Lo Scarpone - ana valsusa

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Lo Scarpone - ana valsusa
N° 1 marzo 2016
Poste Italiane S.p.A. - Spedizioni in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NO/TORINO
Lo Scarpone
Valsusino
STORIA E ATTUALITÀ dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione Val Susa
GIANCARLO SIBILLE
Granatieri di Sardegna
LA NOSTRA VALLE,
TEATR0 DEI CaSTA
SUSA, ASSEMBLEA DEI DELEGATI
Presentata la Relazione morale 2015
SACRIFICIO DELLA CUNEENSE
A Ceva per non dimenticare
RADUNO INTERSEZIONALE DEL 1° RAGGRUPPAMENTO • Susa - 10/11 settembre 2016
Pubblicazione trimestrale
della Sezione A.N.A. Val Susa
Lo Scarpone Valsusino
Via Brunetta,45 - Susa
www.anavalsusa.it - [email protected]
Fondatore
Franco Badò
Presidente
Giancarlo Sosello
Direttore responsabile
Mario Tonini
Condirettore
Dario Balbo
Redazione
Luca Barone, Davide Corona,
Alain Garnier, Valerio Olivero
Hanno collaborato a questo numero
Amato Anselmetto, Luca Barone,
Giovanni Baro, Michele Bosco, Renzo Gallo,
Pier Paolo Giors, Nada Marangoni,
Guido Marchisotto, Paolo Parisio,
Mario Perotto, Mario Renna,
Giancarlo Sibille.
Referenze fotografiche
Referenze fotografiche: Dario Balbo,
Archivio Tonini, Ufficio Pubbliche
Informazioni Truppe Alpine.
Grafica e stampa
Graffio, Borgone Susa (To)
Questo numero è stato
stampato in 3700 copie
SEZIONE ANA VALSUSA
Presidente
Giancarlo Sosello
Vice presidenti
Dario Balbo, Gianfranco Bartolotti, Carlo Bert
Consiglio sezionale
Vittorio Amprimo, Amato Anselmetto,
Mimmo Arcidiacono, Giovanni Baro,
Luca Barone, Michele Bosco,
Mario Botteselle, Aldo Calliero,
Fiorenzo Combetto, Riccardo Demuti,
Francesco Foglia, Alain Garnier,
Pier Paolo Giors, Valerio Olivero,
Paolo Parisio, Mario Perotto, Enrico Sacco,
Ruggero Tisserand
Autorizzazione del Tribunale di Torino
nr. 2441 dell’8.10.1974
In questo numero
6
Premio Carena 2015
Santa Cecilia
7
9
Relazione morale 2015
Calendario manifestazioni 2016
ATTUALITÀ
14 La magia dei CaSTA
19 CRONACA DAI GRUPPI
26 OFFERTE
27 ANAGRAFE ALPINA
30 NOTIZIARIO SEZIONALE
31 LE VOSTRE LETTERE
Rubriche
3
5
STORIA
La prima esecuzione capitale
in tempo di guerra
Alpini nell’Impero Romano
10 PROTEZIONE CIVILE
Relazione sul 2015
12 Rendiconto somme percepite 5‰
13 ALTRE ASSOCIAZIONI
L’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna
18 PRIMA GUERRA
Cent’anni orsono, 1916
...combattimenti ovunque
22
23
ESERCITO OGGI
L’orrore dei bambini soldato
Con il 1° da montagna
sui monti del cuneese
Taurinense: primo periodo in Libano
24 LE NOSTRE FOTO
Cari lettori,
immaginate due tavole di legno, delle cinghie di cuoio, un
bastone lungo e nodoso ed eccoci con l’attrezzatura dei primi
Alpini sciatori. Era il tempo delle
scoperte, delle discese con gli
Ski, erano i giorni delle ruzzolate
giù per le colline torinesi e poi...
sulle nostre discese in valle.
È passato un secolo, dall’azzurro
al grigio-verde e infine alla mimetica bianca; modi di vestire,
attrezzature sempre più sofisticate e tanta storia patria. Sono
cambiati i governi, gli eserciti e
gli uomini, è cambiata la società e sono cambiate le regioni di
provenienza delle truppe. Cosa
non è cambiato è lo spirito di
abnegazione, la forza oltre il limite, la voglia di condividere e
la penna nera che allora, come
oggi, rappresenta le Truppe Alpine in Patria e nel mondo.
Da allora ad oggi anche il terreno
di prova è sempre il medesimo:
il Sestriere. Allora il colle era un
semplice campo di prova, una
frazione montana di Champlas
du Col, oggi è il centro internazionale turistico centro delle
Montagne Olimpiche conosciuto
in tutto il mondo. Ecco dunque il
luogo e la storia che lega i Campionati delle Truppe Alpine e la
nostra valle, la nostra Sezione.
I CaSTA che ci hanno fatto riabbracciare il generale Federico
Bonato comandante delle Truppe Alpine, socio del Gruppo di
Oulx, e tutti gli atleti che da 17
paesi del mondo hanno gareggiato. In questo numero troverete il resoconto del Presidente
Sosello dell’ultima Assemblea
dei delegati, notizie delle manifestazioni e d’interesse dei
Gruppi.
Chiudo ringraziando perché ci
leggete sempre con interesse e
ci sostenete con un grande contributo, ringrazio la redazione e
quanti scrivono commentando e
criticando; invito tutti a prendere
carta e penna per comunicarci e
condividere sentimenti, emozioni e pensieri. Siamo qui, non ci
nascondiamo, anzi, aspettiamo
sempre con gioia qualche calcio
nel didietro. Ci fa sentire meglio
e ci responsabilizza.
Buona lettura
Mario Tonini
Direttore
La prima escuzione capitale
in tempo di guerra
STORIA
Qualche mese orsono Mario Tonini ha raccontato dei vari sistemi VII La legge dà i mezzi per ridurre od infrangere le volontà riottoche venivano utilizzati per sfuggire dalla prima linea o dal servizio
se o ribelli: se ne valgano coloro cui spetta, con la coscienza
militare in genere durante la prima guerra mondiale. Non c’era
di adempiere al più alto dei doveri e il più sacro dei diritti.
solo l’autolesionismo, ma probabilmente erano numerosi i casi VIII Il Comando supremo riterrà responsabili i Comandanti delle
di diserzione, indisciplina o rilassatezza. Incuriosito ho cercato di
grandi Unità che non sapessero, in tempo debito, servirsi
documentarmi maggiormente e così sono venuto in possesso di
dei mezzi che il Regolamento di disciplina e il Codice penaun interessante libro sull’argomento. Si tratta di “Fucilazioni di
le militare conferiscono loro, o che si mostrassero titubanti
guerra” di Luciano Viazzi, un libro uscito parecchi anni orsono.
nell’assumere, senza indugio, l’iniziativa di applicare, quanLa lettura è stata interessante e utile per inquadrare il problema
do il caso lo richieda, le estreme misure di coercizione e di
che in quei giorni doveva aver assunto risvolti alquanto problerepressione.
matici. L’Italia era appena entrata in guerra e già il Regio Esercito IX Alla inesorabile severità verso gli infingardi, i riottosi e i pupromulgava la prima, inquietante circolare.
sillanimi, facciano riscontro la sollecitudine e il premio verso
chiunque, fornendo consueta seria prova di attività, ardire,
Circolare N. 1 - 24 Maggio 1915
energia e senso della responsabilità, mostri d’agire, non per
Oggetto: Disciplina di guerra
deleteria ambizione personale, ma pel bene comune. DebI Il Comando supremo vuole che, in ogni contingenza di luogo
bono costoro essere sostenuti, anche quando la sorte non
e di tempo regni sovrana in tutto l’esercito una ferrea discine assecondasse completamente l’opera: bisogna cercare
plina. Essa è condizione indispensabile per conseguire quella
di non sconfessarli o diminuire il prestigio e l’autorità.
vittoria che il paese aspetta fidente ed il suo esercito deve
dargli.
Il Capo di S.M. dell’Esercito
II Sia disciplina che si sprigioni dal fondo dell’anima, ma inL. Cadorna
vesta altresì tutte le manifestazioni esteriori; sia disciplina
spirituale ed insieme formale, poiché le due cose sono in- Evidentemente però questa circolare era sconosciuta a molti e
scindibili e solo dall’intimo loro nesso disciplinare: l’ordine tra questi al ventitreenne De Battista Angelo di Natale che fu il
perfetto e l’obbedienza assoluta.
primo condannato alla pena capitale del Regio Esercito. Nato e
III Fonte prima, la più perniciosa, dello scadimento della disci- vissuto in Germania, e quindi con uno scarso amore per la Patria
plina è la colpevole e talvolta criminosa tolleranza di coloro che lo aveva chiamato alle armi, si lasciò andare a ripetuti atti
che dovrebbero invece esserne i più vigili custodi. Nessuna di autolesionismo. Il primo già il 19 giugno con lesioni alla mano
tolleranza mai, per nessun motivo, sia lasciata impunita; la destra. Curato senza sospetti tornò in linea quasi subito, ma già
si colpisca anzi, con rigore esemplare, alla radice, appena si il 3 agosto, mentre si trovava di vedetta, si sparò un colpo di
manifesti, sia qualunque il grado e la posizione di chi tolleri. fucile all’indice della mano già precedentemente ferita. Ferita
IV Altra grave causa di rilasciatezza disciplinare sta nella defi- decisamente più grave che gli avrebbe impedito in questo modo
cienza di controllo; lo si esiga perciò sempre: assiduo, vivo, di proseguire il servizio militare. Ma la voce che si trattasse di
stimolante.
autolesionismo arrivò sino al comando del IX Corpo d’Armata
V Si prevenga con oculatezza e si reprima con inflessibile ri- che iniziò immediatamente le indagini. Il soldato venne arrestagore. Ufficiali e truppe sentano che i vincoli disciplinari sono to e processato secondo il codice militare di guerra, ed infine
infrangibili e che qualunque attentato alla loro compagine è condannato alla pena capitale. La sentenza venne eseguita il 20
destinato a spezzarsi contro l’incrollabile fermezza dei prin- settembre 1915.
cipi d’ordine, d’obbedienza d’autorità.
La storia potrebbe finire qui, ma... ahimè Angelo De Battista
VI La punizione intervenga pronta: l’immediatezza nel colpire riesce di salutare esempio, distrugge sul nascere i germi dell’indisciplina, scongiura mali peggiori e talvolta irreparabili.
Crude immagini di esecuzioni capitali.
3
STORIA
4
era un alpino del 7°, della 206ª compagnia del battaglione “Val
Cordevole” e la zona in cui si erano svolti i fatti era quella della
Marmolada.
Gli alpini così, oltre ad essere tra i più grandi ed eroici combattenti della grande guerra detengono anche il poco lusinghiero
primato di aver fornito il primo condannato a morte del Regio
Esercito. Era giusto parlarne, era giusto ricordarlo. Non sarà un
vanto, ce ne saranno stati certamente altri a noi sconosciuti, ma
come nello sport il primo fa sempre notizia. Ecco quindi il dispositivo della sentenza di condanna. Un documento veramente
interessante:
“In nome di S. M Vittorio Emanuele III, per grazia di Dio e per
volontà della nazione Re d’Italia, il tribunale militare del IX corpo
d’armata, composto dai signori:
Cao cav. Giambattista, colonnello, presidente; Borelli cav. Napoleone, maggiore, giudice; De Martino cav. Eduardo, maggiore, giudice; Togna sig. Giulio, capitano, giudice; Lattes cav. Benvenuto, capitano, giudice; Palombi sig. Abbondio, capitano, giudice; Fico avv.
Italo, segretario estensore; ha pronunziato la seguente sentenza
nella causa contro De Battista Angelo nato il 17 agosto 1892 in
Elberfeld (Germania), soldato nel 7° reggimento alpini, battaglione
Val Cordevole, detenuto dal 7 settembre 1915, accusato del reato
di cui all’art. 92 del Codice penale per l’esercito, perché allo scopo
di procurarsi infermità da renderlo incapace di proseguire nel militare servizio e sottrarsi così per codardia ai pericoli della guerra,
il 19 giugno 1915 al passo delle Cirelle, dove trovavasi di servizio
in faccia al nemico, si procurava lesioni all’anulare e medio della
mano destra ed il 3 successivo agosto, mantenendo lo stesso proposito, mentre trovavasi in servizio di vedetta in località Costabella
in faccia al nemico, si esplodeva un colpo del proprio fucile carico
a pallottola, contro l’indice della stessa mano, determinando una
grave ferita alla terza falange; lesioni che lo misero in condizione
di non poter prestare col reparto alcun servizio di guerra e di fare
occorrendo la possibile difesa.
In pubblica udienza, udito il pubblico ministero e l’accusato
che col suo difensore ha avuto ultimo la parola. Con rapporto
in data 14 agosto 1915, il comando del battaglione Val Cordevole del 7° reggimento alpini, denunziava il soldato di quel
reparto De Battista per essersi, nel precedente 4 agosto, procurato maliziosamente una infermità al dito indice della mano
destra,esplodendosi un colpo di arma da fuoco, mentre era di
vedetta ad una piccola guardia in località Costabella, in faccia
al nemico. Alla denunzia accennata davano ulteriore suffragio
numerosi rapporti di ufficiali e militari di quel reparto, dai quali in preciso e tristo rilievo emergeva la figura del giudicabile,
così in ordine ai suoi sentimenti di cittadino e di soldato, come
riguardo alle precedenti insidie da lui poste in opera, mosso da
impulso codardo, a fine di sottrarsi alle rischiose fatiche di guerra alle quali il suo reparto era chiamato. Inoltre, nel precedente
19 giungo, detto soldato, trovandosi in servizio al passo delle
Cirelle, zona di guerra, si allontanava dai compagni della sua
squadra col pretesto di soddisfare un suo bisogno corporale e
poco dopo tornava con la mano destra sanguinante per contusioni all’anulare e medio della stessa mano destra, asserendo
di aver fortuitamente subita tale lesione a causa di un macigno
rotolato dalla montagna sovrastante. Fin dal primo momento, simile versione apparve agli stessi compagni così poco attendibile
da rimanerne dolorosamente impressionati, senza alcuna dubbiezza, nel 14 agosto anzidetto, quando il giudicabile, trovandosi
di vedetta in località di notevole importanza strategica, a stretto
contatto col nemico, si procurò la ferita che, ad onta dei dinieghi
in primo tempo tentati dall’imputato, si rivelava come maliziosamente procurata, così per le modalità nelle quali era stata posta
in essere, che per le inverosimili ragioni addotte dal ferito.
Parimenti nei rapporti alligati alla denunzia il suo comandante di
compagnia veniva in conclusioni tutt’altro che lusinghiere, circa
il comportamento militare del giudicabile, nelle attuali circostanze: conclusioni conformi, del resto, ai sentimenti che guidavano
detto soldato, che nato e vissuto gran tempo all’Estero, aveva
perfino osato affermare, in presenza dei suoi compagni, di non
avere nessun dovere verso l’Italia.
Tutte le cennate circostanze di fatto risultano in modo incontrovertibile accertate dai numerosi elementi di prova avutisi in sede
istruttoria e confermate all’udienza, per lettura di documenti e
per le perspicue e precise deposizioni del capitano Magnaghi,
suo comandante di battaglione, e di altro militare del suo reparto:
ed innanzi a tante e così evidenti risultanze,il prevenuto non ha
potuto che confermare l’esplicita confessione già resa in periodo
istruttorio, dettagliando anche le modalità con le quali in tutte e
due le volte aveva dato esecuzione alla sua persistente volontà
delittuosa di sottrarsi per codardia alle fatiche di guerra e di porsi
in condizione di non prestare la sua opera di contro al nemico,
insieme con gli altri suoi compagni d’arme, che pure gli avevano
così frequentemente offerto prove di ardimento, di abnegazione
e di saldo sentimento del loro dovere.
In diritto, nella specie accennata, la mutilazione perpetrata
dall’inquisito presenta una entità morale e giuridica ben più grave di quella espressamente prevista e sanzionata dall’art. 174
che, pur conservando l’intrinseco carattere di viltà propria di
simile reato, consiste nel fatto di colui che, dopo essere stato
arruolato alla milizia, si renda in modo permanente o temporaneo incapace di proseguire nel militare servizio, fuori tuttavia
della contingenza speciale di un servizio attuale contro il nemico; contingenza che rivela nell’autolesionatore il dolo specifico
determinato nell’agente dal timore di un eventuale nocumento
personale e che integra una delle forme estrinseche di codardia
in atti previste dall’art. 92 del Codice penale citato.
Alla stregua delle cennate considerazioni infatto ed in diritto, reputasi comminare la pena di morte col mezzo della fucilazione
nel petto (art. 92, 4 n. 1 citato Codice).
Il giudicabile è inoltre tenuto alla rifusione delle spese processuali e ad ogni altra conseguenza di legge.
Per questi motivi, il tribunale, letti gli art. 92 1a parte, 4 n. 1,
27, 30 del Codice penale per l’esercito, dichiara colpevole De
Battista Angelo, soldato nel 7° reggimento alpini, del reato a lui
ascritto di codardia per essersi sottratto alla necessaria difesa
in faccia al nemico, col mezzo della mutilazione volontaria, e lo
condanna alla pena di morte della fucilazione nel petto.
Ordina che la presente sentenza sia stampata per estratto, affissa e pubblicata in Agordo, presso il comando del 7° reggimento
alpini e truppe del IX corpo d’armata.
Agordo quindici Settembre millenovecentoquindici.”
In originale firmati:
IL PRESIDENTE: Cao
I GIUDICI: Borelli, De Martino, Togna, Lattes, Palombi
IL SEGRETARIO: Fico
VISTO L’AVVOCATO FISCALE MILITARE: Dessy
Visto per l’esecuzione della sentenza il 19 settembre 1915
S.E. IL TENENETE GENERALE COMANDANTE DEL IX CORPO
D’ARMATA
f.to Segato
Eseguita sentenza addì 20 settembre 1915.
Angelo De Battista non sarà certamente ricordato come esempio
da seguire e non compete a noi giudicare se la pena sia stata esagerata o altro. Possiamo capire i patimenti del fronte, la
paura della morte, gli stenti, la fame, il freddo, possiamo capire
tutto, ma se potessimo vorremmo dire ad Angelo che gli alpini
ne avrebbero fatto anche a meno delle sue bravate e della sua
STORIA
vigliaccheria. Già sul Monte Nero pochi giorni prima altri alpini
come lui avevano interpretato il senso del dovere in altro modo
e dopo ancora tanti altri avrebbero lasciato esempi luminosi
nonostante, spesso, l’incapacità dei comandanti. O anche della crudeltà dei comandanti, quella crudeltà che nel novembre
del 1917 portò il gen. Graziani a far fucilare sul posto l’artigliere da montagna Ruffini da Castelfidardo per il solo fatto di
aver sfilato davanti a lui con un sigaro in bocca “con la faccia
atteggiata a riso di scherno”. Disse poi Graziani “mi fissava
in atto di sfida”. C’era stata pochi giorni prima la Caporetto
dell’esercito, i soldati erano stanchi, tristi, ma a Noventa di Piave non lo si capì e così andò in scena sicuramente la Caporetto
del buon senso.
Dario Balbo
A fianco: manifesto con la sentenza,
l’accusa e l’esecuzione di un soldato
condannato a morte per diserzione.
Mario Perotto
Capitano alpino
Capogruppo di Meana
Alpini nell’Impero Romano
Normalmente si ritiene che il corpo degli Alpini abbia avuto origine nel 1872, anno della sua costituzione ufficiale ma, se si scava
nelle vicende storiche, si trovano notizie dell’esistenza di una
specie di reparti Alpini in epoche ben più lontane.
Le Alpi furono l’ultimo territorio dell’attuale Italia ad essere sottomesso da Roma. La Valle di Susa ai tempi di Giulio Cesare, la
Valle d’Aosta ai tempi di Augusto con la resa dei Salassi solo
nell’anno 15 a.C.
Fin da allora si presentò la necessità di avere dei soldati particolarmente addestrati per presidiare codesti territori. Quindi
all’inizio dell’epoca imperiale vennero istituiti reparti militari specializzati per la guerra in montagna: le cohortes alpinorum.
I primi Alpini furono inquadrati in reparti a piedi e a cavallo, infatti
le suddette cohortes erano composte ognuna da 480 fanti a cui
alcune aggiungevano 120 cavalieri ed erano denominate:
1° alpinorum aequitata - 1° alpinorum peditata - 2° alpinorum
aequitata - 3° alpinorum ecc.
Questi “ legionari di montagna” erano reclutati fra le popolazioni
delle Alpi, mantenendone anche tradizioni ed equipaggiamento.
Non ci sono documenti precedenti il 75 d.C. ma gli storici pensano che le coorti alpine siano state create già nella prima metà
del 1° secolo. Il periodo di maggior fulgore sembra essere stato
il 2° secolo d.C.
Nell’epoca tardoimperiale abbiamo testimonianza dell’esistenza
di ben 3 legioni: 1°-2°-3° legio julia alpina dislocate sulle Alpi
fino alla Dalmazia delle quali però non abbiamo notizie sull’armamento ed equipaggiamento.
Queste brevi note a significare come nella millenaria storia d’Italia sia costante la presenza degli Alpini o loro simili.
Mario Perotto
5
ATTUALITÀ
PREMIO CARENA 2015
Vince il Consorzio Forestale Alta Valle di Susa
Sabato 14 novembre si è svolta la premiazione del concorso
“Giovanni Carena” presso il salone polivalente di Villar Dora. Un
concorso voluto fortemente dalla famiglia Carena, in collaborazione con l’A.N.A. Valsusa, per ricordare un uomo amante della
montagna e della sua alpinità dimostrata in tanti anni di vita associativa anche come capogruppo di Villar Dora. Mario Perotto,
consigliere dell’Associazione Nazionale Alpini, già ufficiale in
penna nera, con garbo e precisione ha diretto la serata. Dopo
il saluto del capo gruppo Motatta ha preso la parola l’avvocato
Mauro Carena nella doppia veste di sindaco e figlio del ricordato
Giovanni, per ricordare i tragici fatti appena avvenuti a Parigi
e chiedere un momento di silenzio per suffragio. Si è esibito il
cantante dialettale Loris Gallo. Bella musica e simpatia per un
buon primo tempo.
Nell’intervallo ecco il momento ufficiale. I gagliardetti dei gruppi
e il vessillo sezionale hanno fatto da cornice alla consegna del
premio consegnato al presidente del consorzio Garavelli. “La
nostra è una realtà particolare” ha esordito il presidente ringraziando del premio ricevuto “siamo un Ente che oltre produrre
e attivare lavoro è in attivo e quindi reinveste le sue risorse”. È
stata poi illustrata l’attività del Consorzio forestale Alta Valle di
Susa, delle sue peculiarità della sua presenza sul territorio. Il
presidente della Sezione Valsusa Giancarlo Sosello ha espresso
gioia per il rinnovato appuntamento e ricordato l’attaccamento
della famiglia Carena a quella alpina.
Sosello ha anche ricordato i fatti delittuosi in Francia ricordando
la fortissima amicizia con i cugini francesi con i quali si è trascorso insieme l’avvenimento della festa nazionale. È poi ripreso lo
spettacolo-concerto che terminato ha concesso una bicchierata
tra i numerosissimi presenti.
Mario Tonini
6
SANTA CECILIA
La festa della Fanfara A.N.A. Sezione Val Susa
E come ogni gruppo musicale, anche la nostra fanfara sezionale,
ha festeggiato quest’anno, il giorno 8 dicembre 2015, la patrona
della musica e protettrice dei musicisti.
La manifestazione ogni anno si tiene in comuni diversi della valle: quest’anno è toccata alla Sezione ANA di Rubiana. Alle ore
9.00 gli alpini si sono radunati nella sede ANA e hanno iniziato
i festeggiamenti con una colazione alpina, successivamente è
stata alzata al vento la bandiera Italiana con l’onore alla bandiera
e a seguire l’inno Nazionale.
A seguito di brevi discorsi da parte dei presidenti ANA presenti,
si è svolta la sfilata nella via centrale del paese e si è arrivati alla
piazza dove sono stati onorati i caduti con il Silenzio. La sfilata ha
continuato per raggiungere la chiesa e a seguire fanfara, labari e
gagliardetti hanno partecipato alla Santa Messa dove sono stati
ricordati i defunti ed è stata letta la preghiera dell’Alpino.
Al termine della Messa, la fanfara s è schierata sul piazzale rallegrando tutti i presenti con musiche allegre e canti alpini: e qui
la vera festa ha inizio!
La fanfara ANA Val Susa ha un compito importantissimo nella
nostra valle: oltre a trasmettere i valori e la passione musicale,
porta il simbolo alpino: il cappello con la penna nera. Questo
deve essere percepito come simbolo di fratellanza, solidarietà,
onore e rispetto, il tutto comprensibile a pieno nel momento in
cui si frequenta una formazione musicale di questo tipo: qui le
vecchie generazioni si incontrano con le più recenti andando a
confrontarsi e, perchè no, al modificarsi di molti pensieri. I più
anziani prendono sotto braccio i più giovani e servizio dopo servizio raccontano loro il passato, raccontano storie... le loro storie
di vita... e i giovani imparano... si, perché il racconto e la parola,
può sembrarci strano, ma è da sempre il modo migliore per imparare e per insegnare. La festa di Santa Cecilia ne è stata l’ennesima dimostrazione: la fanfara ANA Val Susa è anche questo.
Nada Marangoni
Cari Alpini Delegati,
innanzi tutto rivolgo un affettuoso saluto a Voi qui presenti e, per
vostro tramite, a tutti i soci ordinari e aggregati della Sezione Val
Susa da Voi qui degnamente rappresentati.
Già l’anno scorso mi ero ripromesso di comprimere la mia relazione con l’intento di renderla più snella e scorrevole anche ai
fini della pubblicazione sul nostro giornale “Lo Scarpone Valsusino” che con dovizia di particolari ha sempre seguito e narrato
della nostra vita associativa con i relativi avvenimenti.
Rivolgo in piedi insieme a Voi, un reverente pensiero a tutti i
Caduti vittime di guerre e di terrorismo non tralasciando un pensiero anche ai presidenti e a tutti gli alpini della Sezione “andati
avanti”. Un abbraccio a tutti i nostri Reduci ai quali va la nostra
gratitudine, la nostra stima ed il nostro affetto.
Un saluto speciale agli alpini ammalati ai quali auguro una pronta definitiva guarigione e un cordiale saluto non posso mancare
di rivolgerlo ai nostri alpini in servizio in Italia e all’estero e ai loro
Comandanti.
Un caloroso saluto ai nostri Consiglieri nazionali che estendiamo
anche al Presidente nazionale Sebastiano Favero ed al Consiglio
Direttivo Nazionale, a tutti i vertici associativi, alle autorità militari, civili e religiose, con un ringraziamento a chi ha collaborato
alle nostre iniziative.
Numerose ed interessanti come sempre sono state le tutte le
altre varie manifestazioni dei Gruppi tutte riportate su “Lo Scarpone Valsusino” con la celebrazione di diversi anniversari organizzati stupendamente.
Nel corso dell’anno abbiamo inoltre presenziato a tutte le riunioni indette dal 1° Raggruppamento e all’assemblea annuale
nazionale dei delegati a Milano e abbiamo partecipato a molte
altre manifestazioni il cui dettaglio avete trovato sul giornale con
le relative presenze.
Mi piace sottolineare e ricordare sempre però quelle attività
considerate istituzionali quali Exilles, salita al Rocciamelone, 4
novembre e Santa Messa di Natale manifestazioni a cui avete
partecipato numerosi, cosa di cui vi ringrazio.
RELAZIONE MORALE
Relazione Morale 2015
FANFARA SEZIONALE
Anche il 2015 è stata impegnata su più fronti istituzionali e non.
Sempre intenso e valido il suo operato che, grazie all’impegno
del suo presidente Combetto, del maestro Bellando, del direttivo
e dei musici ci consente una “nota” in più rispetto elle sezioni
che ne sono sprovviste e che richiedono i loro servizi.
Un particolare grazie per la ripetuta presenza di alcuni musici al
Rocciamelone e come non ricordare la loro presenza ed interpretazione a Briançon nel ricordo dei caduti di entrambi i fronti.
Al direttivo e ai componenti tutti vadano i nostri più sentiti ringraFORZA DELLA SEZIONE
ziamenti per l’attività svolta e l’impegno profuso e un plauso per
Nessuna novità riguardo ai Gruppi: sono 36 più fanfara e unità la loro competenza e capacità musicali.
di P.C.
Un augurio di buon lavoro lo rivolgo in modo particolare al gentil
Il tesseramento 2015 si è così concluso:
sesso che è entrato a far parte del nostro complesso musicale
e che ha assunto impegni a livello di consiglio direttivo in seno
Alpini
2311
ex
2394
-83
alla fanfara.
Aiutanti
9
ex
8
1
Chiusura di stagione consueta con Santa Cecilia. Concerto e feAggregati
832
ex
868
-36
sta ospitati quest’anno a Rubiana.
3152
3270
-118
LO SCARPONE VALSUSINO
CONSIGLIO DIRETTIVO SEZIONALE
Il 3 aprile a Belluno durante il CISA restituiremo il trofeo della
Come di regola, si è riunito puntualmente ogni mese alle date stampa alpina conquistato a Marostica nel 2014, premio alla
fissate di volta in volta, con assidua partecipazione della quasi qualità, alla credibilità e soprattutto all’alpinità del nostro giortotalità dei consiglieri permettendo di esaminare e valutare tutte nale. Grazie quindi ancora una volta a Valerio Olivero che ci ha
le casistiche sulle quali è stato necessario assumere delibere permesso con la sua attenzione e pignoleria di trionfare tra le
atte a consentire lo svolgimento dell’attività sociale. Il presidente, ottanta testate alpine.
i vicepresidenti e i consiglieri hanno presenziato alternativamen- Ora la direzione è nelle mani di Mario Tonini a cui va il nostro apte alle principali manifestazioni dei Gruppi nonché in rappresen- prezzamento per l’impegno profuso tra le sue innumerevoli altre
tanza della Val Susa, alle manifestazioni di altre Sezioni e della attività. Siamo certi che il suo già bel giornale crescerà ancora
Sede Nazionale e di reparti militari.
per diventare ancor più bello ed interessante non dimenticando
Gli stessi hanno mantenuto i contatti con i vari Gruppi e, quando mai l’alpinità più profonda che deve esserne alla base.
possibile, sono intervenuti per dare assistenza nella risoluzione Ricordiamo ancora una volta che il giornale è di tutti e non solo
di eventuali problemi.
della redazione e questo è l’ennesimo appello a collaborare con
Nell’anno si sono svolte nei termini prescritti l’Assemblea or- contributi editoriali vari, con le vostre opinioni, con i vostri racdinaria dei delegati e anche quella dei capigruppo ospitata per conti, con le vostre memorie, con le vostre lettere. Ribadiamo
la prima volta con successo, e replicheremo, al Forte di Exilles. che il giornale, per scelta editoriale, non pubblicherà più nell’atAbbiamo iniziato l’anno presenziando alla commemorazione di tualità e nella cronaca dai Gruppi articoli che non siano inediti,
Nowo Postojalowka, mentre a marzo abbiamo avuto la sfortu- o meglio articoli che siano già stati pubblicati su giornali locali..
nata edizione dei campionati ANA di sci rovinati dal maltempo Siamo certi che tra i nostri soci ci siano ottimi articolisti che forse
e ancora una volta vogliamo complimentarci con il Gruppo di sono troppo spesso dominati da una forma di ritrosia e timidezChiomonte per la perfetta organizzazione e accoglienza. Ab- za. Non dimentichiamo che sino al 2018 vivremo di commemobiamo chiuso infine come da tradizione con la Santa Messa a razioni della Grande guerra. Quale occasione migliore per andare
Mompantero.
a scavare nella memoria collettiva dei nostri paesi ricordi e teIn mezzo, l’Adunata nazionale de L’Aquila che ci ha visti presenti stimonianze di allora. Vi preghiamo di andare a leggere le lapidi
compatti e ordinati con un’ottima partecipazione di alpini e ga- ai caduti, di fotografarle, di recuperare notizie, ricordi di tutti gli
gliardetti come pure al raduno di raggruppamento di Acqui dove alpini che hanno dato la loro vita per la Patria. Naturalmente da
abbiamo raccolto la stecca.
queste righe voglio ringraziare sentitamente tutti coloro che in-
7
RELAZIONE MORALE
8
vece contribuiscono materialmente con le loro offerte. Il tesoriere
più avanti Vi relazionerà sulle cifre, sia dei costi che delle offerte.
Prosegue la pubblicazione settimanale dello Scarponcino. Nato
come tentativo di informazione puntuale pare abbia preso piede
e ha già avuto un tentativo di imitazione. Se con lo Scarpone
chiediamo cronache a posteriori per lo Scarponcino chiediamo
notizie in tempo utile per la divulgazione. Ma come sempre senza
notizie non si va da nessuna parte. Ora lo ricevono, esclusivamente via email, oltre centocinquanta persone. Chi fosse interessato ha solo da dare il proprio indirizzo e sarà accontentato.
PROTEZIONE CIVILE
Rimando alla relazione che vi terrà il coordinatore della nostra
Protezione Civile Paolo Parisio sempre impeccabile alla guida
della struttura. Da qui lo ringraziamo in attesa di maggiori ragguagli sulla struttura e sulle attività svolte e concludo dicendo
solamente... Bravi Ragazzi continuate così!
C.S.A.
L’attività sportiva purtroppo continua ad essere una nota dolente
per la Sezione e non mi dilungo oltre per non ripetere cose già
sentite più volte ma senza successo. Il maresciallo, ora in penINFORMATICA
sione, Giorgio Gambelli continua ad essere il referente per lo
Come sempre il nostro sito internet cerca di essere sempre ag- sport presso la sede nazionale.,
giornato il più tempestivamente possibile su manifestazioni o comunicazioni varie. Pochi, vedi anche Scarpone, inviano resoconti VOLONTARIATO E SOLIDARIETÀ
o documentazione fotografica in tempo. Il sito è di tutti. Se poi la Un grande grazie per la partecipazione alle iniziative di solidariegestione è in capo a pochi è marginale.
tà promosse dalla Sezione o su iniziativa dei Gruppi. La parteServono le informazioni, le notizie, le immagini. Mentre nascono cipazione crescente al Banco Alimentare e alla raccolta di fondi
queste note siamo a circa 51000 visite. Dallo scorso anno circa mediante vendita di mele, arance e gerani per la lotta contro
7000 in più. Grandi numeri, forse impensabili nel 2006 quando i tumori dimostrano quanto sia grande il vostro impegno ed il
è nato.
vostro altruismo.
Continua la pubblicazione dello Scarpone in pdf sul sito, prima Oltre a quanto precede sono a conoscenza che ogni Gruppo prodella consegna postale, con ovvio consenso favorevole vista la muove nel suo ambito altre iniziative di solidarietà che meritesituazione delle Poste Italiane. E tramite questa via abbiamo ri- rebbero un lungo elenco fra cui spiccano l’aiuto alle persone più
dotto il costo delle spedizioni postali verso l’estero.
bisognose ed il restauro a volte del patrimonio storico dei nostri
Prosegue il tesseramento online tramite l’applicazione GISA. paesi per mantenere viva la memoria.
Preghiamo di usare la nuova modulistica e di completarla in Per quanto riguarda il Banco Alimentare vorremmo ricordare ai
ogni sua parte, anche e soprattutto per quei tesseramenti che Gruppi che devono segnalare alla Sezione qualunque abboccaavvengono a chiusure già effettuate. I tesseramenti incompleti mento con personaggi che a vario titolo gravitano in quell’area.
non verranno presi in considerazione e saranno rimandati ai ca- Anzi sarebbe opportuno che questi personaggi venissero diffidati
pigruppo per il completamento.
dal tenere simili atteggiamenti. Partecipazioni singole ed estemÈ possibile in qualunque momento effettuare variazioni di ogni poranee dovrebbero essere sempre autorizzate.
genere, principalmente indirizzi, che purtroppo se non tempesti- L’andamento 2015 è stato soddisfacente, +1,60%, anche se le
vamente comunicati, possono vanificare la spedizione dei perio- condizioni dell’economia continuano ad essere non brillanti. Per
dici “L’Alpino” e “Lo Scarpone Valsusino”. Vogliamo sottolineare correttezza ricordiamo i punti in cui siamo impegnati: Avigliana,
questo aspetto perché talvolta si verificano casi di lamentele. Bardonecchia, Chianocco, Oulx, Sant’Antonino-Villar Focchiardo,
Come, e ce ne scusiamo, qualche lamentela può scaturire da Susa e Vaie
errori in chi opera nell’introduzione dei dati.
Il quantitativo dei generi alimentari raccolti per il Banco ammonQuasi tutti i Gruppi sono dotati di posta elettronica. Ne manca- tano a Kg. 15.179 (+1,60% rispetto all’anno precedente). Per
no purtroppo ancora alcuni. Ricordiamo che ogni Gruppo è già curiosità la nostra raccolta vale l’1,74% sul totale Piemonte e lo
ora dotato di indirizzo di posta generato dalla sede nazionale 0,17% della raccolta totale.
che significa in sostanza nome [email protected]. Non è Abbiamo chiuso il libro verde comunicando a Milano i dati relaobbligatorio adottarlo, ma forse sarebbe meglio farlo per una tivi da cui risolta che e abbiamo prodotto impegni per 21.603
forma di standardizzazione ed è da sempre disponibile tramite ore lavorate (-4,87%) e una raccolta fondi per oltre 1.700 Euro
comunicazione della password.
(-61,89%).
Ribadiamo in ogni caso l’importanza dell’uso corretto della posta
elettronica.
COMMISSIONE GIOVANI
Da un paio di anni abbiamo Luca Barone, un baldo giovane del
BIBLIOTECA
Gruppo di Borgone, che ha dato la sua adesione a rappresentare
È sempre funzionante la biblioteca. Ma francamente è stato uno i nostri giovani nell’ambito del 1° raggruppamento e di consesforzo vano... Non più di una decina di libri sono stati visionati sul guenza a livello nazionale. Ci complimentiamo per l’impegno e la
centinaio a disposizione.
passione profusi e successivamente gli lasceremo la parola per
Chi volesse può rivolgersi nei pomeriggi del venerdì all’amico illustrare attività svolte. Bravo Luca!!
Vittorio Amprimo che svolge il compito di bibliotecario. Se qualcuno volesse donare libri alla Sezione farebbe sicuramente cosa CONCLUSIONI
gradita.
Avete ascoltato la relazione del Presidente, le relazioni dei responsabili delle varie attività anche dei Gruppi ed in tutta onestà
PREMIO CARENA
penso che abbiamo fatto tanto e questo non sarebbe stato posParte a breve il bando per la terza edizione. Vi preghiamo di dif- sibile se alle spalle non ci fosse stata una Sezione ricca di idee
fonderlo tra le vostre comunità in modo da ampliare la cerchia e di entusiasmo, una Sezione viva, unita e compatta, legata alle
dei partecipanti. L’ultima premiazione ha avuto un significativo proprie tradizioni ed alla propria terra, una Sezione orgogliosa
successo ed ha reso soddisfatto l’avv. Carena che ha, roba di di appartenere ad una Associazione in cui la storia, la cultura i
questi giorni, aumentato l’entità del premio.
valori alpini rappresentano dei principi irrinunciabili.
In ambito sezionale nel corrente anno sono previste le consuete
RELAZIONE MORALE
manifestazioni, ma mi preme porre l’accento su alcuni particolari
impegni a cui dobbiamo dedicare particolare cura.
Non dobbiamo mollare, ma dobbiamo impegnarci a fondo perché penso ci sia ancora lo spazio per sollecitare e promuovere
l’adesione dei tanti che, pur avendo svolto il servizio militare nelle truppe alpine, ancora non hanno sentito il richiamo della nostra magnifica Associazione. Abbiamo il dovere di tramandare lo
spirito ed i valori che ci hanno affidato i nostri “Veci” soprattutto
nel desolante decadimento morale che si riscontra spesso nella
società attuale.
Queste sono cose che Vi ho già ripetutamente dette ma che non
mi stancherò di ripetere perché sono più che mai attuali.
Tra poco, a conclusione della parte istituzionale dibatteremo
sull’argomento Susa 2016 dove sarete informati su progressi,
decisioni e criticità a dire il vero poche.
Altri impegni importanti che vedranno la Sezione tutta impegnata
nel mese di Giugno saranno la Festa sezionale del 12 giugno a
Exilles.
Ho finalmente finito di leggere la relazione relativa al mio nono
anno come Vostro Presidente e con il solito spirito di servizio
ora lascio a Voi il giudizio invitandoVi ad un sereno dibattito e
conto per il futuro sul Vostro apporto collaborativo espresso nella
massima serenità e spirito costruttivo che portino a gestire nel
migliore dei modi la nostra sia pur piccola ma tosta Sezione.
Concludo ringraziando ancora i Vice-Presidenti, i Consiglieri e
Revisori dei conti, il nostro inossidabile alfiere Bruno Gallina e i
capigruppo con un augurio di buon lavoro a tutti ma in particolare ai neo eletti.
Grazie della Vostra attenzione.
W GLI ALPINI W LA SEZIONE VAL SUSA
Giancarlo Sosello
CALENDARIO MANIFESTAZIONI 2016
6 marzo Giaglione • Festa del Gruppo
3 aprile Caprie • Festa del Gruppo
10 aprile Sant’Antonino • Festa del Gruppo
8 maggio Avigliana • 90° di fondazione del Gruppo
8 maggio Villar Dora • San Pancrazio
15 maggio Sezione • Raduno nazionale Asti
29 maggio Villarfocchiardo • Festa del Gruppo
12 giugno Sezione • Festa sezionale Exilles
19 giugno Sezione • Premiazione alpino dell’anno a Loano
3 luglio Cesana • Lago Nero
3 luglio Claviere • Festa del Gruppo
3 luglio Sezione • Commemorazione al Col di Nava
10 luglio Chiusa San Michele • 85° di fondazione
10 luglio Meana • Sacro Cuore
16 luglio Rubiana • Festa a Prà del colle
24 luglio Bardonecchia • Picreaux
31 luglio Borgone • Festa Borgata Achit
31 luglio Sezione • Salita pellegrinaggio alla madonna
del Rocciamelone
5 agosto Mompantero • Processione trittico Santuario
Mompantero Susa
5 agosto Sauze d’Oulx • Madonna della Neve
5 agosto Almese • Madonna della Neve
6 agosto Gravere • Festa al Deveis
7 agosto Sestriere • Monterotta
8 agosto Rubiana • Gara bocce
14 agosto Giaglione • Santa Chiara
16 agosto Cesana • Festa al Thuras
21 agosto Exilles • Festa del Gruppo
21 agosto Novalesa • Festa d’estate
21 agosto Vaie • Festa al Truc
28 agosto Cesana • Festa del Gruppo
11 settembre Sezione • Raduno intesezionale Susa
24 settembre Chiusa San Michele • Fiaccolata alla Sacra
4 novembre Sezione • Comm. defunti Novalesa
26 novembre Sezione • Raccolta alimentare
8 dicembre Fanfara • Santa Cecilia
10 dicembre Sezione • Termine ultimo per la presentazione
delle candidature alla carica di Presidente sezionale
11 dicembre Sezione • Messa in Duomo a Milano
17 dicembre Sezione • Messa sezionale a Mompantero
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PROTEZIONE CIVILE
Paolo Parisio
Coordinatore P.C.
A.N.A. Val Susa
Relazione sul 2015
Relazione sul 2015 all’assemblea dei delegati del 2016
Protezione Civile - A.N.A. Sezione Val Susa
Grazie... Signori Capi Gruppi, Signori Delegati buon giorno.
Il 2015 per quanto riguarda la nostra attività di Protezione Civile Sezionale è stato un anno tranquillo poiché non siamo stati
chiamati a fare interventi di rilievo; vi sono state in Italia diverse
situazioni calamitose soprattutto di carattere alluvionale ma sono
state tutte in aree circoscritte e quindi sono state affrontate e
risolte solo con l’impiego dei Volontari delle zone territoriali soggette all’evento quindi non vi è stata necessità di far confluire
nelle zone colpite Personale di stanza in altre Regioni o Provincie
e conseguentemente non siamo stati attivati.
Da sottolineare che le Regioni hanno problemi di bilancio e quindi cercano di contenere le spese vive dei soccorsi consentendo
ed incentivando tutti i cittadini, soprattutto studenti, ad intervenire spontaneamente “alla giornata” ecco il motivo per cui è ripreso il fenomeno degli “Angeli del fango”, dicitura nata durante
l’alluvione di Firenze.
Ma all’epoca non esisteva una struttura del volontariato organizzato come esiste oggi, non si erano fatti investimenti milionari
(leggasi soldi dei cittadini) per dotare i Coordinamenti Provinciali
e Presidi Regionali di automezzi pesanti, pale meccaniche, camion di ogni sorta e fatto conseguire ai Volontari patenti speciali
per il loro utilizzo (con esborsi monetari anche delle Associazioni).
Certo è molto bello vedere giovani che spalano e versano secchi
di melma e d’acqua da case, garage e cantine alluvionate, inzuppati ed inzaccherati e contenti di essere utili alla società. Questo
è un bel messaggio e vuol dire che la solidarietà spontanea in
Italia non è andata perduta e continua anche con le giovani generazioni però, è anche triste sapere che spesso camion, pale
meccaniche, idrovore e motopompe restano ferme nei depositi,
inutilizzati come i Volontari organizzati e preparati pur sapendo
che potrebbero realmente fare la differenza come tempestività,
qualità dei soccorsi ed aiuto alla gente.
Questo purtroppo avviene al solo fine del contenimento dei costi
sulla movimentazione e vettovagliamento delle Organizzazioni
stesse in quanto a carico dell’Ente chiamante. Molte Regioni e
Province non chiedono aiuto al “sistema di protezione civile” per
non dover far fronte a pagamenti successivi dovuti a rimborsi di
spese vive che chi interviene sopporta e spesso anticipa. Preferiscono agire solo con aiuti locali anche se insufficienti e lasciare
la Gente in maggior e prolungato disagio pur di “risparmiare”.
Ormai il risparmio da parte di molte Regioni ma non solo, viene
fatto soprattutto sui tagli alla spesa dei servizi essenziali o che
comunque si interfacciano direttamente con la Gente, con la
quotidianità di vita dell’individuo piuttosto che recidere su costi
10
di uffici interni d’amministrazione o ancora meglio sulle spese di
rappresentanza politica e benefit di pochi a danno di molti senza
reale potere.
Questo è il quadro sintetico della situazione attuale ed il contesto
in cui operano le Organizzazioni di Volontariato anche di protezione civile: speriamo che si inverta la rotta poiché alle condizioni
attuali mi pare che si segua lentamente la rotta della nave “Concordia” verso l’Isola dei Giglio.
Ritornando alla nostra struttura specifica, anche noi abbiamo
avuto un’emergenza in Valle ma è stata risolta in poche ore poiché non era calamità naturale ma causata da fattore tecnico e
mi riferisco all’interruzione della linea ferroviaria per la rottura
della motrice del treno ad alta velocità Parigi-Milano.
In quell’occasione abbiamo dimostrato ottima risposta alla chiamata sia come numero di Volontari impiegati e sia come automezzi. Abbiamo prima portato l’acqua ai passeggeri bloccati
nei pressi della frazione Rodetti a Meana di Susa e poi, causa
evento imprevisto, evacuato il convoglio nella tratta ferroviaria tra
Bussoleno e Bruzolo.
Anche la Prefettura ha fatto i complimenti per la prontezza e la
volontaristica professionalità dimostrata. Da sottolineare che è
stato un intervento richiesto dal Coordinamento protezione civile
della Città Metropolitana dopo la sua attivazione da parte della
Prefettura ed è stato espletato in concorso con altre forze del Volontariato locale di protezione civile ma il numero dei Volontari ed
il numero degli automezzi impiegati degli Alpini di Val Susa sono
stati maggiori della sommatoria di tutti gli altri Volontari ed automezzi presenti di altre Associazioni per cui possiamo dire che
l’intervento è stato realizzato e condotto con successo, nei fatti,
dall’ANA Val Susa con supporto di altre organizzazioni e ciò, al di
là di ogni sterile polemica è dato rilevabile, rilevato e conosciuto.
Molti viaggiatori hanno esternato parole di apprezzamento vedendo le divise gialle con Cappello Alpino, moltissimi i giapponesi, cinesi e stranieri in genere che ci hanno fotografato con questo “strano cappello in testa” ricordiamo che quello era il periodo
dell’Expo a Milano ed il Tgv era al completo in ogni suo posto.
Importante è stata l’esercitazione del 1° Rgp Rocciatori in quel
di Novalesa che ha coinvolto tutti i Nuclei attivi del Piemonte
Liguria e Valle d’Aosta. Bella esercitazione e ben condotta qui
va il mio plauso a Ponti, poi diventato responsabile nazionale
ANA dei rocciatori con incarico che dà lustro alla nostra Sezione,
ringrazio Berruti di Torino e tutti i nostri Volontari Sezionali che
hanno contribuito alla bella riuscita dell’incontro formativo sia
dal punto di vista tecnico settoriale che umano. Grazie anche
stato di fatto dei piloni sommersi del Ponte di Bassano, è grazie
anche alla loro attività che sono partiti i lavori di bonifica, messa in
sicurezza e lifting del famoso Ponte così caro agli Alpini. Vedremo i
risultati alla prima occasione utile però è bello sapere che anche in
questo, la nostra Sezione ci ha messo uno zampino!!!
Ancora per finire un grazie per il sostegno che ci date nella campagna del 5 x 1000. Sul giornale e sul sito verrà pubblicata la
rendicontazione spese relativo al 2012, l’ultimo chiuso per cui
non mi dilungo qui a spiegarvi le linee di spesa.
Avrete modo di leggere con la dovizia di particolari che ormai ci
contraddistingue. è il sostegno che garantisce la nostra evoluzione, il nostro stare “al passo con i tempi” è ciò che ci permette
di investire per una sempre migliore Struttura. Ormai è lontano
il picco dei 25.943,56 euro ottenuto con 1.016 donazioni del
2009. Abbiamo quest’anno chiuso il 2012 con 693 donazioni
per euro 16.898,30 mentre è in corso di spesa quello relativo
alla devoluzione quota della dichiarazione redditi del 2013 pari
ad euro 17.267,77 per 783 donazioni.
Non è tanto l’importo calato che preoccupa - 8.675,79 rif 2009
con 2011, frutto anche delle difficoltà economiche in atto ma il
numero delle donazioni: dal picco massimo delle 1.079 del 2006
alle 693 donazioni del 2012 ovvero -386 pari ad un -30% circa.
Qualche errore sicuramente è a noi imputabile di “fidelizzazione
del donatore”, forse non basta più il solo rendiconto annuale
sul giornale, forse occorre una campagna informativa maggiore,
una comunicativa più presente e puntuale nel tempo in qualche
forma anche diversa.
Perdere il 30% dei donatori è un dato che deve far riflettere
tutti assieme e non è consolante il solo fatto di una maggior
concorrenza tra le associazioni, Comuni, centri di ricerca sanitaria, società sportive e centri culturali vari. Vero nel 2009 erano
forse la metà di oggi gli “aspiranti al 5x1000” ma è vero che noi
contiamo 3.152 Soci e sommati a figli, genitori, mogli, parenti,
amici, colleghi di lavoro o di pensione, vicini di casa abbiamo un
potenziale bacino di utenza molto ampio e molto corposo.
Ora termino con la certezza che il 2016 dimostrerà a tutti la forza
della nostra Sezione con l’Adunata di Raggruppamento che sarà
bella intensa e commovente, un obbiettivo ambizioso raggiunto,
punto tappa di un lungo cammino iniziato tempo fa dal nostro
Presidente che verrà coronato a Settembre e da lì ripartire con
innato slancio verso altre tappe, altre mete che il futuro riserverà
e ci farà scoprire.
Il futuro associativo? dipende e dipenderà unicamente da noi
portarlo avanti e forgiarlo secondo necessità poiché ognuno di
noi è in gran parte artefice del proprio destino e anche le associazioni seguono questa regola universale. Gioco di squadra,
forti Valori, ambizioni difficili e chiarezza di percorso sono gli
ingredienti per non tramontare, la Protezione Civile degli Alpini
conoscere queste regole, le applica e non teme per il suo futuro.
Grazie della paziente attenzione
PROTEZIONE CIVILE
all’Amministrazione di Novalesa per la disponibilità avuta.
Un pensiero doveroso va a Franco Candetti, nostro Rocciatore
che in giugno durante un’ascensione sul Monviso Punta Venezia
cadeva in cordata. Siamo certi che è sempre presente con la
Squadra seppur da lassù, sulle montagne del Paradiso.
Da rilevare che nei fatti è in Val Susa che si è avuta la prima
uscita dimostrativa dei Droni, i nuovi apparecchi volanti a pilotaggio remoto, in ambito esercitativo della nostra protezione
civile 1° Rgp.ANA. Un ambizioso progetto transfrontaliero avallato dall’ANA Nazionale che vede coinvolto come pilota di droni
in formazione per la certificazione ENAV-Roma ed attualmente
unico per intero Raggruppamento, il nostro volontario Michele,
già referente delle TLC d’Unità Sezionale e Capo Gruppo Alpini
di Sant’Ambrogio. Grazie per lo studio e l’impegno che darai e
la disponibilità di tempo. Son certo che, assieme all’impegno di
Gianni Gontero, nuovo referente PC ANA 1° Rgp realizzerete l’obiettivo ambizioso.
Le Squadre hanno tutte proseguito la loro attività regolare con
interventi programmati assieme alle rispettive Amministrazioni
Comunali sul territorio, attività sia in ambito di prevenzioni alluvioni con pulizia sponde fiumi e bonifica canali, sia in supporto
a manifestazioni di rilievo così come ha fatto l’Unità nel suo insieme per la Clavierissima, gara di mtb sulle montagne ItaloFrancesi di Claviere-Monginevro.
Le Squadre svolgono spesso un lavoro che è meno visibile, più
cadenzato e anche più faticoso la cui attività non richiama particolari citazioni ma è il loro lavoro che va a maggior beneficio
della collettività.
Sono i loro interventi di regolare prevenzione o di straordinaria
bonifica che contribuiscono al mantenimento del Territorio, è con
il loro supporto che alcuni importanti eventi possono essere svolti con maggior serenità da parte dei nostri Comuni. Sono l’ossatura portante della Protezione Civile e non può esistere questa
Unità senza Squadre.
Di qui un appello di sensibilizzazione a tutti Voi, uditori e lettori
affinchè possiate farvi parte attiva nel reclutamento di nuovi Volontari. Abbiamo bisogno di nuove leve anche per contrastare
l’avanzata dell’età anagrafica. Diversi Volontari non saranno più
idonei per lo svolgimento di normali attività, le visite mediche
programmate imporranno loro lo stop. Servono nuovi Alpini età
compresa dai 18 ai 60 anni per rinvigorire le fila, grazie per le
ricerche che farete in tale ambito.
Anno importante anche per i Cinofili dopo alcune problematiche
ormai passate.
Segnato lo spartiacque tra passato e futuro, hanno visto una
eccellente collaborazione con i Cinofili della CRI di Villar Dora,
Amministrazione Comunale e Gruppo Alpini di Exilles che sentitamente tutti ringrazio, nell’organizzare una importante esercitazione settoriale con la partecipazione di altre importanti associazioni a tema cinofilia. Interessanti prospettive di collaborazioni
operative Associative d’Arma stanno nascendo nel campo cinofilo e ciò per rispondere meglio alle esigenze della gente, di chi
si perde nella natura magari andando a funghi, magari perché
malato d’alzaimer, magari perché depresso da problemi di vita
che sembrano insormontabili.
Vedremo più avanti ciò che nascerà e come meglio si potrà rispondere alle richieste di soccorso. Di certo è che le procedure
per far nascere in Avigliana un nuovo campo addestrativo cinofilo
sono in atto e ciò anche grazie al Gruppo Alpini di Avigliana e
all’amico Gallo che qui pubblicamente ringrazio come ringrazio
anche il geom Rocci che segue i lavori dal punto di vista professionale e l’Amministrazione Comunale che si è dimostrata
particolarmente sensibile al tema.
I nostri Sommozzatori, infine, sono stati utili nel rilevamento dello
Susa, 29 febbraio 2016
Il Coordinatore Sez.le alla PC
Parisio Paolo
11
PROTEZIONE CIVILE
Rendiconto somme percepite 5‰
Riferimento anno 2012
Con la presente, si vuole evidenziare le “linee programmatiche di
spesa” che hanno contraddistinto l’Unità Sezionale della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione Val Susa
per quanto riguarda la somma percepita quale erogazione quote
spettanti 5‰ anno 2012 accreditate nel 2014 con termine spesa 2015.
Da subito si evidenzia che l’impegno finanziario maggiore è stato
legato agli automezzi con il potenziamento del parco veicoli mediante acquisizione di automezzo, usato garantito, 4WD ideale
per movimentare il Nucleo Rocciatori ovvero un “Defender 110”
allestito in economia dai Volontari per portare la loro specifica
attrezzatura. Detto automezzo dispone di idoneo spazio da carico
usufruibile anche per porre un generatore o motopompa o zaini
Volontari permettendo contemporaneo trasporto di 5 Volontari
anche di Squadre logistiche multiruolo, in caso di necessità e
quindi può essere di uso multiplo all’occorrenza.
Giubbetti alta visibilità e magliette estive di rappresentanza segnano attenzione verso i Volontari poiché sono indumenti da loro
profondamente attesi e desiderati.
Riparazioni ad attrezzature ed automezzi segnano altro costo
cumulativamente importante mentre i costi inerenti la ristrutturazione sede sono in decisa discesa visto i grandi lavori già fatti
in precedenza.
Il costo RC auto è stato solo segnato per quanto di competenza contabile essendo riusciti quest’anno a far fronte con risorse
diverse.
Nel prossimo esercizio si proseguirà se possibile nella medesima direzione essendo il parco automezzi di vitale e primaria
importanza per la struttura di protezione civile con automezzi che
devono essere affidabili anche per lunghi tragitti e rispettosi delle
normative sull’ambiente.
Si investirà ancora sulle divise associative in quanto necessitano
di nuovi capi in sostituzione di altri ormai logori e si investirà
ancora una somma importante per il potenziamento delle comunicazioni radio ovvero nelle TLC senza tralasciare investimenti su
personal computer moderni con collegamento ad internet poiché
di queste attrezzature se ne sente necessità.
Altre spese seguiranno a seconda della programmazione nel
dettaglio e delle necessità contingenti.
Dettaglio spese:
RIFERIMENTO ANNO 5‰
IMPORTO PERCEPITO - Accreditato in C/C in data 28/10/2014
Revisione ex art 80 automezzi EH932DS e BM969XF fattura 73 del 12/03/2015 Auto Village
Acquisto automezzo usato mod Land Rover Defender 110 targa ZA669YF ditta Ipercar srl fattura n° 425/14
del 01/12/2014
16.898,30
140,00
13.500,00
Riparazione attrezzatura motopompa – idrovora fattura n° 1/b dal 08/01/2015 ditta Agriservice sas
109,00
Acquisto materiali per ristrutturazione sede - tettoia e miglioria automezzo attrezzato pronta partenza:
fatture n° 2242 del 10/12/2014 e 2248 del 11/12/2014 ditta Siderco srl
652,74
Acquisto magliette di rappresentanza estive per squadre logistiche e rocciatori con logatura automezzo
ZA669YF fattura n° 101 del 26/02/2015 Esa snc
730,78
Riparazione automezzo Mazda Bt 50 targa DG702GR fattura n° 3 del 09/02/2015 Carrozzeria Belmondo
Marco
268,40
Acquisto materiale ristrutturazione Sede fattura n° 982 del 21/03/2015 Cossa srl
113,02
Sostituzione parabrezza danneggiato automezzo EH932DS Fiat Ducato, fattura n° 74 del 17/03/2015 Auto
Village
310,00
Acquisto magliette di rappresentanza estive per cinofili fattura n° 297 del 16/04/2015 ditta Esa snc
Acquisto n° 10 giubbetti tecnici smanicati ad alta visibilità per rocciatori fattura del 26/06/2015 ditta Tasci
srl - Montura
Pagamento RC auto automezzi protezione civile per quota di nostra competenza assicurazione CAP –
Regione Piemonte assicuratore AXA quota inseribile a chiusura di quadratura contabile 5‰
TOTALE SPESE
12
2012
187,27
679,93
207,16
16.898,30
ALTRE ASSOCIAZIONI
L’Associazione Nazionale
Granatieri di Sardegna
Sezione di Torino e Nucleo Val Susa
L’A.N.G.S. (Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna) nacque in Milano per iniziativa del Granatiere Enrico Torrani il 14
marzo 1911. Scopo dell’Associazione, allora come oggi, era di
mantenere vivo il sentimento di fratellanza e di cameratismo
creatosi sotto le armi tra quanti avevano avuto l’onore di servire
l’Italia indossando i Bianchi Alamari dei Granatieri, discendenti diretti di quel Reggimento Guardie creato a Torino dal Duca
Carlo Emanuele II di Savoia il 18 aprile 1659, cosa che rende i
Granatieri la più antica Unità permanente di tutte le Forze Armate
Italiane e tra le più antiche d’Europa.
L’Associazione mantiene altresì vivo l’enorme patrimonio storico
e culturale derivante dai 357 anni di storia del Reggimento, e
cura l’organizzazione dei momenti aggregativi tra cui spiccano
in primis i Raduni Nazionali seguiti da moltissime attività a livelli
Regionali e Comunali, partecipando alle analoghe attività delle
altre Associazioni d’Arma.
La Sezione di Torino dell’A.N.G.S. è stata costituita nel 1913 ed
è quindi la seconda d’Italia: tra le più attive del Paese, include
il Nucleo A.N.G.S. Val Susa, piccolo per numero di iscritti ma
grande per dinamismo. I Valle c’è una figura che l’associazione
ricorda: Eldo Parile. Caporale al 3° battaglione del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, è una delle prime vittime della
Resistenza al nazifascismo. Eldo, come recita la targa ricordo nel
Cimitero di Foresto, cadde combattendo contro i tedeschi alla
difesa di Roma il 9 settembre 1943.
Nato a Foresto nel 1920 dopo le scuole elementari, frequentate a Foresto, è rimasto ad aiutare i suoi famigliari nei lavori
di campagna fino all’età di 15 anni, poi ha iniziato a lavorare
alle dipendenze della ditta Pietro Mosca dove rimase fino alla
chiamata alle armi, che arrivò a fine marzo 1940 e fu arruolato
nei Granatieri di Sardegna. Negli anni 1940-42 partecipò alle
campagne di guerra in Jugoslavia e in Albania.
Rientrò a Roma nel febbraio 1943 con il grado di caporale e fu
destinato alle mansioni ordinarie dei Granatieri di Sardegna, cioè
protezione alla Famiglia Reale. La notte tra l’8 e il 9 settembre
1943, dopo quella confusa giornata in cui era stato dichiarato lo
scioglimento dell’Esercito Italiano, è stato ordinato a lui e ad altri
suoi commilitoni un servizio di guardia ad un ponte sul Tevere in
Roma, quartiere Monte Mario.
Verso l’alba del giorno 9 settembre sopraggiunse una folta pattuglia di tedeschi. Quest’ultimi intimarono di arrendersi e consegnare le armi. I granatieri risposero sparando, ma in breve tempo
i tedeschi ebbero la meglio in quanto più numerosi e meglio
armati. In quello scontro persero la vita Eldo e due suoi commilitoni, forse prime vittime di quella che diventerà poi la guerra di
resistenza contro il nazifascismo.
Giancarlo Sibille
In alto da sinistra: nucleo Granatieri di Sardegna
e gruppo storico Val Susa;
Giancarlo Sibille al 37° Corso ACS Tr. Mecc. e corazzieri
Caserma Pico, Lecce 16 ottobre ’72.
In basso da sinistra:
foto di gruppo in posa granatieresca;
Giacomo Godone, classe 1898.
13
ATTUALITÀ
La magia dei CaSTA
Tornati al Colle del Sestriere...
Tanto sole, montagne meravigliose, moltissimi alpini e forte senso di appartenenza. Ecco la semplice ricetta per creare la magia
di una settimana a contatto con la realtà dello sport e con le
capacità e la preparazione delle nostre Truppe alpine. Forse nella
ricetta sarebbe servita un po’ di più di neve ma alla fin fine grazie
a tutti nessuno se ne accorto.
I CaSTa sono tornati così per la seconda volta al Sestriere come
base ed nelle vicine Pragelato, Cesana, e Claviere quali sedi di
partenza e arrivo o, nel caso di San Sicario, di un apprezzato atto
tattico dall’evocativo nome “Volpe bianca”.
Lunedì 25 l’avventura comincia con la cerimonia di apertura al
Sestriere alla presenza delle maggiori autorità militari e di tanti
alpini accorsi ad assistervi con vessilli e gagliardetti. La Val Susa
è stata encomiabile nella partecipazione, segno che quando si
vuole non si è secondi a nessuno.
Bella e coinvolgente la cerimonia con l’afflusso degli atleti, con il
susseguirsi degli alzabandiera e con la commovente accensione
del braciere, dopo avvicinamento al suono dell’inno olimpico, da
parte del caporalmaggiore Ferdinando Giannini, Medaglia d’argento al valor civile, e come ben noto amputato ad una gamba.
Poi i discorsi di circostanza del sindaco Marin, del gen. Bonato
comandante delle TT.AA. e del gen. Errico capo di Stato Maggiore esercito. Martedì partiva da Cesana la gara regina, quella dei
plotoni, impegnati a salire verso Claviere tra fatica, prove speciali
e zaini affardellati. E mentre i nostri alpini faticavano, sempre a
Cesana si teneva la cerimonia degli Onori ai caduti.
Serata con concerto della “Taurinense” a Sestriere con pubblico
attento e forse anche sorpreso per la mutazione del repertorio
da parte della fanfara che si faceva coinvolgere da opera e jazz.
Mercoledì i plotoni salgono da Pragelato al Fraiteve per poi scendere verso Sestriere. Se ieri alla partenza i volti erano sereni e
spensierati talvolta oggi invece sono il ritratto della fatica. La
prova di topografia sulla punta del monte allevierà per un at-
14
timo lo sforzo ma quanto vissuto nella salita lo si legge perfettamente nei loro volti. Calano le ombre della sera ed inizia la
sci-alpinistica. Spettacolare il colpo d’occhio con la massa di
atleti che dotati della sola pila frontale salgono sulla pista dell’Alpette per ridiscendere e ricominciare per un secondo giro. Chi
poteva vincere? Ovviamente il nostro, di Sauze d’Oulx, Matteo
Eydallin fenomenale campione della specialità. Giovedì siamo a
San Sicario per la “Volpe bianca”. Il “Susa” in bianco mimetico si
muove nella neve, dagli elicotteri scendono mortai e alpini mentre i fucilieri attaccano le postazioni nemiche con il supporto dei
mezzi controcarro. Un vero scenario operativo con spettacolare
uso degli elicotteri.
Serata invece con la grande fiaccolata che scende dall’Alpette. È
il saluto notturno al Sestriere. Domani tutto finirà e commiato più
spettacolare non poteva esserci.
Ore 7,30 del venerdì. Partenza dell’ultima prova dei plotoni. La
staffetta, l’ultimo sforzo. Salita, discesa, cambi... ed alla fine vince l’8° con il 2° alla piazza d’onore. Grande gioia, in libertà a
dispetto del protocollo meno severo del solito. Intanto è arrivato
il ministro Pinotti che assisterà alla cerimonia di chiusura.
C’è commozione, si intravede la fatica sui volti degli atleti, si
alzano i trofei al cielo. Piano piano scendono le bandiere e si
spegne il braciere. Scambio di saluti, Sestriere intitola la piazza
alla “Taurinense” ed il gen. Bonato consegna a Tiziana Nasi un
assegno frutto della raccolta fondi finalizzata alla F.I.S.I.P. (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici) e a cui i Gruppi di
Cesana, Oulx e Sestriere hanno contribuito con la distribuzione
del vin brulè. Cala il sipario, gli atleti tornano ai reparti a noi resta
la gioia di cinque giornate meravigliose, di una full immersion
in un mondo che, in modo certo diverso, è stato anche nostro.
Speriamo nel 2018, noi non ci muoviamo e aspettiamo con gioia
il momento di riaccoglierli.
Dario Balbo
ATTUALITÀ
SEMPRE “FUARCE CIVIDAT”
Batte ancora forte il cuore del “Cividale”, battaglione alpino
mai arresosi allo sciagurato provvedimento che ne decretò, nel
1995, la soppressione.
Compagnie e reparti della gloriosa unità militare (inquadrata
nella mitica brigata “Julia”) hanno testimoniato per l’ennesima
volta il senso e la profondità di un legame con il passato che non
accenna ad affievolirsi.
Venti ne sono trascorsi di anni, dalla prima adunata degli ex.
Tanto tempo. Eppure l’intensità della circostanza non si smorza
e le presenze non registrano flessioni né fra i diretti protagonisti
delle due giornate che con le tappe del sabato a Chiusaforte e
della domenica nell’antica città longobarda rinsaldano un vincolo
di appartenenza e perpetuano l’epopea di una realtà sempre distintasi per valore e spirito di servizio, né, fra gli spettatori.
Risultato: la piccola Chiusaforte letteralmente invasa da alpini ed
il centro storico di Cividale trasformato in un’autentica spianata
di cappelli con la penna.
Il presidente della locale Sezione A.N.A Moretti, nel suo discorso di saluto, ha giustamente detto: “continuiamo ad essere una
grande famiglia che si riunisce nel segno del ricordo. Il raduno
degli ex non è la mesta commemorazione di qualcosa che non
c’è più; ma, al contrario, occasione per ribadire l’esistenza del
battaglione e l’orgoglio di averne fatto parte. Ci spinga questo
momento a riflettere e capire cosa è la vera alpinità che qui tutti
voi state dimostrando”.
Il Generale Blais, che al Cividale è stato comandante di battaglione ed il capitano. Perotto che vi ha svolto il servizio da sottotenente, potevano forse mancare ad un simile evento, esibendo
con orgoglio il vessillo della sezione Val Susa?... ovviamente no.
Mario Perotto
BATTAGLIA DI NIKOLAJEWKA
Organizzata dalla Sezione di Torino in occasione del 73° anniversario, si è svolta domenica 24 gennaio 2016 a Superga, la commemorazione della battaglia di Nikolajewka, avvenuta in Russia
il 26 gennaio 1943.
Si sono ritrovati sul piazzale antistante la Basilica veramente
tanti alpini, 8 vessilli sezionali e oltre 100 gagliardetti. La nostra
Sezione ha partecipato con il vessillo sezionale. Presente la fanfara alpina “Montenero” che ha dato lustro alla manifestazione.
Dopo l’ingresso ufficiale del vessillo della Sezione di Torino, sfilata sul piazzale antistante la Basilica di Superga, deposizione
omaggi floreali e poi SS. Messa in suffragio di tutti i caduti, officiata dal cappellano militare don Ribero.
Al termine della funzione religiosa ha preso la parola il presidente della Sezione di Torino Revello che ha tracciato un quadro
molto preciso della battaglia di Nikolajewka, descrivendo le varie
azioni e fu proprio durante queste azioni che il generale Reverberi, comandante della “Tridentina”, per rompere l’accerchiamento,
gridò la famosa frase “Tridentina avanti”, che trascinò gli alpini
all’assalto e consentì di travolgere la linea di resistenza sovietica.
Il prezzo pagato dagli alpini però fu enorme: sul terreno infatti
rimasero migliaia di caduti. Il microfono è poi passato al gen.
Berto, Comandante della Scuola di Applicazione di Torino, che
ha sottolineato il grande coraggio, lo spirito di sacrificio e l’alto
senso del dovere degli alpini.
Quindi, all’uscita della Basilica, cerimonia conclusiva con l’Ammainabandiera.
Amato Anselmetto
In alto da sinistra: il gen. Blais, il cons. Perotto
e il sindaco di Chiusaforte;
gli alpini alla basilica di Superga.
In basso:
immagini della ritirata.
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ATTUALITÀ
I PRESIDENTI A GENOVA
Riunione dei vertici del 1° Raggruppamento
Sabato 6 febbraio, presso la sede della Sezione di Genova, si è
svolta la riunione dei presidenti del 1° raggruppamento. Puntualmente alle ore 9,30 il nostro presidente sezionale Sosello, in
qualità di referente del 1° raggruppamento, ha aperto la seduta
con il saluto alla bandiera e con un cordiale benvenuto a tutti i
partecipanti, in particolare al presidente della Sezione di Genova,
al vice presidente nazionale e ai 5 consiglieri nazionali presenti.
Dopo la nomina del segretario verbalizzante la riunione nella persona di Lumello ed il saluto da parte del presidente della Sezione di Genova, si è proceduto all’appello delle Sezioni presenti e
all’approvazione del verbale della seduta precedente.
A seguire il punto relativo al raduno di raggruppamento a Susa
2016, con la distribuzione ai presidenti della brochure della
manifestazione, presentata inizialmente da parte del consigliere sezionale Anselmetto e poi con ulteriori dettagli da parte del
presidente Sosello. Da segnalare il favorevole accoglimento di
questa brochure, alla quale erano stati allegati depliants turistici
e informazioni sugli alberghi della Val Susa
Quindi passaggio ai successivi argomenti all’ordine del giorno:
dalla Protezione Civile con intervento di Gontero, coordinatore
del raggruppamento e di Bonaldi, coordinatore nazionale e poi il
punto relativo al “Tema assicurativo” che come sempre ha generato un dibattito piuttosto acceso.
A seguire la votazione per le candidature a consiglieri nazionali
per il 2016: Franza in sostituzione di Greco, Bosetti in sostituzione di Pighin e poi come revisori: Ferretti in sostituzione di
Botteselle e Ciocchetti in sostituzione di Sala.
Si è poi parlato di adunata ad Asti e delle prossime città candidate alle adunate nazionali; quindi votazioni per scegliere la città
che ospiterà il raduno di raggruppamento 2018 viste le candidature di Aosta e Vercelli. La maggioranza si è espressa a favore
di Vercelli.
Infine ultimi punti all’ordine del giorno: ripristino riunione referen-
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ti centro studi in concomitanza alle riunioni di raggruppamento,
futuro associativo, per il quale le Sezioni dovranno comunicare
le loro decisioni alla sede nazionale entro la fine di questo mese,
giovani e chiusura con notizie di carattere generale.
Una riunione questa certamente importante, che ha permesso ai
vari Presidenti di esprimere la loro opinione in un clima veramente “alpino” e cordiale.
Amato Anselmetto
SACRIFICIO DELLA CUNEENSE
A ceva per non dimenticare
Nel consueto freddo dell’inverno cebano domenica 17 gennaio si
è tenuta l’annuale commemorazione della sanguinosa battaglia
di Nowo Postojalowka del 20 gennaio 1943. Fu una battaglia
cruenta, crudele, lunga oltre trenta ore e fu praticamente la battaglia che sancì il sacrificio della “Cuneense”. Come sappiamo
della divisione “martire” ben pochi tornarono e di quei pochi sopravvissuti quattro erano ancora presenti a testimonianza del sacrificio dei loro compagni. Ed oltre a loro c’era anche il cappello
del tenente Giuseppe Navone portato lungo tutto il percorso da
mani premurose su di un cuscino da cerimonia a simboleggiare
idealmente tutti i caduti. Per la cronaca Giuseppe Navone fu l’autore dell’inno del “Ceva” “Andouma prou”.
A detta di parecchi, l’edizione di quest’anno è stata particolarmente partecipata. Il corteo che si snodava per le vie di Ceva era
veramente lungo, ricco di vessilli e gagliardetti. Chi li ha contati
parla di quasi quaranta vessilli e di circa duecento gagliardetti
per una stima totale di quasi duemila persone oltre i simpatici
muli della sezione salmerie della Sezione di Mondovì.
Ritrovo consueto nella Piazza d’armi. Di fronte, la storica caserma “Galliano” che sino alla chiusura del ’73 ospitò il BAR della
“Cadore” con la compagnia “Pieve di Cadore”. Ora è nella disponibilità del Corpo forestale.
La fanfara di Ceva accompagnava l’ingresso nello schieramento
del Labaro nazionale scortato dal presidente Favero e dal gen.
ATTUALITÀ
Panizzi e con gli onori ai caduti sui due monumenti della piazza
iniziava la celebrazione ufficiale. Seguiva il corteo aperto dalle
autorità, dalle crocerossine, dagli alpini, dai reduci e dai due ultimi striscioni commemorativi che continuo a non capire perché
debbano essere sempre relegati nella retrovia della sfilata.
Tappa nella piazza del municipio dove si tenevano i discorsi ufficiali e la commovente consegna alla famiglia della piastrina
dell’alpino Giuseppe Perotti, classe 1921 da Barge, 6° alpini e
disperso.
Poche centinaia di metri ancora e poi tutti nel Duono per la
SS.Messa officiata dal cappellano del 2° don Umberto Borello.
Prossimo anno appuntamento per tutti a Mondovì.
Dario Balbo
LUCA BARONE
In gara al poligono di Vercelli
Si è svolto domenica 15 novembre il 3° Trofeo ANA
Vercelli di Tiro a segno nel poligono della città del riso.
La gara di tiro a segno con armi ad aria compressa di
categoria C10 e P10 con due classifiche finali divise tra
Alpini e Amici degli Alpini e squadre. Il socio del Gruppo
di Borgone ha partecipato alla gara di Pistola che si è
disputata in due turni differenti mettendo a bersagli tutti
i colpi sui 10 tabelloni di gara. Luca Barone si è dovuto confrontare con un campione di categoria riuscendo
comunque a piazzare il colpo finale agguantando una
medaglia d’argento. “Non è stato affatto semplice”, ha
detto Barone, “un’esperienza che voglio ripetere magari
migliorando ancora. Ho vissuto una bellissima giornata
organizzata in modo egregio dagli amici della Sezione
di Vercelli”.
Michele Bosco
I “LUPI” FESTEGGIANO IL NATALE
Giovedì 17 dicembre si è svolto presso la Caserma “Assietta” di
Oulx il tradizionale precetto organizzato dalla 34^ compagnia
alpini.
Quest’anno, a differenza delle passate edizioni, la celebrazione
della SS. Messa, officiata per l’occorrenza da Parroco di Oulx
don Sandro Federici, si è svolta nella suggestiva ed accogliente
atmosfera all’interno della chiesa dell’Abbadia dei padri salesiani, ai quali va un sentito riconoscimento per l’accoglienza dimostrata. Alla funzione, culminata con la recitazione della preghiera
dell’alpino è seguita la cena natalizia presso il locale mensa della caserma durante la quale il comandante del reggimento, col.
Alberto Vezzoli, ed il comandante della compagnia, cap. Fabio
Salducco, hanno portato a tutti i convenuti il loro saluto ed i loro
auguri per le imminenti festività natalizie e di fine anno.
Un piacevolissimo momento d’intrattenimento ha coinvolto inoltre i vari bimbi dei militari presenti con le proprie famiglie, quando un alpino della compagnia, vestito all’occorrenza da babbo
natale, si è presentato tra i tavoli e nello stupore di tutti ha distribuito a ciascuno di loro un piccolo dono natalizio, predisposto
all’occorrenza dal comando di compagnia come ricordo del bel
momento di festa passato insieme.
Anche in questa occasione la partecipazione al precetto non
poteva che essere numerosa e partecipata: infatti oltre alla presenza del comandante del 3° reggimento alpini e del comandante del battaglione “Susa”, ten. col. Gualtieri, sono intervenuti
il vicesindaco di Oulx Terzolo ed i sindaci dei comuni di Exilles e
Salbertrand, Castellano e Joannas, il ten. col. Piccoli comandante del soggiorno militare di Bardonecchia, il cap. Pieroni ed il 1°
mar. lgt. Genovese per l’arma dei carabinieri, il cap. Altieri per la
compagnia della. guardia di finanza di Susa, ed in rappresentanza dell’intera sezione Val Susa il presidente Sosello accompagnato da numerosi alpini provenienti dai vari gruppi della valle,
primo fra tutti quello di Oulx guidato dal capogruppo Bernard.
Un sentito ringraziamento come sempre va inoltre alla sezione
UNUCI di Borgosesia rappresentata per l’occasione dai primi
capitani Zignone e Barbonaglia ed al responsabile del comitato
organizzatore del tradizionale raduno dei lupi, s.ten. Simonetti.
Davide Corona
Nella pagina precedente in alto da sinistra:
i presidenti del 1° Raggruppamento in riunione a Genova;
reduci della battaglia di Nowo Postojalowka.
In basso: striscione commemorativo in ricordo
del sacrificio della Cuneense.
In questa pagina da sinistra:
Il cappello del tenente Navone;
a destra: onore ai caduti.
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PRIMA GUERRA
Diario di guerra
CENTO ANNI ORSONO, 1916... Combattimenti ovunque
GENNAIO
11 Fronte italiano - Comincia la quinta battaglia dell’Isonzo per
venire incontro alle richieste dei francesi, che temevano il
4 Vienna - Il generale Conrad, capo di stato maggiore
trasferimento di truppe austriache sul fronte di Verdun. Ancora
dell’esercito austro-ungarico auspica una pace in tempi
inattaccabile il Calvario, qualche progresso sul Sabotino,
abbastanza rapidi per non indebolirsi fatalmente e, forse,
conquistato solo per poche ore San Martino del Carso. La
essere distrutti.
battaglia viene interrotta dopo cinque giorni, quando una
8 Fronte serbo - L’Austria attacca il Montenegro. Preceduti da un
nevicata improvvisa e la pioggia trasformano il terreno
bombardamento dell’artiglieria, 45.000 soldati austriaci, 5.000
montuoso in un pantano. L’Italia perde 16.000 uomini.
bosniaci e 3.000 italiani, sudditi dell’Impero austro-ungarico,
15 El Paso (Stati Uniti) - Il generale John Pershing con 4.000
invadono il piccolo paese vicino e alleato della Serbia.
soldati americani varca il confine con il Messico per dare la
17 Fronte serbo - Il Montenegro si arrende all’Austria-Ungheria. Il
caccia a Francisco «Pancho» Villa.
re Nikita è fugge a Scutari e da lì si imbarca per Brindisi.
26 Fronte italiano - Battaglia sulle nevi delle Alpi Carniche.
21 Fronte mesopotamico - Battaglia di Hanna. Gli inglesi
Combattimenti intensi per tre giorni, anche nella notte e
attaccano i turchi. Scarsi i risultati, difese turche pressoché
durante una tormenta di neve, tra italiani e austriaci intorno al
intatte. Tra morti e feriti i britannici perdono 2.600 uomini.
passo di Monte Croce Carnico. Alla fine gli italiani riprendono
le posizioni perdute nel primo assalto austriaco, ma hanno
22 Roma - Il presidente del Consiglio Salandra si dichiara
perso quasi mille uomini.
insoddisfatto di Cadorna in una lettera ai ministri Sonnino e
Zupelli.
31 Fronte orientale - Si conclude l’offensiva russa lanciata il 18
marzo. I russi perdono 100.000 uomini (12.000 sono morti
29 Londra - Dopo oltre un anno dalle sollecitazioni di Churchill si
per le durissime condizioni atmosferiche), i tedeschi circa
collauda il primo carro armato inglese.
20.000.
31 Nove Zeppelin tedeschi lanciano 389 bombe sull’Inghilterra
centrale. Cinquantaquattro i morti, più di sessanta i feriti.
Durante il rientro, un dirigibile precipita in mare.
FEBBRAIO
1 Mare del Nord - Vicino la foce del Tamigi, un velivolo tedesco
colpisce e affonda il mercantile inglese Franz Fischer (13 le
vittime). È la prima nave affondata da un attacco aereo.
14 Milano - Primo bombardamento austriaco su Milano. Alle nove
del mattino, su Porta Romana e Porta Volta. Dodici morti. I
bombardamenti finora si erano limitati ad alcune città della
costa adriatica, a Verona e alla pianura lombarda.
21 Fronte occidentale - Inizia la battaglia di Verdun. Offensiva
massiccia e preparata con cura: due milioni e mezzo di
granate trasportate al fronte da 1.300 treni. I francesi
resistono anche a 140.000 uomini che avanzano verso di loro
su un fronte di sette chilometri. I tedeschi usano i gas ma non
sfondano.
25 Fronte occidentale - Continua la battaglia di Verdun. I tedeschi
espugnano Fort Douaumont, tra i meglio difesi del mondo.
Usati anche i lanciafiamme. I francesi affidano il comando delle
operazioni di difesa al generale Philippe Pétain, che intende
resistere a ogni costo all’attacco tedesco.
MARZO
Parco della Rimembranza
2 Fronte del Caucaso - Prosegue la campagna del Caucaso:
le truppe zariste conquistano la città di Bitlis con un assalto
all’arma bianca. Combatte con i russi un nutrito contingente di
volontari armeni.
Alpino Stefano Pognant, San Giorio classe 1894,
appartenente al 3° alpini e deceduto il 6 febbraio 1916
nell’ospedale 18 per ferite riportate in combattimento
6 Fronte occidentale - A Verdun un numero di vittime
impressionante da entrambe le parti. I tedeschi attaccano
l’altipiano di Mort-Homme.
Gli scontri andranno avanti per più di un mese. Moriranno
migliaia di soldati da una parte e dall’altra, ma l’altipiano non
verrà conquistato. Nelle prime cinque settimane cadrà un
tedesco ogni quarantacinque secondi. I morti francesi ancora
più numerosi.
18
La morte eroica del giornalista
Garibaldi Franceschi.
Alpino Marcolino Ainardi, Mattie classe 1893,
appartenente al 3° alpini e deceduto il 23 febbraio 1916
a Milano in ospedale per malattia
Alpino Enrico Turbine, Rubiana classe 1894,
appartenente al 3° alpini e deceduto il 2 marzo 1916
a Roma per ferite riportate in combattimento
CRONACA DAI GRUPPI
GRUPPO DI AVIGLIANA
Ricordando Silvio
Tutti i cappelli alpini sono uguali, con penne un po’ più lunghe o
un po’ più corte, un po’ più nere o un poco meno, si distinguono
uno dall’altro solo per il diverso colore delle nappine.
Blu, il colore del cielo terso in alta quota in una giornata senza nuvole, verde, il colore dei prati erbosi che si estendono fino ai piedi
delle rocce,viola, il colore delle delicate campanule sparse nel
verde dei prati,bianco, il candido manto che ricopre le montagne
smussandone le asperità, rosso, il colore dell’ardore dell’alpino
che compie il proprio dovere con convinzione, determinazione
ed umiltà. E la nappina del tuo cappello, caro Silvio non a caso é
rossa, rossa di quell’ardore che ha caratterizzato la tua esistenza: ardore nella partecipazione alle attività del nostro Gruppo, nel
ritrovarci al mercoledì sera, nello sfilare alla nostre adunate, nel
collaborare fattivamente alle iniziative di piazza a servizio delle
associazioni che si dedicano alla collettività, non per ultima la
raccolta annuale del banco alimentare a cui hai sempre dato il
tuo importante e insostituibile contributo sul “campo”.
Si parla molto dei valori rappresentati e contenuti nel cappello
alpino, ma quei valori bisogna viverli ogni giorno, tenerli stretti e
crederci. Il cappello alpino prima di indossarlo sul capo bisogna
saperlo portare nel cuore e tu caro Silvio il tuo cappello alpino lo
stringevi stretto in te, in ogni momento della tua esistenza, con
quella semplicità ma anche con quella convinta determinazione
che ti rendevano così unico, così “amico”. E così, proprio con
quella tua caratteristica semplicità ed umiltà sei andato avanti,
quasi in silenzio, pochi giorni dopo la nostra ultima sfilata, a cui
ancora hai partecipato e che ci aveva fatto sperare che rimanessi con noi ancora per altri incontri. Resterai nel nostro cuore così,
con la tua umiltà, con la tua pacata ironia, con la tua semplicità,
e con quell’ardore che ha caratterizzato tutta la tua esistenza.
Renzo Gallo
Da sinistra: il capogruppo di Caprie Nello Bert;
il caporale Alice Rocci della 36a compagnia.
no San Maurizio; fino ad ora nessuno aveva mai pensato che
il Santo è il protettore e patrono degli alpini. Riflettendo su tale
deficienza si è provveduto a segnalare ai soci la necessità di rimediare; la risposta è stata immediata e positiva, infatti il giorno
dei festeggiamenti, erano presenti un notevole gruppo di alpini
in divisa sezionale che hanno partecipato alle funzioni religiose
scortando in processione la statua del Santo. Questa nostra iniziativa ha avuto il plauso sia dalle autorità religiose che da quelle
comunali, con l’invito di continuare la tradizione per il futuro.
Guido Marchisotto
Gli alpini al servizio della cultura
Ancora una volta, gli alpini buttiglieresi sono stati oggetto dell’attenzione del consiglio comunale, ed in particolar modo dall’assessorato della cultura.
La motivazione è stata la nostra partecipazione organizzativa e
logistica per tutte le manifestazioni nazionali e locali, ed ultimamente per le celebrazioni sui 100 anni della grande guerra.
Per ricordare questo evento in modo particolare, visibile e significativo, è stata fatta una rappresentazione teatrale con i Principi
dal Pozzo dal titolo “Emilio va alla guerra”; per questa serata
l’assessore Laura Saccenti, ci ha voluto tutti presenti, ovviamente con cappello e camicia sezionale, avendo l’attenzione di
riservarci le primi file del teatro. Anche se i nostri interventi sono
sempre fatti con spirito collaborativo e senza secondi fini, ci auguriamo che questo stimoli i nostri soci “dormienti”
Guido Marchisotto
GRUPPO DI CAPRIE
Nello Bert confermato
Nella giornata di domenica 24 gennaio 2016, dedicata al tesseramento, si sono svolte le votazioni per il rinnovo delle cariche
GRUPPO DI BRUZOLO
sociali per il triennio 01.02.2016 - 01.02.2019. A seguito delle
Bruzolesi ai CaSTA
votazioni, il nuovo consiglio direttivo del Gruppo risulta così comAbbiamo avuto notizia che nel plotone del 3° reggimento di posto: capogruppo Bert Nello, vice capogruppo Anselmetto AmaPinerolo, medaglia d’argento ai recenti Ca.STA nella suddetta to, segretario Moretta Marco, alfiere Vinassa Remigio, consiglieri
specialità, faceva parte anche il caporale Alice Rocci, 36ª com- Bar Sergio, Cugno Ugo, De Marchi Carlo, Pera Pier Carlo e Versino
pagnia, figlia del nostro socio Renzo.
Piero. Al nuovo consiglio direttivo gli auguri per un proficuo lavoro.
Siamo fieri ed orgogliosi di questo traguardo raggiunto dalla nostra
concittadina con la quale ci congratuliamo, augurandole nel contempo di poter raggiungere altri prestigiosi traguardi. Forza Alice! GRUPPO DI SAN GIORIO
Conferma per Mauro Pognant Gros
Si sono svolte le elezioni per il nuovo consiglio del Gruppo. EraGRUPPO DI BUTTIGLIERA
no candidati alla carica di capogruppo Mauro Pognant Gros e a
San Maurizio patrono degli alpini
quella di consigliere Franco Ala, Franco Becchio, Firmino BonauLo scorso mese di settembre, il nostro Gruppo si è fatto promotore do, Piergiorgio Martin, Fabio Tomassone.
di un’iniziativa che finora non era mai stata presa in considerazione. A seguito delle votazioni il nuovo consiglio sarà così composto:
La frazione Ferriera del nostro comune festeggia il suo patro- capogruppo: Mauro Pognant Gros eletto con 15 voti, vice ca19
CRONACA DAI GRUPPI
pogruppo: Fabio Tomassone con voti 15 e consiglieri: Franco
Becchio e Piergiorgio Martin (13 voti), Firmino Bonaudo (voti 12),
Franco Ala (voti 10). Primi esclusi con 1 voto Antonio Palermo e
Lorenzo Pognant Gros. Congratulazioni a Mauro per la meritata
conferma ed al nuovo consiglio l’auspicio di un proficuo lavoro.
GRUPPO DI MATTIE
Conferma per Riffero
Il 17 gennaio si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo del Gruppo. Al termine delle operazioni di voto
sono risultati eletti, Andrea Riffero come capogruppo e Stefano
Malengo come vice-capogruppo. Per il ruolo di consiglieri invece dall’urna sono usciti i nomi di Augusto Davì, Bruno Tonda,
Marco Belmondo, Luca Riffero, Lino Polibio e Diego Martoia. Al
confermato Riffero le più vive congratulazioni per la conferma e
al nuovo consiglio auguri per un proficuo lavoro.
GRUPPO DI MOMPANTERO
Durbiano confermato
In seguito all’esito delle votazioni del 7 febbraio per la nomina del
consiglio direttivo per il triennio 2016-2018 sono risultati eletti:
capogruppo Ezio Durbiano, vice capogruppo Aldo Rocci, alfiere Valdo Bruno, segretario Dario Favretto, revisori: Fabio Capri,
Carlo Favretto, Diego Vigna, Vittorio Vigna e consiglieri: Luigi Bar,
Maurizio Nicolas e Germano Remo Nurisso. Ad Ezio, confermato
nel suo impegno, vadano le più vive congratulazioni per la conferma e al nuovo consiglio auguri per un proficuo lavoro.
sotto l’albero i doni portati da Babbo Natale. Ma è anche la festa della solidarietà che vede gli uomini dotati di buona volontà
rivolgersi a quelli più bisognosi per portare loro conforto, amore
e amicizia. Fra questi ecco eccellere gli alpini che nel proprio
paese si prestano a queste opere di grande valore.
A Novalesa gli alpini da anni si recano presso la Casa di Riposo
per anziani e la Scuola dell’Infanzia per portare un pensiero natalizio. È piacevole e commovente vedere questi vecchietti gioire
e sorridere nello scambiare poche parole con gli alpini, ognuno
rivive le proprie fatiche nel crescere la loro famiglia e le dure
giornate di lavoro per portare a casa qualche soldino.
Occhi lucidi e cuore pieno di commozione in questi anziani accuditi amorevolmente da infermiere ed assistenti della Casa di
Riposo. Altra aria si respira alla Scuola per l’Infanzia dove queste
giovani promesse si sono presentate in maniera gioiosa e allegra. Apprezzatissimi i loro canti natalizi che questa volta hanno
commosso gli alpini. Un grande lavoro di preparazione fatto dalle
insegnanti che grazie alla loro costanza hanno saputo ricavare
il massimo risultato dai bambini. Chissà forse qualcuno di loro
diventerà un alpino. La visita si conclude lasciando in ognuno di
noi un piacevole senso di appagamento e l’impegno di ripetersi
negli anni a venire con lo stesso spirito alpino.
Giovanni Baro
GRUPPO DI OULX
Un alpino a scolpire il ghiaccio
Anche quest’anno Maurizio Perron è salito a Jukkasjärvi, 14 km a
est di Kiruna, la città più settentrionale della Svezia per contribuire
alla costruzione tra i ghiacci del famoso Icehotel che, ricordiamo,
è stato il primo hotel di ghiaccio del mondo ed è ricostruito ogni
anno con blocchi prelevati dal vicino fiume Torne, contestualmente
GRUPPO DI NOVALESA
allo svolgimento dell’annuale festival di scultura del ghiaccio. La
Natale a Novalesa
struttura svolge la sua regolare attività alberghiera da dicembre ad
È Natale, la festa più bella dell’anno dove grandi e piccini si aprile di ciascun anno e ospita annualmente circa 50.000 visitatori.
uniscono per festeggiare la nascita di Gesù Bambino e scoprire Artisti del ghiaccio provenienti da tutto il mondo, hanno il compito
20
CRONACA DAI GRUPPI
di scolpire le circa 10.000 tonnellate di blocchi per realizzare tavoli,
sedie, divani, letti, vari arredi e tutte le altre sculture che completeranno l’hotel. Solo i migliori quindi e Maurizio Perron è uno di questi
oltre ad essere altrettanto abile con la pietra e con il legno.
Sezione, e ha inoltre elencato gli eventi più importanti avvenuti
nel 2015: l’80 anniversario di fondazione del Gruppo, la presenza per l’8 dicembre della Fanfara sezionale che ha voluto
festeggiare Santa Cecilia presso il Gruppo, i lavori di insufflaggio
delle murature esterne della sede di borgata Paschero allo scopo
La serata dei CaSTA ospita un campione
di ridurre la dispersione energetica. E con l’augurio di un buon
Nella serata dei CaSTA dedicata allo sci alpinismo in notturna, 2016 a tutti accompagnato dal Viva gli Alpini e Viva l’Italia è
il vincitore Matteo Eydallin, socio del Gruppo di Sauze d’Oulx, è iniziato il pranzo.
venuto a far visita agli alpini del Gruppo impegnati nel vin brulè.
Grande l’emozione nell’ospitare un così grande campione che pur- Compleanno Socio Fostinelli
troppo, causa i suoi impegni sportivi, raramente può essere ospite Festa a sorpresa per il consigliere del Gruppo Piero Fostinelli,
delle nostre manifestazioni.
per il compimento dei suoi 80 anni. Tutto il consiglio direttivo si è
radunato, presso la sede del Gruppo, per festeggiare Piero, che
da anni milita come consigliere e con la sua disponibilità e colGRUPPO DI RUBIANA
laborazione aiuta il Gruppo a mantenersi vivo. Ancora un grande
Festa del tesseramento
augurio di buon compleanno Piero da tutto il Gruppo.
La tradizionale festa annuale del tesseramento del Gruppo si è
svolta domenica 24 gennaio, con il raduno al mattino presso la
sede “Mario Aiassa” dei soci alpini, simpatizzanti e famigliari.
GRUPPO DI VILLAR FOCCHIARDO
L’alzabandiera presso il monumento della Rimembranza ha dato Cambio al vertice del Gruppo
inizio alla cerimonia con la sfilata lungo le vie del paese delle A seguito delle votazioni svoltesi nei gg 23 e 24 gennaio alla
penne nere accompagnate dalla Filarmonica “don Ariosto Re”, e presenza del consigliere sezionale Michele Bosco, è stato eletto
con il seguito del gonfalone del Comune, delle numerose asso- il nuovo direttivo del Gruppo per il triennio a venire. Capogrupciazioni locali, del sindaco Gianluca Blandino con i rappresentan- po è stato eletto Enrico Monetti che si avvarrà di Davide Astolfi
ti della giunta comunale, del vice comandante della stazione dei quale vice-capogruppo. Segretario sarà Domenico Baritello, teCarabinieri di Almese Maresciallo Giorgio Franco e da numerosi soriere Renato Bottala e alfiere Remo Bellone. I consiglieri sarangagliardetti dei Gruppi vicini.
no invece Mario Ressiore, Mauro Chelli, Valerio Miletto, Stefano
Dopo gli Onori ai caduti presso il Municipio, il corteo si è diret- Belmondo, Enrico Baritello, Luigi Bottala, Matteo Larosa e Piero
to alla chiesa parrocchiale di Sant’Egidio, dove il parroco padre Arbrun. A Mario Ressiore vadano l’apprezzamento e le congratuSergio Merlo ha officiato la celebrazione in suffragio degli alpini lazioni per l’importante lavoro svolto in questi anni, mentre al neo
“andati avanti”. Prima di iniziare il pranzo sociale presso il risto- eletto Enrico Monetti gli auguri per il nuovo prestigioso incarico.
rante “Stella Alpina” di Favella, il capogruppo Remo Blandino ha
premiato, con una targa ricordo come tradizione, i settant’an- Nella pagina precedente in alto: gli alpini di Novalesa presso la casa di
riposo e in basso la visita degli alpini alla scuola dell’ifanzia;
ni compiuti dal socio Gianni Carmagnola, sottolineando inoltre
Maurizio Perron e immagini dell’hotel dell’Icehotel svedese.
come il Gruppo sia, come soci iscritti, uno dei più numerosi della
In basso: il Gruppo di Rubiana in festa.
21
L’ESERCITO OGGI
L’orrore dei bambini soldato
Roma, 12 febbraio 2016 - Nell’ultimo decennio il fenomeno dei
bambini-soldato ha conosciuto uno sviluppo impressionante: stime dell’UNICEF parlano di 300.000 minori in armi nel mondo.
Nell’ultimo decennio il fenomeno dei bambini-soldato ha seguito
di pari passo la proliferazione legata ai bassi costi delle armi da
fuoco, divenute oltre tutto sempre più leggere e facili da adoperare (per fare un esempio, dal ’47 a oggi sono stati venduti circa
60 milioni di Kalashnikov).
L’UNICEF stima che nelle zone calde del mondo - in modo
particolare in Africa ma pure in Asia e America del Sud - siano 300.000 i giovani con meno di 16 anni (a volte si tratta di
bimbi di appena 8 anni) ad aver partecipato attivamente ad un
conflitto con diversi ruoli: portatori di viveri e di acqua, cucinieri,
spie, porta-ordini ma anche guerrieri veri e propri, costretti ad
atti inimmaginabili per la loro età.
In non pochi casi, addirittura le forze armate regolari di diverse
nazioni hanno fatto imbracciare un’arma a un bambino destinandolo alla prima linea, con la formazione di unità costituite da
soli minori. Tutto questo senza contare gli scandali delle bambine
(e i bambini) in stato di schiavitù sessuale che accompagnano
le milizie in combattimento, e il recente verificarsi di attacchi
suicidi condotti da minorenni. Arruolati con la violenza oppure
ceduti dalle famiglie alle milizie armate, i minori sono facilmente
manipolabili, obbediscono di più (anche perché sottoposti ad un
addestramento severissimo se non brutale, cui si aggiunge la
somministrazione di droghe), costano meno e hanno una tendenza minore alla fuga rispetto agli adulti. I danni che ricevono
sono irreversibili nella maggioranza dei casi. Cresciuti nella consuetudine alla violenza, talvolta gratuita e truce, la maggior parte
dei bambini-soldato non intravede un modo diverso di vivere.
Le testimonianze raccolte dalle organizzazioni che si occupano
di questa piaga sono a dir poco agghiaccianti, ad esempio quelle
pubblicate dal quotidiano britannico Telegraph in occasione di
una delle giornate dedicate dall’ONU alla lotta al fenomeno dei
bambini-soldato (ogni 12 febbraio dal 2002 in poi).
Storie di adolescenti che vengono picchiati selvaggiamente per
essere poi indotti a uccidere, in gruppo, dei coetanei a colpi di
coltello e di machete, in una sorta di rito di iniziazione per entrare
a far parte della milizia.
Molti finiscono per vedere nel proprio gruppo armato una sorta
di surrogato della famiglia dalla quale sono stati staccati con la
forza, se non l’unico rifugio in grado di garantire loro la sopravvivenza, il che rende lunghissimo e difficile qualsiasi percorso
di recupero, specie in contesti fortemente degradati da guerre
sanguinose in cui la pulizia etnica e il genocidio sono stati all’ordine del giorno. Nei conflitti che durano da generazioni, molti
bambini sono addirittura da considerarsi opzionati per la guerra,
22
esperienza alla quale sono stati “educati” e alla quale si abbandonano in nome di un sentimento cieco di vendetta e di giustizia.
Carnefici e vittime al tempo stesso, dunque. I bambini-soldato
rappresentano un gruppo trasversale delle drammatiche statistiche dell’UNICEF che riguardano l’impatto dei conflitti sull’infanzia, frutto avvelenato del coinvolgimento sempre più esteso
della popolazione civile nelle guerre, oggi diventata in numerosi
frangenti (quelli delle guerre intra-statali) un obiettivo deliberato:
• 2 milioni di bambini morti;
• 4-5 milioni di invalidi;
• 12 milioni di sfollati;
• oltre un milione di orfani o di minori separati dalle famiglie;
• oltre 10 milioni di bimbi traumatizzati psicologicamente.
Oltre all’UNICEF sono numerose le organizzazioni e le associazioni scese in campo per contrastare il fenomeno dei bambinisoldato sul piano dell’advocacy, della prevenzione e del recupero
dei minori coinvolti.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha emanato nel 2005
un’apposita risoluzione, e il Palazzo di Vetro ha lanciato, in rete
con altre organizzazioni, la campagna Children, not Soldiers attraverso l’Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell’ONU per i minori nei conflitti armati, Leila Zerrougui.
Una delle priorità è costituita dall’intensificare gli sforzi per accompagnare entro quest’anno gli otto Stati che ancora reclutano
minori (Afghanistan, Ciad, Sud Sudan, Myanmar, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Sudan e Yemen) nel processo
di smobilitazione e reinserimento alla vita civile dei bambini reclutati e nell’adozione di misure di prevenzione del fenomeno. In
concreto la campagna fornisce non solo consulenza tecnica ma
pure risorse per la realizzazione di tali misure.
Anche la Nato, dopo il summit di Chicago nel 2012, ha elaborato un documento intitolato Military Guidelines on Children and
Armed Conflict, che contiene indicazioni su procedure e comportamenti da adottare quando si riscontrano violazioni dei diritti
dei minori. Il documento è frutto anche delle lezioni apprese dalla
missione International Security and Assistance Force in Afghanistan (ISAF). Proprio in Afghanistan, nell’ambito della missione
Resolute Support, la Nato ha previsto la figura del Child Protection Advisor con l’obiettivo di incoraggiare i valori della protezione dei minori presso le forze di sicurezza afghane.
Ma da un punto di vista operativo, per un soldato regolare rimane aperta la questione di come eventualmente rispondere ad
una minaccia immediata sul campo da parte di bambini-soldato
addestrati a uccidere. Oltre ai risvolti etici e giuridici ci sono anche quelli psicologici: un carnefice difficilmente lo si immagina
con il volto di un ragazzino.
Ten. Col. Mario Renna
L’ESERCITO OGGI
CON IL 1° DA MONTAGNA SUI MONTI DEL CUNEESE
Il 1° reggimento Artiglieria della brigata alpina “Taurinense” ha
concluso le due settimane di addestramento al movimento in
montagna iniziate lo scorso 2 novembre.
L’attività, momento formativo essenziale per ogni reparto alpino,
si è sviluppata in 11 escursioni di difficoltà crescente che hanno
coperto un dislivello di circa 17 mila metri su un percorso complessivo di 122 km.
L’addestramento ha compreso, fra l’altro, tre pernotti in quota,
una marcia notturna e una ferrata. La consueta ascensione, che
rappresenta il culmine dell’impegno fisico e tecnico, ha raggiunto Cima Crosa, a 2531 metri di quota. Le escursioni sono partite,
nella prima settimana di attività, da Paesana, in Val Po, e da
Melle, Val Varaita, nella seconda.
In entrambe le località, gli alpini hanno costituito delle basi in
grado di supportare logisticamente il personale in marcia. Le
escursioni rappresentano un’ottima occasione di addestramento
anche per la componente di supporto del reggimento, che deve
dimostrare di saper operare per il personale in marcia in marcia
senza fare affidamento alle strutture normalmente presenti in
caserma e ricorrendo così a delle soluzioni campali.
Nella mattinata di domenica 8 novembre, a Paesana, è stata
svolta una breve cerimonia in cui il personale del 1° reggimento
ha reso gli onori ai Caduti presso il locale monumento commemorativo.
TAURINENSE: PRIMO PERIODO IN LIBANO
Nel primo mese di responsabilità i caschi blu italiani della brigata
alpina “Taurinense”, hanno assicurato il rispetto della risoluzione
ONU 1701 attraverso il controllo continuativo del territorio, impegnando giornalmente i propri assetti sia in attività congiunte
con le Forze Armate Libanesi (LAF), sia con pattugliamenti indipendenti.
Italbatt, l’unità di manovra su base Reggimento Nizza Cavalleria
(1°) e rinforzata con gli alpini battaglione “L’Aquila” ha effettuato
nei primi 30 giorni di operazione oltre 1300 pattuglie, molte delle
quali congiunte alle LAF, e sta garantendo con posti di osservazioni avanzati diurni e notturni un efficace controllo delle aree
più impervie del territorio libanese, caratterizzato da gole, elevate
quote e da una difficile viabilità nelle aree prossime alla blue line.
Il lavoro quotidianamente svolto dai caschi blu della “Taurinense”
contribuisce al conseguimento di un elevato livello di sicurezza,
indispensabile per il rilancio dello sviluppo economico dell’area e
per assicurare le normali condizioni di vita e convivenza nel sud
del Libano.
In alto: gli artiglieri del 1° da montagna
sui monti del cuneense.
In basso: alpini della Taurinense
in servizio in Libano.
23
LE NOSTRE FOTO
Potete mandarci
le vostre fotografie
o dei vostri cari,
indicandoci (se possibile)
il luogo e la data
dello scatto.
Le immagini possono
essere spedite
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A.N.A.
Sezione Val Susa
Via Brunetta, 45
10059 Susa (TO)
oppure via mail a:
[email protected]
Car Bra 1950. A destra Luciano Souberan,
classe 1929 Bardonecchia, e a sinistra Genesio
Guiffrey, Bardonecchia, andato avanti.
Emilio Pelissero
Angelo Novarese
Caserma Fior di Roccia, Val Vény - Courmayeur (giugno 1964)
Enzo Pelissero
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Franco Pelissero
LE NOSTRE FOTO
CaSTA anni ‘60
Candido Chareun da Beaulard (nella foto il primo sciatore da sinistra).
VEDIAMO SE TI RICONOSCI?
Torna la caccia all’uomo... Altre tre foto misteriose...
Vi riconoscete o li riconoscete? Chi sa, parli!!!
Altre tre volti da indovinare.
Sembrano tutti giovanissimi
ma la carta di identità dice classi 47, 35 e 38.
Chi saranno mai?
Sveliamo le loro identità...
I giovanotti in questione
ci facciano poi sapere se si sono riconosciuti.
Un brindisi in Sezione
sarà il premio alla notorietà!
Gli sconosciuti sullo scorso numero erano:
Renzo Perron (Oulx), Roberto Pourpour (Salbertrand), Sergio Rocci (Condove).
Seguiteci su:
Ana Valsusa
www.anavalsusa.it
LS
lo scarponcino valsusino
25
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ALPINI SCRITTORI
Giovanni Frattini, Gruppo di Almese, e Aldo Cubito, Gruppo di ALDO CUBITO
Susa, sono due alpini che hanno affidato alla penna, ma questa L’ULTIMA AVVENTURA... ASSISTERE AL MIO FUNERALE
volta non quella del cappello, i loro ricordi e le loro riflessioni.
Saggio semi-fanta-serio
Dal sito www.libreriauniversitaria.it
GIOVANNI FRATTINI
“La Ragione dice che tutto ha una fine. La Fede afferma che
RICORDANDO IL PASSATO
solo una parte ha fine. La nostra Speranza s’illude che niente
Dalla prefazione di Anna Olivero
abbia fine.
“Giovanni Frattini, 92 anni alpino. La penna sul cappello è uno Perché non cercare un compromesso, dando la possibilità al
stile di vita, così tanto che oggi, nonostante l’importante data Pensiero di superare le barriere limitative della Ragione o i
anagrafica, Giovanni mantiene con viva lucidità i ricordi della gradini d’inciampo della Fede, per dilagare in una valle paralsua gioventù e del suo servizio militare negli anni della Secon- lela, seppur illusoria della Speranza?
da guerra mondiale... Sono ricordi scritti
Chissà quante cose potremmo scopricon semplicità e passione, volutamente
re e finalmente guardare, senza paure,
intonsi, senza l’intervento di correzioni
tabù o superstizioni oltre il semplice
che li avrebbero snaturati. ...Contano
“vedere” di tutti i giorni e, perché no,
la determinazione e la tenacia con cui
divertirci a sbirciare da dietro le quinte
Giovanni Frattini, classe 1923, ha voluto
lo spettacolo che ci riguarda da vicino,
riesumare i suoi ricordi, alcuni così nitidi
ma al quale partecipiamo tramite i geda farci entrare con lui nella storia. Nella
sti e le bocche degli altri.”
sua storia di alpino.”
Offerte pro Scarpone
Il direttore, la redazione e il consiglio sezionale ringraziano quanti con le donazioni aiutano il lavoro che permette l’uscita del nostro
giornale sezionale. Le donazioni si posso fare direttamente tramite i Gruppi o per posta sul CONTO CORRENTE POSTALE 83325274
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Francesco (Franco) € 50,00 • Famiglia Pognant Viù - San Didero, in ricordo del papà Firmino e mamma Clelia € 30,00 • Favro
Giuliano - Mompantero € 20,00 • Lombardi Aldo - Loano € 30,00 • Montabone Michele - Villarfocchiardo, per la nascita della
pronipote € 20,00 • Mout Silvio - Exilles, nel 50° anniversario di matrimonio € 50,00 • Novarese Angelo - Gravere € 10,00 •
Pazé Giulio - Exilles € 50,00 • Perotto Piero - Borgone € 10,00 • Reteuna Livio, offerta per la rivista € 25,00 • Sibille Augusto
- Rubiana € 35,00 • Vinassa Claudio - Caprie € 30,00 • Vottero Adriano - Mompantero € 10,00 • Vottero Ilva - Mompantero, in
memoria del marito Favro Bonet Fedele € 20,00 • Totale € 920,00
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Nascite
direttivo e il Gruppo porgono
ai genitori e ai nonni il migliori
auguri per un futuro alpino in
casa Sosello.
• Il 22 dicembre a Rivoli è
nata Beatrice Cordova figlia
primogenita del nostro socio Francesco. Il direttivo e il
Gruppo porgono i migliori auguri a papà Francesco e alla
mamma Elisa Arbrun.
tata dalla nascita di Margherita, una nuova stella alpina
che si è aggiunta alla sorellina
Teresa. Al papà Fabio, nostro
socio alpino e alla mamma
Valentina, felicitazioni e auguri
dagli alpini del Gruppo.
Gruppo di Novalesa
• L’alpino Michele Reynaud
con la moglie Marina annunciano la nascita della nipotina
Vittoria. Alla mamma Valentina
ed al papà Roberto giungano
le più vive felicitazioni da tutto
il Gruppo ed alla novella alpina
auguriamo un mondo di bene
e di felicità.
Gruppo di Bussoleno
• Il 2 dicembre 2015 a Torino
è nato Edoardo Sosello, figlio
del nostro socio Roberto, e
nipote del nostro presidente Giancarlo, per la gioia di
mamma Ambra, del papà Roberto e della sorellina Greta. Il
Gruppo di Caprie
• Festeggiamenti nella famiglia
Croce dove, il 30.06.2015, è
nato Federico, figlio del nostro.
socio alpino Luca Croce e di
Lisa Ricci.
Tantissimi auguri al piccolo
alpino e fervide felicitazioni al
papà, alla mamma e ai nonni, da parte degli alpini del
Gruppo.
• La famiglia Boggia, il 25
settembre 2015, è stata allie-
Matrimoni
Laurea
Anniversari
Gruppo di Villar Focchiardo
• Il 29 agosto il signor Piercarlo Monticone, nostro socio,
si è unito in matrimonio con
la signora Cristiana Bosco. Il
Gruppo augura una felice vita
coniugale.
• Il 14 novembre la signora
Stefania Re, figlia del socio
aggregato Emilio si è unita in
matrimonio con il signor Igor
Leschiera. Il Gruppo porge ai
novelli sposi tanti auguri.
Gruppo di Vaie
• Il giorno 24 novembre Valentina Riva, nostro socio
aggregato e figlia dell’alpino
Alessandro, ha conseguito la
laurea in infermieristica il con il
punteggio di 107/110. Il Gruppo si complimenta con la neo
laureata e le augura un sereno e proficuo inserimento nel
mondo del lavoro.
Gruppo di Exilles
• Il socio Giulio Pazè con la
consorte Giuseppina il 9 gennaio hanno festeggiato il 60°
anniversario di matrimonio attorniati da figli, nipoti, sorelle e
tanti parenti.
Il Gruppo porge agli sposi le
più sentite congratulazioni e
auguri per tanti altri anni felici.
Gruppo di San Giorio
• Complimenti al nostro socio aggregato Luigi Pognant
Gros che, a fine novembre
è diventato nonno di Mattia!
Felicitazioni a mamma Elisa,
papà Cristian e auguri di ogni
bene al piccolo nuovo Pognant
Gros.
Nota dolente, Mattia è l’ultimo
nato a Susa prima della chiusura del reparto maternità.
Gruppo di Venaus
• Fiocco rosa in casa Chiabaudo; il 15 gennaio è arrivata Alice ad allietare nonno
Mauro, nostro socio! Il Gruppo
partecipa alla gioia dei genitori
Tiziano e Roberta, della piccola Gaia ed augura un sereno
futuro a tutta la famiglia.
ANAGRAFE ALPINA
Gruppo di Bardonecchia
• Vivissime congratulazioni
al nostro socio alpino Beppe
Guiguet con la moglie Anna
per la nascita, il 13 ottobre,
del loro secondo nipotino Giovanni. Tanti auguri al nuovo
arrivato ed al fratellino Lorenzo con papà Cesare e mamma
Romina.
• Con gioia il Gruppo dà il
benvenuto al Giorgio, nato a
Torino il 29 dicembre 2015.
Tanti auguri al neo-papà alpino Livio Cantone ed alla neomamma Paola.
Gruppo di Villar Focchiardo
• Il 4 dicembre è nata una
bella bimba di nome Tara Nicla Joan Contadi Veronica e
di Daniele, pronipote del socio
Michele Montabone. Auguri
vivissimi da parte di tutto il
Gruppo.
Gruppo di Villar Focchiardo
• Il 22 dicembre il nostro socio
aggregato Emilio Re e la signora Giovanna hanno festeggiato
30 anni di matrimonio. Vive
felicitazioni da tutto il Gruppo.
Decessi
Gruppo di Avigliana
Resterai nel nostro cuore così,
• È “andato avanti” il nostro con la tua umiltà, con la tua
socio, componente del diretti- pacata ironia, con la tua semvo, Silvio Raimondo.
plicità, e con quell’ardore che
ha caratterizzato tutta la tua
esistenza.
Alla tua signora Carla, ai tuoi
figli Alessandro e Marco con le
mogli Clara e Celine e ai tuoi
adorati nipoti Efrem, Mattia e
Lorenzo le più sentite condoglianze da tutto il Gruppo che
si stringe a loro in un sentito
abbraccio.
• Il 13 ottobre 2015 alla nostra
socia, amica degli alpini, Adriana Viale è mancata la figlia Daniela Rainero.
Alla nostra socia e a tutti i pa-
renti, le più sentite condoglian- Gruppo di Borgone
ze da parte di tutto il Gruppo. • È mancato Giovanni Doleatti,
fratello del nostro iscritto Carlo.
Gruppo di Bardonecchia
A Carlo ed alla famiglia vanno
• Scusandoci per non essere le più sentite condoglianze da
riusciti ad inserirle nel numero parte del Gruppo.
precedente, il Gruppo intende • L’artigliere alpino Elmo Giesprimere le più sentite con- rard non ce l’ha fatta: è “andoglianze al marito Luciano ed dato avanti” e nel Paradiso di
al figlio Silvio, entrambi nostri Cantore ha raggiunto gli amici
soci alpini, per la scompar- Germano e Giuseppe.
sa della signora Maria Cecilia Il Gruppo piange il suo alfiere,
Souberan.
parte attiva dello zoccolo duro
• Il Gruppo annuncia con cor- del consiglio, e immancabile
doglio la scomparsa dell’alpino presenza a tutti i raduni sino a
Josè Carlos Montalenti, classe quando la salute glielo ha per1946, “andato avanti” nella messo.
notte del 30 ottobre scorso.
A sua moglie Lucia e ai figli e
famigliari le più sentite condo-
27
ANAGRAFE ALPINA
glianze da parte del Gruppo.
Ciao Elmo!
Gruppo di Bruzolo
• Il 25 dicembre scorso, la
sera di Natale, dopo breve ricovero ospedaliero è mancato
all’età di 95 anni il nostro socio
alpino Emilio Schiari.
Ex combattente in Albania,
Grecia e Montenegro, all’inizio
di dicembre del 1942 rientra in
Italia e dopo vari spostamenti,
il 9 settembre 1943 si trova
a Pontremoli dove il comandante, radunata la compagnia
dice loro di tornarsene a casa.
Emilio con altri 5 commilitoni
parte e dopo varie peripezie
riesce ad arrivarci ed in seguito a salvarsi dai rastrellamenti
tedeschi.
Al suo funerale un buon numero di gagliardetti, che ringraziamo, lo ha accompagnato
all’ultima dimora uniti al dolore
della moglie Adelia e delle figlie
Cristina e Maria Luisa alle quali rinnoviamo le espressioni del
nostro fraterno cordoglio
Gruppo di Bussoleno
• Il giorno 27 novembre 2015
è “andato avanti” il nostro socio Armando Brangetto di anni
82 artigliere al sesto reggimento alpino di San Candido
negli anni ‘50. Il direttivo e il
Gruppo porgono le più sentite
condoglianze alla moglie Clara, alle figlie Maria Grazia con
Claudio, Alessandra con Ivano
ai nipoti Diego e Marco.
• Il 17 gennaio 2016 presso la
casa famiglia di Sant’Antonino
è mancata la signora Maria
Combetto vedova Sosello di
anni 93 mamma del nostro socio e presidente della Sezione
Giancarlo e nonna del nostro
socio Roberto. Il Gruppo e il
direttivo si uniscono al dolore
dei figli Mario con Mariateresa, Giancarlo con Daniela dei
nipoti Lauretta con William,
Roberto con Ambra, Diego
con Sara e dei pronipoti Giulia,
Marco, Greta e Edoardo.
I funerali si sono svolti a Foresto il 19 gennaio 2016 con la
partecipazione di molti alpini e
della fanfara sezionale. Il direttivo e il Gruppo porgono le più
sentite condoglianze.
Il Consiglio direttivo e tutti gli
alpini della Sezione A.N.A. Val
Susa partecipano al lutto che
ha colpito il presidente Sosello
e si associano alle più sincere
condoglianze.
• Il giorno 8 febbraio 2016 è
mancata la signora Gabrielle
Tardy vedova Cassard di anni
95 nonna della nostra socia
aggregata Cristina e di Gianluigi. Il direttivo e il Gruppo
porgono le più sentite condoglianze al figlio Jean ai nipoti
Cristina con Gianluigi e Patrizia
con Vito e ai pronipoti.
Gruppo di Caprie
• Francesco Durando, classe 1932, è “andato avanti”
e mercoledì 3 febbraio 2016
si sono svolti i suoi funerali.
Abitava con la moglie Maria a
Caprie, in Via Peroldrado, 29 e
quest’anno avrebbe raggiunto
il traguardo dei 59 anni di matrimonio. Due figlie: Marinella
e Anna e tre nipoti: Valentina,
Luca e Fabio.
Artigliere alpino, ha svolto il
servizio militare presso la ca-
28
serma Ceccaroni di Rivoli.
Franco, così veniva chiamato
da tutti, ha iniziato a lavorare
molto presto, a 14 anni, presso
la Ditta Del Savio a Condove,
poi alle officine Bronzino di Novaretto e infine alla Fiat, prima
a Torino e poi alle Ferriere di
Avigliana, dove ha lavorato fino
al 1986, quando ha raggiunto la pensione. Una persona
molto impegnata nelle attività
sociali: Fidas Condove Caprie,
due medaglie d’oro, Società Filarmonica, prima come
musicante prima e poi come
portabandiera, Cantoria Parrocchiale, Società Operaie di
Mutuo Soccorso di Caprie e di
Novaretto, Associazione anziani 2R, Associazione Brusciajro,
Associazione anziani FIAT.
Una grande passione per i lavori di campagna, con impegno quotidiano, in particolare
per la vigna.
L’anno scorso, quando le condizioni di salute non gli avevano più consentito di svolgere a
pieno i lavori, aveva deciso di
togliere le viti: una decisione
molto sofferta.
Una persona che ha sempre
lavorato per il bene della famiglia, ma che ha anche lavorato
tanto per gli altri.
Ha lasciato un grande vuoto
nel paese.
Molte le persone che hanno
partecipato al suo funerale e
che gli hanno dimostrato affetto. Il Gruppo porge le più sentite condoglianze alla moglie,
alle figlie e a tutti i famigliari.
Un ringraziamento ai numerosi
Gruppi alpini che sono intervenuti alle esequie con i loro
gagliardetti e alla Sezione che
ha partecipato con il vessillo
sezionale.
Gruppo di Cesana
• Domenica 31 gennaio 2016
è “andato avanti” l’alpino Gabriele Armand, classe 1922,
residente a Bousson, iscritto al
nostro Gruppo.
Arruolato nel gennaio 1942
venne inquadrato nel battaglione “Fenestrelle”, 28ª compagnia del 3° reggimento alpini. Nel settembre dello stesso
anno fu destinato nei Balcani,
ove prese parte a tutte le operazione belliche fino all’8 settembre 1943.
Rientrato in Italia prese parte alla Guerra di Liberazione
1943-1945 e fu insignito del
Diploma d’onore della Repubblica Italiana quale combattente per la libertà.
Congedato a luglio del 1946
mantenne sempre la sua residenza nel paese natio, ove
creò la sua famiglia e si distinse per laboriosità ed attaccamento alla montagna.
Ai suoi figli e nipoti, a suo fratello Pino, a tutti i famigliari il
Gruppo e la Sezione porgono
le più sentite condoglianze ed
esprimono il rimpianto per la
perdita di una persona il cui
modello di vita e di lavoro resterà sempre nel cuore di chi
l’ha conosciuto.
Gruppo di Chianocco
• Il 24 dicembre 2015 è mancata la signora Giuliana moglie
del socio e membro del consiglio direttivo Valerio Medolago.
Il Gruppo porge sentite condoglianze.
• Il 20 gennaio è “andato
avanti” il nostro socio alpino
Aldo Bergamaschi. Il funerale
celebrato il 24 gennaio ha visto la presenza di 8 gagliardetti
dei Gruppi dei paesi vicini più
il vessillo sezionale. Il Gruppo
• Nel mese di dicembre è “andato avanti” prematuramente e
repentinamente il nostro socio
Gilberto Talmelli classe 1955
Alla moglie Giovanna giungano
le condoglianze del Gruppo
• È mancata la signora Maria
Bettinelli mamma del nostro
socio aggregato Renato Surini.
A lui e alla sua famiglia giungano le condoglianze del Gruppo
Gruppo di Giaglione
• Il giorno 2 dicembre 2015
il Gruppo ha accompagnato
il feretro di Agostino Belletto classe 1923 alpino del 3°
reggimento alpini, battaglione
“Exilles”. Mandato non ancora ventenne a combattere sul
fronte Jugoslavo fu fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8
settembre 1943 e deportato
nei campi di concentramento.
Figlio di Pietro Belletto, anche
lui alpino reduce del primo
conflitto mondiale e dell’ultima
classe di quei giovani mandati
a combattere al fronte: ‘’i ra-
gazzi del 99’’.
Con lui scompare l’ultimo reduce giaglionese della seconda guerra mondiale.
Per innumerevoli anni è stato
l’alfiere del nostro Gruppo, e
nel 2005 ha voluto farci dono
di un nuovo gagliardetto.
Sempre presente e attivo alle
nostre manifestazioni, da pochi
anni era ospite di “Casa Boretto” a Susa.
Al suo funerale erano presenti
il vessillo sezionale, i Gruppi di
Chiomonte, Novalesa, Mompantero, Susa e Venaus.
Ai famigliari e al nipote Maurizio Cervellin nostro iscritto,
giungano le più sentite condoglianze dal Gruppo.
Pier Paolo Giors
Gruppo di Mompantero
• Il giorno 4 novembre si sono
svolti i funerali di Valeria Martinasso mamma del nostro
alpino Franco Favro e zia del
nostro vicecapo gruppo Aldo
Rocci. A Franco, ad Aldo e a
tutti i famigliari giungano le
più sentite condoglianze dal
Gruppo.
• Sabato 19 dicembre si sono
svolti i funerali di Pierangelo
Favro di anni 55 fratello del
nostro socio Adriano Favro e
Olga Favro madrina del nostro
Gruppo. Ai famigliari giungano
le più sentite condoglianze da
noi tutti.
• Il 23 dicembre si sono svolti i
funerali Adriana Vottero di anni
74 moglie del nostro socio Fiorindo Alpe che per molti anni è
stato consigliere nel direttivo
del Gruppo. Ai famigliari sincere condoglianze da parte di
tutto il Gruppo.
Gruppo di Rubiana
• L’alfiere del Gruppo Gianni
Trossello è “andato avanti” e
porterà le nostre insegne nel
Paradiso di Cantore.
Gianni, il Gruppo sentirà la tua
mancanza, per la tua silenziosa e costante collaborazione,
per i tuoi consigli e dritte, da
gran artigiano edile quale eri,
quando era necessario ristrutturare o costruire nuove opere;
per organizzare le nostre feste
di Gruppo e per essere sempre
presente, in prima fila, con il
nostro gagliardetto alle adunate degli alpini.
Adesso che hai raggiunto il tuo
amato fratello Bruno, gli amici
fraterni Firmino e Rensin che
ti hanno preceduto, potrai ricordare con loro i bei momenti
trascorsi insieme, le ascensioni
fatte al Rocciamelone e le memorabili adunate.
Gianni ti ricorderemo sempre per quanto ai fatto per il
Gruppo e per l’amicizia che ci
hai concesso. Grazie, “penna
bianca”, dal Gruppo e dai tuoi
amici.
ANAGRAFE ALPINA
porge le più sentite condo- Gruppo di Exilles
glianze alla famiglia.
• Il giorno 11 novembre 2015
è mancata la signora Luisa
Gruppo di Chiomonte
Merici vedova Abbà, cognata
• Il giorno 12 novembre è “an- del nostro socio Silvio Abbà e
dato avanti” l’alpino del batta- nonna del socio Giuliano.
glione “Aosta” Luciano Abbà, Il Gruppo porge sentite conclasse 1938. Ai famigliari va- doglianze a loro, ai figli della
dano le più sentite condoglian- signora Luisa: Marco, Livio,
ze da parte del Gruppo
Giorgio con le rispettive famiglie, a nipoti e pronipoti ed ai
Gruppo di Chiusa S.Michele parenti tutti.
• Il 28 novembre 2015 è “an- • Il giorno 8 di gennaio è mandato avanti” il nostro socio Giu- cato l’alpino Silvio Abbà di anni
seppe Novarino classe 1938
77. Ai suoi funerali, l’11 genFece il militare nell’8° reggi- naio, sono intervenuti numeromento alpini brigata “Julia” con si gagliardetti ed il vessillo seil grado di caporal maggiore.
zionale scortato dal presidente
Dal 1971 era iscritto al nostro Sosello.
Gruppo e per molti anni fece Silvio per molti anni è stato un
parte del consiglio direttivo. attivo consigliere del Gruppo
Finche la salute glielo ha per- che ora si stringe ai famigliari,
messo è stato anche con orgo- in particolare al pronipote alpiglio nostro alfiere.
no Giuliano Abbà, porgendo le
Sempre pronto a collaborare a più sentite condoglianze.
qualunque iniziativa promossa • Il 15 gennaio è mancato
dal Gruppo, la sua scomparsa Augusto Odiard cognato del
per noi è stata una grande per- nostro capogruppo Silvio Mout.
dita, ma siamo sicuri che nel Il Gruppo porge sentite conParadiso di Cantore, con Ma- doglianze alle figlie Graziella e
rio e Guido e Bruno starà già Marina con le rispettive famiorganizzando un nuovo Gruppo glie, a Silvio e a tutti i famigliari.
alpini. Caro Beppe non ti di- • Il 21 gennaio è “andato
menticheremo mai.
avanti” l’alpino Adriano LamIl consiglio direttivo e i soci del bert di anni 81.
Gruppo porgono le più sentite • Il Gruppo porge sentite concondoglianze alla moglie Eu- doglianze al figlio Franco, nogenia.
stro socio e alfiere, a Paola e a
tutti i famigliari.
• Il 29 febbraio è mancata Giuseppina Mout, vedova Odiard,
sorella del nostro capogruppo
Silvio. Tutto il Gruppo porge le
più sentite e calorose condoglianze a Silvio, alle figlie ed ai
parenti tutti.
• Il Gruppo porge le più sentite
condoglianze al socio alpino
Angelo Angeloni per la scomparsa della mamma Cina Amato ved. Angeloni.
• Il Gruppo porge le più sentite
condoglianze al socio amico
Alberto Girardi per la scomparsa del papà Domenico.
• Condoglianze dal Gruppo ai
famigliari per la scomparsa del
nostro socio amico Michelino
Girodo.
• Condoglianze dal Gruppo ai
famigliari per la scomparsa
del nostro socio alpino Arsenio
Bruno.
29
ANAGRAFE ALPINA
Gruppo di San Didero
• È mancato il signor Claudio
Davì, nostro socio e papà del
nostro alpino Gilberto.
A lui e tutta la famiglia il Gruppo porge sentite condoglianze.
Gruppo di Sant’Antonino
• Il giorno 17 novembre è andato avanti il nostro socio Giovanni Miello. Ai suoi familiari,
colpiti da questo grave lutto,
il Gruppo porge le più sentite
condoglianze.
• Il 6 luglio ci ha lasciati Giovanni Reynaud, suocero del
socio Alfonso Marzo. Il Gruppo
porge sentite condoglianze al
socio ed alla sua famiglia
• Il 13 settembre è scomparso
Salvatore Scichilone, suocero
del socio Michele Reynaud e
consuocero del socio aggregato Mario Reynaud. A loro ed
alla famiglia vanno le più sentite condoglianze.
• Il 3 ottobre è andato avanti il
socio Oreste Bar, membro della
ANCR di Venaus.
Fino all’ultimo ha partecipato
alle manifestazioni organizzate
dalla Associazione Combattenti e dal nostro Gruppo. Alla
moglie Onorina ed alla sua
famiglia vanno le più sentite
condoglianze.
• Il 12 ottobre è andato avanti
il socio Vittorio Caffo. Sempre
presente alle manifestazioni del
Gruppo, mancherà a tutti per la
sua allegria. Al fratello Enzo ed
alla sua famiglia giungano le più
sentite condoglianze.
Finché la salute glielo ha permesso ha sempre partecipato
con la moglie alle feste sociali
e ad altre iniziative del Gruppo.
Ciao Mario, riposa in pace e
veglia sulla tua famiglia.
Alla moglie Emma, al figlio
Marco e alla sua famiglia giungano le nostre più sentite condoglianze!
Gruppo di Vaie
• Dante Girardi nostro socio
alpino ha terminato il viaggio
terreno all’età di 85 anni.
Per i vaiesi era Dante u sartur
ovviamente per la professione
molto apprezzata che esercitò
per tantissimi anni per concludere poi l’attività lavorativa alla
Gruppo di Villar Focchiardo
FIAT.
• Il 6 ottobre è mancato a ToPersona semplice e mite era
rino, dove risiedeva, il socio Almolto conosciuto in paese ed
era orgoglioso di appartenere
agli alpini ed al nostro Gruppo.
Ai famigliari giungano le sincere condoglianze del Gruppo.
Gruppo di Villar Dora
• Lunedì 15 febbraio Mario
Gruppo di Venaus
Margaira è “andato avanti”.
• Il 24 giugno è mancata Vit- Classe 1924, era uno dei notorina Lambert ved. Claretto, stri soci più anziani.
suocera del socio Igino Vayr. Persona affabile, grande laIl Gruppo partecipa al dolore e voratore, ha vissuto in prima
porge sentite condoglianze alla persona la 2a guerra mondiale
famiglia.
entrando poi nella resistenza.
fredo Fantato di anni 87. Tutto
il Gruppo partecipa unanime al
dolore e porge sentite condoglianze.
• Il 7 ottobre è mancato il signor Mario Rege, di anni 58,
fratello del socio aggregato
Angelo. Il Gruppo porge alla
famiglia sentite condoglianze.
• L’11 novembre è mancata
la signora Virginia Miletto, ved
Miletto, di anni 81, suocera
e nonna dei soci Giuseppe e
Matteo Larosa. In questa triste
circostanza giunga il nostro più
profondo cordoglio da parte di
tutto il Gruppo.
• Il 22 dicembre è mancato il
signor Renato Bottala di anni
71 fratello e zio dei consiglieri
del Gruppo Luigi e Renato. Il
Gruppo porge sentite condoglianze.
• Il 31 gennaio è mancata la
mamma del socio Bruno Borella, signora Elsa Trivellato
vedova Borella di anni 90. Rinnoviamo le più sentite condoglianze da parte di tutti i soci
del Gruppo
• Il 5 febbraio è mancata la
signora Rosa Girardi (Rosina)
vedova Miletto di anni 90, nonna del nostro vicecapogruppo
Davide Astolfi.
Partecipe al dolore della famiglia il Gruppo porge le più sentite condoglianze.
Notiziario sezionale
NOVEMBRE
30 novembre Susa • CDS
11 gennaio Susa • CDS
17 gennaio Ceva • Commemorazione. Nowo Postojalowka.
Presenti; presidente Sosello con l’alfiere Gallina, vicepresidenti Balbo e Bartolotti, consiglieri Anselmetto, Bosco, Botteselle, Olivero, Sacco.
24 gennaio Superga • Commemorazione Nikolajewka.
Presente: consigliere Anselmetto.
25 gennaio Sestriere • Cerimonia di apertura dei CaSTA.
Presenti: presidente Sosello con l’alfiere Gallina e tutto il CDS
al completo più la quasi totalità dei Gruppi.
29 gennaio Sestriere • Cerimonia di chiusura dei CaSTA.
Presenti: presidente Sosello con l’alfiere Gallina ed una significativa presenza del CDS e dei Gruppi.
DICEMBRE
8 dicembre Rubiana • Santa Cecilia della fanfara sezionale.
Presenti: presidente Sosello con l’alfiere Gallina, vicepresidenti Balbo, Bartolotti e Bert, consiglieri Anselmetto, Baro,
Bosco, Calliero, e Sacco, fanfara sezionale guidata dal presidente Combetto e dal maestro Bellando.
13 dicembre Milano • Santa Messa di Natale.
Presenti: presidente Sosello con l’alfiere Gallina, viceperesidente Bartolotti ed i presidente della fanfara Combetto.
18 dicembre Susa • Presentazione libro Tonini. Presenti:
presidente Sosello ed una significativa presenza del CDS.
FEBBRAIO
19 dicembre Mompantero • Santa Messa sezionale.
Presenti: presidente Sosello con l’alfiere Gallina e Gallina ed 8 febbraio Susa • CDS
una significativa presenza del CDS e dei Gruppi.
28 febbraio Susa • Assemblea annuale dei delegati.
Presenti: CDS al completo e la quasi totalità dei Gruppi
GENNAIO
6 gennaio Chiusa S.Michele • Festa del Gruppo. Presenti: vicepresidenti Balbo e Bert, consiglieri Amprimo, Anselmetto e Baro.
30
LE VOSTRE LETTERE
E
gregio direttore e redazione del
periodico sezionale “Lo Scarpone
Valsusino”, quando ho trovato sul web il
numero 3 di settembre 2015 del vostro
periodico, mi sono con piacere soffermato a leggerlo, ma arrivato all’articolo sul
Gen. Cantore, non ho potuto che provare
un certo disagio nel leggere la solita trita
e ritrita, e aggiungo fantasiosa storia, sulla sua morte, che sarebbe stata opera dei
suoi stessi soldati, terrorizzati dai modi
brutali del loro comandante che li mandava all’assalto fregandosene della loro
incolumità. Dico fantasiosa perchè questa ipotesi non è suffragata da nessuna
fonte ufficiale e autorevole, e mi stupisce
vederle pubblicate su un periodico sezionale dell’Associazione di cui anch’io faccio parte. Anche le due pubblicazioni che
avete citato e inserito in calce all’articolo,
non portano a sostegno di quello che avete scritto nessuna testimonianza o prova
tangibile. Comincio a pensare che forse
sarebbe meglio per l’A.N.A. proibire ogni
riferimento e citazione del Gen. Cantore e
sul suo proverbiale “Paradiso” se anche
gli stessi soci dubitano della rettitudine
della sua figura e lasciare che sbiadisca
piano piano fino all’oblio.
Luca Parenti
Gruppo di Cogoleto Sezione di Genova
Caro Luca, grazie aver avere preso carta e penna per esprimere la tua opinione. Non si hanno prove, hai ragione, ne
è possibile averne. Cantore, povero lui,
siccome è ad esempio per i morti con il
suo Paradiso, lo è anche per i vivi. Una
riflessione sull’esercito durante la Prima Guerra Mondiale è necessaria e il
Generale come “protagonista” e per ciò
che rappresentò ne diventa una facile
preda. Non so chi sparò all’ufficiale, ma
era in guerra e ciò mi basta per rendergli gli onori che si merita; a giudicare
se poi operò bene e male non rientra
nelle mie facoltà di direttore, credo che
entrando nel suo Paradiso l’abbiamo
già fatto.
I
n merito alla pubblicazione sullo Scarpone valsusino n.4 dicembre 2015
nella rubrica “Vediamo se ti riconosci”
l’ultima foto a destra è dell’alpino Sergio
Luca Rocci di Condove iscritto nel Gruppo
di Condove.
Grazie della bella sorpresa. Mi ha fatto
molto piacere. Complimenti per il vostro
continuo impegno.
Con affetto
Sergio Luca Rocci
Grazie a te per l’attenta lettura del giornale. Ci fa molto piacere e naturalmente il nostro impegno è sempre rivolto a
fare un giornale sempre migliore.
Futuro associativo.
La risposta del Gen. Meano al pastpresident Perona
H
o riflettuto molto prima di prendere ancora la penna per cercare di
puntualizzare il mio pensiero sull’argomento “ANA”. Ho pensato a lungo perché non vorrei che qualcuno dei soliti
“benpensanti” (di cui è pieno il mondo e,
pertanto, anche la nostra Associazione)
possa minimamente intravvedere una polemica con il Presidente Emerito Corrado
Perona, che stimo e apprezzo e al quale
va tutta la mia considerazione per il lavoro svolto a salvaguardia dell’ANA. Ma una
precisazione, per la migliore comprensione di quanto ho scritto nell’articolo “incriminato” la debbo fare. Io non contesto
minimamente le iniziative intraprese nella
salvaguardia delle nostre tradizioni, della
montagna e nel campo della protezione
civile; contesto la deriva assunta sulla
possibilità che viene data a chi alpino non
è e non è mai stato di entrare a fare parte
della nostra famiglia “alpina”. Dando la
possibilità di associarsi a tutti, o quasi (e
al giorno d’oggi, per la trasformazione dei
Distretti in Centri Documentali e per una
malintesa “privacy” non è possibile fare
alcun controllo in merito), inevitabilmente abbiamo accolto anche chi, al tempo
della leva, si era dichiarato “obiettore di
coscienza” e questo, per una Associazione d’Arma, è francamente troppo! Il
Presidente Emerito cita la cifra di 8000
“dormienti” recuperati annualmente; benissimo! Ma vorrei anche sapere quanti, tra amici e affiancati, sono, o meglio
erano, obiettori di coscienza, ovviamente
la stragrande maggioranza per pura convenienza personale.
Si sta verificando il paradosso che qualcuno di quelli che un tempo hanno rifiutato il servizio militare, adesso è tra noi con
la ventilata possibilità, così si sente dire
in giro, che quanto prima sia autorizzato
a sfilare alle adunate, nazionali e non, con
in testa un cappello che può ricordare il
cappello della “vidôa” (Guardia alla Frontiera). Assurdo! Per quanto attiene, poi, al
nostro giornale “L’Alpino” non credo che
sia un caso se negli ultimi numeri la rubrica “Lettere al Direttore” sia quasi del tutto
occupata dalla diatriba sulla “Preghiera
dell’Alpino”; argomento sicuramente interessante ma non credo cruciale per la
nostra Associazione.
Queste sono le mie preoccupazioni, caro
Presidente Emerito, non altro, e questo
perché ci tengo alla nostra Associazione,
nella quale hanno militato mio Nonno,
Ufficiale di Complemento di artiglieria
da montagna nella Grande Guerra, mio
Padre, Ufficiale Generale in s.p.e di artiglieria da montagna nella Seconda Guerra Mondiale – 40 anni di servizio e 2 nei
campi di concentramento tedeschi, e,
più modestamente, io, Ufficiale Generale
in s.p.e. degli alpini, 40 anni di servizio
attivo.
Cordiali saluti alpini.
Gen. D. Piercorrado Meano
Riteniamo con questa risposta che si
debba chiudere il dibattito sull’argomento. Chiuso tra due grandi personalità quali Meano e Perona, ma apertissimo tra coloro che immedesimandosi in
una delle due posizioni voglia far sentire la propria voce.
Scrivete le vostre lettere a: A.N.A. Sezione Val Susa • Via Brunetta, 45 - 10059 Susa (TO) oppure [email protected]
31
5x1000
All’Unità Sezionale della Protezione Civile
dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione Val Susa
Destina a noi il cinque per mille dell’imposta sul reddito
CODICE FISCALE: 96024000018
PROGETTI REALIZZATI
grazie alle vostre DONAZIONI del 5x1000 del 2015
• Potenziamento del parco veicoli mediante acquisizione di automezzo, usato garantito,
4WD ideale per movimentare il Nucleo Rocciatori ovvero un “Defender
110”. Detto automezzo dispone di idoneo spazio da carico usufruibile
anche per porre un generatore o motopompa o zaini volontari
permettendo contemporaneo trasporto di 5 volontari anche di Squadre
logistiche multiruolo, in caso di necessità e quindi può essere di uso
multiplo all’occorrenza.
• Acquisto di giubbetti alta visibilità e magliette estive per i volontari.
• Acquisto materiali per ristrutturazione sede.
• Riparazioni ad attrezzature ed automezzi.
96024000018