SchedaAnnecy - Centro Nazionale del Cortometraggio

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SchedaAnnecy - Centro Nazionale del Cortometraggio
Annecy 2012: il festival
Alla metà degli anni Sessanta, quando nacque il primo festival al mondo dedicato al cinema
d’animazione, Annecy era una piccola cittadina dell’Alta Savoia languidamente adagiata sulle rive
dell’omonimo lago di origine glaciale. Oggi, pur conservando lo straordinario fascino del suo centro
storico solcato dai canali, è un vasto, vivace e ricco agglomerato industriale e commerciale. Ad uno
sviluppo ben pianificato della città è corrisposto nei decenni un analogo sviluppo del Festival
International du Film d’Animation che ogni anno, a giugno, riunisce per una settimana migliaia di
autori, produttori, tecnici, operatori professionali, studenti e appassionati dell’animazione
provenienti da tutto il mondo. Il Festival è un condensato sullo stato dell’arte dell’animazione nelle
sue varie espressioni artistiche e industriali. Dai corti d’autore (da sempre il genere più amato dai
festivalieri) ai lungometraggi per le sale (in grande crescita negli ultimi anni), alle serie televisive,
agli spot pubblicitari, ai film di diploma dalle scuole di tutto il mondo fino alle nuove applicazioni
dell’animazione per le piattaforme digitali come i tablets e la telefonia mobile. Arte, industria e
tecnologie si incrociano nelle tre anime della manifestazione: il Festival (con i vari concorsi, le
panoramiche, le retrospettive, gli eventi speciali e le anteprime), le Conferenze (occasione unica di
aggiornamento e approfondimento sui metodi produttivi e sull’evoluzione tecnologica) e il Mercato
(con centinaia di stand di produttori e televisioni ospitati in un’enorme tensostruttura adagiata in
riva al lago). Ma è soprattutto l’aria che vi si respira a rendere questa kermesse indimenticabile. Qui
non ci sono tappeti rossi e divi blindati come a Cannes o a Venezia. Qui i grandi maestri
dell’animazione mondiale vedono i film e siedono alle conferenze accanto agli studenti delle
accademie e delle scuole di cinema. Si può passare una serata in riva al lago parlando di stop
motion e di storyboards con Tim Burton, come è accaduto un paio d’anni fa agli studenti torinesi
del Centro Sperimentale di Cinematografia, o può capitare di commentare l’ultimo film della Pixar
o della Aardman a tu per tu con John Lasseter o Peter Lord. Gli animatori hanno un tale rispetto per
la loro arte che, inevitabilmente, esso si estende a tutti quelli che l’amano e l’apprezzano.
Alfio Bastiancich
The Maker
regia: Christopher Kezelos. produzione: Christopher Kezelos. tecnica: pupazzi. origine: Australia,
Stati Uniti, Gran Bretagna, 2011. durata: 5 min. 17 sec.
premi: Rhode Island International Film Festival 2011, Grand Prize Animation; Lady Filmmakers
Film Festival 2011, Best of Festival; ACS Awards for Cinematography 2011, NSW Gold Award
Una strana creatura si lancia in una corsa contro il tempo per finire la sua più bella e importante
creazione.
Sunny Afternoon
regia: Thomas Renoldner. tecnica : disegno, fotografia. origine: Austria, 2012. durata: 6 min. 45
sec.
Un’analisi dei film d’avanguardia e dei videoclip, nonché dei rispettivi stereotipi e tabù.
História d’Este
regia: Pascual Pérez. produzione: Pascual Pérez. tecnica: pupazzi, pasta modellabile. origine:
Spagna, 2011. durata: 7 min. 13 sec.
premi: Annecy 2012, Prix du jury junior pour un court métrage
In un vecchio teatro un uomo qualunque annega la sua quotidianità nel caffè, nel cognac e nella
birra.
Second Hand
regia: Isaac King. tecnica: animazione d’oggetti, disegno su carta, pupazzi, animazione 2D al
computer, tecniche varie. origine: Canada, 2011. durata: 7 min. 35 sec.
premi: Annecy 2012, Prix du public
In inglese, l’espressione “second hand” indica sia la lancetta dei secondi sia un articolo
d’occasione. Preferite risparmiare sul tempo o sugli oggetti?
Tram
regia: Michaela Pavlatova. tecnica: animazione 2D al computer. origine: Francia, 2012. durata: 7
min. 50 sec.
premi: Annecy 2012, Le Cristal d’Annecy
Le pulsioni e i fantasmi di una guidatrice di tram si trasformano in un delirio fallico-surreale.
Musica, maestro!
Seven Minutes in the Warsaw Ghetto
regia: Johan Oettinger. produzione: Ellen Riis. tecnica: pupazzi. origine: Danimarca, 2012.
durata: 7 min. 42 sec.
premi: Annecy 2012, menzione speciale
La storia di un ragazzino che si ritrova in mezzo all’efferatezza della Shoah. Ispirato a un fatto
vero.
Il festival di animazione di Annecy ha ormai 52 anni e nasce da un rifiuto. La direzione del Festival
del cinema di Cannes aveva infatti respinto la proposta di inserire una sezione espressamente
dedicata ai cartoni animati e così il cineclub di Annecy propose di ritirarsi in splendido isolamento
sulle rive del lago. Dal 1960 quindi, nel mese di giugno, professionisti, esperti e appassionati
affollano la cittadina francese per vedere, discutere, ma anche proporre, comprare e vendere (dal
1985 esiste il MIFA, mercato internazionale del film di animazione) le ultime novità
dell’animazione. Negli anni molte cose sono cambiate: il festival è diventato sempre meno elitario
e, se ha mantenuto uno sguardo attento sul cortometraggio d’autore, si è però anche aperto al
mercato televisivo e ha dedicato sempre più spazio ai lungometraggi poi distribuiti in molti paesi
europei. Il pubblico della manifestazione, dopo una crescita lenta ma costante, si è ormai assestato
intorno ai 7000 spettatori che nei sei giorni di festival hanno gremito le 10 sale sparse per la città;
sono 2455 i film che quest’anno sono arrivati da ogni parte del globo, 80 i paesi coinvolti, 2300
professionisti presenti al MIFA. Il tutto nell’incantevole cornice del Lago di Annecy, già luogo
prediletto da Jean-Jacques Rousseau.
L’animazione italiana è presente da sempre al festival d’Annecy; già nella prima edizione del 1960
un Bruno Bozzetto poco più che esordiente - aveva presentato il suo primo film nel 1958 - è tra gli
artisti in concorso. Anche se il palmarès del premio, monopolizzato nei primi decenni dai
cortometraggi d’arte dei paesi dell’Europa orientale e del Canada e segnato, invece, negli ultimi
anni dalle grandi produzioni internazionali, non ha quasi mai parlato italiano, la presenza dell’Italia
ad Annecy, soprattutto nei cortometraggi, è stata costante e di altissima qualità. Dagli apologhi
semiseri di Bozzetto, che proprio quest’anno è tornato con Rapsodeus, ai graffiti in stop motion
dello street artist Blu che nella passata edizione ha ottenuto con Big Bang Big Boom il premio
speciale della giuria, dai ritagli ormai classici della coppia Gianini Luzzati (I paladini di Francia,
1960, La gazza ladra, 1964) alle poetiche metamorfosi di Toccafondo (La Pista, 1991, menzione
speciale e Piccola Russia, 2003), senza dimenticare un’intera retrospettiva dedicata al cinema
d’animazione italiano nel 2006.
Andrea Pagliardi
Sezione Cortometraggi in concorso
Fiumana
regia: Julia Gromskaya. riprese: Stefano Franceschetti. colonna sonora: Francesca Badalini.
produzione: Julia Gromskaya. anno: 2012. tecnica: pittura e disegno su carta. durata: 5 min. 20
sec.
Una ragazza alla finestra attende il suo compagno e osserva il passaggio del tempo e il valzer delle
stagioni.
Topo Glassato al Cioccolato
regia: Donato Sansone. colonna sonora: Enrico Ascoli. produzione: Milkyeyes. anno: 2011.
tecnica: disegno su carta. durata: 2 min. 45 sec.
Una visione oscura e surreale dove ogni elemento si aggroviglia su se stesso in una spirale
circolare senza fine.
Sezione Pubblicità
Lavazza “Favola a modo mio”
regia: Dadomani Studio. riprese: Patrizio Saccò, Timon de Graaf Boelè. colonna sonora: Andrea
Ponzano. produzione: Dadomani srl. anno: 2011. tecnica: cut-outs. durata: 1 min. 19 sec.
Una mattina, alle prime ore dell'alba nella città della Carta Bianca, le persone vengono svegliate
da qualcosa di nuovo e mai visto che cresce nella piazza centrale.
Spot Casse Rurali Trentine
regia: Mario Addis. colonna sonora: Paolo F. Bragaglia. produzione: Plus Communications.
anno: 2011. tecnica: disegno su carta e animazioni 2D al computer. durata: 46 sec.
Guida allo stile di vita che abbiamo, che ci siamo premurati di coltivare da tempo immemore.
Sezione Video musicali
M+A “My Super 8”
regia: Rino Stefano Tagliafierro. musica: M+A. produzione: Rino Stefano Tagliafierro. anno:
2011. tecnica: fotografia e tecniche miste. durata: 5 min. 38 sec.
La relazione tra due bellissime sorelle senza vita è raccontata usando sia movimenti delicati che
meccanici in un continuo ciclo di ricordi sospesi nel tempo.
Sezione Opere di diploma
Nana Bobò
regia: Lucas Wild Do Vale, Andrea Cristofaro, Francesco Mereu, Valentina Delmiglio. colonna
sonora: Fulvio Chiara. produzione: CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola
Nazionale Di Cinema, Stefania Gallo, Chiara Magri, Rosanna Russo. anno: 2012. tecnica: disegno
su carta e animazioni 2D al computer. durata: 4 min. 27 sec.
Un giovane signore arriva nella città tropicale in cui trascorre in solitaria le vacanze estive. Vaga
per le spiagge, si rilassa al sole, beve sulla spiaggia. Ma c'è qualcosa di inquietante nell’uomo che
va raccogliendo giocattoli.
Sezione Cortometraggi fuori concorso
Dell'ammazzare il maiale
regia: Simone Massi. riprese: Julia Gromskaya. colonna sonora: Stefano Sasso. produzione:
Simone Massi. anno: 2011. tecnica: disegno su carta. durata: 6 min. 20 sec.
Mentre il maiale viene trascinato fuori dal porcile, ha finalmente l’occasione di vedere il cielo e il
mondo che c’è là fuori.
Djuma
regia: Michele Bernardi. musica: Andrea Martignoni. suoni: Michele Bernardi. anno: 2012.
tecnica: animazioni 2D al computer. durata: 3 min. 50 sec.
Un ragazzo selvaggio viene portato nel bosco da un branco di lupi, ma lui è più attratto dalla
libertà che dalla vita in gruppo.
Rapsodeus
regia: Bruno Bozzetto. direzione artistica: Fabio Bozzetto. musica: Franz Liszt, Roberto Frattini.
produzione: Bruno Bozzetto. anno: 2011. tecnica: cut-outs, animazioni 2D/3D al computer ed
effetti speciali. durata: 6 min.
C’è un senso nelle migliaia di guerre combattute dall’uomo?
Silenziosa-mente
regia: Alessia Travaglini. musica: Riccardo Cardelli. suono: Francesco Cardelli, Riccardo Cardelli.
produzione: Fondazione Milano. anno: 2011. tecnica: disegno su carta. durata: 5 min. 06 sec.
I sogni e gli incubi raccontati attraverso la “metafora della visione” mostrano le forme di un
mondo irreale.