Il Castello il giornale dei pannesi

Transcript

Il Castello il giornale dei pannesi
IL GIORNALE DEI PANNESI
Edita dall’A.I.C.S. Ass. Cult. Edizioni “Il Castello” - Redazione: 71122 Foggia - Piazza Mons. Luisi 1/B/2 - 71020 Panni: Via Bervellino, 16 - Spedizione in A.P. comma 20/C art. 2 L. 662/96 Foggia c/c postale n. 31480700
Iscriz. Trib. Foggia n. 15/99 - Aprile 2010 - Numero 2 - Anno XIV - E.mail: [email protected] - sito web: http://ilcastello-online.blogspot.com - Tel. e Fax 0881.688057
S’adda Fà!
Trent’anni di “IL CASTELLO”
Il primo numero del nostro giornale “IL CASTELLO” è datato gennaio,
poi carretto a penna, aprile 1980, mentre questo numero si data aprile
2010! Son passati trent’anni da quando il suo primo direttore, il compianto
Michele Rainone (re lu Cont) da Prato, lo ideò, lo scrisse, con una semplice
macchina da scrivere, lo impaginò, lo stampò
con un ciclostile dell’epoca e lo inviò a tanti
pannesi anche all’estero. Solo io so quanto
costarono, in termini di lavoro e sacrifici
personali, al caro Michele, quei tre numeri,
che riuscì a realizzare a quell’epoca; al solo
pensiero rabbrividisco, eppure lo fece perché
il suo sentimento filiale verso la terra natìa,
la nostra Panni, era così forte, così radicato
da fargli superare ogni stanchezza, ogni
impedimento di qualsiasi natura: S’ADDA
FA’! Lo sento dentro di me questo imperativo, questo comando e, certamente, lo
stesso fu per lui, con un aggravio di lavoro
ed impegno superiore al mio almeno doppio ma… S’ADDA FA’! Ormai
siamo nell’anno XIV di edizione ma, come per me da Michele, questo
“comando”, lo lancio a quei pannesi che vogliano impegnarsi a continuarlo
dopo di me. Ringraziando Dio vi sono buone premesse già da oggi che
rassicurano sia me che voi pannesi tutti. Agostina, la sorella di Michele,
per la circostanza ha voluto regalarci un ricordo di quei giorni in cui il
nostro giornale cominciò a prendere forma e sostanza. Ringraziamo
Agostina per il bel ricordo che, con vivo piacere, trasmetto a voi tutti,
cari lettori.
Il Direttore
RICORDANDO MICHELE
Di Agostina Rainone (Prato)
Siamo entrati da poco nell’anno 2010; il
tempo passa velocemente e la mia mente
va nel lontano 1980, anno in cui uscì il
primo numero del giornalino “Il Castello”.
Sono trascorsi trenta anni!!
Ricordo che mio fratello Michele mi chiamò
al telefono e mi disse di andare in ufficio
da lui perché mi voleva parlare. L’ufficio
comunale dei “Macelli” era vicino casa e
subito mi recai da lui. Appena arrivai mi
fece leggere una poesia sui ricordi di Panni
e poi mi disse: “Ho pensato di realizzare
un giornale intitolato “Il Castello”, su cui
noi pannesi possiamo comunicare notizie,
avvenimenti, dolori, gioie, conquiste e pro-
gressi in modo che, pur essendo lontani da
Panni, ci sentiamo spiritualmente vicini e
così la lontananza dal paese viene attutita.
Poi continuò dicendo: “Qui a Prato, quando, vado nelle case dei compaesani provo
una grande gioia vedendo il grande progresso fatto di grandi sacrifici. Lavorano
durante la settimana in fabbrica e la domenica costruiscono le loro case aiutandosi
a vicenda. Come in Prato così succede negli
altri paesi sparsi in tutto il mondo. I pannesi
si sono dimostrati bravi, onesti, lavoratori,
intelligenti e volenterosi e hanno avuto
successo raggiungendo in tutti i campi una
buona posizione”.
Michele, poi, chiese a zio Gerardo (il maestro di musica) gli indirizzi dei pannesi e
quando questi ricevettero il giornalino ebbero una grande gioia e furono felicissimi.
Il primo numero unico del giornale era
datato “Gennaio 1980”. Responsabile era
Michele Rainone, i collaboratori erano:
Caputo Antonio, Luigi De Michele (fu Antonio), Anna Ciruolo, Ernesto Franzoso,
Nicola Longo, Michele Rainone, Angelo
Maria Mauriello, Bruno Veggia e sua madre
Anna, gli alunni della V elementare di Panni
1979/80 del maestro Mario De Cotiis.
continua a pag. 2
Il Castello
S’ADDA FA’!
aprile 2010
continua da pag. 1
RICORDANDO MICHELE
Il giornalino era stampato in ciclostile,
allora non vi erano le tecniche di adesso
ed era difficile realizzarlo.
Il giornale ebbe una vita breve , fino al
1983, in quanto gli abbonati erano pochi,
il lavoro di stampa era faticoso e le spese
elevate. Fu un grande dispiacere per mio
fratello non poter continuare la pubblicazione da lui tanto voluta.
Dopo sedici anni, nel 1996, vennero da me,
perché Michele era già morto , i due cugini
Pietro e Renato De Michele, mi chiesero
se avevo una copia del giornale. Con gioia
accettai la richiesta: era giunto il tempo in
cui si realizzava il sogno di Michele!!
Il giornale “Il Castello” si è realizzato
benissimo con le nuove tecniche, grazie
all’intelligenza, la volontà, la capacità, la
bravura e il grande amore per Panni di
Pietro. Nell’ultimo numero del giornale,
di ottobre 2009, ho letto la pagina di Pietro,
2
dove chiedeva collaborazione ai giovani
pannesi esortandoli a lavorare per il giornale anche quando lui si sarebbe ritirato.
Vi prego e vi raccomando di continuare
questo arduo lavoro con impegno, come
avete dimostrato fin’ora, perché questo
giornale è l’orgoglio di tutti i pannesi e
che tutti ci invidiano.
Vi auguro di continuare sempre con gioia
e amore a lavorare per Panni e per i Pannesi
sparsi nel mondo. Con affetto.
Agostina Rainone (re lu Cont)
A pag. 5 del primo numero di questo giornale datato dicembre 1996 così scrissi in memoria di Michele Rainone:
Michele Rainone… un ricordo
E’ doveroso, oltre che un piacere, da parte
della redazione dedicare alla memoria di
Michele Rainone, prematuramente scomparso a Prato, un ricordo.
PANNI
C’era tanta gente,
c’era una bella chiesa,
c’era un santuario,
c’erano i resti di un castello,
c’erano tanti artigiani,
c’erano tanti contadini
c’erano i compagni di scuola,
la strada carrozzabile era sterrata,
le nostre tradizioni erano vissute,
i giorni erano pieni di allegria
ed eravamo poveri...
Ora che le strade sono asfaltate,
Ora che sono stati costruiti nuovi palazzi,
Ora che abbiamo un bellissimo municipio,
Ora che abbiamo l’edificio scolastico,
Ora che abbiamo palestra e campo sportivo,
Ora che il benessere è presente nelle nostre case,
ciò che avevamo
parte è stato già distrutto
parte sta svanendo piano piano...
C’è un bellissimo panorama,
c’è un‘aria stupenda ed invidiabile,
c’è tanta pace in questo paese.
Lo scopo sociale: (trascrivo fedelmente)
promuovere un soggiorno confortevole
a Panni, l’incremento turistico e culturale, la valorizzazione dell’ambiente,
del linguaggio e delle manifestazioni
culturali, musicali e folcloristiche, la
tutela delle vestigia cittadine e dello
sport in genere.
Arduo sarebbe elencare il suo impegno
nelle attività da lui svolte nel sociale, nel
culturale e nel musicale, sempre in maniera
encomiabile.
Noi vogliamo ricordarlo pubblicando
una sua poesia di qualche anno fa, da
cui traspare preponderante il suo amore
per:
Sono passati quasi 14 anni da allora e mi piace ancora ribadirlo: senza la genialità di
Michele, tutto ciò che da essa è scaturito non sarebbe realtà ma solo un bel sogno…e
basta. Il giornale ebbe la sua prima edizione in Prato nel 1980, per proseguire poi con
le sue tante iniziative sociali, culturali e musicali. Mi piace ricordare fra queste,
un’iniziativa su Panni che mi riguarda da vicino, molto da vicino, mi riferisco alla
“Pro Panni”, un’associazione sociale e culturale da lui ideata e fortemente voluta al
fine di fare “coccos re buone pe lu paiese nuost..”, soleva affermare. Parliamo dell’anno
1983 quando il paese aveva bisogno di tutto, soprattutto di espandersi e socializzare,
e lui questo lo intuì sin dal primo momento e lo propose alla gente pannese residente
e non. Così nell’agosto di quell’anno, dopo furenti e animatissime riunioni preliminari
svoltesi a palazzo Manuppelli (mmiezz a la chiazz re sott), che io ricordo benissimo,
nacque la “Pro Panni” il cui direttivo era così composto:
Presidente Onorario
generale Michele Manuppelli;
Presidente
Giovanni De Michele (re Trentapil,lu cape stazione),
mio padre (figlie re att ngappen li surec ?)
Vice Presidente
prof. Renato Mansolillo, (figlie re Funzin);
Cassiere
Carmine Lapolla (lu figlie re Florio);
Segretario
Franco Rucci Maresciallo dell’aviazione ;
Consiglieri
Luigi De Michele (re Trentapil), Franco Rucci e Carlo Tavano (Scarpalegg);
Sindaci Revisori
Luigi De Michele (lu Tabbaccar), Giuseppe Bianco (re Cangiarr),
Michele Rainone (re lu Cont).
Oggi, quindi, non si inventa niente di quanto già pensato e voluto 27 anni fa, con la
differenza che a quei tempi le possibilità, a qualsiasi livello, a confronto delle odierne
erano dell’1% eppure, grazie all’inventiva, alla genialità, all’intraprendenza, alla
dinamicità e, soprattutto all’amore per Panni e i Pannesi, i nostri padri, fratelli e
compaesani dell’epoca non sono stati certamente da meno di noi. Questa è Storia…la
vera Storia di Panni e della sua gente che, come Michele Rainone, Giovanni De
Michele e tanti altri, cercarono di esserne degni figli e, non soltanto a mio avviso ma
a parere di tutti, ci riuscirono pienamente. A questa gente il nostro doveroso e sentito
OMAGGIO E PERENNE GRATO RICORDO.
Il direttore Pietro De Michele
(re Trentapil)
AL MIO MAESTRO
Il suo nome De Cotiis Mario
che in sua memoria servirebbe un diario.
Uomo semplice onesto e cordiale
che nessuno di lui parlava male.
Anche se non sei più con noi qui presente
sei rimasto in tanti nel cuore e nella mente.
Da te io ho appreso tanto
che non posso fare a meno di dirlo.
Tantissime cose sapevi fare
ma non eri il tipo di te vantare.
Troppo presto ci hai lasciati
ma prima ci avevi bene ammaestrati.
Tutto quello che hai seminato
non è stato mai trascurato.
I tuoi esempi e i tuoi insegnamenti
ci accompagnano in tutte le ore e in tutti i momenti.
Sei stato l’uomo che senza sforzo e senza affanno
ha dato un grande esempio al paese di Panni.
Tutti gli alunni a cui hai insegnato
non si sono mai di te dimenticati.
Anche se in tutto il mondo sono sparsi
hanno portato con se il ricordo di te.
E nelle famiglie da loro composte
c’è sempre per il tuo nome un posto.
Queste mie frasi a te ho dedicato
perché non ti ho mai dimenticato.
Queste mie espressioni sono povere, ma vere,
perché mi sono state dettate dal cuore.
Un tuo alunno Costanzo Rainone Da Montreal Canada
LA NEVE ALL’ORIZZONTE
del piccolo Fabrizio , nipote di Diego Gesualdi,
e dell’amico Marco (Brescia)
Un manto bianco
molto lieve,
all'orizzonte è tutta neve;
con la sua bianchezza e gentilezza
tutto il mondo
è pieno di morbidezza.
Mentre cade lascia una scia,
ma un forte vento
la porta via.
Il manto bianco
che porta la neve
è caldo e lieve lieve.
PAESE NATIO
dalla raccolta di poesie “Intimo percorso” di Lucia Manuppelli
Mastrangelo (Foggia)
Panni, il tuo Castello
-indice proteso verso l’altoeleva i pensieri umani,
additando il tuo cielo
che, eterno abile pittore,
regala splendidi tramonti
e nelle notti primaverili
si fa coltre stellata,
che avvolge tutto il creato.
E’ facile, inevitabile,
sentirsi più vicini a Dio,
più spiritualmente vividi
alla ricerca dell’Eterno:
la riposante bellezza
della valle circostante
ne è naturale risposta.
In essa, l’anima inquieta
trova ristoro al suo dolore
e certezza di futura pace…
Il Castello
LA PAGINA CULTURALE
3
aprile 2010
A NONNA ASSUNTA CALITRI
Il segreto dei tuoi anni
ho carpito dalle virtù mostrate:
sei sempre vissuta
in funzione degli altri.
Il tuo cuore pregno di bontà,
il modo di essere operante,
la tua fede cristiana
han secondato Nostro Signore.
In prima fila nel dare,
tutto dovuto per amore,
disponibile in casa e fuori
han segnato azioni dignitose. La tua lodevole condotta
è canto di percorso sublime,
l'armonia di continuo presente
in atti spontanei umanitari.
A modello ti attesti, a ragione,
nel mondo genuino pannese,
sei cresciuta fraternamente
tra l'affetto della gente.
Del tuo paese e origini,
fiera e orgogliosa,
a fonte di ricchezza spirituale,
tu ne fai un vanto.
A parlare di vacanze
tu dici di essere tutto l'anno:
aria marina e montana
si respira in questo luogo.
Bimbi tolti da afa opprimente
e pure in coma, esalti dimora,
tra le mura di Panni,
per clima salubre, incontaminato.
Sovente affermi, di proposito,
chi viene a Panni ci ritorna:
non è spot pubblicitario,
ma provare per credere.
Che conti cento anni
lo hai diffuso all'infinito,
sei esempio di longevità,
te ne auguriamo altrettanta.
Donato De Michele from Panni O.
IL PAESAGGIO
di Luciana Bianco (Firenze) dal suo blog spensierando
http://lusybianco.blogspot.com
Per molto tempo sei stato la mia casa
e i giorni passati su di te
sono stati quelli di quando bambina
rimanevo sulla roccia per giocare...
per sentirmi libera anche se cadevo
e mi facevo male.
La mia infanzia è trascorsa lì
tra il ruvido della pietra
e i piccoli, morbidi ciuffi
dell'erba selvatica
che coloravano il grigio scosceso.
Così mi accovacciavo
e come un piccolo animale
assaporavo quel verde
a volte misto a minuscoli fiori..
ne succhiavo il fresco
e il dolciastro e sopra di me
il cielo mi rapiva
pieno di cobalto...ERO CON GLI DEI.
Quando vieni sfiorata dal blu
non lo dimentichi... aspetti il passaggio
che ti conduca fuori dall'Olimpo.
Il Castello
aprile 2010
LA POSTA
4
Riflessivo direttore,
dire che il tempo è galantuomo suona a meraviglia per la decisione presa di
continuare nel cartaceo, essendo stato l'artefice di questa invenzione pannese
di vasta portata, non potevi agire diversamente. Hai costruito un solido gruppo
di abbonati ed era lecito non deluderli; il lassismo non ti appartiene e ad estraniarti
dalla tua creatura avresti provato rimpianto. Meglio così per te, chè avere un
seguito è gratificante e per noi una guida indispensabile. La triade che opera a
Panni, come vedi, non delude, anzi si è impegnata maggiormente e gli eventi
pannesi son ben presenti e documentati sul periodico nelle figurazioni del folklore
locale ed altro. Il calendario pannese con i flash di Antonio Larocca e Luca De
Michele han dato quel tocco in più alle svariate manifestazioni che Panni presenta
nel suo territorio. La consacrazione di tuo figlio nella Provincia non fa che accrescere
le sue potenzialità "alla Florio Lapolla", unitamente a comprovate attestazioni
meritevoli di fotorepoter. Mi porto a pagina 22 e finalmente compare un articolo
del dott. Nico Moscatelli sulla archeologia locale, essendo lui una vera risorsa
per Panni dove ha accertato negli ambienti medievali superstiti della Chiesa Madre
persino possibili tracce su Templari con graffito pannese, a forma doppia, identico a quello di Trani (possedimento dei famosi
cavalieri). Alla pubblicazione del libro, che mi prenoto, ne vedremo delle belle anche sulla storia di Panni. Il figlio di Laura Labate
si sente un pannese verace ed è molto legato alla nostra terra. Lui documenta ogni sua asserzione e secondarlo nelle sue richieste
vuol dire apportare benefici al nostro paese. Interessante è il discorso del prof. Stefano Piscopiello sulle energie rinnovabili
puntando il dito sul parco eolico. Che bisogna seguire il progresso, prendendo in considerazione altre fonti energetiche non fa
una grinza: pannelli solari, progetto Archimede etc. che agli effetti pratici producono un risparmio energetico sono all'ordine del
giorno e che un giovane si renda parte attiva carica ognuno di noi in una certa responsabilità e avvertendoci di tali soluzioni,
nessuno potrà mai dire: "non lo sapevamo".
Personalmente questa verve che non vegeta sul nostro territorio, mi attira alquanto.
Le sue valide idee sono già realtà in altre zone, ma soprattutto ci chiama al motto, preponderante negli uomini liberi: siamo nati
per seguire “virtute e conoscenza”, attivando le nostre forze mentali. Un dibattito pubblico bisogna concedergli, altrimenti questi
si lamenterà a ragione con una frase teatrale: "Qui non si può fare un piacere a nessuno". Che Stefano trovi tanti adepti e non
lo si perda per strada, come è già successo per un certo Mike.
Un bravo a Piscopiello che è un terp e non avendo peli sulla lingua dimostra di essere onesto e trasparente. Un punto dolente
per il paese si apprende da un articolo sulla Gazzetta della Capitanata e riproposto sul Castello per una struttura per anziani anche
a Bovino.
Mi aspettavo un ampliamento per la RSSA pannese, invece prende piede una spietata concorrenza che non porta a nulla di buono,
anzi distrugge ciò che si è costruito nel tempo: se un complesso è ben avviato non bisogna ostacolarlo, si faccia d'altro nelle
zone viciniore. Rammento che a Panni funzionava bene una lavanderia, ma un copione ebbe l'idea di proporsi anche lui: il risultato
fu che chiusero entrambi.
Le iniziative private, comunque, non possono essere vietate ma per quelle pubbliche un po' d'attenzione deve pur esserci. Per
il clima incontaminato Panni si pone alle esigenze di case per anziani e un certo investimento il paese lo aveva fatto per i propri
abitanti onde limitare la massa migratoria. Mi fermo perchè ho un nodo alla gola e so bene di quante sofferenze questi patisce a
lasciare la propria terra. In certi casi un magro stipendio non è sufficiente a far fronte alle spese per l'alloggio e a quelle di routine.
Che il 2010 sia pregno di soddisfazioni! Un augurio per i lieti eventi e una prece per i recenti defunti.
Donato De Michele from Panni O.N.A.S 1648/DM
Caro Donato, I termini della questione giornale si o no non dipende da volontà personale, che è sempre pronta, bensì da possibilità
indipendenti dalla mia volontà. Pertanto, ricordi la bella canzone “…finchè la barca va lasciala andare”…lasciamola andare.
Sulla tua oculata ed appropriata disanima non metto…penna. Tutto Ok.
* * * *
Caro Pietro, l’ultimo agosto si sono ritrovati a Panni, dopo 57 anni dopo averlo asciato, le sorelle Giuseppina e Angela Rainone,
figlie di Graziella Capobianco, sorella di mio padre e mie cugine. Giuseppina é ritornata
a vivere in Italia, a Grottole nel 2004, insieme a sua figlia Lorena e già da quell’epoca
c’era questo sogno di ritornare insieme, ad agosto per le feste, alla loro Panni che
avevano lasciato da giovanissime.
Lo aspettavo di sentire da mia cugina le emozione vissute in questo viaggio ma quello
che non mi aspettavo era il viaggio in Argentina di mia cugina Giuseppina e, sorpresa
ancora più grande, vedere Lorena , suo marito e figli. Nemmeno i figli di Angela si
aspettavano questa sorpresa e immaginate quale è stata l’emozione all’aeroporto
quando arrivarono, insieme ai genitori, la zia Giuseppina, Lorena, Mimmo, Angelo e
Federico!!!
Lorena dice che fino ad oggi non possono
non parlare e ricordare tutti i bellissimi
momenti trascorsi insieme. Copio quanto
scrisse mia cugina Angela: nell’Agosto 2009 ci siamo riuniti a Panni dopo 57 anni di
nostalgia, insieme alla nostra zia Maria sempre residente nel nostro caro paesello, il
sogno delle sorelle Giuseppina e Angela Rainone si é fatto realtà. Quella allegria l’
abbiamo continuato a casa mia in Buenos Aires qui in Argentina insieme a noi si è
unita Nélida Capobianco nostra cugina, figlia di pannese e innamorata di Panni”.
Nèlida Capobianco Buenos Aires Argentina – febbraio 2010
Che bello…57 anni di nostalgia e poi il sogno delle sorelle si è avverato, sono tornate
a rivedere il loro paesello natio e la loro zia Maria…che bello. Complimenti.
LA POSTA
Il Castello
5
aprile 2010
Gentile Direttore, desidero esprimere tutto il mio compiacimento per le notizie riportate sul nostro giornale. Appena ricevo la rivista,
comincio a “dissetarmi”. Iniziative lodevoli in tutti i sensi. Che dire poi del calendario? Una meraviglia! Finalmente possiamo
leggere che il nostro paesello è in crescita e sa dare serenità a tutti. Cosa non facile oggi, con tutte le brutture che sentiamo
intorno…
Merito di tutti i dirigenti locali che hanno collaboratori validi per una buona riuscita di intendi. Mi spaice non poter essere presente
per ragioni di età (87 anni), ormai capita di venire a Panni solo una volta per visitare i miei cari defunti. Noto che tante cose sono
cambiate e non ritrovo più la mia infanzia, ma sono fiera di essere pannese! Saluto tutti, in particolare il direttore Pietro che avrei
voluto conoscere personalmente, qualche anno addietro.
Maria Wanda Rainone Vox – da Bari
Gent.ma signora, sbaglierò, ma credo di averla vista a Panni in agosto al Castello, nel 2008 o 2009 non ricordo bene, accompagnata
da Ercole Rainone, ex sindaco di Panni nonché suo parente e fui tentato di avvicinarla per stringerle la mano e conoscerla
personalmente, ma così non fu, la persi di vista e rinunciai. Se era lei quella signora è proprio come la immaginavo e immagino
tutt’ora: una donna distinta, di nobile portamento anche se poggiava su un bastone, e, dal modo con cui discuteva con Ercole e
dalla sua gestualità, esprimeva carattere deciso e volitivo, nonché competenza sul tema in discussione. Era lei? Se non lo era fa
nulla, perché per me rimane quella sua immagine, di una donna fiera della sua stirpe e del luogo natio e, l’assicuro, sono elementi
questi che ci avvicinano tantissimo annullando barriere quali l’età, la lontananza ed altro. Ci conosciamo bene noi pannesi e ne
siamo fieri. Abbi la mia personale stima e quella di tutti i lettori del nostro giornale che certamente la condividono con me pienamente.
Cordialità e arrivederci.
* * * *
A “Il CASTELL0” dir. Pietro De Michele - Foggia.
Lo sapevo che andava a finire così CARISSIMO PIETRO. Ho voluto di proposito stare alla finestra a guardare.
Carissimo Pietro si vede che le buone ragioni hanno prevalso e mi fa estremamente
piacere constatare che c’é (in questo mondo arruffato) chi camminina tenendo i piedi
per terra. Prendo a prestito alcune parole scritte dallo stim/mo Donato De Michele ”E’
un corpo senza l’anima” si é vero perdonami; Il CASTELLO on line sarebbe meno di
niente (per me) e non potrebbe essere diversamente.
Mi fermo quì - Vado a mettere mano al portafoglio per la chiesetta al convento. Salutissimi.
Al vulcanico Donato De Michele
Ho letto su “LA POSTA” quanto da te scritto: ”L’importanza dello stampato é indispensabile,
altrinenti il periodico per SOLO ACQULTURATI non ha futuro: é un corpo senza l’anima
popolare, si scrive per tutti e non solo per i più fortunati.
Dunque, io come sono mi sento già fortunato pur non sapendo e non volendo “Navigare”
quindi, se io imparo divento un acculturato, con l’anima nobile e ancora più fortunato! Quando ne avrai la possihilità,
gradirei che tu mi spiegassi meglio. Grazie di cuore GOOD BYE.
Vito Di Rienzo Prato, 09/02/1O – PRATO
Caro Vito, non volendo ripetermi, ribadisco che volere e potere sono cose che, spesso, non coincidono… purtroppo.
Andiamo avanti. Il web? Meglio lasciar perdere... per il momento.
UN COMPAESANO DOC: DONATO DE MICHELE
Lo conosciamo tutti, anche se da tempo residente a Torino, dove ha svolto la sua attività professionale, dove vive con la
consorte Anna e i due figliuoli, Giuseppe e Walter; lo ricordiamo tutti, perchè ogni anno, in estate, è presente a Panni, perchè
redige articoli e “spunti” critici per il nostro giornale “Il Castello”. In questa sede si
vogliono sottolineare alcuni aspetti, se non latenti, poco
evidenziati della personalità di Donato De Michele,
aspetti che onorano la nostra pannesità.
Innanzitutto ci complimentiamo con lui per la sua feconda
attività poetica, che riscuote successi sempre più ampi:
una sua poesia sul Natale è rimasta esposta accanto
al presepe della Parrocchia S. Leonardo Murialdo di
Torino, per tutto il periodo natalizio; lo Stato del
Massachusset di recente lo ha premiato con un diploma
d’onore per la pubblicazione “Maamm e lu paeesi sui”,
la prima in vernacolo pannese. E ricordiamo i versi per
il 50° di sacerdozio di Don Michele, musicati dal compianto prof. Pasquale D’Angelico,
mentre si sottolinea la notevole quantità di composizioni, tutte apprezzabili per
immagini, per metafore, per eleganza formale.
La lirica di Donato De Michele è innanzitutto una poesia narrante, che dice della
vicenda umana e della nostra società; ed ecco che il poeta ben presto con immagini
ed idee ci invola nel mondo emozionale, in cui esalta i valori dell’etica e delle virtù
civili.
Donato De Michele è tra gli animatori delle onoranze ai Caduti in guerra, quelle
onoranze che si tributano in agosto; è attento che si citi Panni nelle carte topografiche
della Editrice De Agostini; è solerte nel fornire (a sue spese) pubblicazioni pannesi
a biblioteche pubbliche. Mi fermo qui, perchè l’elenco sarebbe troppo lungo. Donato è, insomma, un pannese dal grande
cuore.
Prof. Leonardo De Luca
Il Castello
aprile 2010
DALLA REDAZIONE DI PANNI
6
COMUNE DI PANNI
Le novità dall’Assessorato al Turismo e all’Ambiente: la raccolta differenziata, i
progetti avviati e le nuove iniziative.
Carissimi amici, avrei voluto iniziare la
rubrica sul mio assessorato parlando non
del turismo come faccio di solito, ma,
dell’ambiente annunciandovi qualche novità.
Purtroppo nonostante gli sforzi
dell’amministrazione comunale la differenziata non è ancora partita, ma, sia chiaro, come il Sindaco ha detto nell’incontro
semestrale con la popolazione, la problematica è insita nell’ATO di Deliceto. Credo che in tanti di voi avranno molto spesso
sentito parlare di questa A.T.O., ma, nessuno credo abbia idea di cosa si tratta, vi
spiego meglio cercando di farlo in parole
semplici. In forza della legge nazionale e
quindi regionale, i comuni soprattutto i
più piccoli, hanno obbligo di consorziarsi
in particolar modo per ambiti com’è quello
della raccolta dei rifiuti solidi urbani e
appunto per la raccolta differenziata.
Nonostante siano passati ormai anni non
si trova l’accordo all’interno del consorzio
per la scelta del presidente. Mi fermo qui,
ma, è giusto anche dirvi che il nostro
impegno di amministratori sarà diretto a
cercare una soluzione affinché, Panni,
come gli altri comuni del subappenino
dauno, ha bisogno di modernizzarsi nel
settore ambientale. Intanto vi comunico
che l’ ufficio competente del nostro comune ha già preparato la campagna di sensibilizzazione, spero quindi che nel prossimo
numero possa darvi questa buona notizia
e si possa già iniziare a differenziare per
l’inizio dell’estate.
Detto questo e in merito alla scaletta che
ho fatto in calce vi annuncio che quasi
sicuramente questa estate il Panni Expo
che oramai è arrivato alla terza edizione
finalmente esploderà.
In che senso? Semplice, finalmente ci
saranno un po’ di fondi per far crescere
questa iniziativa, è superfluo fare promesse
mendaci, ma, credo che quest’estate avremo le giuste chance per lanciare questo
progetto almeno a livello provinciale. Voglio ricordarvi che questo sarà probabilmente l’ultimo anno in cui si esporrà gratuitamente anche per incentivare gli
espositori che vengono da fuori. L’Expo
è soltanto un mezzo mediante il quale si
cerca di rendere visibile le nostre potenzialità, ma, non deve ridursi ad una manifestazione dei tre giorni del 20, 21e 22
agosto. Il senso di tali manifestazioni è di
far capire ai produttori e quindi agli espositori locali di impegnarsi regolamentando
la propria attività e quindi di certificarla.
Vi informo infatti che sono in trattative
con la camera di commercio per fare qualche seminario chiarificatore per avere
informazioni dettagliate su come poter
aprire un’impresa/azienda seppur di piccolissime dimensioni. Capisco che siamo
tutti un po’ afflitti dalla pesantezza e
dall’incerta durata della crisi economica,
ma è fondamentale riscoprire le antiche
virtù di un paese cresciuto dal basso e da
una forte vitalità. Bisogna rinsaldare il
tessuto del territorio e pensare che per
crescere in tutti i settori dobbiamo anche
iniziare a creare rischiando anche qualcosa
di noi stessi in una nuova esperienza e non
parlo solo di moneta, ma anche di risorse
umane, difatti non bisogna sentirsi vittime
perché uno dei problemi più grandi dei
nostri territori è la mancanza di qualificazione e preparazione.
Sono spiacente ma per la mole di articoli
su questo numero non posso mostrarvi la
brochure turistica e per il Panni Expo, se
Già nell’aria si sente odore di festa i primi
profumi d’estate della terra di Panni iniziano a diffondersi nell’aria e iniziano ad
arrivare anche le prime mail per avere
informazioni sulle manifestazioni estive
ma soprattutto sulle gite. Allora in primis
vi dico che dai primi di giugno si inizia
ad andare al mare, al momento credo una
volta alla settimana e anche se non si arriva
col numero minimo per gli autobus organizzo delle macchine, la località al momento scelta è Mattinata. Dal 25 luglio
all’11 agosto oltre al mare ho inserito nel
palinsesto una gita turistica e soprattutto
rilassante a Ischia con arrivo in mattinata
per passare la giornata alle Terme Giardini
di Poseidon o di Castiglione (con venti
piscine termali, saune, fanghi e massaggi)
pernotto e permanenza del giorno seguente
nel meraviglioso isolotto di Procida. Altro
AVVISO PER GITE
ED ELICOTTERO
appuntamento questa volta non in nave
(come la scorsa estate), ma, con due elicotteri per le quasi incontaminate Isole
Tremiti. La differenza con gli altri anni e
che quest’anno cercherò di ridurre il numero di persone per viaggio orientativamente 30 per Ischia e Procida e 13 persone
(ad elicottero). Alcuni futuri passeggeri
hanno confuso un po’ la questione elicotteri, difatti, quelli per le Isole Tremiti sono
nelle prime due settimane di agosto, invece,
“Panni dall’alto”, ossia i giri turistici in
elicottero sul nostro paese, sarà il 22 agosto
nell’evento del Panni Expo. Per quanto
riguarda i biglietti sono disponibili negli
esercizi commerciali di Panni, chi viene
del dr. Rocco Gesualdi
vi sara’ spazio la inseriremo sul prossimo
numero.
Dopo questa piccola parentesi passo al
prossimo progetto che è quello del Panni
Exchange seconda edizione. Focus del
progetto è di stringere i rapporti con le
comunità pannesi all’estero; quindi due
giovani di Panni andranno dal 5 al 20
luglio a Montreal per fare un viaggio conoscitivo. Quest’anno il primo compito
dei due viaggiatori pannesi sarà quello di
consegnare alla comunità di Montrèal due
quadri della Madonna del Bosco e di San
Costanzo Martire donati dall’Amministrazione Comunale di Panni. Doni
scelti in quanto dopo trascorsi telefonici
e la visita dell’attivissimo Assessore
all’Agricoltura Paolo Cotoia a Montreal,
si è appreso che vi erano difficoltà nel
trasporto delle statue dei nostri venerati
Protettori. Devo assolutamente fare i complimenti al presidente dell’ASCAP Tony
Montecalvo che con l’ausilio dei suoi
validissimi collaboratori non si ferma mai
dinanzi a niente! Bravo Tony! Panni ti e
vi ringrazia! In merito allo scambio culturale i ragazzi dal Quebec verranno sempre
dal 13 al 28 agosto e quest’anno oltre a
collaborare nelle manifestazioni comunali,
avranno l’arduo compito di fare uno speech, cioè, un discorso con i loro compagni
da Panni sull’esperienza vissuta.
da fuori può invece prenotarli già tramite
mail o telefono al Direttore o a me, stessa
cosa dicasi per i viaggi alle Isole: affrettatevi a prenotare anche per chi viene
dall’estero perché i posti disponibili sono
pochi. 0039 333 6534455.
Durante la terza edizione del Panni Expo
vi saranno svariati corsi come quello di
pittura, di ballo, di decoupage a cura di
Anna Maria Ragno dell’Associazione
Armonia Pannese e corsi di sartoria,
cucito e uncinetto con le magistrali
insegnanti Lina Senerchia, Filomena
Procaccini e Maria Rucci. Chi intende
partecipare come corsista o insegnante
ai progetti o proporre altri tipi di corsi
estendendoli anche a luglio e tutto agosto,
puo’ chiamare al 333 6534455.
DALLA REDAZIONE DI PANNI
Ma ora passo ad un nuovissimo argomento
volto sia al turismo che alla valorizzazione
delle nostre skills locali. Panni ha aderito
al progetto ANCI denominato
“Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali” con
l’alto patronato del Consiglio dei Ministri
e il Dipartimento della Gioventù. Siamo
riusciti a rientrare nel progetto come si
suol dire per un pelo.
Difatti per rientrarvi era necessaria l’unione
di almeno cinque comuni ed è stato così
che nel progetto si sono uniti dei comuni
della provincia di Foggia ed altri della
provincia di Avellino, proprio al fine di
avvicinarci e unire le nostre forze per non
dimenticare le origini meravigliose del
nostro territorio.
Passo a descrivervi meglio l’intento
dell’iniziativa. Il comune capofila del
progetto “RADICI ETHOS” è quello di
Vallesaccarda che ha maggiormente coofinanziato l’iniziativa. Il progetto intende
muoversi sul piano della promozione dei
beni culturali “immateriali”, soprattutto
quelli legati alle tradizioni, costumi, musiche, danze e canti tradizionali, e che
affondano quindi le radici nella cultura
popolare contadina e artigianale degli
ultimi due secoli, con conseguente riscoperta e valorizzazione di lingue e dialetti,
feste, sagre, fiere, gastronomia tipica, ecc.
Molto è stato già fatto sul piano della
registrazione, catalogazione ed archiviazione, del patrimonio “immateriale” musicale e coreutico; moltissimo c’è da fare
per renderlo fruibile al grande pubblico,
ed in particolare ai giovani, non solo sottoforma di patrimonio folkloristico da
ascoltare e/o guardare, ma come complesso
di valori da vivere, di cui riappropriarsi
(folk vissuto). Il contesto entro il quale ci
si vuole inserire è quello del “popolo delle
danze” costituito, sia a Panni in Italia che
all’estero, da migliaia di associazioni e
soci che, a partire dalle musiche e danze
popolari multietniche, organizzano e partecipano ad eventi grandi e piccoli (festival,
stages intensivi e corsi settimanali, laboratori scolastici e per gli adulti commessi
a raduni, feste e sagre di prodotti rigorosamente locali certificati).
In tale contesto il folk viene appunto
“vissuto”, e non solo “ascoltato” come nei
concerti world music, o solo come nelle
“rappresentazioni folkloristiche”; il valore
aggiunto del “folk vissuto” è costituito
appunto dagli stagisti/corsisti che nelle
occasioni propizie si trasformano in
“danzatori”rendendo molto più coinvolgenti le svariate manifestazioni.
Il particolare rilievo che all’interno del
progetto si intende dare alle danze, e alla
musica per la danza, produce quindi un
valore aggiunto sia per i partecipanti che
per chi organizza eventi, con effetti positivi
sul piano individuale, culturale, sociale,
spettacolare e turistico economico.
Quest’ultimo non per essere di parte dato
che si parla di turismo è il punto pregnante,
difatti, non possiamo aspettare per tutta la
vita sempre e solo i fondi delle opere
pubbliche cementificatrici ma dobbiamo
implementare il settore turistico certificato
e soprattutto retificato e qualificato altrimenti ciò che faremo sarà sempre vanificato dalla non consequenzialità.
Confido in una grande partecipazione al
progetto RADICI ETHOS, anche perché
le attività espressive che utilizzano il corpo
in movimento come il teatro, animazione
ludica e per l’appunto la danza mettono
in moto i muscoli che di solito non vengono
sollecitati nella quotidianità e ne libera la
relativa energia. Ciò produce un abbassamento delle “difese nevrotiche” dei partecipanti predisponendoli ad una maggiore
apertura agli altri e ad un incontro più
autentico e profondo che lascia molto più
spazio alle emozioni.
Quindi potenziamento delle capacità
espressive e di comunicare che, rispetto
al generale impoverimento emozionale e
relazionale delle ultime generazioni, sono
l’antidoto migliore alla paura dell’altro,
del diverso; fobie che ci portano dritto al
disagio giovanile diffuso e a possibili
risposte sbagliate ai propri dilemmi esistenziali, forse a Panni mancano gravi
fenomeni di bullismo, razzismo, droghe,
Il Castello
7
aprile 2010
alcool o microcriminalità, ma non vi preoccupate ne abbiamo tantissimi altri….
Si aggiunga che nelle musiche, nei canti
e nelle danze popolari tradizionali si sono
condensate le sagge risposte che i nostri
antenati contadini o piccoli artigiani, nel
corso di uno o più secoli, hanno dato per
affrontare, superare o celebrare i momenti
difficili o importanti della loro vita, sia
sociali che individuali, per “destorificare
il negativo”, per usare la terminologia di
Ernesto De Martino in “Sud e magia”
(canti, e danze, di lotta, di lavoro, patriottici, propiziatori, devozionali, canti
d’amore, serenate, di questua, ecc.).
Vedete, l’energia che si riceve quando si
entra nello “spirito” di qualsiasi danza
popolare deriva anche da questa antica
saggezza che si risveglia, inconsapevolmente, e prende vita dentro chi la pratica.
Da un punto di vista sociale la miriade di
attività organizzate dalle associazioni del
settore, per quanto di nicchia, sono anche
una risposta alla omologazione culturale
che, nel bene e nel male, produce la centralizzazione dei mass media, sono anche
uno strumento di partecipazione sociale
attiva alla vita della comunità.
Per finire da un punto di vista turistico
come prima accennavo sono molto rilevanti
gli spostamenti del “popolo delle danze”
da una manifestazione all’altra, anche per
interi week-end o settimane a seconda
continua a pag. 8
CITTÀ DI PANNI
Laboratorio Gruppo folk “Li Scazzematjédde”
Sabato 20 e domenica 21 marzo 2010 - Stage di “Pizzica Pizzica” con i ballatori
di Montalbano OSTUNI
- Giovanni Amati... canto e ballo salentino
- Anna Maria Bagorda... organetto e ballo
- Rossella Ciacco... ricercatrice universitaria, danze e cultura popolare
- Lo stage avrà durata orientativa di undici ore
- Inizio sabato 20 marzo dalle ore 15.45 alle ore 20.00 - domenica 21 dalle ore 08.45
alle ore 13.00 (pausa pranzo con possibilità di menù turistici) e dalle ore 15.00 alle
ore 19.00
- Lo stage si terrà presso la palestra comunale di Panni (FG) e sarà aperto anche ai
non residenti e ai dilettanti, in quanto, si partirà dalla storia dei balli e della tecnica
basilare della “pizzica pizzica”
- Costo dell’intero stage euro 15 (per i non tesserati euro 20/possibilità di tesserarsi
al momento dell’iscrizione).
Come si evince dal volantino riportato a Panni sono iniziati i laboratori di danze
popolari del Gruppo folk “Li Scazzematjédde”
al primo che è stato per l’appunto la pizzica
pizzica hanno aderito ben 63 persone molte
delle quali dai paesi limitrofi ma anche da Vasto
e persino da Grenoble Francia. Ricordo che i
prossimi corsi saranno sempre aperti anche a
chi non fa parte del gruppo folkloristico e
vertiranno sul walzer pannese, valzer viennese,
la tammuriata stile agronocerina e per finire
il sirtaki greco. Avendo ricevuto telefonate da
persone che vengono a Panni solo nel periodo
estivo vi annuncio che forse ripeteremo alcuni laboratori ad agosto e, particolarmente,
nel Panni Expo nelle vie di Panni. I contatti per le info sono sempre gli stessi ossia:
Rocco al 333.6534455 - Amedeo 348.4935946 e Cristina al 340.2655005.
Il Castello
aprile 2010
DALLA REDAZIONE DI PANNI
continua da pag. 7
dell’evento organizzato, e ciò si traduce
positivamente in termini di immagine e
visibilità per i Comuni ospitanti oltre che
in termini economici.
Per quanto concerne il lato tecnico, il
progetto prevede una rete di Comuni molto
vicini tra loro per i quali è stata pensata
una serie di eventi, alcuni intensivi ed altri
decentrati nel tempo: gli uni e gli altri
consentiranno da una parte di radicare il
“folkvissuto” nel territorio e dall’altra i
Comuni avranno la possibilità di moltiplicare gli scambi e di interagire tra di loro
e con i contesti via via più vasti: regionale,
nazionale ed estero mediante varie manifestazioni e festival.
Per concludere e spero di non essermi
dilungato troppo - ma, è importante specificare i benefit di questo progetto che non
è troppo dispendioso, al contrario da un
paniere ampio di benefit a tutta la comunità, alle associazioni ed attività commerciali - siamo in presenza di eventi che
interagiscono profondamente col territorio
contrariamente a quanto potrebbe succedere organizzando un mega concerto. La
partecipazione al progetto ANCI “Radici
Ethos” è stata fortemente voluta
dall’Assessorato di cui mi occupo con
l’avallo di tutta l’Amministrazione, Chiunque voglia avere informazioni più dettagliate può contattarmi in qualsiasi momento. Il palinsesto del progetto sarà noto a
luglio. Rocco 333 6534455
Chiedo venia per la mia superficialità, negli scorsi numeri non ho mai parlato dei
nostri giovani, in questo numero cercherò di farmi perdonare.
Vorrei che tutti i pannesi soprattutto coloro i quali non vivono nel nostro piccolo
paese, sappiano che i nostri ragazzi sono pieni di vitalità e di iniziative anche durante
l’inverno, difatti, due sono gli eventi che hanno dato atto della loro laboriosità per
Panni: il veglione di capodanno e la festa di carnevale.
Se proprio devo essere sincero oltre ai plausi devo fare una piccola critica (scherzosa)
sull’ultimo evento ossia la festa per carnevale svoltasi come quella dell’ultimo
dell’anno presso la palestra scolastica, i nostri giovani dopo aver organizzato la festa
in maschera hanno pensato bene di non indossare abiti carnevaleschi, ergo le maschere
erano ben poche tra cui lo scrivente!....ma pieni di buona volontà gli organizzatori
hanno promesso di farsi perdonare l’anno prossimo vestendosi!
Naturalmente scherzo, ciò che davvero per me risulta significativo è il lavoro che
hanno svolto egregiamente con il lauto aiuto di Pasquale il nostro Sindaco, il quale,
non si tira mai indietro quando si tratta di far crescere i nostri ragazzi.
A pensarci bene ad aiutarci sono in particolar modo i giovani con il loro esemplare
amore per Panni vissuto con gioia, spensieratezza e tanta umiltà come dimostrato
nuovamente nell’ultimissimo evento della sera di Pasqua.
I nostri ragazzi, pur vivendo in un territorio non sempre facile, per una serie di
motivazioni, hanno avuto la sagacia di trasformare una palestra in una vera discoteca
con la forte presenza dei giovani di paesi limitrofi.
Francamente credo che valga la pena dilungarsi sui giovani più di ogni altro progetto
materiale, di cui ci possiamo occupare perché dobbiamo e ribadisco dobbiamo avere
grande rispetto per le loro capacità: le capacità dei giovani che amano Panni e che
fanno di tutto per mobilitarsi.
AI GIOVANI DI PANNI dico anzi diciamo…grazie richiamando un vecchio detto
che dice: di fronte ai problemi loro non agiscono ma reagiscono!
Permettetemi di elencare in ordine alfabetico gli organizzatori:
Cotoia Donato, De Cotiis Anna, De Cotiis Costanza, De Cotiis Vito, De Luca Maria,
Mansolillo Danida, Montecalvo Anna & Montecalvo Giusy ah… dimenticavo il
grande tutor Vito De Luca!
ARMONIA PANNESE
Si porta a conoscenza del giornale e
dei pannesi nel
mondo che, dopo
aver costituito, con
atto privato, il giorno 1 gennaio 2010,
l’Associazione Bandistica, Folkloristica,
Musicale e Culturale “ARMONIA
PANNESE” il giorno 18 febbraio 2010
ho provveduto a registrare fiscalmente e
giuridicamente la suddetta associazione.
I soci fondatori e quindi il primo direttivo
costituito è il seguente: Presidente: De
Cotiis Amedeo - Vice presidente: Giovanni
Mastrangelo - Segretaria: Colacone Cristina - Tesoriere: Anna Maria Ragno - Consigliere delegato alla rappresentazione del
gruppo folk: Gattulli Pietro - Consigliere
delegato alla coordinazione del gruppo
folk: Rocco Gesualdi - Consigliere delegato alla coordinazione del concerto bandistico: Mansollillo Alfonso.
Quest’associazione si prefigge, di far si
che tutte le realtà musicali pannesi come
concerto bandistico e gruppo folklortistico
formino un gruppo compatto e ben armonizzato al fine di vedere queste realtà
aspirare a livelli sempre più alti
8
a cura di Amedeo De Cotiis
nell’operare e a trovare sempre più nuove
iniziative per vederle un giorno riconosciute non solo nel nostro territorio ma
anche a livello nazionale e internazionale.
Chiunque voglia far parte di tale realtà
come socio sostenitore può tesserarsi versando la piccola cifra di ¤ 7.00 annuali ad
un membro del direttivo. I musicisti o
facenti parte del gruppo folkloristico che
vogliono tesserarsi devono versare la quota
di ¤ 10.00 annuali poiché comprendente
¤ 3.00 per assicurazione annuale.
L’Associazione ha un conto bancario per
le eventuali donazioni. E' in fase di costruzione il sito ufficiale “ARMONIA
PANNESE” curato dal web master Massimo Liscio visitabile al link:
www.armoniapannese.it
Contatti: Maestro Giovanni Mastrangelo
cell. 3491536530 - Amedeo De Cotiis
cell. 3484935946
LA GINARICETTA
Ci scusiamo per la
mancanza negli altri
numeri ma la nostra
Gina questa volta ci
proporrà un piatto
succulento e al contempo alleggerito la CARBONARA LIGHT
Ingredienti:
Due zucchine e due uova
500 g di fusilli corti
Preparazione
Soffriggere prima la cipolla con le zucchine. In una ciotola intanto sbattere solo il
tuorlo delle uova e mescolarle con il formaggio e il soffritto già fatto. Lessare la
pasta, ma attenti a toglierla dall’acqua al
dente per poi condirla con il preparato in
una ciotola e buon appetito a tutti i lettori
dalla nostra simpaticissima Gina. La particolarità di questa ricetta è che pur ispirandosi alla classica carbonara è molto più
leggera in quanto anche la pancetta viene
sostituita da un ortaggio. Tempo di preparazione quindici minuti quindi ottimo per
le donne e gli uomini super impegnati.
Vino consigliato un buon vino rosso non
pesante o anche un bianco frizzantino.
DALLA REDAZIONE DI PANNI
PASQUA
origini,tradizioni e curiosità a cura dell’insegnante Rainone Raffaele
Il nome Pasqua deriva dall’ebraico Pèsach (passaggio),
parola accolta poi dal latino con il termine Pascha. E’ la
massima festività della liturgia cristiana e rappresenta il
mistero della risurrezione di Cristo.
gli albori del Cristianesimo, la risurrezione era ricordata
ogni domenica. Successivamente, la Chiesa cristiana decise
di celebrarla soltanto una volta l'anno, ma parecchie correnti
religiose dibatterono tra di loro per stabilire la data dell'evento.
Le controversie ebbero termine con il concilio di Nicea dei 325 d.C., che affidò alla
Chiesa di Alessandria d'Egitto il compito di decidere ogni anno la data.
Partendo dalle norme dei concilio di Nicea, per le quali la Pasqua doveva cadere la
domenica seguente la prima luna piena di primavera, oggi la data si calcola scientificamente, sulla base dell'equinozio di primavera e della luna piena, utilizzando per il
computo il meridiano di Gerusalemme, luogo della morte e risurrezione di Cristo. E'
da notare come la data della Pasqua ortodossa non coincida con quella cattolica, perché
la Chiesa ortodossa utilizza per il calcolo il calendario giuliano, anziché quello
gregoriano. Pertanto, la Pasqua ortodossa cade circa una settimana dopo quella cattolica.
La tradizione dell'uovo pasquale ha origini antichissime. Infatti, i contadini della antica
Roma erano soliti sotterrare nei campi un uovo dipinto di rosso, simbolo di fecondità
e quindi propizio per il raccolto. Ed è proprio con il significato di vita che l'uovo entrò
a far parte della tradizione cristiana, richiamando alla risurrezione di Cristo ed alla vita
eterna.
La tradizione delle uova di Pasqua si ritrova oggi in molti paesi, ma le uova non sono
donate ai bambini nello stesso modo. In Germania, per esempio,è un coniglio a portare
le uova. La vigilia di Pasqua, i bambini preparono un nido di paglia che i genitori
nascondono nel giardino o in casa. Nel nido si mette, di solito, una carota. Si tratta di
un regalo per il coniglio che durante la notte farà il giro di tutte le case per lasciare
uova di cioccolato e altri dolci nei nidi.La mattina dopo i bambini partono alla ricerca
delle uova.Anche in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti c’è la tradizione del
coniglio pasquale.
Oltre alla delizia delle uova di cioccolato, in tutto il mondo esistono tradizioni pasquali
che prevedono la realizzazione di uova artistiche. In particolare, bellissime e famose
sono le uova ucraine, dette Pysanky, ossia "cose che sono scritte sopra". Le Pysanky
sono realizzate con un processo di tintura fissato con cera e donate in un cestino di
vimini foderato d'erba. Dal venerdì santo fino alla domenica di Pasqua, le campane
delle chiese italiane non suonano, in segno di dolore per il Cristo crocifisso. Anche in
Francia esiste questa usanza e ai bambini si dice che le campane sono votate a Roma.
La domenica mattina, mentre i bambini guardano in cielo per scoprire se riescono a
vedere le campane che ritornano, i genitori nascondono in casa uova di cioccolata.
Essendo la maggior parte degli scandinavi
di religione luterana, la Pasqua assume un
Il 18 marzo 2010 si è laureato in significato minore ed è considerata un
Giurisprudenza per le Imprese giorno di vacanza. Il folklore finlandese
presso L’Università di Bologna vuole che le streghe volino in cielo tra il
“Alma Mater Studiorum” Gianni venerdì santo e la domenica di Pasqua.
Mottola, di Giuseppe e di Rosa Infatti, in alcune zone della Finlandia si
usa ancora accendere falò la notte dei saFranca Rauseo.
Auguri di una ricca carriera piena bato, in memoria dell'antica tradizione di
scacciare le streghe dal proprio focolare
di tante soddisfazioni.
domestico.
UNA GIORNATA PARTICOLARE DEL BRAILLE: 21 FEBBRAIO
Istituita nel 2007, la giornata si celebra annualmente il 21 febbraio, quale
momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle
persone non vedenti. La data coincide con la Giornata mondiale della
difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco, l’organizzazione delle
Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.
Infatti, il Braille consente ai ciechi di accedere al patrimonio culturale scritto
dell’umanità.
Il Castello
9
aprile 2010
LA FESTA DELLA MAMMA
La festa della mamma ha origini antichissime, poiché già gli antichi Greci dedicavano
alle loro genitrici un giorno all’anno, festeggiando la Dea Rea, madre degli dei. Feste
in onore della nascita e della maternità
venivano celebrate anche tra gli antichi
Romani, che salutavano l’arrivo di maggio
e della primavera con un’intera settimana
di festività, dedicate alle rose e alle donne.
Come i Romani, anche gli antichi Umbri,
a maggio, ricordavano la dea dei fiori e
regalavano rose alla loro amata. Una “festa
della mamma” veniva celebrata anche
nell’Inghilterra del 1600.
Nel XVII secolo infatti, in Gran Bretagna,
la quarta domenica della Quaresima, veniva
celebrato il “Mothering Sunday” il giorno
in cui chi lavorava lontano da casa poteva
tornare dai genitori e onorare la propria
madre, offrendole il dolce “Mothering
cake”... Questa festa pagana, con il diffondersi del cristianesimo, venne acquisita dalla
Chiesa, divenendo il giorno in cui si celebrava la “Madre della Chiesa:forza spirituale
della vita e protezione dal male”, ma anche
la propria madre terrena. La “madre”
dell’evento che oggi viene festeggiato in
quasi tutto il mondo, fu però,una donna
americana.
La festa della mamma, festeggiata la seconda domenica di maggio ha infatti origine
negli Stati Uniti.
Inizialmente proposta dalla signora Julia
Ward Howe, nel 1872, come giorno dedicato
alla pace, divenne una festa nazionale nel
1914, grazie alle petizioni di Anna Jarvis
di Philadelphia. Anna Jarvis, infatti nel
1907, desiderosa di ricordare l’anniversaro
della morte di sua madre, persuase la sua
parrocchia a Grafton, nel West Virginia, a
celebrare l’evento la seconda domenica di
maggio.
L’anno successivo tutta Philadelphia
festeggiò la festa della mamma.
I sostenitori della Jarvis iniziarono quindi
a scrivere a ministri e uomini d’affari per
proporre la festa come giorno nazionale, e
già dal 1911 l’usanza si era diffusa in quasi
tutti gli Stati americani.
Sul finire del 1914, il Presidente degli Stati
Uniti Woodrow Wilson ufficializzò la festa
come festività nazionale, da tenersi ogni
anno nella seconda domenica di maggio.
Oggi le mamme di quasi tutto il mondo
ricevono piccoli pensieri e fiori dai loro figli,
a testimonianza dell’affetto e della riconoscenza di questi. Anche se non tutti i paesi
festeggiano la seconda domenica di maggio,
l’usanza di regalare rose color rosa alle
mamme e di portare rose bianche sulle tombe
delle mamme morte è quasi mondialmente
diffusa. In questo lieto giorno, in cui le
mamme sono circondate di amore, affetto e
piccole attenzioni si dovrebbe anche riflettere
sulla figura della mamma nella nostra società.
Il Castello
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE
aprile 2010
50° di Matrimonio
Saverio Calitri e Anna Montecalvo il
19 ottobre 2009 hanno festeggiato il loro
50° anniversario di
matrimonio con i loro
figli, nipoti, amici e
familiari tutti e
poiché seguono assiduamente le notizie
della gente pannese
vicina e lontana sul nostro giornale, è loro
desiderio che anche questa notizia fosse
pubblicata e divulgata nel mondo pannese.
Cosa che facciamo volentieri inviando
loro i nostri più affettuosi auguri per una
lunga vita ancora e sempre insieme.
Tantissimi auguri a Cocciardi Leonardo
(nardin re cocc) e Senerchia Lina (nostra
bravissima
sarta di
Panni) per le
loro nozze
d’oro festeggiate a
Pioltello in
provincia di Milano il 13 marzo 2010 con
i figli Anna e Renato, il genero Rocco e
i nipoti. Auguri da tutta la comunità pannese. La Redazione di Panni.
(N.d.R.: hanno scelto di pubblicare le foto
della loro gioventù, riconoscibili da tanti
pannesi).
Pensionamenti
In ordine cronologico di date il primo dei
nostri compaesani che ci hanno raggiunto
nel meritato riposo dal lavoro,tanto per dire,
ma sappiamo benissimo che così non è, a
conferma di quanto asserito è proprio il
caso del nostro illustre compaesano dr.
Costanzo Mastrangelo, andato in pensione
dal 31.03.2010
quale Primario del
reparto Pediatria
degli OO.RR. di
Foggia, ma che
continua a svolgere
la sua attività medica presso il suo studio privato noto a tutti
noi foggiani-pannesi, non solo ma, sappiamo tutti ormai, che da ben 25 anni, porta
avanti anche la magnifica e lodevole attività,
nella sua veste di Presidente, di quella
grande struttura sociale che è oggi
l’AS.SO.RI.
L’AS.SO.RI.
Associazione per
la Promozione
Socio Culturale
Sportivo Dilettantistica e la Riabilitazione
dell’Handicappato - è un Ente Morale
riconosciuto dalla Regione Puglia - Decreto n. 29 del 12-2-87 . L’Ente AS.SO.RI
opera nel campo dell’handicap dal 1981
al fine di favorire l’integrazione sociale
dei soggetti in difficoltà.
L’attività di questa Associazione non è
possibile enumerarla in sintesi, perchè
enorme è la vastità della sua sfera di competenza finalizzata a scopi socioassistenziali ai tanti bambini-giovani handicappati che ne hanno un estremo bisogno
e questo già sarebbe bastevole ma è presente in tanti altri campi socio-culturali
che riguardano la città di Foggia. Coloro
che ne hanno modo e possibilità possono
linkare questo link www.assori.it in Internet e ne avranno una idea più chiara.
La comunità pannese, caro Costanzo, ti
ringrazia e ti augura ogni bene e ancora
tanto successo.
Al compimento dei 65 anni, ha tagliato
il traguardo della pensione l’ing. Leonardo Procaccini. Dopo i primi anni
d’insegnamento nelle scuole superiori,
ha lavorato presso il Consorzio di
Bonifica di Capitanata, conseguendo la qualifica
di
Direttore dei
Servizi Tecnici
di Ingegneria,
lasciando traccia
della sua abnegazione, come si
evince dal testo della pergamena che
i suoi colleghi gli hanno dedicato e
che qui riportiamo.
“Ogni stagione del tuo percorso di
vita è stato segnato in modo visibile
e indelebile da realizzazioni concrete
e determinanti, ma tutte forgiate
nell’impegno severo e discreto di ogni
giorno. La nuova fase che ora si apre
è illuminata dalla stima incondizionata
e dall’amicizia dei tuoi colleghi. Tutti
hanno verificato sul campo e quotidianamente la qualità dell’attività
lavorativa profusa senza risparmio,
con assoluta dedizione al Consorzio
e con coinvolgente attenzione ai collaboratori. Si profila ora all’orizzonte
un nuovo impegno, un nuovo divenire:
la conquista del tuo tempo”.
Il 1° maggio, inoltre, ha avuto luogo
a Bari la cerimonia di consegna della
decorazione della Stella al merito del
lavoro, conferita dal sig. Presidente
della Repubblica, essendosi “distinto
nel proprio lavoro per singolari meriti
di perizia, laboriosità, condotta
morale”.
A noi del Castello non resta che aggiungere al caro amico Leonardo le
nostre felicitazioni ed auguri.
10
Ci felicitiamo allo
stesso modo con il
compaesano Antonio
Mastrangelo che dal
09.04.2010 è anch’egli
collocato a riposo
dopo tanti anni di
servizio presso la ASL
FG/3 ex INAM augurandogli di poter
godere in pieno il suo nuovo stato sociale
in tutta salute, benessere e tranquillità.
Battesimi
Durante la
Santa Messa
notturna di
Pasqua è
stata battezzata a Panni
GIADA,
nata a Foggia il 9 febbraio 2010, seconda figlia di
Pasquale Ciruolo, sindaco di Panni e di
Antonella Lapolla, nella foto con nonno
Totonno… con pochi denti ma tanta gioia
nel cuore.
Domenica 11 aprile 2010 è stata
battezzata a Panni GIOVANNA,
nata il 07 novembre 2009,
figlia di Antonio
Calitri e Giuseppina Montecalvo, nipote di
Gianni Calitri, il
nonno più giovane di Panni, e
di Giovanna Del
Vicario. Ai genitori, ai nonni e
parenti tutti le nostre vivissime
felicitazioni per il lieto evento con
l'auspicio di continuare così al fine
di ripopolare la nostra Panni.
Nascite
L’8 gennaio 2010 è nata a San Marco in
Lamis (FG) Angela Villani, figlia di Matteo e Marta
Chiozzi, primogenita di
Luigi e Rachele
Nardella. Ai
genitori, ai
nonni Luigi,
nipote dello
scrivente, e
Rachele, nonché alla bisnonna Marta Maria, sorella
dello scrivente e ai familiari tutti le felicitazioni e gli auguri più affettuosi da parte
della nostra grande famiglia e dai pannesi
nel mondo.
Lauree
L'8 febbraio u.s. la nostra bella ed intraprendente
collaboratrice
della Redazione di Panni, Angela
Rainone, ha
conseguito,
con voto 107, la laurea in Media e Giornalismo presso l'Università degli Studi di
Firenze.
Un altro fiore all'occhiello per la Pannesità!
La foto dice tutta la gioia della famiglia
Rainone (non ho mai visto un sorriso così
smagliante sul volto di papà Leonardo...ne
ha ben donde).
Auguri dalle Redazioni di Foggia/Panni
alla cara Angela.
LAUREA SPECIALISTICA di
Valentina Dibisceglia
Il 24 marzo ultimo scorso presso
l’Università degli Studi di Foggia Valentina Dibisceglia figlia di Marco e Maria
Antonietta De Cotiis ha conseguito la
laurea Specialistica in Progettista e Dirigente dei Servizi Educativi e Formativi
con un bel 110 e Lode.
Ndp: Raggiungendo questo traguardo hai
confermato
quello che pensavamo di te: sei
una persona
speciale, determinata e con
mille doti che ti
porteranno verso
i traguardi migliori per la tua
realizzazione
personale. Noi te
lo auguriamo di vero cuore. Con affetto
il tuo Presidente, Tony Spada e famiglia,
tutto il gruppo teatrale dell’A.S.C.D. PANNI,… mamma e papà.
Ndr: a nome mio personale, della mia
famiglia,e della gente pannese che rappresento abbi, cara Valentina, le nostre più
vive ed affettuose felicitazioni e l’augurio
affinché resti con noi, foggiani-pannesi,
per il tuo lavoro.
Abbiamo appreso da Prato della laurea in
Economia e Commercio di Antonio Longo, figlio del compaesano ed amico Nicola,
conseguita il 26 aprile 2010 presso
l’Università agli Studi di Firenze, con la
tesi di II livello in management
dell’innovazione. Di Antonio abbiamo già
detto della sua
carriera politica
brillantemente
avviatasi quale
consigliere comunale di Prato,
il primo suffragato della sua lista, ora ancor più
in quanto le sue
spiccate qualità di giovane moderno, di
politico di larghe e moderne ideologie, di
figlio di pannese doc si impreziosiscono
nella massima eccellenza. A lui possiamo
dire soltanto di continuare così. La strada
intrapresa non potrà che riservargli ancora
e più soddisfazioni e successi, per la gioia
di mamma e papà e l’orgoglio di noi pannesi tutti. Vai avanti così!
aprile 2010
leggere due poesie dedicate a "zì Assunta";
la prima intitolata “Auguri a nonna Assunta
Calitri” scritta dal poeta pannese Donato
De Michele residente a Torino, e declamata
da Silvia; la seconda intitolata “Cara nonna...” scritta da Silvia Spada e declamata
da Patrizio. L'Amministrazione Comunale
in rappresentanza di tutti i cittadini, con
in testa il sindaco Pasquale Ciruolo, ed il
presidente della Pan s.r.l. Geom. Giovanni
Cocciardi hanno voluto omaggiare “zì
Assunta” con una targa ricordo, un cesto
di ben 100 rose ed orchidee.
Feste di Compleanno
100 anni di Assunta Calitri
dal blog on line dell’ASCD Panni a cura di
Tony Spada http://blog.ascd-panni.it
Nata il 24 marzo 1910 a Panni
5 figli 9 nipoti diretti e 14 pronipoti
Era presente la gente delle grandi occasioni
alla festa dei 100 anni di Nonna Assunta
Calitri r'Capurale, ospite della Casa ospizio
per anziani di Panni, nel pomeriggio di
mercoledì 24 marzo 2010 alle ore 16,00.
Sorreggendosi da sola con un bastone “zì
Assunta”, si è presentata a tutti nel salone
delle feste della struttura dove l'aspettavano
parenti, amici, il personale e semplici cittadini che l’hanno voluta salutare e festeggiare. Ad aprire la manifestazione è stato
il gruppo folkloristico “li Scazzmatiedd”
diretti da Rocco Gesualdi che ha rappresentato balli dell'epoca compreso il ballo
della mietitura. A seguire la dott.ssa Mastrangelo Fiorella,psicologa, ha fatto dono
a “zì Assunta” di una coperta e di una
poesia declamata dall'insegnante Raffaele
Rainone. Subito dopo venivano interpellati
Silvia e Patrizio Spada (pronipoti) per
NUMERI UTILI
Il 26 febbraio è
nato a Foggia
GIOVANNI, il
primo figlio di
Francesco Antonucci e Roberta Corsi, lo annunciano con grande
gioia i nonni Pina Montecalvo e Giovanni Antonucci, ex elettricista a Panni, augurando al piccolo e ai genitori
tanta felicità.
Il Castello
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE
11
Anche Michelina, Maria, Giuseppe, Rosina
e Giovanni, i figli di “zì Assunta”, hanno
voluto ringraziare l' Amministrazione comunale e la Pan s.r.l., facendo dono di due
Crocefissi in legno e argento quale segno
di ringraziamento per l'organizzazione e
la generosità dimostrata. A questo punto
tutti insieme, parenti, amici, cittadini e
ospiti della Casa di cura per anziani, con
“zì Assunta” in testa, ci siamo spostati
nella mensa della struttura dove la Pan
s.r.l. ha offerto un ricco buffet di prelibatezze gastronomiche (prosciutto alla carrettiera, pizzette fritte, cannelloni, lasagne,
parmigiana,
pizza di patate,
pizza in teglia
mista, taralli
zuccherati,
doppia torta
gigante e lo
spumante per tutti) preparati con maestria
dagli operatori della Pan s.r.l.
• Comune di Panni 0881.965039 (centralino e fax)
• Gabinetto del Sindaco 0881.965280
• Ufficio Ragioneria (rag. Antonio Rainone) 0881.965505
• Ufficio Tecnico (Arch. Michele De Cotiis) 0881.965935
• Studio Medico Dr. Querques Nicolangelo - Via Manin, 21 - 0881.965191
• Guardia Medica A.S.L. FG/3 - c/o Monti Dauni - 0881.965298 / 0881.965171
• Procaccini Infissi C.so Vittorio Emanuele - Tel./Fax 0881.965439 - Cell. 328.7788767
• Onoranze Funebri Procaccini C.so Garibaldi, 49 - Tel./Fax 0881.965439 - Cell. 328.7788767
• Farmacia Papaia - via Romolo, 2 - 0881.965055
• Casa Protetta segreteria 0881.965529 - ospedale 0881.965029 / 0881.965300
• Carabinieri via Fontana Nuova 25 - 0881.965012
• Parrocchia “Maria SS. Assunta in Cielo”, Parroco Padre Antonio Saraceno, fondatore della Comunità
“Maria Stella dell’Evangelizzazione” - Via XX Settembre, 3 - 0881 965454
• Scuole Elementari e Medie 0881 965257
• Onoranze Funebri Mastrangelo - Tel. 0881.965121 - Negozio Fiori Tel. 338.1881533 - Alfonso 320.0646280
Il Castello
aprile 2010
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE
ANNA SENERCHIA: 90 ANNI
Nata a Panni il 28 febbraio 1920, dal
1963 al 1980 bidella presso le Scuole
di Panni, residente pannese da sempre,
vive ora insieme alla sua cara figlia
Suor Maria che la accudisce con amore filiale e
cristiano.
Molti di
noi di una
certa età
hanno
frequentato le
scuole medie a Panni certamente la
ricordano con tanto affetto quale donna
di sani principi. Ella è sempre stata
dedita alla famiglia e alle scolaresche
pannesi che intorno a lei si stringevano
come ad una madre. La foto la ritrae
con il pronipote Carmine, figlio di
Cristian, figlio della compianta sua
figlia Violante.
Il direttore
ALLA CARA COMARA
ANNA SENERCHIA
PER I SUOI 90 ANNI
Avevo 15 anni quando diventammo
amiche e fu già amica dei miei nonni
e dei miei genitori. Da allora non ci
siamo più allontanate, anzi abbiamo
vissuto insieme d'accordo e grande
empatia.
Tu sempre saggia e prodiga di buoni
consigli sinceri, io attenta a seguirli.
Abbiamo condiviso gioie e dolori,
sostenendoci a vicenda. Ora con gioia
festeggiamo i tuoi 90 anni e siamo
felici di vederti sempre più scattante
e pronta a comprendere e ad aiutare
gli altri. Che il Signore ti benedica a
lungo affinché possiamo continuare
tutti a godere delle tue molteplici virtù.
la comara M. Teresa Rainone
80 ANNI!
Si, sono proprio ottanta gli anni che il 26
aprile 2010 ha compiuto la nostra cara e
amata Giovanna Rainone coniugata, manco a dirlo, con
l’altrettanto caro
amico Ludovico
Veggia residenti in
quel di Prato ma solo
anagraficamente
perché sono sempre
stati e restano Pannesi
dalla testa ai piedi e
come si potrebbe affermare il contrario nel loro caso? Giovanna, la sua immagine è quella della gentilezza spontanea e leale, dell’onestà di
pensiero e del modo di vivere, della bontà
espressa ai massimi livelli, della grande
forza nell’affrontare anche tristi eventi
personali, in una dei quali oggi ancora si
dibatte , sopportandone il peso sempre col
suo sorriso meraviglioso e un GRAZIE
per tutti. Giovanna è una donna, una sposa,
una madre, una nonna da prendere quale
esempio perché la Vita abbia un valore e
un significato. Ecco perché vogliamo un
bene immenso alla cara Giovanna e sempre
gliene vorremo… pur a te Ludovico... pur
a te.
Auguri, cara Giovanna, da me, dalla mia
famiglia e da tutti i pannesi che leggendo
questa notizia invieranno i loro affettuosi
auguri... e sono tanti.
Il direttore
Alla mia cara sorella Giovanna
per i suoi 80 anni.
E’ una data da non dimenticare, infatti è
bello poterti dire che, con l’aiuto di Dio,
nostro Padre Celeste, sei arrivata, con
coraggio e forza, a raggiungere la faticosa
soglia degli 80 anni. Anche se viviamo
lontano l’una dall’altra geograficamente,
spiritualmente ti stiamo vicino per rallegrarci e rendere lieto il giorno del 26 aprile
molto importante per te e per me, perché
coincide con l’anniversario del mio matrimonio con il defunto e mai dimenticato
Nino. Ricordo vivamente quel giorno
quando tu, dopo avermi aiutato a vestire
l’abito da sposa da te stessa confezionato,
mi abbracciasti dicendomi: “ti sposi proprio oggi che è il mio compleanno”.
Ti abbraccio con amore insieme ai miei
figli e nipoti.
Tua sorella Maria Teresa
AUGURI LEONARDO
Non dimentichiamo certamente di porgere
i nostri auguri più sinceri al compaesano
ed ex sindaco di Panni Leonardo De Luca
che il 27 Marzo 2010 ha compito anch’egli
80 anni
Non basterebbe un intero
libro di mille pagine per
dire di Leonardo, mi limito ad una sola considerazione personale: un
uomo che ha amato ed
ama Panni in misura tale che non è possibile…misurare. Panni ti ringrazia e ti
augura ogni bene, caro Leonardo.
12
Anna Dattoli: 70
anni. La nostra
bidella. La redazione di Panni
lunedì 15 febbraio 2010, insieme a Giovanna Procaccini,si è
recata a casa di
Anna Dattoli
omaggiandola con un mazzo di rose. Perché direte voi? La risposta è la seguente:
70 anni. Che dire di Anna, persona semplice, umile, 34 anni di servizio nella scuola
come bidella, sempre disponibile con noi
ragazzi. AUGURI DI CUORE, e mi raccomando rimani sempre così. Noi ragazzi
ti ricorderemo con tanto affetto. Che il
Signore ti protegga sempre.
La redazione di Panni:Amedeo De Cotiis,
Raffaele Rainone, Rocco Gesualdi.
La redazione di Foggia aggiunge i suoi
affettuosi auguri alla cara Anna.
Un turco napoletano
Domenica 24 e lunedì 25 gennaio 2010
la compagnia teatrale pannese "La 'Att r
Zì Acciupreut" ha presentato anche a
Foggia la commedia in 3 atti di Edoardo
Scarpetta “Un turco napoletano” al Teatro
Regio di Capitanata.
Abbiamo avuto modo di trascorrere un
paio d'ore di genuino divertimento allietati
dalla ormai conclamata bravura del cast
teatrale pannese con la commedia del grande Edoardo Scarpetta. Tutti bravi, manco
a dirlo, i nostri attori e il teatro ha fatto il
“tutto esaurito” per entrambe le serate.
Molte foto dello spettacolo teatrale sono
state da me pubblicate ed ancora oggi
visibili sul mio profilo in Facebook. Seguendo l'ordine delle foto si segue lo svolgersi della commedia nelle sue fasi... esilaranti. Bravi e ancora Bravi!.
Il direttore
Le opere di Lucia Manuppelli
poesie, romanzi e racconti
Ne do l'annuncio con vivo piacere e grande entusiasmo in
quanto Lucia è l'espressione poetico-letteraria di matrice
pannese più pura e genuina nonché gentile amica di... tutti i
pannesi. Ringraziamo Lucia e visitiamo il suo blog ancora in
allestimento dandole tutto il nostro affettuoso apporto affinché
resti nel nostro web quale luminosa stella del firmamento
pannese. Il link del suo blog è il seguente:
http://luciamanuppelli.wordpress.com/about/
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE
La 1ª Festa di Primavera
La “PAN s.r.l.” ha organizzato il 31 marzo
2010 la prima edizione della “Festa della
Primavera” presso la struttura RSSA “S.
Maria Stella”.
I protagonisti sono
stati gli ospiti della
Casa di Riposo che
si sono esibiti in letture di poesie e balli
vari in un’atmosfera
gioiosa necessaria a
rigenerare le energie
psico-fisiche di tutti,
in modo particolare agli anziani più bisognevoli. La festa è stata brillantemente
presentata, come al solito, dall’ins. Giovanna De Cristofaro ed allietata da alcune
esibizioni dell’immancabile gruppo folkloristico locale “Li scazzematjedde” e un
breve ma esilarante skach messo in scena
dal gruppo teatrale “La att re zì acciupreut”.
Sono state distribuite ai presenti colombe
pasquali e offerto un buffet di dolci pasquali tradizionali.
E’ stata messa in esposizione per
l’occasione una mostra dei lavori realizzati
dagli ospiti della Casa di Riposo curati
dalla d.ssa Mastrangelo Fiorella.
E’ seguito lo scambio degli auguri pasquali. Grande e attiva la partecipazione popolare.
Cavalcata degli Angeli
al Santuario dell’Incoronata
di Foggia
per una sana passeggiata al Castello, mentre una zampogna ricamava una nota pastorale.
Giulia Meola ha impersonato la Madonna
ed i suoi vestiti sono stati realizzati dalla
Nada Della Vista mentre i costumi di Gesù
Bambino sono stati confezionati da Anna
Petronella. La sfilata di venerdi del nostro
carro allestito per ricordare l’apparizione
al pastore Strazzacappa e al nobile di Ariano
Irpino, avvenuta nel bosco dell’Incoronata
l’ultimo sabato di aprile dell’anno 1001 è
stata possibile grazie al Patrocinio del
Comune di Panni ed a: Pietro Gattulli,
Antonio Manes, Carmela Carchia, Antonio
De Stefano, Campanaro Caterina, Meola
Gerardo, Gianni e Luciano Liscio, Mario
e Nicola Bianco, Veggia Antonio, Mansolillo Francesco, Anzivino Giovanni e Teodoro, Mario e Carlo De Stefano.
A tutti il nostro plauso.
da “Il Sole 24 ore”
del 27 febbraio 2010
ENEL GREEN POWER OTTIENE
L'OK PER ITALGEST WIND
Via libera dall'Antitrust a Enel Green
Pawer (EGP) all'acquisizione di Italgest
Wind, la ditta incaricata per il secondo
Parco Eolico in Panni.Nessuna istruttoria,
quindi, per l'acquisizione del 100% del
capitale sociale di Italgest Wind, contrallata
da Italgest Energia. EGP avrà la titolarità
di una parte del parco eolico di Torre
S.Susanna per una potenza installata di
22,1 MW. In futuro sono previsti parchi
eolici nei comuni di Bovino (Fg) e Panni
(Fg) per una potenza massima di 56 mw
e 44 mw.
Questa notizia interessa il nostro Panni
per la nota questione 2° Parco Eolico e
ne diamo informazione alla gente pannese.
Gli sviluppi saranno sotto la nostra
attenzione..
da “Il Corriere del Sud”
del 10 febbraio 2010
Per la prima volta nella storia della devozione del popolo di Panni alla Madonna
dell’Incoronata, il 23 aprile 2010, un carro
appositamente ornato a festa è partito da
Panni verso il Santuario dell’Incoronata
per partecipare alla “Cavalcata degli
Angeli”. L’idea è venuta a Tonino Mauriello che aiutato da alcuni amici di varie
associazioni è riuscito a realizzare il tipico
carro.
Il tema del carro di quest’anno era la Madonna e l’ambiente e sul carro sono salite
le mucche, le pecore, le capre ed i contadini
hanno portato i loro prodotti tipici locali,
il caciocavallo e altri formaggi, all’ultimo
minuto sono salite anche due biciclette
Il Consiglio Regionale della Puglia, il 10
febbraio 2010, ha approvato all'unanimità
la chiusura definitiva delle Comunità
Montane, compresa quella dei Monti Dauni
Meridionali di Bovino, l'unica che sperava
di poter sopravvivere
al taglio degli enti
sovracomunali. Con
la chiusura della
Comunità Montana di
Bovino, va a casa
anche il Senatore del
PDL Carmelo Morra,
che alcuni giorni fa
era riuscito a farsi eleggere presidente
esterno da soli 9 consiglieri su 16. Quindi,
Morra viene penalizzato politicamente
Il Castello
13
aprile 2010
anche per i voti del consiglieri regionali
del PDL, il suo partito, che, in realtà, più
del centro sinistra ha lavorato per la
chiusura delle comunità montane, in linea
con la politica nazionale del partito. Non
solo: il consiglio regionale ha anche
accorciato i tempi per il commissariamento
degli enti a 20 giorni, invece dei
tradizionali 30 giorni previsti. Rimane un
punto interrogativo sul destino dei
dipendenti delle Comunità Montane. Le
possibilità sono due: o vengono assorbiti
da un'eventuale unione tra i Comuni;
oppure vengono trasferiti alla Provincia".
Nuovo blog on line
Il Presidente dell'ASCD Panni Tony Spada
ha comunicato, con una mail, indirizzata
a tutti gli operatori informatici pannesi e
non, la nascita del blog dell'associazione
in data 10 febbraio 2010 (il link: http://blog.ascd-panni.it/). Il Presidente così
dice: “lo scopo di questo blog è quello di
favorire la partecipazione dei propri soci
alla vita dell'Associazione al fine di poter
raccogliere idee e suggerimenti utili a
promuovere attività sportive dilettantistiche, attività culturali, ambientali, ricreative, turistiche, realizzando,così, interessi
a valenza collettiva. Vi invito, pertanto,a
scrivere ed a proporre idee: creiamo la
comunità virtuale dell'A.S.C.D. Panni!
Il Presidente: Tony Spada
A disposizione sempre e comunque per
Panni e Pannesi. AUGURI!
Coop. La Rosa
PRENOTAZIONE SALSA
PER L'ANNO 2010
Sono aperte le prenotazioni per salsa,
pomodori in salsa e
pomodori spaccati per
l'anno 2010!
Per prenotare è semplice: basta contattare
i numeri 347/8760246
- 348/7247571.
ma anche scriverci un email a
[email protected]
UN AUTOBUS
PIENO DI PRATESI-PANNESI
Un bellissimo autobus è in partenza
verso la grande Panni. 50 pannesi pratesi doc il 15 maggio andranno nella
Casa di Riposo e nella Chiesa Madre
per una visita di amore e di fede. Sarà
sicuramente un giorno indimenticabile.
Il Presidente ACAP Prato
Dott. Alfonso Lapolla
Il Castello
LUTTI
aprile 2010
14
>
>
>
>
>
>
>
Santa Del Sonno
Rainone
nata a Panni nel 1929
morta a Montreal
il 7.12.2009
Franca Bianco
Petraccione
nata a Panni il 7.3.1948
morta a Montreal
il 26.1.2010
Michele Petruzzi
di anni 72
morto a Panni
il 27.1.2009
(cadendo dal tetto)
Suor Carmelina
Rainone
fu Leopoldo
morta a Pianura
il 25.2.2010
Maria Montecalvo
di anni 72
morta a
Venegono Sup.
il 16.3.2010
Donato Lapolla
nato a Panni
il 3.12.1926
morto a Montreal
il 28.2.2010
Michele Pricicco
di anni 62
morto a Panni
il 3.4.2010
sep. a Milano
E' deceduto il 10
febbraio 2010 a Prato
il compaesano Michele Calitri di anni
81 con il conforto
della moglie Saveria
e dei figli e nipoti.
Le esequie si sono
>
svolte a Prato.
Michele Calitri
Ai familiari, parenti
di anni 82
morto a Prato
di mia moglie Anna,
il 10.2.2010
le nostre più sentite
ed affettuose condoglianze così come da
tutti coloro che lo hanno conosciuto e
stimato in questa vita.
Il direttore
Circa un mese prima
del suo decesso
Saverio mi telefonò
per dirmi che
trovavasi presso il
figlio Francesco a
Paderno D. e che,
pertanto, il giornale
>
lo dovevo spedire
Saverio Procaccini
di anni 84
all'indirizzo del
morto il 23.3.2010
figlio in quanto,da a Paderno Dugano (Mi)
poco tempo, era
e sep. a Panni
stato sottoposto ad
un delicato
intervento chirurgico e che ne era uscito,
per volontà di Dio, in un buon stato. E fu
l’ultimo scambievole cordiale saluto tra
noi. Dopo qualche giorno capii che
salutando me era sua intenzione salutare
la gente pannese sparsa nel mondo per il
mio tramite a mezzo del giornale. Cosa
che faccio con grande piacere e orgoglio:
Saverio vi saluta tutti!
Saverio resta una figura di uomo
integerrimo,leale,franco,di una estrema
cordialità e limpidezza d'animo e di
pensiero, pannese radicato e felice di
esserlo, a Panni tornava puntualmente
verso la tarda primavera e ritornava a
Foggia,dove risiedeva, ad autunno
inoltrato. Questa è la gente pannese,come
Il direttore-amico, Pietro.
Dieci anni sono passati,
cara Tina, ma ora hai
raggiunto il tuo caro
amore Franco. Tra i tanti un abbraccio anche
da parte mia. Grazie per
la vostra grande stima
>
e vera amicizia nei miei
Tina Spina
e nei confronti della mia
ved. Saura
famiglia. Il Signore vi
morta a Napoli
il 20.3.2010
accolga nella sua Imsep. a Panni il 22.03 mensa Gloria.
Raffaela De Chiara
(Calevine*) è nella
pace del Signore, dopo
un’esistenza difficile
sia per problemi di
salute, già dalla verde
età, che per sacrifici
nell’attività lavorativa
>
dei campi. Viveva con Raffaella De Chiara
la mamma, Maria De
di anni 70
nata a il 20.2.1939
Stefano, spentasi pomorta il 25.1.2010
chi anni fa, a 93 anni,
a Panni
e con una sua amica,
nonchè sua madrina,
Lucia Bicchicchio, con la quale c’era
un’intesa fraterna. Queste tre donne sono
da ricordare e ammirare per la loro disponibilità verso la comunità pannese: mietevano a mano le messi di grano, quelle dalle
spighe più vistose, per la festa del 15
agosto, giacchè la mietitura meccanica non
consentiva di confezionare i fastelli (mattele*) per il corteo. Per questo la Pro-Loco
assegnò loro una targa di merito. Avendo
l’asina, non mancavano poi di partecipare
alle “saleme*” nella sfilata tipica ferragostana. Non dimenticheremo il sorriso di
Raffaela e la sua cristiana accettazione
della sofferenza, alleviata negli ultimi anni
dalla premurosa e affettuosa assistenza di
Giovanna Cotoia De Luca, sua vicina di
casa e amica, amica tanto cara!
*Nel dialetto pannese la “e” senza accento
non si legge, ma si accentua la consonante
cui appartiene.
Prof. Leonardo De Luca
Quasi tutte le domeniche mattina vado al
Cimitero di Foggia per sentire Messa delle
ore 10,00 e, terminata la quale, faccio il mio
solito giro di visite ai parenti e amici lì
sepolti. In particolare mi soffermo presso il
loculo dov’è tumulato il mio caro e mai
dimenticato fratello Giggino per... stare
qualche minuto insieme in santa pace,
quella vera, non
quella cui s’intende
perseguire e mai si
raggiunge su questa
terra. Durante il
cammino che mi
porta al loculo di
mio fratello incontro, e mi soffermo, un attimo su questa tomba,
che ho puntualmente fotografato un giorno
con l’intendimento di darne pubblicazione
in qualche numero del nostro giornale allo
scopo di partecipare a voi lettori la mia
emozione tutte le volte che vi passo innanzi.
Sulla lapide vi è inciso questa dedica: A
TUTTE LE MAMME - UN FIGLIO CHE
NON CONOBBE E NON EBBE
L’AFFETTO DELLA SUA.
Non so a voi ma a me questo pensiero rappresenta il massimo del vero valore che deve
darsi alla Vita. Non v’è sentimento che possa
precederlo, da esso scaturiscono, di conseguenza, tutti gli altri. Amare la propria
madre è amare la Vita, e, quindi, con questi
presupposti non si può che amare il
“prossimo tuo come te stesso” e la Pace, la
Vera Pace, è una conseguenza obbligata e
non affannosamente ricercata, fin’ora invano, dalla Umanità su questa Terra.
Saverio, che certamente lascia una traccia
indelebile della sua esistenza nella storia
del nostro paesello.
Egli ci lascia esempi di umiltà, semplicità,
amore e fratellanza con tutti e verso tutti,
ma che in lui erano sovrabbondanti.
Addio, Saverio, anzi arrivederci e grazie
di aver scelto noi pannesi quali tuoi
compagni di vita. Il Signore ti accolga
nella Sua infinita Misericordia.
Prima uscita scuola calcio
Caro amico…
Eccoci nuovamente qui,
un’altra volta, uniti,
gomito a gomito,
con lo scopo di far divertire i ragazzi.
Ti chiederai cosa ci dà la forza
per riproporci ogni anno.
Ebbene,
ti dirò che è sempre presente in noi
quella linfa che si chiama PASSIONE.
Si amico… quella linfa che seminiamo
e poi raccogliamo.
I frutti però non sono i campioni,
a chi servono…?
a cosa servono…?
Il frutto finale del nostro “lavoro”
è il giusto equilibrio, è l’uomo;
che vale più di cento campioni.
Prima partita di primavera per la scuola
Calcio A.S.C.D. PANNI, infatti al campo
sportivo S. Costanzo di Panni, alle ore
dieci e trenta, si sono disputate due amichevoli tra la A.S.C.D. PANNI guidata
da Ferro Vincenzo Tony Spada e Michele
Tavano, e la scuola calcio S.Salvatore di
Foggia.
Dopo lo scambio delle targhe il fischio
di inizio da parte del nostro arbitro Francesco Cocciardi. Le gare si sono disputate
nel pieno rispetto delle regole e degli
avversari, sia da una parte che dall’altra…
bravi ragazzi!
Per la categoria Esordienti la A.S.C.D.
PANNI ha vinto per 3-1 con reti di: Rucci
Gioele e doppietta di De Luca Michele.
Nella categoria Pulcini ha vinto il
S.Salvatore per 5-1. Dopo la doccia dirigenti e calciatori tutti alla “Locanda di
Pan” al Castello dove oltre ad un gustosissimo pranzo c’è stato il taglio della torta
da parte dei Dirigenti proprio per suggellare il gemellaggio tra le due squadre.
III torneo di calcio
La Associazione A.S.C.D. PANNI organizza nel mese di giugno 2010 il
III Torneo di CALCIO per Categorie
Le categorie ammesse a partecipare sono:
Dipendenti Pubblici - Liberi professionisti - Amministratori Comunali - Artigiani - Commercianti - Forze
dell’Ordine - Studenti Scuole Superiori
- Pensionati - Studenti Universitari -
Operai – Disoccupati.
Vi assicuriamo che, dopo le prime due
edizioni nelle quali il divertimento non è
mancato, ne vedremo delle belle sempre
nel pieno rispetto dell’avversario e delle
regole di gioco. La premiazione si terrà,
la sera della finale alle ore 20:30 in piazza,
con assegnazione di coppe e prodotti locali.
Per l’occasione vi sarà la degustazione di
prosciutto, caciocavallo, soppressata, salsiccia, vino e altri prodotti rigorosamente
locali.
Per informazioni ed iscrizioni contatta:
Spada Antonio al 3466195220
Tavano Michele al 3474963945
O manda una e-mail [email protected]
La att r’ zì acciupreut
in terra toscana
A quattro anni dalla sua nascita, il gruppo
teatrale “La Att r’ Zì Acciupreut” vanta
già svariate esibizioni in teatri diversi da
quello pannese: nel 2008 lo spettacolo
“Uomo e galantuomo” fu portato ad Orsara
di Puglia (Fg) e a Sant’Arcangelo Trimonte
(Bn) dove, a distanza di quattro mesi, fu
proposta la rappresentazione Non ti pago,
la stessa che nel 2009 diede l’opportunità
al gruppo di raccogliere una discreta somma, presso un teatro foggiano, da devolvere
in favore dei territori abruzzesi colpiti dal
sisma. A breve si uscirà dalla stessa regione
Puglia, infatti, il 2 luglio p.v. il gruppo
teatrale sarà ospitato dall’A.C.A.P. Prato
- Associazione Culturale Amici di Panni
Il Castello
A.S.C.D. PANNI
15
aprile 2010
- per mettere in scena la commedia defilippiana presentata a Panni lo scorso dicembre e a Foggia nel mese di gennaio,
Un turco napoletano. Giornata centrale
che cade tra il 1 e il 4 luglio, data della
32º festa della Madonna del Bosco, una
festa che si celebra dall’anno della fondazione della stessa Associazione non solo
per venerare la Protettrice del proprio
paese natio ma per mantenere vive le tradizioni religiose, culturali e sociali della
Terra Madre. Non è la prima esperienza
“fuori porta” per il gruppo teatrale pannese,
ma sarà sicuramente la più emozionante
per via del pubblico che ci accoglierà:
recitare di fronte ai nostri compaesani,
trapiantati da tempo in territorio toscano,
renderà l’esperienza ancora più incredibile.
È doveroso ringraziare l’Associazione
A.C.A.P. nella persona del suo Presidente,
Alfonso Lapolla, per l’invito rivolto al
gruppo che, sicuramente, allieterà una
delle tante serate festive attraverso le tipiche trovate teatrali quali equivoci, scambi
d’identità, giochi linguistici ed espressioni
dialettali. Il gruppo partirà da Panni il 1
luglio a bordo di un pullman in grado di
ospitare i compaesani che volessero aderire
all’iniziativa fino all’esaurimento dei posti
disponibili: per prenotare è possibile rivolgersi al Presidente A.S.C.D. Panni, Antonio Spada, e al Responsabile del gruppo
teatrale, Michele Liscio. Quella di Prato
sembra essere l’iniziativa inaugurale della
stagione estiva e dell’Agosto Pannese,
oramai alle porte.
DAL CORRISPONDENTE DA PANNI
Col. Franco De Michele
Si è svolta la storica Processione del Venerdì Santo, detta anche della Madonna
Addolorata, cerimonia tradizionale sempre emozionante e coinvolgente.
Grande partecipazione popolare, nonostante il clima ancora rigido. Difficile non
essere partecipi, commossi, in questa antica Processione per noi Pannesi.
Bellissimo il breve discorso del nostro Parroco Don Antonio : in sintesi, ha
giustamente ricordato a noi presenti che la Crocefissione di Gesù Nazareno... "non
terminò con la sua morte umana, ma è Eterna : l'unica differenza è costituita dalla
sostituzione dei carnefici del tempo da parte nostra quando pecchiamo, quando
ne dimentichiamo la Sua divina Legge, quando cancelliamo la nostra divina
Umanità".
Il Castello
aprile 2010
PRO LOCO DI PANNI
16
relazione redatta dall’ins. Senerchia Maria Pia
“I FALO’ DI SAN GIUSEPPE A PANNI”
L’accensione dei falò a Panni nella ricorrenza di S. Giuseppe affonda le radici
nella notte dei tempi e finisce con il confondersi con culti tipici del mondo pagano
pre-cristiano. Si sa che molte feste religiose
hanno sostituito preesistenti festività pagane: non a caso la ricorrenza in onore di
S. Giuseppe corrisponde all’equinozio di
primavera, periodo per eccellenza consacrato, con processioni rituali e fuochi di
purificazione, alla celebrazione della rinascita della natura. Tutti i culti religiosi del
resto hanno avuto inizio dall’adorazione
del sole e della luce e sappiamo quanto
importante sia stata e sia ancora oggi nella
liturgia cattolica il fuoco come simbolo
della luce divina. Uno su tutti: lo Spirito
Santo assume la forma del fuoco quando,
il giorno della Pentecoste, scende sugli
Apostoli.
Il simbolo del falò è quello di far fuggire
le tenebre per far posto alla stagione della
luce, ottenuta tramite il fuoco, purificatore
e rigeneratore, che distrugge ciò che è
vecchio e crea ciò che è nuovo trasformandolo in materia.
I “sarmenti” delle vigne, i rami degli alberi,
i tronchi disboscati, utilizzati per il falò,
una volta dati alle fiamme, ritornano nei
campi sotto forma di cenere, ricca di po-
tassio e molto utile al terreno. In origine
questo era un rito pagano atto nel fecondare
la terra con aspersione di cenere sacra,
ricavata dal falò. E’, quindi, nell’ usanza
di accendere i fuochi, una perfetta simbiosi
tra natura e cultura, tra fede religiosa e
rispetto delle coltivazioni agricole.
A Panni, in particolare, mentre bruciavano
le “frasche”, tutt’intorno si recitava il
Rosario e si intonavano canti religiosi.
Quando le fiamme si spegnevano, vi era
anche l’usanza di mettere sotto la brace
delle patate che per lo più venivano date
da mangiare ai bambini. La manifestazione
si concludeva con la raccolta della brace
che ciascuno portava nelle proprie misere
e poco riscaldate case di una volta.
Ancora oggi sin dai primi giorni di marzo
i ragazzi di Panni girano per le campagne
alla ricerca di legna, arbusti e “frasche”
che servono per la costruzione dei falò di
S. Giuseppe. Un tempo fra i rioni vi era
una tacita gara che aveva come scopo
quello di formare la catasta più imponente
per il giorno dedicato al Santo. La sera
del 19 marzo, quando i falò si accendevano, si vedevano brillare in determinati
punti del paese fuochi di fiamme e
“scatedde” (scintille) che salivano sempre
più in alto nel cielo.
I giovani facevano il giro per le piazzette
del piccolo borgo per assistere al suggestivo spettacolo e magari per assaggiare
qualche specialità alla brace che veniva
loro gentilmente offerta dagli abitanti del
rione.
N.d.r.
Anche quest’anno il 19 marzo la Pro Loco
ha organizzato in Largo Taverna un grande falò con una festante partecipazione
popolare che ha trascorso alcune ore
serali in letizia e gioia di stare assieme,
al calore delle alte fiamme, degustando
alimenti tipici locali alla brace e brindando
con i calici di buon vino pannese verace.
Indispensabile la conservazione di queste
antiche tradizioni popolari, da tramandare
ai posteri affinché le facciano proprie,
intenti questi che la Pro Loco di Panni
persegue da sempre ottenendo lusinghieri
risultati.
La Quarantana
Bruciato l’emblema di Carnevale, un’antica tradizione comune
a numerose località meridionali,
vuole che si esponga alla vista
di tutta la comunità la sua vedova, una pupa di pezza, vestita
a lutto, il cui nome ricorda i
quaranta giorni della Quaresima.
Sospesa ad una corda o ad un
filo di ferro teso tra due balconi o due
finestre nei luoghi più frequentati, la Quarantana porta all’estremità inferiore sotto
la lunga veste nera una patata pendente a
cui sono infilzate tante penne scure (colore
liturgico della penitenza) quante sono le
domeniche di Quaresima, e una sola penna
bianca (colore della purezza) per la domenica di Pasqua. Nel loro numero (sette) le
penne rappresentano un ciclo compiuto e
dinamico e le opere di misericordia corporale e spirituale, che la chiesa in questo
periodo raccomanda di seguire: le sette
opere di misericordia corporale: dar da
mangiare agli affamati, dar da bere agli
assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i
pellegrini, visitare gli infermi, visitare i
carcerati, seppellire i morti; le sette opere
di misericordia spirituale consigliare i
dubbiosi, insegnare agli ignoranti,
ammonire i peccatori, consolare
gli afflitti, perdonare le offese,
sopportare pazientemente le
persone moleste, pregare Dio per
i vivi e per i morti.
Il fantoccio, ben visibile, lasciato
in strada al freddo ed al vento,
scandisce il tempo liturgico quaresimale e rappresenta la coscienza critica
di questo periodo, che è contrassegnato dal
digiuno e dall’astinenza, dalla preghiera e
dall’elemosina, e nel quale il popolo cristiano si prepara a celebrare il mistero della
Pasqua. Attraverso una sorta di simbolico
calendario, con la pupa nera in mostra
come monito, si riesce non solo ad avere
la visione esatta dell’intero arco quaresimale, ma anche a seguire le pratiche suggerite dalla chiesa.
Ogni domenica si strappa e porta via dalla
Quarantana una penna nera, finché rimane
quella bianca, riservata alla domenica di
Resurrezione, quando, estratta l’ultima
penna, la pupazza spennata è bruciata o
regalata ai bambini, che la trascinano via
distruggendola, felici della fine della Quaresima.
Un giorno di marzo facendo un salutare
e tonificante giro per la passeggiata del
Castello, a lu quart re favugn, incontrai
le sorelle Veggia, Emilia e Ida, “Meliucc
e Iducc, le figlie re l’abbon’anema re
Nuccetedd” tanto per capirci meglio.
Immancabile il reciproco e sempre affettuoso saluto e…”cum stà cummà
Ann…e le criature?Maronn e quand so
bell…” e altro ancora, in quanto molto
mi lega alla famiglia Veggia, a cominciare dall’amico e compagno di sempre
Bruno, che vive a Bari, a Ludovico, che
vive a Prato, ad Antonio, ormai alla
storia tramandato come “lu meglie cacciator- terator-falegnam re Pann”, persone care, amate e rispettate da tutti.
Feci la foto che vedete con la promessa
di pubblicarla sul giornale. Promessa
mantenuta, carissime Emilia e Ida, e
aggiungo il vostro saluto: “ Tanta salute
e bene a tutt li pannis ca stann spars
a tutt lu munn!”
“...ecco perché Panni non morirà mai,
è e sarà sempre in ognuno di noi.”
XVI FESTIVAL DELLA ZAMPOGNA
Il Castello
17
aprile 2010
a cura di Antonio Mauriello
Il 17 Gennaio 2010 a Maranola (Formia
– Latina) si è svolto il XVI Festival della
Zampogna a cui ha partecipato Antonio
Mauriello da Panni con la Zampogna arcaica pannese, riscuotendo apprezzamenti
e notevole interesse, tra gli altri quello
dell’esperto, a livello internazionale, dr.
Ambrogio Sparagna che così si è espresso
nei riguardi dell’antico strumento delle
nostre terre: qui siamo in una fase ancora
più critica e significativa dal punto di vista
della partecipazione della musica alla vita
sociale e collettiva. Ecco la “scoperta” di
questo strumento del quale avevamo testimonianze parziali e che i musicologi erano
sulle sue tracce e si sapeva di questo tipo
di appartenenza.
Ma il dato reale è quello che non si conosceva il suono di questo strumento che ha
un suono speciale. Noi vediamo che c’è
una somiglianza con i suoni dei nostri
pastori di Monte San
Biagio che suonano
con i corni di animali.
Ma qui la differenza
la fa il bordone,
questo suono basso
che è l’aspetto più
specifico. E’ il suono
che unisce gli altri
suoni della fascia
balcanica alle varie
tipologie di zampogne che stanno da
quell’altra parte. Qual è poi, alla fine,
oggettivamente la cultura pastorale. Ma è
anche una questione di scale. Qui ci sono
solo tre buchi ma i suoni sono quattro.
L’impianto di questi modelli scalari, che
sono anteriori al sistema tonale, non fanno
l’ottava, non sentite la scala, ecco l’aspetto
particolare. In questo senso è uno strumento
primordiale, non è riconducibile al quel
sistema musicale che fa la rivoluzione
intorno al ‘500. E’ uno strumento modale,
ma ancora più antecedente. Quindi va letto
come persistenza fortuita questa conservazione nel paesino con lo stemma del Dio
Pan, questa conservazione speciale, anche
perché lo si suonava solo a Natale, per
l’aspetto geografico del posto, di questi
luoghi isolati, molto particolari che con
questa forma di chiusura hanno conservato
nei secoli questo antico strumento che
prende un valore assoluto.
Nelle limitazioni delle note, nel principio
limitato di queste quattro note che noi
sentiamo, si concretizza una continuità
con modelli e forme che si trovano
dall’altra parte dell’Adriatico (Balcani).
E’ chiaro che da quest’altra parte
dell’Adriatico (Italia) l’avvento di strumenti più articolati, più complessi dalla metà
del ‘500 fino ad avere una collocazione
forte dal punto di vista strutturale nel ‘700,
hanno limitato la percezione di questo
strumento che io considero il più importante in Italia ed è bene creare un’apposita
associazione per promuovere questo strumento. Che poi ci siano le necessità di
rendere lo strumento più agibile, più fruibile, più funzionale è un discorso a parte,
ma la cosa essenziale è che questi tre buchi
con questo bordone costituisce la base del
suono mediterraneo. Questa è la cultura
greca, questo suono è
antecedente alla nascita. Stiamo parlando
di uno strumento che
ha un valore assoluto.
N.d.r. Si parla di uno
strumento “che ha un
valore assoluto”, asserzione proveniente
da uno dei massimi
esperti mondiali nel
campo specifico e che,
guarda caso, fa parte del patrimonio archeologico del territorio pannese, riportato
all’attenzione generale da pochi anni e da
pochi zampognari pannesi, tra i quali Antonio Mauriello, i quali manco erano a
conoscenza di avere tra le mani e di soffiare
in un otre di pelle di pecora il cui valore
“è assoluto” nel campo della zampogna a
livello MONDIALE, lo ha affermato
l’esperto, mica io che sono ignorante in
materia. E allora? Abbiamo la ventura e
la fortuna di avere una simile unicità arcaica mondiale e…non ci si precipita a
cogliere questa circostanza (e fortuna ca-
duta come manna dal cielo) al fine di darle
l’importanza che merita e da cui il paese
Panni certamente può cogliere obbiettivi
quali, il più importante e sicuro,
l’incremento turistico locale e, sullo stesso
piano, la “costruzione” in loco di zampogne
in un apposito-appropriato-fornito-adatto
laboratorio tale da primeggiare nel campo
di questa musicalità? Bene, anzi benissimo
le ricerche archeologiche in atto per altri
settori, quali quelle della ricerca di antiche
civiltà che si sono succedute nel nostro
territorio come ad esempio quella, di poco
posta alla pubblica attenzione, sulla presenza dei Templari a Panni o altre ancora,
di cui, al momento, si sono raccolti reperti
soltanto indicativi ma niente di certo, quando l’Arcaica Zampogna Pannese è una
realtà sotto il naso e gli occhi di tutti…i
pannesi…per ora gratis ma, mettendo in
moto la sagacia-intraprendenza-intelligentia
pannese, ALTRI, semmai provenienti
dall’Italia e dall’estero, dovranno pagare
profumatamente non solo per vederla ma,
molto di più, qualora volessero ascoltarne
soltanto il suono. Cari compaesani questa
da me solo accennata possibilità non è
FANTASCIENZA ma è SCIENZA finalizzata allo scopo di aggiungere una possibilità in più al nostro paesello di vivere
(non mi piace sopravvivere) e continuare
a farlo in maniera sempre più ottimale in
modo da mettere il segnale “STOP”
all’impoverimento numerico della popolazione residente a causa di esodo e decessi
(nel 1996 primo nr. del giornale 1243
residenti – attuale ultimo nr. 881…forse)
e all’esodo giovanile. Pertanto rivolgo un
energico e formale invito agli addetti ai
lavori nel campo specifico di trovare ogni
possibilità e di escogitare tutte le inventive
possibili acché il progetto “Zampogna
Arcaica Pannese” vada a buon fine significando che non sto parlando solo di uno
strumento o di un suono, che manco capisco tra l’atro, ma del FUTURO DI PANNI
e qui, io e la Pannesità tutta non transige…
S’ADDA FA’!!
Approvato il piano sociale dell'ambito territoriale di Troia, comune capofila
dei sedici comuni della Daunia.
Infatti è stata firmata la convezione per la gestione consociata tra i sedici
comuni per i nuovi servizi sociali e socio-sanitari per il triennio 2010-2012,
alla presenza della dirigente del settore programmazione sanitaria ed integrazione
Annamaria Candela della Ragione Puglia e dei funzionari e coordinatori Costanzo
Cascavilla,Gabriele Pepe e Fernando De Colellis insieme ai sindaci e delegati
dei sedici comuni.Presente anche il direttore del distretto sanitario di Troia
Giuseppe Mescia.
E' il primo ambito, quello della Provincia di Foggia,ad avere avuto approvato
il piano sociale dalla Regione Puglia.Dalla riunione è emerso la necessità della
collabborazione più proficua e concreta da parte della ASL centrale e di essere
più presente alle riunioni per programmare, insieme ai rappresentanti dei comuni,
servizi sociali sempre più efficienti di cui l'ambito se ne deve far carico.
Il Castello
aprile 2010
L APAGINA DEL PROF. LEONARDO DE LUCA
18
“QUESTO BALCONE E’ DI PANNI!”
I SUCCESSI DI LORENZO MORRA
Così abbiamo esclamato, il Direttore De Michele ed io, vedendo
il balcone sovraccarico di fiori, a pag. 13 dell’opuscolo “Daunia
/ naturally beautiful”, una breve guida turistica nella quale è
citato il nostro paesello.
Stesso testo e stessa foto
nell’“Annuario 2010 degli
esercizi ricettivi della Provincia di Foggia”.
Il balcone è dei coniugi Cesarina Cagliuli e Giuseppe
Bianco, ed è davvero bello
nella sovrabbondanza delle
corolle multicolori. Non per
niente il Direttore del nostro
giornale lo aveva già notato
e ce l’ha proposto fra le illustrazioni del nostro calendario, destinandolo al mese
di aprile.
Il rammarico è che le pubblicazioni turistiche non riportano né i proprietari, e
autori di tanto decoro, né la comunità di appartenenza. Di qui
la premura del direttore De Michele di dare spazio a questa nota
che renda giustizia ai nostri amici Sarina e Peppino, con i quali
ci complimentiamo per il loro gusto estetico e per il loro vivo
sentimento per la natura.
E’ sempre più apprezzata e richiesta la poesia del nostro compaesano Lorenzo Morra. Il suo canto poetico piace perchè interpreta
la quotidianità dell’uomo, di ogni uomo, suscitando profonde
emozioni. E’ per questo che la Redazione del periodico dauno
“Il Corriere del Sud” premia i suoi abbonati con un libro in
omaggio, a scelta in una rosa di volumi, tra cui si evidenzia
l’ultima pubblicazione del Morra “Graffi dell’anima”.
Le vive felicitazioni del nostro Direttore, dei nostri gruppi
redazionali e dello scrivente.
LE CARTOLINE ILLUSTRATE DI
LUCA MUSCIO PER IL FAI
Belle sorprese ci ha riservato quest’anno il Fondo Ambiente Italia,
sezione di Foggia, consentendo, tra l’altro, nel Capoluogo, di
visitare la Chiesa del Purgatorio o dei Morti, ancora chiusa per
restauri. Il FAI - sappiamo - raccoglie fondi per la sua operosità,
per manutenere e acquisire siti di interesse naturalistico, paesaggistico, archeologico e artistico. Per questo sollecita donazioni,
lasciti, ma anche modeste oblazioni del pubblico, offrendo
pieghevoli, opuscoletti e cartoline illustrate. Queste ultime
raffigurano i principali monumenti di Foggia - in primis la Chiesa
delle Croci - e sono state realizzate dal nostro giovane artista
Luca Muscio, figlio della prof.ssa Franca Labate. Esse si apprezzano per il tessuto grafico efficacissimo, spesso arricchito da un
chiaroscuro, che ne accentua i volumi e la profondità.
Bravo, Luca! I complimenti vivissimi del direttore De Michele,
dello scrivente e di tutto lo staff de “Il Castello”.
DA TORINO A PALERMO UNA TOURNÉE LETTERARIA
PER ONORARE FRANCESCO DE SANCTIS
Una provvidenziale notizia
giornalistica, pertecipatami
dall’amico e nostro collaboratore Donato De Michele (residente a Torino),
mi consente di relazionare
su un’iniziativa culturale,
interessante e piuttosto
singolare: una sorta di
tournée letteraria in onore
di Francesco De Sanctis
(1817-1883).
Il nostro interesse per
questo personaggio, pilastro della critica
letteraria italiana, si giustifica non solo per
la sua levatura morale, ma anche perchè
noi pannesi, che siamo Dauno-irpini, possiamo considerarlo nostro conterraneo, essendo egli nato a Morra Irpina, presso Ariano. Foggia da tempo lo ricorda, avendogli
intitolato una delle più antiche e prestigiose
scuole medie, ma anche la Scuola Media
di Panni, gemmata dalla De Sanctis foggiana, ricordava nel nome l’illustre Irpino.
Francesco De Sanctis è stato definito “vigile
coscienza civica”, “studioso di mente acuta
e di fine sensibilità”. Egli fu un patriota
militante (imprigionato nel ‘48, in esilio a
Torino nel ‘53); fu docente al Politecnico
di Zurigo, a Torino, all’Università di Napoli.
Uomo politico, fu eletto deputato per più
legislature e fu ministro della Pubblica
Istruzione. Il suo nome,
tuttavia, è legato ai Saggi
critici, alla Storia della
letteratura italiana e soprattutto al nuovo corso che
seppe dare alla critica letteraria e, in genere,
all’orientamento estetico.
Per il De Sanctis il commento critico di un’opera
letteraria o artistica non può
e non deve scaturire, come
era d’uso, da considerazioni
puramente formali, presentate in espressioni
retoriche, auliche quanto vacue, ma dallo
studio dei contenuti, tenendo conto dei nessi
storico-culturali e morali, nonchè soppesando la personalità dell’autore e l’incidenza
del suo ambiente sociale e familiare.
Gli aspetti caratterizzanti di Francesco De
Sanctis, di questa nobile figura di italiano,
possono, dunque, condensarsi così: convinto
patriottismo; “vocazione didattica come
principio di formazione nazionale”; avanguardia dell’estetica. La sua Storia della
Letteratura Italiana è stata definita “specchio
unitario di tutta la nostra produzione
letteraria”. Il testo critico “sintomaticamente
si chiude al momento in cui i bersaglieri
d’Italia prendono Roma forzando Porta
Pia”.
Sotto l’insegna “L’eredità di Francesco De
Sanctis” si è organizzata una specie di
tournée letteraria, si diceva, consistente in
letture di testi di autori vari e relative
lezioni critiche: le une sono effettuate da
attori e attrici, come Laura Morante a Torino e Luigi Lo Cascio a Palermo, le altre,
sono affidate a prestigiosi nomi della critica
contemporanea, come il veneziano Massimo Cacciari, Giorgio Ficara, Ernesto Ferrero ed altri. Cardine dell’iniziativa è stata
la Fondazione torinese “Francesco De
Sanctis”. In verità, come ci informa Giovanni Tesio del quotidiano La Stampa,
questo viaggio letterario del 2009/10 è la
seconda edizione di un programma simile
già realizzato con molto successo. Il progetto si dipana nei teatri storici delle più
importanti città italiane, con il seguente
calendario: 10.12.09 al Carignano di Torino un reading di Montale - 21.12.09 a
La Fenice di Venezia si è letto e commentato Leopardi - 11.01.10 al Teatro Comunale di Bologna si è letto Carlo Emilio
Gadda - 25.01.10 alla Scala di Milano è
stata la volta di Alessandro Manzoni 02.03.10 al Teatro dell’Opera di Roma la
“lezione” è su Italo Calvino - 12.04.10 al
San Carlo di Napoli si è letto Machiavelli
- 22.04.10 al Petruzzelli di Bari la
“lezione” è su Torquato Tasso - 03.05.10
al Massimo di Palermo si conclude con
Tomasi di Lampedusa.
A.S.C.P. DI MONTREAL QUE. a cura di Rocco Morena
Sabato 27 febbraio il comitato
dell’Associazione Sociale e
Culturale Panni di Montréal ha
organizzato con successo
l’annuale serata danzante per
festeggiare il 33° anniversario
di fondazione.
Oltre 250 pannesi presenti
hanno avuto modo di trascorrere una piacevolissima serata
presso le Parc. Tra gli invitati,
si notavano il Signor Michele Lapolla e la
Signora Josè Pellegrino proprietari della
Remax Excellence inc.
Molto attivi alla raccolta fondi per “ Enfant
Soleil” un organismo senza fini di lucro,
che raccoglie fondi per sostenere e migliorare il servizio di pediatria e contribuire al
progetto d’interventi sociali per tutti i
bambini del Québec.
La serata per la raccolta fondi si svolgerà
il 04 Maggio 2010 presso la sala Madison
ha contribuito al successo della
serata, l’ottimo lavoro del comitato dell’ASCP e la squisita
cena preparata dai rinomati
chefs della Sala di Ricevimento
“Le Parc”. Il bar sempre aperto
e affollatissimo e soprattutto la
super dinamica Orchestra The
Grand Show Band con Johnny
Capobianco (Pannese doc) che
sin dal primo momento ha dato
una tale carica musicale da riempire la
pista da ballo sino all’ultimo minuto (oltre
le ore piccole). A tutte le signore e signorine
presenti in sala è stata offerta una bella
rosa rossa, omaggio dell’Associazione.
La serata è stata animata dal dinamico e
simpaticissimo presidente Tony Montecalvo. Sono stati onorati e premiati con borse
di studio i seguenti figli di pannesi che
hanno terminato con successo gli studi:
Sabrina Gesualdi Gilbert (foto a sinistra)
Il Castello
19
aprile 2010
per le Superiori, e
Dina De Luca
(foto a destra) per
gli universitari.
Il presidente Tony
Montecalvo, ha ricordato a tutti che
è fondamentale
partecipare alle attività dell’ASCP
per mantenere
sempre vive le nostre tradizioni e che insieme si possono realizzare tante cose. Alla
fine della splendida serata c’è stato il sorteggio di numerosi e bellissimi premi offerti
dai vari sponsor. L’ASCP annuncia che
anche quest’anno parteciperà al Panni
Exchange e al Panni Expo. Il comitato
ringrazia calorosamente tutti i partecipanti.
Rocco Morena
membro del Comitato
dell’ASCP da Montreal
Ancora un successo per la “Tony Colannino Foundation” guidata dalla signora Anna Colannino e Famiglia.
Tra amici, parenti e compaesani oltre 130 presenti, hanno gradito la piacevole accoglienza e gustosa cena preparata
dagli chef della sala di ricevimento le Carlton. Serata di beneficenza per la raccolta fondi della “Tony Colannino
Foundation” Questa organizzazione a scopo non lucrativo fu fondata nel Maggio 2006. Dalla famiglia stessa del
Colannino, non solo per tenere sempre vivo il ricordo di quest'uomo di grande talento e collaborativo con tutti,
(per elencare tutte le sue risorse non basterebbe un libro, io mi limito a darvi la notizia dell'evento) ma sopratutto
per l’impegno di raccogliere fondi per finanziare l’avanzamento nella ricerca del tumore celebrale “Glioblastome
Multiforme” di cui ne fu vittima Tony. La prima serata di beneficenza fu organizzata il 21 Settebmre 2007.
In tre anni la fondazione ha contribuito alla ricerca con $ 39.000,00 + il montante di questa serata, versati al “Montreal Neurological
Institute”, un'istituzione Fondata nel 1934 dal Dott. Wilder Penfield e dedicata allo studio delle malattie collegate al sistema nervoso.
Il Dott. Del Maestro, che lavora per l’Istituzione, nel corso della serata ha informato ai presenti le varie problematiche della malattia.
Anna Colannino e famiglia ringraziano tutti i presenti e non, per l’incoraggiamento e generosità. Con la speranza che le ricerche
siano d'aiuto a chi soffre di problemi e di malattie neurologiche, permettendo loro di vivere una vita più adeguata e meno dolorosa.
Federazione Naz.le Pensionati - Via Trento, 42 - Foggia - Tel 0881/724400 - Fax 0881/728937
QUALE PROSPETTIVA PER I PENSIONATI
La crisi economica rappresenta
indubbiamente un freno, rispetto
alle nostre rivendicazioni, però
ai pensionati non interessano le
polemiche che intervengono fra
la politica rispetto alle previsioni
di uscita dalla crisi. Per i pensionati sapere
che il Pil nel 2010 crescerà dello 0,7%
piuttosto che dell'1,5% non cambia nulla
rispetto al proprio reddito famigliare. Così
come poco interessa sapere se un tasso di
disoccupazione complessivamente più
basso di quello di molti altri Paesi debba
o meno essere "corretto" attraverso una
misura che tenga conto anche dei cassintegrati e degli scoraggiati. Quello che conta
per davvero a chi deve arrivare alla fine
del mese con una pensione ferma a più di
12 anni fa è che la propria situazione
migliori o almeno non peggiori.
Questa è concretamente la situazione della
stragrande maggioranza dei Pensionati. E
quando si arriva a desiderare che almeno
non cambi vuol dire che siamo arrivati al
di sotto delle reali necessità.
Dobbiamo quindi continuare
a rivendicare un confronto serio
e costruttivo con la controparte
governativa per raggiungere
gli obiettivi che la nostra Federazione da tempo si è posta e sui quali
riconfermare le nostre priorità.
Certamente dobbiamo considerare l'attuale
situazione economica che non ci è favorevole e che non ci consentirà di ottenere
realizzazioni largamente positive. E allora
dobbiamo per forza avere la capacità di
selezionare le nostre priorità. Rispetto a
questo siamo del parere che la principale
priorità sia quella di sostenere il reddito
dei pensionati utilizzando ogni idoneo
strumento di politica economica compreso
quello fiscale. In questo quadro ribadiamo
la richiesta di unificazione della no tax
area tra pensionati e lavoratori dipendenti
per eliminare una incomprensibile e iniqua
differenziazione fra poveri.
Sappiamo tuttavia che il percorso nostro,
come quello di tutti i lavoratori, ha bisogno
della convergenza della politica su questi
problemi sociali. Così come ha bisogno
che la politica attui riforme nei settori che,
in larga misura, impediscono adeguati
sostegni alle necessità di lavoratori e pensionati. C'è bisogno di grandi riforme:
liberare le forze buone dell'economia e
dei cittadini da un fisco troppo opprimente
che serve solo a perpetuare fiumi di spesa
pubblica improduttiva; rendere la Pubblica
Amministrazione una burocrazia efficiente
e moderna ed al servizio dei cittadini,
soprattutto nei settori che si occupano
dello "Stato Sociale" a cominciare dalla
Sanità.
Questi sono i grandi obiettivi di cui abbiamo bisogno per non vivere sempre
nell'incertezza del risultato. Questi sono
i temi sui quali non siamo e non dobbiamo
essere soli. Sono temi che riguardano tutti
i lavoratori e tutti i pensionati e che debbono essere assunti dalla nostra Confederazione e da tutto il Sindacato.
Il Castello
aprile 2010
GLI ANZIANI: PRIMA DI TUTTO UNA RISORSA 20
“Mala tempora currunt”: per Panni sembra
che stiano per arrivare tempi tristi, almeno
da quanto si evince dall’articolo riportato
sullo scorso numero del Castello e pubblicato in data 8 novembre 2009 sulla
“Gazzetta di Capitanata”.
Si parlava, in quella sede, della prossima
apertura, a Bovino, di una casa di riposo
adiacente al santuario di Valleverde che,
secondo il giornalista potrebbe creare non
pochi problemi alla nostra casa “Santa
Maria Stella”, soprattutto nel campo
dell’occupazione.
In una comunicazione congiunta dell’allora
Sindaco Leonardo De Luca e del presidente della PAN srl. Geom. Giovanni Cocciardi, del 13 dicembre 2005 si legge:
“La società “ pan” s.r.l. che gestirà la
struttura, al fine di incrementare
l’occupazione locale impiegherà personale
del posto.”
Nella struttura, in effetti, alla data odierna,
gran parte del personale proviene da Panni,
e la concorrenza della casa di Bovino
potrebbe far calare le richieste di posti
letto e contemporaneamente diminuire la
necessità di personale.
La questione sembra davvero essere delicata.
Panni ha dovuto aspettare a lungo per
vedere ultimata l’intera casa di riposoospedale di comunità: ricordo ancora
l’inizio dei lavori per la struttura protetta,
quando ero una bambina e andavo a fare
escursioni con i miei amici sulla montagna.
Sono passati più di 10 anni da allora e i
lavori hanno avuto una battuta d’arresto
piuttosto prolungata; poi, qualche anno
fa, finalmente l’edificio è stato completato.
L’U.D.T. (unità di degenza territoriale),
vale a dire l’ospedale di comunità, è stata
attivata il 20 marzo 2006 (ndr come riportato sul sito della Regione Puglia), mentre
la R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale), la casa di riposo, il 20 dicembre
2007.
Dalle notizie che ho raccolto e da quanto
ho potuto notare nelle mie ripetute visite
alla struttura, tutto funziona a pieno ritmo
e tutti i posti sono occupati.
Molti degli ospiti sono pannesi, tanti altri
vengono dai paesi vicini.
Volendo cercare le motivazioni che spingono ad un ricovero presso la casa di
riposo di Panni, si può considerare
l’influenza di notevoli fattori: prima di
tutto bisogna tener presente l’attuale forte
e diffusa richiesta di assistenza a persone
anziane che lentamente diventano non
autosufficienti e quindi hanno bisogno di
cure ventiquattro ore su ventiquattro;
un’altra motivazione potrebbe essere ricondotta alla curiosità per una struttura
nuova e moderna, che promette bene e
risulta confortevole per i propri ospiti sin
dalla prima visita; un’ulteriore ragione
credo (da pannese, di Angela Rainone
ma chiunque può
dissentire) possa
essere la collocazione della casa
proprio di fronte al
bel paesello, adagiato come un presepe sulla montagna, che offre riposo
anche solo alla vista, anche se nel concreto
l’edificio non dispone di un parco nel
quale poter respirare un po’ di aria fresca
nelle giornate soleggiate.
La scelta di Panni non è quindi obbligata,
a mio avviso, dalla semplice comodità
logistica, ma ha luogo dopo il vaglio di
altre possibilità, perché, non dimentichiamolo, il nostro territorio conta già altre
case, come quella di Savignano e quella
di Sant’Agata per esempio (ovviamente
bisogna tenere in considerazione anche la
disponibilità dei posti di ogni struttura).
D’altra parte, però, si potrebbe fare una
considerazione diversa: non solo a Panni
mala tempora currunt! La crisi economica
affligge un po’ tutte le famiglie e queste
ultime potrebbero prendere la decisione
di tenere con sé un anziano bisognoso di
cure, per aiutare il menage familiare con
i soldi della pensione, in questi tempi così
difficili, nei quali trovare un lavoro è un
sogno e spesso c’è qualcuno della famiglia
che forzatamente rimane a casa.
Da un lato, quindi, si può considerare che
il settore dell’assistenza agli anziani sembra avere un incremento continuo,
dall’altro che l’andamento del mercato del
lavoro potrebbe portare tale tendenza ad
una regressione.
Gli anziani, ad ogni modo, rimangono una
parte importante della nostra realtà e,
perché no, rivestono un ruolo chiave
nell’economia.
Questa concezione risulta senza dubbio
alquanto materialista, ma purtroppo tutto
a questo mondo viene monetizzato, persino
il tempo da dedicare ad una persona.
Spesso non si ha tempo (o non si vuole
trovare il tempo) per gli altri, anche se
sono nostri congiunti e anche se sappiamo
che una visita potrebbe farli felici; la solitudine, purtroppo, può farsi sentire per
tante persone che, per necessità, si sono
dovute affidare nelle mani del personale
di una casa di riposo, perché non più in
grado di provvedere a sé autonomamente
e perché senza parenti prossimi.
Quello che io propongo qui, è per
l’appunto, l’istituzione di un servizio di
visite da parte di volontari pannesi, agli
ospiti della casa di riposo e a quelli
dell’ospedale di comunità (ovviamente
rispettando le regole che vigono lì).
Credo che proposte del genere siano già
nell’aria, ma mi preme lanciare l’iniziativa
proprio da qui, dalle pagine del giornale.
Naturalmente non voglio in alcun modo
togliere valore al lavoro del personale
impiegato nella struttura, ma credo che la
presenza di un volontario faccia sentire
l’anziano valorizzato, perché oggetto di
attenzioni disinteressate da parte di un
estraneo, per il puro piacere di scambiare
quattro chiacchiere e di stare in compagnia.
Non dimentichiamo che l’anziano è prima
di tutto risorsa, ma non economica, bensì
a livello personale, perché è un essere
umano carico di vissuto, di esperienze,
portatore di pezzi di vita che a noi giovani
non è ancora stato dato di vivere, e come
tale va rispettato e valorizzato.
Il mio auspicio è di trovare persone che
realmente abbiano la volontà di dedicare
del tempo ai nostri nonnini, e non ho dubbi
che ci saranno numerose adesioni (a tal
proposito si potrebbe far riferimento alla
PRO-LOCO, oppure alla Comunità, o al
sindaco per organizzare il gruppo).
Nelle mie visite domenicali mi sono fermata regolarmente a parlare con i nonnini,
per l’appunto, sempre molto volentieri e
spesso è capitato che siano stati loro stessi
a riconoscermi e a chiamarmi (“sì tu la
nipot’ r’ Angiulina?”).
Spero, pertanto, di poter presto tornare a
far loro visita, per ascoltare le loro storie
e per farmi fare ancora 1000 volte la domanda: “Figliò, sì r’ Pann’? A chi sì figl’?
A chi appartijen’?”, e ovviamente per
rispondere ancora mille volte con tanto
piacere.
NOTIZIE UTILI
Festa patronale:
26 - 27 Agosto San Costanzo Martire e
Madonna del Bosco.
Feste - ricorrenze:
13 Giugno Sant'Antonio benedizione dei
pani
16 Giugno San Vito - benedizione delle
“maccaredde”.
24 Giugno San Giovanni - venuta della
Madonna dal Convento al Paese.
6 Luglio processione con la Madonna del
Bosco per il miracolo della pioggia.
22 Luglio processione penitenziale notturna
per il terremoto de1 1930.
Ultimo sabato di luglio processione
penitenziale notturna per il miracolo del
colera.
15 Agosto festa dell’Assunta con la
processione delle “salme”.
28 Agosto ritorno della Madonna al
Convento.
18 Ottobre San Gerardo
13 Dicembre Santa Lucia
Fiere - Sagre - Manifestazioni
6 Luglio: fiera di merci varie
26 Agosto: fiera del bestiame e merci
Mercato settimanale: lunedì
UNA VIA, UN PERSONAGGIO di Vito Procaccini
VIA PADRE PAOLO SÉGNERI, IN QUEL DI PANNI
“Carneade, chi era costui? – ruminava tra
sé don Abbondio”. Comincia così il capitolo dei Promessi Sposi, in cui il povero
curato confessa umilmente la propria modesta preparazione filosofica. Può accadere
anche a noi, girando in paese, d’imbatterci
in una via e sapere poco del personaggio
a cui è dedicata. È il caso di via padre
Paolo Ségneri, quella che si arrampica
verso la sommità del paese, costeggiando
lo strapiombo che affaccia sul cimitero.
Percorriamo allora lentamente la strada
ripida che si para davanti “ruminando” i
tratti salienti di questo gesuita.
Un predicatore persuasivo
Nasce da nobile famiglia a Nettuno (Roma)
nel 1624, primo di 22 figli, un numero da
brividi se pensiamo che la natalità odierna
in Italia si attesta a poco più di un figlio.
A soli 15 anni, con una concessione speciale, entra nell’ordine dei Gesuiti e intraprende studi approfonditi della Bibbia e
delle letterature classiche, rimanendone
tanto affascinato da trascurare la salute.
Acquisisce così una grande facoltà oratoria
che metterà a frutto dopo la crisi mistica
del 1660. Il suo è il tempo della Controriforma, che segue al Concilio di Trento,
un tempo in cui prosperano le missioni
popolari, con le predicazioni straordinarie
che hanno lo scopo di infervorare le comunità già evangelizzate.
Queste predicazioni sul finire del ‘500
miravano ad emozionare gli ascoltatori,
che venivano coinvolti con atteggiamenti
straordinari e artifici dialettici. Padre Ségneri
pone un argine a queste modalità esasperate,
recuperando l’autentico messaggio salvifico, anche se non riesce a sfuggire alla moda
seicentesca di una prosa barocca, ridondante
di immagini per attrarre l’interesse
dell’uditorio. È, del resto, la moda del tempo
che attraversa l’arte con le decorazioni
illusionistiche e gli scorci audaci e scenografici; non dimentichiamo, poi, che Giambattista Marino aveva affermato che “del
poeta il fine è la maraviglia” e la “poetica
della meraviglia” avrebbe attraversato tutto
il secolo, influenzando naturalmente anche
il costume.
Per queste ragioni non stupisce che il giudizio
di Francesco De Sanctis – intriso di ideali
romantici – sia severo con padre Ségneri.
Non gli perdona l’abuso della retorica e del
luogo comune, anche se gli riconosce una
notevole capacità affabulatoria.
Padre Ségneri è in realtà rigoroso con se
stesso e quando addita la via religiosa lo
fa con zelo sincero, mettendo a frutto la
sua grande padronanza della lingua e
l’eccezionale conoscenza dei testi sacri.
Di qui lo stile limpido, l’eloquenza vivace,
la naturalezza con cui espone i suoi ragionamenti, infiorati di preziosità linguistiche
che sono comprensibili per i fedeli che lo
ascoltano nelle cattedrali delle città.
Ma padre Ségneri è protagonista anche
nelle missioni rurali, perché si sposta nei
piccoli paesi per esporre il suo pensiero
in modo semplice ed efficace, non disdegnando effetti teatrali per impressionare
meglio l’uditorio e muoverlo “a
compunzione”. È sempre comunque persuasivo, perché è scrupoloso nel preparare
con rigore ogni tappa del ragionamento,
in modo tanto avvincente da non lasciare
scampo a chi lo ascolta.
Tanta abilità non deriva da improvvisazioni
folgoranti, ma da una solida e scrupolosa
preparazione. È lui stesso a puntualizzarlo
in una lettera al Granduca di Toscana: “Io
non ho mai predicato a braccia, sempre ho
detto Prediche composte, e il comporle mi
han portato comunemente da un mese l’una”.
Tanto impegno lascia però il segno sul
suo fisico gracile. Una sordità progressiva
e irreversibile lo affligge, inducendolo a
meditazioni profonde dalle quali scaturisce
il Quaresimale, raccolta di prediche composte tra il 1655 e 1665, unanimemente
riconosciuta come il suo capolavoro. Nel
silenzio della sordità riesce in quelle pagine
ad argomentare in maniera semplice anche
concetti complessi, e la sua autorità morale
gli consente di ergersi a fustigatore dei
costumi del tempo.
La sua opera è apprezzata anche dal “papa
buono”, Innocenzo XII, che gli affida
l’incarico di predicatore in Vaticano, dove
conclude la sua esistenza il 9 dicembre 1694.
Anche queste brevi note giungono al termine. Alla fine della salita volgiamo lo
sguardo sulla campagna che, accarezzata
da una brezza leggera, digrada a valle
inerpicandosi poi in collina verso Bovino.
Il sole è alto, ma non fa caldo e, mentre
respiriamo l’aria pura dell’incipiente primavera, ci avvediamo di aver trascurato
il pensiero sociale ed economico di padre
Ségneri.
Ne parleremo, forse, in altra occasione.
Il Castello
21
aprile 2010
IL NOSTRO GIANLUCA
RACCOGLIE CONSENSI
Gianluca Veggia ormai noto ed affermato
modellista in plastico, prosegue con il
suo lavoro brillantemente, di recente ha
realizzato un modello in scala di un prefabbricato realmente esistente “in
miniatura” di dimensioni di 1 metro per
50 cm per 50 cm di altezza, e sezionata
nelle varie parti di assemblaggio. Un lavoro di oltre un mese di costruzione che
ha dato grande soddisfazione a lui e a
coloro che si sono complimentati con lui.
Tra l'altro il suo modello è esposto alla
fiera di Vicenza per mostrare alla gente
dal vivo dove viene collocato il materiale
isolante in fibra di cellulosa.
La ditta a cui ha realizzato il lavoro è
la “Andrea & Renato CONSOLARO”,
CHIAMPO (VI), una importante ditta
che opera da più di 20 anni nel settore
dei materiali isolanti per abitazioni e che
lo hanno contattato tramite internet al
suo sito. Il modello, nella foto, lo si può
vedere sul suo sito internet
www.gianlucaveggia.tk oppure sul sito
della ditta stessa.
Ed ancora. Abbiamo avuto notizia che
Gianluca ha vinto con la scuola dove
lavora un premio in danaro, il cui ricavato
è andato alla scuola ed ai ragazzi diversamente abili che egli insieme ad altri
volontari aiuta a gestire, per la realizzazione del progetto nazionale dell'INAIL
sul tema della SICUREZZA, realizzando
un cartellone simile al gioco dell'oca con
vignette colorate dai ragazzi, dove sono
rappresentate varie situazioni di pericolo,
in casa e non.
La premiazione è avvenuta
all'EXPOLEVANTE di Bari in data
09/04/2010, alla presenza di TV locali
e provinciali. Non finisce qui: il papà di
Gianluca, Bruno il cavaliere, è stato eletto
per l'ennesima volta consigliere
dell'associazione dell’Arma
dell’Aereonautica di BARI, classificandosi
al 3° posto con ben voti 85.
Non c’è che dire: bravi a papà e figlio
Veggia… Nuccetedd ddà sop chissà quanta muine sta facenn… e ne ha ben donde.
Il Castello
aprile 2010
VERITA’ O SUGGESTIONE, STORIA O MISTERO 22
Cari lettori, ho con di Antonio (30pil)
De Michele
enorme interesse
letto l’articolo del
dott. Nico Moscatelli
sul nostro blog riguardante la vicenda
dei “Templari” a
Panni. In particolare
la presenza del cosiddetto “quadrato magico dei Templari” sul campanile della
Chiesa Madre. Al chè mi sono interessato
ad effettuare alcune ricerche allo scopo di
spiegare brevemente alcuni fatti che circondano il nostro paese di mistero.
Da sempre sono appassionato di “Misteri”
e “storia”, e il dott. Moscatelli ha acceso
in me, ancora di più, la voglia di scoprire.
Chi furono i Cavalieri Templari?
Fu un ordine risalente agli anni 1118-1120,
successivi alla prima Crociata (1096),
quando la maggior parte dei Cavalieri era
tornata in Europa e le
esigue milizie Cristiane rimaste erano
arroccate nei pochi
centri abitati. Le
strade della TerraSanta erano quindi
infestate da predoni e
Ugo di Payns, insieme
al suo compagno
d’armi Goffredo di Saint-Omer e ad alcuni
altri cavalieri, fondarono il nucleo originario dei Templari, dandosi il compito di
assicurare l’incolumità dei numerosi pellegrini europei che visitavano Gerusalemme dopo la sua conquista.
L’ordine venne ufficializzato il 29 marzo
1139 dalla Bolla Omne Datum Optimum
di Innocenzo II e definitivamente dissolto
tra il 1312 e il 1314 dopo un drammatico
processo.
Le accuse che investirono i Templari erano
infamanti: sodomia, eresia, idolatria. Nelle
carceri furono torturati finchè non iniziarono ad ammettere l’eresia.
Si racconta, inoltre, che questi Cavalieri
custodivano enormi tesori e sacri segreti
che riguardavano addirittura Gesù (un
esempio è l’ipotetica conoscenza del luogo
misterioso dove è nascosto il Sacro Graal,
cioè la coppa utilizzata da Gesù nell’ultima
cena, prima della crocifissione).
Nei luoghi in cui venivano celati questi
segreti si trovavano dei segni particolari
lasciati dai Templari, come il precedentemente nominato “quadrato magico dei
Templari”. E’ qui che la mia curiosità ha
preso il sopravvento. Un altro simbolo
utilizzato spesso dai Cavalieri era la dicitura “TERRIBILIS EST LOCUS ISTE”
che continuava ancora con un’altra frase
“HAEC DOMUS DEI EST ET PORTAE
COELI”, cioè QUESTO LUOGO INCUTE TIMORE (o rispetto), QUESTA E’
LA CASA DI DIO E LA PORTA DEL
CIELO.
Questa stessa dicitura, o almeno la prima
parte (più importante), si trova sul portale
principale della Chiesa Madre del nostro
paese.
Il mistero si infittisce. Questa frase è tratta
dall’Antico Testamento (Genesi, 28; 17).
In questo passo si racconta come Giacobbe,
fermatosi per riposare nella città di BethEl ebbe in sogno la visione di una scala
che saliva dalla Terra al Cielo. Al risveglio
eresse in quel luogo una stele che consacrò
con queste parole “terribilis est locus iste
haec domus dei est et portae coeli”.
Rappresenta il primo incontro documentato
con una Portae Coeli, un portale celeste
che mette in congiunzione la Terra, il mondo umano e materiale, con le dimensioni
superiori popolate da esseri più evoluti. Il
significato occulto è evidente: se per il
Cristianesimo (ed ogni altra religione) la
Chiesa o il Tempio sono
sempre la “Casa di
Dio”, è chiaro che un
luogo che mostra la
scritta in questione è
qualcosa di diverso
dalla norma: è come se
il posto fosse più sacro
dei templi o chiese
“normali”.
Un posto speciale, in cui le energie terrestri
e quelle del cielo sono in congiunzione, in
modo simile a quanto accadeva con le
Piramidi egizie. In un certo senso anche
le Cattedrali Gotiche sono state costruite
per convogliare le energie stellari captate
dalle guglie e dai campanili, in modo non
dissimile da ciò che faceva la grande piramide. E’ questo forse uno dei segreti professato dai Templari? E’ forse per questo
che esistono luoghi più sacri di altri? Luoghi in cui cielo e terra si uniscono?
La Portae Coeli diventa quindi il luogo in
cui tutti noi essere umani possiamo ricevere
l’illuminazione mistica, esattamente come
accadde a Giacobbe.
Ma occorre subito ricordare che nel Mondo,
di Portae Coeli, ce ne sono parecchie: una
di queste l’abbiamo ritrovata proprio a
Panni, al di sopra del portale principale
della Chiesa Madre; Ce n’é un’altra sulla
Casa dei Templari (guarda caso), la sede
barcellonese dei Cavalieri del Tempio
situata in Carter Ataulf.
Certo si può trattare di realtà o suggestione,
di verità o falsità; Fattostà che la Storia ci
insegna molto, e il punto di partenza per
le ricerche sono appunto i misteri che
circondano luoghi che frequentiamo tutti
i giorni.
D'altronde tutti (o quasi) conosciamo la
storia del Dio Pan? Sarà vero? …Chissà
Abbiamo dato risposte a molte domande,
ma numerosi altri interrogativi sono in
sospeso.
Una promessa è un debito! Il primo
maggio abbiamo mantenuta la nostra, infatti, accompagnato
dall’ormai fedele amico Antonio
Larocca e la sua gentile consorte
Maria, ho avuto l’occasione di trascorrere ore piacevoli a casa della
Maestra Lina Petronella e di don
Peppe Membrino, in visita di cortesia a Savignano scalo. Saranno
ore indimenticabili.
Fa piacere constatare che anche la stampa
locale, non soltanto quella familiare, metta
in risalto la professionalità di un artistafotografo, cosa diversa da un semplice
fotografo, definendola “Emozioni da fermare nel tempo” e non soltanto immagini
tratte da un semplice click su una digitale,
ma “arte per raccontare la nostra anima”,
ecco l’importanza di affidarsi a chi della
professione ne fa un arte. Inutili e superflui
riferimenti alle persone di cui trattasi possiamo soltanto orgogliosamente affermare
che: il buon sangue non mente... MAI!
IL GIORNALE DEI PANNESI
Direttore Responsabile
Michele Campanaro
Direttore di Redazione
Pietro De Michele
Collaboratore di Redazione
Prof. Leonardo De Luca
Redazione di Panni
Rocco Gesualdi Resp. di Redazione
Raffaele Rainone - Amedeo De Cotiis
Corrispondenti da Panni
V. Franco De Michele
Antonio Mauriello - Angela Rainone
per la A.S.C.D. PANNI
Valentina Dibisceglia
per la Pro Loco Panni
Maria Pia Senerchia - Giovanni Rainone
Imp. e stampa: Artigrafiche Di Palma & Romano
Via T. Fiore 32, 34 - 71122 Foggia -Tel. 0881.745200
Il Castello
UFFICIO STAMPA
23
aprile 2010
Il Portavoce del Comune di Panni - Pietro De Michele
Il sindaco di Panni Pasquale Ciruolo, in
ossequio al programma presentato nella
campagna elettorale del 2007, il 27 aprile
2010, ha tenuto, presso la Sala San Giuseppe in Panni, l’attesa Assemblea Popolare alla presenza di numerosi cittadini
che affollavano la sala, che qui sintetizziamo. La tematica trattata è stata quasi monotematica:
i lavori alla chiesa del convento.
Come si può facilmente vedere nelle foto
i lavori interni alla chiesetta fervono alacremente, l’altare e dintorni sono quasi
del tutto ultimati, sono in corso i lavori di
rifacimento e consolidamento murarie e
intonacatura pareti, ripavimentazione totale
della chiesa e della sacrestia poggiante su
materiali, a guisa di contenitori in plastica,
a difesa di infiltrazioni di acqua piovana
e conseguente formazione di umidità e
quant’altro del genere al fine di conservarne l’integrità nel tempo. Il sindaco ha dato
assicurazione che il prossimo 24 giugno,
festa di San Giovanni, la Santa Messa sarà
celebrata presso la chiesetta stessa, alla
presenza della Madonna, che ritornerà in
paese, come tradizione impone e ritornarvi,
per rimanervi, il 28 di agosto 2010. A
quella data la chiesa sarà arredata di tutto
quanto occorre per renderla adatta ed ospitale a tutti i fedeli che vorranno farle visita
nel corso dell’intero anno e…per sempre.
Il punto della situazione finanziaria per
far fronte ai lavori è la seguente:
Il contratto con la impresa appaltatrice dei
lavori assomma a ¤. 121.000,00 IVA compresa, le offerte dei fedeli, comprese le
ultime sotto elencate, assommano a circa
¤. 63.000, grazie alla quale, come si evince
dall’estratto conto bancario, fornitoci dal
Parroco Padre Antonio, è stato possibile
pagare, in data 5.02.2010, il primo stato
d’avanzamento dei lavori per un importo
pari a ¤. 48.020,10. Residuano nel conto
bancario la somma di ¤. 7.539,75 più ¤.
8.000,00 somma tenuta a disposizione dal
sindaco stesso, in totale sono disponibili
ancora, alla fine del mese di aprile 2010,
¤. 15.539,75.
I conti tornano. Agli inizi del mese di
Maggio 2010 è maturato uno stato
d’avanzamento pari a ¤. 63.000,00 compreso IVA, che si provvederà al pagamento
con i residui fondi in banca, con una ulteriore somma di ¤. 10.000,00 già a dispo-
sizione, tenuta sempre dal sindaco stesso
e con le benevoli e benedicenti offerte dei
fedeli pannesi sparsi in tutto il mondo, tali
da coprire la residua somma a saldo dei
lavori di circa ¤. 50.000,00. Il sindaco ha
reso noto che saranno ben accette, oltre
che somme in danaro, anche donazioni di
diversa natura purché utili al raggiungimento dello scopo, quali, oggettistica,
forniture materiali, lavoro personale ed
altro le cui schede saranno pubblicate in
anteprima sul blog di questo giornale on
line al già noto link: http://ilcastellloonline.blogspot.com/
e in Facebook al “Profilo” del Direttore
del giornale, e in seguito pubblicizzate
nelle forme consuete.
Concludendo il sindaco Ciruolo ha ringraziato tutti quei pannesi che hanno già dato
la loro offerta votiva sia per il tramite del
Comitato che per il Giornale “IL
CASTELLO”, esortando vivamente coloro
che ancora non vi abbiamo provveduto a
fare altrettanto e a farlo in tempi brevi,
usando i mezzi a loro più congeniali.
Insomma la Chiesa al Convento, comunque e quantunque…S’ADDA FA’
OFFERTE PRO CHIESA DEL CONVENTO da Gennaio 2010 a Aprile 2010
N.N. - Panni - ¤. 200,00
Lucentini A. Maria - Roma - ¤. 250,00
Di Rienzo Vito - Prato - ¤. 50,00
Totale - ¤. 500,00
LA FRANA DI MONTAGUTO
Su questo argomento, che è ancora in corso di svolgimento, ci sarebbe da scrivere pagine intere,ma
è un lusso che non ci possiamo permettere, quindi sintetizzo il tutto in maniera da darne facilmente
il punto della situazione. Alle ore 22,30 circa del 10 marzo 2010 la nota frana tra gli scali ferroviari
di Montaguto e Savignano, il cui transito stradale da ben 4 anni era consentito in senso alternato e
quando possibile, è venuta giù in maniera così massiccia e violenta da coprire anche la rete ferroviaria
sottostante: non si passa più! Ovviamente la cosa è, finalmente, diventata degna di interesse nazionale
tant’è che, dopo i sopralluoghi di tanti tecnici, politici e addetti ai lavori, il Governo il giorno 17
aprile 2010 ha dichiarato “lo stato di calamità naturale” la zona interessata dalla frana. La macchina, messa in moto, tolto il freno
a mano e con il pieno di carburante è, vivadio, partita. Dal 19 aprile squadre di operai e militari del Genio di stanza presso la caserma
di Foggia lavorano, di giorno e di notte, 24 ore su 24, a raccogliere il milione di tonnellate di fango e detriti e trasportarli nei siti
scelti in zone adatte allo scopo. E’ stato assicurato,da chi comanda e cioè dal Capo della Protezione Civile dr. Bertolaso, il transito
ferroviario, e solo questo per il momento, a circa un mese, per quello stradale occorre più tempo, quanto non è dato da sapersi. Oh
Piè lu sai ca a Muntaut ce stann li laghett? Mi diceva in passato qualcuno. Ora ci credo anche se non ci sono mai andato a vederli
lassù,oggi sono venuti giù…loro! A me poco importava dell’esistenza o meno di laghetti lassù ma... a qualcuno che in questi giorni
fa esposizioni tecniche-geologiche-morfologiche-ambientalistiche e prende applausi in TV non è mai venuto il pensiero del perché
sti laghetti fiorivano lassù? Coloro che ne hanno la possibilità possono seguite la vicenda sul sito www.montaguto.com
Il Castello
aprile 2010
ITALIA
Panni: A.S.C.D. Panni - Bianco Luigi Bianco Mario - Bianco Michele - Bocchicchio Giuseppina - Calitri Pietro - Ciruolo
Pasquale (sindaco di Panni) - “Azienda
agricola” di Cocciardi Pietro - Chiappinelli
Michelino - Cobuzzi Roberto - De Cotiis
Cocetta - De Cotiis Teodoro - Col. Vincenzo
F. De Michele - Mauriello Antonio - De
Stefano Michele - Mauriello Attilio - Melchionda Michele - Montecalvo Costanzo geom. Procaccini Antonio - Procaccini
Giovanna - Roberto Costanzo (vice sindaco
Panni) - Saura Salvatore - Spremulli Alberto
- Tavano Carlo.
Foggia: Antonucci Giovanni - Bocchicchio/Montecalvo - Calitri Saverio - Ciarciello Giovanna - Chiappinelli Aldegonda
- Cocciardi Antonio - Cocciardi dr. Leone
- Cocciardi Leone - Cotoia Costantino - De
Luca prof. Leonardo - De Michele Carmela
- De Michele Maria - Di Biccari Leonardo
– Ing. Lapolla Michele - Larocca Tartarone
M. Lea – Mansella Filomena - Mansella
Pietro - Martire Michele - Mastrangelo dr.
Costanzo - Mastrangelo dr. Giuseppe Perulli Anna - Piscopiello dr. Vincenzo Procaccini dr. Vito - Rucci Francesco Santoro Silvana - Sardella Giovanni - Zuzzaro dr. Antonio
Foggia Provincia: Cacchiotti Carmela
(Segezia) – Chiozzi Luigi (S.Marco L.) Cobuzzi Giuseppe (Segezia) – Sullo Antonio (Cast. Sauri)
Prato: Bianco Ada - Bocchicchio Antonio
- Calitri Chiara - Ciarciello Carmine - Cifaldi Adelina - Colacone Saverio – Croce
Silvio - De Chiara Antonio - De Chiara
Costanzo - De Cotiis Filomena - De Luca
Gerardo - Del Sonno Giuseppe - Del Sonno
Luigina - Del Vicario Michele (Montemurlo) - Di Rienzo Vito – Gesualdi Vito (Oste
M.) - Lapolla Vito (Montemurlo) - Lepore
Angelo - Lepore Costanza - Lepore/Zuccaro
- Liguori Michelangelo – Mauriello Anna
(Montemurlo) - Melino Maria (Montemurlo) - Montecalvo Antonio - Morena Michelino – Rainone Agostina - Rainone Giuseppe - Spremulli Anna - Zuccaro Anna
Località varie italiane: Bocchicchio Antonio
(Osteria G.) – Bocchicchio Michele (Montale) - Cagliuli M. Carmela (Forlì) - Calitri
Giuseppe (Pescara) - Caroli Ciruolo A.M.
(Napoli) Catri dr. Raffaele (Treviglio) –
Cesario Vito (Lecce) - Chiappinelli Marco
(Pesaro) - Cocciardi Domenico (Torino) Cocciardi Franco (Trani) - Cocciardi Mario
(Roma) - Cocciardi Michele (Cascina) Colacone Rocco (Cornaredo) - Colannino/Carosena (Forlì) - Conversano Domenico (Quarrata) - Criscuolo Aniello (Chieti)
- Croce Nicolina (Voghera) - Dattoli Domenico (Casalecchio R.) - De Cotiis Antonio (Roma) - De Luca Colombo (Roma) De Luca Filomana (Pescara) - De Luca
Giovanni (Occimiano) - De Michele Antonietta (Seveso) - De Michele Donato (Torino) - De Michele Donato (Cogliate) - De
SOLIDARIETA’ 2010
Petrucellis Vera (Napoli) - De Rosa Celestino (Cornaredo) - De Stefano Gianni (Sasso Marconi) - Di Giovine Giuseppe (Gardone Riviera) - Gallo Antonio (Chivasso)
- Gesualdi Del Vicario Angela (Brescia) Gesualdi Diego (Brescia) - Gesualdi Michelino (Beinasco) - Gesualdi Paolo (Locate
V.no) - Gesualdi Vito (Casalecchio R.) Gioia Infante (Lecco) - Ladogana Giuseppe
(Brescia) - Lapolla Anna (Piovene R.) Larocca Antonio (Roma) - Lerra Iole Longo Pietro (Salerno) - Longo Rocco
(Seveso) - Maiello Sullo M. Luisa (Napoli)
- Manuppelli Donato (Torino) - Manuppelli
Lina (Torino) - Mansolillo Maria (Pinerolo)
- Manserra Nicola (Signa) - Marrella/Petronella (Pesco S.) - Mauriello Antonio
(Taranto) - Mauriello Ernesto (Taranto) Meliciani/Barbalato (Roma) - Membrino/Petronella (Savignano scalo) - Migliorati
Infante (Lecco) - Morena Michele (Termoli)
- Montecalvo Francesco (Zola P.) - Montecalvo Elsa (CB) - Montecalvo Gesualdi
(Barletta) - Montecalvo Giovanni (Pero) Montecalvo Giovanni (Casalecchio R.) Panorese Carla (Montecatini) - Petronella
Giuseppe (Rozzano) - Petronella Lucia
(Caserta) - Petronella Salvatore (Pescara)
- Procaccini Saverio e Francesco (Paterno
D.) - Procaccini Franca (Napoli) - Rainone
Assunta (Adria) - Rainone Francesco (Modugno) - Rainone Francesco (Roma) - Rainone Giuseppina (Grottole) - Rainone Saverio (Arese) - Rainone Teresa (Brindisi)
- Rainone Vita (Firenze) - Rainone Wanda
(Bari) - Roberto Antonio (Vengono S.) Roberto Francescantonio (Bari) - Russo
Costanza (Voghera) - Russo Filomena (Voghera) - Russo Pietro (Cisliano) - Sarni
Mino (Arma T.) - Sauchelli Filomena (Roma) - Sauchelli Raffaele (Premiaracco) Savella Antonio (Modugno) - Savella Nicola (Caserta) - Savella Saverio (Modugno)
- Schiumerini Lamanna Lucia (Cosenza) Senerchia Giuliano (Treviso) - Spina Ennio
(Castenaso) - Stornello dr Gianni (Torino)
- Sullo Angelina (Beinasco) - Tavano Giuseppe (Milano) - Travagliati Liscio Maria
(Casaloldo) - Valesio Caterina (Arezzo) Valesio Michela (Roma) - Zasso Petronella
Romana (Bolzano)
ESTERO
Canada - Montreal: Bocchicchio Michele
- Cacchiotti Antonio - De Stefano Domenico
- Cobuzzi Carmelo - Cocciardi Alfonso Colannino Costanzo - Cotoia Alfonso - Del
Vicario Concetta - De Luca Giovanni - De
Luca Luigina - Gesualdi Antonio - Gesualdi
Nicolina - Longo Costanzo - Longo Mario
(al 2012) - Longo Salvatore - Melino Donato
- Melino Giovanni - Montecalvo Antonio
- Montecalvo Marietta - Rainone Antonio
(2011) - Rainone Costanzo - Rainone Santo
- Spremulli Gaetano
Ontario: Cocciardi Giovanni - Melino Giovanni - Savignano Annalina
USA: Calitri Joe e Anna - Calitri Costanzo
- Chiola Giuseppina - Ciarciello Pietro -
24
Cobuzzi Antonio - Cocciardi Del Vicario
Concetta - Colannino Tony - Del Vicario
Rainone Elvira - De Luca Donald - De
Michele Mario - Gesualdi Carlo e Teresa
- Gesualdi Gerardo - Gesualdi Giovanni Gesualdi Graziella - Gesualdi Maria - Iommelli Carmela - Longo Nicola - Mauriello
Francis - Morese Tina - Paglia Alfonso Paglia Agnese - Paglia Attilio - Procaccini
Paglia Maria - Scopelliti Filomena
Australia: Berardi Luigi - Iuliano Luciano
- Meola Carlo (2011) - Mosca Michele (al
2011) - Rainone Antonietta (al 2012)
Inghilterra: Mastrangelo Antonio – Morena
Costanzo (al 2011) - Morena Jacqueline
(al 2011)
Argentina: Cacchiotti Anna - Capobianco
Nelida - Colacone Giovanni (2011) - Montecalvo Michele - Rainone Angela
Francia: Schiavone Giovanna - Schiavone
Brigida
SVIZZERA: Calitri Michele
Brasile: Ferrante Da Silva Carmelinda (al
2014)
REDAZIONALI
Cari lettori e abbonati, dei primi tanti ma
dei secondi mica tanti, mi è d’obbligo
informarvi che il Governo Italiano con
un apposito decreto legge il 31 marzo
scorso ha eliminato tutte le tariffe agevolate per spedizioni per posta di giornali
ed altro, pertanto, da questo numero in
poi, salvo correzioni auspicate in futuro,
il costo di spedizione del nostro giornale,
per l’Italia e per l’estero, si è quadruplicato
incidendo notevolmente sul suo costo
totale. Pertanto da questo numero in poi
il numero dei “soli lettori” sarà azzerato
mentre nulla cambierà per gli abbonati
che grazie a loro questo giornale vive ed
esiste. Al momento la disponibilità di
cassa consente la edizione di questo numero e di un altro nel corso dell’anno,
quella estiva di luglio quasi certamente
salterà, divenendo così il nostro un quadrimestrale anziché un trimestrale. A meno
che non si aumenti il costo
dell’abbonamento da ¤. 20,00 a ¤. 25,00
l’anno oppure il costo di spedizione rientri
nei suoi limiti quasi come in passato.
Giocoforza deve andare così. Chi si abbona nel mese di agosto non ci da la possibilità oggi di programmare per domani,
è ugualmente bene accetto ma è comunque
sbagliato, l’abbonamento, così come per
tutte le forme di abbonamento, lo si fa o
lo si rinnova entro e non oltre il mese di
Aprile proprio a motivo di consentire un
serio programma annuale. La spesa, carissimi, la si fa tenendo presente ciò che si
ha in tasca…in quel momento e non domani. O non è così? Vedremo, comunque,
l’evolversi del problema, nel frattempo
vi saluto caramente.
Il direttore