foto Mauro Topini - Rivista "Campo de` Fiori"
Transcript
foto Mauro Topini - Rivista "Campo de` Fiori"
foto Mauro Topini Campo de’ fiori 2 Farmacie Civita Castellana aperte nel periodo di ferie Farmacia Sassacci chiusa per Dal 31 Luglio al 6 Agosto Dal 7 al 13 Agosto Dal 14 al 20 Agosto Dal 21 al 27 Agosto Dal 28 Agosto al 4 Setembre Farmacia Sassacci chiusa per ferie dal 16 Agosto al 04 Settembre Farmacia Comunale 1 Farmacia Comunale 2 – Via V. Ferretti 95/ tel. 0761.513002 Farmacia Comunale 1 Farmacia Comunale 2 Farmacia Filizzola ferie dal 16 agosto al 04 Settebre. Turni Benzinai Civita Castellana Domeniche di Agosto 06: 13: 15: 20: 27: Api Via Flaminia Borghetto – Agip Via Terni Api Via Flaminia Borghetto – Agip Via Terni Api Via Flaminia Borghetto – Agip Via Terni Tamoil Via Flaminia e IP Variante Nepisina – Tamoil Via Falisca Tamoil Via Flaminia e IP Variante Nepisina – Tamoil Via Falisca Campo de’ fiori 3 Un mese di solitudine Sandro Anselmi L’altra mattina ero a casa di una mia conoscente, persona di una certa età, vedova, quando sono venuti a salutarla il figlio, la nuora e la nipotina, che partivano per le vacanze estive. La gioia della nipotina era incontenibile e spiegava alla nonna tutti i luoghi che avrebbe visitato, tutti gli amichetti che avrebbe incontrato e, perciò, non vedeva l’ora di partire, mal subendo questo attardarsi nei convenevoli. La nonna mostrava di essere felice per soddisfare la nipotina, ma non era così… Ora sentiva tutta la tristezza e la paura di restare sola e sentiva l’abbandono dei suoi cari. Per tutto l’anno aveva temuto quel momento, ed ora era arrivato. Si mangiava con gli occhi la nipotina che avrebbe rivisto solo dopo un mese e chiedeva al Signore le cose migliori e che non le fosse capitato nulla, così che al loro ritorno, li avrebbe potuti riabbracciare tutti. Nei mesi estive e specialmente in Agosto c’è infatti un nuovo popolo di abbandonati, di dimenticati: i vecchi, gli ammalati, i disabili. Ho già toccato questo argomento lo scorso anno scrivendo “l’isola che non c’è” e vorrei che la riproposizione di un messaggio così delicato ed importante, arrivasse alla coscienza delle persone sensibili, mai troppe e mai troppo attive. Servirebbe una cultura diversa, rispettosa dei diritti dei meno fortunati ed una volontà, anche politica, di dare segni tangibili, concreti. Spesso invece si rimane sui buoni propositi e sulle sane intenzioni. Però qualcosa è successo! Le cronache nazionali hanno riportato che, in alcune città, gruppi di volontari si sono attivati in aiuto delle persone sole e bisognose, per dare loro una preziosa compagnia, per aiutarle nelle faccende domestiche e fare la spesa. La loro opera è esemplare e vorrei che l’esempio si allargasse dappertutto. Un altro servizio in funzione , del Ministero della Salute, è l’istituzione di una linea telefonica che risponde ai problemi legati all’emergenza caldo. Infatti, telefonando al numero 1500 le persone che, per età o condizioni di salute corrono maggior rischio per l’eccessiva calura, ricevono le giuste indicazioni nel modo di comportarsi. Il numero è attivo tutti i giorni dalle 08:00 alle 20:00, fino al 31 Agosto. Sono queste, forse, piccole cose, ma non voglio abbandonare la speranza che il messaggio arrivi direttamente alle famiglie che, come quella del mio racconto, possano magari pensare di portare i loro “vecchi” in vacanza con loro. Campo de’ fiori 4 Alfonso straordinario colle di Cristina Evangelisti Alfonso Tozzi Se mai avete visto una collezione che vi ha colpito, aspettate di conoscere quella di Alfonso Tozzi. 79 anni, funzionario della Cassa Depositi e Prestiti in pensione, Commendatore della Repubblica, Alfonso Tozzi è attualmente il maggiore collezionista italiano di bustine da barba. Fin dagli anni ’70 Alfonso Tozzi iniziò ad interessarsi, non tanto alla lametta in se stessa, ma alla bustina che la conteneva, i cui disegni non erano altro che illustrazioni dove venivano riportati avvenimenti della storia italiana: “Mi incuriosì e mi gettai subito in questo nuovo filone – ricorda il Commendatore Tozzi – Pensavo che, al massimo, ne fossero state realizzate un centinaio di tipi. Mai avrei immaginato che le lamette prodotte nel mondo fossero oltre centomila”. “Le più belle erano le italiane, seguite da quelle spagnole. Il periodo fascista fu quello di massimo splendore e di maggiore produzione. Ogni avvenimento era ricordato con un disegno sulle bustine, che poi prendevano il nome dall’ illustrazione. Ci furono Adua, Balilla, Bartali, Coppi, Dux, Ambrosiana……”. Fra queste non mancano, inoltre, illustrazioni di volti e figure femminili, miniature di animali, talvolta dai tratti mitologici, e personaggi come Cicerone, Nerone, Dante, Rubens, Casanova e molte altre. Attualmente la collezione del Tozzi si compone di 27.000 esemplari tutti diversi e, famosissimo nel mondo del collezionismo, è stato invitato a diverse trasmissioni televisive come “Mattina Due” su Rai 2, “Uno Campo de’ fiori 5 o Tozzi ezionista romano su cento” su Rai 1, “Maurizio Costanzo Show” su Canale 5 e tante altre, ed ha collaborato a moltissime riviste specializzate come La gazzetta dell’antiquariato, Il mercatino del collezionista di Roma, e L’Informazione del collezionista di Pescara. Hanno scritto di lui “Il Tempo”, “Il Messaggero”, “Il Giornale”, “La Repubblica”, “Il Mattino”, “Italia Oggi”, “Famiglia Cristiana”, “Gente Money”, “Venerdì di Repubblica”, “Cronaca Vera” e tanti, tanti altri giornali. Nel 1984 Alfonso Tozzi ha pubblicato un numero unico, “La lametta”, destinato ai collezionisti e per otto anni ha curato la rubrica di otto pagine “La lametta – parliamone” sul periodico romano Globus. Il 1° Gennaio 1992 l’Accademia Oraziana di Lettere, Scienze e Arti, gli ha conferito l’attestato di Accademico “per la ricerca sul collezionismo minore e per aver, da una certosina analisi, realizzato un catalogo sulla lametta da barba”. Nel 1993 alla mostra del collezionismo, indetta a Milano dalla F.I.T.A.C., dove parteciparono tantissimi standisti, fu insignito della targa d’argento, in seguito al grande successo ottenuto. Da parte nostra ci auguriamo che Alfonso Tozzi voglia, dalle prossime uscite di Campo de’ fiori, introdurre i nostri lettori nell’affascinante mondo del collezionismo. Campo de’ fiori 7 Civitonici Illustri Il Professore Luigi Paolelli del Prof. Arch. Enea Cisbani autoritratto Il Professore LUIGI PAOLELLI, insegnante – ceramista e pittore, nasce a Civita Castellana nel 1926. Compiuti gli studi artistici prima nell’Istituto d’Arte di Civita Castellana e successivamente presso il Liceo Artistico di Via Ripetta in Roma, si dedica giovanissimo all’insegnamento come Docente di Discipline Plastiche presso l’Istituto Midossi di Civita Castellana e nell’Istituto d’Arte di Salerno, dove rimane come apprezzato artista e insegnante fino al 1984. Nel 1948 con la sua partecipazione alla Rassegna Nazionale di Arti Figurative promossa dalla Quadriennale di Roma, inizia una folgorante carriera artistica con una serie di presenze a importanti rassegne nazionali fra cui le Quadriennali di Roma del 1951, 1955 e 1959 e i Premi Spoleto del 1954 e 1956 e le mostre di “arte contemporanea nell’abitazione”, svoltesi a Roma nel 1955 e 1956. Nel 1958 e 1964, allestisce a Viterbo presso la Galleria d’Arte “il Camino”, una serie di importanti manifestazioni artistiche, che riscuotono immediati consensi dalla critica d’arte. Nel 1953 si classifica al secondo posto al Premio di Pittura “Città di Viterbo”. Vince, inoltre, importanti premi a Magliano Sabina, Acquapendente e Civita Castellana. Nel 1968 è il vincitore della VII edizione del Premio Casciano a Seiano. Nel 1978 ottiene il 1° premio alla Rassegna di Pittura di Minori dedicata a Lisa Krugell. Tra il 1971 e il 1978 tiene una serie di importanti personali presso le più famose Gallerie d’Arte Italiane: “Quattro Pittori Salernitani” alla galleria “Nuova Sfera” di Milano, Collettiva alla Galleria “Il Cavalletto” di Catania e la Personale al Centro d’Arte Pietro Scopetta di Amalfi. Dal 1948 al 1955, prima della sua definitiva partenza per Salerno, dove tuttora vive, il professore lascia a Civita Castellana una serie di importanti opere: la serie dei Trittici e dei Pannelli in ceramica per la Chiesa di San Lorenzo in Via Attilio Bonanni e il restauro dell’abside con opere in ceramica della Chiesa di San Benedetto in Via Vincenzo Ferretti. Nei dipinti della Chiesa di San Lorenzo raffigura ad altezza naturale importanti Santi della Chiesa, raggiungendo eccelsi livelli di perfezione formale e pittorica nella rappresentazione dei dettagli anatomici e naturali, collocando le stesse figure su un fondo dorato da cui emergono in tutta la loro sublime bellezza. I trittici, originariamente, erano collocati in corrispondenza delle due absidi delle navate di destra e sinistra e in quella centrale in corrispondenza dell’altare maggiore. Successivi interventi sulle opere interne della Chiesa hanno modificato notevolmente l’assetto originario e il trittico principale dell’abside maggiore è stato spostato in un altro contesto perdendo così la sua originaria funzione. Nel Portico della Chiesa sono collocati, invece, i tre pannelli in ceramica raffiguranti San Giovanni Battista, San Lorenzo e il Cristo Benedicente collocato in corrispondenza dell’ingresso principale, opere in ceramica realizzate dal professore e dagli allievi dell’Istituto d’Arte. Nella Chiesa di San Benedetto in Via Ferretti, interviene sull’abside interna, modellando l’andamento curvilineo della stessa con una serie di rivestimenti in ceramica dorata e ponendo ai lati dell’antico crocifisso ligneo le figura di importanti santi della chiesa. Nella monumentale produzione artistica del Paolelli, il cosiddetto “periodo civitonico” riveste un ruolo importante e fondamentale considerata l’importanza del maestro nel contesto della pittura italiana contemporanea. Tale periodo va salvaguardato tutelando le opere maggiori citate e avviando una seria catalogazione degli innumerevoli dipinti, generalmente oli su tela, conservati presso collezioni private e pubbliche. Alle Istituzioni Culturali di Civita Castellana il compito di pubblicizzare quei “Figli Illustri”, a torto disattesi e dimenticati. 8 Campo de’ fiori Cari amici la storia di Noel si arricchisce sempre più di nuove avventure. Conservate gli inserti e... buona lettura dai vostri Cecilia e Federico soggetto e testo Sandro Anselmi continua sul prossimo numero... Campo de’ fiori 9 La protesta dei pendolari Una mattina di maggio, alla stazione di Rignano Flaminio, una passeggera parla col capostazione: “Buongiorno, mi scusi, ho visto che il treno delle 08.01 è passato con un anticipo di sei di Debora Attanasio minuti. E’ il mio orologio che va male o avete cambiato gli orari?” “No signò, quello che è appena passato era quello delle 07.41. Però l’orario è cambiato: quello delle 08.01 da ieri passa alle 08.07”, “E quello delle 08.26, a che ora è stato spostato?”, “Quello da ieri è stato spostato alle 08.29, ma da oggi è soppresso”, “Ah, capisco. Ma visto che quello delle 07.41 è passato alle otto meno cinque, mi sa dire se quello delle 08.07 farà ritardo?”. A questo punto il capostazione lancia alla passeggera uno sguardo scocciato, le volta le spalle e mentre rientra nel suo ufficiolo borbotta “Speriamo…”, “Scusi”, incalza la passeggera pedinandolo, “ma se non me lo sa dire lei… io devo andare al lavoro!”, e quello, per tutta risposta: “Ma lo sa che m’ha proprio stufato signò? Quando arriva a Roma protesti a Saxa Rubra”. Quello che vi stiamo raccontando non è un’ anteprima sulla sceneggiatura del prossimo film di Carlo Verdone, ma uno dei tanti, imbarazzanti episodi che continuano a ripetersi lungo la tratta della Roma Nord, forse la ferrovia più bistrattata d’Italia. Volete sapere come è finita quel giorno? Dopo una lunga attesa e le prime minacce da parte dei numerosi pendolari in attesa sulla banchina ai danni del sempre più irritato, ma tenacemente omertoso capostazione, il treno delle 08.07 è passato alle 08.29. “Non ne possiamo più!” è stato il commento più garbato che, una volta saliti a bordo, i viaggiatori si sono scambiati per tutta la corsa, seguito dal generico e abusato “Qualcuno deve fare qualcosa”. Ma i più anziani sanno che quella frase riecheggia nei vagoni da decenni. Inaugurata nel 1932, la linea Roma Nord nacque già con la luna storta. L’ingegnere che la progettò tracciò il suo percorso arricchendolo di curve inutili per assecondare una legge che richiedeva cento, fatidici chilometri di percorso da coprire per erogare i denari necessari ai lavori. Ma i nostri nonni erano più di bocca buona, i ritmi erano più lenti, l’arrivismo dei nostri giorni era inimmaginabile e non si rischiava di essere superati da qualcuno che disponeva di mezzi più veloci dei loro. Nel corso di 74 anni di attività quel piccolo escamotage non è stato mai corretto, né si è mai avanzata seriamente l’ipotesi di gettare una seconda linea per dare una minima compensazione al disagio. E così che, a tutt’oggi, chi da Viterbo decide di arrivare a Roma sulle ruote di ferro, sa di doversi mettere l’anima in pace per oltre due ore. Anche chi scrive, pur lavorando nella Capitale, ha scelto di vivere nell’hinterland per mantenere il contatto con la natura, dato che a Roma è difficile affacciarsi e vedere un barbagianni sul tetto del vicino e, per coerenza con questo spirito (spinta anche dal notevole risparmio di benzina e alla fortuna di lavorare in una redazione a Piazza Euclide, dove la Roma Nord ferma) ha pensato di dare un taglio netto al suo contributo all’inquinamento, unendosi alla moltitudine di persone che ogni giorno, di buon ora, sale sul treno.“Comodamente seduti si può leggere un libro, si fanno amicizie, ci si porta avanti con le scartoffie di lavoro rimaste indietro. Però, da Rignano, con la macchina, ci metto tre quarti d’ora per arrivare a Roma, se esco presto da casa: col trenino ci metto più di un’ ora e dieci minuti. E al ritorno, non ne parliamo! Alcune corse devono fare sosta a Sacrofano o a Castelnuovo di Porto o, a volte, a Morlupo, per lasciare la pista libera al treno che arriva da Viterbo. Si rimane anche venti, trenta minuti in attesa e d’estate, sotto il sole, quando capitano i vagoni senza aria condizionata, c’è chi rischia il malore, oltre che l’arrabbiatura. Spesso la corsa che parte da Piazzale Flaminio alle 18.10, arriva a Rignano alle otto meno venti: è assurdo!”, racconta una pendolare con oltre dieci anni di esperienza sull’argomento. Ma perché nessuno ha mai protestato concretamente? “Io credo di saperlo”, azzarda una straniera che scende a Castelnuovo di Porto “Tantissima gente che arriva da nord non paga. Cioè, intendo dire, paga l’abbonamento da trenta euro, che è valido dalle porte di Roma fino al centro, oppure timbra il biglietto a Montebello, tanto sanno che fino a lì non passano mai i controllori. E’ logico poi che la protesta non sia mai corale: chi ha la coscienza sporca non se la sente di pretendere che il servizio sia impeccabile. Anzi, molti sono soliti ripete- re ‘il servizio fa così schifo che ci manca solo che pago il biglietto!’. Molte mie conterranee mi prendono per stupida perché pago per intero, ma io non voglio rischiare. Io aspiro alla cittadinanza italiana e non credo che collezionare multe sia un buon mezzo per ottenerla. La strada verso i diritti è lastricata di doveri, no?”. Negli ultimi mesi il problema sembra essere in via di peggioramento e gli addetti ai lavori, che in alcune stazioni dimenticano anche di avvisare i viaggiatori in attesa di corse soppresse, sono piuttosto ermetici sul perché. Due soli capostazione, che preferiscono rimanere anonimi, ci hanno spiegato che corse che saltano e ritardano non sono un caso: “La dirigenza ha aumentato il numero delle corse ma non assume altro personale, pretendendo che quelli già in forze gestiscano tutto, magari aumentando le ore di lavoro. Questa è una forma di protesta silente, qualcuno la chiama ‘sciopero bianco’, noi però non siamo d’accordo, lo sciopero va fatto apertamente, con l’appoggio dei sindacati e avvertendo i passeggeri, che hanno diritto a recarsi al lavoro senza difficoltà”. Con l’estate, tutto sembra aver preso toni più pacati, ma per molti viaggiatori non è così. E’ infatti in via di costituzione un comitato di protesta dei pendolari appoggiato, da alcuni deputati del Gruppo dei Verdi, che progettano una interrogazione parlamentare. L’obiettivo è quello di arginare subito i disservizi più gravi e, in un secondo tempo, di richiedere direttamente ai ministeri preposti il reale ammodernamento di una linea che, a causa del recente boom edilizio delle città intorno alla via Flaminia e nel viterbese, acquista ogni mese che passa una sempre maggiore importanza. Se anche per voi la linea Roma Viterbo è un incubo, tenete d’occhio ogni mese Campo de’ Fiori e, se siete interessati a far parte del comitato, saprete presto come entrare in contatto con i fondatori. di Carlo Cattani Una ROSA di ... musicisti (e un produttore) d’HOC 1^ PAR TE Copertina omonima dell’LP dei Rosin Dubh 1978 Roisin Dubh, teatro tenda Mancini Roma 1978 <Oggi pomeriggio vado un paio d’ore in Irlanda >, confermavo a me stesso, in una fresca e silenziosa mattina d’inizio estate, intento … poco attento, alla rasatura quotidiana, perché preso ancor dal sonno ma ancor più da ricordi di immagini di composti (ma briosi dalla cintola in giù) ballerini Irlandesi di “step dancing” e scatenate “gighe e reels” …… frammenti di ricordi vacanzieri da ragazzotto spensierato nella terra di San Patrizio, tornavano …… quella mattina………. una selezione di melodie “Irish” girava nel mio personale juke box endocranico e tentativi, goffi, di fischiettare un passaggio di fiddle (violino), oltraggiavano, con cospicui getti di schiuma, il mio “dirimpettaio”, sig. LO SPECCHIO! Necessaire per il viaggio? Un Biglietto? Forse … dell’autobus (ma sono uno che ha piacere di “scarpinare”…quindi no!) … sicuramente da portare come “bagaglio a mano” … un dischetto o meglio un cd, quello del gruppo Romano dei Green Rose, che con il loro “FIRST JOURNEY”, mi avevano piacevolmente colpito e “recuperato” alle suggestioni della musica ispirata alla cultura Celtica! La mia borsa/ufficio era predisposta per l’incontro comprendendo il materiale diversamente reperito sui musicisti della band e le mie personali note utili per sviluppare domande ed argomenti nel corso della chiacchierata … dalle più disparate notizie raccolte intorno agli “uomini e le donne” di Green Rose intuivo che quello, di lì a poco da intraprendere, sarebbe stato un “bel viaggio” … anche a ritroso nel tempo! E quale luogo sarebbe stato il più dato per incontrare una band “Irish oriented”? I posti sono … UNO e soltanto uno: il PUB! Anche per quello mi ero attrezzato prendendo le mie informazioni dopo aver definito i dettagli con Costantino “Cochi” Quarta, flautista, disponibilissimo portavoce della band. Così come scodellato dalla “grande rete virtuale” coglievo un commento di un visitatore di quel pub che sarebbe stato l’ambiente delle mie “ciattellate” con i cordiali Costantino “Cochi” e Francesco Santoro, chitarrista dei Green Rose : <Così, se si vuole bere seduti in un’atmosfera calda e accogliente, piena di risate e fumi alcolici, anche in orari che precedono il tra- Castel Sant’Angelo 2005 monto, si deve scegliere uno di quei pubs che di solito sono molto piccoli se visti da fuori, con arredamento senza pretese e possibilmente dalle parti del centro storico. Uno dei più carini e meritevoli, se non altro per il gestore che ama indiscutibilmente l’Irlanda di 15 anni fa (ndr : è Francesco ) , è il ****** , al centro storico di Roma, frequentato da giovani e non >……THE PUB IT WAS OPENED……. Intervista D:Ciao Cochi ,Ciao Francesco : “First journey” ......un titolo che invita ad un’iniziazione alla musica di ispirazione celtica o sottointende ad un “primo capitolo” della vostra produzione discografica o....... *GreenRose: No, niente riti iniziatici e non scomoderei neanche Brendan* e il suo mitico viaggio; direi che l’auspicio per futuri ulteriori viaggi musicali è l’accezione più adatta .(* ndr: il riferimento dei nostri “ragazzi” è alla leggenda di Sant Brendan detto “il viaggiatore”, monaco Irlandese vissuto a cavallo del V e VI secolo dopo Cristo, instancabile predicatore della fede Cristiana: mappe nautiche molto antiche, pre-pre Colombiane, riportavano da qualche parte nella porzione di Atlantico grosso… ma grosso… modo nelle acque, oggi riferibili tra le terre e i ghiacci di Islanda-Groenlandia, una fantomatica “St.Brendan Isle”. Il “Voyage of St.Brandan the Abbot“, è patrimonio della cultura popolare del Medioevo e si pensa possa aver influenzato le strategie di navigazione di Colombo teso alla ricerca del Nuovo Mondo… scordavo: il monaco morì all’incredibile età , per quei tempi , di 93 anni !) D: Agli albori dei Green Rose: Cochi, raccontami le vostre origini musicali magari accennando a rispettive partecipazioni musicali e citando quei musicisti “più in vista” con i quali avete avuto frequentazione e occasione di suonare dal vivo o su disco. *GreenRose: Green Rose ha già quasi dieci anni di storia e molti musicisti si sono avvicendati al suo interno in questi anni. Ma se vogliamo veramente tornare al BIG BANG della nostra attività come musicisti, allora dobbiamo risalire alla seconda metà degli anni ’70, quando il sottoscritto, Costantino “Cochi” Quarta, e l’amico Francesco Santoro insieme a un gruppo di pionieri, fra cui Luciano Gaetani, suonatore di bouzuki, futuro psicologo e co-fondatore dei Modena City Ramblers (ndr : veterana ma attualissima e travolgente folkrock band Emiliana recentemente vista sul palco del 1° Maggio in una nuova formazione ), Barbara Barbatelli ( ndr : apprezzata musicista polistrumentista e compositrice www.geocities.com/apuchi_2000/index4.html ), Marcello Bono, grande musicista con particolare riferimento alla ghironda, costruttore e divulgatore di questo strumento nel Mondo, e l’irlandese Kay McCarthy (stabilitasi in Italia da oltre 20 anni : www.kaymccarthy.it) che intraprenderà una brillante carriera da solista, aprono la stagione della musica celtica in Italia con la band Roisin Dubh (si pronuncia Roiscin Du ); una delle esperienze trainanti per la diffusione di quella musica in Italia a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. I primi vagiti del gruppo si udirono nel lontano 1976 nell’allora neonato pub Fiddler’s elbow in via Sforza (via Cavourquartiere Monti), dove ogni sabato sera si riunivano per una session alcuni degli studenti di teologia dell’Irish College Romano. E lì, futuri sacerdoti e giovani musicisti tiravano tardi a suon di danze e canzoni tradizionali. Noi, naturalmente cercavamo di carpire il più possibile il loro stile e i loro segreti interpretativi; ma, quello che più ci interessava, era assorbire il mood, lo spirito vitale e magico che quella musica eccezionale emanava. Poi filtravamo e reinterpretavamo il tutto attraverso il nostro essere mediterranei. I primi veri concerti si tennero nel 1977 sul tavolato del mitico Folk Studio (ndr: in attività dal 1960 al 1998: al locale del compianto grande Gian Carlo Cesaroni è riconosciuto un grande valore artistico e culturale per la promozione di artisti e di iniziative sia inerenti la scena musicale Romana che Nazionale, soprattutto nell’ambito della diffusione e valorizzazione della musica popolare in genere, del jazz e della canzone d’autore; è doveroso ricordare che è stato il crogiuolo del folk e jazz revival Italiano ma anche il club che ha lanciato cantautori come De Gregori, Venditti, Stefano Rosso e molti altri; una curiosità: La DISCOTECA DI STATO di via Caetani www.dds.it conserva un concerto dei ROISIN DUBH con Francesco Santoro alla chitarra e salterio del 16/01/1980 al FolkStudio !). Negli anni a seguire ci furono gli storici festival di Villa Pamphilj (ndr:nel 1979 a Roma è sempre Cesaroni che organizza il primo festival di musica celtica) e Villa Torlonia, che hanno visto avvicendarsi sul palco gruppi Esteri come i Chieftains, Planxty, Wild Geese, Na Fili e, naturalmente, i Roisin Dubh . Gli scambi musicali con questi grandi gruppi sono stati per noi una delle maggiori fonti di conoscenza sia culturale che tecnica. Abbiamo imparato a conoscere meglio l’Irlanda, la sua cultura e la sua storia. Un mondo fatto di elfi, fate, ma anche di povertà, emigrazione e colonizzazione, per alcuni versi una storia molto simile a quella del nostro Paese . Abbiamo conosciuto l’estrema umanità di questi musicisti. Ricordo che un mio amico flautista mi presentò un vecchio musicista dicendo: <Costantino ti presento una persona splendida….. e un eccellente musicista >….. questo aspetto fu per noi un grande insegnamento e dovrebbe esserlo per molti musicisti nostrani: la musica come espressione di umanità e non solo di tecnica. Poi ci sono stati i viaggi in Irlanda del gruppo, la pubblicazione nel ’78 del vinile “Roisin Dubh” per la Cetra nelle edizioni del Folk Studio, realizzato grazie a Giancarlo Cesaroni del Folkstudio di Roma e registrato in soli due giorni (!)……. la partecipazione a trasmissioni alla tv Irlandese e la conoscenza personale con tanti altri musicisti come Donal Lunny, Christy Moore, Andy Irvine, Mary Bergin… beh, la lista è lunga. E da allora Francesco ed io abbiamo continuato il “viaggio” attraverso le note della “Verde Isola”, con una ricerca appassionata che continua ancora oggi, dove il Mediterraneo, le influenze rock e il sound distillato nelle numerose sessions nei pubs si rincorrono, giocano assieme… si fondono. D: Cochi ….nell’anno dei mondiali di calcio …..stilami la “ROSA” *GreenRose: La formazione attuale dei Green Rose vede la new entry Jonathan Gluck al violino (ndr: musicista, etnomusicologo, già con l’ensemble etnoacustico degli SCIACUDDHUZZI) che rimpiazza Adriano Dragotta, musicista–etnomusicologo, molte esperienze precedenti nella “musica popolare del Mondo”, collaboratore di artisti del panorama pop/rock Italiano e presente nelle sessions di registrazione del cd; poi abbiamo Paolo Feligioni al basso, Angelo Pinna alle percussioni (ndr: già con la band dei NED LUDD www.nedludd.it ), Maria Grazia Pompa, una delle voci storiche del folk celtico Romano già con i Bogside, quindi Francesco Santoro alla chitarra e… Costantino “Cochi “Quarta ai flauti ….per servirla! D : Parliamo della stesura del cd ….. *GreenRose: La proposta per il nostro “FIRST JOURNEY” è venuta dal noto musicista/bassista-arrangiatore-produttoreimprenditore discografico Toni Armetta (http://web.tiscali.it/toniarmetta/ - ndr : tra le sue numerosissime collaborazioni spiccano in ambito rock (progressivo) quella con il BANCO ed e dalla sua etnorock con gli INDACO ) decisione di varare una nuova collana discografica, la Millennium Music (www.millennium-music.org) nell’ambito della storica etichetta Romana indipendente MIA RECORDS . La sua IDEA era/è di immortalare discograficamente, con la realizzazione di una serie editoriale di qualità, alcuni “fermenti musicali” della multiforme e originale scena Romana, “impastando” una ricetta semplice quanto gustosa: diversi generi, buoni musicisti… muniti di una apprezzabile ispirazione, alta tecnologia e un coordinatore capace di tenere insieme tutto questo (Tony e i suoi stretti collaboratori, per l’appunto) . L’avventura per noi era cominciata! D: A tal proposito ho notato che nel vostro cd “FIRST JOURNEY” si apprezza la partecipazione di un cast di musicisti dalle diverse culture musicali: dal folk/etnica al classico passando per il jazz /jazz rock: mi sento di dire un eterogeneità ben assortita e gestita dal producer Mr. Armetta che ho trovato attento ad evitare le trappole del manierismo sia nel senso di uno spiccato riferimento al folklore (grande onore e rispetto al genere da parte mia si intenda!) sia verso lo “sforamento” nei “canoni eterei” della musica new age, intento ad architettare un suono dalla piacevole dinamica e con un fondale di effetti ai quali l’orecchio si aggrappa nei ripetuti ascolti … *GreenRose: Dobbiamo dire che lo stile di arrangiamento e le ipotesi di produzione artistica di Tony Armetta, si sono subito ben armonizzate con quelli che erano i presupposti stilistici del gruppo: una proposta / progetto molto aperta alle influenze di stili diversi (soprattutto verso il jazz-rock), l’accettazione di inserire nella scaletta di lavorazione del cd, oltre ad alcuni brani (4) afferenti al repertorio della tradizione popolare Irlandese, anche composizioni originali trattate per così dire “in stile”. Ci è sembrato quindi naturale continuare su questa impostazione e Tony, che durante la lavorazione del cd è stato allietato dalla nascita di un figlio ed ha lavorato, comunque, in maniera encomiabile anche con il peso di notti insonni…, ha fortemente contribuito con la sua “vitalità artistica”, la sua grande professionalità, le “sue entrature nell’ambiente musicale”, consentendoci di poter lavorare in studio con alcuni prestigiosi musicisti, le collaborazioni dei quali hanno aggiunto valore e diversificato le timbriche dei brani . Vogliamo citare su tutte quelle del grande batterista “jazz ma non solo” Gegè Munari e del sassofonista Genzo Okabe, in forza ai nostri compagni di etichetta i “CAPOLINEA”, che si è inserito con grande intelligenza in diversi brani, sia strumentali che cantati. Insomma una collaborazione, quella con Tony, che ha rappresentato sen- z’altro la carta vincente di “FIRST JOURNEY” (l’intervista continua sul n° 31 ). Per l’acquisto del cd www.millenniummusic.org - si potrà ricevere il cd “First journey” a casa in contrassegno al prezzo di 12 euro + 4 di spese postali Francesco Santoro Folk Studio ‘79 Copertina CD dei Green Rose Cochi Quarta Campo de’ fiori 12 Una “Fabrica” di ricordi La rifolta Molti anni fa il caldo afoso dell’estate non si affrontava certo come oggi. Non esistevano ventilatori, aria condizionata, tanto meno i frigoriferi. Si trovava un po’ d’aria fresca sventodi Sandro Anselmi lando un ventaglio e l’unico modo per mantenere fresco il vino, cavato dalla botte in cantina, era quello di lasciare la bottiglia sotto l’acqua corrente di una fontanella, come del resto si faceva anche per la frutta. I contadini, costretti a passare le calde giornate in campagna, invece, fasciavano il fiasco pieno di acqua e vino con una balla di iuta bagnata, sotto l’ombra di qualche grande albero. Proprio in quegli anni, uno dei simboli caratteristici di Fabrica di Roma, era la “Rifolta”, tanto da avere il privilegio di comparire anche sulle cartoline turistiche locali. La “Rifolta” era una sorta di diga artificiale alimentata dal fosso della Variana, che approvvigionava i canali d’irrigazione, appositamente costruiti, dei poderi situati tra Fabrica e Corchiano ( lo Scopeto, la Bandita), che sono stati fino ai tempi più recenti la ricchezza del paese, per la coltivazione della famosa pesca Reginella (di Fabrica di Roma) che riforniva i mercati generali di Roma e di molte altre grandi città. Questa opera d’ingegneria idraulica, realizzata sotto i Farnese, che governarono il paese per un lungo periodo, portò molto benessere agli abitanti poiché riuscirono a ricavarne insperati guadagni. L’acqua contenuta nel bacino alimentava anche una mola, tutt’ora esistente ma non più funzionante, che dà tutt’ora il nome alla via che conduce in quel luogo. Sotto la mola era posizionato il lavatoio, dove le donne del paese quotidianamente si recavano per lavare a mano i panni della loro famiglia. L’uso dell’acqua dei canali era regolato da un guardiano, che, girando armato, sorvegliava la riserva anche di notte e stabiliva gli orari d’irrigazione per ciascun terreno. I giovani però all’epoca, conoscevano la “Rifolta” soltanto perché era per loro un luogo di divertimento. Andavano lì nelle 1967 Mario Mastrogiovanni fà il bagno alla Rifolta ore più calde, per trovare un po’ di refrigerio facendo un bel bagno, nonostante le raccomandazioni dei genitori per il pericolo rappresentato dal vortice creato dalla mola stessa. Malgrado questo, i più coraggiosi si gettavano nelle acque per una salutare nuota- ta, immaginando di stare a Saint Tropez. Oggi, cambiata l’economia del paese, quel magnifico luogo è abbandonato. La “Rifolta” é ormai completamente prosciugata e, insieme con l’acqua, è scomparso anche uno dei simboli di Fabrica di Roma. Campo de’ fiori 13 Chi si è riconosciuto In questa foto pubblicata sul n. 28 di Campo de’ fiori sono stati riconosciuti: 1- Tommaso Riucci (Ragagnino), 2- Dott. Danilo Cerri, 3- Arch. Angelo Baldassini, 4- Prof. Caroselli, 5- Scarponi, 6- Angelo Fortuna, 7- Borromei, 8- Fantera, 9- Enzo Cipriani, 10- Brocchi, 11- Del Priore, 12- Enzo Caprioli, 13- Rossi, 14- Valerio Scorcella, 15- Cantini, 16- Filippo Di Stazio, 17- Marino Banditelli, 18- Ciarletti, 19- Enrico Molinari, 20- Fidaleo, 21- Tuia, 22- Salvatore La Ferla Sul n. 28 di Campo de fiori sono stati riconosciuti: da sx Maddalena Pistola, Palmiro Lanzi, Teresa Campagna, Silvano Silveri, Cecilia Morosetti, Virgilio (?), Ines (?), Renato Chillocci. In questa foto pubblicata sul n. 28 di Campo de’ fiori sono stati riconosciuti: Paola Angelini Rita Angelini Marcello Avoledo Marco Bongarzone Sergio Caracuta Massimo Casadidio Gianluca Cerri Paola Corteselli Germano De Vittori Anna Fiorani Rita Manoni, Gabriella Massaro, Anna Maria Massenzi, Salvatore Moscioni, Susanna Norbiato, Anna Rita Paoletti, Fabrizio Pizzi, Alessandra Pupi, Caterina Rinaldi, Cinzia Smargiassi, Edvige Spitoni, Giorgio Zeppilli 14 Campo de’ fiori Scopri l’Arte San Pietro Giubileo 2000 Campo de’ fiori 15 Mario Ruzzi un’artista della dattilografia VIRGO FIDELIS Vergine Santa che dall’alto guidi, il cammino dell’Arma a te devota e dei suoi figli nelle oscure idi, ascolta chi in tuo nome aiuto invoca. Intenerisci il cuore dell’infame, illumina ogni mente ch’è contorta, ferma la mano intenta a seminare, il mal che ai figli suoi dolor comporta Aiutali nel loro intento umano, di far trionfar l’amore e la lealtà, valori d’alto senso puro e sano, che l’uomo perde per avidità. Conseva ai loro cuori l’onestà e in tentazioni non li far cadere, regni l’onore senza iniquità simbolo d’ogni buon CARABINIERE! E ch’egli resti sempre l’IMPARZIALE! severo con l’ingiusto e col crudele, ma verso l’indifeso ogn’or carnale e sia sempre “NEI SECOLI FEDELE”. La Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri Ezio Bruziches New York Mario Ruzzi nasce a Carbognano (VT) il 25 Aprile 1924 e trasportato dall’arte fin dalla tenera età. A scuola e al bar, su vecchi tavoli, sono ancora visibili alcuni suoi schizzi giovanili. Dal 1956, però, la sua arte cambia totalmente. Mario Ruzzi abbandona la matita e si attrezza con una vecchia macchina da scrivere. Si, perché la sua singolare arte lascia veramente sbalorditi. I disegni, che Mario Ruzzi crea, sono tutti realizzati battendo i tasti di una macchina da scrivere. Una sequenza di linee, punti, virgole, lettere si uniscono a creare non un testo, come ci si potrebbe aspettare, ma immagini meravigliose, quasi reali. Vittorio Sgarbi ha detto di lui: “Una maniera insolita di riprodurre i monumenti di Roma. Dipingere con la macchina da scrivere assomiglia ad un ricamo, a un puzzle, a un gioco di pazienza. Non mi dispiace ma mi meraviglia: forse può provare a dipingere veramente con pennelli e colori”. L’artista ha partecipato alle seguenti mostre e concorsi: “Kronos 1991”, Pittura estemporanea Città di Carbognano, IV Biennale d’arte contemporanea, Colosseum, Omaggio a Dante Alighieri, Concorso Nazionale Anno Santo 1975. Ha conseguito i seguenti premi: medaglia d’argento a Ronciglione 1971, medaglia d’oro a Carbognano 1972, due medaglie d’oro a Roma nel 1973, trofeo a Roma 1976, trofeo a Carbognano 1976. Scrivere di Mario Ruzzi che disegna battendo i tasti di una macchina da scrivere è cosa difficile. Ci resta di osservare le sue opere e rimanerne affascinati, immaginando la cura e la pazienza con la quale sono state realizzate. Cristina Evangelisti Firenze, panorama - veduta dei ponti 01100 Viterbo P.zza Verdi, 2/A - Tel./Fax 0761.347651 e-mail: [email protected] Centro Commerciale Tuscia - Tangenziale Ovest - Tel. 0761.390013 e-mail: [email protected] 01030 Vallerano (VT) Via Don Minzoni, 58 - Tel./Fax 0761.751551 e-mail: [email protected] 01033 Civita Castellana (VT) Via Giovanni XXIII, 28-28A - Tel./Fax 0761.517951 e-mail: [email protected] 00169 Roma Centro Commerciale Casilino - Via Casilina, 1011 - Tel. 06.23260306, Fax 06.23279988 e-mail: [email protected] Prossima Apertura: Centro Commerciale Torresina - Via di Torresina 63037 Porto D’Ascoli (AP) Centro Commerciale Portogrande - Via Pasubio, 144 - Tel./Fax 0735.753665 e-mail: [email protected] Servizi di Assistenza, Garanzia e Privilegi OCCHIALI DA SOLE Tutti i nostri prodotti sono coperti da garanzia 24 mesi per eventuali difetti di fabbricazione, come previsto dalla normativa CE. Il programma GECO prevede i seguenti servizi specifici per gli occhiali da Sole. GARANZIA MONTATURA Validità: 6 mesi dalla data di emissione. In caso di rottura accidentale della montatura, sarà applicata una riduzione del 40% sui prezzi di listino per la fornitura di nuovi occhiali, previa le restituzione degli occhiali danneggiati. SOSTITUZIONE FILTRI Validità: 12 mesi dalla data di emissione. In caso di rottura accidentale o danneggiamento che alteri la funzionalità dei filtri, sarà fornita gratuitamente una nuova coppia di filtri identici ai precedenti. I filtri danneggiati saranno ritirati. Questo servizio sarà erogato una sola volta entro il periodo di validità. PARTI DI RICAMBIO DELLA MONTATURA Validità: 12 mesi dalla data di emissione. In caso di rottura, le componenti danneggiate della montatura saranno sostituite gratuitamente. Le parti danneggiate saranno ritirate. Questo servizio sarà erogato una sola volta entro il periodo di validità. SERVIZIO CORTESIA Validità: illimitata. Gli occhiali, per mantenere inalterata nel tempo la loro funzionalità, necessitano di controlli periodici. I nostri tecnici sono a sua disposizione per eseguire i controlli di riassetto necessari ed effettuare una completa pulizia ad ultrasuoni. Campo de’ fiori 17 Rime popolari di Luigi Lucchesi Bettolino d’una vorta Io m’aricordo, ancora ragazzino, quanno che da lavoro se tornava, la sera s’annava ar bettolino, pe scolà un litro, e fa na chiacchierata. di Ermelinda Benedetti Luigi Lucchesi è conosciuto e apprezzato in tutto il viterbese per le sue poesie, attraversate da una particolare vena satirica, ma pulita. Non può non farsi una bella risata chiunque ne legga anche solo una strofa. Luigino, così chiamato confidenzialmente, è poeta da oltre 30 anni, da quando era veramente bambino. Sotto l’influenza del padre, anche lui declamatore di versi che nascevano estemporaneamente, si trova istintivamente a seguire le orme paterne già alla tenera età di soli dodici anni. Un’altra figura a lui molto cara che gli diede la spinta per far esplodere questo suo insito dono di natura, fu quella dello zio, Aldo Fiaschetti, che, come ricorda compiaciuto Luigi, si divertiva a recitare brevi strofe in rima durante i pranzi di matrimonio, tra un piatto e l’altro. Forse anche l’origine fescennina ha influito su di lui! Alcune delle sue poesie migliori hanno fatto il giro di molti concorsi letterari banditi dai paesi di tutta la Tuscia, conquistando sempre posizioni in classifica più che buone. Negli anni ’80 ha vinto, per i primi due anni consecutivi, il concorso organizzato dal comune di Corchiano: Canti fescennini. Nel 1986, ha composto, praticamente in diretta, un canto che faceva da commento alle riprese RAI del paese e che venne pubblicato, insieme ad altre sue poesie, nel libro “Corchiano nei secoli”, di Benito Crescenzi. Su commissione del comitato festeggiamenti di San Vittore 2003-2004, ha messo insieme un inno in onore del Santo patro- no di Vallerano, che è stato pubblicato sul calendario locale di quell’anno e per il quale è stato fregiato di un riconoscimento, in segno di gratitudine e di validità, dal comune stesso. Custodisce gelosamente i frutti della sua mente e, dopo aver ultimamente tralasciato questa innata passione, che definisce addirittura un hobby, vorrebbe finalmente racchiuderli in una unica opera. Le sue poesie sono generalmente composte da quartine di versi sciolti, di tanto in tanto legati da rime o assonanze. Ama scrivere in una sorta di dialetto italianizzato, dato che, come dice lui stesso, il dialetto vero e proprio che si parlava agli inizi del ‘900, sta man mano scomparendo. Questo testimonia però l’attaccamento alla sua terra nativa, Corchiano. Gli argomenti cantati prendono spunto da episodi visti o vissuti in prima persona nel piccolo centro, dove ha trascorso la maggior parte della sua vita. Le immagini, che si riesce facilmente a figurare con la mente grazie alla vivacità delle sue descrizioni, non sono però da limitare al luogo da cui sono state realisticamente tratte ma sono da leggere in modo più ampio, perché in fondo, come si suol dire, tutto il mondo è paese. Il simpatico componimento intitolato Bettolino d’una vorta, qui riportato, è stato composto all’età di 19 anni e gli è tuttora molto a cuore. Racconta l’abitudine degli uomini di un tempo che, a fine giornata lavorativa, amavano passare all’osteria per bere un buon bicchiere di vino, e anche un po’ di più, prima di tornare a casa dalle proprie mogli. Termina con una strofa oserei dire quasi proverbiale: “Adesso che la bettola é finita,/ e de sta gente nun ce n’è più uno,/ la sera se va pure a dormì presto,/ ma a lavorà nun ce va più nessuno.” De solito la gente che c’entrava, erano quelli de na certa età, che dopo una giornata de fatica, c’annavano magari pè scordà. Passavano le ore lì seduti, in mezzo ar fumo ch’ arrivava ar tetto, sempre co l’occhio fisso su quel litro, pè la paura de rimanè a secco. Appena l’ora tarda era arrivata, e bisognava arzasse pè partì, nessuno se sentiva cavaliere, de da la bona notte e nà a dormì. Allora l’oste che sollecitava, che se doveva chiude da quel dì, se la beccava qualche biastimata, che certe vorte er vino te fa dì. Appena usciti fora uno per uno, trovato qualche appiglio resistente, con rabbia s’attaccavano ner muro, sembrava l’alluvione de Firenze. Votato er sacco addosso a quer cantone, er corpo se trovava come prima, e camminanno a stento e pecorone, s’annava tutti quanti giù in cantina. Eppure la mattina appena giorno, tutti sur campo se doveva sta, la sera tardi se faceva ritorno, e dopo cena pronti pè filtrà. Adesso che la bettola è finita, e de sta gente nun ce né più uno, la sera se va pure a dormì presto, ma a lavorà nun ce va più nessuno. Luigi Lucchesi 18 Campo de’ fiori Roma che se n’è andata: luoghi Pranzo e Cena Roma Gran Teatro del mondo come ho ricordato in altra occasione citando un cronista vissuto a cavallo del XVIII e XIX secolo, Roma un impareggiabile Palcoscenico nel quale, in occasione della celebrazione delle numerose feste, ma non solo, i suoi abitanti non erano di certo disposti a trascurare le loro predilezioni gastronomiche, il loro amore per la buona cucina e la buona tavola, infatti, nella quotidianità di questo popolo, pranzo e cena hanno sempre avuto un ruolo primario. Qualche persona non più giovanissima ricorderà, non senza nostalgia, quelli che verosimilmente restano i migliori pranzi della sua esistenza, ovvero quelli consumati da ragazzo rigorosamente preparati della nonna in occasione delle festività del calendario, ma anche in altre occasione come i matrimoni, i battesimi e le cresime; pranzi predisposti in casa della stessa nonna ubicata un pò fuori mano tanto da trasmettere, non appena giunti sul posto, quel caratteristico ed unico profumo della vicina campagna. La preparazione di questi pranzi richiedeva uno o due giorni di lavoro per gli acquisti, gli immancabili scambi di consigli e di ricette, la preparazione delle fettuccine all’uovo dure tagliate con il coltello sulla spianatora, dei dolci rigorosamente fatti in casa, la macellazione del pollo ruspante e quant’altro. Il giorno fissato, tutti riuniti attorno alla grande tavola apparecchiata con una grande candida tovaglia, si dava inizio con due fette di prosciutto del maiale allevato in proprio, a cui seguivano l’immancabile consommé con i tagliolini e le fettuccine al sugo, quindi il pollo ruspante portato in tavola già tagliato a pezzi e l’abbachio accompagnato dalle patate; monumentali piatti che riuscivano a saziare alla semplice vista, un trionfo di grazia e di bontà e, intanto, a ritmo vertiginoso si svuotavano le bottiglie di vino rigorosamente dei Castelli. Saresti portato a credere che con ciò si finiva, ma non è così, a questo punto non poteva non seguire la carne in umido, quella che era servita per la preparazione del sugo, sempre accompagnata da una appetitosa cicoria generalmente ripassata in padella e poi, ancora, la tenera insalatina di misticanza appena raccolta dal vicino orto, seguivano la frutta fresca a seconda delle stagioni e una monumentale zuppa inglese anch’essa preparata fra le pareti domestiche. Nessuna tregua, non appena i sempre numerosi commensali cadevano in preda ai primi attacchi di cecagna ecco arrivare i liquori, i c.d. rosoli godevano di grande popolarità ed erano preparati, neanche a dirlo, in casa con l’impiego di estratti acquistati in drogheria, quindi il caffè preparato con la caffettiera usata quotidianamente. Ti sei accorto che non ho citato il pane? Volutamente l’ho lasciato per ultimo; quel pane realizzato in meravigliose pagnotte fatte in casa con l’aiuto del lievito naturale religiosamente riposto avvolto in bianchissimi tovaglioli perché, come ci ricorda Giggi Zanazzo: “…quanno che casca un pezzo de pane per tera, bisogna arricojelo, baciallo e se sporcato e nun se po’ magnà, se butta sur foco…” e, aggiunge ancora l’autore degli Usi e pregiudizi del popolo di Roma, “…le pagnotte poi nun vanno mai messe su la tavola a panza pell’aria, perché si no piagne la Madonna…” Nei confronti del pranzo e della cena e, più in generale, della cucina romana, a torto o a ragione, ritorna molto spesso alla memoria il rimpianto del tempo che fu; a conferma di ciò, un articolo apparso su un numero de l’Espresso di parecchi anni or sono, affermava come questa cucina potesse ancora ritenersi un capolavoro gastronomico, un grande ricettario, una inesauribile fonte di ricchi piatti tanto apprezzati da riuscire a tenere in dispregio e in disparte l’umile bollito di manzo. Ancora oggi sono numerose le persone che dimostrano di apprezzare tutto ciò, voglio qui ricordare il grande attore e grande buongustaio Aldo Fabrizi, in pochi probabilmente erano in grado di superarlo nella ricerca della buona cucina; egli aveva una vera passione per tutto ciò che rientrava nell’arte del cucinare romanesco e si sapeva disimpegnare con grande maestria davanti ai fornelli. Verosimilmente una prerogativa di famiglia come noto, infatti, non gli era da meno sua sorella, la famosa Sora Lella che rappresenta di certo un pezzo di storia nell’ambito della cucina romanesca e che, per molti anni, fu la proprietaria di quel notissimo ristorante sull’Isola Tiberina ospitato nella Torre dove soggiornò la Contessa Matilde di Canossa che, nell’adiacente Convento di San Bartolomeo, offrì protezione ai Papi Vittore III, Dauferio di Benevento, 1086 - 1087 e Urbano II, Ottone di Lagery, 1088 - 1099 che, in quel periodo così pieno di Antipapi non se la passavano di certo molto bene. La cucina per Aldo Fabrizi rappresenta il cuore della casa, questo luogo è il salotto, la sala da pranzo, lo studio privato, sono numerose le foto che lo riprendono con un grembiule a quadretti e con in mano un Campo de’ fiori i, figure, personaggi mestolo o con un coperchio, la sua cucina altro non è che il laboratorio di chi sa mangiar bene, egli era solito affermare che la cucina romana è sana e gustosa, ma appunto per questo esige una cura meticolosa nella scelta e nella manipolazione delle materie prime. Si racconta che un giorno un amico lo chiama al telefono per fargli gli auguri di buon onomastico, ma lo sente giù di corda, un pò preoccupato, con un umore tra il triste e il malinconico: “…ciao, grazzie de sta telefonata, … me dispiace, ma nun ce la faccio a discore, … nun me sento bene pe gnente, … che ce voi fa, … l’anni so anni e l’acciacchi nun perdoneno, … “…ma quello che me ce rode tanto è che nun me và de magnà, … come se dice, … m’amanca l’appetito, … è inutile, … nun me sento, … eppoi me tocca de sta puro a dieta… “…pensa che puro oggi so stato a stecchetto, … so ito liscio come l’ojo, … du’ spaghetti a cacio e pepe, … na lombata de vitella, … du’ fronne de lattuga, … na pera, … e … hai capito?.. “…me tocca de sta a dieta, … possin’ammazzalla, … purtroppo! La voce dell’attore è grave, diventa più pesante che mai e quel purtroppo, uscito con tanta fatica, denota tutta l’amarezza di un tragedia intima, sofferta, strettamente personale; particolare stato d’animo che i romani ben comprendono ma, per meglio immedesimarsi nelle aspettative del popolo e meglio capire le scelte inerenti la loro cucina, chiediamo ancora una volta aiuto a Giggi Zanazzo che nella sua Raccolta di espressioni folkloristiche, riesce a far trasparire con nitidezza l’assolutismo dei peccati di gola; qui di seguito ne ripropongo alcuni: “…a magnà e a grattà tutto sta a incomincià… “…bon foco, fa bravo er coco… “…è meio che la panza mia crepi, che la grazia de Dio se sprechi… “…er vino è la zinna de li vecchi… “…Iddio lo disse a l’apostoli sòi: l’erba è fatta pe’ li bovi… “…la fame è la mejo pietanza… “…l’uva nera fa ingrossà le zinne… “…pè condi l’inzalata ce vonno quattro persone: un sapiente pè mettece er sale, un avaro l’aceto, uno sprecone lojo e un matto che la mischi e che smucini… Ciò detto, osserviamo come pranzi e cene abbiano avuto diretta derivazione da quella cucina prelatizia, curialesca e pontificia che per qualche secolo restò il sogno di un grandioso approdo, diceva una voce popolare raccolta e trascritta dallo stesso Giggi Zanazzo: “…chi se vò imparà a magnà, da li preti bisogna che va…” e l’attonito popolano del Belli che, con la complicità e l’aiuto del compare cuoco era riuscito a penetrare in quel Santuario, la definì la cucina Santissima. Sull’argomento il 25 marzo 1836 il poeta scrisse il sonetto La cuscina der Papa “Co la cosa ch’er coco m’è ccompare / m’ha vvorzuto fa vvedè stammatina / la cuscina santissima Cuscina? Hai da di 19 di Riccardo Consoli pporto de mare. “Pile, marmitte, padelle, callare, / cossciotti de vitella e de vaccina, / polli, ova, latte, pessce, erbe, porcina, / caccia, e’gni sorte de vivande rare. “Dico: “Prosite a lei Sor Padre Santo” / Disce: “Eppoi nun hai visto la dispenza, / che de ggrazzia de Dio ce n’è altrettanto” “Dico: Eh, scusate, povero fijolo! / Ma ccià a ppranzo co lui quarch’Eminenza? / Noo, ddisce, er Papa maggna sempre solo. Come ben sai caro lettore, tutto o quasi si adegua! Un cartello pubblicitario dal titolo La Mensa del Signore, apparso intorno agli anni trenta del secolo scorso, riguardante un originale locale interamente gestito e amministrato da religiosi, così avvertiva: “…come il Signore Benedetto creò l’oasi nel deserto premio e sprone del viandante nella sua lunga e dura fatica, così la Sua Misericordia infinita inspirò dei miseri servi suoi a fondare la Mensa del Signore, oasi per tutti nel vortice della vita saprà incidere nel cuore dei Signori Clienti il più vivo ricordo di una dolce sosta…” La Mensa del Signore si trova in Via dei Bergamaschi - Rione III Colonna al n° 48, il suo numero del telefono è il 67.402. Campo de’ fiori 20 a t a c l Ca STORIA Il piccolo borgo di Calcata poggia su di uno scoglio di tufo che emerge dalla valle del Treja, dominando la sottostante verde macchia mediterranea. Al confine tra il territorio di Viterbo e il territorio di Roma, di con una superficie di Ermelinda Benedetti 7,4 kmq e 892 abitanfoto Mauro Topini ti, è uno tra i paesi più piccoli della provincia viterbese. Tracce di primi insediamenti umani sono da far risalire al periodo preistorico. Nella vicina altura di Narce, infatti, alle spalle del paese, sono state trovate testimonianze, del XIII secolo a. C., di civiltà etrusco-falische, che si sono fatte più evidenti alla fine dell’VIII-VII secolo a. C.. Secondo la tradizione, fu fondata da Haleso figlio di Agamennone, che formò il primo insediamento falisco. Come tutto il territorio dell’Agro falisco, venne conquistato dai Romani alla metà del VI secolo a. C.. La fertilità del territorio, durante l’epoca romana, portò all’insediamento di numerose ville rustiche. Il nome di Calcata, di cui è difficile stabilire l’esatta etimologia, compare per la prima volta in un documento della fine dell’VIII secolo, sotto il pontificato di Adriano I. Alla fine del XIII secolo, in piena epoca medievale, il piccolo centro urbano passò sotto il diretto dominio della famiglia Anguillara, che vi fece erigere un castello ed una robusta cinta muraria. Durante il periodo fascista, a causa dei frequenti crolli della rupe tufacea su cui poggia, fu annoverata tra i centri da far risanare per mezzo di una legge per i paesi terremotati del sud. Solo un decreto degli anni 90 lo ha salvato dall’abbattimento coatto. I calcatesi iniziano pertanto ad abbandonare l’originario borgo per andare a stanziarsi sull’adiacente altipiano, creando così un centro più moderno. La parte vecchia però non è stata completamente abbandonata e fu pian piano ripopolata da artisti, intellettuali e personaggi alternativi, molti dei quali stranieri giunti negli anni 60 insieme a gruppi di hippies che abitano ancora le grotte scavate nel tufo della roccia su cui si erge il paesino. ITINERARIO TURISTICO Il pittoresco borgo medievale di Calcata si articola in stretti vicoli che si snodano tra piccole abitazioni e cantine, oggi restaurate e adibite a piccoli negozi di oggetti d’arte, antiquariato e souvenir ed è uno tra i meglio man- Le gui tenuti di tutta la zona. Calcata non offre grandi monumenti eccetto il castello e le mura medievali che racchiudono il borgo vero e proprio e lungo le quali si apre una doppia porta d’ingresso. Fino alla metà del 900 accanto ad essa c’era una maestosa acacia secolare, tagliata improvvisamente per riscaldare gli studenti della scuola elementare, in un inverno piuttosto rigido. Una leggenda racconta che, per scaramanzia, i longobardi giravano, in sella al proprio cavallo, intorno al grande albero, prima di andare in battaglia. A distanza di tanti secoli, i calcatesi continuato con questo gesto scaramantico, passeggiando attorno ad esso prima di arruolarsi al servizio di leva. Passeggiando per le stradine del centro, è possibile osservare le antiche finestre, i portali e i famosi profferi medievali sulle facciate delle case e panorami sulla valle, che si aprono lungo le viuzze, spesso preceduti da archi e da antiche scale scavate nel tufo, che fanno da splendide cornici. Nella chiesa parrocchiale, la Collegiata dei SS. Cornelio e Cipriano, risalente alla prima metà del Trecento e ripetutamente ingrandita e restaurata, sono con- Campo de’ fiori 21 ide di Campo de ’ fiori delle calze per i più piccoli. Festa di Sant’Antonio Abate Festeggiamenti in onore del protettore degli animali, il 17 di gennaio, rinviata alla prima domenica più vicina a tale data. Alla tradizionale benedizione degli animali nella mattinata, nel pomeriggio si affianca la sfilata di mascherate e carri allegorici e i giochi popolari in piazza in occasione dell’inizio del periodo di Carnevale. Festa dei SS. Cipriano e Cornelio Festeggiamenti in onore dei Santi Protettori di Calcata, il 16 e 17 settembre. Feste natalizie Durante il periodo di Natale vengono organizzati concerti, tra cui quello tradizionale della banda locale, mostre e attività culturali. All’interno di esse si realizza la festa per gli anziani, con distribuzione di pacchi dono. servate le reliquie del prepuzio di Cristo, usato per ungergli i piedi, scomparso a Roma durante il saccheggio del 1527, ritrovato in una grotta e riportato nella chiesa. Tra il territorio di Calcata e quello di Mazzano è compresa la riserva naturale del Treja, che si estende per circa mille ettari sul Monte Gelato ed è attraversata dal fiume da cui prende il nome. Sulla sommità del monte, in prossimità di una piccola cascata, i ruderi di un antico mulino creano un angolo di rara suggestione. Il museo d’arte della natura offre un percorso costellato d’interessantissime opere d’arte realizzate con il gusto e le tecniche dell’estetica naturalistica. Gli artisti che hanno creato questo originale museo all’aperto utilizzano esclusivamente i materiali naturali offerti dal bosco e le opere d’erte realizzate, inscindibili dal territorio, si fondono con l’ambiente vivendo le stagioni, assumendone i colori ed i profumi. La vegetazione incredibilmente rigogliosa offre un habitat naturale a molte specie di animali tra cui volpi, tassi, istrici, donnole, picchi e ghiandaie, uccelli come falchi, nibbi, gheppi, poiane, preferiscono le radure circostanti. Tra i rapaci notturni è possibile incontra- re gufi, civette, barbagianni e allocchi. TRADIZIONI E FESTE Festa della befana Il 6 di gennaio, in occasione della epifania, viene celebrata una messa all’aperto alla quale si fa seguire la consegna SAPORI TIPICI Per quanto riguarda l’arte culinaria, Calcata si attiene ai piatti tipici della zona. Per lo più si tratta di pietanze povere, che nascono dalla vita contadina: Acquacotta, pane immerso in un brodo fatto con varie erbe di campo; panzanella, pane inzuppato di acqua e condito con pomodori rossi, sale e un filo d’olio d’oliva. I più caratteristici, ma solo per il nome, sono i cappellacci, vale a dire la classica crepès sottilissima,ripiena di formaggio grattugiato. Anche i dolci sono quelli caratteristici dell’alto Lazio: cazzotti, tozzetti, ciambelline con l’anice. LE CURIOSITA’. Ma lo sapevate che a Calcata… Il più anziano del paese è la signora Amalia Orsini di 96 anni, nata il 5 aprile 1910. Decisamente positivo il bilancio per il primo anno di vita della scuola Honey Dance di Civita Castellana che, in breve tempo, e con grande professionalità, ha saputo far nascere nella nostra cittadina una scuola di danza qualificata, grazie anche all’impegno dei grandi Maestri internazionali che seguono i ragazzi iscritti nelle diverse discipline della danza. La scuola Honey Dance segue il programma didattico dell’ACCADEMIA NAZIONALE DI DANZA ed offre, ai suoi studenti, una pavimentazione tecnica adeguata allo studio della danza. Lo speciale parquet molleggiato e antiscivolo, assorbe, infatti, le vibrazioni, impedendo ripercussioni sulle ossa e sulla muscolatura. All’interno delle scuola esiste un angolo cineteca e videoteca, utile ai fini formativi degli allievi, che potranno così abbinare lo studio della teoria allo studio della danza, migliorando, di riflesso, l’interpretazione del balletto. Ricapitolando i grandi eventi che hanno visto impegnata la Honey Dance per l’anno 20052006 ricordiamo che il 10 Settembre 2005 si è tenuto un grande spettacolo in Piazza Matteotti a Civita Castellana con la partecipazione di Massimo Adorni e i ballerini professionisti dell’AID – Roma. Nel Dicembre 2005, si è tenuto uno spet- tacolo a favore di Telethon, con la partecipazione di Rossella Brescia, Fabrizio Bartoli e i ballerini professionisti dell’AID – Roma. A Giugno 2006 uno spettacolo in Via Roma di Civita Castellana, “Euterpe e Tersicore”, con l’orchestra sinfonica e coro, ha visto la partecipazione di ia c s re aB Rossell Fabrizio Mainini e Fabrizio Bartoli, oltre ai ballerini dell’AID – Roma. Sempre a Giugno 2006 si è tenuto lo spettacolo “Palart” a Fabrica di Roma, con danza classica, moderna e Hip Hop. Tutte le coreografie degli spettacoli sono state curate dal grande ballerino Tuccio Rigano. Durante l’anno, inoltre, si sono tenuti diversi stage: quello di Modern Jazz, a Marzo 2006 con Mara Giavon e a Settembre 2005 con Cristina Galanti. Lo stage di Hip Hop, a Settembre 2005 con Andrea Iacopini. Quello di Danza Classica, a Dicembre 2005 con Rossella Brescia ed infine quello di Pas de Deux classico e moderno a Settembre, Ottobre e Dicembre 2005 e Febbraio, Marzo e Aprile 2005 con Tuccio Rigano. Alla chiusura dell’anno accademico 20052006, la scuola Honey Dance ha assegnato una borsa di studio valida per lo studio della tecnica classica ed il Pas de Deux all’allievo Marco Marangio. Per l’anno 2006-2007 ha inoltre assegnato 26 premi danza, di cui tre validi per lo studio del Pas de Deux per l’anno 2006-2007, e 23 premi validi per lezioni di approfondimento della tecnica classica presso l’AID – Roma. Il 21 Giugno, presso la scuola ed in presenza di una commissione composta dal Maestro Tuccio Rigano, dal Maestro Fabrizio Bartoli e dalla Docente dell’Accademia Nazionale di Danza, Fara Grieco, si sono svolti gli esami di danza classica. Con la riapertura di Settembre, la scuola ha già fissato il primo stage di Pas de Deux classico e moderno, previsto per il 7 Settembre. Presso la scuola è, inoltre, possibile prendere lezioni di Tango Argentino con Mauro Barreras e Roberta Beccarini, grandi professionisti del settore. Per informazioni ed iscrizioni, la segreteria della scuola sarà disponibile dal 28 Fabrizio Mainin Agosto in Via i Carducci 30, Civita Castellana – Tel. 0761.540380 www.honeydance.com Tuccio R igano Campo de’ fiori 23 Come eravamo In montagna con Don Checchino Anno 1960, località Sesto in Pusteria, periodo estate, la prima volta sulle Dolomiti, mai andati così lontano. Era l’anno delle Olimpiadi di Roma, l’anno in cui Gastone Nencini di trionfò al Tour de France, Alessandro Soli era soprattutto l’anno che fece scoprire a noi ragazzi di allora, la bellezza di questa parte d’Italia così ricca di monti e boschi. L’artefice di questo piccolo miracolo, fu Don Francesco Jannoni, per tutti Don Checchino parroco di San Benedetto a Civita Castellana. Il suo spirito pionieristico, le sue conoscenze importanti, la sua voglia di fare, di creare qualcosa di duraturo e stabile, come poi avvenne, provocò qui a Civita Castellana una rivoluzione totale delle vacanze estive. Ci eravamo lasciati alle spalle i periodi della colonia comunale, su al “boschetto”, la domenica ”fagottara” al lago o al mare, il bagno giù alla “llegata” dove si imparava a nuotare tra i vortici del fiume Treja, ora si partiva per la grande avventura : le Dolomiti. Il viaggio in treno, lunghissimo fino a Fortezza e San Candido, con il naso incollato ai finestrini, rubando panorami mai visti, chiedendo a ripetizione mille cose a Don Checchino che ci accompagnava, lui che era già stato in quei posti,ed in quei posti già conosciuto da tutti. Poi si Don Francesco Jannoni (Don Checchino) 1926 - 1989 1960 Sesto Val Pusteria da sinistra Domenico Paolelli, Alessandro Soli, Guido Milazzo, Fabrizio e Giorgio Flori giungeva a Sesto in Pusteria. Subito la nostra meraviglia nel vedere ogni cosa scritta in due lingue, il tedesco e l’italiano, e la sensazione a pelle, di vivere in un posto geograficamente italiano, ma straniero negli usi e costumi. Ma la bellezza del paesaggio, con le sue montagne uniche al mondo, le sue vallate, i masi e gli alpeggi, ci faceva sentire ragazzi privilegiati alla scoperta di questa “nuova america”. I ricordi, anche se indelebili, con gli anni che passano tendono ad affievolirsi, ma qualche particolare resta nella mia mente e sono certo che susciterò care sensazioni in chi li ha vissuti insieme a me. C’era già una perfetta organizzazione per queste vacanze, si facevano cioè due turni di circa quindici giorni, e la cosa più importante era quella del vettovagliamento, che portavamo direttamente da Civita Castellana. Infatti abituarsi alla cucina locale ricca di grassi, strane spezie (erba cipollina) e sughi pesanti, era pressoché impossibile. Anche le cuoche erano “civitoniche”, ricordo con nostalgia, l’anziana Oralda Mancini, e la cara Alfonsa Flori, la mamma di Giorgio e Fabrizio, che vedete con me nella foto, ci facevano sentire a casa nostra cucinando come le nostre mamme. Eravamo alloggiati nella casa di Franz un altoatesino tutto d’un pezzo vecchio amico di Don Checchino, che aveva messo a disposizione la sua dimora in legno e pietra, composta di più locali, compresa una vecchia stalla, riadattata a mo’ di camerata, con letti a castello e brandine. Negli anni successivi Don Checchino riuscì a coronare il progetto di una casa vacanze a Moso frazione di Sesto, dove intere famiglie andarono a passare le vacanze estive, scoprendo quei luoghi e familiarizzando con gli abitanti del posto. Insomma tutti i civitonici sapevano di poter usufruire di una struttura adatta alle vacanze sia estive, che invernali, tant’è vero che intere generazioni sono cresciute risalendo la stupenda Val Fiscalina, facendo il giro dei Passi Dolomitici, o sciando sulle piste che stavano nascendo proprio in quegli anni. Sono tornato dopo tantissimo tempo in quei posti, con la mia famiglia, ho soggiornato in altre località dolomitiche, scoprendo nuovi panorami, ma il ricordo di Don Checchino mi ha sempre accompagnato. Guardando le strutture da lui volute e realizzate, e pensando alla gioia che è riuscito a dare a tanta gente, mi fa sentrire orgoglioso di essere stato tra i primi, “ad andare in montagna con Don Checchino”. Campo de’ fiori 24 di Maria Cristina Caponi Volver - Tornare, Spagna, 2006. Genere: tragicommedia; regia: Pedro Almodòvar; interpreti: Penèlope Cruz, Carmen Maura, Lola Dueñas, Blanca Portillo, Yohanna Cobo, Chus Pedro Lampreave; sceneggiatura: Almodòvar; direttore della fotografia: Josè Antonio Bermùdez; montaggio: Josè Salcedo; costumi: Bina Daileger; musica: Alberto Iglesias; produttore: Esther Garcìa; distribuzione: Warner; durata: 2h e 1’. Un’impudica scintilla d’animalesca sensualità infiamma uno sguardo corrucciato, ma fiero di donna. Fra i perfetti lineamenti d’ascendenza popolare brilla il rosso vermiglio di procaci labbra lusinghiere. Il piglio risoluto e la giunonica generosità del corpo rievocano la burrosità delle attrici tutte curve del cinema neorealista italiano; sì … Penelope Cruz come Sofia Loren. Interpretando in pieno il titolo del lungometraggio (volver = rivenire) di cui è protagonista, la Cruz ritorna all’ovile, collaborando di nuovo con Pedro Almodovar, che la lanciò anni addietro nel ruolo di un’ingenua suora in Tutto su mia madre. E dalle ottime recensioni sul sedicesimo film del regista spagnolo da parte degli addetti ai lavori, sembra che abbia colto nel segno accettando di entrare nel Cast. Nel film interpreta Raimunda, una giovane madre con sorella divorziata (Lola Dueñas), figlia adolescente (Yohanna Cobo) e marito alcolizzato e vitellone a carico. Nel subconscio un terribile segreto. Inaspettatamente l’aldilà potrebbe riservare una tenera vecchietta in vestaglia a fiori e gambaletti di nylon (Carmen Maura) in fuga dal regno dei morti per chiedere perdono alle figlie sole e bisognose di una figura materna. Almodovar in quest’opera, sorta di commistione fra tragedia e commedia, rievoca la sua infanzia trascorsa a Calzada de Calantrava, in Spagna: “E’ il tema che più mi tocca, e mi ha portato a provare qualcosa di molto particolare, una sorta di riconciliazione con le mie radici. Io sono nato nella Mancha, ho vissuto a Madrid e ho viaggiato molto, e questo film, più d’ogni altra cosa, mi ha riconciliato con la mia stessa gioventù. In Volver parlo delle donne che avevo intorno a me quando ero bambino; furono loro a crescermi, gli uomini erano sempre nei campi e non li vedevo praticamente mai. Volver parla del modo in cui crebbi, ascoltando queste donne.”. Un universo all’insegna del sesso debole, anzi, tutto altro che debole, in cui domina la legge del matriarcato e la solidarietà è moneta di scambio al pari dei sentimenti. Al contrario, i pochi personaggi maschili sono abbozzi confusi, macchiette o puro espediente narrativo. Chiusa la parentesi de La mala educacion, il mondo degli uomini chiaramente non gli interessa più. Con una nota di velata misantropia, l’auto- re stenta a presagire nella sfera maschile alcun valore positivo. Abbandonato il periodo del “kitchpop-gay-camp” è altresì incapace ad affidare note di slancio ed energia anche alla vorticosa vitalità di transessuali e travestiti, vera icona del suo cinema, che i benpensanti bollano come “scandaloso”. Punto debole: surplus di donne. Esaltare una congeniale fattura finale del prodotto filmico è doveroso, se non altro perché s’intravede nel lungometraggio la familiarità che Almodovar ha conquistato con la tecnica del cinema. Siffatta maestria, sommata ad una fervida scrittura creativa e ad una notevole capacità di forgiare la recitazione delle sue interpreti sono state premiate a Cannes 2006 con una Palma d’oro per la migliore sceneggiatura. Un altrettanto ambito premio è stato conferito ex aequo a Cruz, Maura, Dueñas, Portillo, Cobo e Lampreave in qualità di migliori attrici. Il cineasta evita gli eccessi e le citazioni metacinematografiche, ma cade inevitabilmente in un’eccessiva sobrietà e semplicità. Uno dei suoi marchi di fabbrica, il suo umorismo leggero e divertente non si ammaina neanche di fronte a temi quali: parricidio, funerale, uxoricidio, ecc degni dei migliori/ peggiori melodrammi strappalacrime. Se non si può ridere, si può almeno allentare i muscoli agli angoli della bocca e tentare un sorriso di fronte alla morte. Surreale invito appare maggiormente irrazionale se ad apostrofarlo è un regista che peraltro non sopporta l’idea di dover un giorno abbandonare la sua esistenza terrena, ed inoltre si dichiara non credente, agnostico. D’altronde come disse Benjamin Costant in Adolphe: “La morte, mistero inesplicabile, di cui un’esperienza quotidiana sembra non avere ancora convito gli uomini”. Campo de’ fiori 25 Ch e be llo ! Un urlo disumano risuonò nella hall dell’albergo di Alicante in Spagna, quella sera del 9 Luglio, eravamo un pugno di italiani, davanti al televisore che trasmetteva in lingua locale la finale della coppa del mondo. di Alessandro Soli Avevamo vinto, malgrado tutto e malgrado tutti. Che giornata! Al mattino, levataccia alle ore 4,30 per andare a Valencia in pullman all’incontro con Benedetto XVI (oltre 150 Km ) era quello lo scopo del nostro viaggio in terra spagnola. Dovevamo arrivare presto, per poi recarci a piedi verso il settore assegnatoci dall’organizzazione di questo V Incontro Mondiale delle Famiglie. Tutti in gruppo, muniti di bandiere tricolori, ci sentivamo orgogliosi di essere italiani, quel giorno ancora di più. Durante il tragitto abbastanza lungo, ricevevamo gli auguri da tutti, gli spagnoli in modo particolare stavano dalla nostra parte, perché eliminati agli ottavi dalla squadra francese, inoltre diciamocelo francamente i francesi odiati e odiosi, stavano sulle scatole a tutti. I canti, le preghiere, il caldo, i disagi fisici, la messa con il papa, seguita dai maxischermi, quei due milioni di persone, venute da ogni parte del mondo, rendevano quella giornata unica, quasi surreale, una giornata particolare, che si sarebbe conclusa come mai avremmo immaginato. Poi “ a la ocho de las tardes” come dicono lì, quei 120 minuti vissuti tutti d’un fiato cercando di carpire con gli occhi, quelle sensazioni che le parole in lingua spagnola del cronista non riuscivano a trasmetterci. Lo sgomento al rigore di Zidane, la gioia incontenibile all’incornata di Materazzi, la rabbia alla traversa di Toni, che avrebbe incanalato, con la palla in rete, l’incontro verso scenari diversi. Poi la paura sul tiro sempre di Zidane con la grande parata del Gigi nazionale. Infine la lotteria dei calci di rigore, un presentimento oscuro, il terrore di rivivere qualcosa già visto in tante finali, come negli USA quando perdemmo contro il Brasile. Subito l’errore di Trezeguet, e l’incredibile serie di realizzazioni dei nostri eroi, mai così precisi, mai così concentrati, mai così amati. Poi il suggello finale, col rigore decisivo affidato ad uno dei più giovani, quel Fabio Grosso, che grazie alle sue giocate ci aveva portato in finale. Tiro sicuro, gol! Ed ecco quell’urlo disumano e gli abbracci tra di noi italiani, eravamo forse una quarantina, ma ci siamo fatti sentire, eccome! Tutti al pullman, col nostro autista che ci avrebbe accompagnato strombettante verso il centro di Alicante. Non vi dico cosa è successo quella sera, capisco, che in Italia i festeggiamenti, come visto dai filmati, sono stati eccezionali, ma anche noi, piccolo manipolo di italiani all’estero, abbiamo esternato con canti e sbandieramenti sulla passeggiata a mare di questa incantevole località turisti- ca spagnola tutta la nostra gioia. Tutti con noi, gente comune, che applaudiva al nostro passaggio, gli abbracci con i tantissimi studenti italiani lì ad Alicante ospiti per il progetto di studio “Erasmus”, ci sentivamo orgogliosi e fieri di essere italiani. Come sembravano lontani i titoli dei giornali tedeschi, che con sfida e disprezzo ci avevano etichettato “Italiani pizzaioli, italiani camerieri”, per intimorirci prima della loro eliminazione. Purtroppo tra tanta gioia, ci giunse da Civita Castellana, il giorno dopo, quella tragica notizia, che ha privato Rodolfo Profili, mitico portiere degli anni ’50 (celebrato dal sottoscritto nel n°12 di Campo de’ Fiori), da questi festeggiamenti. Il caso ha voluto che la sua grande passione per il calcio lo tradisse nel momento più importante, mentre innalzava il tricolore e pregustava emozioni uniche e forse irripetibili. Campo de’ fiori 26 Il primo giorno d’estate Mulattiere strette illuminate da un sole offuscato da un fitto polverone. Ombre adagiate e allungate sul terreno di terra rossiccia. Ciottoli che facevano sobbalzare i carretti dei contadini e le carrozze dei nobili. Cosi di dovevano apparire le Erminio strade intorno al Lago di Quadraroli Vico più di un secolo fa. Le ricche terre laviche, che ora ospitano distese di noccioleti, un tempo erano ricoperte da sterminati vigneti. Ora, come allora, le terre di Ronciglione accolgono non solo momenti di faticoso lavoro, ma anche attimi di festa e baldoria. Un popolo orgoglioso delle proprie origini medievali, pur tanto umiliato dal fuoco francese di qualche decennio prima, cercava ancora di rimarginare le ferite di una guerra che l’aveva soffocato. Nonostante l’inizio del declino dell’industria ronciglionese, e con esso l’aumento della povertà, la popolazione non rinunciava a brevi momenti di divertimento in cui i problemi della vita quotidiana passavano in secondo piano. I nobili, tra risate e giochi, cercavano riparo dal sole sotto eleganti ombrellini merlettati, mentre i contadini maltrattati da quello stesso sole passeggiavano tra l’erba fitta e i primi fiori estivi. Lo scalpitare degli zoccoli dei bufali che trainavano carretti colmi di gente era l’ideale colonna sonora di questi attimi di spensieratezza… Poi, l’adagiarsi del sole dietro Monte Venere, ricordava che il giorno seguente tutto sarebbe ritornato alla normalità e…ognuno sarebbe rientrato nel proprio ruolo. Lago di Vico 1899 “Gita con i bufali, butteri e ombrellini per il sole” Archivio Flaviano Feliciano Fabbri 28 Campo de’ fiori Sabato 24 Giugno, come da consuetudine, si è svolto uno degli avvenimenti più importanti per quanto riguarda l’anno sportivo dei praticanti del Karate, cioè gli esami per il passaggio di grado. Un grande ringraziamento da parte degli insegnanti va a tutti i praticanti per l’impegno e l’ottima prova sostenuta. Questi sono i Karateka che hanno acquisito il nuovo grado: Melissa Latino, Diego Compagni, Gaia Biancini, Alessio De Venanzi, Michela Accettone, Denise Cimarra, Hariz Batik, Francesco Stefani, Francesco Deriù, Federico Sciarrini, Armando Strada, Pietro D’Addario, Gianmaria Imperio, Andrea Sestili, Alessia De Federicis, Luca Del Priore, Stefano Vitali, Cosmin Racovita, Fabio Filippelli, Simone Corelli, Martina Rizzo, Nelson Rossetti. CON QUESTA MANIFESTAZIONE SI CHIUDE L’ANNO SPORTIVO DI TUTTI I KARATEKA. ANCHE LA PALESTRA OKINAWA CHIUDE PER I MESI DI LUGLIO E AGOSTO PER IL RINNOVO DEI LOCALI. VI ASPETTIAMO A SETTEMBRE PER UN NUOVO ANNO INSIEME PIENO DI SORPRESE E NOVITA’. Campo de’ fiori 29 Civita Castellana 6 Giugno 1944 Miliziani in libera uscita di Enea Cisbani Il mese di Giugno del 1944, è un periodo storico cruciale ed importante per Civita Castellana: è il momento della liberazione e la fine della guerra, delle persecuzioni e, si spera, della fame. Il 4 Giugno 1944, mentre le ultime retroguardie tedesche abbandonano Roma, nei quartieri meridionali entrano i primi reparti americani. Verso sera l’88^ Divisione Americana entra in Piazza Venezia. Il 5 Giugno 1944 le truppe alleate entrano trionfalmente in Roma accolte entusiasticamente dalla popolazione, mentre il Re Vittorio Emanuele III abdica in favore del figlio Umberto di Savoia, che ne assume la luogotenenza generale. Attraversata la “città aperta”, gli alleati si lanciano all’inseguimento della 14^ armata tedesca del Generale Lemelsen, trinceratasi a nord di Roma presso il castello di Borghetto, importante nodo viario verso il Nord-Italia. I tedeschi controllano i dintorni di Civita Castellana con la 101^ Divisione Paracadutisti e la 2^ Divisione della Luftwaffe, per un totale di 12.000 effettivi. Il Generale Clark, comandante della V^ Armata Americana, per evitare l’attacco frontale alla imponente linea difensiva approntata dai tedeschi, ordina a reparti della VIII Armata Britannica operante nelle zone della Sabina, di attaccare alle spalle i tedeschi e prendere così Civita Castellana. Il 6 Giugno 1944, alle ore 4,15 del mattino, la 6^ DIVISIONE CORAZZATA SUDAFRICANA, attacca le linee germaniche nelle località di Sassacci e Borghetto, annientando le unità tedesche in una serie di feroci combattimenti. Verso sera reparti di ricognizione della divisione entrano in Civita Castellana. La 6^ DIVISIONE CORAZZATA SUDAFRICANA, “ 6TH SAAD SIXTH SOUTH AFRI- CAN ARMOURED DIVISION “, viene costituita nel 1936 in Inghilterra e posta al comando del Generale di Brigata W.H.E. POOLE, protagonista della battaglia di El Alamein. La 6^ divisione era composta da 15.000 effettivi tra ufficiali, graduati e truppa e comprendeva: 11^, 12^ e 13^ Brigata di Fanteria d’Assalto, la 24^ Brigata delle Guardie Inglesi, la 1^ Brigata delle Guardie Scozzesi, la 5^ Brigata dei Granatieri e i temibili componenti del 6° Reggimento “Gurka” nepalese, che furono aggiunti nel 1943 quando iniziarono le operazioni belliche sul suolo italiano il 10 Luglio dello stesso anno. Dotata delle più moderne armi e di mezzi corazzati di moderna concezione, la divisione era composta prevalentemente da reparti coloniali provenienti dagli sterminati territori dell’impero inglese: India, Malesia, Cina, Nepal e Sud-Africa. Allo scoppio della 2^ Guerra Mondiale, viene destinata al settore nord-africano, nelle zone dell’Egitto e della Libia, a diretto contatto con le truppe italiane poste al comando del Generale Graziani. E’ nella battaglia di El Alamein che il reparto inglese raggiunge e consolida la sua fama di tenace combattente sconfiggendo e distruggendo totalmente la Divisione Corazzata Italiana “Ariete” del Generale Lamarmora. Il 10 Luglio 1943 con l’invasione alleata della Sicilia iniziano le operazioni belliche sul suolo italiano e i reparti inglesi si distinguono nella liberazione di Palermo e Catania, successivamente di Salerno e Campobasso. Aggregata all’VIII^ Armata Britannica, combatte a Cassino a fianco degli americani e dei francesi. Reparto di fondamentale importanza il 6° Reggimento “Gurka”: soldati specialisti nel combattimento in zone montane e nelle condizioni climatiche più avverse. Furono proprio tali reparti che annientarono nei pressi di Civita Castellana i feroci componenti della 101^ Divisione Paracadutisti “Das Reich”. La battaglia del 6 Giugno 1944 che si combattè vicino Civita Castellana in quel caldo e torrido Giugno del ’44 non è certo riportata nei libri di storia, ma nelle dirette testimonianze dei protagonisti di quei giorni che tuttora vivono in Inghilterra. La redazione di Campo de’ Tantissimi auguri di Buon Compleanno a Francesca De Placidi che compie 18 anni l’ 8 agosto. Da mamma, papà e lello Luca. Il 29 Luglio si sono uniti in matrimonio Daniela Marzi e Diego Bernardini di Vignanello. Tanti auguri da tutti gli amici di Corchiano Tantissimi auguri a Alessandra e Luca di Civita Castellana, che si sono uniti in matrimonio il 2 Giugno, dai genitori, le sorelle, i parenti e tutti gli amici. Buon Compleanno a Emiliano De Rinaldis che compie 18 anni il 6 Settembre. Da mamma, papà, Alessandro, Barbara, Silvia, Roberto e la fidanzata Deborah Tantissimi auguri a Massimo Perazzoni e Verna Misocchia che il 1° Agosto festeggiano 30 anni di un felice matrimonio. Tanti auguri da parte dei figli Romolo, Alessandro e Simona e da tutti gli amici Tantissimi auguri a Daniele che compie 18 anni il 31 Agosto. Da papà Aldo, mamma Antonella, il fratello Federico, i nonni, gli zii e dalla famiglia Ricci Buon Compleanno a Silvia Filippi che compie 18 anni il 16 Agosto. Tanti auguri dai genitori, dal fratello Alessio, dal fidanzato Francesco, dai nonni e tutti i parenti. fiori si associa agli auguri Buon Compleanno a Andrea Mosca che compie 20 anni il 19 Agosto e a Luca Mosca che ne compie 18 il 16 Settembre. Tantissimi auguri dai parenti e gli amici di Civita Castellana. Tanti auguri di Buon Compleanno a Simone Benedetti di Corchiano che compie 14 anni il 13 Agosto. Da mamma, papà, Ermelinda e Massimo Scuola elementare Don Bosco anni ‘80 dall’alto a sx: Maestro Francesco Cancilla, Loredana Del Priore, Daniele Scisciani, Alessandra Mancini, Alessandro Lo Coco, Massimiliano Mutti, Mery Mei, Paola Micheli, Andrea D’Orazio, Samuele Valeriani, Isabella Massari, Tiziana Caroselli, Nicoletta Iommi, Simonetta Marchetti, Arianna Cimarra, Carla Funari, Daniela Belloni, Domenico Del Signore, Luciano Lucentini, Diego Lanzi, Adriano Biancini e Terzilio Paoletti (Don Ciccio) CARO MAESTRO... Circa ventisette anni fa, una mattina, ci trovammo raggruppati nel cortile della scuola elementare Don Bosco. Davanti alla porta della nostra futura classe IB, un uomo con gli occhiali ci chiamava e noi, uno ad uno, entravamo in quell’aula lasciando dietro alle nostre spalle le nostre mamme. Da quel giorno abbiamo iniziato la nostra avventura scolastica con il maestro Francesco Cancilla, fatta di compiti, di gare con le tabelline (tanto odiate...), di gite, di Giochi della Gioventù e di tanti ghiaccioli consumati al Boschetto durante la ricreazione, mentre gli altri bambini ci guardavano dal cancello della scuola. Di anni ne sono passati, e ci siamo rincontrati “quasi tutti” Sabato 6 Maggio 2006 a pranzo in un agriturismo. La giornata è stata strepitosa, rincontrarsi dopo tanto è stato bello. Tutti parlavamo di quello che facciamo adesso, ma soprattutto abbiamo ripercorso i bei momenti che teniamo nel cuore. Un grandissimo GRAZIE a tutti per la diponibilità ... al prossimo incontro !!! Diego e Loredana Campo de’ fiori 33 Prescrizione Si sentiva stanco, annoiato, abulico. La mattina gli riusciva difficile alzarsi per tornare al tran tran del lavoro quotidiano: sarebbe rimasto volentieri a letto; allora si faceva di Gianni Bracci venire in mente i numerosi impegni che lo attendevano, solo così poteva sperare di trovare la voglia per rimettersi in piedi. Decise quindi di recarsi dal proprio medico di famiglia, la dottoressa A., la quale gli spiegò che presentando “tutti i sintomi di un incipiente astenia da imputarsi verosimilmente ad un latente stato depressivo”, era il caso di prescrivergli una visita specialistica presso uno psicologo della mutua, per sentir dire molto bravo, che avrebbe potuto individuare e rimuovere le cause di cotanto disagio esistenziale. E così, fissato l’appuntamento, G arrivò al nosocomio cittadino e chiese ad un’infermiera: “Il reparto Malattie Mentali ?” “Quarto corridoio a destra” rispose solerte osservandolo con circospezione e allungando subito dopo il passo. Qui avrebbe atteso lo specialista che dopo qualche minuto di attesa, con eccezionale anticipo, arrivò esordendo: “Buongiorno, sono il dottor T….. è qui per la visita ? Prego si accomodi” Il dottore aveva uno sguardo, per così dire, spiritato, capelli scomposti, pizzetto; si era presentato almeno un quarto d’ora di anticipo alla visita mostrandosi straordinariamente gentile: << Che strano tipo: non poteva che fare lo strizzacervelli >> pensò G. Il colloquio cominciò. Il paziente raccontava la sua esistenza mentre il medico lo ascoltava attentamente, prendendo appunti; ogni tanto accennava un leggero sorriso di comprensivo compiacimento, o formulava brevi domande inserendosi nella logorroica descrizione di fatti e sensazioni. G Trovava piacevole che una persona tanto intelligente fosse così interessata, almeno apparentemente, alla sua vita quotidiana e provava sollievo nel poter parlare di sé stesso, dei suoi interessi, della sua famiglia. Ad un certo punto dell’incontro, quando il dottore ritenne che fossero state sviscerate in modo esauriente le manifestazioni di quella che sembrava profilarsi come una vera e propria crisi esistenziale, chiese con voce delicata e complice: “Ma lei, effettivamente, cosa ama fare. Diciamo così ..... nel suo intimo, cosa sente come altamente gratificante ?” G non si fece sorprendere perchè sapeva bene quale fosse la risposta a quella domanda, che aveva posto altre volte a sè tre stava alzandosi per ringraziarlo, due energumeni vestiti di bianco irruppero nella stanza spalancando violentemente la porta: “Basta T ! La devi smettere di fare il buffone!” “Andatevene, maledetti, non sapete chi sono io, lasciatemi svolgere in pace il mio lavoro !” si difendeva convulsamente il dottor T mentre lo prendevano sottobraccio per portarlo via. “Lo scusi signore, è un ricoverato del reparto:crede di essere un luminare della psichiatria, togliamo subito il disturbo, non si preoccupi” e lo trascinarono per il corridoio men- stesso: “Andare in bici con i miei figli, è quella la cosa che preferisco fare”. “Bene, sig. G, molto bene !” ribattè l’interlocutore con evidente soddisfazione, come se fosse proprio la risposta che aspettava un lampo di genio sembrò illuminargli il volto. Cominciò febbrilmente a scrivere su un blocco di carta intestata che tirò fuori da una tasca del camice, mentre spiegava: “Le prescrivo tre giri in bicicletta a settimana con i suoi figli, mi raccomando sig. G: tre volte a settimana ! Lasci qualche minuto prima il suo lavoro e si dedichi a questa attività !” A G sembrava uno scherzo: “Ma… dottore… dice sul serio ?” “Assolutamente sì, le ho preparato la ricetta ! Non si preoccupi, funzionerà!”. Effettivamente G si sentiva già meglio al pensiero che sarebbe stato costretto a staccare prima dal lavoro, d’altronde glielo aveva ordinato il medico, ma proprio men- tre scalciava. Prima di sparire definitivamente in uno stanzone buio, trovò il modo per girarsi a salutare G : il suo gridò echeggiò scemando pian piano che si allontanava: “Mi raccomando, tre volte la settimana !” . G ricambiò muovendo timidamente la mano, ma ci era rimasto malissimo. Era stato visitato da un malato di mente: incredibile. Non aveva voglia di aspettare il vero psicologo e se ne andò, provato da quella esperienza. Nei giorni successivi ripensò al dottor T e alle sue strane teorie: provò a staccare prima dal lavoro per dedicarsi a quella famosa passeggiata in bici e la depressione, effettivamente, migliorò, fino a sparire definitivamente. Era guarito, senza medici e pasticche, cosicché, tra una pedalata e l’altra, rimuginava: <<E’ proprio vero: per sopravvivere a questo mondo ci vuole una certa dose di pazzia !>> 01 Luglio 2006 Treja Cup gara di gommoni sul fiume Treja a Civita Castellana (foto M.Topini) ITALIA CAMPIONE DEL MONDO FESTEGGIAMENTI A CIVITA CASTELLANA E TARQUINIA foto M.Topini 36 Campo de’ fiori Nata nel 1950 grazie alla mente estrosa del Generale Bonafede, giunge nel 2006 al suo 50° Anniversario. La Sagra della Nocciola diventa con il passar degli anni un evento nazionale tanto da essere fortemente apprezzato e segnalato dal Presidente della Repubblica Einaudi che negli anni cinquanta risiedeva all’interno dell’incantevole Palazzo Farnese di Caprarola. Questa festa, unica nel suo genere, ha inizio quest’anno il giorno 26 Agosto ore 21.00 con la cerimonia di apertura e a seguire la finalissima regionale del concorso di MISS ITALIA, e termina il giorno 2 Settembre ore 21.00 con la cerimonia di chiusura ed il grandioso spettacolo pirotecnico. Nella settimana si alterneranno grandi spettacoli di comici, cantanti e artisti del mondo dello spetacolo, ma il culmine della festa si avrà il giorno 27 Agosto ore 16.00 e il 1 Settembre ore 21.00 quando un bombardamento pirotecnico del paese darà inizio alla spettacolare parata di carri folkloristici ed agresti sui quali magnifiche ballerine delle scuole di danza viterbesi, renderanno omaggio con i loro corpi alle 50 edizioni di arte, tradizione e spettacolo della Sagra della Nocciola. Sfileranno magnifici carri artistici realizzati da artigiani locali che in essi esprimono tutte le doti artistiche frutto di una lunga tradizione. Il tutto sarà contornato da un grandioso lancio di ben trenta quintali di dolci alla nocciola (tozzetti, amaretti, nocciole tostate, crema di nocciole…) che verranno tirati dai carri stessi e distribuiti a tutti gli intervenuti, i quali potranno gustare ed apprezzare la bontà e genuinità dei prodotti alla nocciola, che sono vanto da quasi un secolo della città di Caprarola. Benchè possa sembrare strano, tuttavia è doveroso ricordare che la quasi totale organizzazione di questo evento, tanto a cuore a tutti i caprolatti, è il frutto del lavoro disidenteressato, intellettuale e materiale, di tanti giovani che si adoperano per la prosecuzione di una tradizione viva ormai da mezzo secolo. Senza dubbio lo scopo di questa manifestazione è quello di fare conoscere a tutti le risorse che offre la Nocciola, che è diventata un importante pilastro dell’economia Viterbese. Per tutti i partecipanti alla manifestazione sarà anche un’occasione importante per visitare i numerosi monumenti artistici e soprattutto il monumentale Palazzo Farnese e i retrostanti giardini realizzati dal Vignola nella seconda metà del cinquecento. Ma la nocciola festeggia i suoi cinquanta anni proponendosi anche sotto una nuova forma, non più quella legata al dolce, ma anche a primi e secondi piatti (pici al pesto di nocciole) che gli intervenuti potranno gustare e apprezzare. Tutta la manifestazione è magistralmente diretta dalla presidenza di Francesco Proietti e Federico Vincenzi sotto la prestigiosa direzione artistica di Luca Cristofori e la passione per una tradizione che continua di tantissimi altri ragazzi. INFO: WWW.COMITATOSAGRA.IT Campo de’ fiori Spettacoli Blu Life, quasi una maratona di danza Via Donatello - Loc. Fontana Matuccia Civita Castellana (VT) - T. 0761.514016 La maratona di danza della Blu Life, iniziata il 23 maggio si è conclusa con gli spettacoli del 15 e 16 giugno al Teatro Florida che si sono protratti dalle 18 alle 23,30 per entrambe le serate. Il mega-spettacolo, diviso in tre “blocchi”,ha permesso agli spettatori di seguire con calma le performance dei nostri danzatori e di attendere all’esterno, intrattenendosi con insegnanti ed amici, l’inizio della sessione successiva. Atmosfera quindi piuttosto rilassata e godibile per il pubblico, nonostante l’enorme mole di lavoro prodotto, anche per merito di Marcello,insegnante di fitness e spinning del centro e uomo dalle molteplici esperienze nell’ambito dello sport e dello spettacolo. I corsi junior hanno presentato l’interpretazione danzata del mondo fantastico dei piccini. I WINX, GATTO MATTO e PINOCCHIO hanno preso vita sul palco animati da bambini dai 4 ai 12 anni; i personaggi di SPACE JAM e PETER PAN hanno invaso la platea allegramente, provocando il pubblico e riunendosi sul palco, da provetti professionisti, a perfetto ritmo di musica; quelli di GREASE hanno fatto ballare nonni e genitori sulle poltrone. Il merito va alla fantasia e professionalità dei loro insegnanti:Ilaria Bianchi, Francesca Antonelli e Gabriel Hassan; a Vincenzo Di Michele che ha cantato e recitato nella parte di Capitan Uncino permettendoci un’esperienza che potremmo senz’altro definire teatro-danza e alle scenografie di Anna Maria Cirioni. Il “blocco” dedicato alla DANZA CLASSICA è stato un susseguirsi di eterei tutu mossi dalle note di musiche bellissime. Per 40 minuti, senza interruzione, dalla più piccola di quattro anni alle ragazze del corso avanzato, sono entrate ed uscite dal palco suscitando grandi applausi riuscendo a catturare l’attenzione e il perfetto silenzio perfino di alcuni ragazzi dell’Hip Hop, venuti a curiosare in platea: miracoli di quando si danza con la tecnica e con l’anima. In chiusura del settore classico un’esibizione di Chiara Lanza sulle note di “CASTA DIVA”: tecnica contemporanea, evoluzione della danza classica, dove tutto è espressività,non mimata, bensì vissuta dal corpo in movimento. Tutto il repertorio classico e contemporaneo è stato coreografato da Ludovica Cenci. Ultimo “blocco” con i corsi avanzati di jazz, modern jazz, jazz funky, hip hop e break dance. Ha aperto questa ultima parte un musical: CATS. Deliziose “micette” adolescenti, tra scatole e copertoni di un immaginario vicolo, sensuali e flessuose si avvicendano attorno alla figura di Gatto Rok con prese acrobatiche di notevole difficoltà. Altro musical in chiusura CABARET: jazz classico ironico e raffinato richiama le atmosfere degli anni ‘30. Tra l’uno e l’alto musical “UN INVERNO DA BACIARE”, “RISINGSON” “GET OFF” “KARMACOMA”, “ THIS IS NOT”, “THE COOK BOOK”, “STEAM HEAT”, sempre di Ilaria e Francesca coreografe e danzatrici d’eccezione in alcuni brani. Infine tutta l’energia e le acrobazie dell’hip hop/break dance: da GHOST a STREET DANCE, pacifico scontro tra bande a base di wimming e velocissimi passi; a DANGERROS dove balla lo stesso Gabriel nella parte di Michael Jackson accompagnato dagli allievi più grandi nel ruolo di body guard. Gradite ospiti ragazze e signore del corso di danza del ventre che nei loro bellissimi costumi, sulla dolce e sensuale musica di Shubra, hanno dato vita alla coreografia di Diane Dubreuil. In definitiva,tutto lo spettacolo dimostra al meglio la politica della scuola : grande apertura a tutte le discipline della danza (che è anche apertura mentale per gli allievi), ma sempre tramite un insegnamento affidato, dai più piccoli ai più grandi, ai migliori professionisti del settore. Carla Bonafede Di Donato Coordinatrice Programmi Fitness Centro BLU LIFE 39 Campo de’ fiori 40 Album d 1951 - Civitonici al mare a Porto San Giorgio. Foto del Sig. Giovanni Marcucci Anno scolastico 1960-61 alunni davanti alla scuola media in Via Ferretti a Civita Castellana. Foto del Sig. Ferruccio Fontana Anno 1948 bambini di Civita Castellana durante una colonia estiva a Pesaro foto del Sig. Adriano Casadidio 1947 Civita Castellana - scuola elementare XXV Aprile. Foto del Sig. Adriano Casadidio Campo de’ fiori dei ricordi 41 Campo de’ fiori 42 Un dopolavoro a mo’ di ristorante Quando Corchiano era ancora una minima parte di quello che è oggi, benché non sia tuttora molto grande, e gli abitanti, a parte qualche famiglia che viveva in campagna, si concentravano su quello spedi Ermelinda Benedetti rone di tufo, considerato, ora, la parte vecchia del paese, tra quelle viuzze si sviluppava la vita di tutti i giorni: la scuola materna, la scuola elementare, le poste, il primo telefono, il comune, una sola bottega, la parrocchia, il dopolavoro, il lavatoio e quant’altro. Luoghi dunque d’interesse pubblico e di svago. A proposito di quest’ultimi, c’era un posto che ha visto coronare il sogno d’amore di moltissime giovani coppie del luogo. In via Vittorio Emanuele III, accanto alla Chiesa di Santa Maria del Rosario, esisteva un locale piuttosto grande. Intorno agli anni ‘30-‘40, era, in realtà, il primo ed unico negozio del Le cuoche del ristorante “Il dopolavoro” da sx: Rosina, Antimina, Alfonsina, Rigoletta, Menicuccia, Marcella, Leda e Fabiola paese: la bottega della Sora Livia, dove vi si poteva trovare di tutto, dai generi alimentari, al materiale di cancelleria. Quando la Sora Livia decise di chiudere la sua attività commerciale, la sala, per un breve periodo di tempo, fu presa in affitto dalla parrocchia, che ne fece un punto d’incontro e di sano divertimento per i ragazzi, con tavoli da biliardo e il tanto amato calcio balilla. La chiave era custodita da Egea, la sorella di don Domenico, che abitava con lui nella casa parrocchiale proprio sopra il locale, ed i ragazzi, tutti i pomeriggi le suonavano e si facevano gettare la chiave dalla finestra, per poi restituirla quando era ora di tornare a casa per la cena. Successivamente venne presa in gestione dalla signora Teresa, che la trasformò nel classico dopolavoro, molto in voga alla fine degli anni 40, dove gli uomini erano soliti ritrovarsi a fine giornata per scambiare due parole o fare una partita a carte. 25.4.1962 Attilio Santini e Augusta Pilera nel giorno del loro Nello stesso periodo, matrimonio al “Dopolavoro” viste le dimensioni e la vicinanza con la chiesa, a qualcuno venne l’idea di chiederla in affitto per la propria festa di matrimonio, dando così il via ad una vera e propria moda. Il pranzo di nozze della maggior parte di coloro che, a Corchiano, si sposarono a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60, fu fatto al dopolavoro. Non essendo, però, questa la sua funzione principale, era sprovvisto di tutto ciò che serviva per apparecchiare le lunghe tavolate degli invitati. Pertanto, qualche giorno prima del matrimonio, si andava a bussare alle porte delle case vicine per chiedere in prestito tovaglie e tovaglioli, rigorosamente bianchi, piatti, bicchieri e posate, fino a quando non si era raggiunto il numero necessario per permettere ai commensali di gustare il pranzo, preparato sul momento e servito, proprio come in un ristorante. La sala, infatti, era munita di una piccola cucina dove poter cuocere pietanze semplici e genuine, grazie ad un grande camino capace di accogliere, sul fuoco acceso al suo interno, pentole enormi per saziare tutti. La cuoca per eccellenza era Menicuccia, sempre presente. A lei si affiancavano, di volta in volta, zie, cugine, parenti degli sposi di turno. Nei primi anni Sattanta circa, però, il locale, ancora di proprietà della Sora Livia, fu messo in vendita e acquistato da Nicola Bernabei. Il nuovo padrone non ne ebbe molta cura e lo utilizzò come semplice magazzino per uso personale. Corchiano si stava man mano ingrandendo e le consuetudini e i modi di fare stavano a poco a poco cambiando. Campo de’ fiori 43 Chi se lo sarebbe mai aspettato Chi se lo sarebbe mai aspettato, che proprio nel giorno in cui la nostra nazionale di calcio, si preparava a giocare la finale dei mondiali del mondo, una partita da te tanto sognata, tu Rodolfo Profili, conosciuto da tutti come “O PICCHIO”, soprannome attribuitoti nei tuoi gloriosi passati calcistici, grazie ai salti e alle parate effettuate tra i pali della squadra di calcio del Civita Castellana negli anni ‘50, te ne andavi in silenzio senza dire niente a nessuno. Lo hai fatto con la bandiera del tricolore tra le mani. La tua storia in questi giorni ha commosso tutta l’Italia, sei morto mentre cercavi di issare una bandiera italiana. Una bandiera che avrebbe dovuto festeggiare la vittoria della nostra squadra diventata campione del mondo dopo ben 24 anni. A fine partita, quando tutti gli italiani si preparavano a festeggiare la grande vittoria, ho ripensato con le lacrime agli occhi a quello che mi dicesti un Sabato, ovvero che avremmo mandato la Francia a casa con la coda tra le gambe. E così è stato, l’Italia ha battuto la Francia e lo ha fatto anche per te. CIAO RODOLFO, CIAO AMICO MIO………… Roberto Moscioni ANNUNCI ECONOMICI GRATUITI PER PRIVATI a pagamento per ditte o società Tel. Fax 0761.513117 Cedola da ritagliare e spedire L’annuncio sarà ripetuto per 3 uscite, salvo diversa decisione della redazione TESTO Compilate qui il vs annuncio gratuito e speditelo in busta chiusa a Campo de’ fiori P.za della Liberazione n. 2 - 01033 Civita Castellana (VT) oppure mandate un Fax al n. 0761.513117 o una e-mail a [email protected] (scrivere in stampatello e senza abbreviazioni)........................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. Gli annunci gratuiti sono esclusivamente riservati a privati. Campo de’ fiori non è responsabile per la qualitià e la veridicità delle inserzioni. A garanzia dei lettori, Campo de’ fiori si riserva il diritto di NON PUBBLICARE annunci non conformi al presente regolamento o che, a suo insindacabile giudizio, risultino non chiari o che possono prestarsi ad interpretazioni equivoche. Gli inserzionisti prendono atto che, a richiesta dell’Autorità Giudiziaria, Campo de’ fiori fornirà tutte le notizie riportate con la presente cedola. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “tutela dei dati personali”. COMMITTENTE: NOME................................................COGNOME.............................................. Via.................................................................Città..................................................................... Tel....................................................................Firma................................................................ Campo de’ fiori Album dei ricordi 44 1950 -Passo Oscuro - Foto del Sig. Bruno Fontana Anni 50 - Musicisti civitonici - Foto del Sig. Filippo di Stazio Anni 56-57 - Colonia estiva organizzata dal collegio di Pian Paradiso - Fiumicino Foto del Sig. Aimola Franco Ronciglione - Escurzione al lago di vico - Famiglia Marini Campo de’ fiori Album dei ricordi 45 46 Campo de’ fiori Campo de’ fiori L’angolo ... cin cin 47 di Letizia Chilelli Il vocabolario del vino 1^ parte Da questo numero inizieremo l’approfondimento del “Vocabolario del Vino”. Prenderemo, infatti, in esame uno ad uno gli aggettivi di cui noi Sommelier ci serviamo per la descrizione del “nostro bicchiere”. Qualche numero fa vi ho parlato dell’esame visivo dove si osservano: - la limpidezza - il colore - la fluidità - l’effervescenza LA LIMPIDEZZA La limpidezza di un vino può essere definita anche l’assenza di torbidità, cioè di particelle in sospensione nel nostro bicchiere, ma può anche corrispondere ad un livello accettabile di impurità, percettibili nelle normali condizioni ottiche e di luminosità in cui il degustatore effettua l’esame visivo. Il vino in base alla limpidezza può essere definito: -Velato -Abbastanza limpido -Limpido -Cristallino -Brillante VELATO Accezione negativa, lo si dice di un vino che presenta una accentuata opalescenza, dovuta alla notevole presenza di particelle in sospensione, che di solito è sinonimo di vino malato. Protegge i tuoi valori Silvia Malatesta - Via S. Felicissima, 25 01033 Civita Castellana (VT) Tel.0761.599444 Fax 0761.599369 [email protected] ABBASTANZA LIMPIDO Lo si dice di un vino che presenta una leggerissima velatura, dovuta alla presenza di microparticelle in sospensione, formatesi grazie ad una leggera rifermentazione di residui zuccherini, o al mancato scioglimento di alcuni composti, causato da lunghi invecchiamenti. In questo caso la bottiglia deve essere “trattata”con estrema cautela. LIMPIDO In questo caso il vino è privo di qualsiasi particella in sospensione , non presenta, quindi, depositi. CRISTALLINO Lo si dice di un vino che oltre ad essere limpido, possiede anche una propria intensa luminosità, che determina lucentezza. BRILLANTE In questo caso il vino oltre ad essere “cristallino”, riflette con vivacità i raggi luminosi che attraversano il bicchiere, il tutto viene valorizzato se siamo in presenza di anidride carbonica, questo aggettivo, infatti accompagna i vini frizzanti e sposa gli spumanti. Passiamo ora, ad esaminare il COLORE che come abbiamo già detto in altre occasioni, dipende dal vitigno, dalle tecniche di lavorazione e dall’età della nostra bottiglia. Per ottenere un buon esame, bisogna prendere in considerazione l’intensità, le diverse tonalità o sfumature e della loro relativa vivacità. COLORE NEI VINI BIANCHI I vini bianchi si dividono in: - Giallo verdolino - Giallo paglierino - Giallo dorato - Giallo ambrato Il colore GIALLO VERDOLINO, è riscontrabile nei vini bianchi giovani , leggeri e freschi. Il rapporto tra acidità e morbidezza, in questi vini propende a favore della prima. Questi vini sono ottenuti da una vinificazione in bianco, di uve che sono state raccolte in anticipo e che hanno subito chiarifiche , filtrazioni, pratiche cioè, molto energiche. Il colore è giallo molto tenue, sul quale è possibile vedere forti riflessi verdi, che tenderanno a diminuire dopo il primo anno di vita. Per ora ci fermiamo qui, appuntamento al prossimo numero dove continueremo ad approfondire il nostro vocabolario enologico. (Bibliografia “Tecnica della degustazione”A.I.S edizione 2001) 48 Campo de’ fiori Album d 31 Maggio 1957. Asilo di Fabrica di Roma foto del Sig. Arnaldo Ricci Anni ‘50. Asilo di Civita Castellana Se vi riconoscete in queste foto, venite in redazione e riceverete un simpatico omaggio. Se desiderate vedere pubb Campo de’ fiori 1958 Asilo comunale di Civita Castellana foto della Sig.ra Ivana Soli Civita Castellana 19 Agosto 1960. Foto della Sig.ra Giuliana Valeri dei ricordi 49 blicate le vostre foto, portatele presso la redazione di Campo de’ fiori, esse vi verranno immediatamente restituite Campo de’ fiori Album d 50 Anni ‘60 civitonici in gita alle tombe etrusche di Tarquinia. Foto del Sig. Giuseppe Sorge 1950 il piccolo Gian Remo Torre, di Fabrica di Roma, in vacanza a Chiavari Anni ‘50 Civitonici a Porto San Giorgio. Foto della Sig.ra Corinna Cicconi Anni ‘20. Signore di Fabrica di Roma in vacanza ad Ostia. Foto del Sig. Paolo Carosi. Anni ‘60 ragazzi di Fabrica di Roma al lago di Vico. Foto del Sig. Sandro Anselmi dei ricordi Campo de’ fiori 51 52 Centro di Diagnosi e Terapia Neuropsichiatrica, Psicologica, Logopedica, Psicopedagogica Via Tasso 6/A - Civita Castellana (VT) T. 0761.517522 Sono trascorsi quasi due anni dalla prima pubblicazione della nostra rubrica su “Campo de’ Fiori”. Gli argomenti trattati sono stati talmente vari che sentiamo, oggi, il bisogno non solo di ringraziare i A cura di lettori per averci Maria Tufano, dimostrato un grande Responsabile interesse, ma anche Amministrativo di fare il “punto della situazione”. Il CERAL è una Equipe di professionisti, psicologi, logopedisti, neuropsichiatri, che dal 1991 investe sinergicamente le diverse competenze per poter offrire ai clienti una valida opportunità di risposta al loro disagio. Opera nell’ambito dei disturbi della sfera psicologica, emotivo relazionale, sessuologica, cognitiva, linguistica, foniatrica, delle funzioni buccali, del comportamento, dell’attenzione, dell’apprendimento, dell’adattamento sociale in età evolutiva, adulta e geriatrica. Le caratteristiche del Centro sono la professionalità unita all’empatia. Questo binomio spiega perché una così numerosa clientela proveniente da un vasto territorio (Lazio e Umbria), riponga tanta fiducia nel CERAL, del resto, significativo e indicativo dei successi terapeutici ottenuti, è che gli invii ci pervengono quasi esclusivamente attraverso il passaparola. L’altro elemento che caratterizza il Centro, e questo vale ancor di più per un bambino o un adolescente, è che il nostro sostegno viene offerto a tutta la famiglia al di là dei rapporti di causa effetto del disagio. Se il bambino è portatore di un disturbo di tipo congenito è possibile che anche i genitori abbiano bisogno di un sostegno adeguato che dia loro gli strumenti per affrontare più serenamente e con più strategie la relazione con il figlio. Se viceversa il problema sorge per una difficoltà della coppia a gestire empaticamente la relazione con il figlio siamo in grado di affrontare a monte il disagio. Un individuo non vive in uno spazio vuoto ed è quindi importante che ci sia, là dove richiesto, un sostegno a 360° (scuola, famiglia, attività sportive, ecc..). I disagi che affrontiamo quotidianamente e che risolviamo con successo sono molteplici. I disturbi dell’apprendimento (lettura, scrittura, calcolo,), del linguaggio, dell’umore, d’ansia, di personalità, della sfera somati- Campo de’ fiori E' tempo di bilanci, quanto ha inciso il nostro contributo? ca, della sessualità, della coppia. Nel nostro lavoro la prognosi è strettamente collegata alla diagnosi anche se le risposte possono essere del tutto soggettive. Offriamo ogni possibilità di sostegno terapeutico con specialisti che propongono approcci diversi e che proprio per questo si calano meglio non tanto nella oggettività del disturbo quanto nella soggettività dell’individuo. Tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e gli handicap comunicativi, sono trattate dai logopedisti che, anche attraverso attività di didattica e consulenza professionale, svolgono attività di prevenzione e trattamento riabilitativo. I rapporti esistenti tra mente e corpo, sono oggetto della Psicofisiologia Clinica che è una scienza psicologica che si occupa di studiare l’uomo nei suoi contesti. Tale relazione risulta oggi data per scontata come concetto “in astratto”, ma è sovente duro rilevare quanto nella prassi medica, psichiatrica e psicologica vi sia di fatto una difficoltà ad integrare le due sfere in un’ottica comune. Lo psicoterapeuta esperto in disturbi della sessualità, si occupa di disagio sessuale che si riferisce a tutte quelle alterazioni che possono presentarsi durante un rapporto sessuale rendendolo insoddisfacente per se e/o per l’altro, avvalendosi anche di collaborazioni con specialisti diversi come l’andrologo o il ginecologo qualora si presuma una implicazione organica della disfunzione. Particolare attenzione è data alla divulgazione perchè la conoscenza sia un bene di tutti e diventi un primo passo per la soluzione o anche l’individuazione del disagio. Sono state organizzate dal Centro, infatti, diverse conferenze pubbliche su temi che hanno riscosso molti consensi: Disturbi Alimentari, Linguaggio non Verbale, Motivazione scolastica e non, Educazione Affettiva e Sessuale, ecc.. E’ nostra intenzione dare seguito a questa che speriamo diventi una consuetudine a partire da settembre, vista la partecipazione numerosa e entusiasta. Non ci resta che ringraziare nuovamente tutti coloro che leggendo il nostro contributo, ci hanno dimostrato un vivo interesse, l’editore Sandro Anselmi, al quale va tutta la nostra stima, e tutto lo staff di “Campo de’Fiori” che crede in noi veramente. http://www.centroceral.com [email protected] Campo de’ fiori 53 54 Campo de’ fiori Album d Anni ‘70 scuola elementare di Civita Castellana foto del Sig. Marco Mancini Civita Castellana 1967 . La trebbiatura. Famiglia Ettore Tuia Se vi riconoscete in queste foto, venite in redazione e riceverete un simpatico omaggio. Se desiderate vedere pubb Campo de’ fiori 55 Anni ‘70. Giochi della Gioventù a Civita Castellana foto del Sig. Marco Mancini Anni ‘70. Prima Comunione a Fabrica di Roma foto della Sig.ra Lucia Gisella Bianchini dei ricordi Anni ‘60 operai ceramisti di Civita Castellana durante una pausa. Foto del Sig. Fabrizio Moscioni blicate le vostre foto, portatele presso la redazione di Campo de’ fiori, esse vi verranno immediatamente restituite Campo de’ fiori 56 Associazione Accademia Internazionale D’Italia (A.I.D.I.) www.campodefiori.biz www.campodefiorionline.it www.accademiainternazionaleditalia.it ATTENZIONE ci è stato segnalato, da alcuni operatori commerciali di essere stati contattati per l’inserzione pubblicitaria delle loro attività su Campo dè fiori, da persone a noi sconosciute. Comunichiamo pertanto che le persone incaricate a qualsiasi titolo, da Campo dè fiori, dovranno essere munite di autorizzazione su carta intestata, debitamente firmata dal direttore e contenente i dati anagrafici dell’incaricato stesso. L’incaricato dovra inoltre esibire un documento di riconoscimento. Campo dè fiori è la più grande vetrina per i tuoi affari. La pubblicità su Campo dè fiori arriva e “porta bene” ed entra nelle case di milioni di lettori. TEL. 0761/513117 [email protected] Sede, Direzione e Redazione: Piazza della Liberazione n° 2 - 01033 Civita Castellana (VT) SOSTENETE CAMPO DE’ FIORI CON IL VOSTRO ABBONAMENTO CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE SI desidero abbonarmi a : Campo de’ fiori (12 numeri) a € 25,00 I miei dati Nome___ ____ ___ Cognome____________________Età_________CAP________Città________________________Prov._______ Telefono______________________e-Mail________________________ Desidero regalare l’abbonamento a: Campo de’ fiori (12 numeri) a € 25,00 Il regalo è per: Nome__________________________Cognome_____________________Età___Via_________________________________________ CAP_______Città__________________________Prov._____Telefono__________________e-Mail______________________________ effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.za della Liberazione n. 2 - Civita Castellana Firma________________________________________________________ Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è Campo de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita Castellana (VT) Data_______________Firma_____________________________________ Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117 Indovina L’Artista Di lato è riportato il particolare di un famoso quadro chiamato “Il bacio” Sai dire chi l’ha dipinto? I primi tre che indovineranno e si recheranno presso la redazione, riceveranno un simpatico omaggio offerto dal Centro Parati di Selli Vittorio Campo de’ fiori 57 La rubrica dei perchè Perchè le ruote degli autoveicoli sono provvisti del meccanismo differenziale, mentre quelle dei treni no? di Arnaldo Ricci Voglio innanzitutto ringraziare il Sig. Capotondi Sandro di Fabrica di Roma, esperto di trasporto ferroviario, per la sua cortese consulenza nella realizzazione di questo articolo. Se una persona possiede una patente di guida per autoveicoli, dovrebbe sapere il motivo per cui è inserito, nelle ruote motrici, il dispositivo meccanico chiamato Differenziale. Rinfreschiamo comunque le motivazioni della presenza di tale dispositivo; esso è necessario per tutti gli autoveicoli ed ha lo scopo di rendere indipendente la trazione delle ruote motrici. Principalmente, tale indipendenza è necessaria perché il veicolo, nell’effettuare una curva, percorre con la ruota esterna (alla curva) uno spazio superiore a quella che percorre la ruota interna. Se non fosse stato introdotto tale meccanismo nella costruzione di autoveicoli, non si potrebbero affrontare curve superiori ai trenta/ quaranta Km orari! Tanto è vero, che le prime auto costruite all’inizio secolo, le quali non superavano queste velocità, erano sprovviste del dispositivo differenziale. Fatta questa premessa veniamo a trattare il quesito di questo numero. Perché le vetture ferroviarie pur affrontando curve nel loro percorso, sono sprovviste del differenziale? Eppure la fisica meccanica vale per tutti i veicoli! Ebbene, è vero, anche per i treni le ruote esterne ad una curva percorrono più spazio di quelle interne, esattamente come gli autoveicoli! Il problema viene risolto con un’altra soluzione, alquanto geniale, che spiegherò di seguito. Mentre sugli autoveicoli le due ruote vengono rese indipendenti dal differenziale, sulle vetture ferroviarie le ruote sono coassiali ( fisse sullo stesso asse ) ma, per risolvere il problema delle curve, le ruote sono costruite a sezione tronco conica, con la parte più stretta del tronco cono rivolta verso l’esterno dei binari. Quando il treno affronta una curva, la forza centrifuga spinge la vettura ferroviaria verso l’esterno della curva, facendo spostare la circonferenza di rotazione verso la sezione più grande della ruota, che è , come abbiamo detto, a tronco di cono. BANDIERE DAL MONDO Il risultato è che la ruota esterna percorre più spazio perché è come se fosse maggiorata in circonferenza, mentre quella interna percorre meno spazio perché viene spostata verso la parte più stretta del tronco di cono. Inoltre si adottano contemporaneamente altri due accorgimenti: 1° ) la sopraelevazione del binario esterno alle curve, in base al raggio delle stesse 2° la distanza fra i binari (scartamento) in curva si rende leggermente superiore a quella dei rettifili. Ad una prima occhiata alle ruote dei treni, non ci si accorge che esse hanno sezione tronco conica, ma con uno sguardo più attento, si può scorgere questa forma. Peccato che la soluzione trovata sui veicoli ferroviari, non è applicabile per i veicoli stradali! Sapresti dirci a quale nazione appartiene questa bandiera? Il primo che indovinerà e ne darà comunicazione in redazione, riceverà un simpatico omaggio offerto dalla gioielleria PONTE VECCHIO Rossa rossetta, nell’umida gabietta, saltella qua e là, il suo nome chi lo sà? I primi cinque che telefonando in redazione daranno la soluzione dell’indovinello, riceveranno un simpatico omaggio offerto da L’ANGOLO DEI DESIDERI Album d Campo de’ fiori 58 1960 Sezione Femminile dell’avviamento industriale di Fabrica di Roma foto della Sig.ra Anna Francola Civita Castellana 1948 - IV classe elementare - foto del Sig. Giovanni Marcucci Se vi riconoscete in queste foto, venite in redazione e riceverete un simpatico omaggio. Se desiderate vedere pub Campo de’ fiori Anni ‘40 Famiglia Conti di Civita Castellana Gennaio 1966 Civita Castellana. Veglione a Val Sia Rosa foto del Sig. Ferruccio Fontana. dei ricordi blicate le vostre foto, portatele presso la redazione di Campo de’ fiori, esse vi verranno immediatamente restituite. 59 60 Campo de’ fiori Annunci LAVORO -DICIANNOVENNE diplomata in Operatore Turistico con la votazione di 94/100, impartisce ripetizioni per scuole elementari e medie inferiori. Zona Nepi - Civita Castellana e dintorni. Tel. 338.6182723 -CERCO GESTORE BAR in complesso sportivo già munito di autorizzazione a somministrazione alimenti e bevande. Tel. 338.3380764. -SIGNORA 47enne italiana, di Civita Castellana, giovanile, bella presenza, cerca impiego come baby sitter. Esperienza con i bambini poichè già mamma di due figli grandi. Disposta anche a spostarsi fuori Civita Castellana. Tel. 0761.515179 Cell. 347.4016708. -MAESTRA d’asilo diplomata in Brasile, con nazionalità italiana, cerca lavoro come baby sitter, aiutante in casa e altro, a Civita Castellana e zone limitrofe, ore diurne, lingua madre portoghese. T. 338.8078030 -RAGAZZA ITALIANA cerca lavoro come baby sitter, pulizie domestiche, assistenza anziani ad ore. T. 338.8400457 -RAGAZZA ITALIANA seria di 33 anni, con disponibilità di auto, nubile, cerca lavoro come badante, baby sitter, aiuto domestica e altro. Solo ore diurne. Civita Castellana e zone limitrofe. Ab. 0761.516498 o.p. , Cell. 338.9515635 -DONNA giovane, referenziata, residente a Rignano Flaminio, brava nelle pulizie e stiro, cerca lavoro a ore, o lungorario, zona Rignano Flaminio. Max serietà. Tel. 333.8937086 -CERCHIAMO giovane ORGANIZZATORE per elaborare preventivi e organizzare serate di musica, cabaret, cene e feste a tema per adulti e bambini. Fantasia, lidership, conoscenza ambiente. SOLO IN PERCENTUALE Cell. 338.3380764 -PENSIONATO cerca lavoro, aiuto contabile, manutenzione giardino, guardiano e altro. Solo Civita Castellana e dintorni. T. 338.7736805 -RAGAZZI RUMENI seri, onesti, 27 enne e 22 enne, cercano lavoro come lavapiatti, giardinieri, operi in fabbrica, officina o qualsiasi altro tipo di lavoro. Max serietà T. 340.7924731 - 3283514147 -RAGAZZA 21enne diplomata con la votazione 80/100 nel 2003 a Civita Castellana, cerca lavoro come commessa, o all’interno di un supermercato o negozio. Stefania T. 0761.587926 - 328.0928316 (abito a Faleria). -LAUREATO impartisce a domicilio ripetizioni di matematica, fisica, chimica per scuole medie e superiori. T. 320.7945653 o.p. -ISPETTORE DEI CC in congedo, consulente in sicurezza informatica, grafica, wireless, hardware e software, esegue varie consulenze, impartisce lezioni intermedie ed avanzate sulla sicurezza informatica, la criptografia applicata all’informatica, il wireless, la grafica, l’hardware e il software professionale. Inoltre per i principianti impartisce vare lezioni sull’informatica. T. 3394125342 - [email protected] www.roma-sicurinformatica.it (di imminente apertura) -RAGAZZA di Civita Castellana, max serietà, offresi per piccole commissioni, ritiro analisi, pagamento bollette etc. T. 3351623347 -LAVORI in ferro (box caldaie, porte, cancelletti, etc.) Montaggio zanzariere, veneziane, porte a soffietto, serrande plastica. Riparazioni serrande e infissi alluminio. T. 333.6991823 -TECNICO DEL MASSAGGIO esegue a domicilio massaggio generale e rilassante, chiedesi massima pulizia e igiene personale. Mi rivolgo anche ai centri estetici a cui manca un tecnico del massaggio. T. 338.7445270 -LAUREATA in lingue e letterature straniere, ottima conoscenza inglese, francese, tedesco, spagnolo, cerca impiego. T. 0761.613401 -DONNA ITALIANA trentottenne, residente nel viterbese, energica, amante animali, con esperienza di aiuto-veterinario, libera da impegni familiari e lavorativi, automunita, cerca lavoro stabile in Centro o Circolo Ippico e/o struttura simile, anche per mansioni meno nobili. Disponibilità immediata. No perditempo. [email protected] - CERCO lavoro come badante, pulizie, baby sitter. Italiana 31 anni, patentata, max serietà. T. 338.8400457 - LAUREANDA in sociologia impartisce ripetizioni tutte le materie per elementari e medie inferiori, materie umanistiche e lingua inglese per medie superiori. T. 0761.541051 o.u. - LAUREATA in scenze impartisce ripetizioni di chimica, fisica, matematica, scienze e biologia per scuole medie e superiori. Zona Fabrica di Roma. T. 338.3836381 -PROFESSIONISTA DEL BENESSERE effettua massaggi rilassanti, rassodanti, drenanti, antistress previo appuntamento. Civita Castellana. Carla T. 339.2915527. Massima serietà. -AVON THE COMPANY FOR WOMEN ricerca personale da avviare come presentatrici nelle zone di: Anguillara Sabazia, Campagnano di Roma, Formello, Cesano, Nepi, Monterosi, Trevignano Romano, Tomba di Nerone, Torrevecchia, Boccea, Cassia, Olgiata, Ottavia, Selva Candida. Il lavoro si può svolgere dai 16 anni in poi e può essere anche un secondo lavoro. Se abiti in queste zone contattami. I guadagni sono a percentuale e commisurati al tempo dedicato. Stefania 328.0928316 0761.587926 [email protected] -RAGAZZO ventenne cerca lavoro urgente come elettricista civile e industriale. Ha esperienze lavorative di due anni ed è diplomato all’ IPSA. T. 347.7127716 -AUTISTA 45enne offresi per viaggi città nazionali ed esteri, con auto propria o senza. Anche weekend e festivi. Esperto e referenziato, max serietà, no perditempo. Maurizio T. 333.2741653 -RAGAZZA seria di Faleri (Fabrica di Roma), italiana, cerca lavoro in campagna (con esperienza); come baby-sitter; assistente persone anziane (solo diurno); operaia (iscritta nelle liste di mobilità); donna di pulizie. No perditempo. T. 333.9993602 -RAGAZZA 25 enne cerca lavoro come commessa, segretaria, baby sitter, part -fulltime, zona Monterosi, Nepi e limitrofe. Diplomata, automunita. T. 348.5461590 ore pasti. -IMPARA L’INGLESE tutti i livelli dall’inizio all’avanzato con una insegnante di madre lingua specializzata. Inglese per il lavoro, per i medici, per i beni culturali, per giovani e bambini. T.349.8737763 -LAUREATA in matematica e abilitata all’insegnamento, impartisce ripetizioni per scuole medie inferiori e medie superiori e sostegno per la preparazione di esami universitari. T. 339.8540427 -TRASPORTI e traslochi, pulitura cantine e disinfestazione a partire da € 50,00 (sgombero appasrtamenti, box, uffici, soffitte e garage). Furgoni grandi e piccoli, preventivi gratis, max serietà. Gabriella 338.2353763 -SERVIZIO NOLEGGIO AUTO con conducente disponibile 24h/24 con Lancia Thesis Blu da e per tutte le destinazioni, anche per matrimoni. Quotazioni ed informazioni al n. 339.6253454 [email protected] -DONNA 40enne cerca lavoro come baby sitter, lavoro ad ore come pulizie. Italiana, automunita, max serietà (senza vitto e alloggio). Zona Civita Castellana. T. 339.7266316 Lidia -TECNICO DEL MASSAGGIO esegue a domicilio massaggio generale e rilassante. Esamina collaborazioni con società e centri sportivi - palestre e centri estetici. T. 339.3249864 -60enne cerca lavoro come baby-sitter o compagnia persone anziane. T.320.0443201 -HOSTES DIPLOMATA operatrice turistica offresi per Meeting, Congressi, Viaggi Citta Nazionali/Estere. Disponibile shopping, teatro e tempo libero. Pranzi e cene di lavoro. Max serietà, esclusi perditempo. Tel. 339.5887933 -DIPLOMATA 29 anni, appena messa in mobilità, cerca lavoro come operaia, impiegata, addetta alle pulizie, baby-sitter, massima serietà e correttezza. Fidatevi!!! Sabrina T. 333.9993602 -RAGAZZO 19enne diplomato in tecnico della gestione aziendale con 64/100, cerca urgentemente lavoro presso uffici, negozi, supermercati o altro. Qualsiasi lavoro part-time o full-time purchè serio. Zona Civita Castellana e dintorni T. 333.8112409 -AZIENDA cerca analista contabile. T. 0761.514682-599810 VEICOLI -MERCEDES E270 CDI vendo, anno 2002, km 65.000, cambio sequenziale, navigatore, full optional. € 26.000,00 T. 339.8210509 -MOTO DA CROSS KTM 125 Rattray del 2005. Vendo € 4.500,00. Tel. 333.7899076 Nicola. -LANCIA DETRA 1.8 - catalizzata, unico proprietario, buono stato sempre in garage. Vendo € 1500,00. Tell. 0761.514076 Cell. 338.1072972 -MOTO GUZZI V65 anno 1992 completamente funzionante, batteria nuova, unico proprietario. Modello NXT enduro stradale, discrete condizioni, colore bianco-rosso-blu. Vendo, prezzo da concordare. Frencesco 333.6407364. -FORD FIESTA 1300 windsor - 5 porte, anno 1995, catalizzata, bollino blu, revisionata Aprile 2006, ottimo stato, aria condizionata, doppio airbag, radio. Vendo € 1.000,00. T. 0761.541057 Cell.339.4577699 -APRILIA SCARABEO 200 GT Km 8.900, Gennaio 2004, grigio metallizzato, ottimo stato, come nuovo, completo di valigie laterali, baule e casco Naked tg. 56. Vendo € 2.700,00. Non perdere tempo, chiama subito. ANDREA Civita Castellana T. 328.6870210. -RENAULT TWINGO Velvet Km 65.000, blu metallizzata, revisione Maggio 2006, servosterzo, vetri elettrici, aria condizionato, buono stato Vendo € 2.500,00. Info 328.7575110 Civita Castellana. -BMW Z1 colore rossa, perfette condizioni, sempre garage, tagliandata, da vedere. No perditempo vendo € 30.000,00 -FIAT PUNTO 1.100, fine 1997. Vendo € 1.000 trattabili. T. 348.9300831 -SCARABEO APRILIA 50 cc, 4 tempi, km 2150, colore grigio metallizzato. Come nuovo, sempre in garaga. Vendo € 1.400,00 (incluso bauletto e parabrezza dell’ APRILIA). T. 0761.513837 Cell. 348.8839722 -FORD FIESTA 1300 New Port 5 porte, benzina, anno 1993, km 50.000. Vendo € 600,00 visibile a Montefiascone (VT). T. 0761.826592 Cell. 339.5812706 -VOLVO 460 GLE 1600 CC anno 1995, revisione tutto 2006. Vendo € 800,00. T. 0761.517498 -NISSAN PRIMERA 1.9 DCI SW, anno Gennaio 2006, due anni e mezzo di garanzia, da fare un tagliando. T. 339.2717892 -MERCEDES E 200 KOMPRESSOR vendo, anno Luglio 2000, perfette condizioni, uniproprietario, mai incidentata, sempre box, gomme nuove, € 12.500,00 T. 340.1029232 -PEUGEOT 206 2.0 HDI, anno 2001, Km Per i vostri annunci gratuiti potete riempire il coupon che si trova a pag. 43 Gratuiti Campo de’ fiori 124.500, incidentata. Vendo € 2.700,00 + passaggio. Paolo T. 347.7726621 -FORD FIESTA NEWPORT 1.300 5 porte benzina, anno 1993, Km 50.000, buono stato, visibile a Montefiascone (VT). Vendo € 1.000,00. T. 339.5812706 -DUCATI MONSTER DARK 600, nero opaco, anno 2000, Km 30.000 originali, gomme nuove, scarichi Termignoni in carbonio, frecce + specchi in carbonio + pezzi originali + bollo pagato fino al 2007. Tutti i tagliandi. Ottimo stato, da vedere e provare vendo € 3.100,00. T. 338.4912768 (ore serali o sms) -SCARABEO (Aprilia) 50cc modello Didak, Km 546, colore blu metallizzato. Come nuovo, sempre in garage! Vendo € 1.200,00 (il prezzo include un bauletto e 2 caschi di misure diverse). Modalità di pagamento trattabili. T. 0761.515766 333.8588658 -N.2 CASCHI integrali per moto, marca GREX, misura 58 e marca BELL HELMETS misura più piccola, completi di 2 visiere (trasparente nera) vendo € 110,00 cadauno + una fascia protettiva per spina dorsale, marca DAINESE, mai usata, vendo € 40,00 + sottocasco di colore rosso marca DAINESE vendo € 15,00. T. 338.4912768 (ore serali o sms) -HONDA Varadeiro cc. 1000 colore nero-argento, anno 2001, Km 15.000 come nuova. Vendo. T.0761.574277 - 333.2874375 -MOUNTAIN BIKE marca Vicini con cambio Shimano a 18 rapporti + gomme nuove + sacca porta oggetti + paracolpi + pompa + lucchetto. € 90,00 T. 338.4912768 (ore serali o lasciare sms) -FIAT PANDA 750 FIRE del 1991 privato vende. Ottimo stato, gommata nuova. € 800,00 trattabili. [email protected] -FIAT 500 L del 1970, color rosso pomodoro, macchina d’epoca. Motore ottime condizioni, privato vende ad amatore € 1.000,00 ultimo prezzo. [email protected] -RENAULT CLIO con gancio e carrello, anno 2002 km 27.000, ottimo stato vendo. T. 0761.514472 -DUCATI 125 d’epoca (1956) , ottimo stato, colore blu, vendo. T. 0761.514472 -CITROEN ZX anno 1992, 1.400 cc catalizzata benzina, 127.000 Km, revisionata ad Aprile 2005, stereo, tettino elettrico, gomme nuove. Ottima carrozzeria. Unico proprietario, vendo € 500,00 Tel. 0761.516341 -VESPA PK ottimo stato, bianca, vendo. T. 0761.514472 OGGETTISTICA/HOBBISTICA/ COLLEZIONISMO -DOCCIA SOLARE marca “SOLARIUM”, 48 tubi lunghi + 10 viso (assorbe 8 Kw corrente trifase trasformabile in monofase) ottimo stato. VENDO € 1.500,00 trattabili (Civita Castellana). SAUNA “IDEAL STANDARD” 1-2 posti. VENDO € 300,00 trattabili. Vendo per cessata attività anche separatamente. Tel. 339.7866804. -MACCHINA DA SCRIVERE Olivetti lettera 22. Ottime condizioni. Solo amatori.Tel. 0761.574562 -RADIO d’epoca Vendo. Occasione T. 0761.587029 - 330.310547 -COLLEZIONISTA SVENDE : libri, riviste, cartoline, fumetti, santini, pennini, documenti, lettere, oggettistica. Di tutto...di più. Ronciglione T. 333.9314221. -MACCHINA DA SCRIVERE Olivetti Lettera 32, buono stato, per modernariato od amatore. Vendo € 200,00 trattabili. T. 338.4276934 - 0761.572301 -ACQUARIO 240 LITRI, misura 120x40x52 cm completo di: mobile, filtro interno, coperchio con 2 neon, riscaldatore, arredamento interno (fondo, alcune piante e rami da allestimento), esclusi pesci. Vendo € 300,00 trattabili. FOTO: www.andreafabbrucci.ti e-mail: [email protected] -FUMETTI da collezione degli anni 60/70. Tex, Zagor, Il Comandante Marx e Topolino, si possono acquistare a prezzi modici a Ronciglione. T. 333.9314221 -LAMETTE DA BARBA complete di bustine, acquisto qualsiasi quantità o scambio con francobolli. Alfonso Tozzi-Via Pescaglia 27 - 00146 Roma. T. 06.55285165. Avviso sempre valido. -CERCO GIOCHI IN SCATOLA, di società, da tavolo di qualsiasi genere, anno e condizione, purchè completi in tutte le parti e con regolamento. Vengo personalmente a ritirarli. Umberto T. 349.8355150 -COLLEZIONISTA svende ACCENDINO DupontParis n. 1356, acciaino con scatola originale e accessori, accendino Dupont-Paris in argento, macchina di scrivere OLIVETTI M40 del primo novecento, calcolatrice Thalespatent Monaco d’inizio novecento e accendino artigianale della prima guerra mondiale fatto con bossolo di moschetto. T.333.9314221 -DISCHI musica leggera 33 - 45 giri vendo. Prezzo da convenire. T. 339.3655675 -PIATTI DEL BUON RICORDO (n.9) vendo a collezionista e non, quotazioni ufficiali, elenco dettagliato disponibile. € 200,00 trattabili. T.338.5044885 - [email protected] -MACCHINA DA SCRIVERE OLIVETTI lettera 32 vendo modernariato ad amatore. € 450,00 T. 338.5044885 - [email protected] -MATERASSINO TERAPEUTICO e massaggiante, un anno di vita. Valore commerciale € 500,00. Vendo a € 250,00. T.0761.517286 -LAVANDINO per orafi usato pochissimol. Vendo € 450,00 no perditempo T. 338.5850027 -MODELLINI statici in plastica di mezzi corazzati vendo, scala 1/35, costruiti e dipinti a mano. Francesco T. 338.3487224. ABBIGLIAMENTO/SPORT -PATTINI DA GHIACCIO professionali, da donna, marca RiSport, misura 35, semi nuovi vendo € 50,00. T. 338.5044885 Barbara. -TUTA DA SCI taglia 42. Come nuova, mai usata. Colore fuxia e verde. Vendo € 50,00 T.0761.513117 ARREDAMENTO -CAMERA MATRIMONIALE in ottimo stato Vendo € 200,00 T. 333.9133414 -STUFA ARREDO a legna di colore verde, vendo. Mai usata € 550,00 T. 0761.573291 -LETTINO BIMBO/A , vendo causa inutilizzo. Legno laccato verde, marca PALI con cassetto e sfondo apribile, completo di paracolpi, piumone e lenzuolo. Materasso incluso. Montefiascone (VT) Tutto a € 180,00. T. 339.5812706. -ARREDAMENTO CASA vendo per trasferimento. Camera da letto matrimoniale, sala da pranzo mod.positano colore avorio, ingresso, consolle specchiera app.con portaombrelli. Altri oggetti e mobili. Prezzo modicissimo. T. 06.66563573. -SALA DA PRANZO classica, composta da mobile intarsiato con vetrine, tavolo rettangolare, n. 6 sedie imbottite, il tutto in ottimo stato. Vendo. T. 0761.514947 -SALOTTO divano tre posti + due poltrone in tessuto e rifinite in legno, tavolinetto in legno. Vendo € 400,00 trattabili. T. 0761.573221 -MOBILI da ufficio. Scrivania 1,80 mt, cassettiera, bobile vetrina 4 ante in noce chiaro e noce bordo nero, poltrona direzionale, 2 poltrone di ricezione. € 1.000,00 tratt. T. 348.0855695 -SALA completa di cristalliera, 6 sedie imbottite, tavolo rotondo in noce allungabile, modello classico con intarsi, come nuova. € 1.800,00 Vendo. T. 0761.513117 uff. - T. 0761.517181 ab. -SCRIVANIA in ottimo stato 2mt x 80cm. Vendo al migliore offerente. T. 335.8081593 61 -CAMERETTA armadio a ponte otto ante, con divano letto a due piazze, come nuovo, colore chiaro. Vendo € 350,00 T. 348.8534616 sera 0761.571548 ATTIVITA’ ARTISTICHE - PER GLI SPOSI pianista con voce femminile e/o maschile, offre servizi matrimoniali in chiesa e/o spettacolo Karaoke al ricevimento. Semplice, divertente, un’ottima qualità-prezzo. (anche servizi funebri). T. 339.7452697 - 0761.513227 -TASTIERISTA cantante, piano bar, balli di gruppo, liscio e latino americano, karaoke vasto repertorio musica revival anni 70/80 in poi, per tutte le occasioni, cerimonie, matrimoni e feste. Tony 338.2353763 -CANTANTE/ATTRICE professionista impartisce lezioni di canto a bambini adolescenti e principianti. Max serietà Tecnica di respirazione, solfeggio, anche in inglese e francese. Anche a domicilio. T. 338.8345840 Roma e Viterbo -ATTRICE professionista impartisce lezioni di dizione a manager, professionisti, aspiranti attori, presentatori e persone con problemi di pronuncia. Viterbo e Roma. Serietà e preparazione T. 349.1501415 LIBRI/FUMETTI -LIBRI del 4° anno della scuola alberghiera di Caprarola. T. 0761.549483 o.p. -RIVISTE di TAC (Tiro-Armi-Caccia) dall’anno 1964 al 1977 e Diana Armi dal 1968 al 1977 acquisto o scambio con cartoline formato piccolo di Civita Castellana. Acquisto cartoline formato piccolo, paesaggistiche della provincia di Viterbo. T.0761.759468 MUSICA/DISCHI/NASTRI -TASTIERA YAMAHA PSR 1100 seminuova. Vendo € 650,00 T. 333.9133414 -GIOVANE BAND musicale cerca cantante (preferibilmente maschio) con età tra i 16 e i 20 anni e con tanta voglia di fare bene. (musica rock, pop, cover e propria) Si richiede massima serietà. Grazie . T. 328.8641234 TV/ELETTRONICA/ELETTRICITA’ -MONITOR CRT 17 pollici seminuovo con definizione pixwl PITCH 0.26. Vendo € 55,00 Cell. 338.8529663 VARIE -OFFRO la mia disponibilità per accompagnare persone impossibilitate a spostarsi autonomamente in qualsiasi parte d’Italia, dietro offerta per rimborso delle spese. T. 339.3490391 Mauro. -TORCHIO A PRESSIONE + pigiatrice + 15 bigonci + 2 botticelle da 3 e 4 ettolitri. Tutto in buono stato e funzionanti. Vendo € 250,00 trattabili. T. 0761.573025 o.p. -SEI UN ISTRUTTORE/CE di fitnes, danza, ballo, arti marziali? Hai un gruppo ma non un posto dove poter svolgere il tuo lavoro con tranquillità e in una struttura adeguata? Contattaci al numero 338.1759194 -STAI CERCANDO UN POSTO DA SOGNO PER FESTEGGIARE IL TUO MATRIMONIO? L’hai trovato!! Stupendo casale di campagnia in pietra stile toscano, con 10.000 mq di parco con piscina panoramica 20mt x 10 situata al centro di un suggestivo uliveto, chiesetta consacrata, BED & BREAKFAST con camere ampie e confortevoli. A 30 km da Roma Nord e 35 Km da Viterbo Sud. Prezzo fantastico!! Chiama subito e non te ne pentirai perchè avrai coronato il sogno della tua vita!! Tenuta di Versano - Sant’Oreste (RM) 339.7471281 338.1616234 Per i vostri annunci gratuiti potete riempire il coupon che si trova a pag. 43 Campo de’ fiori 62 Sandro Anselmi P.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) Tel./Fax 0761.51.31.17 e-mail : [email protected] Da 35 anni al vostro servizio Pubblicizza una selezione di offerte immobiliari -VENDO, a Civita Castellana, zona periferica, appartamento composto da camera, cameretta, sala, cucina, bagno. Secondo piano. Spazio condominiale. -VENDO villini da finire con giardino in località Sassacci di Civita Castellana. -AFFITTO a Civita Castellana due appartamenti ammobiliati con giardino preferibilmente a single. Zona signorile. -AFFITTO a Civita Castellana 2Ha di terreno fronte strada. Vari usi. -CEDO a Civita Castellana attività di fotografo ben avviata, compresa di attrezzature e macchinari per sviluppo e stampa di ultima generazione. -CEDO a Civita Castellana attività commerciale di intimo - neonato premaman - giocattoli e tutto per l’infanzia. -CEDO a Civita Castellana attività di Bar e ristorazione, completa di stigliature e attrezzature. Licenza SISAL. Posizione centralissima. -CEDO a Civita Castellana attività di cartolibreria, fotocopie, bomboniere e fiori, licenza alimentare e non alimentare. -AFFITTO a Civita Castellana appartamento in zona signorile con giardino di pertinenza. Ottime rifiniture. Si cercano, per acquisto, terreni edificabili Roma nelle vicinanze di Abbiamo richieste selezionate per acquisto/affitto appartementi in zona nuova di Civita Castellana -AFFITTO a Civita Castellana, locale commerciale di nuova costruzione, di mq 300 con portico di mq 300. Parcheggi privati VENDO azienda agricola di 62 ha tutta pianeggiante. Uscita autostrada per Fiano Romano VENDO al centro storico di Corchiano, appartamento di mq 70 composto da salone, cucina, due camere, bagno. Locale sottostante di mq 30 più cantina e legnaia -AFFITTO a Civita Castellana in zona signorile appartamento ammobiliato composto di camera, cucina e bagno. Preferibilmente a singles. VENDO a Faleria, villa su due piani, rifinitissima. Parco e giardino. Possibilità di frazionamento (3 appartamenti) VENDO Todi: azienda agricola di 52 ha con complesso di fabbricati. Vendibile per intero o frazionata. ollegatissima, ideale per agriturismo. AFFITTO a Civita Castellana capannone di mq 500 circa interamente a norma, con piazzale recintato di mq 3000 circa. Posizione isolata. Adatto per vari usi VENDO tra Civita Castellana e Castel Sant’Elia capannone commerciale di mq 2.715, più uffici e sala espositiva per mq 897, tettoie per mq 450, piano caricatore di mq 160. Anche frazionabile VENDO a Vignanello, vicinanze stazione, appartamento al terzo piano di mq 80 da ristrutturare, in condominio di 6 appartamenti. Già ristrutturato vano scale e tetto. Ottimo Investimento. -AFFITTO a Civita Castellana (zona industriale) terreno di mq 5.000 Fronte strada -VENDO a Roma Portuense appartamento in centro residenziale, di mq 92, 4° piano, ascensore, termoautonomo, ampi balconi, palazzina in cortina, posto auto, parco giochi e piscina. Nuda proprietà. Ottimo investimento. -CEDO a Ronciglione, attività al minuto di noleggio e vendita DVD con struttura per TV. Ad oggi n. 1.300 clienti tesserati, n. 2.000 films a noleggio più quelli in vendita. Banconi, espositori e vetrina. -CEDO a Fabrica di Roma licenza ed attrezzature di Bar e Gelateria come nuove, in locale centralissimo. -CEDO a Fabrica di Roma negozio di elettrodomestici, telefonia, bombole. Avviatissimo. -VENDO terreno agricolo a Bassano in Teverina. VENDO a Roma Via Salaria, azienda agricola di 91 ettari circa impianto di irrigazione sotterraneo su tutta l’azienda. Stalla, rimessa e macchine agricole. A cancelli chiusi. -VENDO a Fabrica di Roma terreno di mq 4000 con progetto approvato per bifamiliare. Bucalossi pagata. Dato inizio lavori -VENDO a Corchiano piccolo appartamento al centro storico, da ristrutturare. Ingresso indipendente. -VENDO a Corchiano terreno edificabile di mq 1.100, indice 1:1, posizione panoramicissima, zona residenziale. Campo de’ fiori 63 Campo de’ fiori Periodico Sociale di Arte, Cultura ed Attualità edito dall’Associazione Accademia Internazionale D’Italia (A.I.D.I.) senza fini di lucro Presidente Fondatore: Sandro Anselmi Direttore Editoriale: Sandro Anselmi Direttore Responsabile: Stefano De Santis Lo Studio Legale dell’ Avv. Aldo Piras Patrocinante in Cassazione ha stipulato una convenzione con Campo de’fiori con la quale, tutti i lettori, avranno diritto a n. 3 consulenze gratuite. Per informazioni rivolgersi in redazione Campo de’ fiori è distribuito a Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Vignanello, Vallerano, Canepina, Vasanello, Soriano Nel Cimino, Vitorchiano, Bagnaia, Viterbo, Montefiascone, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Sutri, Capranica, Cura di Vetralla, Blera, Monte Romano, Tarquinia, Civitavecchia, Orte, Gallese, Magliano Sabina, Collevecchio, Tarano, Torri in Sabina, Calvi nell’Umbria, Stimigliano, Poggio Mirteto, Otricoli, Narni, Terni, Amelia, Nepi, Castel Sant’Elia, Monterosi, Anguillara, Trevignano, Bracciano, Canale Monterano, Mazzano, Campagnano, Sacrofano, Olgiata, Faleria, Calcata, S.Oreste, Nazzano, Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Morlupo, Castelnuovo di Porto, Riano, Ostia, Nettuno, Anzio, Fregene e nei migliori locali di Roma, in tutte le stazioni MET.RO. Spedito a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato ad Istituzioni Culturali e sedi Universitarie italiane e straniere, a personaggi politici, della cultura, dello sport e dello spettacolo. Direzione Amministrazione Redazione Pubblicità ed Abbonamenti: Piazza della Liberazione, 2 01033 Civita Castellana (VT) c/c postale n.42315580 Tel. e Fax 0761.513117 e-mail: [email protected] Redazione di Roma: Viale G. Mazzini 140 Abbonamenti Rimborso spese spedizione Italia: 12 numeri € 25,00 Estero: 12 numeri € 60,00 Per il pagamento effettuare i Segretaria di versamenti sul c/c Redazione postale n. 42315580 e Coord: intestato Cristina all’Associazione Evangelisti Accademia Internazionale Impaginazione e D’Italia. Grafica: L’abbonamento Cristina andrà in corso dal Evangelisti primo numero raggiungibile e Consulente può avere inizio in Editoriale: qualsiasi momento Enrico De Santis dell’anno ed avrà, Reg.Trib. VT n. 351 comunque, validità del 2/6/89 per 12 numeri. Stampa: Tipolitografia A.Spada Garanzia di riservatezza per gli abbonati Si garantisce la La realizzazione di massima riservatezza questo giornale e la dei dati forniti stesura degli articoli dagli abbonati e la sono liberi e gratuiti possibilità di ed impegnano richiederne graesclusivamente tuitamente la retchi li firma. tifica o la Testi, foto, lettere e cancellazione scridisegni, anche se vendo all’editore. non pubblicati, non Le informazioni saranno restituiti custodite nello se non dopo archivio di Campo preventiva ed de’ fiori verranno esplicita richiesta da utilizzate al solo parte di chi li scopo di inviare fornisce. agli abbonati il I diritti di riproduziogiornale e gli ne e di pubblicazioallegati, anche ne, anche pubblicitari (legge parziale, sono 675/96 tutela dati riservati personali). in tutti i paesi.