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COMUNE DI MODENA SCHEDE DICHIARAZIONE DI DI INTERESSE INTERESSE SCHEDE IDENTIFICATIVE IDENTIFICATIVE CON CON DECRETI DECRETI DI DI DICHIARAZIONE D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 - STRALCIO VARIANTE POC-RUE - Adottata con delibera di C.C. n° 90 del 19/12/2013 SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E EDILIZIA PRIVATA Servizio di Pianificazione Urbanistica, Mobilità e Politiche Abitative www.urbanistica.comune.modena.it INDIVIDUAZIONE TUTELE DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI Direzione Generale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bologna Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Elaborato 1c3 - STRALCIO Dirigente Responsabile del Settore: Arch. Marco Stancari Dirigente Responsabile del Servizio: Ing. Loris Benedetti Progettisti: Arch. Giovanni Cerfogli Collaboratori: Geom. Barbara Ballestri Adozione SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune MODENA Località Classe Vincolo MONUMENTALE Tipo Vincolo N° Tutela S074 Diretto Altra/e denominazione/i Denominazione Palazzo Coccapani già Palazzo D'Aragona Ubicazione Corso Vittorio Emanuele, 59 Giardino di interesse storico testimoniale 030 Individuazione catastale presente nel Decreto: Foglio/i: 109 Mappale/i: 102-103 C.S. / Z.E. / Extra Urbana Centro Storico - ZE 3003 Legge 364/1909 art. 5 Legge 1089/39 artt. 1-3 Legge 1089/39 art. 4 Legge 1089/39 art. 21 Legge 1089/39 art. 71 L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822 02/11/1978 Legge 633/1941 art. 20 Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6 Decreto Lgs. 490/99 art. 5 Decreto Lgs. 490/99 art. 49 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12 Decreto Lgs. 42/2004 art. 45 Osservazioni: In data 09/02/2009 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna AUTORIZZA all''Agenzia del Demanio di poter concedere l'uso dell'immobile, al fg.109 mp.103 parte, alla Croce Rossa Italiana. In data 19/09/2013 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna AUTORIZZA all''Agenzia del Demanio di poter concedere l'uso dell'immobile, al fg.109 mp.102 parte e 103 parte, all'Accademia Nazionale di Scienze, Lettre e Arti di Modena. Note: Informazioni Storiche: Vedi Relazione Storica presente nel Decreto. Proprietà: Pubblica 1 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 N° Tutela S074 Denominazione Palazzo Coccapani Localizzazione tutela nel Catasto 1984 Foglio 109 Mappale 102-103 2 3 4 5 6 e MIAiSTERO DEI BENI E DELLE ATT1J ITA CULTURALI E DEL TURISMO Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna ‘ IL DIRETTORE RE I 3 ONAIE VISTA la Legge ‘ agosLo 1990. n. 241 e s.m.i.: VISTO 1 Dvcr t legisan Dt marz 2001 n 165 li i i ge c il i -cnn e t ae lavoro alle dipendenze delle ammini.strazionipubbliche e s m.i. VISTO il Decreto Legislativo 8 gennaio 2004. n. 3 VISTO il Decreto I egislativo 22 gennaio 2004 n 42 recante ebCodL Jei bei cultu at del paesag ’ m e gio s.m.ia VISTO i D.P R o no embre 2007. n. 2.. 3 e s.ms. recante Regolamento di oiani..zazionc del lfiniqtero per i bt ni e le a rMtà cuiru -ali ..i no ‘ma ic ll’ai icol I co ti ta 404 della legge 2 dicembre 2006, tt 296. ed mparticolare l’an. 17. comma 3 lett. h): ìIsmilD.Ldlo2ll 978concu ..atadichiartalapesenza elmteresse ulturaleai sensi della legge 01 giugno 1939. n. 1089 dell’immobile denominato bpdo Coccapani sito in corso Vittorio Emanuele TI, comune di Modena, provincia di Modena, distinto catastalmente al N C E U ‘ foglie 1”9 p1tiC l’e 1Q e 13, ESAMINATA la richiesta di autorizzazione alla concessione in uso all’Accademia Nazionale di Saenze, Lettere e Arti di Modena dAl immobilt denominato ‘Palazzo Coccapani part& ndiiduao in Catasto & NCF i al foglio O), prfdll 02-pate e lO3prte. rihesa avanzata dall’ Agenzia del Demanio filiale Emilia Romagna. con sede in p.zza Malpighi n.11 B 1o,na g sor del mm bie a indicao ci popreta de Dem no dello Stato Ramo Storico Artistico VIST4 1 attuale destmarona d iso ad’ immobile a biblioteca a attivita cul urai: f d i al na n i I e n n ne-’’a t%tre SIRe ‘e1 Q r Z14’ 5 i ‘3 flS,1 ‘ - .. - 5t6) ‘% • EK i..., a _1 •; 4 a a %* 1 .aJ (\ O ‘7 ‘ a - i 7 e • • . o MINISTERODEIBENIEDELLEAJ7”IVITA CULTUP.ALIEDEL TURISMO Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna ‘ 1. L’esecuzione di lavori ed opere di qualunque genere sull’immobile è sottoposta a preventiva autorizzazione della competente Soprintendenza ai sensi dell’ari. 21, commi 4 e 5 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.; 2. Tenuto conto della situazione conseguente alle precedenti destinazioni d’uso, si prescrive la fmizione pubblica dell’immobile oggetto della presente autorizzazione; 3. L’immobile non dovrà comunque essere destinato ad usi, anche a carattere temporaneo, suscettibili di arrecare pregiudizio alla sua conservazione e fruizione pubblica o comunque non compatibifi con il carattere storico e artistico del bene medesimo. A tale riguardo ogni variazione d’uso, anche qualora non comporti modifica della consistenza architettonica dell’immobile, dovrà essere preventivamente comunicata alla competente Soprintendenza, ai sensi dell’art.21, comma 4 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.; La planimetria catastale fa parte integrante del presente provvedimento che sarà notificato, in via amministrativa, agli interessati ed al Comune nel cui territorio il bene si trova. Le prescrizioni e condizioni contenute nel presente provvedimento saranno trascritte nei registri immobiliari, su richiesta del competente Istituto, presso la competente Agenzia del Territorio Servizio Pubblicità Immobiliare. Avverso il presente provvedimento è anunessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il T.A.R. compttente per territorio secondo le modalità di cui al Decreto Legislativo n. 104 del 2 luglio 2010 e s.m.i., ovvero è ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. Bologna, li 19/09/2013 e TTO REGIONALE — I aL ttJ aria Francesco I 2 di 5 8 o MINiSTERO Dtt BK i E DELLE ATTIVITA CUL TURALI E DEL TURiSMO Di; ezione Regionale per Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna Plannetra M1ata I 3 Identificazione del Bene Denomhaa o provincia di comune di sito li’ distinto in Catasto a N C.E U Palazzo CoccapaW pa t Mode rn Modena Corso Vittak, Emts te e I! 1 Foglio 09 artice& i 2-parte c 10 partc Pi rimttri ‘onpl s& adall’iei ut1tti / /%s: :e •b.. •eS’ :. ;:t 9 o MLWSIERO DEI BEM n DELLE Al THIIA CLLTUR4LJ E DEL TURiSMO Di; ezone Regzcnale pa Be, ti Culturali e Paesaggtstiei dell Emilia Romagna . Pia fine i•ia Allegata 23 identificazione del Bene Palaz..c Citbapaai -pa.e Denn kat polr’I dl comune di sito in diatn% a t a Mod :i Modena Corso . t fOgli Emanuele Il 07, ra Sebe (2-a dflC c itLOflO L 3 6 j Ctc Planimetria Piano Interrato r.trt1; ! :$ì. •1 - r I .. —b •t ‘-Ss a — — ..t a 10 ,‘ I ‘vfIAJS]ERO DE] BEVE DELLEATTIVITA CLLTcK4LIE DEL TURISMO Direzione Reg oiw1epe i Beii Culturali e Raevaggstci dell ‘Emil Romagna Planimetria Allegata 3/3 IJeIILiIicazorlC de Rcnc Denominato provincia dl comune di Palazzo Coccapani nar e Modena vlodena Corso Vittorio Emanuele 11 Foglio 109, particelle IO2parte e 1O3parC sito in distinto in Catasto al N CE U. Plan met ia Pi m t rimo e pianc ammezzato a IL k 11 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune MODENA Località Classe Vincolo MONUMENTALE Tipo Vincolo N° Tutela S076 Diretto Altra/e denominazione/i Denominazione Caserma Fanti Scuola Militare Ubicazione Via Saragozza, 105 Giardino di interesse storico testimoniale Individuazione catastale presente nel Decreto: Foglio/i: 143 Mappale/i: 463-466 C.S. / Z.E. / Extra Urbana Centro Storico - ZE 3022 Legge 364/1909 art. 5 Legge 1089/39 artt. 1-3 Legge 1089/39 art. 4 Legge 1089/39 art. 21 Legge 1089/39 art. 71 L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822 02/11/1978 Legge 633/1941 art. 20 Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6 Decreto Lgs. 490/99 art. 5 Decreto Lgs. 490/99 art. 49 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12 14/06/2013 Decreto Lgs. 42/2004 art. 45 Osservazioni: * Il Decreto del 1978 cita il solo Mp. 463, ma fa parte della Caserma anche il Mp. 466, essendo la sua via di accesso, di conseguenza la Soprintendenza considera la tutela estesa su entrambi i mappali. Con nota prot. 3336 del 13/03/2008, la Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna, convalida il trasferimento di proprietà dal Comune di Modena alla Provincia ai sensi del D.Lgs. 42/2004 art. 54 co. 3, anche in assenza di autorizzazione prevista dall'art.56. Il decreto emesso, ai sensi del D. Lgs. 42/2004, il 14/06/2013 rinnova e sostituisce il pregresso provvedimento. L'immobile ha autorizzazione all'alienazione con prescrizioni, ai sensi del D.Lgs. 42/2004 art.55, del 19/09/2013. Note: VEDI ANCHE TUTELE N° 9 - Chiesa di San Pietro; N° 11 - Ex monastero Benedettino di San Pietro; N° 30 - Casa Rossa. Archivio: comunicazione su Caserma Fanti, prot. 8466 del 11/05/1998. Rinnovo tutela a seguito della "verifica dell'interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico" ai sensi dell'art. 12 del D.lgs 42/04 e s.m.i., inoltrata dalla Provincia di Modena (cooproprietario insieme al Demanio dello Stato -ramo artistico-storico archeologico- con sede in Roma). Informazioni Storiche: Vedi Relazione Storica presente nel Decreto. Proprietà: Pubblica 1 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 N° Tutela S076 Denominazione Caserma Fanti Localizzazione tutela nel Catasto 1984 Foglio 143 Mappale 463-466 2 3 4 e Minhtero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna IL DIRE i: ron REGIONALE Visto il Decreto I egislativo 30 mano 2001 r 165 “Vornv g rerat vll’,rdin me fi d i lavoro alle dipendenze delle amministrazionipubbiiche Visto il Decreto Legislativo 20 ottobre 1998, n 368 “Istiurione dei ltfinivteroper i beni e le attività culturali, a norma deLl art i i della legge 15 mar-o 199” n 59 ‘ome modificato dal Decreto I egislativo 8 gennaio 2004, n. 3 “Riorganizzazione dei lfinistero per i beni e le attività culturali. ai sensi dell’an i della legge 6 luglio 2002, n 13” Visto l’articolo 6 del Decreto Legislativo 8 gennaio 2004, n.3, recante disposizioni transitorie e finali; Visto il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.42 “Codice per i beni culturali ed il paesaggio, ai sensi dell art IO della legge 6 luglio 2002. n. 13 come modificato cnn il Decreto Legislatio 24 marzo 2006, ti. 156, il Decreto Legislativo 26 marzo 2008, n.62 e la Lcgge 12luglio 2011, nJ06; Visto il Decreto Dingenziale 6 febbraio 2004. recante le procedure per la venfica dellmteresse culturale del patrimonio immobiliarc pubbhco. Viso i ) ceo Dirgcrnal 8 etb a .0 5 recant ri difc t. c mtc.grancni al Decrctc o itiilc6fbbao2o I o• )D 6o i Gs) Li i e 1 t I iltil eic og i la c rn 4 1 (.iO( .9( o’ idfiac 1D’R’ ‘OO’ 9 to I )M dl 02 11 19 8 i 1 u i Il dc o r E ladl ‘tatodl(oni d Id hoi 1 Ict a ‘11 1 ipo/( i’ %j)L da ‘i., S I 2 i. )k, I “. “ , ,‘ ‘4’ ‘b . I ‘ i IS ‘ ( I ‘ ).y 11 i L 4 t rt V t I x dcia c t R( 3’’ ( i id b ‘C 10 I • i ( n’ta • I ‘iLi’i 4 •I i I’ - • 1) 1 i’ , 1 J i 5 iWinistero per i Beni e le A ttivitò Culturali Direzione Regionale per i Bcni Culturali e Pac5aggistici dell ‘Emilia Romagna Ritenuto che I immobile denominato Ex Caserma Fanti Regione EMILIA ROMAGNA Provincia di MODENA Comune di MODFNA Sito in Via Saragozza Numero civico I 05 Distinto al NC.T /N C F.U al foglio 143 particelle 463 e 466 confin ante con gli immobili come dalla allegata planimetria catastale presenta interesse storico-artisti co ai sensi degli artt I O, comma 1 e 1 2 dcl D.Lgs. 22 gennaio 2004 m42 per i motivi contenuti nella relazione storico c disti n llegata; , DECRFTA che il bene denominato Ex Caserma Fanti, meglio individuato nelle premes se e descritto negli allegati e clicbiaratn di interesse storico artistico ai sensi degli artt. I O. comma I e I 2 del D.Egsl. 22 gennaio 2004, n. 4 e rimanc quindi sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto Decreto Eegislativo. La planimetria catastale e la relazione storico artistica fanno parte integra nte del presente decreto, he r nno a e aostituisce i 1 1 pregresso pro x cd mento citato nelle premesse, lo stesso 1 decreto, con il qualc il bene rimane sottoposto a tutte lc disposizioni di tutela contenute nel Dcc c o I cg s a i o “2 00 sarà notificato, in via amr un stratix a, ai proprictari, posscsson o de cito aq alsas tt I dclb rcc crcf rmaotgct r COL rcdiVodcr 11 I csr c c’ e c t a cn i )r 5 ci ii c ic nor scr i i( nubrnicna mmomnarc dala orrtrt Sp i’d r cd a f c c tdi ari icccsx p pctari ) 5 5 )d t rt r 3 q 5 t ol c \xvcr il rst c cc c r )s r rs t acrc ras go cb I ri ch t a o a li, t,r ) )4 4 . , • ‘ I i) u I ( ) hal D I ( E 6 i’vlinLstero per i Beni e le Attività Cultura/i Direzione Regionale per i Beni Culturali e Faesaggistici de/I ‘E,nilia Romagna Planimetria allegata lclentificazionL dcl Bcn Denominazione Regione Provincia Comune Sito in Numero civico Ex Caserma Fanti EMILIA ROMAGNA MODENA MODENA Via Saragozza I 05 N.C uN CE U. foglio 143 particellc 463 e 466 Planimetria Catastale I ‘* /ì /Ì i I / 7 Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Regionale per i Beni Culturali e PaesaggLstici dell ‘Emilia Romagna Relazione Allegata Identificazione del Bene Denominazione Regione Provincia Comune Sito in Numero civico N.C I IN C.EJJ Ex Caserma Fanti EMILIA ROMAGNA MODENA MODENA Via Saragozza I 05 foglio 143 particelle 463 e 466 Relazione StoricoArtistica 11 complesso immobiliare denominato Fx Cascrma Farti sorg n ll’isolato he fir dal X secolo, ospitava l’insediamento religioso di S Pietro, affidato ai monaci Bened ’ttini della Badia di Nonantola Tale luogo era collocato fuori dalle mura di Modena fino al i I 88 quando la nuova cinta lo ingiobò nella città. In epoca napoleonica il monastero iene utilizzato come caserma destinata alle truppe di passagg o ‘5 ci I 82 i Duca F an esc IX ost tuisc il Corpo dei Pioni n d c enc ospitato nel fabbri ato n trutturato al uopo n 1 i 823 i insedia la SLuola dei ( adetti Matematici P or en ispirata a I olitec ri di Pangi Nel 18 8 pcr volon a del Duca Fra resco R iie installato un oioIogo sul frontone cci rale dcl C s ma on a caduD 1cl Ductc I stc rs i f on c al suc ss I o a r a dcP ‘ 8 I K% r Ministero per i Beni e le 44 ttivita Culturali Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Rom agna Nel i 860 il Re Vittono Emanuele TI istituisce nella caserma di S. Pietro la Scuola Militare di Fanteria, evento che comporta una prima nstrutturazione dei locali alla quale ne sugue una seconda nel I 890 Nel 1901 nella caserma viene insediato il Distretto Militare. L’immobile denominato “cx Caserma Fanti” è situato nel centro stonco della città di Modena con accessi da via Saragozza nn. I 05, 1 09. 1 1 1. L’edificio, quando viene eretto. in quanto destinato a una struttura militar e. assume una configurazione neoclassica ispirata all’ordine donco. I ‘edificio ha sviluppo planimetrico a “C”, tre piani fuori terra, con la fronte aperta onentata a sud. Sul lato sud, a ridosso del muro che affaccia su viale Rimem branza, è presente un coipo di fabbrica ad un piano con coperto a falda unica in coppi e ampie aperture carrabili rettangolari regolarmente ntmate. Il fabbncato delimita un ampio cortile rettangolare, di circa I 700 mq con al centro un aiuola alberata Il prospetto interno settentnonale presenta la parte centrale leggermente avanzata ed è concluso da un timpano tnangolare al cui centro si colloca un tondo con due stucchi in rilievo ai lati Alla sua sinistra un arco carraio archivoltato collega il cortile alla via pubblica; anche le testate delle due ali sono concluse da un timpano triango lare. L’alzato ha la superficie esterna del piano terra lavorata a bugnato a fasce orizzon tali gli altri duc piani soro sempliceme ite intonacati Il partito a chitetto neo e articolato su tre rdini di aperture regolannente iitmate ai o an cr a rappr s rtat da I n stre quadrate i due p ani supcnor da finestre rettangolan lc r crtu e dcl )iar( obilc oro n a e da ui timrano rizzo italc sonctto da r enso e inistihnee 1 3 spctt uste T ono ir clusi da ur oi uca c a dcrtclh h crc flEC intero r rict ( dc fabb io c I i i il jra ione dcl Irorte ntcrn e rnropo sta an h sul prospetto atri vi r it( as ( na iir aio CT le ort o iral rs’itut ordoi gt e ti i I ic sta/ i a ii id )flX0ihiiO e i r i’’ i tr rF I t rìi I t dt ‘o i e i i p i i i i i r r ci I 9 Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna L’immobile denominato “ex Caserma Fanti” presenta interesse storico artistico in quanto testimonia le tecniche costrutti e antiche e la tipologia delle caserme militari della pnma n_ età dell’Ottocento. Inoltre il bene per la sua ampiczza c la specifica articolazione edilizi a. esemplifica le modalità della crescita urbana modenese nel e XIX e per di più per le soluzioni architettoniche e formali adottate viene a connotare e a qualificare unampia porzio ne della città. . Redatta da ArLrì. banid Jeneghini 1unLionario rcsponsabile del procedimento per la Sopnntenden za per I Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna. Modena e Reggio Emilia Arch. Claudia Mannino: Funzionario responsabile del procedimento per la Direzione Region ale per i Bern Culturali e Paesaggistici dell Emilia Romagna. Visto : Il DIRETTOjEREGIONALE Arch. C a Di raiesco cw / PFI? 10 e MINISTERO DEI BENI E DELLE AITIV1TA CULTURALI E DEL TURISMO Direzione Regionale per i Ben! Culturali e Paesag gifci dell’Emilia Romagna ‘ IL DIRETTORE REGIONALE VIST k la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.; VISTO il Decreto Legislatho 30 marzo 2001. n. 1a5 Norme geneiali sull’ordinamento del lavoro alle d4,cndcnze delle amninist’rcionipubbhche e s.mi; VISTO il Decreto Legislativo 8 gennaio 2004. a VISTO il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004. n. 42 recante “Codice dei beni cultw ali e del paesaggioe san i.; VISTO il D.P.R. 26 no’ embre 2007, n 233 e s mi recan te 1?egolwne ito di oiganizzazione del Ministe; o per i beni e le attnità culti i at a noi ma dell articolo i comma 404, della legge 2 dicembre 2006 i,. 296. ed in particolare, l’mi 17. com ma 3 lett h) VISTO il Decreto del Direttore Regionale del 14/0 6/2013 con cui è stata dicifiarata la presenza delrinteresse culturale ai sensi degli artt. 10 com ma i e 12 del D Lgsl 42/2004. dellimmobile denominato Ex Caserma FanW sito in via Sara gozza 105. comine di Modena. pro’4ncia di Modena, distinto catastalmente al foglio 143, particelle 463 e 466, ESAMiNATA la richiesta di autorizzazione all alien azione relativa allimmobile denoninato Ei Caserma Fanti’ mdividuato m Catasto al fogli o 143, particelle 463 e 466. richiesta avarzata aa!ia Pro’ incia ai Modena .on sede : iae Martiri della Libertà 14. con’ae di Modena provincia di Modena; visì’o che attualmente l’immobile e in disuso, qsi’o il regram nd ptese i ai all Pro ne a .. ‘ odena ar’ aie misu te te ‘bss ‘re al a eurarc coiser ai n ciel a.. s g tietn oi n a -i QOQO ‘“e laa. & ocr ONSlDER a co r ita e ‘i r ‘le , f reg ’-ie ‘-g’ .t_.ttr izaz ; -; Le’ i a a a”Mieaa ‘ ‘ aC ,r t ‘• •.‘ a r i ‘IS , i’ lLe’ b: s C’I £_. . snoi i. %. e. 1’ .,b+ I -i . i— 01 e ‘Il 11 MIA’]STERO DEI BENI E DELLE A TTIVITA C UL TUK4LI E DEL TURISMO Direzione Regionale per : Beni Culturali e Paes aggz5 tici dell ‘Emilia Romagna nelFatto di alienazione che. di tale atto. costi tuiscono obbligazione ai sensi deWarticolo 1456 del codice civile ed oggetto di apposita clausola risolutiva espressa: I L esecuzione di la ori ed opere di qualunqu e genere sull immobile è sottoposta a prex enti\ a autorizzazione della competente Soprintendenz a ai sensi dell’art 21 commi 3 e 5 del D. Lgs. 42!2OO4esm.i. 2 Tenuto conto della situazione conseguente alle precedenti destinazioni duso, si prescrive la fruizione pubblica delle strade interne comprese tra le vie San Pietro, Saragozza e il parco delle Rimembranze e del cortile delFimmobile oggetto della presente autorizzazione; 3 L’immobile non dorà comunque essere destinato ad usi anche a carattere temporaneo. suscettibili di arrecare pregiudizio alla sua cons ervazione o comunque non compatibili con il arati st3ricO ai iiiiu uei bene medesim o. A tale riguardo ogni variaziune d’ uso, anche qualora non comport modifica della consisten za architettonica dell’immobile, dovrà essere pre entivamente autorizzata dalla competente Soprintendenza, ai sensi dell’art21 comma 4 del D. Lgs. 42/2004 e s m i. . La planimetria catastale fa parte integrante del presente provvedimento che sarà notificato, in via amministrativa, agli interessati ci al Comune do’e il bene è ubicato. Le prescrizioni e condizioni contenute nel prese nte provvedimento saranno trascritte nei registri immobiliar, su richiesta della competente Sopr niendenza, presso la competente Agenzia del Territorio Servizio Pubblicità Immobiliare. Av ‘erso il presente provvedimento è ammessa prop one di ricorso giurisdizionale a anti il r R competnte er rr’torio sc ndo le mo al tàosizi di u I Dcre o egisla c OI e 1 I glio : ‘io e m. i ss ne so aod ns o I o lo r to d L rr i r’ ta UI o azi ciclprsic — . , T<,U IU UT R k 12 ,, ‘ O . MINISTERO DEI BENI E DELLE AITIVITA CULTURALI E DEL TURIS MO Direzione Regionaleper i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna ‘ Identificazione del Bene Denominato provincia di comune di sito in distinto in Catasto Planimetria Allegata 111 Ex caserma Fanti Modena Modena via Saragozza 105 Foglio 143 Particelle 463 e 466 Estratto di mappa catastale IL DIRE STO RE RE IONALE Arch C a Di Fr ncesco (G 3di3 13 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune MODENA Località Classe Vincolo MONUMENTALE Tipo Vincolo N° Tutela S202 Verifica d'interesse Altra/e denominazione/i Denominazione Casa protetta per anziani "Ramazzini" Ubicazione Via Giuseppe Luosi, 130 Giardino di interesse storico testimoniale Individuazione catastale presente nel Decreto: Foglio/i: 141 Mappale/i: 283-282 subb.8, 2 parte sud, 1 parte sud e 9 parte sud C.S. / Z.E. / Extra Urbana Z.E. 1152 Legge 364/1909 art. 5 Legge 1089/39 artt. 1-3 Legge 1089/39 art. 4 Legge 1089/39 art. 21 Legge 1089/39 art. 71 L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822 Legge 633/1941 art. 20 Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6 Decreto Lgs. 490/99 art. 5 Decreto Lgs. 490/99 art. 49 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12 04/09/2013 Decreto Lgs. 42/2004 art. 45 Osservazioni: A seguito della Verifica di Interesse, la parte NORD dell'immobile è stata dichiarata PRIVA DI INTERESSE ai sensi del D.Lgs. 42/2004; prot. 13480 del 09/09/2013. Note: Tutela a seguito della "verifica dell'interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico" ai sensi dell'art. 12 del D.lgs 42/04 e s.m.i.. Informazioni Storiche: Vedi Relazione Storica presente nel Decreto. Proprietà: Pubblica 1 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 N° Tutela S202 Denominazione Casa protetta per anziani “Ramazzini” Localizzazione tutela nel Catasto 1984 Foglio 141 Mappale A-283-282 parte 2 30t8 *•;‘ dci Beni e delle .‘lit/vitù Culrui’csli e del 1 lu s i;i ri o I)irezione Regionale per i Beni Culturali e Puesaggisi ici de/i Emilia il-fiflisten) Rmnagmi IL DIRETTORE REGiONALE istø il Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n. 1 65 “Nor me generali suII’ordincirncnio de! lavo . ro alle dipendenze delle arnnhinistrazioni pubbliche “; iT sto il Decreto Legislativo 20 ottobre I 998, n. 368 ‘IsllI uz!one de! Ministero per i beni e le aIfii’ità cuburali. a norma dell ari. li della legge 15 marzo 1997, n. 59 come modificato dal Decreto Legislativo 8 gennaio 2004. n. 3 “Riorganizzaz ione de! Afinisiero per i beni e !c’ anività culturali, ai sensi del! ‘ari. i della legge 6 luglio 2002 , n. 137”; Visto l’articolo 6 del Decreto Legislativo 8 gennaio 2004, n.3, recante disposizioni transitorie e finali; Visto il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n,42 “C’odice per i beni culiurali ed il paesaggio, ai sensi dell ari. 10 della legge 6 lugli o 2002, n. 13 7 come modificato con il Decreto Legislativo 24 marzo 2006, n. 156, il Decreto Legislativo 26 marzo 2008, n.62 e la Legge 12 luglio 201 1, n.106; Visto il Decreto Dirigenziale 6 febbraio 2004, recan te le procedure per la verifica dell’interesse culturale del patrimonio immobiliare pubb lico; Visto il Decreto Dirigenziale 28 febbraio 2005, recante modifiche e integrazioni al Decreto Dirigenziale 6 febbraio 2004; Visto il D.P.R. 26 novembre 2007, n. 233 “Regolam ento di riorganizzazione de! Minisiero per i beni e le ailività culiurali, a norma del! ‘àriicolo 1, comn;a 404, della legge 27 dicembre 2006, i,. 296”, come modificato con il D.P.R. 2 luglio 2009 , a 91; Vista la nota dei 22/11/2010 ricevuta il 25/1 1/2010 con la quale il Comune di Modena ha chiesto la verifica dell’interesse culturale ai sensi dell’an. 12 del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 per l’immobile appresso descritto; Visto il parere della competente Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici espresso con nota prot. 5387 del I 1/04/2011, pervenut a in data 14/04/2011; “, “, Ritenuto che l’immobile denominato Regione Provincia di Comune di Sito in Numero civico Casa protetta per anziani “Ramazzini” Emilia Romagna Modena Modena Via Giuseppe Luosi I 30 3 I) ,I I (I (r t 1 fa ) %tg ‘e. id • ‘ • t b ti I I i i • t I 1’’ I i. i ‘% )t1)t .. i 4%. I’bJ IL t •1 ti (, ‘I I , I 11 I I (il Uditi 1 4. 4 h ’ .p t%ti i 4% • 1 L . ? \tI I I nil l’i ‘ i, 4’ 1’ e i, i ‘ (1 ‘ i tj ‘I j j ‘ ) j ( I” t L i JJ t )I ( KI I a buit dt.nominat ( asa proUSt i per annani “Ramanini iregli ) n dn tu i iiellc e descrit negli d lcg il L Ii Id do d lite %% tor c il sii ti sc dcjli a 10 cønm I’ dcl DissI tLaIJi() 4 i 4’ c, liii L it.nij. otto p S a lui disposw i. in i tutcIa c )fltenUt id 1 predetto Vtueto L cusi itii n I a plarnmetna catastale e la relanon c sto ico aitistica fan io pade inte grante.. del pitsGntc decreto che ierra notilicai ) ai proprie tan. postsson o detenton ‘i qualsia si titok dtl bnt ch ne fonna oggetto. 11 resn c dtsnto c. trascritto pre sso I Agei da dci I eiriton o - sen t’io pubblicità immobiliare dalli competenti., Sopnnt endenia ed n rà efficacia mi 1 eo r onn t’ di ogi i ‘Css i’ proprietario possessore o det ni » q i Isi isi bit c d 1 b iii. “ eis( pr li. itt c irni cs%, i c T% i in tr c l.Lircsicnt(u ili., ei Pa S4$4 O kbtlItarti.l i tait ur o i ia ct.a st’ lei Ir. k k ) cn ai 004 n 4 Suoqcltwanine’, il iLTi rs i Y kR flL1 t,.tit i p IM cOLi I...LL )di • 1 ci i aiti cata c,c i I) tcilt t. li,lic ( ( 4 e cr rdi aj t( l I I i’ i 9 i, i PIO IC%SG ‘ i Lt Il’ Znla Di )ancet 4 dci Ileni e dc’//c A ttività C ‘uliurcili e dcl Turismo I)irezione Regionale per i Beni Culturali e Pcmtwci ggistic’i cicli ErniIiu Rom ì1’iifliStCI’() agmza Relazione Allegata identificazione del Bene Denominazione Casa protetta per anziani t “Ramazzini’ Regione Emilia Romagna Provincia Modena Comune Modena Sito in Via Giuseppe Luosi Numero civico 130 foglio 141 particelle 283, 282 subalterni 8, 2 parte sud, N.C.T. I N.C.E.U. I parte sud e 9 partesud Relazione Storico-Artistica . L’Ospedale Ramazzini, ubicato nella periferia di Mod ena, entro un lotto quadrangolare, è composto da tre edifici: il corpo principale, sorto com e Ospedale Tubercolosi e (‘ontagiosi, la camera mortuaria, ora utilizzata come cappella, l’abitazio ne del custode, ora adibita ad ufficio; vi sono, inoltre, alcuni fabbricati funzionali ed una casa di riposo per anziani, che trova collocazione all’interno del complesso, sia nella porzione originaria sia negli immobili di costruzione più recente. Nel 1907 il Consiglio Comunale del Comune di Mod ena, in accordo con la Congregazione di Carità, decise di procedere alla costruzione di “padiglioni per il ricovero dei contagiosi e tubercolosi”, nell’area della Piazza d’Anni a nord -ovest dell’Ippodromo, secondo il progetto redatto clall’ing. Emilio Giorni, approvato dal Consigli o il 15 gennaio di quello stesso anno. In seguito, furono apportate alcune modifiche, ma fu anch e ritenuta non soddisfacente la scelta del luogo, troppo vicino alle abitazioni e, pertanto, pericoloso per la salute. In accordo con l’Amministrazione Provinciale, si decise l’acquisto di un terreno nell’area di Villa San Faustino di oprietà del Cav. Alfredo Pedrazzi, a ponente di Casa Leoni. Il progetto definitivo fu redatto il 30 ottobre 1908 e approvato con due delibere di Consiglio Comunale, una del 29 marzo e l’altra del 14 aprile 1909: con quest’ultima si auto rizzò anche l’acquisto di oltre 20.000 mq circa di terreno di proprietà Pedrazzi, formalizzato con decr eto Prefettizio il 30 ottobre. Vista la nuova collocazione dell’edificio. l’Uff icio Tecnico Comunale redasse nuovi progetti per la costruzione della rete t’ognaria (2 lugli o 1909). Il 26 novembre 1909, con delibera di Giunta n. 761 2, venne dato incarico alla Società Cooperativa Murato-i, di costruire l’Ospedale Tubercolosi e Contagiosi. I lavori iniziarono il 6 nove mbre 1910 ed il complesso lii inaugurato il I 8 giugno 1914. Il nosocomio non era ancora pron to per accogliere i malati: risulta, infatti. dalle delibere del Consiglio Comunale (3 1 luglio 191 4). che l’Ufficio di Igiene riteneva indispensabili 3 5 J’IiìfliStC?FO ciL’I J?CI7i e de//c’ Attività Cii/rurcili e dcl Turtwno Direzione Regionale ìer i Beni Culturali e Paesaggist ici dcli ‘Emilia Romagna alcuni interventi supplementari. come “lo zoccolo a smalto da farsi in tutti i locali, contro il diffondersi dei morbi”. il I 6 ottobre 19 14 il Con siglio Comunale approvò l’intitolazione dell’Ospedale a Bemardino Ramazzini, illustre scien ziato modcnesc. Per tutto il 1 91 5 furono eseguiti lavori di completamento e il IO dicembre fu approvato il progetto per l’impianto a gas della società Union des gaz. per la fornitura di luce e riscaldamento. Il primo settembre I 916. la Giunta Comunale deliberò la rescissione del contratto per la costruzione della recinzione metallica, con la Società C’oopenaiva Fabbri, a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, e della conseguente mancanza di manodopera. Il 25 giug no 1929, il Consiglio Comunale approvò il progetto per la costruzione di una camera mortuaria annessa all’Ospedale Ramazzini (fino a quel momento si utilizzava a tal scopo un locale sotterraneo nell’edificio principale), in conformità al progetto redatto dall’ing. Emilio Giorgi dell’Ufficio Tecnico Comunale nell’aprile 1928, da appaltarsi alla Cooperativa Muratori. Nel 1948 a Modena subentrò la necessità di avere un numero maggiore di locali per il ricovero dei malati di tubercolosi, e si pensò di adatt are il Padiglione dei Cronici, in Viale Storchi, come Sanatorio. Dopo una visita degli ispettori sanitari, prof. Cesari e ing. Romoli, per constatarne l’adattabilità e il loro parere contrario, si decise di approntare l’Ospedale Ramazzini. La Giunta, con delibera n. 6894 del 21 aprile 1948, incar icò l’Ufficio Tecnico di predispone un progetto di prolungamento dell’Ospedale, per ottenere una ricettività di 100 posti letto riservati a tubercolotici. Il progetto redatto dall’ing. Ugo Cavazzuti il 14 maggio 1948, fu approvato dalla Giunta Municipale il 22 giugno ed i lavori, appaltati alla Cooperativa Muratori e Cementisti di Modena, si conclusero nel 1951. Nel 1967 gli Istituti Ospe dalieri di Modena fecero domanda per la sopraelevazione parziale del fabbricato adibito ad Istituto di Tisiologia. Il progetto, a firma dell’ing. Mario Pergetti, consisteva nel ricavare, da una terrazza posta all’estremità nord del vecchio edificio ospedaliero, un locale per il soggiorno degli ammalati; il Comune, il 10 giugno 1968, autorizzò i lavori che, però, non furono realizzati . Nel maggio 1977 l’Ufficio Tecnico Comunale, a firm a dell’ing. M. Pergetti, propose un recupero funzionale dell’edifico a centro civico e socia le, con annessa casa protetta per anziani non autosuflicienti. In luglio il Consiglio Comunale appr ovò il progetto e il sindaco rilasciò la concessione edilizia il 5 ottobre del 1981 Il compless o, divenuto &isa proietta Ramazzini. negli anni ha subito diverse opere di adeguamento per la prev enzione incendi, per la climatizzazione, per l’eliminazione delle barriere architettoniche, fino alla manutenzione straordinaria del 2001 all’area esterna e ai prospetti. . Il corpo originario è costituito da un edificio con pian ta a “C”, a due piani fiori terra oltre al seminterrato, configurato secondo i principi della simmetria. TI prospetto principale, orientato verso sud. presenta la parte centrale leggermente avanzata e delimitata da due corpi appena sporgenti, in cui sono ubicati gli ingressi sopraelevati di alcuni gradini rispetto al piano stradale. La fascia basamentalc, intonacata a fasce di bugn ato liscio. è scandita dal ritmo regolare dalle 4 6 I ) , I) i ,. L1 I)’ f F .% a 11 ‘ t I .( I i i ‘ • •‘ lt I, iiaé,’.dcJ tt i’acainktit’ tI 1 J t I , I I. ‘ “i f’ ti di., i ‘ ipdta IltU i ‘Iii. J 1 i tu it t I I 11 1 1(1 i e i . i 11 I •1 I • L ., .. I i . I . I I I I ‘IÌtt)C I’ i’d o Iii pressi da’l diti p ancq’ a1 i i bb ‘si a i ap tu k jjølI 1,1 flìT i C’ ad Ftt i c.anr n’ei tir i nisti di in ltaalt to Pus ti Li impianto pIarnnctnu rcttaiurdir ad un pi ti c rii 4 op itut Iu IaId m dut icctssi ]Ut11( pnnca alt dmttamtntt da u I i. osi c. I alin %u ictrt cntr i nb tduti d ui a t rc c scalinata di inqut suada in i n ii L Il t i e pni u al c rt bri/ìøt dal totp ) csnt ilc capanna intcranicntc Intonacat( c trntt4sziat( con i l)urtc nt ad iiw i t itk c. t i ift li un incorniciatura a pieno centr ) ‘%cl prosp a p st u rc la lascia basaii entalc e il tunpano di coronamento sono intonacati e tinteggia ti rnentic il iesto della InwatUra L in lattn, o facci aa vista I fianchi presentano 1 stes i tip 1o,i i costrUtti a dcl rctzo cor finestrc ad arco a tutt scsto :%L,1 , ‘ ‘ . ‘ ‘ edificio al mappak ‘8 ongin uiair unc. dc.stii ato a I ili tuffi o ‘s au ii it tai’nctic qJJ(rJI1oart fa prder 14 simnatii i nel piospeu noid d duc pia I (dli’tc ìtiìacìtìa csc u,jatel cio i pintc i piuic t’ t runtui tI’ latt. f i ti ) I t s1 cau • c 1 icc ‘ )Iii 1.LG t. uott i lt ‘ . k U u i j ti t t t c c I, I a idabitL’ I n t i cI’tl i I ti. il s t ) ettt i t ctr i i . I 4’ C)ld I ‘l I 1. 1 I Lì 7 8 I a w e 9 7, e a 0 I I li I I I I. E, il i i i ;r :r I Li I $1’ i i t i TOPI T ‘3 il i I ( I I j’L I I L. i. i I 1 I OGGI I I O IOI)I ‘% ( %‘ pY)t tt.t ainini’R i un 11 It ‘ S L»ti astali kUlk) I 4 1 parti ‘i. li. ì’ %Ubdltfll itti d I I llclpirsnoid ( ithn ira ‘ ud ts liii ic. nt ft a in p i e. u n dcli iuta nltLi,g,nlt de’ pflitkC) C L sudet d l’id irne: t’jiii’eiflc. al frt nti. in r I I I i .st dc tabL ric.t sk n L I c Iblil 3 4 I “ ‘ il liit ri p I (IS ii ta 1/101K dcl’ ttatttuth’t de pìrtiC( i, d ud t dalia IrnI.d td igc ite il rcnt ntrd dell dia cst dcl • • . tabbricau storno) I roprieta C omunc di Modena ‘ttca clcll’iptre,ce u.Vund i pfly p i nn bili ti a ‘,rs’ dell ad 1 del flj g 42 2004 e s mi e del D D del 6 febbiaio 2004 cosi e mi modificato dal Dusck 28 tbbru ‘005 dtll)Ddl’ i ‘e ‘ tcuicitìalaricucstiic c)nnic.I li. j,l in nob 1 usnt I SUl .1 ‘i assy’etta ntsi. ti ad i tiu o )4 • u lUøbLS( d I id ti i’ tt ‘vt ic u 1 i ‘i%idl ‘ t )I i. a 8 I, i I (nqu mi ti k iAS% I! 4 i. I I ,1 10 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune MODENA Località Santa Maria di Mugn Classe Vincolo MONUMENTALE Denominazione Chiesa della Natività di Maria Santissima in Mugnano e pertinenze Tipo Vincolo N° Tutela S203 Verifica d'interesse Altra/e denominazione/i Ubicazione Strada Santa Maria di Mugnano, 7 Giardino di interesse storico testimoniale Individuazione catastale presente nel Decreto: Foglio/i: 248 Mappale/i: B-110-145-167 parte C.S. / Z.E. / Extra Urbana Extra Urb. Legge 364/1909 art. 5 Legge 1089/39 artt. 1-3 Legge 1089/39 art. 4 Legge 1089/39 art. 21 Legge 1089/39 art. 71 L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822 Legge 633/1941 art. 20 Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6 Decreto Lgs. 490/99 art. 5 Decreto Lgs. 490/99 art. 49 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12 30/08/2013 Decreto Lgs. 42/2004 art. 45 Osservazioni: A seguito della Verifica di Interesse, l'area cortiliva limitrofa è stata dichiarata PRIVA DI INTERESSE ai sensi del D.Lgs. 42/2004; prot. 13612 del 10/09/2013 Note: Tutela a seguito della "verifica dell'interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico" ai sensi dell'art. 12 del D.lgs 42/04 e s.m.i., richiesta dalla CEER - Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici di Bologna. Informazioni Storiche: Vedi Relazione Storica presente nel Decreto. Proprietà: Ecclesiastica 1 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 N° Tutela S203 Denominazione Chiesa della Natività di Maria Santissima in Mugnano e pertinenze Localizzazione tutela nel Catasto 1984 Foglio 248 Mappale B-110-145-167 parte 2 e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna IL DIREflORE REGIONALE Visto il )ecreto Lc,gislatno 30 marzo 2001 n. 165 Nornzc jcnerah sull ordinamento del lavoro «1k dipendenzc delle amministrazionipubblichc’ Visto il Decreto I egislativo 20 ottobre 1998, n 368 “Istituzione del Ministero per i beni e k attività culturali a norma delVart 11 della legge 15 marzo 199” ti. 59”, come modificato dal Decreto Legislatii o 8 gennaio 2004. n. 3 “Riorganizzazione del lfzmstero per i beni e le attività cultural zi ven.si dell art della legge 6 luglio 2002, a 137 Vistc Putic4 6 1cl Dc %Tbt I LgiSlfli c 8 g niic 2004 r ‘1 recinte d’spn Lioni transitone e finali: Visto il Decreto Legislatio 22 gennaio 2004, n.42 “Codice per i beni culturali ed il paesaggio, ai semi dcl ari’ 10 della legge 6 luglio 2002, a 13 come modificato con il Oac, eto Ltgisat%o 2 aro 2”06, i 15,,, il fl , r tu Ii l&ivu 26 ‘narsx, O”8 a 1 62 e ai Legge 12luglio2011 n.106; Visto il Decreto Dirigenziale 6 febbraio 2004, recante le procedure per la verifica dell interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico: ‘I 5tO li Decrcto Di igennue 25 abbraio zuib, rec,antc, moamche e mtegraziom ai Decreto Dirigtnziale 6 febbraio 2004 Visto il D.P.R.. 26 novembre ‘00 1 n 233 R ‘golamento di riorgani”zazione del Winistcro PC bcni e le attivuà culturali a norma del’ icolo i mnza 404 ddlla leggc r dicembi e ( ) i 296 come nodific,atc con il ftP R ugho 00 n 91. Vsi’ t 0 i ua 2”l u E i ì ri a dell nteress ‘ultu’a ai sd h l’dlD Lt. 2 a’ i 204 4 1 i ippres dcscntto ‘biS 1 dtt ti 1 p e Sopitnd ai x Ben r li ttonti Pa sar%ni. , ‘ a ‘ r . ‘ I ‘ ‘11 ,1 Ill’%t I i 10)1 ‘ I dl si ‘%‘ r I 3 e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turhmo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell Emilia Romagna particella i 10 e la particella i 67). confinante con gli immobili come dalla allegata planimetria catastale, pr Sii1tLI interesse storico-artistico ai sensi degli artt. 10. comma 1, e 12 del D I gs 22 ,,ennaio 2004 n.42 per i moti4i contenuti nella relazione storico artistica allegatr DECRE LA che il bene denominato Chiesa della Natività di Marfr Santissima in Mugnano e pertinente. meglio individuato nelle premesse e descritto negli alitgati, è dichiarato di interes se storico artistko ai sensi degli arttlO, comina 1, e 12 del D.Lgsl. 22 gennaio 2004 n. 42 e rimane quindi sottopn&tn a tutte le disposizioni di tu’ela contenute nel predetto Decreto Legislativo. La plammetria catastale e la relazione storico artistica fanno parte integrante del presente decreto che verrà notificato ai proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo del bene che ne forma oggetto e al Comune di Modena Il piesente dareto è trascritto presso rAg. dcl reffiwlio savizio pubb lici hnmobiiart dalla competente Sopnntendenza ed avra efficacia nei confronf di ogni successivo proprietario. possessore o detentore a qualsiasi titolo del bene. Avverso il presente decreto è ammesso il ricorso amministrativo alla Direzione Genera le per il paesaggio le belle arti, i’arcnitemira e I arte contemporanee ai sensi dell articolo 16 del D.Lgsl. 22 gennaio 2004, a 42 Son ) molte, ammes e prcposinon di r corso giurisdizionale al T .R compe tente per t rioro a orra d lla 1°’ge 6 di’embre 1971 n 1034 come modifk ata wn il Decr’to lgsla lujn (1 r 104 ai ci rcoso straordiianoal ‘apo d’lo Sat a i dl ‘R. 4 io emn17l i i 9) Blsra 3)(8 (TI nlm’Wr i ORI.. I41ÒI 4 Arclk4 ciPflat.P1 ‘L anwco i i 4 o _ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Direione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna Planimetria allegata Identificazione del Bene Denommanone Regione Provincia Comune Localita Sito iii Numero civico N C.T./N C.F U Chiesa della Natività di Maria Santissima in Mugnano e pertinente EMILIA ROMAGNA MODFNA MODENA Santa Mana di Mugpano Strada Santa Mana di Mugnano 7 foglb 248 particelle B, i 10, 145, 167 parte Planimetria Catastale i:ìj ,_‘_ - “.3 .. 4, (A— % 1’ itsaeø• •. • a ..: 1. 1{ 5 e Mini9teì o dei Beni e delle Attìvità Culturali e del Turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistiei dell ‘Emilia Romag na Relazione Allegata Identificazione del Benc Denominazione Provincia Chiesa della Natività di Maria Santissima in Mugnano e pertinenze LMJLIA ROMAGNA MODFNA Comune MODLNA Località Santa Maria di Mugnano Strada SaJa Aaria di Mugnano 7 Regione Site Numero civico N.C. L N.C.L.U. foglio 248, particelle W 110. 145. 167 parte Relazione Storico-Artistica Il complesso immobiliar in oggetto, situato nel Comunc di Modena. compr ende la Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Santissima in Mugnano con Fannes so campanile la canonica e un terreno pertinenziale agli stessi beni. E necessario specificare che il termine “Mugnano, ricorrente anche nel caso della parrocchia dedicatr a San Martino non lontana dal complesso in esamt, e di dcrixazionc romana (mm ianus fundi s’ fondo di \1unius e iicoida la xicinanza della \4unra romar a ubca a un po pu rd cs rispctft all attualL msi “onc .Iclla ri fl di Mndcna 1 o I crua CI csa I anx cchialc delL Nati ta di \lana Santissma d Muoiaio e la rz’ o a I ri r lc di ci r ml erri I prmacFicsr sistc agia i I l4&dat a r t ci rd a ) aptr t r se iS ci dct Fisac csa I i i I e I i f j is i I rw a r i à ? r ti r d t d d t d PI L rt i Ii ‘ . 1) d . i IS i L I a IEI i I c I 6 Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paeaggistici dell ‘Emilia Rom agna I ‘edificio sacro, danneggiato dal sisma del 996, è stato oggetto nel 2001 di alcuni interventi di restauro e miglioramento s smico Anchc gli enti sismici del maggi o 20 1 2 hanno arrecato danni alla chiesa. Sotto il profilo distributivo la Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Santissima in Mugnaio (Fg. 248 part. 13) ha una pianta a croce latina con aula unica, transetto non emergente e cappelle laterali; il tetto è a faldc con struttura costituita da capriate lignee e manto di copertura in coppL I a fac iata neo lassica della stessa, in muratura di laterizio facciav ista, è molto sobria e connotata da quattro paraste di ordine gigante con capitello dorico e alto basamento che fanno da cornice a tre specchiature in sottosquadro e sorreggono una pesant c trabeazione. un timpano triangolare con semplici modariatuft, sormontato da una crocL in ferro, conclude la facciata a caparma. Al centro della specchiatura centrale di maggiore larghez za, si aprono il portale rettangolare sovrastato da una lapide in marmo con Fintitolazione alla Natività di Maria Santi ‘sima di Mugnano e un finestrone a lunetta, con comicL modanata sorretta da due mensole, hiuso con etratc colorate. La scansionc ritmica di facciata riproduce alFesterno la morfologia interna della chiesa. con l’ampia navata centrale e le strette cappelle laterali. La navata unica, coperta con una volta a botte in tinta monocromatica, longitudinalmente, c suddivisa da quattro costoloni ad arco in ninque crnpaf altrpe con unghie in cnrrisponden7a dei due finestroni laterali a lunetta. Unalta trabeazionc classica ax volge l’intero perimetro interno della chiesa sostenuta da osse rti pilastri cui son addos ate paraste dordine gigar te che scandi scono I pareti lat ral in orniciai o g i arch 1 a picno centro i irr mett no r lle ppcll hn I r op n d la cosiddetta Irmata ritmzc i I arto tiionfale chc irnrict c nel ‘ esh t i s s ci UI da duc colon ie lilcrc affiarcate alle parast’ la ,rali aItr du 1 ) ir e i ) iC Jfl i ess d o diii d rico sostengono il secondo arco t I C l c io ri rli c p r o on una sC fli upola c ata c )n un affrcso di ( hc apr c c ta S j asa d rct ra port r vo daz i anc I Lido 3rrbinos t - par t o c ra a i 7 e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del! ‘Emilia Romagna minori: quella posta a sinistra dell osservatore, con la statua dell’Addolorata. è dedicata ai caduti in guerra. mentrt quella posta a destra accoglie il tonte battesimale la cui ‘ asca e sorretta da un capitcllo ionico pro eniente così come iahro cne funge aa acquasantiera all’ingresso della chiesa da un ‘eccliio castello della zona. Prosegucndo sul lato destro si osserva la cappella caratterizzata oltre che da un altare m pietra da una tela rappresentante il “1 ransito di San Giuseppe”; detta tela e incorniciata da due lesene in marmo, con attico soprastante. Nella cappella seguente, sempre sullo stesso lato, e situato, invect. un altare in pietra intarsiata con pala rapprcsentante il Crocifisso. Dalla parte opposta. sulla sinistra del visitatore. in una ulteriore cappella alloggia un altare m scagliola modenese coloratt è inoltre. presente una mcchia dorata in stile barocco dove è stata collocaui 14 statua dell’hnuaornta. Proseguendo. nellaltia cappella a simstra, è situato un iltare in scagliola modenese colorata, il cui quadro-ancona riproduce S. Lucia compatrona della parrocchia, che ridona la vista ad un fanciullo presentatole dalla madrc in pianto. Nella sagrestia, che era la chiesa precede ile all’attualc. s trova un altare in finto marmo , con quadro di igneto. rapprescitante ‘a Madonna dcl Rosario .on San Domenico e Santa Carina ei quindici misteri del Rosario Il pavimento della chiesa, probabihnente originario, è in piastrelle bicromatich di cotto poroso di produzione artigianale gialle e rosse posate in diagonale senza fuga Il ca’npanile, nnii mo’tfl a’tn ira snello a fnppa d pri’mL rettui&olr ci’ cu3piì ttagon alc sormontata dalla croce sorge addossato alla parete nord della chiesa, par* lmente inca trato nclla massa muraria Nella cella ampanaii ‘on quattio fn’str r’ttang la? so o ubi t 1 cam aic della ditta Dc Poli di Vittorio Veneto a ca 111 a (1 IX vrt l1Oì nroabilment e dLllattual’ ‘h sc r ti i. il XIX ccolo ir di ic atr ali, Ml tecmch irateriaf del a tradizion’ c stiu t v’ locale ch i r iutadcnrttoda pino ist stoic s ici attratn lcnotze ‘h’perconoi l iccnd’ a li saadaccnt r cscnta ianta uadrata duepi mfuo t’ta )ltr als ttoteu tutut i’ 1 iurat a i la jj ci. iiuattro ald c.n orditura iare n nt d’ , r ii )f i 1 i cnairci itm onotnstituti an da a se aa lu i i ) olk ‘1 ‘acii ‘1 •‘ogi In ilabik. - - “ , ‘ . ‘ . . il i i i .i i a SI i Id )ll 1. ‘‘ • ti. i iii ) 1 i.- , I ) I’ ‘ t i’it •1 8 ‘ o Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell ‘Emilia Romagna n.3976 del 23/03/1 996 come struttura “assolutamente recaria” e con “nulla osta rjferito ad un arco temporale comunque non superiore a tre anni”. Il complesso in oggetto, impreziosito dalla Chiesa della Natività di Maria Santissima in Mugnano, ha un indubbio valore storico-artistico ed architettonico, oltre che testimoniale, in quanto memoria delle tradizioni religiose della comunità di Modena e, pertanto, deve essere sottoposto alle disposizioni del Decreto Legislativo 42/2004 e s.m.i. Redatta da Teresa Ferrari: Funzionario responsabile del procedimento per la Soprhitendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia Arch. Claudia Mannino: Funzionario responsabile del procedimento per la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna. Visto : Il EN /PFf .1 , • .• ¶‘%t ; flONALE / 7 9 I i Dt2!F n ‘L ‘ -- : vU’ ¶jVppj,9)Z’ero dei Beni - AIIa Parrocchia de/la NativiLi di ilaria SS di Mùgnano di Modena Strada Chiesa S. ?vkzria di Alugnano 41100 .tlODEV4 Culturali e - DIRFZIONJ REGIONALE PER I BENI COLTURALI E E Xl SAGGISTICI DELL’EMILIA ROMAGNA Alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e PaesaggLvtici per le prov. di Bologna, Modena e Reggio E I ?a 1V Thvembre 5 40123 BOl OcL\vA Strada Maggiore 80 40125 BOI OGNA fe!. 0514298211 Fa\ 0514298277 IGnidil: ir-eru i benE. u!turdlLit FC nba dr eroc mlil( rt benkulturili it - 9 A lla C EER I I I i e o (‘una Vescovile di Bologna Via Altabella n. 6 40126 BOILOGiNA IBSEL2OI3 - Alla Sopriniendenza per i Beni SETTORE PIANIFICAZIONE Archeologici dell ‘Emilia Romagna D EDILIZIA PRI Via Belle Arti n 52 40126 BOLOGNA 7 8 Er 2013 Al Comune di Modena l&zza Grande n. 16 4II2IMODENA P.C lSClt Prot.tt - - i g Lificio Betii (‘oltitivli fiMODEN Ecclesiastici Alons. Gian Litigi 1 Vuvoli (‘ci Si Class.34.0701 uAQ Bologna, Allegati n. Risposta alfoglio n del OGGETTO: MODENA Immobili attigui alla Chiesa della Natività di Maria SS. Dati catastali: Foglio 248 Particella 167 (parte); Foglio 257 Particelle 102, 104, 106 Proprietà: Parrocchia della Natività di Maria SS. di Mugnano di Modena ‘ critica dell’intersse culturale cx ad. 12 dcl D. Lgs. 42/2004 e s.m.i. i E_ 1 ot_ ua ‘r i 9 I I 20L. N i i l\LaIG far prr%entlno Ii er pr Je 14 Ndtl questa I ha e Id d co ari i «i iota rI(t il ‘L t i li i S O del L 03 O1 ultuaie d 1 cui agh 7 ‘ lequlsIti 01 ,meresse t de inre tu o r ( s in 1unaro e peronenze con nota prot n. i4’ dei Rcgionale. ,isto il parere di LompeiLoza espresso dalla I Direzione I i in Mugnano t N ‘ ‘Lt L’ r ‘ . ) ritiene clic artI IO L I i I g d gli mrnobil in ggetto del 1) 1 gi 42 2004 4 i aaI,ceLo i oca’ ‘deIi ‘i non 9 \ 10