foto Mauro Topini - Rivista "Campo de` Fiori"

Transcript

foto Mauro Topini - Rivista "Campo de` Fiori"
foto Mauro Topini
Campo de’ fiori
2
Farmacie Civita Castellana aperte nel periodo di ferie
Farmacia Sassacci chiusa per
Dal 31 Luglio al 6 Agosto
Dal 7 al 13 Agosto
Dal 14 al 20 Agosto
Dal 21 al 27 Agosto
Dal 28 Agosto al 4 Setembre
Farmacia Sassacci chiusa per
ferie dal 16 Agosto al 04 Settembre
Farmacia Comunale 1
Farmacia Comunale 2 – Via V. Ferretti 95/ tel. 0761.513002
Farmacia Comunale 1
Farmacia Comunale 2
Farmacia Filizzola
ferie dal 16 agosto al 04 Settebre.
Turni Benzinai Civita Castellana Domeniche di Agosto
06:
13:
15:
20:
27:
Api Via Flaminia Borghetto – Agip Via Terni
Api Via Flaminia Borghetto – Agip Via Terni
Api Via Flaminia Borghetto – Agip Via Terni
Tamoil Via Flaminia e IP Variante Nepisina – Tamoil Via Falisca
Tamoil Via Flaminia e IP Variante Nepisina – Tamoil Via Falisca
Campo de’ fiori
3
Un mese di
solitudine
Sandro Anselmi
L’altra mattina ero a casa di una mia conoscente, persona di una certa età, vedova,
quando sono venuti a salutarla il figlio, la
nuora e la nipotina, che partivano per le
vacanze estive.
La gioia della nipotina era incontenibile e
spiegava alla nonna tutti i luoghi che
avrebbe visitato, tutti gli amichetti che
avrebbe incontrato e, perciò, non vedeva
l’ora di partire, mal subendo questo attardarsi nei convenevoli.
La nonna mostrava di essere felice per
soddisfare la nipotina, ma non era così…
Ora sentiva tutta la tristezza e la paura di
restare sola e sentiva l’abbandono dei suoi
cari.
Per tutto l’anno aveva temuto quel
momento, ed ora era arrivato.
Si mangiava con gli occhi la nipotina che
avrebbe rivisto solo dopo un mese e chiedeva al Signore le cose migliori e che non
le fosse capitato nulla, così che al loro
ritorno, li avrebbe potuti riabbracciare
tutti.
Nei mesi estive e specialmente in Agosto
c’è infatti un nuovo popolo di abbandonati, di dimenticati: i vecchi, gli ammalati, i
disabili.
Ho già toccato questo argomento lo scorso
anno scrivendo “l’isola che non c’è” e vorrei che la riproposizione di un messaggio
così delicato ed importante, arrivasse alla
coscienza delle persone sensibili, mai troppe e mai troppo attive.
Servirebbe una cultura diversa, rispettosa
dei diritti dei meno fortunati ed una volontà, anche politica, di dare segni tangibili,
concreti.
Spesso invece si rimane sui buoni propositi e sulle sane intenzioni.
Però qualcosa è successo!
Le cronache nazionali hanno riportato che,
in alcune città, gruppi di volontari si sono
attivati in aiuto delle persone sole e bisognose, per dare loro una preziosa compagnia, per aiutarle nelle faccende domestiche e fare la spesa. La loro opera è esemplare e vorrei che l’esempio si allargasse
dappertutto. Un altro servizio in funzione ,
del Ministero della Salute, è l’istituzione di
una linea telefonica che risponde ai problemi legati all’emergenza caldo.
Infatti, telefonando al numero 1500 le persone che, per età o condizioni di salute
corrono maggior rischio per l’eccessiva
calura, ricevono le giuste indicazioni nel
modo di comportarsi.
Il numero è attivo tutti i giorni dalle 08:00
alle 20:00, fino al 31 Agosto.
Sono queste, forse, piccole cose, ma non
voglio abbandonare la speranza che il
messaggio arrivi direttamente alle famiglie
che, come quella del mio racconto, possano magari pensare di portare i loro “vecchi” in vacanza con loro.
Campo de’ fiori
4
Alfonso
straordinario colle
di Cristina Evangelisti
Alfonso Tozzi
Se mai avete visto una collezione che vi ha
colpito, aspettate di conoscere quella di
Alfonso Tozzi.
79 anni, funzionario della Cassa Depositi e
Prestiti in pensione, Commendatore della
Repubblica, Alfonso Tozzi è attualmente il
maggiore collezionista italiano di bustine
da barba.
Fin dagli anni ’70 Alfonso Tozzi iniziò ad
interessarsi, non tanto alla lametta in se
stessa, ma alla bustina che la conteneva, i
cui disegni non erano altro che illustrazioni dove venivano riportati avvenimenti
della storia italiana:
“Mi incuriosì e mi gettai subito in questo
nuovo filone – ricorda il Commendatore
Tozzi – Pensavo che, al massimo, ne fossero state realizzate un centinaio di tipi.
Mai avrei immaginato che le lamette prodotte nel mondo fossero oltre centomila”.
“Le più belle erano le italiane, seguite da
quelle spagnole.
Il periodo fascista fu quello di massimo
splendore e di maggiore produzione. Ogni
avvenimento era ricordato con un disegno
sulle bustine, che poi prendevano il nome
dall’ illustrazione.
Ci furono Adua, Balilla, Bartali, Coppi,
Dux, Ambrosiana……”.
Fra queste non mancano, inoltre, illustrazioni di volti e figure femminili, miniature
di animali, talvolta dai tratti mitologici, e
personaggi come Cicerone, Nerone,
Dante, Rubens, Casanova e molte altre.
Attualmente la collezione del Tozzi si compone di 27.000 esemplari tutti diversi e,
famosissimo nel mondo del collezionismo,
è stato invitato a diverse trasmissioni televisive come “Mattina Due” su Rai 2, “Uno
Campo de’ fiori
5
o Tozzi
ezionista romano
su cento” su Rai 1, “Maurizio Costanzo
Show” su Canale 5 e tante altre, ed ha collaborato a moltissime riviste specializzate
come La gazzetta dell’antiquariato, Il mercatino del collezionista di Roma, e
L’Informazione del collezionista di Pescara.
Hanno scritto di lui “Il Tempo”, “Il
Messaggero”,
“Il
Giornale”,
“La
Repubblica”, “Il Mattino”, “Italia Oggi”,
“Famiglia Cristiana”, “Gente Money”,
“Venerdì di Repubblica”, “Cronaca Vera” e
tanti, tanti altri giornali.
Nel 1984 Alfonso Tozzi ha pubblicato un
numero unico, “La lametta”, destinato ai
collezionisti e per otto anni ha curato la
rubrica di otto pagine “La lametta – parliamone” sul periodico romano Globus.
Il 1° Gennaio 1992 l’Accademia Oraziana
di Lettere, Scienze e Arti, gli ha conferito
l’attestato di Accademico “per la ricerca sul
collezionismo minore e per aver, da una
certosina analisi, realizzato un catalogo
sulla lametta da barba”.
Nel 1993 alla mostra del collezionismo,
indetta a Milano dalla F.I.T.A.C., dove parteciparono tantissimi standisti, fu insignito
della targa d’argento, in seguito al grande
successo ottenuto.
Da parte nostra ci auguriamo che Alfonso
Tozzi voglia, dalle prossime uscite di
Campo de’ fiori, introdurre i nostri lettori
nell’affascinante mondo del collezionismo.
Campo de’ fiori
7
Civitonici Illustri
Il Professore Luigi Paolelli
del Prof. Arch. Enea Cisbani
autoritratto
Il Professore LUIGI PAOLELLI, insegnante –
ceramista e pittore, nasce a Civita
Castellana nel 1926.
Compiuti gli studi artistici prima nell’Istituto
d’Arte di Civita Castellana e successivamente presso il Liceo Artistico di Via Ripetta in
Roma, si dedica giovanissimo all’insegnamento come Docente di Discipline Plastiche
presso l’Istituto Midossi di Civita Castellana
e nell’Istituto d’Arte di Salerno, dove rimane
come apprezzato artista e insegnante fino al
1984.
Nel 1948 con la sua partecipazione alla
Rassegna Nazionale di Arti Figurative promossa dalla Quadriennale di Roma, inizia
una folgorante carriera artistica con una
serie di presenze a importanti rassegne
nazionali fra cui le Quadriennali di Roma del
1951, 1955 e 1959 e i Premi Spoleto del
1954 e 1956 e le mostre di “arte contemporanea nell’abitazione”, svoltesi a Roma nel
1955 e 1956.
Nel 1958 e 1964, allestisce a Viterbo presso
la Galleria d’Arte “il Camino”, una serie di
importanti manifestazioni artistiche, che
riscuotono immediati consensi dalla critica
d’arte.
Nel 1953 si classifica al secondo posto al
Premio di Pittura “Città di Viterbo”.
Vince, inoltre, importanti premi a Magliano
Sabina, Acquapendente e Civita Castellana.
Nel 1968 è il vincitore della VII edizione del
Premio Casciano a Seiano.
Nel 1978 ottiene il 1° premio alla Rassegna
di Pittura di Minori dedicata a Lisa Krugell.
Tra il 1971 e il 1978 tiene una serie di
importanti personali presso le più famose
Gallerie d’Arte Italiane: “Quattro Pittori
Salernitani” alla galleria “Nuova Sfera” di
Milano, Collettiva alla Galleria “Il Cavalletto”
di Catania e la Personale al Centro d’Arte
Pietro Scopetta di Amalfi.
Dal 1948 al 1955, prima della sua definitiva
partenza per Salerno, dove tuttora vive, il
professore lascia a Civita Castellana una
serie di importanti opere: la serie dei Trittici
e dei Pannelli in ceramica per la Chiesa di
San Lorenzo in Via Attilio Bonanni e il
restauro dell’abside con opere in ceramica
della Chiesa di San Benedetto in Via
Vincenzo Ferretti.
Nei dipinti della Chiesa di San Lorenzo raffigura ad altezza naturale importanti Santi
della Chiesa, raggiungendo eccelsi livelli di
perfezione formale e pittorica nella rappresentazione dei dettagli anatomici e naturali,
collocando le stesse figure su un fondo
dorato da cui emergono in tutta la loro sublime bellezza.
I trittici, originariamente, erano collocati in
corrispondenza delle due absidi delle navate
di destra e sinistra e in quella centrale in
corrispondenza dell’altare maggiore.
Successivi interventi sulle opere interne
della Chiesa hanno modificato notevolmente
l’assetto originario e il trittico principale dell’abside maggiore è stato spostato in un
altro contesto perdendo così la sua originaria funzione.
Nel Portico della Chiesa sono collocati, invece, i tre pannelli in ceramica raffiguranti San
Giovanni Battista, San Lorenzo e il Cristo
Benedicente collocato in corrispondenza dell’ingresso principale, opere in ceramica realizzate dal professore e dagli allievi
dell’Istituto d’Arte.
Nella Chiesa di San Benedetto in Via Ferretti,
interviene sull’abside interna, modellando
l’andamento curvilineo della stessa con una
serie di rivestimenti in ceramica dorata e
ponendo ai lati dell’antico crocifisso ligneo le
figura di importanti santi della chiesa.
Nella monumentale produzione artistica del
Paolelli, il cosiddetto “periodo civitonico”
riveste un ruolo importante e fondamentale
considerata l’importanza del maestro nel
contesto della pittura italiana contemporanea.
Tale periodo va salvaguardato tutelando le
opere maggiori citate e avviando una seria
catalogazione degli innumerevoli dipinti,
generalmente oli su tela, conservati presso
collezioni private e pubbliche.
Alle Istituzioni Culturali di Civita Castellana il
compito di pubblicizzare quei “Figli Illustri”,
a torto disattesi e dimenticati.
8
Campo de’ fiori
Cari amici
la storia di Noel si arricchisce sempre più di nuove avventure.
Conservate gli inserti e... buona lettura
dai vostri Cecilia e Federico
soggetto e testo Sandro Anselmi
continua sul prossimo numero...
Campo de’ fiori
9
La protesta dei pendolari
Una mattina di
maggio, alla stazione
di
Rignano
Flaminio, una passeggera parla col
capostazione:
“Buongiorno,
mi
scusi, ho visto che il
treno delle 08.01 è
passato con un
anticipo
di
sei
di Debora Attanasio
minuti. E’ il mio
orologio che va
male o avete cambiato gli orari?” “No
signò, quello che è appena passato era
quello delle 07.41. Però l’orario è cambiato: quello delle 08.01 da ieri passa alle
08.07”, “E quello delle 08.26, a che ora è
stato spostato?”, “Quello da ieri è stato
spostato alle 08.29, ma da oggi è soppresso”, “Ah, capisco. Ma visto che quello
delle 07.41 è passato alle otto meno cinque, mi sa dire se quello delle 08.07 farà
ritardo?”. A questo punto il capostazione
lancia alla passeggera uno sguardo scocciato, le volta le spalle e mentre rientra nel
suo ufficiolo borbotta “Speriamo…”,
“Scusi”, incalza la passeggera pedinandolo, “ma se non me lo sa dire lei… io devo
andare al lavoro!”, e quello, per tutta
risposta: “Ma lo sa che m’ha proprio stufato signò? Quando arriva a Roma protesti a
Saxa Rubra”. Quello che vi stiamo raccontando non è un’ anteprima sulla sceneggiatura del prossimo film di Carlo Verdone,
ma uno dei tanti, imbarazzanti episodi che
continuano a ripetersi lungo la tratta della
Roma Nord, forse la ferrovia più bistrattata d’Italia. Volete sapere come è finita quel
giorno? Dopo una lunga attesa e le prime
minacce da parte dei numerosi pendolari
in attesa sulla banchina ai danni del sempre più irritato, ma tenacemente omertoso
capostazione, il treno delle 08.07 è passato alle 08.29. “Non ne possiamo più!” è
stato il commento più garbato che, una
volta saliti a bordo, i viaggiatori si sono
scambiati per tutta la corsa, seguito dal
generico e abusato “Qualcuno deve fare
qualcosa”. Ma i più anziani sanno che quella frase riecheggia nei vagoni da decenni.
Inaugurata nel 1932, la linea Roma Nord
nacque già con la luna storta. L’ingegnere
che la progettò tracciò il suo percorso
arricchendolo di curve inutili per assecondare una legge che richiedeva cento, fatidici chilometri di percorso da coprire per
erogare i denari necessari ai lavori. Ma i
nostri nonni erano più di bocca buona, i
ritmi erano più lenti, l’arrivismo dei nostri
giorni era inimmaginabile e non si rischiava di essere superati da qualcuno che
disponeva di mezzi più veloci dei loro. Nel
corso di 74 anni di
attività quel piccolo
escamotage non è
stato mai corretto,
né si è mai avanzata
seriamente l’ipotesi
di
gettare
una
seconda linea per
dare una minima
compensazione al
disagio. E così che, a
tutt’oggi, chi da
Viterbo decide di
arrivare a Roma sulle
ruote di ferro, sa di
doversi mettere l’anima in pace per
oltre due ore. Anche chi scrive, pur lavorando nella Capitale, ha scelto di vivere
nell’hinterland per mantenere il contatto
con la natura, dato che a Roma è difficile
affacciarsi e vedere un barbagianni sul
tetto del vicino e, per coerenza con questo
spirito (spinta anche dal notevole risparmio di benzina e alla fortuna di lavorare in
una redazione a Piazza Euclide, dove la
Roma Nord ferma) ha pensato di dare un
taglio netto al suo contributo all’inquinamento, unendosi alla moltitudine di persone che ogni giorno, di buon ora, sale sul
treno.“Comodamente seduti si può leggere un libro, si fanno amicizie, ci si porta
avanti con le scartoffie di lavoro rimaste
indietro. Però, da Rignano, con la macchina, ci metto tre quarti d’ora per arrivare a
Roma, se esco presto da casa: col trenino
ci metto più di un’ ora e dieci minuti. E al
ritorno, non ne parliamo! Alcune corse
devono fare sosta a Sacrofano o a
Castelnuovo di Porto o, a volte, a Morlupo,
per lasciare la pista libera al treno che arriva da Viterbo. Si rimane anche venti, trenta minuti in attesa e d’estate, sotto il sole,
quando capitano i vagoni senza aria condizionata, c’è chi rischia il malore, oltre che
l’arrabbiatura. Spesso la corsa che parte
da Piazzale Flaminio alle 18.10, arriva a
Rignano alle otto meno venti: è assurdo!”,
racconta una pendolare con oltre dieci
anni di esperienza sull’argomento. Ma perché nessuno ha mai protestato concretamente? “Io credo di saperlo”, azzarda una
straniera che scende a Castelnuovo di
Porto “Tantissima gente che arriva da nord
non paga. Cioè, intendo dire, paga l’abbonamento da trenta euro, che è valido dalle
porte di Roma fino al centro, oppure timbra il biglietto a Montebello, tanto sanno
che fino a lì non passano mai i controllori.
E’ logico poi che la protesta non sia mai
corale: chi ha la coscienza sporca non se
la sente di pretendere che il servizio sia
impeccabile. Anzi, molti sono soliti ripete-
re ‘il servizio fa così schifo che ci manca
solo che pago il biglietto!’. Molte mie conterranee mi prendono per stupida perché
pago per intero, ma io non voglio rischiare. Io aspiro alla cittadinanza italiana e
non credo che collezionare multe sia un
buon mezzo per ottenerla. La strada verso
i diritti è lastricata di doveri, no?”. Negli
ultimi mesi il problema sembra essere in
via di peggioramento e gli addetti ai lavori, che in alcune stazioni dimenticano
anche di avvisare i viaggiatori in attesa di
corse soppresse, sono piuttosto ermetici
sul perché. Due soli capostazione, che preferiscono rimanere anonimi, ci hanno spiegato che corse che saltano e ritardano non
sono un caso: “La dirigenza ha aumentato
il numero delle corse ma non assume altro
personale, pretendendo che quelli già in
forze gestiscano tutto, magari aumentando le ore di lavoro. Questa è una forma di
protesta silente, qualcuno la chiama ‘sciopero bianco’, noi però non siamo d’accordo, lo sciopero va fatto apertamente, con
l’appoggio dei sindacati e avvertendo i
passeggeri, che hanno diritto a recarsi al
lavoro senza difficoltà”. Con l’estate, tutto
sembra aver preso toni più pacati, ma per
molti viaggiatori non è così. E’ infatti in via
di costituzione un comitato di protesta dei
pendolari appoggiato, da alcuni deputati
del Gruppo dei Verdi, che progettano una
interrogazione parlamentare. L’obiettivo è
quello di arginare subito i disservizi più
gravi e, in un secondo tempo, di richiedere direttamente ai ministeri preposti il
reale ammodernamento di una linea che,
a causa del recente boom edilizio delle
città intorno alla via Flaminia e nel viterbese, acquista ogni mese che passa una
sempre maggiore importanza. Se anche
per voi la linea Roma Viterbo è un incubo,
tenete d’occhio ogni mese Campo de’ Fiori
e, se siete interessati a far parte del comitato, saprete presto come entrare in contatto con i fondatori.
di Carlo Cattani
Una ROSA di ... musicisti (e un produttore) d’HOC
1^ PAR TE
Copertina
omonima
dell’LP
dei Rosin
Dubh
1978
Roisin Dubh, teatro tenda Mancini Roma 1978
<Oggi pomeriggio vado un paio d’ore
in Irlanda >, confermavo a me stesso, in
una fresca e silenziosa mattina d’inizio estate, intento … poco attento, alla rasatura
quotidiana, perché preso ancor dal sonno
ma ancor più da ricordi di immagini di
composti (ma briosi dalla cintola in giù) ballerini Irlandesi di “step dancing” e scatenate “gighe e reels” …… frammenti di ricordi
vacanzieri da ragazzotto spensierato nella
terra di San Patrizio, tornavano …… quella
mattina………. una selezione di melodie
“Irish” girava nel mio personale juke box
endocranico e tentativi, goffi, di fischiettare
un passaggio di fiddle (violino), oltraggiavano, con cospicui getti di schiuma, il mio
“dirimpettaio”, sig.
LO SPECCHIO!
Necessaire per il viaggio? Un Biglietto?
Forse … dell’autobus (ma sono uno che ha
piacere di “scarpinare”…quindi no!) … sicuramente da portare come “bagaglio a mano”
… un dischetto o meglio un cd, quello del
gruppo Romano dei Green Rose, che con
il loro “FIRST JOURNEY”, mi avevano piacevolmente colpito e “recuperato” alle suggestioni della musica ispirata alla cultura
Celtica! La mia borsa/ufficio era predisposta
per l’incontro comprendendo il materiale
diversamente reperito sui musicisti della
band e le mie personali note utili per sviluppare domande ed argomenti nel corso
della chiacchierata … dalle più disparate
notizie raccolte intorno agli “uomini e le
donne” di Green Rose intuivo che quello, di
lì a poco da intraprendere, sarebbe stato un
“bel viaggio” … anche a ritroso nel tempo! E
quale luogo sarebbe stato il più dato per
incontrare una band “Irish oriented”? I
posti sono … UNO e soltanto uno: il PUB!
Anche per quello mi ero attrezzato prendendo le mie informazioni dopo aver definito i
dettagli con Costantino “Cochi” Quarta,
flautista, disponibilissimo portavoce della
band. Così come scodellato dalla “grande
rete virtuale” coglievo un commento di un
visitatore di quel pub che sarebbe stato
l’ambiente delle mie “ciattellate” con i cordiali Costantino “Cochi”
e Francesco
Santoro, chitarrista dei Green Rose :
<Così, se si vuole bere seduti in un’atmosfera calda e accogliente, piena di risate e fumi
alcolici, anche in orari che precedono il tra-
Castel Sant’Angelo 2005
monto, si deve scegliere uno di quei pubs
che di solito sono molto piccoli se visti da
fuori, con arredamento senza pretese e possibilmente dalle parti del centro storico. Uno
dei più carini e meritevoli, se non altro per
il gestore che ama indiscutibilmente
l’Irlanda di 15 anni fa (ndr : è Francesco
) , è il ****** , al centro storico di Roma,
frequentato da giovani e non >……THE PUB
IT WAS OPENED…….
Intervista
D:Ciao Cochi ,Ciao Francesco : “First journey” ......un titolo che invita ad un’iniziazione alla musica di ispirazione celtica o sottointende ad un “primo capitolo” della
vostra produzione discografica o.......
*GreenRose: No, niente riti iniziatici e non
scomoderei neanche Brendan* e il suo mitico viaggio; direi che l’auspicio per futuri
ulteriori viaggi musicali è l’accezione più
adatta .(* ndr: il riferimento dei nostri
“ragazzi” è alla leggenda di Sant Brendan
detto “il viaggiatore”, monaco Irlandese vissuto a cavallo del V e VI secolo dopo Cristo,
instancabile predicatore della fede Cristiana:
mappe nautiche molto antiche, pre-pre
Colombiane, riportavano da qualche parte
nella porzione di Atlantico grosso… ma grosso… modo nelle acque, oggi riferibili tra le
terre e i ghiacci di Islanda-Groenlandia, una
fantomatica “St.Brendan Isle”. Il “Voyage of
St.Brandan the Abbot“, è patrimonio della
cultura popolare del Medioevo e si pensa
possa aver influenzato le strategie di navigazione di Colombo teso alla ricerca del
Nuovo Mondo… scordavo: il monaco morì
all’incredibile età , per quei tempi , di 93
anni !)
D: Agli albori dei Green Rose: Cochi, raccontami le vostre origini musicali magari
accennando
a rispettive partecipazioni
musicali e citando quei musicisti “più in
vista” con i quali avete avuto frequentazione e occasione di suonare dal vivo o su
disco.
*GreenRose: Green Rose ha già quasi dieci
anni di storia e molti musicisti si sono avvicendati al suo interno in questi anni. Ma se
vogliamo veramente tornare al BIG BANG
della nostra attività come musicisti, allora
dobbiamo risalire alla seconda metà degli
anni ’70, quando il sottoscritto, Costantino
“Cochi” Quarta, e l’amico Francesco
Santoro insieme a un gruppo di pionieri, fra
cui Luciano Gaetani, suonatore di bouzuki, futuro psicologo e co-fondatore dei
Modena City Ramblers (ndr : veterana ma
attualissima e travolgente folkrock band
Emiliana recentemente vista sul palco del 1°
Maggio in una nuova formazione ), Barbara
Barbatelli ( ndr : apprezzata musicista
polistrumentista e compositrice www.geocities.com/apuchi_2000/index4.html
),
Marcello Bono, grande musicista con particolare riferimento alla ghironda, costruttore e divulgatore di questo strumento nel
Mondo, e l’irlandese Kay McCarthy (stabilitasi in Italia da oltre 20 anni : www.kaymccarthy.it) che intraprenderà una brillante
carriera da solista, aprono la stagione della
musica celtica in Italia con la band Roisin
Dubh (si pronuncia Roiscin Du ); una delle
esperienze trainanti per la diffusione di quella musica in Italia a cavallo tra gli anni ’70 e
’80. I primi vagiti del gruppo si udirono nel
lontano 1976 nell’allora neonato pub
Fiddler’s elbow in via Sforza (via Cavourquartiere Monti), dove ogni sabato sera si
riunivano per una session alcuni degli studenti di teologia dell’Irish College Romano. E
lì, futuri sacerdoti e giovani musicisti tiravano tardi a suon di danze e canzoni tradizionali. Noi, naturalmente cercavamo di carpire
il più possibile il loro stile e i loro segreti
interpretativi; ma, quello che più ci interessava, era assorbire il mood, lo spirito vitale e
magico che quella musica eccezionale emanava. Poi filtravamo e reinterpretavamo il
tutto attraverso il nostro essere mediterranei. I primi veri concerti si tennero nel 1977
sul tavolato del mitico Folk Studio (ndr: in
attività dal 1960 al 1998: al locale del compianto grande Gian Carlo Cesaroni è riconosciuto un grande valore artistico e culturale
per la promozione di artisti e di iniziative sia
inerenti la scena musicale Romana che
Nazionale, soprattutto nell’ambito della diffusione e valorizzazione della musica popolare in genere, del jazz e della canzone d’autore; è doveroso ricordare che è stato il crogiuolo del folk e jazz revival Italiano ma
anche il club che ha lanciato cantautori
come De Gregori, Venditti, Stefano Rosso e
molti altri; una curiosità: La DISCOTECA DI
STATO di via Caetani www.dds.it conserva
un concerto dei
ROISIN DUBH con
Francesco Santoro alla chitarra e salterio del
16/01/1980 al FolkStudio !). Negli anni a
seguire ci furono gli storici festival di Villa
Pamphilj (ndr:nel 1979 a Roma è sempre
Cesaroni che organizza il primo festival di
musica celtica) e Villa Torlonia, che hanno
visto avvicendarsi sul palco gruppi Esteri
come i Chieftains, Planxty, Wild Geese, Na
Fili e, naturalmente, i Roisin Dubh . Gli scambi musicali con questi grandi gruppi sono
stati per noi una delle maggiori fonti di conoscenza sia culturale che tecnica. Abbiamo
imparato a conoscere meglio l’Irlanda, la sua
cultura e la sua storia. Un mondo fatto di elfi,
fate, ma anche di povertà, emigrazione e
colonizzazione, per alcuni versi una storia
molto simile a quella del nostro Paese .
Abbiamo conosciuto l’estrema umanità di
questi musicisti. Ricordo che un mio amico
flautista mi presentò un vecchio musicista
dicendo: <Costantino ti presento una persona splendida….. e un eccellente musicista
>….. questo aspetto fu per noi un grande
insegnamento e dovrebbe esserlo per molti
musicisti nostrani: la musica come espressione di umanità e non solo di tecnica. Poi ci
sono stati i viaggi in Irlanda del gruppo, la
pubblicazione nel ’78 del vinile “Roisin
Dubh” per la Cetra nelle edizioni del Folk
Studio, realizzato grazie a Giancarlo Cesaroni
del Folkstudio di Roma e registrato in soli due
giorni (!)……. la partecipazione a trasmissioni
alla tv Irlandese e la conoscenza personale
con tanti altri musicisti come Donal Lunny,
Christy Moore, Andy Irvine, Mary Bergin…
beh, la lista è lunga. E da allora Francesco
ed io abbiamo continuato il “viaggio” attraverso le note della “Verde Isola”, con una
ricerca appassionata che continua ancora
oggi, dove il Mediterraneo, le influenze rock e
il sound distillato nelle numerose sessions nei
pubs si rincorrono, giocano assieme… si fondono.
D: Cochi ….nell’anno dei mondiali di calcio
…..stilami la “ROSA”
*GreenRose: La formazione attuale dei
Green Rose vede la new entry Jonathan
Gluck al violino (ndr: musicista, etnomusicologo, già con l’ensemble etnoacustico
degli SCIACUDDHUZZI) che rimpiazza
Adriano Dragotta, musicista–etnomusicologo, molte esperienze precedenti nella
“musica popolare del Mondo”, collaboratore
di artisti del panorama pop/rock Italiano e
presente nelle sessions di registrazione del
cd; poi abbiamo Paolo Feligioni al basso,
Angelo Pinna alle percussioni (ndr: già
con la band dei NED LUDD www.nedludd.it
), Maria Grazia Pompa, una delle voci storiche del folk celtico Romano già con i
Bogside, quindi Francesco Santoro alla
chitarra e… Costantino “Cochi “Quarta ai
flauti ….per servirla!
D : Parliamo della stesura del cd
…..
*GreenRose: La proposta per
il nostro “FIRST JOURNEY” è
venuta dal noto musicista/bassista-arrangiatore-produttoreimprenditore discografico
Toni Armetta (http://web.tiscali.it/toniarmetta/ - ndr : tra
le sue numerosissime collaborazioni spiccano in ambito rock
(progressivo) quella con il BANCO
ed
e dalla sua
etnorock con gli INDACO )
decisione di varare una nuova collana discografica, la Millennium Music (www.millennium-music.org) nell’ambito della storica
etichetta Romana indipendente MIA
RECORDS . La sua IDEA era/è di immortalare discograficamente, con la realizzazione di
una serie editoriale di qualità, alcuni “fermenti musicali” della multiforme e originale
scena Romana, “impastando” una ricetta
semplice quanto gustosa: diversi generi,
buoni musicisti… muniti di una apprezzabile
ispirazione, alta tecnologia e un coordinatore
capace di tenere insieme tutto questo (Tony
e i suoi stretti collaboratori, per l’appunto) .
L’avventura per noi era cominciata!
D: A tal proposito ho notato che nel vostro
cd “FIRST JOURNEY” si apprezza la partecipazione di un cast di musicisti dalle
diverse culture musicali: dal folk/etnica al
classico passando per il jazz /jazz rock: mi
sento di dire un eterogeneità ben assortita
e gestita dal producer Mr. Armetta che ho
trovato attento ad evitare le trappole del
manierismo sia nel senso di uno spiccato
riferimento al folklore (grande onore e
rispetto al genere da parte mia si intenda!)
sia verso lo “sforamento” nei “canoni eterei”
della musica new age, intento ad architettare un suono dalla piacevole dinamica e
con un fondale di effetti ai quali l’orecchio si
aggrappa nei ripetuti ascolti …
*GreenRose: Dobbiamo dire che lo stile di
arrangiamento e le ipotesi di produzione artistica di Tony Armetta, si sono subito ben
armonizzate con quelli che erano i presupposti stilistici del gruppo: una proposta / progetto molto aperta alle influenze di stili
diversi (soprattutto verso il jazz-rock), l’accettazione di inserire nella scaletta di lavorazione del cd, oltre ad alcuni brani (4) afferenti al repertorio della tradizione popolare
Irlandese, anche composizioni originali
trattate per così dire “in stile”. Ci è sembrato quindi naturale continuare su questa
impostazione e Tony, che durante la lavorazione del cd è stato allietato dalla nascita di
un figlio ed ha lavorato, comunque, in
maniera encomiabile anche con il peso di
notti insonni…, ha fortemente contribuito
con la sua “vitalità artistica”, la sua grande
professionalità, le “sue entrature nell’ambiente musicale”, consentendoci di poter
lavorare in studio con alcuni
prestigiosi
musicisti, le collaborazioni dei quali hanno
aggiunto valore e diversificato le timbriche
dei brani . Vogliamo citare su tutte quelle del
grande batterista “jazz ma non solo” Gegè
Munari e del sassofonista Genzo Okabe, in
forza ai nostri compagni di etichetta i
“CAPOLINEA”, che si è inserito con grande
intelligenza in diversi brani, sia strumentali
che cantati. Insomma una collaborazione,
quella con Tony, che ha rappresentato sen-
z’altro la carta vincente di “FIRST JOURNEY” (l’intervista continua sul n° 31 ).
Per l’acquisto del cd www.millenniummusic.org - si potrà ricevere il cd “First
journey” a casa in contrassegno al prezzo
di 12 euro + 4 di spese postali
Francesco Santoro
Folk Studio ‘79
Copertina CD dei Green Rose
Cochi Quarta
Campo de’ fiori
12
Una “Fabrica” di ricordi
La rifolta
Molti anni fa il caldo
afoso dell’estate non si
affrontava certo come
oggi. Non esistevano
ventilatori, aria condizionata, tanto meno i
frigoriferi. Si trovava un
po’ d’aria fresca sventodi Sandro Anselmi
lando un ventaglio e l’unico modo per mantenere fresco il vino, cavato dalla botte in
cantina, era quello di lasciare la bottiglia
sotto l’acqua corrente di una fontanella,
come del resto si faceva anche per la frutta. I contadini, costretti a passare le calde
giornate in campagna, invece, fasciavano
il fiasco pieno di acqua e vino con una
balla di iuta bagnata, sotto l’ombra di qualche grande albero.
Proprio in quegli anni, uno dei simboli
caratteristici di Fabrica di Roma, era la
“Rifolta”, tanto da avere il privilegio di
comparire anche sulle cartoline turistiche
locali. La “Rifolta” era una sorta di diga
artificiale alimentata dal fosso della
Variana, che approvvigionava i canali d’irrigazione, appositamente costruiti, dei
poderi situati tra Fabrica e Corchiano ( lo
Scopeto, la Bandita), che sono stati fino ai
tempi più recenti la ricchezza del paese,
per la coltivazione della famosa pesca
Reginella (di Fabrica di Roma) che riforniva i mercati generali di Roma e di molte
altre grandi città.
Questa opera d’ingegneria idraulica, realizzata sotto i Farnese, che governarono il
paese per un lungo periodo, portò molto
benessere agli abitanti poiché riuscirono a
ricavarne insperati guadagni.
L’acqua contenuta nel bacino alimentava
anche una mola, tutt’ora esistente ma non
più funzionante, che dà tutt’ora il nome
alla via che conduce in quel luogo. Sotto la
mola era posizionato il lavatoio, dove le
donne del paese quotidianamente si recavano per lavare a mano i panni della loro
famiglia.
L’uso dell’acqua dei canali era regolato da
un guardiano, che, girando armato, sorvegliava la riserva anche di notte e stabiliva
gli orari d’irrigazione per ciascun terreno.
I giovani però all’epoca, conoscevano la
“Rifolta” soltanto perché era per loro un
luogo di divertimento. Andavano lì nelle
1967 Mario Mastrogiovanni fà il bagno alla Rifolta
ore più calde, per trovare un po’ di refrigerio facendo un bel bagno, nonostante le
raccomandazioni dei genitori per il pericolo rappresentato dal vortice creato dalla
mola stessa.
Malgrado questo, i più coraggiosi si gettavano nelle acque per una salutare nuota-
ta, immaginando di stare a Saint Tropez.
Oggi, cambiata l’economia del paese, quel
magnifico luogo è abbandonato.
La “Rifolta” é ormai completamente prosciugata e, insieme con l’acqua, è scomparso anche uno dei simboli di Fabrica di
Roma.
Campo de’ fiori
13
Chi si è riconosciuto
In questa foto pubblicata sul n. 28 di Campo de’ fiori
sono stati riconosciuti:
1- Tommaso Riucci (Ragagnino), 2- Dott. Danilo Cerri,
3- Arch. Angelo Baldassini, 4- Prof. Caroselli,
5- Scarponi, 6- Angelo Fortuna, 7- Borromei, 8- Fantera,
9- Enzo Cipriani, 10- Brocchi, 11- Del Priore, 12- Enzo
Caprioli, 13- Rossi, 14- Valerio Scorcella, 15- Cantini,
16- Filippo Di Stazio, 17- Marino Banditelli, 18- Ciarletti,
19- Enrico Molinari, 20- Fidaleo, 21- Tuia,
22- Salvatore La Ferla
Sul n. 28 di Campo de fiori sono stati riconosciuti:
da sx Maddalena Pistola, Palmiro Lanzi, Teresa
Campagna, Silvano Silveri, Cecilia Morosetti,
Virgilio (?), Ines (?), Renato Chillocci.
In questa foto pubblicata sul n. 28 di Campo
de’ fiori sono stati riconosciuti:
Paola Angelini
Rita Angelini
Marcello Avoledo
Marco Bongarzone
Sergio Caracuta
Massimo Casadidio
Gianluca Cerri
Paola Corteselli
Germano De Vittori
Anna Fiorani
Rita Manoni, Gabriella Massaro, Anna Maria Massenzi, Salvatore Moscioni,
Susanna Norbiato, Anna Rita Paoletti, Fabrizio Pizzi, Alessandra Pupi, Caterina
Rinaldi, Cinzia Smargiassi, Edvige Spitoni, Giorgio Zeppilli
14
Campo de’ fiori
Scopri l’Arte
San Pietro Giubileo 2000
Campo de’ fiori
15
Mario Ruzzi un’artista della dattilografia
VIRGO FIDELIS
Vergine Santa che dall’alto guidi,
il cammino dell’Arma a te devota
e dei suoi figli nelle oscure idi,
ascolta chi in tuo nome aiuto invoca.
Intenerisci il cuore dell’infame,
illumina ogni mente ch’è contorta,
ferma la mano intenta a seminare,
il mal che ai figli suoi dolor comporta
Aiutali nel loro intento umano,
di far trionfar l’amore e la lealtà,
valori d’alto senso puro e sano,
che l’uomo perde per avidità.
Conseva ai loro cuori l’onestà
e in tentazioni non li far cadere,
regni l’onore senza iniquità
simbolo d’ogni buon CARABINIERE!
E ch’egli resti sempre l’IMPARZIALE!
severo con l’ingiusto e col crudele,
ma verso l’indifeso ogn’or carnale
e sia sempre “NEI SECOLI FEDELE”.
La Virgo Fidelis
Patrona dei Carabinieri
Ezio Bruziches
New York
Mario Ruzzi nasce a Carbognano (VT) il 25
Aprile 1924 e trasportato dall’arte fin dalla
tenera età. A scuola e al bar, su vecchi
tavoli, sono ancora visibili alcuni suoi
schizzi giovanili.
Dal 1956, però, la sua arte cambia totalmente. Mario Ruzzi abbandona la matita e
si attrezza con una vecchia macchina da
scrivere.
Si, perché la sua singolare arte lascia veramente sbalorditi. I disegni, che Mario
Ruzzi crea, sono tutti realizzati battendo i
tasti di una macchina da scrivere.
Una sequenza di linee, punti, virgole, lettere si uniscono a creare non un testo,
come ci si potrebbe aspettare, ma immagini meravigliose, quasi reali.
Vittorio Sgarbi ha detto di lui: “Una maniera insolita di riprodurre i monumenti di
Roma. Dipingere con la macchina da scrivere assomiglia ad un ricamo, a un puzzle, a un gioco di pazienza. Non mi dispiace ma mi meraviglia: forse può provare a
dipingere veramente con pennelli e colori”.
L’artista ha partecipato alle seguenti
mostre e concorsi: “Kronos 1991”, Pittura
estemporanea Città di Carbognano, IV
Biennale
d’arte
contemporanea,
Colosseum, Omaggio a Dante Alighieri,
Concorso Nazionale Anno Santo 1975. Ha
conseguito i seguenti premi: medaglia
d’argento a Ronciglione 1971, medaglia
d’oro a Carbognano 1972, due medaglie
d’oro a Roma nel 1973, trofeo a Roma
1976, trofeo a Carbognano 1976.
Scrivere di Mario Ruzzi che disegna battendo i tasti di una macchina da scrivere è
cosa difficile. Ci resta di osservare le sue
opere e rimanerne affascinati, immaginando la cura e la pazienza con la quale sono
state realizzate.
Cristina Evangelisti
Firenze, panorama - veduta dei ponti
01100 Viterbo P.zza Verdi, 2/A - Tel./Fax 0761.347651 e-mail: [email protected]
Centro Commerciale Tuscia - Tangenziale Ovest - Tel. 0761.390013 e-mail: [email protected]
01030 Vallerano (VT) Via Don Minzoni, 58 - Tel./Fax 0761.751551 e-mail: [email protected]
01033 Civita Castellana (VT) Via Giovanni XXIII, 28-28A - Tel./Fax 0761.517951 e-mail: [email protected]
00169 Roma Centro Commerciale Casilino - Via Casilina, 1011 - Tel. 06.23260306, Fax 06.23279988
e-mail: [email protected]
Prossima Apertura: Centro Commerciale Torresina - Via di Torresina
63037 Porto D’Ascoli (AP) Centro Commerciale Portogrande - Via Pasubio, 144 - Tel./Fax 0735.753665
e-mail: [email protected]
Servizi di Assistenza, Garanzia e Privilegi
OCCHIALI DA SOLE
Tutti i nostri prodotti sono coperti da garanzia 24 mesi per eventuali difetti di fabbricazione,
come previsto dalla normativa CE.
Il programma GECO prevede i seguenti servizi specifici per gli occhiali da Sole.
GARANZIA MONTATURA
Validità: 6 mesi dalla data di emissione.
In caso di rottura accidentale della montatura, sarà applicata una riduzione del 40% sui prezzi di listino per la
fornitura di nuovi occhiali, previa le restituzione degli occhiali danneggiati.
SOSTITUZIONE FILTRI
Validità: 12 mesi dalla data di emissione.
In caso di rottura accidentale o danneggiamento che alteri la funzionalità dei filtri, sarà fornita gratuitamente
una nuova coppia di filtri identici ai precedenti. I filtri danneggiati saranno ritirati.
Questo servizio sarà erogato una sola volta entro il periodo di validità.
PARTI DI RICAMBIO DELLA MONTATURA
Validità: 12 mesi dalla data di emissione.
In caso di rottura, le componenti danneggiate della montatura saranno sostituite gratuitamente.
Le parti danneggiate saranno ritirate.
Questo servizio sarà erogato una sola volta entro il periodo di validità.
SERVIZIO CORTESIA
Validità: illimitata.
Gli occhiali, per mantenere inalterata nel tempo la loro funzionalità, necessitano di controlli periodici.
I nostri tecnici sono a sua disposizione per eseguire i controlli di riassetto necessari ed effettuare una
completa pulizia ad ultrasuoni.
Campo de’ fiori
17
Rime popolari
di Luigi Lucchesi
Bettolino
d’una vorta
Io m’aricordo, ancora ragazzino,
quanno che da lavoro se tornava,
la sera s’annava ar bettolino,
pe scolà un litro, e fa na chiacchierata.
di Ermelinda Benedetti
Luigi Lucchesi è conosciuto e apprezzato in
tutto il viterbese per le
sue poesie, attraversate
da una particolare vena
satirica, ma pulita. Non
può non farsi una bella risata chiunque ne
legga anche solo una strofa.
Luigino, così chiamato confidenzialmente,
è poeta da oltre 30 anni, da quando era
veramente bambino.
Sotto l’influenza del padre, anche lui
declamatore di versi che nascevano
estemporaneamente, si trova istintivamente a seguire le orme paterne già alla
tenera età di soli dodici anni. Un’altra figura a lui molto cara che gli diede la spinta
per far esplodere questo suo insito dono di
natura, fu quella dello zio, Aldo Fiaschetti,
che, come ricorda compiaciuto Luigi, si
divertiva a recitare brevi strofe in rima
durante i pranzi di matrimonio, tra un piatto e l’altro. Forse anche l’origine fescennina ha influito su di lui! Alcune delle sue
poesie migliori hanno fatto il giro di molti
concorsi letterari banditi dai paesi di tutta
la Tuscia, conquistando sempre posizioni
in classifica più che buone. Negli anni ’80
ha vinto, per i primi due anni consecutivi,
il concorso organizzato dal comune di
Corchiano: Canti fescennini. Nel 1986, ha
composto, praticamente in diretta, un
canto che faceva da commento alle riprese RAI del paese e che venne pubblicato,
insieme ad altre sue poesie, nel libro
“Corchiano nei secoli”, di Benito Crescenzi.
Su commissione del comitato festeggiamenti di San Vittore 2003-2004, ha messo
insieme un inno in onore del Santo patro-
no di Vallerano, che è stato pubblicato sul
calendario locale di quell’anno e per il
quale è stato fregiato di un riconoscimento, in segno di gratitudine e di validità, dal
comune stesso. Custodisce gelosamente i
frutti della sua mente e, dopo aver ultimamente tralasciato questa innata passione,
che definisce addirittura un hobby, vorrebbe finalmente racchiuderli in una unica
opera. Le sue poesie sono generalmente
composte da quartine di versi sciolti, di
tanto in tanto legati da rime o assonanze.
Ama scrivere in una sorta di dialetto italianizzato, dato che, come dice lui stesso, il
dialetto vero e proprio che si parlava agli
inizi del ‘900, sta man mano scomparendo.
Questo testimonia però l’attaccamento alla
sua terra nativa, Corchiano. Gli argomenti
cantati prendono spunto da episodi visti o
vissuti in prima persona nel piccolo centro,
dove ha trascorso la maggior parte della
sua vita. Le immagini, che si riesce facilmente a figurare con la mente grazie alla
vivacità delle sue descrizioni, non sono
però da limitare al luogo da cui sono state
realisticamente tratte ma sono da leggere
in modo più ampio, perché in fondo, come
si suol dire, tutto il mondo è paese.
Il simpatico componimento intitolato
Bettolino d’una vorta, qui riportato, è stato
composto all’età di 19 anni e gli è tuttora
molto a cuore. Racconta l’abitudine degli
uomini di un tempo che, a fine giornata
lavorativa, amavano passare all’osteria per
bere un buon bicchiere di vino, e anche un
po’ di più, prima di tornare a casa dalle
proprie mogli. Termina con una strofa oserei dire quasi proverbiale: “Adesso che la
bettola é finita,/ e de sta gente nun ce n’è
più uno,/ la sera se va pure a dormì presto,/ ma a lavorà nun ce va più nessuno.”
De solito la gente che c’entrava,
erano quelli de na certa età,
che dopo una giornata de fatica,
c’annavano magari pè scordà.
Passavano le ore lì seduti,
in mezzo ar fumo ch’ arrivava ar tetto,
sempre co l’occhio fisso su quel litro,
pè la paura de rimanè a secco.
Appena l’ora tarda era arrivata,
e bisognava arzasse pè partì,
nessuno se sentiva cavaliere,
de da la bona notte e nà a dormì.
Allora l’oste che sollecitava,
che se doveva chiude da quel dì,
se la beccava qualche biastimata,
che certe vorte er vino te fa dì.
Appena usciti fora uno per uno,
trovato qualche appiglio resistente,
con rabbia s’attaccavano ner muro,
sembrava l’alluvione de Firenze.
Votato er sacco addosso a quer cantone,
er corpo se trovava come prima,
e camminanno a stento e pecorone,
s’annava tutti quanti giù in cantina.
Eppure la mattina appena giorno,
tutti sur campo se doveva sta,
la sera tardi se faceva ritorno,
e dopo cena pronti pè filtrà.
Adesso che la bettola è finita,
e de sta gente nun ce né più uno,
la sera se va pure a dormì presto,
ma a lavorà nun ce va più nessuno.
Luigi Lucchesi
18
Campo de’ fiori
Roma che se n’è andata: luoghi
Pranzo e Cena
Roma Gran Teatro del mondo come ho
ricordato in altra occasione citando un cronista vissuto a cavallo del XVIII e XIX
secolo,
Roma
un
impareggiabile
Palcoscenico nel quale, in occasione della
celebrazione delle numerose feste, ma
non solo, i suoi abitanti non erano di certo
disposti a trascurare le loro predilezioni
gastronomiche, il loro amore per la buona
cucina e la buona tavola, infatti, nella quotidianità di questo popolo, pranzo e cena
hanno sempre avuto un ruolo primario.
Qualche persona non più giovanissima
ricorderà, non senza nostalgia, quelli che
verosimilmente restano i migliori pranzi
della sua esistenza, ovvero quelli consumati da ragazzo rigorosamente preparati
della nonna in occasione delle festività del
calendario, ma anche in altre occasione
come i matrimoni, i battesimi e le cresime;
pranzi predisposti in casa della stessa
nonna ubicata un pò fuori mano tanto da
trasmettere, non appena giunti sul posto,
quel caratteristico ed unico profumo della
vicina campagna.
La preparazione di questi pranzi richiedeva
uno o due giorni di lavoro per gli acquisti,
gli immancabili scambi di consigli e di
ricette, la preparazione delle fettuccine
all’uovo dure tagliate con il coltello sulla
spianatora, dei dolci rigorosamente fatti in
casa, la macellazione del pollo ruspante e
quant’altro.
Il giorno fissato, tutti riuniti attorno alla
grande tavola apparecchiata con una
grande candida tovaglia, si dava inizio con
due fette di prosciutto del maiale allevato
in proprio, a cui seguivano l’immancabile
consommé con i tagliolini e le fettuccine al
sugo, quindi il pollo ruspante portato in
tavola già tagliato a pezzi e l’abbachio
accompagnato dalle patate; monumentali
piatti che riuscivano a saziare alla semplice vista, un trionfo di grazia e di bontà e,
intanto, a ritmo vertiginoso si svuotavano
le bottiglie di vino rigorosamente dei
Castelli.
Saresti portato a credere che con ciò si
finiva, ma non è così, a questo punto non
poteva non seguire la carne in umido,
quella che era servita per la preparazione
del sugo, sempre accompagnata da una
appetitosa cicoria generalmente ripassata
in padella e poi, ancora, la tenera insalatina di misticanza appena raccolta dal vicino
orto, seguivano la frutta fresca a seconda
delle stagioni e una monumentale zuppa
inglese anch’essa preparata fra le pareti
domestiche.
Nessuna tregua, non appena i sempre
numerosi commensali cadevano in preda
ai primi attacchi di cecagna ecco arrivare i
liquori, i c.d. rosoli godevano di grande
popolarità ed erano preparati, neanche a
dirlo, in casa con l’impiego di estratti
acquistati in drogheria, quindi il caffè preparato con la caffettiera usata quotidianamente.
Ti sei accorto che non ho citato il pane?
Volutamente l’ho lasciato per ultimo; quel
pane realizzato in meravigliose pagnotte
fatte in casa con l’aiuto del lievito naturale
religiosamente riposto avvolto in bianchissimi tovaglioli perché, come ci ricorda
Giggi Zanazzo:
“…quanno che casca un pezzo de pane
per tera, bisogna arricojelo, baciallo e se
sporcato e nun se po’ magnà, se butta
sur foco…”
e, aggiunge ancora l’autore degli
Usi e pregiudizi del popolo di Roma,
“…le pagnotte poi nun vanno mai messe
su la tavola a panza pell’aria, perché si no
piagne la Madonna…”
Nei confronti del pranzo e della cena e, più
in generale, della cucina romana, a torto o
a ragione, ritorna molto spesso alla memoria il rimpianto del tempo che fu; a conferma di ciò, un articolo apparso su un numero de l’Espresso di parecchi anni or sono,
affermava come questa cucina potesse
ancora ritenersi un capolavoro gastronomico, un grande ricettario, una inesauribile fonte di ricchi piatti tanto apprezzati da
riuscire a tenere in dispregio e in disparte
l’umile bollito di manzo.
Ancora oggi sono numerose le persone che
dimostrano di apprezzare tutto ciò, voglio
qui ricordare il grande attore e grande
buongustaio Aldo Fabrizi, in pochi probabilmente erano in grado di superarlo nella
ricerca della buona cucina; egli aveva una
vera passione per tutto ciò che rientrava
nell’arte del cucinare romanesco e si sapeva disimpegnare con grande maestria
davanti ai fornelli.
Verosimilmente una prerogativa di famiglia
come noto, infatti, non gli era da meno sua
sorella, la famosa Sora Lella che rappresenta di certo un pezzo di storia nell’ambito della cucina romanesca e che, per molti
anni, fu la proprietaria di quel notissimo
ristorante sull’Isola Tiberina ospitato nella
Torre dove soggiornò la Contessa Matilde
di Canossa che, nell’adiacente Convento di
San Bartolomeo,
offrì protezione ai Papi Vittore III, Dauferio
di Benevento, 1086 - 1087 e Urbano II,
Ottone di Lagery, 1088 - 1099 che, in quel
periodo così pieno di Antipapi non se la
passavano di certo molto bene.
La cucina per Aldo Fabrizi rappresenta il
cuore della casa, questo luogo è il salotto,
la sala da pranzo, lo studio privato, sono
numerose le foto che lo riprendono con un
grembiule a quadretti e con in mano un
Campo de’ fiori
i, figure, personaggi
mestolo o con un coperchio, la sua cucina
altro non è che il laboratorio di chi sa mangiar bene, egli era solito affermare che la
cucina romana è sana e gustosa, ma
appunto per questo esige una cura meticolosa nella scelta e nella manipolazione
delle materie prime.
Si racconta che un giorno un amico lo
chiama al telefono per fargli gli auguri di
buon onomastico, ma lo sente giù di
corda, un pò preoccupato, con un umore
tra il triste e il malinconico:
“…ciao, grazzie de sta telefonata, … me
dispiace, ma nun ce la faccio a discore, …
nun me sento bene pe gnente, … che ce
voi fa, … l’anni so anni e l’acciacchi nun
perdoneno, …
“…ma quello che me ce rode tanto è che
nun me và de magnà, … come se dice, …
m’amanca l’appetito, … è inutile, … nun
me sento, … eppoi me tocca de sta puro a
dieta…
“…pensa che puro oggi so stato a stecchetto, … so ito liscio come l’ojo, … du’
spaghetti a cacio e pepe, … na lombata de
vitella, … du’ fronne de lattuga, … na pera,
… e … hai capito?..
“…me tocca de sta a dieta, … possin’ammazzalla, … purtroppo!
La voce dell’attore è grave, diventa più
pesante che mai e quel
purtroppo, uscito con
tanta fatica, denota
tutta l’amarezza di un
tragedia intima, sofferta, strettamente personale; particolare stato
d’animo che i romani
ben comprendono ma,
per meglio immedesimarsi nelle aspettative
del popolo e meglio
capire le scelte inerenti
la loro cucina, chiediamo ancora una volta
aiuto a Giggi Zanazzo
che nella sua Raccolta
di espressioni folkloristiche, riesce a far trasparire con nitidezza
l’assolutismo dei peccati di gola; qui di seguito
ne ripropongo alcuni:
“…a magnà e a grattà
tutto sta a incomincià…
“…bon foco, fa bravo er coco…
“…è meio che la panza mia crepi, che la
grazia de Dio se sprechi…
“…er vino è la zinna de li vecchi…
“…Iddio lo disse a l’apostoli sòi: l’erba è
fatta pe’ li bovi…
“…la fame è la mejo pietanza…
“…l’uva nera fa ingrossà le zinne…
“…pè condi l’inzalata ce vonno quattro
persone: un sapiente pè mettece er sale,
un avaro l’aceto, uno sprecone lojo e un
matto che la mischi e che smucini…
Ciò detto, osserviamo come pranzi e cene
abbiano avuto diretta derivazione da quella cucina prelatizia, curialesca e pontificia
che per qualche secolo restò il sogno di un
grandioso approdo, diceva una voce popolare raccolta e trascritta dallo stesso Giggi
Zanazzo:
“…chi se vò imparà a magnà, da li preti
bisogna che va…”
e l’attonito popolano del Belli che, con la
complicità e l’aiuto del compare cuoco era
riuscito a penetrare in quel Santuario, la
definì la cucina Santissima.
Sull’argomento il 25 marzo 1836 il poeta
scrisse il sonetto La cuscina der Papa
“Co la cosa ch’er coco m’è ccompare /
m’ha vvorzuto fa vvedè stammatina / la
cuscina santissima Cuscina? Hai da di
19
di Riccardo Consoli
pporto de mare.
“Pile, marmitte, padelle, callare, / cossciotti de vitella e de vaccina, / polli, ova, latte,
pessce, erbe, porcina, / caccia, e’gni sorte
de vivande rare.
“Dico: “Prosite a lei Sor Padre Santo” /
Disce: “Eppoi nun hai visto la dispenza, /
che de ggrazzia de Dio ce n’è altrettanto”
“Dico: Eh, scusate, povero fijolo! / Ma ccià
a ppranzo co lui quarch’Eminenza? / Noo,
ddisce, er Papa maggna sempre solo.
Come ben sai caro lettore, tutto o quasi si
adegua!
Un cartello pubblicitario dal titolo La Mensa
del Signore, apparso intorno agli anni trenta del secolo scorso, riguardante un originale locale interamente gestito e amministrato da religiosi, così avvertiva:
“…come il Signore Benedetto creò l’oasi
nel deserto premio e sprone del viandante
nella sua lunga e dura fatica, così la Sua
Misericordia infinita inspirò dei miseri servi
suoi a fondare la Mensa del Signore, oasi
per tutti nel vortice della vita saprà incidere nel cuore dei Signori Clienti il più vivo
ricordo di una dolce sosta…”
La Mensa del Signore si trova in Via dei
Bergamaschi - Rione III Colonna al n° 48,
il suo numero del telefono è il 67.402.
Campo de’ fiori
20
a
t
a
c
l
Ca
STORIA Il piccolo borgo
di Calcata poggia su di
uno scoglio di tufo che
emerge dalla valle del
Treja, dominando la
sottostante
verde
macchia mediterranea. Al confine tra il
territorio di Viterbo e
il territorio di Roma,
di
con una superficie di
Ermelinda Benedetti
7,4 kmq e 892 abitanfoto Mauro Topini
ti, è uno tra i paesi più
piccoli della provincia
viterbese.
Tracce di primi insediamenti umani sono da
far risalire al periodo preistorico. Nella vicina altura di Narce, infatti, alle spalle del
paese, sono state trovate testimonianze,
del XIII secolo a. C., di civiltà etrusco-falische, che si sono fatte più evidenti alla fine
dell’VIII-VII secolo a. C.. Secondo la tradizione, fu fondata da Haleso figlio di
Agamennone, che formò il primo insediamento falisco. Come tutto il territorio
dell’Agro falisco, venne conquistato dai
Romani alla metà del VI secolo a. C.. La fertilità del territorio, durante l’epoca romana,
portò all’insediamento di numerose ville
rustiche. Il nome di Calcata, di cui è difficile stabilire l’esatta etimologia, compare per
la prima volta in un documento della fine
dell’VIII secolo, sotto il pontificato di
Adriano I. Alla fine del XIII secolo, in piena
epoca medievale, il piccolo centro urbano
passò sotto il diretto dominio della famiglia
Anguillara, che vi fece erigere un castello
ed una robusta cinta muraria.
Durante il periodo fascista, a causa dei frequenti crolli della rupe tufacea su cui poggia, fu annoverata tra i centri da far risanare per mezzo di una legge per i paesi terremotati del sud. Solo un decreto degli anni
90 lo ha salvato dall’abbattimento coatto. I
calcatesi iniziano pertanto ad abbandonare
l’originario borgo per andare a stanziarsi
sull’adiacente altipiano, creando così un
centro più moderno. La parte vecchia però
non è stata completamente abbandonata e
fu pian piano ripopolata da artisti, intellettuali e personaggi alternativi, molti dei
quali stranieri giunti negli anni 60 insieme a
gruppi di hippies che abitano ancora le
grotte scavate nel tufo della roccia su cui si
erge il paesino.
ITINERARIO TURISTICO Il pittoresco
borgo medievale di Calcata si articola in
stretti vicoli che si snodano tra piccole abitazioni e cantine, oggi restaurate e adibite
a piccoli negozi di oggetti d’arte, antiquariato e souvenir ed è uno tra i meglio man-
Le gui
tenuti di tutta la zona. Calcata non offre
grandi monumenti eccetto il castello e le
mura medievali che racchiudono il borgo
vero e proprio e lungo le quali si apre una
doppia porta d’ingresso. Fino alla metà del
900 accanto ad essa c’era una maestosa
acacia secolare, tagliata improvvisamente
per riscaldare gli studenti della scuola elementare, in un inverno piuttosto rigido. Una
leggenda racconta che, per scaramanzia, i
longobardi giravano, in sella al proprio
cavallo, intorno al grande albero, prima di
andare in battaglia. A distanza di tanti
secoli, i calcatesi continuato con questo
gesto scaramantico, passeggiando attorno
ad esso prima di arruolarsi al servizio di
leva. Passeggiando per le stradine del centro, è possibile osservare le antiche finestre, i portali e i famosi profferi medievali
sulle facciate delle case e panorami sulla
valle, che si aprono lungo le viuzze, spesso
preceduti da archi e da antiche scale scavate nel tufo, che fanno da splendide cornici.
Nella chiesa parrocchiale, la Collegiata
dei SS. Cornelio e Cipriano, risalente
alla prima metà del Trecento e ripetutamente ingrandita e restaurata, sono con-
Campo de’ fiori
21
ide di Campo de ’ fiori
delle calze per i più piccoli.
Festa di Sant’Antonio Abate
Festeggiamenti in onore del protettore
degli animali, il 17 di gennaio, rinviata alla
prima domenica più vicina a tale data. Alla
tradizionale benedizione degli animali nella
mattinata, nel pomeriggio si affianca la sfilata di mascherate e carri allegorici e i giochi popolari in piazza in occasione dell’inizio
del periodo di Carnevale.
Festa dei SS. Cipriano e Cornelio
Festeggiamenti in onore dei Santi Protettori
di Calcata, il 16 e 17 settembre.
Feste natalizie Durante il periodo di
Natale vengono organizzati concerti, tra cui
quello tradizionale della banda locale,
mostre e attività culturali. All’interno di esse
si realizza la festa per gli anziani, con distribuzione di pacchi dono.
servate le reliquie del prepuzio di Cristo,
usato per ungergli i piedi, scomparso a
Roma durante il saccheggio del 1527, ritrovato in una grotta e riportato nella chiesa.
Tra il territorio di Calcata e quello di
Mazzano è compresa la riserva naturale
del Treja, che si estende per circa mille
ettari sul Monte Gelato ed è attraversata
dal fiume da cui prende il nome. Sulla sommità del monte, in prossimità di una piccola cascata, i ruderi di un antico mulino creano un angolo di rara suggestione. Il museo
d’arte della natura offre un percorso
costellato d’interessantissime opere d’arte
realizzate con il gusto e le tecniche dell’estetica naturalistica. Gli artisti che hanno
creato questo originale museo all’aperto
utilizzano esclusivamente i materiali naturali offerti dal bosco e le opere d’erte realizzate, inscindibili dal territorio, si fondono
con l’ambiente vivendo le stagioni, assumendone i colori ed i profumi. La vegetazione incredibilmente rigogliosa offre un
habitat naturale a molte specie di animali
tra cui volpi, tassi, istrici, donnole, picchi e
ghiandaie, uccelli come falchi, nibbi, gheppi, poiane, preferiscono le radure circostanti. Tra i rapaci notturni è possibile incontra-
re gufi, civette, barbagianni e allocchi.
TRADIZIONI E FESTE Festa della
befana Il 6 di gennaio, in occasione della
epifania, viene celebrata una messa all’aperto alla quale si fa seguire la consegna
SAPORI TIPICI Per quanto riguarda l’arte
culinaria, Calcata si attiene ai piatti tipici
della zona. Per lo più si tratta di pietanze
povere, che nascono dalla vita contadina:
Acquacotta, pane immerso in un brodo
fatto con varie erbe di campo; panzanella, pane inzuppato di acqua e condito con
pomodori rossi, sale e un filo d’olio d’oliva.
I più caratteristici, ma solo per il nome,
sono i cappellacci, vale a dire la classica
crepès sottilissima,ripiena di formaggio
grattugiato. Anche i dolci sono quelli caratteristici dell’alto Lazio: cazzotti, tozzetti,
ciambelline con l’anice.
LE CURIOSITA’. Ma lo sapevate che a
Calcata…
Il più anziano del paese è la signora Amalia
Orsini di 96 anni, nata il 5 aprile 1910.
Decisamente positivo il bilancio per il primo
anno di vita della scuola Honey Dance di
Civita Castellana che, in breve tempo, e con
grande professionalità, ha saputo far nascere nella nostra cittadina una scuola di danza
qualificata, grazie anche all’impegno dei
grandi Maestri internazionali che seguono i
ragazzi iscritti nelle diverse discipline della
danza.
La scuola Honey Dance segue il programma
didattico dell’ACCADEMIA NAZIONALE DI
DANZA ed offre, ai suoi studenti, una pavimentazione tecnica adeguata allo studio
della danza. Lo speciale parquet molleggiato
e antiscivolo, assorbe, infatti, le vibrazioni,
impedendo ripercussioni sulle ossa e sulla
muscolatura.
All’interno delle scuola esiste un angolo cineteca e videoteca, utile ai fini formativi degli
allievi, che potranno così abbinare lo studio
della teoria allo studio della danza, migliorando, di riflesso, l’interpretazione del balletto.
Ricapitolando i grandi eventi che hanno visto
impegnata la Honey Dance per l’anno 20052006 ricordiamo che il 10 Settembre 2005
si è tenuto un grande spettacolo in Piazza
Matteotti a Civita Castellana con la partecipazione di Massimo Adorni e i ballerini professionisti dell’AID – Roma.
Nel Dicembre 2005, si è tenuto uno spet-
tacolo a favore di Telethon, con la partecipazione
di
Rossella
Brescia, Fabrizio Bartoli
e i ballerini professionisti dell’AID – Roma. A
Giugno 2006 uno
spettacolo in Via
Roma
di
Civita
Castellana, “Euterpe
e Tersicore”, con
l’orchestra sinfonica
e coro, ha visto la
partecipazione di
ia
c
s
re
aB
Rossell
Fabrizio Mainini e
Fabrizio Bartoli, oltre ai
ballerini dell’AID – Roma.
Sempre a Giugno 2006 si è tenuto lo spettacolo “Palart” a Fabrica di Roma, con danza
classica, moderna e Hip Hop.
Tutte le coreografie degli spettacoli sono
state curate dal grande ballerino Tuccio
Rigano.
Durante l’anno, inoltre, si sono tenuti diversi
stage: quello di Modern Jazz, a Marzo 2006
con Mara Giavon e a Settembre 2005 con
Cristina Galanti. Lo stage di Hip Hop, a
Settembre 2005 con Andrea Iacopini. Quello
di Danza Classica, a Dicembre 2005 con
Rossella Brescia ed infine quello di Pas de
Deux classico e moderno a Settembre,
Ottobre e Dicembre 2005 e Febbraio, Marzo
e Aprile 2005 con Tuccio Rigano.
Alla chiusura dell’anno accademico 20052006, la scuola Honey Dance ha assegnato
una borsa di studio valida per lo studio
della tecnica classica ed il Pas de Deux all’allievo Marco Marangio.
Per l’anno 2006-2007 ha inoltre assegnato 26
premi danza, di cui tre validi per lo studio del
Pas de Deux per l’anno 2006-2007, e 23
premi validi per lezioni di approfondimento
della tecnica classica presso l’AID – Roma.
Il 21 Giugno, presso la scuola ed in presenza
di una commissione composta dal Maestro
Tuccio Rigano, dal Maestro Fabrizio Bartoli e
dalla Docente dell’Accademia Nazionale di
Danza, Fara Grieco, si sono svolti gli esami di
danza classica.
Con la riapertura di Settembre, la scuola ha
già fissato il primo stage di Pas de Deux classico e moderno, previsto per il 7 Settembre.
Presso la scuola è, inoltre,
possibile prendere lezioni di
Tango
Argentino
con
Mauro Barreras e Roberta
Beccarini, grandi professionisti del settore.
Per informazioni ed
iscrizioni, la segreteria della scuola sarà
disponibile dal 28
Fabrizio
Mainin
Agosto
in
Via
i
Carducci 30, Civita
Castellana – Tel. 0761.540380
www.honeydance.com
Tuccio
R
igano
Campo de’ fiori
23
Come eravamo
In montagna con Don Checchino
Anno 1960, località Sesto
in Pusteria, periodo estate,
la prima volta sulle
Dolomiti, mai andati così
lontano. Era l’anno delle
Olimpiadi di Roma, l’anno
in cui Gastone Nencini
di
trionfò al Tour de France,
Alessandro Soli era soprattutto l’anno che
fece scoprire a noi ragazzi
di allora, la bellezza di questa parte d’Italia
così ricca di monti e boschi. L’artefice di
questo piccolo miracolo, fu Don Francesco
Jannoni, per tutti Don Checchino parroco
di San Benedetto a Civita Castellana. Il suo
spirito pionieristico, le sue conoscenze
importanti, la sua voglia di fare, di creare
qualcosa di duraturo e stabile, come poi
avvenne, provocò qui a Civita Castellana
una rivoluzione totale delle vacanze estive.
Ci eravamo lasciati alle spalle i periodi
della colonia comunale, su al “boschetto”,
la domenica ”fagottara” al lago o al mare,
il bagno giù alla “llegata” dove si imparava
a nuotare tra i vortici del fiume Treja, ora
si partiva per la grande avventura : le
Dolomiti. Il viaggio in treno, lunghissimo
fino a Fortezza e San Candido, con il naso
incollato ai finestrini, rubando panorami
mai visti, chiedendo a ripetizione mille
cose a Don Checchino che ci accompagnava, lui che era già stato in quei posti,ed in
quei posti già conosciuto da tutti. Poi si
Don Francesco Jannoni (Don Checchino)
1926 - 1989
1960 Sesto Val Pusteria
da sinistra Domenico Paolelli, Alessandro Soli, Guido Milazzo, Fabrizio e Giorgio Flori
giungeva a Sesto in Pusteria. Subito la
nostra meraviglia nel vedere ogni cosa
scritta in due lingue, il tedesco e l’italiano,
e la sensazione a pelle, di vivere in un
posto geograficamente italiano, ma straniero negli usi e costumi. Ma la bellezza
del paesaggio, con le sue montagne uniche al mondo, le sue vallate, i masi e gli
alpeggi, ci faceva sentire ragazzi privilegiati alla scoperta di questa “nuova america”.
I ricordi, anche se indelebili, con gli anni
che passano tendono ad affievolirsi, ma
qualche particolare resta nella mia mente
e sono certo che susciterò care sensazioni
in chi li ha vissuti insieme a me. C’era già
una perfetta organizzazione per queste
vacanze, si facevano cioè due turni di circa
quindici giorni, e la cosa più importante
era quella del vettovagliamento, che portavamo direttamente da Civita Castellana.
Infatti abituarsi alla cucina locale ricca di
grassi, strane spezie (erba cipollina) e
sughi pesanti, era pressoché impossibile.
Anche le cuoche erano “civitoniche”, ricordo con nostalgia, l’anziana Oralda Mancini,
e la cara Alfonsa Flori, la mamma di
Giorgio e Fabrizio, che vedete con me nella
foto, ci facevano sentire a casa nostra
cucinando come le nostre mamme.
Eravamo alloggiati nella casa di Franz un
altoatesino tutto d’un pezzo vecchio amico
di Don Checchino, che aveva messo a
disposizione la sua dimora in legno e pietra, composta di più locali, compresa una
vecchia stalla, riadattata a mo’ di camerata, con letti a castello e brandine. Negli
anni successivi Don Checchino riuscì a
coronare il progetto di una casa vacanze a
Moso frazione di Sesto, dove intere famiglie andarono a passare le vacanze estive,
scoprendo quei luoghi e familiarizzando
con gli abitanti del posto. Insomma tutti i
civitonici sapevano di poter usufruire di
una struttura adatta alle vacanze sia estive, che invernali, tant’è vero che intere
generazioni sono cresciute risalendo la
stupenda Val Fiscalina, facendo il giro dei
Passi Dolomitici, o sciando sulle piste che
stavano nascendo proprio in quegli anni.
Sono tornato dopo tantissimo tempo in
quei posti, con la mia famiglia, ho soggiornato in altre località dolomitiche, scoprendo nuovi panorami, ma il ricordo di Don
Checchino mi ha sempre accompagnato.
Guardando le strutture da lui volute e realizzate, e pensando alla gioia che è riuscito a dare a tanta gente, mi fa sentrire
orgoglioso di essere stato tra i primi, “ad
andare in montagna con Don Checchino”.
Campo de’ fiori
24
di Maria Cristina Caponi
Volver - Tornare, Spagna, 2006. Genere:
tragicommedia; regia:
Pedro Almodòvar; interpreti: Penèlope Cruz,
Carmen Maura, Lola Dueñas, Blanca
Portillo,
Yohanna
Cobo,
Chus
Pedro
Lampreave; sceneggiatura:
Almodòvar; direttore della fotografia:
Josè Antonio Bermùdez; montaggio:
Josè Salcedo; costumi: Bina Daileger;
musica: Alberto Iglesias; produttore:
Esther Garcìa; distribuzione: Warner;
durata: 2h e 1’. Un’impudica scintilla d’animalesca sensualità infiamma uno sguardo corrucciato, ma fiero di donna. Fra i perfetti lineamenti d’ascendenza popolare brilla il rosso vermiglio di procaci labbra lusinghiere. Il piglio risoluto e la giunonica
generosità del corpo rievocano la burrosità
delle attrici tutte curve del cinema neorealista italiano; sì … Penelope Cruz come
Sofia Loren. Interpretando in pieno il titolo del lungometraggio (volver = rivenire) di
cui è protagonista, la Cruz ritorna all’ovile,
collaborando di nuovo con Pedro
Almodovar, che la lanciò anni addietro nel
ruolo di un’ingenua suora in Tutto su mia
madre. E dalle ottime recensioni sul sedicesimo film del regista spagnolo da parte
degli addetti ai lavori, sembra che abbia
colto nel segno accettando di entrare nel
Cast. Nel film interpreta Raimunda, una
giovane madre con sorella divorziata (Lola
Dueñas), figlia adolescente (Yohanna
Cobo) e marito alcolizzato e vitellone a
carico. Nel subconscio un terribile segreto.
Inaspettatamente l’aldilà potrebbe riservare una tenera vecchietta in vestaglia a fiori
e gambaletti di nylon (Carmen Maura) in
fuga dal regno dei morti per chiedere perdono alle figlie sole e bisognose di una
figura materna. Almodovar in quest’opera,
sorta di commistione fra tragedia e commedia, rievoca la sua infanzia trascorsa a
Calzada de Calantrava, in Spagna: “E’ il
tema che più mi tocca, e mi ha portato a
provare qualcosa di molto particolare, una
sorta di riconciliazione con le mie radici. Io
sono nato nella Mancha, ho vissuto a
Madrid e ho viaggiato molto, e questo film,
più d’ogni altra cosa, mi ha riconciliato con
la mia stessa gioventù. In Volver parlo
delle donne che avevo intorno a me quando ero bambino; furono loro a crescermi,
gli uomini erano sempre nei campi e non li
vedevo praticamente mai. Volver parla del
modo in cui crebbi, ascoltando queste
donne.”. Un universo all’insegna del sesso
debole, anzi, tutto altro che debole, in cui
domina la legge del matriarcato e la solidarietà è moneta di scambio al pari dei sentimenti. Al contrario, i pochi personaggi
maschili sono abbozzi confusi, macchiette o
puro espediente narrativo. Chiusa la parentesi de La mala educacion, il mondo degli
uomini chiaramente non gli interessa più.
Con una nota di velata misantropia, l’auto-
re stenta a presagire nella sfera
maschile
alcun
valore positivo.
Abbandonato
il
periodo del “kitchpop-gay-camp” è
altresì incapace
ad affidare note di
slancio ed energia
anche alla vorticosa vitalità di transessuali e travestiti, vera icona del
suo cinema, che i
benpensanti bollano come “scandaloso”.
Punto
debole: surplus di
donne.
Esaltare una congeniale
fattura
finale del prodotto
filmico è doveroso, se non altro
perché s’intravede
nel lungometraggio la familiarità
che Almodovar ha
conquistato con la
tecnica del cinema. Siffatta maestria, sommata ad
una fervida scrittura creativa e ad una notevole capacità di
forgiare la recitazione delle sue interpreti
sono state premiate a Cannes 2006 con
una Palma d’oro per la migliore sceneggiatura. Un altrettanto ambito premio è stato
conferito ex aequo a Cruz, Maura, Dueñas,
Portillo, Cobo e Lampreave in qualità di
migliori attrici.
Il cineasta evita gli eccessi e le citazioni
metacinematografiche, ma cade inevitabilmente in un’eccessiva sobrietà e semplicità. Uno dei suoi marchi di fabbrica, il suo
umorismo leggero e divertente non si
ammaina neanche di fronte a temi quali:
parricidio, funerale, uxoricidio, ecc degni
dei migliori/ peggiori melodrammi strappalacrime. Se non si può ridere, si può almeno allentare i muscoli agli angoli della
bocca e tentare un sorriso di fronte alla
morte. Surreale invito appare maggiormente irrazionale se ad apostrofarlo è un regista che peraltro non sopporta l’idea di
dover un giorno abbandonare la sua esistenza terrena, ed inoltre si dichiara non
credente, agnostico. D’altronde come disse
Benjamin Costant in Adolphe: “La morte,
mistero inesplicabile, di cui un’esperienza
quotidiana sembra non avere ancora convito gli uomini”.
Campo de’ fiori
25
Ch e be llo !
Un urlo disumano
risuonò nella hall dell’albergo di Alicante in
Spagna, quella sera
del 9 Luglio, eravamo
un pugno di italiani,
davanti al televisore
che trasmetteva in lingua locale la finale
della coppa del mondo.
di Alessandro Soli
Avevamo vinto, malgrado tutto e malgrado tutti.
Che giornata! Al mattino, levataccia alle
ore 4,30 per andare a Valencia in pullman
all’incontro con Benedetto XVI (oltre 150
Km ) era quello lo scopo del nostro viaggio
in terra spagnola.
Dovevamo arrivare presto, per poi recarci
a piedi verso il settore assegnatoci dall’organizzazione di questo V Incontro
Mondiale delle Famiglie. Tutti in gruppo,
muniti di bandiere tricolori, ci sentivamo
orgogliosi di essere italiani, quel giorno
ancora di più.
Durante il tragitto abbastanza lungo, ricevevamo gli auguri da tutti, gli spagnoli in
modo particolare stavano dalla nostra
parte, perché eliminati agli ottavi dalla
squadra francese, inoltre diciamocelo francamente i francesi odiati e odiosi, stavano
sulle scatole a tutti.
I canti, le preghiere, il caldo, i disagi fisici,
la messa con il papa, seguita dai maxischermi, quei due milioni di persone,
venute da ogni parte del mondo, rendevano quella giornata unica, quasi surreale,
una giornata particolare, che si sarebbe
conclusa come mai avremmo immaginato.
Poi “ a la ocho de las tardes” come dicono
lì, quei 120 minuti vissuti tutti d’un fiato
cercando di carpire con gli occhi, quelle
sensazioni che le parole in lingua spagnola del cronista non riuscivano a trasmetterci. Lo sgomento al rigore di Zidane, la
gioia incontenibile all’incornata di
Materazzi, la rabbia alla traversa di Toni,
che avrebbe incanalato, con la palla in
rete, l’incontro verso scenari diversi. Poi la
paura sul tiro sempre di Zidane con la
grande parata del Gigi nazionale.
Infine la lotteria dei calci di rigore, un presentimento oscuro, il terrore di rivivere
qualcosa già visto in tante finali, come
negli USA quando perdemmo contro il
Brasile. Subito l’errore di Trezeguet, e l’incredibile serie di realizzazioni dei nostri
eroi, mai così precisi, mai così concentrati,
mai così amati.
Poi il suggello finale, col rigore decisivo
affidato ad uno dei più giovani, quel Fabio
Grosso, che grazie alle sue giocate ci
aveva portato in finale.
Tiro sicuro, gol!
Ed ecco quell’urlo disumano e gli abbracci
tra di noi italiani, eravamo forse una quarantina, ma ci siamo fatti sentire, eccome!
Tutti al pullman, col nostro autista che ci
avrebbe accompagnato strombettante
verso il centro di Alicante.
Non vi dico cosa è successo quella sera,
capisco, che in Italia i festeggiamenti,
come visto dai filmati, sono stati eccezionali, ma anche noi, piccolo manipolo di italiani all’estero, abbiamo esternato con
canti e sbandieramenti sulla passeggiata a
mare di questa incantevole località turisti-
ca spagnola tutta la nostra gioia.
Tutti con noi, gente comune, che applaudiva al nostro passaggio, gli abbracci con i
tantissimi studenti italiani lì ad Alicante
ospiti per il progetto di studio “Erasmus”,
ci sentivamo orgogliosi e fieri di essere italiani.
Come sembravano lontani i titoli dei giornali tedeschi, che con sfida e disprezzo ci
avevano etichettato “Italiani pizzaioli, italiani camerieri”, per intimorirci prima della
loro eliminazione.
Purtroppo tra tanta gioia, ci giunse da
Civita Castellana, il giorno dopo, quella
tragica notizia, che ha privato Rodolfo
Profili, mitico portiere degli anni ’50 (celebrato dal sottoscritto nel n°12 di Campo
de’ Fiori), da questi festeggiamenti.
Il caso ha voluto che la sua grande passione per il calcio lo tradisse nel momento
più importante, mentre innalzava il tricolore e pregustava emozioni uniche e forse
irripetibili.
Campo de’ fiori
26
Il primo giorno d’estate
Mulattiere strette illuminate da un sole offuscato
da un fitto polverone.
Ombre adagiate e allungate sul terreno di terra
rossiccia. Ciottoli che
facevano sobbalzare i carretti dei contadini e le carrozze dei nobili. Cosi
di
dovevano apparire le
Erminio
strade intorno al Lago di
Quadraroli
Vico più di un secolo fa.
Le ricche terre laviche, che ora ospitano
distese di noccioleti, un tempo erano ricoperte da sterminati vigneti. Ora, come allora, le
terre di Ronciglione accolgono non solo
momenti di faticoso lavoro, ma anche attimi
di festa e baldoria. Un popolo orgoglioso
delle proprie origini medievali, pur tanto umiliato dal fuoco francese di qualche decennio
prima, cercava ancora di rimarginare le ferite di una guerra che l’aveva soffocato.
Nonostante l’inizio del declino dell’industria
ronciglionese, e con esso l’aumento della
povertà, la popolazione non rinunciava a
brevi momenti di divertimento in cui i problemi della vita quotidiana passavano in secondo piano.
I nobili, tra risate e giochi, cercavano riparo
dal sole sotto eleganti ombrellini merlettati,
mentre i contadini maltrattati da quello stesso sole passeggiavano tra l’erba fitta e i primi
fiori estivi.
Lo scalpitare degli zoccoli dei bufali che trainavano carretti colmi di gente era l’ideale
colonna sonora di questi attimi di spensieratezza…
Poi, l’adagiarsi del sole dietro Monte Venere,
ricordava che il giorno seguente tutto sarebbe ritornato alla normalità e…ognuno sarebbe rientrato nel proprio ruolo.
Lago di Vico 1899
“Gita con i bufali, butteri e ombrellini per il sole”
Archivio Flaviano Feliciano Fabbri
28
Campo de’ fiori
Sabato 24 Giugno, come da consuetudine, si è svolto uno degli avvenimenti più importanti per quanto riguarda l’anno sportivo dei praticanti del Karate, cioè gli esami per il passaggio di grado. Un grande ringraziamento da parte degli insegnanti va a tutti i praticanti per
l’impegno e l’ottima prova sostenuta. Questi sono i Karateka che hanno acquisito il nuovo grado:
Melissa Latino, Diego Compagni, Gaia Biancini, Alessio De Venanzi, Michela Accettone, Denise Cimarra, Hariz Batik, Francesco Stefani,
Francesco Deriù, Federico Sciarrini, Armando Strada, Pietro D’Addario, Gianmaria Imperio, Andrea Sestili, Alessia De Federicis, Luca Del
Priore, Stefano Vitali, Cosmin Racovita, Fabio Filippelli, Simone Corelli, Martina Rizzo, Nelson Rossetti.
CON QUESTA MANIFESTAZIONE SI CHIUDE L’ANNO SPORTIVO DI TUTTI I KARATEKA.
ANCHE LA PALESTRA OKINAWA CHIUDE PER I MESI DI LUGLIO E AGOSTO PER IL RINNOVO DEI LOCALI.
VI ASPETTIAMO A SETTEMBRE PER UN NUOVO ANNO INSIEME PIENO DI SORPRESE E NOVITA’.
Campo de’ fiori
29
Civita Castellana
6 Giugno 1944
Miliziani in libera uscita
di Enea Cisbani
Il mese di Giugno del 1944, è un periodo
storico cruciale ed importante per Civita
Castellana: è il momento della liberazione
e la fine della guerra, delle persecuzioni e,
si spera, della fame.
Il 4 Giugno 1944, mentre le ultime retroguardie tedesche abbandonano Roma, nei
quartieri meridionali entrano i primi reparti americani.
Verso sera l’88^ Divisione Americana
entra in Piazza Venezia.
Il 5 Giugno 1944 le truppe alleate entrano
trionfalmente in Roma accolte entusiasticamente dalla popolazione, mentre il Re
Vittorio Emanuele III abdica in favore del
figlio Umberto di Savoia, che ne assume la
luogotenenza generale.
Attraversata la “città aperta”, gli alleati si
lanciano all’inseguimento della 14^ armata tedesca del Generale Lemelsen, trinceratasi a nord di Roma presso il castello di
Borghetto, importante nodo viario verso il
Nord-Italia.
I tedeschi controllano i dintorni di Civita
Castellana con la 101^ Divisione
Paracadutisti e la 2^ Divisione della
Luftwaffe, per un totale di 12.000 effettivi.
Il Generale Clark, comandante della V^
Armata Americana, per evitare l’attacco
frontale alla imponente linea difensiva
approntata dai tedeschi, ordina a reparti
della VIII Armata Britannica operante nelle
zone della Sabina, di attaccare alle spalle i
tedeschi e prendere così Civita
Castellana.
Il 6 Giugno 1944, alle ore 4,15 del mattino, la 6^ DIVISIONE CORAZZATA
SUDAFRICANA, attacca le linee germaniche nelle località di Sassacci e Borghetto,
annientando le unità tedesche in una serie
di feroci combattimenti.
Verso sera reparti di ricognizione
della divisione entrano in Civita
Castellana.
La 6^ DIVISIONE CORAZZATA SUDAFRICANA, “ 6TH SAAD SIXTH SOUTH AFRI-
CAN ARMOURED DIVISION “, viene costituita nel 1936 in Inghilterra e posta al
comando del Generale di Brigata W.H.E.
POOLE, protagonista della battaglia di El
Alamein.
La 6^ divisione era composta da 15.000
effettivi tra ufficiali, graduati e truppa e
comprendeva: 11^, 12^ e 13^ Brigata di
Fanteria d’Assalto, la 24^ Brigata delle
Guardie Inglesi, la 1^ Brigata delle
Guardie Scozzesi, la 5^ Brigata dei
Granatieri e i temibili componenti del 6°
Reggimento “Gurka” nepalese, che furono
aggiunti nel 1943 quando iniziarono le
operazioni belliche sul suolo italiano il 10
Luglio dello stesso anno.
Dotata delle più moderne armi e di mezzi
corazzati di moderna concezione, la divisione era composta prevalentemente da
reparti coloniali provenienti dagli sterminati territori dell’impero inglese: India,
Malesia, Cina, Nepal e Sud-Africa.
Allo scoppio della 2^ Guerra Mondiale,
viene destinata al settore nord-africano,
nelle zone dell’Egitto e della Libia, a diretto contatto con le truppe italiane poste al
comando del Generale Graziani.
E’ nella battaglia di El Alamein che il reparto inglese raggiunge e consolida la sua
fama di tenace combattente sconfiggendo
e distruggendo totalmente la Divisione
Corazzata Italiana “Ariete” del Generale
Lamarmora.
Il 10 Luglio 1943 con l’invasione alleata
della Sicilia iniziano le operazioni belliche
sul suolo italiano e i reparti inglesi si distinguono nella liberazione di Palermo e
Catania, successivamente di Salerno e
Campobasso.
Aggregata all’VIII^ Armata Britannica,
combatte a Cassino a fianco degli americani e dei francesi.
Reparto di fondamentale importanza il 6°
Reggimento “Gurka”: soldati specialisti
nel combattimento in zone montane e
nelle condizioni climatiche più avverse.
Furono proprio tali reparti che annientarono nei pressi di Civita Castellana i feroci
componenti
della
101^
Divisione
Paracadutisti “Das Reich”.
La battaglia del 6 Giugno 1944 che si combattè vicino Civita Castellana in quel caldo
e torrido Giugno del ’44 non è certo riportata nei libri di storia, ma nelle dirette
testimonianze dei protagonisti di quei giorni che tuttora vivono in Inghilterra.
La redazione di Campo de’
Tantissimi
auguri di
Buon
Compleanno a
Francesca
De Placidi
che compie
18 anni l’ 8
agosto.
Da mamma,
papà e
lello Luca.
Il 29 Luglio
si sono
uniti in
matrimonio
Daniela
Marzi e
Diego
Bernardini
di
Vignanello.
Tanti auguri da tutti
gli amici di
Corchiano
Tantissimi
auguri a
Alessandra
e Luca di
Civita
Castellana,
che si sono
uniti in
matrimonio
il 2 Giugno,
dai genitori, le sorelle, i parenti
e tutti gli
amici.
Buon
Compleanno a
Emiliano De
Rinaldis che
compie 18 anni
il 6 Settembre.
Da mamma,
papà,
Alessandro,
Barbara, Silvia,
Roberto e la
fidanzata
Deborah
Tantissimi auguri a
Massimo Perazzoni e
Verna Misocchia che il
1° Agosto festeggiano
30 anni di un felice
matrimonio.
Tanti auguri da parte
dei figli Romolo,
Alessandro e Simona e
da tutti gli amici
Tantissimi auguri a
Daniele che compie 18 anni
il 31 Agosto.
Da papà Aldo, mamma
Antonella, il fratello
Federico, i nonni, gli zii e
dalla famiglia Ricci
Buon
Compleanno a
Silvia Filippi
che compie 18
anni il 16
Agosto. Tanti
auguri dai genitori, dal fratello Alessio,
dal fidanzato
Francesco, dai
nonni e tutti i
parenti.
fiori si associa agli auguri
Buon Compleanno a Andrea Mosca che compie
20 anni il 19 Agosto e a Luca Mosca che ne
compie 18 il 16 Settembre. Tantissimi auguri
dai parenti e gli amici di Civita Castellana.
Tanti auguri di Buon Compleanno a Simone
Benedetti di Corchiano che compie 14 anni il
13 Agosto. Da mamma, papà, Ermelinda e
Massimo
Scuola elementare Don Bosco
anni ‘80
dall’alto a sx: Maestro Francesco
Cancilla, Loredana Del Priore,
Daniele Scisciani, Alessandra
Mancini, Alessandro Lo Coco,
Massimiliano Mutti, Mery Mei, Paola
Micheli, Andrea D’Orazio, Samuele
Valeriani, Isabella Massari, Tiziana
Caroselli, Nicoletta Iommi,
Simonetta Marchetti, Arianna
Cimarra, Carla Funari, Daniela
Belloni, Domenico Del Signore,
Luciano Lucentini, Diego Lanzi,
Adriano Biancini e
Terzilio Paoletti (Don Ciccio)
CARO MAESTRO...
Circa ventisette anni fa, una mattina, ci trovammo raggruppati
nel cortile della scuola elementare Don Bosco.
Davanti alla porta della nostra futura classe IB, un uomo con
gli occhiali ci chiamava e noi, uno ad uno, entravamo in quell’aula lasciando dietro alle nostre spalle le nostre mamme.
Da quel giorno abbiamo iniziato la nostra avventura scolastica
con il maestro Francesco Cancilla, fatta di compiti, di gare con
le tabelline (tanto odiate...), di gite, di Giochi della Gioventù e
di tanti ghiaccioli consumati al Boschetto durante la ricreazione, mentre gli altri bambini ci guardavano dal cancello della
scuola. Di anni ne sono passati, e ci siamo rincontrati “quasi
tutti” Sabato 6 Maggio 2006 a pranzo in un agriturismo.
La giornata è stata strepitosa, rincontrarsi dopo tanto è stato
bello. Tutti parlavamo di quello che facciamo adesso, ma
soprattutto abbiamo ripercorso i bei momenti che teniamo nel
cuore. Un grandissimo GRAZIE a tutti per la diponibilità ...
al prossimo incontro !!!
Diego e Loredana
Campo de’ fiori
33
Prescrizione
Si
sentiva
stanco,
annoiato, abulico. La
mattina gli riusciva difficile alzarsi per tornare
al tran tran del lavoro
quotidiano:
sarebbe
rimasto volentieri a
letto; allora si faceva
di Gianni Bracci
venire in mente i numerosi impegni che lo
attendevano, solo così poteva sperare di
trovare la voglia per rimettersi in piedi.
Decise quindi di recarsi dal proprio medico
di famiglia, la dottoressa
A., la quale gli spiegò che
presentando “tutti i sintomi di un incipiente astenia
da imputarsi verosimilmente ad un latente stato
depressivo”, era il caso di
prescrivergli una visita
specialistica presso uno
psicologo della mutua, per
sentir dire molto bravo,
che avrebbe potuto individuare e rimuovere le
cause di cotanto disagio
esistenziale.
E così, fissato l’appuntamento, G arrivò al nosocomio cittadino e chiese ad
un’infermiera: “Il reparto
Malattie
Mentali
?”
“Quarto corridoio a destra”
rispose solerte osservandolo con circospezione e
allungando subito dopo il
passo.
Qui avrebbe atteso lo specialista che dopo qualche
minuto di attesa, con eccezionale anticipo, arrivò esordendo:
“Buongiorno, sono il dottor T….. è qui per
la visita ? Prego si accomodi”
Il dottore aveva uno sguardo, per così
dire, spiritato, capelli scomposti, pizzetto;
si era presentato almeno un quarto d’ora
di anticipo alla visita mostrandosi straordinariamente gentile: << Che strano tipo:
non poteva che fare lo strizzacervelli >>
pensò G.
Il colloquio cominciò. Il paziente raccontava la sua esistenza mentre il medico lo
ascoltava
attentamente,
prendendo
appunti; ogni tanto accennava un leggero
sorriso di comprensivo compiacimento, o
formulava brevi domande inserendosi
nella logorroica descrizione di fatti e sensazioni. G Trovava piacevole che una persona tanto intelligente fosse così interessata, almeno apparentemente, alla sua
vita quotidiana e provava sollievo nel poter
parlare di sé stesso, dei suoi interessi,
della sua famiglia.
Ad un certo punto dell’incontro, quando il
dottore ritenne che fossero state sviscerate in modo esauriente le manifestazioni di
quella che sembrava profilarsi come una
vera e propria crisi esistenziale, chiese con
voce delicata e complice: “Ma lei, effettivamente, cosa ama fare. Diciamo così .....
nel suo intimo, cosa sente come altamente gratificante ?”
G non si fece sorprendere perchè sapeva
bene quale fosse la risposta a quella
domanda, che aveva posto altre volte a sè
tre stava alzandosi per ringraziarlo, due
energumeni vestiti di bianco irruppero
nella stanza spalancando violentemente la
porta: “Basta T ! La devi smettere di fare
il buffone!” “Andatevene, maledetti, non
sapete chi sono io, lasciatemi svolgere in
pace il mio lavoro !” si difendeva convulsamente il dottor T mentre lo prendevano
sottobraccio per portarlo via. “Lo scusi
signore, è un ricoverato del reparto:crede
di essere un luminare della psichiatria,
togliamo subito il disturbo, non si preoccupi” e lo trascinarono per il corridoio men-
stesso: “Andare in bici con i miei figli, è
quella la cosa che preferisco fare”.
“Bene, sig. G, molto bene !” ribattè l’interlocutore con evidente soddisfazione, come
se fosse proprio la risposta che aspettava
un lampo di genio sembrò illuminargli il
volto. Cominciò febbrilmente a scrivere su
un blocco di carta intestata che tirò fuori
da una tasca del camice, mentre spiegava:
“Le prescrivo tre giri in bicicletta a settimana con i suoi figli, mi raccomando sig.
G: tre volte a settimana ! Lasci qualche
minuto prima il suo lavoro e si dedichi a
questa attività !”
A G sembrava uno scherzo: “Ma… dottore… dice sul serio ?”
“Assolutamente sì, le ho preparato la ricetta ! Non si preoccupi, funzionerà!”.
Effettivamente G si sentiva già meglio al
pensiero che sarebbe stato costretto a
staccare prima dal lavoro, d’altronde glielo
aveva ordinato il medico, ma proprio men-
tre scalciava. Prima di sparire definitivamente in uno stanzone buio, trovò il modo
per girarsi a salutare G : il suo gridò
echeggiò scemando pian piano che si
allontanava: “Mi raccomando, tre volte la
settimana !” . G ricambiò muovendo timidamente la mano, ma ci era rimasto malissimo. Era stato visitato da un malato di
mente: incredibile. Non aveva voglia di
aspettare il vero psicologo e se ne andò,
provato da quella esperienza.
Nei giorni successivi ripensò al dottor T e
alle sue strane teorie: provò a staccare
prima dal lavoro per dedicarsi a quella
famosa passeggiata in bici e la depressione, effettivamente, migliorò, fino a sparire
definitivamente. Era guarito, senza medici
e pasticche, cosicché, tra una pedalata e
l’altra, rimuginava:
<<E’ proprio vero: per sopravvivere a
questo mondo ci vuole una certa dose di
pazzia !>>
01 Luglio 2006
Treja Cup
gara di gommoni sul fiume
Treja a Civita Castellana
(foto M.Topini)
ITALIA
CAMPIONE DEL MONDO
FESTEGGIAMENTI A
CIVITA CASTELLANA E TARQUINIA
foto M.Topini
36
Campo de’ fiori
Nata nel 1950 grazie alla mente estrosa del Generale Bonafede, giunge nel
2006 al suo 50° Anniversario. La Sagra della Nocciola diventa con il passar
degli anni un evento nazionale tanto da essere fortemente apprezzato e segnalato dal Presidente della Repubblica Einaudi che negli anni cinquanta
risiedeva all’interno dell’incantevole Palazzo Farnese di Caprarola.
Questa festa, unica nel suo genere, ha inizio quest’anno il giorno 26 Agosto
ore 21.00 con la cerimonia di apertura e a seguire la finalissima regionale
del concorso di MISS ITALIA, e termina il giorno 2 Settembre ore 21.00 con
la cerimonia di chiusura ed il grandioso spettacolo pirotecnico. Nella settimana si alterneranno grandi spettacoli di comici, cantanti e artisti del mondo
dello spetacolo, ma il culmine della festa si avrà il giorno 27 Agosto ore
16.00 e il 1 Settembre ore 21.00 quando un bombardamento pirotecnico del
paese darà inizio alla spettacolare parata di carri folkloristici ed agresti sui
quali magnifiche ballerine delle scuole di danza viterbesi, renderanno omaggio con i loro corpi alle 50 edizioni di arte, tradizione e spettacolo della Sagra
della Nocciola. Sfileranno magnifici carri artistici realizzati da artigiani locali che in essi esprimono tutte le doti artistiche frutto di una
lunga tradizione.
Il tutto sarà contornato da un grandioso lancio
di ben trenta quintali di dolci alla nocciola
(tozzetti, amaretti, nocciole tostate, crema di
nocciole…) che verranno tirati dai carri stessi e
distribuiti a tutti gli intervenuti, i quali potranno gustare ed apprezzare la bontà e genuinità
dei prodotti alla nocciola, che sono vanto da
quasi un secolo della città di Caprarola.
Benchè possa sembrare strano, tuttavia è
doveroso ricordare che la quasi totale organizzazione di questo evento, tanto a cuore a tutti
i caprolatti, è il frutto del lavoro disidenteressato, intellettuale e materiale, di
tanti giovani che si adoperano per la
prosecuzione di una tradizione viva
ormai da mezzo secolo.
Senza dubbio lo scopo di questa manifestazione è quello di fare conoscere a
tutti le risorse che offre la Nocciola, che
è diventata un importante pilastro dell’economia Viterbese.
Per tutti i partecipanti alla manifestazione sarà anche un’occasione importante per visitare i numerosi monumenti artistici e soprattutto il monumentale
Palazzo Farnese e i retrostanti giardini
realizzati dal Vignola nella seconda metà del cinquecento.
Ma la nocciola festeggia i suoi cinquanta anni proponendosi
anche sotto una nuova forma, non più quella legata al dolce, ma
anche a primi e secondi piatti (pici al pesto di nocciole) che gli
intervenuti potranno gustare e apprezzare.
Tutta la manifestazione è magistralmente diretta dalla presidenza di Francesco Proietti e Federico Vincenzi sotto la prestigiosa
direzione artistica di Luca Cristofori e la passione per una
tradizione che continua di tantissimi altri ragazzi.
INFO: WWW.COMITATOSAGRA.IT
Campo de’ fiori
Spettacoli Blu Life, quasi una maratona di danza
Via Donatello - Loc. Fontana Matuccia
Civita Castellana (VT) - T. 0761.514016
La maratona di danza della Blu Life, iniziata il 23 maggio si è conclusa con gli spettacoli del 15 e 16 giugno al Teatro Florida
che si sono protratti dalle 18 alle 23,30 per
entrambe le serate. Il mega-spettacolo,
diviso in tre “blocchi”,ha permesso agli
spettatori di seguire con calma le performance dei nostri danzatori e di attendere
all’esterno, intrattenendosi con insegnanti
ed amici, l’inizio della sessione successiva.
Atmosfera quindi piuttosto rilassata e
godibile per il pubblico, nonostante l’enorme mole di lavoro prodotto, anche per
merito di Marcello,insegnante di fitness e
spinning del centro e uomo dalle molteplici esperienze nell’ambito dello sport e
dello spettacolo.
I corsi junior hanno presentato l’interpretazione danzata del mondo fantastico dei
piccini.
I WINX, GATTO MATTO e PINOCCHIO
hanno preso vita sul palco animati da
bambini dai 4 ai 12 anni; i personaggi di
SPACE JAM e PETER PAN hanno invaso la
platea allegramente, provocando il pubblico e riunendosi sul palco, da provetti professionisti, a perfetto ritmo di musica;
quelli di GREASE hanno fatto ballare nonni
e genitori sulle poltrone.
Il merito va alla fantasia e professionalità
dei
loro
insegnanti:Ilaria
Bianchi,
Francesca Antonelli e Gabriel Hassan; a
Vincenzo Di Michele che ha cantato e recitato nella parte di Capitan Uncino permettendoci un’esperienza che potremmo senz’altro definire teatro-danza e alle scenografie di Anna Maria Cirioni.
Il “blocco” dedicato alla DANZA CLASSICA
è stato un susseguirsi di eterei tutu mossi
dalle note di musiche bellissime. Per 40
minuti, senza interruzione, dalla più piccola di quattro anni alle ragazze del corso
avanzato, sono entrate ed uscite dal palco
suscitando grandi applausi riuscendo a
catturare l’attenzione e il perfetto silenzio
perfino di alcuni ragazzi dell’Hip Hop,
venuti a curiosare in platea: miracoli di
quando si danza con la tecnica e con l’anima.
In chiusura del settore classico un’esibizione di Chiara Lanza sulle note di “CASTA
DIVA”: tecnica contemporanea, evoluzione
della danza classica, dove tutto è espressività,non mimata, bensì vissuta dal corpo in
movimento.
Tutto il repertorio classico e contemporaneo è stato coreografato da Ludovica
Cenci.
Ultimo “blocco” con i corsi avanzati di jazz,
modern jazz, jazz funky, hip hop e break
dance. Ha aperto questa ultima parte un
musical: CATS.
Deliziose “micette” adolescenti, tra scatole
e copertoni di un immaginario vicolo, sensuali e flessuose si avvicendano attorno
alla figura di Gatto Rok con prese acrobatiche di notevole difficoltà. Altro musical in
chiusura CABARET: jazz classico ironico e
raffinato richiama le atmosfere degli anni
‘30.
Tra l’uno e l’alto musical “UN INVERNO DA
BACIARE”, “RISINGSON” “GET OFF” “KARMACOMA”, “ THIS IS NOT”, “THE COOK
BOOK”, “STEAM HEAT”, sempre di Ilaria e
Francesca coreografe e danzatrici d’eccezione in alcuni brani.
Infine tutta l’energia e le acrobazie dell’hip
hop/break dance: da GHOST a STREET
DANCE, pacifico scontro tra bande a base
di wimming e velocissimi passi; a DANGERROS dove balla lo stesso Gabriel nella
parte di Michael Jackson accompagnato
dagli allievi più grandi nel ruolo di body
guard.
Gradite ospiti ragazze e signore del corso
di danza del ventre che nei loro bellissimi
costumi, sulla dolce e sensuale musica di
Shubra, hanno dato vita alla coreografia di
Diane Dubreuil.
In definitiva,tutto lo spettacolo dimostra al
meglio la politica della scuola : grande
apertura a tutte le discipline della danza
(che è anche apertura mentale per gli
allievi), ma sempre tramite un insegnamento affidato, dai più piccoli ai più grandi, ai migliori professionisti del settore.
Carla Bonafede Di Donato
Coordinatrice Programmi Fitness
Centro BLU LIFE
39
Campo de’ fiori
40
Album d
1951 - Civitonici al mare a Porto San Giorgio. Foto del Sig. Giovanni Marcucci
Anno scolastico 1960-61 alunni davanti alla scuola media in Via Ferretti
a Civita Castellana. Foto del Sig. Ferruccio Fontana
Anno 1948 bambini di Civita Castellana durante una colonia estiva a Pesaro
foto del Sig. Adriano Casadidio
1947 Civita Castellana - scuola elementare XXV Aprile. Foto del Sig. Adriano Casadidio
Campo de’ fiori
dei ricordi
41
Campo de’ fiori
42
Un dopolavoro a mo’ di ristorante
Quando Corchiano
era ancora una
minima parte di
quello che è oggi,
benché non sia
tuttora
molto
grande, e gli abitanti, a parte qualche famiglia che
viveva in campagna, si concentravano su quello spedi Ermelinda Benedetti
rone di tufo, considerato, ora, la parte
vecchia del paese, tra quelle viuzze si sviluppava la vita di tutti i giorni: la scuola
materna, la scuola elementare, le poste, il
primo telefono, il comune, una sola bottega, la parrocchia, il dopolavoro, il lavatoio
e quant’altro. Luoghi dunque d’interesse
pubblico e di svago. A proposito di quest’ultimi, c’era un posto che ha visto coronare il sogno d’amore di moltissime giovani coppie del luogo. In via Vittorio
Emanuele III, accanto alla Chiesa di Santa
Maria del Rosario, esisteva un locale piuttosto grande. Intorno agli anni ‘30-‘40,
era, in realtà, il primo ed unico negozio del
Le cuoche del ristorante “Il dopolavoro”
da sx: Rosina, Antimina, Alfonsina, Rigoletta, Menicuccia, Marcella,
Leda e Fabiola
paese: la bottega della Sora Livia, dove vi
si poteva trovare di tutto, dai generi alimentari, al materiale di cancelleria.
Quando la Sora Livia decise di chiudere la
sua attività commerciale, la sala, per un breve
periodo di tempo, fu
presa in affitto dalla
parrocchia, che ne fece
un punto d’incontro e di
sano divertimento per i
ragazzi, con tavoli da
biliardo e il tanto amato
calcio balilla. La chiave
era custodita da Egea,
la sorella di don
Domenico, che abitava
con lui nella casa parrocchiale proprio sopra
il locale, ed i ragazzi,
tutti i pomeriggi le suonavano e si facevano
gettare la chiave dalla
finestra, per poi restituirla quando era ora
di tornare a casa per la
cena.
Successivamente venne
presa in gestione dalla
signora Teresa, che la
trasformò nel classico
dopolavoro, molto in
voga alla fine degli anni
40, dove gli uomini
erano soliti ritrovarsi a
fine giornata per scambiare due parole o fare
una partita a carte.
25.4.1962 Attilio Santini e Augusta Pilera nel giorno del loro
Nello stesso periodo,
matrimonio al “Dopolavoro”
viste le dimensioni e la vicinanza con la
chiesa, a qualcuno venne l’idea di chiederla in affitto per la propria festa di matrimonio, dando così il via ad una vera e propria moda. Il pranzo di nozze della maggior parte di coloro che, a Corchiano, si
sposarono a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60,
fu fatto al dopolavoro. Non essendo, però,
questa la sua funzione principale, era
sprovvisto di tutto ciò che serviva per
apparecchiare le lunghe tavolate degli invitati. Pertanto, qualche giorno prima del
matrimonio, si andava a bussare alle porte
delle case vicine per chiedere in prestito
tovaglie e tovaglioli, rigorosamente bianchi, piatti, bicchieri e posate, fino a quando non si era raggiunto il numero necessario per permettere ai commensali di
gustare il pranzo, preparato sul momento
e servito, proprio come in un ristorante. La
sala, infatti, era munita di una piccola cucina dove poter cuocere pietanze semplici e
genuine, grazie ad un grande camino
capace di accogliere, sul fuoco acceso al
suo interno, pentole enormi per saziare
tutti. La cuoca per eccellenza era
Menicuccia, sempre presente. A lei si
affiancavano, di volta in volta, zie, cugine,
parenti degli sposi di turno.
Nei primi anni Sattanta circa, però, il locale, ancora di proprietà della Sora Livia, fu
messo in vendita e acquistato da Nicola
Bernabei.
Il nuovo padrone non ne ebbe molta cura
e lo utilizzò come semplice magazzino per
uso personale. Corchiano si stava man
mano ingrandendo e le consuetudini e i
modi di fare stavano a poco a poco cambiando.
Campo de’ fiori
43
Chi se lo sarebbe mai aspettato
Chi se lo sarebbe mai aspettato,
che proprio nel giorno in cui la
nostra nazionale di calcio, si
preparava a giocare la finale dei
mondiali del mondo, una partita
da te tanto sognata, tu Rodolfo
Profili, conosciuto da tutti come
“O PICCHIO”, soprannome attribuitoti nei tuoi gloriosi passati
calcistici, grazie ai salti e alle parate effettuate tra
i pali della squadra di calcio del Civita Castellana
negli anni ‘50, te ne andavi in silenzio senza dire
niente a nessuno. Lo hai fatto con la bandiera del
tricolore tra le mani. La tua storia in questi giorni
ha commosso tutta l’Italia, sei morto mentre cercavi di issare una bandiera italiana.
Una bandiera che avrebbe dovuto festeggiare la
vittoria della nostra squadra diventata campione
del mondo dopo ben 24 anni. A fine partita, quando tutti gli italiani si preparavano a festeggiare la
grande vittoria, ho ripensato con le lacrime agli
occhi a quello che mi dicesti un Sabato, ovvero
che avremmo mandato la Francia a casa con la
coda tra le gambe.
E così è stato, l’Italia ha battuto la Francia e lo ha
fatto anche per te.
CIAO RODOLFO, CIAO AMICO MIO…………
Roberto Moscioni
ANNUNCI ECONOMICI GRATUITI
PER PRIVATI
a pagamento per ditte o società
Tel. Fax 0761.513117
Cedola da ritagliare e spedire
L’annuncio sarà ripetuto per 3 uscite, salvo diversa decisione della redazione
TESTO
Compilate qui il vs annuncio gratuito
e speditelo in busta chiusa a
Campo de’ fiori
P.za della Liberazione n. 2 - 01033
Civita Castellana (VT)
oppure mandate un Fax al n. 0761.513117
o una e-mail a [email protected]
(scrivere in stampatello e senza abbreviazioni)........................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................
Gli annunci gratuiti sono esclusivamente riservati a privati. Campo de’ fiori non è responsabile
per la qualitià e la veridicità delle inserzioni. A garanzia dei lettori, Campo de’ fiori si riserva il diritto di NON PUBBLICARE annunci non conformi al
presente regolamento o che, a suo insindacabile giudizio, risultino non chiari o che possono prestarsi ad interpretazioni equivoche.
Gli inserzionisti prendono atto che, a richiesta dell’Autorità Giudiziaria, Campo de’ fiori fornirà tutte le notizie riportate con la presente cedola.
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “tutela dei dati personali”.
COMMITTENTE: NOME................................................COGNOME..............................................
Via.................................................................Città.....................................................................
Tel....................................................................Firma................................................................
Campo de’ fiori
Album dei ricordi
44
1950 -Passo Oscuro - Foto del Sig. Bruno Fontana
Anni 50 - Musicisti civitonici - Foto del Sig. Filippo di Stazio
Anni 56-57 - Colonia estiva organizzata dal collegio di Pian Paradiso - Fiumicino
Foto del Sig. Aimola Franco
Ronciglione - Escurzione al lago di vico - Famiglia Marini
Campo de’ fiori
Album dei ricordi
45
46
Campo de’ fiori
Campo de’ fiori
L’angolo ... cin cin
47
di Letizia Chilelli
Il vocabolario del vino
1^ parte
Da questo numero inizieremo l’approfondimento del “Vocabolario del Vino”.
Prenderemo, infatti, in esame uno ad uno
gli aggettivi di cui noi Sommelier ci serviamo per la descrizione del “nostro bicchiere”.
Qualche numero fa vi ho parlato dell’esame visivo dove si osservano:
- la limpidezza
- il colore
- la fluidità
- l’effervescenza
LA LIMPIDEZZA
La limpidezza di un vino può essere definita anche l’assenza di torbidità, cioè di particelle in sospensione nel nostro bicchiere,
ma può anche corrispondere ad un livello
accettabile di impurità, percettibili nelle
normali condizioni ottiche e di luminosità
in cui il degustatore effettua l’esame visivo.
Il vino in base alla limpidezza può essere
definito:
-Velato
-Abbastanza limpido
-Limpido
-Cristallino
-Brillante
VELATO
Accezione negativa, lo si dice di un vino
che presenta una accentuata opalescenza,
dovuta alla notevole presenza di particelle
in sospensione, che di solito è sinonimo di
vino malato.
Protegge i tuoi valori
Silvia Malatesta - Via S. Felicissima, 25
01033 Civita Castellana (VT)
Tel.0761.599444 Fax 0761.599369
[email protected]
ABBASTANZA LIMPIDO
Lo si dice di un vino che presenta una leggerissima velatura, dovuta alla presenza di
microparticelle in sospensione, formatesi
grazie ad una leggera rifermentazione di
residui zuccherini, o al mancato scioglimento di alcuni composti, causato da lunghi invecchiamenti. In questo caso la bottiglia deve essere “trattata”con estrema
cautela.
LIMPIDO
In questo caso il vino è privo di qualsiasi
particella in sospensione , non presenta,
quindi, depositi.
CRISTALLINO
Lo si dice di un vino che oltre ad essere
limpido, possiede anche una propria intensa luminosità, che determina lucentezza.
BRILLANTE
In questo caso il vino oltre ad essere “cristallino”, riflette con vivacità i raggi luminosi che attraversano il bicchiere, il tutto
viene valorizzato se siamo in presenza di
anidride carbonica, questo aggettivo,
infatti accompagna i vini frizzanti e sposa
gli spumanti.
Passiamo ora, ad esaminare il COLORE che
come abbiamo già detto in altre occasioni,
dipende dal vitigno, dalle tecniche di lavorazione e dall’età della nostra bottiglia.
Per ottenere un buon esame, bisogna
prendere in considerazione l’intensità, le
diverse tonalità o sfumature e della loro
relativa vivacità.
COLORE NEI VINI BIANCHI
I vini bianchi si dividono in:
- Giallo verdolino
- Giallo paglierino
- Giallo dorato
- Giallo ambrato
Il colore GIALLO VERDOLINO, è riscontrabile nei vini bianchi giovani , leggeri e freschi. Il rapporto tra acidità e morbidezza,
in questi vini propende a favore della
prima. Questi vini sono ottenuti da una
vinificazione in bianco, di uve che sono
state raccolte in anticipo e che hanno subito chiarifiche , filtrazioni, pratiche cioè,
molto energiche.
Il colore è giallo molto tenue, sul quale è
possibile vedere forti riflessi verdi, che tenderanno a diminuire dopo il primo anno di
vita.
Per ora ci fermiamo qui, appuntamento al
prossimo numero dove continueremo ad
approfondire il nostro vocabolario enologico.
(Bibliografia
“Tecnica
della
degustazione”A.I.S edizione 2001)
48
Campo de’ fiori
Album d
31 Maggio 1957. Asilo di Fabrica di Roma
foto del Sig. Arnaldo Ricci
Anni ‘50. Asilo di Civita Castellana
Se vi riconoscete in queste foto, venite in redazione e riceverete un simpatico omaggio. Se desiderate vedere pubb
Campo de’ fiori
1958 Asilo comunale di Civita Castellana
foto della Sig.ra Ivana Soli
Civita Castellana 19 Agosto 1960. Foto della Sig.ra Giuliana Valeri
dei ricordi
49
blicate le vostre foto, portatele presso la redazione di Campo de’ fiori, esse vi verranno immediatamente restituite
Campo de’ fiori
Album d
50
Anni ‘60 civitonici in gita alle tombe etrusche di Tarquinia. Foto del Sig. Giuseppe Sorge
1950 il piccolo Gian Remo Torre, di Fabrica di Roma, in vacanza a Chiavari
Anni ‘50 Civitonici a Porto San Giorgio.
Foto della Sig.ra Corinna Cicconi
Anni ‘20. Signore di Fabrica di Roma in vacanza ad Ostia. Foto del Sig. Paolo Carosi.
Anni ‘60 ragazzi di Fabrica di Roma al lago di Vico. Foto del Sig. Sandro Anselmi
dei ricordi
Campo de’ fiori
51
52
Centro di Diagnosi e Terapia
Neuropsichiatrica, Psicologica, Logopedica,
Psicopedagogica
Via Tasso 6/A - Civita Castellana (VT)
T. 0761.517522
Sono trascorsi quasi
due anni dalla prima
pubblicazione della
nostra rubrica su
“Campo de’ Fiori”.
Gli argomenti trattati
sono stati talmente
vari che sentiamo,
oggi, il bisogno non
solo di ringraziare i
A cura di
lettori per averci
Maria Tufano,
dimostrato un grande
Responsabile
interesse, ma anche
Amministrativo
di fare il “punto della
situazione”. Il CERAL è una Equipe di professionisti, psicologi, logopedisti, neuropsichiatri, che dal 1991 investe sinergicamente le diverse competenze per poter offrire
ai clienti una valida opportunità di risposta
al loro disagio.
Opera nell’ambito dei disturbi della sfera
psicologica, emotivo relazionale, sessuologica, cognitiva, linguistica, foniatrica, delle
funzioni buccali, del comportamento, dell’attenzione, dell’apprendimento, dell’adattamento sociale in età evolutiva, adulta e
geriatrica.
Le caratteristiche del Centro sono la professionalità unita all’empatia.
Questo binomio spiega perché una così
numerosa clientela proveniente da un
vasto territorio (Lazio e Umbria), riponga
tanta fiducia nel CERAL, del resto, significativo e indicativo dei successi terapeutici
ottenuti, è che gli invii ci pervengono quasi
esclusivamente attraverso il passaparola.
L’altro elemento che caratterizza il Centro,
e questo vale ancor di più per un bambino
o un adolescente, è che il nostro sostegno
viene offerto a tutta la famiglia al di là dei
rapporti di causa effetto del disagio.
Se il bambino è portatore di un disturbo di
tipo congenito è possibile che anche i genitori abbiano bisogno di un sostegno adeguato che dia loro gli strumenti per affrontare più serenamente e con più strategie la
relazione con il figlio.
Se viceversa il problema sorge per una difficoltà della coppia a gestire empaticamente la relazione con il figlio siamo in grado di
affrontare a monte il disagio.
Un individuo non vive in uno spazio vuoto
ed è quindi importante che ci sia, là dove
richiesto, un sostegno a 360° (scuola, famiglia, attività sportive, ecc..).
I disagi che affrontiamo quotidianamente e
che risolviamo con successo sono molteplici.
I disturbi dell’apprendimento (lettura, scrittura, calcolo,), del linguaggio, dell’umore,
d’ansia, di personalità, della sfera somati-
Campo de’ fiori
E' tempo di bilanci,
quanto ha inciso il nostro contributo?
ca, della sessualità, della coppia.
Nel nostro lavoro la prognosi è strettamente collegata alla diagnosi anche se le
risposte possono essere del tutto soggettive.
Offriamo ogni possibilità di sostegno terapeutico con specialisti che propongono
approcci diversi e che proprio per questo si
calano meglio non tanto nella oggettività
del disturbo quanto nella soggettività dell’individuo.
Tutte le patologie che provocano disturbi
della voce, della parola, del linguaggio
orale e scritto e gli handicap comunicativi,
sono trattate dai logopedisti che, anche
attraverso attività di didattica e consulenza professionale, svolgono attività di prevenzione e trattamento riabilitativo.
I rapporti esistenti tra mente e corpo, sono
oggetto della Psicofisiologia Clinica che è
una scienza psicologica che si occupa di
studiare l’uomo nei suoi contesti. Tale relazione risulta oggi data per scontata come
concetto “in astratto”, ma è sovente duro
rilevare quanto nella prassi medica, psichiatrica e psicologica vi sia di fatto una
difficoltà ad integrare le due sfere in un’ottica comune.
Lo psicoterapeuta esperto in disturbi della
sessualità, si occupa di disagio sessuale
che si riferisce a tutte quelle alterazioni
che possono presentarsi durante un rapporto sessuale rendendolo insoddisfacente
per se e/o per l’altro, avvalendosi anche di
collaborazioni con specialisti diversi come
l’andrologo o il ginecologo qualora si presuma una implicazione organica della
disfunzione.
Particolare attenzione è data alla divulgazione perchè la conoscenza sia un bene di
tutti e diventi un primo passo per la soluzione o anche l’individuazione del disagio.
Sono state organizzate dal Centro, infatti,
diverse conferenze pubbliche su temi che
hanno riscosso molti consensi: Disturbi
Alimentari, Linguaggio non Verbale,
Motivazione scolastica e non, Educazione
Affettiva e Sessuale, ecc.. E’ nostra intenzione dare seguito a questa che speriamo
diventi una consuetudine a partire da settembre, vista la partecipazione numerosa
e entusiasta.
Non ci resta che ringraziare nuovamente
tutti coloro che leggendo il nostro contributo, ci hanno dimostrato un vivo interesse, l’editore Sandro Anselmi, al quale va
tutta la nostra stima, e tutto lo staff di
“Campo de’Fiori” che crede in noi veramente.
http://www.centroceral.com
[email protected]
Campo de’ fiori
53
54
Campo de’ fiori
Album d
Anni ‘70 scuola elementare di Civita Castellana
foto del Sig. Marco Mancini
Civita Castellana 1967 . La trebbiatura. Famiglia Ettore Tuia
Se vi riconoscete in queste foto, venite in redazione e riceverete un simpatico omaggio. Se desiderate vedere pubb
Campo de’ fiori
55
Anni ‘70. Giochi della Gioventù a Civita Castellana
foto del Sig. Marco Mancini
Anni ‘70. Prima Comunione a Fabrica di Roma
foto della Sig.ra Lucia Gisella Bianchini
dei ricordi
Anni ‘60 operai ceramisti di Civita Castellana
durante una pausa. Foto del Sig. Fabrizio Moscioni
blicate le vostre foto, portatele presso la redazione di Campo de’ fiori, esse vi verranno immediatamente restituite
Campo de’ fiori
56
Associazione Accademia Internazionale D’Italia (A.I.D.I.)
www.campodefiori.biz
www.campodefiorionline.it
www.accademiainternazionaleditalia.it
ATTENZIONE
ci è stato segnalato, da alcuni operatori commerciali di essere stati contattati per l’inserzione pubblicitaria delle loro attività su Campo
dè fiori, da persone a noi sconosciute. Comunichiamo pertanto che le persone incaricate a qualsiasi titolo, da Campo dè fiori, dovranno essere munite di autorizzazione su carta intestata, debitamente firmata dal direttore e contenente i dati anagrafici dell’incaricato
stesso. L’incaricato dovra inoltre esibire un documento di riconoscimento.
Campo dè fiori
è la più grande vetrina per i tuoi affari.
La pubblicità su Campo dè fiori arriva e “porta bene” ed entra nelle case di milioni di lettori.
TEL. 0761/513117
[email protected]
Sede, Direzione e Redazione: Piazza della Liberazione n° 2 - 01033 Civita Castellana (VT)
SOSTENETE CAMPO DE’ FIORI CON IL VOSTRO ABBONAMENTO
CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE
SI desidero abbonarmi a : Campo de’ fiori (12 numeri) a € 25,00
I miei dati
Nome___ ____
___ Cognome____________________Età_________CAP________Città________________________Prov._______
Telefono______________________e-Mail________________________
Desidero regalare l’abbonamento a: Campo de’ fiori (12 numeri) a € 25,00
Il regalo è per:
Nome__________________________Cognome_____________________Età___Via_________________________________________
CAP_______Città__________________________Prov._____Telefono__________________e-Mail______________________________
effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione
Accademia Internazionale D’Italia - P.za della Liberazione n. 2 - Civita Castellana
Firma________________________________________________________
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n.
675 del 31.12.1996 in materia di “Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento
dei dati è Campo de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita Castellana (VT)
Data_______________Firma_____________________________________
Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a Campo de’ fiori - P.za della
Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT)
o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117
Indovina L’Artista
Di lato è riportato il
particolare di un famoso
quadro chiamato
“Il bacio” Sai dire chi l’ha
dipinto? I primi tre che
indovineranno e si recheranno presso la redazione,
riceveranno un simpatico
omaggio offerto dal Centro
Parati di Selli Vittorio
Campo de’ fiori
57
La rubrica dei perchè
Perchè le ruote degli autoveicoli sono provvisti del meccanismo
differenziale, mentre quelle dei treni no?
di Arnaldo Ricci
Voglio innanzitutto ringraziare il Sig.
Capotondi Sandro di Fabrica di Roma,
esperto di trasporto ferroviario, per
la sua cortese consulenza nella realizzazione di questo articolo.
Se una persona possiede una patente di
guida per autoveicoli, dovrebbe sapere il
motivo per cui è inserito, nelle ruote motrici,
il dispositivo meccanico chiamato
Differenziale.
Rinfreschiamo comunque le motivazioni
della presenza di tale dispositivo; esso è
necessario per tutti gli autoveicoli ed ha lo
scopo di rendere indipendente la trazione
delle ruote motrici. Principalmente, tale
indipendenza è necessaria perché il veicolo, nell’effettuare una curva, percorre con
la ruota esterna (alla curva) uno spazio
superiore a quella che percorre la ruota
interna. Se non fosse stato introdotto tale
meccanismo nella costruzione di autoveicoli, non si potrebbero affrontare curve
superiori ai trenta/ quaranta Km orari!
Tanto è vero, che le prime auto costruite
all’inizio secolo, le quali non superavano
queste velocità, erano sprovviste del
dispositivo differenziale.
Fatta questa premessa veniamo a trattare
il quesito di questo numero.
Perché le vetture ferroviarie pur affrontando curve nel loro percorso, sono sprovviste
del differenziale?
Eppure la fisica meccanica vale per tutti i
veicoli!
Ebbene, è vero, anche per i treni le ruote
esterne ad una curva percorrono più spazio di quelle interne, esattamente come gli
autoveicoli!
Il problema viene risolto con un’altra soluzione, alquanto geniale, che spiegherò di
seguito.
Mentre sugli autoveicoli le due ruote vengono rese indipendenti dal differenziale,
sulle vetture ferroviarie le ruote sono coassiali ( fisse sullo stesso asse ) ma, per
risolvere il problema delle curve, le ruote
sono costruite a sezione tronco conica,
con la parte più stretta del tronco cono
rivolta verso l’esterno dei binari. Quando il
treno affronta una curva, la forza centrifuga spinge la vettura ferroviaria verso l’esterno della curva, facendo spostare la circonferenza di rotazione verso la sezione
più grande della ruota, che è , come
abbiamo detto, a tronco di cono.
BANDIERE DAL MONDO
Il risultato è che la ruota esterna percorre
più spazio perché è come se fosse maggiorata in circonferenza, mentre quella
interna percorre meno spazio perché viene
spostata verso la parte più stretta del tronco di cono.
Inoltre si adottano contemporaneamente
altri due accorgimenti:
1° ) la sopraelevazione del binario esterno
alle curve, in base al raggio delle stesse
2° la distanza fra i binari (scartamento) in
curva si rende leggermente superiore a
quella dei rettifili.
Ad una prima occhiata alle ruote dei treni,
non ci si accorge che esse hanno sezione
tronco conica, ma con uno sguardo più
attento, si può scorgere questa forma.
Peccato che la soluzione trovata sui veicoli ferroviari, non è applicabile per i veicoli
stradali!
Sapresti dirci a quale nazione appartiene questa bandiera? Il primo che indovinerà e ne
darà comunicazione in redazione, riceverà un
simpatico omaggio offerto dalla gioielleria
PONTE VECCHIO
Rossa rossetta,
nell’umida gabietta,
saltella qua e là,
il suo nome chi lo sà?
I primi cinque che telefonando in
redazione daranno la soluzione dell’indovinello,
riceveranno un simpatico omaggio offerto da
L’ANGOLO DEI DESIDERI
Album d
Campo de’ fiori
58
1960 Sezione Femminile dell’avviamento industriale di Fabrica di Roma
foto della Sig.ra Anna Francola
Civita Castellana 1948 - IV classe elementare - foto del Sig. Giovanni Marcucci
Se vi riconoscete in queste foto, venite in redazione e riceverete un simpatico omaggio. Se desiderate vedere pub
Campo de’ fiori
Anni ‘40 Famiglia Conti di Civita Castellana
Gennaio 1966 Civita Castellana. Veglione a Val Sia Rosa
foto del Sig. Ferruccio Fontana.
dei ricordi
blicate le vostre foto, portatele presso la redazione di Campo de’ fiori, esse vi verranno immediatamente restituite.
59
60
Campo de’ fiori
Annunci
LAVORO
-DICIANNOVENNE diplomata in Operatore
Turistico con la votazione di 94/100, impartisce
ripetizioni per scuole elementari e medie inferiori.
Zona Nepi - Civita Castellana e dintorni.
Tel. 338.6182723
-CERCO GESTORE BAR in complesso sportivo
già munito di autorizzazione a somministrazione
alimenti e bevande. Tel. 338.3380764.
-SIGNORA 47enne italiana, di Civita Castellana,
giovanile, bella presenza, cerca impiego come baby
sitter. Esperienza con i bambini poichè già mamma
di due figli grandi. Disposta anche a spostarsi fuori
Civita Castellana. Tel. 0761.515179 Cell.
347.4016708.
-MAESTRA d’asilo diplomata in Brasile, con nazionalità italiana, cerca lavoro come baby sitter, aiutante in casa e altro, a Civita Castellana e zone limitrofe, ore diurne, lingua madre portoghese.
T. 338.8078030
-RAGAZZA ITALIANA cerca lavoro come baby
sitter, pulizie domestiche, assistenza anziani ad
ore. T. 338.8400457
-RAGAZZA ITALIANA seria di 33 anni, con disponibilità di auto, nubile, cerca lavoro come badante,
baby sitter, aiuto domestica e altro. Solo ore diurne. Civita Castellana e zone limitrofe. Ab.
0761.516498 o.p. , Cell. 338.9515635
-DONNA giovane, referenziata, residente a
Rignano Flaminio, brava nelle pulizie e stiro, cerca
lavoro a ore, o lungorario, zona Rignano Flaminio.
Max serietà. Tel. 333.8937086
-CERCHIAMO giovane ORGANIZZATORE per
elaborare preventivi e organizzare serate di musica, cabaret, cene e feste a tema per adulti e bambini. Fantasia, lidership, conoscenza ambiente.
SOLO IN PERCENTUALE Cell. 338.3380764
-PENSIONATO cerca lavoro, aiuto contabile,
manutenzione giardino, guardiano e altro. Solo
Civita Castellana e dintorni. T. 338.7736805
-RAGAZZI RUMENI seri, onesti, 27 enne e 22
enne, cercano lavoro come lavapiatti, giardinieri,
operi in fabbrica, officina o qualsiasi altro tipo di
lavoro. Max serietà T. 340.7924731 - 3283514147
-RAGAZZA 21enne diplomata con la votazione
80/100 nel 2003 a Civita Castellana, cerca lavoro
come commessa, o all’interno di un supermercato
o negozio. Stefania T. 0761.587926 - 328.0928316
(abito a Faleria).
-LAUREATO impartisce a domicilio ripetizioni di
matematica, fisica, chimica per scuole medie e
superiori. T. 320.7945653 o.p.
-ISPETTORE DEI CC in congedo, consulente in
sicurezza informatica, grafica, wireless, hardware e
software, esegue varie consulenze, impartisce
lezioni intermedie ed avanzate sulla sicurezza informatica, la criptografia applicata all’informatica, il
wireless, la grafica, l’hardware e il software professionale. Inoltre per i principianti impartisce vare
lezioni sull’informatica.
T. 3394125342 - [email protected]
www.roma-sicurinformatica.it (di imminente apertura)
-RAGAZZA di Civita Castellana, max serietà, offresi per piccole commissioni, ritiro analisi, pagamento bollette etc. T. 3351623347
-LAVORI in ferro (box caldaie, porte, cancelletti,
etc.) Montaggio zanzariere, veneziane, porte a soffietto, serrande plastica. Riparazioni serrande e
infissi alluminio. T. 333.6991823
-TECNICO DEL MASSAGGIO esegue a domicilio
massaggio generale e rilassante, chiedesi massima
pulizia e igiene personale. Mi rivolgo anche ai centri estetici a cui manca un tecnico del massaggio.
T. 338.7445270
-LAUREATA in lingue e letterature straniere, ottima conoscenza inglese, francese, tedesco, spagnolo, cerca impiego. T. 0761.613401
-DONNA ITALIANA trentottenne, residente nel
viterbese, energica, amante animali, con esperienza di aiuto-veterinario, libera da impegni familiari e
lavorativi, automunita, cerca lavoro stabile in
Centro o Circolo Ippico e/o struttura simile, anche
per mansioni meno nobili. Disponibilità immediata.
No perditempo.
[email protected]
- CERCO lavoro come badante, pulizie, baby sitter.
Italiana 31 anni, patentata, max serietà.
T. 338.8400457
- LAUREANDA in sociologia impartisce ripetizioni
tutte le materie per elementari e medie inferiori,
materie umanistiche e lingua inglese per medie
superiori. T. 0761.541051 o.u.
- LAUREATA in scenze impartisce ripetizioni di
chimica, fisica, matematica, scienze e biologia per
scuole medie e superiori. Zona Fabrica di Roma.
T. 338.3836381
-PROFESSIONISTA DEL BENESSERE effettua
massaggi rilassanti, rassodanti, drenanti, antistress
previo appuntamento. Civita Castellana. Carla T.
339.2915527. Massima serietà.
-AVON THE COMPANY FOR WOMEN ricerca
personale da avviare come presentatrici nelle zone
di: Anguillara Sabazia, Campagnano di Roma,
Formello, Cesano, Nepi, Monterosi, Trevignano
Romano, Tomba di Nerone, Torrevecchia, Boccea,
Cassia, Olgiata, Ottavia, Selva Candida. Il lavoro si
può svolgere dai 16 anni in poi e può essere anche
un secondo lavoro. Se abiti in queste zone contattami. I guadagni sono a percentuale e commisurati al tempo dedicato. Stefania 328.0928316 0761.587926
[email protected]
-RAGAZZO ventenne cerca lavoro urgente come
elettricista civile e industriale. Ha esperienze lavorative di due anni ed è diplomato all’ IPSA. T.
347.7127716
-AUTISTA 45enne offresi per viaggi città nazionali ed esteri, con auto propria o senza. Anche weekend e festivi. Esperto e referenziato, max serietà,
no perditempo.
Maurizio T. 333.2741653
-RAGAZZA seria di Faleri (Fabrica di Roma), italiana, cerca lavoro in campagna (con esperienza);
come baby-sitter; assistente persone anziane (solo
diurno); operaia (iscritta nelle liste di mobilità);
donna di pulizie. No perditempo. T. 333.9993602
-RAGAZZA 25 enne cerca lavoro come commessa, segretaria, baby sitter, part -fulltime, zona
Monterosi, Nepi e limitrofe. Diplomata, automunita.
T. 348.5461590 ore pasti.
-IMPARA L’INGLESE tutti i livelli dall’inizio all’avanzato con una insegnante di madre lingua specializzata. Inglese per il lavoro, per i medici, per i
beni culturali, per giovani e bambini.
T.349.8737763
-LAUREATA in matematica e abilitata all’insegnamento, impartisce ripetizioni per scuole medie inferiori e medie superiori e sostegno per la preparazione di esami universitari. T. 339.8540427
-TRASPORTI e traslochi, pulitura cantine e disinfestazione a partire da € 50,00 (sgombero appasrtamenti, box, uffici, soffitte e garage). Furgoni
grandi e piccoli, preventivi gratis, max serietà.
Gabriella 338.2353763
-SERVIZIO NOLEGGIO AUTO con conducente
disponibile 24h/24 con Lancia Thesis Blu da e per
tutte le destinazioni, anche per matrimoni.
Quotazioni ed informazioni al n. 339.6253454 [email protected]
-DONNA 40enne cerca lavoro come baby sitter,
lavoro ad ore come pulizie. Italiana, automunita,
max serietà (senza vitto e alloggio). Zona Civita
Castellana. T. 339.7266316 Lidia
-TECNICO DEL MASSAGGIO esegue a domicilio
massaggio generale e rilassante. Esamina collaborazioni con società e centri sportivi - palestre e centri estetici. T. 339.3249864
-60enne cerca lavoro come baby-sitter o compagnia persone anziane. T.320.0443201
-HOSTES DIPLOMATA operatrice turistica offresi
per
Meeting,
Congressi,
Viaggi
Citta
Nazionali/Estere. Disponibile shopping, teatro e
tempo libero. Pranzi e cene di lavoro. Max serietà,
esclusi perditempo. Tel. 339.5887933
-DIPLOMATA 29 anni, appena messa in mobilità,
cerca lavoro come operaia, impiegata, addetta alle
pulizie, baby-sitter, massima serietà e correttezza.
Fidatevi!!! Sabrina T. 333.9993602
-RAGAZZO 19enne diplomato in tecnico della
gestione aziendale con 64/100, cerca urgentemente lavoro presso uffici, negozi, supermercati o altro.
Qualsiasi lavoro part-time o full-time purchè serio.
Zona Civita Castellana e dintorni T. 333.8112409
-AZIENDA cerca
analista
contabile.
T.
0761.514682-599810
VEICOLI
-MERCEDES E270 CDI
vendo, anno 2002, km
65.000, cambio sequenziale, navigatore, full
optional. € 26.000,00
T. 339.8210509
-MOTO DA CROSS KTM 125 Rattray del 2005.
Vendo € 4.500,00. Tel. 333.7899076 Nicola.
-LANCIA DETRA 1.8 - catalizzata, unico proprietario, buono stato sempre in garage.
Vendo € 1500,00. Tell. 0761.514076
Cell. 338.1072972
-MOTO GUZZI V65 anno 1992 completamente
funzionante, batteria nuova, unico proprietario.
Modello NXT enduro stradale, discrete condizioni,
colore bianco-rosso-blu. Vendo, prezzo da concordare. Frencesco 333.6407364.
-FORD FIESTA 1300 windsor - 5 porte, anno
1995, catalizzata, bollino blu, revisionata Aprile
2006, ottimo stato, aria condizionata, doppio airbag, radio. Vendo € 1.000,00. T. 0761.541057
Cell.339.4577699
-APRILIA SCARABEO 200 GT Km 8.900,
Gennaio 2004, grigio metallizzato, ottimo stato,
come nuovo, completo di valigie laterali, baule e
casco Naked tg. 56. Vendo € 2.700,00. Non perdere tempo, chiama subito. ANDREA Civita Castellana
T. 328.6870210.
-RENAULT TWINGO Velvet Km 65.000, blu
metallizzata, revisione Maggio 2006, servosterzo,
vetri elettrici, aria condizionato, buono stato Vendo
€ 2.500,00. Info 328.7575110 Civita Castellana.
-BMW Z1 colore rossa, perfette condizioni, sempre garage, tagliandata, da vedere. No perditempo
vendo € 30.000,00
-FIAT PUNTO 1.100, fine 1997. Vendo € 1.000
trattabili. T. 348.9300831
-SCARABEO APRILIA 50 cc, 4 tempi, km 2150,
colore grigio metallizzato. Come nuovo, sempre in
garaga. Vendo € 1.400,00 (incluso bauletto e parabrezza dell’ APRILIA).
T. 0761.513837 Cell. 348.8839722
-FORD FIESTA 1300 New Port 5 porte, benzina, anno 1993, km 50.000. Vendo € 600,00 visibile a Montefiascone (VT).
T. 0761.826592 Cell. 339.5812706
-VOLVO 460 GLE 1600 CC anno 1995, revisione
tutto 2006. Vendo € 800,00. T. 0761.517498
-NISSAN PRIMERA 1.9 DCI SW, anno Gennaio
2006, due anni e mezzo di garanzia, da fare un
tagliando. T. 339.2717892
-MERCEDES E 200 KOMPRESSOR vendo, anno
Luglio 2000, perfette condizioni, uniproprietario,
mai incidentata, sempre box, gomme nuove, €
12.500,00 T. 340.1029232
-PEUGEOT 206 2.0 HDI, anno 2001, Km
Per i vostri annunci gratuiti potete riempire il coupon che si trova a pag. 43
Gratuiti
Campo de’ fiori
124.500, incidentata. Vendo € 2.700,00 + passaggio. Paolo T. 347.7726621
-FORD FIESTA NEWPORT 1.300 5 porte benzina, anno 1993, Km 50.000, buono stato, visibile a
Montefiascone (VT). Vendo € 1.000,00.
T. 339.5812706
-DUCATI MONSTER DARK 600, nero opaco,
anno 2000, Km 30.000 originali, gomme nuove,
scarichi Termignoni in carbonio, frecce + specchi in
carbonio + pezzi originali + bollo pagato fino al
2007. Tutti i tagliandi. Ottimo stato, da vedere e
provare vendo € 3.100,00. T. 338.4912768 (ore
serali o sms)
-SCARABEO (Aprilia) 50cc modello Didak, Km
546, colore blu metallizzato. Come nuovo, sempre
in garage! Vendo € 1.200,00 (il prezzo include un
bauletto e 2 caschi di misure diverse). Modalità di
pagamento
trattabili.
T.
0761.515766
333.8588658
-N.2 CASCHI integrali per moto, marca GREX,
misura 58 e marca BELL HELMETS misura più piccola, completi di 2 visiere (trasparente nera) vendo
€ 110,00 cadauno + una fascia protettiva per spina
dorsale, marca DAINESE, mai usata, vendo € 40,00
+ sottocasco di colore rosso marca DAINESE vendo
€ 15,00. T. 338.4912768 (ore serali o sms)
-HONDA Varadeiro cc. 1000 colore nero-argento,
anno 2001, Km 15.000 come nuova. Vendo.
T.0761.574277 - 333.2874375
-MOUNTAIN BIKE marca Vicini con cambio
Shimano a 18 rapporti + gomme nuove + sacca
porta oggetti + paracolpi + pompa + lucchetto. €
90,00 T. 338.4912768 (ore serali o lasciare sms)
-FIAT PANDA 750 FIRE del 1991 privato vende.
Ottimo stato, gommata nuova. € 800,00 trattabili.
[email protected]
-FIAT 500 L del 1970, color rosso pomodoro,
macchina d’epoca. Motore ottime condizioni, privato vende ad amatore € 1.000,00 ultimo prezzo.
[email protected]
-RENAULT CLIO con gancio e carrello, anno 2002
km 27.000, ottimo stato vendo.
T. 0761.514472
-DUCATI 125 d’epoca (1956) , ottimo stato, colore blu, vendo. T. 0761.514472
-CITROEN ZX anno 1992, 1.400 cc catalizzata
benzina, 127.000 Km, revisionata ad Aprile 2005,
stereo, tettino elettrico, gomme nuove. Ottima carrozzeria. Unico proprietario, vendo € 500,00
Tel. 0761.516341
-VESPA PK ottimo stato, bianca, vendo.
T. 0761.514472
OGGETTISTICA/HOBBISTICA/
COLLEZIONISMO
-DOCCIA SOLARE marca “SOLARIUM”, 48 tubi
lunghi + 10 viso (assorbe 8 Kw corrente trifase trasformabile in monofase) ottimo stato. VENDO €
1.500,00 trattabili (Civita Castellana). SAUNA
“IDEAL STANDARD” 1-2 posti. VENDO € 300,00
trattabili. Vendo per cessata attività anche separatamente. Tel. 339.7866804.
-MACCHINA DA SCRIVERE Olivetti lettera 22.
Ottime condizioni. Solo amatori.Tel. 0761.574562
-RADIO d’epoca Vendo. Occasione
T. 0761.587029 - 330.310547
-COLLEZIONISTA SVENDE : libri, riviste, cartoline, fumetti, santini, pennini, documenti, lettere,
oggettistica. Di tutto...di più. Ronciglione T.
333.9314221.
-MACCHINA DA SCRIVERE Olivetti Lettera 32,
buono stato, per modernariato od amatore. Vendo
€ 200,00 trattabili. T. 338.4276934 - 0761.572301
-ACQUARIO 240 LITRI, misura 120x40x52 cm
completo di: mobile, filtro interno, coperchio con 2
neon, riscaldatore, arredamento interno (fondo,
alcune piante e rami da allestimento), esclusi pesci.
Vendo € 300,00 trattabili.
FOTO: www.andreafabbrucci.ti
e-mail: [email protected]
-FUMETTI da collezione degli anni 60/70. Tex,
Zagor, Il Comandante Marx e Topolino, si possono
acquistare a prezzi modici a Ronciglione. T.
333.9314221
-LAMETTE DA BARBA complete di bustine,
acquisto qualsiasi quantità o scambio con francobolli. Alfonso Tozzi-Via Pescaglia 27 - 00146 Roma.
T. 06.55285165. Avviso sempre valido.
-CERCO GIOCHI IN SCATOLA, di società, da
tavolo di qualsiasi genere, anno e condizione, purchè completi in tutte le parti e con regolamento.
Vengo personalmente a ritirarli. Umberto T.
349.8355150
-COLLEZIONISTA svende ACCENDINO DupontParis n. 1356, acciaino con scatola originale e
accessori, accendino Dupont-Paris in argento, macchina di scrivere OLIVETTI M40 del primo novecento, calcolatrice Thalespatent Monaco d’inizio
novecento e accendino artigianale della prima
guerra mondiale fatto con bossolo di moschetto.
T.333.9314221
-DISCHI musica leggera 33 - 45 giri vendo.
Prezzo da convenire. T. 339.3655675
-PIATTI DEL BUON RICORDO (n.9) vendo a
collezionista e non, quotazioni ufficiali, elenco dettagliato disponibile. € 200,00 trattabili.
T.338.5044885 - [email protected]
-MACCHINA DA SCRIVERE OLIVETTI lettera
32 vendo modernariato ad amatore. € 450,00
T. 338.5044885 - [email protected]
-MATERASSINO TERAPEUTICO e massaggiante, un anno di vita. Valore commerciale € 500,00.
Vendo a € 250,00. T.0761.517286
-LAVANDINO per orafi usato pochissimol. Vendo
€ 450,00 no perditempo T. 338.5850027
-MODELLINI statici in plastica di mezzi corazzati
vendo, scala 1/35, costruiti e dipinti a mano.
Francesco T. 338.3487224.
ABBIGLIAMENTO/SPORT
-PATTINI DA GHIACCIO professionali, da
donna, marca RiSport, misura 35, semi nuovi
vendo € 50,00. T. 338.5044885 Barbara.
-TUTA DA SCI taglia 42. Come nuova, mai usata.
Colore fuxia e verde. Vendo € 50,00 T.0761.513117
ARREDAMENTO
-CAMERA MATRIMONIALE in ottimo stato
Vendo € 200,00 T. 333.9133414
-STUFA ARREDO a legna di colore verde, vendo.
Mai usata € 550,00 T. 0761.573291
-LETTINO BIMBO/A , vendo causa inutilizzo.
Legno laccato verde, marca PALI con cassetto e
sfondo apribile, completo di paracolpi, piumone e
lenzuolo. Materasso incluso. Montefiascone (VT)
Tutto a € 180,00. T. 339.5812706.
-ARREDAMENTO CASA vendo per trasferimento.
Camera da letto matrimoniale, sala da pranzo
mod.positano colore avorio, ingresso, consolle
specchiera app.con portaombrelli. Altri oggetti e
mobili. Prezzo modicissimo. T. 06.66563573.
-SALA DA PRANZO classica, composta da mobile
intarsiato con vetrine, tavolo rettangolare, n. 6
sedie imbottite, il tutto in ottimo stato. Vendo. T.
0761.514947
-SALOTTO divano tre posti + due poltrone in tessuto e rifinite in legno, tavolinetto in legno.
Vendo € 400,00 trattabili. T. 0761.573221
-MOBILI da ufficio. Scrivania 1,80 mt, cassettiera,
bobile vetrina 4 ante in noce chiaro e noce bordo
nero, poltrona direzionale, 2 poltrone di ricezione.
€ 1.000,00 tratt. T. 348.0855695
-SALA completa di cristalliera, 6 sedie imbottite,
tavolo rotondo in noce allungabile, modello classico con intarsi, come nuova. € 1.800,00 Vendo.
T. 0761.513117 uff. - T. 0761.517181 ab.
-SCRIVANIA in ottimo stato 2mt x 80cm. Vendo
al migliore offerente. T. 335.8081593
61
-CAMERETTA armadio a ponte otto ante, con
divano letto a due piazze, come nuovo, colore chiaro. Vendo € 350,00 T. 348.8534616 sera 0761.571548
ATTIVITA’ ARTISTICHE
- PER GLI SPOSI pianista con voce femminile e/o
maschile, offre servizi matrimoniali in chiesa e/o
spettacolo Karaoke al ricevimento. Semplice, divertente, un’ottima qualità-prezzo. (anche servizi
funebri). T. 339.7452697 - 0761.513227
-TASTIERISTA cantante, piano bar, balli di gruppo, liscio e latino americano, karaoke vasto repertorio musica revival anni 70/80 in poi, per tutte le
occasioni, cerimonie, matrimoni e feste. Tony
338.2353763
-CANTANTE/ATTRICE professionista impartisce
lezioni di canto a bambini adolescenti e principianti. Max serietà Tecnica di respirazione, solfeggio,
anche in inglese e francese. Anche a domicilio. T.
338.8345840 Roma e Viterbo
-ATTRICE professionista impartisce lezioni di
dizione a manager, professionisti, aspiranti attori,
presentatori e persone con problemi di pronuncia.
Viterbo e Roma. Serietà e preparazione T.
349.1501415
LIBRI/FUMETTI
-LIBRI del 4° anno della scuola alberghiera di
Caprarola. T. 0761.549483 o.p.
-RIVISTE di TAC (Tiro-Armi-Caccia) dall’anno
1964 al 1977 e Diana Armi dal 1968 al 1977 acquisto o scambio con cartoline formato piccolo di
Civita Castellana. Acquisto cartoline formato piccolo, paesaggistiche della provincia di Viterbo.
T.0761.759468
MUSICA/DISCHI/NASTRI
-TASTIERA YAMAHA PSR 1100 seminuova.
Vendo € 650,00 T. 333.9133414
-GIOVANE BAND musicale cerca cantante (preferibilmente maschio) con età tra i 16 e i 20 anni e
con tanta voglia di fare bene. (musica rock, pop,
cover e propria) Si richiede massima serietà. Grazie
. T. 328.8641234
TV/ELETTRONICA/ELETTRICITA’
-MONITOR CRT 17 pollici seminuovo con definizione pixwl PITCH 0.26. Vendo € 55,00
Cell. 338.8529663
VARIE
-OFFRO la mia disponibilità per accompagnare
persone impossibilitate a spostarsi autonomamente
in qualsiasi parte d’Italia, dietro offerta per rimborso delle spese. T. 339.3490391 Mauro.
-TORCHIO A PRESSIONE + pigiatrice + 15
bigonci + 2 botticelle da 3 e 4 ettolitri. Tutto in
buono stato e funzionanti. Vendo € 250,00 trattabili. T. 0761.573025 o.p.
-SEI UN ISTRUTTORE/CE di fitnes, danza, ballo,
arti marziali? Hai un gruppo ma non un posto dove
poter svolgere il tuo lavoro con tranquillità e in una
struttura adeguata? Contattaci al numero
338.1759194
-STAI CERCANDO UN POSTO DA SOGNO PER
FESTEGGIARE IL TUO MATRIMONIO? L’hai
trovato!! Stupendo casale di campagnia in pietra
stile toscano, con 10.000 mq di parco con piscina
panoramica 20mt x 10 situata al centro di un suggestivo uliveto, chiesetta consacrata, BED &
BREAKFAST con camere ampie e confortevoli. A 30
km da Roma Nord e 35 Km da Viterbo Sud. Prezzo
fantastico!! Chiama subito e non te ne pentirai perchè avrai coronato il sogno della tua vita!! Tenuta
di Versano - Sant’Oreste (RM) 339.7471281 338.1616234
Per i vostri annunci gratuiti potete riempire il coupon che si trova a pag. 43
Campo de’ fiori
62
Sandro Anselmi
P.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT)
Tel./Fax 0761.51.31.17
e-mail : [email protected]
Da 35 anni al vostro servizio
Pubblicizza una selezione di offerte immobiliari
-VENDO, a Civita Castellana, zona periferica, appartamento composto
da camera, cameretta, sala, cucina, bagno. Secondo piano. Spazio condominiale.
-VENDO villini da finire con giardino in località Sassacci di Civita
Castellana.
-AFFITTO a Civita Castellana due appartamenti ammobiliati con giardino preferibilmente a single. Zona signorile.
-AFFITTO a Civita Castellana 2Ha di terreno fronte strada. Vari usi.
-CEDO a Civita Castellana attività di fotografo ben avviata, compresa
di attrezzature e macchinari per sviluppo e stampa di ultima generazione.
-CEDO a Civita Castellana attività commerciale di intimo - neonato premaman - giocattoli e tutto per l’infanzia.
-CEDO a Civita Castellana attività di Bar e ristorazione, completa di stigliature e attrezzature. Licenza SISAL. Posizione centralissima.
-CEDO a Civita Castellana attività di cartolibreria, fotocopie, bomboniere e fiori, licenza alimentare e non alimentare.
-AFFITTO a Civita Castellana appartamento in zona signorile con giardino di pertinenza. Ottime rifiniture.
Si cercano, per acquisto, terreni edificabili
Roma
nelle vicinanze di
Abbiamo richieste selezionate per acquisto/affitto
appartementi in zona nuova di Civita Castellana
-AFFITTO a Civita Castellana, locale commerciale di nuova
costruzione, di mq 300 con portico di mq 300. Parcheggi privati
VENDO azienda agricola di 62 ha tutta pianeggiante. Uscita autostrada per Fiano Romano
VENDO al centro storico di Corchiano, appartamento di mq 70
composto da salone, cucina, due camere, bagno.
Locale sottostante di mq 30 più cantina e legnaia
-AFFITTO a Civita Castellana in zona signorile appartamento
ammobiliato composto di camera, cucina e bagno.
Preferibilmente a singles.
VENDO a Faleria,
villa su due piani,
rifinitissima.
Parco e giardino.
Possibilità di frazionamento (3 appartamenti)
VENDO
Todi: azienda agricola di 52 ha con
complesso di fabbricati. Vendibile
per intero o frazionata. ollegatissima, ideale per
agriturismo.
AFFITTO
a Civita Castellana
capannone di mq 500 circa
interamente a norma, con
piazzale recintato di mq
3000 circa.
Posizione isolata.
Adatto per vari usi
VENDO
tra Civita Castellana e Castel Sant’Elia capannone commerciale di mq 2.715, più uffici e sala espositiva per mq 897,
tettoie per mq 450, piano caricatore di mq 160.
Anche frazionabile
VENDO
a Vignanello, vicinanze stazione,
appartamento al terzo piano di mq 80 da ristrutturare,
in condominio di 6 appartamenti.
Già ristrutturato vano scale e tetto.
Ottimo Investimento.
-AFFITTO a Civita Castellana (zona industriale)
terreno di mq 5.000 Fronte strada
-VENDO a Roma Portuense appartamento in centro residenziale, di mq 92, 4° piano, ascensore, termoautonomo,
ampi balconi, palazzina in cortina, posto auto, parco giochi
e piscina. Nuda proprietà. Ottimo investimento.
-CEDO a Ronciglione, attività al minuto di noleggio e vendita DVD con struttura per TV. Ad oggi n. 1.300 clienti tesserati, n. 2.000 films a noleggio più quelli in vendita. Banconi,
espositori e vetrina.
-CEDO a Fabrica di Roma licenza ed attrezzature di Bar e
Gelateria come nuove, in locale centralissimo.
-CEDO a Fabrica di Roma negozio di elettrodomestici, telefonia, bombole. Avviatissimo.
-VENDO terreno agricolo a Bassano in Teverina.
VENDO a Roma Via Salaria, azienda agricola di
91 ettari circa
impianto di irrigazione sotterraneo su tutta l’azienda.
Stalla, rimessa e macchine agricole.
A cancelli chiusi.
-VENDO a
Fabrica di Roma
terreno di mq
4000 con progetto approvato per
bifamiliare.
Bucalossi pagata.
Dato inizio lavori
-VENDO a Corchiano piccolo appartamento al centro storico,
da ristrutturare. Ingresso indipendente.
-VENDO a Corchiano terreno edificabile di mq 1.100, indice
1:1, posizione panoramicissima, zona residenziale.
Campo de’ fiori
63
Campo de’ fiori
Periodico Sociale di
Arte, Cultura
ed Attualità edito
dall’Associazione
Accademia
Internazionale
D’Italia
(A.I.D.I.)
senza fini di lucro
Presidente
Fondatore:
Sandro Anselmi
Direttore Editoriale:
Sandro Anselmi
Direttore
Responsabile:
Stefano De Santis
Lo Studio Legale
dell’ Avv. Aldo Piras
Patrocinante in Cassazione
ha stipulato una convenzione con
Campo de’fiori con la quale, tutti i lettori, avranno diritto
a n. 3 consulenze gratuite.
Per informazioni rivolgersi in redazione
Campo de’ fiori è distribuito a Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Vignanello,
Vallerano, Canepina, Vasanello, Soriano Nel Cimino, Vitorchiano, Bagnaia, Viterbo,
Montefiascone, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Sutri, Capranica, Cura di Vetralla, Blera,
Monte Romano, Tarquinia, Civitavecchia, Orte, Gallese, Magliano Sabina, Collevecchio, Tarano,
Torri in Sabina, Calvi nell’Umbria, Stimigliano, Poggio Mirteto, Otricoli, Narni, Terni, Amelia,
Nepi, Castel Sant’Elia, Monterosi, Anguillara, Trevignano, Bracciano, Canale Monterano,
Mazzano, Campagnano, Sacrofano, Olgiata, Faleria, Calcata, S.Oreste, Nazzano, Civitella San
Paolo, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Morlupo, Castelnuovo di Porto, Riano, Ostia, Nettuno,
Anzio, Fregene e nei migliori locali di Roma, in tutte le stazioni MET.RO. Spedito a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato ad Istituzioni Culturali e sedi Universitarie italiane e straniere, a
personaggi politici, della cultura, dello sport e dello spettacolo.
Direzione
Amministrazione
Redazione
Pubblicità ed
Abbonamenti:
Piazza della
Liberazione, 2
01033 Civita
Castellana (VT)
c/c postale
n.42315580
Tel. e Fax
0761.513117
e-mail:
[email protected]
Redazione di Roma:
Viale G. Mazzini 140
Abbonamenti
Rimborso spese
spedizione
Italia: 12 numeri
€ 25,00
Estero: 12 numeri
€ 60,00
Per il pagamento
effettuare i
Segretaria di
versamenti sul c/c
Redazione
postale n. 42315580
e Coord:
intestato
Cristina
all’Associazione
Evangelisti
Accademia
Internazionale
Impaginazione e
D’Italia.
Grafica:
L’abbonamento
Cristina
andrà in corso dal
Evangelisti
primo numero
raggiungibile e
Consulente
può avere inizio in
Editoriale:
qualsiasi momento
Enrico De Santis
dell’anno ed avrà,
Reg.Trib. VT n. 351
comunque, validità
del 2/6/89
per 12 numeri.
Stampa:
Tipolitografia
A.Spada
Garanzia di
riservatezza per
gli abbonati
Si garantisce la
La realizzazione di
massima riservatezza
questo giornale e la
dei dati forniti
stesura degli articoli
dagli abbonati e la
sono liberi e gratuiti
possibilità di
ed impegnano
richiederne graesclusivamente
tuitamente la retchi li firma.
tifica o la
Testi, foto, lettere e
cancellazione scridisegni, anche se
vendo all’editore.
non pubblicati, non
Le informazioni
saranno restituiti
custodite nello
se non dopo
archivio di Campo
preventiva ed
de’ fiori verranno
esplicita richiesta da
utilizzate al solo
parte di chi li
scopo di inviare
fornisce.
agli abbonati il
I diritti di riproduziogiornale e gli
ne e di pubblicazioallegati, anche
ne, anche
pubblicitari (legge
parziale, sono
675/96 tutela dati
riservati
personali).
in tutti i paesi.