12 gennaio - Coldiretti Piemonte
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12 gennaio - Coldiretti Piemonte
rassegna stampa regionale indice venerdì, 12 gennaio 2007 editoriali • la repubblica, come l’orrore di un pogrom (adriano sofri) • corriere della sera, delitti e pregiudizi (pierluigi battista) • la stampa, sindrome campania (augusto minzolini) pagine nazionali • la repubblica, vertice a caserta: “obiettivo crescita al 2,5%, sosteniamo i disoccupati” • corriere della sera, prodi detta l’agenda: “pensioni non subito” e slitta il testo bersani • la stampa, gli ogm? in brasile tutti i contadini li usano nel cielo dei salumi torna a brillare la stella dei negroni pagine locali • la repubblica torino, il piano antismog in 10 risposte • la stampa nord-ovest, universiadi, sul podio il Piemonte dei campi la castagna cuneo conquista marchio igp rose fiorite e fragole mature • la stampa alessandria, riparte da novi l’allevamento degli struzzi lotta zanzare, i risicoltori pronti a collaborare in gara vini doc e docg al concorso enologico “città di acquiterme” • la stampa biella, l’enoteca parte con nuove sfide • la stampa cuneo, da 6 a 29mila euro a chi lascia il lavoro nella ex locatelli piano energia entro un mese • la stampa vercelli, volano i prezzi del riso, mai così alti da anni ufficio stampa coldiretti piemonte piazza san carlo, 197 - 10123 torino - tel. 011.5622800 - fax 011.537017 - cell. 335.7174716 e-mail: [email protected] COMMENTI 24 LA REPUBBLICA Come l’orrore d’un pogrom L E VENERDÌ 12 GENNAIO 2007 T T E R E RISPONDE CORRADO AUGIAS Sulle coppie gay, un ostracismo culturale ADRIANO SOFRI (segue dalla prima pagina) ON c’è grandezza nemmeno quando il campo di battaglia si allarga dal pianerottolo a un continente. Bisogna riconoscere l’ovvietà, senza perdere il raccapriccio. I proverbi si sbrigano: Dio mi guardi dal cattivo vicino, e dal principiante di violino. Torniamo al villaggio di Jedwabne, Polonia, 10 luglio 1941. Gli occupanti nazisti permettono alle autorità locali non ebraiche di dar la caccia ai concittadini ebrei. Gli abitanti sono circa 2500, fra loro gli ebrei sono 1600. Alla fine della giornata sono stati sterminati, ad eccezione di sette scampati. Sono stati trucidati a colpi di randelli, asce, attrezzi da lavoro, bastoni: come nel condominio di Erba. Come nel condominio di Erba, c’è stato un gran rogo finale: centinaia di ebrei sono stati ammucchiati in un granaio e bruciati vivi, nel tripudio della brava gente. Il libro di Jan Gross che ha ricostruito quel giorno si chiama Sasiedzi in polacco, Neighbors in inglese, cioè Vicini di casa. L’edizione italiana di Mondadori, 2002, si intitola I carnefici della porta accanto. Non è una metafora: sono proprio i vicini di casa. Nel pogrom, questa prossimità spinta fino all’intimità è spesso essenziale. A volte non ha bisogno di esaltarsi bestialmente dell’odore del sangue — gli uomini infatti si fanno prendere dall’odore del sangue più dei lupi. A volte resta affabile. Il bravo cattolico chiede al vicino di casa ebreo, col quale è così in confidenza: «Dalli a me i tuoi stivali, piuttosto che li prenda un estraneo, a che cosa vuoi che ti servano ormai». Sono vicini di casa quelli che da un giorno all’altro si dimenticano dello scambio di una cipolla o di una teglia nei giorni feriali, e dei dolciumi caratteristici nei giorni festivi, e si avventano al collo di vecchi donne e bambini, e bambini nel grembo di donne, a Vukovar o a Gorazde, o a Kigali. Poiché non vuole rassegnarsi alla propria ignobiltà, l’animale umano si attarda a figurarsi una magnanimità, una grandiosità magari torva, degli assassini privati, e almeno di quelli pubblici, sulla larga scala. Banalità del male va bene, ma la coppia di Erba è troppo: maniaci dell’ordine e dell’orario, addirittura netturbino lui, donna delle pulizie lei, troppa grazia. Qualcosa che avesse a che fare con gli extracomunitari, o almeno con il carcere, o almeno con l’indulto, si poteva starci, a malincuore, o perfino con un certo compiacimento. Ma così! Troppo ordinario, troppo volgare. Eppure, per questioni di ballatoio, il mondo si scanna. L’odio morde e lecca la vicinanza. Grattate bene sotto la crosta indurita del conflitto israelopalestinese, e ci troverete questa irredimibile intimità di vicini di casa. Quando su una frontiera si costruisce un muro, è quella intimità che si cerca di spezzare, e insieme senza volere la si confessa. Le cittadine toscane sono così belle di case torri perché una famiglia doveva arroccarsi e difendersene dalla vicina. Nel centro di Siena vi mostreranno due palazzetti attigui, ma separati da una fessura di un dito, come due bellimbusti che si fronteggino sfidandosi a morte: «Prova a toccarmi». Le liti di condominio servono a spiegare le guerre mondiali. Oggi la proliferazione nucleare, sul punto di tracimare irreparabilmente, prende a ragione e a pretesto il cattivo vicino. Punzecchiato dai missili nordcoreani, il Giappone rinfocola il suo retaggio patriottico, promuove simbolicamente la sua Agenzia per la difesa N al rango di Ministero, prepara la revisione della Costituzione e liquida l’interdetto sull’atomica. Infilzata da Ahmadinejad e Khamenei, la dinastia saudita rivendica la sua atomica, e poi l’Egitto e via via gli altri. Quando Gross studiava Jedwabne, e poi la sequela di pogrom che insanguinò i villaggi polacchi anche all’indomani della guerra e di Auschwitz e del cambio di regime, non si capacitava che si possa sgozzare, «in un giorno normale», il proprio compagno di banco, la propria compagna di gita, il proprio barbiere, la propria sarta. Succede, non «nonostante» sia lui o lei, ma «perché» è lui o lei. Si è cercato di spiegare il meccanismo totalitario della docilità all’assassinio attraverso la distanza frapposta fra il carnefice e la vittima designata: lontano dagli occhi. Eppure succede anche il contrario: succede che gli occhi che hanno sempre visto mettano a fuoco e scelgano il prossimo come bersaglio sanguinoso. Del resto la tortura non è affare di robot. La strage di condominio sta al capo opposto dello spiegamento di potenza tecnologica delle bombe intelligenti e delle macchine teleguidate, capaci di distruggere senza sporcarsi le mani, senza dover vedere la vittima nè udirne il pianto e la maledizione, senza dover vomitare un momento dopo. C’era un avvocato ieri, Dio lo perdoni, che diceva ai telegiornali: «Stanno bene». Non si può ridurre il conflitto fra gli Stati e le potenze a quello fra le persone, le colossali questioni politiche ed economiche alle tensioni e le esasperazioni psicologiche: ma un fondo comune, un oscuro schifoso fondo comune vuole farsi sentire. Le famiglie felici si assomigliano, le famiglie infelici sono infelici ciascuna a modo suo — è un pensiero bellissimo, non so se sia vero. C’è nel male, e forse anche nell’infelicità, una forza che abbassa e degrada e rende turpemente somigliante. La famiglia guarisce e uccide. Negli anni ‘60 una idea libertaria denunciava «la famiglia che uccide»: che uccide i suoi membri, cioè. Oggi, nonostante il rumore di fondo ininterrotto sui valori della famiglia, abbiamo una nozione assai lucida e certificata della famiglia che uccide, che fa la guardia ai panni sporchi delle violenze sui bambini e sulle donne, della stessa finora indicibile ribellione angosciata delle madri. E tuttavia possiamo guardarci dalla doppia ideologia, della sacra famiglia e dell’antifamiglia, e misurarci con l’esperienza, le sofferenze, le felicità. I due sciagurati di Erba sono una famiglia, hanno pagato la solidità del loro naufragio comune diventando una famiglia che uccide fuori di sè, contro il resto del mondo. La piazza pulita, l’ordine del mondo dipendevano da loro. Le circostanze sono state all’altezza dei tempi. Hanno dato loro il nemico, il vicino di casa, con le fattezze appropriate alla rivolta contro lo stato d’assedio universale: lo straniero, la donna passata allo straniero, il bambino mezzo straniero che li avrebbe espropriati del futuro in casa loro. Hanno scatenato una sortita disperata all’arma bianca, coltelli e mazza. Era la loro questione privata, è diventata la loro guerra mondiale. Il signor Frigerio, se non ho frainteso questo inconcepibile dettaglio, è scampato alla sgozzatura per un’anomalia della sua trachea. Incidente a parte, quella dei due giustizieri di Erba era, come vogliono i regolamenti, una guerra di sterminio che non prevedeva superstiti. Imprenditori moderni e braccianti d’altri tempi Gino Rotella Resp. Cgil- mercato del lavoro TERLIZZI, Bari. 9 Gennaio. E’ sera, la sala è affollata di operai agricoli. In prevalenza giovani. Donne e uomini. Fino agli anni ’80 erano definiti braccianti. Lavorano con una holding, quotata in borsa. La holding produce fiori: rose ed anthurium. Soddisfa il 50% del mercato italiano. Senza dubbio si tratta di un imprenditore bravo. Peccato che operi con metodi d’altri tempi. L’assemblea è tesa. La paura tra i lavoratori, tutti a tempo determinato, è tanta. Qualcuno parla di intimidazioni, per riportare “alla ragione” i lavoratori che hanno scelto la via del sindacato. L’occasione è utile per parlare, raccontare e raccontarsi. L’azienda è fiorente grazie anche ai contributi pubblici. Ma non esistono servizi igienici e manca l’acqua potabile. Uguale a zero i sistemi di sicurezza e di protezione dall’uso dei fitofarmaci. Lavoratori intossicati, infortuni mai denunciati, salario di 20/25 euro per una giornata di lavoro (la metà di quella sindacale), diritti negati. Le buste paga rilasciate dalla holding sono formalmente in regola. Ma il lavoro effettuato è dichiarato al massimo per quattro ore al giorno. Risultato? Buste paga tra 180 e 500 euro al mese. E su quegli importi sono calcolati i contributi previdenziali, che non consentiranno alcuna tutela pensionistica. Lavoratori e lavoratrici che nelle settimane scorse si erano iscritti al sindacato, sono stati sospesi. Educativo. “Non è abituato ad avere relazioni sindacali” , e fa sapere alla Cgil, in risposta alla richiesta di un incontro, che “non ha nulla di cui discutere”. Imprenditore moderno sui mercati, agrario di altri tempi sulla concezione del lavoro. Vi svelo il “trucco” che usano i baroni ONOREVOLE Buttiglione ha un rapporto così conflitL’ tuale con l’omosessualità da aver ENTILE Augias, ho passato alcune settimane in Italia duG rante le Feste e mi sono appassio- nato al dibattito sulle coppie di perso il posto di Commissario eufatto con particolare riferimento ropeo per le sue gravi esternazioni alle convivenze fra omosessuali. sull’argomento. Il deputato riAd esempio l’Onorevole Buttiprende d’altronde le posizioni glione ha affermato la sua condell’attuale papa che non si stantrarietà perché il matrimonio è ca di ripetere, con cadenza quasi funzionale alla procreazione, coquotidiana, la sua preoccupaziosa non possibile tra persone dello ne «per le minacce che si svilupparisponde stesso sesso. Quindi regolarizno contro la struttura naturale zando le unioni gay si avrebbe un CORRADO AUGIAS della famiglia fondata sul matrieffetto negativo sulle procreaziomonio tra un uomo e una donna». [email protected] ni. Il capo di una religione ha tutto Ammettiamo che la procreail diritto di dire la sua su un tema zione sia davvero il fine ultimo del matrimonio così delicato. Non avrebbe invece il diritto di in(affermazione che non condivido) la regolarizterferire sulle decisioni legislative di uno Stato sozazione delle unioni fra omosessuali non avrebvrano e laico facendo quasi campagna elettorabe però effetto sulla volontà degli ‘etero’, di spole. sarsi e avere figli. Di conseguenza, la «procreaPersonalmente trovo confortante il fatto che zione aggregata» (a livello nazionale) non dodue ministri, Barbara Pollastrini per le ‘Pari opvrebbe variare. portunità’ e Rosy Bindi per la ‘Famiglia’, stiano Lo stesso Buttiglione e altri si sono vigorosalavorando, separatamente, su due testi relativi mente opposti a diverse forme di procreazione alle unioni civili. Non vorrei farmi eccessive illuassistita. Ma non starebbero, queste coppie, cersioni ma questo mi sembra il modo di procedere. cando proprio di ottemperare al presunto fine Non una chiusura preconcetta degna dei secoli naturale del matrimonio, cioè la procreazione? peggiori nella storia della chiesa, ma un confronD’altronde ci sono esempi, nel libro della Geneto di posizioni alla ricerca di quella (non facile) si, di coppie che si sono rivolte ad una donna linea di mediazione che è l’essenza stessa della «terza» per poter procreare, data la sterilità delbuona politica. la moglie. Sara e Abramo sono l’esempio più noE’ un atto di coerenza nei confronti della Costito, ma non l’unico. tuzione, ha detto la Pollastrini, ma è anche un atPolitici cattolici conservatori e le gerarchie to dovuto verso coloro che non vedono riconoecclesiastiche hanno proposto le loro idee. Tutsciuti i propri diritti vivendo in coppie di fatto. tavia, e come spesso accade, invece di limitarsi Ho ricevuto alcune lettere sul tema con la doal legittimo rivendicare la fede alla base del loro manda: ma se vogliono dei diritti perché non si pensiero, hanno proposto argomenti fattuali e sposano e via? Senza rompere tanto le scatole? Il logici di dubbia robustezza e altamente consemplice porsi una domanda del genere fa capitraddittori. re quanta strada ci sia ancora fare verso una società veramente liberale, rispettosa delle esigenNicola Lacetera ze e dei leciti desideri di tutti, omosessuali comProf. di Economia — [email protected] presi. mo pure abbattere e ricostruire l’edificio fatiscente: è più semplice e più efficace. Il cane di un disabile salvato dai vigili Giampiero Marzi Milano L’8 gennaio scorso il mendicante disabile Vincenzo stazionava su sedia a rotelle sulla banchina della Metropolitana Cadorna con il suo cagnetto Teo. Su esposto fatto da una passante ai Vigili Urbani per maltrattamento e sfruttamento di animale, interveniva la pattuglia 2 della Polizia di Stato Metropolitana Duomo per gli accertamenti di rito. Notato che il cane godeva buona salute ed era ben tenuto, gli agenti relazionavano in tal senso l’Ispettore poi subito si attivavano per risolvere la situazione, sia in ambito Asl, sia in ambito veterinario ottenendo la certificazione di buona salute ed esenzione da malattie. Al cane veniva anche applicato il “microchip” per la regolarizzazione in Anagrafe Canina. In un momento in cui i valori umani paiono sempre meno sentiti, è doveroso inviare all’Ispettore ed agli agenti un grazie per tutto quello che hanno fatto, andando oltre quanto loro competesse (il cane rischiava il canile). Un bel regalo di Natale “tardivo” per il disabile che se ne andava via tutto felice con il suo cane. Le opere di Babel’ e la mia traduzione Gianlorenzo Pacini Roma Elisabetta Anut Roma MI hanno operato ad una spalla nella clinica ortopedica all’Umberto I: non riesco ad articolarla bene. Colpa della qualità scadente dei punti di sutura dissero i medici. Non cito i nomi perché all’epoca decisi di non fare azioni di rivalsa addossandomi la responsabilità di essere caduta nel trucco per ingenuità. Sì, perché il trucco c’è. Vai dall’insigne barone, paghi la visita privata presso la clinica altrettanto privata, paghi le costose analisi presso un altrettanto centro diagnostico privato (non convenzionato) che ti è stato gentilmente “consigliato” e poi c’è la rituale domanda: preferisce essere operata in clinica o al Policlinico? “Per me è la stessa cosa, tanto sono io che la opero”. La mia scelta è quella più economica, ma i risultati, appunto, scadenti. Proviamo a riformare il potere dei baroni impedendogli di propinare il “trucco” delle consulenze private e del servizio pubblico (come giustamente ha detto Veronesi ci vuole l’esclusiva) e poi possia- MICHELE SERRA L GIOVINE Lapo Elkann si meritò una certa simpatia pubblica quando rimase vittima di un triste incidente privato. Questa solidarietà contingente si aggiunse alla (come dire?) tenerezza che suscita il destino dei rampolli troppo ricchi e troppo ben nati, per i quali la vita è in genere una gara impari contro l’ombra di avi potentissimi e molto ingombranti. Il più fortunato, di solito, è quello che dilapida il patrimonio di famiglia divertendosi un mucchio anziché dilapidarlo annoiandosi. Ora però, come spesso avviene in questo Paese così sprovvisto di misura, si sta esagerando. Ogni apparizione pubblica del nostro viene seguita da battaglioni di giornalisti pronti a virgolettare ogni fregnaccia gli esca di bocca. Se porta gli occhiali da sole di traverso, o le mutande sopra i pantaloni, subito si parla di una nuova tendenza, tra gli squittii entusiasti delle giovani fan. È nato il lapismo, moda accessoria e fondata sugli accessori che il ragazzo lancia ogni quarto d’ora sul mercato. Non vorremmo che la piaggeria che già circondò il nonno ora si concentrasse su di lui. Il nonno era un vero cinico, e poteva anche fregarsene. Ma Lapo è tenero: potrebbe fargli male. I IN riferimento alla lettera della signora Renata Colorni del 29 dicembre scorso, mi preme precisare che alle bozze della mia traduzione delle opere complete di Babel’ scrivevo effettivamente che consideravo quelle bozze come la versione unica e definitiva. Figurarsi quindi la mia meraviglia e il mio disappunto quando, ricevendo il volume di Babel’ dei Meridiani tre mesi dopo, ho trovato una versione completamente diversa! Le correzioni al testo delle bozze – come io documento dettagliatamente sulla prossima rivista di slavistica Russica Romana – erano in media di dieci-quindici correzioni per pagina ! In breve, non il mio testo era stato pubblicato, bensì un altro testo che in nessun modo posso riconoscere come mio! Quanto alle note di Adriano Dell’Asta – che sostituiscono nel volume le mie 450 note – io ho espresso il sospetto, per certe coincidenze, che abbiano in vari casi ricalcato le mie, ma naturalmente non posso neppure escludere che il Dell’Asta sia giunto autonomamente agli stessi miei risultati. Via Cristoforo Colombo, 90 - 00147 Roma - Fax: 06/49822923 - Internet: [email protected] FONDATORE EUGENIO SCALFARI DIREZIONE Ezio Mauro direttore responsabile vicedirettori Mauro Bene, Gregorio Botta, Dario Cresto-Dina (Milano), Massimo Giannini, Angelo Rinaldi (art director) caporedattore centrale Angelo Aquaro, caporedattore vicario Fabio Bogo GRUPPO EDITORIALE L’ESPRESSO Spa Presidente onorario: Carlo Caracciolo Consiglio di amministrazione Presidente: Carlo De Benedetti Consigliere delegato: Marco Benedetto Consiglieri Agar Brugiavini, Carlo Caracciolo, Rodolfo De Benedetti, Francesco Dini, Sergio Erede, Mario Greco, Luca Paravicini Crespi, Alberto Piaser Direttore generale holding: Fabio Tacciaria Direttori centrali di Gruppo: Sergio Cortese (tecnologie e produzione), Roberto Moro (personale), Alessandro Alacevich (investor relation), Stefano Mignanego (rel. esterne), Marco Moroni (sviluppo) Divisione la Repubblica - Via Cristoforo Colombo, 149 - 00147 Roma Direttore generale: Carlo Ottino Certificato ADS n. 5839 del 4-12-2006 REDAZIONI Redazione centrale Roma 00147 - Via Cristoforo Colombo, 90 - tel. 06/49821 ● Redazione Milano 20144 Via G. De Alessandri, 11 - tel. 02/480981 ● Redazione Torino 10123 - Via Roma, 305 - tel. 011/5169611 ● Redazione Bologna 40131 - Via Parmeggiani, 8 - tel. 051/6400711 ● Redazione Firenze 50121 - Via Alfonso Lamarmora, 45 - tel. 055/506871 ● Redazione Napoli 80121 - Riviera di Chiaia, 215 - tel. 081/498111 ● Redazione Genova 16121 - Via XX Settembre, 41 - tel. 010/57421 ● Redazione Palermo 90139 - Via Principe di Belmonte, 103/c - tel. 091/7434911 ● Redazione Bari 70122 - Corso Vittorio Emanuele II, 52 - tel. 080/5279111. PUBBLICITÀ A. Manzoni & C. - Via Nervesa, 21 - 20139 Milano TIPOGRAFIA Rotocolor SpA - 00147 Roma, Via Cristoforo Colombo, 90 STAMPA - Edizioni teletrasmesse: ● Bari Dedalo Litostampa srl - Via Saverio Milella, 2 ● Bologna SA.BO. srl - Via del Tappezziere, 1 ● Catania ETIS 2000 Spa - Zona Industriale VIII strada ● Livorno Finegil Editoriale - Via dell’Artigianato ● Mantova Finegil Editoriale presso Citem Soc. Coop. arl - Via G. F. 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RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DATI (D. LGS. 30-6-2003 N. 196): EZIO MAURO REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N. 16064 DEL 13-10-1975 La tiratura de “la Repubblica” di giovedì 11 gennaio 2007 è stata di 1.042.326 copie LASTAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO 2007 Primo Piano 5 U L’Unione ha fretta La Pollastrini parla di «tempi rapidi» e la Bindi «Entro gennaio? Ci proviamo» IL VERTICE I DUE GIORNI DI CASERTA Il governo tira dritto sui Pacs Secca replica al nuovo appello del Papa contro i “pericolosi riconoscimenti” ANTONELLA RAMPINO ROMA «Appaiono pericolosi e controproducenti quei progetti che puntano ad attribuire ad altre forme di unione impropri riconoscimenti giuridici». Per la seconda volta in tre giorni Benedetto XVI è tornato a bocciare i Pacs, e stavolta parlando direttamente a degli uomini politici italiani, a Walter Veltroni, a Piero Marrazzo, ad Enrico Gasbarra che si è detto pure «in grande sintonia» con il Papa. Parole, quelle di Ratzinger, che accusano gli «eventuali riconoscimenti giuridici» di «indebolire il matrimonio», e che arrivano proprio nel giorno in cui Prodi ha riunito governo e segretari politici allo scopo di definire i temi al centro dell’azione dell’esecutivo. E da Caserta, senza scendere nel dettaglio del provvedimento, arriva però un segnale chiaro: sui Pacs si andrà avanti, e nei tempi previsti. Dentro il vertice è Enrico Boselli a pungolare: «Ma di Pacs quando parliamo? Qual è la linea? Quella del ministro Pollastrini o quella di Rosi Bindi?». Per non dire di Pannella, il primo ad aprire il fuoco di fila: «Questo tentativo di far passare la linea del riconoscimento dei diritti dei singoli e non delle coppie è indecente, caro Francesco», ha detto rivolto a Rutelli che però non ha raccolto l’invettiva. I Pacs non erano nell’agenda del vertice di Caser- La cena dei 34 Menu mediterraneo Menù mediterraneo ieri sera al vertice di Caserta. Per i 34 commensali sono stati allestiti tavoli per 8 persone nella sala da pranzo che solitamente viene usata come mensa dai funzionari della Scuola della pubblica amministrazione che frequentano i corsi nel college della Reggia vanvitelliana. Come antipasto un’insalata di mare. Per primo un piatto di pasta con pomodori freschi e spigola. Un classico dolce napoletano chiuderà le portate: come dessert ci sarà infatti un babà con la frutta. I commensali berranno vini locali. Anche la cena, spiegano gli organizzatori, sarà all’insegna dell’austerity. In mattinata Prodi, ospite nel palazzo della provincia di Caserta ha potuto assaggiare la mozzarella Doc campana, tramezzini e altri prodotti dolciari tipici. Il premier mediatore Romano Prodi in conferenza stampa il primo giorno del seminario di governo Sulle unioni civili nessuna decisione ma impegno per una «buona legge» I AUGUSTO MINZOLINI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ta, tutto dedicato «a come trasformare in crescita lo sviluppo», per dirla con Prodi e Padoa-Schioppa, come avrebbero voluto i laici, i riformisti e le sinistre. Ma l’impegno ad andare avanti è stato ribadito. «Sui Pacs procediamo con ascolto e serietà», ci sarà «in tempi rapidi una proposta saggia, umana e che corrisponda alle esigenze delle persone» ha fatto subito sapere il ministro Pollastrini. La dose è stata rincarata da Pecoraro Scanio, in fondo «il nostro è un governo di riformismo radicale, e anche i Pacs sono liberalizzazioni». E la stessa Rosi Bindi, en- vo, si attendono quello del margheritino Roberto Manzione e quello della rifondarola Maria Luisa Boccia che prevede anche le «unioni di mutuo aiuto tra due o più persone». Il centrodestra ha invece immediatamente reagito ergendosi a scudo del Papa contro i «laicisti», pur nell’imbarazzo dei laici e dei moderati della Casa delle Libertà. Per An, ad esempio, l’unica voce autorevole, e contraria ai Pacs, era quella di Maurizio Gasparri. Per l’Udc invece era Luca Volontè a sminuire, in fondo «i Pacs riguardano solo 10-15 mila omosessuali», men- tre notoriamente non solo le organizzazioni gay stimano in un milione i non eterosessuali italiani. E nonostante al momento dell’annuncio da parte del centrosinistra di procedere sulla via dell’istituzione dei Pacs Berlusconi in persona avesse detto di assicurare «libertà in materia di unioni civili», ieri sia Renato Schifani che Enrico La Loggia hanno ribadito la propria contrarietà. Tra le più pronte a reagire, le donne di FI: hanno stilato un documento di sostegno alle parole di Ratzinger, «i Pacs non si faranno» assicurano Gabriella Carlucci e Isabella Bertolini. La pattuglia sperduta di Quelli che le riforme tra moderati e massimalisti: «Facciamola finita una volta per tutte con In fondo lui e il Massimo D’Alema di queste divisioni artificiali». Massimo oggi hanno avuto un percorso inver- D’Alema ha abbracciato l’orizzonte di so ma con un approdo identico: il Rifondazione: il problema non è l’auprimo partito dalle sponde dell’uto- mento delle pensioni ma l’aumento pia di classe ingraiana per arrivare dei salari. Senza l’aumento dei salari a privilegiare la gestione tanto da non si rilanciano i consumi. Dandone accettare il paragouna chiave di interne con quel mae- I convertiti pretazione squisitastro del settore che mente politica: attenfu Paolo Cirino Po- Bersani evita lo scontro zione alla perdita di micino; il secondo si E ormai Fassino non consenso perché è difè lasciato alle spalle parla più di «fase due» ficile recuperare. E quello che fu denoconcedendosi una tieminato il «riformipida critica al goversmo dalemiano» per privilegiare no: «Nella scelta delle priorità c’è stauna logica che predilige il governo ta un po’ di confusione». Il Piero Fasper il governo, una filosofia che un sino di ieri non era neppure il lontano suo ex-seguace come Giuseppe Cal- parente del Fassino Piero, fervente ridarola paragona al «doroteismo di formista, della scorsa settimana. Ha sinistra». fatto ammenda: «Io non ho parlato di Il vertice di Caserta di ieri è stato fase due perché la Finanziaria ci sta l’immagine di questa metamorfosi. facendo perdere consensi ma per vaRomano Prodi ha rinviato di fatto il lorizzarla». Eppoi sulle pensioni ha cotema delle pensioni e ha giudicato niato una formula che il segretario di «virtuale» e «improponibile» la divi- Rifondazione, Franco Giordano, il vinsione tra riformisti e conservatori, citore di Caserta secondo il socialista INVIATO A CASERTA trando al conclave, ha fatto una cauta apertura, non escludendo che ce la si possa davvero fare a presentare la proposta di legge del governo entro il 31 gennaio. Il ministro della Famiglia, si è appreso, ha ricevuto il 12 dicembre scorso lo schema del provvedimento redatto dalla collega Pollastrini, e sono previsti incontri per arrivare a una sintesi comune. Si sceglierà però la via del confronto in Parlamento, Cesare Salvi ha già avviato l’apertura formale di discussione in Commissione, e dove sono già depositati cinque disegni di legge: in più, oltre a quello governati- Boselli, nella sua magnanimità ha su- nella hanno contestato Prodi per aver bito definito una possibile mediazio- derubricato dal vertice la questione ne: «Bisogna coniugare equità ed in- dei Pacs: «Ogni giorno - ha sbottato il novazione». primo - ci viene dettata l’agenda poliGià, sull’altare del «doroteismo di tica da autorevolissime personalità sinistra» i diessini hanno messo in ar- della Chiesa». Mentre il moderato per chivio anche la divisione tra riformi- antonomasia, Rutelli, è stato cauto. sti e massimalisti coerenti con la pre- Ha rilanciato tiepidamente le pensioghiera che il ministro ni ma è stato morbido Pierluigi Bersani qual- Gli irriducibili sul resto: «Malgrado che giorno fa aveva rile differenze stiamo volto a uno dei vertici Gentiloni: «Niente insieme. Ora dobbiadi Rifondazione: «Il ipocrisie, tra moderati e mo sfruttare le divipovero Piero (Fassi- radicali la divisione c’è» sioni che ci sono nel no, ndr.) va aiutato». centro-destra tra CaAnche Bersani ha evisini e Berlusconi». tato lo scontro con Rifondazione e si è Una frase lanciata lì per coltivare anrifugiato nei soliti discorsi di princi- cora la speranza di un allargamento pio: «Nella formazione di questo go- della maggioranza sul versante modeverno c’è stata troppa invadenza dei rato. L’unico che è andato giù duro è partiti». stato il ministro delle TelecomunicaCosì la bandiera del riformismo è zioni, Paolo Gentiloni: «Non siamo stata tenuta alta solo dall’area sociali- ipocriti, la divisione tra moderati e rasta e laica. Giuliano Amato ha ripro- dicali esiste. E’ il problema politico di posto il tema delle pensioni: «E’ die- questo governo». tro l’angolo e va risolto». Emma BoniMa è rimasto lui solo. Gli altri hanno e Bobo Craxi hanno chiesto più co- no fatto spallucce. «Siamo tutti - è la raggio. Enrico Boselli e Marco Pan- formula pigliatutto di Pecoraro Sca- nio - riformisti radicali». «E’ una divisione surreale - gli è andato dietro il segretario del Pdci, Diliberto -, il nostro elettorato non è deluso per le pensioni, ma perché ci siamo dimenticati il conflitto di interessi e i fischi di Mirafiori». Clemente Mastella, che di certi nominalismi se ne infischia, ha invece investito di improperi Giuliano Amato per un’ipotesi di legge elettorale sui Comuni che reintroduce lo sbarramento: «Tu fai il furbo», lo ha minacciato. E l’accusato si è difeso: «Guarda che non hai capito neanche la storia della Convenzione sulla legge elettorale che i giornali hanno male interpretato». Comunque non sono questi i problemi. Il collante d’ora in avanti sarà la «spesa», pardon la «crescita», la chiave per ritrovare il consenso come per i governi dc. PadoaSchioppa, consapevole dell’aria che tira, fino qualche giorno fa non voleva neppure parlare a Caserta. C’è voluta tutta la pazienza del ministro Santagata per convincerlo. E da oggi si comincerà a spendere con il piano per il Mezzogiorno. IL VERTICE DI CASERTA 14 LA REPUBBLICA VENERDÌ 12 GENNAIO 2007 Il ministro del Tesoro: un tasso di sviluppo formidabile, ma ora largo alle riforme no al carbone Legambiente ha manifestato a Caserta: “Chiediamo al governo Prodi un impegno preciso per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e per recuperare il forte ritardo maturato sul fronte delle energie pulite” l’economia “Obiettivo crescita al 2,5% sosteniamo i disoccupati” Padoa-Schioppa: ammortizzatori inadeguati DAL NOSTRO INVIATO CASERTA — Il rischio declino c’è ancora. Davanti ai leader dei partiti di maggioranza e a tutto il governo, riuniti in seminario a Caserta, il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa frena sul facile ottimismo che attraversa le forze politiche dopo la serie di dati positivi arrivata dal versante dei conti pubblici, con più entrate e meno deficit. La strada è ancora lunga, ha detto Padoa-Schioppa. E l’approdo finale dipende dal comportamento di tutti. «Questa è la sfida», ha detto. Ma intanto bisogna mettere in moto la crescita, perché sta qui il vero gap che separa l’Italia, non solo dalla tumultuosa cavalcata dell’economie asiatiche, ma anche dagli Stati Uniti e dagli altri paesi della vecchia Europa. Il ministro, che oggi affronterà il tema spinoso dalla riforma della legge Finanziaria dopo le difficoltà che hanno segnato l’ultima sessione di bilancio, ha indicato un obiettivo a medio termine: crescita del 2,5 per cento nel 2011. «Un tasso formidabile — ha detto — per un paese come l’Italia». Ma ad una condizione: che tutte i fattori che ostacolano lo sviluppo vengano azzerati. Dal basso tasso di partecipazione al mercato del lavoro di donne e giovani, soprattutto meridionali, alla debole scolarizzazione fino ad una burocrazia «paralizzante e inefficiente». Poi va completato il sistema delle tutele sociali, a partire dagli ammortizzatori sociali, che restano troppo carenti per coloro che perdono il lavoro. «L’Italia — ha detto dunque l’ex banchiere di Francoforte — non è ancora fuori dai rischi del declino e il fatto che ci sia un momento di ripresa non vuol dire che è stata agganciata la locomotiva della crescita. Ora la sfida è quella di trasformare la ripresa in crescita e solo questo significherebbe uscire definitivamente dal declino». Da qui una sorta di appello alla coralità dell’azione: «non è necessario spendere di più, bisogna spendere meglio». La ricetta è diversa: ogni ministro può fare la propria parte, mettendo la crescita al centro dei propri interventi. E questo darà risultati. Non parla di pensioni, il titolare dell’economia. Anche perché è lo stesso premier Romano Prodi a dire che non è tema «dell’immediato». Ma è del prolungamento dell’attività lavorativa che parla quando denuncia la così bassa partecipazione al mercato del lavoro delle persone comprese tra i 55 e i 64 anni. Siamo in coda ai paesi dell’Europa e risiede anche lì uno dei fattori della perdita progressiva di competitività del nostro paese. Per questo i nostri handicap possono «trasformarsi in opportunità». Diventa «politico» il tecnico Padoa-Schioppa quando sostiene che nella precedente legislatura «la bassa crescita ha avuto una incubazione lunga». Non si è visto, in sostanza, ciò che stava accadendo. Per questo — come ha detto anche il premier Romano Prodi — è questo il momento di imboccare la strada della crescita. LA CRESCITA “L’Italia non è ancora fuori dai rischi del declino e il fatto che ci sia un momento di ripresa non vuol dire che è stata agganciata la locomotiva della crescita. Ora la sfida è - ha detto il ministro Tommaso PadoaSchioppa - trasformare la ripresa in crescita” «Senza la quale — ha detto il titolare dell’Economia — non c’è equità, e nemmeno risanamento definitivo dei conti pubblici». Ecco perché è indispensabile l’apporto di tutti. LE OPPORTUNITÀ L’Italia può trasformare in opportunità alcuni dei suoi handicap storici - ha detto il ministro - come la regolamentazione paralizzante e la bassa partecipazione alla forza lavoro che c’è tra i cittadini di 55-64 anni. Così può puntare ad un Pil oltre il 2,5% nel 2011 Non solo dei ministri economici. E allora un contributo fondamentale potrà arrivare dal settore pubblico assicurando servizi essenziali come la giustizia, la sicurezza, l’i- IL SETTORE STATALE Un contributo alla crescita potrà arrivare dal settore pubblico assicurando servizi essenziali come la giustizia, la sicurezza, l’istruzione e i servizi sociali. Non serve spesa pubblica. «E’ la crescita che porta risorse — spiega il ministro — non il contrario» struzione e i servizi sociali. Non serve spesa pubblica. «E’ la crescita che porta risorse al bilancio, non il contrario», conclude Padoa-Schioppa. (r. ma.) LA NOVITÀ In arrivo anche un “tagliando bimestrale” per la Finanziaria Letta: “Una classifica per le amministrazioni” ROMA — Un «tagliando bimestrale» sulla legge Finanziaria, il primo si farà alla fine di febbraio, il secondo alla fine di aprile. Il governo punta a realizzare un attento monitoraggio sull'attuazione della manovra per il 2007, che assicura il risanamento dei conti e pone le basi per l'avvio di un processo di sviluppo. E' stato il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ad iniziare il conclave di Caserta con una riflessione sulla Finanziaria: il premier ha affermato che nel 2007 «il primo punto è attuare la legge Finanziaria», perché in passato è accaduto spesso che gli interventi non fossero attuati. Da qui l'annuncio del sottosegretario alla p r e s i d e n z a d e l Enrico Letta Consiglio, Enrico Letta, di un «tagliando bimestrale», per tenere sotto stretto controllo gli «stadi di avanzamento» della manovra e i relativi risultati. «Realizzare la Finanziaria vuol dire anche seguirne puntualmente il percorso - ha puntualizzato Letta con lo stesso rigore che abbiamo chiesto a parti sociali, interlocutori istituzionali, cittadini. Offriremo al paese un grande atto di trasparenza amministrativa». Ciò che si vuole evitare, ha aggiunto il sottosegretario, è «il rischio “porto delle nebbie”, che tradizionalmente ha caratterizzato la vita concreta delle leggi Finanziarie». Per questo servono «strumenti nuovi», come appunto il «tagliando bimestrale» che significa «aggiornamenti in sede di consiglio dei ministri, a fine febbraio e a fine aprile, con relazioni dei responsabili dei singoli ministeri». Sarà poi previsto un «appuntamento di valutazione semestrale», verso la fine di giugno, in vista del nuovo Dpef. In quella sede potrebbe essere stilata, ha detto Letta «una sorta di classifica delle amministrazioni più virtuose». Un approccio simile, ha indicato il sottosegretario, potrebbe essere adottato dalle singole amministrazioni, per fare un riscontro tra le risorse assegnate ai vari fondi settoriali che la finanziaria istituisce e l'effettiva capacità di spesa. Letta ha anche aggiunto che gli incentivi alla rottamazione previsti dalla finanziaria daranno un apporto positivo dello 0,2% di pil e i risultati dello stesso segno sono attesi per gli incentivi della rottamazione di frigoriferi, motocicli, traghetti. Secondo il sottoseENTRATE gretario alla presiSono salite denza del Considell11,6% glio «un effetto in undici moltiplicatore arrimesi verà dagli interventi sulle infrastrutture tra i quali anche l'ammodernamento delle linee ferroviarie come la Tav». Infine il debito pubblico che continua a salire. Secondo Bankitalia, a ottobre 2006, lo stock del debito si è attestato a 1.605,4 miliardi, un nuovo top dopo il record segnato il precedente mese di settembre quando il debito aveva sfondato quota 1.600 miliardi. Il debito pubblico salito a ottobre al nuovo record a quota 1.605,4 miliardi +11,6% 8 Primo Piano C ORRIERE DELLA S ERA U V ENERDÌ 12 G ENNAIO 2007 # IL VERTICE LE SCELTE IL POLO Fini: è soltanto una passerella. Berlusconi: centrosinistra diviso Prodi detta l’agenda: «Pensioni non subito» E slitta il testo Bersani DA UNO DEI NOSTRI INVIATI passionati, nella convinzione che «un governo non è fatto solo di programmi, ma anche di principi». Sei ore di conclave all’ombra della Reggia. A porte chiuse. Riforme e liberalizzazioni, certo. Ma intanto la madre di tutte le riforme, quella delle pensioni, entra e subito esce dal supervertice. Il premier ammette che «se n’è parlato», ma poi tira il freno a mano: «Non rientra in un quadro immediato di intervento». Traduzione: c’è bisogno di ulteriori confronti nella maggioranza e con le parti sociali. E in ogni caso, più che di riforma, meglio parlare di «manutenzione». In compenso, nel Consiglio dei ministri di oggi, «per la prima volta in trasferta nella La protesta «Dietro le transenne» I fotografi scioperano Fotografi agguerriti contro l’organizzazione di Palazzo Chigi per la due giorni casertana. E così ieri hanno deciso di non fare foto ufficiali. A far scoppiare la polemica è stata la ressa all’ingresso della Reggia, all’arrivo di ministri e leader. Nonostante richiesta di una postazione, i fotografi sono finiti dietro le transenne per contenere la gente comune. Di qui, il «foto-sciopero». Ho insistito perché lo fosse, e infatti questo è un seminario dedicato alla crescita TRASPORTI Serve un’autorità per i trasporti, ma in altri settori bisogna semplificare. Modifiche per gli enti previdenziali Richiamo ai partiti: ci vuole un’etica di coalizione CASERTA — Romano Prodi rifila ai suoi ministri, ai leader di partito e forse anche a se stesso un bello zero in comunicazione. Tutti dietro alla lavagna. Parla di coalizione «cacofonica», il premier. Voci che si accavallano, protagonismi, elettori storditi: «La nostra coalizione rischia di entrare in una spirale perversa nella quale appare capace solo di prendere decisioni impopolari». Ecco spiegato «il sovrappiù di impopolarità di cui stiamo godendo». Peccato, perché nelle decisioni concrete «c’è invece grande unità», «abbiamo lavorato bene» e «del tutto pretestuosa è la contrapposizione tra riformisti e massimalisti». Il Professore chiede ai suoi ministri «un’etica di coalizione», un modello comportamentale che offra l’immagine di una squadra, «una bella squadra». E non, come spesso accade, uno spettacolo segnato da invasioni di campo, sovrapposizioni, narcisismi, accelerazioni («Anche da parte di qualche segretario» specificano i prodiani, con riferimento alle recenti accelerazioni di Fassino). Etica di coalizione che significa anche comportamenti virtuosi nelle nomine, capitolo delicatissimo. Insiste il premier: «Bisogna voltare pagina». Si accalora: «Vi supplico di mettere il merito professionale come metro di decisione». Boccia le nomine fatte dal governo Berlusconi: «Abbiamo ereditato persone che hanno responsabilità di enti di cui non sanno assolutamente nulla». Implora gli alleati di non cadere nello stesso errore. Sente odore di pasticci. E il pensiero corre alle future scelte in Alitalia, Sviluppo Italia, Authority varie. Supervertice con il botto a Caserta. Prima ancora che al Paese, Prodi dà la sveglia alla sua squadra. Toni bruschi, ap- LA CRESCITA COMUNICAZIONE storia d’Italia» sottolinea Prodi, arriverà il Piano per il Sud varato dal ministro Bersani: 122 miliardi di euro da investire in opere pubbliche e infrastrutture. Non arriverà in Consiglio dei ministri il «Bersani bis», pacchetto di liberalizzazioni che Prodi avrebbe invece voluto far decollare qui a Caserta. Parte degli alleati (in primis la Margherita), memori dell’impatto del «Bersani 1» sull’opinione pubblica, hanno chiesto ulteriori approfondimenti. Qualcuno ha proposto la creazione di una cabina di regia. Alla fine si è deciso di prendere tempo, affidando al sottosegretario Letta il compito di coordinare il monitoraggio. Nell’agenda per il 2007, le cui priorità sono ancora da individuare, avrà spazio il capitolo sulle infrastrutture: Di Pietro dovrà spendere i 91 miliardi a disposizione con una clausola: «Sarà tolto il finanziamento a quelle opere che non soddisfano i requisiti e i tempi richiesti». Massiccio lo sforzo sul versante della concorrenza: Prodi individua nei settori «di elettricità, gas, poste e trasporti» le prime aree di intervento, affiancate da un riordino delle Authority (ne nascerà una nei trasporti, vi saranno accorpamenti tra quelle che vigilano sui mercati finanziari). Via libera alla class action a tutela dei consumatori. Un impegno a ridurre i tempi della giustizia civile e a semplificare la nascita di nuove aziende («Un’impresa in un giorno»). Infine la promessa a scoprire il colpevole del «comma Fuda», poi cancellato dalla Finanziaria, che estendeva la prescrizione ai reati contabili. Prodi: «Ci proverei davvero gusto a scoprire chi è stato». Oggi chiusura del vertice. La Cdl fa spallucce. Berlusconi: «Tanto sono divisi». Fini: «E’ solo un’operazione d’immagine». Ci sono stati errori nella comunicazione, troppe voci. C’è invece una grande unità, abbiamo lavorato bene DIETRO LE QUINTE Lo sfogo del ministro: in difficoltà perché manca il gioco di squadra (m. sid.) Prima c’è stato uno sfogo con i suoi: «Il governo ha delle difficoltà anche perché non c’è gioco di squadra». Ma forse, dopo, lo stesso Bersani si deve essere morso la lingua per quella puntata di «Ballarò» di tre sere fa. È vero che non è la prima polemica partita dai compagni «riformisti» della Margherita. Ma l’uscita durante la trasmissione Rai con cui il ministro per lo Sviluppo ha annunciato la battaglia del governo contro i costi delle ricariche, agli occhi dei colleghi Rutelli e Lanzillotta deve essere sembrata la classica goccia di troppo nel vaso. E, probabilmente, è stato anche simile a un autogol nonostante gli applausi strappati al pubblico. Oltre agli ovvi riflessi in Borsa dove meno entrate per gli operatori si trasformano con precisione chirurgica in calcoli sulle rendite future, Bersani è entrato un po’ nel campo delle authority che da mesi lavoravano a un provvedimento. Certo, era spinto dall’ansia e dal desiderio di annunciare in prima serata un messaggio positivo e bissare il successo popolare del pacchetto di liberalizzazioni sui servizi privati tra taxi e conti correnti. Anche sul piano per la vendita libera delle benzina, annunciato due giorni fa ma che per ora sembra avere più i connotati di un provvedimento «fantasma», il copione non deve essere stato dissimile. Senza contare la polemica con Linda Lanzillotta quando l’annuncio del piano Industria 2015 era finito nel mirino dei dielle. Se qualcosa era già nell’aria, tutto insieme e, forse, anche qualche scintilla di concorrenza politica tra inter-riformisti, deve aver convinto Rutelli e la collega di casa Margherita che era arrivato il momento di levare un po’ la scena a Bersani. Sì alla fase due delle liberalizzazioni, ma con un cappello comune che si chiama cabina di regia. Francesco Alberti R ETROSCENA Il sorriso di Giordano: partita chiusa, li abbiamo fermati Il segretario prc: un punto a noi contro i riformisti. Rutelli: mantenere rapporti con il Polo, puntiamo su Casini SEGUE DALLA PRIMA Ma c’è un altro, indubbio, vincitore, quel Romano Prodi che ha ottenuto che Piero Fassino non parli più di fase due. C’è da dire però che è stato grazie a Massimo D’Alema che il premier ha raggiunto questo risultato. Infatti, nella riunione dei ministri della Quercia, lunedì scorso, era stato proprio il titolare della Farnesina a frenare il segretario. A parte lo Sdi, Giuliano Amato, Bobo Craxi ed Emma Bonino solo la Margherita si è lasciata margini di manovra nella contesa tra riformisti e radicali. Paolo Gentiloni, il braccio destro (e qualcuno dice anche la mente) di Francesco Rutelli è stato netto: «Dico no — ha affermato il ministro delle Comunicazioni — a un dibattito troppo rassicurante. Non minimizziamo i problemi, che sono politici. Il confronto tra radicali e riformisti non è un’invenzione giornalistica: c’è». E così dicendo, di fatto, Gentiloni ha smentito le interpretazioni date fino a quel momento non solo da Fassino, ma anche da Prodi. Più blando Rutelli (ma qualcuno in quella sala ha pensato che i due giocassero al poliziotto buono e a quello cattivo). Mentre l’altro vicepremier, ossia D’Alema, non ha profferito verbo sul tema della previdenza, anzi ha anche sottolinea- to che occorreva agire sui salari, cavallo di battaglia del Prc, Rutelli ne ha parlato. «Non dobbiamo lasciar cadere questo tema», ha osservato il presidente della Margherita, ma non ha insistito. Rutelli poi ha quasi lasciato intendere che per lui, al contrario che per gli altri, c’è sempre la possibilità di un «doppio forno». «Esportiamo le contraddizioni — ha detto — nell’altro polo. Manteniamo un rapporto con Casini che sta contestan- do la leadership di Berlusconi». E non è quindi un caso che il leader dl stia muovendosi sulla riforma elettorale con grande prudenza: no al referendum, ma no anche a un accordo Ulivo-Forza Italia. Ovvero no a due iniziative che, se andassero in porto, penalizzerebbero proprio l’Udc. Dunque, la Margherita non sposa l’asse che si è formato tra Prodi-Rifondazione e, ora, anche i Ds. Si tengono le mani Il «consiglio» al governatore «Antonio, via il cappotto» Il premier convince Bassolino PRIMA E DOPO Bassolino resta in giacca Uno sketch alla Totò e Peppino, ma al contrario. Mentre nel film Totò Peppino e la malafemmina i due comici arrivavano a Milano incappottati fino al naso, ieri Romano Prodi a Napoli ha suggerito a Bassolino il look inverso: «Via il cappotto e la sciarpa. Fai come me: resta solo con la giacca». Come racconta il Corriere del Mezzogiorno, il premier in blazer blu ha giocato a fare il disinvolto. Ed è stato contagioso. Il governatore, intabarrato nel paltò, con tanto di sciarpa, non ha esitato un istante: e così, gettato via il soprabito, ha rivelato una cravatta rosso fuoco. libere, i vertici dei Dl. Ciò nonostante ie- tra Giordano e il numero uno del Botteri Giordano non appariva affatto preoc- ghino). Fassino ha spiegato che aveva cupato, come ha confidato al telefono a parlato di fase due non «per criticare la un compagno di partito: «Ci hanno pro- Finanziaria bensì per valorizzarla in un vato, ma si sono fermati». Fermati, sì. Pe- solco di continuità». Non solo, ha insistirò con qualche malumore. Boselli, per to sul fatto che bisogna «coniugare equiesempio, è convinto che «non si possa tà sociale e innovazione», persino sulla abbandonare il tema del riformismo». E «previdenza». Il come non lo ha spiegato il ministro dell’Interno Giuliano Amato ma ha aggiunto che bisogna innalzare le lo ha detto con determinazione: «Quello pensioni minime, tema caro al Prc. Di delle pensioni è un problema dietro l’an- più: «Chi dipinge il centrosinistra diviso tra radicali e riformisti golo, è inutile nasconlo fa per cambiare gli derselo». I VICEPREMIER equilibri politici». Persino Rosy Bindi, Naturale, allora, che che non si può tacciaGiordano, che è stato re di eccessivo riformiil primo leader a parlasmo, ha osservato: «La re, fosse soddisfatto. sinistra deve affrontaHa tenuto duro sulle re questo tema». Ma pensioni e sull’innalzaProdi lo ha detto anmento dei salari e ha che pubblicamente, incassato il discorso di che «nell’immediato non sono previsti interventi sulle pensio- Prodi: «Apprezzo — ha detto il segretani». Il cerchio, comunque, lo ha chiuso rio del Prc — che si proponga il programPiero Fassino, che ha cercato di ripren- ma come collante». Del resto, è quello dere i rapporti con Rifondazione, rappor- che Rifondazione ha sempre sostenuto. ti che, peraltro, D’Alema non ha mai in- E comunque parlare di pensioni non fa terrotto. «Ci vuole un nuovo corso col aumentare i voti. «Attenti a non perdere Prc», è la nuova parola d’ordine del se- consensi perché poi è difficile recuperargretario ds. E il new deal fassiniano è sta- li», è stato, non a caso, il monito di D’Aleto inaugurato ufficialmente ieri (ma un ma. Partita chiusa, allora? Sì... in attesa assaggio quelli di Rifondazione lo aveva- della prossima lite. Maria Teresa Meli no avuto il giorno prima, nell’incontro D’Alema tace sulla previdenza. Ma il leader dl: «Tema importante» LASTAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO 2007 Dove sono usati Coltivazioni, medicina industria e ricerca Intervista PAOLO MANZO SAN PAOLO DEL BRASILE Luís Carlos Guedes Pinto Luís Carlos Guedes Pinto è ministro dell’Agricoltura del Brasile dal 3 luglio scorso, quando Lula lo scelse per sostituire il dimissionario Roberto Rodrigues. Ingegnere agronomo, firmatario nel 1967 - in piena dittatura militare - del documento che fondò l'associazione brasiliana della riforma agraria (di cui fu per 22 anni direttore e per 11 presidente), vanta un passato che, assieme a quello di professore all'Unicamp, l'università di Campinas, lo ha trasformato in una sorta di consigliere intellettuale del Mst, il movimento dei «senza terra» brasiliani. Oggi, tuttavia, sostiene che «quello degli Ogm è un tema di cui si dovrebbe discutere in modo freddo, senza passione. Altrimenti si rischia di prendere lucciole per lanterne, come dite voi italiani». Estero 17 Secondo la Direttiva del 2001 dell’Ue, un Ogm è «un organismo, diverso da un essere umano, il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura con l’accoppiamento e/o la ricombinazione genetica naturale». Mutazioni che vengono poi ereditate dalla progenie. Gli Ogm vengono anche chiamati organismi transgenici, associazione sostanzialmente corretta. Il primo Ogm fu ottenuto nel ‘73 da Stanley Cohen e Herbert Boyer. L’anno dopo la comunità scientifica si autoimpose una moratoria internazionale e severe linee guida (tutt’ora alla base delle ricerche) redatte dal National Institute of Health. Oggi gli Ogm sono utilizzati in agricoltura, per l’alimentazione (soia, mais e cotone), per la ricerca medica (terapie geniche) e nell’industria. In quest’ultimo ambito la ricerca insegue il miglioramento della qualità nutrizionali di alcuni alimenti, delle pratiche agronomiche e di alcune materie prime (come il pioppo per la fabbricazione della pasta da carta). I Un contadino brasiliano in uno degli appezzamenti ridistribuiti dal governo con la riforma agraria In che senso «discutere senza passione»? «L'esempio che sono solito dare è quello di tanta gente che scende in strada, sventolando bandiere contro il transgenico, ma che poi, a casa, usa medicine e farmaci geneticamente modificati. Perché voi sicuramente saprete che la quasi totalità dell'insulina usata nel mondo dai diabetici è transgenica, vero? Comunque, il grande problema che abbiamo di fronte oggi è un altro...». Quale signor ministro? “Gli Ogm? Qui in Brasile tutti i contadini li usano” «Che, oltre ai farmaci, anche moltissimi vaccini sono transgenici. Ma su mostrare le loro affermazioni». questo, stranamente, non c´è nessu- Non saranno scienziati ma si appellano al na protesta. Inoltre, nei 13 anni in cui principio della precauzione. Lei che ne si sono consumati Ogm, al mondo pensa? non è stato registrato scientificamen- «Che il problema vero, a mio avviso, te neanche un semplice mal di testa non è il principio della precauzione, su derivante dal loro consumo. Perciò cui tutti siamo d'accordo, ma la sua indico: discutiamone pure, ma su basi terpretazione. Anche adesso, qui dove scientifiche, non selei mi sta interviguendo impulsi di PIÙ RICERCA MENO SLOGAN stando, al ministepancia». dell'Agricoltura, «In tredici anni di impiego ro potrebbe cadere Quali sono le sue banon risulta abbiano causato un aereo. È già sucsi scientifiche? nemmeno un mal di testa» cesso al World Tra«Gli studiosi delle Università di Camde Center, l'11 setpinas e di São Paulo, o i 1.500 ricer- tembre 2001. Ma, se dovessimo estencatori dell'Embrapa, l'Empresa dere al massimo il principio della preBrasileira de Pesquisa Agrope- cauzione, lei non dovrebbe più viaggiacuária. Che hanno una posizione re in aereo, né io venire in ufficio». praticamente unanime in merito al- Scusi ministro, come la mettiamo con i la necessità di fare ricerca. I movi- Sem Terra, che non sono contro il govermenti contrari ai transgenici, inve- no di cui lei fa parte, ma sono contro i ce, partono da organizzazioni socia- transgenici? li che non possiedono - in generale - «Saranno contro gli Ogm... Peccato soun corpo tecnico-scientifico per di- lo che poi li coltivino». Beh, se permette questa ce la deve spiegare meglio. Ministro brasiliano all’Agricoltura Ingegnere agronomo, docente universitario, da luglio ha sostituito nel governo Lula il dimissionario Roberto Rodrigues. È stato uno dei padri della riforma agraria da parte dei «senza terra»? «Basta andare nel Río Grande do Sul a «Esiste un'indagine fatta da una ricer- visitare un loro accampamento e chiecatrice, assistente tecnica di uno dei dere se usano sementi transgeniche... partiti del Congresso legato ai «senza La risposta sarà sí e su larga scala, perterra», il Partido dos Trabalhadores ché questa tipologia di sementi per (Pt). Bene, lei è andata nei campi del l'agricoltore brasiliano rappresenta un sud del Brasile e ha visto che in molti vantaggio inequivocabile. Poi, è chiaro, degli insediamenti occupati dal Mst gli tra i contadini ci sono molte differenze. Ogm sono usati in Così come ci sono gran quantità». PROTESTE A SENSO UNICO politici che oggi fandiscorsi contro i Perché a suo avviso? «Quasi tutta l'insulina no «Perché consentotransgenici, ma priusata nel mondo ma sono scesi in no di usare molti meno pesticidi, costa- dai diabetici è transgenica» campo assieme al no meno, producopresidente Lula a dino di più, inquinano meno... Certo, la fendere la liberalizzazione dell'uso di semente usata era la Maradona, con- sementi transgeniche, quando in Brasitrabbandata dall´Argentina, quindi, il- le erano illegali. Insomma, sul tema ci legale. Ma tant'è: una ricerca commis- sono molte contraddizioni, per cui vale sionata dal Pt ha dato esiti esattamen- la pena fare più ricerche e urlare meno te contrari a quelli che, in teoria, avreb- slogan. Persino qui al ministero dell' be dovuto dare e, per questo, ha fatto Agricoltura le persone che assumono molto discutere». posizioni contro il transgenico più di Non trova sorprendente l'uso degli Ogm principio, spesso non sanno cosa sia...» IL TABLOID TEDESCO «BILD» ALL’ATTACCO DEGLI EUROFUNZIONARI “Bruxelles, stipendi da favola” Un dirigente Ue guadagna di più del presidente tedesco Koehler MARIA MAGGIORE BRUXELLES Parte la presidenza tedesca dell'Ue e la stampa di scatena. Dopo essersela presa per settimane con il commissario tedesco, Günther Verheugen, reo di aver assunto come capogabinetto del suo importante dicastero all'industria, una giovane compagna di vacanze immortalata in foto romantiche e osé con il sessantenne amico di Schrö der, adesso è la volta degli stipendi d'oro. Il quotidiano popolare Bild, il più letto in Germa- nia con 4 milioni di lettori ogni giorno, ha sparato in prima pagina una critica feroce al sistema di salari e coperture sociali da mille e una notte di cui godono i funzionari europei. Una miniera d'oro per 36 mila persone solo alla Commissione europea, ingiustificata, secondo il giornale tedesco, e stridente, soprattutto se si compara con le alte cariche dello Stato federale. «Un alto dirigente con due figli a carico guadagna fino a 21.500 euro netti al mese - lamenta la «Bild» - più di quanto guadagna il Presidente della Repubblica in Germania con i suoi 18 mila euro e molto di più della stessa cancelliera Angela Merkel», con i suoi stracciati 15.900 euro mensili. Roba da far accapponare la pelle, se non si sapesse già da decenni che gli euroburocrati - in tutte le I numeri 2,3% Dal 1˚luglio 2006 L’aumento di stipendio di oltre due punti percentual scatterà da gennaio in modo retroattivo I 21.500 Alti funzionari Un dirigente di alto livello con due figli guadagna al mese più del presidente tedesco, che prende 18.000 euro I 600 Supplemento bambini Sommando le varie forme di sussidi, si ricevono 600 euro al mese per ogni figlio I istituzioni europee, quindi anche nell'europarlamento e al consiglio - hanno stipendi esagerati e privilegi immensi. Il tutto naturalmente esentasse, perché questi illustri servitori dell'Europa non possono far arricchire solo le casse belghe e, il loro trattamento, somiglia molto a quello dei diplomatici fuori sede. Tutte cose note. Che però fanno lo stesso infuriare i tedeschi, dal primo gennaio più sensibili alle tematiche europee. La Merkel, che fino a giugno tiene le redini dell' Unione, si è impegnata a far ripartire il motore dell'Europa, a fornire le chiavi per scongelare il progetto di costituzione ibernato due anni fa con il doppio no francoolandese al referendum. Ecco che scoppiano le polemiche, sollevando inevitabilmente malumori a Bruxel- Parlamentari europei riuniti in seduta plenaria a Strasburgo les. Ieri, durante il briefing quotidiano, il portavoce della Commissione ha smentito seccamente le notizie riportate dalla «Bild». E ha spiegato nei minimi particolari un sistema che è, certo, privilegiato, ma ormai anche perfettamente trasparente. «Potete trovare tutti i dettagli sul web», ha detto sorpre- so per le tante domande, Johannes Laitenberger, anche lui tedesco. Gli stipendi non sono affatto d'oro, «sono equiparabili a un alto dirigente di un ministero o ad un diplomatico». E c'è di più : ci sono solo dodici mensilità all'anno. Quindi niente tredicesima. Poverini. R LASTAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO 2007 La storia LUIGI GRASSIA Numero uno degli insaccati made in Italy econdo la società di ricerche Swg è uno dei marchi commerciali più conosciuti in assoluto: Negroni è noto addirittura al 95% degli italiani, e deve questo successo anche a un motivetto musicale semplicissimo ma di sbalorditiva efficacia: «Le stelle sono tante / milioni di milioni / la stella di Negroni / vuol dire qualità», impresso indelebilmente dal vecchio Carosello nelle pieghe più profonde e inamovibili della psiche pubblicitaria nazionale. Adesso il gruppo Veronesi, che ha acquisito la Negroni nel 2002, la consolida e la rilancia facendone una Spa sulla quale dirotta tutte le sue attività nel settore insaccati, incluse quelle dei marchi Montorsi, Fini Salumi e Daniel. Nasce così una realtà economica con più di 300 milioni di fatturato, oltre mille dipendenti, 6 stabilimenti in Italia (Cremona, Zibello, Correggio, Villafranca, S. Daniele e Tizzano Val Parma) e filiali commer- Nel cielo dei salumi torna a brillare la stella di Negroni S 300 miloni di euro il fatturato della nuova Negroni Spa 1,7 miliardi di euro Cartoline Anni 60 con il salame Negronetto che fa storia ciali in Svizzera, Francia, Germania e Stati Uniti. L’export frutta 94 milioni di euro all’anno. Giordano Veronesi, presidente del gruppo omonimo, spiega che «Negroni è l’ultimo arrivato nel nostro perimetro ma è anche il più impor- il giro d’affari di Veronesi tante marchio italiano del settore e allora abbiamo deciso di farne la bandiera del nostro gruppo nei salumi, però gli altri marchi rimarranno con le loro linee di prodotto: prosciutto di Parma e San Daniele, culatello di Zibello, cotechini, zamponi eccete- Gruppo Cremonini Una nuova struttura nella ristorazione Il gruppo alimentare Cremonini ha avviato una riorganizzazione del suo settore ristorazione (15% dei ricavi complessivi). Al centro di questa operazione c’è un marchio «Chef Express» di nuovo disegno, che sostituisce tutti quelli che finora hanno contrassegnato le attività di Cremonini nella ristorazione sui treni, nelle stazioni ferroviarie, lungo le autostrade, nei porti e negli aeroporti. Il marchio «Chef Express» sostituisce anche quello «Moto» nei 34 punti vendita autostradali che ha in concessione Cremonini , contando anche le tre che di cui il gruppo ha annunciato di essersi appena aggiudicato il controllo. A bordo dei 300 treni italiani, nei 31 buffet di stazioni ferroviarie e nei 3 aeroporti dove Chef Express è già presente, la nuova versione del marchio sostituirà nei prossimi mesi quella attualmente in uso. I ra». Veronesi rivendica anche la logica industriale di mettere insieme, in un gruppo alimentare da 1,7 miliardi di euro come il suo, i mangimi, i tacchini e i polli (per esempio quelli con il marchio Aia) e i suini di Negroni: «Abbiamo applicato ai suini le formu- Economia 27 le di filiera che abbiamo messo a punto per il settore avicolo, in particolare la tracciabilità del prodotto dall’inizio alla fine, e siamo gli unici ad avere questa doppia esperienza. Fra l’altro, i nostri suini e il nostro pollame si nutrono con i mangimi che escono dagli stessi stabilimenti del gruppo Veronesi. Uno di questi si trova in Piemonte, a Fossano, e intendiamo ampliarne l’attività». Nel 2007 il marchio Negroni celebra il suo centenario. Il primo nucleo aziendale fu la «Società di fatto Pietro Negroni e Fratello» fondata nel 1907; lo stabilimento di Cremona vanta di essere è il primo salumificio a rendere continuo il ciclo produttivo, slegato dai tempi rigidi della stagionalità. Per due generazioni tutto restò in famiglia: nel 1937 a Pietro successe il figlio Paolo, inventore fra l’altro del salame «Negronetto» (il più noto), e Paolo 40 anni dopo lasciò le redini al figlio Pietro. Poi il passaggio di padre in figlio si interrompe. Nel 1990 la società viene acquisita da un gruppo multinazionale, la Kraft, che la controlla fino al 1999. Prima dello scadere del millennio la Negroni torna però italiana, allorché subentra nella proprietà il gruppo Malgara Chiari e Forti, e 4 anni fa arriva il momento di Veronesi, quarto nome italiano per fatturato nel settore alimentare. Nell’immediato futuro il presidente Giordano Veronesi prevede «un consolidamento in Italia e un’espansione all’estero». INTESA-SANPAOLO FALLISCE OPA NASDAQ Zaleski ha il 2,2% della superbanca Le fondazioni lavorano al patto Nyse incassa il sì europeo alla fusione con Euronext NEW YORK Romain Zaleski TORINO Il finanziere Romain Zaleski ha il 2,25% di Intesa Sanpaolo. È la novità principale relativa all’aggiornamento dell’azionariato della superbanca dopo la fusione tra i due istituti, pubblicato ieri dal sito della Consob. D’altro canto, il numero uno della Carlo Tassara aveva dichiarato da tempo, subito dopo il blitz che lo aveva portato a una quota vicina al 3% nel Sanpaolo, di volersi attestare sopra al 2% anche dopo la fusione Torino-Milano. Sempre sul versante degli azionisti principali, l’incontro delle quattro fondazioni per definire un patto di stabilità dovrebbe tenersi la prossima settimana. L’incontro fra i presidenti della Compagnia di Sanpaolo Franzo Grande Stevens, della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, della Fondazione Cassa di Padova e Rovigo, Orazio Rossi, e della Fondazione Cassa Carisbo, Fabio Roversi Monaco, definirà i parametri del patto. Nell’incontro si parlerà anche della guida del patto. Roversi Monaco ha spiegato come al momento «non ci sono le condizioni» per aumentare la quota della fondazione bolognese nell’azionariato. Clima construttivo, secondo quanto riferiscono i sindacati, nel primo incontro tra i vertici della banca e le rappresentanze dei dipendenti. Sommovimenti nelle Borse internazionali. Effervescenti gli americani del Nyse Group, che all’indomani dell’intesa per rilevare il 5% dell’indiana National Stock Exchange, hanno ottenuto il via libera alla fusione con Euronext dalle autorità di vigilanza europee. Un’analoga decisione è stata adottata dalle competenti autorità di Francia, Olanda, Belgio e Portogallo, anche se si attende ancora il parere del ministero olandese delle Finanze. È inoltre considerato imminente l’annuncio di un accordo di Nyse Group con il Tokyo Stock Exchange che farebbe combaciare un altro tassello nelle strategie di espansione del gruppo. Il presidente della Borsa nipponica Taizo Nishimuro si recherà presto in visita negli Usa per fare l’annuncio preciso dell’alleanza. Le voci di scalata su Deutsche Boerse, la principale piazza economica dell’Europa continentale, hanno fatto schizzare verso l’alto i titoli della Borsa tedesca che ha chiuso a +6,2% a 149,94 euro. È invece fallita l’Opa ostile lanciata dal Nasdaq per il controllo del London Stock Exchange, che esce dunque vincitore dalla prima battaglia sul controllo della Borsa inglese. Il listino tecnologico di New York ha fatto sapere che a ieri, scadenza dei termini di adesione, gli azionisti che avevano aderito all’Opa rappresentavano appena lo 0,61% del capitale del Lse. Il Nasdaq, con la sua quota, ha ora il controllo del 29,36% del London Stock Exchange. Ma la battaglia non è finita. Il Nasdaq ha annunciato che utilizzerà la sua facoltà di estendere la scadenza fissata per le adesioni, che in questo modo è slittata al 26 gennaio prossimo. [R. E. S.] L’EMERGENZA SMOG VENERDÌ 12 GENNAIO 2007 Alla prof con parcheggio nella scuola, basta il certificato del preside TORINO■CRONACA Via libera anche per la badante se ha la prescrizione del medico LA REPUBBLICA III Non ci sono esenzioni per la veterinaria con studio in centro Il piano antismog in dieci risposte Divieto alle auto Euro 2: ecco la soluzione ai casi più frequenti L’INSEGNANTE ONO un insegnante del Gioberti, ho una vettura Euro 2 e ho sempre utilizzato il parcheggio all’interno dell’istituto. Avendo il posto auto nella scuola posso continuare a circolare? Come devo fare? Il posto auto in uso le dà il diritto di entrare nella Ztl ambientale per raggiungere il parcheggio anche durante gli orari di divieto. Il preside, in alternativa un altro dirigente dell’istituto, deve firmare un certificato che attesti l’esatta ubicazione del posto auto, assegnandolo alla vettura a lei intestata e specificando chiaramente che si tratta di un parcheggio che le viene dato in uso. S ORA X si avvicina e per migliaia di torinesi creL’ sce il timore di essere tra i quasi 24mila automobilisti che da lunedì non potranno più entrare nella Ztl ambientale perché proprietari di un’auto Euro 2 a benzina o diesel. In realtà, il numero dei veicoli interdetti perché fuorilegge con il piano antismog, è quindici volte più grande: 381mila quelli iscrit- ti al Pubblico registro della provincia. Ma secondo i calcoli e le proiezioni dell’assessorato solo una piccola parte di quei veicoli entra ogni giorno nel perimetro che da lunedì diventerà off limits per chi ha un motore che inquina. L’ordinanza contempla però una serie di dero- ghe: ecco allora una serie di esempi, i più frequenti, che forse potranno rincuorare alcuni automobilisti e deprimerne altri. Si può sempre cercare un chiarimento telefonando al numero verde 800-01.82.35 (sito Internet www.comune.torino.it/ambiente). Però avete tempo solo fino alle 13 di oggi. Poi il servizio chiude, comincia il weekend del grande dubbio. L’INFERMIERA/1 cienti ed hanno bisogno di una presenza costante, in assenza della famiglia. Ho bisogno dell’auto per spostarmi da una casa all’altra quando ci sono necessità urgenti. Esiste la possibilità di avere un permesso? Sì, esiste. Lei può circolare per spostarsi da una casa all’altra o per raggiungere i domicili da fuori con un certificato rilasciato o dal medico di famiglia o da un ente competente, come l’Asl o l’ospedale. Documento che certifichi la necessità di assistenza domiciliare per il paziente, oltre all’indirizzo della persona. L’INFERMIERA/2 IL DIALIZZATO O UN problema ai reni e devo fare periodiche dialisi. H Abito in centro e non ho inten- S A DIECI anni lavoro in piazza Solferino e da dieci D anni parcheggio, a seconda di dove trovo, nei parking di piazza Albarello, corso Siccardi o corso Galileo Ferraris. Ora tutti rientrano nella Ztl ambientale. Posso continuare ad entrare nella zona per lasciare la vettura? Come posso fare? No, non è possibile. Nessuno dei parcheggi che ha citato è raggiungibile con un’auto Euro 2. L’unica soluzione è lasciare la vettura in uno dei parking utilizzabili e vicini al luogo di lavoro. Ad esempio quello di via Roma/piazza San Carlo. Si entra ed esce, durante l’orario del divieto, da piazza Carlo Felice. IL MECCANICO ONO un meccanico che ha l’officina in centro. I clienti mi lasciano la vettura per le riparazioni al mattino e la ritirano alla sera, quando escono dall’ufficio. Ho letto che chi ha un Euro 2 può continuare a portarla, però solo dalle 7.30 alle 13 e con prenotazione. Ma per fare alcuni interventi è necessario tutto il giorno. Non si possono allungare i tempi? No, la deroga è stata studiata con le associazioni di categoria e prevede solo una finestra al mattino e solo per chi ha una prenotazione su carta intestata dell’autoriparatore che indichi indirizzo e orario dell’appuntamento. S permesso e quando mi devo spostare, il più delle volte, vado a piedi. Con questi nuovi limiti, però, vorrei sapere se per circolare nella Ztl ambientale mi basta la carta d’identità per attestare la residenza o devo farmi il permesso? La carta d’identità, in caso di controllo, è sufficiente per dimostrare la residenza. In alternativa ha diritto, fino a gennaio 2009 avendo un Euro 2, a farsi rilasciare un permesso per residenti nella Ztl centrale. Attestato che vale anche per circolare nell’ambientale. A CINQUE anno assisto due persone anziane in centro. D Non sono totalmente autosuffi- A L’IMPIEGATO ISIEDO nella Ztl e non ho R mai richiesto il permesso. Per la mia auto, un Euro 2, ho il LA BADANTE BITO a Mirafiori Nord e lavoro al San Giovanni antica sede. Sono un’infermiera, faccio i turni e quando esco la sera, dopo le 23.30, devo andare a piedi fino in via Po per prendere il bus che passa ogni venti minuti. Ho paura a girare da sola. Esistono deroghe? Posso lasciare la mia auto in qualche parcheggio? Non esistono deroghe per il suo caso. La mappa della Ztl ambientale è stata però ridisegnate per consentire l’accesso ai principali parcheggi. Considerato il luogo di lavoro, può utilizzare il parking di piazzale Valdo Fusi. Se deve lasciare l’auto negli orari di divieto può entrare ed uscire da via Cavour. ONO un’infermiera libera professionista che presta servizio a domicilio. Ho una serie di pazienti sparsi nella Ztl ambientale. Leggendo l’ordinanza ho visto che ci sono deroghe per casi di assistenza a casa. Non avendo un datore di lavoro, chi mi può fare una dichiarazione che mi permetta di usare l’auto? L’autocertificazione non è sufficiente. Solo il medico di famiglia del paziente o un ente competente, come l’Asl o l’ospedale, possono rilasciare un certificato che attesti che la persona, specificando l’indirizzo, ha necessità di particolare assistenza domiciliare. Certificato che mostrerà in caso di controlli. IL RESIDENTE IL PUNTO Il capo dei vigili: “Vogliamo fermarli in tempo”, l’assessore: “Modulo efficace” Dieci pattuglie in campo agli ingressi strategici DIEGO LONGHIN a lunedì scatteranno anche i controlli e le multe. Sanzioni salate, 75 euro, per chi non rispetterà i divieti ed entrerà nella Ztl ambientale con un Euro 2. Ieri ultimo vertice tra il comandante della polizia municipale, Mauro Famigli, e l’assessore competente, Beppe Borgogno, per capire come disporre i controlli per la prima settimana. Dieci pattuglie dei vigili verificheranno i principali ingressi della zona vietata. Civich che avranno il compito di bloccare le vetture che non possono entrare nella Ztl, informando gli automobilisti ed evitando che incappino in multe. «Vogliamo fermarli in tempo», spiega Famigli. Chi, invece, farà il furbetto e, nonostante le indicazioni, deciderà di rischiare potrebbe essere fermato da una delle pattuglie D in servizio all’interno. In questo caso il verbale è assicurato. «Non possiamo fare altrimenti — sottolinea il comandante — anche se in questa prima settimana cercheremo di informare più che multare. Partiamo con dieci pattuglie, non è detto che riusciremo a rafforzare gli uomini sui confini». Per l’assessore Borgogno il sistema studiato dal comando dei vigili «mette insieme dissuasione con sanzione e sarà efficace». Rimane un dubbio. Se l’individuazione delle Euro 0 ed Euro 1 è più facile, trattandosi di macchine più vec- chie, per le Euro 2 è più complicato. «Agli agenti sono state date indicazioni — aggiunge Borgogno — considero però questa fase sperimentale, come ho spiegato nell’ultima giunta. Penso, infatti, che sia necessario, fino a quando non ci sarà un sistema di telecamere completo, adottare provvedimenti, come i bollini sul parabrezza, che permettano un riconoscimento visivo immediato del tipo di vettura». Per informazioni gli automobilisti si possono rivolgere al comando dei vigili: 011.4606060. La Asso Car-Cna e l’istituto Birago hanno poi organizzato una manifestazione, Motore Pulito, per sensibilizzare i cittadini. Domani, in corso Novara 114, e sabato 20, in corso Novara 65, controllo gratuito dei gas di scarico dell’auto in collaborazione con gli studenti del Birago e distribuzione di materiale informativo. zione di cambiare la mia auto Euro 2. Ho letto che nell’ordinanza ci sono deroghe per malati e persone che devono fare esami o terapie non programmabili. Rientro in questa categoria o no? Sì, il suo caso rientra nelle deroghe previste dall’ordinanza, al punto «i». Si tratta infatti di una terapia indispensabile. Per utilizzare l’auto, però, è necessario mostrare la certificazione medica in caso di controlli. Anche l’accompagnatore, in sua assenza, dovrà mostrare il certificato medico che dimostri la necessità della terapia. IL MEDICO ONO un medico che non ha il permesso per la Ztl cenS trale perché non ho pazienti nella zona. Li ho, invece, nella Ztl ambientale. Come posso fare per le visite a domicilio? Come devo fare, se possibile, per ottenere un permesso ed in quanto tempo? Il suo è un caso particolare. Al momento non sono previsti specifici permessi per la Ztl ambientale e non è prevista l’autocertificazione. L’amministrazione sta studiando la possibilità di concedere un permesso per la Ztl centrale anche ai medici che hanno pazienti nella Ztl ambientale, ma non c’è nulla di deciso. LA VETERINARIA ONO una veterinaria che ha lo studio in centro. Per le visiS te a domicilio mi devo muovere, però ho un’auto Euro 2. Non ho trovato chiarimenti nella delibera. È prevista una deroga per la mia categoria. Come posso fare? Non sono previste esenzioni ad hoc per la categoria. L’unica soluzione è verificare se può richiedere un permesso per la Ztl centrale. Oppure, se ha un posto auto in proprietà o in affitto, mostrare una dichiarazione che certifichi l’uso del parcheggio, legandolo al suo mezzo. In alternativa, se comodo rispetto allo studio, può usare uno dei parcheggi raggiungibili negli orari di divieto. AL 78 Agricoltura & Alimentazione LA STAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO 2007 L’ACCORDO. ENOGASTRONOMIA PROTAGONISTA Universiadi, sul podio il Piemonte dei campi Un paniere per atleti e turisti dal Consorzio Alta Qualità Così come era accaduto durante le Olimpiadi invernali, ecco che le Universiadi offrono la seconda grande occasione per mettere in tavola il Piemonte. Dal 17 al 27 gennaio le gare porteranno a Torino e sul territorio appassionati sportivi di tutto il mondo, un modo per raccontare questo Piemonte anche nel piatto. Un menù ricco, ricavato da un patrimonio enogastronomico di primo ordine. Il Consorzio Alta Qualità Piemonte, partner della manifestazione, è il fornitore dei prodotti agroalimentari tipici regionali cucinati dagli chef di Autogrill. Perchè, oltre ai ristoranti, saranno infatti gli autogrill di tutta la regione i punti di riferimento delle eccellenze alimentari, come dice il presidente Paolo Michelis: «Vogliamo sviluppare un sistema di rete. Il nsotro consorzio integra produzioni ed esperienze diverse, dal settore lattiero caseario all’ortofrutticolo, dalle conserve alimentari alle carni e ai salumi, tali dap oter proporre al consumatore itlaiano e straniero I prodotti del territorio nei luoghi delle gare e negli autogrill di tutta la regione Menù piemontese così come era avvenuto alle Olimpiadi invernali 2006 I numeri delle aziende 70 Lenti (salumi) Sono gli anni di esperienza dell’azienda specializzata in produzione di prosciutti cotti. dustria di Asti fondata appunto nel 1923 dall’imprenditore Secondo «Pinin». 2003 I 50 Conrado (latticini) Eccellenza pugliese, latte piemontese: è lo slogan dell’azienda fondata negli anni 50. Ortofruit (ortofrutticolo) E’ un’organizzazione di produttori nuova con sede a Verzuolo (Cuneo). I 80 I 87 Saclà (conserve) I Sono gli anni dell’in- AM RAZZ ENTI R E LCETTO DE O I D T il gusto della buona tavola e del saper fare piemontese». «Un valore aggiunto per l’Universiade - dice Riccardo D’Elicio, vicepresidente vicario del comitato organizzatore Unviersiadi 2007 -. Vogliamo che Torino e tutto il territorio diventino meta di formazione per studenti universitari, che possano trovare, oltre ai musei e alle bellezze architettoniche, anche grande qualità enogastronomiche che saranno offerte sia nei villaggi sia nei punti più importanti dell’organizzazione». Giorgio Ferrero, presidente Coldiretti Piemonte socia del Consorzio: «Tutte le azien- S. Francesco (carni) La Cooperativa nasce a metà degli anni 80 presso l’Associazione Allevatori di Torino. In tempi recenti ha realizzato l’iniziativa «Acquisto diretto». I de che aderiscono prestano attenzione alla cultura e alla tradizione del territorio e i prodotti sono stati sviluppati secondo accordi di filiera che coinvolgono i produttori dal campo alla tavola. Gli ingredienti sono tutti rigorosamente non-ogm, le materie prime vengono reperite nel territorio piemontese. Nel caso non fossero presenti in Piemonte, sono utilizzate materie prime provenienti solo dal territorio italiano». Giusepep Cerroni, direttore generale comunicazione e afari istituzionali del Gruppo Autogrill: «E’ un’iniziativa che rientra nel più ampio impegno del gruppo per la promoziona dell’agroalimentare di qualità. In questo caso promuoveremo i prodotti del Consorzio Alta Qaulità Piemonte sia nei siti delle competizioni sia nei punti vendita più frequentati del Nord Italia». [G. F.Q.] Giro di terra CENTO MILA QUINTALI GIANFRANCO QUAGLIA La castagna “Cuneo” conquista marchio Igp FORTUNATO OPPURE NO QUESTO È IL CONTADINO Ciapastra, Tempuriva, Bracalla, Contessa, Sarvai di Gurg. Ecco alcune delle varietà della «castagna Cuneo Igp». Lo storico prodotto dei boschi del Sud Piemonte è in dirittura d’arrivo per il marchio europeo d’Indicazione geografica protetta. Il disciplinare di produzione è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale Ue. Mancano solo alcuni pasaggi formali: dalla prossima stagione la castagna Cuneo potrà fregiarsi del marchio che valorizzerà il prodotto. La zona comprende 110 comuni della provincia nell’arco collinare pre-alpino, dal Cebano al Saluzzese. La produzione è 100 mila quintali; 26 mila gli ettari coltivati. L’iter per l’Igp era stato avviato nel 2000. «Sono soddisfatto per il lavoro svolto in questi anni - dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Mino Taricco -. Un premio all’investimento del territorio e della Regione sul recupero della castanicoltura e salvaguardia dei boschi. Sarà già possibile marchiare il prodotto, grazie alla protezione transitoria. La questione cinipide che ha infestato i castagni ora è sotto controllo, grazie alla lotta biologica». Marcello Gatto, presidente Coldiretti: «L’Igp è un riconoscimento a quei produttori che coraggiosamente in questi anni dove il mercato non sempre ha dato le giuste soddisfazioni hanno continuato la coltivaizone garantendo anche il presidio dell’ambiente». [G. P. M.] I l risultato del sondaggio fa riflettere e può offrire spunti per un dibattito. La domanda rivolta da Coldiretti a un campione di italiani era: «Come giudica un giovane che decide di lavorare in agricoltura nel terzo millennio in Italia?». Il 28,7 per cento sostiene: è un imprenditore che vuole confrontarsi con un mercato globale dove cercare di guadagnare adeguatamente. Per il 34,1% degli intervistati il giovane che sceglie di vivere e lavoarare nei campi è «un fortunato che ha l’opportunità di misurarsi in un settore a contatto con la natura dove esprimere creatività e innovazione». Ma per il 13,8% è «uno sfigato che non ha possibilità di trovare un’occupazione migliore». Infine il 23,4% definisce il futuro imprenditore agricolo un «pazzo idealista a cui piace andare controcorrente». In base alle cifre prevale la considerazione secondo cui scegliere di «fare agricoltura» è comunque una professione gratificante. Ma esistono ancora margini di opinione pubblica che guardano con perplessità all’idea di imprenditorialità agricola. DOLCETTO DEI TERRAZZAMENTI I PRODUTTORI CANTINA TERRENOSTRE Cossano Belbo Tel. 0141.88137 CANONICA CESARE Torre Bormida Tel. 0173.88026 CN CASCINA BESCIOLO Gorzegno Tel. 0173.86038 CIGLIUTI GIUSEPPE Cortemilia Tel. 0173.81059 PER INFORMAZIONI: COMUNITÀ MONTANA LANGA DELLE VALLI Torre Bormida via Umberto Maddalena, 10 tel. 0173.828204 fax 0173.828914 www.langadellevalli.it CHIOLA PIERLUIGI Perletto Tel. 0173.832113 REOLFI FERRUCCIO Perletto Tel. 0173.832218 BLENGIO IDA Rocchetta Belbo Tel. 0141.853221 AL LASTAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO2007 NORDOVEST DOMANI A FIRENZE IL DEBUTTO ITALIANO Made in Novara la Vodka Cavalli Sarà la distilleria Francoli di Ghemme a produrre la Vodka Cavalli già lanciata dal noto stilista in Usa, Russia, Dubai, Hong Kong, Cina e Giappone. FULVIO ROMANO SFASAMENTO STAGIONALE. ALLARME Rose fiorite e fragole mature Oggi soffia il föhn che farà salire le temperature fino a venti gradi SELMA CHIOSSO FILIPPO RUBERTA’ «Sembra di essere in Liguria». Una frase che si sente ovunque, nei bar, al supermercato, sull’autobus. E’ un inverno dai passi felpati, che non morde e fa risparmiare sulle spese di riscaldamento. Incredibilmente si è realizzato il proverbio spagnolo: «Basta crederci e le rose fioriscono anche a Natale». Capita ad Acqui Terme (Al) e Asti, dove le aiuole in centro sono puntellate di rose rosse. E a Perlo (Cn), nel giardino del vicesindaco sono maturate le fragole. Le follie del clima però spaventano gli uomini e disorientano gli animali. In tutto il Piemonte i prati sono verdi, le viti pronte a germogliare. Le previsioni del tempo annunciano da oggi a domenica un altro anticipo di primavera: soffierà il föhn e la temperatura potrà raggiungere i 20 gradi. L’assenza di nevicate danneggia stagioni sciistiche e agricoltura. A Cuneo la Camera di Commercio ha chiesto lo stato di calamità. A Limone sono aperti 7 impianti su 16, a Mondolè 4 su 24 e via di questo passo. Api come «impazzite» consumano le riserve di miele, mandando in crisi l’impollinazione Scattano gli allarmi: siccità, incendi, emergenza idrica. Gli animali non vanno in letargo e nel Verbano Cusio Ossola, gli apicoltori sono preoccupati perchè le api si comportano come se fosse aprile esaurendo la scorta di miele invernale. Dicono gli apicoltori: «Tra ottobre e gennaio le api dovrebbero fare una pausa. Invece si comportano come se ci fosse la covata, continuano a lavorare per innalzare Cosa cambia In collina e sulle vette Si pota nei vigneti Il clima di questi giorni ha fatto anche fiorire le rose: nella foto un’aiuola nel centro di Asti Valle d’Aosta I ghiacciai arretrano ogni anno e sbocciano le primule In Valle d’Aosta ci si è messo anche il föhn, il vento caldo delle Alpi, a trasformare gennaio in un fine stagione invernale. Oggi per trovare lo zero termico bisognerà salire quasi a 3 mila metri, e solo domani le minime sono previste in calo. Da settimane si susseguono fenomeni particolari e «inversioni termiche», come quelle del giorno di Capodanno, quando ai 1400 metri di Doues, nella valle del Gran San Bernardo, sbocciavano le primule. Questo mentre più in basso la pioggia caduta nella notte si trasformava in un’insidiosa lastra di ghiaccio, che ha provocato non pochi incidenti su strade a autostrade dell’Alta Valle. Anche gli im- I PAOLO MASSOBRIO Quelle buone pizze col cuore di Tramonti B Siccità e temperature sopra la media stagionale cominciano a preoccupare gli agricoltori. Nei vigneti, si è già iniziata la potatura. La mancanza del freddo potrebbe avere anche un effetto negativo: se non si andrà sotto zero non moriranno le uova degli insetti nocivi. La conseguenza: l’aumento delle malattie e quindi, dei trattamenti. [FI. M.] I Dolce & salato eppe Francese mi ha raccontato la sua storia un mezzogiorno prima di Capodanno. Lo conosco da una ventina d'anni, pizzaiolo in Asti con il fratello e la famiglia, ma mai avevo scoperto il suo tragitto da emigrante curioso, partito da Tramonti (Salerno) per studiare a Biella e poi arrivare nel cuore di Asti. Eravamo in una pizzeria del suo paese, che dà il nome ad una teoria svariata di locali. Per capirci, ci sono 3000 pizzaioli nel mondo che arrivano da Tramonti, 77 che raggruppa 13 frazioni. Dicono che la città con la più alta concentrazione di «tramontani» sia Alessandria. Beppe Francese porta il papillon, ama la pizza nelle sue espressioni creative e nel suo locale (via dei Cappellai, 15 tel. 0141592321) l'ha sublimata con il tartufo d'Alba da accompagnare ai vini di Angelo Gaja. Follia golosa ispirata dal matrimonio con una signorina dal marchio doc: è di Rocchetta Tanaro. Col sindaco di Tramonti ci siamo stretti la mano Uno scorcio del Monte Bianco pianti di innevamento artificiale hanno potuto funzionare solo a singhiozzo. Non è un fenomeno nuovo: da anni i ghiacciai arretrano anche di trenta metri l’anno, come dimostrano le ricerche volute dalla Regione, con misurazioni dell’Arpa e della Fondazione Montagna Sicura. [G. C.] da 25 a 35 gradi centigradi la temperatura dell’alveare. Consumano molta energia e sono costrette a ricorrere alla scorta di miele che però non possono rimpinguare, perchè non c’è ancora la fioritura. La questione è grave non tanto perchè mancherà il miele ma per l’equilibrio delle piante che s’inseminano grazie alle api». Ad Ovada (Al) una coppia di cigni pensava fosse primavera e il cigno padre ha quasi massacrato il figlio, considerandolo un rivale in amore. Il cignetto, di nome Sole, è stato salvato dai vigili del fuoco e trasferito ad Arenzano. La Coldiretti conferma lo sfasamento stagionale. Nelle campagne ci sono già albicocchi, susini e mandorli in fiore. Dicono all’associazione: «Il 2006 tra siccità, caldo e maltempo ha causato danni all’agricoltura stimabili in oltre un miliardo di euro, che rischiano di ripetersi anche nel 2007». E questo significherà raccolti ridotti e prezzi alle stelle. Stambecchi in quota Il grande freddo sulle Alpi non è arrivato, così stambecchi e camosci se ne restano tranquilli dove vivono d’estate, tra i 2 e i 3 mila metri. La calata a valle è dovuta solo alla ricerca di cibo, ma in questo strano gennaio sui pendii esposti al sole la neve si è sciolta pure in alta quota permettendo agli ungulati di sfamarsi normalmente. [T. V.] I BIELLA. RICONOSCIMENTO davanti al gonfalone: i saperi di Tramonti meritano una De. Co. (la denominazione comunale). Poco dopo è arrivato il titolare della pizzeria Lo Scugnizzo di Cuneo (corso Dante, 42 tel. 017167260), insieme col sommo pasticciere Salvatore De Riso. Vederli tutti lì nella loro terra m'ha fatto pensare che esistano anche le pizze fatte col cuore. Benedetta Tramonti, e benedetta la pizza alla domenica sera, con la famiglia, in quei locali che sono diventati come delle seconde case ed hanno acceso di un loro calore i centri delle città. Non so, infine, se il pizzaiolo della Valmilana (via Valmigliaro, 12 tel. 0131508006) viene da Tramonti, ma la pizza assaggiata giorni fa mi è piaciuta assai, quasi come la pizza del Mulino di Alessandria (via Plana, 41 tel. 0131252737), fatta con le farine del Mulino Marino. Il Premio Wolf a Pistoletto artista che parla al mondo A un biellese, Michelangelo Pistoletto l'edizione 2006-07 del «Premio Wolf» (sezione Arti) «per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono a una nuova comprensione del mondo». Nato a Biella, il maestro negli Anni 60 è stato tra i fondatori del movimento dell' Arte Povera. Nel 1994 ha presentato il manifesto «Progetto Arte», impegno etico-estetico sulla «trasformazione sociale responsabile». Dal 1991 al 2000 ha insegnato all'Accademia di Belle Arti di Vienna sen- Michelangelo Pistoletto Il FREDDO E’ANCORA LONTANO M a l’inverno, quando comincia? E’ questo ormai il vero e proprio rebus che cercano di sbrogliare i supercervelloni informatici dei centri di ricerca e che viene dibattuto con passione su tutti i siti Internet dedicati al meteo. Le posizioni, come avviene d’altronde un po’ in tutti i settori, si dividono in due partiti contrapposti. Da un lato c’è chi rimanda l’arrivo di freddo e neve sull’Europa occidentale e sull’arco alpino, ed è il partito dei «catastrofisti», quelli che imputano ormai di tutto e di più al «Global Warming» provocato dall’effetto serra. Sull’altro fronte si schierano i possibilisti, che con cautela cercano di elaborare una previsione di via d’uscita e di sblocco per quella classica calata verso Sud del Vortice Polare che è la cifra climatica degli inverni d’antan. I catastrofisti, dopo l’annuncio del 2006 come sesto anno più caldo della storia e dell’autunno record dei bollori da serra, possono oggi far leva sui quattro-cinque gradi sopra la media storica che questo inizio gennaio ha riservato al Nord Ovest per prefigurare un 2007 ancora più anomalo. Comunque, secondo la statistica, questo inverno continua la tendenza in atto dalla fine del secolo scorso ed appare molto simile a quello del 2004-2005, quando, dopo un dicembre tiepido almeno fino a Natale e dopo un principio di gennaio primaverile, il gelo arrivò assieme alla neve a fine mese, per continuare poi, con due brevi pause, addirittura fino ai primi di marzo quando raggiunse minime di circa -10˚. In questa ultima decade di gennaio, il primo peggioramento, con le ondate perturbate che cominciano a scendere di latitudine e infine, dal 24 o 25 del mese, arriverà il tanto agognato freddo polare accompagnato da nevicate anche intense in pianura. za contare, nel 2003, il Leone d'Oro alla Carriera consegnatogli durante la 50˚ Biennale di Venezia. Benché artista di respiro internazionale Michelangelo Pisoletto poco più di una decina d’anni fa scelse Biella per proseguire le sue attività: ha avviato così il centro multiculturale e plurisettoriale «CittadellarteFondazione Pistoletto» che oltre a ospitare mostre, artisti ed esponenti di spicco del mondo culturale, è ormai diventato fucina di nuovi talenti che da tutto il mondo approdano sulle sponde del torrente Cervo per confrontarsi con le nuove tendenze. Intitolato a Richard Wolf, inventore nato in Germania, il premio viene assegnato a scienziati e artisti che si siano distinti per il bene dell'umanità e dei rapporti fra i popoli. Oltre a Pistoletto riceveranno il premio il californiano George Feher e l'israeliana Ada Yonath per la chimica. La cerimonia il 13 maggio a Gerusalemme. [S. RO.] AL LASTAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO2007 In breve IMPRENDITORIA. IN PERIFERIA Riparte da Novi l’allevamento degli struzzi Vignole Borbera Auto nella scarpata Conducente illeso Precipita con l'auto in una scarpata, ma per sua fortuna l'auto si incastra tra due alberi e il conducente rimane praticamente incolume. L'episodio l’altra notte sulla provinciale tra Vignole e Stazzano. Il conducente, Florin Chesa, 28 anni, romeno abitante a Vignole, era alla guida della sua Marea, andata completamente distrutta. Per lui solo pochi graffi e contusioni. [G. FO.] I Verso la realizzazione di un macello “Ma è anche animale da compagnia” Gavi Iscrizioni all’asilo Principe Oddone Iscrizioni aperte fino al 27 gennaio all'asilo pubblico Principe Oddone di Gavi. L'Ipab ha deciso un aumento delle rette da 100 a 115 euro per il decremento di bambini prospettato per l'anno 2007-08. Afferma la presidente Anna Rezzani: «Il prossimo anno avremo meno iscrizioni rispetto agli attuali 65 bambini provenienti da Gavi e dal circondario. Da questo mese già in 35 sono stati scritti alla prima classe elementare. Il nostro asilo è stato recentemente messo a norma per quanto riguarda la sicurezza con la creazione di un nuovo salone ludico e l'acquisto di un nuovo arredo. Anche per questo il contributo del Comune di 12.000 euro, lo stesso ormai da molti anni e sul quale si basa anche quello regionale, purtroppo non basterà più a coprire le spese. Chiediamo uno sforzo maggiore a Comune e Regione per tutelare la storica struttura». [G. C.] I GINO FORTUNATO NOVI LIGURE Parte da Novi il rilancio dello struzzo. Allevare struzzi è una moda scoppiata in Italia circa 12 anni fa. Punto forte la carne magra. Il successo iniziale si è smorzato a causa dell'eccessivo costo degli animali che allora si aggirava a un milione e mezzo di lire per esemplare. Almeno quando gli esemplari venivano importati dalla Namibia e da altre nazioni africane. La carne costava 60 mila lire al chilo ed era una cifra che non tutti potevano permettersi, benché all'epoca fosse molto più facile macellare uno struzzo, equiparato a un tacchino gigante. Oggi tutto è cambiato. Le nuove normative consentono la macellazione e il sezionamento degli struzzi solo all'interno di strutture riconosciute dalla Comunità Europea, e sul mercato il costo degli animali si è abbattuto fino a 200 - 250 euro. La nuova cucina sta divulgando la carne di struzzo, particolarmente magra, come modello di alimentazione dietetica, anche per il bassissimo valore di colesterolo perfettamente adattabile a diete per cardiopatici. Gli obiettivi di Mercedes Vernazza, titolare dell'allevamento recentemente aperto nella tenuta Malpiantata nella zona del Basso Pieve, alla periferia di Novi, puntano alla realizzazione di un macello per struzzi, ma non solo, anche come animale da compagnia. «Pochi - spiega - immaginano che lo struzzo sia un animale molto affettuoso, quanto un cane, ed è assolutamente inoffensivo. In alcune Nazioni europee come Francia e L'allevamento recentemente aperto nella tenuta Malpiantata La carne Da prodotto di nicchia alle mense Fino a qualche anno fa, lo struzzo era allevato solo per la pelle e le piume, ora invece si apprezza anche la carne. Si ricava solo dalla coscia e i tagli più comuni sono il filetto, lo spezzatino e la bistecca. Si producono anche salami e prosciutti. La carne dello struzzo è rossa, tenera e di sapore delicato. Ha un elevato contenuto proteico (oltre il 20%), pochi grassi (1-2%), poco colesterolo e sodio, e molti sali minerali. Necessita di un breve tempo di cottura ed è molto digeribile. Da prodotto di nicchia si sta gradualmente diffondendo su scala nazionale. [G. FO.] I Germania, dove lo struzzo si è perfettamente adattato al clima è quasi consuetudine trovarlo in grandi giardini o nelle tenute agricole. Attualmente l'allevamento novese conta una quindicina di esemplari, ma solo nella primavera del 2008 si avrà la prima deposizione delle uova, che oggi, al contrario di una decina di anni fa, costano solo 10 euro l'uno. Teniamo però conto che un uovo pesa circa 1 chilo e mezzo, vale due dozzine di uova di gallina, è molto più digeribile e lavorabile, specie nella produzione di pasta fresca e dolci. E il guscio si può usare come portacenere o decoro artistico. Valuteremo in futuro come impostare questa attività che è ancora in fase sperimentale ma pensiamo di realizzare un macello per vendere la carne fresca, sottovuoto, soprattutto agli ospedali». Un macello a Novi sarebbe il secondo in regione, dopo quello di Diano d'Alba. Multinazionale svizzera, specializzata in redazione e traduzioni tecniche RICERCA: INGEGNERE, anche neo laureato per attività di redazione tecnica. Costituisce requisito preferenziale l’esperienza nel settore automotive. Inviare curriculum a: [email protected] STAR srl - C.so Roma 110 15100 ALESSANDRIA Fax 0131.325428 Novi Solidarietà all’Anffas da parte del Bennet L'Ipermercato Bennet di Novi ha devoluto all'Anffas le offerte raccolte in occasione delle festività natalizie, da volontari che hanno preparato i pacchi dono. [G. FO.] I Arquata Morando spiega la Finanziaria Domani alle 21, il senatore Enrico Morando interverrà nel salone della Soms di Arquata su «Finanziaria 2007». Il presidente della commissione Bilancio del Senato spiegherà le ragioni della manovra economica governativa. [G. FO.] I Multinazionale svizzera, specializzata nelle traduzioni tecniche RICERCA NEO LAUREATO/A IN LINGUE per stage o periodo di tirocinio. Costituisce requisito preferenziale l’esperienza nel settore. Inviare curriculum a: [email protected] STAR srl - C.so Roma 110 15100 ALESSANDRIA Fax 0131.325428 SERRAVALLE. CONVENZIONE Carabinieri in congedo al mercato e in strada per garantire sicurezza Presidiate inoltre banche e Posta In servizio già da questo mese E' partito a Serravalle il nuovo progetto sicurezza che coinvolge la polizia municipale e l'associazione dei carabinieri in congedo. La necessità di questa operazione è dettata dalla nuova viabilità che, in ragione della nascita dei centri commerciali, congestiona il paese in diverse fasce orarie, e, soprattutto, dall'enorme incremento del fenomeno dell'immigrazione che individua Serravalle tra le città italiane a massima densità di extracomunitari. «Ritengo che in quest’ultima fase amministrativa - spiega il sindaco Emanuele Dazzi occorra mettere a disposizione tutte le risorse che abbiamo, per problemi urgenti e necessari. Tra questi ci sono l'attività in continuo fermento dell'outlet anche nella prospettiva del nascente retail park e la quantità di gente che oggi circola in paese. E' quindi più che mai necessario offrire sicurezze al cittadino. Nella via- Aut.min. del 6/10/2005 prot. 13/1/0000285 Per la pubblicità su: Filiale di Alessandria Via Cavour, 50 -15100 ALESSANDRIA - Tel. 0131.445.522 - Fax 0131.300.528 COMMERCIALE SETTORE ENERGIA (rif. A.C.E.) La posizione ha come obiettivo prioritario la promozione e lo sviluppo delle vendite di energia elettrica e del gas. Il/la candidato/a ideale è preferibilmente in possesso di Laurea ed ha maturato esperienza in posizioni analoghe nel settore. Si richiedono: ottime doti di relazione, autonomia, capacità di negoziazione, forte predisposizione per le attività di vendita, metodo e capacità di pianificazione. Gli interessati/e (903/77), previa consultazione delle comunicazioni inerenti la privacy (D. Lgs. 196/2003), possono inviare il curriculum a UNIMPIEGO CONFINDUSTRIA S.r.l. Sede di Alessandria, Via Legnano 34, 15100 Alessandria. Fax 0131.252573 o a [email protected] indicando sulla busta o nell’oggetto della e-mail il riferimento Sarà potenziata l’azione delle pattuglie della polizia municipale: turni serali e notturni no valutate durante i servizi». Svolgerà un ruolo di primaria importanza l'associazione dei carabinieri in congedo, con i quali il Comune ha definito una convenzione. La loro presenza, oltre che nell'area archeologica di Libarna, nelle fiere e durante il mercato settimanale sarà giornaliera già a partire da questo mese nei pressi degli istituti bancari, dell'ufficio postale e nelle scuole per tutelare i ragazzi da eventuali presenze indesiderate. [G. FO.] Ricattava i genitori Condannato a 5 anni E’stata la droga a rendere violento Carlo Luzi, 40 anni, via Forni a Serravalle Scrivia, che il giudice unico di Alessandria Antonio Marozzo ha condannato ieri a 5 anni e 15 giorni di reclusione (stessa pena chiesta dal pm Claudio Poma) per estorsione ai danni dei genitori. Per sei mesi, fino a quando lo scorso agosto i coniugi, esasperati, lo hanno denunciato, minacciando di sfasciare il camion del padre e di togliersi la vita, li ha costretti a consegnare quasi ogni giorno trenta euro per MUSIC MUSIC volta, e in qualche occasione somme superiori, per acquistare droga. Per la verità, anche quando ha saputo di esser stato denunciato, ha continuato a chiedere soldi: a questo punto la Procura ha chiesto e ottenuto dal gip provvedimento di custodia cautelare. Lasciato il carcere, ora è agli arresti domiciliari in una Comunità dove cerca di disintossicarsi. La condanna è stata molto pesante per il numero elevato e continuato di episodi di estorsione e l’uomo, non ha beneficiato delle attenuanti. [E. C.] HALL HALL BALLO LISCIO VENERDÌ 12 SABATO SEDE DI ALESSANDRIA bilità in modo particolare abbiamo organizzato nelle ore serali e notturne, almeno fino a mezzanotte, pattuglie della polizia municipale che controllano sia il centro storico sia zone periferiche come Cà del Sole e il Lastrico. Per quanto concerne la viabilità, abbiamo stabilito incentivi con progetti obiettivi concordati insieme ai nostri vigili urbani, in modo che siano più presenti nei punti nevralgici». Aggiunge Dazzi: «I turni per le pattuglie varieranno in funzione delle esigenze che saran- SERRAVALLE. PER LA DROGA GENNAIO Importante società operante nel settore energetico con sede in Provincia di Alessandria ricerca Novi Ligure 59 13 GENNAIO DOMENICA 14 GENNAIO LUNEDÌ 15 GENNAIO GIORGIO VILLANI MIKE E I SIMPATICI POMERIGGIO E SERA ROMMY E LA BAND HARMONY SHOW STATALE 211 - SALE (AL) - Tel. 0131.84.108 AL LASTAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO2007 Casale 63 VERTICE A TORINO. COINVOLGIMENTO NELLA FASE DELLA SEMINA POLSTRADA. LO SCORSO ANNO Lotta zanzare, i risicoltori sono disposti a collaborare Quattromila multe con autovelox sull’A26 Casale però chiede conto della distribuzione dei finanziamenti FRANCA NEBBIA CASALE MONFERRATO «Non intendiamo buttare via il bambino con l’acqua sporca». E’ questo il commento di Lido Riba, presidente dell’Ipla che l’altro giorno in Regione ha partecipato all’avvio del programma per la lotta integrata alle zanzare in un incontro con le Province di Alessandria, Biella, Vercelli, i Comuni interessati e rappresentanze di associazioni di risicoltori. All’Ipla infatti viene affidato da quest’anno il progetto di lotta integrata alle zanzare. La frase mette il dito su metodi usati nelle risaie in passato, dove, in fase di prosciugamento, il prodotto biologico (Bacillus Thuiringiensis) e buona parte della fauna, che si ciba di larve di zanzare, veniva buttata. «Abbiamo studiato con i risicoltori, che sarebbero d’accordo, - dice Riba - di tracciare un piccolo solco a lato delle risaie che serva per la raccolta-acque quando la risaia viene prosciugata. In questo modo buona parte della fauna tipica della risaia rimarrebbe in loco e anche il prodotto biologico che viene usato per la lotta alle larve non verrebbe sprecato, con evidenti risparmi sulle spese». Disponibilità a intervenire nelle risaie per la lotta alle zanzare Programma «verde» Si abbattono gli alberi pericolosi Ampio programma «verde» per sostituzione di alberate cittadine, con abbattimento degli alberi che risultano pericolosi. L’area più bisognosa di cure è quella della stazione. Richiede ripiantumazioni per le precarie condizioni di stabilità degli alberi, piantati tra il 1760 e il 1860, con qualche ricambio a inizio ’900. Critica l’area di via Crispi (18 mila mq.), 30 ippocastani a lato strada dove le auto parcheggiate hanno I causato lesioni alle piante. Quattro sono già state abbattute. «Proprio da qui - dice l’assessore Riccardo Revello - partiremo con le sostituzioni». Altre 13 piante dovranno essere rimosse a breve. Saranno sostituite con 20 querce. Altre 20 saranno disposte in viale XIII Martiri e 6 aceri nella zona giochi. «Il prossimo anno poi si pianteranno ippocastani in viale Cavalli d’Olivola e di 15 carpini in via Negri». [F. N.] Non è l’unica novità. La seconda è quella di sfruttare la fase della semina da parte dei risicoltori per attuare una parte di trattamenti, con una riduzione delle spese. Una sperimentazione su semi pretrattati (impregnati di Bacillus) è già stata condotta positivamente dall’Ente Risi di Vercelli. «I risicoltori potrebbero essere d’accordo, perché per loro non comporterebbe lavoro supplementare. Se così fosse si potrebbe ricorrere ai Psr (piani di sviluppo rurale) per avere qualche finanziamento». Accantonati invece per ora programmi sperimentali di coltivazione di riso in asciutta. Ma a riportare la discussione su un piano di operatività è intervenuto l’assessore all’Ambiente Riccardo Revello. «Va tutto bene con idee nuove, purchè gli impegni presi si mettano nero su bianco e quindi si portino avanti». La sollecitazione era rivolta soprattutto alle associazioni di categoria dei risicoltori, tenuto conto che i Psr saranno operativi solo dal 1˚ gennaio 2008 e non si può aspettare quella data per muoversi. L’area che sarà di competenza dell’Ipla (circa 110 mila ettari da Verbania fino ad Acqui) sarà decisamente superiore ai 25 mila ettari trattati nel Casalese da Casale come capofila di 44 altri comuni. Erano a disposizione circa 4 milioni e mezzo di euro. «Ora, facendo le proporzioni - aggiunge Revello dovrebbero esserci a disposizione 25 milioni di euro». Ce ne sono invece circa 7 milioni e quindi necessariamente i trattamenti saranno a macchia di leopardo». Più controlli, nel 2006, sul tratto dell’A 26 pattugliato dalla Polstrada di Casale al comando di Lorenzo Esposito. Sono stati effettuati ben 2780 interventi. Nel corso di 1462 uscite di pattuglia sono stati effettutati 115 serivizi con autovelox, scattando 4000 fotogrammi. In totale sono state rilevate 3636 contravvenzioni, nella maggior parte dei casi per velocità eccessiva, con il ritiro o la sospensione di 101 patenti e il ritiro o sospensione di 115 carte di circolazione. Numerosi i controlli per contrastare la guida in stato di ebbrezza e sono state registrate 59 irregolarità (in 4 casi sotto effetto distupefacenti). Sono stati rilevati 196 incidenti stradali di cui 4 mortali, 51 con feriti e 141 sinistri si sono registrati solo danni ai mezzi. L’incidente più grave si era verificato a febbraio quando si erano scontrate frontalmente due auto, una delle quali viaggiava contromano; erano morti Fabio Coppa, 31 anni, infermiere di Casale Popolo, e una coppia di Alessandria, Antonio Anzalone, 55 anni, impresario edile a Casale, e la moglie Eugenia Anca, 40 anni, romena. [R. SA.] VILLANOVA. BENNET ED EURONICS Entrano in azione i ladri ma restano senza bottino Il centro commerciale di Villanova nel mirino dei ladri, ma per due volte sono stati costretti ad andarsene a mani vuote. Il primo episodio risale alla scorsa notte quando ignoti sono saliti sul tetto dell'Euronics e, raggiunto il lucernaio, hanno segato le sbarre cercando di calarsi all'interno del punto vendita, ma il sistema d'allarme è scattato e i malviventi non hanno potuto far altro che darsi alla fuga, riuscendo a dileguarsi nonostante il tempestivo intervento della sicurezza privata e dei carabinieri. Pochi mesi fa il punto Euronics di Villanova era già stato visitato dai ladri che si erano impossessati di macchine fotografiche digitali e telefonini. L'altro pomeriggio due extracomunitari hanno cercato di compiere un furto al Bennet. Uno dei due è rimasto prima delle casse a fare da palo, mentre il secondo ha caricato su un carrello un computer e due piumoni e ha cercato di uscire dalla cassa centrale, dopo aver rimosso la catena di sicurezza. È però stato notato dal direttore che lo ha bloccato,mentre il complice si dava alla fuga. Immediato l'intervento dei carabinieri di Balzola che hanno fermato il ladro, un cittadino ungherese sprovvisto di documenti, che ha dichiarato di essere minorenne e senza fissa dimora. E' stato denunciato a piede libero. [R. SA.] AL LASTAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO2007 In breve VIABILITA’. INQUINAMENTO Stop alle vecchie auto ma deroghe alla sosta La mappa dei parcheggi 4 3 2 Ovada Riparte il progetto dell’«Orto didattico» Anche per questo anno scolastico verrà riproposto il progetto dell'«Orto didattico». L'obiettivo è di educare i bambini all'amore per la coltivazione della terra, insegnando loro a seminare le verdure, a seguirle nella crescita, attuando tutte quelle attività di pulizia delle erbacce e di cura necessarie, fino ad arrivare a raccogliere il frutto. Il terreno utilizzato è quello nel cortile dell'ex ospedale Sant'Antonio. Lo scorso anno oltre all’amministrazione comunale, che aveva predisposto il terreno, aveva collaborato la Coldiretti fornendo le sementi. «Agricoltori» erano stati gli alunni delle classi 3ª e 4ª della elementare Damilano. [R. BO.] I Acqui Canile, rinnovato incarico per gestione La giunta comunale di Acqui ha rinnovato per il 2007 l’incarico alla cooperativa sociale Marcondiro di Tortona per la gestione del canile municipale di strada della Polveriera. L’impegno di spesa approvato ammonta a 52 mila euro, Iva inclusa. [G. L. F.] I 1 1 Via Alessandria Movicentro 2 Piazza S. Marco Bistagno 3 Piazza Don Dolermo Ex Caserma C. Battisti 4 Piazza Facelli Ex Caserma C. Battisti 5 5 Anche Franco Marini per ricordare Saracco 5 Partners - LA STAMPA «Un blocco che si poteva evitare». E’ l’opinione diffusa tra gli abitanti della città e dei paesi limitrofi sullo stop deciso dalla Regione alle auto a benzina Euro 0 e diesel ante Euro 2 che scatterà lunedì. Il provvedimento riguarda anche Acqui, che supera di sole 320 unità la soglia dei 20 mila abitanti fissata da Torino. Replica il sindaco Danilo Rapetti: «Sono ovviamente molto dispiaciuto di dover imporre questa restrizione alla circolazione. Mi conforta però l’accordo raggiunto dalle sei amministrazioni comunali della provincia interessate a effettuare i blocchi alla circolazione contemporaneamente». Un blocco che sarà attuato dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 19 per i veicoli privati e dalle 10 alle 19 per i mezzi adi- biti a trasporto merci. «Tutti i privati cittadini - dice il sindaco - potranno comunque circolare in caso di emergenza, ad esempio per recarsi in strutture sanitarie per interventi d’urgenza e per sottoporsi a terapie o esami indispensabili. Inoltre, sono previste deroghe sulla circonvallazione dell’ex statale 30, nelle frazioni del Comune e lungo gli assi viari necessari al raggiungimento dei parcheggi di scambio individuati dall’ordinanza». In pratica, i veicoli provenienti da Nizza, Ricaldone e Alice potranno raggiungere il parcheggio dell’ex caserma Battisti utilizzando via Nizza e via Morandi. Invece, le auto che giungono ad Acqui da Alessandria e Cassine, Rivalta e Strevi potranno raggiungere e sostare nel parcheggio della stazione. I veicoli provenienti da Sassello, Cartosio, Melazzo e dagli altri Comu- Il 19 gennaio, con una cerimonia congiunta organizzata dai Comuni di Acqui e di Bistagno, verrà ricordata la figura del senatore Giuseppe Saracco nel centenario della morte alle 11 in piazza Monteverde a Bistagno. Alle 11,30 sono previsti i saluti delle autorità. L’orazione ufficiale sarà tenuta dal presidente del Consiglio provinciale di Alessandria, Adriano Icardi. Seguirà la deposizione di una corona sulla tomba dello statista. Alla cerimonia è prevista la presenza del presidente del Senato, Franco Marini. [G. L. F.] I 5 Zona Bagni GIAN LUCA FERRISE ACQUI TERME Acqui e Val Bormida 67 ni della Valle Erro e da Ovada e l’Ovadese potranno raggiungere i parcheggi di viale Einaudi in zona Bagni, o di piazza San Marco e piazza Allende percorrendo il ponte Carlo Alberto per poi immettersi sulla circonvallazione. Chi invece proviene da Savona e dalla Valle Bormida potrà raggiungere i parking di piazza San Marco e piazza Allende. Curioso giro dell’oca invece per chi arriva dalla frazione di Moirano: si arriverà all’ex caserma percorrendo via Amendola e svoltando poi in via Berlingeri e via Crispi. Stesso tragitto per gli abitanti di Lussito e Ovrano che potranno scegliere se posteggiare in Zona Bagni o in piazza Allende e piazza San Marco dopo aver percorso il ponte Carlo Alberto, la circonvallazione dell’ex statale 30, stradale Savona e un tratto di corso Divisione Acqui. Ovada La neve non c’è ma ci si prepara La neve non arriva ancora. Ma il Comune si prepara per l’eventuale sgombero. Il servizio è stato assegnato a: Fratelli Boccaccio, via Grillano 20B; Giovanni Ferrando strada Monteggio 16; Sergio Merialdo, S. Lucia 5; Giuliano Zumino, S. Luca Molare; Massimo Sciutto, via Nuova Costa 57. [R. BO.] I Degustatori al lavoro XXVII EDIZIONE. PUBBLICATO IL BANDO In gara vini doc e docg al concorso enologico “Città di Acqui Terme” I campioni vanno consegnati all’enoteca entro il 7 febbraio Bandita la 27ª edizione del Concorso Enologico «Città di Acqui Terme» che si svolgerà il 15 e 16 febbraio, valevole come decima Selezione Regionale Vini del Piemonte. La manifestazione, organizzata dal Comune in collaborazione con l’Enoteca Regionale, rappresenta uno dei momenti più importanti di confronto sulla qualità dei vini in Piemonte. Il Concorso si avvale della collaborazione dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, della Regione e del patrocinio dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Sono ammessi a titolo gratuito i viticoltori, le cantine sociali, gli industriali e i commercianti che producono o vendono vini doc e docg del Piemonte. I campioni di vino dovranno essere inviati all’Enoteca il 7 febbraio. Ogni commissione sarà composta per sorteggio da 7 commissari di cui 6 enologi o enotecnici di cui almeno 4 operanti in modo attivo e continuativo in Piemonte, nominati dall’Associazione Enologi Enotecnici Italiani e da un giornalista esperto del settore. Le valutazioni sono espresse autonomamente da ogni Via Gavi, 85 Tel. 0143.743174 Fax 0143.320119 NOVI LIGURE (AL) www.ilsaulino.it e-mail: [email protected] Degustazione vini su appuntamento L’Azienda Vitivinicola, “IL SAULINO” è situata nel cuore della zona del GAVI D.O.C.G. Collocata in un’amena posizione, si estende su un’area di dodici ettari quasi totalmente coltivati a vigneto. Responsabile dell’Azienda è l’enologo Giancarlo Ariano che, coadiuvato dai suoi familiari, si occupa direttamente, da oltre trent’anni, delle varie fasi, dalla vendemmia alla scelta delle uve, fino alla vinificazione ed all’imbottigliamento. commissario in base al metodo dell’Union International des Oenologues, lo stesso vino sarà sottoposto al giudizio di una commissione e il punteggio totale sarà determinato, dopo l’eliminazione del punteggio più alto e quello più basso, dalla media aritmetica dei rimanenti punteggi. Sono quindi premiati a pari merito tutti i vini che raggiungeranno il punteggio di 85 centesimi. Ai vini che otterranno il massimo punteggio nella loro categoria sarà assegnato il premio speciale «Caristum», antico nome di Acqui, fondata dalle operose popolazioni degli Stazielli. Premi a chi raggiunge almeno 85 centesimi Il «Castrum» ai primi di ogni categoria Spinti dall’invasione dei Celti, gli Stazielli si insediarono nella Valle della Bormida, e fondarono alcune città, tra le quali «Caristum», primo nome dell’attuale Acqui Terme. Secondo una serie di ricerche storiche gli Stazielli erano dediti già tra il V ed il III secolo avanti Cristo alla coltivazione della vite. Il regolamento completo del Consorso enologico è disponibile sul sito del Comune all’indirizzo: www.comuneacqui.com. Per ulteriori informazioni, ci si può rivolgere sia all’ufficio agricoltura sia all’enoteca regionale di palazzo Robellini. [G. L. F.] BI LASTAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO2007 Santhià e Viverone 61 In breve ROPPOLO. I PROGRAMMI I vini e il castello L’Enoteca parte con nuove sfide Salussola Anziano si allontana dalla casa di riposo Si allontana dalla casa di riposo di cui era ospite, cade ed è soccorso dai carabinieri e dal 118. Si tratta di un anziano di 80 anni, che dopo le cure è stato riaccompagnato alla struttura che lo ospita. [F. P.] I Salussola Sant’Antonio Abate Festa a Vigellio La frazione di Vigellio festeggia domenica Sant'Antonio Abate, con la tradizionale benedizione di animali, trattori e automobili: i partecipanti, in corteo, si dirigeranno verso la chiesetta della frazione dove la messa è in programma per le 11,15, mentre a seguire si terrà il pranzo organizzato dalla Nuova Associazione Amici del Cavallo. [L. BO.] I Il neopresidente Graziola anticipa le iniziative che ora presenterà ai soci LAURA BOERIO ROPPOLO Il passaggio di testimone alla guida dell’Enoteca regionale della Serra tra lo storico presidente e fondatore Sergio Sarasso, ed il suo successore Giuseppe Graziola, sta assumendo forma concreta. Graziola, assessore provinciale all’Agricoltura e turismo, è stato individuato quale presidente dell' Enoteca da Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Biella: entro la fine di gennaio presiederà la prima assemblea dei soci, durante la quale presenterà il programma di attività del nuovo anno. E di novità se ne intravedono già molte, prima su tutte l’intenzione del neopresi- Santhià Spese più elevate per le luminarie Rispetto alle previsioni è stato necessario aumentare il numero di luminarie natalizie installate durante le festività e provvedere alla sostituzione delle luci bruciate in quelle di proprietà comunale del «cielo stellato», con un costo aggiuntivo di 2 mila 280 euro. [G. MAR.] I Biella Fondi comunitari Incontro al Museo La collaborazione con i viticoltori tra le priorità emerse dai primi contatti dente di effettuare un’accurata verifica degli aspetti organizzativi e gestionali dell' Enoteca, come spiega lo stesso Graziola: «Per rispondere alla richiesta di massima chiarezza e trasparenza sugli aspetti gestionali sollecitata da più parti, proporrò all’assemblea l’avvio di una procedura di “auditing”, cioè la verifica del funzionamento del sistema, che esaminando tutte le voci dei bilanci precedenti anche dal punto di vista giuridico, permetterà l’indispensabile approvazione del consuntivo 2006 e garantirà alle future gestioni dell’Enoteca la massima serenità amministrativa». Scendendo nel dettaglio, il programma per il 2007 punterà prevalentemente sugli aspetti promozionale e commerciale e sarà coordi- «Fondi comunitari 2007-2013. Quale strategia di sviluppo per il Piemonte e il Biellese»: è il tema dell’appuntamento in programma oggi alle 18 al Museo del Territorio. Interverranno gli assessori regionali Bairati e Conti e il consigliere Ronzani. [L. BO.] I nato da un’esperta del settore, Sara Colombera, attuale direttore del Cervim, il Centro internazionale di ricerche per la viticoltura di montagna, affiancata da un comitato tecnico di specialisti, che L’obiettivo è il forte rilancio della struttura formidabile strumento di promozione di tutto il territorio biellese Giuseppe Graziola neo presidente dell’Enoteca della Serra sarà composto da produttori, enologi, degustatori, operatori del marketing e della comunicazione. «Com’è nello spirito e nell’essenza del mio mandato aggiunge Giuseppe Graziola - ci stiamo muovendo a ritmi serrati per chiudere le gestioni precedenti, rinnovare lo statuto dell’associazione adeguandolo alle nuove realtà amministrative e preparare un forte programma di rilancio dell’Enoteca, che è un formidabile strumento di promozione per il settore vitivinicolo di tutte le aree rappresentate. Intendo coinvolgere attivamente i vari territori e rivalutare nel contempo la collocazione prestigiosa della sede nel castello di Roppolo, sfruttando al meglio un complesso dove confluiscono storia, arte, cultura». Il neopresidente, inoltre, punta sulla collaborazione e sul coinvolgimento dei produttori locali, che conta di incontrare al più presto, proprio per valutare insieme le prime iniziative e metterle già in cantiere. Cavaglià Festa di compleanno per due centenarie Oggi pomeriggio al centro d'incontro «Salotto d'Argento» si festeggeranno due compleanni: quelli di Elsa Lesca, 103 anni e du Cesira Maluzzi, 101. L'appuntamento è alle 16. [L. BO.] I Santhià Libri per 3 mila euro alla Biblioteca civica Anche per il 2007 la Biblioteca civica sarà fornita dei libri dalla ditta Center Book di Torino con uno sconto del 28 per cento rispetto al prezzo di copertina. Tre mila euro lo stanziamento annuale previsto dal Comune per la fornitura dei testi. [G. MAR.] I AUTOSTRADE. INTERVENTO DI CORRADINI. E OGGI ARRIVA BORIOLI “Sì al peduncolo da Santhià” Oggi alle 10,30, a Biella arriva l'assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli per un incontro nella sala del Consiglio provinciale in cui, insieme al presidente Sergio Scaramal, parlerà di viabilità e infrastrutture sul territorio ed in particolare del peduncolo autostradale che unirà Biella a Santhià. La scelta di Santhià, anziché Carisio, come terminale del collegamento, ha sollevato polemiche da parte di alcuni amministratori biellesi. Sul tema interviene Enzo Corradini, capo gruppo Udc in Provincia a Vercelli, facendo alcune precisazioni: «Come vice presidente della commissione provinciale che si occupa di pianificazione territoriale, ben due anni or sono ebbi modo di manifestare la mia personale soddisfazione sulla determinazione della Provincia di Vercelli di prevedere il collegamento di Biella con l'autostrada A4 su Santhià». Sulla base di alcune simulazioni è stato verificato che il transito di automezzi sarebbe nettamente favorevole all'opzio- ne santhiatese. «Ma alcuni amministratori biellesi - aggiunge antepongono i soli costi di realizzazione dell'opera ai grandi benefici che se ne trarranno. Su Santhià il collegamento è sì più oneroso ma è anche più strategico perché in grado di smistare un maggior flusso di veicoli, in particolare di mezzi pesanti, rispetto all'opzione di Carisio». Precisa ancora: «In Consiglio provinciale, ad illustrazione del Piano territoriale di coordinamento della Provincia, ho sostenuto l'iniziativa su Santhià in quanto la ritengo strategica per la nostra provincia, ma importante anche per quella di Biella. Il ragionamento basato sui costi, infatti, è importante ma non deve determinare scelte politico-strategiche in contrasto con quanto il territorio si aspetta in termini di rilancio di uno sviluppo armonico di entrambe le province interessate». Corradini conclude con un'esortazione «il carro della ripresa sta passando in questo momento, se non ci saliamo rischiamo di rimanere al palo per molti anni». [G. MAR.] CN LASTAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO2007 Cuneo e provincia 59 In breve INCONTRO. IERI IN PROVINCIA Piano energia entro un mese Il presidente Costa: “Pronti a decidere dove realizzare le centrali” MICHELA CASALE ALLOA CUNEO «Tra un mese presenteremo la bozza del piano energetico provinciale coinvolgendo il territorio». Poche parole che molti si aspettavano di sentire quelle pronunciate ieri dal presidente della Provincia Raffaele Costa durante l’incontro per discutere del «caso centrali elettriche». Nella sala Giolitti erano presenti tutte le parti interessate all’argomento: rappresentanti di Provincia, Unione industriale e sindacati (Cgil, Cisl e Uil), più sindaci delle «sette sorelle» e amministratori di sette centri minori del Cuneese (Carrù, Castelmagno, Ceresole, Clavesana, Murello, Vicoforte e Villafalletto) capeggiati dal la presidente dell’associazione Piccoli Comuni italiani Franca Biglio. La proposta di organizzare la «tavola rotonda» era partita da Costa dopo le polemiche provocate dal progetto dell’« Lpr», l’azienda che vorrebbe realizzare un termocombustore a biomasse e rifiuti a Bastia. «L’’utilizzo razionale delle biomasse, la riduzione dei consumi e allo sfruttamento di fonti alternative - ha aggiunto Costa -. Saranno queste le ‘’linee guida’’ del piano ». Slitta di una settimana l’incontro per celebrare i 30 anni della Cooperativa fidi di Confcommercio. Prevista per il 15 gennaio, la cerimonia si terrà il 22, alle 10, nella sede di via Avogadro a Cuneo. Parteciperanno il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, e il vicepresidente della Regione, Paolo Peveraro. [C. G.] I Parla la presidente di Federsolidarietà Dopo la pausa delle festività natalizie riprendono gli incontri del corso «Dalla solidarietà al volontariato». Stasera nel salone della Pro loco di Madonna dell'Olmo, alle 21, è attesa Vilma Mazzocco, presidente nazionale Fedesolidarietà, che parlerà di «la cooperazione sociale: strumento di solidarietà». [A. F.] I Boves Emilio Lombardi e Raffaele Costa, vice e presidente della Provincia L’assessore cuneese Elio Allario e i sindacalisti Matteo Carena e Mario Borgna In Provincia sono stati depositati 4 progetti di centrali: oltre a Bastia (venerdì la Conferenza dei servizi), quelli degli impianti a metano di Prato Nevoso (approvato l’altro giorno), Mondovì e Barge. «Una corretta pianificazione degli interventi in ambito energetico manca da troppo tempo Mondovì Aldo Rabbia non ha dubbi: «No alle centrali con combustibili diversi, come quella di Bastia. Bisogna puntare sull’utilizzo corretto delle biomasse. I rifiuti per ora si possono ancora bruciare nei cementifici come il Buzzi di Robilante, nei quali costituiscono un combustibile migliore di quelli usati attualmen- Cascina del ‘700 ora è agriturismo E’ stato recentemente inaugurato in frazione San Mauro di Boves, l’agriturismo «La Cavallera». Si propone di offrire agli ospiti una vacanza in un luogo di campagna, «lontani - dicono i gestori - dalla folla che sceglie di vestirsi, comportarsi e muoversi in città. Una vacanza da tutto, anche dal proprio abituale stile di vita». L’agriturismo punta sulla cucina, genuina e elegante, e sulle comodità derivate dal restauro conservativo di una cascina piemontese del ‘700. Sono proposti anche pranzi e cene su prenotazione. Info: 339/2553070. [M. BO.] I nel Cuneese - ha aggiunto Matteo Carena, segretario provinciale della Cisl -. E’ giusto preoccuparsi di salvaguradua ambientale e sviluppo sostenibile, ma ciò deve andare di pari passo con la risoluzione di alcune problematiche, come lo smaltimento dei rifiuti». Sull’argomento il sindaco di Ospedali a norma con 100 milioni Ci vorrebbero poco meno di 100 milioni di euro per «mettere a posto» gli ospedali del Cuneese. Lo studio dell’Aress (L’Agenzia regionale per i servizi sanitari) è però più un’esercitazione accademica che un vero piano economico. Nel conto, ad esempio, sono computati anche 7,5 milioni di euro per rendere pienamente efficiente il «Santo Spirito» di Bra e 6 per il «San Lazzaro» di Alba, quando invece si sa che le due città avranno presto un nuovo ospedale comune, per il completamento del quale i fondi necessari non corrispondo- La Confidi compie trent’anni Madonna dell’Olmo STUDIO REGIONALE. SOLO PER LA GRANDA MARIO BOSONETTO CUNEO Cuneo no a 13,5 milioni di euro. Così come non sono 13 i milioni di euro necessari a finire i lavori del nuovo ospedale di Mondovì, che - si spera in autunno - è destinato a sostituire il vecchio «Santa Croce». Il conto di 13 milioni è stato invece fatto come se l’ospedale a Piazza dovesse essere riimbiancato, e se ne dovessero rifare completamente i tetti. Sono state cioè teoricamente conteggiate le spese necessarie a «portare la struttura a una ipotetica «piena efficienza». Così come è stato fatto per l’ospedale di Ceva (6 milioni di euro), quelli di Saluzzo (6 milioni) e di Savigliano (12 milioni). La spesa più consistente ri- Lo studio dell’Aress riguarda tutte le strutture ospedaliere piemontesi te». Se per i rappresentanti dei piccoli Comuni l’incontro ha rappresentato un «grande passo avanti verso la giusta pianificazione di interventi sul territorio», quelli di Legambiente, «gradi assenti» di ieri, hanno commentato l’esito della riunione con un laconico «staremo a vedere». guarderebbe il «Santa Croce e Carle» di Cuneo. «In quei conti spiega il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Fulvio Moirano - ci sono anche spese che corrispondono a progetti che intendiamo effettivamente realizzare. A partire dalla risistemazione della grande area delle sale operatorie al ‘’Santa Croce», che resterà libera dopo l’apertura, prossima, del blocco delle nuove sale operatorie. Una riorganizzazzione che dovrà tenere conto, ad esempio, del decreto Bindi del ‘97, per cui si dovranno avere stanze con non più di 4 letti e dotate di servizi ‘’interni’’. Altri lavori importanti riguardano il ‘’Carle’’ a Confreria, dove prevediamo di costruire un altro padiglione di dimensioni analoghe a quello degli Infettivi. E c’è anche il progetto di collegare le due sedi con un’ascensore orizzontale sullo Stura». Escursionismo In Valle Roja da Breil ad Airole Causa scarso innevamento, la Compagnia del Buon Cammino ha annullato la gita di domenica in Val Susa. Sarà sostituita (sempre domenica) con un’uscita con le racchette in Valle dell’Ubaye, in Francia. Ritrovo alle 9, al Colle della Maddalena, andata e ritorno 5 ore. Info: 347/7236296. E per chi rinuncia alla neve, c’è il trek in Valle Roja, da Breil ad Airole, con ritrovo alle 8,30 a Borgo San Dalmazzo (parcheggio stazione Fs). Info: 347/0457973. [M. BO.] I VC LASTAMPA VENERDÌ 12 GENNAIO2007 La domanda e l’offerta Le contrattaizoni alla Borsa risi di Piazza Zumaglini. Rispetto allo scorso anno è stato ritirato dall’industria un milione di quintali in meno Vercelli e provincia 59 In breve Nucleare a Saluggia Verdi e Pdci sulla manifestazione In un comunicato a firma di Dario Sellaro e Luciano Galvani, i Verdi e i Comunisti italiani, che aderiscono alla protesta di domenica contro il trasferimento del materiale combustibile irraggiato da una piscina nucleare all’altra di Saluggia, precisano di non essere gli organizzatori della manifestazione, ma di avervi semplicemente aderito. [W. CA.] I Moduli Sii La consegna prorogata al 15 E’ stata prorogata fino a lunedì la data per la consegna dei moduli della Sii, l’ente che gestisce l’acqua in diversi comuni della provincia. Gli utenti sono tenuti a comunicare all’azienda i dati catastali delle abitazioni, come previsto dalla legge. Per la compilazione ci si può rivolgere ai Comuni. [G. OR.] I MERCATO. EFFETTO ALLARGAMENTO UE Volano i prezzi del riso Mai così in alto da anni Oltre il 40%, ma aumentano anche le importazioni GIANFRANCO QUAGLIA VERCELLI Volano i prezzi sulle principali piazze risicole italiane: da Vercelli a Pavia e Mortara sino a Novara. Quotazioni mediamente superiori di un buon 40 per cento rispetto all’andamento della scorsa campagna di commercializzazione, con massimi che raggiungono i 430 euro/tonnellata per l’Arborio-Volano, i 367 per il Baldo, i 385 per il Roma. Più o meno sugli stessi livelli dell’ultimo scorcio 2006, quando i prezzi si erano già stabilizzati su questi livelli. Ma volano anche le importazioni da pesi extra-Ue, anche in questo caso con un’impennata del 40 per cento. Che cosa sta accadendo? per Piero Garrione, commissario dell’Ente Nazionale Risi, nulal di nuovo sotto il sole e andamento abbastanza prevedibile. In realtà - è lo stesso commissario a ricordarlo qualcosa è avvenuto. L’aumento dei consumi all’interno dell’area comunitaria, dovuto all’ingresso dei nuovi Paesi che ha determinato anche un forte incremento della domanda e di conseguenza ha impresso un’accelerazione alle quotazioni. Non è tutto: nel gioco della domanda-offerta si sta assistendo a una «resistenza» da parte dei produttori a immettere risone sui mercati e questo favorisce l’aumento dei prezzi. Al tempo stesso la produzione è stata inferiore rispetto al 2005. Insomma, una situazione abbastanza anomala, tan- C’è anche l’incremento di prodotto dal Sud Est asiatico. Per il 2007 preoccupa la siccità to che a tutt’oggi è stato ritirato un milione di quintali in meno di riso da lavorare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Se il mondo agricolo è soddisfatto per i livelli di prezzo ragigunti i nquesta fase, le industrie di trasformazione incontrano difficoltà. Già nel 2006 l’Airi (Associzione industrie risiere italiane) che raggruppa una sessantina di im- prenditori, aveva chiesto uan revisione dei dazi all’importazione, per aumentare la possibilità di approvvigionamento. Ipotesi che incontra la netta opposizione dei risicoltori. A tutto ciò si aggiunge il «caso» dei campioni di riso Ogm riscontrati nelle partite arrivate dagli Usa e la conseguente decisione di Bruxelles di bloccare tutto. Da qui la decisione e la scelta delle industrie italiane di attingere ai mercati del Sud-est asiatico pe il riso di tipo Indica che, dopo la lavorazione,viene di nuovo esportato. Riso ancora nei magazzini dunque, ma i produttori piemontesi stanno già guardando all’imminente prossima stagione. tra un paio di mesi è già tempo di semine. Le prime indicazioni sarebbero per un possibile aumento della superficie, visti i prezzi decisamente remunerativi. Ma su tutto quanto grava un’incognita: le risorse idriche. L’inverno finora isccitosi preoccupa non poco, le riserve potrebbero scarseggiare e mettere a rischio un’espansione di superficie. Gli Ogm «Un elemento determinante» Furti in alloggi Ladri in fuga da due case di Roasio Tentato furto l’altra sera a Roasio. Erano circa le 18,30, quando due uomini stavano tentando di introdursi in un’abitazione di via Torino. L’impianto antifurto, però, ha fatto il suo dovere e ha messo i ladri in fuga, prima che riuscissero a rubare qualcosa. Un episodio simile si era registrato, sempre a Roasio, lunedì, in via Morello. In questo caso, all’interno dell’abitazione si trovava la proprietaria, che ha dato l’allarme. [G. OR.] I Carnevale Giro delle tabine domenica a Gattinara Si terrà domenica pomeriggio, a Gattinara, la seconda edizione del «giro delle tabine», nell’ambito delle manifestazioni del Carnevale. L’appuntamento è alle 13,30 a piazza Paolotti, dove partirà il corteo che si snoderà lungo le diverse tabine della città. Ognuna offrirà una portata, dall’antipasto sino al dolce. [G. OR.] I «L’elemento sorpresa che ha giocato un ruolo determinante nell’assestamento delle quotaizoni di inizio campagna è senza dubbio la vicenda del ritrovamento di organismi geneticamente modificati in partite di riso provenienti dagli Stati Uniti». Così sottolinea l’Ente Nazionale Risi, di cui è commissario Piero Garrione. Questa situazione ha trascinato verso l’alto le quotazioni. I Tappo di Natale Concorso all’Enoteca Ecco la vincitrice Si chiama Lara Peron, ed è di Sostegno, la vincitrice della quinta edizione del con- I Via Gavi, 85 Tel. 0143.743174 Fax 0143.320119 NOVI LIGURE (AL) www.ilsaulino.it e-mail: [email protected] Degustazione vini su appuntamento L’Azienda Vitivinicola, “IL SAULINO” è situata nel cuore della zona del GAVI D.O.C.G. Collocata in un’amena posizione, si estende su un’area di dodici ettari quasi totalmente coltivati a vigneto. Responsabile dell’Azienda è l’enologo Giancarlo Ariano che, coadiuvato dai suoi familiari, si occupa direttamente, da oltre trent’anni, delle varie fasi, dalla vendemmia alla scelta delle uve, fino alla vinificazione ed all’imbottigliamento. corso «Tappo di Natale» organizzato dall’Enoteca regionale di Gattinara. Fino al 6 gennaio era possibile indovinare il numero esatto di tappi di sughero utilizzati per ricoprire un grosso grappolo d’uva appeso all’ingresso. La signora Lara Peron ha indicato in 1.500 il numero dei turaccioli, avvicinandosi più di tutti al numero effettivo di sugheri utilizzati: 1.512. La vincitrice si è aggiudicata una cassa di Nebbiolo chinato. [G. OR.] Premi Lotteria di Cuncordu I biglietti vincenti Ecco i biglietti vincenti della lotteria del circolo sardo Cuncordu di Gattinara. Il primo premio, un corso di informatica di sedici ore, è stato vinto dal tagliando numero 48193. Hanno vinto invece cesti di prodotti isolani i numeri 48165, 48664, 48542, 48186 e 48243. Tre coppie di bottiglie di vino sardo sono andate invece ai proprietari dei biglietti 48221, 48981 e 48362. In palio c’erano anche sei cd doppi di Maria Carta, una delle voci più belle della Sardegna, vinti dai numeri 48642, 48409, 48397, 48358, 48778 e 48632. Altre confezioni di dolci o pane sardo sono andate ai biglietti 48911, 48544, 48390, 48976,48611, 48548, 48211, 48537, 48700 e 48368. [G. OR.] I Rotary club Solidarietà al Burundi con suor Celina Conviviale di inizio anno, l’altra sera, per il Rotary Gattinara, ma anche vera e propria serata di approfondimento di uno dei progetti che caratterizzeranno l’attività del club di servizio. Relatrice della serata, che si è svolta in un ristorante di Romagnano, è stata suor Celina, dell’ordine delle Suore della Carità di San Vincenzo, missionaria in Burundi dal 1994. La religiosa ha materialmente ricostruito la missione che ha trovato devastata ed ha anche allestito un piccolo ambulatorio. Il gruppo gattinarese, già da alcuni mesi, collabora al recupero della missione. [G. OR.] I NECROLOGIE RINGRAZIAMENTI La famiglia di Giuseppe Carazzo ringrazia tutti coloro che sono stati vicini in questo momento ed in particolar modo il dott. Gian Battista Zuccone. — Roasio, 11 gennaio 2007