Lorenzin annuncia su Twitter: bonus Irpef di 80 euro anche a corsisti

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Lorenzin annuncia su Twitter: bonus Irpef di 80 euro anche a corsisti
Lorenzin annuncia su Twitter:
bonus Irpef di 80 euro anche
a
corsisti
di
medicina
generale
Rassegna Stampa
Lorenzin annuncia su Twitter: bonus
Irpef di 80 euro anche a corsisti
di medicina generale
02/05/2014
Un tweet per rispondere ai 17726 tweet ricevuti in 3 giorni.
“Lo avevo detto: il bonus di #80euro del governo andrà anche
ai Medici Corsisti di Medicina Generale. Lo conferma l’Agenzia
delle Entrate”
Con questo tweet nella serata di mercoledì 30 aprile il
ministro della Salute Lorenzin ha chiuso in modo positivo per
i corsisti di Medicina Generale il fragoroso dibattito
mediatico che aveva infiammato Twitter nei 3 giorni
precedenti.
Non è un caso se il ministro ha scelto proprio la via di
Twitter per annunciare quello che migliaia di formandi le
hanno chiesto incessantemente proprio attraverso il popolare
social network, digitando gli hashtag proposti da Fimmg
Formazione, l’utilizzo dei quali ha registrato un’enorme
partecipazione da parte dei colleghi corsisti, issandosi per
72 ore al primo posto tra gli hashtag politici più utilizzati
in Italia, con ben 17726 tweet che contenevano nel loro testo
gli
ormai
popolarissimi
#BonusRenziAiCorsistiMG
e
#lalottabonus, accompagnati dal sempre presente #lalottabuona.
Per i Medici in Formazione una battaglia mediatica senza
precedenti, che ha visto menzionata su Twitter il Ministro
migliaia di volte accanto al Premier Matteo Renzi e che ha
supportato vigorosamente l’opera di mediazione politica di
tutta la Fimmg, la quale ha lavorato in modo serrato per tre
giorni ed in continuo contatto con il Ministero per far sì che
il decreto legge in cui venivano citate le categorie
beneficiare del bonus fosse interpretato nel modo corretto,
annoverando quindi anche i Corsisti MG tra le categorie
incluse, in quanto borsisti
dipendenti. Così è stato.
assimilati
a
lavoratori
Dunque dopo aver incassato questo importante risultato,
vedendosi riconosciuto un diritto che stava per essere negato,
la Fimmg Formazione è pronta a combattere altre fondamentali
battaglie per il miglioramento della condizione dei Medici
Formandi e post-diploma, in vista anche dell’imminente Patto
della Salute.
E ad ogni lotta ricordate che corrisponde un nostro hashtag:
#lalottabuona,
#accessorapido,
#ProgrammazioneOra,
#pattosalutesubito.
Continuiamo a farci sentire, vincere insieme è più bello.
Saverio Cramarossa
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Fimmg
formazione:
un
signature-day
contro
gli
abbandoni nel triennio mmg
Rassegna Stampa
Fimmg formazione: un signature-day
contro gli abbandoni nel triennio
mmg
23/04/2014
Un signature day, un unico giorno per assegnare i contratti
nelle specialità e nel corso di medicina generale: è la strada
indicata da Fimmg Formazione per evitare abbandoni del
triennio che ammontano ogni anno a un 10%. «Perché i contratti
siano accettati contestualmente ci vuole un accordo tra
ministeri di Università e Salute», ammette Giulia Zonno
coordinatrice del sindacato, che inaugura la sua newsletter
mensile in questi giorni. Intanto, tornano a crescere i posti
per gli aspiranti mmg nel tirocinio di formazione specifica;
per il triennio 2014-2017 sono 990 contro 924 di un anno fa.
«Rispetto al 2012, sono solo 9 borse in più, l’1%», avverte
Zonno. «Peraltro rispetto al taglio 2013 nessuna regione
subisce decurtazioni e in Sicilia si torna a cento borse, 50
in più dell’anno scorso. Non così in Emilia Romagna e Friuli
Venezia Giulia, regioni falcidiate nel 2013. I tagli – spiega
Zonno –non hanno un criterio, non sono proporzionali al numero
di medici di famiglia operanti, o di mmg che vanno in
pensione, o di abitanti. E nemmeno i fondi a disposizione
delle regioni lo sono».
Fimmg formazione lo scorso anno, riprendendo i dati Enpam,
sottolineò come nel 2016, quando ancora gli immatricolati al
nuovo triennio saranno impegnati nel corso, ben 900mila
italiani non avranno più il curante perché il loro si è
pensionato. Un paradosso visto che si profila una
sovrabbondanza di 1.000-2.000 laureati l’anno, tagliati fuori
da sbocchi professionali. «Per arginare almeno in parte gli
esodi sarà essenziale non avere abbandoni, ecco perché – fatta
la scelta – non dovrebbe essere più possibile optare tra un
contratto di specialità e una borsa di tirocinio e viceversa»,
dice Zonno. Fimmg Formazione chiede che «nel concertare le
graduatorie, i ministeri si accordino per riunire in uno-due
giorni le formalità relative alle firme dei contratti e delle
borse da parte degli ammessi. Il limite di tempo per riassegnare un posto lasciato libero in un corso post-laurea è
di 10 giorni, ma se i contratti si firmano a distanza di 15
giorni, com’è oggi, il vuoto non può essere colmato». Per
Zonno il signature-day andrebbe a beneficio di molte
specialità. Gli abbandoni non sono solo da parte di aspiranti
mmg con borsa di 850 euro, consapevoli di poter accedere al
contratto di formazione pagato doppio. «I flussi in uscita dal
triennio sono rendicontati dalle regioni, seppur con
imprecisioni; non altrettanto oggi lo sono i flussi in uscita
dalle specialità, anche perché i finanziamenti agli atenei non
sono soggetti a rendicontazione».
Mauro Miserendino
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Specializzandi.
Fimmg
formazione: “Distribuire le
risorse
secondo
reale
fabbisogno professionisti”
Rassegna Stampa
Specializzandi. Fimmg formazione:
“Distribuire le risorse secondo
reale fabbisogno professionisti”
07/04/2014
Nei prossimi 20 anni, infatti, il maggior gap tra
pensionamenti e borse disponibili si avrà nell’area della
Medicina Generale rispetto all’area ospedaliera. Chiesto,
inoltre, di ridurre la durata dei corsi post laurea. Questa le
proposte avanzate da Fimmg Formazione in una lettera aperta
indirizzata ai ministri Lorenzin e Giannini. LA LETTERA
In una lettera aperta indirizzata al ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin e al ministro dell’Istruzione, Stefania
Giannini, Fimmg Formazione, dicendosi convinta della
“necessità di governare i fabbisogni dei Professionisti da
parte del Sistema sanitario nazionale, attraverso il
mantenimento del numero chiuso a Medicina e la messa in campo
di risorse per la formazione remunerata post laurea, vincolate
all’accesso per esame a tali percorsi”, ha avanzato alcune
richieste riguardanti, appunto, lo scottante problema della
mancanza di risorse per finanziare le borse di studio per la
specializzazione post laurea.
“Data una disponibilità limitata di risorse – si legge nella
lettera – perché si formino con percorsi di qualità, un giusto
numero di professionisti per il sistema, è necessario
promuovere in Italia a tutti i livelli una cultura della
Programmazione che sia prerogativa dell’organizzazione sia del
mondo accademico che di quello lavorativo”.
L’appello al Ministero della Salute e al Miur è di:
– verificare come il maggior gap tra pensionamenti e borse
disponibili per la formazione post laurea si avrà nell’area
della Medicina Generale nei prossimi anni, rispetto all’area
ospedaliera e conseguentemente di distribuire le risorse
disponibili tra questi due contesti formativo-lavorativi
secondo i reali fabbisogni di Professionisti;
– per ovviare al fenomeno di accettazione e rinuncia in favore
dell’accesso a un altro percorso formativo da parte del
singolo medico, di concertare le tempistiche di pubblicazione
dei risultati e di accettazione dei contratti/borse per l’area
specialistica/ospedaliera e per l’area della Medicina
Generale, così che non restino vacanti borse già disponibili;
– di proseguire nell’intento di rivalutare la durata dei
percorsi formativi post laurea, al fine di distribuire le
risorse disponibili su un minor numero di anni in favore di un
maggior numero di contratti/borse, attivando percorsi di
accesso che valorizzino attività professionalizzanti svolte
già durante il percorso di laurea;
– dare dignità e favorire politiche di professionalizzazione
dei percorsi con un maggior inserimento nel mondo lavorativo
attraverso l’utilizzo delle reti formative per l’area
specialistica e con il riconoscimento in termini di crediti
formativi attività professionalizzanti compatibili svolte
nell’area della Medicina Generale.
“Rispetto alle esigenze evidenziate nella presente
comunicazione, poste alla Vostra attenzione in un’ottica di
collaborazione e volontà di miglioramento delle condizioni dei
singoli Professionisti nell’interesse della sostenibilità e
crescita virtuosa del Ssn – conclude la lettera – speriamo in
uno spazio di confronto che coinvolga tutti i portatori di
interesse, a partire dai giovani”.
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Fimmg Formazione scrive a
ministri Lorenzin e Giannini:
preoccupazioni e proposte su
programmazione e accesso alla
professione
Rassegna Stampa
Fimmg Formazione scrive a ministri
Lorenzin e Giannini: preoccupazioni
e proposte su programmazione e
accesso alla professione
07/04/2014
“Raccogliamo con partecipazione il disagio dei colleghi medici
che temono di non poter accedere ai posti disponibili per la
formazione post laurea”. E’ questo l’incipit della lettera che
Fimmg Formazione ha inviato ai ministri rispettivamente della
Salute e dell’Istruzione Lorenzin e Giannini, condividendo le
criticità e le preoccupazioni dell’intera categoria dei
giovani colleghi, che si trovano ad affrontare la difficile
fase del percorso post-laurea e dell’accesso alla professione,
mai così tortuoso come in questo periodo storico.
Quello su cui la lettera insiste è la necessità impellente di
una cultura della programmazione a tutti i livelli, perché di
fronte a delle risorse limitate, la distribuzione ragionata e
secondo i reali fabbisogni delle borse di studio è l’unica via
percorribile per un inserimento il più possibile equo e
qualitativo del giovane medico nel mondo lavorativo.
Nell’appello ai ministri dei giovani medici di Fimmg
Formazione si individuano le proposte per poter attuare tale
iter, verificando in primis come nei prossimi anni si
assisterà ad un pensionamento di massa di tutta la categoria,
nonostante le borse stanziate annualmente per la medicina
generale siano meno di un terzo dei contratti stanziati per la
formazione in ambito ospedaliero, cui consegue la necessità
inderogabile di redistribuire il numero di borse tra queste
due realtà lavorative. Si auspica inoltre una riduzione del
percorso formativo post laurea, riservando parte di questo al
percorso pre-laurea, con la logica conseguenza di un risparmio
di tempo ma anche di un residuo di borse da poter
redistribuire ad un numero più ampio di Professionisti. Si
indica infine una via pratica per evitare che borse già
disponibili restino vacanti a causa di rinuncia in favore di
un altro percorso formativo da parte del Medico, concertando
le tempistiche di pubblicazione dei risultati e di
accettazione dei contratti/borse.
Fimmg Formazione, proprio su questo tema, ha da qualche giorno
lanciato sul proprio profilo Twitter gli hashtag
#AccessoRapido e #ProgrammazioneORA, per far sentire ancora di
più la propria voce e quella di tutti i giovani medici
impegnati nel difficile cammino formativo post-laurea e per
far sì che le proprie proposte arrivino in modo ancora più
diretto alle Istituzioni competenti.
Saverio Cramarossa
Leggi la lettera
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Fimmgformazione.org raggiunge
il traguardo di 8mila nuovi
visitatori. Il sito è online
da ottobre e ha registrato
picchi di duemila accessi al
giorno
Rassegna Stampa
Fimmgformazione.org raggiunge il
traguardo
di
8mila
nuovi
visitatori. Il sito è online da
ottobre e ha registrato picchi di
duemila accessi al giorno
14/04/2014
Il sito internet di Fimmg Formazione, in pochi mesi, ha
raggiunto il traguardo di ottomila nuovi visitatori. Dalla sua
creazione, che risale a ottobre, www.fimmgformazione.org ha
una portata di visite giornaliere che in media oscilla tra le
50 e le 100. Non sono mancati, però, picchi di oltre duemila
accessi ( l’8 aprile ne sono stati contati 2.137) o poco meno
(il 7 aprile sono stati 1.535).
Un risultato ottenuto anche grazie alla pubblicazione dei
bandi del Corso per l’anno 2014 e a un lavoro di analisi
condotto sulle graduatorie degli ammessi dei concorsi del
2013. Attraverso questa operazione di confronto tra punteggi
minimi e medi, e rapporto tra concorrenti e borse disponibili,
gli aspiranti mmg hanno uno spaccato di dove è stato più
facile entrare nell’anno precedente.
La curiosità per il sito è stata scatenata grazie alla
promozione sui social network (come i post sulla pagina
Facebook di Fimmg CA Puglia e quelli di Fimmg Formazione
Piemonte su gruppi Facebook degli studenti di medicina).
omplessivamente il 66% dei visitatori arriva alla pagina web
di Fimmg Formazione attraverso un rinvio dai social network.
Oltre la metà degli utenti ha meno di 34 anni. Entrando nel
dettaglio: il 27,5% ha un’età compresa tra i 18 e i 24 anni
mentre il 33,5% fra i 25 e i 34.
Chiara Acampora
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Fimmg
Formazione,
Zonno:
vogliamo essere nel Patto per
la Salute
Rassegna Stampa
Fimmg Formazione, Zonno: vogliamo
essere nel Patto per la Salute
10/04/2014
“Chiediamo che le attività professionalizzanti siano
riconosciute nel Patto per la Salute, come previsto dalla
legge 189/12, e che vengano definite durante la
riorganizzazione della medicina generale. Non vogliamo essere
solo osservatori di produzione di salute ma produttori di
salute… Vogliamo essere fondamentali!”. E’ la richiesta
lanciata da Giulia Zonno, coordinatrice nazionale di Fimmg
Formazione, durante il suo intervento agli Stati Generali
della Sanità, che si sono chiusi ieri a Roma.
I temi della formazione e della programmazione sono componenti
fondamentali della ricetta per un sistema sanitario equo,
sostenibile ed efficiente. La formazione del mmg in
particolare è stata chiamata in causa dall’assessore alla
salute toscano Marroni, che nel suo intervento l’ha definita
fondamentale ed ha auspicato una maggior dignità per il corso
di formazione in medicina generale e per i formandi,
attraverso un coinvolgimento dei medici in attività delle
nuove aggregazioni funzionali territoriali della medicina
generale.
Il ministro Lorenzin ha raccolto le istanze dei medici in
formazione e ha invitato FIMMG Formazionea intervenire in una
tavola rotonda per portare le proprie idee per il patto della
Salute.
Jacopo Demurtas
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Nasce la newsletter di Fimmg
Formazione
Rassegna Stampa
Nasce la
Formazione
newsletter
di
Fimmg
18/04/2014
In questi giorni è previsto l’invio della nuova newsletter di
Fimmg Formazione a tutti gli iscritti del settore.
A breve sarà disponibile l’iscrizione
(www.fimmgformazione.org).
sul
nostro
sito
Lo scopo è fornire un canale informativo diretto sulle
attività del settore, per intensificare il rapporto con gli
iscritti, diffondere le iniziative e condividere le proposte e
i contributi, anche delle sezioni regionali, su tutti gli
aspetti del percorso formativo in medicina generale.
Giovanni Colaneri
Redazione Newsletter
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Aumento dei posti messi a
bando
per
il
Corso
di
formazione
specifica
in
Medicina Generale: 990 borse
di studio per il triennio
2014-2017
Rassegna Stampa
Aumento dei posti messi a bando per
il Corso di formazione specifica in
Medicina Generale: 990 borse di
studio per il triennio 2014-2017
18/04/2014
Dopo l’incomprensibile riduzione del numero di borse di studio
per il Corso di formazione specifica in Medicina Generale
avvenuta lo scorso anno (i posti disponibili erano scesi da
981 per il triennio 2012/2015 a 924 per il triennio
2013/2016), assistiamo oggi ad un nuovo aumento dei posti
messi a bando sul territorio nazionale: 990.
Scorporando i numeri si può evidenziare che nessuna regione,
rispetto allo scorso anno, ha subito tagli del numero di borse
di studio assegnabili. In Sardegna c’è stato un aumento di 5
unità (da 25 a 30 posti disponibili), in Valle d’Aosta di 1
unità (da 2 a 3 posti disponibili) e in Veneto di ben 10 unità
(da 40 a 50 posti disponibili).
Scopriamo, però, che la vera differenza l’ha fatta la Sicilia
tornando a un numero di 100 borse assegnabili, dopo il
dimezzamento avvenuto per il Triennio 2013-2016.
Da questa breve analisi si può quindi evincere come in realtà
dal 2012 ad oggi ci sia stato un aumento di sole 9 unità sul
territorio nazionale.
Possiamo inoltre notare come la maggior parte delle regioni
non sia stata in grado di aumentare il numero di borse di
studio assegnabili e come l’Emilia Romagna e il Friuli Venezia
Giulia non siano neanche ritornate ad avere un numero di
corsisti pari a quello del 2012, dopo la riduzione dello
scorso anno.
Il numero di borse assegnate in Italia ogni anno resta dunque
di gran lunga inferiore al numero dei futuri pensionamenti di
Medici di Medicina Generale previsto dall’ Enpam.
Francesca Manzieri
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Medicina generale. I futuri
medici di famiglia? Under 30
anni e soprattutto donne
Rassegna Stampa
Medicina generale. I futuri medici
di famiglia? Under
soprattutto donne
30
anni
e
26/11/2013
In media hanno 29 anni. L’Abruzzo la regione con il primato
dei più giovani futuri medici di medicina generale di sesso
maschile (l’età media è di 26,7 anni), mentre le donne più
giovani sono nel Lazio (27,7 anni). Questi i risultati di uno
studio curato dalla Fimmg Formazione Puglia.
Sono state 924 le borse messe a disposizione, nel 2013, per
accedere al corso di formazione specifica in medicina
generale. Un calo del 5,8% rispetto alle 981 borse assegnate
nell’anno precedente. Eppure la richiesta verso questa
specialità aumenta: gli aspiranti giovani medici di famiglia
sono cresciuti del 21,7% rispetto al 2012, e di conseguenza è
aumentato il numero degli esclusi che arriva al 29,5%. Giovani
professionisti che accedono al concorso, in media, alla soglia
dei 29 anni, la stragrande maggioranza sono donne
(rappresentano il 60% del totale dei vincitori contro il 40%
dei medici di sesso maschile).
A scattare la fotografia dei futuri medici di famiglia è la
Fimmg formazione Puglia che ha analizzato i dati relativi
all’ultimo concorso di accesso al Corso di Formazione
Specifica in Medicina Generale (CFSMG) rilevati in 16 regioni
italiane. Uno studio dal quale emerge le necessità di rivedere
in maniera organica l’organizzazione dei percorsi formativi,
la distribuzione delle risorse ad essi destinati e la
programmazione dei fabbisogni del Sistema Sanitario rispetto
ad esigenze regionali e dei diversi ambiti della medicina. Nel
2012 è stata, infatti, assegnata 1 borsa ogni 3,5 partecipanti
al concorso di medicina generale, mentre nel 2013 le
possibilità di superare il concorso si sono ridotte: è stata
assegnata una borsa ogni quattro medici aspiranti.
“Il numero dei medici non vincitori è in netto aumento: ci
sono sempre più aspiranti medici di Medicina Generale e un
numero di borse a concorso in calo – ha affermato Carmela Di
Lascio, vice coordinatrice regionale Fimmg Formazione Puglia –
questo avviene perché la Medicina Generale offre prospettive
occupazionali più interessanti rispetto al passato, in vista
dell’elevato numero di pensionamenti di medici di Assistenza
Primaria previsto a medio e lungo termine. Ma è anche il segno
che, nonostante il numero chiuso, il sistema universitario
continua a sfornare medici, garantendo solo per parte di essi
le borse di formazione post laurea. Il numero di borse messe a
disposizione non solo non risponde in modo soddisfacente alle
esigenze del sistema formativo, ma in alcune regioni non sarà
nemmeno sufficiente a garantire la richiesta di professionisti
per il sostegno
regionali”.
dell’erogazione
dei
servizi
sanitari
Ma qual è l’identikit dei futuri medici di famiglia? In
generale il 69% ha un’età compresa tra i 24 e i 29 anni, con
un picco del 95% in Abruzzo che ha il primato dei più giovani
futuri medici di medicina generale di sesso maschile (l’età
media è di 26,7 anni), mentre le donne più giovani sono nel
Lazio (27,7 anni). Il 21% ha invece un’età tra i 24 e i 29
anni con un picco del 44% in Basilicata. Il 6,5 % ha invece
tra i 35 e 39 anni (il 22,2% in Umbria), un residuale 3,5% ha
più di 40 anni con un’impennata in Sardegna dove troviamo le
donne meno giovani (età media di 34,4 anni), mentre i neo
formandi di sesso maschile più avanti con l’età si trovano in
Basilicata (31,8 anni).
Anche tra i corsisti i medicina generale domina il rosa a
conferma di un trend ormai riconosciuto nella professione
Medica: le donne sono la maggioranza: sei su dieci sono
femmine. Un divario che diventa ancora più marcato in
Piemonte(31% uomini vs 69% donne). Statistica ribaltata nella
Provincia Autonoma di Trentocon il60% di uomini versus il 40%
di donne.
I neo corsisti laureati da meno di cinque anni sono l’85,4%
equamente distribuiti in tutte le regioni italiane, ad
eccezione dell’Umbria dove i camici bianchi hanno scelto di
accedere al corso di formazione in Mmg dopo 5-9 anni dalla
laurea. Ma il primato dei camici bianchi con una fortissima
presenza di medici laureati da ben 10-14 anni va alla Calabria
(il 14%)
“L’elevata età media dei vincitori di concorso, in gran parte
però laureati da meno di cinque anni – ha spiegato Carmela Di
Lascio – mostra come siano molti gli studenti in medicina che
impiegano ben più dei sei anni previsti dal programma di studi
per arrivare alla laurea. E questo è solo uno dei tasselli che
dilata a dismisura il percorso formativo necessario ad
accedere alla professione. A esso si aggiungono il tirocinio
abilitativo e, specificatamente per i futuri medici di
famiglia, l’iscrizione al concorso di Medicina Generale
all’inizio della primavera per un corso che inizia a fine
novembre. Inoltre, una volta terminato il corso, il neo-medico
di medicina generale dovrà attendere almeno due anni per i
tempi di iscrizione, inserimento e pubblicazione di
graduatoria e
Convenzione”.
zone
carenti,
per
poter
accedere
alla
Insomma, siamo fra le nazioni europee che immettono nuovi
professionisti sul mercato del lavoro con l’età media più
alta. Per questo in linea con le normative nazionali ed
europee, secondo la Fimmg, sarebbe preferibile ridefinire il
triennio del corso di formazione specifica intervenendo non
sulla durata complessiva, ma su una differente distribuzione
dei periodi formativi, riducendo la fase di mera didattica a
favore della pratica professionalizzante sul territorio, la
quale vede nelle AFT il naturale luogo in cui acquisire
competenze, in un percorso che riduce le distanze fra
formazione e lavoro.
Un quadro in continuo movimento, ma per la Fimmg non ci si può
limitare però a constatare il cambiamento in atto.
Nonostante il gran numero di carenze di medici previste nel
comparto e la probabile necessità di un complessivo incremento
del numero di borse erogate sul territorio nazionale, anche
per la MG, sostiene la Fimmg, è necessario distribuire tali
borse in base alle reali necessità regionali, per non
aggravare la situazione di profonda disomogeneità relativa ai
tempi di accesso alla professione. Nelle condizioni attuali
l’alternativa è rappresentata dall’incremento di quello che è
già un fisiologico flusso di medici formati verso le regioni
dove si accede alla professione più facilmente e che appare,
in assenza di radicali cambiamenti, l’unica concreta modalità
per giungere ad un equilibrio accettabile sul territorio fra
domanda ed offerta di lavoro.
Non solo, è necessario domandarsi se gli attuali modelli
organizzativi della Sanità siano adeguati al mutato profilo
della classe medica. “Si impone la necessità di riflettere in
particolare sulle AFT – ha aggiunto Di Lascio – i nuovi
modelli organizzativi della Medicina Generale, introdotti
nell’ACN 2009 e diventati legge col decreto Balduzzi: possono
queste rappresentare un’opportunità per coniugare nuove
funzioni e nuove esigenze di professionisti il cui profilo sta
cambiando? Modelli H16 o H24, ruolo unico, modulazione di
quote orarie o fiduciarie, sono tutti elementi sui quali le
scelte operate potranno perfezionare un sistema a misura dei
professionisti che lo metteranno in atto, con beneficio per i
pazienti. L’aggregazione funzionale potrà favorire una
progressiva aggregazione strutturale, permettendo la
compresenza di operatori in un orario prevalentemente diurno,
con la possibilità di ridurre così i rischi, in una
professione esercitata per lo più da donne, derivanti dalla
attuale e più volte denunciata scarsa sicurezza di tante
postazioni di Continuità Assistenziale”.
La ricerca FIMMG
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Campania.
Specializzazioni
mediche. La Fimmg accusa:
“Medicina generale ignorata”
Rassegna Stampa
Campania. Specializzazioni mediche.
La Fimmg accusa: “Medicina generale
ignorata”
26/03/2014
Il sindacato dei medici di famiglia si scaglia contro la
Regione che nello stanziare 10 mln per attivare 100 borse di
studio in soprannumero non ha destinato nessun fondo ai corsi
di formazione in medicina generale.
Un budget di 10 milioni di euro di fondi Por del Fse, per
attivare 100 borse di studio per altrettanti ingressi in
soprannumero nelle scuole di specializzazione presso le
università regionali ma nemmeno un euro di questi fondi
destinato ai corsi di formazione in medicina generale. Mentre
la Regione Campania pubblica i primi bandi del pacchetto da
50milioni di euro destinati ai giovani laureati della Campania
(che prevede anche 30 milioni per i dottorati di ricerca, 8
mln per gli assegni di ricerca; 2 mln di euro, sotto forma di
voucher, per i master di secondo livello con un contributo per
le spese di iscrizione fino a 20mila euro e ulteriori 2
milioni di euro da mettere ancora a bando), la Fimmg scende
sul sentiero di guerra denunciando il fatto che la medicina
generale “è stata completamente ignorata dalla Regione sebbene
sia il settore dell’assistenza che registra il maggior
incremento di richieste occupazionali nel medio e lungo
termine nell’ambito della riorganizzazione delle cure per
cronici e lungodegenti”.
A parlare è Salvatore Caiazza coordinatore regionale della
Fimmg settore formazione che in una infuocata lettera inviata
nei giorni scorsi al presidente della Regione Stefano Caldoro
e al settore Formazione dell’ assessorato regionale alla
Sanità denuncia anche un’altra anomalia. Ossia l’ammissione al
corso di formazione in medicina generale, in sovrannumero
rispetto al budget garantito al settore, di ben 60 camici
bianchi che seguono – quando e se possono – i corsi senza
borsa di studio e senza alcuna regolamentazione delle
incompatibilità con altre attività professionali.
Il risultato? “La completa demotivazione – secondo Caiazza –
di chi invece segue i corsi a tempo pieno e l’assenteismo
pressoché totale dei medici entrati in soprannumero che,
ovviamente sono concentrati nel lavoro in studio o nella rete
del 118 dopo aver seguito il corso professionalizzante”.
Tutto nasce da una sentenza del Tar, (prot. N. 20130373187 del
27 maggio del 2013) che ha ammesso tre medici ricorrenti
inizialmente esclusi dal corso di formazione specialistico per
la medicina generale in Campania.
“Da quella sentenza – aggiunge la Fimmg – che dovrebbe avere
validità nominale, si sono spalancate le porte per l’accesso
al corso per altri 60 colleghi a semplice domanda protocollata
agli uffici regionali, con la rinuncia alla borsa di studio ma
anche alla incompatibilità che vincola all’esclusività i
vincitori di concorsi. Un fatto che trascura gli indirizzi in
merito, di tenore opposto, espressi in sede di Conferenza
Stato-Regioni. Come sindacato riteniamo che tale atteggiamento
della Regione tolga utilità e specificità al corso di
formazione per la medicina generale e svilisca la dignità dei
colleghi. Chi accede al corso di formazione percepisce un
rimborso di 850 euro (la metà rispetto alle altre
specializzazioni mediche) ma è vincolato per tutta la durata a
non seguire altre attività lavorative fino al conseguimento
del titolo”.
“Chiediamo dunque l’immediata rettifica del provvedimento che
ha consentito l’accesso al corso in soprannumero proprio per
ridare dignità a questo percorso professionalizzante che così
come configurato ora presta il fianco ad un utilizzo politico
e potenzialmente clientelare dell’accesso “.
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