Il Prete ideale. - attentiaqueidue.net
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Ventesimo Passo “Il prete ideale” Giuseppe Pino: “Abbiamo fatto un piccolo sondaggio tra alcuni italiani e italiane e abbiamo potuto rilevare che il prete ideale è un prete non sposato, un prete che si dedica totalmente al prossimo, soprattutto alla gioventù, un prete che non abbia problemi di ordine familiare e per questo può dedicarsi meglio agli altri, un prete con poche risorse economiche, se non povero, un prete misericordioso e caritatevole verso il prossimo”. Antonio Pappalardo: “Questo è il prete ideale per gli italiani. Però, noi sappiamo che preti così idealizzati ne esistono pochi per cui gli italiani debbono sapere che imporre un prete non sposato può generare disavventure di vario genere. Vedi, quello che è accaduto negli USA, dove è scoppiato lo scandalo dei preti pedofili”. Ettore Minniti: “Escludendo gli uomini sposati dal “reclutamento” nei preti, la popolazione maschile che può fare questa scelta si restringe parecchio, dato che mai un uomo, che sente forte il trasporto verso la famiglia, e quindi è sessualmente normale e intende fare figli, rinunzierebbe a tali sue capacità e aspirazioni”. Giuseppe Pino: “Allora chi sono quegli uomini che alla fine decidono di diventare preti?”. Antonio Pappalardo: “Certamente coloro che hanno una autentica vocazione. Ma non sono molti. Si fanno, invece, avanti coloro che non si sposano o non vogliono avere famiglia, per ragioni che vanno indagate, di vario ordine, da quelle mistiche a quelle collegate a carenze affettive, che in molti casi portano a talune deviazioni, se non addirittura a perversioni sessuali, che negli ultimi anni hanno posto alla ribalta preti accusati di crimini sessuali”. Antonio Rizzo: “In alcune parrocchie ci si lamenta che i preti approfittano dei giovani che vengono a loro affidati da genitori ignari, così inquinando la loro alta missione di salvezza delle anime”. Ettore Minniti: “Ritengo che sia venuto il momento di aprire non solo il sacerdozio ai preti che sono sposati e che hanno dei figli in modo che possano entrare uomini “normali”, ma anche che il sacerdozio sia aperto alle donne che con la loro maggiore sensibilità in tutti i campi talvolta riescono a svolgere meglio quella attività caritatevole e di misericordia che Cristo ha indicato ai suoi apostoli”. 1 Antonio Pappalardo: “Queste sono due misure rilevanti che si debbono adottare anche perché sta emergendo in tutta la sua drammaticità che le vocazioni sono fortemente diminuite e in Italia stanno affluendo preti da tutto il mondo per occupare alcune nostre parrocchie perché non ci sono giovani italiani che vogliono fare i preti”. Giuseppe Pino: “Quindi largo agli uomini sposati, agli uomini che hanno famiglia e largo anche e soprattutto alle donne, che possono amministrare e svolgere il ministero di Cristo a volte in modo più proficuo ed efficace rispetto agli uomini”. Antonio Pappalardo: “Largo soprattutto alla nuova Chiesa, che lentamente sta emergendo, facendo contare poco i Cardinali e molto quei bravi sacerdoti che, in ogni parte del Mondo, portano il vero Cristo nelle coscienze degli uomini”. 2