Quale portinnesto nanizzante scegliere per il ciliegio

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Quale portinnesto nanizzante scegliere per il ciliegio
FRUTTICOLTURA
● COMPORTAMENTO VEGETO-PRODUTTIVO DELLE CULTIVAR KORDIA E REGINA
Quale portinnesto nanizzante
scegliere per il ciliegio
LE PROVE svolte nel Veronese hanno evidenziato vantaggi e svantaggi dei portinnesti
nanizzanti. I peggiori risultati si sono avuti in quasi tutti i parametri con il portinnesto PHL-C,
seguito da Weiroot 158 a causa del notevole vigore, che rallenta la messa a frutto e riduce
la produttività e l’efficienza. Piku 1 ha evidenziato ottimale produttività ed efficienza sia con
Kordia sia con Regina e uno sviluppo vegetativo intermedio tra Gisela 5 e Gisela 6. Gisela 6 è risultato il
più produttivo con Kordia, mentre con Regina sono risultati interessanti Gisela 5 e Weiroot 72. Il Gisela 3
è risultato troppo debole e poco produttivo.
Panoramica della prova portinnesti (a sinistra Kordia, a destra Regina)
GRAFICO 1 - Area della sezione
del tronco di ciliegio all’8° anno
300
150
100
AB
200
A
250
D
CD
CD
mostrano differenze significative tra
i portinnesti e una vigoria degli alberi
più ridotta con Regina rispetto a Kordia.
BC
Area sezione tronco. I dati raccolti
A
Mortalità. Con Kordia si sono verificati
due decessi (33%) nell’anno di impianto, entrambi con il PHL-C per mancato
attecchimento degli astoni. Con Regina le piante morte sono state cinque:
tre (50%) sempre con il PHL-C al terzo,
settimo e ottavo anno e due (33%) con
il Weiroot 72 (al settimo e ottavo anno)
a causa di disaffinità d’innesto.
C
BC
AB
C
Comportamento
vegetativo delle piante
Relativamente all’area della sezione
del tronco, con Kordia il Gisela 5, seguito dal Piku 1, è risultato statisticamente più debole di Weiroot 158 e Gisela 6, che sono risultati i più vigorosi con una sezione del tronco più che
doppia. Intermedio dal punto di vista
statistico, ma numericamente più vicino ai vigorosi, il comportamento del
PHL-C (grafico 1). Simile, almeno per
quanto riguarda i portinnesi comuni, la situazione con Regina, dove il
Gisela 3 e il Weiroot 72 si collocano
assieme al Gisela 5 tra i deboli, che si
differenziano statisticamente dai più
vigorosi PHL-C, Weiroot 158 e soprattutto Gisela 6.
A
D
a alcuni anni sono disponibili portinnesti nanizzanti per
il ciliegio, che con adeguata disponibilità idrica hanno mostrato di essere delle reali alternative ai portinnesti di elevato vigore, risultando oltre che di taglia più
contenuta anche più produttivi ed efficienti. (Fajt et al., 2009; Lugli e Bassi,
2010a; Lugli e Bassi 2010b).
Nell’ambito delle attività del Gruppo
frutticoltura della Comunità Alpe Adria
è stata realizzata una sperimentazione
per confrontare alcuni fra questi portinnesti di contenuto vigore, per individuare quelli che si adattano meglio alle differenti situazioni pedoclimatiche.
(Bassi et al., 2012). Nella presente nota
si riportano i risultati delle osservazio-
ni dopo otto anni nel campo di Verona, presso l’azienda Marco Spellini in
località Le Che, a Villafranca (Verona).
Area sezione del tronco (cm2)
di Gino Bassi
50
0
Kordia
Gisela 5
PHL-C
Weiroot 158
Gisela 3
Regina
Gisela 6
Piku 1
Weiroot 72
Gisela 6, Weiroot 158 e PHL-C si sono
dimostrati i più vigorosi.
14/2014 • L’Informatore Agrario
© 2014 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
41
Come sono state impostate le prove
L’impianto è stato realizzato nella primavera del 2006, con astoni delle cultivar Kordia e Regina innestate rispettivamente su 5 e 7 portinnesti. Cinque
comuni a entrambe le cultivar sono: Gisela® 5- Gl148-2, Gisela® 6- Gl148-1 [P.
cerasus (cv Schattenmorelle) × P. canescens], Piku 1 [P. avium × (P. canescens ×
P. tomentosa)], PHL-C [P. avum × P. cerasus
(cv Schattenmorelle)], Weiroot 158 (selezione clonale di P. cerasus). Due portinnesti, in aggiunta ai cinque, per la sola
cultivar Regina sono: Gisela® 3 - Gl 209-1
[P. cerasus (cv Schattenmorelle) × P. canescens], e Weiroot 72 (selezione clonale
di P. Cerasus). Le piante, 6 per portinnesto, sono state disposte a random in due
gruppi di 3 alberi per ciascuna combinazione. Ogni due combinazioni (6 alberi) è stato posto un impollinatore: Summit per Kordia e Duroni 3 per Regina. Il
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Indice di vigoria
(*) Media area sezione tronco Kordia
e Regina all’8° anno.
Weiroot 72, Gisela 5 e Gisela 3 sono
i portinnesti più deboli in prova.
GRAFICO 3 - Numero di polloni/
D
B
A
A
A
A
C
C
B
B
80
70
60
50
40
30
20
10
0
A
A
Polloni (n.)
ciliegio
Kordia
Regina
Gisela 5
Gisela 6
PHL-C
Piku 1
Weiroot 158
Weiroot 72
Gisela 3
Il portinnesto PHL-C ha mostrato
un’elevata attività pollonifera.
GRAFICO 4 - Produzione
del ciliegio cumulata all’8° anno
80
70
60
50
40
30
20
10
0
A
27,3
Gisela 3
A
33,4
B
Gisela 5
A
A
49,7
AB
A
Weiroot 72
BC
65,7
Piku 1
A
80,9
C
PHL-C
AB
84,5
Weiroot 158
A
100,0
Gisela 6
Sono state inoltre calcolate la produzione cumulata per pianta e l’efficienza produttiva (rapporto tra la produzione cumulata e l’area della sezione del tronco)
all’ottavo anno e la produzione per ettaro, media delle produzioni del quinto e
sesto anno, stimate con un investimento
di 800 alberi. Alla fine del settimo anno
sono state raccolte le misure di altezza,
larghezza e spessore della chioma degli
alberi per calcolare il volume. Nel terzo
e quarto anno sono state eseguite analisi qualitative sui frutti: consistenza della
polpa (penetrometro manuale con puntale di diametro di 2,5 mm), contenuto
in solidi solubili (rifrattometro) e acidità
del succo (g/L di acido malico). I dati sono stati elaborati per varietà con l’analisi della varianza. La significatività tra le
medie è stata saggiata col test di Tukey
con livello di probabilità dello 0,05.
•
Posta come indice di vigore uguale
a 100 la media dell’area della sezione
del tronco di Kordia e Regina su Gisela
6 alla fine dell’ottavo anno, si riporta
nel grafico 2 la graduatoria di crescita
indotta dai portinnesti nel campo prova di Verona: il Gisela 6 risulta il più vigoroso; seguono in ordine decrescente
Weiroot 158 e PHL-C quasi appaiati con
vigore di poco superiore all’80%, Piku 1
intermedio (65,7%), Weiroot 72 appena
sotto il 50% (per la sola Regina) e infine
Gisela 5 e Gisela 3 (per la sola Regina), i
più deboli, rispettivamente 33,4 e 27,3%.
Andamento analogo al comportamento dell’area della sezione del tronco si riscontra anche valutando il volume della chioma alla fine del settimo
anno (grafico A all’indirizzo internet riportato in fondo all’articolo).
Produzione cumulata
(kg/pianta)
GRAFICO 2 - Indice di vigoria
del nesto del ciliegio (*) rispetto
a Gisela 6 = 100
campo, coltivato in precedenza a pesco,
è caratterizzato da un terreno di origine fluvio-glaciale, di modesto spessore,
sabbioso, ricco di scheletro, sub-alcalino, calcareo, con scarso contenuto in
calcare attivo. La dotazione di elementi
chimici e di sostanza organica è elevata. Il campo è irrigato con microjet, inerbito e periodicamente sfalciato tra le fila
e diserbato sulla fila. Presenta un sesto
d’impianto di 2,5 m sulla fila e 5 m tra
le fila. Il sistema di allevamento è il fusetto, realizzato preferendo interventi di
potatura al bruno.
I rilievi effettuati annualmente su tutte le piante sono stati: mortalità, attività
pollonifera, area della sezione del tronco
a 20 cm sopra il punto d’innesto (parametro che indica lo sviluppo vegetativo
dell’albero), produzione per pianta, peso
medio dei frutti.
Kordia
Regina
Gisela 5
Gisela 6
PHL-C
Piku 1
Gisela 3
Weiroot 158
Weiroot 72
Gisela 6 ha fatto registrare la produzione
cumulata più alta nella cultivar Kordia,
invece per Regina il portinnesto più
produttivo è stato Piku 1.
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Attività pollonifera. L’attività pollonifera (grafico 3) è stata quasi assente
nei primi 4-5 anni e si è evidenziata in
seguito. In entrambe le varietà vi è stata un’ elevata attività pollonifera nel
PHL-C (> 50 polloni), contenuta (circa
una decina) con Weiroot 158 e Piku 1,
assente con i Gisela e occasionale con
il Weiroot 72.
Comportamento
produttivo delle piante
Produzione cumulata. Già al secondo
anno si sono avute le prime produzioni
in tutti i portinnesti, da qualche etto a
1,5 kg. A parità di portinnesto Kordia
si è dimostrata più produttiva di Regina. Per entrambe le cultivar vi sono
state annate, in particolare il 2012 ma
anche il 2013 per Regina, in cui la produzione è risultata scarsa, per danni
da freddo o mancata impollinazione.
La produzione cumulata all’ottavo
anno di Kordia (grafico 4) è risultata
massima con il Gisela 6 (70,3 kg/pianta) seguito dal Piku 1 (57,5 kg/pianta )
entrambi superiori statisticamente rispetto a Weiroot 158 e a Gisela 5 con
produzioni inferiori a 40 kg/pianta. Intermedio il PHL-C con 44,4 kg/pianta. La produzione cumulata all’ottavo anno con Regina è statisticamente
meno differenziata rispetto a quella
di Kordia: Piku 1 con 57,9 kg/pianta è
risultato il più produttivo. Simile in
termini statistici la produzione degli
altri portinnesti, anche se numericamente differente: tra 31 e 35 kg/pian-
FRUTTICOLTURA
0,5
0,3
0,2
0,1
B
AB
0,4
C
A
BC
BC
BC
AB
BC
A
A
AB
C
C
Peso frutto (g)
0,6
B
miglior efficienza produttiva rispetto all’area della sezione del tronco si
è avuta con il Piku 1 (0,38) che si differenzia statisticamente dai meno
efficienti Weirrot 158 (0,18) e PHL-C
(0,23); intermedi ma numericamente
più vicini a Piku 1, Gisela 5 e Gisela
6 (0,31) (grafico 6). Con Regina vi sono
due gruppi ben differenziati: si confermano i meno efficienti PHL-C, Weiroot
158 a cui si aggiunge il Gisela 6 (inferiori a 0,16), mentre i più efficienti risultano ancora Gisela 5, Piku 1 (maggiori 0,4), a cui si aggiunge il Gisela 3.
Intermedia l’efficienza produttiva del
Weiroot 72 (0,3).
L’efficienza produttiva calcolata rispetto al volume della chioma presenta un andamento del tutto analo-
del ciliegio
13,0
12,5
12,0
11,5
11,0
10,5
10,0
9,5
9
Kordia
Regina
Gisela 5
Gisela 6
PHL-C
Piku 1
Gisela 3
Weiroot 158
Weiroot 72
Kordia ha un peso medio dei frutti
di circa 10 g e Regina di 11 g.
440 g/cm2. Allo stesso modo i frutti di
Gisela 3 hanno mostrato un tenore zuccherino più elevato (20,8 °Brix), seguito da Gisela 5 e Weiroot 72 con valori
maggiori di 18 °Brix, al contrario minor
tenore in quelli presenti su PHL-C e su
Weiroot 158 (16,5 °Brix) (tabella 1).
Confronto
tra i portinnesti
Dopo otto anni di valutazioni si evidenzia che sia lo sviluppo vegetativo
sia la produttività di Regina si è mostrata inferiore a quella di Kordia.
Relativamente all’analisi del comportamento dei singoli portinnesti, si possono rilevare molteplici considerazioni.
Mortalità. Il PHL-C è risultato il portainnesto dove si sono registrate le uniche mortalità verificatesi con Kordia
(33%) e le più numerose avute con Regina (50%). Anche il Weiroot 72, innestato
con la sola Regina, ha avuto una mortalità del 33% che conferma una certa
disaffinità del gruppo dei Weiroot, rilevata anche in altre sperimentazioni
(Fajt et al., l.c.; Lugli et al., 2009).
A
A
Efficienza produttiva. Con Kordia la
GRAFICO 6 - Efficienza produttiva
B
La produzione a ettaro (grafico 5): le migliori rese
ettariali (stimate con 800 piante/ha),
calcolate come media del quinto e sesto anno, si sono ottenute con Kordia
con Gisela 6 (14,4 t/ha) e Piku 1 (13,7 t/
ha), mentre le peggiori si sono avute
con Gisela 5 e Weiroot 158, circa 9 t/
ha. Intermedio il PHL-C con 11,2 t/ha.
Con Regina i migliori risultati si sono
avuti con Piku 1 (13,1 t/ha), seguito da
Gisela 5 (10,9 t/ha), mentre le peggiori sono state con PHL-C (4,7 t/ha). Le
produzione a ettaro degli altri portinnesti risultano intermedie e così suddivise: Gisela 6 e Weiroot 72 superiori alle
8 t/ha, mentre con circa 6 t/ha Weiroot
158 e Gisela 3.
ti rilevati nel quarto e quinto anno di
sperimentazione ha evidenziato alcune differenze statistiche tra i portinnesti: i frutti di Kordia su Gisela 5 e Gisela
6 sono risultati più consistenti (rispettivamente 353 e 343 g/cm2) rispetto a
quelli degli altri 3 portinnesti (Piku 1,
PHL-C e Weiroot 158). I frutti di Gisela 5 presentano anche maggior tenore zuccherino (19,1 °Brix), mentre quelli degli altri avevano valori inferiori a
16,9° Brix. Relativamente ai frutti di Regina, hanno presentato maggiore consistenza nel Gisela 3 (644 g/cm2), seguito da Gisela 5, mentre la minore è stata
rilevata nel PHL-C assieme a Gisela 6
e a Weiroot 158 con valori di circa
A
Produzione a ettaro.
Qualità dei frutti. La media dei da-
C
ta con Gisela 6 e Weiroot 72 e di circa
20 kg/pianta con PHL-C, Weiroot 158
e Gisela 3. Intermedio il Gisela 5 con
37,6 kg/pianta.
dei frutti (grafico 7), calcolato come media di tutte le annate, presenta valori
nel complesso elevati e superiori a 10 g
in Kordia e a 11 g con Regina. Entrando
nello specifico, i portinnesti che hanno evidenziato pezzature inferiori sono
stati con Kordia il Piku 1 e il PHL-C (entrambi 10,4 g), che differiscono da Gisela
5 e Weiroot 158, che presentano valori
superiori agli 11 g. Intermedie le pezzature del Gisela 6. Con Regina le pezzature minori si sono avute con il Gisela
3 (10,9 g) e le maggiori con Gisela 6 (12,4
g); intermedie, intorno agli 11,5 g, quelle
degli altri portinnesti.
A
Gisela 6 su Kordia ha fatto registrare
una produzione di oltre 14 t/ha.
Peso medio dei frutti. Il peso medio
AB
(*) Produzione (t/ha) media 5° e 6° anno
con 800 piante/ha.
GRAFICO 7 - Peso medio frutti
di ciliegio (g)
BC
BC
Kordia
Regina
Gisela 5
Gisela 6
PHL-C
Piku 1
Gisela 3
Weiroot 158
Weiroot 72
go a quanto appena descritto (grafico B
all’indirizzo internet riportato in fondo all’articolo).
Efficienza produttiva
(kg/cm2)
ABC
AB
AB
A
BC
ABC
C
B
A
AB
A
Produzione (t/ha)
16
14
12
10
8
6
4
2
0
B
GRAFICO 5 - Produzione
del ciliegio a ettaro (*)
0
Kordia
Regina
Gisela 5
Gisela 6
PHL-C
Piku 1
Gisela 3
Weiroot 158
Weiroot 72
Nella cultivar Regina il comportamento
dei portinnesti è stato molto
diversificato, creando due gruppi:
Gisela 5, Piku 1 e Gisela 3 con buona
efficienza e Weiroot 158, PHL-C
e Gisela 6 poco efficienti.
Attività pollonifera. In entrambe le
cultivar è risultata molto elevata con
il PHL-C che risulta il solo portainnesto molto pollonifero, con punte fino
a 70 polloni/pianta.
Vigoria. Relativamente al confronto
dei soli 5 portinnesti comuni a Kordia
e Regina il Gisela 6 è risultato il più vigoroso e in questa categoria rientrano
anche il Weiroot 158 e il PHL-C, con uno
sviluppo inferiore del 15-20%; intermedio il Piku 1, caratterizzato da un porta14/2014 • L’Informatore Agrario
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TABELLA 1 - Qualità dei frutti
Kordia
Gisela 5
Gisla 6
PHL-C
Piku 1
Weiroot 158
Weiroot 72
Gisela 3
Regina
durezza
(g/cm2)
zuccheri
(°Brix)
acidità
g/L
(a. malico)
353,5 b
343,2 b
292,5 a
258,3 a
292,7 a
19,12 a
16,85 b
16,37 b
16,15 b
16,8 b
6,09
5,66
6,34
5,64
7,52
durezza
(g/cm2)
zuccheri
(°Brix)
acidità
g/L
(a. malico)
583,4 c
439,2 a
434,0 a
519,2 b
441,7 a
532,7 b
644,0 a
18,44 c
17,4 b
16,5 a
17,4 b
16,5 a
18,4 c
20,8 d
5,17
5,35
5,78
5,08
5,95
6,71
5,24
Valori medi del 4° e 5° anno relativi alla durezza (penetrometro puntale 2,5 mm), al tenore zuccherino
(espresso in °Brix con rifrattometro) e dell’acidità del succo (g/L di acido malico). A lettere diverse
corrispondono valori significativamente diversi per p = 0,05 secondo il test di Tukey.
I frutti di Kordia su Gisela 5 e Gisela 6 sono risultati più consistenti rispetto a quelli
degli altri 3 portinnesti in prova. I frutti di Regina hanno presentato maggiore
consistenza nel Gisela 3.
lori minimi si sono rilevati con Kordia
su PHL-C e Piku 1 e con Regina con Gisela 3. Interessante è rilevare come i
Gisela abbiano mostrato migliori caratteri qualitativi dei frutti relativamente
alla durezza e al contenuto zuccherino,
mentre Piku 1 sia risultato il peggiore
per entrambi i parametri.
Scelta del portinnesto
In conclusione si può riassumere che
nelle condizioni della prova nell’ambiente veronese i peggiori risultati si
sono avuti in quasi tutti i parametri
con il PHL-C, seguito dal Weiroot 158 a
causa del notevole vigore, che rallenta
la messa a frutto e riduce la produttività e l’efficienza. Piku 1 è stato superiore
o secondo in termini di produttività ed
efficienza produttiva sia con Kordia sia
con Regina e ha mostrato uno sviluppo vegetativo intermedio tra Gisela 5
e Gisela 6. Per contro ha avuto qualche
limite relativamente agli aspetti qualitativi del frutto.
Gisela 6 è risultato analogamente interessante al Piku 1 con Kordia, mentre
in minor misura con Regina, dove invece sono risultati nel complesso migliori il Gisela 5 e anche il Weiroot 72.
Relativamente al Gisela 3 è apparso
troppo debole e poco produttivo per
l’ambiente della prova nel Veronese.
Gino Bassi
Istituto sperimentale di frutticoltura,
Provincia di Verona - S. Floriano (Verona)
Kordia su Piku 1 all’8a anno
mento espanso delle branche. Il Gisela
5 rientra nella categoria dei più deboli
con uno sviluppo vegetativo pari a 1/3
rispetto a quello del Gisela 6. Come rilevato in precedenti prove, si conferma
portinnesto molto esigente e sensibile
alle condizioni pedoclimatiche (Bassi 2005; Franken-Bembenek 2011). Nel
gruppo dei portinnesti più deboli (valutati con la sola Regina) rientrano il
Weiroot 72, che è risultato intermedio
tra Gisela 5 e Piku 1 e il Gisela 3, il più
debole in assoluto. Con questo portinnesto e talora con il Gisela 5 il rinnovo
vegetativo può risultare insufficiente.
Le forti differenze di accrescimento tra
portinnesto e nesto, rilevate nel Gisela
6 ed anche nel Piku 1, al momento non
hanno mostrato evidenze di disaffinità.
Produzione. La produzione cumulata
all’ottavo anno e la produzione per ettaro migliori si sono ottenute con Kor-
44
dia con il Gisela 6, seguito da Piku 1.
Con Regina in entrambi i parametri il
migliore è risultato Piku 1, seguito da
Gisela 5; intermedie le performance di
Gisela 6 e Weiroot 72. I portinnesti con
le peggiori performance in entrambe le
cultivar sono PHL-C e Weiroot 158 e relativamente a Regina anche il Gisela 3.
Efficienza produttiva. Con Kordia il
portinnesto più efficiente è stato Piku 1,
seguito da Gisela 5 e Gisela 6 appaiati;
con Regina il Gisela 5, il Piku 1 e il Gisela
3 sono risultati i più efficienti, mentre
i meno efficienti in entrambe le cultivar sono risultati Weiroot 158 e PHL-C.
Peso medio e aspetti qualitativi. Il
peso medio è risultato nel complesso
sempre soddisfacente in entrambe le
cultivar: valori massimi con Regina su
Weiroot 158 e Gisela 6 e con lo stesso
Weiroot 158 e Gisela 5 con Kordia. I va-
L’Informatore Agrario • 14/2014
© 2014 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
Per capire meglio l’analisi statistica si rimanda
agli articoli pubblicati su L’Informatore
Agrario nel corso del 2012: n. 17 a pag. 36;
n. 20 a pag. 33; n. 25 a pag. 55; n. 30 a pag. 55;
n. 31 a pag. 46.
«A lettere diverse corrispondono valori
significativamente diversi
per p = 0,05 secondo il test di Tukey»
come testo nota sotto i grafici.
Si ringraziano l’azienda Marco Spellini
e Aldo e Marco Soave per la collaborazione
prestata e l’ospitalità durante gli 8 anni
della sperimentazione.
Per commenti all’articolo, chiarimenti
o suggerimenti scrivi a:
[email protected]
Per consultare gli approfondimenti
e/o la bibliografia:
www.informatoreagrario.it/
rdLia/14ia14_7446_web
FRUTTICOLTURA
● ARTICOLO PUBBLICATO SU L’INFORMATORE AGRARIO N. 14/2014 A PAG. 41
Quale portinnesto nanizzante
scegliere per il ciliegio
Bassi G. (2005) - Influenza dei portinnesti
sulla produzioine del ciliegio. L’Informatore Agrario, 24: 55-59.
Lugli S., Grandi M., Losciale P., Thuszo S., Quartieri M., LaghezzaL., Sansavini S. (2009) - Efficienza dei portinnesti
nanizzanti di ciliegio negli impianti ad alta
densità. Frutticoltura, 5: 36-47.
Fajt N., Bassi G., Folini L., Siegler H.
(2009) - Lapins on Ten Cherry Rootstocks
in the Alpe Adria Region. Abstract Book,
Lugli S., Bassi G. (2010a) - I portinnesti
del ciliegio. Atti «I portinnesti degli alberi da frutto», Pisa 26-6-2009: 154-185.
18,9 meq/100 g
9,24
5,22
8,0 %
1,5 %
2,2
0,14
0,29 % (N)
75,5 mg/kg (P2O5)
190 mg/kg (K2O)
621 mg/kg (MgO)
3202 mg/kg (CaO)
33,4 ppm
10,6 ppm
24,8 ppm
12,8 ppm
2,0 ppm
30 ppm
0,36 nS/cm
Kordia
Gisela 5
PHL-C
Weiroot 158
Gisela 3
Bassi G., Biško A., Fajt N., Folini L.,
Steinbauer L., Donik Purgaj B. (2012) Portinnesti nanizzanti del ciliegio a confronto con le cv Kordia e Regina. Frutticoltura, 12: 24-31.
Regina
Gisela 6
Piku 1
Weirrot 72
© 2014 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
BC
C
AB
Kordia
Gisela 5
PHL-C
Weiroot 158
Gisela 3
A
A
A
AB
AB
B
B
16
14
12
10
8
6
4
2
0
A
AB
A
AC
C
C
ABC
BC
B
B
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
AB
Presente
71%
25%
4%
7,66
2,69 %
4,647 %
Franke-Bembenek S. (2011) - Confronto tra portinnesti della serie Gisela Piku e
di altre nuove selezioni clonali. Frutticoltura, 4: 12-17.
GRAFICO B - Efficienza
produttiva al 7° anno rispetto al
volume della chioma
della chioma al 7° anno
B
Scheletro
Sabbia
Limo
Argilla
pH
Carbonio organico
Sostanza organica
Cap. scambio
cationico
Rapporto C/N
Rapporto Mg/K
Calcare totale
Calcare attivo
E.S.P.
S.A.R.
Azoto totale
Fosforo assim.
Potassio scamb.
Magnesio scamb.
Calcio scambiabile
Ferro assim.
Manganese assim.
Zinco assim.
Rame assim.
Boro solubile
Sodio scamb.
Conducibilità 1:2,5
GRAFICO A - Volume
A
terreno del campo a Verona
Volume chioma (m3)
TABELLA A - Caratteristiche del
Lugli S., Bassi G. (2010b) - Ciliegio. Speciale Portinnesti, Frutticoltura, 7/8: 36-42.
AB
Bassi G. (2001) - Ciliegio (cv Lapins) allevato a spindel su 10 portinnesti. L’Informatore Agrario, 29: 61-65.
VI International Cherry Symposium,
15-19 November, Renaca-Vina del Mar
(Cile): 155.
Efficienza produttiva (kg/m3)
BIBLIOGRAFIA
Regina
Gisela 6
Piku 1
Weirrot 72
FRUTTICOLTURA
Kordia su Piku 1 in vegetazione all’8° anno
Kordia su Gisela 6
Immagine invernale del PHL-C dove sono in primo piano
numerosi polloni
Kordia su Gisela 6 all’8° anno
Kordia su Gisela 5 alla fine 8° anno
© 2014 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
FRUTTICOLTURA
Regina su Gisela 6 alla fine 8° anno
Regina su su Piku 1 all’ 8° anno
Regina su Weiroot 72 al 6° anno
© 2014 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
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