Osservatorio Fillea sulla Casa Scheda di censimento Alloggio

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Osservatorio Fillea sulla Casa Scheda di censimento Alloggio
Osservatorio Fillea sulla Casa
Scheda di censimento
Alloggio sostenibile
Regione Basilicata
Concorso per la realizzazione di n° 8 alloggi con riferimento all’uso di procedure bioclimatiche e
materiali bioedili nel Borgo La Martella, Matera
Scheda Matera n. 3
Fonte foto:http://www.architetturaitalia.it/progetti_detail.aspx?IDProgetto=1184
Tipologia di intervento: Nell’ambito del “Programma di Quartiere” del Borgo La Martella a Matera,
l’ATER (Azienda Territoriale per l’edilizia residenziale) ha sottoscritto il protocollo d’intesa con il Comune,
atto a curare gli interventi di Edilizia Residenziale Pubblica.
In particolare sono stati banditi tre concorsi che prevedevano rispettivamente la realizzazione, nel Piano di
Zona, di:
- n° 6 alloggi di edilizia agevolata ,
Vincitore: arch. Francesco MANOLIO
- n° 6 alloggi, con riferimento alla progettazione e realizzazione di sistemi domotici,
Vincitore: arch. Francesco BRUCOLI (capogruppo)
- n° 8 alloggi, con riferimento all’uso di procedure bioclimatiche e materiali bioedili,
Vincitore: arch. Alessandro DELIA (capogruppo)
Caratteristiche di sostenibilità:
Comfort termico
-orientamento
-ventilazione naturale
-ampia parete vetrata nella zona giorno
-serra e ‘brise soleil’ che variamente composti realizzano diverse possibilità di interazione e permeabilità
Comfort acustico
Risparmio energetico
Risparmio risorsa idrica
Utilizzo materiali bioedili
-integrazione di materiali e sistemi tecnologici avanzati con elementi di preesistenza
-reintroduzione di alberature e siepi di specie autoctone
Costi accessibili
Descrizione
n° 8 alloggi con riferimento all’uso di procedure bioclimatiche e materiali bioedili
Vincitore
arch. Alessandro DELIA (capogruppo), arch. Guseppe SANTARCANGELO, arch. Danilo PALUMBO
L’area di intervento è di forma triangolare, con i lati lunghi serrati tra due strade-vicinato in fase di
realizzazione ed il terzo che si appoggia alla strada che collega il borgo all’area industriale. Su questa
strada confluirà quella tracciata per consentire l’accesso a tre corpi di fabbrica costituiti da tre, sei ed otto
unità abitative disposti sui lati dell’area d’intervento, e che servirà un parcheggio pubblico centrale,
terminando a cul de sac. La distanza dell’area industriale e della città (5km) lasciano presumere un utilizzo
prevalente nelle ore pomeridiane e serali e nei fine settimana, mentre l’orientamento è ideale per sfruttare
i benefici del soleggiamento. Il progetto vuole essere organico coi i sistemi e sub-sistemi nei quali è
incluso così come vuol proseguire nello spirito di sperimentazione che sempre ha caratterizzato il borgo,
alla ricerca di un integrazione di materiali e sistemi tecnologici avanzati con elementi di peersistenza (il
tufo, l’intonaco bianco, il tetto a spiovente, l’articolazione volumetrica ritmata, le superfici chiuse delle
case e quelle permeabili dei fienili e dei sottotetti) o di reintroduzione (alberature e siepi di specie
autoctone), declinando queste istanze e quelle della bioclimatica in un linguaggio architettonico
contemporaneo. La scelta si orienta per un minore impatto sul terreno sia riducendo lo scavo, recuperando
le terre mosse all’interno dei lotti, sia stabilendo un rapporto di reciproca disponibilità tra interno ed
esterno attraverso un lieve dislivello e l’ampia parete vetrata nella zona giorno, con la serra ed i brise
soleil che variamente composti realizzano diverse possibilità di interazione e permeabilità.
Stato di Avanzamento del Concorso
Concluso fine 2006
Innovazione di progetto e di processo:
La consapevolezza della questione ambientale impone oggi che progetto e azione si orientino secondo
l’ottica della sostenibilità. L’architettura sostenibile deve confrontarsi con il mondo naturale e questo
implica una lettura dell’edificio che ne supera i confini di oggetto a se stante e lo dissolve nel paesaggio
che lo circonda (interazione tra edificio e luce, clima, aria, acqua, suolo, ambiente urbanizzato e ambiente
vegetale), dal progetto di un oggetto statico al progetto di un sistema interattivo dinamico fra edificio e
ambiente. I continui salti di “dimensione” sono necessari ad evitare atteggiamenti che individuino nei
dispositivi sperimentati, magari altrove e da altri, le soluzioni “definitive” ai problemi: intervenire
all’interno di un piano di zona non deve esimerci dal fare oggi una critica al piano del borgo La Martella
che lo contiene, un simbolo del neorealismo in architettura che per le attenzioni che ha ricevuto è già
diventato un nuovo centro storico. Sebbene quella esperienza si avvalse di una commissione
interdisciplinare per lo studio della città e dell’agro di Matera, la risposta data, pur molto attenta a
motivazioni socioeconomiche e ideologiche non fu sufficiente a determinarne una assimilazione veramente
generalizzata e condivisa, tale da evitarne il rapido declino. Il rilievo di quel che non ha funzionato non
offusca il valore di un esempio italiano unico nel dopoguerra, di razionale costruzione dal nulla di un
grosso centro secondo criteri moderni ed innovatori che il gruppo Quaroni seppe costruire con pazienza ed
attenzione al contesto, qualità che si richiedono a quanti tornano a progettare a La Martella. Dagli anni ‘90
il borgo ha ritrovato impulso a svilupparsi come quartiere sub-urbano in direzione della vicina area
industriale e l’Amministrazione Comunale ne ha fatto oggetto di un Programma di Quartiere dedicato alla
riqualificazione urbana, al recupero ed al completamento. In quest’ottica sono stati ripresi gli elaborati
planovolumetrici che il gruppo Quaroni redasse nel 1951, confermandone la qualità del disegno e la
validità della grammatica tipologica ed aggregativa costruita intorno al vicinato, concetto urbanistico e
sociologico estrapolato dai Sassi di Matera.
Fonte: www.edilportale.com/EdilNews/NpopUp.asp?iddoc=8838&idCat=37, Cecilia Di Marzo, 15-11-2006
http://www.architetturaitalia.it/progetti_detail.aspx?IDProgetto=1184
AbitareSostenibile-Aggiornamento Giugno 2009