NSB N° 16 del 30 OTTOBRE 2016
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NSB N° 16 del 30 OTTOBRE 2016
Centro per l’Impiego finalmente si riparte. Ma quanti problemi! “Saporito”, il carcere che fa paura alla città “De Curtis”, il mistero della copia svelato N. 16 | ANNO XIX | 30 OTTOBRE 2016 | PERIODICO DI CULTURA VARIA | DISTRIBUZIONE GRATUITA | www.nerosubiancoaversa.com Il Giubileo delle congreghe per S. Domenico Cimarosa assediato dall’erba alta L’arte senza confini di Renato Pappalardo Texas, se vince il privato si può cambiare destinazione Provincia in tilt, scuole a rischio chiusura Rifiuti, basta con i comportamenti incivili Aversa del volley prima vittoria in serie A Maxi Ztl e bike sharing, a quando l’attivazione? Mobilità in ...sostenibile 2 SOMMARIO REFERENDUM 08 Referendum, ad Aversa già si vota AVERSA 12 De Cristofaro, un Sindaco di strada AMBIENTE 20 Iniziato lo smaltimento delle ecoballe LA NOTIZIA 24 Risparmiare si può, migliorare i servizi pure SPORT 30 Per l’Aversa Volley prima vittoria in serie A L’EVENTO 32 Tre coppe per i filosofi dell’istituto di Molinaro L’INTERVENTO 36 Bike sharing, mettiamoci una toppa! PERIODICO DI CULTURA VARIA DELL’AGRO AVERSANO A DISTRIBUZIONE GRATUITA L’Editoriale di Giuseppe Lettieri Un Sindaco a prova di... bomba! A versa città da sempre legata alla follia tanto da aver avuto in passato il primato nazionale ed anche internazionale per la presenza di ben due manicomi. E così accade che in una calda mattinata di ottobre due sedicenti attentatori, ispirandosi al modello Isis, arrivano fino al gabinetto del sindaco e, dicendo di avere addosso ingenti quantità di tritolo, minacciano di farsi esplodere davanti al primo cittadino. Alla fine si scopre che si tratta di due mitomani con il sindaco che riesce a gestire la situazione. Tuttavia l’episodio pone l’accento sulla sicurezza del Comune di Aversa, perché per come si sono svolti i fatti, se i due presunti attentatori lo fossero stati davvero, forse staremmo raccontandovi di una tragedia. Come è difficile fare il sindaco! Intanto, sul versante lavori, finalmente si procede, dopo anni di attesa, al recupero definitivo della casa dove, il 17 dicembre del 1749, nacque il nostro illustre concittadino Domenico Cimarosa. Recuperato l’edificio, speriamo che si faccia l’agognata Fondazione che da anni molti appassionati, studiosi e musicisti aversani vogliono. Un plauso al sindaco che, ne siamo sicuri, seguirà da vicino l’intero svolgimento dei lavori. E a proposito di recupero, domenica scorsa, il Vescovo Spinillo ha celebrato la Santa Messa nella piazza antistante la chiesa di San Domenico, chiusa dal terremoto del 1980, edificio di culto di Coordinamento Editoriale Vito Faenza Anno XIX n° 16 - 30 Ottobre 2016 Segreteria di Redazione Raffaele De Chiara Direttore Responsabile Giuseppe Lettieri Garante dei Lettori Franco Terracciano Direttore Editoriale Nicola De Chiara Fotografie Nicola Baldieri Consulente di Redazione Giuseppe Cristiano Editore Associazione Dimensione Cultura grandissimo pregio artistico il cui progetto si deve ad uno dei più importanti architetti del barocco italiano, Filippo Raguzzini. Sul piazzale si sono radunate le tante congreghe cittadine. Da qualche tempo un gruppo di attivisti, con la Congrega del SS. Rosario, l’associazione “I Normann” e altri sodalizi aversani, tra cui AversaDonna, Rotary, Lions e Fidapa, si sta prodigando per raccogliere fondi e riaprire la chiesa. Il Vescovo con la sua vicinanza ha voluto sottolineare ed elogiare il lavoro di questi cittadini che portano avanti “Operazione San Domenico”. Questa è l’Aversa che ci piace. 3 nerosubiancoaversa.com Nero su Bianco [email protected] Periodico registrato presso il Tribunale di S. Maria C.V. al n. 514 del 17.11.1998 Redazione Via Michelangelo, 108 - Aversa (Ce) Tel. 081.198.14.930 - 388.19.87.510 www.nerosubiancoaversa.com e-mail: [email protected] Stampa Tuccillo Arti Grafiche srl Afragola (Na) PRIMO PIANO I Comuni di riferimento si accolleranno le spese dovute ad Aversa dalla Provincia Centro per l’Impiego, apre ma quanti problemi! Un controllo effettuato dal sindaco De Cristofaro ha evidenziato che l’edificio era sprovvisto delle certificazioni per le norme antisismiche e per il collaudo w Antonio Arduino I 4 l Centro per l’Impiego di via Pommella che gestisce il settore per 12 Comuni dell’Agro aversano, primo fra tutti quello di Aversa. riaprirà entro il 12 novembre. A seguito di una ordinanza del sindaco Sgliocco del 5 ottobre 2012, era stato chiuso il 14 aprile 2014 per urgenti lavori di adeguamento alle norme di funzionamento di un edificio ad uso pubblico, necessari per metttere in sicurezza e garantire l’igiene della struttura, disposti delll’allora Asl Ce2. I lavori dovevano concludersi in due mesi permettendo la riapertura del Centro per l’Impiego che, in realtà, ad oggi è ancora chiuso malgrado il 6 novembre 2015 l’Azienda Sanitaria avesse certificato l’effettuazione corretta e completa dei lavori prescritti e il provvedimento del commissario prefettizio Ruffo che, conseguenzialmente, il 6 dicembre 2015 revocava l’ordinanza di chiusura di Sagliocco. Riapre il centro per l’impiego di Aversa A questo punto sarebbe stato possibile riaprire subito il Centro per l’Impiego. Invece no. Un controllo effettuato dal sindaco De Cristofaro ha evidenziato che l’edificio era sprovvisto delle certificazioni attestanti l’adeguamento alle norme antisismiche e il collaudo. In pratica, fino al provvedimento Sagliocco, il Centro per l’Impiego era stato installato dalla Provincia in un edificio privo dei requisiti necessari ad un qualunque stabile adibito ad uso pubblico, il che è come dire che in qualche modo era stato aperto irregolarmente, da qui la necessità di tenere ancora chiusa la struttura fino a quando non fossero stati depositati questi atti. Cosa che è avvenuta grazie all’intervento dell’attuale Soggiorno per anziani, nuovo fronte aperto “S otto la lente della commissione controllo e garanzia è finito il soggiorno climatico degli anziani. In occasione dell’ultima seduta abbiamo analizzato gli aspetti di un altro ‘’traguardo’’di questa amministrazione: la prima volta in assoluto che il numero dei richiedenti è inferiore ai posti disponibili: 90 su 100. In precedenza le domande sono state sempre il doppio”. A parlare con l’apertura di un nuovo fronte di polemica con la maggioranza guidata dal sindaco Enrico De Cristofaro due suoi avversari in occasione dell’ultima tornata elettorale per le am- ministrative: Gianpaolo Dello Vicario e Marco Villano, capigruppo consiliare, rispettivamente, di Forza Italia e Partito Democrativo. “In primis - affermano i due esponenti dell’opposizione - l’aumento smisurato delle tariffe ha determinato l’impossibilità delle famiglie non benestanti, e poi, la lentezza nell’adottare i provvedimenti del caso, hanno reso quello che doveva essere un soggiorno climatico una vacanza con piumini e piumoni. Ma conosciamo già la risposta a tutte le nostre domande: “è sicuramente colpa di chi ci ha preceduto”. Nicola Rosselli PRIMO PIANO primo cittadino che ha ottenuto la certificazione da parte di due tecnici abilitati rispetttivamente per la verifica statica e per il collaudo cossicché ne ha potuto annunciare la riapertura. Certo c’era da risolvere un ultimo problema legato al mancato pagamento di 16mila euro dovuti dalla Provincia al Comune di Aversa per il cambio di destinazione d’uso del palazzetto che era nato per essere abitazione privata ma, poi, acquistato dall’Ente Provincia era diventato una struttura ad uso uffici. Inoltre a questa somma andavano aggiunti 100 euro da versare, sempre da parte della Provincia al Comune di Aversa, per ottenere le Ma il Sindaco sta valutando l’ipotesi di trasferire il Centro in una proprietà comunale in disuso dopo averlo concordato con la Regione certificazioni rilasciate dall’Ente locale e dall’Azienda sanitaria. Oneri impossibili da riscuotere stante la condizione di dissesto in cui versa l’Ente Provincia ma, anche su questo è stato fondamentale l’intervento di De Cristofaro che ha contattato i sindaci dei Comuni afferenti al Centro per l’Impiego ottenendo che tutti insieme si facciano carico del debito dividendolo in quote uguali per tutti così da sostituirsi alla Provincia affinchè possa riaprire i battenti nel giro di pochissimi giorni, probabilmente entro il 12 novembre. Comunque nel prossimo futuro il centro per l’Impiego potrebbe cambiare sede dal momento che l’attuale collocazione nell’angusta, ma trafficatissima via Pommella non garantisce la sicurezza degli utenti. Per questo il sindaco ha dato incarico al personale dell’ufficio preposto di effettuare il censimento delle proprietà comunali in disuso per valutare la possibilità di traferirvi il Centro per l’Impiego, naturalmente dopo aver stipulato preventvamente un accordo specifico con la Regione che oggi ha in carico la gestione dei Centri per l’Impiego della Campania. 5 PRIMO PIANO Esci dalla stazione ferroviaria e vedi il biglietto da visita della nostra città Domenico Cimarosa assediato dall’erba alta Subito capisci quello che ti aspetterà nelle strade cittadine, nei parchi urbani… un’Aversa se non sporca, degradata e abbandonata w Nicola Rosselli E 6 sci dalla stazione ferroviaria di piazza Mazzini e subito lo vedi il biglietto da visita della città normanna. Subito capisci quello che ti aspetterà nelle strade cittadine, nei parchi urbani….un’Aversa se non sporca, degradata, abbandonata. Aiuole con l’erbaccia desolatamente alta, anche intorno agli alberelli. Quello che, però, più fa male a chi ha a cuore Aversa, sapendo che è stata la prima contea normanna in Italia Meridionale e che ha dato i natali a due giganti della Musica, è quella scultura di Domenico Cimarosa abbandonata tra le erbacce. Quando abbiamo notato questa situazione ci ha pervaso un misto di rabbia e di rassegnazione. Subito dopo abbiamo pensato che se avessimo avuto un tagliaerba sarebbero bastati pochi minuti, massimo una mezz’oretta per pulire il tutto. Appunto, una maxi figuraccia per una mezz’ora di lavoro e una spesa praticamente inesistente. Ora ci verrà detto che quella piazza è delle Ferrovie e che tocca a loro assicurarne il decoro ma un’amministrazione seria e credibile si sarebbe fatta sentire per tempo o avrebbe inviato i suoi lavoratori socialmente utili addetti al verde pubblico per quei pochi minuti di lavoro. E poi noi crediamo che il compito di tenere il monumento a Cimarosa in uno stato decoroso sia compito del legittimo proprietario cioé del Comune di Aversa, che ne ordinò l’edificazione nel 1929 ad opera dell’allora potestà Luigi Andreozzi. Ma erano altri tempi quelli: tempi in cui le Amministrazioni valorizzavano gli uomini illustri e la storia che essi rappresentavano. Cogliamo Il monumento a Cimarosa in uno stato ...desolante L’aiuola centrale della piazza che dovrebbe ospitare la statua l’occasione per invitare l’amministrazione a ipotizzare lo spostamento del monumento al più grande figlio della nostra città dall’aiuola laterale a quella centrale di piazza Mazzini. Sarebbe un bel modo di dare “centralità” al nostro personaggio simbolo, il compitore Domenico Cimarosa, appunto. 7 IL REFERENDUM Singolare iniziativa della libreria edicola “Edicolè” Referendum, ad Aversa già si vota w Antonio Arduino “D 8 opo di me il diluvio”. Questo il messaggio che sembra essere trasmesso da qualche tempo dal primo ministro Matteo Renzi che spera di terrorizzare qualla parte di elettorato che non riuscirà a comprare con bonus varati ad hoc una trentina di giorni prima del voto come la mancia che intende dare ai diciottenni e alla donne che decideranno di procreare dimenticando che nell’uno e nell’altro caso la mancia finisce e il diciottenne continuerà a restare senza lavoro e i genitori dei bimbi che nasceranno, grazie all’incentivo, dovranno trovare il modo per far fronte alle spese necessarie, oltre che per la loro esistenza, per allevare dei figli che, se continuasse l’attuale tendenza sul tema, probabilmente non avranno un lavoro e Referendum, il sondaggio in corso di Edicolè IL REFERENDUM quindi un futuro. Da qui la necessità di comprendere come votare e soprattutto di andare a votare il 4 dicembre prossimo, dal momento che il referendum non ha quoziente e sarà valido anche se a votare fosse il solo Matteo Renzi deciso a cambiare la Costituzione Per Renzi e compagni ovviamente non è così, la Costituziona va camibiata, non tutta, solo in alcuni articoli, per migliorarla dicono e ne sono così convinti da proporre ai cittadini elettori tre quesiti scritti in maniera da orientare il voto per il sì. Chi potrebbe, infatti, per ricordane uno, desiderare di non ridurre le spese dello Stato dimunuendo il numero dei parlamentari? Certo diminuirà il numero dei senatori ma non saranno più eletti dai cittadini bensì da politici già in attività e dovendo occupare contemporaneamente due cariche, come ad esempio quella di sindaco, presidente o consigliere regionale contemporaneamente a quella di senatore, che richiedono una presenza materiale nella capitale viene logico chiedere chi e come pagherà le spese che i futuri senatori dovranno sostenere? Possibile che dovendo raggiungere la capitale, dovendovi sostare per uno Gli aversani stanno votando. Sarà significativo il sondaggio di Edicolé? Forse no ma presto ne dovremmo conoscere i risultati che noi pubblicheremo o più giorni ogni volta, i senatori si paghino le spese di vitto, alloggio e trasporto di tasca? L’esempio di Renzi è significativo. Il segretario del PD ricopre la carica di primo ministro ma non essendo stato eletto dal popolo nè alla Camera nè al Senato non ha uno stipendio da parlamentare ma solo, si fa per dire. l’indennità da ministro pari a 4900 euro netti mensili che dovrebbe usare per coprire le spese di vitto, alloggio, trasporto, abbigliamento e quanto altro serve alla vita quotidiana di ogni altro stipendiato e famiglia, invece, rappresentando una istituzione nazionale per Renzi lo stipendio è un di più, praticamente un bonus mensile, perché gli è tutto dovuto, persino l’aereo di Stato per volare oltre oceano per assistere ad una partita di tennis. E allora chi pagherà le spese che saranno sostenute dai nuovi senatori che possono contare solo, si fa sempre per dire, sullo stipendio collegato alla carica elettiva occupata? Questo il quesito referendario non lo dice. Però dice che votando «Sì» saranno tagliate le spese del Parlamento. Un inganno, dunque? Forse. Per capirlo bisogna leggere la norma che si andrà a votare e capirla pensando con la propria testa, mettendo da parte gli schieramenti di partito tanto Renzi anche se vincesse il «No» resterà al Governo fino al 2018, lo ha detto a chiare lettere, capire e poi decidere, senza farsi imporre la scelta. E’ quanto propone Edicolé con l’inziativa messa in vetrina per informare i votanti, distribunedo persino un opuscolo autoprodotto recante le differenze fra gli articolo della «vecchia» e dell’eventuale «nuova» Costituzione e chiedendo agli aversani un voto anonimo per un sondaggio. Gli aversani stanno votando. Sarà significativo il sondaggio di Edicolé? Forse 9 no ma presto ne dovremmo conoscere i risultati che noi di NerosuBianco ovviamente pubblicheremo. AVERSA Il “Saporito” dal 22 settembre ospita ufficialmente detenuti a custodia attenuata Il carcere che fa paura alla città A garantirne la custodia ci sono “solo” 75 agenti di polizia penitenziaria. La direttrice: “I nostri spazi sono pronti per ospitare manifestazioni programmate” w Antonio Arduino D al 22 settembre è ufficiale, l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario «Filippo Saporito» non c’è più. Grazie a un decreto del Ministro della Giustizia del 17 agosto 2016 al suo posto c’è la «Casa di Reclusione Filippo Saporito», in altre parole un carcere, definito a custodia attenuata, che ospita, ad oggi, 112 detenuti che, nel corso degli anni, potrebbero raggiungere il numero massimo di 561 anche se però il numero 10 totale dei detenuti dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, non superare i 300. A garantirne la custodia sono 75 agenti di polizia penitanziaria, un numero L’ex Opg “Saporito” di Aversa oggi è un carcere a custodia attenuata Ital Funeral Associated srl Citarella Dal 1950 operiamo nel settore funerario, mettendo a disposizione la nostra esperienza e professionalità. OPERIAMO IN TUTTI I COMUNI Sede sita in Aversa Via Belevedere n.77 Tel.Uff. 081/8901120 Fax 081/8905956 email [email protected] Trasporti nazionali ed internazionali Disbrigo pratiche e documenti Servizi funebri completi Cremazioni - Tumulazioni Inumazioni Esumazioni - Estumulazioni Convenzionati con A.N.P.P.E. Servizi funebri ippotrainati Manifesti Fiori Ricordini AVERSA chiaramente già oggi insufficiente che dovrebbe essere aumentato di almeno venti unità. Ovvviamente la struttura originaria dell’OPG è stata modificata, adattandola alle esigenze di un carcere, Così i padiglioni sono diventati celle, dotate di cancelli di scurezza e servizi interni. Il tutto realizzato, come raccontano gli agenti di polizia penitenziaria, in economia grazie all’utilizzo nella veste di manovali dei primi quindici detenuti ospitati prima della emanzione del decreto ministeriale. Sono stati loro a trasformare tre dei padiglioni dell’ex OPG in celle. Celle I padiglioni sono diventati celle grazie all’utilizzo in veste di manovali dei primi 15 detenuti ospitati con cancelli di un colore azzurro che dà un aspetto più allegro ad una struttura in cui si sconta una pena, residua dal momento che nella casa di reclusione aversana gli ospiti devono sostare al massimo quattro-cinque anni da qui la dizione di carcere a custodia attenuata. Cosa evidenziata anche dell’ambiente in cui avviene l’incontro con i familiari che non è necessariamente quello stanzone affollato da detenuti e parenti disposti ai due lati di un vetro di separazione che la televisione ci ha fatto conoscere in tanti servizi sul tema ma all’aria aperta, nell’ampio spazio verde presente nell’ex Opg in cui veniva effettuata la pet terapy. Lo stesso spazio che i detenuti potrebbero usare per realizzare un orto. Un carcere in cui i detenuti, grazie ad una iniziativa della direttrice Elisabetta Palmieri, potrebbero, volendo, frequentare lezioni scolastiche per conseguire la licenza di scuola media o apprendere un mestiere. Un carcere, insomma, che non deve fare paura alla cittadinanza che, come tanti forse ricordano, si è opposta alla trasformazione dell’ Opg in struttura penitenziaria ma che si può integrare con la città per la disponibilità espressa dalla direttrice ad offrirne le strutture all’Amministrazione muncipale in caso di manifestazioni programmate. 11 AVERSA “Io opero in prima persona per la quotidiana verifica della risposta a tutte le esigenze” De Cristofaro, un Sindaco di strada Il primo cittadino ha effettuato diversi sopralluoghi nelle periferie in compagnia dell’assessore Michele Ronza e agli ufficiali della Polizia Municipale per le cose da fare w Nicola Rosselli “I o opero in prima persona per la quotidiana verifica della puntale risposta alle esigenze dei cittadini, sono attento ad ogni segnalazione degli aversani premurandomi di trasmetterle agli uffici competenti e mi preoccupo di spronare costantemente i funzionari comunali alla risoluzione dei problemi”. A parlare il sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro al termine di una giornata che lo ha visto in strada 12 a contatto con i cittadini. Un sindaco di strada, insomma. Il primo cittadino ha effettuato diversi sopralluoghi nelle periferie in compa- Enrico De Cristofaro gnia dell’assessore ai Lavori Pubblici Michele Ronza e agli ufficiali della Polizia Municipale per valutare le situazioni di fatto e gli eventuali interventi. Il sindaco si è recato anche in via Madre Teresa di Calcutta per rendersi conto sul posto degli interventi necessari per l’illuminazione pubblica, la manutenzione del verde e la regolamentazione della viabilità, in previsione dell’apertura di un’attività commerciale di grandi dimensioni che inciderà sul traffico veicolare e pedonale dell’intera area. Si stanno quindi elaborando soluzioni che consentano di evitare disagi ai cittadini. Inoltre, nel corso di una riunione con il comandante della Polizia Municipale Stefano Guarino la discussione è AVERSA stata focalizzata sul rispetto della sosta delle vetture e sullo sversamento dei rifiuti in maniera selvaggia. Il comandante Guarino ha assicurato la costante presenza degli agenti nell’attività di controllo del territorio. Particolare attenzione sarà posta nelle serate dei giorni dedicati alla movida e nei confronti dei parcheggiatori abusivi. Disposta, inoltre, l’installazione di ulteriori telecamere trappola per il controllo del deposito dei rifiuti, che già hanno dato ottimi risultati con diverse sanzioni anche di esercizi pubblici. Intanto, dall’assessore Ronza, con Ronza: “Faremo l’ampliamento del cimitero urbano in quanto necessario alla città così come le opere necessarie a razionalizzarne il funzionamento” delega ai lavori pubblici, giungono precisazioni sul futuro Piano Triennale delle Opere Pubbliche. «Le iniziative che porteranno alla redazione del piano - ha affermato l’esponente dell’esecutivo De Cristofaro - sono attualmente oggetto di confronto tra le componenti dell’amministrazione e gli uffici preposti che devono approntarne l’iter istruttorio. E’dunque largamente prematuro, in questa fase, parlare di approvazioni o bocciature poiché tutte le ipotesi sono ancora in fase di discussione. Posso, però, anticipare che taluni interventi già annunciati saranno sicuramente posti in essere da questa Amministrazione, in particolare l’ampliamento del cimitero urbano si dovrà fare in quanto necessario alla città così come le opere necessarie a razionalizzarne il funzionamento. Voglio rassicurare i cittadini che stiamo attentamente valutando le priorità di Aversa per conciliarle alle esigenze del bilancio e che manterremo gli impegni presi intervenendo per dotare la città delle strutture di cui ha bisogno». 13 ILCASO Ecco perché il logo della Froebel è finito sulle porte dei bagni della “De Curtis” “De Curtis”, il mistero della copia svelato La “Ninz”, società trentina leader nel settore, ha copiato il logo registrato della Froebel. La vicenda finisce in tribunale. “De Curtis” e Iorio non hanno alcuna colpa w Nicola De Chiara D opo l’articolo sul numero scorso di NerosuBianco che denunciava la copia del logo dell’istituto “Froebel” di Aversa stampata sulle porte dei bagni nel comprensivo “De Curtis”, e anche a seguito delle rimostranze pervenuteci dalla ex Dirigente scolastica Olga Iorio, siamo andati a fondo sulla vicenda e abbiamo scoperto la verità. NerosuBianco aveva denunciato che 14 il logo dell’istituto “Froebel” era stato riprodotto fedelmente sulle porte dei bagni della scuola statale “De Curtis”, immaginando che chi aveva istallato quelle porte avesse scelto quell’immagine semplicemente copiandola da internet se non direttamente dal sito dell’istituto “Froebel”. Niente di tutto questo. Chi ha scelto quel logo lo ha fatto, come si fa di solito, scegliendolo dal catalogo della ditta che vende quel tipo di porte. La ditta in questione è una società leader nel settore e si chiama “Ninz”. Effettivamente cercando sul loro catalogo on-line è possibile trovare delle porte con stampato il logo della “Froebel” che, oltretutto, è registrato già da molti anni. Com’è possibile allora che il logo della “Froebel” sia andato a finire su un catalogo on line di una società del Trentino Alto Adige? A questo punto la faccenda ha cominciato ad incuriosirci ancora di più. Abbiamo chiesto alla direzione della scuola “Froebel” come si poteva spiegare questa cosa. Così, facendo una ricerca nei loro archivi, abbiamo trovato la fattura di acquisto di tre porte dalla stessa ditta “Ninz” datata 3 agosto 2009 oltre alla mail che il grafico della scuola, Umberto Guarino (Mau), ma quest’ultima ha copiato il logo della scuola “Froebel” di Aversa e dal 2009 sta forse vendendo porte con un logo registrato a insaputa dello stesso Istituto aversano. A seguito di tutta questa situazione, nata per caso da una semplice curiosità di chi scrive e all’inizio presa come una notizia simpatica e curiosa di immagini copiate qua e là in rete, la direzione della scuola “Froebel”, vista anche l’ingiusta situazione di imbarazzo evidenziata dalla scuola “De Curtis”, ha dato mandato agli “Ninz”, sul sito la porta con logo Froebel avvocati per vedere tutelati i propri interessi oltre quelli di inviata, martedì 28 luglio 2009 alle ore chi acquista un prodotto che deve essere 19,22, con allegati i file dei disegni da garantito da chi lo vende. stampare sulle porte ordinate. Mistero Alla “Ninz”, società del Trentino Alto risolto! Per cui il comprensivo “De Cur- Adige e leader nel settore, è utile ritis” ha scelto correttamente delle porte cordare cosa disse Einstein: “Il segreto da un catalogo di una società leader del della creatività sta nel saper nascondere settore che, tra l’altro ha sede a Trento, le proprie fonti”. La porta del bagno “De Curtis” e quella del bagno della Froebel 15 ECCELLENZE AVERSANE L’anno Santo dedicato alla Misericordia chiuso ad Aversa in piazza Plebiscito Giubileo delle Congreghe per San Domenico La chiesa, chiusa dal terremoto del 1980, potrebbe riaprire entro un anno dopo i lavori di messa in sicurezza. Il Vescovo sceglie quella piazza per riunire le congreghe w Giuseppe Lettieri L’ anno Santo speciale dedicato alla Misericordia voluto da papa Francesco volge al termine e ad Aversa domenica scorsa c’è stato anche il giubileo delle congreghe che si sono riunite in piazza del Plebiscito (più nota agli aversani come piazza San Domenico) per celebrare questo particolare avvenimento chiusosi poi con la suggestiva processione della Madonna della congrega del Santissimo Rosario. 16 La scelta della particolare location, voluta dal Vescovo Angelo Spinillo, non è stata affatto casuale. Da alcuni mesi sia la congrega citata sia l’associazione “I Normann” sia altri sodalizi aversani Il giubileo delle congreghe come AversaDonna, Rotary Club, Lions Club e Fidapa si stanno adoperando, con l’iniziativa “Operazione San Domenico”, affinché la splendida chiesa, chiusa alla pubblica fruizione dal sisma del 23 novembre del 1980, torni ad esser vissuta. Trentasei anni che hanno permesso lo scempio, con ripetuti furti di opere d’arte, arredi sacri, marmi e tutto ciò che poteva fare gola ai ladri, che a differenza del Ministero degli Interni, proprietario dell’immobile, un tempo al F.E.C. (Fondo Edifici di Culto), hanno tenuto a cuore le sorti dell’edificio che per loro ECCELLENZE AVERSANE è stato fonte di ricchezza. Adesso però sotto l’egida di don Clemente Petrillo, parroco della Cattedrale e anche responsabile della Congrega del SS. Rosario, insieme al priore della stessa, ai congreganti e alle associazioni si cerca di invertire il degrado e correre ai ripari. “Da tempo esiste un progetto - ci dice Pasquale Leggiero, presidente de “I Normann” e tenace paladino per il Mentre continua la raccolta fondi per S. Domenico, Pasquale Leggiero, presidente de “I Normann”, auspica l’inizio dei lavori prima di Natale” recupero di San Domenico - approvato sia dal Ministero proprietario che dalla Soprintendenza di Caserta per la messa in sicurezza dell’interno della chiesa che così permetterà la riapertura della stessa. Ovviamente non si tratta di restauro, ma di far sì che la chiesa di San Domenico torni a vivere. Stiamo raccogliendo i fondi attraverso alcune iniziative come adotta una panca e a tal proposito ringrazio sia le associazioni che ci stanno sostenendo sia i cittadini che hanno donato i fondi per le panche, e porremmo in essere altri momenti al fine di reperire tutta la somma che ci porterà finalmente a riaprire questo importante bene artistico. Al momento non mi sbilancio sulla data in cui partiranno i lavori, ma è chiaro che il mio auspicio è vedere il cantiere aperto già prima di Natale”. Alla messa celebrata dal vescovo Spinillo in piazza era presente anche il sindaco Enrico De Cristofaro accompagnato dalla vice Federica Turco. Lo stesso primo cittadino si è impegnato in prima linea non solo nelle vesti istituzionali ma anche personali proprio per far sì che il gioiello nato dalle mani di uno dei più importanti architetti italiani del barocco, Filippo Raguzzini, torni ad essere un bene di tutti gli aversani. 17 AVERSA Si infiamma lo scontro sul destino dell’ex insediamento industriale sulla Variante Texas, se vince il privato si può cambiare destinazione w Nicola Rosselli “L e ultime parole di De Cristofaro sull’ex Texas non sono molto chiare mentre noi vorremmo che su un argomento così delicato per il futuro della città si agisse con la massima trasparenza. Lui sembra voler spostare il problema in avanti, ma ciò non significa risolverlo e, soprattutto, credo sia arrivato il momento che la politica, coinvolgendo la città, decida cosa si può fare su quell’area”. Il capogruppo consiliare del Pd Marco Villano interviene sulle dichiarazioni del sindaco normanno secondo cui la 18 destinazione dell’area in questione deve essere decisa complessivamente al momento della redazione del Puc il cui iter l’amministrazione sta avviando. Tutto questo mentre pende dinanzi L’ex Texas di Aversa AVERSA al Consiglio di Stato un giudizio tra la Yorik, società proprietaria dell’immobile che vede tra i soci la famiglia del parlamentare azzurro Cesaro, e il Comune sulla legittimità di un progetto di housing sociale presentato dalla proprietà. «Da almeno 20 anni le precedenti amministrazioni comunali – ha continuato l’esponente democratico - hanno detto, attraverso vari strumenti, cosa non si poteva fare in quell’area senza mai affrontare la destinazione futura. Noi riteniamo che sia giunto il momento di mettere un punto fermo a questa discussione, facendo emergere, chiaramente, cosa si potrà fare su quell’area. Ritengo, infatti, che la politica abbia il dovere di decidere prima che lo faccia la magistratura. Credo anche che le decisioni tecniche debbano seguire linee di indirizzo politico e non debba essere, viceversa, la politica a farsi ingabbiare da questioni tecniche. Sono queste due delle ragioni che mi spingono a chiedere al sindaco di pronunciarsi prima del Puc o della sentenza del Consiglio di Stato». «Volevamo e vogliamo ancora sapere l’idea della maggioranza per il futuro del sito industriale. Nel caso in cui non dovessimo ricevere risposte, ancora una De Cristofaro intenzionato a seguire il consiglio dell’avvocato Antonio Lamberti che difende il Comune nel giudizio che pende al Consiglio di Stato. Villano: “Decidiamo noi” Luigi Cesaro volta, - conclude Villano - ci faremo carico di presentare la nostra proposta in consiglio comunale. Potranno anche bocciarla ma almeno non potranno sottrarsi al confronto scoprendo le loro carte. Non vorremmo arrivare a decidere troppo tardi o peggio ancora trovarci di fronte ad una strategia per non decidere». «Siccome è stato molto chiaro l’avvocato Antonio Lamberti (difensore del Comune nel giudizio in corso, ndr) – ha dichiarato da parte sua il sindaco - che loro hanno voluto ascoltare in sede istituzionale, noi seguiamo quel consiglio, anche se stiamo sollecitando la decisione sperando ci dia ragione. Se vinciamo il ricorso la proprietà deve accettare le condizioni dell’amministrazione. Se vince il privato l’Ente può cambiare destinazione. L’urbanistica non può essere vista per singoli episodi. Bisogna mirare ad una sistemazione globale attraverso il Puc. Se oggi, ad esempio, destiniamo quell’area ad uso ospedaliero e poi nel Puc non serve? Non ho né padrini né padroni e non devo dare risposte elettorali a nessuno. Non ho parlato con nessuno né qualcuno mi ha contattato. Pare che ci sia interesse per quell’area da parte di un’istituzione pubblica. Se 19 così fosse avremmo salvato anche un manufatto progettato dall’architetto Pier Luigi Nervi». AMBIENTE Nel sito di stoccaggio di Gricignano al via l’operazione appaltata dalla Regione Iniziato lo smaltimento delle ecoballe Due imprese, di Lamezia Terme e di Isernia, porteranno a termine il lavoro in un anno e mezzo. Ma come verranno smaltiti i rifiuti stoccati in balle? w Antonio Arduino E’ iniziato lo smaltimento delle ecoballe presenti nel sito di stoccaggio di Gricignano. La comunicazione arriva dal Nogra, nucleo operativo guardia ambientale Giove. L’operazione che, come si legge sulla tabella collocata nel cantiere di lavoro, è conseguente al decreto legge 25 del novembre 2015 articolo 2, che prevede la rimozione, il trasporto e lo smaltimento in ambito comunitario e/o 20 recupero energetico in ambito nazionale e/o comunitario di rifiuti imballati e stoccati presso siti dedicati nel territorio La tabella che indica l’iniziod elle operazioni di rimozione AMBIENTE regionale è stata appaltata dalla Giunta Regionale Campana alla Ecosistem di Lamezia Terme in provincia di Catanzaro, il 15 aprile 2016, che si è aggiudicata la gara con un ribasso del 3,153 per cento, per un importo di 12 milioni 226 mila 750 euro, 145 mila dei quali per oneri di sicurezza. Il lavoro, che si avvale di una impresa subappalatrice, la S.I.C. srl di Sesto Campano in provincia di Isernia, sarà portato a termine in 18 mesi dalla firma del contratto avvenuta il 26 maggio 2016, completandosi quindi il 26 Non vorremmo che l’intervento fosse parziale così come è stato fatto per la bonifica delle campagne di Acerra denunciata dal telegiornale regionale novembre 2017. La notizia che qualche cosa si muove nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti è buona, era ora, ma sarebbe migliore se fosse possibile sapere dove verranno trasportati e come verranno smaltiti i rifiuti stoccati in balle. Non vorremmo che l’intervento fosse parziale così come è stato fatto per la bonifica delle campagne di Acerra denunciata dal telegiornale regionale. Cosicché tra qualche tempo qualcuno denuncerà la presenza di quelle balle in un’altra zone della regione o, forse, della penisola facendo pagare ai campani a peso d’oro il trasporto e lasciando le balle in un nuovo sito in attesa di un successivo trasporto? In realtà i rifiuti stoccati in balle dovrebbero essere smaltiti attraverso un’operazione di recupero energetico come chiaramente si eveince dalla tabella collocata dalla regione campania. Cosa possa significare questo recupero concretamente “il recupero energetico in ambito nazionale” è più difficile da individuare, ma siamo fiduciosi. Per la terra dei fuochi ...e dei rifiuti inizia un’epoca nuova all’insegna della reale salvaguardia dell’ambiente. il buon cioccolato dal 1991 21 ARTE Presso lo spazio espositivo di Renato Pagano la prima mostra del giovanissimo artista L’arte senza confini di Renato Pappalardo Tantissime persone presenti e unanimi apprezzamenti da parte di tutti, compresi quelli del noto gallerista d’arte contemporanea Nicola Pedana w Lello Ponticelli G rande successo allo showroom di Renato Pagano per la mostra di pittura “L’occhio vede ciò che la mente sceglie di vedere” di Renato Pappalardo, artista emergente al suo esordio che, nonostante la giovanissima età, già dimostra un notevole talento e un personale background artistico ispirato ai mostri sacri della pittura internazionale con particolari riferimenti allo statunitense Jackson Pollock, uno dei massimi esponenti dell’espressio22 nismo astratto (action painting), al bielorusso poi naturalizzato francese Marc Chagall, all’italiano Antonio Corpora e al francese Yves Klein. “Dipingo da quando avevo dodici anni - ci ha detto, emozionato, Renato Pappalardo - e devo ringraziare particolarmente i mie genitori per avermi sempre supportato, non soltanto materialmente ma anche Renato Pappalardo moralmente; spero di continuare in futuro sempre attraverso l’arte ad esprimere il mio io”. Tantissime persone presenti e unanimi apprezzamenti da parte di tutti, compresi quelli del noto gallerista d’arte contemporanea Nicola Pedana venuto ad Aversa a visionare la mostra. “Re- nato esprime un’arte informale - hanno detto durante la presentazione - che è quell’arte senza confini, dove uno è libero di esprimere tutto quello che sente. Nei quadri di Renato ci sono i suoi sentimenti, il suo modo di vedere il mondo, le emozioni”. Siamo rimasti notevolmente colpiti, perché nonostante i 21 anni del giovane pittore, già si colgono elementi di maturità non comuni. Del resto il talento o c’è o non c’è e per Renato Pappalardo c’è. Siamo convinti che se proseguirà su questa strada tra qualche anno sentiremo parlare di lui anche in ambito internazionale. Ad maiora! Giuseppe Lettieri A “Il Menalino” la festa con Novello e castagne T utto pronto per la quattordicesima edizione di “Castagne e Novello”, la tradizionale manifestazione curata dalla famiglia Menale dell’enoteca “Il Vino” di Aversa. Location d’eccezione dell’evento il ristorante di famiglia, “Il Menalino” di Aversa. Il 30 ottobre 2016, esattamente nel giorno di apertura ufficiale per la vendita del novello annata 2016, i Menale rinnovano una tradizione sempre molto seguita e par- tecipata. “Non è stato facile per noi quest’anno dare vita all’evento – ci dichiara Carlo Menale. Difficoltà ne abbiamo avute soprattutto per la penuria di castagne registrata tra Roccamonfina e Montella. Anche stavolta comunque ce l’abbiamo fatta grazie a persone di fiducia e affidabili come il nostro fornitore Pomponio”. Quindi oggi tutti a “Il Menalino” a gustare le caldarroste accompagnate dal Novello del taburno. La manife- stazione, dedicata a mamma Teresa e a papà Mimì ‘o Canteniere avrà anche un risvolto benefico. L’incasso, infatti, con la vendita dell’asprinio “Mamma Teresa” sarà devoluto alle associazioni benefiche presenti. “Confidiamo – conclude Carlo – solo in una bella giornata. Ma la gente ci sarà come ogni anno”. Ad allietare gli intervenuti anche la musica di Alfonso Castaldo perché la festa del vino novello, primo prodotto della vendemmia 2016, merita tutto l’impegno di Carlo e di Mariella e del resto della famiglia. Appuntamento, dunque, stamattina alle 11,00 al ristorante “Il Menalino” con la decima edizione di “Castagne e Novello”. Donato Liotto 23 LA NOTIZIA Finalmente si inizia a pensare alle casse comunali. L’acquedotto cambia sede Risparmiare si può, migliorare i servizi pure w Nicola De Chiara F inalmente si inizia a pensare seriamente alle ...casse comunali. Quanti fitti il Comune di Aversa potrebbe risparmiare, aumentando la cosiddetta “spesa corrente” in bilancio comunale? Forse tanti. L’importante, però, è iniziare. Bene allora ha fatto il sindaco Enrico De Cristofaro a programmare due trasferimenti che ...erano nell’aria. L’Amministrazione comunale ha proposto ai funzionari della Regione Campania di trasferire al piano terra di Palazzo Gaudioso gli uffici del Centro Regionale di Orientamento Professio24 nale, attualmente ospitati nella palazzina Suap di piazza Crispi, sfruttando questi ultimi locali per ricollocare l’ufficio acquedotto, che, dunque, sarebbe allocato nella palazzina di piazza Crispi L’ufficio acquedotto sarà finalmente trasferito LA NOTIZIA e non a palazzo Gaudioso in piazza Federico Santulli. “Vi sono anche questioni di opportunità, trattandosi di un ente regionale che si occupa di formazione ed orientamento professionale dedicato principalmente ai giovani, è logico volerlo trasferire nei pressi di uno dei luoghi più frequentati dai giovani al fine di favorire le loro possibilità di collocazione nel mondo del lavoro al termine del percorso di studi, cui la biblioteca offre supporto”. Anche questo è vero. La cosa più importante è il risparmio immediato di 10.000 euro annui, il costo del fitto dei locali di via S. Andrea ove è attualmente ubicato il servizio acquedotto. Un risparmio immediato e una stabile economia di lungo periodo. La biblioteca non sarà intaccata da questo trasferimento, perché gli uffici regionali saranno insediati nei locali a piano terra, di fronte all’archivio storico comunale. Su questa scia bisogna ora proseguire. Altro taglio auspicabile è quello del fitto dei locali per l’archivio di via Nobel, come ha evidenziato il consigliere del Pd Marco Villano. “Finalmente l’amministrazione comunale ha interrotto il suo letargo - ha dichiarato - e sembra aver compreso che con il taglio degli immobili in affitto L’ufficio acquedotto nella palazzina Suap di piazza Crispi e gli uffici regionali di Orientamento Professionale a palazzo Gaudioso. Villano plaude all’iniziativa si può dare una vera e propria boccata d’ossigeno alle finanze pubbliche della nostra città. E’ positivo che l’assessorato al patrimonio stia valutando un trasferimento dell’ufficio acquedotto dall’attuale sede, le cui carenze sono state spesso denunciate sulla stampa da cittadini e operatori ma credo che sia giusto valutare bene dove trasferire gli uffici dell’orientamento professionale della Regione perché in questa città gli spazi per la cultura andrebbero moltiplicati e non cancellati. Non dimentichiamo che Palazzo Gaudioso fu ristrutturato per ospitare un museo civico e che poi si decise di trasferire lì la biblioteca comunale, museo civico non più realizzato con buona pace della nostra storia e della presunta vocazione turistica della città di cui tanto abbiamo parlato in campagna elettorale”. E come non essere d’accordo con Villano quando dice: “Auspico l’avvio di un censimento di tutti gli immobili in affitto e le proprietà comunali per razionalizzare le uscite e offrire servizi al cittadino sempre più efficienti. Noi della minoranza abbiamo già iniziato a fare un lavoro di questo tipo e già nelle scorse settimane, a seguito di un sopralluogo nella struttura, abbiamo presentato una proposta per risparmiare 40mila euro all’anno tagliando l’affitto dell’archivio di via Nobel che ormai il comune paga sin dal 2001. Nella nostra visita, tra l’altro, abbiamo riscontrato una serie di carenze alla struttura che non sembra un archivio degno di tal nome ma un semplice deposito di carte in cui è difficile orientarsi. Noi riteniamo che questa spesa possa essere tagliata e nella nostra proposta abbiamo scelto di destinare i fondi risparmiati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono tanti, infatti, in città gli ostacoli alla mobilità in tranquillità e sicurezza delle persone con disabilità che interventi del genere non possono essere più procrastinati”. 25 Stato dileguante e buffoni dilaganti M entre sui media si continua a parlare solo di mafia (il termine camorra, chissà perché, per qualcuno da un po’ di tempo è fuori moda) i professionisti della lotta all’illegalità proseguono nell’organizzazione di convegni e dibattiti, fiaccolate e sfilate silenziose, sit-in e cortei, festival e dopofestival, feste e commemorazioni, inaugurazioni di monumenti e musei dedicati alla memoria delle vittime. Il tutto nel segno della legalità. Peccato che, mentre si riempiono la bocca con questa meravigliosa parola: legalità, la camorra continui imperturbata e imperturbabile ad avvelenarci la vita. A iniziare dal mai cessato traffico di schifezze che, con il beneplacito di 26 una classe politica oscena, disgustosa, vomitevole, indegna e, soprattutto, collusa fino all’osso, ogni giorno sono seppellite, bruciate e disperse nella nostra martoriata terra. Qualcuno in alto e molto, troppo interessato a sviare l’attenzione, già da qualche tempo ha deciso che il problema non sono i malati o i morti per tumore (se ne contano a migliaia) ma coloro i quali invece di scrivere della magnificenza della nostra terra la criticano osando addirittura chiamarla “Terra dei Fuochi”. Quanti ne ho visti di questi “amanti” di Aversa e dell’agro aversano, e quanti ne dovrò ancora vedere. Gente che, per usare un eufemismo, al primo richiamo delle sirene omeriche, si dimentica della parolina magica: legalità e diventa, come minimo, complice silenzioso dei “poteri forti”. Potentati che, poi, non sono altro che combriccole di furfanti, organizzati in circoli più o meno segreti, in maggioranza di ricca famiglia, che per conquistarsi il piacere di sfoggiare la barca a Gaeta, la casa a Roccaraso, l’abbronzatura delle Maldive, la Mercedes ultimo modello e il pranzo di nozze dal “boss delle cerimonie”, non esita un istante a frequentare dei semianalfabeti che per denaro sarebbero capaci di ammazzare I clown di Fellini ...ritornano! pure la madre. Per tentare di risolvere il problema bisognerebbe colpirli nella cosa cui più tengono: la ricchezza. Bisogna indagare sulle ricchezze improvvise e su quelle che mai conoscono crisi. I doppiopetti, i colletti bianchi e la manovalanza troglodita vanno colpiti nell’unico punto debole: i conti correnti bancari. Ma per fare questo c’è un assoluto bisogno dello Stato. E qui arriviamo al punto dolente. Dov’è lo Stato? A parte quei pochi, eroici, irriducibili giudici, carabinieri, poliziotti e finanzieri che combattono una guerra più personale, ormai, che statale, dove sono gli altri rappresentanti della Repubblica? Oggi di Stato in giro se ne vede pochissimo. Che cosa dobbiamo pensare, allora, che oltre alla trattativa che a suo tempo lo Stato intavolò con i corleonesi di Riina e Provenzano, forse, contemporaneamente, le menti raffinate che regolano il tavolo da gioco degli affari italiani diedero mandato ad altri rappresentanti della Repubblica di trattare con la camorra per farci diventare la fogna dove sversare tutti i rifiuti prodotti dalle industrie italiane? Quando torneremo a essere un paese serio? Anzi, forse sarebbe meglio dire: “Quando diventeremo un paese serio?”. Mi sembra di vivere in una sorta d’incubo felliniano. I clown che fanno il girotondo tra tv, radio e giornali, ormai non mi fanno più ridere. Le buffonerie sono all’ordine del giorno. Salvini che accusa Ciampi d’essere “un traditore della Patria perché ha contribuito a farci entrare nell’euro” mentre alle sue spalle, a Pontida, spuntavano decine di bandiere con la scritta “secessione”. Capite da chi è abitato questa infelice nazione? Repubblica posta un video sul web nel quale s’intravvede a malapena la macchina di una famiglia distrutta da un camionista ubriaco, nel preciso istante in cui l’auto è investita dal Tir. Lo stesso video, ma senza l’effetto speciale, invece, è perfettamente visibile sul sito dell’Adn Kronos. Capite, per rubare qualche clic in più, si aggiungono effetti speciali a un video che mostra la morte in diretta di tre persone. Questo si chiama sciacallaggio! Così com’è puro sciacallaggio far partecipare a quell’orrendo programma condotto da sua signora delle faccine contrite Barbara D’Urso, il marito di Anna Marchesini, tale Paki Valente che dopo la morte della congiunta appare in tv per accusare la moglie (che non può difendersi) d’ogni nefandezza. Un qualcosa che fa vomitare! E potrei continuare all’infinito. Mi fermo solo per dire a tutti, me compreso, di darci una regolata. Iniziamo a far funzionare il cervello. Io, nel mio piccolo, da anni non faccio neanche più zapping quando sono in onda alcuni programmi. Non voglio correre il rischio d’incappare in Valeria Marini senza trucco o Platinette “truccatissimo”, nel Grande fratello Vip, nei programmi di Italia Uno dove s’intervistano i marziani. Non mi va di vedere la famiglia Baurittio Gosdanzo/Baria De Pilippi (come sbiascica il Maurizio stesso) riunita in occasione dell’ennesima puntata di Amici. Neppure per sbaglio voglio vedere i telegiornali Rai confezionati in un modo così prono ai desiderata del Governo che, in confronto, i telegiornali pro Putin sembrano i TG della BBC. 27 IL COMMENTO Politica 2.0. La sfida diventa anche virtuale Munnezza sul web e aversani “zuzzusi” P olitica 2.0. La sfida politica diventa anche virtuale. Si affrontano oramai a colpi di foto e filmati, quasi in tempo reale, sul web maggioranza e opposizione. Oggetto del contendere la presenza di rifiuti abbandonati nelle strade della città normanna. Siamo ad una gara che non avrebbe senso se non nel fatto che, grazie a questa costante presenza di persone armate di telefonini, si hanno più possibilità di immortalare questi moderni untori che non si fanno alcuno scrupolo di seminare “munnezza”. Aveva iniziato il consigliere comunale ed ex parlamentare Paolo Santulli postando foto di luoghi noti con tanto di sacchetti sono all’albero della munnezza di 28 piazza Marconi che ha fatto il giro del web. Lo ha seguito il sindaco Enrico De Cristofaro che, bisogna dargli atto, per intere giornate ha battuto palmo a palmo la città insieme alla Senesi pulendo i diversi cumuli di sacchetti. Alla fine si è aggiunto il consigliere comunale del Pd Alfonso Golia che ha pubblicato foto di munnezza abbandonata affermando di aver raccolto la sfida. Forse sarebbe meglio cercare di punire seriamente questi “signori” ed educare altri come gli addetti ai lavori del “Moscati” di Aversa dove è stato accertato, seppure in maniera ufficiosa, che la differenziata è ancora una chimera. Aversani zuzzusi, ci viene spontaneo affermare e credo che, purtroppo, sia un’amara verità. Quello che non va bene è che si guarda alla gara dello sporco/pulito e si perde di vista il problema reale. Insomma, il famoso detto che quando gli si indica la luna con il dito, lo sciocco guarda il dito. Il problema non è (solo) togliere i rifiuti dalla strada, ma quello di fare in modo che non vi siano più sversamenti abusivi e senza effettuare la raccolta differenziata. Bisogna attuare una strategia non saltuaria. Attivare quante più telecamere di videosorveglianza possibile, ma, soprattutto, far risorgere il drappello di polizia ambientale dei vigili urbani. Qualcuno ci risponderà che i caschi bianchi normanni sono ridotti al lumicino e che non riescono a garantire nemmeno la presenza in strada per il traffico. Apriamo, allora, le porte alla mobilità. Vi sono gi agenti di polizia provinciale che devono accasarsi. Essendo questo l’unico modo per incrementare l’organico, accogliamoli presso il comando di Aversa. Nicola Rosselli Il condominio in...forma! T dell’avv. Maurizio Golia Destinazione d’uso e tabelle millesimali abelle millesimali invariate se un locale non può più essere usato per la sua destinazione. Non è possibile rivedere le tabelle millesimali di riparto delle spese condominiali quando un locale condominiale ha subito delle infiltrazioni di acqua dal sottosuolo. Con la sentenza numero 19797/2016 depositata il 4 ottobre la Corte ha, infatti, rigettato il ricorso proposto da un condomino che lamentava che, proprio a causa di infiltrazioni d’acqua, un magazzino di sua proprietà era divenuto inutilizzabile secondo la sua destinazione catastale, chiedendo quindi la revisione delle tabelle. Per i giudici di legittimità, che confermano quanto statuito in entrambi i gradi di merito, i valori delle unità immobiliari dei singoli condomini e il loro ragguaglio proporzionale in millesimi al valore dell’edificio devono essere individuati con riferimento al momento in cui è adottato il regolamento di condominio. La tabella che li esprime, poi, può essere modificata solo se sussistono errori di fatto o di diritto che attengono alla determinazione degli elementi necessari per il calcolo del valore delle singole unità immobiliari o delle circostanze sopravvenute, relative alla consistenza dell’edificio o delle sue porzioni e che incidono in maniera sostanziale sulla proporzione originaria dei valori. Invece, non sono idonei a comportare una modifica o una revisione delle tabelle né gli errori nella determinazione del valore diversi da quelli sugli elementi di calcolo né i mutamenti dei criteri di stima della proprietà immobiliare successivamente intervenuti. Nel caso di specie, non si ravvisavano degli errori verificabili in maniera oggettiva e idonei a comportare una discrasia apprezzabile tra il valore attribuito in tabella e il valore effettivo delle unità immobiliari. Non vi era stata neanche una modifica delle caratteristiche proprie dell’immobile dato che erano rimaste invariate sia la consistenza reale sia la superficie godibile del magazzino. Le tabelle, quindi, non 29 vanno modificate: l’individuazione dei valori prescinde dall’uso dell’immobile. SPORT Al PalaJacazzi primo successo per la squadra di Di Meo Serie A, prima vittoria per l’Aversa del volley La lotta per la permanenza in A2 inizia bene ma occorre fare risultato anche nelle prossime gare contro avversarie che sono dirette concorrenti w Giuseppe Lettieri L a vittoria dopo 32 anni arriva. Al PalaJacazzi la Sigma Aversa che ha riportato la città normanna dopo oltre trent’anni di assenza in serie A2 di pallavolo maschile centra il primo successo, che arriva dopo una lunga gara durata oltre due ore e mezza, contro il Golden Plast Potenza Picena. Purtroppo alcune disattenzione e un rendimento altalenante durante il match non hanno permesso ai ragazzi 30 guidati da Pasquale Bosco di incassare l’intera posta in palio e i normanni si sono affermati soltanto al tie-break. Eppure la gara era iniziata nel migliore dei modi con un netto successo nel primo set. Poi troppi errori sui fondamentali, in particolare sulle battute e sui muri, hanno permesso ai marchigiani di riportarsi in partita. Tenacia e cuore nel terzo set, e gli aversani si sono portati sul 2-1. Nel terzo set sul 17-17 pari una Pasquale Bosco Dopo più di trent’anni di assenza la grande pallavolo ritorna ad Aversa con una vittoria serie di errori porta il Potenza Picena al pareggio e al quinto set chiuso poi dalla squadra di Aversa. “Chiaramente sono contento della vittoria, la prima in serie A dopo 32 anni- ci dice nel fine gara il presidente della Sigma Aversa Sergio Di Meo- ma abbiamo perso un punto che con maggior esperienza non dovevamo farci sfuggire. Troppi errori che hanno permesso agli avversari di stare sempre in partita, dopo un primo set giocato dai nostri in maniera impeccabile.” Lo stesso allenatore Bosco: “Una prestazione altalenante dopo una buona partenza. In settimana dovremo lavorare molto su alcuni fondamentali.” Ora la Sigma Aversa è impegnata in una doppia trasferta sui campi del Lagonegro, rivale ormai storica in questo nuovo corso della pallavolo aversana, questa sera in Basilacata, mentre sabato prossimo si giocherà a Roma contro il Club Italia, la rappresentativa del vivaio della nazionale italiana, già affrontata in passato in serie B1. Premio Leopardi, domani la consegna S cade domani, 31 ottobre, la presentazione dei lavori per l’edizione 2016 del premio internazionale “Giacomo Leopardi”. Il premio curato dalla redazione “Il mio giornalino” di Aversa, organo ufficiale dell’Associazione culturale “Scuola centro Kant”, si divide in sette sezioni Racconto in vernacolo (edito ed inedito) a tema libero, racconto in lingua italiana o straniera a tema libero (edito ed inedito), poesia in lingua italiana o vernacolo o straniera o silloge a tema libero (edita ed inedita), articolo giornalistico a tema libero o dossier giornalistico (edito ed inedito), quadro o collettiva, scultura Giacomo Leopardi o una serie di oggetti in ceramica artistica, pittura, decorazione su vetro a tema libero (editi ed inediti), musica, canzoni o danza a tema libero (editi ed inediti), fotografia o raccolta di foto e immagini storiche, opere teatrali a tema libero (editi ed inediti). E’ prevista una quota di partecipazione di 20,00 euro per ogni sezione. L’importo dovrà pervenire a mezzo vaglia postale o in contanti presso la segreteria del premio, sita in via Publio Virgilio Marone, 3, Aversa, alla giornalista Maria Conte (email.:[email protected]). I giovani fino ai 18 anni non pagano la quota di partecipazione dal 1° Marzo 2016 CALENDARIO DEPOSITO UTENZE DOMESTICHE Lunedi Secco Indifferenziato Martedi Umido Organico - Vetro Mercoledi Carta - Multimateriale Giovedi Secco Indifferenziato Venerdi Umido Organico DALLE ORE 20:00 ALLE ORE 05:00 DALLE ORE 20:00 ALLE ORE 05:00 DALLE ORE 20:00 ALLE ORE 05:00 DALLE ORE 20:00 ALLE ORE 05:00 DALLE ORE 20:00 ALLE ORE 05:00 Sabato Nessuna tipologia di rifiuto Domenica ORE 20:00 Umido Organico - Multimateriale DALLE ALLE ORE 05:00 INGOMBRANTI: Ritiro domiciliare su prenotazione. R.A.E.E.: Ritiro domiciliare su prenotazione. FARMACI SCADUTI: depositabili presso i contenitori delle farmacie. NUMERO VERDE: 800 974 390 Per ulteriori informazioni: 081 199 14 793 (tariffa urbana ordinaria) dal lunedi al venerdi: 8:30 - 18:00 / sabato: 8:30 - 13:00 31 L’EVENTO Una “valanga” di emozioni e di premi per il liceo Scientifico di Trentola-Ducenta Tre coppe per i “filosofi” dell’istituto di Molinaro La giuria ha sottolineato come, per la prima volta, tre “Coppe dei filosofi” risultavano assegnate allo stesso Istituto e due di esse allo stesso studente! w Giovanna Antico N otte magica, per il Liceo Scientifico di Trentola Ducenta, quella vissuta il 13 ottobre, a Matera, al“Festival della Filosofia” in Magna Grecia: ben tre coppe assegnate ai giovani filosofi dell’Istituto! In più uno degli studenti, Giovanni Vanacore, della classe 4A S.A., ha ricevutodue riconoscimenti dalla giuria, il primo per la miglior poesia originale, nella sezione Slampoiesis, con una lirica intitolata, 32 “Arriva il temporale”; il secondo per il miglior dialogo filosofico, da lui scritto e poi interpretato con la collaborazione di Carla Chianese, studentessa della classe 3B, dal titolo “Uno e nulla più”. La premiazione dello studente Giovanni Vanacore al momento della proclamazione! Tutti, compagni e insegnanti, si sono stretti in un unico abbraccio intorno ai vincitori, che, intanto, alzavano le coppe vinte al cielo.Commoventi le congratulazioni della giuria, che ha Le tre coppe vinte dall’istituto di Silvia Molinaro sottolineato come, per la prima volta, tre La terza coppa dei filosofi, invece, è “Coppe dei filosofi” risultavano assestata assegnata dalla critica al miglior gnate allo stesso Istituto, e due di esse cortometraggio, realizzato dagli alunni allo stesso studente! I docenti presenti, Gioele Pezzella (5A S.A.) e Marco provenienti dai Licei di varie regioni italiane, si sono vivamente congratulati Vallefuoco, guidati del prof. A. Ruffo. Un riconoscimento particolare è andato per un tale successo. al beatboxer Eugenio Grassia, che, per Un particolare ringraziamento va alla un soffio, non ha portato a casa il quarto D.S., dott.ssa Silvia Molinaro, che ha trofeo, per il concorso Rapoiesis, con il accolto con entusiasmo la richiesta di partecipazione alla manifestazione testo “Aka Ansia”. Percepibile, reale e sentito l’entusiasmo da parte della scrivente, prof.ssa G. che ha invaso la sala delle premiazioni Antico, consapevole della possibilità di Notte magica, per il Liceo Scientifico di Trentola Ducenta, quella vissuta il 13 ottobre, a Matera, al “Festival della Filosofia” in Magna Grecia evidenziare così i “grandi” talenti che ci sono nella “piccola” realtà del Liceo e, come lei stessa ha più volte sottolineato, le concrete e fattive professionalità dei suoi docenti. Un vero “grazie” deve essere rivolto anche ai docenti prof.ssa Tamara Carbone e prof. Alfredo Ruffo, che mi hanno accompagnato, supportando e valorizzando il lavoro dei discenti durante il “favoloso” viaggio nella terra di Pitagora, nell’incantevole scenario di Matera, Miglionico e Metaponto. 33 di VITO FAENZA Q Io al referendum voto “sì” uanti di voi ricordano che il 7 ottobre del 2001 siamo andati a votare per approvare la modifica del titolo V della costituzione? Votò quasi il 40 per cento degli aventi diritto e la riforma, voluta dal centrosinistra, andò in vigore. All’epoca, dopo il fallimento del referendum per l’abrogazione delle preferenze (arrivò ad un passo dal quorum con il 49,6 per cento dei votanti) si disse che si sarebbe proseguito sulla strada delle riforme. Una è passata, invece una riforma costituzionale, voluta dal centrodestra, venne respinta, anche se a votare fu solo un italiano su tre. Il centrosinistra, che si era scagliato contro questa riforma disse: “E’ una 34 riforma pessima, bisogna respingerla, ne proporremo una migliore”. Invece, sono passati anni e di proposte, fino a quella della maggioranza del Pd, non se ne è vista l’ombra. E anche se D’Alema, mio coetaneo, sostiene che a votare ci saranno i “vecchi” (lui ha la mia stessa età e si decida: o è un falso giovane, o è un vero vecchio) io credo che per il “sì” o per il “no” non ci sia questione generazionale. Perché sono per il “Sì”? Vi faccio un solo esempio: la legge che impone alle compagnie di assicurazione di applicare una tariffa omogenea a tutti i cittadini “virtuosi”. Approvata alla Camera è finita al Senato e lì giace con il pericolo che venga respinta. Vi pare che una legge debba andare avanti e indietro perché il senatore Pinco Pallino, presenta un emendamento, che nel disinteresse generale viene approvato e riporta alla Camera il provvedimento? Pensateci: una legge in Italia rischia di andare andanti e indietro un numero infinito di volte senza mai vedere la luce. Certo non tutto mi piace di questa riforma, per esempio io sono per l’abolizione totale del Senato, ma meglio duecento senatori in meno, e il resto senza indennità, anche se preferirei che non avessero l’immunità, ch averne 315. Chi contesta Chiara Appendino La sinistra esiste solo sul web dove smanettano assieme ai M5S, fesserie. Contenti, gli uni e gli altri, di aver fatto qualche centinaio di like che non è la volontà del Paese l’immunità perché non presenta una proposta di legge per l’abrogazione? E’ solo un esempio, potrei farne altri. Ma quello che mi sembra ridicolo è l’affermazione che si va verso un governo del premier. Mister Berlusconi sostiene che è in atto una svolta autoritaria e per questo lui vota no. Poi aggiunge che bocciata questa riforma presenterà una sua proposta per introdurre il presiden- zialismo. Cosa da non credere. Aggiungo che la sinistra è allo sfascio ancorata com’è solo all’antirenzismo. Non una proposta politica seria, non iniziative che costruiscano qualcosa. E’ sul piano delle iniziative e delle proposte che si batte Renzi, non con quattro militanti che appena il premier si presenta da qualche parte vanno a manifestare contro, per riprendersi coi telefonini, sperando che la polizia li allontani in modo brusco per denunciare lo “stato di Polizia”. La sinistra esiste solo sul Web dove smanettano assieme ai M5S, fesserie, contumelie. Contenti, gli uni e gli altri, di aver fatto qualche centinaio di like e scambiano questo per la volontà generale del paese. A me questa sinistra non piace, e non mi piace il Pd che è sempre più democristiano. Vorrei un centro sinistra serio, forte nelle proposte, un partito vero, o partiti veri. Concludo facendo notare ai miei quaranta lettori che un mese e mezzo fa sostenevo in questa rubrica che il candidato premier sarebbe stata la sindaco di Torino. Il 22 ottobre a Milano c’è stato un incontro con i padroni dei M5S per studiare come proporre questa candidatura saltando a piè pari ben due vincoli del vecchio regolamento e del nuovo statuto. Insomma, avevamo visto bene. La prossima volta mi occuperò di Aversa. Argomenti per parlare della nostra città non mancano. 35 L’INTERVENTO Rischia di essere uno dei più importanti sprechi di danaro pubblico degli ultimi anni “Bike Sharing” e Ztl, mobilità in ...sostenibile Non si capisce, innanzitutto, se sia stato fatto o meno il collaudo dei tre punti individuati in piazza Cirillo, piazza Crispi e piazzetta don Diana w Nicola Rosselli “C omune Di Aversa. Programma Piu Europa - Prog 9. Ampliamento della Zona a Traffico Limitato (Ztl) e Punti di Snodo del Bike Sharing”. Una frase altisonante per indicare il progetto per il restyling di via Roma con la nuova maxi Ztl e i tre punti di Bike Sharing. Ed è appunto di quest’ultimo che vogliamo parlare. Il servizio di bike sharing aversano rischia di essere uno dei più importanti sprechi 36 di danaro pubblico degli ultimi anni in città. Innanzitutto, diciamo che l’attuale amministrazione non c’entra. Inizierà ad essere coinvolta se non farà alcunché per cercare di avviare questa che si avvia ad essere un buon oggetto di indagini per qualche giudice che vuole dedicare alla vicenda un po’ del suo tempo. Non si capisce, innanzitutto, se sia stato fatto o meno il collaudo. A sentire alcune delle persone coinvolte, quest’ultimo sarebbe avvenuto a dicembre. Ma, a quella data, non c’era (e sembra non ci sia tutt’ora) l’allaccio alla rete elettrica. Non si capisce se funziona. Non si capisce come debba essere utilizzato. Non si capisce perché da quasi un anno le biciclette relative a questo servizio siano depositate presso il palazzetto dello sport in balìa del primo malintenzionato che voglia impossessarsene. Insomma, l’impressione è che si siano letteralmente buttati al vento qualche decina di migliaia di euro. Inoltre, aggiungiamo, anche se sarà perfettamente funzionante, il servizio non è funzionale considerato che nei pressi degli snodi non vi sono mega parcheggi e che gli stessi snodi distano uno dall’altro di poche centinaia di metri. Un appello, anello di mura (piazza Cirillo) e due del secondo anello (Piazza Crispi, Piazza don Diana). Ogni punto di ‘bike sharing’ è dotato, secondo la seguente proposta, di una rastrelliera con 6 biciclette, dotazione minima da considerarsi di primo approccio. Ulteriori punti di snodo, allorquando il programma avrà ‘preso piede’ (il ‘bike sharing’ prevede un uso partecipe da parte della popolazione, ed è strettamente connesso al sistema del traffico e alla adeguatezza della corona di parcheggi, ed è quindi da attuarsi per gradi), dovranno essere collocati nei punti di maggior accesso alla città (con ottica intermodale: stazione ferroviaria, metropolitana, ecc.) e in prossimità delle Il punto snodo di piazzetta don Diana maggiori attrezzature pubbliche (scuole, università, ospedali, ecc.). Il nucleo individuato è pertanto da considerarsi il primo nucleo di un Il servizio va attivato programma più ampio – e molto più vasto – da attuarsi per fasi in funzione immediatamente dell’attecchimento della proposta e deled il nucleo individuato le sue possibilità di sviluppo all’interno è da considerarsi di un integrale ridisegno del sistema del il primo nucleo di un traffico”. programma più ampio di sviluppo all’interno del sistema traffico allora, all’attuale amministrazione affinché si attivi per cercare di mettere l’ennesima toppa La scheda tecnica così descrive il servizio: “La scheda Piu Europa, alla base del progetto, individua tre punti di bike sharing, uno a ridosso del primo E quello di piazza Crispi 37 LAUREA AUGURI Potete scriverci alla nostra e-mail: [email protected] Gli annunci e le foto saranno pubblicati dando la priorità ai primi pervenuti AUGURI Il giorno 31 ottobre la piccola Gaia festeggia il suo 9° compleanno. Il fratellino Francesco, la cuginetta Sofia con nonna Liliana, nonno Emilio e nonna Fata le fanno tanti auguri e le mandano un grande bacio. AUGURI Quando si dice il destino. Amiche da una vita, compagne di scuola fin dalle elementari, Simona Spezzaferri, secondogenita dell’ing. Giovanni e dell’insegnante Giancarla Perugini, e Daria Grassia, figliuola del dott. Angelo e dell’insegnante Maria Luisa Coppola, nello stesso giorno hanno conseguito brillantemente la laurea in Economia Aziendale presso la “Federico II” di Napoli. Ad entrambe i più fervidi auguri della nostra Redazione. AUGURI Il 3 novembre festeggerà i suoi primi 44 anni la signora Rosa D’Alesio. Per lei gli auguri del marito Giovanni Costa e dei figli Raffaele e Marco. Ai quali si aggiungono quelli della nostra Redazione. COMPLEANNO Tanti auguri di buon onomastico a Raffaele Pappalardo che ha festeggiato in famiglia circondato dall’affetto dei 38 genitori Gioacchino e Loredana De Paola, del fratello Renato e della sorella Paola. Ha festeggiato l’onomastico il 24 ottobre scorso attorniato da amici e parenti. A Raffaele De Chiara gli auguri di NerosuBianco. Augurissimi alla piccola Serena che il 4 novembre festeggerà i suoi primi tre anni. Auguri dalla nostra Redazione e dal direttore Giuseppe Lettieri. IL RICORDO Originario di Gricignano, aveva fatto carriera in Abruzzo come direttore di Rete 8 Un ricordo del giornalista aversano Pasquale Pacilio Q uando ci è giunta la notizia della morte, a sessantasette anni, di Pasquale Pacilio, originario di Gricignano dove tuttora vivono il fratello segretario del “Fermi” dott. Gennaro, gli amici ed altri familiari, abbiamo ripercorso nella nostra mente gli anni (oltre quarant’anni fa) della nostra docenza al “Gallo” di Aversa quando i due fratelli erano stati nostri ottimi alunni e quando avviammo entrambi al giornalismo facendo pubblicare loro articoli sul “Roma”. In tutti questi anni, tramite il fratello Gennaro, abbiamo seguito il corso professionale di Pasquale, prima come funzionario responsabile della biblioteca regionale abruzzese e poi quella di giornalista, affermandosi come direttore dell’emittente televisiva Rete 8, tra le più importanti dell’Abruzzo. A testimoniare di quanta stima ed affetto godesse il nostro ex alunno lo Pasquale Pacilio dimostrano, oltre al cordoglio espresso da tutti gli organi d’informazione abruzzesi, i solenni funerali svoltasi a Pescara con la partecipazione di esponenti politici, parlamentari, alcuni sottose- gretari del governo Renzi, giornalisti ed esponenti della chiesa abruzzese. Nella sua seguitissima rubrica “Ottovolante”, il nostro ex allievo stupido politici di ogni schieramento, da Almirante a Pannella, da Berlusconi a Renzi, da Fini ad Alfano, mentre in occasione di un Columbus Day riuscì anche ad intervistare dell’allora sottosegretario di Stato Hillary Clinton, senza dimenticare tanti personaggi dello sport e dello spettacolo ospiti del suo seguitissimo “Ottovolante” così come il suo “ SOS” era l’angolo dedicato a quanti avevano bisogno di segnalare ingiustizie, carenze, scandali, perché anche per Pasquale Pacilio il giornalismo, come sempre abbiamo detto noi, era un virus. A tutti i familiari, in modo particolare al fratello Gennaro, 39 alla moglie Giulia Della Gatta (anch’essa nostro ex alunna) ai figli, i sensi del nostro sincero affettuoso cordoglio. IL CASO Oscure nubi all’orizzonte, foriere di molta tempesta, per gli istituti scolastici superiori La Provincia è in tilt, scuole a rischio chiusura Mancano i fondi per far fronte alla manutenzione ordinaria e straordinaria, per la sicurezza, la prevenzione incendi e, tra poco, anche per l’energia elettrica! w Geppino De Angelis O scure nubi, foriere di molta tempesta, si profilano all’orizzonte per tutti gli istituti scolastici superiori della provincia di Caserta, della cui manutenzione, ordinaria e straordinaria, è responsabile l’amministrazione provinciale. Lo scorso anno, come si ricorderà, proprio di questi tempi, ai dirigenti scolastici pervenne un invito ad evitare… sprechi di energia elettrica, come 40 se presso le scuole i dirigenti avessero l’abitudine di organizzare… cenette, partite a carte ed altre bazzecole del genere. Quest’anno, alla… faccia della tanto conclamata “buona” e “bella scuola”, la situazione è peggiorata. Nei giorni scorsi, infatti, da parte dei responsabili dell’AP è giunta la comunicazione che mancano le disponibilità finanziarie per far fronte alla manutenzione ordinaria e straordinaria, per l’adeguamento degli edifici scolastici alle prescrizioni in materia di sicurezza, di prevenzione incendi ed attenuazione del rischio sismico, mentre dal 1° gennaio l’ AP non potrà disporre nemmeno dei fondi per energia elettrica. Una situazione, insomma, oltremodo critica, per non dire drammatica, senza dimenticare che, come si è letto nei giorni scorsi su vari organi di informazione, il problema dell’edilizia scolastica (e non solo nelle nostre zone) è notevolmente preoccupante, tanto che non passa giorno che non si venga a conoscenza di tragedie evitate solo per puro miracolo, sia in istituti superiori sia nelle scuole dell’obbligo per caduta di calcinacci, mattoni ed altro. Nella comunicazione pervenuta ai dirigenti scolastici degli istituti superiori della nostra provincia, e vari schieramenti politici della nostra provincia, sperando che qualcosa abbia a muoversi a livello governativo, perché ne va di mezzo lo svolgimento dell’anno scolastico per gli oltre ottantamila studenti degli istituti superiori di Terra di Lavoro. In una tale assurda, vergognosa situazione, intanto, è da far presente che, salvo improbabili colpi a sorpresa dei prossimi giorni, non sarà possibile tenere il referendum per abrogare 4 norme della ormai… “famigerata” legge 107 su quella La sede della Provincia di Caserta che dovrebbe essere una… “Buona Scuola”. Pare, infatti, da quel che si è potuto leggere nei giorni scorsi sul quotidiano napoletano, che non sarebbero state raccolte le cinNe va di mezzo lo quecentomila firme valide per mettere svolgimento dell’anno in moto la macchina del referendum scolastico per gli oltre abrogativo. ottantamila studenti Le quattro norme che col referendum degli istituti superiori si volevano abrogare si riferivano alla chiamata diretta dagli ambiti territoriali di Terra di Lavoro, da parte di dirigenti scolastici, il sistema compresi quelli delle alternanza scuola-lavoro, il bonus per i scuole aversane docenti considerati più meritevoli e le detrazioni fiscali per chi fa donazione a scuole statali o parentali. In tutto il caos si propone di verificare se gli istituti non che stanno caratterizzando l’inizio di siano in possesso di fondi per poter ga- quest’anno scolastico (problemi di edirantire in proprio a far eseguire i lavori lizia scolastica, proteste studentesche, urgenti e improcrastinabili, esonerando mancanza di docenti e personale Ata l’AP di qualsiasi responsabilità. Una ancora in tante scuole e via discorrendo) situazione che, per la verità, essendo non ci resta che dire “che Dio ce la manstati messi al corrente anche il prefetto di buona” e “chi vivrà, vedrà” nell’ined i responsabili di uffici scolastici pro- teresse degli oltre ottantamila studenti vinciale e regionale, ha già provocato dei novantasette istituti superiori della l’interessamento di alcuni parlamentari nostra provincia. 41 L’INTERVENTO Ritorna la vexata questio sull’ utilità dei compiti a casa. Il parere di Milly Tornincasa “Lo studio dev’essere non solo leggero ma interessante” “Prevale la necessità di un dialogo coordinato tra i vari docenti, teso ad evitare un maggior carico in alcuni giorni e quasi nessun impegno in altri giorni” w Geppino De Angelis C ompiti a casa sì, compiti a casa no soprattutto in occasione di vacanze, brevi o lunghe che siano: il dilemma, dopo un periodo di pausa, è tornato di attualità nei giorni scorsi quando il signor Marino Pieretti ha scritto una lettera indirizzata genericamente ai professori, contestando in pratica l’assegnazione di compiti al figlio per le vacanze, affermando di aver utilizzato quel tempo per “insegnare al 42 figlio a vivere”. Un problema, insomma, che chiama direttamente in causa genitori e docenti, aprendo un dibattito in mezzo al quale la psicoterapeuta Maria Rita Parsi (spesso ospite ad Aversa) sul settimanale “Oggi” ha scritto “il tempo delle vacanze dovrebbe essere un tempo di libertà, ludico e ricreativo”, mentre il ministro Giannini sul settimanale “Gente” ad una domanda della direttrice del settimanale ha risposto “non posso pensare come ministro una legge che imponga ed elimini i compiti. In generale posso credere che siano gli insegnanti più insicuri ad assegnare un carico eccessivo di lavoro a casa”. Abbiamo ritenuto opportuno conoscere il parere di Milly Tornincasa, ottima dirigente scolastica del Secondo Circolo didattico di Aversa. “L’eccessivo carico di studio a casa è stata da sempre una questione molto dibattuta - dichiara la Dirigente Scolastica aversana - ma che è stata raramente affrontata con un serio dibattito delle parti coinvolte, docenti, studenti, genitori e con una chiave di lettura diversa a seconda degli ordini di scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado. Ritengo che un punto fermo sia la consapevolezza della necessità dei compiti Il dilemma dei compiti a casa a casa come fondamentale momento di riflessione e ripensamento individuale dello studente su quanto appreso la mattina col docente. Ma spesso questo si traduce in un insostenibile sovraccarico di lavoro che, anziché contribuire alla crescita culturale dello studente, può diventare dannoso. La risposta alla questione compiti a casa utili o inutili, dannosi o essenziali, è certamente da ricercarsi nel giusto dosaggio tra lavoro scolastico in classe, attuato nella più viva collaborazione tra docenti e i discenti, e ripensamento individuale realizzato con lavoro personale dell’alunno a casa. Partiamo dalla scuola primaria, I docenti dovrebbero evitare di assegnare un numero elevato di esercitazioni, spesso ripetitive, che possono solo portarla alla noia il bambino, introducendo prove creative e stimolanti. I genitore non si sostituisca al bambino ma lo guidi soltanto, accettando anche risultati non soddisfacenti, in modo da permettere al docente di realmente comprendere la cura del bambino e provvedervi, gradualmente il bambino acquisirà maggiore autonomia. Le medesime osservazioni valgono anche per la scuola secondaria di primo grado dove, però, essendo presenti più discipline, prevale la necessità di un dialogo coordinato tra i vari docenti, teso ad evitare un maggior carico in alcuni giorni e in alcune materie e quasi nessun impegno in altri giorni. Nelle scuole superiori il discorso si complica maggiormente, perché lo studente si affaccia al richiamo della vita coi coetanei e inizia il rifiuto alle regole e, quindi, alla scuola. È evidente che se la scuola e i genitori hanno ben lavorato negli anni precedenti, non sussistono problemi, se non transitori che possono essere facilmente risolti. I dirigenti delle scuole superiori non sempre prestano la dovuta attenzione al quadro orario settimanale che, a volte, è creato rispondendo troppo alle richieste personali dei docenti (il giorno libero), o a esigenze organizzative (docente su più plessi o carenza di laboratori), trascurando il sovraccarico delle discipline, spesso concentrato solo alcuni giorni. Una situazione di tal genere è evidente che, oltre a rendere eccessivamente pesante la mattina, comporta un carico di lavoro gravoso anche il pomeriggio. Il problema non è di assegnare compiti a casa oppure no, il problema è cooperare tutti insieme, docenti, dirigenti, famiglie, per fornire agli studenti un armonico stile di vita ove lo studio sia non solo leggero ma interessante e costituisca una parte importante della propria vita senza però mai essere esclusiva. Se un “studère” il latino vuol dire anche amare, essere studenti è amare la cultura, libera-mente. Deve scattare negli alunni l’interesse allo studio”. La regina della tavola 43 prova i nuovi pronti da mangiare! Più sapore a tavola. MOZZARELLA D.O.P. DI BUFALA CAMPANA TEVEROLA PRODOTTO NAZIONALE via Roma 90 tel. 081 8119478 AVERSA viale Olimpico 182 www.caseificiocaputo.it tel. 081 8113312 Ragionam Sconveni ENTI S .P.Q.R. ovvero Senatus Populus Que Renzianus. Mentre leggiamo cosa si propone per la fatidica modifica del Senato della Repubblica italiana (prevista dalla riforma della Costituzione su cui ci esprimeremo il 4 dicembre prossimo) non possiamo che giocare con l’acronimo di questa storica sigla. L’intento sarebbe innanzitutto quello di sfoltirne i membri. Potremmo essere anche d’accordo ma perché tagliare solo il Senato, quando la Camera dei Deputati di membri ne ha il doppio? Ti rispondono subito che bisogna “tagliare i costi della politica”. Bene, allora andiamo a farci due conti semplici semplici: prendiamo il numero dei senatori che dovrebbe essere tagliato e moltiplichiamolo per il loro stipendio/ diaria medio. Il totale lo divideremo 44 per il numero attuale della popolazione italiana e scopriremo che il risparmio realizzato dal “taglio ai costi della politica” ammonterà all’ incredibile cifra di circa 83 centesimi per ogni cittadino. Provare per credere. E quindi per meno di un caffè al giorno gli italiani tutti dovrebbero essere disposti a perdere pezzi non indifferenti di Mario Francese S.P.Q.R. Senatus Populus Que Renzianus nei Comuni. Per avvalorare tutto ciò si aggiunge l’immancabile e gratuita affermazione del «così si fa anche negli Stati Uniti d’America» dimenticando forse che gli Usa sono uno Stato federale, l’Italia no. Ora, a parte ogni altra valutazione su questa singolarissima idea che forse neanche in Burundi troverebbe seguaci, bisogna notare che è un vero peccato che Un novello Giulio Cesare o Caligola? la stessa riforma non preveda per i senatoridella loro diretta rappresentanza demo- consiglieri-sindaci l’invenzione di quel cratica! Ma non finisce qui: il rimanente “teletrasporto” reso famoso dal noto numero di senatori dovrebbe essere film di fantascienza, “Star Trek”. composto da consiglieri regionali e da Insomma, dallo storico Senato della sindaci (muniti perfino di immunità Repubblica staremmo per passare al Separlamentare!) i quali ovviamente per natus Populus Que Renzianus. Quello adempiere ai loro compiti nella “Secon- dove ci si può permettere di nominare da Camera” non lascerebbero le loro senatore anche un cavallo. Meglio occupazioni principali nelle Regioni e rifletterci un po’ su. La Fidapa al Congresso europeo di Zurigo L a Fidapa aversana sbarca a Zurigo. Nella città svizzera si è svolta alcune settimane fa il Congresso Europeo e la 15ma conferenza europea BPW-Fidapa Italia a Zurigo. Il sodalizio aversano è stato rappresentato dalle socie Mariolina De Orsi e Silvana Francese, entrambe già per due mandati presidenti della Fidapa di Aversa e con esperienze anche in campo distrettuale. Il titolo della conferenza di Zurigo era “Fare la differenza attraverso la leadership e l’azione”. “Il ruolo dell’Italia è stato centrale e quindi – ci ha detto Silvana Francese - non poteva mancare Aversa, città nella quale siamo presenti da circa sei lustri. A rappresentare la Fidapa italiana c’erano Nellina Basile, De Orsi e Francese a Zurigo responsabile internazionale gemellaggi, Giuseppina Seidita, responsabile del progetto Child Marriage, che ha presentato un lavoro condotto di concerto con la rappresentante del Senegal sui matrimoni forzati delle bambine, Eufemia Ippolito, rappresentante BPW al Consiglio d’Europa, che ha parlato di quote rosa, Pinella Bombaci, segretaria al Coordinamento Europeo: Pinella ci ha invitato a riflettere sul ruolo moderno dell’associazionismo e come oggi, l’impegno in una associazione come la FIDAPA BPW sia un vero lavoro da svolgere con responsabilità e dedizione”. Mariolina De Orsi, più volte nel direttivo distrettuale: “Un’esperienza esaltante. Abbiamo assistito a importanti incontri e abbiamo portato anche la nostra testimonianza, in un territorio dove non sempre è semplice esser donna. Il confronto arricchisce e diventa fonte di stimoli e suggerimenti anche per l’attività della nostra sezione”. Giuseppe Lettieri 45 L’OPERAZIONE Le conseguenze del blitz delle Guardie Zoofile di Aversa alla fiera dei rettili e anfibi Animali esposti come bomboniere senza vita Alla fine sono stati sequestrati 340 serpenti, 732 animali fra mantidi religiose, scarabei, rane, rospi e tritoni, 78 tartarughe, decine di animali pericolosi O perazione “Remake”, il blitz di Guardie Zoofile di Aversa e Guardia di Finanza contro il traffico illegale di fauna esotica alla Fiera Internazionale dei rettili e degli anfibi E.R.P.I.S.A., svoltasi presso il Centro Commerciale Jambo di Trentola Ducenta in data sabato 24 e Domenica 25 Settembre 2016, ha salvato centinaia di animali. Gli uomini del Nucleo Investigativo Antibracconaggio di Aversa, coordinati e diretti dal Dirigente del Servizio di Vigilanza Saverio Mazzarella, infil46 trandosi fra gli avventori, notavano numerose irregolarità dovute alle cattive condizioni di detenzione degli animali esposti e a moltissimi espositori privi di documentazioni sanitarie e certificati C.I.T.E.S. L’intervento ha fatto denunciare alle Procure della Repubblica di Napoli e Napoli Nord Aversa 24 persone, molte di loro provenienti da varie regioni d’Italia oltre a diversi campani. Denunciato anche uno dei medici veterinari dello Zoo di Napoli, responsabile del benessere degli animali alla Fiera E.R.P.I.S.A. di Trentola Ducenta oltre ad essere uno degli organizzatori della Fiera stessa, per favoreggiamento e maltrattamenti. L’ operazione si è distinta in 4 fasi in tre giorni, praticamente dal giorno prima dell’ inizio della Fiera fino alla fine. Gli Inquirenti Zoofili erano già sulle tracce di alcuni trafficanti che sarebbero immancabilmente dovuti essere presenti in Fiera il giorno successivo. Durante lo svolgimento della Fiera si notavano gli strani comportamenti di alcuni soggetti che caricavano o scaricavano velocemente scatole con all’ interno animali ed un via vai frenetico di clienti che acquistavano indebitamente, appropriandosene dietro compenso in dalle immagini, gli animali erano trasportati in minuscoli sacchetti ermeticamente chiusi da un elastico come fossero bomboniere o articoli di profumeria. Ma questo particolare non ha distratto gli Agenti che hanno prontamente bloccato i veicoli, sottoposto a sequestro centinaia di animali e denunciato i trafficanti per bracconaggio e maltrattamenti. Non è per nulla facile sraMazzarella con un serpente recuperato dicare questa inquietante usanza di imprigionare danaro, animali senza documentazione gli animali per tenerseli in casa. Nei C.I.T.E.S. Ma il fatto ancor più grave bagagliai delle auto e nei cassoni dei è che gli animali all’interno della fiera furgoni è stato trovato di tutto: Boa Conerano detenuti in maniera orribile. La strictor, Pitoni, Tartarughe, Draghi Barmaggior parte delle migliaia di animali buti, rane e rospi, insetti, salamandre. Le presenti infatti erano esposti come operazioni del Nucleo di Polizia Zoofila bomboniere senza vita in scatolette di di Aversa continueranno e le indagini plastica di pochi centimetri. Gran parte proseguiranno non solo in Campania degli animali viveva sottovetro o chiusa ma su tutto il territorio nazionale. Per in contenitori strettissimi, in condi- segnalazioni: Nucleo Antibracconaggio zioni incompatibili con la loro natura Aversa - tel. 3275952979 – 3892596095 biologica e produttive quindi di gravi - [email protected]. sofferenze. Bloccati diversi furgoni e autoveicoli stracarichi di animali trasportati in condizioni pietose. Alla fine sono stati sequestrati 340 serpenti, 732 animali fra mantidi religiose, scarabei, rane, rospi, tritoni, salamandre e raganelle, 78 tartarughe, decine di animali pericolosi fra scolopendre, millepiedi e serpenti costrittori. Come si può notare 47 SCUOLA La data del 17 ottobre resterà scritta a caratteri indelebili nella loro mente Alla Camera gli alunni del Secondo Circolo w Geppino De Angelis L a data del 17 ottobre scorso resterà scritta a caratteri indelebili nella mente degli alunni delle quinte classi del secondo circolo didattico di Aversa, diretto da Milly Tornincasa. Una data che i ragazzini annovereranno tra le più importanti e ricordevoli della loro permanenza nei banchi del secondo circolo per due motivi, il primo perché per molti di loro (se non per tutti) ha rappresentato l’occasione per andare per la prima volta a Roma di cui, fino ai giorni scorsi, avevano avuto notizia attraverso lo studio della storia; il secondo perché hanno 48 avuto modo di entrare a Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, laddove si decidono sotto molteplici aspetti le sorti della nostra Italia, anche se non sempre in maniera ottimale per tutti noi. Un modo pratico, concreto, quello di dalla nostra concittadina dottoressa Pignetti che li hanno guidati, fornendo molte informazioni sulla funzione legislativa del Parlamento italiano e sulla storia di Montecitorio, costruito nel 1650 e completato da C. Fontana per il Papa Innocenzo XI, che lo destinò a sede del tribunale, divenendo nel 1870, dopo la presa di Roma da A Roma il Secondo Circolo di Aversa parte dei militari italiani, far visitare Montecitorio, per avvicinare sede della Camera dei Deputati. i ragazzini (futuri dirigenti del domani) Una visita, quella fatta dai ragazzi a alle più importanti istituzioni italiane. Roma, agevolata da una magnifica Accompagnati a Roma dalle docenti giornata ottobrina, organizzata nei Raffaella de Angelis, in rappresentanza minima dettagli dall’insegnante Maria della dirigente Tornincasa, Angela Cristina Bencivenga nell’ambito di un Cavallaccio, Rita Lastoria, Angela importante, interessante progetto teso Lazzaris e Lucia Pisano, i ragazzini del ad inculcare nell’animo dei ragazzi l’asecondo circolo e le loro docenti sono more per la legalità ed il rispetto delle stati accolti dall’onorevole Micillo e istituzioni. Il “Mattei” e l’Unicef insieme per l’infanzia T ra l’Istituto “Mattei” di Aversa e l’Unicef provinciale è stato formalizzato un protocollo d’intesa teso ad intraprendere iniziative in favore dei bambini, secondo i principi che, da oltre mezzo secolo, caratterizzano l’intensa, meritoria attività dell’Unicef in tutto il mondo. A firmare il documento la presidente provinciale Unicef Emilia Narciso ed il Dirigente Giuseppe Manica. Presenti Luisa Tirozzi, volontaria Unicef, Patrizia Capone, referente dell’istituto per l’alternanza scuola-lavoro, Luisa Brusciano e Mauro Raucci ed una rappresentanza di alunni dell’indirizzo socio-sanitario. Tra gli obiettivi immediati, l’evento del 18 dicembre: una manifestazione di solidarietà nel corso della quale saranno presentate le famo- muoiono ogni giorno prima di compiere i cinque anni d’età. Il laboratorio per la realizzazione delle “Pigotte” sarà allestito presso il “Sagliano”, con la collaborazione degli anziani qui ospitati, e presso la cooperativa “Iride”, con la partecipazione dei ragazzi diversamente abili del centro. All’incontro è intervenuto anche lo psichiatra Nicola Cunto con le sue collaboratrici-tutor, dottoresse Maria Laura Amato e Simona Freda che, sulla base della conStretta di mano tra Narciso e Manica venzione stipulata, favoriranno l’inserimento degli studenti se “Pigotte” realizzate dagli studenti, nel contesto operativo, affiancandoli ed il cui ricavato sarà destinato alla cura assistendoli nel percorso. dei bambini vittime di malattie e che Geppino De Angelis 49 AMBIENTE D’ora in poi i comportamenti illeciti verranno severamente sanzionati Rifiuti, è ora di dire basta ai comportamenti incivili La Senesi ha dimostrato, con evidenze fotografiche, l’inciviltà di molti che, a breve distanza dal ritiro delle immondizie, sversano rifiuti fuori dagli orari consentiti L’ Amministrazione Comunale, guidata in prima persona dal sindaco Enrico de Cristofaro, ha avviato una campagna controllo degli sversamenti illeciti di rifiuti su tutto il territorio cittadino. Il sindaco e gli assessori, accompagnando personalmente le pattuglie dei vigili urbani, hanno verificato l’effettiva pulizia delle aree di accumulo abusivo di rifiuti, dando risposta anche alle numerose e preziose segnalazioni pervenute dai cittadini e documentando direttamente alcuni sversamenti di rifiuti ingombranti ed in50 differenziati fuori dagli spazi consentiti. È stato disposto un controllo continuo del territorio attraverso l’uso di telecamere e degli uomini della polizia municipale e sono state date sul campo precise istruzioni agli operatori addetti alla raccolta per una più scrupolosa effettuazione del servizio. Tutto il territorio di Aversa, dalle periferie, al centro storico, ai quartieri residenziali, fa ancora una volta appello al senso civico degli aversani, affinchè collaborino a tenere pulita la città, avvisando tutti che d’ora in poi i comportamenti illeciti saranno severamente sanzionati. Rifiuti, ora si fa sul serio è stato oggetto di controllo e di ispezioni durante tutto l’arco di una giornata. Al primo cittadino sono anche state sottoposte le osservazioni della ditta Senesi che ha dimostrato, con evidenze fotografiche, l’inciviltà di molti che, a breve distanza dall’avvenuto ritiro delle immondizie, sversano rifiuti d’ogni sorta fuori dagli orari e dai luoghi consentiti. Anche con la Senesi sono state concordate misure per rendere più efficaci il controllo e la repressione degli illeciti. L’amministrazione assicura la sua costante opera di monitoraggio delle esigenze della pulizia urbana ma 51 M mio i dispiace ammetterlo ma Aversa è invasa dai rifiuti. Di chi è la colpa? Di molti incapaci amministratori, di alcuni cittadini incuranti e incivili e di chi per anni ha sostenuto che il servizio nelle mani delle ditte private poteva essere una soluzione (per chi non si è ancora capito). Vedete, cari lettori, più volte vi ho spiegato che sono un esperto in materia dei rifiuti. Infatti quando il servizio di igiene urbana veniva svolto dal Consorzio Intercomunale CE 2, ed in seguito dal Consorzio Unico di Bacino, vi erano all’interno della struttura consortile dei responsabili del servizio presenti sul territorio. Essi controllavano il lavoro svolto dagli operatori, si attivavano per apportare ulteriori migliorie, ed infine interagivano con gli amministratori 52 locali per ottimizzare sempre di più la raccolta e lo spazzamento. Cosa non andava? Eravamo e siamo ancora dei dipendenti pubblici, a dispetto dei tanti di Giuseppe Chiatto Aversa, il monumento ai caduti dirigenti “Pulcinella”che sostengono il contrario. Il dipendente pubblico non “compra” e non “vende” esseri umani, fattore molto negativo al giorno d’oggi. Ad Aversa di male in peggio Ma torniamo ai fatti, qualche giorno fa ho letto che il consigliere di minoranza Gianpaolo Dello Vicario ha scritto un documento indirizzato al sindaco di Aversa, sottolineando le criticità che la nostra città sta soffrendo in questo periodo per come si presenta agli occhi di noi cittadini. Praticamente sporca. Ora nonostante ci siano una serie di imperfezioni nella richiesta (ovviamente Dello Vicario non conosce a fondo la materia), c’è davvero bisogno di dare una svolta, che non consiste nel solito giro panoramico di amministratori, vigili urbani ed altri primi attori, ma in un vero e proprio controllo sul territorio. Non solo, l’amministrazione deve pretendere che ogni giorno (così come succedeva con noi del consorzio e con l’allora dirigente del settore ing. Alfredo Golia), vi sia una relazione scritta dell’avvenuto svolgimento del servizio. Chiediamo troppo? Per quello che paghiamo, mi sembra addirittura niente. di Geppino De Angelis Q Presunti scoop e dignita’ personale ualche anno fa il sindaco di un paese dell’agro aversano, messo inconsapevolmente alla gogna mediatica sol perché imparentato con alcuni malavitosi, intervistato in tv, nell’esprimere il suo giusto, legittimo malumore per quello che si stava verificando, ebbe ad affermare che “i parenti e gli affini uno non li sceglie per cui non può essere messo alla gogna per colpe non proprie”. Un’affermazione che, a nostro avviso, è veramente legittima e dovrebbe far meditare attentamente i responsabili di certi articoli e servizi televisivi che, non di rado, chiamano in causa come cavoli a merenda, persone che non hanno alcunché da vedere con certi reati. Evidentemente, chiamare in causa parenti ed affini con i responsabili di certi reati può rappresentare uno “scoop”. Queste nostre modeste, semplici istin- Lorenzo Insigne tive considerazioni (che potrebbe fare qualsiasi lettore di questa rubrica) ci sono state dettate da quel che, qualche settimana addietro,vè stato pubblicato sul quotidiano napoletano con un titolo a tutta pagina, “Spaccio di droga arrestato il cognato di Insigne, convive con la sorella della moglie del calciatore”. Un servizio corredato, peraltro, da una foto del calciatore del Napoli che, a nostro modesto avviso, avrà pure fatto vendere qualche copia in più ma certamente non avrà reso un buon servizio a Lorenzo Insigne ed ai suoi più stretti familiari, tanto più che giuridicamente, Insigne è cognato della sorella della moglie e non della sua convivente perché se ricordiamo bene “ad fines non sunt ad fines inter”. Ed allora è tanto difficile in articoli e servizi televisivi tenere nella dovuta considerazione l’onore e la reputazione 53 di chi non può né deve rispondere di eventuali reati di parenti ed affini, anche se trattasi di un personaggio pubblico? LA MANIFESTAZIONE Sconfiggere il tumore al seno si può: con la prevenzione “Salute Donna” e la storia di Patrizia de Cicco Rivelazione coch del Sindaco: “Nel 1994 mi fu detto senza analisi adeguate che avevo un tumore al cervello da operare urgentemente. Purtroppo accade anche questo” w Martina Melino V enerdì 21 ottobre l’ex macello di Aversa è stato protagonista di un convegno organizzato dall’associazione «Salute Donna». Motivo dell’incontro la presentazione di un libricino di Patrizia de Cicco: «E poi.. improvvisamente..», che racconta una storia tragica fortunatamente finita a lieto fine. Una storia che dimostra ancora una volta l’importanza della cosiddetta medicina preventiva. 54 «Quella che andiamo a raccontare è una storia che ha dietro e dentro delle persone. Forse è la maniera migliore per riflettere su un tema che non può essere ridotto a tecnicismi né a questioni puramente settoriali ma investe la vita e la realtà delle persone sotto tanti punti di vista». L’apertura del moderatore, il prof. Giampaolo Graziano, non poteva essere più incalzante. E di prevenzione, di lotta al cancro, hanno parlato gli intervenuti. Dopo l’apertura della presidentessa di Salute Donna, A. Mariniello, che ha parlato in maniera diffusa della sua associazione, è intervenuto il sindaco di Aversa, De Cristofaro. «Questo libricino ci insegna una cosa molto importante: la prevenzione - ha detto. Che ben vengano questi incontri. Dovrebbe diventare testo scolastico. Per la qualità di come sono esposte le problematiche e quella che è la pacatezza con cui si esprimono certi concetti». Ma ha anche raccontato un’esperienza personale che evidenzia anche la sfiducia che si ha a volte, e non senza motivo, verso coloro che devono curarci: «Nel 1994 vengo visitato da un luminare di fama mondiale il quale mi dice, dopo 5 secondi di visita, che devo rimanere in ospedale per essere L’incontro di “Salute Donna” all’ex macello di Aversa operato d’urgenza a causa di un tumore al cervello. Senza adeguate analisi. E questo che ci distrugge. La sfiducia verso coloro che dovrebbero curarci». E’ intervenuto poi il Vescovo di Aversa, mons. Spinillo sul livello della prevenzione spirituale e con intense considerazioni su i vari inserimenti classicistici del testo. Ad introdurre la vicenda di Patrizia è stato il dottore Aldo Santarsiere che poi ha dato la parola alla protagonista dell’evento. «Questo libricino fa parte delle centinaia di pagine che ho buttato giù dal momento in cui ho avuto la diagnosi - dice Patrizia de Cicco. Scrivere mi è sembrato un po’ di mettere su carta delle ansie, elaborarle e tranquillizzarmi. Io sono qua per rappresentare un po’ quella che è la vittoria della medicina preventiva e voglio dare dei punti di riferimento alle donne». Patrizia riesce ad avvincere l’intera platea quando legge un brano molto significativo. Fa parlare in prima persona il cancro «Sono nato nel corpo della mia donna, da una sua cellula, una delle tante. Ho scelto il suo seno, quel seno che sfama e dà calore e protezione, simbolo di maternità ma anche di piacere». E ancora «Sono per tutti nefasto, maligno, maledetto, un brutto male insomma. Uccido senza pietà e rispettosamente invado il corpo e la mente». E infine «Lei si è messa in testa di rappresentare, oggi, le donne in rosa. Quelle meravigliose donne che credono nel presente...». Ha preso, infine, la parola il Senatore L. Romano, mostrandoci la sua preparazione sull’argomento. Si è aperto, infine, un dibattito che ha coinvolto il pubblico. Molte le domande, tutte risposte egregiamente dai relatori. Spicca una particolare richiesta diretta al sindaco: il posizionamento di centraline per il rilevamento dell’inquinamento ambientale. Perché? Per fornirci dati precisi e aiutare a migliorare il nostro ambiente. Tutto in nome della prevenzione. In conclusione, è stato lasciato spazio alle note del maestro di violino Edoardo Amirante. Che ha estasiato e catturato l’attenzione di tutti i presenti. 55 ADDII Una morte che ha suscitato notevole sgomento nell’ambito di tutta la chiesa aversana Don Peppino Criscuolo non è più tra noi Grande devoto della Beata Vergine Maria, grazie al suo impegno si deve la ricostruzione e la riapertura al culto della Chiesa della Madonna di Casaluce w Geppino De Angelis N on essendo a conoscenza del gravissimo male che nelle ultime settimane, lo aveva improvvisamente ghermito, siano stati colpiti dal classico fulmine a ciel sereno dalla morte di Peppino (come lo chiamavamo tutti gli amici come noi, eliminando il “don”) Criscuolo. Una morte che ha suscitato notevole sgomento non sono tra i familiari, parenti ed amici, ma nell’ambito di 56 tutta la chiesa aversana. Poco più che ottantenne, il nostro carissimo amico e collega di insegnamento durante la nostra vice presidenza (dal 1974 al 1983) all’Istituto “Gallo”, era uno dei migliori esponenti del clero diocesano per la sua disponibilità, per il suo rigore morale, per la sua preparazione culturale. Ordinato sacerdote nella cattedrale normanna il 12 luglio del 1959 dall’allora vescovo monsignor Antonio Teutonico (morto ad oltre 100 anni d’età), Peppino Criscuolo ha svolto vari ministeri ecclesiali, da assistente della GIAC e delle Acli a segretario particolare dell’indimenticabile vescovo Antonio Cece, da parroco in Sant’Antonio in Aversa dal 1970 al 1980 a parroco della Madonna di Casaluce dal 1980 al 2013 (anno in cui divenne canonico del Duomo); da presiedente dell’Istituto Diocesano di Sostentamento del Clero (2000-2005) a difensore del Vincolo del Tribunale Ecclesiastico diocesano. In possesso della laurea in lettere e filosofia, conseguita presso “La Sapienza” di Roma, il nostro carissimo amico, dopo aver insegnato religione, fu docente di materie letterarie negli istituti superiori statali, finendo la sua carriera scolastica al “Gallo”, di cui fu anche vice Don Peppino Criscuolo Il rito funebre è stato concelebrato dal cardinale Crescenzio Sepe e dai vescovi Angelo Spinillo, Mario Milano ed Andrea Mugione. Il nostro cordoglio ai familiari preside, per poi diventare dirigente, per alcuni anni, del ginnasio-liceo “Innico Caracciolo” del seminario vescovile. Grande devoto della Beata Vergine Maria, grazie al suo impegno si deve la ricostruzione e la riapertura al culto della Chiesa della Madonna di Casaluce, parzialmente distrutta dal terremoto del novembre 1980, che provocò anche la morte del parroco Ciano e di alcuni familiari. Il rito funebre, che ha visto la cattedrale normanna affollata come nelle grandi occasioni, è stato concelebrato dal cardinale Crescenzio Sepe (che ha ricordato gli anni trascorsi insieme con Peppino Criscuolo nel seminario di Aversa) e dai vescovi Angelo Spinillo, Mario Milano ed Andrea Mugione, mentre hanno fatto pervenire messaggi di cordoglio l’ex vescovo di Aversa Monsignor Chiarinelli, il nunzio apostolico in Brasile monsignor Giovanni D’Aniello ed altri illustri prelati, mentre nel suo intervento monsignor Spinillo ha detto tra l’altro: “Don Peppino, nella sua vita, ha ricoperto molti incarichi, dimostrando la sua tensione pastorale nella vita sacerdotale, una vita spesa al servizio di Dio e dei fratelli, soprattutto presso la Comunità parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo”. Da parte nostra i sensi del più affettuoso cordoglio per tutti i familiari, nel ricordo di un carissimo amico. Ciao Peppino! corsi pomeridiani di inglese corsi pomeridiani di spagnolo uscita Aversa sud t. 081 8907746 081 19814605 bi.froebel.it bi froebel - The English Studio 57 STORIA NOSTRA Quella sera si esibì anche una giovane promessa aversana, un bambino prodigio 1891, la festa al “Club della Scherma Aversana” w Enzo Della Volpe A versa vantava, oltre all’impianto sportivo del “Tiro a Segno”, posto nell’omonima strada, via Bersaglio, oggi Via Antonio Canduglia, di cui abbiamo parlato ampiamente in un precedente articolo, anche una scuola di scherma. Nell’Ottocento la Scuola Italiana di Scherma era considerata la più importante al mondo. Molto probabilmente la nostra scuola fu impiantata nei locali della Regia Cavalleria, nel Castello di Ruggiero II, comunemente chiamato Castello Aragonese. Proprio in quegli anni molti sport, come pure l’equitazione e il calcio, trovarono “casa” nel Castello dove si alternavano 58 reggimenti di cavalleria. E forse proprio i militari di stanza ad Aversa fecero nascere una scuola di scherma da noi. Il XIX secolo stava per finire, le battaglie per l’unità d’Italia erano terminate già da un pezzo, e anche gli aversani avevano voglia di voltare pagina. Lo sport non era più visto come preparazione alla guerra, ma come forma di divertimento. Negli stessi locali dove si tenevano le gare e gli allenamenti di scherma, si organizzavano feste da ballo e concerti di musica. Nei suoi articoli Alfonso Gallo scriveva che Aversa poteva difettare in tante cose, ma non certo per i circoli ricreativi. Dagli annali del sodalizio del Il quartiere di cavalleria (fine Ottocento) club è rimasta memorabile STORIA NOSTRA una festa tenutasi nell’ottobre del 1891. Festa che si tenne in due serate, sabato e domenica. Memorabile perché in tutte e due le serate le danze furono più animate del solito. Fu un evento speciale anche perché mai come quella volta si registrò una notevole presenza femminile. Allora, le feste da ballo si tenevano nelle case private degli aversani più in vista, dove vi partecipavano anche gli ufficiali di cavalleria di stanza ad Aversa nelle loro eleganti divise. L’estate è già passata da un pezzo, come pure la consueta festa settembrina in onore della Madonna di Casaluce. E i cantinieri, hanno già messo a dimora nelle botti il mosto a fermentare. I soci del club vogliono dare, prima del sopraggiungere della stagione fredda, un baccanale. Un altro saluto alla bella stagione passata. Quella volta i soci del club s’adoperarono non poco per la buona riuscita della festa. La serata fu aperta con l’esibizione di un simpatico tenore, un certo Anselmo Spagnolo che eseguì una melodia di Luigi Denza, “Torna”, il compositore di “Funiculì Funiculà”. Fu accompagnato nell’esecuzione da un violinista e da un pianista. Si alternò poi Molto probabilmente la nostra scuola fu impiantata nei locali della Regia Cavalleria, nel Castello Aragonese. Si esibirono anche i fratelli Francesco e Alfonso Ruta il maestro Giovanni Lenzi, un affermato musicista aversano. Lenzi eseguì musica per flauto con brani tratti dal repertorio del maestro Emanuele Krakamp, uno dei maggiori compositori per flauto. Nella seconda parte della serata si esibirono i fratelli Francesco e Alfonso Ruta. Come sempre, i Ruta si distinsero anche quella sera. Furono l’attrazione principale della serata. La loro presenza era una garanzia per la buona riuscita della festa. Per anni i due fratelli sono stati il vanto della città di Aversa in campo musicale. Quella sera Francesco si esibì, come al solito, al pianoforte, eseguendo numerosi brani, molti dei quali furono richiesti dai presenti. Poi fu la volta del fratello, Alfonso, il più giovane della famiglia, che eseguì la Polka de la Reine del maestro Soachim Raff, famoso compositore tedesco. Dopo la coinvolgente esibizione di Alfonso, fu la volta di una giovane promessa aversana, un bambino prodigio, un certo R. Coppola che, con il suo violino, eseguì un pot-pourri di canzoni. Coppola, allievo prediletto del maestro aversano d’Amore, chiuse lui la serata con la sua splendida e toccante esibizione. La festa proseguì la sera successiva con l’esibizione di una cantante da un nome non certo comune dalle nostre parti, una certa Henzel, una simpatica signorina che eseguì “l’Oblio”, musica composta dal famoso maestro Francesco Paolo Tosti. Dopo di lei tornò a esibirsi Anselmo Spagnolo, il tenore della sera precedente. Spagnolo eseguì, del tutto eccezionale per quella serata, una composizione musicale composta dal giudice Gabriele Guglielmi. Uomo di legge sì, ma con una forte passione per la musica. Il titolo del brano: “A te mio Ben”. Con l’esibizione di Spagnolo 59 ebbe termine così anche la seconda e ultima serata della festa. STORIA NOSTRA Jommelli e Cimarosa in due disegni di Pier Antonio Gariazzo Le silhouette dei nostri musicisti del Settecento w Franco Pezzella C on il termine silhouette s’indica il modo di rappresentare sagome nere di oggetti o figure su un fondo bianco, come se si trattasse della loro ombra proiettata. Pur senza esserne l’inventore, il termine deriva da Etienne de Silhouette (Limoges 1709 - Brysur-Marne 1767) che fu ministro delle finanze al tempo di Luigi XV. In realtà, questo termine fu adottato solo per indicare qualcosa di sottile, di magro, giacché bene si addiceva alla parsimonia con cui Silhouette amministrava le finanze reali. A partire dalla metà del XVIII secolo 60 il termine passò a indicare i ritratti di profilo che si ottenevano proiettandoli a lume di candela su uno schermo opaco. La silhouette di Jommelli I ritratti così ottenuti erano tuttavia sempre più grandi dell’originale sicché si pensò di ritagliare la silhouette su un cartoncino nero riprendendo il profilo dal vero nelle dimensioni volute per incollarlo poi su un foglio bianco, oppure, in altra evenienza, disegnando i contorni su un foglio, riempendoli poi con inchiostro china. Una delle testimonianze iconografiche più originali relative a Niccolò Jommelli, prodotte dagli artisti STORIA NOSTRA nel corso dei secoli, è giusto appunto quella che lo vede riprodotto, a silhouette, in un libro di Andrea Della Corte, Satire e grotteschi di musiche e di musicisti d’ogni tempo, edito a Torino nel 1946. L’opera, illustrata con 508 caricature antiche e moderne e disegni da Pier Antonio Gariazzo, è costituita da Il libro di Andrea Della Corte “Satire e grotteschi di musiche e di musicisti d’ogni tempo” è illustrato con 508 caricature antiche e moderne e disegni una ricca raccolta di articoli di piacevole lettura, frutto della grande competenza e passione dell’autore che fu critico musicale della Stampa di Torino e autore di numerosi libri. Nella raccolta l’Autore pone la musica in rapporto con la letteratura, la poesia, l’arte teatrale, narrando, in tono satirico, di personaggi La silhouette di Cimarosa e curiosità dall’epoca romana al tempo in cui scrive. La silhouette di Jommelli, illustra, unitamente a un bel disegno a matita di Cimarosa e a diverse caricature di Rossini, un articolo titolato Conver- sando con gli spiriti, un pezzo che è in realtà una rivisitazione di alcuni scritti del compositore e musicologo marchigiano Francesco Vatielli (Pesaro 1877 - Portogruaro 1946), che fu a lungo insegnante di storia della musica e direttore della biblioteca del Liceo musicale di Bologna oltre che fondatore e direttore della prestigiosa rivista La Cultura Musicale. Pittore, disegnatore, saggista e regista, Pier Antonio Gariazzo (Torino 1879 - 1964), realizzò numerose tavole e disegni per illustrare diversi libri tra cui si ricordano La passione di Cristo di Cirillo Verschaev (Torino 1944) e Il miracolo di S. Nicola di Anatole France (Torino 1944). Prima ancora che pittore 61 fu saggista (Il Teatro muto Albori del cinema, Firenze 1919), nonché regista e produttore (La Bibbia, 1920). TALENTI Due giovani aversani inventano una nuova tecnologia salvavita in ambito cardiologico Cipresso e Verde e l’allarme per gli scompensi cardiaci In queste settimane il progetto sta regalando ai due inventori grandi soddisfazioni. Apprezzamenti nel corso della presentazione ad un convegno svolto a Milano w Salvatore de Chiara D al lavoro di due giovani aversani è nata una nuova tecnologia salvavita in ambito cardiologico. Il progetto Hearthswitch, letteralmente “cuore-interruttore”, è un sistema progettato da due ricercatori aversani, il dottor Clemente Cipresso, esperto in tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria, che lavora presso il Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, ed il programmatore informatico 62 Arturo Verde, sviluppatore di sistemi informatici per un’azienda casertana. Il sistema prevede la rilevazione degli scompensi cardiaci mediante un braccialetto di gomma dotato di un segnale elettrocardiografico in grado di inviare automaticamente un segnale di allarme interagendo con i comuni interruttori le tecnologie per migliorare la qualità della vita specialmente tra le mura domestiche. Sarebbe, infatti, possibile collegare gli strumenti della nostra casa direttamente ai battiti cardiaci e farli interagire con l’esterno in caso di necessità. L’invenzione dei due Arturo Verde e Clemente Cipresso aversani è stata il frutto di anni di ricerche che elettrici presenti in casa. Lo sviluppo ora sono state condensate in un nuovo futuro del sistema potrebbe consentire il brevetto. In queste settimane il progetto suo collegamento diretto con le centrali sta regalando ai due sviluppatori notedi pronto soccorso al fine di soccorrere voli soddisfazioni, grande apprezzain tempo reale le persone al verificarsi mento ha destato infatti nel corso della di uno scompenso cardiocircolatorio presentazione ad un convegno svolto a grave. Si tratta di una nuova frontiera Milano ed ha raccolto interesse anche della domotica, la scienza che sviluppa all’incubatore di imprese Torino i3P. La congreca di S. Rocco all’Ara Pacis L a Confraternita di San Rocco di Aversa ha partecipato lo scorso 15 ottobre alla solenne manifestazione organizzata dall’Associazione Europea Amici di San Rocco, tenutasi in Roma nella suggestiva cornice dell’Ara Pacis. Una rappresentanza dell’antica e nobile congrega, guidata dal Priore Antonio Mariniello, ha raggiunto la capitale dalle prime ore del mattino per partecipare alla cerimonia presieduta da mons. Domenico Sigalini, assistente spirituale dell’Associazione. Ad accogliere i devoti del santo di Montpellier, nella chiesa a lui intitolata in piazza Augusto Imperatore, una folta schiera di prelati ed autorità civili, tra cui numerosi sindaci delle comunità dove San Rocco è celebrato quale santo La congreca di S. Rocco a Roma patrono. Al termine della Celebrazione Eucaristica, in un soleggiato pomeriggio d’ottobre, una imponente processione si è snodata per le vie del centro storico capitolino, dove i confratelli aversani hanno sfilato con l’immancabile saio verde, secolare simbolo di appartenenza e di carità, accompagnando la sacra reliquia del venerato San Rocco. La sentita partecipazione del gruppo aversano, affidato alla guida spirituale di Don Emilio Nappa, testimonia l’impegno e la volontà di una storica realtà nostrana, sempre pronta a manifestare la propria fede ed a rinnovare il proprio cammino. Il pellegrinaggio di Roma è solo l’ultima delle numerose iniziative portate avanti dalla Confraternita di San Rocco, tra le quali spicca il recente restauro della sacra icona dell’Addolorata, che l’ha restituita ai fedeli in tutto il suo originario splendore. Salvatore de Chiara 63 PACCHETTO 10 SEDUTE 30€ *SOLO SE SI ACQUISTA IL PACCHETTO COMPLETO CAD.