Fertilizzanti organici, organico-minerali o minerali
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Fertilizzanti organici, organico-minerali o minerali
www.tecnologiepulite.it La promozione di tecniche per lo sviluppo sostenibile in Emilia-Romagna a cura di Schede descrittive delle opzioni di miglioramento Fertilizzanti organici, organico-minerali o minerali Descrizione Per fertilizzare il terreno delle aree verdi (giardini, aiuole, siepi, orti, etc.) che circondano l’edificio, sia esso ad uso abitativo, commerciale e/o industriale, è preferibile utilizzare concimi “ecologici” come quelli di natura organica o minerali che sono meno problematici dei fertilizzanti chimici arrecanti danni all’ambiente. I possibili inquinamenti dovuti all’impiego dei fertilizzanti (concimi) chimici riguardano soprattutto le acque, sia profonde che superficiali. I danni maggiori si hanno con perdite dal terreno di azoto (N) allo stato nitrico (da nitrati) nel caso di concimazioni eccessive o irrazionali. Le perdite di fosforo (P) sono invece molto limitate, trattandosi di un elemento poco solubile. Sono invece trascurabili gli inquinamenti per perdite di potassio (K) e di altri elementi minerali contenuti nei concimi chimici in genere. Un fertilizzante organico (prodotto da compostaggio e che contiene miscela a base di fosfati di roccia, basalto, polvere di ossa o farina di piume) rilascia gli stessi elementi nutritivi di un fertilizzante chimico (quali azoto, fosforo e potassio), ma provoca un minore inquinamento delle acque. Attualmente in commercio si trovano diversi tipi di fertilizzanti organici che, secondo la composizione, sono suddivisi in: concimi organici, concimi organo-minerali e ammendanti organici naturali. La differenza sostanziale tra i concimi (organici ed organo-minerali) e gli ammendanti è data dal contenuto in azoto, che nei concimi non può mai essere inferiore al 3%. Di conseguenza tra i concimi organici sono inclusi prevalentemente prodotti di origine animale o di origine mista, ma con prevalenza di componenti animali, quali la pollina e il letame essiccato. Al contrario gli ammendanti organici sono tutti di origine vegetale, o al massimo possono contenere anche residui animali. I concimi organo-minerali sono prodotti ottenuti per reazione o per miscela di uno o più concimi organici con uno o più concimi minerali semplici o composti. Per ridurre il bisogno di fertilizzante, si può seminare dell’erba che contiene trifoglio, il quale capta in modo naturale l’azoto presente nell’aria per trasformarlo in nitrati; in orti e aiuole invece, si possono seminare cavolo cinese, colza o altre semenze a rotazione. La rotazione delle colture è una tecnica applicata in agricoltura e nel giardinaggio che aiuta ad aumentare la fertilità del terreno. Essa presenta molteplici vantaggi contribuisce: ad interrompere il ciclo vitale degli organismi nocivi legati ad una certa coltura (come ad esempio le malerbe); a migliorare l’humus grazie alla diversità dei residui colturali; a migliorare la struttura del terreno (limitando il compattamento e la degradazione) grazie alla diversità dei sistemi radicali. Un’altra alternativa è quella di produrre il compost in casa invece di comprare concimi. Il compostaggio dei rifiuti da giardino e da cucina produce un terriccio molto ricco, che permette di rinunciare all’acquisto di concimi e di torba (limitando nel contempo la distruzione delle torbiere). Questa pratica evita anche di incenerire rifiuti che possono invece essere valorizzati. Vantaggi ambientali • Riduzione dei consumi di sostanze pericolose; • Riduzione del pericolo di contaminazione delle acque e dei suoli; • Riduzione dei rifiuti organici. Campo d’applicazione Settore edile: nella fase di esercizio dell’edificio. 1