Il Castello il giornale dei pannesi
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Il Castello il giornale dei pannesi
IL GIORNALE DEI PANNESI Edita dall’A.I.C.S. Ass. Cult. Edizioni “Il Castello” - Redazione: 71122 Foggia - Piazza Mons. Luisi 1/B/2 - 71020 Panni: Via Bervellino, 16 - Spedizione in A.P. comma 20/C art. 2 L. 662/96 Foggia c/c postale n. 31480700 Iscriz. Trib. Foggia n. 15/99 - Aprile 2010 - Numero 2 - Anno XIV - E.mail: [email protected] - sito web: http://ilcastello-online.blogspot.com - Tel. e Fax 0881.688057 S’adda Fà! Trent’anni di “IL CASTELLO” Il primo numero del nostro giornale “IL CASTELLO” è datato gennaio, poi carretto a penna, aprile 1980, mentre questo numero si data aprile 2010! Son passati trent’anni da quando il suo primo direttore, il compianto Michele Rainone (re lu Cont) da Prato, lo ideò, lo scrisse, con una semplice macchina da scrivere, lo impaginò, lo stampò con un ciclostile dell’epoca e lo inviò a tanti pannesi anche all’estero. Solo io so quanto costarono, in termini di lavoro e sacrifici personali, al caro Michele, quei tre numeri, che riuscì a realizzare a quell’epoca; al solo pensiero rabbrividisco, eppure lo fece perché il suo sentimento filiale verso la terra natìa, la nostra Panni, era così forte, così radicato da fargli superare ogni stanchezza, ogni impedimento di qualsiasi natura: S’ADDA FA’! Lo sento dentro di me questo imperativo, questo comando e, certamente, lo stesso fu per lui, con un aggravio di lavoro ed impegno superiore al mio almeno doppio ma… S’ADDA FA’! Ormai siamo nell’anno XIV di edizione ma, come per me da Michele, questo “comando”, lo lancio a quei pannesi che vogliano impegnarsi a continuarlo dopo di me. Ringraziando Dio vi sono buone premesse già da oggi che rassicurano sia me che voi pannesi tutti. Agostina, la sorella di Michele, per la circostanza ha voluto regalarci un ricordo di quei giorni in cui il nostro giornale cominciò a prendere forma e sostanza. Ringraziamo Agostina per il bel ricordo che, con vivo piacere, trasmetto a voi tutti, cari lettori. Il Direttore RICORDANDO MICHELE Di Agostina Rainone (Prato) Siamo entrati da poco nell’anno 2010; il tempo passa velocemente e la mia mente va nel lontano 1980, anno in cui uscì il primo numero del giornalino “Il Castello”. Sono trascorsi trenta anni!! Ricordo che mio fratello Michele mi chiamò al telefono e mi disse di andare in ufficio da lui perché mi voleva parlare. L’ufficio comunale dei “Macelli” era vicino casa e subito mi recai da lui. Appena arrivai mi fece leggere una poesia sui ricordi di Panni e poi mi disse: “Ho pensato di realizzare un giornale intitolato “Il Castello”, su cui noi pannesi possiamo comunicare notizie, avvenimenti, dolori, gioie, conquiste e pro- gressi in modo che, pur essendo lontani da Panni, ci sentiamo spiritualmente vicini e così la lontananza dal paese viene attutita. Poi continuò dicendo: “Qui a Prato, quando, vado nelle case dei compaesani provo una grande gioia vedendo il grande progresso fatto di grandi sacrifici. Lavorano durante la settimana in fabbrica e la domenica costruiscono le loro case aiutandosi a vicenda. Come in Prato così succede negli altri paesi sparsi in tutto il mondo. I pannesi si sono dimostrati bravi, onesti, lavoratori, intelligenti e volenterosi e hanno avuto successo raggiungendo in tutti i campi una buona posizione”. Michele, poi, chiese a zio Gerardo (il maestro di musica) gli indirizzi dei pannesi e quando questi ricevettero il giornalino ebbero una grande gioia e furono felicissimi. Il primo numero unico del giornale era datato “Gennaio 1980”. Responsabile era Michele Rainone, i collaboratori erano: Caputo Antonio, Luigi De Michele (fu Antonio), Anna Ciruolo, Ernesto Franzoso, Nicola Longo, Michele Rainone, Angelo Maria Mauriello, Bruno Veggia e sua madre Anna, gli alunni della V elementare di Panni 1979/80 del maestro Mario De Cotiis. continua a pag. 2 Il Castello S’ADDA FA’! aprile 2010 continua da pag. 1 RICORDANDO MICHELE Il giornalino era stampato in ciclostile, allora non vi erano le tecniche di adesso ed era difficile realizzarlo. Il giornale ebbe una vita breve , fino al 1983, in quanto gli abbonati erano pochi, il lavoro di stampa era faticoso e le spese elevate. Fu un grande dispiacere per mio fratello non poter continuare la pubblicazione da lui tanto voluta. Dopo sedici anni, nel 1996, vennero da me, perché Michele era già morto , i due cugini Pietro e Renato De Michele, mi chiesero se avevo una copia del giornale. Con gioia accettai la richiesta: era giunto il tempo in cui si realizzava il sogno di Michele!! Il giornale “Il Castello” si è realizzato benissimo con le nuove tecniche, grazie all’intelligenza, la volontà, la capacità, la bravura e il grande amore per Panni di Pietro. Nell’ultimo numero del giornale, di ottobre 2009, ho letto la pagina di Pietro, 2 dove chiedeva collaborazione ai giovani pannesi esortandoli a lavorare per il giornale anche quando lui si sarebbe ritirato. Vi prego e vi raccomando di continuare questo arduo lavoro con impegno, come avete dimostrato fin’ora, perché questo giornale è l’orgoglio di tutti i pannesi e che tutti ci invidiano. Vi auguro di continuare sempre con gioia e amore a lavorare per Panni e per i Pannesi sparsi nel mondo. Con affetto. Agostina Rainone (re lu Cont) A pag. 5 del primo numero di questo giornale datato dicembre 1996 così scrissi in memoria di Michele Rainone: Michele Rainone… un ricordo E’ doveroso, oltre che un piacere, da parte della redazione dedicare alla memoria di Michele Rainone, prematuramente scomparso a Prato, un ricordo. PANNI C’era tanta gente, c’era una bella chiesa, c’era un santuario, c’erano i resti di un castello, c’erano tanti artigiani, c’erano tanti contadini c’erano i compagni di scuola, la strada carrozzabile era sterrata, le nostre tradizioni erano vissute, i giorni erano pieni di allegria ed eravamo poveri... Ora che le strade sono asfaltate, Ora che sono stati costruiti nuovi palazzi, Ora che abbiamo un bellissimo municipio, Ora che abbiamo l’edificio scolastico, Ora che abbiamo palestra e campo sportivo, Ora che il benessere è presente nelle nostre case, ciò che avevamo parte è stato già distrutto parte sta svanendo piano piano... C’è un bellissimo panorama, c’è un‘aria stupenda ed invidiabile, c’è tanta pace in questo paese. Lo scopo sociale: (trascrivo fedelmente) promuovere un soggiorno confortevole a Panni, l’incremento turistico e culturale, la valorizzazione dell’ambiente, del linguaggio e delle manifestazioni culturali, musicali e folcloristiche, la tutela delle vestigia cittadine e dello sport in genere. Arduo sarebbe elencare il suo impegno nelle attività da lui svolte nel sociale, nel culturale e nel musicale, sempre in maniera encomiabile. Noi vogliamo ricordarlo pubblicando una sua poesia di qualche anno fa, da cui traspare preponderante il suo amore per: Sono passati quasi 14 anni da allora e mi piace ancora ribadirlo: senza la genialità di Michele, tutto ciò che da essa è scaturito non sarebbe realtà ma solo un bel sogno…e basta. Il giornale ebbe la sua prima edizione in Prato nel 1980, per proseguire poi con le sue tante iniziative sociali, culturali e musicali. Mi piace ricordare fra queste, un’iniziativa su Panni che mi riguarda da vicino, molto da vicino, mi riferisco alla “Pro Panni”, un’associazione sociale e culturale da lui ideata e fortemente voluta al fine di fare “coccos re buone pe lu paiese nuost..”, soleva affermare. Parliamo dell’anno 1983 quando il paese aveva bisogno di tutto, soprattutto di espandersi e socializzare, e lui questo lo intuì sin dal primo momento e lo propose alla gente pannese residente e non. Così nell’agosto di quell’anno, dopo furenti e animatissime riunioni preliminari svoltesi a palazzo Manuppelli (mmiezz a la chiazz re sott), che io ricordo benissimo, nacque la “Pro Panni” il cui direttivo era così composto: Presidente Onorario generale Michele Manuppelli; Presidente Giovanni De Michele (re Trentapil,lu cape stazione), mio padre (figlie re att ngappen li surec ?) Vice Presidente prof. Renato Mansolillo, (figlie re Funzin); Cassiere Carmine Lapolla (lu figlie re Florio); Segretario Franco Rucci Maresciallo dell’aviazione ; Consiglieri Luigi De Michele (re Trentapil), Franco Rucci e Carlo Tavano (Scarpalegg); Sindaci Revisori Luigi De Michele (lu Tabbaccar), Giuseppe Bianco (re Cangiarr), Michele Rainone (re lu Cont). Oggi, quindi, non si inventa niente di quanto già pensato e voluto 27 anni fa, con la differenza che a quei tempi le possibilità, a qualsiasi livello, a confronto delle odierne erano dell’1% eppure, grazie all’inventiva, alla genialità, all’intraprendenza, alla dinamicità e, soprattutto all’amore per Panni e i Pannesi, i nostri padri, fratelli e compaesani dell’epoca non sono stati certamente da meno di noi. Questa è Storia…la vera Storia di Panni e della sua gente che, come Michele Rainone, Giovanni De Michele e tanti altri, cercarono di esserne degni figli e, non soltanto a mio avviso ma a parere di tutti, ci riuscirono pienamente. A questa gente il nostro doveroso e sentito OMAGGIO E PERENNE GRATO RICORDO. Il direttore Pietro De Michele (re Trentapil) AL MIO MAESTRO Il suo nome De Cotiis Mario che in sua memoria servirebbe un diario. Uomo semplice onesto e cordiale che nessuno di lui parlava male. Anche se non sei più con noi qui presente sei rimasto in tanti nel cuore e nella mente. Da te io ho appreso tanto che non posso fare a meno di dirlo. Tantissime cose sapevi fare ma non eri il tipo di te vantare. Troppo presto ci hai lasciati ma prima ci avevi bene ammaestrati. Tutto quello che hai seminato non è stato mai trascurato. I tuoi esempi e i tuoi insegnamenti ci accompagnano in tutte le ore e in tutti i momenti. Sei stato l’uomo che senza sforzo e senza affanno ha dato un grande esempio al paese di Panni. Tutti gli alunni a cui hai insegnato non si sono mai di te dimenticati. Anche se in tutto il mondo sono sparsi hanno portato con se il ricordo di te. E nelle famiglie da loro composte c’è sempre per il tuo nome un posto. Queste mie frasi a te ho dedicato perché non ti ho mai dimenticato. Queste mie espressioni sono povere, ma vere, perché mi sono state dettate dal cuore. Un tuo alunno Costanzo Rainone Da Montreal Canada LA NEVE ALL’ORIZZONTE del piccolo Fabrizio , nipote di Diego Gesualdi, e dell’amico Marco (Brescia) Un manto bianco molto lieve, all'orizzonte è tutta neve; con la sua bianchezza e gentilezza tutto il mondo è pieno di morbidezza. Mentre cade lascia una scia, ma un forte vento la porta via. Il manto bianco che porta la neve è caldo e lieve lieve. PAESE NATIO dalla raccolta di poesie “Intimo percorso” di Lucia Manuppelli Mastrangelo (Foggia) Panni, il tuo Castello -indice proteso verso l’altoeleva i pensieri umani, additando il tuo cielo che, eterno abile pittore, regala splendidi tramonti e nelle notti primaverili si fa coltre stellata, che avvolge tutto il creato. E’ facile, inevitabile, sentirsi più vicini a Dio, più spiritualmente vividi alla ricerca dell’Eterno: la riposante bellezza della valle circostante ne è naturale risposta. In essa, l’anima inquieta trova ristoro al suo dolore e certezza di futura pace… Il Castello LA PAGINA CULTURALE 3 aprile 2010 A NONNA ASSUNTA CALITRI Il segreto dei tuoi anni ho carpito dalle virtù mostrate: sei sempre vissuta in funzione degli altri. Il tuo cuore pregno di bontà, il modo di essere operante, la tua fede cristiana han secondato Nostro Signore. In prima fila nel dare, tutto dovuto per amore, disponibile in casa e fuori han segnato azioni dignitose. La tua lodevole condotta è canto di percorso sublime, l'armonia di continuo presente in atti spontanei umanitari. A modello ti attesti, a ragione, nel mondo genuino pannese, sei cresciuta fraternamente tra l'affetto della gente. Del tuo paese e origini, fiera e orgogliosa, a fonte di ricchezza spirituale, tu ne fai un vanto. A parlare di vacanze tu dici di essere tutto l'anno: aria marina e montana si respira in questo luogo. Bimbi tolti da afa opprimente e pure in coma, esalti dimora, tra le mura di Panni, per clima salubre, incontaminato. Sovente affermi, di proposito, chi viene a Panni ci ritorna: non è spot pubblicitario, ma provare per credere. Che conti cento anni lo hai diffuso all'infinito, sei esempio di longevità, te ne auguriamo altrettanta. Donato De Michele from Panni O. IL PAESAGGIO di Luciana Bianco (Firenze) dal suo blog spensierando http://lusybianco.blogspot.com Per molto tempo sei stato la mia casa e i giorni passati su di te sono stati quelli di quando bambina rimanevo sulla roccia per giocare... per sentirmi libera anche se cadevo e mi facevo male. La mia infanzia è trascorsa lì tra il ruvido della pietra e i piccoli, morbidi ciuffi dell'erba selvatica che coloravano il grigio scosceso. Così mi accovacciavo e come un piccolo animale assaporavo quel verde a volte misto a minuscoli fiori.. ne succhiavo il fresco e il dolciastro e sopra di me il cielo mi rapiva pieno di cobalto...ERO CON GLI DEI. Quando vieni sfiorata dal blu non lo dimentichi... aspetti il passaggio che ti conduca fuori dall'Olimpo. Il Castello aprile 2010 LA POSTA 4 Riflessivo direttore, dire che il tempo è galantuomo suona a meraviglia per la decisione presa di continuare nel cartaceo, essendo stato l'artefice di questa invenzione pannese di vasta portata, non potevi agire diversamente. Hai costruito un solido gruppo di abbonati ed era lecito non deluderli; il lassismo non ti appartiene e ad estraniarti dalla tua creatura avresti provato rimpianto. Meglio così per te, chè avere un seguito è gratificante e per noi una guida indispensabile. La triade che opera a Panni, come vedi, non delude, anzi si è impegnata maggiormente e gli eventi pannesi son ben presenti e documentati sul periodico nelle figurazioni del folklore locale ed altro. Il calendario pannese con i flash di Antonio Larocca e Luca De Michele han dato quel tocco in più alle svariate manifestazioni che Panni presenta nel suo territorio. La consacrazione di tuo figlio nella Provincia non fa che accrescere le sue potenzialità "alla Florio Lapolla", unitamente a comprovate attestazioni meritevoli di fotorepoter. Mi porto a pagina 22 e finalmente compare un articolo del dott. Nico Moscatelli sulla archeologia locale, essendo lui una vera risorsa per Panni dove ha accertato negli ambienti medievali superstiti della Chiesa Madre persino possibili tracce su Templari con graffito pannese, a forma doppia, identico a quello di Trani (possedimento dei famosi cavalieri). Alla pubblicazione del libro, che mi prenoto, ne vedremo delle belle anche sulla storia di Panni. Il figlio di Laura Labate si sente un pannese verace ed è molto legato alla nostra terra. Lui documenta ogni sua asserzione e secondarlo nelle sue richieste vuol dire apportare benefici al nostro paese. Interessante è il discorso del prof. Stefano Piscopiello sulle energie rinnovabili puntando il dito sul parco eolico. Che bisogna seguire il progresso, prendendo in considerazione altre fonti energetiche non fa una grinza: pannelli solari, progetto Archimede etc. che agli effetti pratici producono un risparmio energetico sono all'ordine del giorno e che un giovane si renda parte attiva carica ognuno di noi in una certa responsabilità e avvertendoci di tali soluzioni, nessuno potrà mai dire: "non lo sapevamo". Personalmente questa verve che non vegeta sul nostro territorio, mi attira alquanto. Le sue valide idee sono già realtà in altre zone, ma soprattutto ci chiama al motto, preponderante negli uomini liberi: siamo nati per seguire “virtute e conoscenza”, attivando le nostre forze mentali. Un dibattito pubblico bisogna concedergli, altrimenti questi si lamenterà a ragione con una frase teatrale: "Qui non si può fare un piacere a nessuno". Che Stefano trovi tanti adepti e non lo si perda per strada, come è già successo per un certo Mike. Un bravo a Piscopiello che è un terp e non avendo peli sulla lingua dimostra di essere onesto e trasparente. Un punto dolente per il paese si apprende da un articolo sulla Gazzetta della Capitanata e riproposto sul Castello per una struttura per anziani anche a Bovino. Mi aspettavo un ampliamento per la RSSA pannese, invece prende piede una spietata concorrenza che non porta a nulla di buono, anzi distrugge ciò che si è costruito nel tempo: se un complesso è ben avviato non bisogna ostacolarlo, si faccia d'altro nelle zone viciniore. Rammento che a Panni funzionava bene una lavanderia, ma un copione ebbe l'idea di proporsi anche lui: il risultato fu che chiusero entrambi. Le iniziative private, comunque, non possono essere vietate ma per quelle pubbliche un po' d'attenzione deve pur esserci. Per il clima incontaminato Panni si pone alle esigenze di case per anziani e un certo investimento il paese lo aveva fatto per i propri abitanti onde limitare la massa migratoria. Mi fermo perchè ho un nodo alla gola e so bene di quante sofferenze questi patisce a lasciare la propria terra. In certi casi un magro stipendio non è sufficiente a far fronte alle spese per l'alloggio e a quelle di routine. Che il 2010 sia pregno di soddisfazioni! Un augurio per i lieti eventi e una prece per i recenti defunti. Donato De Michele from Panni O.N.A.S 1648/DM Caro Donato, I termini della questione giornale si o no non dipende da volontà personale, che è sempre pronta, bensì da possibilità indipendenti dalla mia volontà. Pertanto, ricordi la bella canzone “…finchè la barca va lasciala andare”…lasciamola andare. Sulla tua oculata ed appropriata disanima non metto…penna. Tutto Ok. * * * * Caro Pietro, l’ultimo agosto si sono ritrovati a Panni, dopo 57 anni dopo averlo asciato, le sorelle Giuseppina e Angela Rainone, figlie di Graziella Capobianco, sorella di mio padre e mie cugine. Giuseppina é ritornata a vivere in Italia, a Grottole nel 2004, insieme a sua figlia Lorena e già da quell’epoca c’era questo sogno di ritornare insieme, ad agosto per le feste, alla loro Panni che avevano lasciato da giovanissime. Lo aspettavo di sentire da mia cugina le emozione vissute in questo viaggio ma quello che non mi aspettavo era il viaggio in Argentina di mia cugina Giuseppina e, sorpresa ancora più grande, vedere Lorena , suo marito e figli. Nemmeno i figli di Angela si aspettavano questa sorpresa e immaginate quale è stata l’emozione all’aeroporto quando arrivarono, insieme ai genitori, la zia Giuseppina, Lorena, Mimmo, Angelo e Federico!!! Lorena dice che fino ad oggi non possono non parlare e ricordare tutti i bellissimi momenti trascorsi insieme. Copio quanto scrisse mia cugina Angela: nell’Agosto 2009 ci siamo riuniti a Panni dopo 57 anni di nostalgia, insieme alla nostra zia Maria sempre residente nel nostro caro paesello, il sogno delle sorelle Giuseppina e Angela Rainone si é fatto realtà. Quella allegria l’ abbiamo continuato a casa mia in Buenos Aires qui in Argentina insieme a noi si è unita Nélida Capobianco nostra cugina, figlia di pannese e innamorata di Panni”. Nèlida Capobianco Buenos Aires Argentina – febbraio 2010 Che bello…57 anni di nostalgia e poi il sogno delle sorelle si è avverato, sono tornate a rivedere il loro paesello natio e la loro zia Maria…che bello. Complimenti. LA POSTA Il Castello 5 aprile 2010 Gentile Direttore, desidero esprimere tutto il mio compiacimento per le notizie riportate sul nostro giornale. Appena ricevo la rivista, comincio a “dissetarmi”. Iniziative lodevoli in tutti i sensi. Che dire poi del calendario? Una meraviglia! Finalmente possiamo leggere che il nostro paesello è in crescita e sa dare serenità a tutti. Cosa non facile oggi, con tutte le brutture che sentiamo intorno… Merito di tutti i dirigenti locali che hanno collaboratori validi per una buona riuscita di intendi. Mi spaice non poter essere presente per ragioni di età (87 anni), ormai capita di venire a Panni solo una volta per visitare i miei cari defunti. Noto che tante cose sono cambiate e non ritrovo più la mia infanzia, ma sono fiera di essere pannese! Saluto tutti, in particolare il direttore Pietro che avrei voluto conoscere personalmente, qualche anno addietro. Maria Wanda Rainone Vox – da Bari Gent.ma signora, sbaglierò, ma credo di averla vista a Panni in agosto al Castello, nel 2008 o 2009 non ricordo bene, accompagnata da Ercole Rainone, ex sindaco di Panni nonché suo parente e fui tentato di avvicinarla per stringerle la mano e conoscerla personalmente, ma così non fu, la persi di vista e rinunciai. Se era lei quella signora è proprio come la immaginavo e immagino tutt’ora: una donna distinta, di nobile portamento anche se poggiava su un bastone, e, dal modo con cui discuteva con Ercole e dalla sua gestualità, esprimeva carattere deciso e volitivo, nonché competenza sul tema in discussione. Era lei? Se non lo era fa nulla, perché per me rimane quella sua immagine, di una donna fiera della sua stirpe e del luogo natio e, l’assicuro, sono elementi questi che ci avvicinano tantissimo annullando barriere quali l’età, la lontananza ed altro. Ci conosciamo bene noi pannesi e ne siamo fieri. Abbi la mia personale stima e quella di tutti i lettori del nostro giornale che certamente la condividono con me pienamente. Cordialità e arrivederci. * * * * A “Il CASTELL0” dir. Pietro De Michele - Foggia. Lo sapevo che andava a finire così CARISSIMO PIETRO. Ho voluto di proposito stare alla finestra a guardare. Carissimo Pietro si vede che le buone ragioni hanno prevalso e mi fa estremamente piacere constatare che c’é (in questo mondo arruffato) chi camminina tenendo i piedi per terra. Prendo a prestito alcune parole scritte dallo stim/mo Donato De Michele ”E’ un corpo senza l’anima” si é vero perdonami; Il CASTELLO on line sarebbe meno di niente (per me) e non potrebbe essere diversamente. Mi fermo quì - Vado a mettere mano al portafoglio per la chiesetta al convento. Salutissimi. Al vulcanico Donato De Michele Ho letto su “LA POSTA” quanto da te scritto: ”L’importanza dello stampato é indispensabile, altrinenti il periodico per SOLO ACQULTURATI non ha futuro: é un corpo senza l’anima popolare, si scrive per tutti e non solo per i più fortunati. Dunque, io come sono mi sento già fortunato pur non sapendo e non volendo “Navigare” quindi, se io imparo divento un acculturato, con l’anima nobile e ancora più fortunato! Quando ne avrai la possihilità, gradirei che tu mi spiegassi meglio. Grazie di cuore GOOD BYE. Vito Di Rienzo Prato, 09/02/1O – PRATO Caro Vito, non volendo ripetermi, ribadisco che volere e potere sono cose che, spesso, non coincidono… purtroppo. Andiamo avanti. Il web? Meglio lasciar perdere... per il momento. UN COMPAESANO DOC: DONATO DE MICHELE Lo conosciamo tutti, anche se da tempo residente a Torino, dove ha svolto la sua attività professionale, dove vive con la consorte Anna e i due figliuoli, Giuseppe e Walter; lo ricordiamo tutti, perchè ogni anno, in estate, è presente a Panni, perchè redige articoli e “spunti” critici per il nostro giornale “Il Castello”. In questa sede si vogliono sottolineare alcuni aspetti, se non latenti, poco evidenziati della personalità di Donato De Michele, aspetti che onorano la nostra pannesità. Innanzitutto ci complimentiamo con lui per la sua feconda attività poetica, che riscuote successi sempre più ampi: una sua poesia sul Natale è rimasta esposta accanto al presepe della Parrocchia S. Leonardo Murialdo di Torino, per tutto il periodo natalizio; lo Stato del Massachusset di recente lo ha premiato con un diploma d’onore per la pubblicazione “Maamm e lu paeesi sui”, la prima in vernacolo pannese. E ricordiamo i versi per il 50° di sacerdozio di Don Michele, musicati dal compianto prof. Pasquale D’Angelico, mentre si sottolinea la notevole quantità di composizioni, tutte apprezzabili per immagini, per metafore, per eleganza formale. La lirica di Donato De Michele è innanzitutto una poesia narrante, che dice della vicenda umana e della nostra società; ed ecco che il poeta ben presto con immagini ed idee ci invola nel mondo emozionale, in cui esalta i valori dell’etica e delle virtù civili. Donato De Michele è tra gli animatori delle onoranze ai Caduti in guerra, quelle onoranze che si tributano in agosto; è attento che si citi Panni nelle carte topografiche della Editrice De Agostini; è solerte nel fornire (a sue spese) pubblicazioni pannesi a biblioteche pubbliche. Mi fermo qui, perchè l’elenco sarebbe troppo lungo. Donato è, insomma, un pannese dal grande cuore. Prof. Leonardo De Luca Il Castello aprile 2010 DALLA REDAZIONE DI PANNI 6 COMUNE DI PANNI Le novità dall’Assessorato al Turismo e all’Ambiente: la raccolta differenziata, i progetti avviati e le nuove iniziative. Carissimi amici, avrei voluto iniziare la rubrica sul mio assessorato parlando non del turismo come faccio di solito, ma, dell’ambiente annunciandovi qualche novità. Purtroppo nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale la differenziata non è ancora partita, ma, sia chiaro, come il Sindaco ha detto nell’incontro semestrale con la popolazione, la problematica è insita nell’ATO di Deliceto. Credo che in tanti di voi avranno molto spesso sentito parlare di questa A.T.O., ma, nessuno credo abbia idea di cosa si tratta, vi spiego meglio cercando di farlo in parole semplici. In forza della legge nazionale e quindi regionale, i comuni soprattutto i più piccoli, hanno obbligo di consorziarsi in particolar modo per ambiti com’è quello della raccolta dei rifiuti solidi urbani e appunto per la raccolta differenziata. Nonostante siano passati ormai anni non si trova l’accordo all’interno del consorzio per la scelta del presidente. Mi fermo qui, ma, è giusto anche dirvi che il nostro impegno di amministratori sarà diretto a cercare una soluzione affinché, Panni, come gli altri comuni del subappenino dauno, ha bisogno di modernizzarsi nel settore ambientale. Intanto vi comunico che l’ ufficio competente del nostro comune ha già preparato la campagna di sensibilizzazione, spero quindi che nel prossimo numero possa darvi questa buona notizia e si possa già iniziare a differenziare per l’inizio dell’estate. Detto questo e in merito alla scaletta che ho fatto in calce vi annuncio che quasi sicuramente questa estate il Panni Expo che oramai è arrivato alla terza edizione finalmente esploderà. In che senso? Semplice, finalmente ci saranno un po’ di fondi per far crescere questa iniziativa, è superfluo fare promesse mendaci, ma, credo che quest’estate avremo le giuste chance per lanciare questo progetto almeno a livello provinciale. Voglio ricordarvi che questo sarà probabilmente l’ultimo anno in cui si esporrà gratuitamente anche per incentivare gli espositori che vengono da fuori. L’Expo è soltanto un mezzo mediante il quale si cerca di rendere visibile le nostre potenzialità, ma, non deve ridursi ad una manifestazione dei tre giorni del 20, 21e 22 agosto. Il senso di tali manifestazioni è di far capire ai produttori e quindi agli espositori locali di impegnarsi regolamentando la propria attività e quindi di certificarla. Vi informo infatti che sono in trattative con la camera di commercio per fare qualche seminario chiarificatore per avere informazioni dettagliate su come poter aprire un’impresa/azienda seppur di piccolissime dimensioni. Capisco che siamo tutti un po’ afflitti dalla pesantezza e dall’incerta durata della crisi economica, ma è fondamentale riscoprire le antiche virtù di un paese cresciuto dal basso e da una forte vitalità. Bisogna rinsaldare il tessuto del territorio e pensare che per crescere in tutti i settori dobbiamo anche iniziare a creare rischiando anche qualcosa di noi stessi in una nuova esperienza e non parlo solo di moneta, ma anche di risorse umane, difatti non bisogna sentirsi vittime perché uno dei problemi più grandi dei nostri territori è la mancanza di qualificazione e preparazione. Sono spiacente ma per la mole di articoli su questo numero non posso mostrarvi la brochure turistica e per il Panni Expo, se Già nell’aria si sente odore di festa i primi profumi d’estate della terra di Panni iniziano a diffondersi nell’aria e iniziano ad arrivare anche le prime mail per avere informazioni sulle manifestazioni estive ma soprattutto sulle gite. Allora in primis vi dico che dai primi di giugno si inizia ad andare al mare, al momento credo una volta alla settimana e anche se non si arriva col numero minimo per gli autobus organizzo delle macchine, la località al momento scelta è Mattinata. Dal 25 luglio all’11 agosto oltre al mare ho inserito nel palinsesto una gita turistica e soprattutto rilassante a Ischia con arrivo in mattinata per passare la giornata alle Terme Giardini di Poseidon o di Castiglione (con venti piscine termali, saune, fanghi e massaggi) pernotto e permanenza del giorno seguente nel meraviglioso isolotto di Procida. Altro AVVISO PER GITE ED ELICOTTERO appuntamento questa volta non in nave (come la scorsa estate), ma, con due elicotteri per le quasi incontaminate Isole Tremiti. La differenza con gli altri anni e che quest’anno cercherò di ridurre il numero di persone per viaggio orientativamente 30 per Ischia e Procida e 13 persone (ad elicottero). Alcuni futuri passeggeri hanno confuso un po’ la questione elicotteri, difatti, quelli per le Isole Tremiti sono nelle prime due settimane di agosto, invece, “Panni dall’alto”, ossia i giri turistici in elicottero sul nostro paese, sarà il 22 agosto nell’evento del Panni Expo. Per quanto riguarda i biglietti sono disponibili negli esercizi commerciali di Panni, chi viene del dr. Rocco Gesualdi vi sara’ spazio la inseriremo sul prossimo numero. Dopo questa piccola parentesi passo al prossimo progetto che è quello del Panni Exchange seconda edizione. Focus del progetto è di stringere i rapporti con le comunità pannesi all’estero; quindi due giovani di Panni andranno dal 5 al 20 luglio a Montreal per fare un viaggio conoscitivo. Quest’anno il primo compito dei due viaggiatori pannesi sarà quello di consegnare alla comunità di Montrèal due quadri della Madonna del Bosco e di San Costanzo Martire donati dall’Amministrazione Comunale di Panni. Doni scelti in quanto dopo trascorsi telefonici e la visita dell’attivissimo Assessore all’Agricoltura Paolo Cotoia a Montreal, si è appreso che vi erano difficoltà nel trasporto delle statue dei nostri venerati Protettori. Devo assolutamente fare i complimenti al presidente dell’ASCAP Tony Montecalvo che con l’ausilio dei suoi validissimi collaboratori non si ferma mai dinanzi a niente! Bravo Tony! Panni ti e vi ringrazia! In merito allo scambio culturale i ragazzi dal Quebec verranno sempre dal 13 al 28 agosto e quest’anno oltre a collaborare nelle manifestazioni comunali, avranno l’arduo compito di fare uno speech, cioè, un discorso con i loro compagni da Panni sull’esperienza vissuta. da fuori può invece prenotarli già tramite mail o telefono al Direttore o a me, stessa cosa dicasi per i viaggi alle Isole: affrettatevi a prenotare anche per chi viene dall’estero perché i posti disponibili sono pochi. 0039 333 6534455. Durante la terza edizione del Panni Expo vi saranno svariati corsi come quello di pittura, di ballo, di decoupage a cura di Anna Maria Ragno dell’Associazione Armonia Pannese e corsi di sartoria, cucito e uncinetto con le magistrali insegnanti Lina Senerchia, Filomena Procaccini e Maria Rucci. Chi intende partecipare come corsista o insegnante ai progetti o proporre altri tipi di corsi estendendoli anche a luglio e tutto agosto, puo’ chiamare al 333 6534455. DALLA REDAZIONE DI PANNI Ma ora passo ad un nuovissimo argomento volto sia al turismo che alla valorizzazione delle nostre skills locali. Panni ha aderito al progetto ANCI denominato “Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali” con l’alto patronato del Consiglio dei Ministri e il Dipartimento della Gioventù. Siamo riusciti a rientrare nel progetto come si suol dire per un pelo. Difatti per rientrarvi era necessaria l’unione di almeno cinque comuni ed è stato così che nel progetto si sono uniti dei comuni della provincia di Foggia ed altri della provincia di Avellino, proprio al fine di avvicinarci e unire le nostre forze per non dimenticare le origini meravigliose del nostro territorio. Passo a descrivervi meglio l’intento dell’iniziativa. Il comune capofila del progetto “RADICI ETHOS” è quello di Vallesaccarda che ha maggiormente coofinanziato l’iniziativa. Il progetto intende muoversi sul piano della promozione dei beni culturali “immateriali”, soprattutto quelli legati alle tradizioni, costumi, musiche, danze e canti tradizionali, e che affondano quindi le radici nella cultura popolare contadina e artigianale degli ultimi due secoli, con conseguente riscoperta e valorizzazione di lingue e dialetti, feste, sagre, fiere, gastronomia tipica, ecc. Molto è stato già fatto sul piano della registrazione, catalogazione ed archiviazione, del patrimonio “immateriale” musicale e coreutico; moltissimo c’è da fare per renderlo fruibile al grande pubblico, ed in particolare ai giovani, non solo sottoforma di patrimonio folkloristico da ascoltare e/o guardare, ma come complesso di valori da vivere, di cui riappropriarsi (folk vissuto). Il contesto entro il quale ci si vuole inserire è quello del “popolo delle danze” costituito, sia a Panni in Italia che all’estero, da migliaia di associazioni e soci che, a partire dalle musiche e danze popolari multietniche, organizzano e partecipano ad eventi grandi e piccoli (festival, stages intensivi e corsi settimanali, laboratori scolastici e per gli adulti commessi a raduni, feste e sagre di prodotti rigorosamente locali certificati). In tale contesto il folk viene appunto “vissuto”, e non solo “ascoltato” come nei concerti world music, o solo come nelle “rappresentazioni folkloristiche”; il valore aggiunto del “folk vissuto” è costituito appunto dagli stagisti/corsisti che nelle occasioni propizie si trasformano in “danzatori”rendendo molto più coinvolgenti le svariate manifestazioni. Il particolare rilievo che all’interno del progetto si intende dare alle danze, e alla musica per la danza, produce quindi un valore aggiunto sia per i partecipanti che per chi organizza eventi, con effetti positivi sul piano individuale, culturale, sociale, spettacolare e turistico economico. Quest’ultimo non per essere di parte dato che si parla di turismo è il punto pregnante, difatti, non possiamo aspettare per tutta la vita sempre e solo i fondi delle opere pubbliche cementificatrici ma dobbiamo implementare il settore turistico certificato e soprattutto retificato e qualificato altrimenti ciò che faremo sarà sempre vanificato dalla non consequenzialità. Confido in una grande partecipazione al progetto RADICI ETHOS, anche perché le attività espressive che utilizzano il corpo in movimento come il teatro, animazione ludica e per l’appunto la danza mettono in moto i muscoli che di solito non vengono sollecitati nella quotidianità e ne libera la relativa energia. Ciò produce un abbassamento delle “difese nevrotiche” dei partecipanti predisponendoli ad una maggiore apertura agli altri e ad un incontro più autentico e profondo che lascia molto più spazio alle emozioni. Quindi potenziamento delle capacità espressive e di comunicare che, rispetto al generale impoverimento emozionale e relazionale delle ultime generazioni, sono l’antidoto migliore alla paura dell’altro, del diverso; fobie che ci portano dritto al disagio giovanile diffuso e a possibili risposte sbagliate ai propri dilemmi esistenziali, forse a Panni mancano gravi fenomeni di bullismo, razzismo, droghe, Il Castello 7 aprile 2010 alcool o microcriminalità, ma non vi preoccupate ne abbiamo tantissimi altri…. Si aggiunga che nelle musiche, nei canti e nelle danze popolari tradizionali si sono condensate le sagge risposte che i nostri antenati contadini o piccoli artigiani, nel corso di uno o più secoli, hanno dato per affrontare, superare o celebrare i momenti difficili o importanti della loro vita, sia sociali che individuali, per “destorificare il negativo”, per usare la terminologia di Ernesto De Martino in “Sud e magia” (canti, e danze, di lotta, di lavoro, patriottici, propiziatori, devozionali, canti d’amore, serenate, di questua, ecc.). Vedete, l’energia che si riceve quando si entra nello “spirito” di qualsiasi danza popolare deriva anche da questa antica saggezza che si risveglia, inconsapevolmente, e prende vita dentro chi la pratica. Da un punto di vista sociale la miriade di attività organizzate dalle associazioni del settore, per quanto di nicchia, sono anche una risposta alla omologazione culturale che, nel bene e nel male, produce la centralizzazione dei mass media, sono anche uno strumento di partecipazione sociale attiva alla vita della comunità. Per finire da un punto di vista turistico come prima accennavo sono molto rilevanti gli spostamenti del “popolo delle danze” da una manifestazione all’altra, anche per interi week-end o settimane a seconda continua a pag. 8 CITTÀ DI PANNI Laboratorio Gruppo folk “Li Scazzematjédde” Sabato 20 e domenica 21 marzo 2010 - Stage di “Pizzica Pizzica” con i ballatori di Montalbano OSTUNI - Giovanni Amati... canto e ballo salentino - Anna Maria Bagorda... organetto e ballo - Rossella Ciacco... ricercatrice universitaria, danze e cultura popolare - Lo stage avrà durata orientativa di undici ore - Inizio sabato 20 marzo dalle ore 15.45 alle ore 20.00 - domenica 21 dalle ore 08.45 alle ore 13.00 (pausa pranzo con possibilità di menù turistici) e dalle ore 15.00 alle ore 19.00 - Lo stage si terrà presso la palestra comunale di Panni (FG) e sarà aperto anche ai non residenti e ai dilettanti, in quanto, si partirà dalla storia dei balli e della tecnica basilare della “pizzica pizzica” - Costo dell’intero stage euro 15 (per i non tesserati euro 20/possibilità di tesserarsi al momento dell’iscrizione). Come si evince dal volantino riportato a Panni sono iniziati i laboratori di danze popolari del Gruppo folk “Li Scazzematjédde” al primo che è stato per l’appunto la pizzica pizzica hanno aderito ben 63 persone molte delle quali dai paesi limitrofi ma anche da Vasto e persino da Grenoble Francia. Ricordo che i prossimi corsi saranno sempre aperti anche a chi non fa parte del gruppo folkloristico e vertiranno sul walzer pannese, valzer viennese, la tammuriata stile agronocerina e per finire il sirtaki greco. Avendo ricevuto telefonate da persone che vengono a Panni solo nel periodo estivo vi annuncio che forse ripeteremo alcuni laboratori ad agosto e, particolarmente, nel Panni Expo nelle vie di Panni. I contatti per le info sono sempre gli stessi ossia: Rocco al 333.6534455 - Amedeo 348.4935946 e Cristina al 340.2655005. Il Castello aprile 2010 DALLA REDAZIONE DI PANNI continua da pag. 7 dell’evento organizzato, e ciò si traduce positivamente in termini di immagine e visibilità per i Comuni ospitanti oltre che in termini economici. Per quanto concerne il lato tecnico, il progetto prevede una rete di Comuni molto vicini tra loro per i quali è stata pensata una serie di eventi, alcuni intensivi ed altri decentrati nel tempo: gli uni e gli altri consentiranno da una parte di radicare il “folkvissuto” nel territorio e dall’altra i Comuni avranno la possibilità di moltiplicare gli scambi e di interagire tra di loro e con i contesti via via più vasti: regionale, nazionale ed estero mediante varie manifestazioni e festival. Per concludere e spero di non essermi dilungato troppo - ma, è importante specificare i benefit di questo progetto che non è troppo dispendioso, al contrario da un paniere ampio di benefit a tutta la comunità, alle associazioni ed attività commerciali - siamo in presenza di eventi che interagiscono profondamente col territorio contrariamente a quanto potrebbe succedere organizzando un mega concerto. La partecipazione al progetto ANCI “Radici Ethos” è stata fortemente voluta dall’Assessorato di cui mi occupo con l’avallo di tutta l’Amministrazione, Chiunque voglia avere informazioni più dettagliate può contattarmi in qualsiasi momento. Il palinsesto del progetto sarà noto a luglio. Rocco 333 6534455 Chiedo venia per la mia superficialità, negli scorsi numeri non ho mai parlato dei nostri giovani, in questo numero cercherò di farmi perdonare. Vorrei che tutti i pannesi soprattutto coloro i quali non vivono nel nostro piccolo paese, sappiano che i nostri ragazzi sono pieni di vitalità e di iniziative anche durante l’inverno, difatti, due sono gli eventi che hanno dato atto della loro laboriosità per Panni: il veglione di capodanno e la festa di carnevale. Se proprio devo essere sincero oltre ai plausi devo fare una piccola critica (scherzosa) sull’ultimo evento ossia la festa per carnevale svoltasi come quella dell’ultimo dell’anno presso la palestra scolastica, i nostri giovani dopo aver organizzato la festa in maschera hanno pensato bene di non indossare abiti carnevaleschi, ergo le maschere erano ben poche tra cui lo scrivente!....ma pieni di buona volontà gli organizzatori hanno promesso di farsi perdonare l’anno prossimo vestendosi! Naturalmente scherzo, ciò che davvero per me risulta significativo è il lavoro che hanno svolto egregiamente con il lauto aiuto di Pasquale il nostro Sindaco, il quale, non si tira mai indietro quando si tratta di far crescere i nostri ragazzi. A pensarci bene ad aiutarci sono in particolar modo i giovani con il loro esemplare amore per Panni vissuto con gioia, spensieratezza e tanta umiltà come dimostrato nuovamente nell’ultimissimo evento della sera di Pasqua. I nostri ragazzi, pur vivendo in un territorio non sempre facile, per una serie di motivazioni, hanno avuto la sagacia di trasformare una palestra in una vera discoteca con la forte presenza dei giovani di paesi limitrofi. Francamente credo che valga la pena dilungarsi sui giovani più di ogni altro progetto materiale, di cui ci possiamo occupare perché dobbiamo e ribadisco dobbiamo avere grande rispetto per le loro capacità: le capacità dei giovani che amano Panni e che fanno di tutto per mobilitarsi. AI GIOVANI DI PANNI dico anzi diciamo…grazie richiamando un vecchio detto che dice: di fronte ai problemi loro non agiscono ma reagiscono! Permettetemi di elencare in ordine alfabetico gli organizzatori: Cotoia Donato, De Cotiis Anna, De Cotiis Costanza, De Cotiis Vito, De Luca Maria, Mansolillo Danida, Montecalvo Anna & Montecalvo Giusy ah… dimenticavo il grande tutor Vito De Luca! ARMONIA PANNESE Si porta a conoscenza del giornale e dei pannesi nel mondo che, dopo aver costituito, con atto privato, il giorno 1 gennaio 2010, l’Associazione Bandistica, Folkloristica, Musicale e Culturale “ARMONIA PANNESE” il giorno 18 febbraio 2010 ho provveduto a registrare fiscalmente e giuridicamente la suddetta associazione. I soci fondatori e quindi il primo direttivo costituito è il seguente: Presidente: De Cotiis Amedeo - Vice presidente: Giovanni Mastrangelo - Segretaria: Colacone Cristina - Tesoriere: Anna Maria Ragno - Consigliere delegato alla rappresentazione del gruppo folk: Gattulli Pietro - Consigliere delegato alla coordinazione del gruppo folk: Rocco Gesualdi - Consigliere delegato alla coordinazione del concerto bandistico: Mansollillo Alfonso. Quest’associazione si prefigge, di far si che tutte le realtà musicali pannesi come concerto bandistico e gruppo folklortistico formino un gruppo compatto e ben armonizzato al fine di vedere queste realtà aspirare a livelli sempre più alti 8 a cura di Amedeo De Cotiis nell’operare e a trovare sempre più nuove iniziative per vederle un giorno riconosciute non solo nel nostro territorio ma anche a livello nazionale e internazionale. Chiunque voglia far parte di tale realtà come socio sostenitore può tesserarsi versando la piccola cifra di ¤ 7.00 annuali ad un membro del direttivo. I musicisti o facenti parte del gruppo folkloristico che vogliono tesserarsi devono versare la quota di ¤ 10.00 annuali poiché comprendente ¤ 3.00 per assicurazione annuale. L’Associazione ha un conto bancario per le eventuali donazioni. E' in fase di costruzione il sito ufficiale “ARMONIA PANNESE” curato dal web master Massimo Liscio visitabile al link: www.armoniapannese.it Contatti: Maestro Giovanni Mastrangelo cell. 3491536530 - Amedeo De Cotiis cell. 3484935946 LA GINARICETTA Ci scusiamo per la mancanza negli altri numeri ma la nostra Gina questa volta ci proporrà un piatto succulento e al contempo alleggerito la CARBONARA LIGHT Ingredienti: Due zucchine e due uova 500 g di fusilli corti Preparazione Soffriggere prima la cipolla con le zucchine. In una ciotola intanto sbattere solo il tuorlo delle uova e mescolarle con il formaggio e il soffritto già fatto. Lessare la pasta, ma attenti a toglierla dall’acqua al dente per poi condirla con il preparato in una ciotola e buon appetito a tutti i lettori dalla nostra simpaticissima Gina. La particolarità di questa ricetta è che pur ispirandosi alla classica carbonara è molto più leggera in quanto anche la pancetta viene sostituita da un ortaggio. Tempo di preparazione quindici minuti quindi ottimo per le donne e gli uomini super impegnati. Vino consigliato un buon vino rosso non pesante o anche un bianco frizzantino. DALLA REDAZIONE DI PANNI PASQUA origini,tradizioni e curiosità a cura dell’insegnante Rainone Raffaele Il nome Pasqua deriva dall’ebraico Pèsach (passaggio), parola accolta poi dal latino con il termine Pascha. E’ la massima festività della liturgia cristiana e rappresenta il mistero della risurrezione di Cristo. gli albori del Cristianesimo, la risurrezione era ricordata ogni domenica. Successivamente, la Chiesa cristiana decise di celebrarla soltanto una volta l'anno, ma parecchie correnti religiose dibatterono tra di loro per stabilire la data dell'evento. Le controversie ebbero termine con il concilio di Nicea dei 325 d.C., che affidò alla Chiesa di Alessandria d'Egitto il compito di decidere ogni anno la data. Partendo dalle norme dei concilio di Nicea, per le quali la Pasqua doveva cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera, oggi la data si calcola scientificamente, sulla base dell'equinozio di primavera e della luna piena, utilizzando per il computo il meridiano di Gerusalemme, luogo della morte e risurrezione di Cristo. E' da notare come la data della Pasqua ortodossa non coincida con quella cattolica, perché la Chiesa ortodossa utilizza per il calcolo il calendario giuliano, anziché quello gregoriano. Pertanto, la Pasqua ortodossa cade circa una settimana dopo quella cattolica. La tradizione dell'uovo pasquale ha origini antichissime. Infatti, i contadini della antica Roma erano soliti sotterrare nei campi un uovo dipinto di rosso, simbolo di fecondità e quindi propizio per il raccolto. Ed è proprio con il significato di vita che l'uovo entrò a far parte della tradizione cristiana, richiamando alla risurrezione di Cristo ed alla vita eterna. La tradizione delle uova di Pasqua si ritrova oggi in molti paesi, ma le uova non sono donate ai bambini nello stesso modo. In Germania, per esempio,è un coniglio a portare le uova. La vigilia di Pasqua, i bambini preparono un nido di paglia che i genitori nascondono nel giardino o in casa. Nel nido si mette, di solito, una carota. Si tratta di un regalo per il coniglio che durante la notte farà il giro di tutte le case per lasciare uova di cioccolato e altri dolci nei nidi.La mattina dopo i bambini partono alla ricerca delle uova.Anche in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti c’è la tradizione del coniglio pasquale. Oltre alla delizia delle uova di cioccolato, in tutto il mondo esistono tradizioni pasquali che prevedono la realizzazione di uova artistiche. In particolare, bellissime e famose sono le uova ucraine, dette Pysanky, ossia "cose che sono scritte sopra". Le Pysanky sono realizzate con un processo di tintura fissato con cera e donate in un cestino di vimini foderato d'erba. Dal venerdì santo fino alla domenica di Pasqua, le campane delle chiese italiane non suonano, in segno di dolore per il Cristo crocifisso. Anche in Francia esiste questa usanza e ai bambini si dice che le campane sono votate a Roma. La domenica mattina, mentre i bambini guardano in cielo per scoprire se riescono a vedere le campane che ritornano, i genitori nascondono in casa uova di cioccolata. Essendo la maggior parte degli scandinavi di religione luterana, la Pasqua assume un Il 18 marzo 2010 si è laureato in significato minore ed è considerata un Giurisprudenza per le Imprese giorno di vacanza. Il folklore finlandese presso L’Università di Bologna vuole che le streghe volino in cielo tra il “Alma Mater Studiorum” Gianni venerdì santo e la domenica di Pasqua. Mottola, di Giuseppe e di Rosa Infatti, in alcune zone della Finlandia si usa ancora accendere falò la notte dei saFranca Rauseo. Auguri di una ricca carriera piena bato, in memoria dell'antica tradizione di scacciare le streghe dal proprio focolare di tante soddisfazioni. domestico. UNA GIORNATA PARTICOLARE DEL BRAILLE: 21 FEBBRAIO Istituita nel 2007, la giornata si celebra annualmente il 21 febbraio, quale momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti. La data coincide con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Infatti, il Braille consente ai ciechi di accedere al patrimonio culturale scritto dell’umanità. Il Castello 9 aprile 2010 LA FESTA DELLA MAMMA La festa della mamma ha origini antichissime, poiché già gli antichi Greci dedicavano alle loro genitrici un giorno all’anno, festeggiando la Dea Rea, madre degli dei. Feste in onore della nascita e della maternità venivano celebrate anche tra gli antichi Romani, che salutavano l’arrivo di maggio e della primavera con un’intera settimana di festività, dedicate alle rose e alle donne. Come i Romani, anche gli antichi Umbri, a maggio, ricordavano la dea dei fiori e regalavano rose alla loro amata. Una “festa della mamma” veniva celebrata anche nell’Inghilterra del 1600. Nel XVII secolo infatti, in Gran Bretagna, la quarta domenica della Quaresima, veniva celebrato il “Mothering Sunday” il giorno in cui chi lavorava lontano da casa poteva tornare dai genitori e onorare la propria madre, offrendole il dolce “Mothering cake”... Questa festa pagana, con il diffondersi del cristianesimo, venne acquisita dalla Chiesa, divenendo il giorno in cui si celebrava la “Madre della Chiesa:forza spirituale della vita e protezione dal male”, ma anche la propria madre terrena. La “madre” dell’evento che oggi viene festeggiato in quasi tutto il mondo, fu però,una donna americana. La festa della mamma, festeggiata la seconda domenica di maggio ha infatti origine negli Stati Uniti. Inizialmente proposta dalla signora Julia Ward Howe, nel 1872, come giorno dedicato alla pace, divenne una festa nazionale nel 1914, grazie alle petizioni di Anna Jarvis di Philadelphia. Anna Jarvis, infatti nel 1907, desiderosa di ricordare l’anniversaro della morte di sua madre, persuase la sua parrocchia a Grafton, nel West Virginia, a celebrare l’evento la seconda domenica di maggio. L’anno successivo tutta Philadelphia festeggiò la festa della mamma. I sostenitori della Jarvis iniziarono quindi a scrivere a ministri e uomini d’affari per proporre la festa come giorno nazionale, e già dal 1911 l’usanza si era diffusa in quasi tutti gli Stati americani. Sul finire del 1914, il Presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson ufficializzò la festa come festività nazionale, da tenersi ogni anno nella seconda domenica di maggio. Oggi le mamme di quasi tutto il mondo ricevono piccoli pensieri e fiori dai loro figli, a testimonianza dell’affetto e della riconoscenza di questi. Anche se non tutti i paesi festeggiano la seconda domenica di maggio, l’usanza di regalare rose color rosa alle mamme e di portare rose bianche sulle tombe delle mamme morte è quasi mondialmente diffusa. In questo lieto giorno, in cui le mamme sono circondate di amore, affetto e piccole attenzioni si dovrebbe anche riflettere sulla figura della mamma nella nostra società. Il Castello NOTIZIE DAL MONDO PANNESE aprile 2010 50° di Matrimonio Saverio Calitri e Anna Montecalvo il 19 ottobre 2009 hanno festeggiato il loro 50° anniversario di matrimonio con i loro figli, nipoti, amici e familiari tutti e poiché seguono assiduamente le notizie della gente pannese vicina e lontana sul nostro giornale, è loro desiderio che anche questa notizia fosse pubblicata e divulgata nel mondo pannese. Cosa che facciamo volentieri inviando loro i nostri più affettuosi auguri per una lunga vita ancora e sempre insieme. Tantissimi auguri a Cocciardi Leonardo (nardin re cocc) e Senerchia Lina (nostra bravissima sarta di Panni) per le loro nozze d’oro festeggiate a Pioltello in provincia di Milano il 13 marzo 2010 con i figli Anna e Renato, il genero Rocco e i nipoti. Auguri da tutta la comunità pannese. La Redazione di Panni. (N.d.R.: hanno scelto di pubblicare le foto della loro gioventù, riconoscibili da tanti pannesi). Pensionamenti In ordine cronologico di date il primo dei nostri compaesani che ci hanno raggiunto nel meritato riposo dal lavoro,tanto per dire, ma sappiamo benissimo che così non è, a conferma di quanto asserito è proprio il caso del nostro illustre compaesano dr. Costanzo Mastrangelo, andato in pensione dal 31.03.2010 quale Primario del reparto Pediatria degli OO.RR. di Foggia, ma che continua a svolgere la sua attività medica presso il suo studio privato noto a tutti noi foggiani-pannesi, non solo ma, sappiamo tutti ormai, che da ben 25 anni, porta avanti anche la magnifica e lodevole attività, nella sua veste di Presidente, di quella grande struttura sociale che è oggi l’AS.SO.RI. L’AS.SO.RI. Associazione per la Promozione Socio Culturale Sportivo Dilettantistica e la Riabilitazione dell’Handicappato - è un Ente Morale riconosciuto dalla Regione Puglia - Decreto n. 29 del 12-2-87 . L’Ente AS.SO.RI opera nel campo dell’handicap dal 1981 al fine di favorire l’integrazione sociale dei soggetti in difficoltà. L’attività di questa Associazione non è possibile enumerarla in sintesi, perchè enorme è la vastità della sua sfera di competenza finalizzata a scopi socioassistenziali ai tanti bambini-giovani handicappati che ne hanno un estremo bisogno e questo già sarebbe bastevole ma è presente in tanti altri campi socio-culturali che riguardano la città di Foggia. Coloro che ne hanno modo e possibilità possono linkare questo link www.assori.it in Internet e ne avranno una idea più chiara. La comunità pannese, caro Costanzo, ti ringrazia e ti augura ogni bene e ancora tanto successo. Al compimento dei 65 anni, ha tagliato il traguardo della pensione l’ing. Leonardo Procaccini. Dopo i primi anni d’insegnamento nelle scuole superiori, ha lavorato presso il Consorzio di Bonifica di Capitanata, conseguendo la qualifica di Direttore dei Servizi Tecnici di Ingegneria, lasciando traccia della sua abnegazione, come si evince dal testo della pergamena che i suoi colleghi gli hanno dedicato e che qui riportiamo. “Ogni stagione del tuo percorso di vita è stato segnato in modo visibile e indelebile da realizzazioni concrete e determinanti, ma tutte forgiate nell’impegno severo e discreto di ogni giorno. La nuova fase che ora si apre è illuminata dalla stima incondizionata e dall’amicizia dei tuoi colleghi. Tutti hanno verificato sul campo e quotidianamente la qualità dell’attività lavorativa profusa senza risparmio, con assoluta dedizione al Consorzio e con coinvolgente attenzione ai collaboratori. Si profila ora all’orizzonte un nuovo impegno, un nuovo divenire: la conquista del tuo tempo”. Il 1° maggio, inoltre, ha avuto luogo a Bari la cerimonia di consegna della decorazione della Stella al merito del lavoro, conferita dal sig. Presidente della Repubblica, essendosi “distinto nel proprio lavoro per singolari meriti di perizia, laboriosità, condotta morale”. A noi del Castello non resta che aggiungere al caro amico Leonardo le nostre felicitazioni ed auguri. 10 Ci felicitiamo allo stesso modo con il compaesano Antonio Mastrangelo che dal 09.04.2010 è anch’egli collocato a riposo dopo tanti anni di servizio presso la ASL FG/3 ex INAM augurandogli di poter godere in pieno il suo nuovo stato sociale in tutta salute, benessere e tranquillità. Battesimi Durante la Santa Messa notturna di Pasqua è stata battezzata a Panni GIADA, nata a Foggia il 9 febbraio 2010, seconda figlia di Pasquale Ciruolo, sindaco di Panni e di Antonella Lapolla, nella foto con nonno Totonno… con pochi denti ma tanta gioia nel cuore. Domenica 11 aprile 2010 è stata battezzata a Panni GIOVANNA, nata il 07 novembre 2009, figlia di Antonio Calitri e Giuseppina Montecalvo, nipote di Gianni Calitri, il nonno più giovane di Panni, e di Giovanna Del Vicario. Ai genitori, ai nonni e parenti tutti le nostre vivissime felicitazioni per il lieto evento con l'auspicio di continuare così al fine di ripopolare la nostra Panni. Nascite L’8 gennaio 2010 è nata a San Marco in Lamis (FG) Angela Villani, figlia di Matteo e Marta Chiozzi, primogenita di Luigi e Rachele Nardella. Ai genitori, ai nonni Luigi, nipote dello scrivente, e Rachele, nonché alla bisnonna Marta Maria, sorella dello scrivente e ai familiari tutti le felicitazioni e gli auguri più affettuosi da parte della nostra grande famiglia e dai pannesi nel mondo. Lauree L'8 febbraio u.s. la nostra bella ed intraprendente collaboratrice della Redazione di Panni, Angela Rainone, ha conseguito, con voto 107, la laurea in Media e Giornalismo presso l'Università degli Studi di Firenze. Un altro fiore all'occhiello per la Pannesità! La foto dice tutta la gioia della famiglia Rainone (non ho mai visto un sorriso così smagliante sul volto di papà Leonardo...ne ha ben donde). Auguri dalle Redazioni di Foggia/Panni alla cara Angela. LAUREA SPECIALISTICA di Valentina Dibisceglia Il 24 marzo ultimo scorso presso l’Università degli Studi di Foggia Valentina Dibisceglia figlia di Marco e Maria Antonietta De Cotiis ha conseguito la laurea Specialistica in Progettista e Dirigente dei Servizi Educativi e Formativi con un bel 110 e Lode. Ndp: Raggiungendo questo traguardo hai confermato quello che pensavamo di te: sei una persona speciale, determinata e con mille doti che ti porteranno verso i traguardi migliori per la tua realizzazione personale. Noi te lo auguriamo di vero cuore. Con affetto il tuo Presidente, Tony Spada e famiglia, tutto il gruppo teatrale dell’A.S.C.D. PANNI,… mamma e papà. Ndr: a nome mio personale, della mia famiglia,e della gente pannese che rappresento abbi, cara Valentina, le nostre più vive ed affettuose felicitazioni e l’augurio affinché resti con noi, foggiani-pannesi, per il tuo lavoro. Abbiamo appreso da Prato della laurea in Economia e Commercio di Antonio Longo, figlio del compaesano ed amico Nicola, conseguita il 26 aprile 2010 presso l’Università agli Studi di Firenze, con la tesi di II livello in management dell’innovazione. Di Antonio abbiamo già detto della sua carriera politica brillantemente avviatasi quale consigliere comunale di Prato, il primo suffragato della sua lista, ora ancor più in quanto le sue spiccate qualità di giovane moderno, di politico di larghe e moderne ideologie, di figlio di pannese doc si impreziosiscono nella massima eccellenza. A lui possiamo dire soltanto di continuare così. La strada intrapresa non potrà che riservargli ancora e più soddisfazioni e successi, per la gioia di mamma e papà e l’orgoglio di noi pannesi tutti. Vai avanti così! aprile 2010 leggere due poesie dedicate a "zì Assunta"; la prima intitolata “Auguri a nonna Assunta Calitri” scritta dal poeta pannese Donato De Michele residente a Torino, e declamata da Silvia; la seconda intitolata “Cara nonna...” scritta da Silvia Spada e declamata da Patrizio. L'Amministrazione Comunale in rappresentanza di tutti i cittadini, con in testa il sindaco Pasquale Ciruolo, ed il presidente della Pan s.r.l. Geom. Giovanni Cocciardi hanno voluto omaggiare “zì Assunta” con una targa ricordo, un cesto di ben 100 rose ed orchidee. Feste di Compleanno 100 anni di Assunta Calitri dal blog on line dell’ASCD Panni a cura di Tony Spada http://blog.ascd-panni.it Nata il 24 marzo 1910 a Panni 5 figli 9 nipoti diretti e 14 pronipoti Era presente la gente delle grandi occasioni alla festa dei 100 anni di Nonna Assunta Calitri r'Capurale, ospite della Casa ospizio per anziani di Panni, nel pomeriggio di mercoledì 24 marzo 2010 alle ore 16,00. Sorreggendosi da sola con un bastone “zì Assunta”, si è presentata a tutti nel salone delle feste della struttura dove l'aspettavano parenti, amici, il personale e semplici cittadini che l’hanno voluta salutare e festeggiare. Ad aprire la manifestazione è stato il gruppo folkloristico “li Scazzmatiedd” diretti da Rocco Gesualdi che ha rappresentato balli dell'epoca compreso il ballo della mietitura. A seguire la dott.ssa Mastrangelo Fiorella,psicologa, ha fatto dono a “zì Assunta” di una coperta e di una poesia declamata dall'insegnante Raffaele Rainone. Subito dopo venivano interpellati Silvia e Patrizio Spada (pronipoti) per NUMERI UTILI Il 26 febbraio è nato a Foggia GIOVANNI, il primo figlio di Francesco Antonucci e Roberta Corsi, lo annunciano con grande gioia i nonni Pina Montecalvo e Giovanni Antonucci, ex elettricista a Panni, augurando al piccolo e ai genitori tanta felicità. Il Castello NOTIZIE DAL MONDO PANNESE 11 Anche Michelina, Maria, Giuseppe, Rosina e Giovanni, i figli di “zì Assunta”, hanno voluto ringraziare l' Amministrazione comunale e la Pan s.r.l., facendo dono di due Crocefissi in legno e argento quale segno di ringraziamento per l'organizzazione e la generosità dimostrata. A questo punto tutti insieme, parenti, amici, cittadini e ospiti della Casa di cura per anziani, con “zì Assunta” in testa, ci siamo spostati nella mensa della struttura dove la Pan s.r.l. ha offerto un ricco buffet di prelibatezze gastronomiche (prosciutto alla carrettiera, pizzette fritte, cannelloni, lasagne, parmigiana, pizza di patate, pizza in teglia mista, taralli zuccherati, doppia torta gigante e lo spumante per tutti) preparati con maestria dagli operatori della Pan s.r.l. • Comune di Panni 0881.965039 (centralino e fax) • Gabinetto del Sindaco 0881.965280 • Ufficio Ragioneria (rag. Antonio Rainone) 0881.965505 • Ufficio Tecnico (Arch. Michele De Cotiis) 0881.965935 • Studio Medico Dr. Querques Nicolangelo - Via Manin, 21 - 0881.965191 • Guardia Medica A.S.L. FG/3 - c/o Monti Dauni - 0881.965298 / 0881.965171 • Procaccini Infissi C.so Vittorio Emanuele - Tel./Fax 0881.965439 - Cell. 328.7788767 • Onoranze Funebri Procaccini C.so Garibaldi, 49 - Tel./Fax 0881.965439 - Cell. 328.7788767 • Farmacia Papaia - via Romolo, 2 - 0881.965055 • Casa Protetta segreteria 0881.965529 - ospedale 0881.965029 / 0881.965300 • Carabinieri via Fontana Nuova 25 - 0881.965012 • Parrocchia “Maria SS. Assunta in Cielo”, Parroco Padre Antonio Saraceno, fondatore della Comunità “Maria Stella dell’Evangelizzazione” - Via XX Settembre, 3 - 0881 965454 • Scuole Elementari e Medie 0881 965257 • Onoranze Funebri Mastrangelo - Tel. 0881.965121 - Negozio Fiori Tel. 338.1881533 - Alfonso 320.0646280 Il Castello aprile 2010 NOTIZIE DAL MONDO PANNESE ANNA SENERCHIA: 90 ANNI Nata a Panni il 28 febbraio 1920, dal 1963 al 1980 bidella presso le Scuole di Panni, residente pannese da sempre, vive ora insieme alla sua cara figlia Suor Maria che la accudisce con amore filiale e cristiano. Molti di noi di una certa età hanno frequentato le scuole medie a Panni certamente la ricordano con tanto affetto quale donna di sani principi. Ella è sempre stata dedita alla famiglia e alle scolaresche pannesi che intorno a lei si stringevano come ad una madre. La foto la ritrae con il pronipote Carmine, figlio di Cristian, figlio della compianta sua figlia Violante. Il direttore ALLA CARA COMARA ANNA SENERCHIA PER I SUOI 90 ANNI Avevo 15 anni quando diventammo amiche e fu già amica dei miei nonni e dei miei genitori. Da allora non ci siamo più allontanate, anzi abbiamo vissuto insieme d'accordo e grande empatia. Tu sempre saggia e prodiga di buoni consigli sinceri, io attenta a seguirli. Abbiamo condiviso gioie e dolori, sostenendoci a vicenda. Ora con gioia festeggiamo i tuoi 90 anni e siamo felici di vederti sempre più scattante e pronta a comprendere e ad aiutare gli altri. Che il Signore ti benedica a lungo affinché possiamo continuare tutti a godere delle tue molteplici virtù. la comara M. Teresa Rainone 80 ANNI! Si, sono proprio ottanta gli anni che il 26 aprile 2010 ha compiuto la nostra cara e amata Giovanna Rainone coniugata, manco a dirlo, con l’altrettanto caro amico Ludovico Veggia residenti in quel di Prato ma solo anagraficamente perché sono sempre stati e restano Pannesi dalla testa ai piedi e come si potrebbe affermare il contrario nel loro caso? Giovanna, la sua immagine è quella della gentilezza spontanea e leale, dell’onestà di pensiero e del modo di vivere, della bontà espressa ai massimi livelli, della grande forza nell’affrontare anche tristi eventi personali, in una dei quali oggi ancora si dibatte , sopportandone il peso sempre col suo sorriso meraviglioso e un GRAZIE per tutti. Giovanna è una donna, una sposa, una madre, una nonna da prendere quale esempio perché la Vita abbia un valore e un significato. Ecco perché vogliamo un bene immenso alla cara Giovanna e sempre gliene vorremo… pur a te Ludovico... pur a te. Auguri, cara Giovanna, da me, dalla mia famiglia e da tutti i pannesi che leggendo questa notizia invieranno i loro affettuosi auguri... e sono tanti. Il direttore Alla mia cara sorella Giovanna per i suoi 80 anni. E’ una data da non dimenticare, infatti è bello poterti dire che, con l’aiuto di Dio, nostro Padre Celeste, sei arrivata, con coraggio e forza, a raggiungere la faticosa soglia degli 80 anni. Anche se viviamo lontano l’una dall’altra geograficamente, spiritualmente ti stiamo vicino per rallegrarci e rendere lieto il giorno del 26 aprile molto importante per te e per me, perché coincide con l’anniversario del mio matrimonio con il defunto e mai dimenticato Nino. Ricordo vivamente quel giorno quando tu, dopo avermi aiutato a vestire l’abito da sposa da te stessa confezionato, mi abbracciasti dicendomi: “ti sposi proprio oggi che è il mio compleanno”. Ti abbraccio con amore insieme ai miei figli e nipoti. Tua sorella Maria Teresa AUGURI LEONARDO Non dimentichiamo certamente di porgere i nostri auguri più sinceri al compaesano ed ex sindaco di Panni Leonardo De Luca che il 27 Marzo 2010 ha compito anch’egli 80 anni Non basterebbe un intero libro di mille pagine per dire di Leonardo, mi limito ad una sola considerazione personale: un uomo che ha amato ed ama Panni in misura tale che non è possibile…misurare. Panni ti ringrazia e ti augura ogni bene, caro Leonardo. 12 Anna Dattoli: 70 anni. La nostra bidella. La redazione di Panni lunedì 15 febbraio 2010, insieme a Giovanna Procaccini,si è recata a casa di Anna Dattoli omaggiandola con un mazzo di rose. Perché direte voi? La risposta è la seguente: 70 anni. Che dire di Anna, persona semplice, umile, 34 anni di servizio nella scuola come bidella, sempre disponibile con noi ragazzi. AUGURI DI CUORE, e mi raccomando rimani sempre così. Noi ragazzi ti ricorderemo con tanto affetto. Che il Signore ti protegga sempre. La redazione di Panni:Amedeo De Cotiis, Raffaele Rainone, Rocco Gesualdi. La redazione di Foggia aggiunge i suoi affettuosi auguri alla cara Anna. Un turco napoletano Domenica 24 e lunedì 25 gennaio 2010 la compagnia teatrale pannese "La 'Att r Zì Acciupreut" ha presentato anche a Foggia la commedia in 3 atti di Edoardo Scarpetta “Un turco napoletano” al Teatro Regio di Capitanata. Abbiamo avuto modo di trascorrere un paio d'ore di genuino divertimento allietati dalla ormai conclamata bravura del cast teatrale pannese con la commedia del grande Edoardo Scarpetta. Tutti bravi, manco a dirlo, i nostri attori e il teatro ha fatto il “tutto esaurito” per entrambe le serate. Molte foto dello spettacolo teatrale sono state da me pubblicate ed ancora oggi visibili sul mio profilo in Facebook. Seguendo l'ordine delle foto si segue lo svolgersi della commedia nelle sue fasi... esilaranti. Bravi e ancora Bravi!. Il direttore Le opere di Lucia Manuppelli poesie, romanzi e racconti Ne do l'annuncio con vivo piacere e grande entusiasmo in quanto Lucia è l'espressione poetico-letteraria di matrice pannese più pura e genuina nonché gentile amica di... tutti i pannesi. Ringraziamo Lucia e visitiamo il suo blog ancora in allestimento dandole tutto il nostro affettuoso apporto affinché resti nel nostro web quale luminosa stella del firmamento pannese. Il link del suo blog è il seguente: http://luciamanuppelli.wordpress.com/about/ NOTIZIE DAL MONDO PANNESE La 1ª Festa di Primavera La “PAN s.r.l.” ha organizzato il 31 marzo 2010 la prima edizione della “Festa della Primavera” presso la struttura RSSA “S. Maria Stella”. I protagonisti sono stati gli ospiti della Casa di Riposo che si sono esibiti in letture di poesie e balli vari in un’atmosfera gioiosa necessaria a rigenerare le energie psico-fisiche di tutti, in modo particolare agli anziani più bisognevoli. La festa è stata brillantemente presentata, come al solito, dall’ins. Giovanna De Cristofaro ed allietata da alcune esibizioni dell’immancabile gruppo folkloristico locale “Li scazzematjedde” e un breve ma esilarante skach messo in scena dal gruppo teatrale “La att re zì acciupreut”. Sono state distribuite ai presenti colombe pasquali e offerto un buffet di dolci pasquali tradizionali. E’ stata messa in esposizione per l’occasione una mostra dei lavori realizzati dagli ospiti della Casa di Riposo curati dalla d.ssa Mastrangelo Fiorella. E’ seguito lo scambio degli auguri pasquali. Grande e attiva la partecipazione popolare. Cavalcata degli Angeli al Santuario dell’Incoronata di Foggia per una sana passeggiata al Castello, mentre una zampogna ricamava una nota pastorale. Giulia Meola ha impersonato la Madonna ed i suoi vestiti sono stati realizzati dalla Nada Della Vista mentre i costumi di Gesù Bambino sono stati confezionati da Anna Petronella. La sfilata di venerdi del nostro carro allestito per ricordare l’apparizione al pastore Strazzacappa e al nobile di Ariano Irpino, avvenuta nel bosco dell’Incoronata l’ultimo sabato di aprile dell’anno 1001 è stata possibile grazie al Patrocinio del Comune di Panni ed a: Pietro Gattulli, Antonio Manes, Carmela Carchia, Antonio De Stefano, Campanaro Caterina, Meola Gerardo, Gianni e Luciano Liscio, Mario e Nicola Bianco, Veggia Antonio, Mansolillo Francesco, Anzivino Giovanni e Teodoro, Mario e Carlo De Stefano. A tutti il nostro plauso. da “Il Sole 24 ore” del 27 febbraio 2010 ENEL GREEN POWER OTTIENE L'OK PER ITALGEST WIND Via libera dall'Antitrust a Enel Green Pawer (EGP) all'acquisizione di Italgest Wind, la ditta incaricata per il secondo Parco Eolico in Panni.Nessuna istruttoria, quindi, per l'acquisizione del 100% del capitale sociale di Italgest Wind, contrallata da Italgest Energia. EGP avrà la titolarità di una parte del parco eolico di Torre S.Susanna per una potenza installata di 22,1 MW. In futuro sono previsti parchi eolici nei comuni di Bovino (Fg) e Panni (Fg) per una potenza massima di 56 mw e 44 mw. Questa notizia interessa il nostro Panni per la nota questione 2° Parco Eolico e ne diamo informazione alla gente pannese. Gli sviluppi saranno sotto la nostra attenzione.. da “Il Corriere del Sud” del 10 febbraio 2010 Per la prima volta nella storia della devozione del popolo di Panni alla Madonna dell’Incoronata, il 23 aprile 2010, un carro appositamente ornato a festa è partito da Panni verso il Santuario dell’Incoronata per partecipare alla “Cavalcata degli Angeli”. L’idea è venuta a Tonino Mauriello che aiutato da alcuni amici di varie associazioni è riuscito a realizzare il tipico carro. Il tema del carro di quest’anno era la Madonna e l’ambiente e sul carro sono salite le mucche, le pecore, le capre ed i contadini hanno portato i loro prodotti tipici locali, il caciocavallo e altri formaggi, all’ultimo minuto sono salite anche due biciclette Il Consiglio Regionale della Puglia, il 10 febbraio 2010, ha approvato all'unanimità la chiusura definitiva delle Comunità Montane, compresa quella dei Monti Dauni Meridionali di Bovino, l'unica che sperava di poter sopravvivere al taglio degli enti sovracomunali. Con la chiusura della Comunità Montana di Bovino, va a casa anche il Senatore del PDL Carmelo Morra, che alcuni giorni fa era riuscito a farsi eleggere presidente esterno da soli 9 consiglieri su 16. Quindi, Morra viene penalizzato politicamente Il Castello 13 aprile 2010 anche per i voti del consiglieri regionali del PDL, il suo partito, che, in realtà, più del centro sinistra ha lavorato per la chiusura delle comunità montane, in linea con la politica nazionale del partito. Non solo: il consiglio regionale ha anche accorciato i tempi per il commissariamento degli enti a 20 giorni, invece dei tradizionali 30 giorni previsti. Rimane un punto interrogativo sul destino dei dipendenti delle Comunità Montane. Le possibilità sono due: o vengono assorbiti da un'eventuale unione tra i Comuni; oppure vengono trasferiti alla Provincia". Nuovo blog on line Il Presidente dell'ASCD Panni Tony Spada ha comunicato, con una mail, indirizzata a tutti gli operatori informatici pannesi e non, la nascita del blog dell'associazione in data 10 febbraio 2010 (il link: http://blog.ascd-panni.it/). Il Presidente così dice: “lo scopo di questo blog è quello di favorire la partecipazione dei propri soci alla vita dell'Associazione al fine di poter raccogliere idee e suggerimenti utili a promuovere attività sportive dilettantistiche, attività culturali, ambientali, ricreative, turistiche, realizzando,così, interessi a valenza collettiva. Vi invito, pertanto,a scrivere ed a proporre idee: creiamo la comunità virtuale dell'A.S.C.D. Panni! Il Presidente: Tony Spada A disposizione sempre e comunque per Panni e Pannesi. AUGURI! Coop. La Rosa PRENOTAZIONE SALSA PER L'ANNO 2010 Sono aperte le prenotazioni per salsa, pomodori in salsa e pomodori spaccati per l'anno 2010! Per prenotare è semplice: basta contattare i numeri 347/8760246 - 348/7247571. ma anche scriverci un email a [email protected] UN AUTOBUS PIENO DI PRATESI-PANNESI Un bellissimo autobus è in partenza verso la grande Panni. 50 pannesi pratesi doc il 15 maggio andranno nella Casa di Riposo e nella Chiesa Madre per una visita di amore e di fede. Sarà sicuramente un giorno indimenticabile. Il Presidente ACAP Prato Dott. Alfonso Lapolla Il Castello LUTTI aprile 2010 14 > > > > > > > Santa Del Sonno Rainone nata a Panni nel 1929 morta a Montreal il 7.12.2009 Franca Bianco Petraccione nata a Panni il 7.3.1948 morta a Montreal il 26.1.2010 Michele Petruzzi di anni 72 morto a Panni il 27.1.2009 (cadendo dal tetto) Suor Carmelina Rainone fu Leopoldo morta a Pianura il 25.2.2010 Maria Montecalvo di anni 72 morta a Venegono Sup. il 16.3.2010 Donato Lapolla nato a Panni il 3.12.1926 morto a Montreal il 28.2.2010 Michele Pricicco di anni 62 morto a Panni il 3.4.2010 sep. a Milano E' deceduto il 10 febbraio 2010 a Prato il compaesano Michele Calitri di anni 81 con il conforto della moglie Saveria e dei figli e nipoti. Le esequie si sono > svolte a Prato. Michele Calitri Ai familiari, parenti di anni 82 morto a Prato di mia moglie Anna, il 10.2.2010 le nostre più sentite ed affettuose condoglianze così come da tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato in questa vita. Il direttore Circa un mese prima del suo decesso Saverio mi telefonò per dirmi che trovavasi presso il figlio Francesco a Paderno D. e che, pertanto, il giornale > lo dovevo spedire Saverio Procaccini di anni 84 all'indirizzo del morto il 23.3.2010 figlio in quanto,da a Paderno Dugano (Mi) poco tempo, era e sep. a Panni stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e che ne era uscito, per volontà di Dio, in un buon stato. E fu l’ultimo scambievole cordiale saluto tra noi. Dopo qualche giorno capii che salutando me era sua intenzione salutare la gente pannese sparsa nel mondo per il mio tramite a mezzo del giornale. Cosa che faccio con grande piacere e orgoglio: Saverio vi saluta tutti! Saverio resta una figura di uomo integerrimo,leale,franco,di una estrema cordialità e limpidezza d'animo e di pensiero, pannese radicato e felice di esserlo, a Panni tornava puntualmente verso la tarda primavera e ritornava a Foggia,dove risiedeva, ad autunno inoltrato. Questa è la gente pannese,come Il direttore-amico, Pietro. Dieci anni sono passati, cara Tina, ma ora hai raggiunto il tuo caro amore Franco. Tra i tanti un abbraccio anche da parte mia. Grazie per la vostra grande stima > e vera amicizia nei miei Tina Spina e nei confronti della mia ved. Saura famiglia. Il Signore vi morta a Napoli il 20.3.2010 accolga nella sua Imsep. a Panni il 22.03 mensa Gloria. Raffaela De Chiara (Calevine*) è nella pace del Signore, dopo un’esistenza difficile sia per problemi di salute, già dalla verde età, che per sacrifici nell’attività lavorativa > dei campi. Viveva con Raffaella De Chiara la mamma, Maria De di anni 70 nata a il 20.2.1939 Stefano, spentasi pomorta il 25.1.2010 chi anni fa, a 93 anni, a Panni e con una sua amica, nonchè sua madrina, Lucia Bicchicchio, con la quale c’era un’intesa fraterna. Queste tre donne sono da ricordare e ammirare per la loro disponibilità verso la comunità pannese: mietevano a mano le messi di grano, quelle dalle spighe più vistose, per la festa del 15 agosto, giacchè la mietitura meccanica non consentiva di confezionare i fastelli (mattele*) per il corteo. Per questo la Pro-Loco assegnò loro una targa di merito. Avendo l’asina, non mancavano poi di partecipare alle “saleme*” nella sfilata tipica ferragostana. Non dimenticheremo il sorriso di Raffaela e la sua cristiana accettazione della sofferenza, alleviata negli ultimi anni dalla premurosa e affettuosa assistenza di Giovanna Cotoia De Luca, sua vicina di casa e amica, amica tanto cara! *Nel dialetto pannese la “e” senza accento non si legge, ma si accentua la consonante cui appartiene. Prof. Leonardo De Luca Quasi tutte le domeniche mattina vado al Cimitero di Foggia per sentire Messa delle ore 10,00 e, terminata la quale, faccio il mio solito giro di visite ai parenti e amici lì sepolti. In particolare mi soffermo presso il loculo dov’è tumulato il mio caro e mai dimenticato fratello Giggino per... stare qualche minuto insieme in santa pace, quella vera, non quella cui s’intende perseguire e mai si raggiunge su questa terra. Durante il cammino che mi porta al loculo di mio fratello incontro, e mi soffermo, un attimo su questa tomba, che ho puntualmente fotografato un giorno con l’intendimento di darne pubblicazione in qualche numero del nostro giornale allo scopo di partecipare a voi lettori la mia emozione tutte le volte che vi passo innanzi. Sulla lapide vi è inciso questa dedica: A TUTTE LE MAMME - UN FIGLIO CHE NON CONOBBE E NON EBBE L’AFFETTO DELLA SUA. Non so a voi ma a me questo pensiero rappresenta il massimo del vero valore che deve darsi alla Vita. Non v’è sentimento che possa precederlo, da esso scaturiscono, di conseguenza, tutti gli altri. Amare la propria madre è amare la Vita, e, quindi, con questi presupposti non si può che amare il “prossimo tuo come te stesso” e la Pace, la Vera Pace, è una conseguenza obbligata e non affannosamente ricercata, fin’ora invano, dalla Umanità su questa Terra. Saverio, che certamente lascia una traccia indelebile della sua esistenza nella storia del nostro paesello. Egli ci lascia esempi di umiltà, semplicità, amore e fratellanza con tutti e verso tutti, ma che in lui erano sovrabbondanti. Addio, Saverio, anzi arrivederci e grazie di aver scelto noi pannesi quali tuoi compagni di vita. Il Signore ti accolga nella Sua infinita Misericordia. Prima uscita scuola calcio Caro amico… Eccoci nuovamente qui, un’altra volta, uniti, gomito a gomito, con lo scopo di far divertire i ragazzi. Ti chiederai cosa ci dà la forza per riproporci ogni anno. Ebbene, ti dirò che è sempre presente in noi quella linfa che si chiama PASSIONE. Si amico… quella linfa che seminiamo e poi raccogliamo. I frutti però non sono i campioni, a chi servono…? a cosa servono…? Il frutto finale del nostro “lavoro” è il giusto equilibrio, è l’uomo; che vale più di cento campioni. Prima partita di primavera per la scuola Calcio A.S.C.D. PANNI, infatti al campo sportivo S. Costanzo di Panni, alle ore dieci e trenta, si sono disputate due amichevoli tra la A.S.C.D. PANNI guidata da Ferro Vincenzo Tony Spada e Michele Tavano, e la scuola calcio S.Salvatore di Foggia. Dopo lo scambio delle targhe il fischio di inizio da parte del nostro arbitro Francesco Cocciardi. Le gare si sono disputate nel pieno rispetto delle regole e degli avversari, sia da una parte che dall’altra… bravi ragazzi! Per la categoria Esordienti la A.S.C.D. PANNI ha vinto per 3-1 con reti di: Rucci Gioele e doppietta di De Luca Michele. Nella categoria Pulcini ha vinto il S.Salvatore per 5-1. Dopo la doccia dirigenti e calciatori tutti alla “Locanda di Pan” al Castello dove oltre ad un gustosissimo pranzo c’è stato il taglio della torta da parte dei Dirigenti proprio per suggellare il gemellaggio tra le due squadre. III torneo di calcio La Associazione A.S.C.D. PANNI organizza nel mese di giugno 2010 il III Torneo di CALCIO per Categorie Le categorie ammesse a partecipare sono: Dipendenti Pubblici - Liberi professionisti - Amministratori Comunali - Artigiani - Commercianti - Forze dell’Ordine - Studenti Scuole Superiori - Pensionati - Studenti Universitari - Operai – Disoccupati. Vi assicuriamo che, dopo le prime due edizioni nelle quali il divertimento non è mancato, ne vedremo delle belle sempre nel pieno rispetto dell’avversario e delle regole di gioco. La premiazione si terrà, la sera della finale alle ore 20:30 in piazza, con assegnazione di coppe e prodotti locali. Per l’occasione vi sarà la degustazione di prosciutto, caciocavallo, soppressata, salsiccia, vino e altri prodotti rigorosamente locali. Per informazioni ed iscrizioni contatta: Spada Antonio al 3466195220 Tavano Michele al 3474963945 O manda una e-mail [email protected] La att r’ zì acciupreut in terra toscana A quattro anni dalla sua nascita, il gruppo teatrale “La Att r’ Zì Acciupreut” vanta già svariate esibizioni in teatri diversi da quello pannese: nel 2008 lo spettacolo “Uomo e galantuomo” fu portato ad Orsara di Puglia (Fg) e a Sant’Arcangelo Trimonte (Bn) dove, a distanza di quattro mesi, fu proposta la rappresentazione Non ti pago, la stessa che nel 2009 diede l’opportunità al gruppo di raccogliere una discreta somma, presso un teatro foggiano, da devolvere in favore dei territori abruzzesi colpiti dal sisma. A breve si uscirà dalla stessa regione Puglia, infatti, il 2 luglio p.v. il gruppo teatrale sarà ospitato dall’A.C.A.P. Prato - Associazione Culturale Amici di Panni Il Castello A.S.C.D. PANNI 15 aprile 2010 - per mettere in scena la commedia defilippiana presentata a Panni lo scorso dicembre e a Foggia nel mese di gennaio, Un turco napoletano. Giornata centrale che cade tra il 1 e il 4 luglio, data della 32º festa della Madonna del Bosco, una festa che si celebra dall’anno della fondazione della stessa Associazione non solo per venerare la Protettrice del proprio paese natio ma per mantenere vive le tradizioni religiose, culturali e sociali della Terra Madre. Non è la prima esperienza “fuori porta” per il gruppo teatrale pannese, ma sarà sicuramente la più emozionante per via del pubblico che ci accoglierà: recitare di fronte ai nostri compaesani, trapiantati da tempo in territorio toscano, renderà l’esperienza ancora più incredibile. È doveroso ringraziare l’Associazione A.C.A.P. nella persona del suo Presidente, Alfonso Lapolla, per l’invito rivolto al gruppo che, sicuramente, allieterà una delle tante serate festive attraverso le tipiche trovate teatrali quali equivoci, scambi d’identità, giochi linguistici ed espressioni dialettali. Il gruppo partirà da Panni il 1 luglio a bordo di un pullman in grado di ospitare i compaesani che volessero aderire all’iniziativa fino all’esaurimento dei posti disponibili: per prenotare è possibile rivolgersi al Presidente A.S.C.D. Panni, Antonio Spada, e al Responsabile del gruppo teatrale, Michele Liscio. Quella di Prato sembra essere l’iniziativa inaugurale della stagione estiva e dell’Agosto Pannese, oramai alle porte. DAL CORRISPONDENTE DA PANNI Col. Franco De Michele Si è svolta la storica Processione del Venerdì Santo, detta anche della Madonna Addolorata, cerimonia tradizionale sempre emozionante e coinvolgente. Grande partecipazione popolare, nonostante il clima ancora rigido. Difficile non essere partecipi, commossi, in questa antica Processione per noi Pannesi. Bellissimo il breve discorso del nostro Parroco Don Antonio : in sintesi, ha giustamente ricordato a noi presenti che la Crocefissione di Gesù Nazareno... "non terminò con la sua morte umana, ma è Eterna : l'unica differenza è costituita dalla sostituzione dei carnefici del tempo da parte nostra quando pecchiamo, quando ne dimentichiamo la Sua divina Legge, quando cancelliamo la nostra divina Umanità". Il Castello aprile 2010 PRO LOCO DI PANNI 16 relazione redatta dall’ins. Senerchia Maria Pia “I FALO’ DI SAN GIUSEPPE A PANNI” L’accensione dei falò a Panni nella ricorrenza di S. Giuseppe affonda le radici nella notte dei tempi e finisce con il confondersi con culti tipici del mondo pagano pre-cristiano. Si sa che molte feste religiose hanno sostituito preesistenti festività pagane: non a caso la ricorrenza in onore di S. Giuseppe corrisponde all’equinozio di primavera, periodo per eccellenza consacrato, con processioni rituali e fuochi di purificazione, alla celebrazione della rinascita della natura. Tutti i culti religiosi del resto hanno avuto inizio dall’adorazione del sole e della luce e sappiamo quanto importante sia stata e sia ancora oggi nella liturgia cattolica il fuoco come simbolo della luce divina. Uno su tutti: lo Spirito Santo assume la forma del fuoco quando, il giorno della Pentecoste, scende sugli Apostoli. Il simbolo del falò è quello di far fuggire le tenebre per far posto alla stagione della luce, ottenuta tramite il fuoco, purificatore e rigeneratore, che distrugge ciò che è vecchio e crea ciò che è nuovo trasformandolo in materia. I “sarmenti” delle vigne, i rami degli alberi, i tronchi disboscati, utilizzati per il falò, una volta dati alle fiamme, ritornano nei campi sotto forma di cenere, ricca di po- tassio e molto utile al terreno. In origine questo era un rito pagano atto nel fecondare la terra con aspersione di cenere sacra, ricavata dal falò. E’, quindi, nell’ usanza di accendere i fuochi, una perfetta simbiosi tra natura e cultura, tra fede religiosa e rispetto delle coltivazioni agricole. A Panni, in particolare, mentre bruciavano le “frasche”, tutt’intorno si recitava il Rosario e si intonavano canti religiosi. Quando le fiamme si spegnevano, vi era anche l’usanza di mettere sotto la brace delle patate che per lo più venivano date da mangiare ai bambini. La manifestazione si concludeva con la raccolta della brace che ciascuno portava nelle proprie misere e poco riscaldate case di una volta. Ancora oggi sin dai primi giorni di marzo i ragazzi di Panni girano per le campagne alla ricerca di legna, arbusti e “frasche” che servono per la costruzione dei falò di S. Giuseppe. Un tempo fra i rioni vi era una tacita gara che aveva come scopo quello di formare la catasta più imponente per il giorno dedicato al Santo. La sera del 19 marzo, quando i falò si accendevano, si vedevano brillare in determinati punti del paese fuochi di fiamme e “scatedde” (scintille) che salivano sempre più in alto nel cielo. I giovani facevano il giro per le piazzette del piccolo borgo per assistere al suggestivo spettacolo e magari per assaggiare qualche specialità alla brace che veniva loro gentilmente offerta dagli abitanti del rione. N.d.r. Anche quest’anno il 19 marzo la Pro Loco ha organizzato in Largo Taverna un grande falò con una festante partecipazione popolare che ha trascorso alcune ore serali in letizia e gioia di stare assieme, al calore delle alte fiamme, degustando alimenti tipici locali alla brace e brindando con i calici di buon vino pannese verace. Indispensabile la conservazione di queste antiche tradizioni popolari, da tramandare ai posteri affinché le facciano proprie, intenti questi che la Pro Loco di Panni persegue da sempre ottenendo lusinghieri risultati. La Quarantana Bruciato l’emblema di Carnevale, un’antica tradizione comune a numerose località meridionali, vuole che si esponga alla vista di tutta la comunità la sua vedova, una pupa di pezza, vestita a lutto, il cui nome ricorda i quaranta giorni della Quaresima. Sospesa ad una corda o ad un filo di ferro teso tra due balconi o due finestre nei luoghi più frequentati, la Quarantana porta all’estremità inferiore sotto la lunga veste nera una patata pendente a cui sono infilzate tante penne scure (colore liturgico della penitenza) quante sono le domeniche di Quaresima, e una sola penna bianca (colore della purezza) per la domenica di Pasqua. Nel loro numero (sette) le penne rappresentano un ciclo compiuto e dinamico e le opere di misericordia corporale e spirituale, che la chiesa in questo periodo raccomanda di seguire: le sette opere di misericordia corporale: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i morti; le sette opere di misericordia spirituale consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. Il fantoccio, ben visibile, lasciato in strada al freddo ed al vento, scandisce il tempo liturgico quaresimale e rappresenta la coscienza critica di questo periodo, che è contrassegnato dal digiuno e dall’astinenza, dalla preghiera e dall’elemosina, e nel quale il popolo cristiano si prepara a celebrare il mistero della Pasqua. Attraverso una sorta di simbolico calendario, con la pupa nera in mostra come monito, si riesce non solo ad avere la visione esatta dell’intero arco quaresimale, ma anche a seguire le pratiche suggerite dalla chiesa. Ogni domenica si strappa e porta via dalla Quarantana una penna nera, finché rimane quella bianca, riservata alla domenica di Resurrezione, quando, estratta l’ultima penna, la pupazza spennata è bruciata o regalata ai bambini, che la trascinano via distruggendola, felici della fine della Quaresima. Un giorno di marzo facendo un salutare e tonificante giro per la passeggiata del Castello, a lu quart re favugn, incontrai le sorelle Veggia, Emilia e Ida, “Meliucc e Iducc, le figlie re l’abbon’anema re Nuccetedd” tanto per capirci meglio. Immancabile il reciproco e sempre affettuoso saluto e…”cum stà cummà Ann…e le criature?Maronn e quand so bell…” e altro ancora, in quanto molto mi lega alla famiglia Veggia, a cominciare dall’amico e compagno di sempre Bruno, che vive a Bari, a Ludovico, che vive a Prato, ad Antonio, ormai alla storia tramandato come “lu meglie cacciator- terator-falegnam re Pann”, persone care, amate e rispettate da tutti. Feci la foto che vedete con la promessa di pubblicarla sul giornale. Promessa mantenuta, carissime Emilia e Ida, e aggiungo il vostro saluto: “ Tanta salute e bene a tutt li pannis ca stann spars a tutt lu munn!” “...ecco perché Panni non morirà mai, è e sarà sempre in ognuno di noi.” XVI FESTIVAL DELLA ZAMPOGNA Il Castello 17 aprile 2010 a cura di Antonio Mauriello Il 17 Gennaio 2010 a Maranola (Formia – Latina) si è svolto il XVI Festival della Zampogna a cui ha partecipato Antonio Mauriello da Panni con la Zampogna arcaica pannese, riscuotendo apprezzamenti e notevole interesse, tra gli altri quello dell’esperto, a livello internazionale, dr. Ambrogio Sparagna che così si è espresso nei riguardi dell’antico strumento delle nostre terre: qui siamo in una fase ancora più critica e significativa dal punto di vista della partecipazione della musica alla vita sociale e collettiva. Ecco la “scoperta” di questo strumento del quale avevamo testimonianze parziali e che i musicologi erano sulle sue tracce e si sapeva di questo tipo di appartenenza. Ma il dato reale è quello che non si conosceva il suono di questo strumento che ha un suono speciale. Noi vediamo che c’è una somiglianza con i suoni dei nostri pastori di Monte San Biagio che suonano con i corni di animali. Ma qui la differenza la fa il bordone, questo suono basso che è l’aspetto più specifico. E’ il suono che unisce gli altri suoni della fascia balcanica alle varie tipologie di zampogne che stanno da quell’altra parte. Qual è poi, alla fine, oggettivamente la cultura pastorale. Ma è anche una questione di scale. Qui ci sono solo tre buchi ma i suoni sono quattro. L’impianto di questi modelli scalari, che sono anteriori al sistema tonale, non fanno l’ottava, non sentite la scala, ecco l’aspetto particolare. In questo senso è uno strumento primordiale, non è riconducibile al quel sistema musicale che fa la rivoluzione intorno al ‘500. E’ uno strumento modale, ma ancora più antecedente. Quindi va letto come persistenza fortuita questa conservazione nel paesino con lo stemma del Dio Pan, questa conservazione speciale, anche perché lo si suonava solo a Natale, per l’aspetto geografico del posto, di questi luoghi isolati, molto particolari che con questa forma di chiusura hanno conservato nei secoli questo antico strumento che prende un valore assoluto. Nelle limitazioni delle note, nel principio limitato di queste quattro note che noi sentiamo, si concretizza una continuità con modelli e forme che si trovano dall’altra parte dell’Adriatico (Balcani). E’ chiaro che da quest’altra parte dell’Adriatico (Italia) l’avvento di strumenti più articolati, più complessi dalla metà del ‘500 fino ad avere una collocazione forte dal punto di vista strutturale nel ‘700, hanno limitato la percezione di questo strumento che io considero il più importante in Italia ed è bene creare un’apposita associazione per promuovere questo strumento. Che poi ci siano le necessità di rendere lo strumento più agibile, più fruibile, più funzionale è un discorso a parte, ma la cosa essenziale è che questi tre buchi con questo bordone costituisce la base del suono mediterraneo. Questa è la cultura greca, questo suono è antecedente alla nascita. Stiamo parlando di uno strumento che ha un valore assoluto. N.d.r. Si parla di uno strumento “che ha un valore assoluto”, asserzione proveniente da uno dei massimi esperti mondiali nel campo specifico e che, guarda caso, fa parte del patrimonio archeologico del territorio pannese, riportato all’attenzione generale da pochi anni e da pochi zampognari pannesi, tra i quali Antonio Mauriello, i quali manco erano a conoscenza di avere tra le mani e di soffiare in un otre di pelle di pecora il cui valore “è assoluto” nel campo della zampogna a livello MONDIALE, lo ha affermato l’esperto, mica io che sono ignorante in materia. E allora? Abbiamo la ventura e la fortuna di avere una simile unicità arcaica mondiale e…non ci si precipita a cogliere questa circostanza (e fortuna ca- duta come manna dal cielo) al fine di darle l’importanza che merita e da cui il paese Panni certamente può cogliere obbiettivi quali, il più importante e sicuro, l’incremento turistico locale e, sullo stesso piano, la “costruzione” in loco di zampogne in un apposito-appropriato-fornito-adatto laboratorio tale da primeggiare nel campo di questa musicalità? Bene, anzi benissimo le ricerche archeologiche in atto per altri settori, quali quelle della ricerca di antiche civiltà che si sono succedute nel nostro territorio come ad esempio quella, di poco posta alla pubblica attenzione, sulla presenza dei Templari a Panni o altre ancora, di cui, al momento, si sono raccolti reperti soltanto indicativi ma niente di certo, quando l’Arcaica Zampogna Pannese è una realtà sotto il naso e gli occhi di tutti…i pannesi…per ora gratis ma, mettendo in moto la sagacia-intraprendenza-intelligentia pannese, ALTRI, semmai provenienti dall’Italia e dall’estero, dovranno pagare profumatamente non solo per vederla ma, molto di più, qualora volessero ascoltarne soltanto il suono. Cari compaesani questa da me solo accennata possibilità non è FANTASCIENZA ma è SCIENZA finalizzata allo scopo di aggiungere una possibilità in più al nostro paesello di vivere (non mi piace sopravvivere) e continuare a farlo in maniera sempre più ottimale in modo da mettere il segnale “STOP” all’impoverimento numerico della popolazione residente a causa di esodo e decessi (nel 1996 primo nr. del giornale 1243 residenti – attuale ultimo nr. 881…forse) e all’esodo giovanile. Pertanto rivolgo un energico e formale invito agli addetti ai lavori nel campo specifico di trovare ogni possibilità e di escogitare tutte le inventive possibili acché il progetto “Zampogna Arcaica Pannese” vada a buon fine significando che non sto parlando solo di uno strumento o di un suono, che manco capisco tra l’atro, ma del FUTURO DI PANNI e qui, io e la Pannesità tutta non transige… S’ADDA FA’!! Approvato il piano sociale dell'ambito territoriale di Troia, comune capofila dei sedici comuni della Daunia. Infatti è stata firmata la convezione per la gestione consociata tra i sedici comuni per i nuovi servizi sociali e socio-sanitari per il triennio 2010-2012, alla presenza della dirigente del settore programmazione sanitaria ed integrazione Annamaria Candela della Ragione Puglia e dei funzionari e coordinatori Costanzo Cascavilla,Gabriele Pepe e Fernando De Colellis insieme ai sindaci e delegati dei sedici comuni.Presente anche il direttore del distretto sanitario di Troia Giuseppe Mescia. E' il primo ambito, quello della Provincia di Foggia,ad avere avuto approvato il piano sociale dalla Regione Puglia.Dalla riunione è emerso la necessità della collabborazione più proficua e concreta da parte della ASL centrale e di essere più presente alle riunioni per programmare, insieme ai rappresentanti dei comuni, servizi sociali sempre più efficienti di cui l'ambito se ne deve far carico. Il Castello aprile 2010 L APAGINA DEL PROF. LEONARDO DE LUCA 18 “QUESTO BALCONE E’ DI PANNI!” I SUCCESSI DI LORENZO MORRA Così abbiamo esclamato, il Direttore De Michele ed io, vedendo il balcone sovraccarico di fiori, a pag. 13 dell’opuscolo “Daunia / naturally beautiful”, una breve guida turistica nella quale è citato il nostro paesello. Stesso testo e stessa foto nell’“Annuario 2010 degli esercizi ricettivi della Provincia di Foggia”. Il balcone è dei coniugi Cesarina Cagliuli e Giuseppe Bianco, ed è davvero bello nella sovrabbondanza delle corolle multicolori. Non per niente il Direttore del nostro giornale lo aveva già notato e ce l’ha proposto fra le illustrazioni del nostro calendario, destinandolo al mese di aprile. Il rammarico è che le pubblicazioni turistiche non riportano né i proprietari, e autori di tanto decoro, né la comunità di appartenenza. Di qui la premura del direttore De Michele di dare spazio a questa nota che renda giustizia ai nostri amici Sarina e Peppino, con i quali ci complimentiamo per il loro gusto estetico e per il loro vivo sentimento per la natura. E’ sempre più apprezzata e richiesta la poesia del nostro compaesano Lorenzo Morra. Il suo canto poetico piace perchè interpreta la quotidianità dell’uomo, di ogni uomo, suscitando profonde emozioni. E’ per questo che la Redazione del periodico dauno “Il Corriere del Sud” premia i suoi abbonati con un libro in omaggio, a scelta in una rosa di volumi, tra cui si evidenzia l’ultima pubblicazione del Morra “Graffi dell’anima”. Le vive felicitazioni del nostro Direttore, dei nostri gruppi redazionali e dello scrivente. LE CARTOLINE ILLUSTRATE DI LUCA MUSCIO PER IL FAI Belle sorprese ci ha riservato quest’anno il Fondo Ambiente Italia, sezione di Foggia, consentendo, tra l’altro, nel Capoluogo, di visitare la Chiesa del Purgatorio o dei Morti, ancora chiusa per restauri. Il FAI - sappiamo - raccoglie fondi per la sua operosità, per manutenere e acquisire siti di interesse naturalistico, paesaggistico, archeologico e artistico. Per questo sollecita donazioni, lasciti, ma anche modeste oblazioni del pubblico, offrendo pieghevoli, opuscoletti e cartoline illustrate. Queste ultime raffigurano i principali monumenti di Foggia - in primis la Chiesa delle Croci - e sono state realizzate dal nostro giovane artista Luca Muscio, figlio della prof.ssa Franca Labate. Esse si apprezzano per il tessuto grafico efficacissimo, spesso arricchito da un chiaroscuro, che ne accentua i volumi e la profondità. Bravo, Luca! I complimenti vivissimi del direttore De Michele, dello scrivente e di tutto lo staff de “Il Castello”. DA TORINO A PALERMO UNA TOURNÉE LETTERARIA PER ONORARE FRANCESCO DE SANCTIS Una provvidenziale notizia giornalistica, pertecipatami dall’amico e nostro collaboratore Donato De Michele (residente a Torino), mi consente di relazionare su un’iniziativa culturale, interessante e piuttosto singolare: una sorta di tournée letteraria in onore di Francesco De Sanctis (1817-1883). Il nostro interesse per questo personaggio, pilastro della critica letteraria italiana, si giustifica non solo per la sua levatura morale, ma anche perchè noi pannesi, che siamo Dauno-irpini, possiamo considerarlo nostro conterraneo, essendo egli nato a Morra Irpina, presso Ariano. Foggia da tempo lo ricorda, avendogli intitolato una delle più antiche e prestigiose scuole medie, ma anche la Scuola Media di Panni, gemmata dalla De Sanctis foggiana, ricordava nel nome l’illustre Irpino. Francesco De Sanctis è stato definito “vigile coscienza civica”, “studioso di mente acuta e di fine sensibilità”. Egli fu un patriota militante (imprigionato nel ‘48, in esilio a Torino nel ‘53); fu docente al Politecnico di Zurigo, a Torino, all’Università di Napoli. Uomo politico, fu eletto deputato per più legislature e fu ministro della Pubblica Istruzione. Il suo nome, tuttavia, è legato ai Saggi critici, alla Storia della letteratura italiana e soprattutto al nuovo corso che seppe dare alla critica letteraria e, in genere, all’orientamento estetico. Per il De Sanctis il commento critico di un’opera letteraria o artistica non può e non deve scaturire, come era d’uso, da considerazioni puramente formali, presentate in espressioni retoriche, auliche quanto vacue, ma dallo studio dei contenuti, tenendo conto dei nessi storico-culturali e morali, nonchè soppesando la personalità dell’autore e l’incidenza del suo ambiente sociale e familiare. Gli aspetti caratterizzanti di Francesco De Sanctis, di questa nobile figura di italiano, possono, dunque, condensarsi così: convinto patriottismo; “vocazione didattica come principio di formazione nazionale”; avanguardia dell’estetica. La sua Storia della Letteratura Italiana è stata definita “specchio unitario di tutta la nostra produzione letteraria”. Il testo critico “sintomaticamente si chiude al momento in cui i bersaglieri d’Italia prendono Roma forzando Porta Pia”. Sotto l’insegna “L’eredità di Francesco De Sanctis” si è organizzata una specie di tournée letteraria, si diceva, consistente in letture di testi di autori vari e relative lezioni critiche: le une sono effettuate da attori e attrici, come Laura Morante a Torino e Luigi Lo Cascio a Palermo, le altre, sono affidate a prestigiosi nomi della critica contemporanea, come il veneziano Massimo Cacciari, Giorgio Ficara, Ernesto Ferrero ed altri. Cardine dell’iniziativa è stata la Fondazione torinese “Francesco De Sanctis”. In verità, come ci informa Giovanni Tesio del quotidiano La Stampa, questo viaggio letterario del 2009/10 è la seconda edizione di un programma simile già realizzato con molto successo. Il progetto si dipana nei teatri storici delle più importanti città italiane, con il seguente calendario: 10.12.09 al Carignano di Torino un reading di Montale - 21.12.09 a La Fenice di Venezia si è letto e commentato Leopardi - 11.01.10 al Teatro Comunale di Bologna si è letto Carlo Emilio Gadda - 25.01.10 alla Scala di Milano è stata la volta di Alessandro Manzoni 02.03.10 al Teatro dell’Opera di Roma la “lezione” è su Italo Calvino - 12.04.10 al San Carlo di Napoli si è letto Machiavelli - 22.04.10 al Petruzzelli di Bari la “lezione” è su Torquato Tasso - 03.05.10 al Massimo di Palermo si conclude con Tomasi di Lampedusa. A.S.C.P. DI MONTREAL QUE. a cura di Rocco Morena Sabato 27 febbraio il comitato dell’Associazione Sociale e Culturale Panni di Montréal ha organizzato con successo l’annuale serata danzante per festeggiare il 33° anniversario di fondazione. Oltre 250 pannesi presenti hanno avuto modo di trascorrere una piacevolissima serata presso le Parc. Tra gli invitati, si notavano il Signor Michele Lapolla e la Signora Josè Pellegrino proprietari della Remax Excellence inc. Molto attivi alla raccolta fondi per “ Enfant Soleil” un organismo senza fini di lucro, che raccoglie fondi per sostenere e migliorare il servizio di pediatria e contribuire al progetto d’interventi sociali per tutti i bambini del Québec. La serata per la raccolta fondi si svolgerà il 04 Maggio 2010 presso la sala Madison ha contribuito al successo della serata, l’ottimo lavoro del comitato dell’ASCP e la squisita cena preparata dai rinomati chefs della Sala di Ricevimento “Le Parc”. Il bar sempre aperto e affollatissimo e soprattutto la super dinamica Orchestra The Grand Show Band con Johnny Capobianco (Pannese doc) che sin dal primo momento ha dato una tale carica musicale da riempire la pista da ballo sino all’ultimo minuto (oltre le ore piccole). A tutte le signore e signorine presenti in sala è stata offerta una bella rosa rossa, omaggio dell’Associazione. La serata è stata animata dal dinamico e simpaticissimo presidente Tony Montecalvo. Sono stati onorati e premiati con borse di studio i seguenti figli di pannesi che hanno terminato con successo gli studi: Sabrina Gesualdi Gilbert (foto a sinistra) Il Castello 19 aprile 2010 per le Superiori, e Dina De Luca (foto a destra) per gli universitari. Il presidente Tony Montecalvo, ha ricordato a tutti che è fondamentale partecipare alle attività dell’ASCP per mantenere sempre vive le nostre tradizioni e che insieme si possono realizzare tante cose. Alla fine della splendida serata c’è stato il sorteggio di numerosi e bellissimi premi offerti dai vari sponsor. L’ASCP annuncia che anche quest’anno parteciperà al Panni Exchange e al Panni Expo. Il comitato ringrazia calorosamente tutti i partecipanti. Rocco Morena membro del Comitato dell’ASCP da Montreal Ancora un successo per la “Tony Colannino Foundation” guidata dalla signora Anna Colannino e Famiglia. Tra amici, parenti e compaesani oltre 130 presenti, hanno gradito la piacevole accoglienza e gustosa cena preparata dagli chef della sala di ricevimento le Carlton. Serata di beneficenza per la raccolta fondi della “Tony Colannino Foundation” Questa organizzazione a scopo non lucrativo fu fondata nel Maggio 2006. Dalla famiglia stessa del Colannino, non solo per tenere sempre vivo il ricordo di quest'uomo di grande talento e collaborativo con tutti, (per elencare tutte le sue risorse non basterebbe un libro, io mi limito a darvi la notizia dell'evento) ma sopratutto per l’impegno di raccogliere fondi per finanziare l’avanzamento nella ricerca del tumore celebrale “Glioblastome Multiforme” di cui ne fu vittima Tony. La prima serata di beneficenza fu organizzata il 21 Settebmre 2007. In tre anni la fondazione ha contribuito alla ricerca con $ 39.000,00 + il montante di questa serata, versati al “Montreal Neurological Institute”, un'istituzione Fondata nel 1934 dal Dott. Wilder Penfield e dedicata allo studio delle malattie collegate al sistema nervoso. Il Dott. Del Maestro, che lavora per l’Istituzione, nel corso della serata ha informato ai presenti le varie problematiche della malattia. Anna Colannino e famiglia ringraziano tutti i presenti e non, per l’incoraggiamento e generosità. Con la speranza che le ricerche siano d'aiuto a chi soffre di problemi e di malattie neurologiche, permettendo loro di vivere una vita più adeguata e meno dolorosa. Federazione Naz.le Pensionati - Via Trento, 42 - Foggia - Tel 0881/724400 - Fax 0881/728937 QUALE PROSPETTIVA PER I PENSIONATI La crisi economica rappresenta indubbiamente un freno, rispetto alle nostre rivendicazioni, però ai pensionati non interessano le polemiche che intervengono fra la politica rispetto alle previsioni di uscita dalla crisi. Per i pensionati sapere che il Pil nel 2010 crescerà dello 0,7% piuttosto che dell'1,5% non cambia nulla rispetto al proprio reddito famigliare. Così come poco interessa sapere se un tasso di disoccupazione complessivamente più basso di quello di molti altri Paesi debba o meno essere "corretto" attraverso una misura che tenga conto anche dei cassintegrati e degli scoraggiati. Quello che conta per davvero a chi deve arrivare alla fine del mese con una pensione ferma a più di 12 anni fa è che la propria situazione migliori o almeno non peggiori. Questa è concretamente la situazione della stragrande maggioranza dei Pensionati. E quando si arriva a desiderare che almeno non cambi vuol dire che siamo arrivati al di sotto delle reali necessità. Dobbiamo quindi continuare a rivendicare un confronto serio e costruttivo con la controparte governativa per raggiungere gli obiettivi che la nostra Federazione da tempo si è posta e sui quali riconfermare le nostre priorità. Certamente dobbiamo considerare l'attuale situazione economica che non ci è favorevole e che non ci consentirà di ottenere realizzazioni largamente positive. E allora dobbiamo per forza avere la capacità di selezionare le nostre priorità. Rispetto a questo siamo del parere che la principale priorità sia quella di sostenere il reddito dei pensionati utilizzando ogni idoneo strumento di politica economica compreso quello fiscale. In questo quadro ribadiamo la richiesta di unificazione della no tax area tra pensionati e lavoratori dipendenti per eliminare una incomprensibile e iniqua differenziazione fra poveri. Sappiamo tuttavia che il percorso nostro, come quello di tutti i lavoratori, ha bisogno della convergenza della politica su questi problemi sociali. Così come ha bisogno che la politica attui riforme nei settori che, in larga misura, impediscono adeguati sostegni alle necessità di lavoratori e pensionati. C'è bisogno di grandi riforme: liberare le forze buone dell'economia e dei cittadini da un fisco troppo opprimente che serve solo a perpetuare fiumi di spesa pubblica improduttiva; rendere la Pubblica Amministrazione una burocrazia efficiente e moderna ed al servizio dei cittadini, soprattutto nei settori che si occupano dello "Stato Sociale" a cominciare dalla Sanità. Questi sono i grandi obiettivi di cui abbiamo bisogno per non vivere sempre nell'incertezza del risultato. Questi sono i temi sui quali non siamo e non dobbiamo essere soli. Sono temi che riguardano tutti i lavoratori e tutti i pensionati e che debbono essere assunti dalla nostra Confederazione e da tutto il Sindacato. Il Castello aprile 2010 GLI ANZIANI: PRIMA DI TUTTO UNA RISORSA 20 “Mala tempora currunt”: per Panni sembra che stiano per arrivare tempi tristi, almeno da quanto si evince dall’articolo riportato sullo scorso numero del Castello e pubblicato in data 8 novembre 2009 sulla “Gazzetta di Capitanata”. Si parlava, in quella sede, della prossima apertura, a Bovino, di una casa di riposo adiacente al santuario di Valleverde che, secondo il giornalista potrebbe creare non pochi problemi alla nostra casa “Santa Maria Stella”, soprattutto nel campo dell’occupazione. In una comunicazione congiunta dell’allora Sindaco Leonardo De Luca e del presidente della PAN srl. Geom. Giovanni Cocciardi, del 13 dicembre 2005 si legge: “La società “ pan” s.r.l. che gestirà la struttura, al fine di incrementare l’occupazione locale impiegherà personale del posto.” Nella struttura, in effetti, alla data odierna, gran parte del personale proviene da Panni, e la concorrenza della casa di Bovino potrebbe far calare le richieste di posti letto e contemporaneamente diminuire la necessità di personale. La questione sembra davvero essere delicata. Panni ha dovuto aspettare a lungo per vedere ultimata l’intera casa di riposoospedale di comunità: ricordo ancora l’inizio dei lavori per la struttura protetta, quando ero una bambina e andavo a fare escursioni con i miei amici sulla montagna. Sono passati più di 10 anni da allora e i lavori hanno avuto una battuta d’arresto piuttosto prolungata; poi, qualche anno fa, finalmente l’edificio è stato completato. L’U.D.T. (unità di degenza territoriale), vale a dire l’ospedale di comunità, è stata attivata il 20 marzo 2006 (ndr come riportato sul sito della Regione Puglia), mentre la R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale), la casa di riposo, il 20 dicembre 2007. Dalle notizie che ho raccolto e da quanto ho potuto notare nelle mie ripetute visite alla struttura, tutto funziona a pieno ritmo e tutti i posti sono occupati. Molti degli ospiti sono pannesi, tanti altri vengono dai paesi vicini. Volendo cercare le motivazioni che spingono ad un ricovero presso la casa di riposo di Panni, si può considerare l’influenza di notevoli fattori: prima di tutto bisogna tener presente l’attuale forte e diffusa richiesta di assistenza a persone anziane che lentamente diventano non autosufficienti e quindi hanno bisogno di cure ventiquattro ore su ventiquattro; un’altra motivazione potrebbe essere ricondotta alla curiosità per una struttura nuova e moderna, che promette bene e risulta confortevole per i propri ospiti sin dalla prima visita; un’ulteriore ragione credo (da pannese, di Angela Rainone ma chiunque può dissentire) possa essere la collocazione della casa proprio di fronte al bel paesello, adagiato come un presepe sulla montagna, che offre riposo anche solo alla vista, anche se nel concreto l’edificio non dispone di un parco nel quale poter respirare un po’ di aria fresca nelle giornate soleggiate. La scelta di Panni non è quindi obbligata, a mio avviso, dalla semplice comodità logistica, ma ha luogo dopo il vaglio di altre possibilità, perché, non dimentichiamolo, il nostro territorio conta già altre case, come quella di Savignano e quella di Sant’Agata per esempio (ovviamente bisogna tenere in considerazione anche la disponibilità dei posti di ogni struttura). D’altra parte, però, si potrebbe fare una considerazione diversa: non solo a Panni mala tempora currunt! La crisi economica affligge un po’ tutte le famiglie e queste ultime potrebbero prendere la decisione di tenere con sé un anziano bisognoso di cure, per aiutare il menage familiare con i soldi della pensione, in questi tempi così difficili, nei quali trovare un lavoro è un sogno e spesso c’è qualcuno della famiglia che forzatamente rimane a casa. Da un lato, quindi, si può considerare che il settore dell’assistenza agli anziani sembra avere un incremento continuo, dall’altro che l’andamento del mercato del lavoro potrebbe portare tale tendenza ad una regressione. Gli anziani, ad ogni modo, rimangono una parte importante della nostra realtà e, perché no, rivestono un ruolo chiave nell’economia. Questa concezione risulta senza dubbio alquanto materialista, ma purtroppo tutto a questo mondo viene monetizzato, persino il tempo da dedicare ad una persona. Spesso non si ha tempo (o non si vuole trovare il tempo) per gli altri, anche se sono nostri congiunti e anche se sappiamo che una visita potrebbe farli felici; la solitudine, purtroppo, può farsi sentire per tante persone che, per necessità, si sono dovute affidare nelle mani del personale di una casa di riposo, perché non più in grado di provvedere a sé autonomamente e perché senza parenti prossimi. Quello che io propongo qui, è per l’appunto, l’istituzione di un servizio di visite da parte di volontari pannesi, agli ospiti della casa di riposo e a quelli dell’ospedale di comunità (ovviamente rispettando le regole che vigono lì). Credo che proposte del genere siano già nell’aria, ma mi preme lanciare l’iniziativa proprio da qui, dalle pagine del giornale. Naturalmente non voglio in alcun modo togliere valore al lavoro del personale impiegato nella struttura, ma credo che la presenza di un volontario faccia sentire l’anziano valorizzato, perché oggetto di attenzioni disinteressate da parte di un estraneo, per il puro piacere di scambiare quattro chiacchiere e di stare in compagnia. Non dimentichiamo che l’anziano è prima di tutto risorsa, ma non economica, bensì a livello personale, perché è un essere umano carico di vissuto, di esperienze, portatore di pezzi di vita che a noi giovani non è ancora stato dato di vivere, e come tale va rispettato e valorizzato. Il mio auspicio è di trovare persone che realmente abbiano la volontà di dedicare del tempo ai nostri nonnini, e non ho dubbi che ci saranno numerose adesioni (a tal proposito si potrebbe far riferimento alla PRO-LOCO, oppure alla Comunità, o al sindaco per organizzare il gruppo). Nelle mie visite domenicali mi sono fermata regolarmente a parlare con i nonnini, per l’appunto, sempre molto volentieri e spesso è capitato che siano stati loro stessi a riconoscermi e a chiamarmi (“sì tu la nipot’ r’ Angiulina?”). Spero, pertanto, di poter presto tornare a far loro visita, per ascoltare le loro storie e per farmi fare ancora 1000 volte la domanda: “Figliò, sì r’ Pann’? A chi sì figl’? A chi appartijen’?”, e ovviamente per rispondere ancora mille volte con tanto piacere. NOTIZIE UTILI Festa patronale: 26 - 27 Agosto San Costanzo Martire e Madonna del Bosco. Feste - ricorrenze: 13 Giugno Sant'Antonio benedizione dei pani 16 Giugno San Vito - benedizione delle “maccaredde”. 24 Giugno San Giovanni - venuta della Madonna dal Convento al Paese. 6 Luglio processione con la Madonna del Bosco per il miracolo della pioggia. 22 Luglio processione penitenziale notturna per il terremoto de1 1930. Ultimo sabato di luglio processione penitenziale notturna per il miracolo del colera. 15 Agosto festa dell’Assunta con la processione delle “salme”. 28 Agosto ritorno della Madonna al Convento. 18 Ottobre San Gerardo 13 Dicembre Santa Lucia Fiere - Sagre - Manifestazioni 6 Luglio: fiera di merci varie 26 Agosto: fiera del bestiame e merci Mercato settimanale: lunedì UNA VIA, UN PERSONAGGIO di Vito Procaccini VIA PADRE PAOLO SÉGNERI, IN QUEL DI PANNI “Carneade, chi era costui? – ruminava tra sé don Abbondio”. Comincia così il capitolo dei Promessi Sposi, in cui il povero curato confessa umilmente la propria modesta preparazione filosofica. Può accadere anche a noi, girando in paese, d’imbatterci in una via e sapere poco del personaggio a cui è dedicata. È il caso di via padre Paolo Ségneri, quella che si arrampica verso la sommità del paese, costeggiando lo strapiombo che affaccia sul cimitero. Percorriamo allora lentamente la strada ripida che si para davanti “ruminando” i tratti salienti di questo gesuita. Un predicatore persuasivo Nasce da nobile famiglia a Nettuno (Roma) nel 1624, primo di 22 figli, un numero da brividi se pensiamo che la natalità odierna in Italia si attesta a poco più di un figlio. A soli 15 anni, con una concessione speciale, entra nell’ordine dei Gesuiti e intraprende studi approfonditi della Bibbia e delle letterature classiche, rimanendone tanto affascinato da trascurare la salute. Acquisisce così una grande facoltà oratoria che metterà a frutto dopo la crisi mistica del 1660. Il suo è il tempo della Controriforma, che segue al Concilio di Trento, un tempo in cui prosperano le missioni popolari, con le predicazioni straordinarie che hanno lo scopo di infervorare le comunità già evangelizzate. Queste predicazioni sul finire del ‘500 miravano ad emozionare gli ascoltatori, che venivano coinvolti con atteggiamenti straordinari e artifici dialettici. Padre Ségneri pone un argine a queste modalità esasperate, recuperando l’autentico messaggio salvifico, anche se non riesce a sfuggire alla moda seicentesca di una prosa barocca, ridondante di immagini per attrarre l’interesse dell’uditorio. È, del resto, la moda del tempo che attraversa l’arte con le decorazioni illusionistiche e gli scorci audaci e scenografici; non dimentichiamo, poi, che Giambattista Marino aveva affermato che “del poeta il fine è la maraviglia” e la “poetica della meraviglia” avrebbe attraversato tutto il secolo, influenzando naturalmente anche il costume. Per queste ragioni non stupisce che il giudizio di Francesco De Sanctis – intriso di ideali romantici – sia severo con padre Ségneri. Non gli perdona l’abuso della retorica e del luogo comune, anche se gli riconosce una notevole capacità affabulatoria. Padre Ségneri è in realtà rigoroso con se stesso e quando addita la via religiosa lo fa con zelo sincero, mettendo a frutto la sua grande padronanza della lingua e l’eccezionale conoscenza dei testi sacri. Di qui lo stile limpido, l’eloquenza vivace, la naturalezza con cui espone i suoi ragionamenti, infiorati di preziosità linguistiche che sono comprensibili per i fedeli che lo ascoltano nelle cattedrali delle città. Ma padre Ségneri è protagonista anche nelle missioni rurali, perché si sposta nei piccoli paesi per esporre il suo pensiero in modo semplice ed efficace, non disdegnando effetti teatrali per impressionare meglio l’uditorio e muoverlo “a compunzione”. È sempre comunque persuasivo, perché è scrupoloso nel preparare con rigore ogni tappa del ragionamento, in modo tanto avvincente da non lasciare scampo a chi lo ascolta. Tanta abilità non deriva da improvvisazioni folgoranti, ma da una solida e scrupolosa preparazione. È lui stesso a puntualizzarlo in una lettera al Granduca di Toscana: “Io non ho mai predicato a braccia, sempre ho detto Prediche composte, e il comporle mi han portato comunemente da un mese l’una”. Tanto impegno lascia però il segno sul suo fisico gracile. Una sordità progressiva e irreversibile lo affligge, inducendolo a meditazioni profonde dalle quali scaturisce il Quaresimale, raccolta di prediche composte tra il 1655 e 1665, unanimemente riconosciuta come il suo capolavoro. Nel silenzio della sordità riesce in quelle pagine ad argomentare in maniera semplice anche concetti complessi, e la sua autorità morale gli consente di ergersi a fustigatore dei costumi del tempo. La sua opera è apprezzata anche dal “papa buono”, Innocenzo XII, che gli affida l’incarico di predicatore in Vaticano, dove conclude la sua esistenza il 9 dicembre 1694. Anche queste brevi note giungono al termine. Alla fine della salita volgiamo lo sguardo sulla campagna che, accarezzata da una brezza leggera, digrada a valle inerpicandosi poi in collina verso Bovino. Il sole è alto, ma non fa caldo e, mentre respiriamo l’aria pura dell’incipiente primavera, ci avvediamo di aver trascurato il pensiero sociale ed economico di padre Ségneri. Ne parleremo, forse, in altra occasione. Il Castello 21 aprile 2010 IL NOSTRO GIANLUCA RACCOGLIE CONSENSI Gianluca Veggia ormai noto ed affermato modellista in plastico, prosegue con il suo lavoro brillantemente, di recente ha realizzato un modello in scala di un prefabbricato realmente esistente “in miniatura” di dimensioni di 1 metro per 50 cm per 50 cm di altezza, e sezionata nelle varie parti di assemblaggio. Un lavoro di oltre un mese di costruzione che ha dato grande soddisfazione a lui e a coloro che si sono complimentati con lui. Tra l'altro il suo modello è esposto alla fiera di Vicenza per mostrare alla gente dal vivo dove viene collocato il materiale isolante in fibra di cellulosa. La ditta a cui ha realizzato il lavoro è la “Andrea & Renato CONSOLARO”, CHIAMPO (VI), una importante ditta che opera da più di 20 anni nel settore dei materiali isolanti per abitazioni e che lo hanno contattato tramite internet al suo sito. Il modello, nella foto, lo si può vedere sul suo sito internet www.gianlucaveggia.tk oppure sul sito della ditta stessa. Ed ancora. Abbiamo avuto notizia che Gianluca ha vinto con la scuola dove lavora un premio in danaro, il cui ricavato è andato alla scuola ed ai ragazzi diversamente abili che egli insieme ad altri volontari aiuta a gestire, per la realizzazione del progetto nazionale dell'INAIL sul tema della SICUREZZA, realizzando un cartellone simile al gioco dell'oca con vignette colorate dai ragazzi, dove sono rappresentate varie situazioni di pericolo, in casa e non. La premiazione è avvenuta all'EXPOLEVANTE di Bari in data 09/04/2010, alla presenza di TV locali e provinciali. Non finisce qui: il papà di Gianluca, Bruno il cavaliere, è stato eletto per l'ennesima volta consigliere dell'associazione dell’Arma dell’Aereonautica di BARI, classificandosi al 3° posto con ben voti 85. Non c’è che dire: bravi a papà e figlio Veggia… Nuccetedd ddà sop chissà quanta muine sta facenn… e ne ha ben donde. Il Castello aprile 2010 VERITA’ O SUGGESTIONE, STORIA O MISTERO 22 Cari lettori, ho con di Antonio (30pil) De Michele enorme interesse letto l’articolo del dott. Nico Moscatelli sul nostro blog riguardante la vicenda dei “Templari” a Panni. In particolare la presenza del cosiddetto “quadrato magico dei Templari” sul campanile della Chiesa Madre. Al chè mi sono interessato ad effettuare alcune ricerche allo scopo di spiegare brevemente alcuni fatti che circondano il nostro paese di mistero. Da sempre sono appassionato di “Misteri” e “storia”, e il dott. Moscatelli ha acceso in me, ancora di più, la voglia di scoprire. Chi furono i Cavalieri Templari? Fu un ordine risalente agli anni 1118-1120, successivi alla prima Crociata (1096), quando la maggior parte dei Cavalieri era tornata in Europa e le esigue milizie Cristiane rimaste erano arroccate nei pochi centri abitati. Le strade della TerraSanta erano quindi infestate da predoni e Ugo di Payns, insieme al suo compagno d’armi Goffredo di Saint-Omer e ad alcuni altri cavalieri, fondarono il nucleo originario dei Templari, dandosi il compito di assicurare l’incolumità dei numerosi pellegrini europei che visitavano Gerusalemme dopo la sua conquista. L’ordine venne ufficializzato il 29 marzo 1139 dalla Bolla Omne Datum Optimum di Innocenzo II e definitivamente dissolto tra il 1312 e il 1314 dopo un drammatico processo. Le accuse che investirono i Templari erano infamanti: sodomia, eresia, idolatria. Nelle carceri furono torturati finchè non iniziarono ad ammettere l’eresia. Si racconta, inoltre, che questi Cavalieri custodivano enormi tesori e sacri segreti che riguardavano addirittura Gesù (un esempio è l’ipotetica conoscenza del luogo misterioso dove è nascosto il Sacro Graal, cioè la coppa utilizzata da Gesù nell’ultima cena, prima della crocifissione). Nei luoghi in cui venivano celati questi segreti si trovavano dei segni particolari lasciati dai Templari, come il precedentemente nominato “quadrato magico dei Templari”. E’ qui che la mia curiosità ha preso il sopravvento. Un altro simbolo utilizzato spesso dai Cavalieri era la dicitura “TERRIBILIS EST LOCUS ISTE” che continuava ancora con un’altra frase “HAEC DOMUS DEI EST ET PORTAE COELI”, cioè QUESTO LUOGO INCUTE TIMORE (o rispetto), QUESTA E’ LA CASA DI DIO E LA PORTA DEL CIELO. Questa stessa dicitura, o almeno la prima parte (più importante), si trova sul portale principale della Chiesa Madre del nostro paese. Il mistero si infittisce. Questa frase è tratta dall’Antico Testamento (Genesi, 28; 17). In questo passo si racconta come Giacobbe, fermatosi per riposare nella città di BethEl ebbe in sogno la visione di una scala che saliva dalla Terra al Cielo. Al risveglio eresse in quel luogo una stele che consacrò con queste parole “terribilis est locus iste haec domus dei est et portae coeli”. Rappresenta il primo incontro documentato con una Portae Coeli, un portale celeste che mette in congiunzione la Terra, il mondo umano e materiale, con le dimensioni superiori popolate da esseri più evoluti. Il significato occulto è evidente: se per il Cristianesimo (ed ogni altra religione) la Chiesa o il Tempio sono sempre la “Casa di Dio”, è chiaro che un luogo che mostra la scritta in questione è qualcosa di diverso dalla norma: è come se il posto fosse più sacro dei templi o chiese “normali”. Un posto speciale, in cui le energie terrestri e quelle del cielo sono in congiunzione, in modo simile a quanto accadeva con le Piramidi egizie. In un certo senso anche le Cattedrali Gotiche sono state costruite per convogliare le energie stellari captate dalle guglie e dai campanili, in modo non dissimile da ciò che faceva la grande piramide. E’ questo forse uno dei segreti professato dai Templari? E’ forse per questo che esistono luoghi più sacri di altri? Luoghi in cui cielo e terra si uniscono? La Portae Coeli diventa quindi il luogo in cui tutti noi essere umani possiamo ricevere l’illuminazione mistica, esattamente come accadde a Giacobbe. Ma occorre subito ricordare che nel Mondo, di Portae Coeli, ce ne sono parecchie: una di queste l’abbiamo ritrovata proprio a Panni, al di sopra del portale principale della Chiesa Madre; Ce n’é un’altra sulla Casa dei Templari (guarda caso), la sede barcellonese dei Cavalieri del Tempio situata in Carter Ataulf. Certo si può trattare di realtà o suggestione, di verità o falsità; Fattostà che la Storia ci insegna molto, e il punto di partenza per le ricerche sono appunto i misteri che circondano luoghi che frequentiamo tutti i giorni. D'altronde tutti (o quasi) conosciamo la storia del Dio Pan? Sarà vero? …Chissà Abbiamo dato risposte a molte domande, ma numerosi altri interrogativi sono in sospeso. Una promessa è un debito! Il primo maggio abbiamo mantenuta la nostra, infatti, accompagnato dall’ormai fedele amico Antonio Larocca e la sua gentile consorte Maria, ho avuto l’occasione di trascorrere ore piacevoli a casa della Maestra Lina Petronella e di don Peppe Membrino, in visita di cortesia a Savignano scalo. Saranno ore indimenticabili. Fa piacere constatare che anche la stampa locale, non soltanto quella familiare, metta in risalto la professionalità di un artistafotografo, cosa diversa da un semplice fotografo, definendola “Emozioni da fermare nel tempo” e non soltanto immagini tratte da un semplice click su una digitale, ma “arte per raccontare la nostra anima”, ecco l’importanza di affidarsi a chi della professione ne fa un arte. Inutili e superflui riferimenti alle persone di cui trattasi possiamo soltanto orgogliosamente affermare che: il buon sangue non mente... MAI! IL GIORNALE DEI PANNESI Direttore Responsabile Michele Campanaro Direttore di Redazione Pietro De Michele Collaboratore di Redazione Prof. Leonardo De Luca Redazione di Panni Rocco Gesualdi Resp. di Redazione Raffaele Rainone - Amedeo De Cotiis Corrispondenti da Panni V. Franco De Michele Antonio Mauriello - Angela Rainone per la A.S.C.D. PANNI Valentina Dibisceglia per la Pro Loco Panni Maria Pia Senerchia - Giovanni Rainone Imp. e stampa: Artigrafiche Di Palma & Romano Via T. Fiore 32, 34 - 71122 Foggia -Tel. 0881.745200 Il Castello UFFICIO STAMPA 23 aprile 2010 Il Portavoce del Comune di Panni - Pietro De Michele Il sindaco di Panni Pasquale Ciruolo, in ossequio al programma presentato nella campagna elettorale del 2007, il 27 aprile 2010, ha tenuto, presso la Sala San Giuseppe in Panni, l’attesa Assemblea Popolare alla presenza di numerosi cittadini che affollavano la sala, che qui sintetizziamo. La tematica trattata è stata quasi monotematica: i lavori alla chiesa del convento. Come si può facilmente vedere nelle foto i lavori interni alla chiesetta fervono alacremente, l’altare e dintorni sono quasi del tutto ultimati, sono in corso i lavori di rifacimento e consolidamento murarie e intonacatura pareti, ripavimentazione totale della chiesa e della sacrestia poggiante su materiali, a guisa di contenitori in plastica, a difesa di infiltrazioni di acqua piovana e conseguente formazione di umidità e quant’altro del genere al fine di conservarne l’integrità nel tempo. Il sindaco ha dato assicurazione che il prossimo 24 giugno, festa di San Giovanni, la Santa Messa sarà celebrata presso la chiesetta stessa, alla presenza della Madonna, che ritornerà in paese, come tradizione impone e ritornarvi, per rimanervi, il 28 di agosto 2010. A quella data la chiesa sarà arredata di tutto quanto occorre per renderla adatta ed ospitale a tutti i fedeli che vorranno farle visita nel corso dell’intero anno e…per sempre. Il punto della situazione finanziaria per far fronte ai lavori è la seguente: Il contratto con la impresa appaltatrice dei lavori assomma a ¤. 121.000,00 IVA compresa, le offerte dei fedeli, comprese le ultime sotto elencate, assommano a circa ¤. 63.000, grazie alla quale, come si evince dall’estratto conto bancario, fornitoci dal Parroco Padre Antonio, è stato possibile pagare, in data 5.02.2010, il primo stato d’avanzamento dei lavori per un importo pari a ¤. 48.020,10. Residuano nel conto bancario la somma di ¤. 7.539,75 più ¤. 8.000,00 somma tenuta a disposizione dal sindaco stesso, in totale sono disponibili ancora, alla fine del mese di aprile 2010, ¤. 15.539,75. I conti tornano. Agli inizi del mese di Maggio 2010 è maturato uno stato d’avanzamento pari a ¤. 63.000,00 compreso IVA, che si provvederà al pagamento con i residui fondi in banca, con una ulteriore somma di ¤. 10.000,00 già a dispo- sizione, tenuta sempre dal sindaco stesso e con le benevoli e benedicenti offerte dei fedeli pannesi sparsi in tutto il mondo, tali da coprire la residua somma a saldo dei lavori di circa ¤. 50.000,00. Il sindaco ha reso noto che saranno ben accette, oltre che somme in danaro, anche donazioni di diversa natura purché utili al raggiungimento dello scopo, quali, oggettistica, forniture materiali, lavoro personale ed altro le cui schede saranno pubblicate in anteprima sul blog di questo giornale on line al già noto link: http://ilcastellloonline.blogspot.com/ e in Facebook al “Profilo” del Direttore del giornale, e in seguito pubblicizzate nelle forme consuete. Concludendo il sindaco Ciruolo ha ringraziato tutti quei pannesi che hanno già dato la loro offerta votiva sia per il tramite del Comitato che per il Giornale “IL CASTELLO”, esortando vivamente coloro che ancora non vi abbiamo provveduto a fare altrettanto e a farlo in tempi brevi, usando i mezzi a loro più congeniali. Insomma la Chiesa al Convento, comunque e quantunque…S’ADDA FA’ OFFERTE PRO CHIESA DEL CONVENTO da Gennaio 2010 a Aprile 2010 N.N. - Panni - ¤. 200,00 Lucentini A. Maria - Roma - ¤. 250,00 Di Rienzo Vito - Prato - ¤. 50,00 Totale - ¤. 500,00 LA FRANA DI MONTAGUTO Su questo argomento, che è ancora in corso di svolgimento, ci sarebbe da scrivere pagine intere,ma è un lusso che non ci possiamo permettere, quindi sintetizzo il tutto in maniera da darne facilmente il punto della situazione. Alle ore 22,30 circa del 10 marzo 2010 la nota frana tra gli scali ferroviari di Montaguto e Savignano, il cui transito stradale da ben 4 anni era consentito in senso alternato e quando possibile, è venuta giù in maniera così massiccia e violenta da coprire anche la rete ferroviaria sottostante: non si passa più! Ovviamente la cosa è, finalmente, diventata degna di interesse nazionale tant’è che, dopo i sopralluoghi di tanti tecnici, politici e addetti ai lavori, il Governo il giorno 17 aprile 2010 ha dichiarato “lo stato di calamità naturale” la zona interessata dalla frana. La macchina, messa in moto, tolto il freno a mano e con il pieno di carburante è, vivadio, partita. Dal 19 aprile squadre di operai e militari del Genio di stanza presso la caserma di Foggia lavorano, di giorno e di notte, 24 ore su 24, a raccogliere il milione di tonnellate di fango e detriti e trasportarli nei siti scelti in zone adatte allo scopo. E’ stato assicurato,da chi comanda e cioè dal Capo della Protezione Civile dr. Bertolaso, il transito ferroviario, e solo questo per il momento, a circa un mese, per quello stradale occorre più tempo, quanto non è dato da sapersi. Oh Piè lu sai ca a Muntaut ce stann li laghett? Mi diceva in passato qualcuno. Ora ci credo anche se non ci sono mai andato a vederli lassù,oggi sono venuti giù…loro! A me poco importava dell’esistenza o meno di laghetti lassù ma... a qualcuno che in questi giorni fa esposizioni tecniche-geologiche-morfologiche-ambientalistiche e prende applausi in TV non è mai venuto il pensiero del perché sti laghetti fiorivano lassù? Coloro che ne hanno la possibilità possono seguite la vicenda sul sito www.montaguto.com Il Castello aprile 2010 ITALIA Panni: A.S.C.D. Panni - Bianco Luigi Bianco Mario - Bianco Michele - Bocchicchio Giuseppina - Calitri Pietro - Ciruolo Pasquale (sindaco di Panni) - “Azienda agricola” di Cocciardi Pietro - Chiappinelli Michelino - Cobuzzi Roberto - De Cotiis Cocetta - De Cotiis Teodoro - Col. Vincenzo F. De Michele - Mauriello Antonio - De Stefano Michele - Mauriello Attilio - Melchionda Michele - Montecalvo Costanzo geom. Procaccini Antonio - Procaccini Giovanna - Roberto Costanzo (vice sindaco Panni) - Saura Salvatore - Spremulli Alberto - Tavano Carlo. Foggia: Antonucci Giovanni - Bocchicchio/Montecalvo - Calitri Saverio - Ciarciello Giovanna - Chiappinelli Aldegonda - Cocciardi Antonio - Cocciardi dr. Leone - Cocciardi Leone - Cotoia Costantino - De Luca prof. Leonardo - De Michele Carmela - De Michele Maria - Di Biccari Leonardo – Ing. Lapolla Michele - Larocca Tartarone M. Lea – Mansella Filomena - Mansella Pietro - Martire Michele - Mastrangelo dr. Costanzo - Mastrangelo dr. Giuseppe Perulli Anna - Piscopiello dr. Vincenzo Procaccini dr. Vito - Rucci Francesco Santoro Silvana - Sardella Giovanni - Zuzzaro dr. Antonio Foggia Provincia: Cacchiotti Carmela (Segezia) – Chiozzi Luigi (S.Marco L.) Cobuzzi Giuseppe (Segezia) – Sullo Antonio (Cast. Sauri) Prato: Bianco Ada - Bocchicchio Antonio - Calitri Chiara - Ciarciello Carmine - Cifaldi Adelina - Colacone Saverio – Croce Silvio - De Chiara Antonio - De Chiara Costanzo - De Cotiis Filomena - De Luca Gerardo - Del Sonno Giuseppe - Del Sonno Luigina - Del Vicario Michele (Montemurlo) - Di Rienzo Vito – Gesualdi Vito (Oste M.) - Lapolla Vito (Montemurlo) - Lepore Angelo - Lepore Costanza - Lepore/Zuccaro - Liguori Michelangelo – Mauriello Anna (Montemurlo) - Melino Maria (Montemurlo) - Montecalvo Antonio - Morena Michelino – Rainone Agostina - Rainone Giuseppe - Spremulli Anna - Zuccaro Anna Località varie italiane: Bocchicchio Antonio (Osteria G.) – Bocchicchio Michele (Montale) - Cagliuli M. Carmela (Forlì) - Calitri Giuseppe (Pescara) - Caroli Ciruolo A.M. (Napoli) Catri dr. Raffaele (Treviglio) – Cesario Vito (Lecce) - Chiappinelli Marco (Pesaro) - Cocciardi Domenico (Torino) Cocciardi Franco (Trani) - Cocciardi Mario (Roma) - Cocciardi Michele (Cascina) Colacone Rocco (Cornaredo) - Colannino/Carosena (Forlì) - Conversano Domenico (Quarrata) - Criscuolo Aniello (Chieti) - Croce Nicolina (Voghera) - Dattoli Domenico (Casalecchio R.) - De Cotiis Antonio (Roma) - De Luca Colombo (Roma) De Luca Filomana (Pescara) - De Luca Giovanni (Occimiano) - De Michele Antonietta (Seveso) - De Michele Donato (Torino) - De Michele Donato (Cogliate) - De SOLIDARIETA’ 2010 Petrucellis Vera (Napoli) - De Rosa Celestino (Cornaredo) - De Stefano Gianni (Sasso Marconi) - Di Giovine Giuseppe (Gardone Riviera) - Gallo Antonio (Chivasso) - Gesualdi Del Vicario Angela (Brescia) Gesualdi Diego (Brescia) - Gesualdi Michelino (Beinasco) - Gesualdi Paolo (Locate V.no) - Gesualdi Vito (Casalecchio R.) Gioia Infante (Lecco) - Ladogana Giuseppe (Brescia) - Lapolla Anna (Piovene R.) Larocca Antonio (Roma) - Lerra Iole Longo Pietro (Salerno) - Longo Rocco (Seveso) - Maiello Sullo M. Luisa (Napoli) - Manuppelli Donato (Torino) - Manuppelli Lina (Torino) - Mansolillo Maria (Pinerolo) - Manserra Nicola (Signa) - Marrella/Petronella (Pesco S.) - Mauriello Antonio (Taranto) - Mauriello Ernesto (Taranto) Meliciani/Barbalato (Roma) - Membrino/Petronella (Savignano scalo) - Migliorati Infante (Lecco) - Morena Michele (Termoli) - Montecalvo Francesco (Zola P.) - Montecalvo Elsa (CB) - Montecalvo Gesualdi (Barletta) - Montecalvo Giovanni (Pero) Montecalvo Giovanni (Casalecchio R.) Panorese Carla (Montecatini) - Petronella Giuseppe (Rozzano) - Petronella Lucia (Caserta) - Petronella Salvatore (Pescara) - Procaccini Saverio e Francesco (Paterno D.) - Procaccini Franca (Napoli) - Rainone Assunta (Adria) - Rainone Francesco (Modugno) - Rainone Francesco (Roma) - Rainone Giuseppina (Grottole) - Rainone Saverio (Arese) - Rainone Teresa (Brindisi) - Rainone Vita (Firenze) - Rainone Wanda (Bari) - Roberto Antonio (Vengono S.) Roberto Francescantonio (Bari) - Russo Costanza (Voghera) - Russo Filomena (Voghera) - Russo Pietro (Cisliano) - Sarni Mino (Arma T.) - Sauchelli Filomena (Roma) - Sauchelli Raffaele (Premiaracco) Savella Antonio (Modugno) - Savella Nicola (Caserta) - Savella Saverio (Modugno) - Schiumerini Lamanna Lucia (Cosenza) Senerchia Giuliano (Treviso) - Spina Ennio (Castenaso) - Stornello dr Gianni (Torino) - Sullo Angelina (Beinasco) - Tavano Giuseppe (Milano) - Travagliati Liscio Maria (Casaloldo) - Valesio Caterina (Arezzo) Valesio Michela (Roma) - Zasso Petronella Romana (Bolzano) ESTERO Canada - Montreal: Bocchicchio Michele - Cacchiotti Antonio - De Stefano Domenico - Cobuzzi Carmelo - Cocciardi Alfonso Colannino Costanzo - Cotoia Alfonso - Del Vicario Concetta - De Luca Giovanni - De Luca Luigina - Gesualdi Antonio - Gesualdi Nicolina - Longo Costanzo - Longo Mario (al 2012) - Longo Salvatore - Melino Donato - Melino Giovanni - Montecalvo Antonio - Montecalvo Marietta - Rainone Antonio (2011) - Rainone Costanzo - Rainone Santo - Spremulli Gaetano Ontario: Cocciardi Giovanni - Melino Giovanni - Savignano Annalina USA: Calitri Joe e Anna - Calitri Costanzo - Chiola Giuseppina - Ciarciello Pietro - 24 Cobuzzi Antonio - Cocciardi Del Vicario Concetta - Colannino Tony - Del Vicario Rainone Elvira - De Luca Donald - De Michele Mario - Gesualdi Carlo e Teresa - Gesualdi Gerardo - Gesualdi Giovanni Gesualdi Graziella - Gesualdi Maria - Iommelli Carmela - Longo Nicola - Mauriello Francis - Morese Tina - Paglia Alfonso Paglia Agnese - Paglia Attilio - Procaccini Paglia Maria - Scopelliti Filomena Australia: Berardi Luigi - Iuliano Luciano - Meola Carlo (2011) - Mosca Michele (al 2011) - Rainone Antonietta (al 2012) Inghilterra: Mastrangelo Antonio – Morena Costanzo (al 2011) - Morena Jacqueline (al 2011) Argentina: Cacchiotti Anna - Capobianco Nelida - Colacone Giovanni (2011) - Montecalvo Michele - Rainone Angela Francia: Schiavone Giovanna - Schiavone Brigida SVIZZERA: Calitri Michele Brasile: Ferrante Da Silva Carmelinda (al 2014) REDAZIONALI Cari lettori e abbonati, dei primi tanti ma dei secondi mica tanti, mi è d’obbligo informarvi che il Governo Italiano con un apposito decreto legge il 31 marzo scorso ha eliminato tutte le tariffe agevolate per spedizioni per posta di giornali ed altro, pertanto, da questo numero in poi, salvo correzioni auspicate in futuro, il costo di spedizione del nostro giornale, per l’Italia e per l’estero, si è quadruplicato incidendo notevolmente sul suo costo totale. Pertanto da questo numero in poi il numero dei “soli lettori” sarà azzerato mentre nulla cambierà per gli abbonati che grazie a loro questo giornale vive ed esiste. Al momento la disponibilità di cassa consente la edizione di questo numero e di un altro nel corso dell’anno, quella estiva di luglio quasi certamente salterà, divenendo così il nostro un quadrimestrale anziché un trimestrale. A meno che non si aumenti il costo dell’abbonamento da ¤. 20,00 a ¤. 25,00 l’anno oppure il costo di spedizione rientri nei suoi limiti quasi come in passato. Giocoforza deve andare così. Chi si abbona nel mese di agosto non ci da la possibilità oggi di programmare per domani, è ugualmente bene accetto ma è comunque sbagliato, l’abbonamento, così come per tutte le forme di abbonamento, lo si fa o lo si rinnova entro e non oltre il mese di Aprile proprio a motivo di consentire un serio programma annuale. La spesa, carissimi, la si fa tenendo presente ciò che si ha in tasca…in quel momento e non domani. O non è così? Vedremo, comunque, l’evolversi del problema, nel frattempo vi saluto caramente. Il direttore