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Transcript

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COMUNE DI MODENA
SCHEDE
DICHIARAZIONE DI
DI INTERESSE
INTERESSE
SCHEDE IDENTIFICATIVE
IDENTIFICATIVE CON
CON DECRETI
DECRETI DI
DI DICHIARAZIONE
D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 - STRALCIO
VARIANTE POC-RUE - Adottata con delibera di C.C. n° 90 del 19/12/2013
SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E EDILIZIA PRIVATA
Servizio di Pianificazione Urbanistica, Mobilità e Politiche Abitative
www.urbanistica.comune.modena.it
INDIVIDUAZIONE TUTELE DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
Direzione Generale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna
Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bologna
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna
SCHEDE IDENTIFICATIVE
CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE
Decreto Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42
Elaborato 1c3 - STRALCIO
Dirigente Responsabile del Settore:
Arch. Marco Stancari
Dirigente Responsabile del Servizio:
Ing. Loris Benedetti
Progettisti:
Arch. Giovanni Cerfogli
Collaboratori:
Geom. Barbara Ballestri
Adozione
SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE
Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633
Comune
MODENA
Località
Classe Vincolo
MONUMENTALE
Tipo Vincolo
N° Tutela
S074
Diretto
Altra/e denominazione/i
Denominazione
Palazzo Coccapani
già Palazzo D'Aragona
Ubicazione
Corso Vittorio Emanuele, 59
Giardino di interesse
storico testimoniale
030
Individuazione catastale presente nel Decreto:
Foglio/i:
109
Mappale/i:
102-103
C.S. / Z.E. / Extra Urbana
Centro Storico - ZE 3003
Legge 364/1909 art. 5
Legge 1089/39 artt. 1-3
Legge 1089/39 art. 4
Legge 1089/39 art. 21
Legge 1089/39 art. 71
L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822
02/11/1978
Legge 633/1941 art. 20
Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6
Decreto Lgs. 490/99 art. 5
Decreto Lgs. 490/99 art. 49
Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13
Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12
Decreto Lgs. 42/2004 art. 45
Osservazioni:
In data 09/02/2009 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna AUTORIZZA all''Agenzia
del Demanio di poter concedere l'uso dell'immobile, al fg.109 mp.103 parte, alla Croce Rossa Italiana.
In data 19/09/2013 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna AUTORIZZA all''Agenzia
del Demanio di poter concedere l'uso dell'immobile, al fg.109 mp.102 parte e 103 parte, all'Accademia Nazionale di Scienze,
Lettre e Arti di Modena.
Note:
Informazioni Storiche:
Vedi Relazione Storica presente nel Decreto.
Proprietà:
Pubblica
1
SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE
Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633
N° Tutela
S074
Denominazione
Palazzo Coccapani
Localizzazione tutela nel Catasto 1984
Foglio 109
Mappale 102-103
2
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MIAiSTERO DEI BENI E DELLE ATT1J ITA CULTURALI E DEL TURISMO
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna
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IL DIRETTORE RE I
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VISTA la Legge ‘ agosLo 1990. n. 241 e s.m.i.:
VISTO 1 Dvcr t legisan Dt marz 2001 n 165 li i i ge c il i -cnn e t ae
lavoro alle dipendenze delle ammini.strazionipubbliche e s m.i.
VISTO il Decreto Legislativo 8 gennaio 2004. n. 3
VISTO il Decreto I egislativo 22 gennaio 2004 n 42 recante ebCodL Jei bei cultu at del
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VISTO i D.P R o no embre 2007. n. 2.. 3 e s.ms. recante Regolamento di oiani..zazionc del
lfiniqtero per i bt ni e le a rMtà cuiru -ali ..i no ‘ma ic ll’ai icol I co ti ta 404 della legge 2
dicembre 2006, tt 296. ed mparticolare l’an. 17. comma 3 lett. h):
ìIsmilD.Ldlo2ll 978concu ..atadichiartalapesenza elmteresse ulturaleai
sensi della legge 01 giugno 1939. n. 1089 dell’immobile denominato bpdo Coccapani sito
in corso Vittorio Emanuele TI, comune di Modena, provincia di Modena, distinto catastalmente al
N C E U ‘ foglie 1”9 p1tiC l’e 1Q e 13,
ESAMINATA la richiesta di autorizzazione alla concessione in uso all’Accademia Nazionale di
Saenze, Lettere e Arti di Modena dAl immobilt denominato ‘Palazzo Coccapani part&
ndiiduao in Catasto & NCF i al foglio O), prfdll 02-pate e lO3prte. rihesa
avanzata dall’ Agenzia del Demanio filiale Emilia Romagna. con sede in p.zza Malpighi n.11
B 1o,na g sor del mm bie
a indicao ci popreta de Dem no dello Stato Ramo
Storico Artistico
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Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna
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1. L’esecuzione di lavori ed opere di qualunque genere sull’immobile è sottoposta a preventiva
autorizzazione della competente Soprintendenza ai sensi dell’ari. 21, commi 4 e 5 del D. Lgs.
42/2004 e s.m.i.;
2. Tenuto conto della situazione conseguente alle precedenti destinazioni d’uso, si prescrive la
fmizione pubblica dell’immobile oggetto della presente autorizzazione;
3. L’immobile non dovrà comunque essere destinato ad usi, anche a carattere temporaneo,
suscettibili di arrecare pregiudizio alla sua conservazione e fruizione pubblica o comunque
non compatibifi con il carattere storico e artistico del bene medesimo. A tale riguardo ogni
variazione d’uso, anche qualora non comporti modifica della consistenza architettonica
dell’immobile, dovrà essere preventivamente comunicata alla competente Soprintendenza, ai
sensi dell’art.21, comma 4 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.;
La planimetria catastale fa parte integrante del presente provvedimento che sarà notificato, in via
amministrativa, agli interessati ed al Comune nel cui territorio il bene si trova.
Le prescrizioni e condizioni contenute nel presente provvedimento saranno trascritte nei registri
immobiliari, su richiesta del competente Istituto, presso la competente Agenzia del Territorio
Servizio Pubblicità Immobiliare.
Avverso il presente provvedimento è anunessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il
T.A.R. compttente per territorio secondo le modalità di cui al Decreto Legislativo n. 104 del 2
luglio 2010 e s.m.i., ovvero è ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del
D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di avvenuta
notificazione del presente atto.
Bologna, li 19/09/2013
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MINiSTERO Dtt BK i E DELLE ATTIVITA CUL TURALI E DEL TURiSMO
Di; ezione Regionale per Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna
Plannetra M1ata I 3
Identificazione del Bene
Denomhaa o
provincia di
comune di
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Palazzo CoccapaW pa t
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Di; ezone Regzcnale pa Be, ti Culturali e Paesaggtstiei dell Emilia Romagna
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identificazione del Bene
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TURISMO
Direzione Reg oiw1epe i Beii Culturali e Raevaggstci dell
‘Emil Romagna
Planimetria Allegata 3/3
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Denominato
provincia dl
comune di
Palazzo Coccapani nar e
Modena
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Corso Vittorio Emanuele 11
Foglio 109, particelle IO2parte e 1O3parC
sito in
distinto in Catasto al N CE U.
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SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE
Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633
Comune
MODENA
Località
Classe Vincolo
MONUMENTALE
Tipo Vincolo
N° Tutela
S076
Diretto
Altra/e denominazione/i
Denominazione
Caserma Fanti
Scuola Militare
Ubicazione
Via Saragozza, 105
Giardino di interesse
storico testimoniale
Individuazione catastale presente nel Decreto:
Foglio/i:
143
Mappale/i:
463-466
C.S. / Z.E. / Extra Urbana
Centro Storico - ZE 3022
Legge 364/1909 art. 5
Legge 1089/39 artt. 1-3
Legge 1089/39 art. 4
Legge 1089/39 art. 21
Legge 1089/39 art. 71
L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822
02/11/1978
Legge 633/1941 art. 20
Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6
Decreto Lgs. 490/99 art. 5
Decreto Lgs. 490/99 art. 49
Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13
Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12
14/06/2013
Decreto Lgs. 42/2004 art. 45
Osservazioni:
* Il Decreto del 1978 cita il solo Mp. 463, ma fa parte della Caserma anche il Mp. 466, essendo la sua via di accesso, di
conseguenza la Soprintendenza considera la tutela estesa su entrambi i mappali.
Con nota prot. 3336 del 13/03/2008, la Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna, convalida
il trasferimento di proprietà dal Comune di Modena alla Provincia ai sensi del D.Lgs. 42/2004 art. 54 co. 3, anche in assenza
di autorizzazione prevista dall'art.56.
Il decreto emesso, ai sensi del D. Lgs. 42/2004, il 14/06/2013 rinnova e sostituisce il pregresso provvedimento.
L'immobile ha autorizzazione all'alienazione con prescrizioni, ai sensi del D.Lgs. 42/2004 art.55, del 19/09/2013.
Note:
VEDI ANCHE TUTELE N° 9 - Chiesa di San Pietro; N° 11 - Ex monastero Benedettino di San Pietro; N° 30 - Casa Rossa.
Archivio: comunicazione su Caserma Fanti, prot. 8466 del 11/05/1998.
Rinnovo tutela a seguito della "verifica dell'interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico" ai sensi dell'art. 12 del
D.lgs 42/04 e s.m.i., inoltrata dalla Provincia di Modena (cooproprietario insieme al Demanio dello Stato -ramo artistico-storico
archeologico- con sede in Roma).
Informazioni Storiche:
Vedi Relazione Storica presente nel Decreto.
Proprietà:
Pubblica
1
SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE
Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633
N° Tutela
S076
Denominazione
Caserma Fanti
Localizzazione tutela nel Catasto 1984
Foglio 143
Mappale 463-466
2
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Minhtero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna
IL DIRE i: ron REGIONALE
Visto il Decreto I egislativo 30 mano 2001 r 165 “Vornv g rerat vll’,rdin me fi d i
lavoro alle dipendenze delle amministrazionipubbiiche
Visto il Decreto Legislativo 20 ottobre 1998, n 368 “Istiurione dei ltfinivteroper i beni e le
attività culturali, a norma deLl art i i della legge 15 mar-o 199” n 59 ‘ome modificato dal
Decreto I egislativo 8 gennaio 2004, n. 3 “Riorganizzazione dei lfinistero per i beni e le attività
culturali. ai sensi dell’an i della legge 6 luglio 2002, n 13”
Visto l’articolo 6 del Decreto Legislativo 8 gennaio 2004, n.3, recante disposizioni transitorie
e finali;
Visto il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.42 “Codice per i beni culturali ed il
paesaggio, ai sensi dell art IO della legge 6 luglio 2002. n. 13
come modificato cnn il
Decreto Legislatio 24 marzo 2006, ti. 156, il Decreto Legislativo 26 marzo 2008, n.62 e la
Lcgge 12luglio 2011, nJ06;
Visto il Decreto Dingenziale 6 febbraio 2004. recante le procedure per la venfica
dellmteresse culturale del patrimonio immobiliarc pubbhco.
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iWinistero per i Beni e le A ttivitò Culturali
Direzione Regionale per i Bcni Culturali e Pac5aggistici dell ‘Emilia Romagna
Ritenuto che I immobile
denominato
Ex Caserma Fanti
Regione
EMILIA ROMAGNA
Provincia di
MODENA
Comune di
MODFNA
Sito in
Via Saragozza
Numero civico
I 05
Distinto al NC.T /N C F.U al foglio 143 particelle 463 e 466 confin
ante con gli immobili
come dalla allegata planimetria catastale presenta interesse storico-artisti
co ai sensi degli artt
I O, comma 1 e 1 2 dcl D.Lgs. 22 gennaio 2004 m42 per i motivi contenuti nella
relazione storico
c disti n llegata;
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DECRFTA
che il bene denominato Ex Caserma Fanti, meglio individuato nelle premes
se e descritto negli
allegati e clicbiaratn di interesse storico artistico ai sensi degli artt. I O. comma
I e I 2 del D.Egsl.
22 gennaio 2004, n. 4 e rimanc quindi sottoposto a tutte le disposizioni
di tutela contenute nel
predetto Decreto Eegislativo.
La planimetria catastale e la relazione storico artistica fanno parte integra
nte del presente
decreto, he r
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mento citato nelle premesse, lo stesso
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decreto, con il qualc il bene rimane sottoposto a tutte lc disposizioni
di tutela contenute nel
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i’vlinLstero per i Beni e le Attività Cultura/i
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Faesaggistici de/I ‘E,nilia Romagna
Planimetria allegata
lclentificazionL dcl Bcn
Denominazione
Regione
Provincia
Comune
Sito in
Numero civico
Ex Caserma Fanti
EMILIA ROMAGNA
MODENA
MODENA
Via Saragozza
I 05
N.C uN CE U.
foglio 143 particellc 463 e 466
Planimetria Catastale
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Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali e PaesaggLstici dell ‘Emilia Romagna
Relazione Allegata
Identificazione del Bene
Denominazione
Regione
Provincia
Comune
Sito in
Numero civico
N.C I IN C.EJJ
Ex Caserma Fanti
EMILIA ROMAGNA
MODENA
MODENA
Via Saragozza
I 05
foglio 143 particelle 463 e 466
Relazione StoricoArtistica
11 complesso immobiliare denominato Fx Cascrma Farti sorg n ll’isolato he fir
dal X
secolo, ospitava l’insediamento religioso di S Pietro, affidato ai monaci Bened
’ttini della Badia
di Nonantola Tale luogo era collocato fuori dalle mura di Modena fino al i
I 88 quando la
nuova cinta lo ingiobò nella città.
In epoca napoleonica il monastero iene utilizzato come caserma destinata alle truppe
di
passagg o
‘5 ci I 82 i Duca F an esc IX ost tuisc il Corpo
dei Pioni n d c enc ospitato nel
fabbri ato n trutturato al uopo
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P or en ispirata a I olitec ri di Pangi
Nel 18 8 pcr volon a del Duca Fra resco R iie installato un oioIogo sul
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Ministero per i Beni e le 44 ttivita Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Rom
agna
Nel i 860 il Re Vittono Emanuele TI istituisce nella caserma di S. Pietro
la Scuola
Militare di Fanteria, evento che comporta una prima nstrutturazione dei
locali alla quale ne
sugue una seconda nel I 890
Nel 1901 nella caserma viene insediato il Distretto Militare.
L’immobile denominato “cx Caserma Fanti” è situato nel centro stonco della
città di
Modena con accessi da via Saragozza nn. I 05, 1 09. 1 1 1.
L’edificio, quando viene eretto. in quanto destinato a una struttura militar
e. assume una
configurazione neoclassica ispirata all’ordine donco.
I ‘edificio ha sviluppo planimetrico a “C”, tre piani fuori terra, con la
fronte aperta
onentata a sud. Sul lato sud, a ridosso del muro che affaccia su viale Rimem
branza, è presente
un coipo di fabbrica ad un piano con coperto a falda unica in coppi e ampie
aperture carrabili
rettangolari regolarmente ntmate.
Il fabbncato delimita un ampio cortile rettangolare, di circa I 700 mq
con al centro
un aiuola alberata Il prospetto interno settentnonale presenta la parte
centrale leggermente
avanzata ed è concluso da un timpano tnangolare al cui centro si colloca
un tondo con due
stucchi in rilievo ai lati Alla sua sinistra un arco carraio archivoltato
collega il cortile alla via
pubblica; anche le testate delle due ali sono concluse da un timpano triango
lare.
L’alzato ha la superficie esterna del piano terra lavorata a bugnato a fasce orizzon
tali gli
altri duc piani soro sempliceme ite intonacati
Il partito a chitetto neo e articolato su tre rdini di aperture regolannente
iitmate ai
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finestre rettangolan lc
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Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna
L’immobile denominato “ex Caserma Fanti” presenta interesse storico artistico in
quanto testimonia le tecniche costrutti e antiche e la tipologia delle caserme militari della pnma
n_ età dell’Ottocento. Inoltre il bene per la sua ampiczza c la specifica articolazione edilizi
a.
esemplifica le modalità della crescita urbana modenese nel e XIX e per di più per
le
soluzioni architettoniche e formali adottate viene a connotare e a qualificare unampia porzio
ne
della città.
.
Redatta da
ArLrì. banid Jeneghini 1unLionario rcsponsabile del procedimento per la Sopnntenden
za per
I Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna.
Modena e Reggio Emilia
Arch. Claudia Mannino: Funzionario responsabile del procedimento per la Direzione Region
ale
per i Bern Culturali e Paesaggistici dell Emilia Romagna.
Visto : Il DIRETTOjEREGIONALE
Arch. C a Di raiesco
cw / PFI?
10
e
MINISTERO DEI BENI E DELLE AITIV1TA
CULTURALI E DEL TURISMO
Direzione Regionale per i Ben! Culturali e Paesag
gifci dell’Emilia Romagna
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IL DIRETTORE REGIONALE
VIST k la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.;
VISTO il Decreto Legislatho 30 marzo 2001. n. 1a5
Norme geneiali sull’ordinamento del
lavoro alle d4,cndcnze delle amninist’rcionipubbhche
e s.mi;
VISTO il Decreto Legislativo 8 gennaio 2004. a
VISTO il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004. n. 42
recante “Codice dei beni cultw ali e del
paesaggioe san i.;
VISTO il D.P.R. 26 no’ embre 2007, n 233 e s mi recan
te 1?egolwne ito di oiganizzazione del
Ministe; o per i beni e le attnità culti i at a noi ma
dell articolo i comma 404, della legge 2
dicembre 2006 i,. 296. ed in particolare, l’mi 17. com
ma 3 lett h)
VISTO il Decreto del Direttore Regionale del 14/0
6/2013 con cui è stata dicifiarata la presenza
delrinteresse culturale ai sensi degli artt. 10 com
ma i e 12 del D Lgsl 42/2004. dellimmobile
denominato Ex Caserma FanW sito in via Sara
gozza 105. comine di Modena. pro’4ncia di
Modena, distinto catastalmente al foglio 143, particelle
463 e 466,
ESAMiNATA la richiesta di autorizzazione all alien
azione relativa allimmobile denoninato
Ei Caserma Fanti’ mdividuato m Catasto al fogli
o 143, particelle 463 e 466. richiesta
avarzata aa!ia Pro’ incia ai Modena .on sede :
iae Martiri della Libertà 14. con’ae di
Modena provincia di Modena;
visì’o che attualmente l’immobile e in disuso,
qsi’o il regram nd ptese i ai all Pro ne a .. ‘ odena ar’ aie misu
te te ‘bss ‘re al
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Direzione Regionale per : Beni Culturali e Paes
aggz5 tici dell ‘Emilia Romagna
nelFatto di alienazione che. di tale atto. costi
tuiscono obbligazione ai sensi deWarticolo 1456
del codice civile ed oggetto di apposita clausola
risolutiva espressa:
I L esecuzione di la ori ed opere di qualunqu
e genere sull immobile è sottoposta a prex enti\ a
autorizzazione della competente Soprintendenz
a ai sensi dell’art 21 commi 3 e 5 del D. Lgs.
42!2OO4esm.i.
2 Tenuto conto della situazione conseguente alle
precedenti destinazioni duso, si prescrive la
fruizione pubblica delle strade interne comprese
tra le vie San Pietro, Saragozza e il parco
delle Rimembranze e del cortile delFimmobile
oggetto della presente autorizzazione;
3 L’immobile non dorà comunque essere
destinato ad usi anche a carattere temporaneo.
suscettibili di arrecare pregiudizio alla sua cons
ervazione o comunque non compatibili con il
arati st3ricO
ai iiiiu uei bene medesim
o. A tale riguardo ogni variaziune d’ uso, anche
qualora non comport modifica della consisten
za architettonica dell’immobile, dovrà essere
pre entivamente autorizzata dalla competente
Soprintendenza, ai sensi dell’art21 comma 4
del D. Lgs. 42/2004 e s m i.
.
La planimetria catastale fa parte integrante del
presente provvedimento che sarà notificato, in via
amministrativa, agli interessati ci al Comune do’e
il bene è ubicato.
Le prescrizioni e condizioni contenute nel prese
nte provvedimento saranno trascritte nei registri
immobiliar, su richiesta della competente Sopr
niendenza, presso la competente Agenzia del
Territorio Servizio Pubblicità Immobiliare.
Av ‘erso il presente provvedimento è ammessa prop
one di ricorso giurisdizionale a anti il
r R competnte er rr’torio sc ndo le mo al tàosizi
di u I Dcre o egisla c
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Direzione Regionaleper i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia
Romagna
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Identificazione del Bene
Denominato
provincia di
comune di
sito in
distinto in Catasto
Planimetria Allegata 111
Ex caserma Fanti
Modena
Modena
via Saragozza 105
Foglio 143 Particelle 463 e 466
Estratto di mappa catastale
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RE RE IONALE
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13
SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE
Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633
Comune
MODENA
Località
Classe Vincolo
MONUMENTALE
Tipo Vincolo
N° Tutela
S202
Verifica d'interesse
Altra/e denominazione/i
Denominazione
Casa protetta per anziani "Ramazzini"
Ubicazione
Via Giuseppe Luosi, 130
Giardino di interesse
storico testimoniale
Individuazione catastale presente nel Decreto:
Foglio/i:
141
Mappale/i:
283-282 subb.8, 2 parte sud, 1 parte sud e 9 parte sud
C.S. / Z.E. / Extra Urbana
Z.E. 1152
Legge 364/1909 art. 5
Legge 1089/39 artt. 1-3
Legge 1089/39 art. 4
Legge 1089/39 art. 21
Legge 1089/39 art. 71
L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822
Legge 633/1941 art. 20
Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6
Decreto Lgs. 490/99 art. 5
Decreto Lgs. 490/99 art. 49
Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13
Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12
04/09/2013
Decreto Lgs. 42/2004 art. 45
Osservazioni:
A seguito della Verifica di Interesse, la parte NORD dell'immobile è stata dichiarata PRIVA DI INTERESSE ai sensi del D.Lgs.
42/2004; prot. 13480 del 09/09/2013.
Note:
Tutela a seguito della "verifica dell'interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico" ai sensi dell'art. 12 del D.lgs 42/04
e s.m.i..
Informazioni Storiche:
Vedi Relazione Storica presente nel Decreto.
Proprietà:
Pubblica
1
SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE
Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633
N° Tutela
S202
Denominazione
Casa protetta per anziani “Ramazzini”
Localizzazione tutela nel Catasto 1984
Foglio
141
Mappale A-283-282 parte
2
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uz!one de! Ministero per i beni e le
aIfii’ità cuburali. a norma dell ari. li della legge
15 marzo 1997, n. 59 come modificato dal
Decreto Legislativo 8 gennaio 2004. n. 3 “Riorganizzaz
ione de! Afinisiero per i beni e !c’ anività
culturali, ai sensi del! ‘ari. i della legge 6 luglio 2002
, n. 137”;
Visto l’articolo 6 del Decreto Legislativo 8 gennaio
2004, n.3, recante disposizioni
transitorie e finali;
Visto il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n,42
“C’odice per i beni culiurali ed il
paesaggio, ai sensi dell ari. 10 della legge 6 lugli
o 2002, n. 13 7 come modificato con il
Decreto Legislativo 24 marzo 2006, n. 156, il Decreto
Legislativo 26 marzo 2008, n.62 e la
Legge 12 luglio 201 1, n.106;
Visto il Decreto Dirigenziale 6 febbraio 2004, recan
te le procedure per la verifica
dell’interesse culturale del patrimonio immobiliare pubb
lico;
Visto il Decreto Dirigenziale 28 febbraio 2005, recante
modifiche e integrazioni al Decreto
Dirigenziale 6 febbraio 2004;
Visto il D.P.R. 26 novembre 2007, n. 233 “Regolam
ento di riorganizzazione de! Minisiero
per i beni e le ailività culiurali, a norma del! ‘àriicolo
1, comn;a 404, della legge 27 dicembre
2006, i,. 296”, come modificato con il D.P.R. 2 luglio 2009
, a 91;
Vista la nota dei 22/11/2010 ricevuta il 25/1 1/2010 con
la quale il Comune di Modena ha
chiesto la verifica dell’interesse culturale ai sensi dell’an.
12 del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42
per l’immobile appresso descritto;
Visto il parere della competente Soprintendenza per
i Beni Architettonici e Paesaggistici
espresso con nota prot. 5387 del I 1/04/2011, pervenut
a in data 14/04/2011;
“,
“,
Ritenuto che l’immobile
denominato
Regione
Provincia di
Comune di
Sito in
Numero civico
Casa protetta per anziani “Ramazzini”
Emilia Romagna
Modena
Modena
Via Giuseppe Luosi
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Relazione Allegata
identificazione del Bene
Denominazione
Casa protetta per anziani t
“Ramazzini’
Regione
Emilia Romagna
Provincia
Modena
Comune
Modena
Sito in
Via Giuseppe Luosi
Numero civico
130
foglio 141 particelle 283, 282 subalterni 8, 2 parte sud,
N.C.T. I N.C.E.U.
I parte sud e 9
partesud
Relazione Storico-Artistica
.
L’Ospedale Ramazzini, ubicato nella periferia di Mod
ena, entro un lotto quadrangolare, è
composto da tre edifici: il corpo principale, sorto com
e Ospedale Tubercolosi e (‘ontagiosi, la
camera mortuaria, ora utilizzata come cappella, l’abitazio
ne del custode, ora adibita ad ufficio; vi
sono, inoltre, alcuni fabbricati funzionali ed una
casa di riposo per anziani, che trova
collocazione all’interno del complesso, sia nella
porzione originaria sia negli immobili di
costruzione più recente.
Nel 1907 il Consiglio Comunale del Comune di Mod
ena, in accordo con la Congregazione
di Carità, decise di procedere alla costruzione di
“padiglioni per il ricovero dei contagiosi e
tubercolosi”, nell’area della Piazza d’Anni a nord
-ovest dell’Ippodromo, secondo il progetto
redatto clall’ing. Emilio Giorni, approvato dal Consigli
o il 15 gennaio di quello stesso anno. In
seguito, furono apportate alcune modifiche, ma fu anch
e ritenuta non soddisfacente la scelta del
luogo, troppo vicino alle abitazioni e, pertanto,
pericoloso per la salute. In accordo con
l’Amministrazione Provinciale, si decise l’acquisto di
un terreno nell’area di Villa San Faustino
di oprietà del Cav. Alfredo Pedrazzi, a ponente di
Casa Leoni. Il progetto definitivo fu redatto
il 30 ottobre 1908 e approvato con due delibere
di Consiglio Comunale, una del 29 marzo e
l’altra del 14 aprile 1909: con quest’ultima si auto
rizzò anche l’acquisto di oltre 20.000 mq circa
di terreno di proprietà Pedrazzi, formalizzato con decr
eto Prefettizio il 30 ottobre.
Vista la nuova collocazione dell’edificio. l’Uff
icio Tecnico Comunale redasse nuovi
progetti per la costruzione della rete t’ognaria (2 lugli
o 1909). Il 26 novembre 1909, con delibera
di Giunta n. 761 2, venne dato incarico alla Società
Cooperativa Murato-i, di costruire l’Ospedale
Tubercolosi e Contagiosi. I lavori iniziarono il 6 nove
mbre 1910 ed il complesso lii inaugurato il
I 8 giugno 1914. Il nosocomio non era ancora pron
to per accogliere i malati: risulta, infatti. dalle
delibere del Consiglio Comunale (3 1 luglio 191 4).
che l’Ufficio di Igiene riteneva indispensabili
3
5
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ici dcli ‘Emilia Romagna
alcuni interventi supplementari. come “lo zoccolo a
smalto da farsi in tutti i locali, contro il
diffondersi dei morbi”. il I 6 ottobre 19 14 il Con
siglio Comunale approvò l’intitolazione
dell’Ospedale a Bemardino Ramazzini, illustre scien
ziato modcnesc. Per tutto il 1 91 5 furono
eseguiti lavori di completamento e il IO dicembre fu
approvato il progetto per l’impianto a gas
della società Union des gaz. per la fornitura di luce e
riscaldamento. Il primo settembre I 916. la
Giunta Comunale deliberò la rescissione del contratto
per la costruzione della recinzione
metallica, con la Società C’oopenaiva Fabbri, a causa
dello scoppio della prima guerra mondiale,
e della conseguente mancanza di manodopera. Il 25 giug
no 1929, il Consiglio Comunale approvò
il progetto per la costruzione di una camera mortuaria
annessa all’Ospedale Ramazzini (fino a
quel momento si utilizzava a tal scopo un locale
sotterraneo nell’edificio principale), in
conformità al progetto redatto dall’ing. Emilio Giorgi
dell’Ufficio Tecnico Comunale nell’aprile
1928, da appaltarsi alla Cooperativa Muratori.
Nel 1948 a Modena subentrò la necessità di avere un
numero maggiore di locali per il
ricovero dei malati di tubercolosi, e si pensò di adatt
are il Padiglione dei Cronici, in Viale
Storchi, come Sanatorio. Dopo una visita degli ispettori
sanitari, prof. Cesari e ing. Romoli, per
constatarne l’adattabilità e il loro parere contrario, si
decise di approntare l’Ospedale Ramazzini.
La Giunta, con delibera n. 6894 del 21 aprile 1948, incar
icò l’Ufficio Tecnico di predispone un
progetto di prolungamento dell’Ospedale, per ottenere
una ricettività di 100 posti letto riservati a
tubercolotici. Il progetto redatto dall’ing. Ugo Cavazzuti
il 14 maggio 1948, fu approvato dalla
Giunta Municipale il 22 giugno ed i lavori, appaltati
alla Cooperativa Muratori e Cementisti di
Modena, si conclusero nel 1951. Nel 1967 gli Istituti Ospe
dalieri di Modena fecero domanda per
la sopraelevazione parziale del fabbricato adibito ad
Istituto di Tisiologia. Il progetto, a firma
dell’ing. Mario Pergetti, consisteva nel ricavare, da
una terrazza posta all’estremità nord del
vecchio edificio ospedaliero, un locale per il soggiorno
degli ammalati; il Comune, il 10 giugno
1968, autorizzò i lavori che, però, non furono realizzati
.
Nel maggio 1977 l’Ufficio Tecnico Comunale, a firm
a dell’ing. M. Pergetti, propose un
recupero funzionale dell’edifico a centro civico e socia
le, con annessa casa protetta per anziani
non autosuflicienti. In luglio il Consiglio Comunale appr
ovò il progetto e il sindaco rilasciò la
concessione edilizia il 5 ottobre del 1981 Il compless
o, divenuto &isa proietta Ramazzini. negli
anni ha subito diverse opere di adeguamento per la prev
enzione incendi, per la climatizzazione,
per l’eliminazione delle barriere architettoniche, fino
alla manutenzione straordinaria del 2001
all’area esterna e ai prospetti.
.
Il corpo originario è costituito da un edificio con pian
ta a “C”, a due piani fiori terra oltre
al seminterrato, configurato secondo i principi della
simmetria. TI prospetto principale, orientato
verso sud. presenta la parte centrale leggermente
avanzata e delimitata da due corpi appena
sporgenti, in cui sono ubicati gli ingressi sopraelevati
di alcuni gradini rispetto al piano stradale.
La fascia basamentalc, intonacata a fasce di bugn
ato liscio. è scandita dal ritmo regolare dalle
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SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE
Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633
Comune
MODENA
Località
Santa Maria di Mugn
Classe Vincolo
MONUMENTALE
Denominazione
Chiesa della Natività di Maria Santissima in
Mugnano e pertinenze
Tipo Vincolo
N° Tutela
S203
Verifica d'interesse
Altra/e denominazione/i
Ubicazione
Strada Santa Maria di Mugnano, 7
Giardino di interesse
storico testimoniale
Individuazione catastale presente nel Decreto:
Foglio/i:
248
Mappale/i:
B-110-145-167 parte
C.S. / Z.E. / Extra Urbana
Extra Urb.
Legge 364/1909 art. 5
Legge 1089/39 artt. 1-3
Legge 1089/39 art. 4
Legge 1089/39 art. 21
Legge 1089/39 art. 71
L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822
Legge 633/1941 art. 20
Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6
Decreto Lgs. 490/99 art. 5
Decreto Lgs. 490/99 art. 49
Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13
Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12
30/08/2013
Decreto Lgs. 42/2004 art. 45
Osservazioni:
A seguito della Verifica di Interesse, l'area cortiliva limitrofa è stata dichiarata PRIVA DI INTERESSE ai sensi del D.Lgs.
42/2004; prot. 13612 del 10/09/2013
Note:
Tutela a seguito della "verifica dell'interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico" ai sensi dell'art. 12 del D.lgs 42/04
e s.m.i., richiesta dalla CEER - Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici di Bologna.
Informazioni Storiche:
Vedi Relazione Storica presente nel Decreto.
Proprietà:
Ecclesiastica
1
SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE
Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633
N° Tutela
S203
Denominazione
Chiesa della Natività di Maria Santissima in Mugnano e pertinenze
Localizzazione tutela nel Catasto 1984
Foglio
248
Mappale B-110-145-167 parte
2
e
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna
IL DIREflORE REGIONALE
Visto il )ecreto Lc,gislatno 30 marzo 2001 n. 165 Nornzc jcnerah sull ordinamento del
lavoro «1k dipendenzc delle amministrazionipubblichc’
Visto il Decreto I egislativo 20 ottobre 1998, n 368 “Istituzione del Ministero per i beni e k
attività culturali a norma delVart 11 della legge 15 marzo 199” ti. 59”, come modificato dal
Decreto Legislatii o 8 gennaio 2004. n. 3 “Riorganizzazione del lfzmstero per i beni e le attività
cultural zi ven.si dell art della legge 6 luglio 2002, a 137
Vistc Putic4 6 1cl Dc %Tbt I LgiSlfli c 8 g niic 2004 r ‘1 recinte d’spn Lioni transitone
e finali:
Visto il Decreto Legislatio 22 gennaio 2004, n.42 “Codice per i beni culturali ed il
paesaggio, ai semi dcl ari’ 10 della legge 6 luglio 2002, a 13 come modificato con il
Oac, eto Ltgisat%o 2 aro 2”06, i 15,,, il fl
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Legge 12luglio2011 n.106;
Visto il Decreto Dirigenziale 6 febbraio 2004, recante le procedure per la verifica
dell interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico:
‘I 5tO li Decrcto Di igennue 25 abbraio zuib, rec,antc, moamche e mtegraziom
ai Decreto
Dirigtnziale 6 febbraio 2004
Visto il D.P.R.. 26 novembre ‘00 1 n 233 R ‘golamento di riorgani”zazione del Winistcro
PC
bcni e le attivuà culturali a norma del’ icolo i mnza 404 ddlla leggc r dicembi e
( ) i 296 come nodific,atc con il ftP R ugho 00 n 91.
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Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turhmo
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell Emilia Romagna
particella i 10 e la particella i 67). confinante con gli immobili come dalla allegata
planimetria
catastale, pr Sii1tLI interesse storico-artistico ai sensi degli artt. 10. comma 1, e 12 del
D I gs 22
,,ennaio 2004 n.42 per i moti4i contenuti nella relazione storico artistica allegatr
DECRE LA
che il bene denominato Chiesa della Natività di Marfr Santissima in Mugnano e
pertinente.
meglio individuato nelle premesse e descritto negli alitgati, è dichiarato di interes
se storico
artistko ai sensi degli arttlO, comina 1, e 12 del D.Lgsl. 22 gennaio 2004 n. 42 e
rimane quindi
sottopn&tn a tutte le disposizioni di tu’ela contenute nel predetto Decreto
Legislativo.
La plammetria catastale e la relazione storico artistica fanno parte integrante del
presente
decreto che verrà notificato ai proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo del
bene che ne
forma oggetto e al Comune di Modena
Il piesente dareto è trascritto presso rAg. dcl reffiwlio savizio pubb
lici hnmobiiart
dalla competente Sopnntendenza ed avra efficacia nei confronf di ogni successivo
proprietario.
possessore o detentore a qualsiasi titolo del bene.
Avverso il presente decreto è ammesso il ricorso amministrativo alla Direzione Genera
le per il
paesaggio le belle arti, i’arcnitemira e I arte contemporanee ai sensi dell articolo
16 del D.Lgsl.
22 gennaio 2004, a 42
Son ) molte, ammes e prcposinon di r corso giurisdizionale al T .R compe
tente per
t rioro a orra d lla 1°’ge 6 di’embre 1971 n 1034 come modifk
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Direione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna
Planimetria allegata
Identificazione del Bene
Denommanone
Regione
Provincia
Comune
Localita
Sito iii
Numero civico
N C.T./N C.F U
Chiesa della Natività di Maria Santissima in Mugnano e pertinente
EMILIA ROMAGNA
MODFNA
MODENA
Santa Mana di Mugpano
Strada Santa Mana di Mugnano
7
foglb 248 particelle B, i 10, 145, 167 parte
Planimetria Catastale
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Relazione Allegata
Identificazione del Benc
Denominazione
Provincia
Chiesa della Natività di Maria Santissima in Mugnano e pertinenze
LMJLIA ROMAGNA
MODFNA
Comune
MODLNA
Località
Santa Maria di Mugnano
Strada SaJa Aaria di Mugnano
7
Regione
Site
Numero civico
N.C. L N.C.L.U.
foglio 248, particelle W 110. 145. 167 parte
Relazione Storico-Artistica
Il complesso immobiliar in oggetto, situato nel Comunc di Modena. compr
ende la Chiesa
parrocchiale della Natività di Maria Santissima in Mugnano con Fannes
so campanile la
canonica e un terreno pertinenziale agli stessi beni.
E necessario specificare che il termine “Mugnano, ricorrente anche nel caso
della parrocchia
dedicatr a San Martino non lontana dal complesso in esamt, e di dcrixazionc
romana (mm ianus
fundi s’ fondo di \1unius e iicoida la xicinanza della \4unra romar a ubca a un po
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Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paeaggistici dell ‘Emilia
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I ‘edificio sacro, danneggiato dal sisma del 996, è stato oggetto nel 2001
di alcuni interventi
di restauro e miglioramento s smico Anchc gli enti sismici del maggi
o 20 1 2 hanno arrecato
danni alla chiesa.
Sotto il profilo distributivo la Chiesa parrocchiale della Natività
di Maria Santissima in
Mugnaio (Fg. 248 part. 13) ha una pianta a croce latina con aula unica,
transetto non emergente e
cappelle laterali; il tetto è a faldc con struttura costituita da capriate
lignee e manto di copertura
in coppL
I a fac iata neo lassica della stessa, in muratura di laterizio facciav
ista, è molto sobria e
connotata da quattro paraste di ordine gigante con capitello dorico e
alto basamento che fanno da
cornice a tre specchiature in sottosquadro e sorreggono una pesant
c trabeazione. un timpano
triangolare con semplici modariatuft, sormontato da una crocL in
ferro, conclude la facciata a
caparma. Al centro della specchiatura centrale di maggiore larghez
za, si aprono il portale
rettangolare sovrastato da una lapide in marmo con Fintitolazione
alla Natività di Maria
Santi ‘sima di Mugnano e un finestrone a lunetta, con comicL modanata
sorretta da due mensole,
hiuso con etratc colorate.
La scansionc ritmica di facciata riproduce alFesterno la morfologia
interna della chiesa. con
l’ampia navata centrale e le strette cappelle laterali. La navata
unica, coperta con una volta a
botte in tinta monocromatica, longitudinalmente, c suddivisa da
quattro costoloni ad arco in
ninque crnpaf altrpe con unghie in cnrrisponden7a dei due
finestroni laterali a lunetta.
Unalta trabeazionc classica ax volge l’intero perimetro interno della
chiesa sostenuta da
osse rti pilastri cui son addos ate paraste dordine gigar te che scandi
scono I pareti lat ral
in orniciai o g i arch
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Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del! ‘Emilia Romagna
minori: quella posta a sinistra dell osservatore, con la statua dell’Addolorata. è dedicata
ai caduti
in guerra. mentrt quella posta a destra accoglie il tonte battesimale la cui ‘ asca e sorretta da
un
capitcllo ionico pro eniente così come iahro cne funge aa acquasantiera all’ingresso
della
chiesa da un ‘eccliio castello della zona.
Prosegucndo sul lato destro si osserva la cappella caratterizzata oltre che da un altare m
pietra
da una tela rappresentante il “1 ransito di San Giuseppe”; detta tela e incorniciata da due lesene
in
marmo, con attico soprastante. Nella cappella seguente, sempre sullo stesso lato,
e situato,
invect. un altare in pietra intarsiata con pala rapprcsentante il Crocifisso.
Dalla parte opposta. sulla sinistra del visitatore. in una ulteriore cappella alloggia un altare
m
scagliola modenese coloratt è inoltre. presente una mcchia dorata in stile barocco dove
è stata
collocaui 14 statua dell’hnuaornta. Proseguendo. nellaltia cappella a simstra, è situato
un iltare
in scagliola modenese colorata, il cui quadro-ancona riproduce S. Lucia compatrona
della
parrocchia, che ridona la vista ad un fanciullo presentatole dalla madrc in pianto.
Nella sagrestia, che era la chiesa precede ile all’attualc. s trova un altare in finto marmo
, con
quadro di igneto. rapprescitante ‘a Madonna dcl Rosario .on San Domenico e Santa Carina
ei
quindici misteri del Rosario
Il pavimento della chiesa, probabihnente originario, è in piastrelle bicromatich di cotto
poroso
di produzione artigianale gialle e rosse posate in diagonale senza fuga
Il ca’npanile, nnii mo’tfl a’tn ira snello a fnppa d pri’mL rettui&olr ci’ cu3piì ttagon
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sormontata dalla croce sorge addossato alla parete nord della chiesa, par* lmente inca
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Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna
n.3976 del 23/03/1 996 come struttura “assolutamente recaria” e con “nulla osta rjferito ad un
arco temporale comunque non superiore a tre anni”.
Il complesso in oggetto, impreziosito dalla Chiesa della Natività di Maria Santissima in
Mugnano, ha un indubbio valore storico-artistico ed architettonico, oltre che testimoniale, in
quanto memoria delle tradizioni religiose della comunità di Modena e, pertanto, deve essere
sottoposto alle disposizioni del Decreto Legislativo 42/2004 e s.m.i.
Redatta da
Teresa Ferrari: Funzionario responsabile del procedimento per la Soprhitendenza per i Beni
Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
Arch. Claudia Mannino: Funzionario responsabile del procedimento per la Direzione Regionale
per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna.
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Architettonici e PaesaggLvtici per le
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Alla Sopriniendenza per i Beni
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OGGETTO: MODENA Immobili attigui alla Chiesa della Natività di Maria SS.
Dati catastali: Foglio 248 Particella 167 (parte); Foglio 257 Particelle 102, 104, 106
Proprietà: Parrocchia della Natività di Maria SS. di Mugnano di Modena
‘ critica dell’intersse culturale cx ad. 12 dcl D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.
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