[campania - i] eci_sud/01 22/10/12

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[campania - i] eci_sud/01 22/10/12
LUNEDÌ 22 OTTOBRE 2012
PROFESSIONISTI & MANAGER
STILI DI VITA
Il wurstel divide
i fratelli Scarlino:
addio alla Spagna
Commercialisti,
a Napoli una donna
sfida due uomini
La bomboniera
non soffre
la recessione
DELLA ROCCA A PAGINA IX
IL PUNTO
Conciliare spesa,
fondi europei
e Patto di stabilità
DI GIUSEPPE GALASSO
B
isogna ammetterlo: la situazione, oltre
che grave, sta anche diventando paradossale. Ci riferiamo alla spesa dei fondi
europei, fortemente reclamata dal mondo imprenditoriale e sindacale, nonché dalla pubblica
opinione, perché le Regioni, e proprio quelle del
Mezzogiorno, non riescono ad assicurarla. Il ministro Barca ne ha fatto meritoriamente un suo
compito specifico. E, se si riflette, che quei fondi, se non spesi, vanno perduti, in un paese come il Mezzogiorno, e in una congiuntura economica avversa e di non breve durata come l’attuale, si può capire anche meglio la legittimità e
opportunità delle pressioni al riguardo. Ora —
ed ecco l’accennato elemento paradossale —
la Regione Puglia annuncia, detto alla buona, di
non volersi conformare al Patto di stabilità, e di
voler usare i fondi europei per fronteggiare lo
sforamento del Patto. Ma, a sua volta, questo
Patto è un caposaldo della politica del governo
Monti per il risanamento finanziario e per un avvio alla ripresa economica. Violarlo rappresenta
una violazione di disposizione di legge pienamente vigente e, in effetti, da tutti rispettate. E
che siano rispettate è augurabile, oltre tutto,
perché, se i custodi violano le norme della custodia, dove si finisce? Ben lo ha capito il presidente della Regione Campania, Caldoro, che ha giudicata quella del suo collega Vendola «una scelta sbagliata», quale in effetti è. Ma perché non
trovare il modo di ottenere dal governo una normativa diversa, che in qualche modo consenta
alle Regioni più bisognose (ossia quelle meridionali) di spendere finalmente i soldi che hanno,
incanalandoli per altre lecite direzioni?
Certo, è più facile a dirsi che a farsi. Bisogna renderne conto all’Unione Europea, che in questi
giorni ci sta già riprendendo per gli aiuti dati per
il sisma abruzzese e per quello emiliano-romagnolo; e, se si immaginasse di usare i fondi europei per spese correnti o di ordinaria gestione e
amministrazione, non si andrebbe da nessuna
parte, e vi sarebbe solo la violazione della legge.
Il genio politico sta, però, proprio nel risolvere i
problemi difficili. E qui, se straordinaria è la situazione di crisi, straordinaria dev’essere pure
la capacità di affrontarla.
CACACE A PAGINA XIII
Bomboniere al Vebo
AGRICOLTURA & PRODOTTI
Marilena Nasti
Il salumificio Scarlino
CM
Tagli agli sprechi, via le Province
Come cambia e risparmia il Sud
I
l Mezzogiorno si appresta a
dare l’addio a nove province:
Benevento, Bat (Barletta-Andria-Trani), Brindisi, Matera, Crotone, Vibo Valentia, Trapani, Ragusa ed Enna. Le Regioni hanno
tempo fino al 24 ottobre per inviare la proposta definitiva al Governo che poi, però, deciderà in base
ai parametri fissati lo scorso 20 luglio: si salvano soltanto quelle
con almeno 350 mila abitanti ed
estensione di 2.500 chilometri
quadrati. Dal solo taglio delle prefetture, il risparmio per le 9 in meno si aggira sui 40 milioni, 4,5 all’anno per ciascun Ufficio territoriale del Governo. Ai 40 milioni
occorre aggiungere i costi della
«politica»: Consigli provinciali, indennità degli amministratori e relativi rimborsi e l’ulteriore risparmio che arriverà anche dalle nuove province ridefinite che non
avranno più la Giunta ma solo un
presidente.
ALLE PAGINE II E III
L’intervista Il presidente dei Giovani anticipa i temi di Capri
«Aiuti alle aziende meridionali Distretti
che investono in innovazione» Bene Nocera,
Morelli: «La sana politica deve creare occupazione»
male Bari
DI ROSANNA LAMPUGNANI presidente dei Giovani
DI PATRIZIO MANNU
«N
L
el mondo non
c’è ripresa economica basata
sui tagli alla spesa e sulla
pressione fiscale. Monti ha
fatto molto, ma deve fare di
più, per esempio sostenendo
le aziende meridionali che
reinvestono in innovazione.
Tocca poi agli imprenditori
puntare sul capitale umano». Questo il tema che il
Jacopo Morelli svilupperà al convegno di
Capri dei Giovani Imprenditori del 26 e 27
ottobre che cade in piena recessione. «L’obiettivo di una sana politica economica — aggiunge — è produrre e creare posti di lavoro, non
solo tagli».
A PAGINA XI
La storia Grazie a pastifici di Gragnano
Per ogni posto 124 mila euro di costo
Contrattazione programmata, i numeri la bocciano
Amato e Russo A tavola
torna la pasta campana
DI EMANUELE IMPERIALI
DI FELICE NADDEO
P
er i Contratti di Programma, 158
mila euro a occupato; per i Patti
Territoriali, 87 mila; per i Contratti d’Area, 240 mila. Mediamente, secondo i calcoli del Dipartimento delle
politiche di sviluppo, ogni posto di lavoro creato grazie agli strumenti della
Contrattazione programmata è costato
alle casse pubbliche 124 mila euro.
Il caso
Manfredonia, addio
al sogno ex Enichem
DI MARZIA CAMPAGNA
A PAGINA IV
ALLE PAGINE IV E V
Una app napoletana batte tutti. Anche la crisi
Addio ai «volantini» dei supermarket, l’offerta viaggia sugli smartphone
L
a forbice fra i distretti che
vanno e quelli che arretrano vede il polo delle conserve di Nocera (+41,8 milioni
di esportazioni nel primo semestre 2012 rispetto all’analogo periodo del 2011) da un lato e il polo barese dell’ortofrutta (-43,4
milioni), dall’altro. Nel mezzo
una situazione con luci e ombre
come evidenzia il Monitor dei
distretti del Banco di Napoli.
A PAGINA VII
Il caso «PromoQui», made in via Caracciolo, è tra le prime cinque più scaricate su iTunes
a caccia ai punti e alle
promozioni non è soltanto una sfida tipica
della modernità consumistica. Oggi, soprattutto, in tempo di crisi, esplode per esigenze ben più concrete: risparmiare e tenersi aggiornati sugli sconti dei supermercati.
L’app di PromoQui, tutta made in Napoli, (con sede legale
sul lungomare di via Caracciolo) è tra le prime cinque
più scaricate su iTunes, confermando il trend degli ultimi mesi che la vede sempre,
nella classifica generale delle
app iTunes, tra quelle con
più download effettuati.
I dati Banco Napoli
Il rapporto del Dipartimento delle politiche di sviluppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DI ANGELO AGRIPPA
MERONE A PAGINA XV
Ma a cosa è dovuto il successo del gradimento di PromoQui: «Il vantaggio di poter recuperare informazioni
utili per acquisti convenienti
e di qualità ovunque ci si trovi — spiegano dagli uffici della società partenopea — sulla
base dell’esigenza del momento; per questo molto spesso chi utilizza la nostra app,
poi la consiglia anche agli
amici». L’applicazione di PromoQui è l’unica che permette
di sfogliare i volantini di tutte
le insegne italiane (qualche
esempio: Esselunga, Auchan,
Carrefour, Billa, Lidl, Mediaworld, Conad, Coop, Saturn, Trony, Darty, LeroyMerlin, Decathlon, Fnac, Chic-
Dalla carta
al telefono
Il volantino passa
sullo smartphone
co, Rinascente, Ikea, Bennet,
Cityper, Comet, Conforama,
Eldo, Esselunga, Euronics, il
Gigante, Iper, Iperal, Ipercoop, Marcopolo Expert, Mon-
dadori, Oasi, Panorama, Supermedia, Trony, Unieuro,
Coop, Despar, Toys Center e
molte altre) inclusi quelli cartacei e personalizzati, normalmente presenti solo nel singolo punto vendita, e di cercare
direttamente i prodotti sul
motore di ricerca integrato.
Ma non è tutto: «Consente
anche di vedere i coupon disponibili e le iniziative promozionali attive in quel momento, vicino a dove ci si trova».
Le informazioni vengono suggerite in modo mirato: ovvero sulla base dei propri desiderata: negozi, prodotti, categorie, brand a cui si è interessati, su cui si vuole essere aggiornati». L’app di PromoQui
è gratuita ed è disponibile in
per iPhone e iPad e anche per
android: può essere utilizzata
in italiano e in inglese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
P
asta Amato e Pasta Russo tornano sugli scaffali dei supermercati. E sulle tavole degli italiani. I due marchi campani sono stati
entrambi «rivitalizzati» da pastifici
di Gragnano: quello salernitano da Di
Martino, quello di Cicciano da Garofalo. Entrambi puntano a recuperare le
posizioni perse sul mercato.
A PAGINA IX
Amato Giuseppe
Di Martino, patron