Giunga a tutta la comu- nità l`augurio sincero di BUONA PASQUA
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Giunga a tutta la comu- nità l`augurio sincero di BUONA PASQUA
Parrocchia S. Giovanni Battista * Domenica 27 Marzo 2016 * n° 13 Piazza Don Guerrino Patuzzo, 1 - 37050 Oppeano Tel. 045 7135014 - Cell. 346 9547930 - Fax 045 2378440 www. parrocchiaoppeano.it * [email protected] I l racconto pasquale di Luca è segnato da alcuni verbi applicati alle donne, le prime testimoni della risurrezione. Il primo verbo è “trovarono”: “trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro ed entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù”. Gesù non si trova come una cosa perduta, ma lo si cerca e lo si scopre sul piano della fede. C’è poi il verbo dell’incertezza: “non sappiamo dove l’hanno posto”, a dirci che il credere è itinerario da percorrere con umiltà ed impegno. Ma l’oscurità del dubbio è squarciata: solo il Cielo può rivelarci il Mistero, cioè la risurrezione di Gesù, il suo significato. Le prime parole degli angeli sono al contempo una rivelazione e un rimprovero. Gesù ora è il Vivente: perché cercarlo tra i morti? Dovrebbero ricordarsi le sue parole e comprendere ciò che è accaduto: “Ricordatevi come vi parlò”. La Pasqua è un inizio. Nessuno di noi è sottratto alla fatica di cercare, di ascoltare, di incontrare il Signore Risorto. E lo cercheremo non tra le mura fredde di una tomba, ma nella storia, negli avvenimenti, nella vita quotidiana, nelle persone... lì dove egli ci viene incontro. A fare da guida sicura sarà proprio la sua Parola: quella Parola viva, accompagnata dai gesti della compassione e della guarigione, della misericordia e della vita. Se accettiamo di lasciarci condurre dalla Parola di Dio entriamo un po’ alla volta ma decisamente nel mistero della passione, della morte e nell’evento straordinario della risurrezione. In altre parole: dell’infinito amore di Dio per noi. Giunga a tutta la comunità l’augurio sincero di BUONA PASQUA Don Giuseppe Cambio ora. Domenica 27: S. Messe ore 8,30 10,00 11,15 18,00 Lui, Giovanni, non ti ha abbandonato e ti ha seguito fino ai piedi della croce per raccogliere le tue ultime parole, per ricevere in dono la madre tua. Lui, Giovanni, non è entrato per primo nel sepolcro perché ha riconosciuto il ruolo di Pietro, la missione che gli è stata affidata e che il triplice rinnegamento non ha annullato per sempre. Ed è proprio lui, Giovanni, il discepolo che si è lasciato amare, a credere per primo che tu sei risorto e vivo. Seguendo lui, anche noi possiamo giungere alla fede. Se rinunciamo alla pretesa di nascondere la nostra fragilità, di conquistarti con il nostro coraggio… Se accettiamo di lasciarci amare così come siamo, con i nostri peccati, senza accampare meriti, senza la presunzione di resistere quando arriva l’ora della prova… Se siamo disposti ad accogliere un progetto che ci supera da ogni parte e che va ben al di là di ogni nostra immaginazione… Allora anche a noi è offerto il dono della fede. Allora anche noi possiamo cantare finalmente l’Alleluia che rincuora i poveri della terra e apre alla speranza di un mondo nuovo. (Roberto Laurita) PASQUA, tempo di speranza Signore Risorto, anche oggi veniamo al tuo sepolcro vuoto: vorremmo vederti, gustare gli effetti della tua risurrezione già ora; vedere la vita risorgere, scoprire come dalle lacrime possono nascere sorrisi. Veniamo al tuo sepolcro, Gesù, e portiamo il mondo: insegnaci ad amarlo per far risorgere vita e spezzare ogni legame di morte. Amen. D IL discorso che Pietro rivolge a Cornelio (I Lettura), che su suggerimento dello Spirito Santo lo aveva invitato in casa sua, è quasi un compendio del Vangelo: il battesimo predicato da Giovanni, il battesimo di Gesù nel Giordano, l’annuncio del Regno, il ministero pubblico di Gesù nella lotta contro il male, la sua morte e risurrezione, le apparizioni ai discepoli, la missione nel mondo. La vita nuova nel Cristo glorioso, dice san Paolo ai cristiani di Colossi (II Lettura), è norma di fede e di vita per il cristiano. Essa si contrappone decisamente al modo di vivere precedente la conversione. Risorti con Cristo, i battezzati cercano di orientarsi verso le cose che contano, affidandosi in ogni cosa alla “tenera misericordia di Dio”. L’odierno brano del Vangelo costituisce il gioioso annuncio della risurrezione del Signore nel giorno di Pasqua. È dalla morte e risurrezione di Gesù Cristo che nasce la comunità dei discepoli, la Chiesa. Ormai la liturgia domenicale diventa per i credenti il luogo dell’incontro con il Risorto. Ed è beato chi, pur non vedendo, crede in lui. avanti al sepolcro vuoto, allo sconvolgimento dei discepoli e alla nostra gioia, si illuminano, come fossero scene di un film, alcune immagini che paradossalmente uniscono passato e presente. Il Cenacolo e le nostre liturgie; il Golgota e gli innumerevoli volti dei crocifissi di ogni epoca; la madre che sostiene il corpo martoriato del figlio e le madri ai capezzali di letti e dietro ai fili spinati; le donne al sepolcro vuoto e la delusione di popolazioni in fuga che vedono spegnersi ogni speranza. Oggi non riesco a cantare l’Alleluia di sempre, festoso e a squarcia gola, perché vorrei che quel canto unisse il cielo e tutta la terra. Non riesco a vivere la festa della risurrezione perché in questo preciso momento la vita nuova è negata a milioni di persone sulla terra. Credo sinceramente che noi cristiani saremo dei risorti solo quando saremo capaci di non ignorare il grido della terra e di ogni suo figlio. Credo decisamente che potremo annunciare la risurrezione solo quando sentiremo fratelli tutti i popoli. Credo instancabilmente che l’augurio di Pasqua si svestirà di ipocrisia solo se sapremo generare vita bella per chi ci vive accanto, coinvolgendoli nella nostra esistenza e accogliendoli nella nostra vita. La parola del Papa Riportiamo parte dell’Angelus di Papa Francesco domenica 20 marzo. Saluto tutti voi che avete partecipato a questa celebrazione e quanti sono uniti a noi tramite la televisione, la radio e altri mezzi di comunicazione. Oggi si celebra la 31ª Giornata Mondiale della Gioventù, che avrà il suo culmine alla fine di luglio nel grande Incontro mondiale a Cracovia. Il tema è «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7). Il mio saluto speciale va ai giovani qui presenti, e si estende a tutti i giovani del mondo. Spero che potrete venire numerosi a Cracovia, patria di san Giovanni Paolo II, iniziatore delle Giornate Mondiali della Gioventù. Alla sua intercessione affidiamo gli ultimi mesi di preparazione di questo pellegrinaggio che, nel quadro dell’Anno Santo della Misericordia, sarà il Giubileo dei giovani a livello della Chiesa universale. Sono qui con noi molti giovani volontari di Cracovia. Tornando in Polonia, porteranno ai responsabili della Nazione i rami di ulivo raccolti a Gerusalemme, Assisi e Montecassino e benedetti oggi in questa piazza, come invito a coltivare propositi di pace, di riconciliazione e di fraternità. Grazie per questa bella iniziativa; andate avanti con coraggio! E ora preghiamo la Vergine Maria, perché ci aiuti a vivere con intensità spirituale la Settimana Santa. Mercoledì 23 marzo abbiamo raccomandato alla misericordia del Padre GAMBINI GIACOMINA di anni 84. CAMBIO ORA, S. MESSE Domenica 8,30 10,30 18,00 Lunedi ore 8,00 Martedì ore 10,00 Mercoledì ore 8,00 20,30 Giovedì ore 8,00 Venerdì ore 8,00 Sabato 8,00 9,30 casa riposo 19 ANZIANI e AMMALATI Venerdì verrà portata la S. Comunione. GRUPPO BIBLICO Mercoledì ore 21,00 incontro biblico ADORAZIONE Giovedì ore 20,30– 21,30 Adorazione Accogliamo l’invito del Papa a ricordare le sette opere di misericordia corporale e le sette opere di misericordia spirituali. “Sarebbe bello che le imparaste a memoria, così è più facile farle!” LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE 1 - Consigliare i dubbiosi 2 - Insegnare agli ignoranti 3 - Ammonire i peccatori 4 - Consolare gli afflitti 5 - Perdonare le offese 6 - Sopportare pazientemente le persone moleste 7 - Pregare Dio per i vivi e per i morti LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE 1 - Dar da mangiare agli affamati 2 - Dar da bere agli assetati 3 - Vestire gli ignudi 4 - Alloggiare i pellegrini 5 - Visitare gli infermi 6 - Visitare i carcerati 7 - Seppellire i morti CIRCOLO NOI Festa del tesseramento Domenica 10 aprile Ore 10,30 S. Messa, seguirà pranzo ore 12 ADULTI Tesserati Pranzo € 5,00 Non tesserati Pranzo + tessera € 15,00 RAGAZZI Tesserati € 4,00 Non tesserati Pranzo + tessera € 10,00 ISCRIZIONI presso il circolo entro 8 aprile. PASQUA DOMENICA 27 LUNEDI Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Riconoscendo l’annuncio della risurrezione di Cristo, incontriamo il Signore nell’Eucaristia e riceviamo l’incarico di testimoni di Cristo nel mondo. At 2,14.22-33; Sal 15,1-11; Mt 28,8-15. MARTEDI Dell’amore del Signore è piena la terra. Anche noi, come Maria di Magdala, sperimentiamo quanto sia difficile a instaurare un rapporto personale con Gesù Risorto che incontriamo solo nei segni del pane e del vino. At 2,36-41; Sal 32,4-5.18-20.22; Gv 20,11-18. MERCOLEDI Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Come i discepoli di Emmaus, pur conoscendo l’annuncio di Cristo, non ci facciamo trasformare da tale realtà. At 3,1-10; Sal 104,1-4.6-9; Lc 24,13-35. GIOVEDI O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Oggi possiamo incontrare il Signore Risorto nell’ascolto della sua Parola e nella celebrazione dell’Eucaristia. At 3,11-26; Sal 8,2.5-9; Lc 24,35-48. VENERDI La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. La fede cristiana ruota attorno a due poli: l’esperienza dell’incontro personale con Cristo e la testimonianza di quanto sperimentato. At 4,1-12; Sal 117,1-2.4.22 -27; Gv 21,1-14. SABATO Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto. Ogni credente, come ogni comunità cristiana, non può rinchiudersi in se stesso, ma deve comunicare al prossimo i doni che ha ricevuto dal Signore. At 4,13-21; Sal 117,1.14-21; Mc 16,9-15. DOMENICA Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre. At 5,12-16; Sal 117,2-4.2227; Ap 1,9-11a.12-13.17-19; Gv 20,1931. ORE 8,30 DEF. AMPELIO (anniv) e ARGENTINA DEF. DANIELI SEVERINO DEF. ANGELO e FAM. VERTUAN DEF. FAM. RIZZOTTI e QUAGLIA ORE 10,00 DEF. CRESCENTI ELISABETTA DEF. FAM. BRIGO e ISOLAN ORE 11,15 DEF. TECCHIATO ACHILLE (anniv) e GABRIELLA DEF. ANTONIO DEF. IVO MARCHIORI e EUGENIO MONTANARI DEF. FAM. BONINSEGNA e GUARNIERI ORE 16,00 DEF. FREDDO BRUNA…………….casa riposo ORE 18,00 PER LA PARROCCHIA ORE 15 VESPERO DI PASQUA LUNEDI 28 ORE 8.30 ORE 10.30 DEF. DEF. ANGELO e TOSCA DEF. CORSINI MAURIZIO (anniv) MARTEDI 29 ORE 10,00 Venerdì di Pasqua DEF. BASSO PIETRO e GIUSEPPINA SABATO 2 ORE 8,00 ORE 9,30 ORE 19,00 Giovedì di Pasqua *** VENERDÌ 1 ORE 8,00 Mercoledì di Pasqua INT MADONNA DEF. FAM. VERONESE e PATUZZO DEF. FAGNANI USMIDA e SORELLE GIOVEDÌ 31 ORE 8,00 Martedì di Pasqua DEF. CAZZOLA ROBERTO DEF. FAM. BALDASSIN MERCOLEDI 30 ORE 8,00 ORE 20,30 Lunedi di Pasqua Sabato di Pasqua *** ***……………………………..…….casa riposo DEF. PASINATO ANNA (anniv) DEF. ROSSINI FRANCO (anniv) DEF. PELIZZARO EGIDIO e AMELIA DEF. BIONDAN RINO e KATIA DEF. BIONDAN SANDRO e CARLO DEF. ALDA’ ADRIANO e IDA DEF. BRUTO CARLO e FAM. TURRINI DOMENICA 3 2^ di pasqua ORE 8,30 PER LA PARROCCHIA ORE 10,30 DEF. ROSSINI GIUSEPPE DEF. DORO ANGELO e ALESSIA DEF. GABBIAI BRUNO DEF. FAM. MONTAGNOLI e TONELLI ORE 18,00 DEF. GINO (anniv), VITTORIA (anniv) e GIORDANO DEF. ANTONIO, BEPPINA e OFELIA ORE 16 S. ROSARIO