demografia - FOR.PSI.COM. Uniba
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DEMOGRAFIA Le ricerche demografiche forniscono a governi e a istituzioni pubbliche e private informazioni importanti per la programmazione a medio e a lungo termine delle politiche e degli interventi relativi a vari ambiti: la scuola, l’assistenza sociale, ecc. La demografia analizza i processi che determinano le variazioni delle popolazioni, dal punto di vista: ¾ quantitativo ¾ della struttura ¾ dell’evoluzione nel tempo SI DEFINISCE POPOLAZIONE UN INSIEME DI INDIVIDUI: • • • stabilmente costituito legato da vincoli di riproduttività identificabile da caratteristiche comuni La popolazione non è fatta di unità omogenee, ma di componenti identificabili per molteplici caratteristiche. Di primaria rilevanza per la demografia: - sesso - età - stato civile 1 FENOMENI DEMOGRAFICI I fenomeni demografici insieme alle caratteristiche strutturali delle popolazioni determinano: flusso di rinnovo, composto dagli individui che si aggiungono per nascite (N) e immigrazione (I); flusso di estinzione, composto dagli individui che si sottraggono per decesso (M) ed emigrazione(E). Ogni fenomeno si esplica in eventi: nascite decessi matrimoni Equazione della popolazione: Pt – P0 = N – M + I – E N – M = saldo naturale (SN) I – E = saldo migratorio (SM) Pt – P0 = popolazione in un intervallo di tempo TASSO DI CRESCITA esprime il numero di individui che si aggiungono durante un intervallo di tempo (di solito l’anno) per ogni 1.000 persone appartenenti alla popolazione. TASSI GENERICI Gli eventi demografici possono misurarsi con tassi Un tasso è un rapporto di frequenza e indica quanti eventi avvengono durante un intervallo di tempo per ogni individuo presente nella popolazione. Si utilizza questo strumento, e non il numero grezzo, a fini comparativi, per confrontare, ad esempio popolazioni diverse nel tempo (la popolazione di bari a fine Settecento e oggi), o lontane nello spazio (la popolazione di un comune lombardo e la popolazione di un comune calabrese). L’incidenza di un fenomeno infatti non dipende SOLO dal valore assoluto, ma dal “peso” che il fenomeno ha in relazione all’intera popolazione. Ad es., mille morti in un anno rappresentano un trend con un certo significato in una 2 popolazione ampia (quella italiana), ma rappresentano altro se riferiti ad una popolazione poco estesa (un piccolo comune). Se con M si designano i decessi, con N le nascite, mentre con P si indica la popolazione media dell’anno considerato, si avrà: m= M x 1.000 P TASSO DI MORTALITÀ n= N x 1.000 P TASSO DI NATALITÀ f = N D x 1.000 TASSO DI FECONDITÀ 15− 49 Il tasso di fecondità è più raffinato del tasso di natalità, in quanto è espresso come rapporto tra nati vivi N e la popolazione femminile D in età feconda. Se con S si designano i matrimoni si avrà: s = S x 1.000 P TASSO DI NUZIALITÀ Se con I si designano gli immigrati e con E gli emigrati, si avrà: i = I x 1.000 P TASSO DI IMMIGRATORIETÀ e= E x 1.000 P TASSO DI EMIGRATORIETÀ TASSI SPECIFICI Per una migliore analisi dei fenomeni demografici si fraziona la popolazione per sesso e classi di età. Supponiamo che l’intervallo delle classi di età sia pari a n, avremo: 3 mx, x+n = M P x, x+n x 1.000 TASSO DI MORTALITÀ x, x+n può calcolarsi sia con riferimento alla popolazione maschile, sia a quella femminile che a quella totale. In particolare si avrà: m0 – 1 = M 0 −1 P0 −1 fx,x+n = N P x, x+n x 1.000 TASSO DI MORTALITÀ INFANTILE x 1.000 TASSO DI FECONDITÀ x,x+n A numeratore vi sono i nati (sia maschi che femmine) da donne di età x, al denominatore vi sono le donne di età x. sx,x+n = S P x, x+n x 1.000 TASSO DI NUZIALITÀ x, x+n STRUTTURA PER ETÀ varia da popolazione a popolazione è funzione della natalità, della mortalità e delle migrazioni Per apprezzare e confrontare la struttura per età di popolazioni diverse si usa un particolare grafico: piramide delle età, ove le classi di età figurano su di un asse verticale, che bipartisce il grafico e poggia su di un asse orizzontale, la cui parte a sinistra è riservata al sesso maschile, mentre quella a destra è riservata a quello femminile. La consistenza numerica della popolazione appartenente ad una determinata classe di età viene individuata mediante un rettangolo (istogramma), la cui area è proporzionale alla numerosità della popolazione 4 considerata, essendo la relativa base proporzionale all’ampiezza della classe di età. Piramide dell'età della popolazione residente nella Provincia di Ravenna al 01/01/2007 Piramide delle età della popolazione. Italia 2001 90-94 Maschi Femmine 80-84 70-74 60-64 50-54 40-44 30-34 20-24 10-14 0-4 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 5 500.000 1.000.000 1.500.000 2.000.000 2.500.000 Piramide della popolazione italiana prevista per il 2050 Fonte: Fonte: G.F.Dumont e J.M.Zaninelli, 2005 6 La conoscenza della struttura per sesso e per età di una popolazione consente, oltre che la costruzione delle piramidi delle età, anche il calcolo di alcuni indicatori che forniscono misure sintetiche di fenomeni demografici. INDICI DI STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE Im = Pm Pf X 100 INDICE DI MASCOLINITÀ mette a rapporto la popolazione maschile alla popolazione femminile. IC = P 0− 4 P f x 100 INDICE DEL CARICO DI FIGLI PER DONNA 15− 49 FECONDA si pone a rapporto i bambini in età 0-4 anni alle donne in età feconda 1549 anni, cioè alle donne che li hanno generati. 7 IV = P65 e oltre P 0 −14 x 100 INDICE DI VECCHIAIA indicatore sintetico e dinamico del grado di invecchiamento della popolazione, si rapporta l’ammontare della popolazione anziana (oltre i 65 anni) a quella giovanile (0-14 anni). ID = P0 −14 + P65 e oltre P15 − 64 x 100 INDICE DI DIPENDENZA pone a rapporto gli anziani e i giovanissimi, e che perciò sono dipendenti, alle persone attive, che si presume debbano sostenerle con la loro attività. IR = P60 − 64 P15 −19 x 100 INDICE DI RICAMBIO DELLA POPOLAZIONE IN ETÀ ATTIVA mette a rapporto coloro che stanno per uscire dalla popolazione in età attiva e coloro che vi stanno per entrare. ex = SPERANZA DI VITA rappresenta il numero medio di anni che restano ancora da vivere a ciascuno dei sopravviventi all’età x in base ad una tavola di mortalità. e0 = SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA indica quanti anni in media restano da vivere ad un bambino alla nascita (anni 0) e costituisce un indice sintetico maggiormente utilizzato ai fini comparativi. 8 RICERCA SOCIALE Si occupa della raccolta di informazioni (dati) che aiutano a dare risposte a domande concernenti i diversi aspetti della società, così da comprenderla. I fenomeni oggetto di studio sono i fenomeni sociali traggono origine dall’organismo sociale sono diversi da luogo a luogo si evolvono e si trasformano nel tempo dando origine ad un processo di rinnovamento di tutta la società INDAGINE Oggetto di una indagine è la conoscenza di una collettività o popolazione (collettivo statistico) intesa come insieme di individui (unità statistiche) in cui il fenomeno oggetto di studio si manifesta. Su ogni unità elementare vengono rilevati diversi aspetti ciascuno dei quali è chiamato carattere; esso può manifestarsi in varie maniere ognuna delle quali è detta modalità. I caratteri si distinguono in: - qualitativi - quantitativi le modalità sono esprimibili soltanto con forme verbali: sesso, stato civile, titolo di studio, ..... le modalità sono esprimibili con dei numeri: età, numero di figli . . - non ordinabili - ordinabili ... - discreti - continui 9 Le informazioni sulla popolazione e quindi sui caratteri che interessano indagare possono essere ottenute tramite: la rilevazione delle informazioni è eseguita su tutte le unità che compongono la popolazione Rilevazione totale o censuaria: la rilevazione delle informazioni è eseguita solo su una parte delle unità che compongono la popolazione (campione) avendo tuttavia come obiettivo lo studio dell’intera popolazione Rilevazione parziale: INCHIESTA CAMPIONARIA OSSERVARE – DOMANDARE RILEVARE INFORMAZIONI – INTERROGARE Eseguire un’inchiesta campionaria vuol dire: 1. rilevare informazioni 2. interrogando 3. gli stessi individui oggetto della ricerca 4. appartenenti ad un campione rappresentativo 5. mediante una procedura standardizzata di interrogazione 6. allo scopo di studiare le relazioni presenti tra le variabili 10 SONDAGGIO: indagine ESPLORATIVA volta ad accertare l’esistenza e la consistenza di un fenomeno INCHIESTA CAMPIONARIA: indagine che intende controllare empiricamente delle ipotesi. L’INCHIESTA CAMPIONARIA si distingue dal SONDAGGIO per: • esistenza di un’ampia problematica teorica • ampiezza dei temi toccati • tipo di analisi dei dati PIANO DELL’INDAGINE Qualsiasi indagine, totale o campionaria, richiede la predisposizione di un piano di lavoro, suddivisibili in fasi: fase di progettazione fase di rilevazione fase di registrazione fase di revisione e codifica fase di elaborazione fase di interpretazione fase di diffusione INDAGINE CAMPIONARIA L’uso delle indagini campionarie si è sviluppato moltissimo negli anni più recenti, sino a diventare un metodo del tutto consueto. 11 I motivi che inducono alle indagini campionarie sono: • • • Motivi di tempo Motivi di costo Motivi di accessibilità LOGICA DEL CAMPIONAMENTO ¾ Individuazione della popolazione di interesse ¾ Selezione di un sottoinsieme della popolazione, la cui dimensione è fissata precedentemente, che dovrebbe rappresentare adeguatamente la popolazione globale (campione rappresentativo) L’ampiezza corretta del campione dipende: ¾ dall’ampiezza della popolazione e della sua eterogeneità ¾ dalla finalità dell’indagine CAMPIONAMENTO I metodi di campionamento possono essere suddivisi in due categorie, quelli che forniscono Campioni probabilistici Campioni non probabilistici ove la probabilità che ogni unità della popolazione ha di essere estratta è nota non è nota CAMPIONAMENTO 12 Campioni probabilistici ¾ Campioni non probabilistici ¾ campione a scelta ragionata campione casuale semplice ¾ campione stratificato ¾ campione per quota ¾ campione a grappoli ¾Campione a valanga ¾ campione a due o più stadi ¾ campione sistematico ¾ campione di area CAMPIONE CASUALE SEMPLICE Ciascuna unità della popolazione ha la stessa probabilità, nota e costante, di far parte del campione. Campione casuale semplice senza ripetizione L’unità che entra a far parte del campione viene esclusa dalle successive estrazioni Campione casuale semplice con ripetizione L’unità che entra a far parte del campione non viene esclusa dalle successive estrazioni Pregi Difetti 13 Il campione statisticamente rappresentativo è è necessaria una lista completa e nominativa delle unità della popolazione nessuna unità o gruppo di il campione che ne segue può non presenta può unità è favorito essere rappresentativo una notevole semplicità nel metodo presentare una eccessiva dispersione o una eccessiva concentrazione sul territorio delle unità ha un basso costo operativo CAMPIONE STRATIFICATO Ciascuna unità della popolazione viene inserita in strati, omogenei al loro interno e variabili tra loro rispetto ad alcune caratteristiche di interesse, da cui poi vengono estratte in modo casuale e indipendente. Il campione stratificato è l’insieme dei campioni l Pregi Difetti garantisce una migliore rappresentatività rispetto al campionamento casuale semplice necessita utilizza richiede di una completa delle unità popolazione le informazioni disponibili sulla popolazione lista della un considerevole lavoro affinché gli strati siano al loro interno il più possibile omogenei CAMPIONE A GRAPPOLI 14 Ciascuna unità della popolazione viene inserita in grappoli, eterogenei al loro interno ed omogenei tra loro rispetto ad alcune caratteristiche di interesse, i quali sono estratti casualmente Il campione a grappolo è costituito da tutte le unità appartenenti ai grappoli estratti Pregi risparmio Difetti di tempo e di costo non assicura la stessa rappresentatività del campionamento stratificato operativo è necessaria la sola lista delle unità appartenenti ai grappoli estratti richiede un considerevole lavoro affinché i grappoli siano eterogenei al loro interno utilizza le informazioni disponibili sulla popolazione CAMPIONE A DUE O PIÙ STADI Ciascuna unità della popolazione è classificata in unità primarie, all’interno delle quali vengono selezionate le unità di stadio successive Il campione a due o più stadi è un particolare campione a grappoli; non vengono osservate tutte le unità all’interno dei grappoli estratti, bensì soltanto un sottoinsieme campionario Pregi Difetti 15 risparmio di tempo e di costo operativo non assicura la stessa rappresentatività del campionamento stratificato è necessaria la sola lista delle unità appartenenti ai stadi di interesse richiede un considerevole lavoro affinché si individuino le unità primarie e le unità di stadio successivo utilizza le informazioni disponibili sulla popolazione CAMPIONE SISTEMATICO Ciascuna unità della popolazione è numerata da 1 a N: la prima unità è scelta casualmente, le altre secondo un criterio prefissato Il campione sistematico è l’insieme n delle unità, contraddistinte dalle etichette r, r + k, r + 2k, . . r + (n - 1)k. Dove r è il numero casuale estratto e k = N/n è il passo di campionamento Pregi Difetti presenta una notevole semplicità nel metodo risente del grado accuratezza della lista campionamento garantisce una buona distribuzione nello spazio o nel tempo delle unità campionate CAMPIONE DI AREA L’unità di rilevazione è un’area geografica: unità Il campione di area è l’insieme delle unità territoriali scelto in maniera casuale 16 di di Pregi Difetti non necessità della lista completa delle unità elementari non si dispone spesso di mappe articolate in microaree CAMPIONE A SCELTA RAGIONATA La selezione delle unità da includere nel campione si fonda sul giudizio del ricercatore il quale con criteri, più o meno personali, cerca di estrarre un campione “rappresentativo” della popolazione CAMPIONE PER QUOTA Ciascuna unità della popolazione viene inserita in classi omogenee al loro interno. Si definiscono, poi, le quote cioè il numero delle unità del campione da suddividersi tra le classi in modo da rispecchiare le proporzioni esistenti nella popolazione Pregi presenta una semplicità nel metodo risparmio Difetti notevole la scelta intervistare rilevatore di tempo e di costo delle unità è lasciata da al operativo CAMPIONE A VALANGA Il campionamento viene condotto in varie fasi, in ciascuna delle quali vengono identificate alcune unità dotate delle caratteristiche richieste dall’indagine; queste aiutano ad identificare altre con le stesse caratteristiche. 17 In Italia ci sono diversi organismi che si occupano di ricerche, inchieste e sondaggi Organismi pubblici Organismi privati DOXA ISTAT Istituito nel 1926 è l’organo preposto alla produzione delle statistiche che hanno carattere di ufficialità EURISKO CENSIS ABACUS ISTAT Censimenti (cadenza decennale) Censimenti Generali della Popolazione Censimenti Generali dell’Industria e dei Servizi Censimenti Generali dell’Agricoltura Rilevazioni trimestrali Affitti delle abitazioni Forze di lavoro Occupazione e Disoccupazione Rilevazioni mensili Movimento della popolazione: nati, morti, matrimoni Prezzi al consumo Consumi delle famiglie Rilevazioni occasionali Indagini multiscopo Altre indagini 18 emigrati, immigrati, PUBBLICAZIONI DELL’ISTAT A carattere generale Annuario statistico italiano a cadenza annuale raccolta di informazioni di diversi settori Compendio statistico italiano a cadenza annuale raccolta di informazioni di maggiore rilievo Bollettino mensile di statistica cadenza mensile raccolta di informazioni (aggiornati mensilmente) Rapporto annuale di diversi settori a cadenza annuale raccolta di informazioni economico e sociale utili al dibattito A carattere tematico Annuari a cadenza annuale raccolta di informazioni di ciascun settore (Annuario di statistiche demografiche, Annuario delle statistiche della sanità) Informazioni a cadenza variabile raccolta di informazioni(La presenza straniera in Italia: caratteristiche demografiche) Argomenti cadenza variabile approfondisce alcuni settori(temi demografici, sociali, ambientali, ecc.) Metodi e norme approfondisce la metodologia 19 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE In data 21 luglio 1989 nasce il SISTAN ISTAT UFFICI DI STATISTICA Coordina il sistema riferimento agli aspetti: o amministrazioni statali con (regioni, province, comuni) – organizzativi – funzionali – metodologici o prefetture o unità sanitarie locali o camere di commercio o enti di interesse nazionale INDAGINI MULTISCOPO Unità di rilevazione/analisi: famiglia. Tipo di indagine: campionaria a due stadi (comuni I stadio, famiglie II stadio). Il sistema di indagini multiscopo: nasce dall’esigenza, delle istituzioni e dei cittadini, di avere informazioni sui vari aspetti della vita delle persone e delle famiglie. Costituisce un insieme integrato che copre i temi sociali più rilevanti. ¾Vita quotidiana ¾Salute ¾Tempo libero e cultura ¾Famiglia e soggetti sociali ¾Uso del tempo Condotte con intervista diretta e questionario autocompilato, che coinvolge tutti i componenti della famiglia campione 20 ¾Turismo e vacanze ¾Sicurezza del cittadino Condotte con intervista telefonica ad un solo componente della famiglia campione, che fornisce le risposte anche per gli altri membri della famiglia ORGANISMI PRIVATI Offrono una gamma completa di servizi: ricerche quantitative, i cui risultati possiedono quasi sempre rilevanza statistica e possono essere espressi in termini numerici ricerche qualitative, i cui risultati sono espressi attraverso verbalizzazioni e offrono indicazioni sui motivi alla base di comportamenti, atteggiamenti e opinioni ricerche ad hoc, svolte su richiesta del Committente e quindi di proprietà del Committente ricerche multiclient, proprie dell’organismo e proposte ai sottoscrittori In Italia il nome DOXA è divenuto quasi sinonimo di sondaggio di opinione; in realtà offre una gamma completa di servizi. EURISKO opera nel campo delle ricerche sociali e di mercato ed utilizza sia metodologie consolidate che innovative. Il CENSIS, Centro Studi Investimenti Sociali, è un istituto di ricerca socioeconomica, svolge una costante attività di studio della realtà sociale. Il lavoro di ricerca viene svolto prevalentemente attraverso incarichi da parte di Ministeri, Organismi internazionali nell’ambito dei programmi dell’Unione Europea. L’ABACUS è un istituto di ricerche di mercato e sondaggi d’opinione. La struttura di ricerca dell’Istituto è organizzata in dipartimenti specializzati. 21 L’EURISPES opera nel campo della ricerca politica, economica e sociale. Il lavoro di ricerca viene svolto non solo attraverso incarichi da parte di Imprese, Enti privati e pubblici, di Istituzioni nazionali ed internazionali, ma anche autonomamente, promovendo e finanziando indagini su temi di grande interesse sociale. RILEVAZIONE Rilevazioni dirette Rilevazioni indirette a) Rilevazione tramite intervistatore a) Esame dei documenti • intervista faccia a faccia • atti di nascita . . . . libera • statistiche ufficiali e non • con questionario intervista telefonica b) Metodo del sopralluogo (un osservatore nel luogo oggetto di indagine rileva il comportamento delle unità di interesse) b) Rilevazione autocompilata • con questionari postali • con libretto ( generalmente usato per conoscere giorno per giorno i tipi di consumo e le spese effettuate dalle famiglie) Intervista faccia a faccia Vantaggi ¾ Svantaggi ¾ distorsioni rispondente identificabile delle domande e quindi delle risposte ¾ rapporto personale 22 ¾intervista interrogatorio Intervista telefonica Tecnica che si avvale del supporto informatico: C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interviewing) Vantaggi ¾ risparmio Svantaggi di tempo e di costi operativi ¾ supera la diffidenza ¾ copertura parziale ¾ rispondente non identificabile Autocompilazione Il questionario può essere inviato per posta, oppure consegnato a mano. Si ricorre quando l’oggetto della ricerca e il tipo di popolazione interessata siano tali da ritenere che possa esistere un buon livello di collaborazione. Vantaggi ¾ Svantaggi ¾ risparmio di costi operativi elevati mancati ritorni ¾ autoselezione dei rispondenti ¾ restituzione dei questionari incompleti 23 IL QUESTIONARIO Prerequisiti: 1. esperienza del ricercatore; 2. conoscenza della popolazione alla quale sarà somministrato 3. chiarezza delle ipotesi di ricerca SOSTANZA E FORMA DELLE DOMANDE: • Domande relative alle proprietà sociografiche di base → caratteristiche permanenti (demografiche e sociali stabilizzate); • Domande relative ad atteggiamenti (ciò che l’intervistato dice di pensare); • Domande relative ai comportamenti (ciò che l’intervistato dice di fare): caratteristiche dell’osservabilità e dell’inequivocità È possibile, in alternativa classificare le domande in base a due caratteristiche: • Domande fattuali (che rilevano i dati OSSERVABILI); • Domande motivazionali (che rilevano dati NON OSSERVABILI) Questa classificazione ripropone lo schema precedente, fondendo in un unico gruppo la prima e la terza categoria. 24 DOMANDE APERTE E DOMANDE CHIUSE • Domande aperte: impone una pre - codifica e una post – codifica ha il vantaggio della libertà di espressione ha lo svantaggio di comportare un elevato livello di arbitrarietà da parte del ricercatore, a causa delle differenze a livello semantico delle risposte La domanda aperta è stata progressivamente abbandonata nelle grandi inchieste campionarie; • Domande chiuse: Offre a tutti lo stesso quadro di riferimento Facilita il ricordo Stimola l’analisi e la riflessione: costringe ad uscire dalla vaghezza e dall’ambiguità Impone lo schema Le alternative influenzano le risposte Le risposte non hanno uguale valenza semantica CONDIZIONE ESSENZIALE: TUTTE LE POSSIBILI ALTERNATIVE SIANO PRESENTI NEL VENTAGLIO DI RISPOSTE OFFERTE ALL’INTERVISTATO 25 FORMULAZIONE DELLE DOMANDE • Semplicità del linguaggio • Lunghezza delle domande • Numero delle alternative di risposta • Espressioni in gergo • Definizioni ambigue • Parole dal forte connotato negativo • Domande sintatticamente complesse • Domande con risposta non univoca • Domande non discriminanti • Domande tendenziose • Comportamenti presunti • Focalizzazione del tempo • Concretezza - astrazione • Comportamento – atteggiamento • Desiderabilità sociale delle risposte • Domande imbarazzanti • Mancanza di opinione e “non so” • Acquiescenza • Effetto memoria • Sequenza delle domande: Empatia intervistato – intervistatore Interesse e stanchezza Sequenzialità Effetto contaminazione 26 VERIFICA DEL QUESTIONARIO Al fine di valutare il questionario si mette in opera una batteria di controlli che prevede: • • • • la revisione estesa ad esperti che valutano e suggeriscono correzioni il pretest del questionario il test di alternative l’indagine pilota Pretest Verifica sul campo la stesura provvisoria dell’intero questionario, somministrandolo ad un campione di individui (200 – 300 unità) con diverse caratteristiche strutturali (distribuzione sul territorio, livello culturale) corretto e completo chiaro e discreto di facile gestione da parte dell’intervistatore Test di alternative Indagine pilota Sottopone a verifica due o più versioni del questionario che differiscono per qualche aspetto (formulazione o sequenza di una domanda e così via) su più campioni di individui Simula la rilevazione effettiva campione di tipo probabilistico 27 su un verifica definitiva del questionario funzionamento della rete di rilevazione 28