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il caffè 32 CULTURA E SPETTACOLI IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE VENERDÌ 21 GIUGNO 2013 MUSICULTURA UN CARTELLONE PIENO DI OSPITI ALLO SFERISTERIO GLI APPUNTAMENTI Tre giorni di parole in note C’è Guccini ma non... canta · MACERATA GIORNI di grande musica e grandi ospiti a Macerata. Musicultura celebra la sua ‘tre giorni’ con un ricchissimo cartellone di eventi, che avranno nello Sferisterio il loro fulcro. E’ qui che si terranno le serate finali (ore 20.45), animate da ospiti d’eccezione. Oggi si parte con l’omaggio ad Antonello Venditti, che metterà in scena la speciale suite “Le cose della vita fanno piangere i poeti”. Al termine i rettori delle Università di Macerata e di Camerino gli consegneranno il premio Unimarche 2013, onorificenza per alti meriti artistici già assegnata in passato ad artisti come Donovan, Solomon Burke, Jan Anderson e Battiato. Giorgio Faletti, affiancato da un trio guidato da Lucio Fabbri, tornerà alla musica, suo vecchio amore. Arisa proporrà un set acustico 2 CASTELDIMEZZO h. 19 SENIGALLIA h. 21,30 Poesia nel parco a doppia voce “VOCI NEL PARCO” stasera alle 19 a Casteldimezzodi Pesaro. Saranno quelle delle poetesse Laura Corraducci e Lella De Marchi con la musica di Alessandro Buccioletti. Lettura di versi tratti dalle loro opere. Soul Usa e jazz latino alla Festa della musica A SENIGALLIA per la ‘Festa della Musica Europea’ al Foro Annonario (ore 22) funk-soul made in Usa con Martha High; alle 21.30 latin jazz con Paulo La Rosa Quartet (foto) alla Rocca e Tomassini Band in viale. 3 4 FERMO h. 18,30 FOLIGNANO h. 20.30 Maratone musicali per il solstizio d’estate Festa della musica al Conservatorio ‘Pergolesi’: protagonisti gli allievi delle classi pianoforte, oboe, fisarmonica, violino, trombone, canto, insieme per fiati, chitarra e musica jazz. RITORNI E ANTICIPAZIONI Faletti dal giallo alla canzone il bardo di Pavana sul palco dopo l’addio ai concerti per voce, piano, batteria e basso, mentre il TaranProject di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea e la Tangeri Café Orchestra porteranno aria di Mediterraneo allo Sferisterio. Il poeta Valerio Magrelli, appena entrato nella cinquina del Premio Campiello con “Geologia di un padre”, ricorderà le canzoni che lo hanno accompagnato nella vita. Spazio anche ai primi quattro vincitori del concorso: il maceratese Simone Cicconi Alessio Arena, Alice Clarini e Cassandra Raffaele. Domani toccherà agli altri quattro: l’urbinate Ducadombra, Alfredo Marasti, Massaroni Pianoforti e Os Argonautas. Gli ospiti di sabato sono Renzo Rubino, vincitore di ‘Musicultura’ nel 2011, Neffa, capace di 1 Spettacolo teatrale con «Heartbeats» APPUNTAMENTO da non perdere, questa sera a partire dalle 20.30, nella splendida cornice rappresentata dal teatro comunale di Villa Pigna a Folignano. Andrà in scena lo spettacolo «Heartbeats». X FACTOR Ariza dopo la trasmissione Tivù è qualcosa in più di una cantante mescolare hip hop, rap, funky, soul, rhythm&blues e pop in una ricetta personalissima, l’irresistibile coppia Lillo&Greg e i Marta sui Tubi, band ormai giunta alla consacrazione. DOMENICA a Macerata arriverà un pezzo di storia della nostra can- zone d’autore: Francesco Guccini. Dopo avere annunciato il ritiro dalla scena live, l’uomo di Pavana sarà sul palco per raccontare le proprie canzoni e affidarne l’esecuzione dal vivo ai musicisti e amici che lo hanno accompagnato in tanti anni di concerti e lavori in studio. Parte infatti da Musi- cultura il tour della specialissima ‘cover band’ che d’ora in poi eseguirà dal vivo il repertorio gucciniano: Juan Carlos “Flaco” Biondini, Vince Tempera, Antonio Marangolo, Pierluigi Mingotti e Gigi Cavalli Cocchi. La voce è quella di Danilo Sacco, cantante dei Nomadi per diciotto anni. Al- le 17 il cinema Italia ospiterà la proiezione del film “Francesco Guccini. La mia Thule”, alla presenza dello stesso artista. A completare il programma della serata, Mariella Nava, la grande Franca Valeri e soprattutto una star internazionale come José Feliciano. Raimondo Montesi L’INTERVISTA «QUI NEL ’78 FUI CONTESTATO, MA CERTI PALCOSCENICI VALGONO CENTO ‘TALENT’» Venditti: «Lo Sferisterio è sempre un esame» · Macerata «LA NOTTE prima degli esami la ricorderemo per sempre: è la paura dell’ignoto, di cosa potrà accadere. Segna la fine di un’epoca e dopo quel momento la vita si fa molto più dura». S’incrociano le strade di Musicultura e di Antonello Venditti e per uno strano gioco del destino è anche tempo di esami. Stasera il grande cantautore romano tornerà allo Sferisterio e chissà che non canti Notte prima degli esami. «Con me — dice il cantautore — ci saranno 2-3 musicisti e faremo canzoni di tutti tempi in chiave acustica, una cosa che non capita spesso. Al momento non saprei anticipare la scaletta». È un problema di chi ha alle spalle una ricca discografia? LA NOTTE DOPO Antonello Venditti e quegli esami ormai lontani «Di solito seguo gli argomenti, per esempio in Unica Tour tocco le canzoni e il loro antenato. Cioè ogni brano è collegato a un altro scritto in precedenza e lo spettatore ne coglie l’evoluzione». Ci sono sue canzoni che magari all’inizio ha sottovalutato per una serie di ragioni e poi le ha scoperte nella loro bellezza? «Per esempio nell’album Cuore c’erano Ci vorrebbe un amico e anche Notte prima degli esami che non era quella che mi piaceva di più, poi è diventata la più rappresentativa. Ci vuole tempo per stabilire i valori delle cose». In fondo Notte prima degli esami non segna la storia di un periodo per tantissimi giovani? «C’è tutto in quel testo. Gli esami di maturità rappresentano la parte finale di un’epoca che non tornerà più, ci sono i tuoi insegnanti, i compagni di classe, i primi amori, il proprio futuro. L’ho scritta nel 1982 ma si riferiva alla mia Maturità. Allora come ora i sentimenti sono sempre gli stessi». Qual è la sua opinione su Musicultura? «È una bella esperienza e mi conforta che ci siano persone affezionate alla canzone, alla sua forza. È un altro modo di porsi rispetto ai Talent in cui non si parla di poesia, di arte ma si vede solo il contenuto, e cioè il successo commerciale». C’è un aneddoto legato alle Marche? «Nel ’78 ho tenuto un concerto allo Sferisterio e la gente pensava che cantassi playback. È successo il finimondo. Quell’episodio mi ha tenuto lontano dall’arena per tanti anni fin quando non mi sono esibito allo stadio: fu un successo. E così sono tornato e per me è stata una liberazione anche perché lo Sferisterio è uno dei luoghi più belli per fare musica». E’ quindi contento di tornare nelle Marche? «Sì, tra l’altro è una regione in cui vivono molti amici e poi i marchigiani hanno il sacro fuoco dell’impresa, di ricominciare, hanno coraggio e forza. tante qualità che di questi tempi sono fondamentali». Lorenzo Monachesi