11 Miocardial Infarction (MI) at the work
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11 Miocardial Infarction (MI) at the work
Miocardial Infarction (MI) at the worksite among Polish seafarers. The risk and impact of occupational factors, Bogdan Jaremin, Ewa Kotulak. Work-related mortality among British seafarers employed in flags of convenience shipping, 1976-95, Stephen E. Roberts. L’articolo ha analizzato l’incidenza dell’infarto del miocardio nella gente di mare e negli addetti al comparto della pesca polacchi. I casi verificatisi sono stati complessivamente 106. In termini di incidenza, la patologia ha presentato le stesse percentuali della popolazione generale, ma il periodo di ospedalizzazione e la mortalità sono stati più elevati nei lavoratori del comparto marittimo. Lo studio conclude sottolineando come i lavoratori del mare siano ad elevato rischio di infarto del miocardio complicato, specie per quanto riguarda la difficoltà di realizzare adeguate misure di prevenzione. Lo studio ha preso in considerazione le cause e circostanze di morte nei marittimi di nazionalità britannica in servizio in navi mercantili battenti bandiera di convenienza tra il 1976 ed il 1995. Nel periodo considerato sono stati registrati 200 decessi di cui 68 per patologie, 91 per infortuni, 3 per omicidio, 7 per suicidio, 4 per intossicazione da sostanze d’abuso e 27 per cause non note. Comparativamente la mortalità è stata più elevata rispetto ai soggetti imbarcati in navi battenti bandiera inglese.La più elevata mortalità per infortuni nella navi battenti bandiere di convenienza è discussa in rapporto alle misure di prevenzione imposte dalle diverse legislazioni. Selected risk factors of ischemic heart disease in Polish seafarers, Jerzy Filikowski, Maria Rzepiak, Wieslaw Renke, Anna Winnicka, Dorota Smolinska. Phychological evaluation of seafarers, Maria Jazewska Lo studio fa una valutazione dei risultati della somministrazione del test psicologico CIA (CONSCIOUSNESS, INTUITION, ANTICIPATION) in una popolazione di marittimi filippini. Il test, che esplora il livello di attenzione, intuizione ed anticipazione è considerato particolarmente utile e viene proposto tra le valutazioni psicometriche su lunga scala da utilizzare per le valutazioni psico-attitudinali dei naviganti. Lo studio ha preso in considerazione i fattori di rischio di patologie cardiovascolari riscontrati in una popolazione di 715 marittimi esaminati tra il 1998 ed il 2001. Oltre l’80% dei soggetti esaminati ha presentato almeno due fattori di rischio di patologie cardiovascolari (soprappeso ed obesità, fumo, ipertensione arteriosa, diabete mellito di tipo 2°, ed uricemia). Tale associazione di fattori di rischio richiede sia maggior impegno di tipo educativo durante le visite periodiche dei marittimi, che, possibilmente, una valutazione cardiologia più accurata, estesa ad esami della funzione coronaria. Come di consueto, gli articoli recensiti, nella versione originale in lingua inglese, sono disponibili per il lettori di CIRM News che li richiedessero. 11