ARGOMENTARIO Contro Vertice bozza 3 LG

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ARGOMENTARIO Contro Vertice bozza 3 LG
UN INUTILE RADDOPPIO
Illustre Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana e Presidente della Repubblica
francese, siete consapevoli che la Nuova Linea Torino-Lione raddoppierebbe quella esistente, già
ammodernata e molto sottoutilizzata?
Tra Francia e Italia esiste ed è attiva una ferrovia elettrificata a doppio binario, continuamente
ammodernata negli anni con ingenti fondi pubblici italiani e francesi. Garantisce ogni giorno il
collegamento Milano-Parigi accogliendo i treni TGV della SNCF (nella foto, in uscita dal tunnel del
Fréjus).
Il traforo del Fréjus è stato da pochi anni abbassato, allargato e adeguato alle sagome più larghe oggi
utilizzate dagli operatori cargo internazionali (PC80), assenti invece dalla gran parte delle linee nazionali.
UN TRENO SENZA MERCI
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Illustre Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana e Presidente della Repubblica
francese, siete consapevoli che il traffico merci tra Italia e Francia diminuisce da vent’anni? Che la
ferrovia esistente potrebbe ospitare un volume 6 volte maggiore dell’attuale?
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha valutato in 32 milioni di tonnellate la capacità teorica della
ferrovia esistente e in 20 quella commerciale (Quaderno dell’Osservatorio n. 1). L’incremento dei traffici
è condizione essenziale per la costruzione della nuova linea, così come la saturazione di quella esistente
(Accordo 2001). Nessuno di questi prerequisiti si è verificato, né accadrà in futuro. Le previsioni di LTF
(oggi TELT) si appoggiavano ad aumenti di PIL - ulteriormente drogati da un arbitrario “Fattore di
Elasticità” moltiplicatore per 1,7 - smentiti ogni anno.
I traffici reali monitorati da AlpInfo per tutto l’arco alpino sono chiari: gli scambi commerciali tra Est e
Ovest non crescono, al contrario di quelli Nord-Sud.
UN PROGETTO VECCHIO
NATO PRIMA DI INTERNET E DEI CELLULARI
Illustre Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana e Presidente della Repubblica
francese, siete consapevoli che il progetto Torino-Lione è stato concepito negli anni ’80 del 1900? Che
state seguendo un modello vecchio e seppellito?
Le logiche trasportistiche che giustificavano il raddoppio della ferrovia Torino-Lione risalgono al
secondo dopoguerra e sono state smentite da almeno due cicli economici. Discendono dai “piani
quinquennali” dell’ex Unione Sovietica: continuo aumento di carbone, acciaio, ferro, macchinari, cereali.
Successivamente, il mondo è cambiato: sono arrivati internet, i telefoni cellulari, i voli lowcost, le
stampanti 3D e il traffico pesante continua a diminuire, soprattutto tra Italia e Francia.
Se davvero in futuro la nuova linea riuscirà a collegare Torino e Lione, accadrà ben sessant’anni dopo la
sua ideazione, verso il 2040.
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UN'OPERA SENZA CAPO NÈ CODA
Illustre Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana e Presidente della Repubblica
francese, siete consapevoli che la Nuova Linea Torino-Lione è lunga 270 km e comporta 7 grandi
gallerie? Che è stato approvato solo il progetto di 17 km di una delle gallerie più lunghe (57 km)?
La gran parte della Torino-Lione non ha nemmeno i progetti preliminari. Le valutazioni sulla costruzione
delle tratte nazionali francesi sono state rinviate a dopo il 2035 (Mobilité 21). Tutta la parte italiana, dalla
Val Susa a Torino, manca di qualsiasi progettazione approvata, nemmeno allo stato di preliminare.
SOLDI CHE FANNO GOLA ALLA MAFIA
Illustre Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana e Presidente della Repubblica
francese, siete consapevoli che il progetto Torino-Lione è fortemente atteso dalle organizzazioni
criminali? Che imprese losche hanno già ricevuto appalti?
Nel modesto cantiere di Chiomonte, dove si deve scavare solo un cunicolo geognostco di 7,5 km, è stata
accertata la presenza di imprese con connessioni con ndrangheta (Toro) o in stretta relazione con queste
(Italcoge/Italcostruzioni).
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UN COLLEGAMENTO CHE NON ARRIVERÀ MAI
Illustre Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana e Presidente della Repubblica
francese, siete consapevoli che il progetto Torino-Lione è lungo 270 km? Che fino ad oggi si è discusso
solo del traforo alpino di 57 kmi? Sapete che è stato approvato solo un pezzetto da 17 km tra il confine
e Susa? Che mancano i progetti di adduzione?
La previsione più seria stima l’entrata in esercizio del tunnel di base nel 2032, in conseguenza della
prescrizione 235 che sposta verso il 2018 l’inizio delle procedure, seguito da 14 anni di lavori.
La messa in funzione della nuova ferrovia completa, da Torino a Lione, non potrà ragionevolmente
avvenire prima del 2040, perché mancano del tutto i progetti da Lione al traforo (la Francia ha rinviato la
valutazione al 2030 e dovrebbe realizzare tre importanti tunnel, oltre al resto) e da Torino al traforo
(l’Italia ha presentato nel 2011 il progetto preliminare ma non lo ha ancora approvato e dovrebbe
costruire due gallerie impegnative, oltre al resto).
In ogni caso, le reali criticità che bloccano lo snellimento dei traffici si concentrano intorno a Lione e a
Torino, e non sono mai stati affrontate.
LA LEGGE CHE FAVORISCE I CRIMINALI
Illustre Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana e Presidente della Repubblica
francese, siete consapevoli che al progetto Torino-Lione si applica la cosiddetta Legge Obiettivo (L.
443/2001)? Che è una legge antieconomica, antidemocratica e criminogena?
La Legge Obiettivo è stata adottata per velocizzare le infrastrutture pubbliche e realizzarle a costi certi.
Dopo 15 anni di applicazione, la sua inefficacia è certificata da decine di studi e ricerche, persino
ministeriali. L’arbitrio legalizzato del General Contractor ha causato sempre incrementi dei costi (il
modesto cantiere di Chiomonte è già aumentato da 107 a 173 milioni di euro).
La centralizzazione delle decisioni ha esautorato le autorizzazioni locali e le competenze dei territori,
infrangendo la Convenzione di Arhus e le Direttive Europee.
La Legge Obiettivo ha insediato una discussa CTVIA che, oltre a non studiare i progetti che autorizza, ha
membri in conflitto di interesse quando non apertamente indagati dalla Magistratura. Il giudice Cantone,
Presidente dell’Autorità anticorruzione, l’ha definita “legge criminogena”.
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PRIORITÀ SBAGLIATE
Illustre Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana e Presidente della Repubblica
francese, siete consapevoli che la Nuova Linea Torino-Lione non risolverà i problemi del traffico? Che
le priorità di intervento sarebbero altrove?
Lungo il percorso tra Torino e Lione i rallentamenti più vistosi avvengono intorno a Torino e intorno a
Lione. La congestione del traffico intorno alle due città è inquinante e pericolosa. Ciononostante, si
investono energie e risorse nel tratto più lontano, più scorrevole e meno frequentato dell’intero tragitto.
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