Lorenzin annuncia su Twitter: bonus Irpef di 80 euro anche a corsisti
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Lorenzin annuncia su Twitter: bonus Irpef di 80 euro anche a corsisti
Lorenzin annuncia su Twitter: bonus Irpef di 80 euro anche a corsisti di medicina generale Rassegna Stampa Lorenzin annuncia su Twitter: bonus Irpef di 80 euro anche a corsisti di medicina generale 02/05/2014 Un tweet per rispondere ai 17726 tweet ricevuti in 3 giorni. “Lo avevo detto: il bonus di #80euro del governo andrà anche ai Medici Corsisti di Medicina Generale. Lo conferma l’Agenzia delle Entrate” Con questo tweet nella serata di mercoledì 30 aprile il ministro della Salute Lorenzin ha chiuso in modo positivo per i corsisti di Medicina Generale il fragoroso dibattito mediatico che aveva infiammato Twitter nei 3 giorni precedenti. Non è un caso se il ministro ha scelto proprio la via di Twitter per annunciare quello che migliaia di formandi le hanno chiesto incessantemente proprio attraverso il popolare social network, digitando gli hashtag proposti da Fimmg Formazione, l’utilizzo dei quali ha registrato un’enorme partecipazione da parte dei colleghi corsisti, issandosi per 72 ore al primo posto tra gli hashtag politici più utilizzati in Italia, con ben 17726 tweet che contenevano nel loro testo gli ormai popolarissimi #BonusRenziAiCorsistiMG e #lalottabonus, accompagnati dal sempre presente #lalottabuona. Per i Medici in Formazione una battaglia mediatica senza precedenti, che ha visto menzionata su Twitter il Ministro migliaia di volte accanto al Premier Matteo Renzi e che ha supportato vigorosamente l’opera di mediazione politica di tutta la Fimmg, la quale ha lavorato in modo serrato per tre giorni ed in continuo contatto con il Ministero per far sì che il decreto legge in cui venivano citate le categorie beneficiare del bonus fosse interpretato nel modo corretto, annoverando quindi anche i Corsisti MG tra le categorie incluse, in quanto borsisti dipendenti. Così è stato. assimilati a lavoratori Dunque dopo aver incassato questo importante risultato, vedendosi riconosciuto un diritto che stava per essere negato, la Fimmg Formazione è pronta a combattere altre fondamentali battaglie per il miglioramento della condizione dei Medici Formandi e post-diploma, in vista anche dell’imminente Patto della Salute. E ad ogni lotta ricordate che corrisponde un nostro hashtag: #lalottabuona, #accessorapido, #ProgrammazioneOra, #pattosalutesubito. Continuiamo a farci sentire, vincere insieme è più bello. Saverio Cramarossa Torna alla sezione di Rassegna Stampa Fimmg formazione: un signature-day contro gli abbandoni nel triennio mmg Rassegna Stampa Fimmg formazione: un signature-day contro gli abbandoni nel triennio mmg 23/04/2014 Un signature day, un unico giorno per assegnare i contratti nelle specialità e nel corso di medicina generale: è la strada indicata da Fimmg Formazione per evitare abbandoni del triennio che ammontano ogni anno a un 10%. «Perché i contratti siano accettati contestualmente ci vuole un accordo tra ministeri di Università e Salute», ammette Giulia Zonno coordinatrice del sindacato, che inaugura la sua newsletter mensile in questi giorni. Intanto, tornano a crescere i posti per gli aspiranti mmg nel tirocinio di formazione specifica; per il triennio 2014-2017 sono 990 contro 924 di un anno fa. «Rispetto al 2012, sono solo 9 borse in più, l’1%», avverte Zonno. «Peraltro rispetto al taglio 2013 nessuna regione subisce decurtazioni e in Sicilia si torna a cento borse, 50 in più dell’anno scorso. Non così in Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, regioni falcidiate nel 2013. I tagli – spiega Zonno –non hanno un criterio, non sono proporzionali al numero di medici di famiglia operanti, o di mmg che vanno in pensione, o di abitanti. E nemmeno i fondi a disposizione delle regioni lo sono». Fimmg formazione lo scorso anno, riprendendo i dati Enpam, sottolineò come nel 2016, quando ancora gli immatricolati al nuovo triennio saranno impegnati nel corso, ben 900mila italiani non avranno più il curante perché il loro si è pensionato. Un paradosso visto che si profila una sovrabbondanza di 1.000-2.000 laureati l’anno, tagliati fuori da sbocchi professionali. «Per arginare almeno in parte gli esodi sarà essenziale non avere abbandoni, ecco perché – fatta la scelta – non dovrebbe essere più possibile optare tra un contratto di specialità e una borsa di tirocinio e viceversa», dice Zonno. Fimmg Formazione chiede che «nel concertare le graduatorie, i ministeri si accordino per riunire in uno-due giorni le formalità relative alle firme dei contratti e delle borse da parte degli ammessi. Il limite di tempo per riassegnare un posto lasciato libero in un corso post-laurea è di 10 giorni, ma se i contratti si firmano a distanza di 15 giorni, com’è oggi, il vuoto non può essere colmato». Per Zonno il signature-day andrebbe a beneficio di molte specialità. Gli abbandoni non sono solo da parte di aspiranti mmg con borsa di 850 euro, consapevoli di poter accedere al contratto di formazione pagato doppio. «I flussi in uscita dal triennio sono rendicontati dalle regioni, seppur con imprecisioni; non altrettanto oggi lo sono i flussi in uscita dalle specialità, anche perché i finanziamenti agli atenei non sono soggetti a rendicontazione». Mauro Miserendino Torna alla sezione di Rassegna Stampa Specializzandi. Fimmg formazione: “Distribuire le risorse secondo reale fabbisogno professionisti” Rassegna Stampa Specializzandi. Fimmg formazione: “Distribuire le risorse secondo reale fabbisogno professionisti” 07/04/2014 Nei prossimi 20 anni, infatti, il maggior gap tra pensionamenti e borse disponibili si avrà nell’area della Medicina Generale rispetto all’area ospedaliera. Chiesto, inoltre, di ridurre la durata dei corsi post laurea. Questa le proposte avanzate da Fimmg Formazione in una lettera aperta indirizzata ai ministri Lorenzin e Giannini. LA LETTERA In una lettera aperta indirizzata al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, Fimmg Formazione, dicendosi convinta della “necessità di governare i fabbisogni dei Professionisti da parte del Sistema sanitario nazionale, attraverso il mantenimento del numero chiuso a Medicina e la messa in campo di risorse per la formazione remunerata post laurea, vincolate all’accesso per esame a tali percorsi”, ha avanzato alcune richieste riguardanti, appunto, lo scottante problema della mancanza di risorse per finanziare le borse di studio per la specializzazione post laurea. “Data una disponibilità limitata di risorse – si legge nella lettera – perché si formino con percorsi di qualità, un giusto numero di professionisti per il sistema, è necessario promuovere in Italia a tutti i livelli una cultura della Programmazione che sia prerogativa dell’organizzazione sia del mondo accademico che di quello lavorativo”. L’appello al Ministero della Salute e al Miur è di: – verificare come il maggior gap tra pensionamenti e borse disponibili per la formazione post laurea si avrà nell’area della Medicina Generale nei prossimi anni, rispetto all’area ospedaliera e conseguentemente di distribuire le risorse disponibili tra questi due contesti formativo-lavorativi secondo i reali fabbisogni di Professionisti; – per ovviare al fenomeno di accettazione e rinuncia in favore dell’accesso a un altro percorso formativo da parte del singolo medico, di concertare le tempistiche di pubblicazione dei risultati e di accettazione dei contratti/borse per l’area specialistica/ospedaliera e per l’area della Medicina Generale, così che non restino vacanti borse già disponibili; – di proseguire nell’intento di rivalutare la durata dei percorsi formativi post laurea, al fine di distribuire le risorse disponibili su un minor numero di anni in favore di un maggior numero di contratti/borse, attivando percorsi di accesso che valorizzino attività professionalizzanti svolte già durante il percorso di laurea; – dare dignità e favorire politiche di professionalizzazione dei percorsi con un maggior inserimento nel mondo lavorativo attraverso l’utilizzo delle reti formative per l’area specialistica e con il riconoscimento in termini di crediti formativi attività professionalizzanti compatibili svolte nell’area della Medicina Generale. “Rispetto alle esigenze evidenziate nella presente comunicazione, poste alla Vostra attenzione in un’ottica di collaborazione e volontà di miglioramento delle condizioni dei singoli Professionisti nell’interesse della sostenibilità e crescita virtuosa del Ssn – conclude la lettera – speriamo in uno spazio di confronto che coinvolga tutti i portatori di interesse, a partire dai giovani”. Torna alla sezione di Rassegna Stampa Fimmg Formazione scrive a ministri Lorenzin e Giannini: preoccupazioni e proposte su programmazione e accesso alla professione Rassegna Stampa Fimmg Formazione scrive a ministri Lorenzin e Giannini: preoccupazioni e proposte su programmazione e accesso alla professione 07/04/2014 “Raccogliamo con partecipazione il disagio dei colleghi medici che temono di non poter accedere ai posti disponibili per la formazione post laurea”. E’ questo l’incipit della lettera che Fimmg Formazione ha inviato ai ministri rispettivamente della Salute e dell’Istruzione Lorenzin e Giannini, condividendo le criticità e le preoccupazioni dell’intera categoria dei giovani colleghi, che si trovano ad affrontare la difficile fase del percorso post-laurea e dell’accesso alla professione, mai così tortuoso come in questo periodo storico. Quello su cui la lettera insiste è la necessità impellente di una cultura della programmazione a tutti i livelli, perché di fronte a delle risorse limitate, la distribuzione ragionata e secondo i reali fabbisogni delle borse di studio è l’unica via percorribile per un inserimento il più possibile equo e qualitativo del giovane medico nel mondo lavorativo. Nell’appello ai ministri dei giovani medici di Fimmg Formazione si individuano le proposte per poter attuare tale iter, verificando in primis come nei prossimi anni si assisterà ad un pensionamento di massa di tutta la categoria, nonostante le borse stanziate annualmente per la medicina generale siano meno di un terzo dei contratti stanziati per la formazione in ambito ospedaliero, cui consegue la necessità inderogabile di redistribuire il numero di borse tra queste due realtà lavorative. Si auspica inoltre una riduzione del percorso formativo post laurea, riservando parte di questo al percorso pre-laurea, con la logica conseguenza di un risparmio di tempo ma anche di un residuo di borse da poter redistribuire ad un numero più ampio di Professionisti. Si indica infine una via pratica per evitare che borse già disponibili restino vacanti a causa di rinuncia in favore di un altro percorso formativo da parte del Medico, concertando le tempistiche di pubblicazione dei risultati e di accettazione dei contratti/borse. Fimmg Formazione, proprio su questo tema, ha da qualche giorno lanciato sul proprio profilo Twitter gli hashtag #AccessoRapido e #ProgrammazioneORA, per far sentire ancora di più la propria voce e quella di tutti i giovani medici impegnati nel difficile cammino formativo post-laurea e per far sì che le proprie proposte arrivino in modo ancora più diretto alle Istituzioni competenti. Saverio Cramarossa Leggi la lettera Torna alla sezione di Rassegna Stampa Fimmgformazione.org raggiunge il traguardo di 8mila nuovi visitatori. Il sito è online da ottobre e ha registrato picchi di duemila accessi al giorno Rassegna Stampa Fimmgformazione.org raggiunge il traguardo di 8mila nuovi visitatori. Il sito è online da ottobre e ha registrato picchi di duemila accessi al giorno 14/04/2014 Il sito internet di Fimmg Formazione, in pochi mesi, ha raggiunto il traguardo di ottomila nuovi visitatori. Dalla sua creazione, che risale a ottobre, www.fimmgformazione.org ha una portata di visite giornaliere che in media oscilla tra le 50 e le 100. Non sono mancati, però, picchi di oltre duemila accessi ( l’8 aprile ne sono stati contati 2.137) o poco meno (il 7 aprile sono stati 1.535). Un risultato ottenuto anche grazie alla pubblicazione dei bandi del Corso per l’anno 2014 e a un lavoro di analisi condotto sulle graduatorie degli ammessi dei concorsi del 2013. Attraverso questa operazione di confronto tra punteggi minimi e medi, e rapporto tra concorrenti e borse disponibili, gli aspiranti mmg hanno uno spaccato di dove è stato più facile entrare nell’anno precedente. La curiosità per il sito è stata scatenata grazie alla promozione sui social network (come i post sulla pagina Facebook di Fimmg CA Puglia e quelli di Fimmg Formazione Piemonte su gruppi Facebook degli studenti di medicina). omplessivamente il 66% dei visitatori arriva alla pagina web di Fimmg Formazione attraverso un rinvio dai social network. Oltre la metà degli utenti ha meno di 34 anni. Entrando nel dettaglio: il 27,5% ha un’età compresa tra i 18 e i 24 anni mentre il 33,5% fra i 25 e i 34. Chiara Acampora Torna alla sezione di Rassegna Stampa Fimmg Formazione, Zonno: vogliamo essere nel Patto per la Salute Rassegna Stampa Fimmg Formazione, Zonno: vogliamo essere nel Patto per la Salute 10/04/2014 “Chiediamo che le attività professionalizzanti siano riconosciute nel Patto per la Salute, come previsto dalla legge 189/12, e che vengano definite durante la riorganizzazione della medicina generale. Non vogliamo essere solo osservatori di produzione di salute ma produttori di salute… Vogliamo essere fondamentali!”. E’ la richiesta lanciata da Giulia Zonno, coordinatrice nazionale di Fimmg Formazione, durante il suo intervento agli Stati Generali della Sanità, che si sono chiusi ieri a Roma. I temi della formazione e della programmazione sono componenti fondamentali della ricetta per un sistema sanitario equo, sostenibile ed efficiente. La formazione del mmg in particolare è stata chiamata in causa dall’assessore alla salute toscano Marroni, che nel suo intervento l’ha definita fondamentale ed ha auspicato una maggior dignità per il corso di formazione in medicina generale e per i formandi, attraverso un coinvolgimento dei medici in attività delle nuove aggregazioni funzionali territoriali della medicina generale. Il ministro Lorenzin ha raccolto le istanze dei medici in formazione e ha invitato FIMMG Formazionea intervenire in una tavola rotonda per portare le proprie idee per il patto della Salute. Jacopo Demurtas Torna alla sezione di Rassegna Stampa Nasce la newsletter di Fimmg Formazione Rassegna Stampa Nasce la Formazione newsletter di Fimmg 18/04/2014 In questi giorni è previsto l’invio della nuova newsletter di Fimmg Formazione a tutti gli iscritti del settore. A breve sarà disponibile l’iscrizione (www.fimmgformazione.org). sul nostro sito Lo scopo è fornire un canale informativo diretto sulle attività del settore, per intensificare il rapporto con gli iscritti, diffondere le iniziative e condividere le proposte e i contributi, anche delle sezioni regionali, su tutti gli aspetti del percorso formativo in medicina generale. Giovanni Colaneri Redazione Newsletter Torna alla sezione di Rassegna Stampa Aumento dei posti messi a bando per il Corso di formazione specifica in Medicina Generale: 990 borse di studio per il triennio 2014-2017 Rassegna Stampa Aumento dei posti messi a bando per il Corso di formazione specifica in Medicina Generale: 990 borse di studio per il triennio 2014-2017 18/04/2014 Dopo l’incomprensibile riduzione del numero di borse di studio per il Corso di formazione specifica in Medicina Generale avvenuta lo scorso anno (i posti disponibili erano scesi da 981 per il triennio 2012/2015 a 924 per il triennio 2013/2016), assistiamo oggi ad un nuovo aumento dei posti messi a bando sul territorio nazionale: 990. Scorporando i numeri si può evidenziare che nessuna regione, rispetto allo scorso anno, ha subito tagli del numero di borse di studio assegnabili. In Sardegna c’è stato un aumento di 5 unità (da 25 a 30 posti disponibili), in Valle d’Aosta di 1 unità (da 2 a 3 posti disponibili) e in Veneto di ben 10 unità (da 40 a 50 posti disponibili). Scopriamo, però, che la vera differenza l’ha fatta la Sicilia tornando a un numero di 100 borse assegnabili, dopo il dimezzamento avvenuto per il Triennio 2013-2016. Da questa breve analisi si può quindi evincere come in realtà dal 2012 ad oggi ci sia stato un aumento di sole 9 unità sul territorio nazionale. Possiamo inoltre notare come la maggior parte delle regioni non sia stata in grado di aumentare il numero di borse di studio assegnabili e come l’Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia non siano neanche ritornate ad avere un numero di corsisti pari a quello del 2012, dopo la riduzione dello scorso anno. Il numero di borse assegnate in Italia ogni anno resta dunque di gran lunga inferiore al numero dei futuri pensionamenti di Medici di Medicina Generale previsto dall’ Enpam. Francesca Manzieri Torna alla sezione di Rassegna Stampa Medicina generale. I futuri medici di famiglia? Under 30 anni e soprattutto donne Rassegna Stampa Medicina generale. I futuri medici di famiglia? Under soprattutto donne 30 anni e 26/11/2013 In media hanno 29 anni. L’Abruzzo la regione con il primato dei più giovani futuri medici di medicina generale di sesso maschile (l’età media è di 26,7 anni), mentre le donne più giovani sono nel Lazio (27,7 anni). Questi i risultati di uno studio curato dalla Fimmg Formazione Puglia. Sono state 924 le borse messe a disposizione, nel 2013, per accedere al corso di formazione specifica in medicina generale. Un calo del 5,8% rispetto alle 981 borse assegnate nell’anno precedente. Eppure la richiesta verso questa specialità aumenta: gli aspiranti giovani medici di famiglia sono cresciuti del 21,7% rispetto al 2012, e di conseguenza è aumentato il numero degli esclusi che arriva al 29,5%. Giovani professionisti che accedono al concorso, in media, alla soglia dei 29 anni, la stragrande maggioranza sono donne (rappresentano il 60% del totale dei vincitori contro il 40% dei medici di sesso maschile). A scattare la fotografia dei futuri medici di famiglia è la Fimmg formazione Puglia che ha analizzato i dati relativi all’ultimo concorso di accesso al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (CFSMG) rilevati in 16 regioni italiane. Uno studio dal quale emerge le necessità di rivedere in maniera organica l’organizzazione dei percorsi formativi, la distribuzione delle risorse ad essi destinati e la programmazione dei fabbisogni del Sistema Sanitario rispetto ad esigenze regionali e dei diversi ambiti della medicina. Nel 2012 è stata, infatti, assegnata 1 borsa ogni 3,5 partecipanti al concorso di medicina generale, mentre nel 2013 le possibilità di superare il concorso si sono ridotte: è stata assegnata una borsa ogni quattro medici aspiranti. “Il numero dei medici non vincitori è in netto aumento: ci sono sempre più aspiranti medici di Medicina Generale e un numero di borse a concorso in calo – ha affermato Carmela Di Lascio, vice coordinatrice regionale Fimmg Formazione Puglia – questo avviene perché la Medicina Generale offre prospettive occupazionali più interessanti rispetto al passato, in vista dell’elevato numero di pensionamenti di medici di Assistenza Primaria previsto a medio e lungo termine. Ma è anche il segno che, nonostante il numero chiuso, il sistema universitario continua a sfornare medici, garantendo solo per parte di essi le borse di formazione post laurea. Il numero di borse messe a disposizione non solo non risponde in modo soddisfacente alle esigenze del sistema formativo, ma in alcune regioni non sarà nemmeno sufficiente a garantire la richiesta di professionisti per il sostegno regionali”. dell’erogazione dei servizi sanitari Ma qual è l’identikit dei futuri medici di famiglia? In generale il 69% ha un’età compresa tra i 24 e i 29 anni, con un picco del 95% in Abruzzo che ha il primato dei più giovani futuri medici di medicina generale di sesso maschile (l’età media è di 26,7 anni), mentre le donne più giovani sono nel Lazio (27,7 anni). Il 21% ha invece un’età tra i 24 e i 29 anni con un picco del 44% in Basilicata. Il 6,5 % ha invece tra i 35 e 39 anni (il 22,2% in Umbria), un residuale 3,5% ha più di 40 anni con un’impennata in Sardegna dove troviamo le donne meno giovani (età media di 34,4 anni), mentre i neo formandi di sesso maschile più avanti con l’età si trovano in Basilicata (31,8 anni). Anche tra i corsisti i medicina generale domina il rosa a conferma di un trend ormai riconosciuto nella professione Medica: le donne sono la maggioranza: sei su dieci sono femmine. Un divario che diventa ancora più marcato in Piemonte(31% uomini vs 69% donne). Statistica ribaltata nella Provincia Autonoma di Trentocon il60% di uomini versus il 40% di donne. I neo corsisti laureati da meno di cinque anni sono l’85,4% equamente distribuiti in tutte le regioni italiane, ad eccezione dell’Umbria dove i camici bianchi hanno scelto di accedere al corso di formazione in Mmg dopo 5-9 anni dalla laurea. Ma il primato dei camici bianchi con una fortissima presenza di medici laureati da ben 10-14 anni va alla Calabria (il 14%) “L’elevata età media dei vincitori di concorso, in gran parte però laureati da meno di cinque anni – ha spiegato Carmela Di Lascio – mostra come siano molti gli studenti in medicina che impiegano ben più dei sei anni previsti dal programma di studi per arrivare alla laurea. E questo è solo uno dei tasselli che dilata a dismisura il percorso formativo necessario ad accedere alla professione. A esso si aggiungono il tirocinio abilitativo e, specificatamente per i futuri medici di famiglia, l’iscrizione al concorso di Medicina Generale all’inizio della primavera per un corso che inizia a fine novembre. Inoltre, una volta terminato il corso, il neo-medico di medicina generale dovrà attendere almeno due anni per i tempi di iscrizione, inserimento e pubblicazione di graduatoria e Convenzione”. zone carenti, per poter accedere alla Insomma, siamo fra le nazioni europee che immettono nuovi professionisti sul mercato del lavoro con l’età media più alta. Per questo in linea con le normative nazionali ed europee, secondo la Fimmg, sarebbe preferibile ridefinire il triennio del corso di formazione specifica intervenendo non sulla durata complessiva, ma su una differente distribuzione dei periodi formativi, riducendo la fase di mera didattica a favore della pratica professionalizzante sul territorio, la quale vede nelle AFT il naturale luogo in cui acquisire competenze, in un percorso che riduce le distanze fra formazione e lavoro. Un quadro in continuo movimento, ma per la Fimmg non ci si può limitare però a constatare il cambiamento in atto. Nonostante il gran numero di carenze di medici previste nel comparto e la probabile necessità di un complessivo incremento del numero di borse erogate sul territorio nazionale, anche per la MG, sostiene la Fimmg, è necessario distribuire tali borse in base alle reali necessità regionali, per non aggravare la situazione di profonda disomogeneità relativa ai tempi di accesso alla professione. Nelle condizioni attuali l’alternativa è rappresentata dall’incremento di quello che è già un fisiologico flusso di medici formati verso le regioni dove si accede alla professione più facilmente e che appare, in assenza di radicali cambiamenti, l’unica concreta modalità per giungere ad un equilibrio accettabile sul territorio fra domanda ed offerta di lavoro. Non solo, è necessario domandarsi se gli attuali modelli organizzativi della Sanità siano adeguati al mutato profilo della classe medica. “Si impone la necessità di riflettere in particolare sulle AFT – ha aggiunto Di Lascio – i nuovi modelli organizzativi della Medicina Generale, introdotti nell’ACN 2009 e diventati legge col decreto Balduzzi: possono queste rappresentare un’opportunità per coniugare nuove funzioni e nuove esigenze di professionisti il cui profilo sta cambiando? Modelli H16 o H24, ruolo unico, modulazione di quote orarie o fiduciarie, sono tutti elementi sui quali le scelte operate potranno perfezionare un sistema a misura dei professionisti che lo metteranno in atto, con beneficio per i pazienti. L’aggregazione funzionale potrà favorire una progressiva aggregazione strutturale, permettendo la compresenza di operatori in un orario prevalentemente diurno, con la possibilità di ridurre così i rischi, in una professione esercitata per lo più da donne, derivanti dalla attuale e più volte denunciata scarsa sicurezza di tante postazioni di Continuità Assistenziale”. La ricerca FIMMG Torna alla sezione di Rassegna Stampa Campania. Specializzazioni mediche. La Fimmg accusa: “Medicina generale ignorata” Rassegna Stampa Campania. Specializzazioni mediche. La Fimmg accusa: “Medicina generale ignorata” 26/03/2014 Il sindacato dei medici di famiglia si scaglia contro la Regione che nello stanziare 10 mln per attivare 100 borse di studio in soprannumero non ha destinato nessun fondo ai corsi di formazione in medicina generale. Un budget di 10 milioni di euro di fondi Por del Fse, per attivare 100 borse di studio per altrettanti ingressi in soprannumero nelle scuole di specializzazione presso le università regionali ma nemmeno un euro di questi fondi destinato ai corsi di formazione in medicina generale. Mentre la Regione Campania pubblica i primi bandi del pacchetto da 50milioni di euro destinati ai giovani laureati della Campania (che prevede anche 30 milioni per i dottorati di ricerca, 8 mln per gli assegni di ricerca; 2 mln di euro, sotto forma di voucher, per i master di secondo livello con un contributo per le spese di iscrizione fino a 20mila euro e ulteriori 2 milioni di euro da mettere ancora a bando), la Fimmg scende sul sentiero di guerra denunciando il fatto che la medicina generale “è stata completamente ignorata dalla Regione sebbene sia il settore dell’assistenza che registra il maggior incremento di richieste occupazionali nel medio e lungo termine nell’ambito della riorganizzazione delle cure per cronici e lungodegenti”. A parlare è Salvatore Caiazza coordinatore regionale della Fimmg settore formazione che in una infuocata lettera inviata nei giorni scorsi al presidente della Regione Stefano Caldoro e al settore Formazione dell’ assessorato regionale alla Sanità denuncia anche un’altra anomalia. Ossia l’ammissione al corso di formazione in medicina generale, in sovrannumero rispetto al budget garantito al settore, di ben 60 camici bianchi che seguono – quando e se possono – i corsi senza borsa di studio e senza alcuna regolamentazione delle incompatibilità con altre attività professionali. Il risultato? “La completa demotivazione – secondo Caiazza – di chi invece segue i corsi a tempo pieno e l’assenteismo pressoché totale dei medici entrati in soprannumero che, ovviamente sono concentrati nel lavoro in studio o nella rete del 118 dopo aver seguito il corso professionalizzante”. Tutto nasce da una sentenza del Tar, (prot. N. 20130373187 del 27 maggio del 2013) che ha ammesso tre medici ricorrenti inizialmente esclusi dal corso di formazione specialistico per la medicina generale in Campania. “Da quella sentenza – aggiunge la Fimmg – che dovrebbe avere validità nominale, si sono spalancate le porte per l’accesso al corso per altri 60 colleghi a semplice domanda protocollata agli uffici regionali, con la rinuncia alla borsa di studio ma anche alla incompatibilità che vincola all’esclusività i vincitori di concorsi. Un fatto che trascura gli indirizzi in merito, di tenore opposto, espressi in sede di Conferenza Stato-Regioni. Come sindacato riteniamo che tale atteggiamento della Regione tolga utilità e specificità al corso di formazione per la medicina generale e svilisca la dignità dei colleghi. Chi accede al corso di formazione percepisce un rimborso di 850 euro (la metà rispetto alle altre specializzazioni mediche) ma è vincolato per tutta la durata a non seguire altre attività lavorative fino al conseguimento del titolo”. “Chiediamo dunque l’immediata rettifica del provvedimento che ha consentito l’accesso al corso in soprannumero proprio per ridare dignità a questo percorso professionalizzante che così come configurato ora presta il fianco ad un utilizzo politico e potenzialmente clientelare dell’accesso “. Torna alla sezione di Rassegna Stampa