assemblee pubbliche, ha depositato, tali
osservazioni, formalmente, presso il Comune.
* Avevano rubato documenti e portafogli dall’armadietto di una stanza del reparto di maternità
dove si trovava ricoverata una giovane mamma e
spacciandosi per la vittima del furto hanno fatto
acquisti al Mercantone Uno di Monsano. Sono
stati smascherati dall’attività investigativa dei carabinieri di Marzocca i due tossicodipendenti, residenti nell’anconetano, individuati dai militari dopo
la denuncia della vittima.
* Ripulito interamente da circa 10 giorni già vi
è apparsa un’idiota scritta a caratteri cubitali che
dice: “Ti amo...” . Nonostante gli sforzi, anche economici, che sta sostenendo RFI (Rete Ferroviaria
Italiana) per mantenere puliti tutti gli ambienti di
stazione, non si riesce a fermare questi vandali.
Utp (utenti trasporto pubblico) crede che ormai sia
giunto il momento di interventi mirati e nei prossimi giorni inoltrerà un esposto alla Procura della
Repubblica di Ancona.
Senigallia al III posto in Italia per solare termico
C
on determinazione del
Dirigente dei Servizi
Educativi, Sociali e Sport
n. 547 del 27/04/2010 sono
state approvate le graduatorie definitive degli aspiranti
autocostruttori
partecipanti al progetto “Le mani,
per vivere insieme”, i quali
costruiranno, sotto la guida
di personale specializzato,
la propria futura abitazione
nell’area assegnata in località Cesano di Senigallia.
Per ciascuna delle tre tipologie di alloggi, che, ricordiamo, sono: tipologia A :
n. 4 alloggi da 56 mq netti
utili; tipologia B : n. 4 alloggi da 80 mq netti utili;
a cura di
tipologia C : n. 12 alloggi da
94 mq netti utili; sono state
formulate due graduatorie,
una per cittadini italiani e
comunitari ed una per cittadini extracomunitari. Ai
soggetti collocati in posizione utile nelle graduatorie,
sarà data comunicazione a
mezzo raccomandata A/R
così come alle persone che
dovessero trovarsi in posizione utile in un momento
successivo alla stesura delle
graduatorie definitive, per
decadenza
dall’assegnazione di qualche soggetto
beneficiario o per espressa
rinuncia dello stesso.
M.B.
Giuseppe Nicoli
Dill’ al monc’ in piazza
• Nel 1960 Sestina e Cesare Casagrande diedero vita, sul Lungomare Alighieri, al “Bar
Cesare”. Cinquant’anni di storia, mezzo secolo di successi, a pari passo con lo sviluppo
della “spiaggia di velluto”. Oggi, per festeggiarli, i figli Paola e Lamberto aspettano tutti
(con musica e buffet) domenica 23 maggio,
dalle 15 alle 18,30, sul lungomare Alighieri,
zona Ponte Rosso. Ai figli, che con tanto impegno continuano il lavoro dei genitori, l’augurio di una felice e grandiosa riuscita dei
festeggiamenti.
• Abbiamo sempre segnalato i presepi che
ogni Natale realizza Stellio Bozzi, novantenne, sebbene non vedente. Ora ha deciso
di allestire, nella sua casa sul lungomare Mameli al n. 207, una mostra aperta a tutti delle
sue realizzazioni artistiche.
• Avvicinandosi la stagione estiva, anche se
ancora il tempo è molto incerto, il nostro
Comune ha emesso un’ordinanza per preve-
nire il proliferare della zanzara-tigre. Oltre
alla disinfestazione, i cittadini devono usare
diversi accorgimenti, primo fra tutti evitare
di abbandonare i contenitore dove si raccoglie l’acqua piovana e provvedere al loro costante svuotamento, pulire poi i tombini di
raccolta delle acque piovane prima del trattamento larvicida. L’obbligo di evitare il formarsi di acqua stagnante, dove proliferano
le larve della zanzara-tigre, è esteso anche ai
proprietari di orti nonché a tutti coloro che
ne sono interessati. Per i trasgressori è prevista anche una sanzione pecuniaria.
• Il maltempo ha penalizzato la mostra mercato “Via Carducci in fiore” ma gli organizzatori hanno devoluto ugualmente duecento
euro in favore dell’Associazione onlus “Aiuta un amico”. Il direttore di Expo-Marche ha
confermato la positività dell’iniziativa anche
per quanto riguarda il coinvolgimento di altre piazze e la partecipazione di scolaresche.
13 maggio 2010
Senigallia
Presentata la II edizione della ‘Granfondo Adriatico’
Duegiorni in bicicletta
P
resentata nella Sala della Giunta del Co- Il bivio per Fossato, a metà percorso, segna
mune di Senigallia, la seconda edizione anche l’inizio della parte più facile, la strada
della Gran Fondo dell’Adriatico.
scende fino a Jesi attraversando la Gola delLa bicicletta protagonista assoluta del pri- la Rossa. Poi ancora qualche su e giù fino
mo week end di giugno a Senigallia. Due a Marina di Montemarciano, e gli ultimi
giorni vissuti fra i colori e i suoni della 12 chilometri da pedalare sul lungomare. I
carovana ciclistica che invaderà le strade partecipanti devono giungere al traguardo
cittadine e dell’entroterra. Tanti gli appun- entro le ore 17.
tamenti, buoni per soddisfare tutti i gusti, Il fenomeno delle Randonnée contribuinati e sviluppati intorno alla Gran Fondo sce allo sviluppo di un turismo volto a ridell’Adriatico, una manifestazione alla qua- scoprire e valorizzare la fitta rete di strade
le è bastata una sola edizione per occupare secondarie, e poco transitate, presente in
un posto di tutto rilievo nel fittissimo ca- Italia. Oltre a recuperare scorci paesaggistilendario delle Gran Fondo nazionali.
ci accantonati dalle moderne e veloci vie di
Ad aprire il cartellone, sabato 5 giugno, sarà comunicazione.
il campionato marchigiano a cronometro Subito dopo, alle 8,30, partirà la Gran Fonper le categorie Allievi e Juniores, maschile do dell’Adriatico. La manifestazione che lo
e femminile. La gara denominata “Trofeo scorso anno ha stupito tutti gli osservatori
Olimpia-Giovanni Tomassini” è organizza- per il gran numero di atleti: oltre 450 parteta dalla società costituita dagli ex allievi del cipanti intervenuti alla prima edizione e in
tecnico scomparso lo scorso anno. La gara, un periodo nel quale molti ciclisti sono già
valevole per il Bracciale d’oro, si svolgerà in “disarmo” dopo una lunga stagione. Ma
sul lungomare, dal “villaggio” della Gran il punto di forza dell’evento è la bellezza del
Fondo dell’Adriatico, nella zona antistante percorso, sostenuto dall’accuratezza dell’orla Rotonda, fino a Marzocca e sarà aperta ganizzazione. L’abbinamento ciclismo-proai corridori delle Marche e dell’Umbria.
mozione del territorio è risultato efficace.
Domenica 6 giugno sveglia all’alba per i I ciclisti provenienti da fuori regione sono
partecipanti alla Randonnée dell’Adriatico. rimasti colpiti dalla bellezza del paesaggio
Con questa iniziativa le Marche aprono le e dei paesi attraversati. Il percorso, del reporte ad una specialità ciclistica di nicchia sto, tocca alcuni dei più suggestivi borghi
molto diffusa in Francia e nell’Europa del delle Marche in un susseguirsi di saliscendi
Nord. Una disciplina riservata ai cicloama- attraverso le bellissime strade panoramitori che amano le lunghe distanze, senza che che si aprono sulle valli del Cesano, del
assillo agonistico, da coprire pedalando an- Misa e del Nevola, da Castelleone di Suasa
che di notte.
ad Arcevia, da Ostra Vetere a Ostra, da BelIl percorso di 202 chilometri abbraccia vedere a Morro d’Alba. Una corona di perle
tutta la provincia di Ancona, in un ideale al centro della quale è incastonata la gem“Giro provinciale” che tocca le città più im- ma “Rotonda”, l’edificio simbolo della dolce
portanti e i luoghi più suggestivi.
vita degli anni sessanta che farà da sfondo
Partenza dalle 6,30 alle 7,30. Prima salita alla manifestazione.
a Castelleone di Suasa dove, dopo 32 chi- La Gran fondo dell’Adriatico è inserita nel
lometri i corridori troveranno il primo Circuito “Marche in Bici”, organizzato dalcontrollo e ristoro. Seconda ascesa impe- la Struttura amatoriale della Federazione
gnativa a Civitalba, frazione di Arcevia. Da Ciclistica Marchigiana. Info: Gran FonSassoferrato, paese che ha dato i natali a do dell’Adriatico, telefono 347.3481539
Giancarlo Polidori (mito ciclistico dei pri- – 347.3481349. www.gfadriatico.it - info@
mi anni ‘70) a Fabriano si pedala immersi in gfadriatico.it
un paesaggio montano di rara suggestione.
G.T.
5
domenica dedicata ai bambini e al futuro del nostro continente
In festa per l’Europa,
in compagnia dei clown
P
ienone in centro sto- donato il 5x1000, che ci ha tato in città oltre 4000 prerico con oltre 5.000 permesso a Natale di do- senze, ieri riunite in piazza.
presenze nella domenica nare al reparto di pediatria “Nell’ambito della rassegna
dedicata ai bambini, alle di Senigallia una biblioteca – spiega Mario Cavallari,
mamme e all’Europa. Una per bambini, un televisore dirigente scolastico della
piazza per ogni evento, in con videoregistratore ed scuola “Marchetti” che ha
una giornata trascorsa al- uno stereo portatile. E’ in organizzato l’evento – abl’insegna della spensiera- cantiere, sempre grazie al biamo voluto
tezza. Il Foro Annonario 5x1000 donato alla nostra celebrare la Festa dell’Euha ospitato i piccoli ciclisti, associazione, - anticipa ropa. Ricorre infatti prodi ritorno da “Bicincittà” e Mandolini – l’arredamen- prio il 9 maggio il
“Bimbimbici”, per trascor- to della sala d’aspetto del 60° anniversario della narere il resto della
reparto di lungodegenza scita dell’Unione Europa
mattinata ed il pomeriggio con angolo salottino e bi- con la dichiarazione
in compagnia dei clown. blioteca, che presto verrà Schumann. Nel corso della
La giornata è iniziata per trasferito nel padiglione mattinata abbiamo voluto
molti in sella alle biciclet- nuovo dell’ospedale. Con- premiare anche
te, con due manifestazioni tinua così la collaborazio- quattro sportivi che hanno
organizzate dalla Uisp in- ne con il nostro ospedale dato lustro allo sport senisieme Vip Clown Ciofega e – conclude - nel quale da galliese in
dal Ministero dell’Ambien- anni cerchiamo di portare Europa”. Sul palco sono sate, a cui ha aderito anche gratuitamente un sorriso”. liti: la campionessa di tenil Comune di Senigallia. Le mamme sono state
nistavolo Sabrina
Dopo la fatica della pedala- ricordate in piazza Roma, Moretti, il campione monta per le vie della città, una nello stand dell’Associazio- diale di pattinaggio Mauro
merenda per tutti e
ne italiana ricerca sul can- Guenci, la campionessa di
poi via con i giochi. Piazza cro dove erano in vendita ginnastica ritmica Ottavia
delle erbe si è infatti tra- le azalee. La giornata della Proverbio ed il campione
sformata in un allegorico mamma è stata festeggiata di atletica Carlo Mattioluna park gestito da simpa- anche dai numerosi nego- li. La manifestazione si è
tici “nasi rossi”, con l’unico zianti che, per l’occasione, conclusa sulle note dell’Inobiettivo di far divertire i hanno offerto un caffè ai no alla gioia, mentre tutti i
numerosi bambini interve- clienti e continueranno a presenti si
nuti. “Abbiamo festeggiato farlo fino al prossimo 16 tenevano per mano nel
così la 6° giornata del naso maggio. Gli esercenti, che segno di un’Europa davrosso – racconta Raffae- aderiscono all’
vero unita. Una domenica
le Mandolini, presidente iniziativa “Un caffè in cen- di grande animazione per
associazione Vip Claun tro per te”, hanno esposto il centro storico dove la
Ciofega – con laboratori in vetrina una locandina maggior parte dei negozi
creativi ed uno spettacolo rosa. Pioggia di note infine sono rimasti aperti,
di clown. Ringrazio il sin- in piazza del Duca dove è approfittando dell’incredidaco e l’Amministrazione stato celebrato l’Euroday bile afflusso che normalcomunale che, come ogni 2010, al termine della XXI mente si verifica solo in
anno, ci ospitano e spon- Rassegna nazionale del- piena stagione estiva.
sorizzano la nostra manife- le scuole secondarie e di
stazione. Ringrazio anche primo grado ad indirizzo
tutti coloro che ci hanno musicale che hanno porMichela Gambelli
6
13 maggio 2010
Chiesa
Appunti di vita
ecclesiale
Settimana liturgica nazionale
“La liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta la sua
energia” (S.C. 10). Questa affermazione della Costituzione
Liturgica del Concilio Ecumenico Vaticano II è oggi una verità accolta e vissuta da tutto il popolo di Dio nella celebrazione della liturgia, in modo particolare dell’Eucaristia,
che rende presente nella Chiesa il Signore Risorto. Per tenere vivo l’interesse per questo aspetto fondamentale nella vita della Chiesa il Centro di Azione Liturgica (Cal) ogni
anno organizza in una diversa Diocesi d’Italia la Settimana Liturgica Nazionale. Per il 2010 è stata scelta la Diocesi
di Fabriano-Matelica e sarà la 61a. Si svolgerà dal 23 al 27
agosto 2010. Il tema della Settimana rifletterà quello del
Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona: “Signore, da
chi andremo?” L’Eucaristia per la vita quotidiana”, soffermandosi su un aspetto della vita quotidiana: la condivisione. La Settimana Liturgica non è riservata solo ai convegnisti che verranno da tutta Italia, ma soprattutto ai fedeli
della Diocesi di Fabriano-Matelica, a tutte le Diocesi della
nostra Regione e della vicina Umbria. Il programma e le
modalità di iscrizione e di www.61settimanaliturgicanazi
onale.it
Chiese e confraternite del Portone
La parrocchia di Santa Maria della Neve di Senigallia (Portone) organizza una serata nella quale verrà presentato
il libro di Donato Mori ‘La parrocchia del Portone, le sue
chiese e le sue confraternite’. Sabato 27 maggio, alle 21.00,
al teatro ‘Portone’ si ritroveranno don Luciano Guerri, vicario generale della diocesi di Senigallia; Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia; don Giuseppe Bartera, parroco
di S. Maria della Neve; don Umberto Gasparini, parroco di
S. Croce di Ostra ed ex cappellano del Portone. Interverrà
il curatore del volume Donato Mori, dottore in Lettere e
Storico dell’Arte.
In vista del pellegrinaggio Macerata - Loreto
Novità in vista per la Fiaccola della pace del Pellegrinaggio Macerata-Loreto, giunto alla 32a edizione. Non solo
nell’itinerario, ma soprattutto nel programma. Infatti
l’accensione della fiaccola a Roma non avverrà nel corso
dell’udienza generale del Papa il mercoledì precedente all’inizio del Pellegrinaggio, bensì in un’occasione speciale:
l’incontro di Papa Benedetto XVI con tutte le diocesi delle
Marche, sabato 29 maggio (ore 10.00: ingresso Aula Paolo
VI in Vaticano; ore 10.30: preghiera, animazione e testimonianze; ore 12.00: incontro con il Santo Padre). L’udienza
speciale del Santo Padre avviene anche in occasione della
ricorrenza del IV Centenario della morte di Padre Matteo
Ricci, dopo diverse manifestazioni a Macerata ed in altre
parti d’Italia e del mondo. Intanto la fiaccola dopo la benedizione del Papa a Roma verrà portata dai tedofori in
direzione di Rieti con arrivo previsto verso le 18.30 dello
stesso 29 maggio. Fino al 9 giugno resterà presso la diocesi
di Rieti, pronta a ripartire verso L’Aquila, (arrivo previsto
ore 17.30) dove gli organizzatori intendono ricordare ad
un anno di distanza gli abruzzesi colpiti dal terremoto e
ritornare presso la tendopoli per un “passaggio” di solidarietà e di amicizia. Il pellegrinaggio Macerata - Loreto si
terrà il prossimo 12 giugno.
CHIESA Giovani cristiani uccisi in un agguato: parla mons. Chullikatt
Iraq, la Chiesa martire
V
icinanza spirituale alle comunità
cristiane dell’Iraq a tutti gli uomini e le donne di buona volontà perché
mantengano salde le vie della pace e
respingano tutti gli atti di violenza che
hanno causato così tante sofferenze”. È
quanto si legge in un telegramma di
Benedetto XVI dopo l’attentato del 2
maggio che ha provocato 4 morti e 171
feriti tra gli studenti di un convoglio
diretto all’Università di Mosul. Ne abbiamo parlato con il nunzio apostolico
in Giordania e Iraq, mons. Francis Assisi Chullikatt., vescovo titolare dell’antica diocesi di Ostra e particolarmente
legato alla nostra diocesi.
Ancora un attacco contro i cristiani, e questa volta a pagare col
sangue sono stati giovani studenti
universitari…
È stato un attacco non solo contro
i cristiani ma contro l’intero Iraq.
Questi giovani andavano all’Università solo per studiare e per ottenere
un’educazione che li trasformasse
in cittadini ben formati a livello accademico, culturale, sociale e spirituale, per poter così contribuire alla
ricostruzione del loro Paese. Questi
attacchi efferati hanno quindi contribuito soltanto a spegnere le aspirazioni di questi giovani innocenti e
a stroncare la rinascita irachena.
Perché colpire giovani studenti?
I giovani sono il futuro della nazione e della Chiesa irachena. I giovani
sono gli artefici di una nuova nazione che tutti gli iracheni, musulmani
e cristiani, intendono costruire insieme. Essi vogliono essere portatori
di speranza, profeti di riconciliazione e messaggeri di pace. Senza di
loro una nazione e la stessa Chiesa
non possono sognare un futuro luminoso. La speranza è che i giovani
iracheni non rinuncino a sperare e
a studiare. La loro vocazione è costruire – dice Benedetto XVI – un
futuro di speranza per l’umanità. E
noi tutti abbiamo il dovere di aiutare i giovani iracheni a realizzare la
loro missione per il bene della loro
nazione.
Gli episodi di violenza anticristiana si susseguono: esiste un complotto per cacciare i cristiani dall’Iraq?
Più che un complotto vedo il tentativo da parte dei terroristi di dimostrare che è solo con la violenza
che si possono risolvere le questioni
interne al Paese. Un approccio assolutamente illogico. Non è con la
violenza che si possono cambiare le
questioni religiose, sociali e politiche.
Per ora non si sono registrati attestati di solidarietà da parte delle
autorità, dopo l’attacco di Mosul.
Pare che i cristiani siano stati lasciati soli.
In queste ore so che alcune autorità
locali di Mosul hanno espresso tutta la loro solidarietà al vescovo sirocattolico della città, mons. Georges
Casmoussa. Non mi risultano, fino
ad ora, interventi da parte delle autorità governative nazionali. Le autorità di Mosul hanno offerto tutto
il loro apporto perché tali cose non
accadano più. Mons. Casmoussa ha
anche chiesto un’inchiesta formale
per fare luce sulla vicenda.
Sono passati circa 2 mesi dalle
elezioni l’Iraq non ha ancora un
governo. Questo vuoto favorisce il
clima di violenza?
È auspicabile che si formi, quanto
prima, il nuovo governo per evitare
il vuoto di potere. Questo potrebbe,
infatti, intervenire in modo opportuno e tempestivo per fronteggiare
casi simili come l’attacco del 2 maggio.
Dopo episodi di violenza come
questo si torna a parlare della “Piana di Ninive”, come di una
zona sicura, nel nord iracheno,
per i cristiani…
Della Piana di Ninive se ne parla da
anni in seno ai vescovi iracheni ma
non è da intendersi come un ghetto nel quale isolare i cristiani. Tutt’altro. Credo che la cosa riguardi
l’amministrazione e la gestione di
quelle zone e villaggi dove i cristiani
sono in maggioranza. Cosa ben diversa da un’enclave politico-settaria
o religiosa dove raggruppare tutti i
cristiani. I cristiani, poi, non formeranno mai una milizia propria per
difendersi. Essi si sono sempre rivolti alle autorità costituite alle quali
spettano la sicurezza e la protezione
dei cittadini.
Al Sinodo per il Medio Oriente
(10-24 ottobre 2010) si parlerà
anche della violenza contro i cristiani iracheni e della diaspora cui
sono costretti?
Il Sinodo sarà un’occasione preziosa per affrontare, tra l’altro, anche il
tema della violenza e dell’emigrazione dei cristiani, problemi che non
si registrano solo in Iraq. Si potrà
vedere la sofferenza delle comunità cristiane mediorientali e capire
come affrontarla. E lo stesso vale per
l’esodo dei cristiani.
a cura di Daniele Rocchi
DIOCESI 2 giugno, in Piazza del Duca
Festa di famiglie
L
a famiglia che sogno! Tra difficoltà e speranze”. Questo lo slogan
della festa che si svolgerà nel pomeriggio di mercoledì 2 giugno in
piazza del Duca a Senigallia, una Festa in famiglia della Famiglia!
Queste brevi frasi vogliono significare la concreta bellezza della famiglia e il suo fondamentale valore sociale.
Pur sperimentando le crisi che possono colpire la società, la famiglia
rimane luogo di accoglienza, di dinamismo, di responsabilità, di speranza! Per questo il suo contributo è e deve essere degno della più alta
considerazione.
L’appuntamento in piazza sarà occasione quindi d’incontro, di condivisione, di divertimento e di riflessione per grandi e per i più piccoli. Il
pomeriggio prevede: musica, gioco e laboratori artistici in piazza, grazie all’animazione dei clown dell’Unitalsi e dei giovani della diocesi.
Mentre nella Sala del Trono alle ore 17.00 si svolgerà un incontro
– dibattito sul ruolo della famiglia come presidio di valori, di ideali e di
prassi educative nella società moderna.
La giornata del 2, sarà preceduta da uno spettacolo – cabaret tratto dal
libro “I cinque linguaggi dell’amore” di Gary Chapman al cinema teatro ‘Gabbiano’, la sera del 1 giugno alle ora 21,00. Una Festa da non perdere!
Ala Barabesi
13 maggio 2010
Chiesa
idee da condividere
in agenda
7
LA SETTIMANA DEL VESCOVO
diocesi La scommessa della partecipazione ecclesiale condivisa
Insieme, stessa dignità
C
ontinuando la riflessione avviata
nello scorso numero sugli organismi di partecipazione, potremmo
dire che l’orizzonte entro cui si pone
l’attenzione è dato da una rinnovata
comprensione ecclesiale, che è frutto
di grandi processi di ascolto e discernimento, posti in atto a diversi livelli
dalla Chiesa. Giovanni Paolo II, nella Lettera apostolica Novo millennio
ineunte, al n. 43, invita a ‘fare della
Chiesa la casa e la scuola della comunione’ e chiama tutti i battezzati e
cresimati ‘a prendere coscienza della
propria attiva responsabilità nella vita
ecclesiale’. Questo è un punto di arrivo e un frutto di quella ecclesiologia di
comunione che è stata autorevolmente
promossa dal Concilio Vaticano II, in
particolare dalla Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium.
Anche l’Episcopato italiano si è impegnato su questo tema, nell’ambito dei
progetti pastorali decennali.
In sintesi possiamo dire che dalla riflessione del Magistero emergono alcuni
filoni di riflessione. Il primo, citando
la Christifideles Laici al n. 15, mette in
evidenza come ‘la novità cristiana è il
fondamento e il titolo dell’eguaglianza
di tutti i battezzati in Cristo, di tutti i
membri del popolo di Dio: “comune è
la dignità dei membri per la loro rigenerazione in Cristo, comune la grazia
dei figli, comune la vocazione alla perfezione, una sola la salvezza, una sola
la speranza e indivisa la carità” [LG 32].
In forza della comune dignità battesimale il fedele laico è corresponsabile,
insieme con i ministri ordinati e con
i religiosi e le religiose, della missione
della Chiesa’.
Inoltre uno dei frutti della dottrina
della Chiesa come comunione, in questi anni, è stata la presa di coscienza
che le sue varie componenti possono
e devono unire le loro forze, in atteggiamento di collaborazione e di
scambio di doni, per partecipare più
efficacemente alla missione ecclesiale.
Ciò contribuisce a dare un’immagine
più articolata e complessa della Chiesa
stessa, oltre che a rendere più efficace
la risposta alle grandi sfide del nostro
tempo, grazie all’apporto corale dei
diversi doni. La comunione ecclesiale
è intesa inscindibilmente come ‘unione a Cristo ed in Cristo; e unione fra
i cristiani, nella Chiesa’ (Christifideles
Laici, 19). È l’unione a Cristo che genera l’unione fraterna; questa è segno ed
espressione viva di quella. La Chiesa,
in quanto ‘è in Cristo come sacramento, cioè segno e strumento dell’intima
unione con Dio e dell’unità di tutto il
genere umano’, è realtà di comunione. Ciò caratterizza essenzialmente la
vita e missione del popolo di Dio nel
suo insieme, ma anche la condizione e
l’azione di ciascun fedele. Esiste, quindi, una reale corresponsabilità di tutti
i fedeli nella vita e nella missione della
Chiesa, perché ognuno partecipa nel
modo che gli è proprio dell’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo.
Il fatto che la Chiesa sia popolo di Dio,
chiamato a essere realtà di comunione,
in cui ogni battezzato è corresponsabile, comporta alcune conseguenze che
meritano di essere sottolineate per il
momento attuale della vita della Chiesa: - ogni realtà in cui il popolo di Dio
si articola e ogni struttura che in esso
è presente si devono caratterizzare per
essere realtà di comunione e luoghi per
l’esercizio della corresponsabilità dei
battezzati; - ogni fedele deve sentirsi
parte del popolo di Dio e chiamato a
collaborare, secondo la propria vocazione, alla vita e alla missione della
Chiesa in comunione con tutti gli altri
fedeli e a servizio della stessa comunione; - il ministero della presidenza
presente nella Chiesa si deve qualificare, in particolare, come servizio per
la comunione tra tutti i fedeli e come
impegno a rendere consapevole ogni
battezzato della sua chiamata a un’effettiva corresponsabilità nella vita e
nella missione del popolo di Dio; - all’edificazione della Chiesa, anche nella
cooperazione alle funzioni che ne costituiscono il governo, devono essere
chiamati a partecipare tutti i fedeli,
ciascuno secondo la propria vocazione
e nelle forme precisate dalla disciplina
ecclesiale.
don Paolo Gasperini
Il sole 24 ore ha pubblicato un articolo del vescovo giuseppe su ‘etica e economia’
Economia, ‘affare’ di tutti
L
a riflessione sull’etica è di par- funzionare ha bisogno, come ogni
ticolare attualità in questo mo- altra organizzazione, di regole. Da
mento di crisi economico-finanzia- queste tre separazioni, che speciria che ancora imperversa anche ficano il divorzio tra economia ed
nel nostro territorio e di cui non si etica, ha avuto origine la crisi in
intravede la fine. Seguendo l’analisi atto. Per superare la crisi è dunque
dell’economista Stefano Zamagni, necessario ricostituire il legame tra
questa separazione tra economia ed queste due realtà: economia ed etietica possiamo comprenderla, più ca. Ma di quale etica si parla? Esispecificamente, sotto tre aspetti: a) stono in effetti diversi tipi di etica:
separazione tra economia e solida- utilitaristica,individualistica,
colrietà. Nella sfera dell’economico si è lettivistica, solidaristica. Ciò di cui
creata la convinzione che lo scopo si avverte il bisogno non è un’etica
da conseguire è la massimizzazio- qualsiasi, ma un’etica veramente
ne del reddito, della ricchezza e del umana. E qui interviene la Dottrina
profitto: il criterio di giudizio delle sociale della Chiesa, la quale è un
azioni umane e dell’azione econo- insegnamento fondato non solo sulmica è il profitto. La conseguenza la fede, ma anche sulla ragione che,
è che nel mondo dell’economia non in quanto tale, può essere condivisi deve guardare in faccia a nes- so da tutti: credenti e non credenti.
suno, “business is business”. Nel- Alla luce di tale etica, elaborata dal
l’attività economica non c’è posto magistero della Chiesa, il principer la solidarietà. L’impresa deve pio e la regola fondamentale - che
semplicemente produrre, spetta al- devono fare da base a tutto il resto
l’ente pubblico ridistribuire la ric- - è il riconoscimento della centralità
chezza per attuare la solidarietà; b) della persona umana. In particolaseparazione tra lavoro e ricchez- re, per le imprese, ciò significa che
za. Per secoli l’umanità è andata le persone hanno priorità sull’orgaavanti, sapendo che all’origine di nizzazione, che la loro dignità esige
ogni creazione della ricchezza c’è il più assoluto rispetto, che le loro
il lavoro umano. Poteva trattarsi esigenze devono sempre trovare ridel lavoro intellettuale o del lavoro spondenza e attenzione. Su questi
manuale, del lavoro dei campi o del elementi si fonda la concezione dellavoro industriale. Però era il lavo- l’impresa come “comunità, bisogno
ro a generare ricchezza. Negli ulti- di lavoro solidale e progetto di svimi decenni, in collegamento con luppo partecipato”. All’impresa non
l’avvento della globalizzazione, si si chiede solo di creare occupazione
è diffuso il convincimento in base e reddito, ma anche di promuovere
al quale la sorgente della ricchezza e diffondere conoscenze, profesnon è più il lavoro, ma la finanza sionalità nel mondo del lavoro e di
speculativa. Il messaggio che viene contribuire allo sviluppo culturale
oggi veicolato anche ai bambini è e civile della comunità. Certamente
quello che bisogna essere furbi, ar- l’impresa deve tendere all’efficienrivisti e capaci di guadagnare soldi; za e al profitto. Ma la massimizzanon emerge l’idea del lavoro inteso zione del profitto non può essere
come attività che crea, che realizza l’unico scopo dell’impresa. Insieme
la persona, che contribuisce al bene al profitto bisogna tenere conto andella società ecc.; c) separazione tra che della solidarietà. Addirittura, e
mercato e democrazia. Il mercato, questa è una novità di grande riliefatto di tanti meccanismi, produce vo, l’enciclica “Caritas in veritate”
e distribuisce i beni che servono a di Benedetto XVI parla della possoddisfare i bisogni. Il mercato per sibilità e dell’esigenza di introdurre
nell’economia, in un’economia che
sia veramente a servizio dell’uomo,
il concetto di fraternità. Accanto
alla responsabilità sociale dell’impresa bisogna anche riconoscere la
responsabilità sociale del consumatore. Tutti noi siamo consumatori.
Tale responsabilità sociale vuol dire
che se io sono a conoscenza che un
determinato oggetto è stato prodotto violando i diritti umani fondamentali, ad esempio facendo lavorare i bambini ecc. e, pur sapendolo,
compro quell’oggetto, anche io mi
rendo responsabile. Fino ad ora la
responsabilità veniva attribuita solo
al produttore. Infatti è nota la responsabilità dell’impresa, ad esempio rispetto alla questione ecologica
ed energetica, al riconoscimento
dei diritti dei dipendenti, alla dignità del lavoro, alla salute ecc., ma
questo non basta, perché anche chi
compra è responsabile.
Questo è il motivo per cui occorre
rivedere il nostro stile di vita, spesso improntato al consumismo, allo
spreco e al non rispetto dei diritti
umani e dell’ambiente. Noi siamo
moralmente responsabili: se spendiamo il nostro potere d’acquisto in
una direzione piuttosto che un’altra
è chiaro che possiamo contribuire a
provocare anche gravi danni sotto il
profilo sociale ed economico.
+ Giuseppe Orlandoni
Giovedì 13 maggio
Ore 9.00: S.Messa in Cattedrale in onore del Beato Pio IX
e inaugurazione del Battistero restaurato
Ore 10.00: Inaugurazione locali Opera Pia M.Ferretti
Venerdì 14 maggio
Ore 15.30: Incontro cresimandi a Pongelli
Sabato 15 maggio
Ore 10.00: Riunione Ufficio dioc. Affari Economici
Ore 18.30: Conclusione Corso pastorale familiare
a Casa San Benedetto
Domenica 16 maggio
Ore 9.30: S.Cresima a Ripe
Ore 11.00: S.Cresima a Ostra Vetere
Ore 18.00: S.Cresima degli adulti in Cattedrale
Lunedì 17 maggio
Ore 10.30: S.Messa al Santuario di S.Pasquale
Ore 18.00: S.Messa alle Grazie
Martedì 18 maggio
Ore 10.00: Riunione Migrantes regionale a Loreto
Mercoledì 19 maggio
Ore 11.30: Riunione al Comune di Serra de’ Conti
Venerdì 21 maggio
Ore 20.00: Incontro Opera Pia M.F. a Cesano
Sabato 22 maggio
Ore 9.30: Incontro regionale pastorale sociale a Loreto
Ore 18.30: S.Cresima a Scapezzano
Ore 22.00: “Peregrinatio Mariae” e Veglia di Pentecoste
in Cattedrale
Domenica 23 maggio - Pentecoste
Ore 9.30: S.Cresima a Castiglioni
Ore 11.00: S.Cresima a Serra de’ Conti
Ore 18.00: S.Messa in Cattedrale
Il Santuario di Loreto su ‘Bell’Italia’
La Delegazione Pontificia di Loreto comunica che nel numero di maggio 2010 del mensile “Bell’Italia”, pubblicato
dall’Editoriale Bruno Mondatori, è presente un lungo articolo di Maria Rosa Schiaffino accompagnato da un ricco
servizio fotografico opera di Giorgio Filippini e da pregevoli
illustrazioni di Francesco Corni. Il servizio della Filippini,
dopo aver messo a fuoco il “cuore spirituale” del Santuario
laureano, rappresentato dalle pareti della Santa Casa, offre
un quadro dettagliato del patrimonio storico ed artistico
che si conserva nella Basilica-fortezza.
Vito Punzi
Il cardinale Zen a Macerata
E arrivato l’arcivescovo emerito di Hong Kong, il cardinale
salesiano Joseph Zen Ze-kiun, a presiedere l’11 maggio una
solenne celebrazione eucaristica nella cattedrale di san
Giuliano, a Macerata, in occasione del IV centenario del
‘dies natalis’ di p. Matteo Ricci. La Messa, animata dal coro
della cattedrale, assieme a quello di Beitang (Pechino). Il
card. Zen Ze-kiun venne nominato coadiutore da Giovanni
Paolo II il 13 settembre 1996, un anno prima del ritorno di
Hong Kong alla Cina, ricevendo l’ordinazione episcopale il
successivo 9 dicembre. Il 23 settembre 2002 è succeduto
al card. John Baptist Wu Cheng-chung e ha retto la diocesi
di Hong Kong sino al 15 aprile 2009. Creato cardinale da
Benedetto XVI nel Concistoro del 24 marzo 2006, il card.
Zen è membro della Congregazione per il culto divino e la
disciplina dei sacramenti, della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, dell’XI Consiglio ordinario della
Segreteria generale del Sinodo dei vescovi e del Consiglio
speciale per l’Asia della Segreteria generale del Sinodo dei
vescovi. Per ulteriori informazioni sulle iniziative dedicate
al missionario maceratese: www.pmatteoricci.it.
In vista della Settimana sociale dei cattolici
“Abbiamo scoperto che c’è un Paese che sta in piedi, fatto di bravissimi imprenditori, un mondo della solidarietà
attivissimo, famiglie che stanno costruendo nuovi percorsi di welfare”. È uno dei primi frutti del cammino verso
la prossima Settimana Sociale secondo il segretario del
Comitato scientifico e organizzatore, Edoardo Patriarca.
Presentando il “documento preparatorio”, questa mattina a Roma, Patriarca ha raccontato come, “nella scelta di
costruire un percorso il più possibile partecipato”, il Comitato si sia messo in ascolto “dei territori: nelle numerose
iniziative sono stati coinvolti imprenditori, amministratori
locali, rappresentanti del terzo settore…”. E la sorpresa è
stata proprio l’emergere di un “tessuto vivo”, dato ad esempio da “imprenditori che investono i propri patrimoni in
nuove imprese, nonostante la crisi”, “famiglie che gestiscono scuole o asili, oppure fanno cooperative d’acquisto”,
un volontariato che “sta agendo come grande ammortizzatore sociale”. Da qui l’invito a “sostenere queste risorse
del Paese”, spesso sconosciute ma che “andrebbero messe
in vetrina”. D’altra parte, ha aggiunto il vicepresidente del
Comitato, Luca Diotallevi, il documento rappresenta “un
grande sforzo di condensazione” che vuole aver presente
“l’immediato futuro e i soggetti” che abitano il nostro Paese, tutti accomunati dalla necessità che “il Paese riprenda
a crescere”.
13 maggio 2010
il paginone
Il sacerdote
e la pastorale
nel mondo digitale:
i nuovi media
al servizio della Parola”.
Questo il tema
del messaggio
del Santo Padre
per la 44° Giornata
delle comunicazioni
sociali di domenica
16 maggio 2010
Parole
antiche
e nuovi
media
13 maggio 2010
il paginone
1. Il nuovo del Vangelo e il vecchio della comunicazione
Prima di tutto, l’annuncio
“Vino nuovi in otri nuovi” (Lc 5,38).L’immagine evangelica ci richiama a vino
nuovo, mentre forte sarebbe la tentazione di restare su quello vecchio; lo
riconosce anche Luca: “Nessuno che beve il vino vecchio desidera il nuovo,
perché dice: Il vecchio è gradevole!” (Lc 5,39). Al vecchio abbiamo fatto il
palato; se poi è pure buono, perché cambiare?
Anche scribi e farisei ragionavano in questa maniera. Al vino nuovo, che è
Gesù Cristo, antepongono i loro pregiudizi e le loro chiusure; per questo non
esitano a squalificarlo, come un mangione e un beone. Il Vangelo, la vera
buona notizia, è anche criterio di giudizio. A nostra volta, non spaventiamoci allora delle critiche, che non mancano nemmeno oggi; non cerchiamo il
plauso di tutti e a tutti i costi; e non stupiamoci neppure delle resistenze che
il Vangelo incontra, né delle nostre difficoltà a comunicarlo: la sua accoglienza, infatti, si scontra con otri vecchi, con mentalità consolidate, con la fatica
a cambiare e a rinnovarsi.
Lo stesso mondo della comunicazione, a ben vedere, corre questo rischio.
Paradossalmente se non trova la sua anima, rischia di appartenere già al vino
vecchio, nonostante le sue suggestive e continue innovazioni, del resto anche
subito datate e superate. A rimanere e ad incidere sono invece i mutamenti
culturali che queste innovazioni introducono e che noi spesso cominciamo
a comprendere solo quando sono ormai passate. Come scriveva McLuhan:
“Noi guardiamo il presente in uno specchietto retrovisore. Arretriamo nel
futuro” (Il medium è il massaggio, 1981:75). Il digitale è solo il più recente, mutevole scenario che ci interpella, il futuro in cui rischiamo di arretrare. “Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi”, ammonisce il Vangelo (Lc 5,
37). Sarebbe, infatti, irragionevole usare otri fragili, ormai andati, incapaci
di contenere il vino nuovo, che ancora fermenta e che rischia perciò di farli
scoppiare.Ma che cosa significa essere “otri nuovi” nel continente digitale?
Quali dovranno essere le caratteristiche specifiche dell’animatore della cultura e della comunicazione, di chi comunque è chiamato ad operare nel mondo
dei media?
2. Gli otri nuovi: l’intenzionalità, l’interesse, l’impegno, la credibilità
La prima di queste caratteristiche è l’intenzionalità, la consapevolezza di
ciò che ci sta a cuore e l’impegno a condividerlo, senza quindi dissimulare
la propria identità. Non si può comunicare lasciando all’eventualità del caso
l’emergere delle nostre convinzioni. Altro aspetto fondamentale rimane la
capacità di avvicinare l’altro, il nostro interlocutore. Se manca la disponibilità ad ascoltare chi ci sta di fronte, ad entrare nel suo mondo e ad ospitarlo
nel nostro, qualsiasi comunicazione è depotenziata, perché manca del terreno necessario sul quale poter allestire le condizioni dell’incontro. Di questa
disponibilità è parte anche lo sforzo di imparare i linguaggi e le nuove forme
di comunicazione, per entrare nel mondo a noi cifrato che i “nativi digitali”
abitano con naturalezza e cercare di sintonizzarci con loro e comprendere il
mondo delle loro immagini e percezioni.
Accanto a queste condizioni di partenza, ci qualifica però soprattutto la credibilità che ciascun testimone, anche in versione digitale, deve poter assicurare per garantire la tenuta del proprio agire comunicativo.
Essere credibili significa saper rispondere di sé, anzitutto. La Chiesa non fa
testimonianza nei media solo perché ne possiede e gestisce alcuni. Per esserci occorre prima essere. Questo comporta per ciascun animatore della cultura e della comunicazione, come per qualsiasi professionista dei media, di
porre in prima istanza l’autenticità e l’affidabilità della propria vita.
Ma credibilità è anche rispondere del contenuto della comunicazione, non
solo ovviamente nel senso della sua veridicità, ma anche in quello della sua
comprensibilità, della sua capacità di parlare agli uomini e alle donne di oggi.
La sfida è di ampia portata. Essa ci chiama ad un linguaggio non meno razionale, ma certo meno astratto, in favore di un linguaggio più simbolico e
poetico che lasci emergere il legame profondo tra la fede e la vita vissuta; lo
stesso linguaggio delle parabole di Gesù insomma. Un linguaggio capace di
risvegliare i sensi, di riaccendere le domande sulla vita, di mostrare un Dio
dal volto umano, di proporre la fede in modo non esterno alle battaglie e alle
speranze degli uomini.
Credibilità impegna anche a rispondere della relazione che la comunicazione
instaura. Nel marketing il destinatario è soltanto un target, ossia un bersaglio:
ben altro è evidentemente quello che si richiede dalla nostra comunicazione,
che deve essere giocata per un verso sull’ascolto e per l’altro sulla trasparenza. Essa non può prescindere nemmeno da un radicamento sul territorio, che
è la parete mancante della Rete, mentre è invece uno dei principali motivi di
forza della nostra Chiesa. E’ a partire da questa concretezza relazionale e da
questo intreccio di vite e di storie che si può pensare a un’azione comunicativa capace di costruire unità, anziché a singoli, sporadici interventi, inefficaci
sul piano dell’incidenza.
Infine, credibilità è rispondere degli effetti dell’agire comunicativo, cioè interrogarsi su quello che accade e su quello che produce la nostra comunicazione. Il che significa non solo pianificare, ma anche verificare; non soltanto progettare a tavolino restyling accattivanti, ma anche monitorare poi i
risultati delle nostre innovazioni. La mancanza di un progetto a tutto tondo,
infatti, conduce spesso a ripetere gli errori del passato e, giocando solo sul
susseguirsi di superficiali novità, impedisce qualsiasi reale innovazione.
P
rimario del Sacerdote è quello di annunciare Cristo, la Parola di Dio fatta carne, e comunicare la multiforme grazia divina apportatrice di salvezza mediante i Sacramenti. Convocata dalla Parola, la Chiesa si pone come segno e
strumento della comunione che Dio realizza con l’uomo e che ogni Sacerdote è chiamato a edificare in Lui e con Lui.
Sta qui l’altissima dignità e bellezza della missione sacerdotale, in cui viene ad attuarsi in maniera privilegiata quanto
afferma l’apostolo Paolo: “Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso… Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno
in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo
annunceranno, se non sono stati inviati?” (Rm 10,11.13-15).
dal Messaggio per la giornata delle comunicazioni 2010
Q anche nella Chiesa
ualche idea per una comunicazione efficace,
L
tastiera di funzioni
P
er dare risposte adeguate a queste domande all’interno dei grandi cambiamenti culturali, particolarmente avvertiti nel mondo giovanile, le vie di comunicazione aperte dalle conquiste tecnologiche sono
ormai uno strumento indispensabile. Infatti, il mondo
digitale, ponendo a disposizione mezzi che consentono una capacità di espressione pressoché illimitata,
apre notevoli prospettive ed attualizzazioni all’esortazione paolina: “Guai a me se non annuncio il Vangelo!” (1Cor 9,16). Con la loro diffusione, pertanto, la responsabilità dell’annuncio non solo aumenta, ma si fa
più impellente e reclama un impegno più motivato ed
efficace. Al riguardo, il Sacerdote viene a trovarsi come
all’inizio di una “storia nuova”, perché, quanto più le
moderne tecnologie creeranno relazioni sempre più
intense e il mondo digitale amplierà i suoi confini, tanto più egli sarà chiamato a occuparsene pastoralmente,
moltiplicando il proprio impegno, per porre i media al
servizio della Parola.
T
uttavia, la diffusa multimedialità e la variegata “tastiera di funzioni” della medesima comunicazione
possono comportare il rischio di un’utilizzazione dettata principalmente dalla mera esigenza di rendersi
presente, e di considerare erroneamente il web solo
come uno spazio da occupare. Ai Presbiteri, invece, è
richiesta la capacità di essere presenti nel mondo digitale nella costante fedeltà al messaggio evangelico, per
esercitare il proprio ruolo di animatori di comunità
che si esprimono ormai, sempre più spesso, attraverso
le tante “voci” scaturite dal mondo digitale, ed annunciare il Vangelo avvalendosi, accanto agli strumenti
tradizionali, dell’apporto di quella nuova generazione
di audiovisivi (foto, video, animazioni, blog, siti web),
che rappresentano inedite occasioni di dialogo e utili
mezzi anche per l’evangelizzazione e la catechesi.
dal Messaggio per la giornata delle comunicazioni 2010
I contributi pubblicati in queste
pagine sono tratti dal convegno
‘Testimoni digitali’ (22 - 24 aprile
2010, Roma) al quale hanno preso
parte, dalla diocesi di Senigallia,
don Gesualdo Purziani, direttore
dell’Ufficio comunicazione e cultura,
Emanuele Renzi, operatore della
comunicazione, parrocchia di Mondolfo e Laura Mandolini, giornalista.
3. Il risus paschalis e l’ilarità promessa
Negli anni avvenire siamo chiamati a star dentro un mondo sempre più liquido, pervasivo ed istantaneo, offrendo la solidità, la prossimità e la puntualità della testimonianza cristiana. La modalità con cui vorremmo incarnare
questa testimonianza dentro il continente digitale vorrebbe essere la leggerezza. Leggeri non significa superficiali né tantomeno effimeri. Vuol dire la
scioltezza e l’immediatezza che non fa velo a quello che ci sta a cuore e lascia
emergere ciò che ci preme. La leggerezza si sposa con la fantasia che non è
sinonimo di fantasticheria ed è un concentrato di intelligenza che fa intuire
quel che non è ancora visibile. La fantasia è allegria cioè capacità di cogliere
il lato umoristico della realtà perché se la logica è il giorno feriale del cervello,
la fantasia ne è la domenica. La fantasia è autonomia perché ci sottrae alla
pressione dell’opinione dominante e ci fa capaci di uno sguardo originale. E’
lo sguardo dell’incontro tra il Padre e l’uomo nella creazione michelangiolesca e che pure emerge in questa irresistibile raffigurazione della resurrezione,
nuova creazione, che abbiamo davanti agli occhi. E’ forse questo, a pensarci,
un invito a ritrovare quel risus paschalis, di cui oggi c’è bisogno ancor più per
contagiare un mondo serioso che non sa più ridere di sé. E che proprio per
questo ha ancor più necessità di sperimentare la gioia di Dio, la promessa
ilarità del Vangelo, il vino nuovo che riporta la gioia nella vita degli uomini
(cfr. Werner Thiede, L’ilarità promessa, Umorismo e teologia, Roma, 1989).
don Domenico Pompili, direttore Ufficio comunicazioni sociali Cei
’ambiente mediale viene definito da Roger
Silverstone, grande studio dei media recentemente scomparso, come “lo spazio della cacofonia”, come uno spazio aperto, ma proprio perché
aperto, sempre più caotico e frammentato, soggetto alla più grande confusione. In questo spazio
c’è di tutto e di più. E’ lo spazio di una pluralità di
voci disordinate e casuali, che si susseguono e si
sovrappongono, voci invasive, disturbanti o seduttive, che urlano o sussurrano, che adescano, che
ingannano. Ma anche voci contraffatte, come ad
esempio nel caso di molti blog che si fingono indipendenti e amatoriali e in realtà sono al servizio
di imprese, governi o gruppi politici (Gaggi, Bardazzi, L’ultima notizia). E’ insomma il luogo delle
dissonanze, della confusione, del rumore. Questa
immagine ripropone e amplia l’idea di alluvione o
inflazione comunicativa che era stata introdotta
qualche tempo fa e all’esperienza soggettiva di un
bombardamento continuo e caotico di messaggi,
suggestioni, slogan. E’ ancora Silverstone che ne
descrive bene alcuni caratteri: la spettacolarizzazione dell’io, la commercializzazione ossessiva, la
richiesta continua di aver fiducia e di credere in
ciò che viene proposto, il crollo delle distanze e
delle differenze, la confusione e la commistione
di pubblico e privato, la perdita del rispetto della
privacy, la volgarizzazione di ciò che è serio e la
legittimazione di ciò che è banale, lo sfruttamento
di chi è debole e vulnerabile, l’erosione dei confini
tra reale e immaginario, tra realtà e la finzione, tra
notizia e intrattenimento.
Secondo questa immagine, il sistema dei media
attuale realizza pienamente e praticamente uno
dei caratteri propri della modernità: il relativismo
dei valori e degli stili di vita. Da questo punto di
vista, infatti, il sistema dei media – in particolare
la televisione e Internet – costituiscono l’esempio
più eclatante di relativismo applicato. Il relativismo della TV o di Internet non è un fatto filosofico o teoretico, ma un è un fatto eminentemente
pratico, pragmatico. Tutti i contenuti e tutti i programmi e generi hanno lo stesso valore potenziale
e a tutti è riconosciuto lo stesso valore purché si
“facciano vedere”, siano in grado di suscitare l’interesse di qualcuno, assicurino audience e introiti
pubblicitari. Tutto ciò corrisponde ad una visione
del mondo nella quale si perdono relazioni e gerarchie di valore e di importanza, in cui, per usare
una bella espressione del filosofo Ignatieff, “non
c’è niente di sacro”.
Questa immagine dello spazio cacofonico, con le
sue implicazioni culturali, mi sembra suggerire tre
osservazioni:
a) In questo contesto diventa essenziale saper riconoscere, valutare le voci, discriminare le voci
sulla base del criterio del rispetto della dignità
delle persone. Non è mai indifferente il modo in
cui si parla dell’uomo e della sua vita. Un primo
aspetto è che si può parlare dell’uomo e delle relazioni umane – come l’amicizia, l’amore, l’affetto,
ma anche il conflitto, l’odio o il risentimento – in
un modo aperto alla ricchezza e alla complessità
dei fattori che comprendono la sua umanità o in
modo stereotipato e riduttivo. Ad esempio si possono usare formule semplificatorie e banali per
descrivere e interpretare le azioni umane o si può
cercare di coglierne la profondità e le cause. Ma
discernere tutto questo non sempre è facile perché mai come in questo tempo, per usare una bella espressione di Theodor Adorno, la “menzogna
veste la maschera della verità”. Occorre dunque
vagliare, riconoscere e allearsi con tutto ciò che è
difesa e promozione della dignità umana, ovunque sia e da qualunque esperienza sociale emerga.
Questo è un aspetto fondamentale della lotta per
il “rispetto” della dignità umana, che è un tratto
fondamentale del nostro tempo (R. Sennett, Il rispetto).
b) La seconda implicazione riguarda direttamente
la Chiesa. Nello spazio cacofonico, la Chiesa deve
parlare non con una sola voce, ma con una pluralità di voci, che corrispondono alla pluralità delle
esperienze e delle sensibilità ecclesiali, personali e
di gruppo, ma queste voci devono esprimere una
sostanziale unità. La verità è sinfonica, ricordava il grande teologo von Balthasar e la voce della
Chiesa deve essere come uno spartito comune nel
quale converge la ricchezza delle voci e degli strumenti. Purtroppo negli ultimi tempi, si è assistito a
dichiarazioni, prese di posizioni, che hanno creato
molti problemi all’immagine e alla credibilità della
Chiesa, per protagonismo, sprovvedutezza, ingenuità, mancanza di conoscenza dei meccanismi
dei media. Questo pericolo, che sempre è esistito,
aumenta enormemente con Internet, che offre una
insolita amplificazione anche a voci isolate, casuali o periferiche, per cui una dichiarazione o un intervento in un sito o in una piccola televisione della Nuova Zelanda o del Perù il giorno dopo ha già
fatto il giro del mondo. Questo vale innanzitutto
come richiamo per tutti, ognuno nel suo ruolo e
per la sua responsabilità, a considerare che ogni
atto comunicativo finisce per coinvolgere, come
mandante, della comunicazione la Chiesa intera.
In secondo luogo forse è necessaria una maggiore
responsabilità collettiva e anche un professionismo maggiore nel consigliare, indirizzare, aiutare
a prevenire errori comunicativi che poi si pagano
duramente.
c) C’è poi una terza implicazione. La voce va allenata, va addestrata. Questo è il tema della competenza comunicativa. Ormai, nell’epoca di Internet e dei media diffusi, dei social network e degli
user generated contents, non può riguardare solo
la voce di chi ha le maggiori responsabilità, quindi degli specialisti, dei professionisti, ma anche di
tutti coloro che si uniscono al coro.
- Occorre quindi una forte autorevolezza dei comunicatori professionali e questo implica sostenere chi ha una particolare vocazione ad impegnarsi
in questo campo con una adeguata formazione;
- ma questa è anche una vocazione diffusa. Tutti
sono chiamati ad essere comunicatori efficaci. Da
un lato perché questo attiene alla dinamica propria della fede, ma anche perché è la cifra comunicativa di questo tempo, in cui ognuno può essere efficacemente emittente e ricevente nella rete
della relazioni. Il problema della credibilità della
comunicazione, oggi non riguarda più solo i professionisti o gli specialisti, riguarda tutti.
Guido Gili,
Docente di sociologia dei processi culturali e
comunicativi,
Università del Molise
Vino nuovo.it
D
ove va la Chiesa oggi in Italia? Ma soprattutto: dove stiamo andando noi, che dentro a questa comunità credente ci sentiamo a casa?”. Da queste domande parte
il Manifesto di intenti che ha mosso un gruppo di giornalisti cattolici - “con storie e
percorsi diversi, ma accomunati dalla stima reciproca e dall’interesse per le ‘cose di
Chiesa’” - a promuovere il blog “Vino Nuovo” (www.vinonuovo.it). È concepito come
luogo dove “scambiarsi opinioni con grande libertà sul nostro essere cattolici oggi in
Italia”, dove “provare a ragionare insieme senza pregiudizi, e dove non ci si scandalizzi
a priori se due cattolici esprimono idee tra loro diverse, quando entrambe nascono
dalla voglia di testimoniare il Vangelo”. Ce n’è bisogno in una stagione segnata “da pagine dolorose, ma anche da qualche veleno di troppo”. Non è un giornale – spiegano i
promotori - non ci sono un direttore, una redazione, una linea predefinita. Si tratta di
un blog collettivo di discussione che “non nasce in concorrenza rispetto a qualcuno
o a qualcosa”, né “ha la presunzione di proporsi come ‘la voce dei cattolici in Italia’”.
L’iniziativa è di Luigi Accattoli, Diego Andreatta, Roberto Beretta, Giorgio Bernardelli,
Fabio Colagrande, Gerolamo Fazzini, Francesca Lozito, Guido Mocellin, Paola Springhetti, Andrea Tornielli, Annachiara Valle e Aldo Maria Valli.
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13 maggio 2010
territorio
13 maggio 2010
Territorio
territorio Idee per la salvaguardia delle Marche
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Marotta conferma la qualità del proprio mare
I piani paesaggistici Ancora bandiera blu
S
I
l titolo del convegno nazionale “Chi ha
paura dei Piani Paesaggistici?” è intelligentemente allusivo.
L’interrogativo retorico è chiaramente provocatorio, forse finemente accusatorio, certamente critico e autocritico.
Pressante è l’invito alla preoccupata riflessione sul pensabile (o impensabile) ‘panorama’ del futuro prossimo e remoto.
Pre-occuparsi vuol dire soprattutto ‘occuparsi prima’: adesso, anche se è già tardi
(ma è fisiologico che l’umanità arrivi troppo
spesso puntualmente in ritardo).
Italia Nostra chiama a raccolta i propri battaglieri e benemeriti cervelli per il penultimo
fine settimana di maggio (venerdì 21, sabato
22, domenica 23) nel capoluogo provinciale
più meridionale delle Marche, Ascoli Piceno.
Lo scenario (anch’esso da salvaguardare gelosamente) sarà esplicito. Non mancherà la
nostra delegazione, guidata dal referente, il
professore e storico Virginio Villani. La sezione di Senigallia annovera membri dell’intero hinterland, che si distinguono per l’impegno civile nella salvaguardia del prezioso
bene comune, di cui abbonda (ancora) l’entroterra, minacciato (soprattutto dall’ignoranza del pericolo incombente, dalla distrazione, dalla persistente fuga nel privato
favorita dal ‘dividi e impera’).
La foto che proponiamo è esplicita: un borgo ai piedi del monte S.Angelo di Arcevia,
interessato dal cosiddetto ‘Piano Cave’, che
si teme possa essere foriero dell’inizio della
fine. In piazza Arringo, nella Sala della Vittoria (Pinacoteca Civica) i convegnisti risponderanno dunque alla domanda “Chi ha paura dei Piani Paesaggistici?” magari spiegando
che occorre avere paura di chi ha paura.
Conforterà la passerella dei ragazzi delle
scuole vincitrici dei Concorsi “Paesaggi Sensibili”.
Impegnerà il tema del congresso “Quale
Paesaggio per le generazioni future? (Teatro
‘Ventidio Basso’), aperto da Alessandra Mottola Molfino (presidente nazionale di Italia
Nostra), che introdurrà gli interventi di Nicola Caracciolo, Luca Carra, Pier Luigi Cervellati, Giovanni Gabriele, Giovanni Losavio,
Francesca Marzotto Caotorta, Marco Parini.
Importante il confronto intorno ad uno dei
Casi di studio: “Paesaggio: la tutela difficile”
(coordinatore Luigi De Falco, primo contributo di Maria Teresa Roli).
In programma: visite ed escursioni (che ribadiranno i temi della salvaguardia come
economia, del paesaggio come ricchezza,
della conservazione come gioco d’anticipo,
della cultura come benessere).
Gli ospiti godranno e rigodranno dell’intensa luce propria emanata dall’Ascoli romana e
medievale (Ponte Romano di Augusto, quartiere delle Torri, Palazzetto Longobardo).
Si salirà al Colle San Marco per visitare le
Cave di Travertino (in cui si potrà anche
comprendere che ‘non tutte le cave vengono
(o rimangono) per nuocere’.
In una: verranno ammirate le opere dello
scultore Giuliani.
In un’altra: si terrà il concerto all’aperto.
In chiusura (sempre in tema del meglio da
conservare): degustazione di prodotti tipici
locali, offerti dalla sezione ascolana di Italia
Nostra e dall’Associazione Ascoli Piceno Festival.
Umberto Martinelli
ripeScout e Protezione civile in un 1° maggio diverso
In festa con la natura
D
a molti anni nella festa dei lavoratori
del 1° maggio, che intende ricordare le
conquiste del movimento sindacale ed operaio nel corso della storia, le associazioni
di Ripe si ritrovano al Parco “San Giorgio”
degli Scouts d’Europa del Ripe 1°, per un
econda bandiera blu consecutiva per la
spiaggia di Marotta. Bissa così lo strepitoso successo il Comune di Mondolfo,
che porta a casa questo prestigioso riconoscimento concesso a livello europeo dalla
Fee, la Foundation for Enviromental Euducation. “Un successo legato al lavoro di
squadra, duro e impegnativo che ha coinvolto tutti i settori e tutti gli operatori, e
che porta oggi la nostra spiaggia a ricevere
questo importante riconoscimento, a vantaggio dei turisti e dei residenti”. E’ soddisfatto il Sindaco di Mondolfo, Pietro Cavallo, nel dare notizia della seconda bandiera
blu ottenuta dalla propria amministrazione.
L’importante riconoscimento a 231 spiagge
italiane premia ancora una volta l’impegno
per la salvaguardia nel territorio, il rispetto
e la tutela dell’ambiente e della natura, e per
l’innalzamento della qualità dei servizi delle
strutture turistiche. “Per l’ottenimento della
bandiera blu – prosegue il primo cittadino
– la nostra spiaggia ed il nostro Comune
devono rispondere a ben 26 requisiti: tutto
deve essere a livello ottimale; ciò è possibile
grazie alla collaborazione di tutti i cittadini,
degli operatori, e dell’intero staff comunale”. E’ davvero inarrestabile il successo delle
Marche nella conquista delle Bandire Blu,
con 16 spiagge insignite, che la pongono
al secondo posto in Italia pari merito con
Toscana, per una classifica che la Fee estende per diversi Paesi del Mondo. “Si tratta di
un riconoscimento in ambito europeo che
non indica solo l’ottimo stato di salute delle
acque marine della nostra costa – interviene l’Assessore all’Ambiente Mirco Carboni
- ma della qualità ambientale complessiva
della zona e della sua completa vivibilità.
La Fee, del resto, ha concesso al nostro Istituto Fermi a Mondolfo il riconoscimento di
Eco School, proprio per questa attenzione
all’ambiente, sin da ragazzi”. A Roma, a ritirare il vessillo, erano l’Assessore Laura Servadio, in rappresentanza del Vescovo, ed
il dirigente del servizio Turismo Armando
Tonelli . “La bandiera blu – sottolinea l’Assessore al Turismo Sergio Sgammini – è un
riconoscimento importantissimo del quale
tutti dobbiamo essere orgogliosi ed è l’ulteriore conferma della positiva collaborazione dei cittadini e dell’efficacia del nostro
lavoro, che premia lo sforzo di questa Amministrazione indirizzato alla tutela dell’ambiente e della qualità di vita. Un altro
elemento fondamentale per il rilancio del
turismo e dello sviluppo economico del nostro territorio”. La certezza è che la seconda
bandiera blu per la spiaggia di Marotta, sia
un significativo attestato. “Non ci fermiamo certo – continua Sgammini – perché
possiamo dire che da oggi siamo già al lavoro per migliorare ancora ed essere pronti
alla riconferma, magari verso ulteriori riconoscimenti. Il territorio di Mondolfo e
Marotta è quello delle due vacanze in una,
dove possiamo abbinare sole, mare, cultura,
enogastronomia, ambiente e bellezze storico arstistiche”.
Alessandro Berluti
montemarciano Il Comune per promuovere benessere
Promuovere il sociale
L
unedì 17 maggio 2010, alle ore 12, presso
la sede municipale, Ufficio del Sindaco,
avverrà la formale stipula degli importanti
accordi in campo sociale con le Associazioni di volontariato approvati dal Consiglio
comunale nella seduta del 20 aprile scorso.
Oltre al Comune di Montemarciano, rappresentato dal Sindaco Dott.ssa Liana Serrani e dall’Assessore ai Servizi sociali Avv.
Emanuele Paladini, interverranno i rappresentanti delle locali Associazioni di Volontariato Avis Pa., Coordinamento Solidarietà
ed Autosviluppo “P. E. Balducci”, le tre Parrocchie e la Caritas diocesana di Senigallia.
Il primo accordo, denominato “Progetto
Solidarietà”, prevede una stretta collaborazione tra i soggetti firmatari finalizzata ad
interventi sociali a favore di nuclei familiari
particolarmente indigenti residenti nel Comune. E’ prevista, tra l’altro, la creazione di
un fondo economico da attivarsi con risorse
messe a disposizione da parte di Comune
ed Associazioni per interventi di carattere assistenziale, nonché l’assistenza per un
percorso guidato all’inserimento nel mondo
del lavoro. Particolarmente significativo risulta anche il secondo accordo tra la Caritas
diocesana ed il Comune di Montemarciano.
Quest’ultimo conferirà infatti alla prima,
in comodato d’uso gratuito, un alloggio di
proprietà comunale che, unito a quelli della
Caritas stessa, servirà per fronteggiare per
brevi periodi situazioni di grave emergenza
abitativa, con costi anche abbastanza contenuti. Tali iniziative, che avranno un periodo
sperimentale di un anno, sono probabilmente il primo esempio di sinergia tra pubblico e Associazionismo sociale da cui tutti i
partecipanti si aspettano positivi riscontri in
un momento di crisi economico-sociale ed
occupazionale particolarmente acuta come
l’attuale.
al posto di quelli in bioplastica, impegnandosi a riconsegnare all’ufficio Ambiente un
questionario valutativo.
L’area naturalistica del Parco scout è in realtà una golena dove in tempi ormai remoti
il Misa ed il Nevola esondavano durante le
piene, con la costruzione degli argini questa funzione venne meno e la vegetazione al
suo interno è quella tipicamente fluviale con
salici, pioppi, sambuchi ed altri. Va protet- mondolfo Tante le iniziative per una tradizione diffusa
ta dalle continue modifiche antropiche che
comprese anche alle più recenti potrebbero
portare diversi svantaggi, come per esempio, l’eccessivo riscaldamento estivo delle
acque per la perdita della vegetazione Notevole il recente rinvenimento di un tronco
fossile con legno modificato, probabilmente
’ stata celebrata a Mondolfo la “Giorna- . Il titolo del lavoro sarà “Vacanze Forzate”
appartenente alla Foresta Fossile della Valta mondiale del Teatro”, istituita a Una liberamente tratto da un pezzo di Antonella
cesano di 50.000 anni fa, analisi scientifiche giornata particolarmente sentita nella citta- Zucchini, con testi in dialetto mondolfese e
di datazione sarebbero necessarie per la sua dina, dove la tradizione teatrale conosce la per la regia di Lorenzo Ricciardelli, che per
corretta valutazione, come un percorso cul- presenza di numerose compagnie dilettanti- la prima volta si cimenterà in questo ruolo”.
turale di fruizione e conoscenza della storia stiche su tutto il territorio, anche a Marotta In attesa dei restauri al Teatro comunale “La
ed importanza naturalistica attuale di questi e Piano Marina. “La Giornata mondiale del Fama” la compagnia si prepara negli spazi
meravigliosi luoghi autenticamente marchi- Teatro – spiega Maria Cristina Ceccarelli della ludoteca comunale, svolgendo attigiani.
della Compagnia Il Crogiuolo - è volta a ri- vità soprattutto durante la stagione estiva.
Hanno partecipato la Pro Loco di Ripe con chiamare l’interesse del pubblico, in partico- “Senza voler anticipare nulla delle gag a cui
il suo presidente Francesco Cavallari, che ha lare dei giovani, sull’importanza del teatro, avranno modo di assistere coloro che vorapprontato il grande tendone per ospitare il quale elevata forma di espressione artistica ranno presenziare alla commedia possiamo
pranzo dei convenuti; il Gruppo scout Ripe di alto valore sociale, in grado di rafforzare però anticipare che il lavoro sarà ambientato
1° “Enrico Medi” con il suo capogruppo Pao- la pace e l’amicizia tra i popoli, a promuover- negli anni ‘60 quando non solo da Mondolfo
lo Rocchetti, l’associazione Brugnetto 2000 ne la funzione educativa e sociale, in quanto ma anche dalla vicina Urbino le vacanze si
con il suo presidente Giampaolo Sebastia- fattore fondamentale di aggregazione e so- passavano volentieri nel bel litorale a Marotnelli, tanti Parrocchiani di San Michele Ar- cializzazione delle varie realtà culturali del ta: e la scena sarà proprio imperniata su fatti
cangelo di Brugnetto con don Carlo Paoluc- nostro Paese”. Una passione, quella per il e vicende che, in un torrido mese di agosto
ci, il circolo Anspi “Cesare Manoni” di Passo teatro, che a Mondolfo i ragazzi apprendo- si avvicendano in una casa per ferie di quella
Ripe con il suo presidente Nevio Ferretti, la no sin dalle scuole, con l’Istituto Compren- località balneare”. “Il Teatro è una sorgente
sezione ripese Federcaccia con il suo pre- sivo “Fermi” che dedica speciali progetti a di divertimento e di ispirazione – ha sottosidente Enzo Valletti, una rappresentanza questa realtà formativa, partecipando pure a lineato il preside dell’ICS Fermi - possiede
dell’Avis comunale con la copertura medica diverse rappresentazioni. “Come Crogiuolo la capacità di unire tutte le popolazioni e le
della Pubblica Assistenza - Avis di Corinal- – riprende la Ceccarelli - stiamo preparando culture del mondo. È oltremodo importante
do, il gruppo comunale della Protezione Ci- una commedia “brillantissima” da mettere perché ci offre la possibilità di educare e di
vile con il suo coordinatore Mario Memè.
in scena la prossima estate, nell’ambito delle informare”.
Gianluca Perini manifestazioni culturali della stagione estiva
A.B.
Giornata del teatro
giornata di convivialità e di amicizia. Anche
quest’anno tante famiglie e i loro bimbi hanno animato il grande giardino a ridosso della
confluenza dei fiumi Misa e Nevola, dove il
Comune usa piantare degli alberi per ogni
nuovo nascituro, con i loro giochi e la loro
allegria; molti i piccoli passatempi preparati
dalle associazioni come alcune prove di destrezza pionieristica degli Scouts, i tradizionali giochi delle bocce e del 48, la pallavolo
ed altri giochi di squadra, le brevi escursioni
alla confluenza e la visita alla sistemazione
della sponda di un’ansa del Misa con metodi
d’ingegneria naturalistica, senza manufatti
in cemento; ha concluso la giornata l’esibizione pomeridiana del falconiere Vicini, apprezzatissima dai bambini. I volontari della
Protezione Civile comunale hanno assicurato la regolamentazione del traffico e collaborato con il Comune per la distribuzione
di un kit informativo sulla raccolta differenziata e sul recente riciclo degli olii esausti di
cottura; alcune famiglie in più hanno deciso
di sperimentare per la raccolta dell’organico
e dell’umido in un nuovo sacchetto di carta
E
12
13 maggio 2010
Cultura
mass media Intervista a Giovanni Silvestri, presidente dell’associazione WeCa, webmaster cattolici italiani
In rete, con competenza
I
partecipanti si sentivano protagonisti e non spettatori passivi. Hanno partecipato ad un’iniziativa che avvertivano
come propria, grazie al lavoro di coinvolgimento avviato diversi mesi prima con diocesi, congregazioni religiose e aggregazioni laicali. Tutti quei protagonisti dell’impegno pastorale
della Chiesa che vivono l’urgenza di entrare a pieno titolo nel
mondo digitale”. A due settimane dalla conclusione del convegno Cei “Testimoni digitali. Volti e linguaggi nell’era crossmediale” abbiamo incontrato Giovanni Silvestri, presidente
dell’associazione WeCa (Webmaster cattolici italiani) che
aderisce al Copercom (Coordinamento delle associazionai
per la comunicazione).
Quali aspetti le sono apparsi più significativi nel convegno “Testimoni digitali”?
Il primo elemento è l’importanza e l’urgenza di essere presenti nell’ambiente digitale, sia da parte della Chiesa sia dei
singoli cristiani. Questa presenza, tuttavia, è problematica e
le modalità non sono così scontate. Essere attivi nei nuovi
media richiede impegno e studio. Nell’affrontare questo impegno, una grande opportunità viene dal fare rete restando
in contatto, in dialogo e in collaborazione. Diverse persone,
ad esempio, sono venute allo stand di WeCa per chiedere
aiuto per i loro progetti all’interno della realtà ecclesiale. Di
fronte a queste possibilità, però, bisogna evitare il rischio
di chiudersi e non comprendere che bisogna frequentare il
‘cortile dei gentili’.
WeCa è un osservatorio privilegiato per valutare l’effettiva presenza della Chiesa nel mondo digitale…
Si tratta di una partecipazione già molto consistente. Soltanto i siti ‘cattolici’, ad esempio, sono circa 14 mila. Qualche
tempo fa, come WeCa, abbiamo promosso una ricerca scientifica nelle parrocchie che ha fatto emergere dati quantitativi
importanti. Un’occasione come ‘Testimoni digitali’, tuttavia,
ha stimolato anche una riflessione di tipo qualitativo. Ed è
questo il lavoro che abbiamo davanti per il futuro, in continuità con le tante iniziative sostenute dalla Chiesa nelle diverse realtà aggregative.
Come vede il rapporto tra Chiesa italiana e nuovi media
a partire dal convegno?
Bisogna sempre migliorare la presenza sulla Rete con un’attenzione specifica alla persona e al servizio. La comunicazione semplice e veloce resa possibile da internet non deve
far dimenticare che il nostro impegno pastorale è di servizio.
Talvolta ci si può far prendere la mano da derive di personalismo e protagonismo ma è necessario evitare che si crei una
comunità nella Rete che sia scollegata da quelle in carne ed
ossa di cui si fa parte nel mondo reale.
I nuovi media sono strumenti utili potenti ma questo non
è sufficiente: bisogna “riempirli” di contenuti…
È un aspetto sul quale la Chiesa punta in maniera decisa anche attraverso il progetto culturale. Non si possono moltipli-
scuola di pace Incontro a Senigallia con Diamanti
care le iniziative senza aver irrobustito la capacità di offrire
contenuti. Il lavoro di contatto e coinvolgimento quotidiano
operato dal progetto culturale è molto prezioso. D’altra parte, come WeCa, cerchiamo sempre di promuovere un incontro tra persone che vivono la dimensione pastorale e studiosi
del settore. Dimensione esperienziale e accademica devono
essere sempre presenti. Senza lo studio e l’approfondimento,
è più difficile proporre contenuti validi. Offrire una presenza
che sia espressione del mondo della pastorale vissuta e della riflessione accademica è una preoccupazione costante da
parte di WeCa.
WeCa è impegnata in prima linea nell’uso delle nuove
tecnologie per la pastorale della Chiesa…
L’associazione ha il compito di stimolare la crescita di sensibilità rispetto ai temi legati ai nuovi media. Per il prossimo
anno pastorale, gli impegni di WeCa vanno in tre direzioni. La prima è quella della ricerca, con attività di studio che
verranno portate avanti insieme a tre università. La seconda
dimensione è quella della formazione, con tre seminari web
rivolti agli operatori della pastorale giovanile, agli insegnanti
e ai giornalisti. Terza proposta dell’associazione, è la formazione di una ‘community web’ all’interno della quale c’è chi
darà la disponibilità di competenze e professionalità a favore
di quanti chiedono un aiuto concreto.
a cura di Riccardo Benotti
eventi Un ciclo di incontri sull’enciclica
La speranza, oggi Con carità e verità
G
iovedì 13 maggio alle ore
21.00, presso la Sala del Trono di Palazzo del Duca di Senigallia, ultimo incontro della Scuola di
Pace “V. Buccelletti”, con la partecipazione del professor Ilvo Diamanti, docente di Comunicazione
politica presso la Facoltà di Scienze
politiche di Urbino, che tratterà il
tema, da lui stesso definito, “Perchè è tanto difficile comunicare la
speranza”.
Già il titolo sembra riassumere il
senso del lungo percorso iniziato
con Roberto Mancini nel dicembre
2009 e proseguito da Tonio Dell’Olio, De Paoli, Daoli, Mancuso, i
cui contributi hanno ruotato intorno al tema della speranza. Ora
l’esperto di comunicazione ci spiegherà perchè è tanto difficile comunicare, soprattutto oggi, e come
comunicare la speranza.
Si è laureato in Scienze politiche
presso l’Università di Padova. In
seguito ha conseguito il Dottorato
di ricerca in Sociologia e ricerca
sociale all’Università di Trento; è
stato ricercatore di metodologia
della ricerca sociale presso la Facoltà di Statistica dell’Università
di Padova e professore associato di
Sociologia politica presso l’Università di Urbino “Carlo Bo”.
Dal 1995 insegna “Régimes Politiques Comparéees” nel Master in
“Etudes Politiques” presso l’Uni-
versità Paris II, Panthéon-Assas.
Attualmente ha la responsabilità
scientifica di Demos & Pi, l’istituto
che cura indagini periodiche sulla
società italiana.
Ha collaborato e collabora con importanti testate nazionali. In particolare, cura su Il Gazzettino di Venezia l’”Osservatorio sul Nordest”;
dal 1995 al 2001 è stato editorialista de Il Sole 24 Ore; dal 2001 sul
quotidiano La Repubblica tratteggia “Mappe” e “Bussole” della politica e della società italiana.
Partecipa al Comitato scientifico
della Società Italiana Studi Elettorali e alle attività di ricerca di Itanes
(Italian National Elections Studies);
è membro del comitato scientifico
e editoriale delle riviste: Rassegna
Italiana di Sociologia, Rivista Italiana di Scienza Politica, Political and
Economis Trends, Limes, Sviluppo
Locale, Economia e Società Regionale, Critique Internationale.
Impossibile numerare tutte le sue
opere, tra studi, articoli, ricerche e
saggi. Segnaliamo solo: 2009, “Sillabario dei tempi tristi”, Bologna,
Feltrinelli; 2003, “Bianco, rosso,
verde ... e azzurro. Mappe e colori
dell’Italia politica”, Bologna, Il Mulino; 1999 (a cura di), “La generazione invisibile”, Milano, Edizioni
Il Sole 24 Ore; 1996, “Il male del
Nord. Lega, localismo, secessione”,
Roma, Donzelli.
V
enerdì prossimo, 14 maggio,
alle ore 18.00 prende avvio a
Palazzo Mastai l’itinerario di conoscenza ed approfondimento
“Verso il futuro, con carità nella
verità”, dedicato alla recente Enciclica “Caritas in Veritate”. L’itinerario è organizzato in quattro
sessioni, è rivolto alla comunità
valliva e coinvolge il mondo della
cultura e della chiesa locale; nelle
prime due sessioni, il 14 ed il 21
maggio a Palazzo Mastai, è previsto un dialogo a due voci (tra
il prof. Vittorio don Mencucci e
il dr Antonio Ugolini, prima sessione), (tra don Luciano Guerri e il prof. Fabrizio Chiappetti,
seconda sessione) per dipanare
una riflessione che muovendo
dall’impatto della Populorum
progressio sul tempo contemporaneo si allarga fino a considerare la scottante tematica dell’Economia in rapporto all’ambiente,
ovvero per cominciare la declinazione della stagione dei doveri
e dell’indilazionabilità della fraternità nella famiglia umana.
Poi il seminario si sposta al circolo Acli di via Cavallotti, dove
è in calendario alle 21,15 del 28
maggio un’appassionante tavola
rotonda cui è affidato il compito
di mettere a fuoco il quadro della inderogabile sinergia che deve
intercorrere tra Etica, Economia
e Tecnica a garanzia dello sviluppo. Vi interverranno l’ing. Tarcisio Sartini, concittadino trasferito a Milano ed oggi affermato
industriale transnazionale, il prof.
Marco Moroni, Università Politecnica e Presidente Acli Marche,
il dr Francesco Spinozzi, ricercatore all’Università Politecnica
e Segretario del Sinodo diocesano. Moderatore, il prof. Gastone
Mosci dell’Università Carlo Bo.
L’ultima sessione, quella conclusiva, si terrà sempre nella sala
delle conferenze del circolo Acli,
alle 21,15 di venerdì 11 giugno
con la lectio del nostro Vescovo
diocesano, Giuseppe Orlandoni,
dal titolo: “La carità accredita la
verità. Giustizia e solidarietà accreditano lo sviluppo”. Una prolusione, mirata a porre in luce
la prospettiva e le speranze che
muove l’intera Enciclica. L’incontro col Vescovo sarà introdotto
da Luigi Biagetti, Presidente provinciale Acli Ancona.
In sintesi, questa itinerario è
un’iniziativa di servizio alla comunità perché nel momento del
bisogno che incalza si individuino, tutti insieme, le coordinate
appropriate a tenere la rotta migliore. L’augurio è che almeno
per qualche parte si riesca nell’intento.
Franco Porcelli
raccontare i protagonisti delle arti visive contemporanee, il
Musinf ha dedicato una parte rilevante delle sue iniziative
Il Comune di San Marcello, colle della Vallesina, ripropone, didattiche nel settore della fotografia al tema del ritratto di
dopo decenni, “l’Antica Fiera di Sammarcello” risalente al artisti e a quello della fotografia dell’evento d’arte. Gli spa1700. Domenica 30 maggio, dalle 9 alle 21, il centro storico zi ampi di documentazione e ricerca nei quali si muove la
e le vie del paese saranno invase da più di cento espositori ritrattistica di Emiliano Zucchini sono quelli, che derivano
provenienti da tutta Italia. Artigianato, antichi mestieri, anti- dalla frequenza con artisti del rilievo di Antonio D’Agostino
quariato, collezionismo, hobbistica, arceria. E poi stand con e Maurizio Cesarini. La galleria delle sue immagini spazia
prodotti tipici biologici, piante ed erbe officinali e frutti di- tra i protagonisti storici della body art e della pittura delmenticati, quelli della tradizione di una volta. Nel cuore del l’avanguardia situata nell’area di quella che oggi, dopo la
paese spazio ai più piccoli con il Mercatino dei bambini. L’ex pubblicazione della monografia, edita da Artecom a docuConvento dei Frati di Montelatiere, nella sola mattinata di mentazione della mostra tenutasi a Senigallia, viene definita
domenica , ospiterà la Fiera degli animali e dei mezzi agricoli. “Struttura pittura”.
Inoltre il Teatro Comunale ospita una prestigiosa esposizione di oreficeria artistica organizzata dalla Conf artigianato di Sette note da mostrare
Macerata con monili e gioielli incantevoli, di altissimo valore Inaugurata presso l’Expo-Ex di Senigallia (situato nei giardiartistico e di una bellezza inimagginabile.
ni della Rocca Roveresca) una mostra dal titolo “7 note da
mostrare”, nell’ambito della quale saranno proposti i lavori
dei bambini e dei ragazzi che hanno partecipato al progetAppuntamenti al Musinf
to “Sette note per creare”. Nato con lo scopo di mettere in
La mostra di Emiliano Zucchini, che si è aperta sabato 8, contatto un gruppo di persone, nello specifico portatori di
maggio presso il Museo comunale d’arte moderna e della fo- handicap, il progetto ha dato vita a un corso che si è svolto
tografia è dedicata ai ritratti di artisti del ‘900 e rientra nel in due fasi, la prima tra ottobre e dicembre 2009 e la seconprogramma di attività espositive, previste dal Musinf per la da tra gennaio e aprile del 2010. Attraverso la musica e altre
notte dei musei 2010. Un programma, che si annuncia denso forme artistiche, quali danza e pittura, questo progetto ha
di avvenimenti, a partire dalla mostra Nazionale stenopei- permesso la libera espressione dell’emotività e della creativica, che sarà ospitata a Palazzo del Duca. Dopo l’acquisizio- tà di ognuno dei partecipanti, seguendo la musica come filo
ne della suite di fotografie scattate da Ruggero Passeri per conduttore e stimolo per la creatività.
L’antica fiera di San Marcello
Chiaravalle photo
S
i è inaugurata sabato 8 maggio, nella sala espositiva Cral,
in piazza Garibaldi, “Chiaravalle Photo News” l’attesa e consolidata rassegna di fotografia
contemporanea regionale, promossa dall’associazione Gruppo
Fotografico Manifattura Tabacchi onlus. La mostra, alla sua
ottava edizione, è realizzata con
il patrocinio di Regione Marche,
Provincia di Ancona, Comune
di Chiaravalle, Fiaf, Anaf, Banca
Marche e Centro Servizi Volontariato e resterà aperta fino
al 6 giugno (tutti i giorni 17.3019.30, ingresso gratuito).
Protagonisti anche quest’anno
saranno i “racconti fotografici”
di 24 fotografi del Club Manifattura Tabacchi, più 2 giovani
fotografe marchigiane “ospiti”
della rassegna, che esporranno in tutto circa 360 immagini, montate su passepartout e
cornici professionali. E per far
si che l’iniziativa sia anche occasione di confronto e scambio
tra fotoamatori, giovani fotografi e pubblico di appassionati,
tutti i venerdì alle ore 21,30 nella stessa sala espositiva sono in
programma incontri-dibattito
con gli autori, che espongono
in quella settimana. Il Gruppo
fotografico Manifattura Tabacchi, fondato nel 1989 all’interno
del dopolavoro dell’omonima
azienda e trasformato nel 2001
in associazione di volontariato.
L’evento è stato promosso dall’Associazione Gratis e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. In considerazione della sua meritoria importanza sociale ha inoltre ottenuto il patrocinio del Comune di Senigallia, che ha
collaborato all’iniziativa mettendo a disposizione i locali
dell’Expo-Ex. Qui la mostra rimarrà aperta fino a sabato 16
maggio e potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 17,30
alle 21.
La festa della Croce Rossa
8 maggio: una data che per gli uomini e le donne di Croce
Rossa assume un valore particolare, in ricordo del fondatore
dell’associazione, il ginevrino Henry Dunant. In questa giornata in quasi 200 nazioni di tutto il mondo si è celebrato infatti l’anniversario della sua nascita, dell’uomo che, trovatosi
per caso nel mezzo della sanguinosa battaglia di Solferino e
San Martino, ebbe la straorinaria intuizione di organizzare
un gruppo di volontari che, già in tempo di pace, si addestrassero per operare, in eventuali situazioni di guerra, nel
soccorso sanitario dei feriti, indipendentemente dall’esercito
al quale gli stessi appartenevano. È l’idea della Croce Rossa,
che nasce e si esplicita il 22 agosto 1864 nella Convenzione di Ginevra. Quest’anno il Comitato Locale di Senigallia
ha deciso di celebrare la ricorrenza in modo decisamente
insolito: ha organizzato uno stage di addestramento per circa venti volontari che avranno la certificazione per l’uso del
defibrillatore semiautomatico, uno strumento salvavita che
aiuta a superare situazioni davvero drammatiche.
13 maggio 2010
Spettacolo
senigallia L’area della Fenice ospita una singola mostra
senigallia ’Controcanto’ con musica inglese
S
T
RisVolti archeologici
i sono concluse con successo le attività
straordinarie presso l’Area Archeologica e il Museo “La Fenice” di Senigallia, che
hanno ospitato due giornate di
un rilevante e innovativo progetto denominato “I colori sotto la Polvere”, con la partecipazione straordinaria di giovani
studenti del Liceo Scientifico
“E. Medi” di Senigallia. Una iniziativa che ha visto l’entusiasta
partecipazione di oltre 60 gli
studenti, avvicinando i giovani
ai problemi della conservazione
e della manutenzione del nostro patrimonio archeologico e
garantendo la diffusione di una
cultura della tutela, concreta e consapevole.
Rimane invece allestita la mostra fotografica
“RisVolti archeologici”, con foto di Pierluigi
Giorgi che sarà aperta alla cittadinanza nei
consueti orari di visita dell’area archeologi-
ca: dal lunedì al venerdì aperto su prenotazione sabato 16.00 - 20.00; domenica e festivi 10.30 - 12.30 / 16.00 - 20.00. Il lavoro è un
progetto fotografico composto
da 22 ritratti, opere uniche realizzate con tecnica mista (collage, acrilico, stampa fotografica),
e 8 immagini di contesto. L’anima del lavoro è sicuramente nei
ritratti, che intendono offrire
un’inconsueta interpretazione
della stratigrafia del territorio.
Le opere sono costruite sul
concetto di sovrapposizione dei
livelli, in un’operazione inversa
rispetto a quella di progressivo
svelamento tipica dell’indagine
archeologica. I volti delle ragazze e dei ragazzi emergono dalla topografia dei luoghi
vissuti e questi, a loro volta, lasciano trasparire le tracce di una quotidianità trascorsa,
lontana nel tempo.
Echo & Bunnymen
13
Musica a Serra de’ Conti
Junior music
contest
L
eatro La Fenice - Senigallia ore 21.00, arrivano gli Echo
& Bunnyen, band di culto della storia musicale inglese.
’associazione Pro Loco
Nati a Liverpool nel 1978 intorno al chitarrista Will Sergeant
di Serra de’ Conti ored al cari- smatico leader/voce lan McCulloch, sono una del- ganizza l’atteso Concorso
le band new wave più popolari degli anni 80, che, con il loro “Junior Music Contest”. Al
rock neo-psichedelico e melodico, ha ispirato grandi artisti concorso, riservato al gecontemporanei come Oasis, Colciplay, The Killers, The Dan- nere pop-rock, potranno
dy Warhol, Courtney Love, Perry Farrell. Dopo l’innovati- partecipare, con brani edivo debutto di ‘‘Crocodiles’’(1980) ottengono il successo e ti ed inediti, gruppi comla cima delle classifiche inglesi ed americane con’’Heaven posti da tre o più persone
Up Here’’(1981),’’Porcupine’’(1983) con un età compresa tra i
e’’Ocean Rain’’(1984), conside- 10 e i 18 anni (compiuti o
rato il loro capolavoro e conte- da compiere entro il 31 dinente la canzone simbolo ‘’The cembre 2010).
Killing Moon’: Romanticismo e Fra i partecipanti verrangrandiosità di quei dischi ritor- no selezionati dieci gruppi
nano in ‘’The Fountain’’(2008), musicali che avranno il diultimo cd che li riporta ad alte ritto di esibirsi nella serata
vette creative, dal british rock del festival presentando
di ‘’Think I Need it Too’’ al tre pezzi musicali per un
pop in stile Bowie di ‘’Proxy’’ o massimo di 15 minuti di
‘’Shroud of Turin’’ fino all’epica, poetica ed intensa ballata esecuzione.
‘’The Idolness of God°. Un disco che consacra 30 anni di Durante la serata saranno
carriera, festeggiata con gli show al Gastombury festival, individuati i vincitori teal Radio City Music Hall di New York, con un sould out nendo in base alle seguenti
come quelli anni 80 al Royal Albert Hall di Londra o al- categorie: migliore pezzo
inedito, migliore presenza
l’Arena di Liverpool.
scenica e infine migliore
esecuzione.
Il gruppo che si aggiudica
il “Miglior pezzo inedito”
avrà diritto ad essere preli Amici della Foce del Fiume Cesano organizsentato alle selezioni del
zano per omenica 16 maggio “Andar per le noConcorso musicale “Vallestre terre, la Valle del trocco, Scapezzano, la Selva
sina Montalto Uffugo Popdi Montedoro”. Un’escursione a carattere culturale e
Rock Festival “.
naturalistico alla scoperta dell’arte (dipinti presso la
Il gruppo che si aggiudica
chiesa di Scapezzano) e della natura (Selva di Monla “migliore presenza scetedoro: “Lingua di drago” - Dracunculus vulgaris). Si
nica ” avrà invece diritto
percorreranno le strade principali e vicinali che condi richiedere l’incisione di
ducono a Scapezzano, si proseguirà per alcuni tratti
una demo del gruppo stesin sentieri di terra fino alla Selva di Montedoro, per
so presso lo studio “Astral
risalire alla “Fattoria didattica dei Conti”, Strada delMusic” di Castelplanio.
la Biscia, e ridiscendere per Strada delle Cone fino a
Ma non finisce qui l’elenco
Cesano. Il percorso è di circa km 10 (andata e ritordei riconoscimenti perchè
no). Programma: ore 8.00 raggruppamento a Cesano
il gruppo che si aggiudica
Piazza mare: inizio escursione; ore 9.30 visita opere
la “migliore esecuzione”
d’arte presso la chiesa Scapezzano; ore 11.00 visita
avrà diritto di aprire la
“selva di Montedoro” (incantevole vegetazione e fiomanifestazione musicale
riture sulle sponde del ruscello); ore 12.30 sosta per
Standbyrock in programil pranzo presso la “Fattoria didattica dei Conti”; ore
ma a Serra de’Conti nel
15.00 partenza per il rientro. PRENOTAZIONI: comese di luglio. Per ulteriomunicare la propria partecipazione entro venerdì 14
ri informazioni ed iscrimaggio. Cell. 348-3112620, mail: cesano@amicidellazioni ci si può rivolgere a:
foce.it
[email protected];
telefono 0731/690242-333/
8362056.
Andar per le nostre terre
G
L’educazione fa crescere i diritti
C
inque grandi eventi per concludere la
campagna “L’Educazione fa crescere i
diritti”, promossa dal Cisp - Sviluppo dei popoli iniziata a ottobre 2009. Cinque eventi di
musica e teatro a ingresso gratuito, perchè
è anche dal palcoscenico che si possono far
crescere e raccontare i diritti. La Campagna infatti, è nata con l’obiettivo di parlare
e far parlare dell’educazione, intesa non solo
come sinonimo di buone maniere, ma come
strumento concreto per creare istruzione,
cultura, autonomia e indipendenza, quindi
come strumento per far crescere i diritti, a
nord come a sud del pianeta. Ed ecco perchè
di educazione c’è bisogno sempre, non solo
in età scolastica. E non solo dove le scuole
vanno ancora costruite, come in quei paesi che impediscono a oltre 100 milioni di
bambini di non poter frequentare la scuola
primaria, ma anche dove le scuole ci sono
già. Partita da Matera l’8 maggio, la campagna proseguirà a Senigallia il 16 maggio, a
L’Aquila il 22 maggio, a Napoli il 25 maggio,
per concludere a Roma il 28 maggio.
libri Preghiere e riflessioni in vista della festa di Pentecoste
Il Consolatore
Laura Bonomi, “O Spirito consolatore””, pag. 72, euro 5, edizioni Paoline
U
n sussidio per l’animazione di una
novena allo Spirito Santo. Pensata per
la preparazione della comunità alla festività liturgica della Pentecoste, il testo si
offre anche per accompagnare la preghiera individuale e collettiva ogniqualvolta si
avverta la necessità di un profondo rinnovamento spirituale.
A una iniziale riflessione sullo Spirito, seguono sette giorni in cui viene proposta la
meditazione dei suoi sette doni. L’ultimo
giorno è dedicato ai frutti dello Spirito.
Introduzione, Preghiera, Brano della Parola,
Brano dai Padri della Chiesa o da autori di
spiritualità contemporanei, Silenzio, Salmo,
Risonanze, Padre Nostro
il taccuin
MOSTRE e ARTE
Ancona - ‘Si conosce solo ciò che si ama’ è il suggestivo
titolo della mostra dedicata a Sant’Agostino, visitabile nei
giorni 4 - 18 maggio 2010 nella Chiesa Santa Maria della
Piazza, centro storico di Ancona. Informazioni e prenotazioni visite guidate: tel. 339 7763670. Tutti i giorni 10.00
- 13.00 e 16.30 - 19.30. Ingresso libero.
EVENTI
Belvedere Ostrense - Paesepoesia, concorso di poesia
in lingua italiana e in dialetto marchigiano è ormai
giunto alla sua VI edizione: il motivo ispiratore centrale resta il riconoscimento del valore, talora artistico,
sempre profondamente umano, della scrittura poetica.
Informazioni: www.prolocobelvedere.it.
Senigallia - Alla ‘Piccola Fenice’ il mese di maggio sarà
dedicato interamente ai cento anni dalla nascita del re-
Cinema multisala Gabbiano
www.gabbiano.senigallia.biz - tel. 071.65375
da venerdì 14 maggio
GLI AMORI FOLLI
Un film di Alain Resnais. Con Sabine Azéma, André Dussollier, Anne
Consigny, Emmanuelle Devos, durata 104 min.
Marguerite esce da un negozio di scarpe e subisce il furto della borsa.
Georges trova il suo portafoglio per terra, nel parcheggio di un centro
commerciale e comincia a fantasticare su di lei, ancora prima di
contattarla, senza conoscerla. Il desiderio di questa donna che fa
la dentista e il pilota di aerei leggeri è così forte che riempie la sua
vita di padre di famiglia e di marito di pensieri e azioni irrazionali.
Marguerite resiste, ma per poco. È una corsa verso l’errore, piena di
vita, inarrestabile. A quasi novant’anni, Alain Resnais, con Les Herbes
Folles, tratto dal libro di Christian Gailly “L’incident”, elabora un film
che si può dire virtuoso, tanto nel senso di musicalmente inappuntabile,
quanto in quello di visivamente e narrativamente acrobatico.
sabato 20.30 - 22.30; domenica 16.00 - 18.30 - 21.15; venerdì,
lunedì, martedì, 21.15.
L’UOMO CHE VERRA’
gista giapponese Akira Kurosawa. La programmazione
prevede, il 18 maggio, Dersu Uzala e il 25 I sette samurai.
Inizio proiezioni alle 21.15 alla Piccola Fenice.
ESCURSIONI
Senigallia - Nuova uscita organizzata dal Gruppo Società e Ambiente di Senigallia per domenica 16 maggio.
Un’escursione a carattere naturalistico alla ricerca del
Granchio Nero, raro granchio di fiume dal caratteristico
colore bruno - marrone, per poi partecipare alla manifestazione “Giardini di maggio” organizzata dal Comune di Castelplanio. Informazioni: Marcello Gambarara
333/6737032.
Morro d’Alba - Sabato 15 maggio alle 21.15 in Piazza Romagnoli il ‘Concerto per il maggio’ con gruppo folk Musicanti del Piccolo Borgo che proporanno il loro repertorio
di musiche tradizionali dell’Italia centro-meridionale.
Un film di Giorgio Diritti. Con Alba Rohrwacher, Maya Sansa,
Claudio Casadio, Greta Zuccheri Montanari, durata 117’ Alle pendici di Monte Sole, sui colli appenninici vicini a Bologna, la comunità agraria locale vede i propri territori occupati
dalle truppe naziste e molti giovani decidono di organizzarsi in
una brigata partigiana. Per una delle più giovani abitanti del
luogo, la piccola Martina, tutte quelle continue fughe dai bombardamenti e quegli scontri a fuoco sulle vallate hanno poca
importanza.
BASILICATA COAST TO COAST
Un film di Rocco Papaleo. Con Alessandro Gassman, Paolo
Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno.
Nicola Palmieri insegna storia dell’arte e coltiva il sogno della
musica. Frontman entusiasta di un gruppo di amici col vizio
degli strumenti, compone canzoni e vorrebbe esibirsi sul palcoscenico scanzonato di Scanzano.
14
13 maggio 2010
sport
vigor Tra arrivi e partenze annunciate, ma non confermate, si pensa al futuro campionato
Notizie incerte in casa Vigor
D
alla sede di viale Perilli poche le notizie che trapelano, anzi, praticamente nulle per poter imbastire un
articolo; solo voci incontrollabili che non hanno certezze
sicure. Quasi certamente la prossima settimana si riunirà
il Consiglio direttivo vigorino per decidere quali strategie assumere per il prossimo campionato. E’ certo che al
primo punto c’è la nomina del nuovo Direttore sportivo
nella persona del sig. Galdenzi, dimissionario da direttore sportivo dell’Ostra Vetere. In secondo luogo la riconferma del tecnico nella persona di Fabio Fava, che nell’ultima conferenza stampa, dopo lo sfortunato incontro col
Tolentino, sarebbe ben lieto di continuare ad allenare la
giovane compagine vigorina. Terzo punto: la riconferma
o meno dei giocatori che in questa stagione hanno vestito la maglia rossoblù. Le voci che si rincorrono al momento attuale sono poco incoraggianti in quanto quasi
certa è la partenza di Francesco Savelli, del terzino Rizzotto, dell’attaccante Smerilli. Altro nome che rincorre è
quello di Eros Paniconi, un attaccante che a livello “Campionato di Promozione” farebbe comodo. Ci sono voci in
partenza anche per Matteo Guerra, così pure di Giorgini.
Tutti ragazzi che in questo campionato si sono comportati degnamente e che, se partiranno, lasceranno un bel
ricordo fra gli sportivi senigalliesi. Questa notizie, se fossero vere, non farebbero che alimentare fosche previsioni
per il futuro. Una buona notizia in seno alla Società Vigor è quella della bella impresa conseguita dalla Juniores
ad Ancona, che ha trionfato nella finale contro la Fulgor
Macerata per 2 a 1, diventando “campione regionale”.
VIGOR SENIGALLIA 2 – FULGOR MACERATESE 1
CAMPIONATO NAZIONALE MASCHILE SERIE B DILETTANTI
Ancora un successo
L
a Goldengas non finisce di stupire i propri sostenitori. Nel secondo incontro di
qualificazione per i play off, in casa del Fossombrone, i biancorossi di Regini e del vice
Ficosecco conquistano il pareggio al turno
successivo, battendo i rivali di sempre per
87 a 73, evitando così un terzo incontro fra
le mura senigalliesi domenica scorsa 9 maggio. Quanta gioia per i sostenitori senigalliesi al seguito della squadra; una vittoria che
li ha ripagati per i tanti verbali insulti subiti
a fine incontro dagli sportivi locali. E’ stato
un incontro all’insegna dell’agonismo puro:
nessuna delle due squadre voleva perdere.
E’ da segnalare in questa partita la riammissione in campo fra le file del Fossombrone
del capitano Gattoni, che nella precedente
partita col Senigallia era stato espulso per
ingiuria all’arbitro, ma incredibilmente non
sanzionato dal giudice sportivo pur essendo recidivo per altre squalifiche subite durante il campionato. Nel primo quarto le
due formazioni si studiano senza che l’una
prevalga sull’altra. Finisce il quarto con un
leggero margine per la Goldengas: 13-17.
Nel secondo quarto è il Fossombrone ad
essere più attivo andando così al riposo in
vantaggio per 39 a 37. Alla ripresa del gio-
Gara di boccetta a Castellaro
L’Associazione “Castellaro 2001” ha organizzato nella frazione la seconda edizione di
un’attesa e partecipatissima gara di boccetta,
che ha registrato l’iscrizione di ben 14 squadre, per un totale di 84 giocatori. La prova
si è svolta nel corso della mattinata (alle 8
la prima batteria e alle 10,30 l’ultima) sulla
strada che dalla cima della salita del ponte di
Montignano conduce, nello spazio di 10 “tiri”,
al Castellaro. Lungo il percorso si sono fronteggiati professionisti, amatori e improvvisatori della disciplina, nello spirito generale
di un sano divertimento e di una competizione sempre più entusiasmante. A vincere
è stata la squadra dell’Acli Filetto, capitanata
da Andrea Morsucci. Per l’Amministrazione
comunale sono intervenuti insieme all’Assessore Memé, durante lo svolgimento della
gara, l’Assessore comunale allo Sport Gennaro Campanile e il consigliere comunale,
nonché di zona, Oliviano Sartini. A tutte le
squadre è stata consegnata, al termine, una
targa-ricordo, mentre al Circolo e agli arbitri
di batteria è andata una stampa offerta dal
Comune. La giornata si è quindi conclusa con un abbondante pranzo servito nella
struttura appositamente installata davanti
al Circolo. L’Associazione “Castellaro 2001”
ringrazia quanti si sono adoperati per la riuscita della manifestazione e in particolare gli
sponsor per l’indispensabile e disinteressato
sostegno fornito a questa seconda edizione
della gara di boccetta.
Gara regionale di badmiton per scuole
Giovedì 6 maggio, presso la palestra dell’Itcg
“Battisti” di Fano, si è disputa la fase regionale dei campionati studenteschi di badminton
per le scuole di secondo grado. Per la prima
volta ha partecipato, in tutte le quattro categorie, anche la provincia di Macerata con gli
istituti che hanno vinto la fase provinciale.
La manifestazione , alla quale hanno partecipato dieci istituti superiori della regione,
ha impegnato gli studenti atleti in più di ottanta partite disputate nelle categorie allievi,
co è un continuo sorpassarsi a vicenda: ora
Bartolucci e Barantani da parte dei locali,
ora Gnaccarini-Amici e Penserini da parte biancorossa. Chiusura sul 58 a 62 per la
Goldengas. Ultimo quarto con la Goldenga
in vena di non fare sconti. Gnaccarini, Penserini, Amici saettano in contropiede e precisi a canestro sia con tiri da tre che da due,
mentre in difesa Pierantoni, Maddaloni,
Esposito non concedevano spazi. Il punteggio dilagava, anche se Barantoni e Bartolucci cercavano di limitare il divario. Alla fine,
chiusura sul punteggio di 73 a 87 in favore
della Goldengas e passaggio in “Semifinale”.
Ora si attende il risultato fra l’Albignasego
di Padova e il Chieti per il terzo incontro
in quanto il Chieti, il 6 maggio, ha battuto
l’Albignasego per 74 a 61.
Passa in semifinale il Faenza, mentre il Civitanova, vincendo per 72 a 55, dovrà disputare un terzo incontro col Bassano.
Il Civitanova vince a Bassano per 65-61 e
passa alla semifinale contro il Faenza.
La Goldengas giocherà in casa domenica
16 maggio, alle ore 18, contro l’Albignasego
(Padova).
G.M.
allieve, juniores m. e juniores f.. Un ringraziamento particolare va ai responsabili degli
uffici scolastici di Macerata e Ancona, prof.
Mauro Minnozi e prof.ssa Michela Ionna,
che hanno messo a disposizione il trasporto per gli studenti da Macerata a Fano, e al
prof. Guido Uguccioni coordinatore EFS
di Pesaro. Al termine della giornata grande
soddisfazione da parte di tutti i partecipanti per questo evento sportivo regionale che
ha visto crescere l’interesse dei ragazzi per
questa spettacolare disciplina. Il L.S. “Medi”
e il L.S. “Torelli” , con le squadre Allieve/i
accedono alla fase nazionale in programma al Palabadminton di Milano dal 19 al 21
maggio.
Alessandro Bailetti
Sci Club Senigallia, bilancio di stagione
Venerdì 7 maggio si è svolta la consueta cena
di fine stagione dello Sci Club di Senigallia,
evento questo con il quale si è conclusa la
stagione invernale dell’associazione. Molti i partecipanti che hanno preso parte alla
serata, circa un centinaio, occasione in cui
Presidente e direttivo hanno fatto il punto
della situazione e consegnato alcune targhe
ricordo. La stagione 2009/2010 è stata decisamente positiva dal lato associativo poichè
sono aumentati di circa 120 unità i soci del
club senigalliese, ora oltre quota 340. Soci
che hanno potuto prender parte a numerosi eventi organizzati, tra cui i festeggiamenti
per il 50° anniversario dello Sci Club “G. Panei - G.S.S.” e il 2° trofeo “Città di Senigallia Memorial Dino Giannini”. Oltre al momento
conviviale e alla consegna delle targhe ricordo ad alcuni soci, è stato presentato un giovane, da quasi un anno arruolato nelle fila
senigalliesi. Tommaso Sacchi, classe 1990,
appassionato di sci fin da piccolo, si era trasferito nel Trentino per potersi allenare; dal
2005 partecipa a competizioni internazionali e nello scorso dicembre 2009 è diventato
maestro di sci e allenatore tra i primi 60 a
livello nazionale.
VIGOR SENIGALLIA: Minardi Tombesi (33’ st Patonico), Santarelli, Romagnoli, Tarsi, Curzi, Rotoloni (46’ st
Pierfederici), Morganti, Pesaresi, Cercaci (27’ st Beta),
Ricotti (15’ st Giovine). All. Capotondo.
FULGOR MACERATESE: Martinelli, Perri (12’ st Lelio),
Borgiani, Albani (39’ st Luca Mancini), Piccinini, Trillini,
Romanski, Serrani, Alessio Capenti, Giaconi, Andrea Capenti (25’ st Dedja). All. Borioni.
Arbitro: Amadio di Ascoli. Reti: 28’ pt Cercaci, 48’ st
Luca Mancini, 10’ sts Pesaresi. NOTE: spettatori 200 circa; ammoniti: Serrani e Pesaresi; angoli: 5-4; tempi di recupero: 1’+5’.
Saranno forse questi i futuri giocatori vigorini che affronteranno il prossimo campionato di Promozione? Con
ogni probabilità sì.
Giancarlo Mazzotti
Ciclismo
In salita a Cantiano
F
inalmente, al quarto tentativo, il grim- Patrocinio e collaborazione vengono dal
peur in casacca verde è primo assoluto Comune di Cantiano (sindaco Martino
nella cronoscalata di Cantiano, che peral- Panico in prima fila), dalla Comunità Montro gli ha regalato nelle edizioni precedenti tana del Catria e Nerone, dall’Associazione
il titolo europeo nonché gli scudetti regio- “La Selva” e dal comitato udacino provinnali e provinciali di categoria.
ciale udacino presieduto da Naldo Massi.
Più del mattatore è emozionato ‘papà’ Bat- Scontatamente tosto il tracciato (dislivello:
tistelli: appassionatissimo suiveur del no- 634 metri) di km 11,600.
stro scalatore.
Ovvero: da quota 366 m. fino ai 1.090 metri
L’argento del senior Luciano Mencaroni della Cava dei Dinosauri, sul monte Catria.
(da S.Isidoro di Corinaldo) è di peso, sul- In palio viene messo il Trofeo Memorial
la via del raggiungimento del top da parte “Luciano Gori” (nel ricordo di una grande
del rosanero targato Gi.Vi.Plast Tacchificio persona).
- Gianmarco Lorenzi - Cicli Cingolani.
Come da rito consolidato, ad ogni concorIl Trofeo Pane di Chiaserna emette l’acuto rente viene consegnato
quando il celebrato sassofonista Nazareno una fila del rinomato pane di Chiaserna.
(Neno) Spadoni rende omaggio agli uomini I primati di settore vanno agli ormai abidel podio suonando l’inno nazionale.
tuali signori del tic tac in salita: il gentleman durantino Ugo Vergari (5°
assoluto) ed il sempre entusiasta
debuttante Giacomo Brunori.
Gli altri primati sorridono a
Marco Pascucci, Gregory Bianchi (premio speciale per il miglior intermedio), Luciano Mencaroni, Daniele Grilli, Giuseppe
Lotti.
In vetta alla classifica delle società staziona il solito club cagliese:
Smirra Bike - Le Group (diretta
filiazione del Cicli Basili).
Classifica Assoluta:
1.Emanuele Battistelli (Massi Team - Euronics Cerioni)
km 11,600 in 32’43”940, media
21,263 km/h;
2.Luciano Mencaroni (Gi.Vi.Plast
Tacchificio - Gianmarco Lorenzi
- Cicli Cingolani) a 14”; 3.Andrea
Dopo aver domato le rampe del monte Ca- Lodi (Team Max Ravenna) a 35”;
tria, il veterano Emanuele Battistelli (Massi 4.Federico Capozzolo a 1’1”; 5.Ugo Vergari
Team - Euronics Cerioni) sale sul gradino a 1’17”; 6.Massimo Biagioni a 1’38”; 7.Grepiù alto, completando l’opera e l’insegui- gory Bianchi a 1’47”; 8.Alessandro Fabi a
mento.
1’48”; 9.Fabrizio Sebastiani a 2’48”; 10.CriL’organizzazione vanta la griffe degli Amici stian Aluigi a 3’08”.
del Ciclismo, il cui presidente (pure valente
Umberto Martinelli
fotografo) è Gino Traversini, che porta anFoto (di Gino Traversini): Il sassofonista
che il saluto della Regione Marche in qualiSpadoni suona l’inno di Mameli al podio
tà di neoconsigliere (molto ‘pedalato’).
Almanacco d’Altro calcio
P
resentato a Senigallia, nella sede di via
Tevere del Comitato Uisp, l’almanacco
2009-2010 del Campionato Uisp al quale
partecipano, in due gironi formati ciascuno da 14 squadre, formazioni mosse da uno
spirito amatoriale che non è, tuttavia, privo
di un sano gusto della competizione, essendo il torneo strutturato su una serie A e una
serie B. L’almanacco, in una veste grafica
agile e gradevole, e in un nuovo formato
che lo rende più pratico e maneggevole, è
il frutto del lavoro e della competenza del
team giornalistico di “D’altro calcio”, che
poggia sulla professionalità della “Anima
comunicazione”. Diretta da Carmine Imparato e col coordinamento redazionale di
Gianluca Carlino, la pubblicazione è stata
curata dai redattori Marco Petrucci, Francesco Tarsi, Antonello Pace, Emil Petrov, su
progetto grafico di Denis Conti, modello
sportswear di Gianluca Goffi e con la collaborazione dei fotografi Paolo Tarantini,
Marco Fabbri, Chiara Schiaratura, France-
sco Marzulli. Imponente l’apparato fotografico: 28 squadre, oltre 730 foto di calciatori
di tutte le età, ivi compresi alcuni protagonisti di prima grandezza: sui campi calcati
dalle formazioni del campionato Uisp senigalliese si esibiscono anche alcuni giocatori
che hanno calcato addirittura i campi della
serie A, come Rodolfo Giorgetti e Mauro
Roberto, o “recordman” di presenze con la
casacca della Vigor, come Stefano Goldoni,
470 gettoni per lui in rossoblù. Un campionario di varia e valorosa umanità accomunata dalla passione per il calcio, garantita in
questo caso da una “macchina” organizzativa coordinata dal presidente Enzo Tesei (ne
fanno parte anche Romano Quatrini che
è una delle “anime” del torneo calcistico
al quale dedica -settimana dopo settimana- energie preziose, Carlo Fuligna, Mirko
Baroncioni, Roberto Tranquilli, Andrea
Schiaroli e Daniele Giuliani).
R.M.
13 maggio 2010
penultima
IN BREVE
16 MAGGIO 2010 Ascensione del Signore Gesù
LA
PAROLA Lo sguardo all’insù
DI DIO G
At 1,1-11
Sal 46
Eb 9,24-28;10,19-23
Lc 24,46-53
di Paolo Curtaz
esù se ne va (e questa è già dura da digerire) e – terribile – ci lascia la Chiesa.
Scambio sfavorevole, che dite? Non siamo
tutti, come gli apostoli, un po’ delusi da questa scelta? Ma come, proprio adesso che le
cose funzionavano, Gesù ci molla? Torna al
Padre e noi qui a tribolare?
Il cammino di conversione alla gioia, che
abbiamo portato avanti in queste settimane, subisce uno stop, un tonfo improvviso.
Vedo già la vostra faccia amici lettori, compagni internauti, stiamo faticosamente recuperando il volto di Dio, passando da quello
sgorbio di Dio che abbiamo in testa al Dio di
Gesù, ed ecco che tiriamo fuori il tema antipaticissimo della Chiesa.
Siamo schietti: a me che Gesù risorto sia
tornato al Padre, proprio non piace, e non
ci trovo proprio un bel niente da festeggiare.
Invece di incontrare il volto radioso e sereno
del Maestro, mi trovo davanti il volto rugoso
e scuro dei cristiani...
Ma se, invece, Gesù avesse voluto dirci qualcosa di nuovo? Di inatteso? Se davvero nei
progetti di Dio ci fossimo noi? Se, mettete il
caso, davvero Gesù abbia (follemente) affidato l’annuncio del Regno alla Chiesa, peggio: a questa Chiesa?
Sì, amici, l’ascensione (di nuovo!) cambia la
nostra idea di Dio.
Non più un Dio “pappa fatta” che regna sovrano e ripiana i problemi, supera le difficoltà. Il nostro non è un Dio manager amministratore di una multinazionale del sacro che
dirama le direttive e un numero verde per le
emergenze, con gentili angeli che non danno
mai risposte utili, no.
Il Dio presente, il Dio in cui crediamo è il
Dio che affida, che accompagna, certo, ma
che affida il cammino del vangelo alla fragilità della sua Chiesa. Il Regno sperato dagli apostoli occorre costruirlo, la nuova di-
indirizzare a: La Voce Misena
Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
fax 071.7914132
e-mail: [email protected]
I primi down in pensione
i Lettori scrivono...
Non si è letta in giro questa notizia, ma
merita di essere conosciuta e gironzolando su internet l’ho trovata: “Dopo trenta
anni al montaggio dei circuiti elettrici
delle locomotive alla Brown Boveri di
Savona, si godono la meritata pensione
nelle terre della riviera di Levante o nelle campagne dell’entroterra ligure. Dal
1986 a oggi il Centro Italiano Down Onlus
di Genova ha aiutato 45 giovani a trovare
un lavoro: in fabbrica e nei supermercati, all’Agenzia delle entrate come nelle
aziende del trasporto pubblico, ma rigorosamente a tempo indeterminato. “Non
vogliamo che i nostri ragazzi vivano in
una nicchia protetta, ma che comprendano a pieno che nel lavoro ci sono sia
diritti che doveri”. E’ consolante sapere
che esistono queste realtà.
Gianni Cardinaletti
La disoccupazione aumenta
mensione voluta dal Signore per restare nel
mondo, non è magica, ma pazientemente
intessuta da ognuno di noi.
Siamo noi, ahimè, il volto di Gesù per le persone che incontriamo sulla nostra strada...
Tu che leggi, fratello, sei lo sguardo di Dio
per le persone che incontreremo. Così il nostro Dio originale e spiazzante ha deciso. E
così davvero accade.
L’ascensione segna la fine di un momento, il
momento della presenza fisica di Dio, dell’annuncio del vero volto del Padre da parte
di Gesù, che professiamo Signore e Dio, con
la rassicurazione, da parte di Dio stesso della
sua bontà e della sua vicinanza nello sguardo
di noi discepoli. Ora è il tempo di costruire relazioni e rapporti a partire dal sogno
di Dio che è la Chiesa: comunità di fratelli e
sorelle radunati nella tenerezza e nella franchezza nel Vangelo.
Accogliamo allora l’invito degli angeli nel
vangelo di Matteo: smettiamola di guardare
tra le nuvole cercando il barlume della gloria
di Dio e – piuttosto – vediamo questa gloria
disseminata nella quotidianità di ciò che siamo e viviamo. Restiamo in città, non fuggiamo la disperante banalità dell’oggi, perché è
lì che Gesù sceglie di abitare: nell’oggi, nel
delirio confuso della mia città.
Cerchiamo Dio, ora, nella gloria del Tempio
che è l’uomo, tempio del Dio vivente, smettiamola di guardare le nuvole, se Dio è nel
volto povero e teso del fratello che incrocio.
Il Signore ci dice che è possibile qui e ora
costruire il suo Regno. L’ascensione segna
l’inizio della Chiesa, l’avvio di una nuova avventura che vede noi protagonisti.
E se la Chiesa ci ha masticato, offeso, provato, combattiamo con più forza, imitiamo
i santi che convertirono la Chiesa a partire
da loro stessi.
Leggo sulla stampa locale che anche nel
nostro territorio aumenta la disoccupazione: “Casalinghe disperate bussano
al mercato del lavoro. Non cercano una
vera occupazione che sottragga loro
troppo tempo, tenendole lontane dalle
faccende domestiche e dalla famiglia,
ma un lavoro part-time lo vorrebbero
anche loro. Con i tempi che corrono, e
in molti casi con un marito disoccupato
o cassintegrato, la casalinga è diventato
un lusso. Mamme e mogli, finora a tempo pieno, si stanno infatti rivolgendo al
Centro dell’impiego che già conta 569
donne licenziate nell’ultimo anno e dove
le quote rosa sono ben rappresentate
anche tra i circa 5.000 disoccupati. Alle
donne tagliate fuori dal mondo del lavoro, si uniscono ora quelle che ancora non
ne erano entrate a far parte”. Per questo
non può che essere apprezzata e sostenuta l’iniziativa della diocesi di Senigallia
di aiutare, attraverso la Caritas, le fami-
glie in difficoltà a causa della perdita del
lavoro.
Giorgio Quintiliani
Senigallia
La devozione a Maria
Se non fosse per la primavera che tarda
ad arrivare, il mese di maggio è tra i più
belli dell’anno. Nel mese dedicato a Maria sono tante le iniziative di preghiera
e di devozione della Vergine. Penso che
la bella preghiera del Rosario debba essere un bel momento di riflessione e di
meditazione sulla grandezza di Maria,
per imitarne le sue doti, la sua tenerezza. Troppe volte, invece, recitiamo le Ave
Maria velocemente, quasi in modo automatico, senza pensare a quanto diciamo.
Se poi ci fermassimo a meditare ancora
di più quanto ci viene proposto dai ‘misteri’, scopriremmo che la recita del Rosario non è altro che il ripercorrere tutta
la storia della salvezza.
Antonina Ridolfi
15
MONTERADO
E’ iniziato il mese intensivo in preparazione alla Messa
di Prima Comunione che si terrà Domenica 30 maggio. Il
mese intensivo consiste nel fatto che tutte le sere, dalle
ore 18 alle 19,30, Greta, Mattia, Noemi, Davide, Lorenzo,
Rebecca, si ritrovano nell’aula di catechismo per il
Laboratorio; poi in chiesa per la recita del Santo Rosario;
quindi “in rodaggio” per la Messa che viene partecipata
interamente da loro, come se fosse quella della Prima
Comunione. A tal proposito, tutti hanno il libretto con la
Messa egregiamente stampata dalla “computerista” super,
suor Luisa delle Suore di Villa Torlonia, che insieme alla
carità materiale offrono anche questo grande servizio
culturale-liturgico utilizzato spesso dal cappellano don
Giuseppe.
E’ MORTA ANTONINA FRATI TAUS
Il 18 maggio ricorre l’anniversario della scomparsa di
Pietro Scattolini, nostro collaboratore per tantissimi
anni nella spedizione di Voce Misena. Vogliamo essere
vicini alla famiglia pregando per lui, ricordando la sua
disponibilità nel volontariato sia alla Voce Misena che
all’Antea, oltreché “bambinaio” degli adorati nipoti.
VIVA L’ITALIA CHANNEL
L’Italia minore, quella a volte più sconosciuta e nascosta,
rappresenta al meglio il dipanarsi della storia millenaria
che ha lasciato i suoi segni indelebili soprattutto in
questi luoghi rimasti emarginati dallo sviluppo e dalla
modernità a tutti i costi. Non dei paradisi in Terra ma
luoghi che sempre più persone ritornano a vivere nei
piccoli centri storici e i visitatori che sono interessati a
conoscerli possano trovare quelle atmosfere quegli odori
e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello
di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi.
Luned’ì 17 maggio, mercoledì 19 maggio (ore 12.30) e
venerdì 21 maggio (ore 21.15), il canale satellitare Viva
l’Italia Channel (canale 830 sulla piattaforma Sky) ospiterà
Corinaldo.
Ilario Taus
LA REGIONE MARCHE AL SALONE DEL LIBRO
La Fiera del Libro di Torino. Migliaia di visitatori
provenienti da ogni parte del mondo per partecipare
a quello che è considerato l’evento clou per l’editoria
ed il libro. Tema dell’edizione 2010 della Fiera sarà “LA
MEMORIA” e alla memoria è dedicato lo stand della
Regione Marche che sarà improntato a presentare Padre
Matteo Ricci, ambasciatore delle Marche nel mondo.
Centoquaranta metri quadri che ospiteranno, oltre alla
Giunta ed al Consiglio regionale, le Università, le Province
e i Comuni, gli editori, le Bandiere Arancioni delle Marche.
Decine le iniziative già programmate che presenteranno
all’interno dello stand altrettanti libri di storia, arte,
cultura, saggistica tutti tassativamente marchigiani.
SALVATORE BORSELLINO E GLI STUDENTI
Salvatore Borsellino incontra i ragazzi delle scuole
superiori di Senigallia sul tema “Dal ricordo all’azione.
Dalle stragi del ‘92 ai giovani d’oggi”, sabato 15 maggio
2010 presso il Liceo Scientifico “E. Medi” Piazzale Toti Senigallia. Ripartire dai giovani. Lo diceva Paolo Borsellino,
il magistrato ucciso il 19 luglio del 1992 nella strage di
via D’Amelio a Palermo con gli uomini della scorta. “La
sconfitta della mafia sta nel ricambio generazionale”. A
diciassette anni da quell’anno terribile la mafia è ancora
viva e vegeta, cresce, prospera. Quel ricambio non c’è
stato. I motivi ce li spiega proprio Salvatore Borsellino,
fratello del magistrato ucciso a Palermo, che da anni
batte piazze, scuole e sale convegni perché la vita e le
opere della Mafia Spa non cadano nell’oblio. “Sono tanti
i giovani che hanno la consapevolezza del baratro in cui
sta scivolando il nostro paese e di quella che dovrebbe
essere la lotta alla criminalità organizzata – dice con
orgoglio -. Infatti giro l’Italia per parlare di mafia grazie a
questi giovani che mi invitano ai loro convegni”.
RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI
Lavori all’Opera Pia in festa
R
icorre oggi, 13 maggio, il 218° anniversario della nascita del nostro più illustre concittadino e del
nostro più grande benefattore Giovanni Maria Mastai
Ferretti nato a Senigallia dal Conte Girolamo (Gonfaloniere della Città) e dalla Contessa Caterina Solazzi. La
stessa data del 13 maggio è fatidica non solo per la sua
“venuta al mondo” ma anche perché, nello stesso giorno, Giovanni nacque alla grazia, ricevendo il Battesimo
nella Cattedrale Basilica di S.Pietro Apostolo. E’ però
vero che, in questo anno 2010, ricorre anche – come è
ormai ben noto – il decimo anniversario della Beatificazione di Papa Pio IX, avvenuta a Roma il 3 settembre
2000 in Piazza San Pietro, dal Servo di Dio Giovanni
Paolo II. Proprio in questa felice simbiosi di date, la
Diocesi di Senigallia ed il Comitato Pio IX presentato
oggi il restaurato Battistero della Cattedrale. L’intervento culturalmente pregiato, è stato possibile grazie
alla generosa nonché munifica sponsorizzazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi; i lavori sono
stati diretti dalla dott.ssa M.Claudia Caldari della Soprintendenza di Urbino, ed eseguiti dalla Ditta Il Compasso del Prof. Michele Papi. Per la stessa circostanza,
la Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti inaugurerà
nuovi importanti locali nello stesso stabilimento, con
l’obiettivo di un servizio ottimale per gli ospiti, tanto da
meritare elogi anche da competenti personalità svizzere.
don Giuseppe Cionchi
Settimanale della Diocesi di Senigallia
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Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi,
Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe
Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio
Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli,
Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli,
Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini.
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