MW Italia - CLN Group

Transcript

MW Italia - CLN Group
Gruppo c.l.n. - BILANCIO CONSOLIDATO al 31 dicembre 2011
Organi sociali di C.L.N. S.p.A.
Consiglio di Amministrazione
PRESIDENTE
Aurora Magnetto
AMMINISTRATORE DELEGATO
Aurora Magnetto
Vincenzo Perris
Gabriele Perris Magnetto
CONSIGLIERI
Vijay Goyal
François Max Eduard Rumpf
Alain Legrix
François Daniel Golay
Jean Luc Maurange
Raffaella Perris Magnetto
Jean Martin Van der Hoeven
Mario Zibetti
Collegio Sindacale
PRESIDENTE
Mario Pia
SINDACI EFFETTIVI
Vittorino Pizzoni
Giovanni Sala
SINDACI SUPPLENTI
Alessandra Odorisio
Riccardo Ronchi
Società di revisione
Deloitte & touche S.P.A.
Relazione sulla Gestione
Signori Azionisti,
l’esercizio al 31 dicembre 2011 chiude con un utile netto di pertinenza del Gruppo
di 13,5 milioni di Euro, dopo aver stanziato ammortamenti per 87 milioni di Euro ed
imposte per 22 milioni di Euro. Per una corretta valutazione delle performance ottenute
dal Gruppo nel corso dell’esercizio è utile un accenno allo scenario economico, con
particolare riferimento ai mercati in cui il Gruppo opera.
Mercato Acciaio
Dopo un continuo e significativo aumento del consumo apparente di acciaio nella
UE-27 nel periodo 2003/2007, è iniziata la progressiva contrazione dei consumi
in tutte le principali aree geografiche mondiali, Asia esclusa, iniziata nell’ultimo
quadrimestre del 2008 e proseguita in accentuazione nell’esercizio 2009 (con il
minimo storico di 115 milioni ton). Il biennio 2010/2011 vede l’inversione del trend in
UE, per il miglioramento complessivo del quadro internazionale, che ha consentito
già nel 2010 un primo recupero (+19%) sul 2009, consolidatosi poi nel 2011 sul
livello di 146 milioni ton.
Questo dato, pur in considerevole miglioramento (+27%) rispetto al 2009, resta purtroppo
ancora molto distante (-38 milioni ton, pari a -21%) rispetto al 2007 e soprattutto è
molto disomogeneo nei vari Paesi UE, dove l’Italia ed il Sud Europa evidenziano dati
peggiori rispetto alla media UE, mentre i Paesi del Nord UE e del blocco dell’Est UE
segnalano dati migliori.
In termini di produzione mondiale di acciaio, dopo il calo vistoso del 2009 che ha
risparmiato solo l’Asia, il 2010 ha evidenziato un primo recupero di circa il +15% a livello
mondo e del +25% in UE-27, consolidatosi nel 2011 sul valore di circa 1,5 miliardi ton
(mondo), con l’UE a +27% sul 2009 e con l’Italia a +44% con un +9 milioni ton circa,
con una significativa quota destinata all’esportazione.
Da sottolineare ancora i valori di assoluto rilievo espressi dalle produzioni asiatiche ed
in particolare dalla Cina, che hanno portato lo share dell’area BRIC ad oltre il 60%, con
la sola Cina al 46% della produzione totale mondiale, inserita in un contesto asiatico
che complessivamente vale il 64% del totale.
Il violento ridimensionamento dei consumi, accentuato specialmente nei mercati
più maturi, Sud UE in primis, è stato sicuramente determinato dal calo del consumo
reale in molti settori fortemente steel intensive (primi fra tutti la costruzione e
l’automotive), solo a tratti bilanciato da un miglioramento della domanda apparente,
soprattutto dopo il significativo processo di destoccaggio che ha caratterizzato
l’intero 2009.
5
Il 2011 ha infatti consuntivato un significativo recupero, più del consumo apparente
che di quello reale, trend che ha contraddistinto anche il settore della distribuzione
da centro servizio, con un miglioramento del 2011 sul 2009 nell’ordine di circa il
+8%, malgrado l’arretramento (-3,7%) rispetto al 2010 e il più significativo gap con il
2007/2008 (-25% circa).
L’andamento del 2011 ha avuto trend opposti tra il periodo gennaio/luglio e l’ultimo
quadrimestre, mesi in cui il rallentamento della domanda è stato consistente
(negativo anche rispetto allo stesso periodo del biennio 2009/2010), con la
redditività delle aziende operanti nella distribuzione che hanno quindi beneficiato
del positivo trend di mercato nella prima parte dell’anno, anche se con nette
differenze tra i vari settori e prodotti, sacrificando in parte tale risultato nel corso
dell’ultimo quadrimestre.
Nel 2011 è stato riconfermato l’aumento strutturale della volatilità, con cicli siderurgici più
brevi, caratterizzati da maggiori variazioni dei prezzi, la cui dinamica è condizionata dal
trend delle principali materie prime (soprattutto minerale ferro, coking coal e rottame),
sostenuta dalla domanda asiatica, area dove si “formano” i prezzi internazionali dei
prodotti in $/ton, che in UE arrivano “ritradotti” dal cambio €/$, ulteriore variabile
imprevedibile del nostro sistema.
L’eccessiva strutturale competizione già presente nel comparto distributivo dei centri
di servizio italiani, amplificatasi con i cali dei consumi post 2008, ha condizionato
la possibilità di consuntivare una migliore redditività gestionale, avendo il mercato
evidenziato alcuni “passaggi” critici, che nel consuntivo hanno pesato sul risultato
dell’anno, che resta comunque su valori ancora positivi.
In sintesi, a livello di divisione SSC, il recupero dei volumi venduti, associato ad un
miglioramento della marginalità unitaria, riferiti ad una più efficiente struttura dei
costi complessivi di funzionamento, hanno permesso al nostro Gruppo di ottenere
soddisfacenti risultati negli indici economici del 2011.
Mercato automotive
Per quanto riguarda il mercato passengers cars (“PSC”), a livello UE 27 le
immatricolazioni di auto sono scese del 1,7% nel 2011 a 13,1 milioni di veicoli
rispetto al 2010 (esercizio che già aveva rilevato una flessione del 5,5% rispetto
al 2009), principalmente a causa del permanere delle situazioni di difficoltà ed
incertezza in Europa occidentale. Con riferimento ai principali paesi, i cali maggiori
si sono avvertiti in Spagna (-17,7%), in Italia (-10,9%), in UK (-4,4%) ed in
Francia (-2,1%) mentre in significativo aumento sono risultate le immatricolazioni
6
in Germania (+8,8%). Per quanto riguarda le performance dei principali clienti
carmakers del Gruppo CLN in Europa, hanno registrato immatricolazioni in calo nel
2011 il Gruppo Fiat (-12,1%), PSA (-9%) e Renault (-8,4%), mentre in forte crescita
è risultata BMW (+7,6%).
Per quanto riguarda il settore dei Light Commercial Vehicles (“LCV”) in Europa (EU 27
+ EFTA), l’andamento è stato ancora una volta in controtendenza (+7,5%) rispetto al
comparto PSC: sono cresciute le vendite in Francia (+2,7%), Germania (+18,8%) e UK
(+ 16,7%); in calo sono risultate invece Italia (-6,1%) e Spagna (-10,1%). Per quanto
riguarda le performance dei principali clienti del Gruppo CLN operanti in Europa sul
mercato LCV, tutti hanno registrato immatricolazioni in progresso, in particolare Renault
(+4,7%), il Gruppo Fiat (+5,2%) e PSA (+2,6%).
Con riferimento ai principali mercati extra-europei nei quali il Gruppo opera:
il mercato Turco ha continuato a crescere nel 2011 del 16,5% (seppure ad un ritmo
inferiore rispetto al 2010);
il mercato Russo ha registrato una forte ripresa delle immatricolazioni (+39%) dopo
un biennio di stagnazione;
il mercato Sud Americano ha registrato in Brasile immatricolazioni di PSC
sostanzialmente stabili nel 2011 rispetto al 2010, mentre sono cresciute le
immatricolazioni LCV del 13,8%;
il mercato Sud Africano prosegue un percorso di forte sviluppo che ha visto registrare
una crescita del 17,5% per quanto attiene il comparto PSC e del 12% per il LCV.
.
.
.
.
In tale scenario le Divisioni Ruote ed Automotive hanno saputo far fronte alle difficoltà
del mercato PSC in Europa occidentale grazie alla diversificazione dei clienti, alla
presenza in alcuni segmenti (quali quelli A/B) colpiti in misura inferiore dal calo del
mercato, alla diversificazione delle aree geografiche ed all’ampliamento delle gamme
di prodotti e processi; il miglioramento del mercato LCV ha invece generato indubbi
benefici a livello di risultati economici. Le strategie di sviluppo e diversificazione avviate
negli ultimi anni, le azioni di ristrutturazione e riorganizzazione produttiva già avviate nel
2009 e proseguite sino ad oggi (in particolare in Italia ed in Francia), hanno permesso
al Gruppo di raggiungere risultati più che soddisfacenti nonostante le difficoltà del
mercato di riferimento.
7
(Giappone)
2,50%
MW ITALIA SPA
(Italia)
100%
97,50%
GIANETTI
RUOTE SPA
(Italia)
97,50%
100%
TOPY INDUSTR
TIO
EP
SY INDUSTRIES
(Giappone)
(Giappone)
MW FRANCE S.A.
2,50%
(Francia)
MW ITALIA SPAMW ITALIA
SPA
(Italia)
2,50%
10
MA SP
(Italia)
(Italia
MW ROMANIA
Il Gruppo e la sua attività
98,58%
100%
100% S.A. GIANETTI
GIANETTI
RUOTE SPA
RUOTE SPA
(Romania)
(Italia)
(Italia)
100%
100% S.A.
MW FRANCE
MW FRANCE S.A.
(Francia)D.R.
100%
Il Gruppo CLN opera in tre differenti business: Centri di Servizio
Siderurgico, produzione ruote in acciaio (auto, moto e veicoli commerciali/
industriali), produzione di particolari stampati per automobili e veicoli
commerciali ed è organizzato in tre differenti business units.
(Francia)
(Francia)
98,58%
100%
MW ROMANIA MW ROMANIA
98,S.A.
58%
S.A.
MW
DEUTSCHLAND
(Romania)
(Romania)
(Germania)
100%
100%
D.R.
100%
D.R.
MW POLAND
(Francia)
(Francia)
(Polonia)
MW
MW
100%
100%
MW Lublin
100%DEUTSCHLAND
DEUTSCHLAND
(Germania)
(Germania)
(Polonia)
MW WHEELS
SA (PTY) LTD
MW100%
POLAND
MW POLAND
100%
100%
(Polonia)
(Sud Africa)(Polonia)
MW
10Lublin
0%
100%
MW Lublin
(Polonia)
(Polonia)
AR Machine Co.
10,00%
(Iran)
MW WHEELS
SA
(PTY) LTD
100%
100%
MW WHEELS
SA (PTY) LTD
MW
EURODISK
LLC
(Sud Africa)
69,50% (Sud Africa)
100%
MWPT B.V.
(Olanda)
10,00%
(Russia)
100%
Machine Co.AR Machine Co.
AR10,00%
(Iran)
(Iran)
MW EURODISK
TRADE LLC
(Russia)
69,50%
69,50%B.V.
MWPT
85,1%
100%B.V.
MWPT
MW
EURODISK
100%
LLC
MW
EURODISK
LLC
(Olanda)
(Olanda)
(Russia)
(Russia)
EXCEL RIM Co. ,
EXCEL RIM SDN
55%
BHD
Ltd
100%
100%
(Giappone)
(Malesia)
MW EURODISK MW EURODISK
TRADE LLC
TRADE LLC
(Russia)
85,1%
(Russia)
EXCEL RIM Co. EXCEL
,
RIM Co. EXCEL
,
RIM SDNEXCEL RIM S
85
,1%
5Ltd
5%
5
5%
BHD
BHD
Ltd
(Giappone)
(Giappone)
(Malesia)
Il Grafico che segue riporta
la struttura legale del Gruppo
al 31 dicembre 2011.
8
CENTRI DI DISTRIBUZION
RUOTE
STAMPAGGIO E ASSEMBLAGGIO
ALTRI
CENTRI DI DISTRIBUZION
CENTRI DI DISTRIBUZION
RUOTE
RUOTE
(Malesia)
C.L.N. SPA
C.L.N. SPA
(Italia) (Italia)
ES
100%
100%
MA SPA
MA SPA
(Italia)
(Italia)
100%
CANESSA SPA
CANESSA SPA
(Italia)
M.A.C. Metallurgica
M.A.C. Metallurgica
Assemblaggi
CarpenterieCarpenterie
100,00% 100,00Assemblaggi
%
SpA
(Italia)
99,99%
SpA
(Italia)
50,00%
9,25%
25,00%
(Italy)
0,01%
100%
CLN SERBIA
CLN SERBIA
100%
Doo
Doo
(Serbia)
(Serbia)
25%
O.M.V.
25%
CANESSA SLOVAKIA
CANESSA SLOVAKIA
S.R.O.
S.R.O.
WM srl
(Italia)
WM srl
(Italia)
51,00%
80,00%
(Italia)
100%
100%
(Italia)
80,00%
G.R.B. SRLG.R.B. SRL
(Italia)
(Italia)
PMC Automotive
PMC Automotive
Italia Srl Italia Srl
100%
(Italia)
PMC
Automotive
PMC Automotive
100%
Doo
Doo
(Serbia)
(Serbia)
17,85 %
(Francia)
15%
51,00%
51,00%ITLA SRL ITLA SRL
35%
50,00%
ALMASIDER
50,00ALMASIDER
%
100 %
48,00%
48,00%
(Italia)
(Italia)
(Croazia)
(Croazia)
17,85
ETROMEX
%
ETROMEX
S. POLO S. POLO
15%
LAMIERE SPA
LAMIERE SPA
(Italia)
(Italia)
35GERVASI
%
GERVASI
POLSKA
(Polonia)
POLSKA
(Polonia)
100 % SRL
AVISCALI
AVISCALI SRL
(Italia)
(Italia)
(Francia)
EUROSTAMP
S.A.S.
S.A.S.
100,00% 100,00%EUROSTAMP
60,00%
(Francia)
O.M.V.
(Italia)
(Messico) (Messico)
E.M.A.R.C. E.M.A.R.C.
S.p.A.
S.p.A.
(Italia)
(Italia)
MA
S.A.S.
FRANCE S.A.S.
100,00% 100,00% MA FRANCE
(Italia)
PRORENA PRORENA
ORTOLANOORTOLANO
51,00%
(Italia)
(Italia)
(Italy)
(Italia)
0,01%
99,99%
TESCO GO TESCO
S.P.A. GO S.P.A.
PMC Automotive
S.p.A.
S.p.A.
50,00%PMC Automotive
9,25%
(Italia)
(Slovacchia)(Slovacchia)
WAGON AUTOMOTIVE
WAGON AUTOMOTIVE
SRL
SRL
100,00% 100,00%
100,00% 100,00%
(Italia)
(Italia)
25,00%
100%
60,00%
COSKUNOZCOSKUNOZ
MA
MA
OTOMOTIV OTOMOTIV
A.S.
A.S.
(Francia)
(Turchia)
METALTRANCIATI
METALTRANCIATI
(Italia)
(Turchia)
100,00% 100,00%
10,00%
IMMOBILIERE
IMMOBILIERE
DE VILLERS
DE VILLERS
(Francia) (Francia)
51%
51% SALL
NUOVA
NUOVA SALL
(Italia)
(Italia)
100%
(Italia)
100%
MIM Steel MIM Steel
10,00%
ProcessingProcessing
Gmbh
Gmbh
(Germania) (Germania)
39%
CELLINO
CELLINO S.R.L.
39% S.R.L.
100%
(Italia)
(Italia)
100%
L.I.M.A. Lavorazione
L.I.M.A. Lavorazione
100,00% 100,00%
60,00%
37,48%
IDEST S.A.R.L.
IDEST S.A.R.L.
(Francia) (Francia)
Italiana Metalli
Italiana
Affini
Metalli Affini
37,48%
UM CORPORATION
UM CORPORATION
S.A.S.
S.A.S.
60,00%
(Francia)
S.P.A.
S.P.A.
(Italia)
(Italia)
100%
RIZZATO NASTRI
RIZZATO NASTRI
ACCIAIO SPA
ACCIAIO SPA
(Italia)
(Italia)
DEUTSCHLAND
DEUTSCHLAND
Gmbh
Gmbh
(Germania) (Germania)
20,00%
S.A.
POLSKA S.A.
100,00% 100,00%DELFO POLSKA
49,00%
DELFO
(Polonia)
MW
EURODISK
LLC
(Russia)
(Polonia)
E.MA. POLSKA
E.MA.
SpPOLSKA Sp
Zoo
Zoo
(Polonia)
35,00%
49,00%
99,71%
SHL S.A.
(Polonia)
PROMA
PROMA
(Polonia)
(Polonia)
Z.o.o. Sp Z.o.o.
35,00% POLAND SpPOLAND
49,00%
(Malesia)
50,00%
SHL S.A.
(Polonia)
50,00%
(Italia)
50%
100%
Intek CM SRLIntek
(Italia)
CM SRL (Italia)
100%
Ocevi CM SRLOcevi
(Italia)
CM SRL (Italia)
50%
C.T.L. SRL (Italia)
C.T.L. SRL (Italia)
IDROENERG
0,01% IDROENERG
(Italia)
(Italia)
0,01%
0,01%
CVA
tradingCVA trading
(Italia)
(Italia)
IM
(Italia)
CHIERI
CHIERI
(Italia)
(Italia)
0,01%
ENERGIA ENERGIA
0,01%
7,50%
7,50%
Inc
20%
20%
CIR Srl
5,35%
7,73%
25,91%
5,35%
7,73%
DELNA
25,91%
AIRCOM USAIRCOM US
Inc
(U.S.A.)
(U.S.A.)
(Italia)
(Italia)
CIR Srl
(Italia)
DELNA
(Italia)
EMARC SRL
EMARC SRL
(Romania) (Romania)
JBM MA AUTOMOTIVE
JBM MA AUTOMOTIVE
(PVT) LTD (PVT) LTD
(India)
SIMEST
5,50%
94,50%
IM
(Italia)
C.S.M.
(Italia)
0,01%
(Polonia)
DP METAL PROCESSING
DP METAL PROCESSING
Sp
Sp
Zoo
Zoo
100,00% 100,00%
(Polonia) (Polonia)
99,71%
SDN
XCEL RIM SDN
BHD
49,00%
20,00%
4%
C.S.M.
100%
SHL
Production
SHL
SpProduction
Zoo
Sp Zoo
(Polonia)
(Polonia)
100%
(Francia)
MA AUTOMOTIVE
100,00% 100,00% MA AUTOMOTIVE
4%
100%
CELMAC SRLCELMAC
(Italia) SRL (Italia)
MA Tool and
MA
Die
Tool
(Pty)
and Die (Pty)
Ltd
Ltd
(India)
SIMEST
100%
MA Automotive
MA Automotive
South Africa
South Africa
100%
(Pty) Ltd (Pty) Ltd
94,50%
(Sud Africa)(Sud Africa)
100%
5,50%
(Sud Africa)(Sud Africa)
MA
Automotive
MA Automotive
100%
100%
Rosslyn (Pty)
Rosslyn
Ltd (Pty) Ltd
(Sud Africa) (Sud Africa)
IG TOOLING
IGAND
TOOLING
LIGHTAND LIGHT
80,00%
ENGINEERING
(Pty) Ltd (Pty) Ltd20,00%
80,00%ENGINEERING
20,00%
80,00%
TOOLING PROPERTY20,00%
IG TOOLING
IGPROPERTY
80,00%
20,00%
80,00%
80,00%
CLAUDLYNN
CLAUDLYNN
20,00%
INVESTMENTS
INVESTMENTS
(Pty)Ltd
(Pty)Ltd
(Sud Africa)(Sud Africa)
20,00%
80,00%
RENSOR PROPERTY 20,00%
80,00% RENSOR PROPERTY
20,00%
95,00%
95,00%
(Sud Africa)(Sud Africa)
(Pty)Ltd
(Pty)Ltd
INVESTMENTS
INVESTMENTS
(Sud Africa)(Sud Africa)
(Pty) Ltd (Pty) Ltd
(Sud Africa)(Sud Africa)
MA AUTOMOTIVE
MA AUTOMOTIVE
ARGENTINA
ARGENTINA
S.A.
S.A.
5,00%
August
August Lapple
100% Lapple
EAST LONDON
EAST LONDON
(Pty) Ltd (Pty) Ltd
(Sud Africa) (Sud Africa)
5,00%
(Argentina) (Argentina)
82,79%
MA AUTOMOTIVE
MA AUTOMOTIVE
BRASIL
BRASIL
LTDA
LTDA
82,79%
(Brasile)
(Brasile)
17,21%
SIMEST
17,21%
SIMEST
9
10
3 divisioni – automotive, ruote e
distribuzione acciaio – lʼapproccio “dalla
parte del cliente”, e il prodotto/servizio
gestito come sistema.
11
FATTI SALIENTI DEL 2011
Tra gli eventi di spicco che hanno caratterizzato l’esercizio 2011 vanno ricordati i seguenti:
Febbraio
Nel mese di Febbraio MA ha raggiunto le intese di massima per la cessione della
propria partecipazione del 18,99% in Igenieria de Productos Metalicos ad un prezzo di
Euro 8 milioni; il passaggio delle azioni e l’incasso del corrispettivo è stato completato
nel mese di giugno.
Marzo
Le controllate MAD e Delfo Polska hanno deliberato l’acquisto di due presse a
trasferta, per un investimento complessivo stimabile in circa Euro 20 milioni.
Aprile
Nel mese di Aprile MA ed il Gruppo Proma hanno raggiunto le intese per la
costituzione di PMC SpA (detenuta pariteticamente) nella quale sono confluite le
rispettive partecipazioni in PMC Automotive D.o.o; PMC SpA ha quindi proceduto, nel
mese di Settembre, a rilevare il ramo d’azienda operativo nello stampaggio di Frigostamp
S.p.A. (Bruino). Nel corso del 2011 PMC D.o.o. ha completato gli investimenti relativi
allo stampaggio ed ha attualmente in corso di finalizzazione quelli per l’assemblaggio
di componenti per la Fiat 500/L prodotta a Kragujevac; al fine di supportare i relativi
investimenti, nel mese di dicembre, Simest S.p.A. è intervenuta nel capitale sociale
della società serba.
Nel mese di Aprile 2011 MW Italia e Jantsa AS (produttore turco di ruote truck)
hanno firmato un Joint Venture Agreement finalizzato alla costituzione di una NewCo
denominata JMW AS in Turchia (detenuta pariteticamente dai due soci) che sarà attiva
nella produzione e commercializzazione di ruote auto e truck. Il nuovo stabilimento avrà
una capacità produttiva di circa 2 milioni di ruote PSC – la cui produzione inizierà nel
quarto trimestre 2012 - e di 1 milione di ruote truck, con inizio produzione successiva.
Sempre nel mese di aprile MW Italia e il Gruppo Dorbyl hanno raggiunto le intese in
forza delle quali MW ha acquisito il restante 50% delle azioni della società sudafricana
Dorbyl-MW e ha sciolto conseguentemente il rapporto di JV paritetico che legava i
due gruppi. Dal mese di maggio i risultati della società, ridenominata MWSA, sono
consolidati integralmente nel conto economico del Gruppo CLN.
12
Maggio
Nel mese di Maggio Canessa ha ceduto la propria partecipazione del 30% nella
Commerciale Siderurgica del Sud.
Luglio
Nel mese di luglio MA South Africa ha perfezionato l’acquisizione del residuo 20%
delle azioni della IG Tooling; in forza di tale operazione il Gruppo CLN è divenuto
azionista unico.
Novembre
Nel mese di novembre la controllata sudafricana MA Tool and Die ha ricevuto
la nomination letter da parte di Daimler per la fornitura di particolari stampati, sia
di pannelleria esterna in alluminio che di parti strutturali in acciaio, per il progetto
BR 205 (Nuova Classe C Mercedes) da realizzarsi presso il sito produttivo di East
London. Sempre a novembre GM ha nominato MA Tool and Die come fornitore di
componenti stampate per il progetto RT 50 (Nuovo Pick Up) da realizzarsi presso il
sito di Port Elizabeth. Per finanziare le due iniziative (unitamente al completamento
degli investimenti relativi al progetto BMW F 30 – Nuova Serie 3), si sono ottenute le
manifestazioni di interesse da ABSA Bank e da Simest.
Sempre nel mese di novembre la controllata MA Argentina e il Gruppo Fumiscor
hanno siglato un JV finalizzato alla costituzione di una NewCo (detenuta pariteticamente)
per la fornitura di particolari stampati presso lo stabilimento FGA di Cordoba.
Dicembre
Nel mese di dicembre MW Italia ha siglato il contratto di vendita della totalità delle
quote detenute nella Sanremo Radaelli S.r.l.; conseguentemente lo stato patrimoniale
della società non è più stato consolidato a fine anno (mentre il consolidamento è ancora
stato effettuato integralmente per il conto economico).
In data 22 dicembre 2011 PSA Peugeot Citroen, nello sviluppo del piano “Excellence
de la Relation Fournisseurs”, ha nominato il Gruppo CLN “Fournisseur Majeur”. I criteri
individuati per l’attribuzione del prestigioso riconoscimento sono la competenza tecnica
ed industriale e la capacità di gestire nel tempo progetti complessi a costante livello
di eccellenza. Tale premio conferma la solidità della relazione e l’impegno a lungo
termine con il Cliente PSA.
13
L’ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO
Conto economico riclassificato Gruppo CLN
FATTURATO (Euro/’000)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
% fatturato
Utile Operativo (EBIT)
% fatturato
Risultato gestione finanziaria
Utili/(Perdite) su cambi
Risultato partecipazioni ad Equity
Risultato gestione straordinaria
Utile Ante Imposte (EBT)
% fatturato
Imposte sul reddito
% Tasso medio d’imposta
Utile Netto (EAT)
% fatturato
Gruppo CLN
2011
2010
2009
2008
1.892.373
1.700.886
1.412.532
2.026.384
8,5
10,5
3,3
8,9
73.240
89.068
-43.273
84.006
3,9
5,2
-3,1
4,1
-32.892
-21.206
-29.693
-42.353
-769
-6.393
-19.333
-5.402
160.330
7.112
178.344
-1.868
46.226
-3.476
-11.153
-7.778
-18.540
41.061
-95.339
22.944
2,1
2,4
-6,7
1,1
-21.794
-24.124
-4.688
-11.744
-56,0
-59,0
4,9
-51,2
17.119
16.937
-100.027
11.200
0,9
1,0
-7,1
0,6
38.913
436
180.725
-2.154
In termini generali, l’esercizio 2011 si è chiuso con un fatturato pari ad Euro 1.892,4
milioni, in significativo aumento rispetto al 2010 (+11,2%) ed un EBITDA pari ad Euro
160,3 milioni (-10,1% rispetto all’esercizio precedente).
L’incremento del fatturato è stato generalizzato presso tutte le divisioni del Gruppo.
Sull’incremento del fatturato hanno inciso in modo significativo:
(i)il diverso perimetro di consolidamento che ha portato nel 2011 a consolidare le
società operative nello Stampaggio in Sud Africa per tutti e 12 i mesi (mentre
erano consolidate solo per 7 mesi nel 2010 – impatto quantificabile in Euro 34
milioni) e dal mese di maggio la controllata in Sud Africa produttrice di ruote
(impatto Euro 16 milioni); inoltre le società Giapponese e Malesiana acquistate
dalla Divisione Ruote a settembre 2010 sono state consolidate anch’esse
per 12 mesi (soli 3 mesi nel 2010 – impatto pari ad Euro 6 milioni); infine la
controllata in Russia produttrice di ruote ha apportato maggiori ricavi per Euro
7 milioni
14
(ii)prezzi medi della materia prima nel 2011 più alti che nel 2010, che hanno quindi
determinato prezzi di vendita più alti a parità di margini.
Sul peggioramento dell’EBITDA 2011 hanno pesato da un lato la presenza di proventi
non ricorrenti nello scorso esercizio (principalmente in Sud Africa e Sud America),
dall’altro un peggioramento dei volumi PSC in Europa (in particolare nell’ultimo trimestre
dell’esercizio) e l’uscita di produzione di alcuni modelli PSA in Sud America. Tali fattori
negativi sono stati solo parzialmente controbilanciati dai maggiori volumi in Sud Africa.
Inoltre nel 2011 la divisione SSC ha dovuto contabilizzare a fine anno svalutazioni
del proprio stock di acciaio, per allinearsi ai nuovi prezzi di mercato, con un impatto
negativo per circa Euro 5 milioni (svalutazioni non presenti nel 2010).
In termini di distribuzione geografica dei risultati, si conferma una marcata disomogeneità
tra i risultati raggiunti dalle unità produttive ubicate all’estero e quelli delle unità produttive
italiane, queste ultime in contrazione rispetto al 2010 e con risultati non soddisfacenti
(alcune unità presentano ancora redditività negativa).
È proseguita anche nel 2011 (così come nei precedenti due esercizi) l’opera di
monitoring costante della recuperabilità degli investimenti fatti in passato, in particolare
ante crisi del 2008/2009. In tale ottica si è ritenuto prudenziale appostare (tra gli oneri
straordinari) una svalutazione di Euro 8 milioni relativamente alle operations russe del
Gruppo. Anche le operazioni di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale avviate
nel 2009 (e che avevano portato a sostenere nel 2009 e nel 2010 oneri straordinari
pari ad Euro 17,9 milioni ed Euro 6 milioni rispettivamente sono proseguite anche nel
2011 e i relativi costi, pari a circa Euro 5 milioni, risultano iscritti anch’essi all’interno
della gestione straordinaria. Per quanto attiene alla gestione partecipazioni, il 2011 si
chiude con un importante beneficio (Euro 6 milioni iscritto tra i proventi straordinari)
relativo alla vendita della partecipazione in IPM.
Divisione SSC
FATTURATO (Euro/’000)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
% fatturato
2011
543.174
14.917
2,7%
2010
477.401
13.311
Variaz.
65.773
1.606
2,8%
La divisione centri di servizio ha registrato un forte incremento di fatturato (+13,7%)
principalmente legato all’effetto prezzo dell’acciaio mentre i volumi non hanno segnato
variazioni di rilievo.
15
Il nostro business nel mondo
Ci impegniamo a sviluppare le nostre attività su scala
globale, rispettando tutte le persone, i clienti e i fornitori
con cui lavoriamo. Operiamo con trasparenza, onestà
Oggiono
Oggiono
Caselette
Grassobbio
Grassobbio
Ceriano Laghetto
Civate
Civate
Brescia
Parma
FR - Tergnier
FR - Pontcharra
Ancona
Rivoli
Rivoli
Atessa
Fiano
FR - Biache-Saint-Vaast
FR - Villers la Montagne
FR - Aulnay sous Bois
Melfi
Chivasso
Cassino
Atella
CLN Group Sites
Steel Service Centres
Stamping and Assembly
Wheels
*
Corporate
Plants under construction
16
BR - Porto Real
AR - Buenos Aires
SA - Port Elizabeth
e riservatezza, nel rispetto delle norme vigenti. Questo
approccio è un contenuto essenziale in ogni nostra scelta
di business.
RU-Kingisepp – St. Petersburg
PL - Skarzysko-Kamienna
PL - Kielce
DE - Treuen
PL - Poznan
PL - Tychy
PL - Lublin
*
CN - Chongqing *
CN - Beijing
SK - Kosice
RO - Dragasani
HR - Kumrovec
TR - Bursa
SR - Kostolac
TR - Aydin
SR - Kragujevac
IR - Tehran
IN - Chakan - Pune
*
J - Tokio
MAL - Pinang
SA - Port Elizabeth
SA - Alberton
SA - Rosslyn
SA - Berlin
17
Come ricordato in precedenza, la divisione SSC ha dovuto procedere ad una
svalutazione a fine anno dei propri stock di Euro 5 milioni per riallineare ai valori di
mercato.
Divisione Wheels
FATTURATO (Euro/’000)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
% fatturato
2011
296.082
23.791
8,0%
2010
237.549
26.721
Variaz
58.533
(2.930)
11,2%
Il 2011 anche per la Divisione Ruote ha visto un significativo aumento del fatturato
(+24,6%) determinato in gran parte (Euro 34 milioni) dal differente perimetro di
consolidamento del 2011 commentato in precedenza (Giappone, Malesia, Russia e
Sud Africa) ed all’incremento di prezzo della materia prima traslato sui prezzi di vendita
(i volumi non sono saliti rispetto al 2010).
Il maggior fatturato non ha generato benefici in termini di EBITDA che è invece diminuito
rispetto allo scorso anno essenzialmente a seguito delle peggiori performance delle
società italiane della divisione.
Divisione Automotive
FATTURATO (Euro/’000)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
% fatturato
2011
1.200.254
121.621
10,1%
2010
1.116.981
138.710
12,4%
Variaz.
83.273
(17.089)
L’esercizio 2011 per la Divisione Automotive è stato caratterizzato da un incremento
del fatturato, imputabile per Euro 34 milioni al diverso perimetro di consolidamento
ricordato in precedenza (Sud Africa) e per Euro 46 milioni ai maggiori fatturati conseguiti
principalmente in Francia (Euro 29 milioni) e Turchia (Euro 12 milioni).
La contrazione dell’EBITDA trova invece origine dalle peggiori performance in Sud
America, in Polonia ed in Italia connesse, da un lato, a dinamiche di contrazione del
mercato PSC (in particolare nell’ultimo trimestre dell’esercizio), dall’altro, a fenomeni di
rimodulazione del portafoglio modelli/produzioni attuato da alcuni clienti.
18
Stato patrimoniale riclassificato
(Euro/’000)
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
Crediti commerciali netti
239.665
287.773
254.210
269.493
(Debiti commerciali netti)
-294.641
-339.884
-298.390
-362.653
Rimanenze Finali
291.351
298.698
287.125
460.910
Altre attività / (Passività) a breve
-39.622
-73.773
-60.986
-71.297
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
172.814
181.959
296.453
624.450
659.423
620.293
646.300
Immobil. Immateriali Nette
15.311
19.285
35.591
49.759
Partecipazioni
65.250
67.879
68.128
59.134
-65.173
-60.012
-68.156
-48.835
-5.823
-2.601
-2.299
-13.121
Immobil. Materiali Nette
Fondi
Imposte differite attive / (Passive)
196.753
CAPITALE INVESTITO NETTO
830.768
856.788
835.516
989.690
PATRIMONIO NETTO
398.569
409.462
375.942
364.961
(Disponibilità liquide)
-63.582
-74.183
-59.523
-49.979
(Titoli immobilizzati)
-19.442
-19.448
-19.184
-26.206
-3.965
-5.004
-5.046
-1.828
(Titoli non immobilizzati)
(Crediti finanziari netti, ratei e
risconti finanziari netti)
Debiti finanziari a breve
3.497
-2.140
-4.001
1.417
365.933
375.950
329.137
398.347
Debiti finanziari a lungo
149.758
172.151
218.191
302.978
CAPITALE INVESTITO NETTO
830.768
856.788
835.516
989.690
DEBITO /(CREDITO) FIN. NETTO
432.199
447.326
459.574
624.729
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, a livello di Gruppo CLN si è registrato nel
2011 un aumento del capitale circolante netto di circa Euro 24 milioni, principalmente
riconducibili alla riduzione degli acconti da clienti per la realizzazione di attrezzature ed
alla riduzione dei debiti tributari.
Segnaliamo come il capitale circolante netto risulti esposto al netto degli effetti
delle operazioni di smobilizzo pro-soluto di crediti commerciali, stimabili al 31.12.11
complessivamente in Euro 161 milioni (Euro 118 milioni al 31.12.10).
19
Il decremento del capitale investito netto di Euro 26 milioni è spiegato essenzialmente
dagli ammortamenti maggiori rispetto agli investimenti e dalle dinamiche dei tassi di
cambio soprattutto con Rand e Zloty.
Il patrimonio netto totale scende di Euro 11 milioni principalmente a causa della
forte riduzione della riserva da conversione (Euro 23 milioni) e dei dividendi erogati
agli azionisti (5,2 milioni) che hanno più che assorbito il risultato dell’esercizio;
l’ingresso di SIMEST in quota di minoranza sulle attività Sudafricane dello
stampaggio ha generato un incremento del patrimonio dei terzi di circa Euro 4
milioni.
L’indebitamento netto risulta (come già nei passati 3 esercizi) ancora in discesa: i flussi
di cassa derivanti dalla gestione operativa hanno consentito di coprire interamente gli
investimenti nell’anno.
Ricordiamo che nel mese di luglio 2007 la Capogruppo CLN S.p.A. aveva siglato un
contratto di finanziamento in pool capo filato da Banca Monte dei Paschi di Siena
S.p.A. per complessivi 135 milioni di Euro; di essi residuano al 31 dicembre 2011 Euro
47,2 milioni. Il finanziamento prevede covenants economico finanziari che poggiano
sui seguenti rapporti:
1.Debito Netto/Equity
2.Debito Netto/EBITDA
3.EBITDA/Oneri finanziari netti
Al 31 dicembre 2011 tali indicatori risultano rispettati.
Principali indicatori economici e finanziari
Il principale indicatore economico per il Gruppo CLN è rappresentato dall’EBITDA,
mentre il principale indicatore finanziario è rappresentato dal Debito Netto (come
illustrati nei riclassificato economico e patrimoniale sopra riportati). Di seguito vengono
forniti altri indicatori economici e finanziari di interesse.
ROE - Return On Equity (Risultato netto/patrimonio netto)
Esprime in misura sintetica la redditività aziendale, intesa come remunerazione dei
mezzi propri investiti dagli azionisti.
ROE
20
Anno 2011
4,3%
Anno 2010
4,1%
ROI - Return On Investment (EBIT/Capitale Investito Netto)
Esprime in misura sintetica la redditività caratteristica dell’azienda, escludendo quindi
la componente finanziaria e straordinaria, rispetto al capitale investito netto.
ROI
Anno 2011
8,8%
Anno 2010
10,4%
ROS - Return On Sales (EBIT/Ricavi di Vendita)
Esprime in misura sintetica la capacità delle vendite di produrre reddito
ROS
Anno 2011
3,9%
Anno 2010
5,2%
Mezzi Propri/Capitale Investito
Esprime il rapporto tra Patrimonio Netto e Capitale Investito.
Equity/Cap. Inv.
Anno 2011
48%
Anno 2010
48%
Indice di disponibilità
Esprime la capacità dell’attivo a breve (commerciale, finanziario e disponibilità liquide)
di coprire le Passività Correnti (commerciali e finanziarie).
Att. a breve./Pass. Corr.
Anno 2011
0,89
Anno 2010
0,88
Nella determinazione del rapporto si sono inclusi nell’attivo circolante anche gli “altri
titoli” classificati in bilancio tra le “immobilizzazioni finanziarie”; questo poiché tali titoli
sono prontamente monetizzabili.
Al 31 dicembre 2011 tale rapporto risulta inferiore a 1 ma in linea rispetto allo scorso
esercizio; a riguardo, come più ampiamente evidenziato nel successivo paragrafo
relativo al Rischio di Liquidità, si segnala che a tale data il Gruppo disponeva di linee
finanziarie per Euro 41 milioni (escluso smobilizzo fatture). Inoltre, nel corso del 2012,
il Gruppo ha raggiunto le intese di massima con un pool di banche (tra le quali figurano
Intesa Sanpaolo, Unicredit, BNP ParisBas e Monte dei Paschi di Siena) per la stipula
di un syndacated loan (Euro 225/250 milioni) finalizzato a finanziare le nuove iniziative
21
di sviluppo ed a rimpiazzare finanziamenti a medio/lungo termine rimborsati nel 2011 e
negli esercizi precedenti. Alla data attuale è in corso il processo di deliberazione finale
da parte degli istituti di credito.
Indice di autocopertura del capitale fisso
Esprime la porzione del capitale immobilizzato finanziato dai Mezzi Propri.
Equity/Immobilizzazioni
Anno 2011
56,5%
Anno 2010
54,5%
Nella determinazione del rapporto si sono esclusi dalle immobilizzazioni gli “altri titoli”
classificati in bilancio tra le “immobilizzazioni finanziarie”; questo poiché tali titoli sono
prontamente monetizzabili.
PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI IL GRUPPO È SOTTOPOSTO
Rischi di natura finanziaria
Il Gruppo CLN è esposto a rischi di natura finanziaria correlati alla sua operatività che
monitora costantemente per mitigarne gli effetti:
rischio di credito, in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti;
rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie
e all’accesso al mercato del credito;
rischi finanziari (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), in quanto
il Gruppo CLN opera a livello internazionale in aree valutarie diverse e, nella sua
attività, è potenzialmente esposto alla variabilità delle valute e relativi tassi di
interesse.
.
.
.
Rischio di credito
La massima esposizione teorica al rischio di credito del Gruppo CLN al 31 dicembre
2011 è rappresentata dal valore contabile dei crediti esposti in bilancio.
Il Gruppo adotta specifiche politiche commerciali volte a monitorare la solvibilità dei
propri clienti e pone in essere operazioni di smobilizzo crediti con società di factoring
su base di accordi pro soluto, cedendo pertanto il relativo rischio.
Sono oggetto di accantonamenti specifici le posizioni creditizie che hanno un’oggettiva
22
condizione di inesigibilità parziale o totale. A fronte di crediti che non sono oggetto di
svalutazione individuale vengono talvolta stanziati, per ragioni prudenziali, fondi su
base collettiva, tenuto conto dell’esperienza storica.
Rischio di liquidità
I principali fattori che incidono sulla situazione di liquidità del Gruppo CLN sono da una
parte le risorse generate e assorbite dalla gestione operativa e dall’altra quelle impiegate
negli investimenti effettuati per lo sviluppo produttivo, strategico e nel servizio del debito.
Il Gruppo monitora costantemente l’andamento delle disponibilità liquide, dei flussi
finanziari (consuntivi e previsivi) e delle linee disponibili attraverso report di tesoreria.
In particolare al 31 dicembre 2011 le disponibilità liquide (incluso i titoli in portafoglio)
ammontano ad Euro 87 milioni, le linee disponibili per anticipazioni finanziare a breve
termine ammontano ad Euro 41 milioni mentre le linee disponibili per anticipo su fatture
s.b.f./factoring pro solvendo ammontano a complessivi Euro 174 milioni.
Rischio di cambio
Il Gruppo CLN è esposto al rischio finanziario derivante dalla variazione dei tassi di
cambio, che si origina operando in un contesto internazionale in cui le transazioni,
commerciali e finanziarie, possono essere denominate in una valuta diversa da quella
di conto nonché dalla conversione in Euro dei bilanci individuali redatti in valuta estera
dalle società consolidate.
Tali oscillazioni possono influire sul risultato economico del Gruppo e sul patrimonio
netto. In particolare nel 2011 i principali rapporti di cambio a cui il Gruppo CLN è
esposto riguardano:
EUR/Zloty;
EUR/Pesos Argentino;
EUR/Real;
EUR/Leu;
EUR/Rand.
.
.
.
.
.
Rischio di tasso d’interesse
Il Gruppo CLN effettua su base ricorrente cessioni di crediti (pro solvendo e pro soluto)
derivanti dalla propria attività commerciale e inoltre ricorre, inoltre, ad altre forme
tecniche di finanziamento, sia a breve (hot money, finanziamento import/export) che a
medio e lungo termine normalmente a tassi di interesse variabili.
Variazioni nei livelli dei tassi d’interesse di mercato influenzano pertanto il livello degli
oneri finanziari netti.
23
Rischi di business
Il Gruppo CLN è esposto ad alcuni rischi tipici dei settori in cui l’azienda opera, e
principalmente:
Rischi connessi al prezzo dell’acciaio
In particolare, variazioni del costo della nostra materia prima (coils), significative per
ampiezza e particolarmente rapide nelle tempistiche di realizzo, possono esporre il
gruppo al rischio di isteresi nel recuperare tale maggior costo del venduto sulla propria
clientela finale. Se nelle divisioni ruote e automotive le variazioni di prezzo della materia
prima sono di norma trasferite al cliente, per la divisione SSC, va invece ricordato
come, mentre il prezzo dell’acciaio è ormai influenzato da dinamiche “globali” (trend di
costo delle materie prime, fra tutte rottame, minerale di ferro, carbone e dalla situazione
dei consumi di acciaio provenienti dai mercati emergenti con l’Asia determinante),
la domanda finale di acciaio processato è influenzata da dinamiche sostanzialmente
“locali”. Nel corso degli ultimi tre esercizi, il mercato in cui opera la divisione SSC è
stato (e sarà) strutturalmente caratterizzato da una marcata volatilità nei prezzi, con
oscillazioni violente e rapide, presenti più volte nello stesso esercizio, caratterizzato
quindi da una serie di microcicli, che amplificano ulteriormente gli atteggiamenti di
carattere speculativo nelle decisioni di acquisto (formazione della domanda) sia della
distribuzione, che degli utilizzatori finali, attivi principalmente nel comparto “industria
generica”, aumentando quindi il rischio connesso alla nostra attività.
Rischi connessi all’andamento del mercato automotive
Le performance del Gruppo risentono in maniera significativa dell’andamento del settore
automotive, principalmente nel mercato europeo, sud americano e sud africano. Tali
mercati sono altamente concorrenziali in termini di qualità dei prodotti, di innovazione e,
in particolare negli ultimi anni, di prezzo. Inoltre, a causa della contrazione della domanda
di veicoli, la capacità produttiva installata dai principali costruttori a livello mondiale
supera la domanda. Come noto il mercato automotive risente poi in modo più marcato
rispetto ad altri settori industriali di fattori di rischio ed incertezza quali l’incremento o il
decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese,
l’andamento dei tassi di interesse per il credito al consumo, fattori sempre determinanti
per l’acquisto di beni durevoli. Il mercato automotive, inoltre, ha storicamente risentito
di elevata ciclicità di ampiezza e durata sempre difficile da prevedere. Ad esempio, la
recessione economica globale nel 2008 e nella prima parte del 2009 ha influenzato
molto negativamente il mercato automotive e questo ha quindi inciso sui risultati del
24
Gruppo. L’attuale debolezza economica dei paesi dell’Eurozona, tra cui l’Italia, sta
generando incertezza circa la possibile evoluzione dell’attività economica in generale,
e del comparto automotive in particolare. In Europa, nonostante le misure adottate
da molti Governi, dalla UE, dalle autorità monetarie e anche da enti privati per fornire
supporto finanziario agli stati membri dell’Unione Europea in difficoltà e per fronteggiare
l’eventualità di un default del debito sovrano da parte di alcuni Paesi Europei, persistono
riserve sul peso del debito di certi Paesi dell’Eurozona e sulla loro capacità di onorare gli
impegni finanziari futuri, sulla stabilità complessiva dell’euro e sulla funzionalità dell’euro
come moneta unica (o, in circostanze più estreme, sulla possibile dissoluzione dell’euro
stesso), in considerazione della diversità dei contesti economici e politici tra gli Stati
Membri dell’Eurozona. Tra l’altro tale situazione di incertezza nel mondo della finanza
europea ha comportato un inasprimento nei tassi applicati alle imprese ed un generale
restringimento nel credito all’economia reale.
Questi potenziali sviluppi potrebbero impattare negativamente i business e le attività
del Gruppo
Il Gruppo CLN fronteggia, per quanto possibile, tali rischi attraverso politiche di
ampliamento della propria clientela, di diversificazione geografica seguendo i propri
clienti produttori d’auto nelle loro nuove iniziative di business e nell’ampliamento delle
gamme di prodotti e processi. In tale ottica si devono inquadrare le nuove iniziative che
il Gruppo ha intrapreso in passato in Sud Africa, India, Russia e più recentemente in
Serbia, Turchia e Cina.
Rischi relativi alle vendite sui mercati internazionali
Una parte sempre più significativa delle attività produttive e delle vendite del Gruppo
hanno luogo al di fuori dell’Italia e si prevede che tale aspetto tenderà ulteriormente ad
evidenziarsi nei futuri esercizi. Ciò espone il Gruppo ai tipici rischi connessi all’operare
su scala globale quale l’esposizione a condizioni economiche e a politiche locali,
attuazione di politiche restrittive di importazioni e/o esportazioni, alla sottoposizione di
molteplici regimi fiscali.
Rischi legati alla presenza in paesi emergenti
Il Gruppo opera in diversi paesi emergenti sia direttamente (Brasile, Argentina, Sud
Africa) che tramite accordi di Joint Venture ed altri accordi di cooperazione (Turchia,
India, Russia, Serbia e, dal 2012, anche Cina). L’esposizione del Gruppo all’andamento
di questi paesi è aumentata negli ultimi anni. Il verificarsi di sviluppi politici o economici
sfavorevoli in tali aree potrebbero incidere in maniera negativa sui risultati economici
e sulla situazione finanziaria.
25
Molti dei nostri principali clienti OEM hanno avviato in passato – e intendono proseguire
in futuro – politiche di globalizzazione al fine di raggiungere i mercati emergenti; il
nostro Gruppo, in taluni casi, ha seguito in tali iniziative i propri clienti. La capacità
dei nostri clienti di raggiungere i loro obiettivi ed il loro livello di successo influenzerà
anche la redditività delle nostre iniziative al loro seguito.
Rischi connessi agli accordi di joint ventures
Il Gruppo sta perseguendo una politica volta alla ricerca di opportunità di joint ventures
ed alleanze per realizzare obiettivi di verticalizzazione produttiva, fidelizzazione ed
espansione commerciale, ottimizzazione degli impegni di capitale e riduzione dei
rischi, in particolare connessi all’entrata in paesi in via di sviluppo. Tali accordi si
concretizzano talvolta attraverso l’acquisizione di partecipazioni di maggioranza, ma
anche paritetiche o di minoranza. Il raggiungimento degli obiettivi alla base della stipula
di tali intese è influenzato da molteplici fattori quali i rapporti con i rispettivi partners, la
visione condivisa delle strategie future da perseguire, problematiche di natura tecnica,
finanziaria e normative locali.
Rischi connessi alla elevata concorrenza
Il mercato della fornitura di componenti per autoveicoli agli OEM è caratterizzato,
sia per quanto riguarda la produzione di ruote che per quella di particolari stampati,
da elevata competitività. Il nostro Gruppo si trova a competere con un elevato
numero di concorrenti aventi gradi di forza (finanziaria ed industriale) molto diversi
tra di loro; alcuni di essi si trovano in alcune aree di prodotto/processo ad avere
posizioni dominanti rispetto alla nostra; altri invece si trovano a dover affrontare
profondi processi di ristrutturazione e di riorganizzazione. In taluni paesi emergenti
si stanno affacciando nuovi soggetti che potrebbero far alzare ulteriormente il grado
di concorrenza.
Rischi connessi alle politiche di outsourcing degli OEM
Sia il mercato della produzione di ruote che quello della produzione di particolari stampati
risentono fortemente delle politiche di outsourcing adottate dagli OEM. Le decisioni in
merito all’outsourcing adottate dagli OEM risentono di molteplici fattori: disponibilità
nelle varie sedi di capacità produttiva interna, percezione della rilevanza strategica di
alcuni componenti rispetto ad altri, disponibilità finanziarie, costi di produzione, qualità,
tempistiche di consegna, know how. Tali scelte/strategie degli OEM determinano le
dimensioni dei mercati attuali/potenziali per tutti coloro i quali operano nel settore della
componentistica automotive.
26
INFORMAZIONI RELATIVE ALLE RELAZIONI CON L’AMBIENTE
E ALLA SICUREZZA
Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia
di tutela dell’ambiente con riferimento ai settori di appartenenza. In particolare, si
sottolinea come l'attività svolta, sia per i materiali trattati che per i consumi energetici e
i rifiuti prodotti, possa essere considerata a basso impatto ambientale.
Per quanto concerne la normativa REACH, basata sul Regolamento Europeo CE n.
1907/2006 (introduzione di un sistema di registrazione, valutazione e autorizzazione
delle sostanze chimiche circolanti sul territorio dell’Unione Europea), il Gruppo ha
continuato - nell’anno 2011 - a monitorare l’evoluzione della normativa attraverso il
gruppo di lavoro creatosi nel 2008. In particolare, si è posta l’attenzione sulla Candidate
List (elenco emanato dall’ECHA circa le sostanze vietate) affinché le sostanze contenute
in tale elenco non siano presenti né nei prodotti realizzati né in quelli acquistati dalle
società del Gruppo.
Per quanto riguarda gli aspetti di Salute e Sicurezza sul lavoro, nel corso del 2011
sono proseguiti i lavori e la formazione relativi al Progetto Sicurezza lanciato nel 2009,
con l'introduzione di nuove attività volte a migliorare la performance di ogni divisione
in materia di Sicurezza.
Il suddetto progetto rappresenta il primo passo verso la realizzazione di un Sistema di
Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro volto a:
garantire la tutela della salute e della prevenzione dei rischi nel rispetto della
normativa vigente.
Individuare le opportune misure di prevenzione e protezione al fine di ridurre al
minimo gli eventi infortunistici.
Fornire al management aziendale un sistema gestionale efficiente ed efficace che
consenta un’attività permanente di individuazione e gestione dei problemi emergenti
ed un ordinato flusso di informazioni in grado di supportare adeguatamente le
responsabilità decisionali ed operative.
Incrementare il coinvolgimento, la motivazione e la sensibilizzazione del
personale.
Aumentare l’efficienza e le prestazioni nell’ottica del miglioramento continuo.
Contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro.
Migliorare la propria immagine interna ed esterna, quindi avere una maggiore
affidabilità verso clienti, fornitori ed enti/autorità di controllo.
Ridurre progressivamente i costi della salute e sicurezza sul lavoro.
.
.
.
.
.
.
.
.
27
28
Salute, sicurezza e ambiente sono
priorità assolute per tutte le società del gruppo,
in riferimento agli ambienti di lavoro, alle macchine e agli
impianti utilizzati negli stabilimenti e nei trasporti. Ogni
persona viene informata, motivata e coinvolta nella
condivisione dell’obiettivo “zero incidenti”.
L’ambiente, inteso come natura, è un patrimonio
irrinunciabile per il territorio e le comunità, e il gruppo CLN
ha avviato il progetto Green Point per creare zone verdi e
fiorite in ogni stabilimento, organizzate e curate direttamente
dal personale interno.
29
Le azioni previste per il 2012, si basano sull’analisi della tipologia degli infortuni del
2011, che mette in evidenzia come l’aspetto comportamentale possa fare la differenza
e possa costituire ormai il più significativo valore aggiunto nell’affrontare il tema
Sicurezza e Salute nei vari stabilimenti.
La totale convinzione nella possibilità di prevenzione degli infortuni passa
obbligatoriamente attraverso un più allargato e capillare coinvolgimento dei dipendenti
a tutti i livelli di responsabilità e attraverso un più metodico, strutturale e condiviso
presidio sui comportamenti.
LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO
Gli investimenti relativi all’attività di ricerca e sviluppo sostenuta dal Gruppo,
completamente spesati in conto economico, si sono focalizzati in particolare su:
l’applicazione di soluzioni innovative legate all’utilizzo dei materiali;
le soluzioni di prodotto tese ad aumentarne la sicurezza e l’affidabilità;
l’efficientamento dei principali processi produttivi;
la velocità di risposta e di proposta verso i clienti.
.
.
.
.
RAPPORTI CON IMPRESE CORRELATE
I rapporti fra le società del Gruppo sono regolati a condizioni di mercato. I rapporti tra
la società CLN e le sue società controllate e collegate, nonché tra le stesse società,
sono prevalentemente di natura commerciale.
Di seguito riportiamo un prospetto di sintesi che evidenzia i rapporti patrimoniali ed
economici intercorsi tra le società del Gruppo (valori in migliaia di Euro):
30
JBM – MA Ltd
ITLA SRL
LIMA
ALMASIDER
GERVASI POLSKA
Prorena Ortolano
IM Italia
EMARC
OMV
Metaltranciati
DELNA
AVISCALI
PROMA POLAND
GRUPPO PMC
GRUPPO CELLINO
CIR
TOTALE
JBM – MA Ltd
ITLA SRL
LIMA
ALMASIDER
GERVASI POLSKA
Prorena Ortolano
IM Italia
EMARC
OMV
Metaltranciati
DELNA
GRUPPO PMC
PROMA POLAND
GRUPPO CELLINO
CIR
ALTRE
TOTALE
Crediti
Debiti
Commerciali Commerciali
8.656
2.369
1
33
33
1.055
8
2
2.975
503
42
851
5
19
11
3
198
166
718
217
4.145
1.607
2
21.053
2.566
Ricavi
Operativi
504
9.757
28
336
306
13.679
146
1.774
444
86
76
680
229
10.499
503
9
39.056
Costi
Operativi
(13)
(19)
27
525
5
948
187
6.256
548
8.464
Crediti
Finanziari
750
2.000
2.006
4.756
Debiti
Finanziari
-
Ricavi
Finanziari
62
62
Costi
Finanziari
-
31
32
As a Global Brain. Lavorare in partnership
significa andare lontano per essere vicino ai nostri clienti;
accogliere le loro sfide e opportunità, impegnandoci ad
offrirne di nuove; lavorare in una rete relazionale che
valorizzi tutti i soggetti coinvolti, per costruire insieme
opportunità di sviluppo comune; dare continuità alla
collaborazione e al dialogo, per migliorare il nostro domani.
33
Con riferimento ai rapporti in essere con società correlate, ed in particolare con
riferimento ai rapporti di partecipazione nei quali il Gruppo CLN detiene una quota
non superiore al 50%, si precisa che, ad eccezione di casi specifici in cui il controllo
della partecipata è esercitato congiuntamente con altro azionista/socio (al 31 dicembre
2011 unicamente per le seguenti società: PMC Automotive, MA-JBM, Almasider,
Prorena Ortolano s.r.l. e Itla s.r.l.), il Gruppo CLN non controlla in alcun modo le scelte
economico finanziarie della società partecipata. Ne deriva che, al di fuori dei limitati
casi di controllo congiunto sopra menzionati, in tutte le altre situazioni il Gruppo CLN
non determina le scelte strategiche, né è in grado di determinare le politiche gestionali,
in particolare in termini di gestione dei rapporti con clienti, con fornitori, con il personale
dipendente e con gli istituti di credito.
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
I principali fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 2011 sono così
sintetizzabili:
Nel mese di febbraio 2012 MW Italia e Shanghai Baosteel International Economic
and Trading Co., Ltd (“Baosteel”) hanno siglato un JV agreement finalizzato alla
costituzione di una NewCo denominata Chongqing Baosteel – MW Wheels Co. Ltd,
nella quale MW deterrà una partecipazione del 25%. La NewCo avrà una capacità
produttiva di 3,5 milioni di ruote PSC/LCV e sarà ubicata nella provincia di Chongqing
(Cina).
Nel mese di febbraio 2012 Canessa S.p.A. ha deliberato di apportare, mediante
un’operazione di conferimento di ramo d’azienda, l’attività produttiva dello
stabilimento di Fontanellato a favore della correlata Prorena Ortolano S.r.l. In forza
di tale conferimento, il Gruppo CLN ha acquisito il controllo della Prorena Ortolano
s.r.l. che verrà quindi inclusa nel bilancio consolidato 2012.
Nel mese di marzo MW Italia ed il Gruppo WPT hanno raggiunte le intese in forza
delle quali MW rileverà il residuo 30,5% delle azioni di MWPT BV; tutti gli oneri
relativi sono già stati accertati nel bilancio consolidato 2011.
Sempre nel mese di marzo Gianetti Ruote S.p.A., ha partecipato all’aumento del
capitale della Fluid & Mechanical Engineering s.r.l. acquisendo il 20% delle quote.
In data 12 Aprile MA e Shougang Group Corporation hanno siglato un accordo per la
costituzione di una JV paritetica per la produzione di particolari stampati, assemblati
e roll-formed nell’area di Beijing (Cina).
.
.
.
.
.
34
PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Il primo bimestre del 2012 ha confermato in buona sostanza gli andamenti dell’ultimo trimestre
del 2011. I mercati di riferimento hanno iniziato l’anno all’insegna dell’incertezza e con livelli
di domanda tendenzialmente in calo rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio.
Mercato Acciaio
Secondo le previsioni delle principali associazioni di categoria, quali Eurofer (per i
produttori) ed Eurometal (per la distribuzione), il consumo apparente 2012 nella UE-27 è
previsto in riduzione (-2%) rispetto al 2011, evidenziando un forte divario (-22%) rispetto
al 2007, pur con significative differenze tra i differenti Paesi comunitari, con la Germania
che ancora una volta ha le migliori opportunità di performance, grazie alle possibilità di
esportazione, soprattutto in Far East, nel settore automotive e nella meccanica.
Il trend del PIL in Europa è stimato prossimo allo zero, con Paesi come l’Italia in fase recessiva
(-1,2%) con conseguenti stime del consumo apparente italiano riviste al ribasso (-23% rispetto
al 2007) e con un trend stimato particolarmente critico nella prima parte del 2012.
La forte volatilità dei prezzi di acquisto dei coils hanno già visto, in questi primi mesi
del 2012, consuntivare un aumento di poco inferiore ai +100 €/t (pari circa a +20%),
rispetto ai valori minimi di fine 2011.
L’attuale situazione del mercato italiano purtroppo non evidenzia ancora una domanda
solida e stabile e, a maggior ragione, in presenza di situazioni esogene fuori dal nostro
controllo, potrà presentare situazioni di criticità che andranno ad impattare sul nostro
mercato domestico, in termini di consumi e prezzi.
Resta quindi d’obbligo la prudenza nel valutare l’evoluzione della gestione 2012, che sembra
connotarsi comunque per la Divisione SSC come un anno caratterizzato da una domanda
ancora fortemente disallineata rispetto alla capacità di offerta installata e dove l’attenzione
ai costi complessivi di funzionamento deve essere primaria per ridurre il break-even
aziendale, dato che volumi e marginalità rimarranno a tratti sotto particolare pressione, a
causa dello strutturale eccesso di competizione presente sul mercato distributivo italiano.
Mercato Automotive
Per quanto riguarda il mercato Passengers Cars (“PSC”), a livello UE 27 le
immatricolazioni di auto sono scese del 8,2% nel primo bimestre 2012 rispetto all’analogo
periodo dello scorso anno, confermando quindi la debolezza nella domanda che già
35
aveva caratterizzato gli ultimi mesi del 2011, seppur con significative differenze a livello
dei vari paesi; Germania, UK e Spagna infatti non hanno risentito di cali significativi
mentre Francia (-20%) ed Italia (-17,8%) hanno confermato pienamente le difficoltà
che già si erano palesate nel corso del 2011. Per quanto riguarda le performance dei
principali clienti carmakers del Gruppo CLN in Europa è stato registrato un calo di
immatricolazioni nel primo bimestre 2012 rispetto all’analogo periodo del 2011: Gruppo
Fiat (-16,4%), PSA (-15,8%), Renault (-24,6%) e BMW (-3,4%).
Anche il settore dei Light Commercial Vehicles (“LCV”) in Europa nel primo bimestre
2012 è stato complessivamente in contrazione (-9,2%), anche qui però con marcate
diversità tra paese e paese: Italia -31,5%, Spagna -22,8%, Francia -3,4%, UK -20,3%
mentre la Germania non ha mostrato variazioni di rilievo rispetto all’analogo periodo
del 2011. Per quanto riguarda le performance dei principali clienti del Gruppo CLN
operanti in Europa sul mercato LCV, si segnalano buoni risultati rispetto al Q1 2010 di
Renault (+9,8%), del Gruppo Fiat (+7,5%) e PSA (+10%).
Da quanto sopra riportato, si comprende come anche l’esercizio 2012 presenterà
ancora incertezze in merito all’evoluzione della domanda in Europa con significative e
marcate differenze tra i differenti paesi/ carmakers/ modelli/segmenti. In tale contesto
la Divisione Automotive continuerà a perseguire le proprie strategie finalizzate alla
diversificazione dei clienti e delle aree geografiche, del posizionamento dei propri
prodotti per segmento e modello, del consolidamento delle efficienze realizzate nel
2009- 2011 e dei risultati attesi dalle attività di ristrutturazione messe in atto.
Un’ulteriore spinta dovrebbe provenire dalle iniziative avviate in nuovi mercati nei quali
la Divisione non era presente (Sud Africa in particolare) e dalle quali si attende anche
nel medio periodo un importante contributo al consolidamento e alla crescita, mentre
altre iniziative di internazionalizzazione verranno concretamente avviate in Cina (di
particolare rilievo il JV agreement recentemente siglato con Shougang).
La Divisione Ruote si attende in tale scenario una sostanziale conferma delle positive
performance registrate nel 2011 in Romania e Polonia, mentre prevede una contrazione
in Francia; permarranno in sofferenza le unità italiane, ancora in corso di ristrutturazione
e con volumi inadeguati a conseguire l’equilibrio economico. Proseguirà invece il
percorso già tracciato in passato di internazionalizzazione, in particolare in Turchia
attraverso il Joint Venture Agreement siglato con Jantsa e in Cina con il Joint Venture
Agreement siglato con Baosteel.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Sig.ra Aurora Magnetto
36
38
I nostri stabilimenti
39
BILANCIO CONSOLIDATO al 31 dicembre 2011
Stato patrimoniale consolidato
ATTIVO
CREDITI Vs. SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
IMMOBILIZZAZIONI
I
Immobilizzazioni immateriali
Costi di impianto e di ampliamento
Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità
Diritti di brevetto industriale e utilizz. opere d’ingegno
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Avviamento
Immobilizzazioni in corso e acconti
Altre
Differenze da consolidamento
Totale immobilizzazioni immateriali
II
Immobilizzazioni materiali
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinario
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
Immobilizzazioni in corso e acconti
Totale immobilizzazioni materiali
III Immobilizzazioni finanziarie
Partecipazioni in:
imprese controllate
imprese collegate
imprese controllanti
altre imprese
Totale partecipazioni
Crediti:
verso imprese controllate
verso imprese collegate
verso controllanti
verso altri
Totale crediti
Altri titoli
Azioni proprie
Totale immobilizzazioni finanziarie
Totale immobilizzazioni
ATTIVO CIRCOLANTE
I
Rimanenze
Materie prime sussidiarie e di consumo
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
Lavori in corso su ordinazione
Prodotti finiti e merci
Acconti
Totale rimanenze
42
(Importi in migliaia di Euro)
31.12.2011
31.12.2010
0
0
0
541
412
859
204
678
3.816
8.801
15.311
225.368
340.723
13.901
5.068
39.390
624.450
0
2.624
690
1.074
271
519
4.329
9.778
19.285
236.821
353.327
17.280
6.187
45.808
659.423
749
57.590
0
6.911
65.250
632
54.733
0
12.514
67.879
0
750
0
370
1.120
19.442
0
85.812
725.573
154.804
29.814
43.870
60.818
2.045
291.351
0
3.000
0
1.268
4.268
19.448
0
91.595
770.303
158.550
28.969
52.955
53.214
5.010
298.698
ATTIVO (segue)
Crediti
Verso clienti
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Verso imprese controllate
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Verso collegate
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Verso controllanti
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Tributari
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Imposte anticipate
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Verso altre imprese
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Verso altri
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Totale crediti
Attività finanziarie che non costituiscono
III
immobilizzazioni
Partecipazioni
Altri titoli
Azioni proprie
Totale attività finanziarie che non costituiscono
immobilizzazioni
IV Disponibilità liquide
Depositi bancari e postali
Denaro e valori in cassa
Totale disponibilità liquide
Totale attivo circolante
RATEI E RISCONTI ATTIVI
Ratei e risconti
Totale ratei e risconti
TOTALE ATTIVO
II
(Importi in migliaia di Euro)
31.12.2011
31.12.2010
239.273
392
47.589
161
385.971
287.423
350
1.318
0
26.055
221
0
0
19.703
1.775
13.804
21.709
877
0
45.100
35
418.370
0
3.965
0
0
5.004
0
3.965
5.004
62.639
943
63.582
744.869
74.074
109
74.183
796.255
2.477
2.477
1.472.919
4.870
4.870
1.571.428
2.000
0
22.166
0
0
0
28.996
888
17.971
25.642
893
0
43
PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
I
Capitale
II
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
III Riserve di rivalutazione
IV Riserva legale
V Riserva per azioni proprie in portafoglio
VI Riserve statutarie
VII Altre riserve:
- Riserva conto capitale
- Riserva di consolidamento
- Riserva di conversione
VIII Utili (perdite) portati a nuovo
IX Utile (perdita) dell’esercizio
TOTALE PATRIMONIO NETTO di Gruppo
Capitale di azionisti terzi
TOTALE PATRIMONIO NETTO
FONDI PER RISCHI E ONERI
per trattamento di quiescenza e obblighi simili
Fondi per imposte, anche differite
Altri
Totale fondi per rischi e oneri
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO
SUBORDINATO
DEBITI
Obbligazioni
Obbligazioni convertibili
Debiti verso soci per finanziamenti
Debiti verso banche
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Debiti verso altri finanziatori
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Acconti
Debiti verso fornitori
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Debiti rappresentati da titoli di credito
Debiti verso controllate
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Debiti verso collegate
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
44
(Importi in migliaia di Euro)
31.12.2011
31.12.2010
235.000
0
13.463
4.075
0
0
235.000
0
13.463
3.720
0
0
100.000
7.630
-17.934
16.766
13.467
372.467
26.102
398.569
100.000
7.553
5.060
9.140
13.151
387.087
22.375
409.462
9.757
51.346
30.964
92.067
9.972
39.503
24.162
73.637
22.541
24.488
0
0
0
0
0
12
282.276
88.500
272.590
99.914
83.069
61.258
44.888
101.917
72.236
65.547
294.641
0
588
339.884
0
1.431
0
0
0
0
2.559
0
459
0
PASSIVO (segue)
Debiti verso controllanti
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Debiti verso altre imprese
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Debiti tributari
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza
sociale
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Altri debiti
esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltre l’esercizio successivo
Totale debiti
RATEI E RISCONTI
Aggi di emissione
Altri ratei e risconti
Totale ratei e risconti
TOTALE PASSIVO
(Importi in migliaia di Euro)
31.12.2011
0
0
7
0
31.12.2010
0
0
20.031
0
137
0
29.643
834
17.563
227
17.927
339
33.297
1.502
930.406
27.451
3.230
1.033.551
29.336
29.336
1.472.919
30.290
30.290
1.571.428
45
CONTI D’ORDINE
(Importi in migliaia di Euro)
31.12.2011
31.12.2010
GARANZIE FIDEJUSSORIE
18.609
3.847
TOTALE GARANZIE PRESTATE
18.609
3.847
25.283
43.500
25.283
43.500
981
2.153
981
2.153
44.873
49.500
GARANZIE PRESTATE
IMPEGNI
Impegni per operazioni di finanzia derivata
TOTALE IMPEGNI
CONTI RISCHI
Avvalli e fideiussioni ricevute da terzi
TOTALE CONTI RISCHI
TOTALE CONTI D’ORDINE
46
Conto economico consolidato A)
VALORE DELLA PRODUZIONE
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di
lavorazione, semilavorati e finiti
Variazione dei lavori in corso su ordinazione
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Altri ricavi e proventi
Totale valore delle produzione
B)
COSTI DELLA PRODUZIONE
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di
merci
Per servizi
Per godimento di beni di terzi
Per il personale:
salari e stipendi
oneri sociali
trattamento di fine rapporto
trattamento di quiescenza e simili
altri costi
Totale per il personale
Ammortamenti e svalutazioni:
ammortamento delle immobilizzazioni
immateriali
ammortamento delle immobilizzazioni materiali
altre svalutazioni delle immobilizzazioni
svalutazione dei crediti e delle disponibilità
liquide
Totale ammortamenti e svalutazioni
Variazione delle rimanenze di materie prime,
sussidiarie, di consumo e merci
Accantonamenti per rischi
Altri accantonamenti
Oneri diversi di gestione
Totale costi della produzione
Differenza tra valore e costi della produzione
C)
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
Proventi da partecipazioni:
proventi da imprese controllate
proventi da imprese collegate
proventi da imprese controllanti
proventi in altre imprese
Totale proventi da partecipazioni
(Importi in migliaia di Euro)
2011
2010
1.892.373
1.700.886
11.128
665
-6.217
91
200.864
2.098.239
-20.938
172
219.463
1.900.248
1.388.284
1.221.624
209.181
13.507
190.040
13.427
207.819
57.291
6.545
1.008
31.386
304.049
189.720
56.123
6.857
650
23.296
276.646
7.137
9.982
79.953
1.130
79.294
2.398
1.674
2.809
89.894
94.483
-4.340
-1.783
5.573
1.914
16.937
2.024.999
73.240
1.326
1.000
14.417
1.811.180
89.068
0
0
0
0
0
0
0
0
385
385
47
Conto economico (segue)
Altri proventi finanziari:
- da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
imprese controllate
imprese collegate
(Importi in migliaia di Euro)
2011
2010
0
0
62
109
2
74
64
183
443
375
292
1.214
interessi e commissioni da imprese controllate
0
0
interessi e commissioni da imprese controllanti
0
imprese controllanti
altri
Totale da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
- da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non
costituiscono partecipazioni
- da titoli iscritti nell’attivo circolante che non
costituiscono partecipazioni
Proventi diversi dai precedenti
interessi e commissioni da imprese collegate
0
0
0
28
interessi e commissioni da altri e proventi vari
2.085
1.441
Totale proventi diversi dai precedenti
2.085
1.469
Totale altri proventi finanziari
2.884
3.241
altri
35.776
24.447
Totale interessi ed altri oneri finanziari
35.776
24.447
7.112
-1.868
0
Interessi ed altri oneri finanziari
imprese controllate
imprese collegate
imprese controllanti
altre imprese gruppo
Utili e perdite su cambi
Totale proventi e oneri finanziari
D)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ
FINANZIARIE
Rivalutazioni:
48
di partecipazioni
di immobilizzazioni finanziarie che non
costituiscono partecipazioni
di titoli iscritti nell’attivo circolante che non
costituiscono partecipazioni
Totale rivalutazioni
-25.780
-22.688
2.537
2.529
0
0
0
0
2.537
2.529
Conto economico (segue)
Svalutazioni:
di partecipazioni
di immobilizzazioni finanziarie che non
costituiscono partecipazioni
di titoli iscritti nell’attivo circolante che non
costituiscono partecipazioni
di crediti finanziari
Totale svalutazioni
Totale delle rettifiche di valore delle att. finanziarie
E)
PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
Proventi
plusvalenze da alienazioni
altri
Totale proventi straordinari
minusvalenze da alienazioni
imposte relative ad esercizi precedenti
Altri oneri
Totale oneri straordinari
Totale delle partite straordinarie
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
Imposte correnti
Imposte anticipate e differite
Imposte sul reddito dell’esercizio
UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO DI GRUPPO E
DI TERZI
Perdita (utile) di competenza di azionisti terzi
UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO DEL GRUPPO
(Importi in migliaia di Euro)
2011
2010
3.306
9.308
0
0
0
0
3.306
9.308
-769
-6.779
598
2.084
11.470
4.680
995
836
10.872
53
2.596
1.354
18.200
21.030
19.248
23.220
-7.778
-18.540
18.893
28.290
38.913
2.901
41.061
-4.166
21.794
24.124
17.119
16.937
-3.652
-3.786
13.467
13.151
49
Nota integrativa al bilancio consolidato
al 31 dicembre 2011
1. ATTIVITÀ PRINCIPALI
CLN S.p.A. è un ente giuridico di diritto italiano. CLN S.p.A. e le sue controllate (“il
Gruppo”) operano in circa 16 paesi in 3 differenti linee di business: centri di servizio
siderurgico (prelavorazione di coils in acciaio e lavorazione della lamiera in generale),
stampaggio e produzione ruote in acciaio.
Le operazioni effettuate con parti correlate rientrano nel normale corso di attività delle
società del Gruppo e sono prevalentemente di natura commerciale. Dette operazioni
sono regolate a condizioni di mercato
2. FORMA E CONTENUTO DEL BILANCIO CONSOLIDATO
Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità alle disposizioni del Capo III del
D. Lgs. n. 127/1991, tenuto conto delle variazioni e interpretazioni introdotte dal D.
Lgs., 17 gennaio 2003 n°6 e successive modifiche, integrate dai principi contabili
emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri nonché
dall’Organismo Italiano di Contabilità e, in mancanza e ove non in contrasto, da quelli
emanati dell’International Accounting Standards Board (I.A.S.B.).
Essi sono stati applicati secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione
dell’attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo
o del passivo considerato.
Il bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale e dal Conto Economico
consolidati e dalla Nota Integrativa.
I fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio, illustrati nella Relazione sulla
gestione, costituiscono parte integrante della presente Nota integrativa.
Il Bilancio consolidato è stato predisposto consolidando con il metodo dell’integrazione
globale i bilanci della CLN S.p.A., Società Capogruppo, nonché quelli di tutte le società
italiane ed estere dove la stessa detiene direttamente o indirettamente la maggioranza
dei diritti di voto. L’area di consolidamento è riportata in allegato alla Nota Integrativa.
Le società del Gruppo, le relative denominazioni, sedi, oggetto sociale, capitale
sociale e percentuali di partecipazione diretta ed indiretta sono elencate in allegato
alla presente Nota Integrativa.
I bilanci oggetto di consolidamento sono riferiti alla stessa data di chiusura della
Capogruppo.
51
Si precisa che nell’allegato bilancio consolidato non si è proceduto a deroghe ai sensi
del 4° comma art. 2423 del c.c.
Tutte le voci contenute nei prospetti di bilancio sono state confrontate con le
corrispondenti voci dell’esercizio precedente.
Gli importi indicati nel bilancio e nella Nota Integrativa sono tutti espressi in migliaia di
Euro, salvo dove diversamente indicato.
Principi di consolidamento
Il bilancio consolidato è stato redatto includendo i bilanci al 31 dicembre 2011 delle società
del Gruppo inserite nell’area di consolidamento predisposti dai Consigli di Amministrazione
per l’approvazione da parte delle singole Assemblee, opportunamente modificati, ove
ritenuto necessario, per uniformarli ai criteri di valutazione adottati dalla Capogruppo.
I bilanci espressi in moneta estera sono stati convertiti in Euro applicando alle
singole poste del conto economico il cambio medio dell’anno. Gli elementi dello stato
patrimoniale sono stati invece convertiti ai cambi di fine anno.
Le differenze originate dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi di fine
esercizio sono state imputate alle riserve del patrimonio netto consolidato.
I tassi di cambio applicati sono riportati nel paragrafo “altre informazioni” della Nota
Integrativa.
Tutte le imprese controllate incluse nell’area di consolidamento sono consolidate con
il metodo dell’integrazione globale, così sintetizzabile:
a. assunzione delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi nel loro ammontare
complessivo, prescindendo dall’entità della partecipazione detenuta e attribuendo,
in genere, ai Soci di minoranza, in apposite voci, la quota del patrimonio netto e del
risultato dell’esercizio di loro spettanza.
b. la differenza emergente all’atto dell’acquisto dall’eliminazione del valore di carico
della partecipazione in un’impresa inclusa nell’area di consolidamento, a fronte della
corrispondente quota di patrimonio netto, è imputata, ove possibile, agli elementi
dell’attivo e del passivo dell’impresa medesima. L’eventuale residuo è così trattato:
se positivo è iscritto nella voce “differenza da consolidamento” delle immobilizzazioni
immateriali ed è ammortizzato in quote costanti in relazione alla prevista
recuperabilità dello stesso;
se negativo è iscritto in una voce del patrimonio netto come “riserva di
consolidamento”, ovvero, quando sia dovuto a previsione di risultati economici
sfavorevoli, in una voce denominata “fondo di consolidamento per rischi ed oneri
futuri”.
.
.
52
c. eliminazione dei crediti e dei debiti, nonché dei costi e dei ricavi intercorrenti fra le
imprese consolidate.
Inoltre, sono state eliminate:
le plusvalenze derivanti da trasferimenti di immobilizzazioni tra imprese consolidate;
gli utili, se significativi, derivanti da operazioni tra imprese consolidate relative a
cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l’impresa acquirente;
le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni immobilizzate in imprese
consolidate, di crediti infragruppo, nonché i dividendi infragruppo.
.
.
.
3. CRITERI DI VALUTAZIONE
Ai sensi dell’articolo 2426 del c.c. esponiamo i criteri di valutazione adottati per la
redazione del bilancio, che sono omogenei a quelli del precedente esercizio.
Immobilizzazioni Immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione.
Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi diretti e indiretti per la quota
ragionevolmente imputabile all’immobilizzazione. In tutti i casi, il costo sostenuto, come
sopra definito, non eccede il valore recuperabile.
Le immobilizzazioni immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo, sono
sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio in relazione alla residua possibilità di
utilizzo futuro per tali beni. I piani di ammortamento hanno diversa durata a seconda
delle prospettive di impiego economico stimate con riferimento alle immobilizzazioni.
Le immobilizzazioni che alla data di chiusura dell’esercizio risultino durevolmente di valore
inferiore a quello contabilizzato sono iscritte a tale minore valore, che tuttavia, ad eccezione
dell’avviamento, non potrà essere mantenuto nei successivi bilanci qualora vengano
meno le ragioni della rettifica. Ove le svalutazioni derivanti da perdite durevoli di valore
derivino da operazioni di natura straordinaria, di riconversione produttiva, ristrutturazione o
ridimensionamento produttivo, le medesime vengono classificate come oneri straordinari.
Immobilizzazioni Materiali
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o produzione aumentato,
per alcuni di essi, dagli incrementi relativi alle rivalutazioni di legge o dai plusvalori
53
allocati per differenze originate tra i costi di nuove acquisizioni e il patrimonio netto
acquisito, al netto dei relativi ammortamenti.
Le immobilizzazioni materiali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo, sono
sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base di aliquote economicotecniche costanti, determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.
I coefficienti applicati sono i seguenti:
Fabbricati industriali e costruzioni leggere
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
3% - 10%
6,7% - 17,5%
5% - 25%
12% - 25%
Il periodo di ammortamento decorre dall’esercizio in cui il bene viene utilizzato e nel
primo esercizio tali aliquote sono ridotte, in via forfettaria, al 50%, sul presupposto
che la quota di ammortamento così ottenuta non si discosti significativamente da
quella calcolata a partire dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto per
l’uso.
Le immobilizzazioni che alla data di chiusura dell’esercizio risultino durevolmente di
valore inferiore a quello contabilizzato sono iscritte a tale minore valore, che tuttavia non
potrà essere mantenuto nei successivi bilanci qualora vengano meno le ragioni della
rettifica. Ove le svalutazioni derivanti da perdite durevoli di valore derivino da operazioni
di natura straordinaria, di riconversione produttiva, ristrutturazione o ridimensionamento
produttivo, le medesime vengono classificate come oneri straordinari.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al
Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono
attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue
possibilità di utilizzo degli stessi.
Nel valore delle immobilizzazioni non sono compresi gli oneri finanziari sostenuti per
l’acquisto o la fabbricazione degli stessi.
Gli acconti ed i costi per immobilizzazioni materiali in corso di costruzione, che non
sono entrati in uso al termine dell’esercizio, sono evidenziati separatamente.
I contratti di leasing sono stati contabilizzati in bilancio consolidato secondo i criteri
previsti dalla metodologia finanziaria. In particolare, il valore capitale dei beni,
inclusivo delle quote di canoni iniziali inclusi nei risconti attivi nei bilanci d’esercizio,
è stato incluso nelle immobilizzazioni materiali, mentre i debiti per canoni di leasing
in linea di capitale sono stati inclusi nei debiti finanziari a medio/lungo termine.
I canoni di leasing contabilizzati nei bilanci d’esercizio sono stati sostituiti con
54
gli ammortamenti calcolati sulla vita utile degli immobili oggetto di leasing, con i
relativi interessi passivi, iscritti negli oneri finanziari e le relative imposte differite
stanziate.
In deroga ai principi contabili generalmente accettati in Italia, ove:
(i)consentito da leggi speciali, e
(ii)ritenuto opportuno al fine di fornire una rappresentazione maggiormente veritiera
e corretta dei valori dei terreni e dei fabbricati,
il Gruppo ha contabilizzato (nel rispetto dei limiti previsti dalla legge) rivalutazioni con
contropartita riserve di patrimonio netto. I valori rivalutati non eccedono comunque i
valori recuperabili.
Immobilizzazioni finanziarie
Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive (in fase di start-up) in
quanto la loro influenza sul totale delle attività, passività, sulla posizione finanziaria
netta e sul risultato del Gruppo è irrilevante.
Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio
netto; la differenza positiva (negativa) tra il valore calcolato con tale criterio e il valore
iscritto nel bilancio precedente, per la parte derivante da utili (perdite), è iscritta in
apposita voce del Conto economico. Nella valutazione secondo il metodo del patrimonio
netto delle società collegate sono tenute in considerazione le partecipazioni in società
controllate e collegate da queste possedute.
Le partecipazioni in altre imprese sono iscritte invece al costo, eventualmente ridotto
per tener conto di perdite durevoli di valore.
I crediti sono valutati al presumibile valore di realizzo.
I titoli obbligazionari in portafoglio sono iscritti al costo ed eventualmente svalutate in
caso di perdite durevoli di valore.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione,
determinato secondo il metodo del FIFO, ed il valore di presumibile realizzo desumibile
dall’andamento del mercato. Il valore così ottenuto non differisce in misura apprezzabile
dai costi correnti per stesse categorie di beni.
I costi di fabbricazione comprendono il costo delle materie prime, i costi diretti e tutti
quelli indirettamente imputabili alla produzione. Le scorte obsolete o di lento rigiro
sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o realizzo.
55
Crediti
I crediti iscritti nell’Attivo Circolante sono esposti al loro valore nominale. In particolare,
con riguardo ai crediti commerciali, questi sono ricondotti al loro valore di presumibile
realizzazione, in coerenza con quanto previsto dall’art. 2426 c.c., mediante stanziamento
di un adeguato importo al fondo svalutazione crediti.
Il Gruppo pone in essere operazioni di smobilizzo del proprio portafoglio di crediti
commerciali attraverso operazioni di cartolarizzazione (“securitization”) od operazioni
di factoring. In talune fattispecie le operazioni di cessione possono avvenire in modalità
“pro–solvendo”, per cui sul Gruppo permane il rischio di insolvenza del creditore ceduto.
In tali ipotesi, i crediti non vengono rimossi dal bilancio.
Ratei e Risconti
I ratei costituiscono la contropartita numeraria dell’accertamento della quota di
competenza di costi (se passivi) e di ricavi (se attivi) comuni a più esercizi, per i quali,
alla data del bilancio, non si sono ancora verificate le corrispondenti variazioni di
disponibilità monetarie o di crediti e debiti.
I risconti rappresentano la contropartita di porzioni di costi (se attivi) e di ricavi (se
passivi) comuni a più esercizi non imputabili al risultato economico dell’esercizio
relativo al periodo nel corso del quale si è avuta la corrispondente variazione
monetaria o di crediti e debiti. Essi esprimono il valore di prestazioni ancora da
ricevere o comunque utilizzabili nei futuri esercizi, se attivi, e il valore di prestazioni
ancora da effettuare o per le quali non sono ancora stati sostenuti i corrispondenti
costi, se passivi.
I criteri di misurazione adottati costituiscono l’applicazione del generale principio di
correlazione dei costi e dei ricavi in ragione di esercizio.
Dividendi pagabili agli azionisti
I dividendi pagabili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio
in cui sono approvati dall’Assemblea degli Azionisti.
Fondi per rischi ed oneri
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire oneri, perdite o debiti di esistenza
certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non erano determinabili
56
l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima
possibile sulla base degli elementi a disposizione.
Si segnala che in tale voce è allocato anche il fondo per imposte, anche differite.
Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato
Il trattamento di fine rapporto, accantonato dalle società italiane del Gruppo, viene stanziato
per coprire l’intera passività maturata nei confronti di ciascun dipendente, in conformità
alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro e integrativi aziendali.
La Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto nuove
regole per il TFR (Trattamento di fine rapporto) maturando dal 1° gennaio 2007.
Per effetto della riforma della previdenza complementare:
le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda;
le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del
dipendente, secondo le modalità di adesione esplicita o adesione tacita:
a)destinate a forme di previdenza complementare;
b)mantenute in azienda, la quale ha provveduto a trasferire le quote di TFR al
Fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS.
A livello patrimoniale la voce “Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato” rappresenta
il residuo del fondo esistente al 31 dicembre 2011; nella voce “Debiti verso istituti di
previdenza e sicurezza sociale” figura il debito maturato al 31 dicembre relativo alle quote di
Trattamento di fine rapporto ancora da versare ai fondi pensione e agli enti previdenziali.
.
.
Debiti
I debiti sono iscritti al loro valore nominale.
Impegni, Garanzie e Rischi
Nei conti d’ordine sono riportati gli importi degli effettivi rischi, impegni e garanzie in
essere alla data di bilancio.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati contabilmente secondo il criterio della competenza e al netto di
resi, sconti, abbuoni e premi. I ricavi per la vendita di beni sono riconosciuti al momento
del passaggio di proprietà che generalmente coincide con la spedizione o la consegna
57
dei beni. I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione
della prestazione.
Riconoscimento dei costi e spese
I costi e le spese sono contabilizzati seguendo il principio della competenza.
Interessi Attivi e Passivi, Proventi ed Oneri
Gli interessi attivi e passivi, nonché gli altri proventi e spese sono rilevati ed esposti in
bilancio secondo il principio della competenza temporale, con il computo dei relativi
ratei e risconti.
Imposte
Le imposte sul reddito dell’esercizio sono determinate in base alla normativa vigente
nei diversi paesi in cui le imprese del Gruppo operano.
Le società italiane del Gruppo a partire dal 2004 aderiscono al Consolidato Fiscale
Nazionale ai sensi degli articoli 117/129 del testo Unico delle Imposte sul Reddito
(T.U.I.R).
La società CLN S.p.A. funge da consolidante e determina un’unica base imponibile
per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, beneficiando della possibilità di
compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione.
Ciascuna società aderente al consolidato fiscale apporta integralmente alla società
consolidante il reddito imponibile rilevando un debito nei confronti della medesima pari
all’IRES da versare; le società che appostano perdite fiscali iscrivono un credito nei
confronti della stessa pari all’IRES per la parte di perdita effettivamente compensata a
livello di Gruppo.
Sono, inoltre, determinate le imposte differite e anticipate relative alle più significative
operazioni di consolidamento e a tutte le differenze temporanee tra i valori dell’attivo
e del passivo consolidati ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali risultanti dai
bilanci d’esercizio delle società consolidate.
In particolare, le attività per imposte anticipate, classificate nella relativa voce, sono
iscritte solo se esiste la ragionevole certezza del loro recupero. Le imposte differite
passive, classificate tra i “Fondi per imposte, anche differite”, non sono invece iscritte
qualora esistano scarse probabilità che il relativo debito insorga.
Inoltre, come consentito dai principi contabili di riferimento, il beneficio fiscale derivante
58
dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando sussiste la ragionevole certezza
dell’esistenza di futuri redditi imponibili nel periodo in cui le perdite sono riportabili.
Dividendi da società partecipate
I dividendi distribuiti da società partecipate non incluse nel consolidamento sono
contabilizzati nell’esercizio in cui gli stessi vengono deliberati.
Altre informazioni
La tabella seguente elenca i cambi utilizzati per le valute fissate diverse dall’Euro:
(Fonte: Banca d’Italia)
Valuta
Nazione
Peso
Argentina
Zloty
Polonia
Real
Nuovo Leu
Rupia Indiana
Rublo
Rand
Kuna
Yen
Brasile
Romania
India
Russia
31.12.2011
5,568
Cambio
Medio 2011
5,745
31.12.2010
5,31
4,458
4,12
3,975
2,416
4,323
68,713
41,765
2,326
4,239
2,218
4,262
64,886
59,758
40,885
40,82
Sud Africa
10,483
10,097
8,863
Giappone
100,2
110,959
108,65
Croazia
Ringgit
Malaysia
Nuova Lira Turca Turchia
Dinaro
Serbia
7,537
4,106
2,443
106,177
7,439
4,256
2,338
101,966
7,383
4,095
2,069
106,045
59
4. NOTE AI DATI PATRIMONIALI FINANZIARI CONSOLIDATI PER L’ESERCIZIO
AL 31 DICEMBRE 2011
4.1 Attività Immobilizzate
Immobilizzazioni immateriali
Ammontano al 31 dicembre 2011 a 15.312 migliaia di Euro e sono così ripartite.
31.12.2011
Costi di impianto e ampliamento
Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità
Diritti di brevetto industriale e utilizz. opere
ingegno
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Avviamento
0
31.12.2010
541
2.624
412
690
859
1.074
3.816
4.329
678
519
204
Altre
Differenze da consolidamento
271
8.801
Immobilizzazioni in corso ed acconti
Totale
0
9.778
15.311
19.285
Nel corso del 2011 le variazioni nel costo originario delle Attività immateriali sono le
seguenti:
Costo storico
al 31.12.2010
Investimenti
Disinvestimenti
Delta
perimetro
Riclassifiche
e altre
variazioni
Costo storico
al 31.12.2011
60
Costi di
impianto
e di amp.
to
Costi di
Brevetti
Licenze
Avviam.
ricerca,
e opere
e
to
sviluppo,
dell’ingegno marchi
pubblicità
Altre
2.813 26.285
Imm. in
Differenza
corso e
di Cons.to
acconti
28.261
Totale
20.140
53.903
5.215
4.567
519 141.704
0
0
362
302
180
223
0
1.010
2.077
-1
-167
-66
-105
-200
-276
0
-385
-1.201
-21
178
4
-258
6
1.368
0
-466
810
20.118
53.914
5.515
4.506
2.799 27.600
28.261
678 143.390
Le variazioni nei relativi fondi di ammortamento sono state le seguenti:
Fondo
amm.to al
31.12.2010
Incrementi
Utilizzi
Delta
perimetro
Riclassifiche
e altre
variazioni
Fondo
amm.to al
31.12.2011
Costi di
impianto
e di amp.
to
Costi di
Brevetti
ricerca,
Licenze Avviam.
e opere
sviluppo,
e marchi
to
dell’ingegno
pubblicità
Imm. in
Differenza
corso e
di Cons.to
acconti
Altre
2.542 21.956
18.484
Totale
20.140
51.279
4.526
3.492
0 122.420
0
2.626
613
421
72
1.815
976
0
6.523
-1
-167
-36
-64
-20
-172
0
0
-460
-21
-365
0
-202
0
184
0
0
-404
20.118
53.373
5.103
3.647
2.594 23.783
19.460
0 128.079
Il valore contabile delle Attività immateriali è pertanto così analizzabile:
Valore netto
contabile al
31.12.2010
Incrementi e
Amm.ti
Disinvestimenti/
Utilizzi
Delta perimetro
Riclassifiche e
altre variazioni
Valore netto
contabile al
31.12.2011
Costi di
impianto
e di amp.
to
Costi di
Brevetti
Licenze
ricerca,
Avviam.
e opere
e
sviluppo,
to
dell’ingegno marchi
pubblicità
0
2.624
690
1.074
0
-2.626
-251
-119
0
-30
-41
0
0
271
Differenza Imm. in
di Cons. corso e
to
acconti
Altre
Totale
4.329
9.778
519 19.285
108 -1.592
-976
1.010 -4.446
-180
-105
0
-385
-741
0
0
0
0
0
-466
1.213
0
543
3
-55
5
1.184
-1
0
541
412
859
204
3.816
8.801
678 15.311
Con riferimento alla voce “Differenza di consolidamento” la tabella sottostante
riporta il dettaglio degli avviamenti determinati come differenza tra il valore della
partecipazione e il pro-quota di patrimonio netto delle società controllate alla data del
primo consolidamento non allocate sulle poste dell’attivo e del passivo dell’impresa
acquisita.
61
Avviamento
31.12.2010
MAC, Delfo Polska
e SHL
9.778
Ammortamenti/
altre variazioni
Impairment
-976
31.12.2011
8.801
L’ammortamento è effettuato in periodi di 5-10-15 anni dalla data di acquisto della
partecipazione in funzione della residua possibilità di utilizzazione. Il valore residuo
della “Differenza di consolidamento” è ritenuto recuperabile sulla base delle previsioni
di redditività della controllate e delle azioni e dei programmi previsti per il prossimo
futuro.
Immobilizzazioni materiali
Ammontano al 31 dicembre 2011 a circa 624.450 migliaia di Euro e sono così
ripartite:
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
Immobilizzazioni in corso
Totale
31.12.2011
225.368
340.723
13.901
5.069
39.390
624.450
31.12.2010
236.821
353.327
17.280
6.187
45.808
659.423
Di seguito riportiamo un dettaglio delle singole voci:
Terreni e fabbricati: includono gli immobili in cui le società del Gruppo svolgono la
propria attività.
Impianti e macchinari: tale voce include le linee produttive utilizzate nel processo di
lavorazione.
Attrezzature industriali e commerciali: includono le attrezzature a supporto del
processo produttivo.
Altri beni: la voce in oggetto include le macchine elettriche ed elettroniche e gli
arredi.
.
.
.
.
Nel corso del 2011 le variazioni nel costo originario delle Immobilizzazioni materiali
sono le seguenti:
62
Costo storico al
31.12.2010
Investimenti
Disinvestimenti
Delta perimetro
Riclassifiche e
altre variazioni
Costo storico al
31.12.2011
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni
Imm. in
corso e
acconti
1.036.294
134.307
31.410
45.808
1.620.652
34.855
3.512
936
30.160
80.678
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
372.833
11.215
Totale
-3.379
-31.009
-4.399
-1.380
-40.167
-9.551
21.141
-7.023
-149
-36.578
-32.160
371.118
1.061.281
126.397
30.817
39.390
1.629.003
Le variazioni nei relativi fondi di ammortamento sono state le seguenti:
Fondo amm.to
al 31.12.2010
Incrementi
Utilizzi
Delta perimetro
Riclassifiche e
altre variazioni
Fondo amm.to
al 31.12.2011
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni
Imm. in
corso e
acconti
136.012
682.967
117.027
25.222
0
961.229
14.847
60.947
5.343
1.537
0
0
82.674
-33.384
Totale
-2.614
-25.315
-4.339
-1.116
-2.495
1.958
-5.534
105
0
-5.966
145.750
720.557
112.497
25.748
0
1.004.553
63
Il valore contabile delle Attività materiali è pertanto così analizzabile:
Terreni e
fabbricati
Valore netto
contabile al
236.821
31.12.2010
Incrementi e
-3.631
Amm.ti
Disinvestimenti/
-765
Utilizzi
Delta Perimetro
Riclassifiche e
-7.057
altre variazioni
Valore netto
contabile al
225.368
31.12.2011
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni
Imm. in
corso e
acconti
Totale
353.327
17.280
6.187
45.808
659.423
-26.093
-1.831
-602
30.160
-1.997
-5.694
-59
-264
0
-6.782
19.183
-1.489
-253
-36.578
-26.194
340.723
13.901
5.069
39.390
624.450
Tra gli investimenti significativi dell’esercizio ricordiamo:
per la divisione SSC, l’investimento nell’impianto fotovoltaico di CLN (circa Euro 2,2
milioni);
per la divisione Wheels, l’acquisto di una pressa Mecfond in Romania (euro 3,5
milioni circa) e gli investimenti effettuati sul fabbricato di Kingisepp in Russia (circa
Euro 1 milione);
per la divisione Automotive di rilievo gli investimenti (principalmente per transfer press)
in Germania ed in Polonia (circa Euro 18 milioni), in Sud Africa per nuovi progetti Ford/
BMW (Euro 10 milioni) e in WM per una nuova linea di profilatura (Euro 7 milioni).
.
.
.
Per quanto riguarda le immobilizzazioni in corso al 31.12.2011 (Euro 39.390 migliaia),
esse riguardano principalmente: MAD e Delfo Polska (Euro 8,2 milioni ed Euro 3,6
milioni rispettivamente) relativamente agli investimenti per l’acquisto di transfer press,
WM (Euro 6,3 milioni) relativi ad una nuova linea di profilatura, MW Romania (Euro 4,3
milioni) per l’acquisto di una nuova pressa e MW Lublin (Euro 2,9 milioni) per l’acquisto
di una linea cerchi ed assemblaggio.
Immobilizzazioni finanziarie
Ammontano al 31 dicembre 2011 a 85.812 migliaia di Euro (91.595 migliaia di Euro al
31 dicembre 2010) e sono costituite da:
64
Partecipazioni
In imprese controllate
Claudlynn Investments
Rensor Property
IG Investments
Aviscali
Altre
TOTALE controllate
In imprese collegate
Metaltranciati
Gervasi Polska
OMV
Ema Polska
Emarc Romania
DELNA
Almasider
Lima
Proma Poland
JBM – MA
MWSA
Prorena Ortolano
Itla S.r.l.
Etromex
Cellino S.r.l.
PMC S.p.A.
PMC D.o.o.
Comm. Sid. del Sud
CIR S.p.A.
TOTALE collegate
In altre imprese
SPL
Emarc
IPM
MIM Gmbh
IM
CSM
AR Machine
CIR S.p.A.
Aircom
Altre minori
TOTALE altre imprese
TOTALE
Quota %
ValutaSaldo al Acquisizioni Altre
Svalutazione Saldo al
interessenza
zione
31-12-10 / Cessioni variazioni allineamento 31-12-11
31-12-11
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
100,00
100,00
100,00
100,00
n/a
Equity
Equity
Equity
Costo
Costo
Equity
Equity
Equity
Costo
Equity
LxL
Equity
Equity
Costo
Equity
Equity
Equity
Equity
Equity
48,00
35,00
25,00
49,00
49,00
31,26
50,00
37,48
35,00
50,00
100,00
51,00
51,00
17,85
39,00
50,00
27,75
0,00
20,00
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
15,00
9,25
0,00
10,00
20,00
4,00
9,75
20,00
7,5
44
244
267
77
632
12
19
76
21
128
1.690
366
1.718
75
10.402
1.654
1.600
4.382
566
13.687
6.735
350
11.358
8
142
54.733
2.066
1.705
2.090
450
1.400
335
557
3.500
140
271
12.514
67.879
56
263
343
66
21
749
-11
-11
-102
19
3.108
-2.090
-2.211
-769
-769
2.066
1.681
450
1.400
335
557
140
282
6.911
65.250
-361
-1.094
151
-557
-566
-529
-255
-234
1.232
1.145
7
-388
-8
3.250
-142
1.588
366
1.357
19
75
9.459
1.654
1.600
3.591
14.390
7.625
350
11.365
2.862
1.289
57.590
3.500
517
-24
-3.500
-2.090
1.146
11
-3.513
-3.006
65
Le società immobiliari sud africane (Claudlynn Investment, Rensor Property e IG
Investment) e la società italiana Aviscali non sono consolidate con il metodo integrale
poiché per esse il consolidamento non avrebbe generato impatti di rilievo.
Con riferimento alle società collegate:
per quanto riguarda MWSA, l’acquisizione delle quote di controllo è stata effettuata
nel corso dell’esercizio; la società è quindi stata consolidata con il metodo integrale
nel bilancio consolidato 2011
le restanti svalutazioni/rivalutazioni delle partecipazioni derivano unicamente dalla
presa in carico del pro quota delle perdite/ utili generati nell’esercizio.
.
.
Per quanto riguarda le partecipazioni in Prorena Ortolano S.r.l. e in Itla S.r.l., tali società
non sono state consolidate integralmente, pur in presenza di una interessenza del
51%, come conseguenza delle regole di governance esistenti con l’altro socio che
configurano per entrambe un controllo congiunto paritetico. Le società sono state
dunque valutate con il metodo del patrimonio netto, in coerenza con quanto fatto in
tutti i casi di controllo congiunto. Di seguito si riportano per completezza i principali
dati economici e patrimoniali di Prorena Ortolano S.r.l. e Itla S.r.l. al 31 dicembre 2011
(€/000):
Patrimonio netto
Totale Attivo
Ricavi delle vendite
Risultato netto
Prorena Ortolano
Srl
20.356
Itla Srl
9.797
59.695
35.721
3.563
2.743
79.343
51.652
Crediti finanziari
Al 31 dicembre 2011 la voce include principalmente i crediti finanziari verso Itla S.r.l.
(Euro 0,75 milioni) a fronte di un contratto di finanziamento siglato a gennaio 2010 e
scadente a dicembre 2012.
Altri titoli
La voce include principalmente i Titoli di Stato Italiani (Euro 19 milioni) detenuti dalla
società controllante CLN S.p.A. L’iscrizione in bilancio consolidato dei suddetti titoli è
al costo, e la destinazione degli stessi è ritenuta durevole.
66
4.2 Attivo circolante
Rimanenze
Materie prime, sussidiarie e di consumo
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
Lavori in corso su ordinazione
Prodotti finiti e merci
Acconti
Totale
31.12.2011
154.804
29.814
43.870
60.818
2.045
291.351
31.12.2010
158.550
28.969
52.955
53.214
5.010
298.698
Il valore delle rimanenze di magazzino è esposto al netto di un fondo svalutazione pari
a 21.131 migliaia di Euro (16.304 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010) stanziato a
fronte di materie prime non più impiegabili per la produzione corrente e di prodotti finiti,
merci e materie sussidiarie obsoleti o a lenta rotazione e, infine, per adeguare il valore
delle scorte al valore di mercato quando questi è risultato essere minusvalente.
Il fondo svalutazione magazzino ha subito nel corso dell’esercizio la seguente
movimentazione e la sua entità a fine anno è da ritenersi congrua in relazione ai rischi
in essere:
Fondo svalutazione magazzino al 31.12.10
16.304
Utilizzi/ altre variazioni
-1.858
Accantonamenti
Fondo svalutazione magazzino al 31.12.11
6.685
21.131
Il fondo al 31.12.2011 risulta stanziato per Euro 15,5 milioni su materie prime, per Euro
1,3 milioni su semilavorati e per Euro 4,3 milioni su prodotti finiti.
L’incremento del fondo svalutazione magazzino riguarda principalmente la componente
stanziata sullo stock di acciaio delle società della divisione SSC (pari a circa Euro 5
milioni) al fine di riallineare le scorte ai prezzi di mercato.
I lavori in corso su ordinazione rappresentano principalmente i costi per attrezzature e
stampi sostenuti dal settore automotive per l’approntamento della produzione di nuovi
modelli. All’entrata in produzione tali attrezzature vengono fatturate al cliente mentre i
costi, sospesi a magazzino durante la fase di realizzazione, vengono rilasciati a conto
economico. Il relativo margine viene quindi rateizzato in cinque anni (supposta durata
media di produzione) per attribuire ad ogni esercizio l’effettiva redditività del business.
67
Finanziariamente l’impatto è comunque in buona parte coperto dagli acconti incassati
dai clienti committenti, classificati in bilancio tra i debiti.
Crediti
I crediti dell’attivo circolante sono analizzabili come segue:
Verso Clienti
Verso controllate
31.12.2011
239.665
2.000
31.12.2010
287.773
1.318
Verso collegate
22.166
26.276
Imposte anticipate
43.613
35.513
Tributari
Verso altre imprese
Verso altri
Totale
29.884
893
47.750
385.971
21.478
877
45.135
418.370
Crediti verso clienti
I crediti verso clienti, pari a 239.665 migliaia di Euro a fine esercizio (287.773 migliaia
di Euro al 31 dicembre 2010), sono esposti al netto di fondi svalutazione per 12.486
migliaia di Euro al 31 dicembre 2011. I crediti commerciali sono esposti al netto di
operazioni di cartolarizzazione/pro-soluto per complessivi 161 milioni di Euro (118
milioni di Euro al 31 dicembre 2010).
Il fondo svalutazione crediti ha subito nel corso dell’esercizio la seguente
movimentazione e la sua entità a fine anno è da ritenersi congrua in relazione ai
rischi in essere:
Fondo svalutazione crediti al 31.12.10
11.939
Utilizzi/ altre variazioni
-1.644
Accantonamenti
Fondo svalutazione crediti al 31.12.11
Crediti verso imprese controllate
2.191
12.486
I crediti verso società controllate sono costituiti per Euro 2 milioni dai crediti finanziari
vantati verso la società Aviscali.
68
Crediti verso imprese collegate
I crediti verso società collegate al 31 dicembre 2011 ammontano a circa 22.166 migliaia
di Euro (26.276 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010).
La tabella seguente riepiloga i rapporti più significativi alla data del 31 dicembre 2011:
Crediti verso collegate
Gervasi Polska
31.12.2011
31.12.2010
8
1.204
166
89
Almasider
1.055
1.263
Itla S.r.l.
2.368
4.587
Cellino Group
3.915
3.692
CDS
Proma Poland
Metaltranciati
OMV
MWSA
Prorena Ortolano
Delna
JBM – MA
Gruppo Lima
CTL
Gruppo PMC
CIR
Totale
0
11
20
0
2.975
3
4
7
72
2.888
2.518
3
8.656
9.549
230
-
33
400
2.724
-
22.166
26.276
2
-
Il Gruppo CLN intrattiene rapporti prevalentemente di natura commerciale con le
società collegate.
I crediti sopra esposti hanno natura commerciale ad eccezione delle seguenti posizioni:
per quanto riguarda il credito verso JBM-MA, esso origina prevalentemente per effetto
della cessione di linee di stampaggio perfezionate nel corso dell’esercizio 2008.
le posizioni verso il Gruppo PMC includono un finanziamento pari ad Euro 2 milioni
concesso da MA;
le posizioni verso Prorena Ortolano includono un credito di Euro 1,6 milioni derivante
dall’adesione della collegata al consolidato fiscale di Gruppo CLN.
le posizioni verso Itla s.r.l. includono un credito di Euro 0,7 milioni derivante
dall’adesione della collegata al consolidato fiscale di Gruppo CLN.
.
.
.
.
69
Crediti tributari
I crediti tributari sono in gran parte composti da crediti verso l’Erario italiano per IVA
(19.309 migliaia di Euro) e imposte sul reddito (7.320 migliaia di Euro).
Crediti per imposte anticipate
La voce Crediti per imposte anticipate, pari a 43.613 migliaia di Euro (35.513 migliaia di Euro
al 31 dicembre 2010) è commentata nella nota relativa al “Fondo imposte, anche differite”.
Crediti verso altre imprese
I crediti verso altre imprese al 31 dicembre 2011 ammontano a circa 893 migliaia di
Euro (877 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010).
La tabella seguente riepiloga i rapporti più significativi alla data del 31 dicembre 2011:
Crediti verso altre imprese
IM S.p.A.
31.12.2011
31.12.2010
42
92
Emarc
851
667
Totale
893
877
Altre minori
Crediti verso altri
-
118
I crediti verso altri ammontano a 47.750 migliaia di Euro (45.135 migliaia di Euro al 31
dicembre 2010). In tale voce trovano classificazione tra gli altri:
Crediti verso società di factoring a fronte di crediti ceduti e non ancora anticipati per
Euro 20,3 milioni (Euro 21,7 milioni al 31 dicembre 2010); le principali posizioni sono:
(i) Wagon Italia verso Mediofactoring per Euro 14,5 (Euro 13,2 milioni al 31
dicembre 2010);
(ii) Eurostamp verso Banque Palatine per Euro 1,4 milioni (Euro 4 milioni al 31
dicembre 2010);
(iii) MW France per Euro 0,4 milioni verso Eurofacteur (Euro 3,3 milioni al 31
dicembre 2010).
Anticipi a fornitori per Euro 10,6 milioni (Euro 4,7 milioni al 31 dicembre 2010).
Crediti verso il personale dipendente per Euro 1,8 milioni (Euro 1,5 milioni al 31
dicembre 2010).
Crediti verso enti previdenziali per Euro 1,5 milioni (Euro 1,2 milioni al 31 dicembre
2010).
Altri crediti diversi per Euro 12,5 milioni (Euro 14,1 milioni al 31 dicembre 2010).
.
.
.
.
.
70
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide ammontano a 63.582 migliaia di Euro e sono così composte:
Depositi bancari e postali
Denaro e valori in cassa
Totale
31.12.2011
62.639
943
63.582
31.12.2010
74.074
109
74.183
4.3 ratei e risconti
Ratei
Risconti
Totale
31.12.2011
931
1.546
2.477
31.12.2010
3.329
1.541
4.870
I ratei e i risconti attivi sono iscritti in bilancio a conclusione di accertamenti e valorizzazioni
eseguite a norma di legge, rispondendo allo scopo di far confluire nell’esercizio le
componenti di competenza. La voce include risconti attivi di assicurazioni, consulenze
amministrative e canoni di locazione.
71
4.4 patrimonio netto e passivo
Patrimonio netto
Capitale sociale
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
Riserva di rivalutazione
Riserva legale
Altre riserve:
- Riserva conto capitale
- Riserva di consolidamento
- Riserva di conversione
Utile (perdite) portate a nuovo
Utile (perdita) del periodo
Totale patrimonio netto di Gruppo
Quota del patrimonio netto di Terzi
Totale patrimonio netto
31.12.2011
235.000
13.463
4.075
31.12.2010
235.000
0
13.463
3.720
100.000
7.630
-17.934
16.766
13.467
372.467
26.102
398.569
100.000
7.553
5.060
9.140
13.151
387.087
22.375
409.462
Il capitale sociale al 31 dicembre 2011, interamente sottoscritto e versato, risulta
composto da numero 235.000.000 azioni ordinarie di valore unitario pari ad 1 Euro.
Il prospetto che segue, riconcilia il Risultato netto e il Patrimonio netto della Capogruppo
ed i corrispondenti dati risultanti dal bilancio consolidato (in migliaia di Euro):
Bilancio d’esercizio CLN S.p.A.
Eliminazione valore di carico delle
partecipazioni consolidate
Contabilizzazione del risultato di esercizio
e del Patrimonio netto conseguiti dalle
controllate consolidate
Storno dividendi
Storno svalutazione partecipazioni
Altre rettifiche
Bilancio consolidato
Quota dei Terzi
Bilancio consolidato di Gruppo
72
Risultato netto
5.874
Patrimonio netto
369.283
-679.493
55.643
721.123
-40.150
16.330
-20.578
17.119
-3.652
13.467
-20.786
0
8.442
398.569
-26.102
372.467
Viene fornita nel prospetto che segue, la movimentazione del Patrimonio netto
consolidato (in migliaia di Euro):
Altre
Totale
Totale
Riserve Riserve e
Capitale
Risultato Patrimonio Quota Patrimonio
conto
risultati
Sociale
dell’esercizio
netto
di Terzi
netto
capitale portati a
di Gruppo
consolidato
nuovo
Saldo al 31
235.000 100.000 126.234
dicembre 2009
Destinazione
0
0 (102.773)
risultato 2009
Dividendi
0
0
1.918
Differenze
cambio ed altre
0
0
13.557
variazioni
Risultato 2010
0
0
0
Saldo al 31
dicembre
235.000 100.000
38.936
2010
Destinazione
0
0
13.151
risultato 2010
Dividendi
0
0
(5.170)
Differenze
cambio ed altre
0
0 (22.916)
variazioni
Risultato 2011
0
0
0
Saldo al 31
235.000 100.000
24.001
dicembre 2011
(102.773)
102.773
0
358.461 17.481
0
375.942
0
0
1.918 (3.329)
(1.411)
0
13.557
4.437
17.994
13.151
13.151
3.786
16.937
387.087 22.375
409.462
13.151
(13.151)
0
0
0
0
(5.170) (2.614)
(7.784)
0
(22.916)
2.688
(20.228)
13.467
13.467
3.652
17.119
372.467 26.102
398.569
13.467
Le differenze di cambio derivano dall’adeguamento ai tassi di cambio al 31 dicembre
2011 dei patrimoni netti iniziali delle società consolidate che predispongono i bilanci
in valute diverse da quella del bilancio consolidato. La variazione negativa del
2011 è principalmente connessa al deprezzamento dello zloty polacco e del rand
sudafricano.
73
Fondi per rischi ed oneri
Per trattamento di quiescenza e obblighi simili
31.12.2011
9.757
31.12.2010
9.972
Fondo per imposte, anche differite
51.346
39.503
Totale
92.067
73.637
Altri fondi
30.964
24.162
Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili
Il fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili pari a 9.757 migliaia di Euro accoglie
oltre agli stanziamenti effettuati per far fronte all’indennità suppletiva di clientela, le
indennità maturate a favore di dipendenti istituite in osservanza di accordi contrattuali
o disposizioni di legge.
Fondo imposte
Il fondo imposte al 31 dicembre 2011 accoglie le passività per imposte differite emerse
in capo alle singole società per Euro 49.436 migliaia ed i fondi rischi fiscali per Euro
1.910 migliaia. Il fondo imposte differite, al netto delle attività per imposte anticipate
(classificate separatamente nell’attivo patrimoniale), è così composto:
Fondo imposte differite
Attività per imposte anticipate
Totale
31.12.2011
49.436
(43.613)
5.823
Dettaglio imposte differite
Ammortamenti anticipati
Differenza LIFO/FIFO
Leasing (IAS 17)
Rivalutazione cespiti (*) e altre minori
Totale imposte differite passive
(A)
Fondi tassati
Ammortamenti civili superiori al limite fiscale
e altre variazioni
Beneficio fiscale su perdite riportabili a nuovo
Totale imposte anticipate
(B)
TOTALE
(A)-(B)
(*) Mac, Delfo Polska e SHL.
74
31.12.2010
38.113
(35.513)
2.600
31.12.2011
4.126
4.814
30.237
10.259
49.436
5.709
31.12.2010
7.898
4.110
11.809
14.296
38.113
3.935
26.914
17.524
10.990
43.613
5.823
14.054
35.513
2.600
La tabella seguente fornisce indicazione dell’ammontare delle differenze temporanee,
del relativo tax asset/liability teorico ed effettivo con indicazione delle previsioni di
rientro:
Fondi tassati
Perdite fiscali a
nuovo
Ammortamenti
civili superiori al
limite fiscale ed
altre variazioni
Totale Crediti
per imposte
anticipate
Ammortamenti
anticipati
Differenza
FIFO/LIFO
Leasing (IAS 17)
Rivalutazioni
cespiti ed altre
variazioni
Totale fondo
imposte
differite
Ammontare Rientra Rientra Rientra Rientra Rientra DTA/DTL Allo- Valore in differenza tra 1 tra 2 tra 3 tra 4 oltre 4 teorico wance bilancio
temporanea
anno anni
anni
anni
anni
37.010
9.524 -3.815
5.709 5.183
304
27
27
168
201.091
95.052
333.153
57.155 -46.165
10.990
444
347
0
28.393
-1.479
26.914 14.865
4.293
3.730
1.984
95.072 -51.459
43.613 20.492
4.944
3.757
2.011 12.410
0 10.200
2.042
19.651
4.259
-133
4.126
1.130
911
793
752
540
15.430
4.814
0
4.814
4.702
10
10
10
81
96.812
31.927
-1.690
30.237
2.013
2.676
2.179
35.239
12.186
-1.927
10.259
5.729
1.141
1.136
167.132
53.186
-3.750
49.436 13.574
4.738
4.118
2.383 20.986
712
1.542
3.857 23.149
Come si evince dalla tabella, al 31 dicembre 2011 risultano iscritti deferred tax
assets su perdite fiscali riportabili a nuovo per Euro 11 milioni. Nel complesso le
perdite fiscali riportabili a nuovo da parte delle società incluse nel perimetro di
consolidamento integrale ammontano ad Euro 201 milioni (generate principalmente
dalle società italiane, francesi, russe e sudafricane del Gruppo; la quasi totalità
è illimitatamente riportabile a nuovo); il beneficio fiscale teorico su tali perdite
ammonterebbe a complessivi Euro 57 milioni di cui, come detto, solo 11 milioni
effettivamente contabilizzati. La differenza (“allowance”) di Euro 46 milioni
rappresenta la quota di beneficio fiscale prudenzialmente non attivata nel bilancio
al 31 dicembre 2011.
75
Altri fondi
I fondi per altri rischi ed oneri ammontano a 30.964 migliaia di Euro (24.162 migliaia al
31 dicembre 2010) e rappresentano gli accantonamenti che le singole società hanno
effettuato principalmente per ristrutturazioni aziendali, rischi contrattuali, commerciali
e contenziosi.
In particolare tra gli altri fondi trovano iscrizione:
fondi ristrutturazione per Euro 4,7 milioni (Euro 6,5 milioni al 31 dicembre 2010) a
fronte delle iniziative intraprese per fronteggiare i cali produttivi laddove considerati
permanenti.
fondi rischi per cause legali per Euro 8,6 milioni (Euro 8 milioni al 31 dicembre
2010);
fondi rischi per cause di lavoro per Euro 3,5 milioni (Euro 2,7 milioni al 31 dicembre
2010);
fondi rischi garanzia prodotto e rischi commerciali in genere per Euro 5,7 milioni
(Euro 3 milioni al 31 dicembre 2010);
.
.
.
.
Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato
Il fondo pari a 22.541 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011 (24.488 migliaia di Euro al
31 dicembre 2010) riflette l’indennità maturata dai dipendenti delle società italiane.
Trattamento di fine rapporto al 31.12.10
24.488
Utilizzi/ altre variazioni
(8.492)
Accantonamenti
Trattamento di fine rapporto al 31.12.11
6.545
22.541
La movimentazione del fondo è così analizzabile:
La voce “Accantonamento” comprende la quota di rivalutazione del fondo
preesistente calcolata in conformità alle disposizioni di legge, nonché la quota che,
in base alla riforma previdenziale, è stata destinata a forma di previdenza integrativa
complementare o trasferita al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS.
La voce “Utilizzi e Altre variazioni” è riferita alle liquidazioni di TFR in occasione della
cessazione di rapporti di lavoro, alle liquidazioni di eventuali anticipazioni, nonché
alle quote trasferite al fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS o versate ad altre
forme di previdenza integrativa indicate dal singolo dipendente.
.
.
76
Debiti
I debiti ammontano al 31 dicembre 2011 a 930.406 migliaia di Euro. Di seguito si
riporta la relativa suddivisione:
31.12.2011
Debiti verso soci per finanziamenti
Debiti verso banche
31.12.2010
-
370.776
12
372.504
Debiti verso altri finanziatori
144.327
174.153
Debiti verso fornitori
294.641
339.884
-
-
Acconti
44.888
Debiti rappresentati da titoli di credito
65.547
588
Debiti verso controllate
Debiti verso collegate
1.431
2.559
459
Debiti tributari
20.031
30.477
Altri debiti
34.799
30.681
Debiti verso altre imprese
7
Debiti verso istituti di previdenza sociale
137
17.790
Totale
18.266
930.406
1.033.511
Debiti verso banche e debiti verso altri finanziatori
La tabella seguente fornisce il dettaglio dei debiti verso banche e verso altri finanziatori
al 31.12.11:
Debiti verso banche c/c
Banche finanziamenti a
breve termine
Autoliquidante
Fin. bancari a M-L/T
DEBITI VERSO BANCHE
Debiti verso altri fin
Leasing
Factoring (pro solvendo)
DEB. VERSO ALTRI FIN.
Totale
Entro 12
mesi
Scadenti Scadenti Scadenti
nel
nel
nel
2013
2014
2015
Scadenti
nel
Fidi
2016
Residui
e oltre
29.855
4.039
4.039
123.205
123.205
11.891
94.096
94.096
84.609
13.583
126.355
427
0
149.436
60.936
47.760
17.699
9.458
13.583
370.776
282.276
34.807
27.848
47.760
1.187
17.699
4.223
9.458
1.121
72.835
18.535
14.578
15.187
3.434
21.102
144.327
83.069
15.765
19.410
4.555
21.529
36.686
36.686
0
0
89.764
89.764
77
Di seguito si propone la situazione quale risultava al 31.12.10:
11.388
11.388
0
0
Scadenti
nel
Fidi
2015 e Residui
oltre
0
0
27.658
95.752
95.752
0
0
0
0
31.386
87.138
87.138
0
0
0
0
122.696
178.226
78.312
55.394
34.041
3.221
7.258
0
DEBITI VERSO BANCHE 372.504
272.590
55.394
34.041
3.221
7.258
181.740
Debiti verso altri fin
27.606
20.026
1.011
1.058
4.125
1.386
0
Leasing
90.390
25.734
17.659
13.626
11.232
22.139
0
Factoring (pro solvendo)
56.157
56.157
0
0
0
0
56.993
174.153
101.917
18.670
14.684
15.357
23.525
56.993
Debiti verso banche c/c
Banche finanziamenti a
breve termine
Autoliquidante
Fin. bancari a M-L/T
DEB. VERSO ALTRI FIN.
Totale
Entro 12
mesi
Scadenti Scadenti Scadenti
nel
nel
nel
2012
2013
2014
La voce “autoliquidante” rappresenta le anticipazioni su fatture salvo buon fine; la voce
“banche conto finanziamento a breve termine” include principalmente linee di denaro
caldo e anticipi import.
La voce finanziamenti bancari a m/l termine include il finanziamento in pool siglato
nel mese di luglio 2007 con Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. per complessivi
135 milioni di Euro; di essi residuano circa Euro 47,2 milioni al 31 dicembre 2011. Il
finanziamento è accompagnato da covenants economico-finanziari calcolati sui dati
del bilancio consolidato del Gruppo CLN; Al 31 dicembre 2011 tali indicatori risultano
rispettati.
Per i commenti relativi al decremento dell’indebitamento finanziario rispetto allo scorso
esercizio si rimanda alla Relazione sulla Gestione
Acconti
Gli acconti includono principalmente le somme versate in anticipo dai committenti per
la realizzazione di attrezzatura specifica destinata ad essere rivenduta al momento
del completamento e del lancio della produzione di particolari stampati in serie. Gli
importi maggiormente significativi sono stati incassati dalle controllate MA France
(Euro 5,5 milioni – realizzazione attrezzatura per cliente PSA), Eurostamp (Euro 5,6
milioni – principalmente realizzazione attrezzatura per cliente Renault/Nissan), MAD
78
(Euro 13,1 milioni – realizzazione attrezzatura per i clienti BMW/Daimler) e dalla MA
Automotive Brasil (complessivi Euro 13,3 milioni – realizzazione attrezzatura per
cliente PSA).
Debiti verso fornitori
I debiti verso i fornitori, pari a 294.641 migliaia di Euro a fine esercizio (339.884 migliaia
di Euro al 31 dicembre 2010), sono iscritti al netto degli sconti commerciali.
Debiti verso collegate
I debiti verso società collegate al 31 dicembre 2011 ammontano a 2.559 migliaia di
Euro (459 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010).
La tabella seguente riepiloga i rapporti più significativi alla data del 31 dicembre 2011:
Debiti verso collegate
Delna
Cellino Group
Prorena Ortolano
Itla
PMC Group
Altri
Totale
31.12.2011
31.12.2010
198
174
503
23
1.607
170
1
87
217
33
2.559
-
5
459
Debiti verso altre imprese
I debiti verso altre imprese al 31 dicembre 2011 ammontano a Euro 7 migliaia ( 137
migliaia di Euro al 31 dicembre 2010).
Debiti verso altre imprese
31.12.2011
31.12.2010
Emarc
5
41
Totale
7
137
Altri
2
96
79
Debiti tributari
I debiti tributari ammontano a 20.031 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011 e sono così
costituiti:
Debiti per imposte sul reddito
31.12.2011
5.644
Debiti per ritenute fiscali da versare
2.722
Debiti verso erario per IRAP
1.414
Altri debiti verso erario, inclusa IVA
10.251
Totale
20.031
31.12.2010
13.275
1.897
1.391
13.914
30.477
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale
I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale il cui saldo al 31 dicembre 2011
è pari a 17.790 migliaia di Euro accoglie per le società operative italiane principalmente
i debiti verso l’INPS, l’INAIL e le forme di previdenza integrative individuate dai
dipendenti.
Debiti verso altri
La voce altri debiti pari a 34.798 migliaia di Euro include principalmente i debiti verso
il personale per competenze maturate e non ancora liquidate. La tabella seguente
mostra il dettaglio:
Debiti verso dipendenti
Altri debiti
Totale
31.12.2011
20.789
14.009
34.798
31.12.2010
19.389
11.292
30.681
4.5 ratei e risconti passivi
Ratei
Risconti
Totale
31.12.2011
6.300
23.036
29.336
31.12.2010
5.529
24.761
30.290
La voce risconti riflette principalmente (Euro 14 milioni) la metodologia di
contabilizzazione delle commesse che prevede la rateizzazione del margine in cinque
80
anni per attribuire ad ogni esercizio l’effettiva redditività del business; inoltre la voce
include i risconti relativi ai contributi in conto capitale ottenuti da alcune società della
Divisione Stampaggio (Euro 1 milione).
La voce ratei, include principalmente i ratei su retribuzioni ed oneri ai dipendenti.
4.6 conti d’ordine
L’esposizione dei conti d’ordine è fornita negli schemi di bilancio ai quali si rimanda.
Le garanzie fideiussorie sono state concesse per Euro 1,8 milioni a clienti terzi, per
Euro 12,5 milioni a Simest e per Euro 3,9 milioni alla collegata MA-JBM.
Per quanto riguarda gli impegni per operazioni di finanza derivata, essi si riferiscono
a contratti di Interest rate Swap sottoscritti dalle controllate MA e MAC su (nozionale
complessivo al 31.12.11 Euro 8,3 milioni; fair value alla data negativo per Euro
0,1 milioni) al fine di trasformare da variabile in fisso il tasso di interesse su alcuni
finanziamenti a medio lungo termine e ad operazioni di acquisto a termine di valuta
(controvalore Euro 17 milioni) sottoscritti da Delfo Polska per minimizzare il rischio
cambio sulle forniture di acciaio in Euro.
5. NOTE AI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI PER L’ESERCIZIO 2011
Prima di procedere all’analisi delle singole voci, si rammenta che i commenti
sull’andamento della gestione sono già esposti, a norma del comma 1° dell’art. 2428
del c.c., nell’ambito della Relazione sulla Gestione.
In considerazione dei precedenti commenti alle voci dello Stato Patrimoniale, le analisi
che seguono si limitano alle sole poste principali.
81
5.1 Ricavi
Ricavi delle vendite
Il Gruppo CLN ha raggiunto nel corso dell’esercizio 2011 il fatturato di 1.892.373
migliaia di Euro.
Il Gruppo è suddiviso in settori di attività ed opera in diverse aree geografiche. La
ripartizione per settore dei ricavi delle vendite è la seguente:
Ricavi per vendita di acciaio
2011
406.909
2010
346.782
Ricavi per vendita di particolari stampati
1.191.054
1.119.008
Totale
1.892.373
1.700.886
Ricavi per vendita di ruote
294.410
235.096
La ripartizione per area di destinazione è la seguente:
Vendite Italia
Vendite altri paesi UE (27)
Vendite extra UE
Totale
2011
572.464
2010
521.943
930.176
856.888
1.892.373
1.700.886
389.733
322.055
Per quanto riguarda le vendite verso altri paesi UE, l’incremento 2011 è principalmente
attribuibile alla Francia (+ 33 milioni) ed alla Germania (+32 milioni); con riferimento
invece alle vendite verso altri paesi Extra UE l’incremento 2011 è principalmente
attribuibile a Sud Africa (+50 milioni) e Turchia (+11 milioni).
82
Altri ricavi e proventi
La voce altri ricavi e proventi al 31 dicembre 2011 ammonta a 200.864 migliaia di Euro
(219.463 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010):
Vendita rottami sfridi e scarti
Vendita attrezzature
Plusvalenze ordinarie da vendita cespiti
2011
127.765
50.804
2.023
Affitti attivi
Rilasci di fondi rischi
Proventi diversi
Totale
2010
102.488
98.986
583
2.782
1.696
13.661
12.659
3.829
200.864
3.051
219.463
Il significativo incremento dei ricavi da vendita sfridi deriva in parte dal delta perimetro
Sud Africano dello stampaggio, e più in generale da un incremento medio dei prezzi
del rottame. Il marcato decremento dei ricavi da vendita attrezzatura è legato al fatto
che nel 2010 si erano completati e fatturati al cliente stampi significativi realizzati dalle
controllate francesi, tedesche e sudamericane della divisione stampaggio.
5.2 Costi della produzione
Costi per acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
Tale voce, pari ad 1.388.284 migliaia di Euro, è così dettagliata (importi in migliaia di Euro):
Materie prime
Sussidiarie di consumo
Merci per la commercializzazione
Altri acquisti
Totale
2011
1.237.892
37.411
88.542
24.439
1.388.284
2010
1.099.688
23.891
78.071
19.974
1.221.624
Il significativo incremento dei costi per acquisto materie prime deriva sia dal delta
perimetro (Sud Africa in particolare) che dal significativo incremento del prezzo medio
di acquisto dell’acciaio per il 2011 rispetto al 2010.
83
Costi per servizi
Nel 2011 i costi per servizi ammontano a 209.181 migliaia di Euro e sono così
analizzabili:
Trasporti
Lavorazioni affidate a terzi
Prestazioni per manutenzioni
Acquisti energia
Acquisti altre utenze
2011
44.922
36.157
29.789
25.019
9.396
Legali, consulenze, revisione
24.995
21.789
8.256
6.477
2.863
4.446
Emolumenti verso amministratori
3.857
3.998
Emolumenti sindaci
4.012
921
Postali, telefoniche, fax
3.007
2.011
1.670
2.504
2.265
1.044
Costi per servizi di pulizia
4.877
Spese viaggio
6.396
Costi mensa
Costi per servizi di sicurezza
704
3.112
Prestazioni pubblicitarie e promozionali
Totale
27.014
2.768
Consulenze tecniche
Altri costi per servizi
43.775
6.516
Assicurazioni
Spese bancarie
2010
2.380
22.925
209.181
591
4.578
5.202
2.744
26.241
190.040
Costi per il godimento di beni di terzi
Nel 2011 i costi per godimento beni di terzi ammontano a 13.507 migliaia di Euro e
sono così analizzabili:
Affitti passivi, canoni e noleggi
Altri
Totale
84
2011
10.827
2.680
13.507
2010
10.532
2.895
13.427
Costi per il personale dipendente
Salari e stipendi
Oneri sociali
Trattamento di fine rapporto
Trattamento di quiescenza ed obblighi simili
Costi relativi a contratti di lavoro interinale
Altri costi
Totale
2011
207.819
2010
189.720
57.291
56.123
6.545
6.857
1.008
650
20.704
14.078
304.049
276.646
10.682
9.218
Il numero medio dei dipendenti, suddiviso per categorie, è il seguente:
Dirigenti e quadri
2011
349
2010
216
Impiegati
1.849
2.120
Totale
8.688
8.754
Operai
6.490
6.418
Il numero puntuale di personale interinale ammonta al 31 dicembre 2011 a 1.317 unità.
Con riferimento al dato puntuale, i dipendenti complessivi ammontavano a 8.501 unità.
Ammortamenti e svalutazioni
La ripartizione delle quattro sottovoci richieste è già presentata nel conto economico.
Oneri diversi di gestione
Tali oneri ammontano a circa 16.937 migliaia di Euro e sono così dettagliati:
Imposte indirette
Contributi associativi e borse di studio
Altri oneri
Totale
2011
11.069
318
5.550
16.937
2010
10.304
322
3.791
14.417
85
5.3 Gestione finanziaria
Proventi da partecipazioni
La voce proventi da partecipazioni include i dividendi ricevuti dal Gruppo da parte delle
partecipate non consolidate.
Altri proventi finanziari
Interessi attivi bancari
2011
Interessi da titoli iscritti nelle immobilizzazioni
173
2010
442
Altri proventi finanziari
375
2.269
Totale
98
2.768
2.884
3.241
Altri oneri finanziari
Interessi passivi bancari
2011
Altri interessi e commissioni
Totale
12.009
23.767
35.776
2010
9.133
15.314
24.447
Il peggioramento degli oneri finanziari netti rispetto al 2010 è spiegato principalmente
dal differente perimetro di consolidamento (Russia e Sud Africa) e da un incremento dei
tassi medi di riferimento e spread applicati sul debito denominato in Euro ed in Zloty.
Rettifiche di valore delle attività finanziarie
Le Rivalutazioni e le Svalutazioni di partecipazioni comprendono la quota di risultato
netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto.
86
5.4 gestione straordinaria
Proventi straordinari
Plusvalenze da alienazioni
2011
Sopravvenienze attive
598
2010
4.828
Altri proventi
1.894
6.044
Totale
2.084
702
11.470
4.680
Gli altri proventi straordinari includono principalmente il provento derivante dalla
cessione della partecipazione in IPM operata nel corso dell’esercizio
Oneri straordinari
Minusvalenze da alienazioni
Imposte esercizi precedenti
Altri oneri straordinari
Totale
2011
995
53
18.200
19.248
2010
836
1.354
21.030
23.220
La voce altri oneri straordinari per l’esercizio include principalmente:
oneri di ristrutturazione aziendale per Euro 5,1 milioni (Euro 5,3 milioni nell’esercizio
2010).
svalutazioni per perdita durevole di valore (“impairment”) di avviamenti (differenze
da consolidamento) per Euro 9,4 milioni (Euro 12,5 milioni nel 2010).
.
.
87
5.5 Imposte sul reddito
Tale voce è composta dalle imposte correnti e dalle imposte differite nette. Le imposte
correnti si riferiscono all’IRES o imposte equivalenti per le società estere e ad IRAP
per le sole società italiane.
Di seguito riportiamo dettaglio (importi in migliaia di Euro):
IRES e altre imposte societarie
2011
15.615
IRAP
3.278
Totale imposte correnti
18.893
Totale imposte sul reddito
21.794
Imposte anticipate e differite
2.901
2010
25.368
2.922
28.290
(4.166)
24.124
Se escludiamo il carico di IRAP, il tax rate 2011 per il Gruppo è pari al 47,5%, dunque molto
elevato. Sul tax rate hanno inciso principalmente gli effetti delle svalutazioni di alcune
differenze da consolidamento, accantonamenti straordinari e svalutazione partecipazioni
(euro 9 milioni, indeducibili, effetto fiscale relativo stimabile in Euro 2,4 milioni circa)
l’impatto delle altre riprese fiscali permanent in aumento in Italia (euro 8 milioni, effetto
fiscale relativo stimabile in 2,1 milioni) e il fatto di non aver stanziato imposte anticipate
sulle perdite d’esercizio originate dalle controllate russe (tax asset stimabile in circa Euro
2 milioni), in assenza di ragionevole certezza sulla recuperabilità futura.
5.6 COMPENSI SPETTANTI AI REVISORI LEGALI
I corrispettivi spettanti per il servizio di revisione contabile del Bilancio Consolidato
2011 ammontano a Euro 34.000*.
(*) gli onorari indicati non includono i compensi relativi alle attività di revisione contabile effettuate sulle società
controllate del gruppo.
88
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Sig.ra Aurora Magnetto
Rendiconto finanziario
(Importi in migliaia di Euro)
A)
Disponibilità e mezzi equivalenti ad inizio periodo
Utile operativo
Ammortamenti
Variazione delle imposte differite
Imposte
B)
C)
D)
E)
Variazione fondi rischi ed oneri futuri
Disponibilità generate (assorbite) prima delle
variazioni del capitale di funzionamento
Variazione del capitale circolante
Disponibilità generate (assorbite) dalle
operazioni del periodo
Investimenti in attività materiali ed immateriali (al
netto delle dismissioni)
Variazione nelle attività finanziarie
Disponibilità generate (assorbite) da attività di
investimento
Free cash Flow
Proventi/(oneri) finanziari
(447.326)
73.240
87.090
3.222
(21.794)
31.12.2010
(459.574)
89.068
89.276
302
(24.124)
5.161
(19.331)
146.919
135.191
(23.938)
(14.214)
122.981
120.978
(70.013)
(61.060)
2.629
(1.865)
(67.384)
(62.925)
55.597
58.053
(25.780)
(22.688)
Proventi/(oneri) straordinari
(7.778)
(5.950)
Dividendi
(7.784)
(1.411)
4.115
489
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Differenze cambi di conversione
Versamenti c/ capitale
Altre variazioni di capitale
Disponibilità generate (assorbite) da attività di
F)
finanziamento
G) Variazione netta delle disponibilità monetarie
H)
31.12.2011
Variazione area di consolidamento
Disponibilità e mezzi equivalenti a fine periodo
(769)
(2.474)
-
(6.779)
12.135
35.000
(40.470)
10.796
15.127
68.850
-
(432.199)
(56.600)
(447.326)
Per quanto riguarda la composizione della voce Disponibilità e mezzi equivalenti a fine
periodo si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.
La variazione area di consolidamento 2010 include gli effetti sull’indebitamento netto
del Gruppo quali si sono originati al momento dell’acquisizione del Gruppo MWPT, di
RK Excel Japan/Malaysia e delle attività sudafricane della divisione stampaggio.
89
Imprese incluse nel consolidamento
con il metodo integrale
Sede
Capitale
Sociale
Oggetto Sociale
Impresa
Controllante
Part.ne della
Controllante
(%)
Nota 1
Caselette (TO)
Lavorazione e
commercio lamiere
Euro
235.000.000
Canessa S.p.A
Caselette (TO)
Lavorazione e
commercio lamiere
Euro
27.300.000
100,00
Canessa Slovakia
s.r.o.
Kosice
Slovacchia
Lavorazione e
commercio lamiere
Euro
10.000.001
100,00
Nuova Sall S.p.A.
Torino
Produzione Stampi
Euro
1.500.000
51,00
MW Italia S.p.A.
Rivoli (TO)
Produzione e vendita
ruote in acciaio
Euro
40.000.000
97,50
Gianetti Ruote
S.p.A.
Ceriano
Laghetto (MB)
Produzione e vendita
ruote in acciaio
Euro
11.615.676
97,50
MW France S.A.
Tergnier
(Francia)
Produzione e vendita
ruote in acciaio
Euro
15.191.155
97,50
Dragasani
(Romania)
Produzione e vendita
ruote in acciaio
Nuovo
Leu
29.323.712
96,10
MW Deutschland
GmbH
Pluderhausen
(Germania)
Vendita ruote in
acciaio
Euro
100.000
97,50
D.R. S.a.r.l.
Pontcharra
(Francia)
Vendita ruote in
acciaio
Euro
50.000
97,50
Amsterdam
(Olanda)
Holding di
partecipazioni
Euro
20.000
67,76
MW Eurodisk LLC
Kingisepp
(Russia)
Produzione e vendita
ruote in acciaio
Rubli
1.228.854.270
67,76
MW Eurodisk
Trade LLC
Kingisepp
(Russia)
Vendita ruote in
acciaio
Rubli
219.385.900
67,76
CLN S.p.A.
Imprese
Controllate
MW Romania S.A.
MWPT B.V.
91
Sede
Imprese
Controllate
MW Poland S.P.
Z o.o.
Varsavia
(Polonia)
Excel Rim Co.,
LTD
Tokyo
(Giappone)
Excel Rim Sdn
Bhd
Penang
(Malaysia)
MW Lublin SP. Z
o.o.
Lublin
(Polonia)
MW Wheels SA
(Pty) Ltd
Benoni South
(Sud Africa)
MA S.p.A.
Melfi (PZ)
Capitale
Sociale
Oggetto Sociale
Produzione e
commercializzazione
ruote in acciaio
Produzione e vendita
cerchi in acciaio/
alluminio per motocicli
Produzione e vendita
cerchi in acciaio/
alluminio per motocicli
Produzione e
commercializzazione
ruote in acciaio
Produzione e
commercializzazione
ruote in acciaio
50.000
97,50
Yen
10.000.000
82,97
MYR
10.800.802
45,63
Zloty
45.888.000
97,50
Rand
4.000
97,50
Euro
100.000.000
100,00
Wagon Automotive
Fiano (TO)
s.r.l.
Stampaggio lamiere e
Euro
assemblaggio
1.000.000
100,00
WM S.r.l
Chivasso (TO)
Stampaggio lamiere e
Euro
assemblaggio
5.000.000
100,00
Eurostamp S.a.s.
Villers la
Montagne
(Francia)
Stampaggio lamiera,
verniciatura e
assemblaggio
Euro
10.249.995
100,00
MA France S.a.s.
Aulnay sous
Bois (Francia)
Stampaggio lamiere e
Euro
assemblaggio
15.000.000
100,00
MA Automotive
Deutschland
GmbH
Treuen
(Germania)
Stampaggio lamiere e
Euro
assemblaggio
10.000.000
100,00
UM Corporation
S.a.s
Biache Saint
Stampaggio lamiere e
Euro
Vaast (Francia) assemblaggio
7.000.000
60,00
IDEST S.a.r.l.
Aulnay sous
Bois (Francia)
Servizi amministrativi,
Euro
commerciali e diversi
8.000
100,00
MA Automotive
Argentina S.A.
Buenos Aires
(Argentina)
Stampaggio lamiere e
Pesos
assemblaggio
2.400.000
100,00
MA Automotive
Brasil Ltda.
Porto Real
(Brasile)
Stampaggio lamiere e
Reais
assemblaggio
26.741.757
82,79
Coskunoz MA
Otomotiv A.S.
Bursa
(Turchia)
Nuove
Stampaggio lamiere e
Lire
assemblaggio
Turche
5.850.000
60,00
92
Holding di
partecipazioni
Zloty
Part.ne della
Controllante
(%)
Elenco partecipazioni rilevanti
Sede
Immobiliere de
Villers S.A.R.L
DP Metal
Processing Sp. Z
o.o.
Zaklady Wyrobòw
Metalowych
SHL.S.A.
Delfo Polska S.A.
Capitale
Sociale
Oggetto Sociale
Part.ne della
Controllante
(%)
Villers la
Montagne
(Francia)
Gestione immobili
Euro
29.510.000
100,00
Tychy
(Polonia)
Lavorazione e
commercio lamiere
Zloty
50.000
100,00
Gestione immobili
Zloty
27.000.000
99,71
Stampaggio lamiere e
Zloty
assemblaggio
500.000
100,00
Stampaggio lamiere e
Euro
assemblaggio
21.939.974
100,00
Kielce
(Polonia)
Tychy
(Polonia)
M.A.C.
Metallurgica
Chivasso (TO)
Assemblaggi
Carpenterie S.p.A.
Rosslyn
MA Automotive
South Africa (Pty)
Ltd
(Sud Africa)
Alberton
IG Tooling and
Light Engineering
(Pty) Ltd
(Sud Africa)
Rosslyn
MA Automotive
Rosslyn (Pty) Ltd
(Sud Africa)
Rosslyn
MA Tool and Die
(Pty) Ltd
(Sud Africa)
Holding di
partecipazioni
Rand
1.059.280
94,50
Produzione Stampi
Rand
4.000
98,90
Stampaggio lamiere e
assemblaggio
Rand
1.578.947
94,50
Produzione Stampi
Rand
301
94,50
Nota 1: percentuale complessiva diretta più indiretta (escluse le quote detenute tramite Società collegate)
93
ELENCO DELLE IMPRESE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
Ragione sociale
Sede
Capitale Sociale
Percen.le di
possesso del
Gruppo
ITLA S.r.l.
Oggiono (LC)
Euro
2.500.000
LIMA S.p.A.
Milano (MI)
Euro
1.560.000
37,48
Metaltranciati S.r.l.
Ozzano dell’Emilia (BO)
Euro
566.800
48,00
ALMASIDER d.o.o
Kumrovec (Croazia)
Kuna
29.320.000
50,00
Aviscali S.r.l.
Torino
Euro
30.000
100,00
Lesmo (MB)
Euro
2.500.000
25,00
Gervasi Polska Sp.
Z o.o
Kielce (Polonia)
Zloty
4.000.000
35,00
PMC Automotive
S.P.A.
San Ncola La Strada (CE)
Euro
6.500.0000
50,00
JBM – MA
New Delhi (India)
Automotive (Ptv) Ltd
Rupie
608.992.000
50,00
Delna S.p.A.
Brivio (LC)
Euro
2.000.000
31,26
Prorena-Ortolano
S.r.l.
Civate (Lecco)
Euro
1.272.532
51,00
Cellino S.r.l.
Grugliasco (TO)
Euro
245.902
39,00
CIR S.r.l.
Verona (VR)
Euro
12.000.000
20,00
O.M.V. Officine
Metallurgiche
Ventura S.p.A.
94
51,00
ELENCO DELLE IMPRESE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO
Ragione sociale
Sede
Capitale Sociale
Emarc srl
Dragasani (Romania)
Nuovo
Leu
Proma Poland Sp.
Z o.o.
Tychy (Polonia)
Percen.le di
possesso del
Gruppo
90.000
49,00
Zloty
15.500.000
35,00
Ema Polska Sp. Zoo Kielce (Polonia)
Zloty
50.000
49,00
IM S.p.A.
Torino (TO)
Euro
364.000
20,00
MIM G.m.b.h.
Treuen (Germania)
Euro
450.000
10,00
Etromex S de RL
de CV
San Pedro – Nuovo Leon
(Messico)
Pesos
32.500.000
17,85
Centro Sviluppo
Materiali S.p.A.
Roma
Euro
520.000
4,00
AR Machine Co.
Teheran (Iran)
Rials/000
33.000.000
9,75
Rensor Property
(Pty) Ltd
Alberton (Sud Africa)
Rand
1.000
98,90
Alberton (Sud Africa)
Rand
6.000
98,90
Alberton (Sud Africa)
Rand
1.000
98,90
TESCO GO S.p.A.
Moncalieri (TO)
Euro
780.000
25,00
E.M.A.R.C. S.p.A.
Vinovo (TO)
Euro
11.500.000
9,25
S.Polo Lamiere
S.p.A.
S.Polo di Torrile (PR)
Euro
600.000
15,00
CLN Serbia doo
Kostolac (Serbia)
Euro
500
100,00
AIRCOM US Inc.
U.S.A.
Dollari
2.500.000
7,50
IG Tooling Property
Investments (Pty)
Ltd
Claudlynn
Investments (Pty)
Ltd
95
Indice
Organi sociali.................................................................................................................................... 3
Relazione sulla gestione. .............................................................................................................. 5
Bilancio consolidato....................................................................................................................... 41
Nota integrativa al Bilancio Consolidato................................................................................. 51
Relazione della Società di Revisione......................................................................................... 96
Sede legale e direzione generale
C.L.N. S.p.A.
C.so Susa 13/15
10040 Caselette (TO)
Tel. 011 9782111
Fax 011 9688972
www.gruppocln.com
Foto
Studio Aldo Ferrero - Torino
Archivio Aziendale CLN SpA
Studio e Progetto Grafico
Cinzano-Dri - Torino
Realizzazione Impianti
Litterae - Torino
Impaginazione e stampa
Musumeci S.p.A.
Quart (Valle d’Aosta)