É molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma

Transcript

É molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma
STEFANO:
“Accettare e amare una persona uguale è
molto semplice, perchè sai sempre cosa
vuole, la capisci meglio e hai meno
problemi. Una persona diversa non è
come te vuole sempre qualcosa di
diverso, ti senti in bilico. Le persone di
colore o che hanno origini diverse a noi
non sono per niente affidabili; infatti, tutti i
ladri, i vandali e gli assassini non sono di
origini italiane. Succedono 1000 disastri al
giorno d'oggi e sono tutti causati da loro.
Io preferisco stare con i miei amici italiani
e che hanno il carattere uguale a me, così
si ha una bella vita, senza stranieri che
creano disastri e con degli amici uguali a
me”
É molto facile accettare e
amare chi è uguale a noi, ma
con qualcuno che è diverso è
molto difficile
Questa frase trova riscontro in molte
persone, ma io penso che siano uomini e
donne che osservano chi gli sta attorno
superficialmente.
Secondo me, amare chi è uguale a noi è
noioso, è un voler vivere sempre allo
stesso modo e, a volte, fa anche bene
cambiare. Ci sono persone che pensano a
questa frase come ad una differenziazione
razziale, ma non pensano che le uniche
persone diverse siano loro.
Altre persone, invece, credono di stare
meglio con esseri umani caratterialmente
uguali a loro. Io, però, non faccio parte di
nessuno di questi due “gruppi”. I ragazzi
hanno un modo diverso di pensare ecco
quello che, secondo me, ognuno pensa.
CELESTE:
“ La mentalità dei ragazzi d'oggi è pari
a...0! Sì, proprio così, è incredibile che dei
ragazzi inizio a far parte di una corrente
“razzista” che
“mette nel mirino” gli
stranieri, perché alcuni di noi sentono solo
quello che vogliono sentire, perché anche
molti italiani sono vandali e assassini.
GIADA:
“ Amare una persona “diversa”, secondo
me è la cosa più semplice che possa
accadere. Due persone “diverse” si
completano! Si hanno sempre cose nuove
da raccontarsi, discutere, litigare e
divertirsi; con una persona uguale, i
discorsi sono minori, le liti non sono
frequenti e le discussioni sono noiose.
Sarebbe un modo di andare avanti giorno
per giorno sempre con le stesse persone,
sempre con gli stessi fatti, con le stesse
“AVVENTURE”, come una fotocopiatrice
quando stampa 1000 pagine tutte uguali,
NON CAMBIA NIENTE! Anzi, forse
cambia
qualcosa,
l'inchiostro
della
stampante pian piano si consuma
passando dal colore intenso, a quello
sbiadito, al grigio e poi finisce con il
bianco e sparisce tutto. Ti rimangono 1000
fotocopie tutte uguali senza nessuna
differenza. Sarebbe tutta una vita sprecata
per il nulla, tutta una vita passata a fare
quello che si può fare anche in solitudine,
un rapporto fatto “a specchio”, ma questo
non è un vero rapporto. Non è il colore
della pelle che cambia tutto.”
Per quanto riguarda il carattere, secondo
me, è già una cosa più complicata.
Essere diversi è complicato, ma nello
stesso tempo è anche interessante. Le
persone si completano, e il sentimento è
più forte, perché è proprio il carattere che
ti “attira” in una persona, sia che sia
italiana, che sia straniera, perché non è il
colore della pelle, la forma degli occhi o il
colore dei capelli che ci rende una
persona diversa. Il modo di fare, il modo di
esprimersi, di ascoltare e di amare, rende
ogni persona diversa e ogni persona
speciale, perché anche le persone che si
credono uguali in fondo sono diverse, è
solo una questione psicologica, un modo
di pensare”
Ognuno è libero di pensare quello che
vuole,
proprio come questi ragazzi,
ognuno ha espresso il suo perché.
Il mondo va avanti con i fatti di ogni uomo,
si vedrà in seguito quale sarà la
conclusione.
Celeste Arata
8
che sono state combattute nella
storia, del bullismo e del razzismo
che è diffuso nella nostra società che
è poco civile. Bisogna sottolineare
che però non tutti sono così, la
maggior parte delle persone è
tollerante ed è rispettosa delle
persone diverse.
Finché non si
elimineranno questi sentimenti
negativi, non ci potrà mai essere una
civiltà evoluta.
Esistono esempi di tolleranza come i
matrimoni di persone di diversa
nazionalità, o come l'amicizia molto
forte tra persone di diversa
carnagione, religione e nazione.
Conoscendo altre culture e costumi
differenti, le persone ampliano la
cultura propria e degli altri. Se
un'amicizia è vera, allora non
riguarda il ragionamento del
diverso, ma domina il ragionamento
del cuore.
La frase: “È molto facile accettare e
amare chi è uguale a noi, ma con
qualcuno che è diverso è molto
difficile” ha un valore simbolico,
cioè vorrebbe dire che è facile essere
amici di persone che si conoscono,
cioè con cui abbiamo tante cose in
comune come la nazionalità, la
religione o il colore della pelle, ma è
difficile essere amici di persone
diverse; questo non è vero. Ad
esempio, nonostante io non sia
italiano a tutti gli effetti, sono
sempre stato accettato dagli altri
così come sono. Infatti, ho
tantissimi amici in classe e anche
fuori, non sono mai stato escluso;
forse perché alla fine non sono così
tanto diverso. Però, mi rendo conto
che esistono persone che, forse, non
conoscendo la cultura o le abitudini
di altri paesi e di altre persone,
possono farsi delle strane idee,
credendo che sia una cosa sbagliata
e possono cominciare a perseguitarli
in senso fisico e psichico.
Ci possono essere dei casi nei quali
una persona sia isolata soltanto
perché ha una forza fisica minore e
può essere preso di mira perché è
meno forte. A volte quelli che
pensano di essere nel giusto
ritengono un pericolo il diverso e
credono
che
debba
essere
combattuto, cioè hanno paura.
Ritengono un pericolo il diverso
perchè può intaccare la sicurezza e
le idee acquisite e si sente attaccato,
anche se non è vero. Una persona,
oltretutto, cerca di essere come gli
altri, “simile”, e cerca la protezione
nel gruppo, così ha la sensazione di
essere al sicuro.
Queste emozioni negative, che sono
umane, sono la causa delle guerre
Mohamed El Haddachi
Questa frase non è una normale
proposizione. Purtroppo a molta
gente, a troppa gente, le parole
che la compongono sgorgano dalla
bocca come l'acqua in un fiume,
nonostante queste siano pesanti
come il piombo, pungenti come coltelli, dolorose come le più gravi ferite.
Il vero problema è che questa frase è vera.
Questa frase ha sempre causato
problemi... oppure sono stati i problemi a dare vita a questa frase?
Io credo che senza l'una non ci
8
sarebbe neanche l'altra, ma siccome da tempo la prima esiste, esisterà sempre anche la seconda.
Questa affermazione, però, non è
del tutto vera, perché avendo vicino un uomo diverso da noi, conosciamo i suoi difetti, che sono diversi, se non opposti ai nostri e
non ci spaventa; anzi ci rassicura,
mostrandoci che noi non abbiamo
gli stessi problemi di questa persona.
Ma se ci troviamo vicino ad una
persona simile a noi e ne identifichiamo i difetti, presto ci accorgeremo che questi sono come i nostri e ciò ci spaventa.
Non sempre, però, la prima cosa a
mostrarsi sono i difetti, ma i pregi
e stando vicini ad una persona diversa da noi, ci accorgeremo che
questa è migliore di noi e ciò ci
rende invidiosi, ottenendo così di
voler allontanare questa persona
così differente da noi.
Ma se teniamo conto dei pregi di
una persona simile a noi, riconosceremo in questa anche i nostri.
Queste differenze non le facciamo solo con i nostri simili ma anche
con gli animali.
Per esempio, se vi trovate nella vo-
stra casa di campagna e sul davanzale della vostra finestra scovate
uno scoiattolo, gli dareste del pane
o del buon latte o magari una noce.
Ma se da sotto la vostra porta si
intrufolasse un piccolo topo, otterrebbe solo i frenetici colpi di
una scopa, fuggendo tra oggetti
lanciati e le isteriche urla della
donna di casa.
La nostra è solo un'idea, poiché
questi animali sono entrambi roditori, circa delle stesse dimensioni,
si distinguono solo dal colore e
dalla folta coda dello scoiattolo e
della liscia e sinuosa codina del
ratto. Nonostante siano molto simili, quando vediamo uno scoiattolo
ci inteneriamo, ma se vediamo un
topo ci sentiamo schifati; alcuni di
noi addirittura urlano e strepitano, dimostrando di essere ignoranti, poiché sono inorriditi perché gli
altri lo sono, e ciò non ha senso, vi8
sto che ognuno di noi ha un proprio
cervello con proprie idee.
Queste idee sull'essere diverso
sono tramandate di padre in figlio
e di figlio in nipote e ora questa
sorta di “veleno” si è insinuato tra
i bambini che la manifestano già
nelle scuole.
Parlando di questa frase, molta
gente la collegherebbe al razzismo
all'olocausto e ai genocidi, ma io
non ne parlerò, poiché prima di
pensare a queste forme di emarginazione, bisogna pensare a ciò che
succede sotto casa nostra, nei nostri uffici e nelle nostre scuole
dove i razzisti iniziano già a sviluppare una mentalità di esclusione, e
se eviterò questo, eviteremo stermini e genocidi. Questa frase è un'
arma, usata da persone malvagie a
caccia di guerra, distruzione e dolore.
Se i ragazzi vengono istruiti, fin
da subito, a riconoscere i pregi
propri e degli altri e a cercare,
anzi a trovare, i pregi propri e degli altri e a cercare ciò che ci accomuna e non ciò che ci distingue,
il mondo sarà migliore,tutti noi lo
saremo e sia scoiattoli che topi
mangeranno pane sul davanzale
della vostra finestra.
Una mascotte per il
Fontanabuona
Una settimana fa, durante la lezione di
tecnologia, il prof. ci aveva esposto un
concorso istituito dall'associazione di
calcio F.C. Fontanabuona.
Il concorso consiste nell'ideare una
mascotte originale, frutto della nostra
immaginazione, simpatica e abbastanza
facile da replicare.
É un concorso individuale, ma io ho
aiutato ad ideare e a disegnare il
soggetto. Abbiamo deciso di presentare
come mascotte un Cinghiale, con una
buffa montatura di occhiali da sole blu e
un cappellino blu e verde da baseball in
testa, la divisa della squadra del Val
Fontanabuona (azzurra e bianca, per chi
non lo sapesse), e il pallone sotto i piedi, o
meglio sotto gli zoccoli.
Ha un braccio alzato e con “le dita” mostra
la V di vittoria; sullo sfondo si intravedono
una F e una C che simboleggiano la
squadra, adagiate sullo sfondo verde e la
linea di centro campo.
Abbiamo scelto un Cinghiale perché è
molto comune trovarli nei nostri boschi (e
inoltre è anche buono da mangiare).
Aspettiamo con ansia il momento in
cui la giuria pronuncerà il nome del
vincitore, nel frattempo possiamo solo
che incrociare le dita!!!
Elia Schenone
8
esempio uso Debian. Il prof ha
creato diverse cartelle per ogni
alunno.
Nell'ultima lezione ci ha parlato di
Bill Gates, l'inventore di Windows,
uno degli uomini più ricchi del
mondo.
Purtroppo facciamo solo un'ora
alla settimana; peccato perché è
molto utile, oggi, saper usare il
computer; in molti lavori il
computer è fondamentale.
Raffaele Giraud
Alessio Chiarabini
UN' IDEA INTERESSANTE
Quest'anno ci è stata proposta
un'idea interessante: calcolare la
quantità di anidride carbonica
prodotta dalla nostra classe. Alcuni
di noi sono stati incaricati di
calcolare quante persone andavano
con i pulmini, in macchina o a
piedi; noi alunni abbiamo chiesto ai
pulministi
quanti
chilometri
facevano e li abbiamo sommati a
quelli delle macchine. Un' altra
parte del concorso era basata sul
riciclaggio della carta, plastica e
lattine. Calcolando i Kg di riciclo si
riesce a determinare quanto
inquinamento abbiamo evitato,
buttando la spazzatura nella
differenziata
anziché
nella
spazzatura comune. Lo scopo del
concorso è di diminuire il più
possibile l'importo in Kg di anidride
carbonica (CO2).
Paganini Stefano
Elia schenone
Fabrizio Garbarino
Informatica
La classe 1c svolge una lezione d’
informatica il lunedì: viene divisa
in due gruppi, pari e dispari, a
seconda dell'appello.
Il professore di informatica è
Chiola e la prima cosa che ci ha
insegnato è stato accendere il
computer. Ognuno di noi ha un
nome utente e la propria password.
Non tutti i computer lavorano con
lo
stesso
programma,
c'è:
Windows, Ubuntu e Debian. Io per
8