demografia - FOR.PSI.COM. Uniba

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demografia - FOR.PSI.COM. Uniba
DEMOGRAFIA
Le ricerche demografiche forniscono a governi e a istituzioni
pubbliche e private informazioni importanti per la programmazione a
medio e a lungo termine delle politiche e degli interventi relativi a vari
ambiti: la scuola, l’assistenza sociale, ecc.
La demografia analizza i processi che determinano le variazioni delle
popolazioni, dal punto di vista:
¾ quantitativo
¾ della struttura
¾ dell’evoluzione nel tempo
SI DEFINISCE POPOLAZIONE UN INSIEME DI INDIVIDUI:
•
•
•
stabilmente costituito
legato da vincoli di riproduttività
identificabile da caratteristiche comuni
La popolazione non è fatta di unità omogenee, ma di componenti
identificabili per molteplici caratteristiche. Di primaria rilevanza per la
demografia:
- sesso
- età
- stato civile
1
FENOMENI DEMOGRAFICI
I fenomeni demografici insieme alle
caratteristiche strutturali delle
popolazioni determinano:
ƒ flusso di rinnovo, composto dagli
individui che si aggiungono per
nascite (N) e immigrazione (I);
ƒ flusso di estinzione, composto
dagli individui che si sottraggono per
decesso (M) ed emigrazione(E).
Ogni fenomeno si
esplica in eventi:
ƒ nascite
ƒ decessi
ƒ matrimoni
Equazione della popolazione: Pt – P0 = N – M + I – E
N – M = saldo naturale (SN)
I – E = saldo migratorio (SM)
Pt – P0 = popolazione in un intervallo di tempo
TASSO DI CRESCITA esprime il numero di individui che si aggiungono
durante un intervallo di tempo (di solito l’anno) per ogni 1.000 persone
appartenenti alla popolazione.
TASSI GENERICI
Gli eventi demografici possono misurarsi con tassi
Un tasso è un rapporto di frequenza e indica quanti eventi avvengono
durante un intervallo di tempo per ogni individuo presente nella
popolazione.
Si utilizza questo strumento, e non il numero grezzo, a fini comparativi,
per confrontare, ad esempio popolazioni diverse nel tempo (la popolazione
di bari a fine Settecento e oggi), o lontane nello spazio (la popolazione di
un comune lombardo e la popolazione di un comune calabrese). L’incidenza
di un fenomeno infatti non dipende SOLO dal valore assoluto, ma dal
“peso” che il fenomeno ha in relazione all’intera popolazione. Ad es., mille
morti in un anno rappresentano un trend con un certo significato in una
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popolazione ampia (quella italiana), ma rappresentano altro se riferiti ad
una popolazione poco estesa (un piccolo comune).
Se con M si designano i decessi, con N le nascite, mentre con P si indica la
popolazione media dell’anno considerato, si avrà:
m=
M
x 1.000
P
TASSO DI MORTALITÀ
n=
N
x 1.000
P
TASSO DI NATALITÀ
f =
N
D
x 1.000 TASSO DI FECONDITÀ
15− 49
Il tasso di fecondità è più raffinato del tasso di natalità, in quanto è
espresso come rapporto tra nati vivi N e la popolazione femminile D in età
feconda.
Se con S si designano i matrimoni si avrà:
s =
S
x 1.000
P
TASSO DI NUZIALITÀ
Se con I si designano gli immigrati e con E gli emigrati, si avrà:
i =
I
x 1.000
P
TASSO DI IMMIGRATORIETÀ
e=
E
x 1.000
P
TASSO DI EMIGRATORIETÀ
TASSI SPECIFICI
Per una migliore analisi dei fenomeni demografici si fraziona la
popolazione per sesso e classi di età.
Supponiamo che l’intervallo delle classi di età sia pari a n, avremo:
3
mx, x+n =
M
P
x, x+n
x 1.000 TASSO DI MORTALITÀ
x, x+n
può calcolarsi sia con riferimento alla popolazione maschile, sia a quella
femminile che a quella totale. In particolare si avrà:
m0 – 1 =
M 0 −1
P0 −1
fx,x+n =
N
P
x, x+n
x 1.000 TASSO DI MORTALITÀ INFANTILE
x 1.000
TASSO DI FECONDITÀ
x,x+n
A numeratore vi sono i nati (sia maschi che femmine) da donne di età x, al
denominatore vi sono le donne di età x.
sx,x+n =
S
P
x, x+n
x 1.000
TASSO DI NUZIALITÀ
x, x+n
STRUTTURA PER ETÀ
ƒ varia da popolazione a popolazione
ƒ è funzione della natalità, della mortalità e delle migrazioni
Per apprezzare e confrontare la struttura per età di popolazioni diverse
si usa un particolare grafico: piramide delle età, ove le classi di età
figurano su di un asse verticale, che bipartisce il grafico e poggia su di un
asse orizzontale, la cui parte a sinistra è riservata al sesso maschile,
mentre quella a destra è riservata a quello femminile.
La consistenza numerica della popolazione appartenente ad una
determinata classe di età viene individuata mediante un rettangolo
(istogramma), la cui area è proporzionale alla numerosità della popolazione
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considerata, essendo la relativa base proporzionale all’ampiezza della
classe di età.
Piramide dell'età della popolazione
residente nella Provincia di Ravenna al 01/01/2007
Piramide delle età della popolazione. Italia 2001
90-94
Maschi
Femmine
80-84
70-74
60-64
50-54
40-44
30-34
20-24
10-14
0-4
2.500.000
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
0
5
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
Piramide della popolazione italiana prevista per il 2050
Fonte: Fonte: G.F.Dumont e J.M.Zaninelli, 2005
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La conoscenza della struttura per sesso e per età di una popolazione
consente, oltre che la costruzione delle piramidi delle età, anche il calcolo
di alcuni indicatori che forniscono misure sintetiche di fenomeni
demografici.
INDICI DI STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE
Im =
Pm
Pf
X 100
INDICE DI MASCOLINITÀ
mette a rapporto la popolazione maschile alla popolazione femminile.
IC =
P 0− 4
P
f
x 100 INDICE DEL CARICO DI FIGLI PER DONNA
15− 49
FECONDA
si pone a rapporto i bambini in età 0-4 anni alle donne in età feconda 1549 anni, cioè alle donne che li hanno generati.
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IV =
P65
e oltre
P 0 −14
x 100 INDICE DI VECCHIAIA
indicatore sintetico e dinamico del grado di invecchiamento della
popolazione, si rapporta l’ammontare della popolazione anziana (oltre i 65
anni) a quella giovanile (0-14 anni).
ID =
P0 −14 + P65 e oltre
P15 − 64
x 100 INDICE DI DIPENDENZA
pone a rapporto gli anziani e i giovanissimi, e che perciò sono dipendenti,
alle persone attive, che si presume debbano sostenerle con la loro
attività.
IR =
P60 − 64
P15 −19
x 100 INDICE DI RICAMBIO DELLA POPOLAZIONE IN
ETÀ ATTIVA
mette a rapporto coloro che stanno per uscire dalla popolazione in età
attiva e coloro che vi stanno per entrare.
ex = SPERANZA DI VITA
rappresenta il numero medio di anni che restano ancora da vivere a
ciascuno dei sopravviventi all’età x in base ad una tavola di mortalità.
e0 = SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA
indica quanti anni in media restano da vivere ad un bambino alla nascita
(anni 0) e costituisce un indice sintetico maggiormente utilizzato ai fini
comparativi.
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RICERCA SOCIALE
Si occupa della raccolta di informazioni (dati) che aiutano a dare risposte
a domande concernenti i diversi aspetti della società, così da
comprenderla.
I fenomeni oggetto di studio sono i fenomeni sociali
ƒ traggono origine dall’organismo sociale
ƒ sono diversi da luogo a luogo
ƒ si evolvono e si trasformano nel tempo dando origine ad un processo di
rinnovamento di tutta la società
INDAGINE
Oggetto di una indagine è la conoscenza di una collettività o popolazione
(collettivo statistico) intesa come insieme di individui (unità statistiche)
in cui il fenomeno oggetto di studio si manifesta.
Su ogni unità elementare vengono rilevati diversi aspetti ciascuno dei
quali è chiamato carattere; esso può manifestarsi in varie maniere ognuna
delle quali è detta modalità.
I caratteri si distinguono in:
- qualitativi
- quantitativi
le modalità sono esprimibili soltanto con
forme verbali: sesso, stato civile, titolo
di studio,
.....
le
modalità
sono
esprimibili
con
dei
numeri: età, numero di
figli . .
- non ordinabili
- ordinabili
...
- discreti
- continui
9
Le informazioni sulla popolazione e quindi sui caratteri che interessano
indagare possono essere ottenute tramite:
la
rilevazione
delle
informazioni è eseguita su
tutte le unità che compongono
la popolazione
Rilevazione totale o censuaria:
la rilevazione delle informazioni è eseguita
solo su una parte delle unità che
compongono la popolazione (campione)
avendo tuttavia come obiettivo lo studio
dell’intera popolazione
Rilevazione parziale:
INCHIESTA CAMPIONARIA
OSSERVARE – DOMANDARE
RILEVARE INFORMAZIONI – INTERROGARE
Eseguire un’inchiesta campionaria vuol dire:
1. rilevare informazioni
2. interrogando
3. gli stessi individui oggetto della ricerca
4. appartenenti ad un campione rappresentativo
5. mediante una procedura standardizzata di interrogazione
6. allo scopo di studiare le relazioni presenti tra le variabili
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SONDAGGIO: indagine ESPLORATIVA volta ad accertare l’esistenza e la
consistenza di un fenomeno
INCHIESTA CAMPIONARIA: indagine che intende controllare
empiricamente delle ipotesi.
L’INCHIESTA CAMPIONARIA si distingue dal SONDAGGIO per:
• esistenza di un’ampia problematica teorica
• ampiezza dei temi toccati
• tipo di analisi dei dati
PIANO DELL’INDAGINE
Qualsiasi indagine, totale o campionaria, richiede la predisposizione di un
piano di lavoro, suddivisibili in fasi:
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
fase di progettazione
fase di rilevazione
fase di registrazione
fase di revisione e codifica
fase di elaborazione
fase di interpretazione
fase di diffusione
INDAGINE CAMPIONARIA
L’uso delle indagini campionarie si è sviluppato moltissimo negli anni più
recenti, sino a diventare un metodo del tutto consueto.
11
I motivi che inducono alle indagini campionarie sono:
•
•
•
Motivi di tempo
Motivi di costo
Motivi di accessibilità
LOGICA DEL CAMPIONAMENTO
¾ Individuazione della popolazione di interesse
¾ Selezione di un sottoinsieme della popolazione, la cui dimensione è
fissata precedentemente, che dovrebbe rappresentare adeguatamente
la popolazione globale (campione rappresentativo)
L’ampiezza corretta del campione dipende:
¾ dall’ampiezza della popolazione e della sua eterogeneità
¾ dalla finalità dell’indagine
CAMPIONAMENTO
I metodi di campionamento possono essere suddivisi in due categorie,
quelli che forniscono
Campioni probabilistici
Campioni non probabilistici
ove la probabilità che ogni unità
della popolazione ha di essere
estratta
è nota
non è nota
CAMPIONAMENTO
12
Campioni probabilistici
¾
Campioni non probabilistici
¾ campione a scelta ragionata
campione casuale semplice
¾ campione stratificato
¾ campione per quota
¾ campione a grappoli
¾Campione a valanga
¾ campione a due o più stadi
¾ campione sistematico
¾ campione di area
CAMPIONE CASUALE SEMPLICE
Ciascuna unità della popolazione ha la stessa probabilità, nota e costante,
di far parte del campione.
Campione casuale semplice senza ripetizione
L’unità che entra a far parte del campione viene esclusa dalle successive
estrazioni
Campione casuale semplice con ripetizione
L’unità che entra a far parte del campione non viene esclusa dalle
successive estrazioni
Pregi
Difetti
13
ƒIl
campione
statisticamente
rappresentativo
ƒ
è
è necessaria una lista completa e
nominativa
delle
unità
della
popolazione
ƒ nessuna unità o gruppo di
ƒ il campione che ne segue può non
ƒ presenta
ƒ può
unità è favorito
essere rappresentativo
una notevole
semplicità nel metodo
presentare una eccessiva
dispersione
o
una
eccessiva
concentrazione sul territorio delle
unità
ƒ
ha un basso costo
operativo
CAMPIONE STRATIFICATO
Ciascuna unità della popolazione viene inserita in strati, omogenei al loro
interno e variabili tra loro rispetto ad alcune caratteristiche di interesse,
da cui poi vengono estratte in modo casuale e indipendente.
Il campione stratificato è l’insieme dei campioni
l
Pregi
Difetti
ƒ
garantisce
una
migliore
rappresentatività rispetto al
campionamento casuale semplice
ƒ necessita
ƒ utilizza
ƒ richiede
di una
completa delle unità
popolazione
le
informazioni
disponibili sulla popolazione
lista
della
un considerevole
lavoro affinché gli strati
siano al loro interno il più
possibile omogenei
CAMPIONE A GRAPPOLI
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Ciascuna unità della popolazione viene inserita in grappoli, eterogenei al
loro interno ed omogenei tra loro rispetto ad alcune caratteristiche di
interesse, i quali sono estratti casualmente
Il campione a grappolo è costituito da tutte le unità
appartenenti ai grappoli estratti
Pregi
ƒ risparmio
Difetti
ƒ
di tempo e di costo
non assicura la stessa
rappresentatività
del
campionamento stratificato
operativo
ď
necessaria la sola lista delle
unità appartenenti ai grappoli
estratti
ƒ richiede
un considerevole
lavoro affinché i grappoli siano
eterogenei al loro interno
ƒ
utilizza
le
informazioni
disponibili sulla popolazione
CAMPIONE A DUE O PIÙ STADI
Ciascuna unità della popolazione è classificata in unità primarie, all’interno
delle quali vengono selezionate le unità di stadio successive
Il campione a due o più stadi è un particolare campione a grappoli;
non vengono osservate tutte le unità all’interno dei grappoli
estratti, bensì soltanto un sottoinsieme campionario
Pregi
Difetti
15
ƒ
ƒ
risparmio di tempo e di
costo operativo
non
assicura
la
stessa
rappresentatività
del
campionamento stratificato
ď
necessaria la sola lista
delle unità appartenenti ai
stadi di interesse
ƒ richiede
un considerevole
lavoro affinché si individuino le
unità primarie e le unità di
stadio successivo
ƒ utilizza
le
informazioni
disponibili sulla popolazione
CAMPIONE SISTEMATICO
Ciascuna unità della popolazione è numerata da 1 a N: la prima unità è
scelta casualmente, le altre secondo un criterio prefissato
Il campione sistematico è l’insieme n delle unità, contraddistinte
dalle etichette r, r + k, r + 2k, . . r + (n - 1)k.
Dove r è il numero casuale estratto e k = N/n è il passo di
campionamento
Pregi
Difetti
ƒ
presenta una notevole
semplicità nel metodo
ƒ
risente
del
grado
accuratezza
della
lista
campionamento
ƒ garantisce
una
buona
distribuzione nello spazio o nel
tempo delle unità campionate
CAMPIONE DI AREA
L’unità di rilevazione è un’area geografica: unità
Il campione di area è l’insieme delle unità territoriali scelto in
maniera casuale
16
di
di
Pregi
Difetti
ƒ
non necessità della lista
completa delle unità elementari
ƒ
non si dispone spesso di
mappe articolate in microaree
CAMPIONE A SCELTA RAGIONATA
La selezione delle unità da includere nel campione si fonda sul giudizio del
ricercatore il quale con criteri, più o meno personali, cerca di estrarre un
campione “rappresentativo” della popolazione
CAMPIONE PER QUOTA
Ciascuna unità della popolazione viene inserita in classi omogenee al loro
interno. Si definiscono, poi, le quote cioè il numero delle unità del
campione da suddividersi tra le classi in modo da rispecchiare le
proporzioni esistenti nella popolazione
Pregi
ƒ
presenta
una
semplicità nel metodo
ƒ risparmio
Difetti
ƒ
notevole
la scelta
intervistare
rilevatore
di tempo e di costo
delle unità
è lasciata
da
al
operativo
CAMPIONE A VALANGA
Il campionamento viene condotto in varie fasi, in ciascuna delle quali
vengono identificate alcune unità dotate delle caratteristiche richieste
dall’indagine; queste aiutano ad identificare altre con le stesse
caratteristiche.
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In Italia ci sono diversi organismi che si occupano di ricerche, inchieste e
sondaggi
Organismi pubblici
Organismi privati
DOXA
ISTAT
Istituito nel 1926 è
l’organo
preposto
alla
produzione
delle
statistiche
che
hanno
carattere di ufficialità
EURISKO
CENSIS
ABACUS
ISTAT
Censimenti (cadenza decennale)
ƒ Censimenti Generali della Popolazione
ƒ Censimenti Generali dell’Industria e dei Servizi
ƒ Censimenti Generali dell’Agricoltura
Rilevazioni trimestrali
ƒ Affitti delle abitazioni
ƒ Forze di lavoro
ƒ Occupazione e Disoccupazione
Rilevazioni mensili
ƒ Movimento della popolazione: nati, morti,
matrimoni
ƒ Prezzi al consumo
ƒ Consumi delle famiglie
Rilevazioni occasionali
ƒ Indagini multiscopo
ƒ Altre indagini
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emigrati,
immigrati,
PUBBLICAZIONI DELL’ISTAT
A carattere generale
Annuario statistico italiano
ƒ a cadenza annuale
ƒ raccolta di informazioni di diversi settori
Compendio statistico italiano
ƒ a cadenza annuale
ƒ raccolta di informazioni di maggiore rilievo
Bollettino mensile di statistica
ƒ cadenza mensile
ƒ raccolta
di informazioni
(aggiornati mensilmente)
Rapporto annuale
di
diversi
settori
ƒ a cadenza annuale
ƒ raccolta
di informazioni
economico e sociale
utili
al
dibattito
A carattere tematico
Annuari
ƒ a cadenza annuale
ƒ raccolta di informazioni
di ciascun settore
(Annuario di statistiche demografiche, Annuario
delle statistiche della sanità)
Informazioni
ƒ a cadenza variabile
ƒ raccolta di informazioni(La presenza straniera in
Italia: caratteristiche demografiche)
Argomenti
ƒ cadenza variabile
ƒ approfondisce
alcuni settori(temi demografici,
sociali, ambientali, ecc.)
Metodi e norme
ƒ approfondisce la metodologia
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SISTEMA STATISTICO NAZIONALE
In data 21 luglio 1989 nasce il SISTAN
ISTAT
UFFICI DI STATISTICA
Coordina il sistema
riferimento agli aspetti:
o amministrazioni statali
con
(regioni, province, comuni)
– organizzativi
– funzionali
– metodologici
o prefetture
o unità sanitarie locali
o camere di commercio
o enti di interesse nazionale
INDAGINI MULTISCOPO
Unità di rilevazione/analisi: famiglia.
Tipo di indagine: campionaria a due stadi (comuni I stadio, famiglie II
stadio).
Il sistema di indagini multiscopo: nasce dall’esigenza, delle istituzioni e
dei cittadini, di avere informazioni sui vari aspetti della vita delle persone
e delle famiglie.
Costituisce un insieme integrato che copre i temi sociali più rilevanti.
¾Vita quotidiana
¾Salute
¾Tempo libero e cultura
¾Famiglia e soggetti sociali
¾Uso del tempo
Condotte con intervista diretta e
questionario autocompilato, che
coinvolge tutti i componenti della
famiglia campione
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¾Turismo e vacanze
¾Sicurezza del cittadino
Condotte con intervista telefonica ad
un solo componente della famiglia
campione, che fornisce le risposte
anche per gli altri membri della
famiglia
ORGANISMI PRIVATI
Offrono una gamma completa di servizi:
ƒ ricerche quantitative, i cui risultati possiedono quasi sempre rilevanza
statistica e possono essere espressi in termini numerici
ƒ ricerche qualitative, i cui risultati sono espressi attraverso
verbalizzazioni e offrono indicazioni sui motivi alla base di
comportamenti, atteggiamenti e opinioni
ƒ ricerche ad hoc, svolte su richiesta del Committente e quindi di
proprietà del Committente
ƒ ricerche multiclient, proprie dell’organismo e proposte ai sottoscrittori
In Italia il nome DOXA è divenuto quasi sinonimo di sondaggio di opinione;
in realtà offre una gamma completa di servizi.
EURISKO opera nel campo delle ricerche sociali e di mercato ed utilizza
sia metodologie consolidate che innovative.
Il CENSIS, Centro Studi Investimenti Sociali, è un istituto di ricerca
socioeconomica, svolge una costante attività di studio della realtà sociale.
Il lavoro di ricerca viene svolto prevalentemente attraverso incarichi da
parte di Ministeri, Organismi internazionali nell’ambito dei programmi
dell’Unione Europea.
L’ABACUS è un istituto di ricerche di mercato e sondaggi d’opinione. La
struttura di ricerca dell’Istituto è organizzata in dipartimenti
specializzati.
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L’EURISPES opera nel campo della ricerca politica, economica e sociale. Il
lavoro di ricerca viene svolto non solo attraverso incarichi da parte di
Imprese, Enti privati e pubblici, di Istituzioni nazionali ed internazionali,
ma anche autonomamente, promovendo e finanziando indagini su temi di
grande interesse sociale.
RILEVAZIONE
Rilevazioni dirette
Rilevazioni indirette
a) Rilevazione tramite intervistatore
a) Esame dei documenti
•
intervista faccia a faccia
•
atti di nascita . . . .
libera
•
statistiche ufficiali e non
•
con questionario
intervista telefonica
b) Metodo del sopralluogo
(un osservatore nel luogo
oggetto di indagine rileva il
comportamento delle unità
di interesse)
b) Rilevazione autocompilata
•
con questionari postali
•
con libretto ( generalmente
usato per conoscere giorno per
giorno i tipi di consumo e le
spese effettuate dalle famiglie)
Intervista faccia a faccia
Vantaggi
¾
Svantaggi
¾ distorsioni
rispondente identificabile
delle domande e
quindi delle risposte
¾ rapporto personale
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¾intervista
interrogatorio
Intervista telefonica
Tecnica che si avvale del supporto informatico: C.A.T.I. (Computer
Assisted Telephone Interviewing)
Vantaggi
¾ risparmio
Svantaggi
di tempo e di costi
operativi
¾ supera la diffidenza
¾
copertura parziale
¾
rispondente non identificabile
Autocompilazione
Il questionario può essere inviato per posta, oppure consegnato a mano.
Si ricorre quando l’oggetto della ricerca e il tipo di popolazione
interessata siano tali da ritenere che possa esistere un buon livello di
collaborazione.
Vantaggi
¾
Svantaggi
¾
risparmio di costi operativi
elevati mancati ritorni
¾ autoselezione dei rispondenti
¾ restituzione dei questionari
incompleti
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IL QUESTIONARIO
Prerequisiti:
1. esperienza del ricercatore;
2. conoscenza della popolazione alla quale sarà somministrato
3. chiarezza delle ipotesi di ricerca
SOSTANZA E FORMA DELLE DOMANDE:
• Domande relative alle proprietà sociografiche di base →
caratteristiche permanenti (demografiche e sociali
stabilizzate);
• Domande relative ad atteggiamenti (ciò che l’intervistato dice
di pensare);
• Domande relative ai comportamenti (ciò che l’intervistato dice
di fare): caratteristiche dell’osservabilità e dell’inequivocità
È possibile, in alternativa classificare le domande in base a due
caratteristiche:
• Domande fattuali (che rilevano i dati OSSERVABILI);
• Domande motivazionali (che rilevano dati NON OSSERVABILI)
Questa classificazione ripropone lo schema precedente, fondendo in un
unico gruppo la prima e la terza categoria.
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DOMANDE APERTE E DOMANDE CHIUSE
• Domande aperte:
ƒ impone una pre - codifica e una post – codifica
ƒ ha il vantaggio della libertà di espressione
ƒ ha lo svantaggio di comportare un elevato livello di
arbitrarietà da parte del ricercatore, a causa delle
differenze a livello semantico delle risposte
La domanda aperta è stata progressivamente abbandonata nelle grandi
inchieste campionarie;
• Domande chiuse:
ƒ Offre a tutti lo stesso quadro di riferimento
ƒ Facilita il ricordo
ƒ Stimola l’analisi e la riflessione: costringe ad uscire dalla
vaghezza e dall’ambiguità
ƒ Impone lo schema
ƒ Le alternative influenzano le risposte
ƒ Le risposte non hanno uguale valenza semantica
CONDIZIONE ESSENZIALE: TUTTE LE POSSIBILI ALTERNATIVE
SIANO PRESENTI NEL VENTAGLIO DI RISPOSTE OFFERTE
ALL’INTERVISTATO
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FORMULAZIONE DELLE DOMANDE
• Semplicità del linguaggio
• Lunghezza delle domande
• Numero delle alternative di risposta
• Espressioni in gergo
• Definizioni ambigue
• Parole dal forte connotato negativo
• Domande sintatticamente complesse
• Domande con risposta non univoca
• Domande non discriminanti
• Domande tendenziose
• Comportamenti presunti
• Focalizzazione del tempo
• Concretezza - astrazione
• Comportamento – atteggiamento
• Desiderabilità sociale delle risposte
• Domande imbarazzanti
• Mancanza di opinione e “non so”
• Acquiescenza
• Effetto memoria
• Sequenza delle domande:
ƒ Empatia intervistato – intervistatore
ƒ Interesse e stanchezza
ƒ Sequenzialità
ƒ Effetto contaminazione
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VERIFICA DEL QUESTIONARIO
Al fine di valutare il questionario si mette in opera una batteria di
controlli che prevede:
•
•
•
•
la revisione estesa ad esperti che valutano e suggeriscono correzioni
il pretest del questionario
il test di alternative
l’indagine pilota
Pretest
Verifica sul campo la stesura provvisoria
dell’intero questionario, somministrandolo ad
un campione di individui (200 – 300 unità) con
diverse
caratteristiche
strutturali
(distribuzione sul territorio, livello culturale)
corretto e completo
chiaro e discreto
di facile gestione da parte dell’intervistatore
Test di alternative
Indagine pilota
Sottopone a verifica due o più versioni del
questionario che differiscono per qualche
aspetto (formulazione o sequenza di una
domanda e così via) su più campioni di
individui
Simula la rilevazione effettiva
campione di tipo probabilistico
27
su
un
verifica definitiva del questionario
funzionamento della rete di rilevazione
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