12 gennaio - Coldiretti Piemonte

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12 gennaio - Coldiretti Piemonte
rassegna stampa regionale
indice
venerdì, 12 gennaio 2007
editoriali
• la repubblica, come l’orrore di un pogrom (adriano sofri)
• corriere della sera, delitti e pregiudizi (pierluigi battista)
• la stampa, sindrome campania (augusto minzolini)
pagine nazionali
• la repubblica, vertice a caserta: “obiettivo crescita al 2,5%, sosteniamo i disoccupati”
• corriere della sera, prodi detta l’agenda: “pensioni non subito” e slitta il testo bersani
• la stampa, gli ogm? in brasile tutti i contadini li usano
nel cielo dei salumi torna a brillare la stella dei negroni
pagine locali
• la repubblica torino, il piano antismog in 10 risposte
• la stampa nord-ovest, universiadi, sul podio il Piemonte dei campi
la castagna cuneo conquista marchio igp
rose fiorite e fragole mature
• la stampa alessandria, riparte da novi l’allevamento degli struzzi
lotta zanzare, i risicoltori pronti a collaborare
in gara vini doc e docg al concorso enologico “città di acquiterme”
• la stampa biella, l’enoteca parte con nuove sfide
• la stampa cuneo, da 6 a 29mila euro a chi lascia il lavoro nella ex locatelli
piano energia entro un mese
• la stampa vercelli, volano i prezzi del riso, mai così alti da anni
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COMMENTI
24 LA REPUBBLICA
Come l’orrore d’un pogrom
L
E
VENERDÌ 12 GENNAIO 2007
T
T
E
R
E
RISPONDE CORRADO AUGIAS
Sulle coppie gay, un ostracismo culturale
ADRIANO SOFRI
(segue dalla prima pagina)
ON c’è grandezza nemmeno quando il campo di battaglia si allarga dal pianerottolo a un continente. Bisogna riconoscere l’ovvietà, senza perdere
il raccapriccio. I proverbi si sbrigano: Dio mi guardi dal cattivo vicino,
e dal principiante di violino. Torniamo al villaggio di Jedwabne, Polonia, 10 luglio 1941. Gli occupanti
nazisti permettono alle autorità locali non ebraiche di dar la caccia ai
concittadini ebrei. Gli abitanti sono circa 2500, fra loro gli ebrei sono
1600. Alla fine della giornata sono
stati sterminati, ad eccezione di
sette scampati. Sono stati trucidati
a colpi di randelli, asce, attrezzi da
lavoro, bastoni: come nel condominio di Erba. Come nel condominio di Erba, c’è stato un gran rogo finale: centinaia di ebrei sono stati
ammucchiati in un granaio e bruciati vivi, nel tripudio della brava
gente. Il libro di Jan Gross che ha ricostruito quel giorno si chiama Sasiedzi in polacco, Neighbors in inglese, cioè Vicini di casa. L’edizione italiana di Mondadori, 2002, si
intitola I carnefici della porta accanto. Non è una metafora: sono
proprio i vicini di casa. Nel pogrom,
questa prossimità spinta fino all’intimità è spesso essenziale. A
volte non ha bisogno di esaltarsi
bestialmente dell’odore del sangue — gli uomini infatti si fanno
prendere dall’odore del sangue più
dei lupi. A volte resta affabile. Il bravo cattolico chiede al vicino di casa
ebreo, col quale è così in confidenza: «Dalli a me i tuoi stivali, piuttosto che li prenda un estraneo, a che
cosa vuoi che ti servano ormai». Sono vicini di casa quelli che da un
giorno all’altro si dimenticano dello scambio di una cipolla o di una
teglia nei giorni feriali, e dei dolciumi caratteristici nei giorni festivi, e
si avventano al collo di vecchi donne e bambini, e bambini nel grembo di donne, a Vukovar o a Gorazde, o a Kigali. Poiché non vuole rassegnarsi alla propria ignobiltà, l’animale umano si attarda a figurarsi una magnanimità, una grandiosità magari torva, degli assassini
privati, e almeno di quelli pubblici,
sulla larga scala. Banalità del male
va bene, ma la coppia di Erba è
troppo: maniaci dell’ordine e dell’orario, addirittura netturbino lui,
donna delle pulizie lei, troppa grazia. Qualcosa che avesse a che fare
con gli extracomunitari, o almeno
con il carcere, o almeno con l’indulto, si poteva starci, a malincuore, o perfino con un certo compiacimento. Ma così! Troppo ordinario, troppo volgare. Eppure, per
questioni di ballatoio, il mondo si
scanna. L’odio morde e lecca la vicinanza. Grattate bene sotto la crosta indurita del conflitto israelopalestinese, e ci troverete questa irredimibile intimità di vicini di casa.
Quando su una frontiera si costruisce un muro, è quella intimità che
si cerca di spezzare, e insieme senza volere la si confessa. Le cittadine toscane sono così belle di case
torri perché una famiglia doveva
arroccarsi e difendersene dalla vicina. Nel centro di Siena vi mostreranno due palazzetti attigui, ma
separati da una fessura di un dito,
come due bellimbusti che si fronteggino sfidandosi a morte: «Prova
a toccarmi». Le liti di condominio
servono a spiegare le guerre mondiali. Oggi la proliferazione nucleare, sul punto di tracimare irreparabilmente, prende a ragione e a
pretesto il cattivo vicino. Punzecchiato dai missili nordcoreani, il
Giappone rinfocola il suo retaggio
patriottico, promuove simbolicamente la sua Agenzia per la difesa
N
al rango di Ministero, prepara la
revisione della Costituzione e liquida l’interdetto sull’atomica.
Infilzata da Ahmadinejad e Khamenei, la dinastia saudita rivendica la sua atomica, e poi l’Egitto e via
via gli altri. Quando Gross studiava
Jedwabne, e poi la sequela di pogrom che insanguinò i villaggi polacchi anche all’indomani della
guerra e di Auschwitz e del cambio
di regime, non si capacitava che si
possa sgozzare, «in un giorno normale», il proprio compagno di
banco, la propria compagna di gita, il proprio barbiere, la propria
sarta. Succede, non «nonostante»
sia lui o lei, ma «perché» è lui o lei.
Si è cercato di spiegare il meccanismo totalitario della docilità all’assassinio attraverso la distanza
frapposta fra il carnefice e la vittima designata: lontano dagli occhi.
Eppure succede anche il contrario:
succede che gli occhi che hanno
sempre visto mettano a fuoco e
scelgano il prossimo come bersaglio sanguinoso. Del resto la tortura non è affare di robot. La strage di
condominio sta al capo opposto
dello spiegamento di potenza tecnologica delle bombe intelligenti e
delle macchine teleguidate, capaci di distruggere senza sporcarsi le
mani, senza dover vedere la vittima nè udirne il pianto e la maledizione, senza dover vomitare un
momento dopo. C’era un avvocato ieri, Dio lo perdoni, che diceva ai
telegiornali: «Stanno bene».
Non si può ridurre il conflitto fra
gli Stati e le potenze a quello fra le
persone, le colossali questioni politiche ed economiche alle tensioni e le esasperazioni psicologiche:
ma un fondo comune, un oscuro
schifoso fondo comune vuole farsi
sentire. Le famiglie felici si assomigliano, le famiglie infelici sono infelici ciascuna a modo suo — è un
pensiero bellissimo, non so se sia
vero. C’è nel male, e forse anche
nell’infelicità, una forza che abbassa e degrada e rende turpemente somigliante. La famiglia
guarisce e uccide. Negli anni ‘60
una idea libertaria denunciava «la
famiglia che uccide»: che uccide i
suoi membri, cioè. Oggi, nonostante il rumore di fondo ininterrotto sui valori della famiglia, abbiamo una nozione assai lucida e
certificata della famiglia che uccide, che fa la guardia ai panni sporchi delle violenze sui bambini e
sulle donne, della stessa finora indicibile ribellione angosciata delle
madri. E tuttavia possiamo guardarci dalla doppia ideologia, della
sacra famiglia e dell’antifamiglia,
e misurarci con l’esperienza, le
sofferenze, le felicità. I due sciagurati di Erba sono una famiglia,
hanno pagato la solidità del loro
naufragio comune diventando
una famiglia che uccide fuori di sè,
contro il resto del mondo. La piazza pulita, l’ordine del mondo dipendevano da loro. Le circostanze
sono state all’altezza dei tempi.
Hanno dato loro il nemico, il vicino di casa, con le fattezze appropriate alla rivolta contro lo stato
d’assedio universale: lo straniero,
la donna passata allo straniero, il
bambino mezzo straniero che li
avrebbe espropriati del futuro in
casa loro. Hanno scatenato una
sortita disperata all’arma bianca,
coltelli e mazza. Era la loro questione privata, è diventata la loro
guerra mondiale. Il signor Frigerio, se non ho frainteso questo inconcepibile dettaglio, è scampato
alla sgozzatura per un’anomalia
della sua trachea. Incidente a parte, quella dei due giustizieri di Erba era, come vogliono i regolamenti, una guerra di sterminio che
non prevedeva superstiti.
Imprenditori moderni
e braccianti d’altri tempi
Gino Rotella
Resp. Cgil- mercato del lavoro
TERLIZZI, Bari. 9 Gennaio. E’ sera,
la sala è affollata di operai agricoli.
In prevalenza giovani. Donne e
uomini. Fino agli anni ’80 erano
definiti braccianti. Lavorano con
una holding, quotata in borsa. La
holding produce fiori: rose ed
anthurium. Soddisfa il 50% del
mercato italiano. Senza dubbio si
tratta di un imprenditore bravo.
Peccato che operi con metodi
d’altri tempi. L’assemblea è tesa.
La paura tra i lavoratori, tutti a
tempo determinato, è tanta. Qualcuno parla di intimidazioni, per riportare “alla ragione” i lavoratori
che hanno scelto la via del sindacato. L’occasione è utile per parlare, raccontare e raccontarsi. L’azienda è fiorente grazie anche ai
contributi pubblici.
Ma non esistono servizi igienici
e manca l’acqua potabile. Uguale
a zero i sistemi di sicurezza e di
protezione dall’uso dei fitofarmaci. Lavoratori intossicati, infortuni mai denunciati, salario di 20/25
euro per una giornata di lavoro (la
metà di quella sindacale), diritti
negati. Le buste paga rilasciate
dalla holding sono formalmente
in regola. Ma il lavoro effettuato è
dichiarato al massimo per quattro
ore al giorno. Risultato? Buste paga tra 180 e 500 euro al mese. E su
quegli importi sono calcolati i
contributi previdenziali, che non
consentiranno alcuna tutela pensionistica.
Lavoratori e lavoratrici che nelle settimane scorse si erano iscritti al sindacato, sono stati sospesi.
Educativo. “Non è abituato ad
avere relazioni sindacali” , e fa sapere alla Cgil, in risposta alla richiesta di un incontro, che “non
ha nulla di cui discutere”. Imprenditore moderno sui mercati, agrario di altri tempi sulla concezione
del lavoro.
Vi svelo il “trucco”
che usano i baroni
ONOREVOLE Buttiglione
ha un rapporto così conflitL’
tuale con l’omosessualità da aver
ENTILE Augias, ho passato
alcune settimane in Italia duG
rante le Feste e mi sono appassio-
nato al dibattito sulle coppie di
perso il posto di Commissario eufatto con particolare riferimento
ropeo per le sue gravi esternazioni
alle convivenze fra omosessuali.
sull’argomento. Il deputato riAd esempio l’Onorevole Buttiprende d’altronde le posizioni
glione ha affermato la sua condell’attuale papa che non si stantrarietà perché il matrimonio è
ca di ripetere, con cadenza quasi
funzionale alla procreazione, coquotidiana, la sua preoccupaziosa non possibile tra persone dello
ne «per le minacce che si svilupparisponde
stesso sesso. Quindi regolarizno contro la struttura naturale
zando le unioni gay si avrebbe un
CORRADO AUGIAS della famiglia fondata sul matrieffetto negativo sulle procreaziomonio tra un uomo e una donna».
[email protected]
ni.
Il capo di una religione ha tutto
Ammettiamo che la procreail diritto di dire la sua su un tema
zione sia davvero il fine ultimo del matrimonio
così delicato. Non avrebbe invece il diritto di in(affermazione che non condivido) la regolarizterferire sulle decisioni legislative di uno Stato sozazione delle unioni fra omosessuali non avrebvrano e laico facendo quasi campagna elettorabe però effetto sulla volontà degli ‘etero’, di spole.
sarsi e avere figli. Di conseguenza, la «procreaPersonalmente trovo confortante il fatto che
zione aggregata» (a livello nazionale) non dodue ministri, Barbara Pollastrini per le ‘Pari opvrebbe variare.
portunità’ e Rosy Bindi per la ‘Famiglia’, stiano
Lo stesso Buttiglione e altri si sono vigorosalavorando, separatamente, su due testi relativi
mente opposti a diverse forme di procreazione
alle unioni civili. Non vorrei farmi eccessive illuassistita. Ma non starebbero, queste coppie, cersioni ma questo mi sembra il modo di procedere.
cando proprio di ottemperare al presunto fine
Non una chiusura preconcetta degna dei secoli
naturale del matrimonio, cioè la procreazione?
peggiori nella storia della chiesa, ma un confronD’altronde ci sono esempi, nel libro della Geneto di posizioni alla ricerca di quella (non facile)
si, di coppie che si sono rivolte ad una donna
linea di mediazione che è l’essenza stessa della
«terza» per poter procreare, data la sterilità delbuona politica.
la moglie. Sara e Abramo sono l’esempio più noE’ un atto di coerenza nei confronti della Costito, ma non l’unico.
tuzione, ha detto la Pollastrini, ma è anche un atPolitici cattolici conservatori e le gerarchie
to dovuto verso coloro che non vedono riconoecclesiastiche hanno proposto le loro idee. Tutsciuti i propri diritti vivendo in coppie di fatto.
tavia, e come spesso accade, invece di limitarsi
Ho ricevuto alcune lettere sul tema con la doal legittimo rivendicare la fede alla base del loro
manda: ma se vogliono dei diritti perché non si
pensiero, hanno proposto argomenti fattuali e
sposano e via? Senza rompere tanto le scatole? Il
logici di dubbia robustezza e altamente consemplice porsi una domanda del genere fa capitraddittori.
re quanta strada ci sia ancora fare verso una società veramente liberale, rispettosa delle esigenNicola Lacetera
ze e dei leciti desideri di tutti, omosessuali comProf. di Economia — [email protected]
presi.
mo pure abbattere e ricostruire
l’edificio fatiscente: è più semplice e più efficace.
Il cane di un disabile
salvato dai vigili
Giampiero Marzi
Milano
L’8 gennaio scorso il mendicante
disabile Vincenzo stazionava su
sedia a rotelle sulla banchina della Metropolitana Cadorna con il
suo cagnetto Teo. Su esposto fatto
da una passante ai Vigili Urbani
per maltrattamento e sfruttamento di animale, interveniva la pattuglia 2 della Polizia di Stato Metropolitana Duomo per gli accertamenti di rito. Notato che il cane
godeva buona salute ed era ben tenuto, gli agenti relazionavano in
tal senso l’Ispettore poi subito si
attivavano per risolvere la situazione, sia in ambito Asl, sia in ambito veterinario ottenendo la certificazione di buona salute ed
esenzione da malattie. Al cane veniva anche applicato il “microchip” per la regolarizzazione in
Anagrafe Canina. In un momento
in cui i valori umani paiono sempre meno sentiti, è doveroso inviare all’Ispettore ed agli agenti un
grazie per tutto quello che hanno
fatto, andando oltre quanto loro
competesse (il cane rischiava il canile). Un bel regalo di Natale “tardivo” per il disabile che se ne andava via tutto felice con il suo cane.
Le opere di Babel’
e la mia traduzione
Gianlorenzo Pacini
Roma
Elisabetta Anut
Roma
MI hanno operato ad una spalla
nella clinica ortopedica all’Umberto I: non riesco ad articolarla
bene. Colpa della qualità scadente dei punti di sutura dissero i medici.
Non cito i nomi perché all’epoca decisi di non fare azioni di rivalsa addossandomi la responsabilità di essere caduta nel trucco per
ingenuità. Sì, perché il trucco c’è.
Vai dall’insigne barone, paghi la
visita privata presso la clinica altrettanto privata, paghi le costose
analisi presso un altrettanto centro diagnostico privato (non convenzionato) che ti è stato gentilmente “consigliato” e poi c’è la rituale domanda: preferisce essere
operata in clinica o al Policlinico?
“Per me è la stessa cosa, tanto sono io che la opero”. La mia scelta è
quella più economica, ma i risultati, appunto, scadenti.
Proviamo a riformare il potere
dei baroni impedendogli di propinare il “trucco” delle consulenze
private e del servizio pubblico (come giustamente ha detto Veronesi ci vuole l’esclusiva) e poi possia-
MICHELE SERRA
L GIOVINE Lapo Elkann si meritò una certa simpatia pubblica quando rimase vittima di un triste incidente privato.
Questa solidarietà contingente si aggiunse alla (come dire?) tenerezza che suscita il destino dei rampolli troppo ricchi
e troppo ben nati, per i quali la vita è in genere una gara impari contro l’ombra di avi potentissimi e molto ingombranti.
Il più fortunato, di solito, è quello che dilapida il patrimonio
di famiglia divertendosi un mucchio anziché dilapidarlo annoiandosi.
Ora però, come spesso avviene in questo Paese così sprovvisto di misura, si sta esagerando. Ogni apparizione pubblica
del nostro viene seguita da battaglioni di giornalisti pronti a
virgolettare ogni fregnaccia gli esca di bocca. Se porta gli occhiali da sole di traverso, o le mutande sopra i pantaloni, subito si parla di una nuova tendenza, tra gli squittii entusiasti
delle giovani fan. È nato il lapismo, moda accessoria e fondata sugli accessori che il ragazzo lancia ogni quarto d’ora sul
mercato. Non vorremmo che la piaggeria che già circondò il
nonno ora si concentrasse su di lui. Il nonno era un vero cinico, e poteva anche fregarsene. Ma Lapo è tenero: potrebbe fargli male.
I
IN riferimento alla lettera della signora Renata Colorni del 29 dicembre scorso, mi preme precisare che alle bozze della mia traduzione delle opere complete di Babel’ scrivevo effettivamente che
consideravo quelle bozze come la
versione unica e definitiva. Figurarsi quindi la mia meraviglia e il
mio disappunto quando, ricevendo il volume di Babel’ dei Meridiani tre mesi dopo, ho trovato una
versione completamente diversa!
Le correzioni al testo delle bozze –
come io documento dettagliatamente sulla prossima rivista di slavistica Russica Romana – erano in
media di dieci-quindici correzioni per pagina ! In breve, non il mio
testo era stato pubblicato, bensì
un altro testo che in nessun modo
posso riconoscere come mio!
Quanto alle note di Adriano Dell’Asta – che sostituiscono nel volume le mie 450 note – io ho espresso il sospetto, per certe coincidenze, che abbiano in vari casi ricalcato le mie, ma naturalmente non
posso neppure escludere che il
Dell’Asta sia giunto autonomamente agli stessi miei risultati.
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LASTAMPA
VENERDÌ 12 GENNAIO 2007
Primo Piano 5
U
L’Unione ha fretta La Pollastrini
parla di «tempi rapidi» e la Bindi
«Entro gennaio? Ci proviamo»
IL VERTICE
I DUE GIORNI DI CASERTA
Il governo tira dritto sui Pacs
Secca replica al nuovo appello del Papa contro i “pericolosi riconoscimenti”
ANTONELLA RAMPINO
ROMA
«Appaiono pericolosi e controproducenti quei progetti
che puntano ad attribuire ad
altre forme di unione impropri riconoscimenti giuridici». Per la seconda volta in
tre giorni Benedetto XVI è
tornato a bocciare i Pacs, e
stavolta parlando direttamente a degli uomini politici
italiani, a Walter Veltroni, a
Piero Marrazzo, ad Enrico
Gasbarra che si è detto pure
«in grande sintonia» con il
Papa. Parole, quelle di Ratzinger, che accusano gli
«eventuali riconoscimenti
giuridici» di «indebolire il
matrimonio», e che arrivano
proprio nel giorno in cui Prodi ha riunito governo e segretari politici allo scopo di definire i temi al centro dell’azione dell’esecutivo. E da Caserta, senza scendere nel dettaglio del provvedimento, arriva però un segnale chiaro:
sui Pacs si andrà avanti, e nei
tempi previsti. Dentro il vertice è Enrico Boselli a pungolare: «Ma di Pacs quando
parliamo? Qual è la linea?
Quella del ministro Pollastrini o quella di Rosi Bindi?».
Per non dire di Pannella, il
primo ad aprire il fuoco di fila: «Questo tentativo di far
passare la linea del riconoscimento dei diritti dei singoli e
non delle coppie è indecente,
caro Francesco», ha detto rivolto a Rutelli che però non
ha raccolto l’invettiva.
I Pacs non erano nell’agenda del vertice di Caser-
La cena dei 34
Menu
mediterraneo
Menù mediterraneo
ieri sera al vertice di Caserta. Per i 34 commensali sono stati allestiti tavoli per
8 persone nella sala da
pranzo che solitamente
viene usata come mensa
dai funzionari della Scuola della pubblica amministrazione che frequentano i corsi nel college della
Reggia vanvitelliana. Come antipasto un’insalata
di mare. Per primo un
piatto di pasta con pomodori freschi e spigola. Un
classico dolce napoletano chiuderà le portate: come dessert ci sarà infatti
un babà con la frutta. I
commensali berranno vini locali. Anche la cena,
spiegano gli organizzatori, sarà all’insegna dell’austerity. In mattinata Prodi, ospite nel palazzo della provincia di Caserta ha
potuto assaggiare la mozzarella Doc campana, tramezzini e altri prodotti
dolciari tipici.
Il premier
mediatore
Romano Prodi
in conferenza
stampa il
primo giorno
del seminario
di governo
Sulle unioni
civili nessuna
decisione ma
impegno per
una «buona
legge»
I
AUGUSTO MINZOLINI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
ta, tutto dedicato «a come trasformare in crescita lo sviluppo», per dirla con Prodi e Padoa-Schioppa, come avrebbero voluto i laici, i riformisti e le
sinistre. Ma l’impegno ad andare avanti è stato ribadito.
«Sui Pacs procediamo con
ascolto e serietà», ci sarà «in
tempi rapidi una proposta saggia, umana e che corrisponda
alle esigenze delle persone» ha
fatto subito sapere il ministro
Pollastrini. La dose è stata rincarata da Pecoraro Scanio, in
fondo «il nostro è un governo
di riformismo radicale, e anche i Pacs sono liberalizzazioni». E la stessa Rosi Bindi, en-
vo, si attendono quello del
margheritino Roberto Manzione e quello della rifondarola
Maria Luisa Boccia che prevede anche le «unioni di mutuo
aiuto tra due o più persone».
Il centrodestra ha invece
immediatamente reagito ergendosi a scudo del Papa contro i «laicisti», pur nell’imbarazzo dei laici e dei moderati
della Casa delle Libertà. Per
An, ad esempio, l’unica voce
autorevole, e contraria ai
Pacs, era quella di Maurizio
Gasparri. Per l’Udc invece era
Luca Volontè a sminuire, in
fondo «i Pacs riguardano solo
10-15 mila omosessuali», men-
tre notoriamente non solo le
organizzazioni gay stimano in
un milione i non eterosessuali
italiani. E nonostante al momento dell’annuncio da parte
del centrosinistra di procedere sulla via dell’istituzione dei
Pacs Berlusconi in persona
avesse detto di assicurare «libertà in materia di unioni civili», ieri sia Renato Schifani che
Enrico La Loggia hanno ribadito la propria contrarietà. Tra
le più pronte a reagire, le donne di FI: hanno stilato un documento di sostegno alle parole
di Ratzinger, «i Pacs non si faranno» assicurano Gabriella
Carlucci e Isabella Bertolini.
La pattuglia sperduta
di Quelli che le riforme
tra moderati e massimalisti: «Facciamola finita una volta per tutte con
In fondo lui e il Massimo D’Alema di queste divisioni artificiali». Massimo
oggi hanno avuto un percorso inver- D’Alema ha abbracciato l’orizzonte di
so ma con un approdo identico: il Rifondazione: il problema non è l’auprimo partito dalle sponde dell’uto- mento delle pensioni ma l’aumento
pia di classe ingraiana per arrivare dei salari. Senza l’aumento dei salari
a privilegiare la gestione tanto da non si rilanciano i consumi. Dandone
accettare il paragouna chiave di interne con quel mae- I convertiti
pretazione squisitastro del settore che
mente politica: attenfu Paolo Cirino Po- Bersani evita lo scontro zione alla perdita di
micino; il secondo si E ormai Fassino non
consenso perché è difè lasciato alle spalle parla più di «fase due»
ficile recuperare. E
quello che fu denoconcedendosi una tieminato il «riformipida critica al goversmo dalemiano» per privilegiare no: «Nella scelta delle priorità c’è stauna logica che predilige il governo ta un po’ di confusione». Il Piero Fasper il governo, una filosofia che un sino di ieri non era neppure il lontano
suo ex-seguace come Giuseppe Cal- parente del Fassino Piero, fervente ridarola paragona al «doroteismo di formista, della scorsa settimana. Ha
sinistra».
fatto ammenda: «Io non ho parlato di
Il vertice di Caserta di ieri è stato fase due perché la Finanziaria ci sta
l’immagine di questa metamorfosi. facendo perdere consensi ma per vaRomano Prodi ha rinviato di fatto il lorizzarla». Eppoi sulle pensioni ha cotema delle pensioni e ha giudicato niato una formula che il segretario di
«virtuale» e «improponibile» la divi- Rifondazione, Franco Giordano, il vinsione tra riformisti e conservatori, citore di Caserta secondo il socialista
INVIATO A CASERTA
trando al conclave, ha fatto
una cauta apertura, non escludendo che ce la si possa davvero fare a presentare la proposta di legge del governo entro
il 31 gennaio. Il ministro della
Famiglia, si è appreso, ha ricevuto il 12 dicembre scorso lo
schema del provvedimento redatto dalla collega Pollastrini,
e sono previsti incontri per arrivare a una sintesi comune. Si
sceglierà però la via del confronto in Parlamento, Cesare
Salvi ha già avviato l’apertura
formale di discussione in Commissione, e dove sono già depositati cinque disegni di legge:
in più, oltre a quello governati-
Boselli, nella sua magnanimità ha su- nella hanno contestato Prodi per aver
bito definito una possibile mediazio- derubricato dal vertice la questione
ne: «Bisogna coniugare equità ed in- dei Pacs: «Ogni giorno - ha sbottato il
novazione».
primo - ci viene dettata l’agenda poliGià, sull’altare del «doroteismo di tica da autorevolissime personalità
sinistra» i diessini hanno messo in ar- della Chiesa». Mentre il moderato per
chivio anche la divisione tra riformi- antonomasia, Rutelli, è stato cauto.
sti e massimalisti coerenti con la pre- Ha rilanciato tiepidamente le pensioghiera che il ministro
ni ma è stato morbido
Pierluigi Bersani qual- Gli irriducibili
sul resto: «Malgrado
che giorno fa aveva rile differenze stiamo
volto a uno dei vertici Gentiloni: «Niente
insieme. Ora dobbiadi Rifondazione: «Il ipocrisie, tra moderati e mo sfruttare le divipovero Piero (Fassi- radicali la divisione c’è» sioni che ci sono nel
no, ndr.) va aiutato».
centro-destra tra CaAnche Bersani ha evisini e Berlusconi».
tato lo scontro con Rifondazione e si è Una frase lanciata lì per coltivare anrifugiato nei soliti discorsi di princi- cora la speranza di un allargamento
pio: «Nella formazione di questo go- della maggioranza sul versante modeverno c’è stata troppa invadenza dei rato. L’unico che è andato giù duro è
partiti».
stato il ministro delle TelecomunicaCosì la bandiera del riformismo è zioni, Paolo Gentiloni: «Non siamo
stata tenuta alta solo dall’area sociali- ipocriti, la divisione tra moderati e rasta e laica. Giuliano Amato ha ripro- dicali esiste. E’ il problema politico di
posto il tema delle pensioni: «E’ die- questo governo».
tro l’angolo e va risolto». Emma BoniMa è rimasto lui solo. Gli altri hanno e Bobo Craxi hanno chiesto più co- no fatto spallucce. «Siamo tutti - è la
raggio. Enrico Boselli e Marco Pan- formula pigliatutto di Pecoraro Sca-
nio - riformisti radicali». «E’ una divisione surreale - gli è andato dietro il
segretario del Pdci, Diliberto -, il nostro elettorato non è deluso per le
pensioni, ma perché ci siamo dimenticati il conflitto di interessi e i fischi di
Mirafiori». Clemente Mastella, che di
certi nominalismi se ne infischia, ha
invece investito di improperi Giuliano
Amato per un’ipotesi di legge elettorale sui Comuni che reintroduce lo
sbarramento: «Tu fai il furbo», lo ha
minacciato. E l’accusato si è difeso:
«Guarda che non hai capito neanche
la storia della Convenzione sulla legge elettorale che i giornali hanno male interpretato». Comunque non sono
questi i problemi. Il collante d’ora in
avanti sarà la «spesa», pardon la «crescita», la chiave per ritrovare il consenso come per i governi dc. PadoaSchioppa, consapevole dell’aria che tira, fino qualche giorno fa non voleva
neppure parlare a Caserta. C’è voluta
tutta la pazienza del ministro Santagata per convincerlo. E da oggi si comincerà a spendere con il piano per il
Mezzogiorno.
IL VERTICE
DI CASERTA
14 LA REPUBBLICA
VENERDÌ 12 GENNAIO 2007
Il ministro del Tesoro:
un tasso di sviluppo
formidabile, ma ora
largo alle riforme
no al carbone
Legambiente ha
manifestato a Caserta:
“Chiediamo al governo
Prodi un impegno
preciso per ridurre
drasticamente le
emissioni di gas serra e
per recuperare il forte
ritardo maturato sul fronte
delle energie pulite”
l’economia
“Obiettivo crescita al 2,5%
sosteniamo i disoccupati”
Padoa-Schioppa: ammortizzatori inadeguati
DAL NOSTRO INVIATO
CASERTA — Il rischio declino
c’è ancora. Davanti ai leader
dei partiti di maggioranza e a
tutto il governo, riuniti in seminario a Caserta, il ministro
dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa frena sul facile
ottimismo che attraversa le
forze politiche dopo la serie di
dati positivi arrivata dal versante dei conti pubblici, con
più entrate e meno deficit. La
strada è ancora lunga, ha detto Padoa-Schioppa. E l’approdo finale dipende dal comportamento di tutti. «Questa è la
sfida», ha detto. Ma intanto bisogna mettere in moto la crescita, perché sta qui il vero gap
che separa l’Italia, non solo
dalla tumultuosa cavalcata
dell’economie asiatiche, ma
anche dagli Stati Uniti e dagli
altri paesi della vecchia Europa. Il ministro, che oggi affronterà il tema spinoso dalla riforma della legge Finanziaria dopo le difficoltà che hanno segnato l’ultima sessione di bilancio, ha indicato un obiettivo a medio termine: crescita
del 2,5 per cento nel 2011. «Un
tasso formidabile — ha detto
— per un paese come l’Italia».
Ma ad una condizione: che
tutte i fattori che ostacolano lo
sviluppo vengano azzerati.
Dal basso tasso di partecipazione al mercato del lavoro di
donne e giovani, soprattutto
meridionali, alla debole scolarizzazione fino ad una burocrazia «paralizzante e inefficiente». Poi va completato il
sistema delle tutele sociali, a
partire dagli ammortizzatori
sociali, che restano troppo carenti per coloro che perdono il
lavoro.
«L’Italia — ha detto dunque
l’ex banchiere di Francoforte
— non è ancora fuori dai rischi
del declino e il fatto che ci sia
un momento di ripresa non
vuol dire che è stata agganciata la locomotiva della crescita.
Ora la sfida è quella di trasformare la ripresa in crescita e solo questo significherebbe
uscire definitivamente dal declino». Da qui una sorta di appello alla coralità dell’azione:
«non è necessario spendere di
più, bisogna spendere meglio». La ricetta è diversa: ogni
ministro può fare la propria
parte, mettendo la crescita al
centro dei propri interventi. E
questo darà risultati.
Non parla di pensioni, il titolare dell’economia. Anche
perché è lo stesso premier Romano Prodi a dire che non è tema «dell’immediato». Ma è del
prolungamento dell’attività
lavorativa che parla quando
denuncia la così bassa partecipazione al mercato del lavoro delle persone comprese tra
i 55 e i 64 anni. Siamo in coda ai
paesi dell’Europa e risiede anche lì uno dei fattori della perdita progressiva di competitività del nostro paese. Per questo i nostri handicap possono
«trasformarsi in opportunità».
Diventa «politico» il tecnico
Padoa-Schioppa quando sostiene che nella precedente legislatura «la bassa crescita ha
avuto una incubazione lunga». Non si è visto, in sostanza,
ciò che stava accadendo. Per
questo — come ha detto anche
il premier Romano Prodi — è
questo il momento di imboccare la strada della crescita.
LA CRESCITA
“L’Italia non è ancora fuori
dai rischi del declino e il
fatto che ci sia un
momento di ripresa non
vuol dire che è stata
agganciata la locomotiva
della crescita. Ora la sfida
è - ha detto il ministro
Tommaso PadoaSchioppa - trasformare la
ripresa in crescita”
«Senza la quale — ha detto il
titolare dell’Economia — non
c’è equità, e nemmeno risanamento definitivo dei conti
pubblici». Ecco perché è indispensabile l’apporto di tutti.
LE OPPORTUNITÀ
L’Italia può trasformare in
opportunità alcuni dei suoi
handicap storici - ha detto
il ministro - come la
regolamentazione
paralizzante e la bassa
partecipazione alla forza
lavoro che c’è tra i cittadini
di 55-64 anni. Così può
puntare ad un Pil oltre il
2,5% nel 2011
Non solo dei ministri economici. E allora un contributo
fondamentale potrà arrivare
dal settore pubblico assicurando servizi essenziali come
la giustizia, la sicurezza, l’i-
IL SETTORE STATALE
Un contributo alla crescita
potrà arrivare dal settore
pubblico assicurando
servizi essenziali come la
giustizia, la sicurezza,
l’istruzione e i servizi
sociali. Non serve spesa
pubblica. «E’ la crescita
che porta risorse — spiega
il ministro — non il
contrario»
struzione e i servizi sociali.
Non serve spesa pubblica. «E’
la crescita che porta risorse al
bilancio, non il contrario»,
conclude Padoa-Schioppa.
(r. ma.)
LA NOVITÀ
In arrivo anche un “tagliando bimestrale” per la Finanziaria
Letta: “Una classifica
per le amministrazioni”
ROMA — Un «tagliando bimestrale» sulla legge Finanziaria, il
primo si farà alla fine di febbraio,
il secondo alla fine di aprile. Il governo punta a realizzare un attento monitoraggio sull'attuazione della manovra per il 2007,
che assicura il risanamento dei
conti e pone le basi per l'avvio di
un processo di sviluppo.
E' stato il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ad iniziare
il conclave di Caserta con una riflessione sulla Finanziaria: il premier ha affermato
che nel 2007 «il primo punto è attuare
la legge Finanziaria», perché in passato è accaduto
spesso che gli interventi non fossero attuati. Da qui
l'annuncio del sottosegretario alla
p r e s i d e n z a d e l Enrico Letta
Consiglio, Enrico
Letta, di un «tagliando bimestrale», per tenere sotto
stretto controllo gli
«stadi di avanzamento» della manovra e i relativi risultati.
«Realizzare la Finanziaria vuol dire
anche seguirne
puntualmente il
percorso - ha puntualizzato Letta con lo stesso rigore
che abbiamo chiesto a parti sociali, interlocutori
istituzionali, cittadini. Offriremo
al paese un grande atto di trasparenza amministrativa». Ciò che si
vuole evitare, ha aggiunto il sottosegretario, è «il rischio “porto
delle nebbie”, che tradizionalmente ha caratterizzato la vita
concreta delle leggi Finanziarie».
Per questo servono «strumenti nuovi», come appunto il «tagliando bimestrale» che significa
«aggiornamenti in sede di consiglio dei ministri, a fine febbraio e
a fine aprile, con relazioni dei responsabili dei singoli ministeri».
Sarà poi previsto un «appuntamento di valutazione semestrale», verso la fine di giugno, in vista
del nuovo Dpef. In quella sede
potrebbe essere stilata, ha detto
Letta «una sorta di classifica delle amministrazioni più virtuose».
Un approccio simile, ha indicato il sottosegretario, potrebbe
essere adottato
dalle singole amministrazioni, per
fare un riscontro
tra le risorse assegnate ai vari fondi
settoriali che la finanziaria istituisce
e l'effettiva capacità di spesa.
Letta ha anche
aggiunto che gli incentivi alla rottamazione previsti
dalla finanziaria
daranno un apporto positivo dello
0,2% di pil e i risultati dello stesso segno sono attesi per
gli incentivi della
rottamazione di
frigoriferi, motocicli, traghetti. Secondo il sottoseENTRATE gretario alla presiSono salite denza del Considell11,6%
glio «un effetto
in undici
moltiplicatore arrimesi
verà dagli interventi sulle infrastrutture tra i quali anche l'ammodernamento delle linee ferroviarie
come la Tav».
Infine il debito pubblico che
continua a salire. Secondo
Bankitalia, a ottobre 2006, lo
stock del debito si è attestato a
1.605,4 miliardi, un nuovo top
dopo il record segnato il precedente mese di settembre quando
il debito aveva sfondato quota
1.600 miliardi.
Il debito pubblico
salito a ottobre
al nuovo record
a quota 1.605,4
miliardi
+11,6%
8
Primo Piano
C ORRIERE
DELLA
S ERA U V ENERDÌ
12
G ENNAIO
2007
#
IL VERTICE
LE SCELTE
IL POLO Fini: è soltanto una
passerella. Berlusconi:
centrosinistra diviso
Prodi detta l’agenda:
«Pensioni non subito»
E slitta il testo Bersani
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
passionati, nella convinzione
che «un governo non è fatto solo di programmi, ma anche di
principi». Sei ore di conclave
all’ombra della Reggia. A porte chiuse. Riforme e liberalizzazioni, certo. Ma intanto la
madre di tutte le riforme, quella delle pensioni, entra e subito esce dal supervertice. Il premier ammette che «se n’è parlato», ma poi tira il freno a mano: «Non rientra in un quadro
immediato di intervento». Traduzione: c’è bisogno di ulteriori confronti nella maggioranza
e con le parti sociali. E in ogni
caso, più che di riforma, meglio parlare di «manutenzione». In compenso, nel Consiglio dei ministri di oggi, «per la
prima volta in trasferta nella
La protesta
«Dietro le transenne»
I fotografi scioperano
Fotografi agguerriti contro
l’organizzazione di Palazzo
Chigi per la due giorni
casertana. E così ieri hanno
deciso di non fare foto
ufficiali. A far scoppiare la
polemica è stata la ressa
all’ingresso della Reggia,
all’arrivo di ministri e leader.
Nonostante richiesta di una
postazione, i fotografi sono
finiti dietro le transenne per
contenere la gente comune.
Di qui, il «foto-sciopero».
Ho insistito
perché lo fosse,
e infatti questo
è un seminario
dedicato alla crescita
TRASPORTI
Serve un’autorità per
i trasporti, ma in altri
settori bisogna
semplificare. Modifiche
per gli enti previdenziali
Richiamo ai partiti: ci vuole un’etica di coalizione
CASERTA — Romano Prodi rifila ai suoi ministri, ai leader di partito e forse anche a
se stesso un bello zero in comunicazione. Tutti dietro alla
lavagna. Parla di coalizione
«cacofonica», il premier. Voci
che si accavallano, protagonismi, elettori storditi: «La nostra coalizione rischia di entrare in una spirale perversa nella quale appare capace solo di
prendere decisioni impopolari». Ecco spiegato «il sovrappiù di impopolarità di cui stiamo godendo». Peccato, perché nelle decisioni concrete
«c’è invece grande unità», «abbiamo lavorato bene» e «del
tutto pretestuosa è la contrapposizione tra riformisti e massimalisti».
Il Professore chiede ai suoi
ministri «un’etica di coalizione», un modello comportamentale che offra l’immagine
di una squadra, «una bella
squadra». E non, come spesso
accade, uno spettacolo segnato da invasioni di campo, sovrapposizioni, narcisismi, accelerazioni («Anche da parte
di qualche segretario» specificano i prodiani, con riferimento alle recenti accelerazioni di
Fassino). Etica di coalizione
che significa anche comportamenti virtuosi nelle nomine,
capitolo delicatissimo. Insiste
il premier: «Bisogna voltare
pagina». Si accalora: «Vi supplico di mettere il merito professionale come metro di decisione». Boccia le nomine fatte
dal governo Berlusconi: «Abbiamo ereditato persone che
hanno responsabilità di enti
di cui non sanno assolutamente nulla». Implora gli alleati di
non cadere nello stesso errore. Sente odore di pasticci. E il
pensiero corre alle future scelte in Alitalia, Sviluppo Italia,
Authority varie.
Supervertice con il botto a
Caserta. Prima ancora che al
Paese, Prodi dà la sveglia alla
sua squadra. Toni bruschi, ap-
LA CRESCITA
COMUNICAZIONE
storia d’Italia» sottolinea Prodi, arriverà il Piano per il Sud
varato dal ministro Bersani:
122 miliardi di euro da investire in opere pubbliche e infrastrutture.
Non arriverà in Consiglio
dei ministri il «Bersani bis»,
pacchetto di liberalizzazioni
che Prodi avrebbe invece voluto far decollare qui a Caserta.
Parte degli alleati (in primis la
Margherita), memori dell’impatto del «Bersani 1» sull’opinione pubblica, hanno chiesto
ulteriori approfondimenti.
Qualcuno ha proposto la creazione di una cabina di regia.
Alla fine si è deciso di prendere tempo, affidando al sottosegretario Letta il compito di coordinare il monitoraggio.
Nell’agenda per il 2007, le
cui priorità sono ancora da individuare, avrà spazio il capitolo sulle infrastrutture: Di
Pietro dovrà spendere i 91 miliardi a disposizione con una
clausola: «Sarà tolto il finanziamento a quelle opere che
non soddisfano i requisiti e i
tempi richiesti». Massiccio lo
sforzo sul versante della concorrenza: Prodi individua nei
settori «di elettricità, gas, poste e trasporti» le prime aree
di intervento, affiancate da un
riordino delle Authority (ne
nascerà una nei trasporti, vi
saranno accorpamenti tra
quelle che vigilano sui mercati
finanziari). Via libera alla
class action a tutela dei consumatori. Un impegno a ridurre i
tempi della giustizia civile e a
semplificare la nascita di nuove aziende («Un’impresa in un
giorno»). Infine la promessa a
scoprire il colpevole del «comma Fuda», poi cancellato dalla Finanziaria, che estendeva
la prescrizione ai reati contabili. Prodi: «Ci proverei davvero
gusto a scoprire chi è stato».
Oggi chiusura del vertice. La
Cdl fa spallucce. Berlusconi:
«Tanto sono divisi». Fini: «E’
solo un’operazione d’immagine».
Ci sono stati errori
nella comunicazione,
troppe voci. C’è invece
una grande unità,
abbiamo lavorato bene
DIETRO LE QUINTE
Lo sfogo del ministro: in difficoltà perché manca il gioco di squadra
(m. sid.) Prima c’è stato uno sfogo con i suoi: «Il governo ha
delle difficoltà anche perché non c’è gioco di squadra». Ma
forse, dopo, lo stesso Bersani si deve essere morso la lingua
per quella puntata di «Ballarò» di tre sere fa. È vero che non
è la prima polemica partita dai compagni «riformisti» della
Margherita. Ma l’uscita durante la trasmissione Rai con cui
il ministro per lo Sviluppo ha annunciato la battaglia del
governo contro i costi delle ricariche, agli occhi dei colleghi
Rutelli e Lanzillotta deve essere sembrata la classica goccia
di troppo nel vaso. E, probabilmente, è stato anche simile a
un autogol nonostante gli applausi strappati al pubblico.
Oltre agli ovvi riflessi in Borsa dove meno entrate per gli
operatori si trasformano con precisione chirurgica in calcoli
sulle rendite future, Bersani è entrato un po’ nel campo delle
authority che da mesi lavoravano a un provvedimento.
Certo, era spinto dall’ansia e dal desiderio di annunciare in
prima serata un messaggio positivo e bissare il successo
popolare del pacchetto di liberalizzazioni sui servizi privati
tra taxi e conti correnti. Anche sul piano per la vendita
libera delle benzina, annunciato due giorni fa ma che per
ora sembra avere più i connotati di un provvedimento
«fantasma», il copione non deve essere stato dissimile. Senza
contare la polemica con Linda Lanzillotta quando
l’annuncio del piano Industria 2015 era finito nel mirino dei
dielle. Se qualcosa era già nell’aria, tutto insieme e, forse,
anche qualche scintilla di concorrenza politica tra
inter-riformisti, deve aver convinto Rutelli e la collega di
casa Margherita che era arrivato il momento di levare un po’
la scena a Bersani. Sì alla fase due delle liberalizzazioni, ma
con un cappello comune che si chiama cabina di regia.
Francesco Alberti
R ETROSCENA
Il sorriso di Giordano: partita chiusa, li abbiamo fermati
Il segretario prc: un punto a noi contro i riformisti. Rutelli: mantenere rapporti con il Polo, puntiamo su Casini
SEGUE DALLA PRIMA
Ma c’è un altro, indubbio, vincitore,
quel Romano Prodi che ha ottenuto che
Piero Fassino non parli più di fase due.
C’è da dire però che è stato grazie a Massimo D’Alema che il premier ha raggiunto questo risultato. Infatti, nella riunione dei ministri della Quercia, lunedì scorso, era stato proprio il titolare della Farnesina a frenare il segretario. A parte lo
Sdi, Giuliano Amato, Bobo Craxi ed Emma Bonino solo la Margherita si è lasciata margini di manovra nella contesa tra
riformisti e radicali.
Paolo Gentiloni, il braccio destro (e
qualcuno dice anche la mente) di Francesco Rutelli è stato netto: «Dico no —
ha affermato il ministro delle Comunicazioni — a un dibattito troppo rassicurante. Non minimizziamo i problemi, che sono politici. Il confronto tra radicali e riformisti non è un’invenzione giornalistica: c’è». E così dicendo, di fatto, Gentiloni ha smentito le interpretazioni date fino a quel momento non solo da Fassino,
ma anche da Prodi.
Più blando Rutelli (ma qualcuno in
quella sala ha pensato che i due giocassero al poliziotto buono e a quello cattivo).
Mentre l’altro vicepremier, ossia D’Alema, non ha profferito verbo sul tema della previdenza, anzi ha anche sottolinea-
to che occorreva agire sui salari, cavallo
di battaglia del Prc, Rutelli ne ha parlato. «Non dobbiamo lasciar cadere questo tema», ha osservato il presidente della Margherita, ma non ha insistito. Rutelli poi ha quasi lasciato intendere che
per lui, al contrario che per gli altri, c’è
sempre la possibilità di un «doppio forno». «Esportiamo le contraddizioni — ha
detto — nell’altro polo. Manteniamo un
rapporto con Casini che sta contestan-
do la leadership di Berlusconi». E non è
quindi un caso che il leader dl stia muovendosi sulla riforma elettorale con grande prudenza: no al referendum, ma no
anche a un accordo Ulivo-Forza Italia.
Ovvero no a due iniziative che, se andassero in porto, penalizzerebbero proprio
l’Udc.
Dunque, la Margherita non sposa l’asse che si è formato tra Prodi-Rifondazione e, ora, anche i Ds. Si tengono le mani
Il «consiglio» al governatore
«Antonio, via il cappotto»
Il premier convince Bassolino
PRIMA E DOPO Bassolino resta in giacca
Uno sketch alla Totò e Peppino, ma al contrario.
Mentre nel film Totò Peppino e la malafemmina i
due comici arrivavano a Milano incappottati fino
al naso, ieri Romano Prodi a Napoli ha suggerito
a Bassolino il look inverso: «Via il cappotto e la
sciarpa. Fai come me: resta solo con la giacca».
Come racconta il Corriere del Mezzogiorno, il
premier in blazer blu ha giocato a fare il
disinvolto. Ed è stato contagioso. Il governatore,
intabarrato nel paltò, con tanto di sciarpa, non
ha esitato un istante: e così, gettato via il
soprabito, ha rivelato una cravatta rosso fuoco.
libere, i vertici dei Dl. Ciò nonostante ie- tra Giordano e il numero uno del Botteri Giordano non appariva affatto preoc- ghino). Fassino ha spiegato che aveva
cupato, come ha confidato al telefono a parlato di fase due non «per criticare la
un compagno di partito: «Ci hanno pro- Finanziaria bensì per valorizzarla in un
vato, ma si sono fermati». Fermati, sì. Pe- solco di continuità». Non solo, ha insistirò con qualche malumore. Boselli, per to sul fatto che bisogna «coniugare equiesempio, è convinto che «non si possa tà sociale e innovazione», persino sulla
abbandonare il tema del riformismo». E «previdenza». Il come non lo ha spiegato
il ministro dell’Interno Giuliano Amato ma ha aggiunto che bisogna innalzare le
lo ha detto con determinazione: «Quello pensioni minime, tema caro al Prc. Di
delle pensioni è un problema dietro l’an- più: «Chi dipinge il centrosinistra diviso
tra radicali e riformisti
golo, è inutile nasconlo fa per cambiare gli
derselo».
I VICEPREMIER
equilibri politici».
Persino Rosy Bindi,
Naturale, allora, che
che non si può tacciaGiordano, che è stato
re di eccessivo riformiil primo leader a parlasmo, ha osservato: «La
re, fosse soddisfatto.
sinistra deve affrontaHa tenuto duro sulle
re questo tema». Ma
pensioni e sull’innalzaProdi lo ha detto anmento dei salari e ha
che pubblicamente,
incassato il discorso di
che «nell’immediato
non sono previsti interventi sulle pensio- Prodi: «Apprezzo — ha detto il segretani». Il cerchio, comunque, lo ha chiuso rio del Prc — che si proponga il programPiero Fassino, che ha cercato di ripren- ma come collante». Del resto, è quello
dere i rapporti con Rifondazione, rappor- che Rifondazione ha sempre sostenuto.
ti che, peraltro, D’Alema non ha mai in- E comunque parlare di pensioni non fa
terrotto. «Ci vuole un nuovo corso col aumentare i voti. «Attenti a non perdere
Prc», è la nuova parola d’ordine del se- consensi perché poi è difficile recuperargretario ds. E il new deal fassiniano è sta- li», è stato, non a caso, il monito di D’Aleto inaugurato ufficialmente ieri (ma un ma. Partita chiusa, allora? Sì... in attesa
assaggio quelli di Rifondazione lo aveva- della prossima lite.
Maria Teresa Meli
no avuto il giorno prima, nell’incontro
D’Alema tace sulla
previdenza. Ma il leader
dl: «Tema importante»
LASTAMPA
VENERDÌ 12 GENNAIO 2007
Dove sono usati
Coltivazioni, medicina
industria e ricerca
Intervista
PAOLO MANZO
SAN PAOLO DEL BRASILE
Luís Carlos
Guedes Pinto
Luís Carlos Guedes Pinto è ministro dell’Agricoltura del Brasile dal 3
luglio scorso, quando
Lula lo scelse per sostituire il dimissionario Roberto Rodrigues. Ingegnere agronomo, firmatario nel 1967 - in piena dittatura militare - del documento che fondò l'associazione brasiliana della riforma
agraria (di cui fu per 22 anni direttore e per 11 presidente), vanta un passato che, assieme a quello di professore all'Unicamp, l'università di
Campinas, lo ha trasformato in una
sorta di consigliere intellettuale del
Mst, il movimento dei «senza terra»
brasiliani. Oggi, tuttavia, sostiene
che «quello degli Ogm è un tema di
cui si dovrebbe discutere in modo
freddo, senza passione. Altrimenti si
rischia di prendere lucciole per lanterne, come dite voi italiani».
Estero 17
Secondo la Direttiva del 2001 dell’Ue, un Ogm è «un organismo, diverso da un essere umano, il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura con l’accoppiamento e/o la ricombinazione genetica naturale». Mutazioni che vengono poi ereditate dalla progenie. Gli Ogm vengono anche chiamati organismi transgenici, associazione sostanzialmente corretta.
Il primo Ogm fu ottenuto nel ‘73 da
Stanley Cohen e Herbert Boyer. L’anno dopo la comunità scientifica si autoimpose una moratoria internazionale e severe linee guida (tutt’ora alla base delle ricerche) redatte dal National
Institute of Health.
Oggi gli Ogm sono utilizzati in agricoltura, per l’alimentazione (soia, mais e
cotone), per la ricerca medica (terapie
geniche) e nell’industria. In quest’ultimo ambito la ricerca insegue il miglioramento della qualità nutrizionali di alcuni alimenti, delle pratiche agronomiche e di alcune materie prime (come il
pioppo per la fabbricazione della pasta da carta).
I
Un contadino brasiliano in uno degli appezzamenti ridistribuiti dal governo con la riforma agraria
In che senso «discutere senza passione»?
«L'esempio che sono solito dare è
quello di tanta gente che scende in
strada, sventolando bandiere contro
il transgenico, ma che poi, a casa, usa
medicine e farmaci geneticamente
modificati. Perché voi sicuramente
saprete che la quasi totalità dell'insulina usata nel mondo dai diabetici è
transgenica, vero? Comunque, il
grande problema che abbiamo di
fronte oggi è un altro...».
Quale signor ministro?
“Gli Ogm? Qui in Brasile
tutti i contadini li usano”
«Che, oltre ai farmaci, anche moltissimi vaccini sono transgenici. Ma su mostrare le loro affermazioni».
questo, stranamente, non c´è nessu- Non saranno scienziati ma si appellano al
na protesta. Inoltre, nei 13 anni in cui principio della precauzione. Lei che ne
si sono consumati Ogm, al mondo pensa?
non è stato registrato scientificamen- «Che il problema vero, a mio avviso,
te neanche un semplice mal di testa non è il principio della precauzione, su
derivante dal loro consumo. Perciò cui tutti siamo d'accordo, ma la sua indico: discutiamone pure, ma su basi terpretazione. Anche adesso, qui dove
scientifiche, non selei mi sta interviguendo impulsi di
PIÙ RICERCA MENO SLOGAN stando, al ministepancia».
dell'Agricoltura,
«In tredici anni di impiego ro
potrebbe cadere
Quali sono le sue banon risulta abbiano causato un aereo. È già sucsi scientifiche?
nemmeno un mal di testa» cesso al World Tra«Gli studiosi delle
Università di Camde Center, l'11 setpinas e di São Paulo, o i 1.500 ricer- tembre 2001. Ma, se dovessimo estencatori dell'Embrapa, l'Empresa dere al massimo il principio della preBrasileira de Pesquisa Agrope- cauzione, lei non dovrebbe più viaggiacuária. Che hanno una posizione re in aereo, né io venire in ufficio».
praticamente unanime in merito al- Scusi ministro, come la mettiamo con i
la necessità di fare ricerca. I movi- Sem Terra, che non sono contro il govermenti contrari ai transgenici, inve- no di cui lei fa parte, ma sono contro i
ce, partono da organizzazioni socia- transgenici?
li che non possiedono - in generale - «Saranno contro gli Ogm... Peccato soun corpo tecnico-scientifico per di- lo che poi li coltivino».
Beh, se permette questa ce la deve spiegare meglio.
Ministro brasiliano
all’Agricoltura
Ingegnere agronomo, docente
universitario, da luglio ha sostituito
nel governo Lula il dimissionario
Roberto Rodrigues. È stato uno dei
padri della riforma agraria
da parte dei «senza terra»?
«Basta andare nel Río Grande do Sul a
«Esiste un'indagine fatta da una ricer- visitare un loro accampamento e chiecatrice, assistente tecnica di uno dei dere se usano sementi transgeniche...
partiti del Congresso legato ai «senza La risposta sarà sí e su larga scala, perterra», il Partido dos Trabalhadores ché questa tipologia di sementi per
(Pt). Bene, lei è andata nei campi del l'agricoltore brasiliano rappresenta un
sud del Brasile e ha visto che in molti vantaggio inequivocabile. Poi, è chiaro,
degli insediamenti occupati dal Mst gli tra i contadini ci sono molte differenze.
Ogm sono usati in
Così come ci sono
gran quantità».
PROTESTE A SENSO UNICO politici che oggi fandiscorsi contro i
Perché a suo avviso?
«Quasi tutta l'insulina no
«Perché consentotransgenici, ma priusata nel mondo ma sono scesi in
no di usare molti meno pesticidi, costa- dai diabetici è transgenica» campo assieme al
no meno, producopresidente Lula a dino di più, inquinano meno... Certo, la fendere la liberalizzazione dell'uso di
semente usata era la Maradona, con- sementi transgeniche, quando in Brasitrabbandata dall´Argentina, quindi, il- le erano illegali. Insomma, sul tema ci
legale. Ma tant'è: una ricerca commis- sono molte contraddizioni, per cui vale
sionata dal Pt ha dato esiti esattamen- la pena fare più ricerche e urlare meno
te contrari a quelli che, in teoria, avreb- slogan. Persino qui al ministero dell'
be dovuto dare e, per questo, ha fatto Agricoltura le persone che assumono
molto discutere».
posizioni contro il transgenico più di
Non trova sorprendente l'uso degli Ogm principio, spesso non sanno cosa sia...»
IL TABLOID TEDESCO «BILD» ALL’ATTACCO DEGLI EUROFUNZIONARI
“Bruxelles, stipendi da favola”
Un dirigente Ue
guadagna di più
del presidente
tedesco Koehler
MARIA MAGGIORE
BRUXELLES
Parte la presidenza tedesca dell'Ue e la stampa di
scatena. Dopo essersela
presa per settimane con il
commissario tedesco, Günther Verheugen, reo di
aver assunto come capogabinetto del suo importante
dicastero all'industria, una
giovane compagna di vacanze immortalata in foto
romantiche e osé con il sessantenne amico di Schrö
der, adesso è la volta degli
stipendi d'oro.
Il quotidiano popolare
Bild, il più letto in Germa-
nia con 4 milioni di lettori
ogni giorno, ha sparato in
prima pagina una critica feroce al sistema di salari e coperture sociali da mille e una
notte di cui godono i funzionari europei.
Una miniera d'oro per 36
mila persone solo alla Commissione europea, ingiustificata, secondo il giornale tedesco, e stridente, soprattutto se si compara con le alte
cariche dello Stato federale.
«Un alto dirigente con due figli a carico guadagna fino a
21.500 euro netti al mese - lamenta la «Bild» - più di quanto guadagna il Presidente
della Repubblica in Germania con i suoi 18 mila euro e
molto di più della stessa cancelliera Angela Merkel»,
con i suoi stracciati 15.900
euro mensili. Roba da far accapponare la pelle, se non si
sapesse già da decenni che
gli euroburocrati - in tutte le
I numeri
2,3%
Dal 1˚luglio 2006
L’aumento di stipendio di oltre due punti percentual scatterà da gennaio in modo retroattivo
I
21.500
Alti funzionari
Un dirigente di alto livello con due figli guadagna al mese più del presidente tedesco, che prende 18.000 euro
I
600
Supplemento bambini
Sommando le varie
forme di sussidi, si ricevono 600 euro al mese per
ogni figlio
I
istituzioni europee, quindi
anche nell'europarlamento
e al consiglio - hanno stipendi esagerati e privilegi immensi. Il tutto naturalmente esentasse, perché questi
illustri servitori dell'Europa non possono far arricchire solo le casse belghe e, il
loro trattamento, somiglia
molto a quello dei diplomatici fuori sede.
Tutte cose note. Che però
fanno lo stesso infuriare i tedeschi, dal primo gennaio
più sensibili alle tematiche
europee. La Merkel, che fino
a giugno tiene le redini dell'
Unione, si è impegnata a far
ripartire il motore dell'Europa, a fornire le chiavi per
scongelare il progetto di costituzione ibernato due anni
fa con il doppio no francoolandese al referendum.
Ecco che scoppiano le polemiche, sollevando inevitabilmente malumori a Bruxel-
Parlamentari europei riuniti in seduta plenaria a Strasburgo
les. Ieri, durante il briefing
quotidiano, il portavoce della Commissione ha smentito
seccamente le notizie riportate dalla «Bild». E ha spiegato nei minimi particolari
un sistema che è, certo, privilegiato, ma ormai anche
perfettamente trasparente.
«Potete trovare tutti i dettagli sul web», ha detto sorpre-
so per le tante domande,
Johannes Laitenberger, anche lui tedesco.
Gli stipendi non sono affatto d'oro, «sono equiparabili a un alto dirigente di un
ministero o ad un diplomatico». E c'è di più : ci sono
solo dodici mensilità all'anno. Quindi niente tredicesima. Poverini.
R
LASTAMPA
VENERDÌ 12 GENNAIO 2007
La storia
LUIGI GRASSIA
Numero uno
degli insaccati
made in Italy
econdo la società di ricerche Swg è uno dei marchi
commerciali più conosciuti in assoluto: Negroni è noto addirittura al
95% degli italiani, e deve questo
successo anche a un motivetto musicale semplicissimo ma di sbalorditiva efficacia: «Le stelle sono tante
/ milioni di milioni / la stella di Negroni / vuol dire qualità», impresso
indelebilmente dal vecchio Carosello nelle pieghe più profonde e inamovibili della psiche pubblicitaria
nazionale. Adesso il gruppo Veronesi, che ha acquisito la Negroni
nel 2002, la consolida e la rilancia
facendone una Spa sulla quale dirotta tutte le sue attività nel settore insaccati, incluse quelle dei marchi Montorsi, Fini Salumi e Daniel.
Nasce così una realtà economica
con più di 300 milioni di fatturato,
oltre mille dipendenti, 6 stabilimenti in Italia (Cremona, Zibello, Correggio, Villafranca, S. Daniele e Tizzano Val Parma) e filiali commer-
Nel cielo dei salumi
torna a brillare
la stella di Negroni
S
300
miloni
di euro
il fatturato
della nuova
Negroni Spa
1,7
miliardi
di euro
Cartoline Anni 60 con il salame Negronetto che fa storia
ciali in Svizzera, Francia, Germania
e Stati Uniti. L’export frutta 94 milioni di euro all’anno.
Giordano Veronesi, presidente
del gruppo omonimo, spiega che «Negroni è l’ultimo arrivato nel nostro
perimetro ma è anche il più impor-
il giro d’affari
di Veronesi
tante marchio italiano del settore e
allora abbiamo deciso di farne la bandiera del nostro gruppo nei salumi,
però gli altri marchi rimarranno con
le loro linee di prodotto: prosciutto
di Parma e San Daniele, culatello di
Zibello, cotechini, zamponi eccete-
Gruppo Cremonini
Una nuova struttura
nella ristorazione
Il gruppo alimentare Cremonini ha avviato una riorganizzazione
del suo settore ristorazione (15%
dei ricavi complessivi). Al centro di
questa operazione c’è un marchio
«Chef Express» di nuovo disegno,
che sostituisce tutti quelli che finora hanno contrassegnato le attività
di Cremonini nella ristorazione sui
treni, nelle stazioni ferroviarie, lungo le autostrade, nei porti e negli
aeroporti. Il marchio «Chef Express» sostituisce anche quello
«Moto» nei 34 punti vendita autostradali che ha in concessione Cremonini , contando anche le tre che
di cui il gruppo ha annunciato di essersi appena aggiudicato il controllo. A bordo dei 300 treni italiani, nei
31 buffet di stazioni ferroviarie e
nei 3 aeroporti dove Chef Express è
già presente, la nuova versione del
marchio sostituirà nei prossimi mesi quella attualmente in uso.
I
ra». Veronesi rivendica anche la logica industriale di mettere insieme, in
un gruppo alimentare da 1,7 miliardi
di euro come il suo, i mangimi, i tacchini e i polli (per esempio quelli con
il marchio Aia) e i suini di Negroni:
«Abbiamo applicato ai suini le formu-
Economia 27
le di filiera che abbiamo messo a punto per il settore avicolo, in particolare la tracciabilità del prodotto dall’inizio alla fine, e siamo gli unici ad
avere questa doppia esperienza. Fra
l’altro, i nostri suini e il nostro pollame si nutrono con i mangimi che
escono dagli stessi stabilimenti del
gruppo Veronesi. Uno di questi si
trova in Piemonte, a Fossano, e intendiamo ampliarne l’attività».
Nel 2007 il marchio Negroni celebra il suo centenario. Il primo nucleo
aziendale fu la «Società di fatto Pietro Negroni e Fratello» fondata nel
1907; lo stabilimento di Cremona
vanta di essere è il primo salumificio
a rendere continuo il ciclo produttivo, slegato dai tempi rigidi della stagionalità. Per due generazioni tutto
restò in famiglia: nel 1937 a Pietro
successe il figlio Paolo, inventore fra
l’altro del salame «Negronetto» (il
più noto), e Paolo 40 anni dopo lasciò
le redini al figlio Pietro.
Poi il passaggio di padre in figlio
si interrompe. Nel 1990 la società viene acquisita da un gruppo multinazionale, la Kraft, che la controlla fino
al 1999. Prima dello scadere del millennio la Negroni torna però italiana,
allorché subentra nella proprietà il
gruppo Malgara Chiari e Forti, e 4
anni fa arriva il momento di Veronesi, quarto nome italiano per fatturato nel settore alimentare.
Nell’immediato futuro il presidente Giordano Veronesi prevede «un
consolidamento in Italia e un’espansione all’estero».
INTESA-SANPAOLO
FALLISCE OPA NASDAQ
Zaleski ha il 2,2%
della superbanca
Le fondazioni
lavorano al patto
Nyse incassa
il sì europeo
alla fusione
con Euronext
NEW YORK
Romain Zaleski
TORINO
Il finanziere Romain Zaleski
ha il 2,25% di Intesa Sanpaolo.
È la novità principale relativa
all’aggiornamento dell’azionariato della superbanca dopo la
fusione tra i due istituti, pubblicato ieri dal sito della Consob. D’altro canto, il numero
uno della Carlo Tassara aveva
dichiarato da tempo, subito dopo il blitz che lo aveva portato
a una quota vicina al 3% nel
Sanpaolo, di volersi attestare
sopra al 2% anche dopo la fusione Torino-Milano. Sempre
sul versante degli azionisti
principali, l’incontro delle
quattro fondazioni per definire un patto di stabilità dovrebbe tenersi la prossima settimana. L’incontro fra i presidenti
della Compagnia di Sanpaolo
Franzo Grande Stevens, della
Fondazione Cariplo Giuseppe
Guzzetti, della Fondazione
Cassa di Padova e Rovigo, Orazio Rossi, e della Fondazione
Cassa Carisbo, Fabio Roversi
Monaco, definirà i parametri
del patto. Nell’incontro si parlerà anche della guida del patto. Roversi Monaco ha spiegato come al momento «non ci sono le condizioni» per aumentare la quota della fondazione bolognese nell’azionariato. Clima construttivo, secondo
quanto riferiscono i sindacati,
nel primo incontro tra i vertici
della banca e le rappresentanze dei dipendenti.
Sommovimenti nelle Borse internazionali. Effervescenti
gli americani del Nyse Group,
che all’indomani dell’intesa
per rilevare il 5% dell’indiana
National Stock Exchange,
hanno ottenuto il via libera alla fusione con Euronext dalle
autorità di vigilanza europee.
Un’analoga decisione è stata
adottata dalle competenti autorità di Francia, Olanda, Belgio e Portogallo, anche se si
attende ancora il parere del
ministero olandese delle Finanze. È inoltre considerato
imminente l’annuncio di un
accordo di Nyse Group con il
Tokyo Stock Exchange che
farebbe combaciare un altro
tassello nelle strategie di
espansione del gruppo. Il presidente della Borsa nipponica Taizo Nishimuro si recherà presto in visita negli Usa
per fare l’annuncio preciso
dell’alleanza.
Le voci di scalata su Deutsche Boerse, la principale
piazza economica dell’Europa continentale, hanno fatto
schizzare verso l’alto i titoli
della Borsa tedesca che ha
chiuso a +6,2% a 149,94 euro.
È invece fallita l’Opa ostile lanciata dal Nasdaq per il
controllo del London Stock
Exchange, che esce dunque
vincitore dalla prima battaglia sul controllo della Borsa
inglese. Il listino tecnologico
di New York ha fatto sapere
che a ieri, scadenza dei termini di adesione, gli azionisti
che avevano aderito all’Opa
rappresentavano appena lo
0,61% del capitale del Lse. Il
Nasdaq, con la sua quota, ha
ora il controllo del 29,36%
del London Stock Exchange.
Ma la battaglia non è finita.
Il Nasdaq ha annunciato che
utilizzerà la sua facoltà di
estendere la scadenza fissata per le adesioni, che in questo modo è slittata al 26 gennaio prossimo.
[R. E. S.]
L’EMERGENZA
SMOG
VENERDÌ 12 GENNAIO 2007
Alla prof con parcheggio
nella scuola, basta
il certificato del preside
TORINO■CRONACA
Via libera anche per la
badante se ha la
prescrizione del medico
LA REPUBBLICA III
Non ci sono esenzioni
per la veterinaria
con studio in centro
Il piano antismog in dieci risposte
Divieto alle auto Euro 2: ecco la soluzione ai casi più frequenti
L’INSEGNANTE
ONO un insegnante del
Gioberti, ho una vettura Euro 2 e ho sempre utilizzato il
parcheggio all’interno dell’istituto. Avendo il posto auto nella
scuola posso continuare a circolare? Come devo fare?
Il posto auto in uso le dà il diritto di entrare nella Ztl ambientale per raggiungere il parcheggio anche durante gli orari di divieto. Il preside, in alternativa
un altro dirigente dell’istituto,
deve firmare un certificato che
attesti l’esatta ubicazione del
posto auto, assegnandolo alla
vettura a lei intestata e specificando chiaramente che si tratta
di un parcheggio che le viene
dato in uso.
S
ORA X si avvicina e per
migliaia di torinesi creL’
sce il timore di essere tra i
quasi 24mila automobilisti
che da lunedì non potranno
più entrare nella Ztl ambientale perché proprietari di
un’auto Euro 2 a benzina o
diesel. In realtà, il numero
dei veicoli interdetti perché
fuorilegge con il piano antismog, è quindici volte più
grande: 381mila quelli iscrit-
ti al Pubblico registro della
provincia. Ma secondo i calcoli e le proiezioni dell’assessorato solo una piccola parte
di quei veicoli entra ogni
giorno nel perimetro che da
lunedì diventerà off limits
per chi ha un motore che inquina. L’ordinanza contempla però una serie di dero-
ghe: ecco allora una serie di
esempi, i più frequenti, che
forse potranno rincuorare
alcuni automobilisti e deprimerne altri. Si può sempre
cercare un chiarimento telefonando al numero verde
800-01.82.35 (sito Internet
www.comune.torino.it/ambiente). Però avete tempo
solo fino alle 13 di oggi. Poi il
servizio chiude, comincia il
weekend del grande dubbio.
L’INFERMIERA/1
cienti ed hanno bisogno di una
presenza costante, in assenza
della famiglia. Ho bisogno dell’auto per spostarmi da una casa all’altra quando ci sono necessità urgenti. Esiste la possibilità di avere un permesso?
Sì, esiste. Lei può circolare per
spostarsi da una casa all’altra o
per raggiungere i domicili da
fuori con un certificato rilasciato
o dal medico di famiglia o da un
ente competente, come l’Asl o
l’ospedale. Documento che certifichi la necessità di assistenza
domiciliare per il paziente, oltre
all’indirizzo della persona.
L’INFERMIERA/2
IL DIALIZZATO
O UN problema ai reni e devo fare periodiche dialisi.
H
Abito in centro e non ho inten-
S
A DIECI anni lavoro in
piazza Solferino e da dieci
D
anni parcheggio, a seconda di
dove trovo, nei parking di piazza Albarello, corso Siccardi o
corso Galileo Ferraris. Ora tutti
rientrano nella Ztl ambientale.
Posso continuare ad entrare
nella zona per lasciare la vettura? Come posso fare?
No, non è possibile. Nessuno
dei parcheggi che ha citato è
raggiungibile con un’auto Euro
2. L’unica soluzione è lasciare la
vettura in uno dei parking utilizzabili e vicini al luogo di lavoro.
Ad esempio quello di via Roma/piazza San Carlo. Si entra ed
esce, durante l’orario del divieto, da piazza Carlo Felice.
IL MECCANICO
ONO un meccanico che ha
l’officina in centro. I clienti
mi lasciano la vettura per le riparazioni al mattino e la ritirano alla sera, quando escono
dall’ufficio. Ho letto che chi ha
un Euro 2 può continuare a portarla, però solo dalle 7.30 alle 13
e con prenotazione. Ma per fare
alcuni interventi è necessario
tutto il giorno. Non si possono
allungare i tempi?
No, la deroga è stata studiata
con le associazioni di categoria
e prevede solo una finestra al
mattino e solo per chi ha una
prenotazione su carta intestata
dell’autoriparatore che indichi
indirizzo e orario dell’appuntamento.
S
permesso e quando mi devo
spostare, il più delle volte, vado
a piedi. Con questi nuovi limiti,
però, vorrei sapere se per circolare nella Ztl ambientale mi basta la carta d’identità per attestare la residenza o devo farmi
il permesso?
La carta d’identità, in caso di
controllo, è sufficiente per dimostrare la residenza. In alternativa ha diritto, fino a gennaio
2009 avendo un Euro 2, a farsi rilasciare un permesso per residenti nella Ztl centrale. Attestato che vale anche per circolare
nell’ambientale.
A CINQUE anno assisto due
persone anziane in centro.
D
Non sono totalmente autosuffi-
A
L’IMPIEGATO
ISIEDO nella Ztl e non ho
R
mai richiesto il permesso.
Per la mia auto, un Euro 2, ho il
LA BADANTE
BITO a Mirafiori Nord e lavoro al San Giovanni antica
sede. Sono un’infermiera, faccio i turni e quando esco la sera,
dopo le 23.30, devo andare a piedi fino in via Po per prendere il
bus che passa ogni venti minuti.
Ho paura a girare da sola. Esistono deroghe? Posso lasciare la
mia auto in qualche parcheggio?
Non esistono deroghe per il
suo caso. La mappa della Ztl ambientale è stata però ridisegnate
per consentire l’accesso ai principali parcheggi. Considerato il
luogo di lavoro, può utilizzare il
parking di piazzale Valdo Fusi. Se
deve lasciare l’auto negli orari di
divieto può entrare ed uscire da
via Cavour.
ONO un’infermiera libera
professionista che presta
servizio a domicilio. Ho una serie di pazienti sparsi nella Ztl ambientale. Leggendo l’ordinanza
ho visto che ci sono deroghe per
casi di assistenza a casa. Non
avendo un datore di lavoro, chi
mi può fare una dichiarazione
che mi permetta di usare l’auto?
L’autocertificazione non è sufficiente. Solo il medico di famiglia
del paziente o un ente competente, come l’Asl o l’ospedale, possono rilasciare un certificato che attesti che la persona, specificando
l’indirizzo, ha necessità di particolare assistenza domiciliare.
Certificato che mostrerà in caso
di controlli.
IL RESIDENTE
IL PUNTO
Il capo dei vigili: “Vogliamo fermarli in tempo”, l’assessore: “Modulo efficace”
Dieci pattuglie in campo
agli ingressi strategici
DIEGO LONGHIN
a lunedì scatteranno
anche i controlli e le
multe. Sanzioni salate, 75 euro, per chi non rispetterà i divieti ed entrerà
nella Ztl ambientale con un
Euro 2. Ieri ultimo vertice tra
il comandante della polizia
municipale, Mauro Famigli,
e l’assessore competente,
Beppe Borgogno, per capire
come disporre i controlli per
la prima settimana. Dieci
pattuglie dei vigili verificheranno i principali ingressi
della zona vietata. Civich
che avranno il compito di
bloccare le vetture
che non possono
entrare nella Ztl,
informando gli automobilisti ed evitando che incappino in multe. «Vogliamo fermarli in
tempo», spiega Famigli. Chi, invece,
farà il furbetto e, nonostante le indicazioni, deciderà di rischiare potrebbe
essere fermato da
una delle pattuglie
D
in servizio all’interno. In questo caso il verbale è assicurato.
«Non possiamo fare altrimenti — sottolinea il comandante
— anche se in questa prima
settimana cercheremo di
informare più che multare.
Partiamo con dieci pattuglie,
non è detto che riusciremo a
rafforzare gli uomini sui confini».
Per l’assessore Borgogno il
sistema studiato dal comando
dei vigili «mette insieme dissuasione con sanzione e sarà
efficace». Rimane un dubbio.
Se l’individuazione delle Euro
0 ed Euro 1 è più facile, trattandosi di macchine più vec-
chie, per le Euro 2 è più complicato. «Agli agenti sono state
date indicazioni — aggiunge
Borgogno — considero però
questa fase sperimentale, come ho spiegato nell’ultima
giunta. Penso, infatti, che sia
necessario, fino a quando non
ci sarà un sistema di telecamere completo, adottare provvedimenti, come i bollini sul parabrezza, che permettano un
riconoscimento visivo immediato del tipo di vettura».
Per informazioni gli automobilisti si possono rivolgere
al comando dei vigili:
011.4606060. La Asso Car-Cna
e l’istituto Birago hanno poi
organizzato una
manifestazione,
Motore Pulito, per
sensibilizzare i cittadini. Domani, in
corso Novara 114, e
sabato 20, in corso
Novara 65, controllo gratuito dei gas di
scarico dell’auto in
collaborazione con
gli studenti del Birago e distribuzione
di materiale informativo.
zione di cambiare la mia auto Euro 2. Ho letto che nell’ordinanza
ci sono deroghe per malati e persone che devono fare esami o terapie non programmabili. Rientro in questa categoria o no?
Sì, il suo caso rientra nelle deroghe previste dall’ordinanza, al
punto «i». Si tratta infatti di una
terapia indispensabile. Per utilizzare l’auto, però, è necessario
mostrare la certificazione medica in caso di controlli. Anche l’accompagnatore, in sua assenza,
dovrà mostrare il certificato medico che dimostri la necessità della terapia.
IL MEDICO
ONO un medico che non ha
il permesso per la Ztl cenS
trale perché non ho pazienti
nella zona. Li ho, invece, nella
Ztl ambientale. Come posso fare per le visite a domicilio? Come devo fare, se possibile, per
ottenere un permesso ed in
quanto tempo?
Il suo è un caso particolare. Al
momento non sono previsti
specifici permessi per la Ztl ambientale e non è prevista l’autocertificazione. L’amministrazione sta studiando la possibilità di concedere un permesso
per la Ztl centrale anche ai medici che hanno pazienti nella Ztl
ambientale, ma non c’è nulla di
deciso.
LA VETERINARIA
ONO una veterinaria che ha
lo studio in centro. Per le visiS
te a domicilio mi devo muovere,
però ho un’auto Euro 2. Non ho
trovato chiarimenti nella delibera. È prevista una deroga per
la mia categoria. Come posso fare?
Non sono previste esenzioni ad
hoc per la categoria. L’unica soluzione è verificare se può richiedere un permesso per la Ztl centrale. Oppure, se ha un posto auto in
proprietà o in affitto, mostrare
una dichiarazione che certifichi
l’uso del parcheggio, legandolo al
suo mezzo. In alternativa, se comodo rispetto allo studio, può
usare uno dei parcheggi raggiungibili negli orari di divieto.
AL
78 Agricoltura & Alimentazione
LA STAMPA
VENERDÌ 12 GENNAIO 2007
L’ACCORDO. ENOGASTRONOMIA PROTAGONISTA
Universiadi, sul podio
il Piemonte dei campi
Un paniere per
atleti e turisti
dal Consorzio
Alta Qualità
Così come era accaduto durante le Olimpiadi invernali,
ecco che le Universiadi offrono la seconda grande occasione per mettere in tavola il Piemonte. Dal 17 al 27
gennaio le gare porteranno
a Torino e sul territorio appassionati sportivi di tutto il
mondo, un modo per raccontare questo Piemonte anche
nel piatto.
Un menù ricco, ricavato
da un patrimonio enogastronomico di primo ordine. Il
Consorzio Alta Qualità Piemonte, partner della manifestazione, è il fornitore dei
prodotti agroalimentari tipici regionali cucinati dagli
chef di Autogrill. Perchè, oltre ai ristoranti, saranno infatti gli autogrill di tutta la
regione i punti di riferimento delle eccellenze alimentari, come dice il presidente
Paolo Michelis: «Vogliamo
sviluppare un sistema di rete. Il nsotro consorzio integra produzioni ed esperienze diverse, dal settore lattiero caseario all’ortofrutticolo, dalle conserve alimentari alle carni e ai salumi, tali
dap oter proporre al consumatore itlaiano e straniero
I prodotti del territorio
nei luoghi delle gare
e negli autogrill
di tutta la regione
Menù piemontese così come era avvenuto alle Olimpiadi invernali 2006
I numeri delle aziende
70
Lenti (salumi)
Sono gli anni di esperienza dell’azienda specializzata in produzione di prosciutti cotti.
dustria di Asti fondata appunto nel 1923 dall’imprenditore Secondo «Pinin».
2003
I
50
Conrado (latticini)
Eccellenza pugliese,
latte piemontese: è lo slogan dell’azienda fondata
negli anni 50.
Ortofruit
(ortofrutticolo)
E’ un’organizzazione
di produttori nuova con sede a Verzuolo (Cuneo).
I
80
I
87
Saclà (conserve)
I
Sono gli anni dell’in-
AM
RAZZ ENTI
R
E
LCETTO DE
O
I
D
T
il gusto della buona tavola e
del saper fare piemontese».
«Un valore aggiunto per
l’Universiade - dice Riccardo
D’Elicio, vicepresidente vicario del comitato organizzatore Unviersiadi 2007 -. Vogliamo che Torino e tutto il territorio diventino meta di formazione per studenti universitari, che possano trovare, oltre
ai musei e alle bellezze architettoniche, anche grande qualità enogastronomiche che saranno offerte sia nei villaggi
sia nei punti più importanti
dell’organizzazione».
Giorgio Ferrero, presidente Coldiretti Piemonte socia
del Consorzio: «Tutte le azien-
S. Francesco (carni)
La Cooperativa nasce
a metà degli anni 80 presso
l’Associazione Allevatori di
Torino. In tempi recenti ha
realizzato l’iniziativa «Acquisto diretto».
I
de che aderiscono prestano
attenzione alla cultura e alla
tradizione del territorio e i
prodotti sono stati sviluppati
secondo accordi di filiera che
coinvolgono i produttori dal
campo alla tavola. Gli ingredienti sono tutti rigorosamente non-ogm, le materie prime
vengono reperite nel territorio piemontese. Nel caso non
fossero presenti in Piemonte,
sono utilizzate materie prime
provenienti solo dal territorio
italiano».
Giusepep Cerroni, direttore generale comunicazione e
afari istituzionali del Gruppo
Autogrill: «E’ un’iniziativa
che rientra nel più ampio impegno del gruppo per la promoziona dell’agroalimentare
di qualità. In questo caso promuoveremo i prodotti del
Consorzio Alta Qaulità Piemonte sia nei siti delle competizioni sia nei punti vendita più frequentati del Nord
Italia».
[G. F.Q.]
Giro di terra
CENTO MILA QUINTALI
GIANFRANCO
QUAGLIA
La castagna
“Cuneo”
conquista
marchio Igp
FORTUNATO
OPPURE NO
QUESTO È
IL CONTADINO
Ciapastra, Tempuriva, Bracalla, Contessa, Sarvai di Gurg.
Ecco alcune delle varietà della
«castagna Cuneo Igp». Lo storico prodotto dei boschi del Sud
Piemonte è in dirittura d’arrivo
per il marchio europeo d’Indicazione geografica protetta. Il
disciplinare di produzione è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale Ue. Mancano solo alcuni
pasaggi formali: dalla prossima
stagione la castagna Cuneo potrà fregiarsi del marchio che
valorizzerà il prodotto.
La zona comprende 110 comuni della provincia nell’arco
collinare pre-alpino, dal Cebano al Saluzzese. La produzione è 100 mila quintali; 26 mila
gli ettari coltivati. L’iter per
l’Igp era stato avviato nel
2000. «Sono soddisfatto per il
lavoro svolto in questi anni - dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Mino Taricco -.
Un premio all’investimento
del territorio e della Regione
sul recupero della castanicoltura e salvaguardia dei boschi.
Sarà già possibile marchiare il
prodotto, grazie alla protezione transitoria. La questione cinipide che ha infestato i castagni ora è sotto controllo, grazie alla lotta biologica».
Marcello Gatto, presidente
Coldiretti: «L’Igp è un riconoscimento a quei produttori che
coraggiosamente in questi anni
dove il mercato non sempre ha
dato le giuste soddisfazioni hanno continuato la coltivaizone
garantendo anche il presidio
dell’ambiente».
[G. P. M.]
I
l risultato del sondaggio fa riflettere
e può offrire spunti
per un dibattito. La
domanda rivolta da
Coldiretti a un campione
di italiani era: «Come giudica un giovane che decide di lavorare in agricoltura nel terzo millennio
in Italia?». Il 28,7 per cento sostiene: è un imprenditore che vuole confrontarsi con un mercato globale dove cercare di guadagnare adeguatamente.
Per il 34,1% degli intervistati il giovane che sceglie di vivere e lavoarare
nei campi è «un fortunato che ha l’opportunità di
misurarsi in un settore a
contatto con la natura dove esprimere creatività e
innovazione». Ma per il
13,8% è «uno sfigato che
non ha possibilità di trovare un’occupazione migliore». Infine il 23,4% definisce il futuro imprenditore agricolo un «pazzo
idealista a cui piace andare controcorrente». In
base alle cifre prevale la
considerazione secondo
cui scegliere di «fare agricoltura» è comunque una
professione gratificante.
Ma esistono ancora margini di opinione pubblica
che guardano con perplessità all’idea di imprenditorialità agricola.
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LASTAMPA
VENERDÌ 12 GENNAIO2007
NORDOVEST
DOMANI A FIRENZE IL DEBUTTO ITALIANO
Made in Novara la Vodka Cavalli
Sarà la distilleria Francoli di Ghemme a produrre
la Vodka Cavalli già lanciata dal noto stilista in
Usa, Russia, Dubai, Hong Kong, Cina e Giappone.
FULVIO
ROMANO
SFASAMENTO STAGIONALE. ALLARME
Rose fiorite e fragole mature
Oggi soffia il föhn che farà salire le temperature fino a venti gradi
SELMA CHIOSSO
FILIPPO RUBERTA’
«Sembra di essere in Liguria». Una frase che si sente
ovunque, nei bar, al supermercato, sull’autobus. E’ un
inverno dai passi felpati, che
non morde e fa risparmiare
sulle spese di riscaldamento.
Incredibilmente si è realizzato il proverbio spagnolo: «Basta crederci e le rose fioriscono anche a Natale». Capita ad
Acqui Terme (Al) e Asti, dove
le aiuole in centro sono puntellate di rose rosse. E a Perlo
(Cn), nel giardino del vicesindaco sono maturate le fragole. Le follie del clima però spaventano gli uomini e disorientano gli animali.
In tutto il Piemonte i prati
sono verdi, le viti pronte a
germogliare. Le previsioni
del tempo annunciano da oggi a domenica un altro anticipo di primavera: soffierà il
föhn e la temperatura potrà
raggiungere i 20 gradi. L’assenza di nevicate danneggia
stagioni sciistiche e agricoltura. A Cuneo la Camera di
Commercio ha chiesto lo stato di calamità. A Limone sono
aperti 7 impianti su 16, a Mondolè 4 su 24 e via di questo
passo.
Api come «impazzite»
consumano le riserve
di miele, mandando
in crisi l’impollinazione
Scattano gli allarmi: siccità, incendi, emergenza idrica.
Gli animali non vanno in letargo e nel Verbano Cusio Ossola, gli apicoltori sono preoccupati perchè le api si comportano come se fosse aprile esaurendo la scorta di miele invernale. Dicono gli apicoltori:
«Tra ottobre e gennaio le api
dovrebbero fare una pausa.
Invece si comportano come
se ci fosse la covata, continuano a lavorare per innalzare
Cosa cambia
In collina
e sulle vette
Si pota nei vigneti
Il clima di questi giorni ha fatto anche fiorire le rose: nella foto un’aiuola nel centro di Asti
Valle d’Aosta
I ghiacciai arretrano ogni anno
e sbocciano le primule
In Valle d’Aosta ci si è messo anche il föhn, il vento caldo
delle Alpi, a trasformare gennaio in un fine stagione invernale. Oggi per trovare lo zero
termico bisognerà salire quasi
a 3 mila metri, e solo domani
le minime sono previste in calo. Da settimane si susseguono
fenomeni particolari e «inversioni termiche», come quelle
del giorno di Capodanno,
quando ai 1400 metri di
Doues, nella valle del Gran San
Bernardo, sbocciavano le primule. Questo mentre più in
basso la pioggia caduta nella
notte si trasformava in un’insidiosa lastra di ghiaccio, che
ha provocato non pochi incidenti su strade a autostrade
dell’Alta Valle. Anche gli im-
I
PAOLO
MASSOBRIO
Quelle buone pizze
col cuore di Tramonti
B
Siccità e temperature
sopra la media stagionale
cominciano a preoccupare
gli agricoltori. Nei vigneti,
si è già iniziata la potatura.
La mancanza del freddo potrebbe avere anche un effetto negativo: se non si andrà
sotto zero non moriranno
le uova degli insetti nocivi.
La conseguenza: l’aumento
delle malattie e quindi, dei
trattamenti.
[FI. M.]
I
Dolce & salato
eppe Francese mi ha
raccontato la sua storia
un mezzogiorno prima
di Capodanno. Lo conosco da
una ventina d'anni, pizzaiolo in
Asti con il fratello e la famiglia,
ma mai avevo scoperto il suo
tragitto da emigrante curioso,
partito da Tramonti (Salerno)
per studiare a Biella e poi arrivare nel cuore di Asti. Eravamo in una pizzeria del suo paese, che dà il nome ad una teoria
svariata di locali. Per capirci,
ci sono 3000 pizzaioli nel mondo che arrivano da Tramonti,
77
che raggruppa 13 frazioni. Dicono che la città con la più alta
concentrazione di «tramontani» sia Alessandria. Beppe
Francese porta il papillon,
ama la pizza nelle sue espressioni creative e nel suo locale
(via dei Cappellai, 15 tel.
0141592321) l'ha sublimata con
il tartufo d'Alba da accompagnare ai vini di Angelo Gaja.
Follia golosa ispirata dal matrimonio con una signorina dal
marchio doc: è di Rocchetta
Tanaro. Col sindaco di Tramonti ci siamo stretti la mano
Uno scorcio del Monte Bianco
pianti di innevamento artificiale hanno potuto funzionare solo a singhiozzo. Non è un
fenomeno nuovo: da anni i
ghiacciai arretrano anche di
trenta metri l’anno, come dimostrano le ricerche volute
dalla Regione, con misurazioni dell’Arpa e della Fondazione Montagna Sicura.
[G. C.]
da 25 a 35 gradi centigradi la
temperatura dell’alveare. Consumano molta energia e sono
costrette a ricorrere alla scorta di miele che però non possono rimpinguare, perchè non c’è
ancora la fioritura. La questione è grave non tanto perchè
mancherà il miele ma per
l’equilibrio delle piante che s’inseminano grazie alle api». Ad
Ovada (Al) una coppia di cigni
pensava fosse primavera e il cigno padre ha quasi massacrato
il figlio, considerandolo un rivale in amore. Il cignetto, di nome
Sole, è stato salvato dai vigili
del fuoco e trasferito ad Arenzano.
La Coldiretti conferma lo
sfasamento stagionale. Nelle
campagne ci sono già albicocchi, susini e mandorli in fiore.
Dicono all’associazione: «Il
2006 tra siccità, caldo e maltempo ha causato danni all’agricoltura stimabili in oltre
un miliardo di euro, che rischiano di ripetersi anche nel 2007».
E questo significherà raccolti
ridotti e prezzi alle stelle.
Stambecchi in quota
Il grande freddo sulle
Alpi non è arrivato, così
stambecchi e camosci se
ne restano tranquilli dove
vivono d’estate, tra i 2 e i 3
mila metri. La calata a valle
è dovuta solo alla ricerca di
cibo, ma in questo strano
gennaio sui pendii esposti
al sole la neve si è sciolta
pure in alta quota permettendo agli ungulati di sfamarsi normalmente. [T. V.]
I
BIELLA. RICONOSCIMENTO
davanti al gonfalone: i saperi di
Tramonti meritano una De.
Co. (la denominazione comunale). Poco dopo è arrivato il titolare della pizzeria Lo Scugnizzo di Cuneo (corso Dante,
42 tel. 017167260), insieme col
sommo pasticciere Salvatore
De Riso. Vederli tutti lì nella loro terra m'ha fatto pensare
che esistano anche le pizze fatte col cuore. Benedetta Tramonti, e benedetta la pizza alla
domenica sera, con la famiglia,
in quei locali che sono diventati come delle seconde case ed
hanno acceso di un loro calore
i centri delle città. Non so, infine, se il pizzaiolo della Valmilana (via Valmigliaro, 12 tel.
0131508006) viene da Tramonti, ma la pizza assaggiata giorni fa mi è piaciuta assai, quasi
come la pizza del Mulino di
Alessandria (via Plana, 41 tel.
0131252737), fatta con le farine
del Mulino Marino.
Il Premio Wolf a Pistoletto
artista che parla al mondo
A un biellese, Michelangelo Pistoletto l'edizione 2006-07 del
«Premio Wolf» (sezione Arti)
«per la sua carriera costantemente creativa come artista,
educatore e attivatore, la cui
instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono a
una nuova comprensione del
mondo». Nato a Biella, il maestro negli Anni 60 è stato tra i
fondatori del movimento dell'
Arte Povera. Nel 1994 ha presentato il manifesto «Progetto
Arte», impegno etico-estetico
sulla «trasformazione sociale
responsabile». Dal 1991 al
2000 ha insegnato all'Accademia di Belle Arti di Vienna sen-
Michelangelo Pistoletto
Il FREDDO
E’ANCORA
LONTANO
M
a
l’inverno,
quando comincia? E’ questo
ormai il vero e
proprio rebus
che cercano di sbrogliare i supercervelloni informatici dei
centri di ricerca e che viene dibattuto con passione su tutti i
siti Internet dedicati al meteo.
Le posizioni, come avviene d’altronde un po’ in tutti i settori,
si dividono in due partiti contrapposti. Da un lato c’è chi rimanda l’arrivo di freddo e neve sull’Europa occidentale e
sull’arco alpino, ed è il partito
dei «catastrofisti», quelli che
imputano ormai di tutto e di
più al «Global Warming» provocato dall’effetto serra. Sull’altro fronte si schierano i possibilisti, che con cautela cercano di elaborare una previsione
di via d’uscita e di sblocco per
quella classica calata verso
Sud del Vortice Polare che è la
cifra climatica degli inverni
d’antan. I catastrofisti, dopo
l’annuncio del 2006 come sesto anno più caldo della storia
e dell’autunno record dei bollori da serra, possono oggi far leva sui quattro-cinque gradi sopra la media storica che questo inizio gennaio ha riservato
al Nord Ovest per prefigurare
un 2007 ancora più anomalo.
Comunque, secondo la statistica, questo inverno continua la tendenza in atto dalla fine del secolo scorso ed appare
molto simile a quello del
2004-2005, quando, dopo un
dicembre tiepido almeno fino
a Natale e dopo un principio di
gennaio primaverile, il gelo arrivò assieme alla neve a fine
mese, per continuare poi, con
due brevi pause, addirittura fino ai primi di marzo quando
raggiunse minime di circa
-10˚. In questa ultima decade
di gennaio, il primo peggioramento, con le ondate perturbate che cominciano a scendere
di latitudine e infine, dal 24 o
25 del mese, arriverà il tanto
agognato freddo polare accompagnato da nevicate anche intense in pianura.
za contare, nel 2003, il Leone
d'Oro alla Carriera consegnatogli durante la 50˚ Biennale di
Venezia. Benché artista di respiro internazionale Michelangelo
Pisoletto poco più di una decina
d’anni fa scelse Biella per proseguire le sue attività: ha avviato
così il centro multiculturale e
plurisettoriale «CittadellarteFondazione Pistoletto» che oltre a ospitare mostre, artisti ed
esponenti di spicco del mondo
culturale, è ormai diventato fucina di nuovi talenti che da tutto il
mondo approdano sulle sponde
del torrente Cervo per confrontarsi con le nuove tendenze.
Intitolato a Richard Wolf, inventore nato in Germania, il premio viene assegnato a scienziati
e artisti che si siano distinti per
il bene dell'umanità e dei rapporti fra i popoli. Oltre a Pistoletto riceveranno il premio il californiano George Feher e l'israeliana Ada Yonath per la chimica. La cerimonia il 13 maggio a
Gerusalemme.
[S. RO.]
AL
LASTAMPA
VENERDÌ 12 GENNAIO2007
In breve
IMPRENDITORIA. IN PERIFERIA
Riparte da Novi
l’allevamento
degli struzzi
Vignole Borbera
Auto nella scarpata
Conducente illeso
Precipita con l'auto in
una scarpata, ma per sua fortuna l'auto si incastra tra
due alberi e il conducente rimane praticamente incolume. L'episodio l’altra notte
sulla provinciale tra Vignole
e Stazzano. Il conducente,
Florin Chesa, 28 anni, romeno abitante a Vignole, era alla guida della sua Marea, andata completamente distrutta. Per lui solo pochi graffi e
contusioni.
[G. FO.]
I
Verso la realizzazione di un macello
“Ma è anche animale da compagnia”
Gavi
Iscrizioni all’asilo
Principe Oddone
Iscrizioni aperte fino al
27 gennaio all'asilo pubblico
Principe Oddone di Gavi.
L'Ipab ha deciso un aumento
delle rette da 100 a 115 euro
per il decremento di bambini
prospettato per l'anno
2007-08. Afferma la presidente Anna Rezzani: «Il prossimo anno avremo meno
iscrizioni rispetto agli attuali
65 bambini provenienti da
Gavi e dal circondario. Da
questo mese già in 35 sono
stati scritti alla prima classe
elementare. Il nostro asilo è
stato recentemente messo a
norma per quanto riguarda
la sicurezza con la creazione
di un nuovo salone ludico e
l'acquisto di un nuovo arredo. Anche per questo il contributo del Comune di 12.000
euro, lo stesso ormai da molti anni e sul quale si basa anche quello regionale, purtroppo non basterà più a coprire le spese. Chiediamo
uno sforzo maggiore a Comune e Regione per tutelare la
storica struttura».
[G. C.]
I
GINO FORTUNATO
NOVI LIGURE
Parte da Novi il rilancio dello struzzo. Allevare struzzi è
una moda scoppiata in Italia
circa 12 anni fa. Punto forte
la carne magra. Il successo
iniziale si è smorzato a causa dell'eccessivo costo degli
animali che allora si aggirava a un milione e mezzo di lire per esemplare. Almeno
quando gli esemplari venivano importati dalla Namibia
e da altre nazioni africane.
La carne costava 60 mila
lire al chilo ed era una cifra
che non tutti potevano permettersi, benché all'epoca
fosse molto più facile macellare uno struzzo, equiparato
a un tacchino gigante.
Oggi tutto è cambiato. Le
nuove normative consentono la macellazione e il sezionamento degli struzzi solo
all'interno di strutture riconosciute dalla Comunità Europea, e sul mercato il costo
degli animali si è abbattuto
fino a 200 - 250 euro. La nuova cucina sta divulgando la
carne di struzzo, particolarmente magra, come modello
di alimentazione dietetica,
anche per il bassissimo valore di colesterolo perfettamente adattabile a diete per
cardiopatici.
Gli obiettivi di Mercedes
Vernazza, titolare dell'allevamento
recentemente
aperto nella tenuta Malpiantata nella zona del Basso Pieve, alla periferia di Novi,
puntano alla realizzazione
di un macello per struzzi,
ma non solo, anche come
animale da compagnia. «Pochi - spiega - immaginano
che lo struzzo sia un animale molto affettuoso, quanto
un cane, ed è assolutamente
inoffensivo. In alcune Nazioni europee come Francia e
L'allevamento recentemente aperto nella tenuta Malpiantata
La carne
Da prodotto
di nicchia
alle mense
Fino a qualche anno fa,
lo struzzo era allevato solo
per la pelle e le piume, ora invece si apprezza anche la carne. Si ricava solo dalla coscia
e i tagli più comuni sono il filetto, lo spezzatino e la bistecca. Si producono anche
salami e prosciutti. La carne
dello struzzo è rossa, tenera
e di sapore delicato. Ha un
elevato contenuto proteico
(oltre il 20%), pochi grassi
(1-2%), poco colesterolo e sodio, e molti sali minerali. Necessita di un breve tempo di
cottura ed è molto digeribile.
Da prodotto di nicchia si sta
gradualmente diffondendo
su scala nazionale.
[G. FO.]
I
Germania, dove lo struzzo si è
perfettamente adattato al clima è quasi consuetudine trovarlo in grandi giardini o nelle
tenute agricole. Attualmente
l'allevamento novese conta
una quindicina di esemplari,
ma solo nella primavera del
2008 si avrà la prima deposizione delle uova, che oggi, al
contrario di una decina di anni fa, costano solo 10 euro
l'uno. Teniamo però conto
che un uovo pesa circa 1 chilo
e mezzo, vale due dozzine di
uova di gallina, è molto più digeribile e lavorabile, specie
nella produzione di pasta fresca e dolci. E il guscio si può
usare come portacenere o decoro artistico. Valuteremo in
futuro come impostare questa attività che è ancora in fase sperimentale ma pensiamo
di realizzare un macello per
vendere la carne fresca, sottovuoto, soprattutto agli ospedali». Un macello a Novi sarebbe il secondo in regione,
dopo quello di Diano d'Alba.
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da parte del Bennet
L'Ipermercato Bennet
di Novi ha devoluto all'Anffas le offerte raccolte in occasione delle festività natalizie,
da volontari che hanno preparato i pacchi dono. [G. FO.]
I
Arquata
Morando spiega
la Finanziaria
Domani alle 21, il senatore Enrico Morando interverrà nel salone della Soms di
Arquata su «Finanziaria
2007». Il presidente della
commissione Bilancio del Senato spiegherà le ragioni della manovra economica governativa.
[G. FO.]
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SERRAVALLE. CONVENZIONE
Carabinieri in congedo
al mercato e in strada
per garantire sicurezza
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In servizio già
da questo mese
E' partito a Serravalle il nuovo progetto sicurezza che
coinvolge la polizia municipale e l'associazione dei carabinieri in congedo.
La necessità di questa operazione è dettata dalla nuova
viabilità che, in ragione della
nascita dei centri commerciali, congestiona il paese in diverse fasce orarie, e, soprattutto, dall'enorme incremento
del fenomeno dell'immigrazione che individua Serravalle
tra le città italiane a massima
densità di extracomunitari.
«Ritengo che in quest’ultima fase amministrativa - spiega il sindaco Emanuele Dazzi occorra mettere a disposizione tutte le risorse che abbiamo, per problemi urgenti e necessari. Tra questi ci sono l'attività in continuo fermento
dell'outlet anche nella prospettiva del nascente retail park e
la quantità di gente che oggi
circola in paese. E' quindi più
che mai necessario offrire sicurezze al cittadino. Nella via-
Aut.min. del 6/10/2005 prot. 13/1/0000285
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Filiale di Alessandria
Via Cavour, 50 -15100 ALESSANDRIA - Tel. 0131.445.522 - Fax 0131.300.528
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(rif. A.C.E.)
La posizione ha come obiettivo prioritario la promozione e lo sviluppo delle vendite di energia elettrica e del gas.
Il/la candidato/a ideale è preferibilmente in possesso di Laurea ed ha maturato esperienza in posizioni analoghe nel settore.
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forte predisposizione per le attività di vendita, metodo e capacità di pianificazione.
Gli interessati/e (903/77), previa consultazione delle comunicazioni
inerenti la privacy (D. Lgs. 196/2003), possono inviare il curriculum a
UNIMPIEGO CONFINDUSTRIA S.r.l.
Sede di Alessandria, Via Legnano 34, 15100 Alessandria. Fax 0131.252573
o a [email protected] indicando sulla busta
o nell’oggetto della e-mail il riferimento
Sarà potenziata
l’azione delle pattuglie
della polizia municipale:
turni serali e notturni
no valutate durante i servizi».
Svolgerà un ruolo di primaria importanza l'associazione
dei carabinieri in congedo, con
i quali il Comune ha definito
una convenzione. La loro presenza, oltre che nell'area archeologica di Libarna, nelle fiere e durante il mercato settimanale sarà giornaliera già a partire da questo mese nei pressi
degli istituti bancari, dell'ufficio postale e nelle scuole per tutelare i ragazzi da eventuali
presenze indesiderate. [G. FO.]
Ricattava i genitori
Condannato a 5 anni
E’stata la droga a rendere violento Carlo Luzi, 40 anni, via
Forni a Serravalle Scrivia,
che il giudice unico di Alessandria Antonio Marozzo ha
condannato ieri a 5 anni e 15
giorni di reclusione (stessa
pena chiesta dal pm Claudio
Poma) per estorsione ai danni dei genitori. Per sei mesi, fino a quando lo scorso agosto i
coniugi, esasperati, lo hanno
denunciato, minacciando di
sfasciare il camion del padre
e di togliersi la vita, li ha costretti a consegnare quasi
ogni giorno trenta euro per
MUSIC
MUSIC
volta, e in qualche occasione
somme superiori, per acquistare droga. Per la verità, anche
quando ha saputo di esser stato denunciato, ha continuato a
chiedere soldi: a questo punto
la Procura ha chiesto e ottenuto dal gip provvedimento di custodia cautelare. Lasciato il
carcere, ora è agli arresti domiciliari in una Comunità dove
cerca di disintossicarsi. La condanna è stata molto pesante
per il numero elevato e continuato di episodi di estorsione e
l’uomo, non ha beneficiato delle attenuanti.
[E. C.]
HALL
HALL
BALLO LISCIO
VENERDÌ
12
SABATO
SEDE DI ALESSANDRIA
bilità in modo particolare abbiamo organizzato nelle ore serali
e notturne, almeno fino a mezzanotte, pattuglie della polizia municipale che controllano sia il
centro storico sia zone periferiche come Cà del Sole e il Lastrico. Per quanto concerne la viabilità, abbiamo stabilito incentivi con progetti obiettivi concordati insieme ai nostri vigili urbani, in modo che siano più presenti nei punti nevralgici».
Aggiunge Dazzi: «I turni per
le pattuglie varieranno in funzione delle esigenze che saran-
SERRAVALLE. PER LA DROGA
GENNAIO
Importante società operante nel settore energetico con sede in Provincia di
Alessandria ricerca
Novi Ligure 59
13
GENNAIO
DOMENICA
14
GENNAIO
LUNEDÌ
15
GENNAIO
GIORGIO
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MIKE E I
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VENERDÌ 12 GENNAIO2007
Casale 63
VERTICE A TORINO. COINVOLGIMENTO NELLA FASE DELLA SEMINA
POLSTRADA. LO SCORSO ANNO
Lotta zanzare, i risicoltori
sono disposti a collaborare
Quattromila multe
con autovelox sull’A26
Casale però
chiede conto
della distribuzione
dei finanziamenti
FRANCA NEBBIA
CASALE MONFERRATO
«Non intendiamo buttare via il
bambino con l’acqua sporca». E’
questo il commento di Lido Riba, presidente dell’Ipla che l’altro giorno in Regione ha partecipato all’avvio del programma
per la lotta integrata alle zanzare in un incontro con le Province di Alessandria, Biella, Vercelli, i Comuni interessati e rappresentanze di associazioni di risicoltori. All’Ipla infatti viene affidato da quest’anno il progetto
di lotta integrata alle zanzare.
La frase mette il dito su metodi
usati nelle risaie in passato, dove, in fase di prosciugamento, il
prodotto biologico (Bacillus
Thuiringiensis) e buona parte
della fauna, che si ciba di larve
di zanzare, veniva buttata.
«Abbiamo studiato con i risicoltori, che sarebbero d’accordo, - dice Riba - di tracciare un
piccolo solco a lato delle risaie
che serva per la raccolta-acque
quando la risaia viene prosciugata. In questo modo buona parte
della fauna tipica della risaia rimarrebbe in loco e anche il prodotto biologico che viene usato
per la lotta alle larve non verrebbe sprecato, con evidenti risparmi sulle spese».
Disponibilità a intervenire nelle risaie per la lotta alle zanzare
Programma «verde»
Si abbattono gli alberi pericolosi
Ampio programma «verde»
per sostituzione di alberate cittadine, con abbattimento degli alberi che risultano pericolosi.
L’area più bisognosa di cure è
quella della stazione. Richiede ripiantumazioni per le precarie condizioni di stabilità degli alberi,
piantati tra il 1760 e il 1860, con
qualche ricambio a inizio ’900. Critica l’area di via Crispi (18 mila
mq.), 30 ippocastani a lato strada
dove le auto parcheggiate hanno
I
causato lesioni alle piante. Quattro sono già state abbattute.
«Proprio da qui - dice l’assessore
Riccardo Revello - partiremo con
le sostituzioni». Altre 13 piante
dovranno essere rimosse a breve. Saranno sostituite con 20
querce. Altre 20 saranno disposte in viale XIII Martiri e 6 aceri
nella zona giochi. «Il prossimo
anno poi si pianteranno ippocastani in viale Cavalli d’Olivola e
di 15 carpini in via Negri». [F. N.]
Non è l’unica novità. La seconda è quella di sfruttare la fase della
semina da parte dei risicoltori per
attuare una parte di trattamenti,
con una riduzione delle spese. Una
sperimentazione su semi pretrattati (impregnati di Bacillus) è già
stata condotta positivamente dall’Ente Risi di Vercelli. «I risicoltori
potrebbero essere d’accordo, perché per loro non comporterebbe
lavoro supplementare. Se così fosse si potrebbe ricorrere ai Psr (piani di sviluppo rurale) per avere
qualche finanziamento».
Accantonati invece per ora
programmi sperimentali di coltivazione di riso in asciutta.
Ma a riportare la discussione
su un piano di operatività è intervenuto l’assessore all’Ambiente
Riccardo Revello. «Va tutto bene
con idee nuove, purchè gli impegni
presi si mettano nero su bianco e
quindi si portino avanti». La sollecitazione era rivolta soprattutto alle associazioni di categoria dei risicoltori, tenuto conto che i Psr saranno operativi solo dal 1˚ gennaio
2008 e non si può aspettare quella
data per muoversi.
L’area che sarà di competenza
dell’Ipla (circa 110 mila ettari da
Verbania fino ad Acqui) sarà decisamente superiore ai 25 mila ettari trattati nel Casalese da Casale
come capofila di 44 altri comuni.
Erano a disposizione circa 4 milioni e mezzo di euro. «Ora, facendo
le proporzioni - aggiunge Revello dovrebbero esserci a disposizione
25 milioni di euro». Ce ne sono invece circa 7 milioni e quindi necessariamente i trattamenti saranno
a macchia di leopardo».
Più controlli, nel 2006, sul tratto
dell’A 26 pattugliato dalla
Polstrada di Casale al comando
di Lorenzo Esposito. Sono stati
effettuati ben 2780 interventi.
Nel corso di 1462 uscite di pattuglia sono stati effettutati 115 serivizi con autovelox, scattando
4000 fotogrammi. In totale sono
state rilevate 3636 contravvenzioni, nella maggior parte dei casi per velocità eccessiva, con il ritiro o la sospensione di 101 patenti e il ritiro o sospensione di 115
carte di circolazione. Numerosi i
controlli per contrastare la guida
in stato di ebbrezza e sono state registrate 59 irregolarità (in 4 casi
sotto effetto distupefacenti). Sono
stati rilevati 196 incidenti stradali
di cui 4 mortali, 51 con feriti e 141 sinistri si sono registrati solo danni
ai mezzi. L’incidente più grave si
era verificato a febbraio quando si
erano scontrate frontalmente due
auto, una delle quali viaggiava contromano; erano morti Fabio Coppa, 31 anni, infermiere di Casale Popolo, e una coppia di Alessandria,
Antonio Anzalone, 55 anni, impresario edile a Casale, e la moglie Eugenia Anca, 40 anni, romena. [R. SA.]
VILLANOVA. BENNET ED EURONICS
Entrano in azione i ladri
ma restano senza bottino
Il centro commerciale di Villanova nel mirino dei ladri, ma per
due volte sono stati costretti ad
andarsene a mani vuote. Il primo
episodio risale alla scorsa notte
quando ignoti sono saliti sul tetto
dell'Euronics e, raggiunto il lucernaio, hanno segato le sbarre cercando di calarsi all'interno del
punto vendita, ma il sistema d'allarme è scattato e i malviventi
non hanno potuto far altro che
darsi alla fuga, riuscendo a dileguarsi nonostante il tempestivo
intervento della sicurezza privata e dei carabinieri. Pochi mesi fa
il punto Euronics di Villanova era
già stato visitato dai ladri che si
erano impossessati di macchine
fotografiche digitali e telefonini.
L'altro pomeriggio due extracomunitari hanno cercato di compiere
un furto al Bennet. Uno dei due è rimasto prima delle casse a fare da
palo, mentre il secondo ha caricato
su un carrello un computer e due
piumoni e ha cercato di uscire dalla
cassa centrale, dopo aver rimosso
la catena di sicurezza. È però stato
notato dal direttore che lo ha bloccato,mentre il complice si dava alla
fuga. Immediato l'intervento dei carabinieri di Balzola che hanno fermato il ladro, un cittadino ungherese sprovvisto di documenti, che ha
dichiarato di essere minorenne e
senza fissa dimora. E' stato denunciato a piede libero.
[R. SA.]
AL
LASTAMPA
VENERDÌ 12 GENNAIO2007
In breve
VIABILITA’. INQUINAMENTO
Stop alle vecchie auto
ma deroghe alla sosta
La mappa dei parcheggi
4
3
2
Ovada
Riparte il progetto
dell’«Orto didattico»
Anche per questo anno
scolastico verrà riproposto il
progetto dell'«Orto didattico».
L'obiettivo è di educare i bambini all'amore per la coltivazione della terra, insegnando loro
a seminare le verdure, a seguirle nella crescita, attuando
tutte quelle attività di pulizia
delle erbacce e di cura necessarie, fino ad arrivare a raccogliere il frutto. Il terreno utilizzato è quello nel cortile dell'ex
ospedale Sant'Antonio. Lo
scorso anno oltre all’amministrazione comunale, che aveva
predisposto il terreno, aveva
collaborato la Coldiretti fornendo le sementi. «Agricoltori» erano stati gli alunni delle
classi 3ª e 4ª della elementare
Damilano.
[R. BO.]
I
Acqui
Canile, rinnovato
incarico per gestione
La giunta comunale di Acqui ha rinnovato per il 2007
l’incarico alla cooperativa sociale Marcondiro di Tortona
per la gestione del canile municipale di strada della Polveriera. L’impegno di spesa approvato ammonta a 52 mila euro,
Iva inclusa.
[G. L. F.]
I
1
1 Via Alessandria
Movicentro
2 Piazza S. Marco
Bistagno
3 Piazza Don Dolermo
Ex Caserma C. Battisti
4 Piazza Facelli
Ex Caserma C. Battisti
5
5
Anche Franco Marini
per ricordare Saracco
5
Partners - LA STAMPA
«Un blocco che si poteva evitare». E’ l’opinione diffusa tra
gli abitanti della città e dei paesi limitrofi sullo stop deciso
dalla Regione alle auto a benzina Euro 0 e diesel ante Euro
2 che scatterà lunedì. Il provvedimento riguarda anche
Acqui, che supera di sole 320
unità la soglia dei 20 mila abitanti fissata da Torino. Replica il sindaco Danilo Rapetti:
«Sono ovviamente molto dispiaciuto di dover imporre
questa restrizione alla circolazione. Mi conforta però l’accordo raggiunto dalle sei amministrazioni comunali della
provincia interessate a effettuare i blocchi alla circolazione contemporaneamente».
Un blocco che sarà attuato dal lunedì al venerdì dalle
13 alle 19 per i veicoli privati e
dalle 10 alle 19 per i mezzi adi-
biti a trasporto merci. «Tutti i
privati cittadini - dice il sindaco - potranno comunque circolare in caso di emergenza, ad
esempio per recarsi in strutture sanitarie per interventi d’urgenza e per sottoporsi a terapie o esami indispensabili. Inoltre, sono previste deroghe sulla circonvallazione dell’ex statale 30, nelle frazioni del Comune e lungo gli assi viari necessari al raggiungimento dei parcheggi di scambio individuati
dall’ordinanza». In pratica, i
veicoli provenienti da Nizza,
Ricaldone e Alice potranno
raggiungere il parcheggio dell’ex caserma Battisti utilizzando via Nizza e via Morandi. Invece, le auto che giungono ad
Acqui da Alessandria e Cassine, Rivalta e Strevi potranno
raggiungere e sostare nel parcheggio della stazione. I veicoli
provenienti da Sassello, Cartosio, Melazzo e dagli altri Comu-
Il 19 gennaio, con una cerimonia congiunta organizzata dai Comuni di Acqui e di Bistagno, verrà ricordata la figura del senatore Giuseppe Saracco nel centenario della
morte alle 11 in piazza Monteverde a Bistagno. Alle 11,30 sono previsti i saluti delle autorità. L’orazione ufficiale sarà tenuta dal presidente del Consiglio provinciale di Alessandria, Adriano Icardi. Seguirà
la deposizione di una corona
sulla tomba dello statista. Alla
cerimonia è prevista la presenza del presidente del Senato, Franco Marini.
[G. L. F.]
I
5 Zona Bagni
GIAN LUCA FERRISE
ACQUI TERME
Acqui e Val Bormida 67
ni della Valle Erro e da Ovada
e l’Ovadese potranno raggiungere i parcheggi di viale Einaudi in zona Bagni, o di piazza
San Marco e piazza Allende
percorrendo il ponte Carlo Alberto per poi immettersi sulla
circonvallazione. Chi invece
proviene da Savona e dalla Valle Bormida potrà raggiungere
i parking di piazza San Marco
e piazza Allende.
Curioso giro dell’oca invece
per chi arriva dalla frazione di
Moirano: si arriverà all’ex caserma percorrendo via Amendola e svoltando poi in via Berlingeri e via Crispi. Stesso tragitto per gli abitanti di Lussito
e Ovrano che potranno scegliere se posteggiare in Zona Bagni o in piazza Allende e piazza
San Marco dopo aver percorso
il ponte Carlo Alberto, la circonvallazione dell’ex statale
30, stradale Savona e un tratto
di corso Divisione Acqui.
Ovada
La neve non c’è
ma ci si prepara
La neve non arriva ancora. Ma il Comune si prepara
per l’eventuale sgombero. Il
servizio è stato assegnato a:
Fratelli Boccaccio, via Grillano 20B; Giovanni Ferrando
strada Monteggio 16; Sergio
Merialdo, S. Lucia 5; Giuliano
Zumino, S. Luca Molare; Massimo Sciutto, via Nuova Costa
57.
[R. BO.]
I
Degustatori al lavoro
XXVII EDIZIONE. PUBBLICATO IL BANDO
In gara vini doc e docg
al concorso enologico
“Città di Acqui Terme”
I campioni vanno
consegnati
all’enoteca entro
il 7 febbraio
Bandita la 27ª edizione del
Concorso Enologico «Città
di Acqui Terme» che si svolgerà il 15 e 16 febbraio, valevole come decima Selezione
Regionale Vini del Piemonte. La manifestazione, organizzata dal Comune in collaborazione con l’Enoteca Regionale, rappresenta uno
dei momenti più importanti
di confronto sulla qualità
dei vini in Piemonte. Il Concorso si avvale della collaborazione dell’Associazione
Enologi Enotecnici Italiani,
della Regione e del patrocinio dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Sono ammessi a titolo gratuito
i viticoltori, le cantine sociali, gli industriali e i commercianti che producono o vendono vini doc e docg del Piemonte.
I campioni di vino dovranno essere inviati all’Enoteca
il 7 febbraio. Ogni commissione sarà composta per
sorteggio da 7 commissari
di cui 6 enologi o enotecnici
di cui almeno 4 operanti in
modo attivo e continuativo
in Piemonte, nominati dall’Associazione Enologi Enotecnici Italiani e da un giornalista esperto del settore.
Le valutazioni sono espresse autonomamente da ogni
Via Gavi, 85
Tel. 0143.743174
Fax 0143.320119
NOVI LIGURE (AL)
www.ilsaulino.it
e-mail: [email protected]
Degustazione vini su appuntamento
L’Azienda Vitivinicola, “IL SAULINO” è situata nel cuore della zona
del GAVI D.O.C.G.
Collocata in un’amena posizione, si estende su un’area di dodici ettari
quasi totalmente coltivati a vigneto.
Responsabile dell’Azienda è l’enologo Giancarlo Ariano che, coadiuvato
dai suoi familiari, si occupa direttamente, da oltre trent’anni, delle varie fasi,
dalla vendemmia alla scelta delle uve, fino alla vinificazione ed all’imbottigliamento.
commissario in base al metodo dell’Union International
des Oenologues, lo stesso vino sarà sottoposto al giudizio
di una commissione e il punteggio totale sarà determinato, dopo l’eliminazione del
punteggio più alto e quello
più basso, dalla media aritmetica dei rimanenti punteggi.
Sono quindi premiati a pari merito tutti i vini che raggiungeranno il punteggio di
85 centesimi. Ai vini che otterranno il massimo punteggio nella loro categoria sarà
assegnato il premio speciale
«Caristum», antico nome di
Acqui, fondata dalle operose
popolazioni degli Stazielli.
Premi a chi raggiunge
almeno 85 centesimi
Il «Castrum» ai primi
di ogni categoria
Spinti dall’invasione dei Celti, gli Stazielli si insediarono
nella Valle della Bormida, e
fondarono alcune città, tra le
quali «Caristum», primo nome dell’attuale Acqui Terme.
Secondo una serie di ricerche
storiche gli Stazielli erano dediti già tra il V ed il III secolo
avanti Cristo alla coltivazione della vite.
Il regolamento completo
del Consorso enologico è disponibile sul sito del Comune
all’indirizzo: www.comuneacqui.com. Per ulteriori informazioni, ci si può rivolgere
sia all’ufficio agricoltura sia
all’enoteca regionale di palazzo Robellini.
[G. L. F.]
BI
LASTAMPA
VENERDÌ 12 GENNAIO2007
Santhià e Viverone 61
In breve
ROPPOLO. I PROGRAMMI
I vini e il castello
L’Enoteca parte
con nuove sfide
Salussola
Anziano si allontana
dalla casa di riposo
Si allontana dalla casa di
riposo di cui era ospite, cade
ed è soccorso dai carabinieri
e dal 118. Si tratta di un anziano di 80 anni, che dopo le cure è stato riaccompagnato alla struttura che lo ospita. [F. P.]
I
Salussola
Sant’Antonio Abate
Festa a Vigellio
La frazione di Vigellio
festeggia domenica Sant'Antonio Abate, con la tradizionale benedizione di animali,
trattori e automobili: i partecipanti, in corteo, si dirigeranno verso la chiesetta della frazione dove la messa è
in programma per le 11,15,
mentre a seguire si terrà il
pranzo organizzato dalla
Nuova Associazione Amici
del Cavallo.
[L. BO.]
I
Il neopresidente Graziola anticipa
le iniziative che ora presenterà ai soci
LAURA BOERIO
ROPPOLO
Il passaggio di testimone alla guida dell’Enoteca regionale della Serra tra lo storico presidente e fondatore
Sergio Sarasso, ed il suo
successore Giuseppe Graziola, sta assumendo forma
concreta. Graziola, assessore provinciale all’Agricoltura e turismo, è stato individuato quale presidente dell'
Enoteca da Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio
di Biella: entro la fine di gennaio presiederà la prima assemblea dei soci, durante la
quale presenterà il programma di attività del nuovo anno.
E di novità se ne intravedono già molte, prima su tutte l’intenzione del neopresi-
Santhià
Spese più elevate
per le luminarie
Rispetto alle previsioni
è stato necessario aumentare il numero di luminarie natalizie installate durante le
festività e provvedere alla sostituzione delle luci bruciate
in quelle di proprietà comunale del «cielo stellato», con
un costo aggiuntivo di 2 mila
280 euro.
[G. MAR.]
I
Biella
Fondi comunitari
Incontro al Museo
La collaborazione
con i viticoltori
tra le priorità emerse
dai primi contatti
dente di effettuare un’accurata verifica degli aspetti organizzativi e gestionali dell'
Enoteca, come spiega lo
stesso Graziola: «Per rispondere alla richiesta di massima chiarezza e trasparenza
sugli aspetti gestionali sollecitata da più parti, proporrò
all’assemblea l’avvio di una
procedura di “auditing”,
cioè la verifica del funzionamento del sistema, che esaminando tutte le voci dei bilanci precedenti anche dal
punto di vista giuridico, permetterà l’indispensabile approvazione del consuntivo
2006 e garantirà alle future
gestioni dell’Enoteca la massima serenità amministrativa».
Scendendo nel dettaglio,
il programma per il 2007
punterà prevalentemente
sugli aspetti promozionale e
commerciale e sarà coordi-
«Fondi
comunitari
2007-2013. Quale strategia
di sviluppo per il Piemonte
e il Biellese»: è il tema dell’appuntamento in programma oggi alle 18 al Museo del
Territorio. Interverranno
gli assessori regionali Bairati e Conti e il consigliere
Ronzani.
[L. BO.]
I
nato da un’esperta del settore, Sara Colombera, attuale
direttore del Cervim, il Centro internazionale di ricerche
per la viticoltura di montagna, affiancata da un comitato tecnico di specialisti, che
L’obiettivo è il forte
rilancio della struttura
formidabile strumento
di promozione di tutto
il territorio biellese
Giuseppe Graziola
neo presidente
dell’Enoteca della Serra
sarà composto da produttori,
enologi, degustatori, operatori del marketing e della comunicazione.
«Com’è nello spirito e nell’essenza del mio mandato aggiunge Giuseppe Graziola -
ci stiamo muovendo a ritmi
serrati per chiudere le gestioni precedenti, rinnovare lo
statuto dell’associazione adeguandolo alle nuove realtà
amministrative e preparare
un forte programma di rilancio dell’Enoteca, che è un formidabile strumento di promozione per il settore vitivinicolo di tutte le aree rappresentate. Intendo coinvolgere attivamente i vari territori e rivalutare nel contempo la collocazione prestigiosa della sede
nel castello di Roppolo, sfruttando al meglio un complesso
dove confluiscono storia, arte, cultura».
Il neopresidente, inoltre,
punta sulla collaborazione e
sul coinvolgimento dei produttori locali, che conta di incontrare al più presto, proprio per valutare insieme le
prime iniziative e metterle
già in cantiere.
Cavaglià
Festa di compleanno
per due centenarie
Oggi pomeriggio al centro d'incontro «Salotto d'Argento» si festeggeranno due
compleanni: quelli di Elsa Lesca, 103 anni e du Cesira Maluzzi, 101. L'appuntamento è
alle 16.
[L. BO.]
I
Santhià
Libri per 3 mila euro
alla Biblioteca civica
Anche per il 2007 la Biblioteca civica sarà fornita
dei libri dalla ditta Center
Book di Torino con uno sconto del 28 per cento rispetto al
prezzo di copertina. Tre mila
euro lo stanziamento annuale previsto dal Comune per la
fornitura dei testi.
[G. MAR.]
I
AUTOSTRADE. INTERVENTO DI CORRADINI. E OGGI ARRIVA BORIOLI
“Sì al peduncolo da Santhià”
Oggi alle 10,30, a Biella arriva
l'assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli per un
incontro nella sala del Consiglio provinciale in cui, insieme
al presidente Sergio Scaramal, parlerà di viabilità e infrastrutture sul territorio ed in
particolare del peduncolo autostradale che unirà Biella a
Santhià. La scelta di Santhià,
anziché Carisio, come terminale del collegamento, ha sollevato polemiche da parte di alcuni
amministratori biellesi.
Sul tema interviene Enzo
Corradini, capo gruppo Udc in
Provincia a Vercelli, facendo alcune precisazioni: «Come vice
presidente della commissione
provinciale che si occupa di pianificazione territoriale, ben due
anni or sono ebbi modo di manifestare la mia personale soddisfazione sulla determinazione
della Provincia di Vercelli di prevedere il collegamento di Biella
con l'autostrada A4 su Santhià». Sulla base di alcune simulazioni è stato verificato che il
transito di automezzi sarebbe
nettamente favorevole all'opzio-
ne santhiatese. «Ma alcuni amministratori biellesi - aggiunge antepongono i soli costi di realizzazione dell'opera ai grandi benefici che se ne trarranno. Su
Santhià il collegamento è sì più
oneroso ma è anche più strategico perché in grado di smistare
un maggior flusso di veicoli, in
particolare di mezzi pesanti, rispetto all'opzione di Carisio».
Precisa ancora: «In Consiglio
provinciale, ad illustrazione del
Piano territoriale di coordinamento della Provincia, ho sostenuto l'iniziativa su Santhià in
quanto la ritengo strategica per
la nostra provincia, ma importante anche per quella di Biella.
Il ragionamento basato sui costi, infatti, è importante ma non
deve determinare scelte politico-strategiche in contrasto con
quanto il territorio si aspetta in
termini di rilancio di uno sviluppo armonico di entrambe le province interessate». Corradini
conclude con un'esortazione «il
carro della ripresa sta passando
in questo momento, se non ci saliamo rischiamo di rimanere al
palo per molti anni».
[G. MAR.]
CN
LASTAMPA
VENERDÌ 12 GENNAIO2007
Cuneo e provincia 59
In breve
INCONTRO. IERI IN PROVINCIA
Piano energia entro un mese
Il presidente Costa: “Pronti a decidere dove realizzare le centrali”
MICHELA CASALE ALLOA
CUNEO
«Tra un mese presenteremo la
bozza del piano energetico provinciale coinvolgendo il territorio». Poche parole che molti si
aspettavano di sentire quelle
pronunciate ieri dal presidente della Provincia Raffaele Costa durante l’incontro per discutere del «caso centrali elettriche». Nella sala Giolitti erano presenti tutte le parti interessate all’argomento: rappresentanti di Provincia, Unione
industriale e sindacati (Cgil,
Cisl e Uil), più sindaci delle
«sette sorelle» e amministratori di sette centri minori del Cuneese (Carrù, Castelmagno,
Ceresole, Clavesana, Murello,
Vicoforte e Villafalletto) capeggiati dal la presidente dell’associazione Piccoli Comuni
italiani Franca Biglio.
La proposta di organizzare
la «tavola rotonda» era partita
da Costa dopo le polemiche
provocate dal progetto dell’«
Lpr», l’azienda che vorrebbe
realizzare un termocombustore a biomasse e rifiuti a Bastia.
«L’’utilizzo razionale delle biomasse, la riduzione dei consumi e allo sfruttamento di fonti
alternative - ha aggiunto Costa -. Saranno queste le ‘’linee
guida’’ del piano ».
Slitta di una settimana
l’incontro per celebrare i 30
anni della Cooperativa fidi di
Confcommercio. Prevista
per il 15 gennaio, la cerimonia si terrà il 22, alle 10, nella
sede di via Avogadro a Cuneo. Parteciperanno il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, e il vicepresidente della Regione,
Paolo Peveraro.
[C. G.]
I
Parla la presidente
di Federsolidarietà
Dopo la pausa delle festività natalizie riprendono gli
incontri del corso «Dalla solidarietà al volontariato». Stasera nel salone della Pro loco
di Madonna dell'Olmo, alle
21, è attesa Vilma Mazzocco,
presidente nazionale Fedesolidarietà, che parlerà di «la
cooperazione sociale: strumento di solidarietà». [A. F.]
I
Boves
Emilio Lombardi e Raffaele Costa, vice e presidente della Provincia
L’assessore cuneese Elio Allario e i sindacalisti Matteo Carena e Mario Borgna
In Provincia sono stati depositati 4 progetti di centrali: oltre
a Bastia (venerdì la Conferenza
dei servizi), quelli degli impianti
a metano di Prato Nevoso (approvato l’altro giorno), Mondovì
e Barge.
«Una corretta pianificazione
degli interventi in ambito energetico manca da troppo tempo
Mondovì Aldo Rabbia non ha
dubbi: «No alle centrali con combustibili diversi, come quella di
Bastia. Bisogna puntare sull’utilizzo corretto delle biomasse. I
rifiuti per ora si possono ancora
bruciare nei cementifici come il
Buzzi di Robilante, nei quali costituiscono un combustibile migliore di quelli usati attualmen-
Cascina del ‘700
ora è agriturismo
E’ stato recentemente
inaugurato in frazione San
Mauro di Boves, l’agriturismo «La Cavallera». Si propone di offrire agli ospiti una
vacanza in un luogo di campagna, «lontani - dicono i gestori - dalla folla che sceglie
di vestirsi, comportarsi e
muoversi in città. Una vacanza da tutto, anche dal proprio abituale stile di vita».
L’agriturismo punta sulla cucina, genuina e elegante, e
sulle comodità derivate dal
restauro conservativo di una
cascina piemontese del ‘700.
Sono proposti anche pranzi
e cene su prenotazione. Info:
339/2553070.
[M. BO.]
I
nel Cuneese - ha aggiunto Matteo Carena, segretario provinciale della Cisl -. E’ giusto preoccuparsi di salvaguradua ambientale e sviluppo sostenibile, ma
ciò deve andare di pari passo
con la risoluzione di alcune problematiche, come lo smaltimento dei rifiuti».
Sull’argomento il sindaco di
Ospedali a norma con 100 milioni
Ci vorrebbero poco meno di
100 milioni di euro per «mettere a posto» gli ospedali del Cuneese. Lo studio dell’Aress
(L’Agenzia regionale per i servizi sanitari) è però più
un’esercitazione accademica
che un vero piano economico.
Nel conto, ad esempio, sono
computati anche 7,5 milioni di
euro per rendere pienamente
efficiente il «Santo Spirito» di
Bra e 6 per il «San Lazzaro» di
Alba, quando invece si sa che
le due città avranno presto un
nuovo ospedale comune, per il
completamento del quale i fondi necessari non corrispondo-
La Confidi
compie trent’anni
Madonna dell’Olmo
STUDIO REGIONALE. SOLO PER LA GRANDA
MARIO BOSONETTO
CUNEO
Cuneo
no a 13,5 milioni di euro. Così come non sono 13 i milioni di euro
necessari a finire i lavori del
nuovo ospedale di Mondovì, che
- si spera in autunno - è destinato a sostituire il vecchio «Santa
Croce». Il conto di 13 milioni è
stato invece fatto come se
l’ospedale a Piazza dovesse essere riimbiancato, e se ne dovessero rifare completamente i tetti. Sono state cioè teoricamente
conteggiate le spese necessarie
a «portare la struttura a una
ipotetica «piena efficienza». Così come è stato fatto per l’ospedale di Ceva (6 milioni di euro),
quelli di Saluzzo (6 milioni) e di
Savigliano (12 milioni).
La spesa più consistente ri-
Lo studio dell’Aress riguarda tutte le strutture ospedaliere piemontesi
te». Se per i rappresentanti dei
piccoli Comuni l’incontro ha rappresentato un «grande passo
avanti verso la giusta pianificazione di interventi sul territorio», quelli di Legambiente,
«gradi assenti» di ieri, hanno
commentato l’esito della riunione con un laconico «staremo a
vedere».
guarderebbe il «Santa Croce e
Carle» di Cuneo. «In quei conti spiega il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Fulvio
Moirano - ci sono anche spese
che corrispondono a progetti
che intendiamo effettivamente
realizzare. A partire dalla risistemazione della grande area
delle sale operatorie al ‘’Santa
Croce», che resterà libera dopo
l’apertura, prossima, del blocco
delle nuove sale operatorie.
Una riorganizzazzione che dovrà tenere conto, ad esempio,
del decreto Bindi del ‘97, per cui
si dovranno avere stanze con
non più di 4 letti e dotate di servizi ‘’interni’’. Altri lavori importanti riguardano il ‘’Carle’’ a
Confreria, dove prevediamo di
costruire un altro padiglione di
dimensioni analoghe a quello degli Infettivi. E c’è anche il progetto di collegare le due sedi
con un’ascensore orizzontale
sullo Stura».
Escursionismo
In Valle Roja
da Breil ad Airole
Causa scarso innevamento, la Compagnia del
Buon Cammino ha annullato
la gita di domenica in Val Susa. Sarà sostituita (sempre
domenica) con un’uscita con
le racchette in Valle dell’Ubaye, in Francia. Ritrovo
alle 9, al Colle della Maddalena, andata e ritorno 5 ore. Info: 347/7236296. E per chi rinuncia alla neve, c’è il trek in
Valle Roja, da Breil ad Airole, con ritrovo alle 8,30 a Borgo San Dalmazzo (parcheggio stazione Fs). Info:
347/0457973.
[M. BO.]
I
VC
LASTAMPA
VENERDÌ 12 GENNAIO2007
La domanda
e l’offerta
Le
contrattaizoni
alla Borsa risi
di Piazza
Zumaglini.
Rispetto allo
scorso anno è
stato ritirato
dall’industria
un milione di
quintali in
meno
Vercelli e provincia 59
In breve
Nucleare a Saluggia
Verdi e Pdci
sulla manifestazione
In un comunicato a firma di Dario Sellaro e Luciano Galvani, i Verdi e i Comunisti italiani, che aderiscono
alla protesta di domenica
contro il trasferimento del
materiale combustibile irraggiato da una piscina nucleare all’altra di Saluggia, precisano di non essere gli organizzatori della manifestazione, ma di avervi semplicemente aderito.
[W. CA.]
I
Moduli Sii
La consegna
prorogata al 15
E’ stata prorogata fino a
lunedì la data per la consegna dei moduli della Sii, l’ente che gestisce l’acqua in diversi comuni della provincia.
Gli utenti sono tenuti a comunicare all’azienda i dati catastali delle abitazioni, come
previsto dalla legge. Per la
compilazione ci si può rivolgere ai Comuni.
[G. OR.]
I
MERCATO. EFFETTO ALLARGAMENTO UE
Volano i prezzi del riso
Mai così in alto da anni
Oltre il 40%, ma aumentano anche le importazioni
GIANFRANCO QUAGLIA
VERCELLI
Volano i prezzi sulle principali piazze risicole italiane: da
Vercelli a Pavia e Mortara sino a Novara. Quotazioni mediamente superiori di un
buon 40 per cento rispetto all’andamento della scorsa
campagna di commercializzazione, con massimi che raggiungono i 430 euro/tonnellata per l’Arborio-Volano, i 367
per il Baldo, i 385 per il Roma. Più o meno sugli stessi livelli dell’ultimo scorcio 2006,
quando i prezzi si erano già
stabilizzati su questi livelli.
Ma volano anche le importazioni da pesi extra-Ue, anche in questo caso con un’impennata del 40 per cento.
Che cosa sta accadendo? per
Piero Garrione, commissario
dell’Ente Nazionale Risi, nulal di nuovo sotto il sole e andamento abbastanza prevedibile. In realtà - è lo stesso
commissario a ricordarlo qualcosa è avvenuto. L’aumento dei consumi all’interno dell’area comunitaria, dovuto all’ingresso dei nuovi Paesi che ha determinato anche
un forte incremento della domanda e di conseguenza ha impresso un’accelerazione alle
quotazioni. Non è tutto: nel gioco della domanda-offerta si sta
assistendo a una «resistenza»
da parte dei produttori a immettere risone sui mercati e
questo favorisce l’aumento dei
prezzi. Al tempo stesso la produzione è stata inferiore rispetto al 2005. Insomma, una situazione abbastanza anomala, tan-
C’è anche l’incremento
di prodotto dal Sud
Est asiatico. Per il 2007
preoccupa la siccità
to che a tutt’oggi è stato ritirato un milione di quintali in meno di riso da lavorare rispetto
allo stesso periodo dello scorso
anno.
Se il mondo agricolo è soddisfatto per i livelli di prezzo
ragigunti i nquesta fase, le industrie di trasformazione incontrano difficoltà. Già nel
2006 l’Airi (Associzione industrie risiere italiane) che raggruppa una sessantina di im-
prenditori, aveva chiesto uan
revisione dei dazi all’importazione, per aumentare la possibilità di approvvigionamento.
Ipotesi che incontra la netta
opposizione dei risicoltori. A
tutto ciò si aggiunge il «caso»
dei campioni di riso Ogm riscontrati nelle partite arrivate dagli Usa e la conseguente
decisione di Bruxelles di bloccare tutto. Da qui la decisione
e la scelta delle industrie italiane di attingere ai mercati
del Sud-est asiatico pe il riso
di tipo Indica che, dopo la lavorazione,viene di nuovo
esportato.
Riso ancora nei magazzini
dunque, ma i produttori piemontesi stanno già guardando
all’imminente prossima stagione. tra un paio di mesi è già
tempo di semine. Le prime indicazioni sarebbero per un possibile aumento della superficie, visti i prezzi decisamente
remunerativi. Ma su tutto
quanto grava un’incognita: le
risorse idriche. L’inverno finora isccitosi preoccupa non poco, le riserve potrebbero scarseggiare e mettere a rischio
un’espansione di superficie.
Gli Ogm
«Un elemento
determinante»
Furti in alloggi
Ladri in fuga
da due case di Roasio
Tentato furto l’altra sera a Roasio. Erano circa le
18,30, quando due uomini stavano tentando di introdursi
in un’abitazione di via Torino. L’impianto antifurto, però, ha fatto il suo dovere e ha
messo i ladri in fuga, prima
che riuscissero a rubare
qualcosa. Un episodio simile
si era registrato, sempre a
Roasio, lunedì, in via Morello. In questo caso, all’interno
dell’abitazione si trovava la
proprietaria, che ha dato l’allarme.
[G. OR.]
I
Carnevale
Giro delle tabine
domenica a Gattinara
Si terrà domenica pomeriggio, a Gattinara, la seconda edizione del «giro delle tabine», nell’ambito delle manifestazioni del Carnevale.
L’appuntamento è alle 13,30
a piazza Paolotti, dove partirà il corteo che si snoderà
lungo le diverse tabine della
città. Ognuna offrirà una portata, dall’antipasto sino al
dolce.
[G. OR.]
I
«L’elemento sorpresa che ha giocato un ruolo
determinante nell’assestamento delle quotaizoni di
inizio campagna è senza
dubbio la vicenda del ritrovamento di organismi geneticamente modificati in
partite di riso provenienti
dagli Stati Uniti». Così sottolinea l’Ente Nazionale Risi, di cui è commissario Piero Garrione. Questa situazione ha trascinato verso
l’alto le quotazioni.
I
Tappo di Natale
Concorso all’Enoteca
Ecco la vincitrice
Si chiama Lara Peron,
ed è di Sostegno, la vincitrice
della quinta edizione del con-
I
Via Gavi, 85
Tel. 0143.743174
Fax 0143.320119
NOVI LIGURE (AL)
www.ilsaulino.it
e-mail: [email protected]
Degustazione vini su appuntamento
L’Azienda Vitivinicola, “IL SAULINO” è situata nel cuore della zona
del GAVI D.O.C.G.
Collocata in un’amena posizione, si estende su un’area di dodici ettari
quasi totalmente coltivati a vigneto.
Responsabile dell’Azienda è l’enologo Giancarlo Ariano che, coadiuvato
dai suoi familiari, si occupa direttamente, da oltre trent’anni, delle varie fasi,
dalla vendemmia alla scelta delle uve, fino alla vinificazione ed all’imbottigliamento.
corso «Tappo di Natale» organizzato dall’Enoteca regionale
di Gattinara. Fino al 6 gennaio
era possibile indovinare il numero esatto di tappi di sughero utilizzati per ricoprire un
grosso grappolo d’uva appeso
all’ingresso. La signora Lara
Peron ha indicato in 1.500 il
numero dei turaccioli, avvicinandosi più di tutti al numero
effettivo di sugheri utilizzati:
1.512. La vincitrice si è aggiudicata una cassa di Nebbiolo chinato.
[G. OR.]
Premi
Lotteria di Cuncordu
I biglietti vincenti
Ecco i biglietti vincenti
della lotteria del circolo sardo
Cuncordu di Gattinara. Il primo premio, un corso di informatica di sedici ore, è stato
vinto dal tagliando numero
48193. Hanno vinto invece cesti di prodotti isolani i numeri
48165, 48664, 48542, 48186 e
48243. Tre coppie di bottiglie
di vino sardo sono andate invece ai proprietari dei biglietti
48221, 48981 e 48362. In palio
c’erano anche sei cd doppi di
Maria Carta, una delle voci più
belle della Sardegna, vinti dai
numeri 48642, 48409, 48397,
48358, 48778 e 48632. Altre
confezioni di dolci o pane sardo sono andate ai biglietti
48911,
48544,
48390,
48976,48611, 48548, 48211,
48537, 48700 e 48368. [G. OR.]
I
Rotary club
Solidarietà al Burundi
con suor Celina
Conviviale di inizio anno,
l’altra sera, per il Rotary Gattinara, ma anche vera e propria serata di approfondimento di uno dei progetti che caratterizzeranno l’attività del
club di servizio. Relatrice della serata, che si è svolta in un
ristorante di Romagnano, è
stata suor Celina, dell’ordine
delle Suore della Carità di
San Vincenzo, missionaria in
Burundi dal 1994. La religiosa
ha materialmente ricostruito
la missione che ha trovato devastata ed ha anche allestito
un piccolo ambulatorio. Il
gruppo gattinarese, già da alcuni mesi, collabora al recupero della missione.
[G. OR.]
I
NECROLOGIE
RINGRAZIAMENTI
La famiglia di
Giuseppe Carazzo
ringrazia tutti coloro che sono stati vicini in
questo momento ed in particolar modo il
dott. Gian Battista Zuccone.
— Roasio, 11 gennaio 2007