[ribattuta - 1] corsera/direzione/01 20/10/07
Transcript
[ribattuta - 1] corsera/direzione/01 20/10/07
*Con "Style Magazine" e 3,30; con "Corriere Enigmistica" e 2,60; con "CD Luciano Pavarotti e Oggi" e 10,10; con "Geronimo Stilton English!" e 10,20; con "Spider-Man" e 10,29; con "Claudio Baglioni" e 11,20; con "La grande storia di Milan o Inter o Juventus" e 11,29; con "Computer & Web" e 14,20; con "Strumenti per la scuola" e 16,20. F O N D A T O SABATO 20 OTTOBRE 2007 EURO 1,30* (con "Io Donna") PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 2,50; Australia AUD 2,00; Austria e 1,85; Belgio e 1,85; Brasile R$ 7,00; CZ Kc. 60; Cipro L. 1,20; Croazia HRK 15; Danimarca Kr. 15; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,00; Francia e 1,85; Germania e 1,85; Grecia e 1,60; Irlanda e 2,00; Israele e 2,00; Lituania e 2,00; Lux e 1,85; Malta LM 0,90 (e 2,10); Marocco e 2,00; Monaco e 1,85; Norvegia Kr. 17; Olanda e 1,85; Polonia Pln. 9,00; Portogallo e 1,50; Romania e 2,00; SK Slov. Sk. 80; Slovenia e 1,60; Spagna e 1,50; Svezia Kr. 18; CH Fr. 2,80; CH Tic. Fr. 2,70 (con Io Donna Fr. 2,80); Tunisia TD 3,30; Turchia e 2,00; UK Lg 1,40; Ungheria Huf 495; U.S.A. $ 3,00 (N.Y. $ 2,50). DIREZIONE, REDAZIONE AMMINISTRAZIONE, TIPOGRAFIA Via Solferino 28 Milano 20121 Telefono 02 6339 Servizio clienti 02 63797510 N E L 1 8 7 6 SEDE DI ROMA: Via Tomacelli 160 Roma 00186 Telefono 06 688281 RCS Pubblicità S.p.A. Via Mecenate 91 Milano 20138 Telefono 02 5095.1 PREZZI D’ABBONAMENTO ITALIA: cinque numeri anno e 209,10, sei numeri anno e 258,90, sette numeri anno e 309,60. (versamento tramite conto corrente postale n. 4267). Per informazioni sugli abbonamenti nazionali e per l’estero tel. 02-63.79.85.20 fax 02-62.82.81.41 (per gli Stati Uniti tel. 001-718-3927477 fax 001-718-3610815). ARRETRATI: richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02-99.04.99.70 c/c p. n. 36248201. Internet: www.aseweb.it. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina in Italia; il triplo all’estero. SERVIZIO CLIENTI: 02-63797510 (prodotti collaterali e promozioni). Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano. La Cosa rossa e gli equilibri nell’Unione Maggioranza in fibrillazione. Oggi manifestazione della sinistra radicale sul welfare IL PARADOSSO DELLA PIAZZA Mastella:meglioilvotoinprimavera di DARIO DI VICO Il ministro indagato a Catanzaro. «Sono pulito» Oggi a Roma andrà in piazza un'altra fetta dell’elettorato del Paese. A testimonianza che i tradizionali meccanismi della democrazia parlamentare sono intasati e comunque poco utilizzabili per discutere e deliberare, la tendenza che si sta sviluppando tra le forze politiche è quella di riempire, a turni alterni, le vie della capitale. «Manifesto ergo sum» è il nuovo motto che finisce per accomunare eminenti personalità dell'opposizione e ministri del governo in carica. È un'altra faccia dell'originalità della politica italiana e sicuramente non la peggiore. Ma il corteo di oggi non costituisce solo una prova della vitalità della sinistra radicale e dei suoi legami con la società (per quanto profondamente scossi dal risultato del referendum sindacale). E nemmeno può essere ridotto al mero sforzo di Rifondazione di disegnare il perimetro più largo possibile della nascitura Cosa rossa, evitando smottamenti in direzione del nuovo Partito democratico targato Veltroni. C'è di più. Va in piazza una forza politica che condiziona numericamente e programmaticamente il governo Prodi e che i moderati della coalizione di centro-sinistra vorrebbero veder ridimensionata, se non addirittura espulsa. Le formule politiche con le quali viene sintetizzata la volontà di tenere a debita distanza la sinistra radicale hanno preso via via il nome di «taglio delle ali» o «alleanze di nuovo conio». Esprimono entrambe il disegno, o forse solo la speranza, di formare maggioranze più omogenee e centripete. Ma tra il dire e il fare in questo caso c'è di mezzo un oceano. Romano Prodi ha saputo costruire in questo anno e mezzo di vita del suo esecutivo un rapporto costruttivo con Rifondazione, è riuscito a guadagnarsi la fiducia dei mini- stri rosso-verdi e dal suo punto di vista non è affatto un dramma che la Fiom e la sinistra radicale oggi scendano in piazza. Anzi, per i paradossi che la nostra politica sa produrre, è un vantaggio: i manifestanti di oggi sembrano essere i migliori amici di Palazzo Chigi. È vero che sul Protocollo welfare abbiamo assistito a un tira e molla che ha visto da una parte il premier e dall'altra i ministri della Cosa rossa, ma tutto si può dire tranne che Prodi non abbia avuto chiarezza, anche nei momenti più confusi, sulla direzione di marcia. Non ha mai abbandonato i suoi fedeli alleati. E, nonostante la vittoria schiacciante di Epifani, Bonanni e Angeletti al referendum, ha tentato fino all'ultimo di rassicurare Rifondazione per evitare che quel 18% di voti contrari al protocollo non si sentisse rappresentato dalla coalizione che governa il Paese. Chi, pur con piena legittimità, lavora per sostituire una così collaudata architettura di rapporti politici deve essere capace di indicare un'alternativa percorribile. Perché senza aver esplicitato un equilibrio di coalizione che possa fare a meno del contributo del Prc, un leader di centro-sinistra che capeggiasse un’operazione di questo tipo saprebbe solo ciò che lascia e non ciò che trova. In mancanza di indicazioni chiare si esporrebbe addirittura al rischio di passare alla storia come quell'avventuriero che finì per riaprire la strada di Palazzo Chigi all'avversario di sempre, Silvio Berlusconi. Per aprire un nuovo ciclo della politica del centro-sinistra italiano c'è bisogno di una personalità che sappia muoversi con il piglio e l'autorevolezza che dal dopoguerra ad oggi hanno avuto solo quattro-cinque, e forse più quattro che cinque, leader della sinistra europea. SETTE GIORNI GIANNELLI di Francesco Verderami SILVIO È CONVINTO DI FAR TREDICI A PALAZZO MADAMA ROMA — La maggioranza è in fibrillazione. Per il Guardasigilli Mastella, indagato a Catanzaro nell’inchiesta «Why not», «meglio votare in primavera nell’interesse degli italiani». La sinistra radicale scende in piazza oggi sul welfare. Alla manifestazione i ministri non ci saranno. U Da pagina 2 a pagina 9 Prodi e la paura del «complottone» Silvio Berlusconi dice che «la crisi è prossima», Romano Prodi teme che «l’infortunio sia vicino». Fuori i secondi, la sfida sta per iniziare, sarà il Senato che emetterà il verdetto. Il Cavaliere non bluffa, il Professore lo sa bene. Lo sapeva anche prima di riceverne conferma da Francesco Cossiga. LISBONA — Non aspetterà l’assalto finale nel chiuso della trincea di Palazzo Chigi. Finché avrà numeri, munizioni e ossigeno politico, giocherà le sue carte in campo aperto, cercando di anticipare e sparigliare le mosse di chi vorrebbe prepensionarlo anzitempo, consapevole che le probabilità di sconfitta sono alte, ma deciso a vendere cara la pelle: «Se andrà male, dovrà essere chiaro a tutti di chi è la responsabilità». CONTINUA A PAGINA 6 CONTINUA A PAGINA 3 di FRANCESCO ALBERTI ANNO 132 N. 249 www.corriere.it ARMI NUCLEARI FERMARE SUBITO L’IRAN di WALTER VELTRONI Caro Direttore, le notizie che arrivano dal mondo in questi ultimi giorni ci impongono di alzare la testa dalle nostre faccende domestiche per riflettere e costruire una risposta politica ai rischi crescenti di instabilità internazionale. Se guardiamo la carta geografica è impossibile non vedere come si moltiplichino i conflitti militari e politici che investono una vasta cintura del mondo che parte da Israele e Palestina, bloccati da uno stallo politico, prosegue in Iraq e Afghanistan — dove continuano i combattimenti — e in Iran dove cresce la tensione politica per la rincorsa atomica di Teheran, si allunga nel Pakistan del tragico e fallito attentato contro Benazir Bhutto, termina in quella lontana Birmania sulla quale troppo rapidamente sta calando l'attenzione internazionale. CONTINUA A PAGINA 42 AZIONE VANDALICA A ROMA IL LIBRO Il Papa: il Concilio, poi una Chiesa confusa Fontana di Trevi rossa, ecco le foto Getta una sostanza nell’acqua e fa una rivendicazione «futurista» di JOHANNES NEBEL Dopo il Concilio ecumenico Vaticano II, la situazione della Chiesa «era estremamente confusa e irrequieta e la stessa posizione dottrinale non era più sempre chiara». Lo dice Benedetto XVI in un’intervista che apre il libro Il mondo della fede cattolica. Verità e forma del cardinale Leo Scheffczyk, scomparso nel 2005. «Io stesso — dice ancora papa Ratzinger — ero in quel contesto quasi troppo timoroso rispetto a quanto avrei dovuto osare». U A pagina 45 ROMA — Nella foto a sinistra, un uomo comincia a versare il colorante. Nella foto in alto a destra, getta tutto il barattolo. Sotto a destra, il risultato: l’acqua della Fontana di Trevi completamente rossa. U Alle pagine 10 e 11 Brogi e Caccia, Bucci La scelta di un istituto del Maine. Si dividono i genitori, polemiche in tutto il Paese Il racconto dopo l’annuncio del divorzio. «Con Nicolas abbiamo provato a ricucire» Usa: contraccettivi a scuola a 11 anni Cécilia rivela: mi sono innamorata di un altro NO IN EDI VE COLA MB RE IL PRIMO MENSILE PER GLI UOMINI CHE AMANO LA VITA. di PAOLO VALENTINO WASHINGTON — I numerosi casi di adolescenti rimaste incinte hanno spinto la King Middle School di Portland, nel Maine, a mettere a disposizione anche pillole anti-concezionali e iniezioni del giorno dopo per le studentesse. Profilattici agli undicenni venivano già distribuiti, ma ora la decisione allarga il campo dal prossimo anno alle ragazze fra gli 11 e i 14 anni che abbiano il permesso scritto dei genitori. Protestano le Chiese e i gruppi per la difesa dei valori tradizionali; divisi i genitori. U A pagina 25 Voltattorni LE MOTIVAZIONI «Franzoni, un conflitto interiore» Causa scatenante del delitto: «Un conflitto interiore con alla radice la difficile gestione dei due figli». Così i giudici della Corte d’assise d’appello di Torino hanno motivato condanna a 16 anni contro Annamaria Franzoni. di MASSIMO NAVA PARIGI — «Un giorno ti accorgi che la coppia non funziona più. E’ successo a noi. Abbiamo cercato di ricostruire, ma non era più possibile». Così Cecilia Sarkozy, moglie appena separata del presidente francese Nicolas, si è confessata in due interviste. E aggiunge: «Nel 2005 ho incontrato una persona, mi sono innamorata, me ne sono andata. Sono tornata a casa». U A pagina 18 71 0 2 0 U A pagina 21 Imarisio e Marrone 9 771120 498008